Corso di formazione "GESTIRE LA CLASSE" - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "PIAZZA MARCONI"

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Corso di formazione "GESTIRE LA CLASSE" - ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "PIAZZA MARCONI"
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE «PIAZZA MARCONI»
                            A.S. 2018-2019

            Corso di formazione
           «GESTIRE LA CLASSE»

                      7° INCONTRO 26.03.2019
   IL DISEGNO COME STRUMENTO LUDICO, DIDATTICO E DI INCLUSIVITA’
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Il Disegno e il segno grafico, sono il mezzo
privilegiato di comunicazione dei bambini, già ancor
                    prima che questi
                sviluppino il linguaggio.

Attraverso il tratto grafico e il disegno essi lasciano
una traccia di sé, un dono, spesso un messaggio,
               all’ambiente circostante.
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DISEGNO              STRUMENTO DI ESPRESSIONE DEL BAMBINO

 OFFRE IL VANTAGGIO METODOLOGICO DI PERMETTERE ALL’ADULTO
               UN’OSSERVAZIONE «A DISTANZA» .

                                              NEL DISEGNO
                                        IL BAMBINO SI PROIETTA
                                       PORTANDO CON SE IL SUO
                                    BAGAGLIO EMOTIVO E CULTURALE
                                   CHE DERIVA DAL TEMPERAMENTO E
                                             DALL’AMBIENTE
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I CONTESTI DEL DISEGNO

                                                       CONTESTI
  FAMIGLIA                 SCUOLA                       LUDICI

       IN FAMIGLIA E A SCUOLA I BAMBINI VIVONO INSIEME AGLI ADULTI
IL CUI COMPORTAMENTO RAPPRESENTA UNA CONTINUA SCOPERTA E FONTE DI
                          COSTANTI STIMOLAZIONI
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L’ASPETTO NARRATIVO DEL DISEGNO

                                                 EQUIVALGONO A UN DISCORSO.
  IL DISEGNO E LA PITTURA SONO DEI               HANNO LA FINALITA’ ESPLICITA E
         MEZZI DI ESPRESSIONE                      COSCIENTE DI INFORMARE,
                                                    NARRARE, COMUNICARE

                     INTERESSA LE ALTRE PERSONE, È DUNQUE
                          UN’ ATTIVITA’ SOCIALE

NON E’ UNO STRUMENTO                 LA SCUOLA NON FA DIAGNOSI SUI DISEGNI DEI
    DIAGNOSTICO                                      BAMBINI
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VALORE DEL DISEGNO E DELL’ATTIVITA’ GRAFICA A SCUOLA

ESPRESSIVO           DIDATTICO              LUDICO                  INCLUSIVO
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IL BAMBINO SENTE IL BISOGNO CHE QUALCUN ALTRO
             GUARDI IL SUO DISEGNO

ES.: può accadere che egli si interrompa più volte durante
               l’esecuzione per mostrarlo

 L’aspettativa è tale che il commento dell’adulto, qualunque esso sia, lascia sempre una
 traccia, tanto da riuscire, quando è ripetuto o proviene da una persona che il bambino
             stima, ad accelerare o rallentare l’evoluzione stessa del disegno

OSSERVAZIONE                    ACCETTAZIONE                           NON
  PARTECIPE                                                        VALUTAZIONE
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IL TEMA,
  SCELTO SPONTANEAMENTE DAL BAMBINO E’ SEMPRE IN RAPPORTO A UN’ESPERIENZA
  VISSUTA CHE GENERA UNA MOTIVAZIONE A RIPRODURRE QUELLA STESSA ESPERIENZA

                      IL CONTENUTO
   del disegno infantile non è mai del tutto privo di
  interesse perché rivela, anche nei casi di maggiore
banalità, aspetti del mondo esperienziale del bambino e
             il graduale strutturarsi della sua
                 personalità in formazione
EVOLUZIONE DEL DISEGNO NEL BAMBINO

    dipendente dall’ evoluzione e maturazione neurologica, dallo sviluppo
            psicosociale, dall’educazione e dall’apprendimento

1)- SEGNI NON INTENZIONALI
2)- SCARABOCCHIO
3)- CERCHIO (fase importante poiché rappresenta l’inizio della fase di
             differenziazione tra il sé, rappresentato dal cerchio, e il mondo
              esterno)

4)- UOMO GIRINO (prima bozza di figura umana)

5)- UOMO TESTONE (3/4 anni)
è tra i 2 e i 3 anni che il bambino inizia a dare un nome al suo scarabocchio,
   mostrando così di voler attribuire un significato al mondo circostante.

                                        È UN EVENTO CINETICO CHE PROVOCA
    SCARABOCCHIO                            PIACERE MOTORIO E VISIVO.

                                           NON INTERVIENE ALCUN FATTORE
                                                   INTELLETTIVO,
                                       SE NON L’ INTENZIONE DI LASCIARE UNA
                                                   TRACCIA DI SE.

                                           HA DUNQUE LO STESSO VALORE
                                              ESPRESSIVO DEL GESTO.
È PREFIGURATIVO:
  SCARABOCCHIO
                                                    Ciò che appare allo stato «brutto»
                                                    rappresenta già il modo globale di
                                                        atteggiarsi verso la realtà.

  Ci sono scarabocchi tracciati da «mani delicate» che occupano uno spazio ristretto, altri molto
                               energici che riempiono tutto il foglio:

Il temperamento, l’immaginazione, la vivacità sono già individuabili
3 anni               Il bambino non scarabocchia più per il
                   solo piacere del movimento o per sentire
                    la resistenza della matita contro il foglio,
                        bensì per rappresentare sensazioni
                           interne vissute intensamente.

Si incrementa il
                         Per bambini che vivono in un ambiente
  TRACCIATO                stimolante questa fase inizia già a
  VERTICALE:                        2 anni e mezzo

  Associato al
comportamento
   assertivo
È SOLO VERSO LA FINE DEI 3 ANNI CHE I
   BAMBINI INIZIANO A DISEGNARE FIGURE
      CHE ASSOMIGLIANO AD ABBOZZI DI
              CASA E DI SOLE.

                          COMPAIONO LE PRIME SCHEMATICHE
3/4 anni                          FIGURE UMANE

IL BAMBINO ESCE DEFINITIVAMENTE DALLA FASE DELLO SCARABOCCHIO
               PER ENTRARE IN QUELLA FIGURATIVA
È soprattutto alle SOMIGLIANZE che il bambino di
                          4 - 5 anni
           si affida per le sue rappresentazioni

                         CASA
 Grandi                ALBERO
                                                 IL BAMBINO VI
                                              ATTRIBUISCE QUALITA’
categorie                                       FORMALI FISSE E
                                                   RICORRENTI
                       OMINO

 NEGLI ANNI SUCCESSIVI FARANNO LA COMPARSA ALTRI TIPI DI CASA, DI
                         ALBERO DI OMINO
INOLTRE…
               I bambini vedono solo
              alcuni aspetti della realtà

           QUELLI CHE HANNO ATTINENZA CON I LORO
               BISOGNI E LA LORO AFFETTIVITA’
5/6 anni            Il bambino diventa capace di maggiore
                   attenzione, di un’osservazione più precisa
                   della realtà e dispone di un linguaggio più
                              ricco, che gli facilita la

                        PERCEZIONE DELLE DIFFERENZE

          A QUEST’ ETA’ E PER MOLTI ANNI ANCORA,
       IL BAMBINO NON DISEGNA QUELLO CHE VEDE,
              MA QUELLO CHE SA DELLE COSE
… DI CONSEGUENZA

TRALASCIA ALCUNI ELEMENTI CHE DOVREBBERO ESSEREE VISTI, MA CHE RITIENE
              POCO IMPORTANTI AI FINI DELLA RESA VISIVA

      FA FIGURARE ELEMENTI INVISIBILI, MA SECONDO LUI ESSENZIALI

       IL DISEGNO NON E’ UNA RIPRODUZIONE
                       MA
          UNA DEFINIZIONE DI SIGNIFICATI
L’ASPETTO CONOSCITIVO DEL DISEGNO

OLTRE AL DESIDERIO DI NARRARE, LA SCELTA DEL TEMA PUO’
          ESSERE DETTATA DA FINI CONOSCITIVI

L’ATTIVITA’ GRAFICA E’ UN MEZZO DI CONOSCENZA, UN
    MODO DI INTERROGARSI, DI PORSI E RISOLVERE
    PROBLEMI, E NELLO STESSO TEMPO DI AGIRE ED
                     ESPLORARE.

                             FONDAMENTALE E’
                              LA RICCHEZZA E
                       LA STIMOLAZIONE AMBIENTALE
CONTENUTI PREFERITI

            PERSONE

       IO, LA MIA FAMIGLIA, AMICI, IO CON AMICO,
        UN «ADULTO SIGNIFICATIVO» (es. maestra)

 PERSONAGGI

      Personaggi fantastici, cartoni animati, supereroi
Che fanno parte del contesto esperienziale del bambino e al
              quale collega vissuti piacevoli
CASA

                               Luogo delle relazioni e
                                  dell’affettività

         ANIMALI

      Animali domestici dei quali il bambino ha fatto
    esperienza, animali dai quali è attratto per le loro
 caratteristiche, animali dai quali sono «impressionati»
per le loro caratteristiche e poteri (es. drago, dinosauri…)
DISEGNO SPONTANEO

                               DISEGNO SU RICHIESTA
                        (es. illustrazione di un racconto letto in classe o
                             di richiesta di uno specifico contenuto)
      3 MODALITA’
   ESPRESSIVE DIVERSE

      3 IMMAGINI
     DIVERSE DELLO
    STESSO BAMBINO               DISEGNO COPIATO
IL PIACERE DELLA «SCARICA GRAFICA»
Colorare i mandala
    stimola il
potenziale creativo
IL DISGENO COME STRUMENTO DI INCLUSIONE

                                      LAVORO DI GRUPPO
                               IL TUTTO è UGUALE ALLA SOMMA
                                         DELLE PARTI

                                  ESSERE UNO PER ESSERE CON TANTI

                                                             DA SOLO

MUSICA              EMOZIONE        DISEGNO
                                                            IN GRUPPO
ES.
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