Laboratorio di Progettazione Architettonica 1ABC - A.A. 2018-2019 Modulo di Disegno dell'Architettura - Docenti Unife

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Laboratorio di Progettazione Architettonica 1ABC - A.A. 2018-2019 Modulo di Disegno dell'Architettura - Docenti Unife
Laboratorio di Progettazione Architettonica 1ABC
A.A. 2018-2019

Modulo di Disegno dell’Architettura
Giovedì 28 febbraio 2019

prof. Federica Maietti | federica.maietti@unife.it
Laboratorio di Progettazione Architettonica 1ABC - A.A. 2018-2019 Modulo di Disegno dell'Architettura - Docenti Unife
Il Modulo di Disegno dell’Architettura è un modulo unico, ovvero a supporto dei
Laboratori di Progettazione A, B e C.

I contenuti di Disegno dell’Architettura verranno quindi trasferiti attraverso lezioni
frontali unificate (aula A2), un’esercitazione in aula (individuale), momenti di verifica
intermedi sulla rappresentazione del vostro tema di progetto, e attraverso le
revisioni specifiche agli elaborati di progetto, calendarizzate per ciascun
Laboratorio.
Le revisioni si intensificheranno dalla seconda metà del corso.

Lezioni frontali

Giovedì 28 febbraio| 16.00-18.00 – Aula A2 | Lezione introduttiva

Venerdì 1 marzo | Esercitazione di Disegno in aula (9.00-16.00) – Aule D1, D2, E1

Giovedì 7 marzo| 16.00-18.00 – Aula A2

Giovedì 11 aprile | 16.00-18.00 – Aula A2

Giovedì 16 maggio | 14.00-18.00 – Aula A2
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Revisioni programmate

Venerdì 10 maggio | 9.00-13.00 – Aula C2 | Revisione Disegno LAP1 B

Venerdì 17 maggio| 9.00-13.00 – Aula D1 | Revisione Disegno LAP1 C

Giovedì 23 maggio | 14.00-18.00 – Aula D2 | Revisione Disegno LAP1 A

Venerdì 24 maggio | 9.00-13.00 – Aula C2 | Revisione Disegno LAP1 B

Giovedì 30 maggio | 14.00-18.00 – Aula D1 | Revisione Disegno LAP1 C

Venerdì 31 maggio | 9.00-13.00 – Aula D2 | Revisione Disegno LAP1 A
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Scheda insegnamento

http://www.unife.it/architettura/lm.architettura/insegnamenti/laboratorio-di-
progettazione-architettonica_I/lap1a
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Conoscenze pregresse

Principi e dei metodi della scienza della rappresentazione del disegno tradizionale
(schizzo, disegno al vero, proiezioni ortogonali, proiezioni centrali e assonometriche,
teoria delle ombre).
Convenzioni grafiche e delle tecniche di rappresentazione attraverso l'evoluzione
degli strumenti grafici e rappresentativi tradizionali.

Disegno
Caratteri e finalità
Gli strumenti
Sistemi convenzionali di rappresentazione e quotatura
Gli elementi dell'architettura: verticali e orizzontali, le coperture (volte e tetti), i
collegamenti orizzontali (aperture) e verticali (scale)
Analisi grafica, percezione, teoria del colore
Tecniche grafiche
Impaginazione, menabò e prove colore
Le proiezioni prospettiche applicate al disegno dal vero
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Gli intervalli temporali consentiti per poter effettuare le valutazioni in aula degli
insegnamenti del II semestre 2018/19 visibili al sottostante indirizzo:
http://www.unife.it/architettura/lm.architettura/studiare/rilevazione_opinione_
studenti sono:

Anno a.a. 2018-19

- Insegnamenti I semestre del I anno: a partire dal 03/12/2018

- Insegnamenti I semestre del II-III-IV-V anno: a partire dal 19/11/2018

- Insegnamenti II semestre del I-II-III-IV anno e annuali: a partire dal 06/05/2019

Chiusura valutazioni: 30/09/2019
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Osservazioni - lato Studente
2017/2018-Dipartimento Architettura - Corso di Laurea in ARCHITETTURA (10314)
Insegnamento: LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I - DISEGNO
DELL'ARCHITETTURA

    Le conoscenze di base sulla geometria descrittiva fornite nel corso del primo
1
    semestre non sono sufficienti

    Validissima insegnante purtroppo troppe poche ore per poter rafforzare gli
2
    insegnamenti appresi nel corso del primo semstre

  Il primo semestre avrebbe già dovuto fornire tutte le indicazioni teoriche,
  strumenti e tecniche di base (cosa che non è avvenuta); in questo modo il
3
  modulo di disegno di Lap avrebbe potuto incentrarsi sulla rappresentazione
  architettonica del proprio progetto
    Esercitazioni eccessivamente pesanti che ostacolano lo svolgimento dell'esame
4
    vero e proprio
Azioni migliorative

D2 (carico di studio proporzionato ai crediti) e D9 (le attività integrative risultano utili
ai fini dell’apprendimento)
Esercitazioni di Disegno dell’architettura ridotte come numerosità.
La prima esercitazione, incentrata sulla rappresentazione di esempi virtuosi di
maestri dell’architettura (concordati con i docenti di Progettazione), è finalizzata
all’avvio del vostro percorso di esercizio progettuale (e le architetture proposte – e i
vostri elaborati – saranno il punto di partenza per il lavoro che farete con i docenti di
Progettazione – LAP1 C), momento di verifica sulle vostre abilità rappresentative e
prima esperienza pratica dell’indissolubile legame tra progetto e disegno.

Le attività che seguiranno (in termini di esercitazioni o momenti di verifica) avranno
come oggetto il vostro progetto, facendo confluire l’esercizio rappresentativo nel
naturale progredire della vostra elaborazione progettuale.
Il disegno è una materia basilare nella formazione dell’architetto, non solo per la
sua applicazione nella pratica professionale, ma anche come disciplina
propedeutica e preliminare indispensabile al progetto, poiché ne costituisce il
linguaggio essenziale.

Da una parte c’è il disegno come fatto culturale e contenuto formale, oggetto e
strumento di ricerca continua, dall’altra la rappresentazione come fatto descrittivo,
tecnico e strumentale.

L’architetto usa il disegno per progettare, ovvero prima per capire e poi per
ragionare (capire e spiegare) infine per descrivere e raccontare ad altri:

- spiega e ragiona con schemi, schizzi, appunti grafici, modelli;
- descrive con il disegno tecnico servendosi di viste piane (proiezioni
  ortogonali);
- racconta con immagini percettive (viste, prospettive, tecniche grafiche).
Il Laboratorio di
Progettazione
Architettonica 1 prevede
che la
rappresentazione del
progetto avvenga a
mano, e non mediante
disegno assistito.
Gli studenti non sanno più disegnare. Per loro l’architettura è fatta da pixels.
Sicché, con lo strapotere dell’immagine bitmap, gli studenti di architettura escono
dalla scuola pesantemente indeboliti nei fondamentali, quando, invece, il processo
logico di acquisizione delle conoscenze è incentrato sul disegno come luogo in cui
si dispiega ogni idea di architettura. E dove, per disegno, s’intende quello
manuale e accademico, nella sua dimensione di unicità e autenticità.

 La Serie e il Paradigma. Franco Purini e l’Arte del Disegno presso i Moderni, Triennale
 di Milano, gennaio 2015 e tavola rotonda Il rapporto tra disegno, arte e architettura
Prima di «cambiare il mondo che lo circonda» l’architetto deve produrre un progetto
in cui documenta l’intendimento costruttivo. Per farlo utilizza da sempre l’unico
linguaggio in grado di documentare comprensibilmente tali intendimenti che
prenderanno forma successivamente nell’architettura: il Disegno.

È solo tramite il Disegno che dichiariamo a noi stessi i nostri istinti ideativi; è tramite
le tecniche che li realizziamo: è tramite i metodi che li rendiamo coerenti e
comprensibili; è tramite la rappresentazione architettonica che esprimiamo
compiutamente l’ipotesi che intendiamo realizzare nei suoi aspetti ambientali,
formali, costruttivi, materici, ecc.

                                                             Tadao Ando, schizzo di Punta della
                                                             Dogana, Venezia
La rivoluzione digitale è stata inizialmente salutata come il primo passo
verso un nuovo illuminismo dove le nuove generazioni, dotate di
maggiore affinità con gli sviluppi delle tecnologie, sembravano poter
colmare il divario di conoscenze - e anche quello sociale - con le
precedenti. Ma qualcosa non è andato come ci si poteva aspettare. La
macchina non ha partorito un nuovo Architetto. Persiste la divisione
del lavoro, così come persiste la separazione tra progetto e
rappresentazione, laddove il rendering è una professione indipendente da
quella del designing.

 Renzo Piano, Auditorium di Roma
Questa dimensione del «copia incolla» sta permeando anche il mondo
dell’apprendimento dell’architettura, che sembra non essere più basato
sulla trasmissione delle tecniche di misurabilità, ma sempre più
orientato verso tecnologie di gestione dell’immagine bitmap. Il risultato della
rivoluzione è quindi una progressiva atrofizzazione del disegno classico
dovuta all’abbandono della dimensione artigianale della produzione di
immagini e artefatti comunicativi per la trasmissione dell’architettura.

                                               Schizzo di Eduardo Souto de Moura
Imparare le discipline dell’area della Rappresentazione significa imparare a
disegnare ovvero imparare ad esprimersi, imparare a rendere comprensibile a
se stessi prima e agli altri poi, i propri intendimenti, dando corpo ai propri
«sogni». Si tratta di imparare un linguaggio, che come tutti i linguaggi ha regole,
codici, simboli, articolazioni, ecc.
È un percorso che non terminerà mai, perché per tutta la vita il linguaggio si affina,
si arricchisce, migliora. Durante gli studi universitari è però indispensabile acquisire
quelle capacità sufficienti ad una espressione grammaticamente corretta e
altrettanto personalizzata, al punto di non essere indifferente alla personalità del
singolo autore. L’uso delle tecnologie informatiche infatti sta tendendo a rendere
anonima e spersonalizzata la rappresentazione dell’architettura, mentre l’uso
consapevole e abile delle stesse strumentazioni moltiplica e accresce l’espressività
grafica.
Il disegno è un tutt’uno con l’architettura e quindi il saper disegnare è il
riflesso della conoscenza dell’architettura, più e prima che un fatto di
manualità o di tecnica grafica.
Il disegno aiuta chi lo esercita a capire l’architettura.

Il disegno deve essere un
insieme onesto e intelligente di
segni, poiché essendo
linguaggio della mente esso
deve comunicare il messaggio
che esprime un ragionamento:
il suo successo risiede nella
leggibilità.
Intelligenza, espressività e
riconoscibilità sono le qualità
del disegno d’architettura:
chiarezza e correttezza
interpretativa.

                          Tadao Ando
Strumenti e contenuti delle lezioni, esercitazioni e
revisioni in aula

- Strumenti

- Principali norme del disegno tecnico e convenzioni grafiche
- Scala metrica, gerarchie dei segni e tipi di linee
- Rapporto tra scala grafica e scala di definizione

- Proiezioni ortogonali: piante, prospetti e sezioni | rappresentazione
  architettonica
- Le norme di quotatura
- Assonometria, prospettiva, teoria delle ombre

- I modelli fisici

- Tecniche grafiche

- La comunicazione del progetto architettonico
Esercitazioni di Disegno
Durante lo svolgimento del corso saranno organizzati momenti di verifica sulle
tematiche affrontate durante le lezioni (rappresentazioni in scala, norme grafiche e
convenzioni, la caratterizzazione del disegno in architettura, le rappresentazioni
assonometriche e prospettiche, la teoria delle ombre applicata alla rappresentazione
architettonica, ecc.) relativamente agli elaborati di rappresentazione del vostro
progetto.

                                                      Disegni, schizzi, elaborate di
                                                      studio, ecc. Elaborati durante
                                                      il corso dovranno essere
                                                      raccolti in un book da
                                                      presentare all’esame.
Giovanni Corbellini
Le pillole del dott. Corbellini. Consigli agli studenti di architettura
LetteraVentidue
Esercitazione in aula | Venerdì 1 marzo | 9.00 – 16.00
D1, D2, E1
Gli studenti svolgeranno l’esercitazione in aula (nelle rispettive aule assegnate
ai Laboratori A, B e C), e dovranno concludere e consegnare l’esercitazione
entro il termine fissato.
L’esercitazione è soggetta a valutazione.

5: OTTIMO
4: BUONO
3: DISCRETO
2: SUFFICIENTE
1: INSUFFICIENTE
L’esercitazione da svolgersi in aula ha lo scopo di approcciare il disegno di
architettura attraverso una serie di elaborati riferiti ad architetture note di cui
verranno forniti alcuni “elementi” (sia grafici che descrittivi e fotografici).

Gli obiettivi dell’esercitazione sono molteplici:

- verifica della conoscenza delle principali norme del disegno e convenzioni grafiche;
- abilità nell’analizzare una rappresentazione di architettura anche attraverso schemi
e schizzi di studio ;
- rapporto tra scala grafica e scala di definizione;
- conoscenza della rappresentazione in proiezioni ortogonali;
- tecniche grafiche: la caratterizzazione del disegno di architettura;
- attitudine alla comprensione e rappresentazione dello spazio architettonico;
- gestione dello “spazio carta” e impostazione del layout;
- gestione del “fattore tempo”;
- esercizio nel disegno a mano.
Esercitazione in aula | Venerdì 1 marzo | 9.00 – 16.00

- Fogli formato A2 | 59,4 x 42 cm (uno o più) da utilizzare orizzontalmente
- Squadratura a 1 cm e sorta cartiglio sul lato inferiore (nome cognome |
  laboratorio | docenti | esercitazione di disegno)

- Elaborati da produrre:
   - (Schizzi e schemi di studio di analisi dell’edificio)
   - Planivolumetrico dell’edificio in scala 1:200 (con l’intorno se presente)
   - Una pianta a scelta in scala 1:100, quotata
   - Un prospetto (preferibilmente il principale ma dipende dal tema assegnato)
      ombreggiato
   - Una sezione significativa in scala 1:100
   - Una vista assonometrica

- Tecniche grafiche
I disegno devono essere eseguiti preferibilmente a matita; è possibile tuttavia
lavorare a china. Si consiglia di avere a disposizione pantoni per le campiture,
schizzi e schemi. Ovvero i disegni devono essere «caratterizzati»
Le matite solo classificate secondo la durezza: le mine morbide sono contrassegnate
dalle lettere B (black), le mine di durezza intermedia dalle lettere HB o F (firm) e
quelle dure dalla lettera H (hard).
A fianco delle lettere B ed H si trova un numero che rappresenta il grado di durezza o di
morbidezza: la matita 6B è sei volte più tenera della B e la 9H è nove volte più dura
dell’H.

Le matite morbide (da 6B a 2B) sono usate in genere per il disegno a schizzo, le
campiture, i tratti spessi, ecc.
Le medie (da B a 3H) per il disegno tecnico di piante, sezioni, prospetti, assonometrie,
prospettive, ecc.
Le dure o durissime (da 4H a 9H) per i disegni tecnici che richiedono estrema
precisione, per i tratti molti fini o per texture particolari.

Portamine e portamine sottili hanno mine di spessore calibrato in grado di tracciare linee
di spessore costante.

- Inclinazione della matita rispetto al foglio
- Far ruotare la matita tra le dita mentre scorre sulla carta per ottenere uno spessore più
uniforme
- Tracciare prima linee sottili poi tracciare le definitive
- Toni di grigio
La tecnica del
puntinato consente di
ottenere diversi effetti
e texture, a seconda
del diametro e della
regolarità dei punti,
della distanza tra loro
e del livello di
raffittimento.
Grossolano o molto
fine, può rendere la
grana dei materiali,
creare ombreggiature
e contrasti, profondità
dei piani nei prospetti
Programma e materiale didattico
Il programma del Modulo di Disegno è disponibile alla pagina docente, raggiungibile
dal link
http://www.unife.it/architettura/lm.architettura/studiare/programmi-insegnamenti-
docenti/programmi-insegnamenti--docenti-a-a-2018-2019

Verrà di volta in volta caricato materiale didattico aggiuntivo (lezioni, bibliografia
integrativa, allegati, norme UNI, ecc.).
Puoi anche leggere