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La Cooperazione
                 ANNO V N. 12 - DICEMBRE 2015       DIRETTORE RESPONSABILE IVANA TAMAI

Italiana Informa

 INTERVISTA
 AL DIRETTORE GENERALE
 GIAMPAOLO CANTINI

 GIORNATA MONDIALE
 PER I DIRITTI UMANI

 LIBANO
 NON SOLO
 AIUTO UMANITARIO

 BOLIVIA
                                                                                          2015
 AMBIENTE
                                                                                          Anno europeo
 E GIUSTIZIA MINORILE
                                                                             per lo sviluppo

                                                BOLLETTINO MENSILE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
                                                E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
                                                Registrazione al Tribunale di Roma n. 192/2011 del 17 giugno 2011
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Bollettino mensile del Ministero            Il Bollettino è realizzato a scopo       ©2015 Ministero degli Affari Esteri e della
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Direttore responsabile Ivana Tamai.         dell’editore e citandone la fonte.       Piazzale della Farnesina, 1
Anno V n. 12- dicembre 2015                                                          00135 Roma - Italia
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EDITORIALE

                                                      di Cristiano Maggipinto

                                     Capo Ufficio Valutazione e Visibilità Dgcs

                   U
                                 n bilancio delle attività della Coo-    quattro distretti di una delle regioni del paese.
                                 perazione italiana in questi ultimi     Uno spazio sarà poi dedicato alle testimonian-
                                 anni, le nostre iniziative realizzate   ze di tre persone provenienti da parti di mon-
                                 in occasione di Expo Milano 2015,       do differenti, ma accomunate dalla mancanza
                   l’approvazione della nuova Agenda 2030 per lo         di libertà. Vi racconteremo la storia di Lien,
                   sviluppo sostenibile, la conferenza internazio-       una donna vietnamita finita nella rete del traf-
                   nale sul finanziamento allo sviluppo e l’avvio,       fico di essere umani e ritornata ad una vita
                   a gennaio, della nuova Agenzia italiana di co-        “normale” dopo mesi di schiavitù e prigionia,
                   operazione. Questi gli argomenti principali al        grazie a un nostro programma, realizzato con
                   centro dell’intervista di questo mese al Diret-       l’Organizzazione internazionale per le migra-
                   tore Generale, Giampaolo Cantini.                     zioni (Oim), che mira a proteggere le vittime
                   Nel numero, un’attenzione particolare sarà de-        e ad assisterle in un graduale reinserimento
                   dicata all’impegno                                                                 nella società. Alla
                   italiano nella tute-                                                               prigionia è dedicata
                   la dei diritti uma-                                                                anche la seconda
                   ni, ribadito anche                                                                 storia, quella del-
                   dal Ministro degli                                                                 la Bolivia, paese in
                   Esteri, Paolo Genti-                                                               cui esiste un solo
                   loni, nel corso della                                                              carcere minorile –
                   recente presenta-                                                                  un Centro costruito
                   zione alla Farne-                                                                  con fondi italiani
                   sina dell’Annuario                                                                 - e dove l’Italia è in
                   italiano dei diritti                                                               prima linea nel per-
                   umani 2015. “Pur                                                                   corso di riforma del
                   essendo perfettamente consapevoli delle sfi-          sistema di giustizia minorile.
                   de, delle minacce e dell'instabilità politica che     Inoltre, parleremo delle nuove iniziative per i
                   interessano la nostra regione, il Mediterraneo        rifugiati e i migranti nel Sahel e per la protezio-
                   in particolare, è fondamentale non abbando-           ne dei gruppi più vulnerabili in Mali, che attra-
                   nare e non indebolire l'attività di promozione        versa ancora una gravissima crisi umanitaria.
                   e tutela dei diritti umani”, ha detto il Ministro,    Sempre in tema emergenze, un’attenzione
                   confermando il fondamentale contributo ita-           particolare sarà dedicata alle recenti iniziative
                   liano al raggiungimento di importanti risultati       in Palestina e nel Kurdistan iracheno e ai nuo-
                   in questo campo.                                      vi aiuti umanitari lungo i confini settentrionali
                   Parleremo anche delle iniziative italiane in Li-      della Siria.
                   bano, uno dei paesi più esposti agli effetti della    Infine, nella consueta rubrica “Bruxelles” un
                   crisi siriana e dove la Cooperazione interviene       focus speciale sarà dedicato alla partecipazio-
                   non solo a livello umanitario, ma anche nel set-      ne di una delegazione italiana guidata dal Sot-
                   tore idrico, ambientale e agricolo, e in quello del   tosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della
                   patrimonio culturale, degli affari sociali, dello     Vedova, all’ultimo Consiglio informale Svilup-
                   sviluppo locale e dei diritti umani. L’Ufficio lo-    po tenutosi a Lussemburgo subito dopo la ce-
                   cale di cooperazione di Addis Abeba, da sem-          rimonia di chiusura dell’Anno europeo per lo
                   pre attivo nella tutela del ruolo delle donne, vi     sviluppo (che in Italia durerà invece fino al 31
                   racconterà invece l’avvio di un nuovo progetto        marzo 2016).
                   volto a promuovere l’uguaglianza di genere in                                             Buona lettura.

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                                                        3
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IN QUESTO NUMERO

3    EDITORIALE                               15   DIRITTI UMANI
     di Cristiano Maggipinto                       Tutela dei migranti
                                                   L’ultima frontiera dell’umanità
                                                   di Federica Parasiliti
6    EMERGENZE

                                              19   LIBANO
8    L'INTERVISTA                                  Non solo aiuto umanitario
     Giampaolo Cantini                             di Marco Giallonardi
     "Il 2015 anno cruciale"
     di Ivana Tamai
                                              23   AFGHANISTAN
12   AGENZIA ITALIANA DI COOPERAZIONE              L’impegno italiano
     Laura Frigenti nominata direttrice            per i produttori di latte a Herat

13   BREVI DAL MONDO                          25   VIETNAM
                                                   Tornare alla vita dopo la schiavitù

4                                         La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
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IN QUESTO NUMERO

27   ETIOPIA                                       39   SETTIMANA SCOLASTICA
     L’Italia per la tutela delle donne                 Calabria
                                                        L’esperienza della scuola di Paola
                                                        di Ivana Tamai
29   BOLIVIA
     La giustizia ha gli occhi bendati
     di Francesca Minardi                          41   ALBANIA
                                                        La valutazione di 4 progetti di sviluppo
                                                        di Lydia Fabiana Rossi
35   AMERICA LATINA
     Amazzonia senza fuoco
     di Sara Gandolfi                              42   BRUXELLES

37   SVILUPPO UMANO                                44   LE UNITÀ TECNICHE LOCALI
     Focus sul lavoro
     nel nuovo rapporto Onu
     di Caterina Semeraro                          45   ABSTRACTS

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                                   5
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EMERGENZE

Iniziativa per il Sahel              rifugiati, migranti e popolazioni         di dodici mesi, ha l’obiettivo di
Fondo da 3 milioni                   locali. L’intervento s’inserisce          migliorare le condizioni di vita
                                     nel contesto della risposta               delle categorie più vulnerabili della
per rifugiati e migranti
                                     umanitaria integrata delle agenzie        popolazione attraverso la fornitura
                                     delle Nazioni Unite e della               di servizi di base e garantendo,
                                     strategia messa a punto dalla             in via prioritaria, assistenza e
Attraverso la costituzione di un     Commissione europea e dall’Italia         protezione a migranti e rifugiati.
fondo in loco da tre milioni di      per il Sahel. I paesi della regione       Per la realizzazione delle attività di
euro, la Cooperazione italiana       sono tra quelli più interessati da        emergenza, l’ambasciata d’Italia a
ha lanciato una nuova iniziativa     fenomeni migratori, che vanno ad          Dakar potrà avvalersi anche delle
di emergenza nei paesi della         accentuare una crisi umanitaria           organizzazioni non governative
regione del Sahel a favore di        già in atto. L’iniziativa, della durata   che operano nell’area.

                                                                                              © UN Photo / Ian Steel

Mali, contributo                     popolazione e all’emergenza               91 mila sfollati interni e 136
                                     legata a sfollati e rifugiati in fuga     mila rifugiati che hanno trovato
per la protezione                    dalle violenze. Le attività saranno       protezione all'estero. Rimangono
dei gruppi vulnerabili               infatti mirate anche a mitigare           particolarmente elevati i livelli
                                     i conflitti tra le comunità ospiti        di malnutrizione nel settore
                                     e quelle ospitanti attraverso il          infantile in alcune aree del nord.
Dopo aver condotto una missione      potenziamento o il ripristino di          Per rispondere alle necessità
di valutazione nel mese di maggio,   servizi di prima necessità. Dopo le       più urgenti della popolazione
la Cooperazione italiana ha          turbolenze politiche e gli scontri        civile, la Cooperazione italiana
deciso di rafforzare il proprio      armati verificatisi a seguito del         ha avviato da tempo contatti con
impegno a favore del Mali con        colpo di Stato del marzo del              i rappresentanti delle principali
un nuovo contributo da 725 mila      2012, il Mali attraversa ancora           organizzazioni umanitarie presenti
euro. L’iniziativa avrà la durata    una gravissima crisi umanitaria.          sul terreno (Echo, Croce rossa
di dodici mesi e si articolerà       Secondo i dati in possesso delle          internazionale, Organizzazione
soprattutto nei settori della        Nazioni Unite, ammonta a oltre tre        internazionale per le migrazioni)
salute e della protezione dei        milioni il numero delle persone           e con le Ong italiane attive nella
gruppi vulnerabili, rispondendo      bisognose di assistenza, tra cui          regione (Cisv, Engim, Coopi, Lvia,
alle necessità primarie della        715 mila bambini malnutriti,              Iscos, Terranuova).

6                                                    La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
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EMERGENZE

                                      fondi, due milioni andranno            alle fasce più vulnerabili della
Palestina                             a finanziare un intervento             popolazione nella Striscia di Gaza,
Due nuovi interventi                  di protezione dei rifugiati e          dove si continua a vivere in una
per 3,6 milioni di euro               della popolazione a rischio di         situazione di acuta crisi umanitaria
                                      sfollamento nell’area C della          dopo il conflitto con Israele
                                      Cisgiordania e di Gerusalemme          dell’estate 2014. Le attività italiane
La Cooperazione italiana rafforza     Est, dove si registrano forti          contribuiranno all’attuazione del
il proprio impegno a favore del       difficoltà nell’accesso alle risorse   Piano nazionale di ricostruzione
popolo palestinese con due            idriche, ai servizi sanitari e         attraverso il ripristino dell’accesso
nuove iniziative di emergenza         all’istruzione. Altri 1,6 milioni      ai servizi di base. Ne beneficeranno
dall’importo complessivo              di euro saranno invece utilizzati      direttamente circa 15 mila persone
di 3,6 milioni di euro. Di tali       per un programma di assistenza         tra rifugiati e sfollati.

Kurdistan iracheno                    e difficoltà nel reperimento di        Siria
Iniziativa per sfollati               alloggi. L’intervento italiano si      Nuovi aiuti umanitari
                                      concentrerà su due settori in          lungo la frontiera nord
e comunità ospitante                  particolare: quello sanitario,
                                      con l’obiettivo di potenziare i
Con fondi per 1,4 milioni di          servizi offerti dalle strutture già    Una nuova iniziativa a sostegno
euro, la Cooperazione italiana        presenti sul territorio; quello        delle comunità sfollate e residenti
ha avviato una nuova iniziativa       educativo, nel quadro del quale        nelle regioni del nord della Siria è
nella Regione autonoma                saranno promosse attività              stata avviata dalla Cooperazione
del Kurdistan iracheno con            di formazione professionale            italiana attraverso l’apertura di
l’obiettivo di sostenere sfollati e   per adolescenti. Particolare           un fondo da 800 mila euro presso
comunità ospitante.                   attenzione verrà prestata alle         l’ambasciata d’Italia a Beirut.
Il continuo afflusso di profughi      categorie particolarmente              L’intervento ha l’obiettivo di
provocato dalle violenze nella        vulnerabili (disabili, donne           migliorare l’alimentazione e l’accesso
regione sta provocando un             e minori), e alle minoranze            ai servizi di prima necessità per due
aumento del costo della vita,         etnico-religiose attraverso            mila famiglie siriane, circa 10 mila
una maggiore competizione per         interventi per il rafforzamento        persone appartenenti alle fasce più
l’accesso ai mezzi di sussistenza     dei servizi di base.                   vulnerabili della popolazione.

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L'INTERVISTA

                       “Il 2015 anno cruciale
                           per lo sviluppo”

                           Intervista al Direttore generale
                  della Cooperazione italiana allo sviluppo
                                    Giampaolo Cantini

                                         di Ivana Tamai

    D
                 irettore, il 2015 è stato un anno
                 cruciale: come sta cambiando,
                 a suo avviso, la cooperazione
                 internazionale?
    Il 2015 è un anno cruciale: cambia infatti
    il documento di riferimento strategico per
    la cooperazione internazionale. L’Agenda
    2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata
    lo scorso settembre durante il vertice di
    New York, è il paradigma dello sviluppo
    ed è fortemente innovativa rispetto all’A-
    genda del millennio perché non si limita
    agli obiettivi dello sviluppo umano, ma in-
    tegra tutte le dimensioni: quella economi-
    ca, sociale ed ambientale. L’ampliamento
    degli obiettivi dell’Agenda del millennio,
    che include temi di carattere ambientale,
    porta gli obiettivi da 8 a 17. In particola-
    re l’obiettivo 16, sulle società eque e giu-
    ste, è fortemente politico e innovativo.
    Un’Agenda dal carattere così universale
    comporta l’introduzione dei meccanismi           E poi il 2015 è stato anche l’anno di Expo,
    di monitoraggio, indicatori e “accounta-         della conferenza di luglio ad Addis Abeba
    bility” reciproca, quindi una nuova go-          sul finanziamento allo sviluppo e della
    vernance a livello globale: sarà un grande       grande conferenza sul clima conclusasi
    cambiamento per la comunità internazio-          pochi giorni fa a Parigi: un punto di pas-
    nale, non solo per i paesi in via di sviluppo.   saggio davvero significativo.

8                                               La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
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L'INTERVISTA

         Qual è il bilancio di questi tre anni come   poi un apprezzamento importante, per
         Direttore generale della Cooperazione        la Cooperazione Italiana, anche se con
         italiana?                                    rilievi critici e suggerimenti, da parte
         Il bilancio è fortemente positivo. Dal       del Comitato di assistenza allo sviluppo
         punto di vista della trasparenza in questi   dell’Ocse in occasione della “Peer re-
         tre anni abbiamo introdotto innovazio-       view” del 2013 – 2014. Infine, il semestre
         ni importanti a cominciare dal varo del      europeo del 2014. La presidenza italiana
         primo bando per le Ong con una proce-        è infatti riuscita a portare la Ue su una
         dura di evidenza                                                     posizione unita-
         pubblica. Questo        L’Agenda    2030  adottata  al vertice       ria, grazie anche
         procedimento ha di New York è il paradigma dell’                     alla riunione in-
         portato ad una Anno europeo dello sviluppo ed                        formale dei mini-
         crescita della Coo-                                                  stri dello Sviluppo
                                 è fortemente innovativa rispetto
         perazione italiana                                                   tenutasi a Firenze
         e delle stesse Ong
                                 all’Agenda del millennio                     nel luglio 2014. La
         che, grazie ad una                                                   nostra presidenza
         procedura competitiva, hanno affinato la     ha segnato un momento importante nel
         qualità dei progetti. Sempre dal punto di    negoziato di quella che poi è divenuta
         vista della trasparenza e dell’innovazio-    l’Agenda 2030: per esempio, abbiamo in-
         ne, un altro passo fondamentale è stata      trodotto il tema del nesso tra migrazione
         l’istituzione di OpenAid, una piattafor-     e sviluppo. Anche le conclusioni sul set-
         ma di dati facilmente accessibili su flussi  tore privato del Consiglio dello sviluppo,
         e risorse della Cooperazione italiana, di-   nel dicembre 2014, sono state fortemen-
         saggregata per paese, progetti e settori di  te innovative. Infine, nel bilancio di que-
         intervento. Nel triennio vorrei ricordare    sti tre anni, la partecipazione ad Expo

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L'INTERVISTA

     è stata una stagione ricca di iniziative e       sviluppo rurale, che ha visto protagoni-
     successi: 36 eventi, di cui due conferenze       ste le donne senegalesi e la “first lady”
     ministeriali concluse con l’adozione di          dell’Etiopia; ancora, le bellissime foto di
     documenti importanti: la Dichiarazione           Magnum esposte al Padiglione Zero che
     di Milano sui paesi africani meno avan-          hanno richiamato l’attenzione dei visita-
     zati e quella sui Piccoli Stati insulari in      tori sui alcuni aspetti cruciali della sicu-
     via di sviluppo.                                 rezza alimentare.
     Da menzionare poi il grande coinvolgi-
     mento di pubblico con il concerto del fa-        C’è un traguardo raggiunto in questi tre
     moso compositore Giovanni Allevi, che            anni di cui è particolarmente orgoglioso?
     in occasione della Giornata mondiale             Vorrei ricordare il sostegno fornito all’a-
     dell’alimentazione ha suonato ad Expo            zione dei ministri Gentiloni e Padoan per
     insieme all’Orchestra multietnica di via         rilanciare la cooperazione sul piano isti-
     Padova, alla formazione latino ameri-            tuzionale e soprattutto dotarla delle ade-
     cana “Fronteras Musicales Abiertas” e            guate risorse finanziarie per affrontare le
     alla No Hunger Orchestra. Fra i diversi          sfide che ci attendono a livello globale.
     momenti di comunicazione collettiva              Azione poi concretizzatasi nell’approva-
     ricordo con particolare soddisfazione            zione della legge di stabilità che preve-
     l’evento al quale ha partecipato il premio       de, nel prossimo triennio, un aumento
     Nobel Amartya Sen; quello dedicato allo          importante delle risorse, in connessione

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         con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile     processi internazionali. La legge 125 raf-
         dell’Agenda 2030 e al fine di destinare       forza il concetto, già presente nella legge
         lo 0,7 per cento del prodotto interno lor-    49 del 1987, secondo cui la cooperazione
         do all’aiuto pubblico allo sviluppo entro     allo sviluppo è componente fondamen-
         il periodo di applicazione dell’Agenda        tale e parte integrante e qualificante del-
         stessa. Si tratta di un forte recupero di     la politica estera italiana. Per fare ciò è
         credibilità dell’Italia grazie all’operato    necessario disporre di un centro in cui
         dei ministri Gentiloni e Padoan e alla        si elaborano le politiche, le strategie e
         visione strategica                                                    la programmazio-
         del Presidente del                                                    ne, con una forte
                                 La legge di stabilità 2016 prevede
         Consiglio      Renzi                                                  collaborazione
         che, non a caso, un aumento importante delle                          con altri sogget-
         ha      partecipato risorse per la cooperazione, anche ti istituzionali e
         alla conferenza di al fine di raggiungere gli obiettivi               con la società ci-
         Addis Abeba per il dell’Agenda 2030 per lo sviluppo                   vile. L’auspicio è
         finanziamento allo                                                    di poter lavorare
         sviluppo (unico tra                                                   serenamente e co-
         i leader di governo occidentali, insieme a    struttivamente per rendere pienamente
         quello svedese) e al vertice di New York      operativo il nuovo sistema in tempi ra-
         per l’Agenda 2030, suggellando con la         gionevoli considerando che, trattando-
         propria presenza il rinnovato impegno         si di una nuova istituzione, è naturale e
         politico, al più alto livello, dell’Italia in inevitabile un periodo di adattamento e
         materia di cooperazione.                      transizione. Dgcs e Agenzia lavoreranno
                                                       a stretto contatto e saranno fortemente
         Da gennaio 2016 vedremo in campo i            complementari e integrate occupando-
         nuovi soggetti della Cooperazione ita-        si da una parte di policy, strategia, pro-
         liana: come cambiano l’organizzazione         grammazione, partecipazione ai proces-
         e il ruolo della Direzione generale con la    si e ai consessi internazionali e dall’altra
         nuova legge? Quale auspicio formula per       dell’azione sul terreno e del “delivery”
         la nuova Agenzia italiana?                    della Cooperazione italiana. Credo che
         Con la piena attuazione della legge 125       per esperienza, competenza e profilo
         del 2014, a partire dal prossimo 1 gen-       Laura Frigenti abbia tutte le qualità per
         naio, la Direzione generale della Coope-      dare un contributo decisivo e molto qua-
         razione allo sviluppo sarà concentrata        lificato per realizzare questo disegno di
         soprattutto sulle strategie politiche e la    integrazione e le faccio i miei migliori
         programmazione, e molto ancorata ai           auguri per il suo lavoro.

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                                      11
AGEZIA ITALIANA DI COOPERAZIONE

 Laura Frigenti nominata direttrice

 I
      l presidente del Consiglio
      Matteo Renzi, su proposta
      del ministro Paolo Gentiloni,
 ha nominato Laura Frigenti
 direttrice della nuova Agenzia
 italiana per la Cooperazione allo
 sviluppo. La scelta è avvenuta
 tramite un processo di selezione
 pubblico, al termine del quale
 la commissione ha presentato
 al ministro Gentiloni una rosa
 di cinque nominativi altamente
 qualificati in materia di
 cooperazione allo sviluppo.
 Nata a Roma e attiva nel
 settore della cooperazione
 allo sviluppo dal 1984, Frigenti
 ricopre attualmente l’incarico
 di vice presidente del Global
 Development Practice,
 associazione degli organismi         del Presidente (2012-2013).            la struttura della nuova Agenzia
 non governativi statunitensi         “La cooperazione allo sviluppo         e di avviarne l’attività. L’Agenzia,
 attivi in campo internazionale       è una componente essenziale e          in stretta collaborazione con il
 sia nell’area dell’emergenza e       qualificante della politica estera     ministero, garantisce la migliore
 degli aiuti umanitari, sia della     italiana”, ha dichiarato Gentiloni     efficacia dell'azione complessiva
 cooperazione allo sviluppo.          a seguito della nomina. “Faccio i      della Cooperazione italiana, che
 In precedenza, Frigenti ha           migliori auguri di buon lavoro alla    nell’ultima legge di stabilità ha
 lavorato per quasi 20 anni           direttrice Frigenti. A lei spetta il   visto sensibilmente aumentate
 alla Banca Mondiale, dove ha         delicato e cruciale di organizzare     le risorse disponibili”.
 iniziato la sua carriera nel 1994
 assumendo gli incarichi di lead
 specialist per la protezione
 sociale per l’Africa (2000-2001);
 coordinatore del programma
 Paese per la Turchia (2001-2002);
 sector manager per lo sviluppo
 umano per l’Africa (2002-2007);
 direttore del programma Paese
 per i paesi centroamericani
 (2008-2010); direttore strategia
 e operazioni per l’America
 Latina e i Caraibi (2010-2012);
 direttore strategia e operazioni
 per l’Africa (2012); capo di
 gabinetto e direttore dell’ufficio

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BREVI DAL MONDO

                                        in collaborazione con la missione         Anche i rappresentanti di Undp
Kosovo
                                        Kosovo force (Kfor) e con il              e dell’Organizzazione non
Tutela delle donne                      programma delle Nazioni Unite             governativa “Center for Promoting
                                        per lo sviluppo (Undp), ha visto la       Women's Rights” hanno illustrato
                                        partecipazione dell’ambasciatore          le rispettive attività nel paese
In Kosovo i dati sulla violenza sulle   italiano a Pristina, Andreas Ferrarese,   balcanico. In particolare, Undp
donne sono drammatici: ogni anno        il quale ha ricordato come la parità      lavora per il rafforzamento del
vengono denunciati circa mille          di genere, il rafforzamento del           piano nazionale contro la violenza
casi di violenza domestica, di cui      ruolo delle donne nella società e la      domestica attraverso campagne di
l'80 per cento ai danni di donne,       protezione delle donne contro ogni        sensibilizzazione, il miglioramento
anziani e bambini. In occasione         forma di violenza fisica e psicologica    del raccordo con le strutture dei
della giornata internazionale           non smettano di essere temi urgenti       servizi sociali comunali e attraverso
contro la violenza sulle donne, si è    a livello globale. In questo senso        la reintegrazione delle donne vittime
tenuta presso l’ambasciata d’Italia     l’ambasciatore ha rimarcato l’intenso     di violenza nella vita produttiva,
in Kosovo una conferenza sulla          impegno della Cooperazione                con attività di formazione
promozione e la tutela del ruolo        italiana in materia e il fondamentale     professionale volte a favorire
della donna. L’evento, organizzato      apporto della missione Kfor.              l'autoimprenditorialità femminile.

                                                                                                  © valeria fornarelli

                                        si sono tenuti dal 25 novembre            ha visto la proiezione del film
Iniziativa per i diritti                al 10 dicembre. L’obiettivo è             saudita "Wadjda" (2013), presso
delle donne palestinesi                 promuovere i diritti delle donne          la Hall Mahmoud Darwish di
                                        e sensibilizzare la popolazione           Ramallah, a cui ha fatto seguito la
                                        palestinese, in particolare               proiezione dei due cortometraggi
La Cooperazione italiana, in            giovanile, sulle cause e gli effetti      palestinesi "Separation" (2014)
qualità di primo donatore               della violenza di genere. A questo        e "Echo of Silence" in 21 località
europeo nel settore uguaglianza         scopo è stato firmato un accordo          particolarmente marginalizzate,
di genere in Palestina, ha lanciato     con l'organizzazione Shashat di           tra cui 12 campi profughi in
un’iniziativa congiunta con alcuni      Ramallah e l'Institut Français di         Cisgiordania e sette nella Striscia
dei membri del Gender Technical         Gerusalemme per la proiezione             di Gaza. Si tratta della prima
Working Group, tra cui Germania,        di quattro film seguiti da un             iniziativa congiunta a livello
Francia, Danimarca e Svezia.            dibattito con esperti del settore. La     europeo sulle tematiche di genere,
L’occasione per l’avvio di questa       campagna si è aperta a Ramallah           formalizzata dalla firma di un
nuova iniziativa sono stati i 16        con la proiezione del film franco-        accordo cofinanziato da diversi
giorni di attivismo internazionale      turco "Mustang", candidato                Stati membri con la partecipazione
contro la violenza di genere che        all'Oscar. Il secondo evento              di alcuni istituti di cultura europei.

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BREVI DAL MONDO

Egitto
                                         Fondamentale per l’attuazione           la metodologia del progetto ha
Disagio mentale                          degli scopi di Remedy è stato anche     permesso di affrontare e risolvere
e riabilitazione sociale                 il sostegno di esperti italiani in      particolari situazioni di disagio
                                         ambito psichiatrico e psicologico. Il   vissute dai pazienti. A certificare
                                         progetto ha avuto infatti l'obiettivo   il successo dell’iniziativa,
Nell'ambito della seconda fase           di contribuire alla riabilitazione      l'Ong egiziana AlexWorkshop
del programma di conversione             psico-sociale delle persone             Center è stata selezionata per la
del debito tra Italia ed Egitto, si      con disagio mentale in Egitto,          realizzazione di un altro progetto
è appena concluso il progetto            adottando standard e approcci           nell'ambito della terza fase del
“Remedy - psychosocial                   della più avanzata esperienza           programma di conversione.
rehabilitation for mental disability”.   italiana in materia. I risultati del    L’obiettivo della nuova iniziativa,
Il progetto è stato avviato nel          progetto sono stati presentanti nel     che partirà nei prossimi mesi, è
dicembre 2013 nei governatorati          corso di una conferenza presso          quello di promuovere nel mercato
di Alessandria e Behera (distretto       il centro culturale gesuita ad          locale i prodotti artigianali creati
di Kafr El Dawar) ed è stato             Alessandria, alla presenza di tutti     dai pazienti nei laboratori di
realizzato dall'Organizzazione           gli enti coinvolti, dei beneficiari e   Remedy , avviando un'esperienza
non governativa egiziana                 delle loro famiglie.                    di impresa sociale e finanziando
AlexWorkshop Center, in                  In un contesto come quello              micro-progetti identificati
partenariato con le Onlus italiane       egiziano, che vede la salute            dai pazienti, come mezzo per
Associazione Mediterraneo e 180          mentale affrontata solo come un         sostenere l'occupazione e la
Amici Puglia.                            problema sociale da risolvere,          generazione di reddito.

Albania                                  l’imprenditoria femminile e             Il programma, della durata
Al via il programma                      sostenere le imprese guidate            di quattro anni, ha un budget
“Women in Business”                      da donne nei sei paesi dei              complessivo pari a 37,6 milioni
                                         Balcani occidentali. L’iniziativa       di euro.
                                         permetterà di rafforzare la             Women in Business rappresenta
La Banca europea per la                  capacità di accesso al credito per      un’importante componente
Ricostruzione e lo Sviluppo              le imprese femminili attraverso         delle attività promosse dall’Italia
(Bers) e Intesa San Paolo                la promozione di prodotti               nell’ambito del sostegno alla
Albania hanno da poco                    finanziari specificamente               competitività e innovazione del
sottoscritto un accordo con cui          realizzati per le donne. Saranno        settore privato albanese, al quale
è stato ufficialmente lanciato il        inoltre sviluppate le competenze        il Protocollo di cooperazione
programma Women in Business.             tecniche e manageriali delle            italo-albanese garantisce un
Il programma, realizzato dalla           imprenditrici attraverso attività       ammontare complessivo pari a
Bers, mira a promuovere                  di formazione.                          circa 29 milioni di euro.

Marocco                                  È in fase di avvio in Marocco un        non governative (Ong) italiane
Sostegno all’infanzia                    progetto incentrato sull’infanzia       Aibi (Amici dei bambini), Ovci e
                                         abbandonata o a rischio di              Soleterre insieme ai loro partner
                                         abbandono. Il progetto “Servizi         locali, e ha come obiettivo quello
                                         di prevenzione e tutela a favore        di promuovere e tutelare i diritti
                                         delle madri nubili, dei minori          sociali ed economici delle madri
                                         senza protezione famigliare e           nubili e dei loro figli, nonché
                                         dei minori con disabilità” sarà         dei minori in stato o a rischio di
                                         realizzato dalle organizzazioni         abbandono.

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DIRITTI UMANI

                   Tutela dei migranti
                   la nuova frontiera dell’umanità

                                                         I
                   Secondo Amnesty International              l 10 e il 18 dicembre si sono cele-
                   nell’ultimo anno in almeno                 brate due importanti ricorrenze: la
                   18 paesi sono stati commessi               Giornata internazionale per i diritti
                                                              umani e la Giornata internaziona-
                   crimini di guerra e 3.400
                                                         le dei migranti. La prima è stata istituita
                   persone sono annegate                 per commemorare l’anniversario del-
                   nel Mediterraneo cercando             la Dichiarazione universale dei diritti
                   di raggiungere l’Europa.              dell’uomo firmata nel 1948, il cui primo
                   La promozione della                   articolo afferma l’uguaglianza di tutte le
                   democrazia e dei diritti umani        persone, senza distinzioni né confini, e
                   e la tutela di migranti e rifugiati   l’universalità dei diritti umani. “Tutti gli
                                                         esseri umani nascono liberi ed eguali in
                   sono al centro dell’azione            dignità e diritti. Essi sono dotati di ragio-
                   della Cooperazione italiana           ne e di coscienza e devono agire gli uni
                                                         verso gli altri in spirito di fratellanza”, si
                   di Federica Parasiliti                legge nel primo articolo della Dichiara-

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                                   15
DIRITTI UMANI

                                                                 spetto dei diritti umani, in particolare del-
                                                                 le donne costituiscono una delle priorità
                                                                 nelle attività della Cooperazione italiana,
                                                                 le cui iniziative volte a favorire il rafforza-
                                                                 mento dell’ownership democratica come
                                                                 forma di sostegno diretto alle istituzioni
                                                                 locali per dar voce ai diversi soggetti so-
                                                                 ciali dei paesi in via di sviluppo. Molte
                                                                 delle iniziative della Cooperazione italia-
                                                                 na si svolgono peraltro nei campi dei ri-
                                                                 fugiati e hanno come beneficiari donne e
                                                                 minori, prime vittime dei conflitti.
                                                                 Proprio i rifugiati e i migranti sono stati,
                                                                 loro malgrado, i protagonisti del 2015.
                                                                 Secondo quanto emerge dall’ultimo rap-
                                                                 porto di Amnesty International, nell’ul-
                                                                 timo anno in almeno 18 paesi sono stati
                                                                 commessi crimini di guerra e si stima che
                                                                 oltre 3.400 persone siano annegate nel
                                                                 Mediterraneo cercando di raggiungere
                                                                 l’Europa, mentre un totale di quattro mi-
                                                                 lioni di persone sono fuggite dal conflitto
                                                                 siriano.
                                                                 “Mai dalla seconda guerra mondiale un
                                                                 numero così ampio di persone è stato
                                                                 costretto a lasciare le proprie case – si
                                                                 legge nel messaggio del segretario gene-
                                                                 rale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in
                                                                 occasione della Giornata internaziona-
                Sono 137 mila le persone                         le dei diritti umani". Essi fuggono guer-
                che hanno attraversato                           ra, violenza e ingiustizia attraversando
                il Mediterraneo per raggiungere                  continenti e oceani, spesso rischiando
                l'Europa nei primi sei mesi                      la vita. La nostra risposta non deve es-
                del 2015, in maggioranza fuggite                 sere chiudere, ma al contrario aprire le
                da guerre, conflitti o persecuzioni              porte e garantire il diritto di asilo a tutti,
                                                                 senza alcuna discriminazione. I migran-
                                                                 ti che cercano di fuggire dalla povertà e
                                                                 dalla disperazione devono anche godere
                zione. Quest’anno la Giornata interna-           dei diritti fondamentali”. Secondo l’Alto
                zionale dei diritti umani è stata dedicata       commissariato delle Nazioni Unite per i
                alle celebrazioni per il 50mo anniversario       rifugiati (Unhcr), sono infatti 137 mila le
                dell’approvazione del Patto internazio-          persone che hanno attraversato il Medi-
                nale sui diritti civili e politici e del Patto   terraneo per raggiungere l'Europa duran-
                internazionale sui diritti economici, so-        te i primi sei mesi del 2015, la maggioran-
                ciali e culturali, adottati dall’Assemblea       za delle quali fuggite da guerre, conflitti o
                generale delle Nazioni Unite il 16 dicem-        persecuzioni.
                bre 1966. In tale contesto, la campagna          Un terzo degli uomini, donne e bambini
                intitolata “Our Rights. Our Freedoms.            che sono arrivati via mare in Italia o in
                Always” si è concentrata sulla tutela dei        Grecia provenivano dalla Siria, principale
                principali diritti dell’uomo.                    paese di provenienza, seguito da Afgha-
                La promozione della democrazia, del ri-          nistan ed Eritrea.

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DIRITTI UMANI

Gentiloni: “Insicurezza non sia alibi
per rinunciare ai nostri valori”

P
       ur essendo perfettamente        italiano dei diritti umani 2015,    un alibi per rinunciare ai nostri
       consapevoli delle               presentato alla Farnesina           valori e ai nostri principi", ha
       sfide, delle minacce e          in occasione della Giornata         detto Gentiloni.
dell'instabilità politica che          internazionale del 10 dicembre.     Nel corso dell’evento, che è
interessano la nostra regione, il      "Il rischio è che la minaccia       stato promosso dal Comitato
Mediterraneo in particolare, è         alla sicurezza faccia passare       interministeriale per i diritti
fondamentale "non abbandonare          in secondo piano la tutela dei      umani in collaborazione con
e non indebolire l'attività di         diritti umani. Siamo consapevoli    l’Università degli studi di Padova,
promozione e tutela dei diritti        del fatto che il realismo è una     il ministro ha quindi sottolineato
umani". Con queste parole il           caratteristica necessaria e         il tradizionale impegno dell’Italia
ministro degli Affari esteri e della   indispensabile per cercare intese   su alcuni temi prioritari, a
Cooperazione internazionale,           per la pace e la sicurezza con      cominciare dalla moratoria
Paolo Gentiloni, è intervenuto         tutti, ma contemporaneamente        universale sulla pena di morte
alla presentazione dell'Annuario       questa esigenza non può essere      che di anno in anno continua
                                                                           a fare progressi anche grazie al
                                                                           contributo del nostro paese.
                                                                           Il rispetto dei diritti umani e la
                                                                           loro promozione costituiscono
                                                                           da sempre uno dei pilastri della
                                                                           politica estera italiana, nel
                                                                           convincimento che il rispetto
                                                                           dei diritti umani e la loro
                                                                           promozione siano il presupposto
                                                                           per un mondo più equo e per una
                                                                           maggiore stabilità internazionale.
                                                                           Nel 2015 l’Italia ha contribuito
                                                                           al raggiungimento di alcuni
                                                                           importanti risultati a protezione
                                                                           dei diritti fondamentali, tra i
                                                                           quali l’approvazione del Piano
                                                                           d’azione per i diritti umani e la
                                                                           democrazia dell’Unione europea
                                                                           per il 2015-2019, alla cui stesura
                                                                           l’Italia ha contributo in maniera
                                                                           rilevante.
                                                                           Il Piano d’azione affronta le
                                                                           questioni più importanti della
                                                                           politica dei diritti umani,
                                                                           secondo responsabilità condivise
                                                                           tra Consiglio, Commissione
                                                                           e Stati membri dell’Unione
                                                                           europea, mettendo in rilievo le
                                                                           priorità che saranno seguite nei
                                                                           prossimi anni.

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                                          17
DIRITI UMANI

I diritti dell’uomo
come motore di sviluppo                                                              di Silvia Bubbico

C
         on la Dichiarazione
         universale dei diritti
         dell'uomo, approvata
a Parigi il 10 dicembre 1948, si
afferma per la prima volta nella
storia moderna l'universalità di
valori che diventano patrimonio
comune dei popoli del mondo
intero. Da allora la nozione di
diritti umani si è estesa grazie a
leggi e dispositivi che sono stati
creati per sorvegliare e punire
le violazioni, e il ruolo occupato
dalle Nazioni Unite nel processo
per la loro legittimazione e
promozione è stato di grande
importanza.
Il diritto internazionale in tale
materia è in costante evoluzione
e si caratterizza come uno sforzo
per il progressivo riconoscimento
dei diritti da parte dei singoli     L’eliminazione della povertà,         l’impossibilità di vivere una
ordinamenti giuridici e per la       uno degli obiettivi                   vita dignitosa nel pieno dei
loro graduale estensione a tutti     della nuova Agenda 2030               propri diritti. L’eliminazione
i gruppi sociali, oltre che per                                            della povertà, uno degli
                                     per lo sviluppo sostenibile,
la costante individuazione di                                              obiettivi contenuti nella nuova
nuovi benefici sulla base delle      rientra anche tra le priorità         Agenda 2030 per lo sviluppo
esigenze sociali. Che si vogliano    della Cooperazione                    sostenibile, rientra anche tra
affermare i diritti dell'uomo solo   italiana e contribuisce alla          le priorità della Cooperazione
in quanto riconosciuti dagli         promozione dei diritti umani          italiana. Il sostegno alla
ordinamenti giuridici oppure                                               cooperazione internazionale
come preesistenti a qualsivoglia                                           può infatti contribuire al lavoro
ordinamento giuridico, vi                                                  di monitoraggio e di riduzione
è ancora molta strada da             dignitosa, alla libertà religiosa;    delle violazioni dei diritti umani
percorrere in quanto centinaia       la tutela dell’infanzia e della       insieme alla lotta alla povertà, a
di milioni di persone in tutto       salute; la lotta contro la tortura,   cui è strettamente connesso.
il mondo sono ancora prive           la pena di morte, il razzismo; la     Lo sviluppo è infatti essenziale
dell’opportunità di accesso al       promozione della sostenibilità        per il raggiungimento e
cibo, all’educazione, alla libertà   ambientale; le condizioni di          l’innalzamento degli standard
di espressione o sono vittime di     vita nelle carceri e nei posti di     internazionali in tema di diritti
violazioni.                          lavoro; la libertà sindacale, di      individuali e può essere inteso
Rimangono temi cruciali              movimento e di emigrazione;           come un processo di crescita
ancora oggi sfide quali la libertà   la giustizia alimentare e la          economica duratura ed inclusiva,
individuale; il diritto alla vita,   lotta povertà. Quest’ultima           quindi di espansione delle libertà
all'autodeterminazione, a un         coincide spesso con l’esclusione      reali di cui godono gli esseri
giusto processo, a un'esistenza      sociale, la discriminazione e         umani.

18                                                   La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
LIBANO

Non solo aiuto umanitario
Le attività italiane nel Paese dei cedri

                                       L
Nel paese più esposto                           a crisi siriana, giunta al quinto
ai disastrosi effetti della crisi               anno di ostilità, ha provocato un
siriana, l’Italia ha profuso                    disastro umanitario che vede nel
                                                Libano lo Stato limitrofo maggior-
un impegno crescente e
                                       mente colpito. Si stima che nel Paese dei
sostenuto. Dal 2007                    cedri si siano riversati oltre un milione di
l’Unità tecnica locale di              profughi, pari ad un quarto della popola-
Beirut interviene nei settori          zione libanese. Le conseguenze sui servizi
delle infrastrutture idriche,          e sulle note fragilità del Libano non hanno
dell’ambiente e dell’agricoltura,      tardato a farsi sentire, causando la necessità
del patrimonio culturale,              di un intervento significativo da parte della
                                       comunità internazionale, inclusa l’Italia.
degli affari sociali, dello sviluppo   La Cooperazione italiana in Libano non si
locale e dei diritti umani             occupa, però, solo di assistenza umanitaria
                                       e soccorso alle fasce di comunità rifugiate
di Marco Giallonardi                   e ospitanti maggiormente vulnerabili. L’Uf-

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                           19
LIBANO

         ficio tecnico locale di Beirut, responsabile      Nel 2015 sono state approvate
         anche per le attività di cooperazione in Siria    nuove iniziative per quasi
         e Giordania, interviene sin dalla sua aper-       39 milioni di euro
         tura nel 2007 nei settori delle infrastrutture
         idriche, dell’ambiente e dell’agricoltura, del
         patrimonio culturale, degli affari sociali,
         dello sviluppo locale e dei diritti umani.        donne alla politica libanese; un intervento
         Nel 2015 il Comitato direzionale della Co-        nel carcere di Roumieh assieme all’Ufficio
         operazione italiana ha approvato la realiz-       delle Nazioni Unite per il controllo della
         zazione di un impianto di trattamento delle       droga e la prevenzione del crimine (Uno-
         acque reflue ad Anjar, nella Valle della Be-      dc); la realizzazione di un osservatorio per
         qaa, per un credito d’aiuto di 26,5 milioni       misurare la condizione dei diritti umani
         di euro. Altri 12,4 milioni di euro sono stati    nel paese. I finanziamenti verso il Libano
         destinati al sostegno di una serie di iniziati-   hanno anche riguardato l’approvazione di
         ve a dono: un intervento in collaborazione        cinque progetti di sviluppo che saranno
         con la Fao per rinforzare il settore lattiero     realizzati da Ong italiane nell’ambito della
         caseario; un’iniziativa con il Consiglio na-      tutela sociale.
         zionale delle ricerche (Cnr) libanese per         Più in generale, la partnership tra la Coo-
         proseguire la felice avventura dell’imbar-        perazione italiana è solida e si articola in
         cazione scientifica “Cana Boat”; un proget-       diversi settori. In materia di ambiente, il
         to con il ministero dell’Ambiente di Beirut       nostro intervento si concentra nel cam-
         volto a migliorare la gestione della Riserva      po della gestione dei rifiuti, del risparmio
         naturale dei cedri; un’attività con la muni-      energetico, delle energie rinnovabili e del
         cipalità di Tannourine, a nord-est di Beirut,     monitoraggio ambientale delle coste liba-
         per fornire energia pulita all’ospedale loca-     nesi. La recente approvazione di due im-
         le; un’iniziativa per la partecipazione delle     portanti programmi (“Assistenza tecnica al

20                                         La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
LIBANO

Lebanon environmental pollution abate-              turale, la Cooperazione italiana opera in-
ment project – LEPAP” e “Piano integrato            sieme alla Banca mondiale e alla Coopera-
per la gestione delle risorse dell’alto bacino      zione francese intervenendo nei due dei siti
del fiume Jouz, finalizzato alle utilizzazioni      archeologici più noti e prestigiosi: Baalbek
idroelettriche da piccole centrali”) permet-        e Tiro (entrambi nella lista del patrimonio
te alla Cooperazione italiana di mantene-           mondiale Unesco). Si segnalano, inoltre,
re un ruolo strategico e di riferimento per         due interventi rilevanti per contenuti e
il ministero dell’Ambiente libanese. Tali           assistenza tecnica, entrambi al Museo na-
interventi si vanno ad aggiungere alle ini-         zionale di Beirut: il restauro degli affreschi
ziative finanziate a credito di aiuto per la        romani della tomba di Tiro (concluso) e
realizzazione di impianti idrico-infrastrut-        l’allestimento museografico del basamento
turali in varie località del paese (Jbeil, Anjar,   del museo (in corso).
Zahle, Mish Mish).                                  L’Italia ha poi assunto un ruolo primario nel
La consolidata collaborazione con il mini-          settore dello sviluppo locale, definendo l’i-
stero degli Affari sociali libanese si concre-      dea iniziale del processo di decentramento
tizza poi in iniziative a favore delle categorie    amministrativo, confrontandola con alcuni
maggiormente vulnerabili, con particolare           donatori-chiave e con le autorità libanesi
attenzione alla protezione dell’infanzia,           (ministero degli Interni e delle Municipa-
alla promozione del ruolo dei più giovani           lità). A questo impegno si è aggiunta l’ade-
nella governance locale, all’inserimento            sione della Commissione europea, che ha
scolastico dei minori disabili, al sostegno         deciso di investire su tale iniziativa l’intero
delle dinamiche di sviluppo locale. La pro-         bilancio triennale destinato allo sviluppo
mozione della figura della donna in politica        locale (20 milioni di euro). La Cooperazio-
e nella società, anche attraverso il contrasto      ne italiana ha infine stanziato risorse pari a
alla violenza di genere, è un ulteriore tema        circa 1,7 milioni di euro per il finanziamen-
sociale prioritario dell’azione della Coope-        to del progetto “Sostegno alla riforma delle
razione italiana in Libano.                         finanze municipali in Libano per il miglio-
Quanto alla protezione del patrimonio cul-          ramento dello sviluppo locale”.

La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015                                                          21
LIBANO

                                                                             Abbiamo identificato due strade
Il direttore dell’Utl di Beirut                                              non antitetiche, che riguardano
                                                                             da un lato il rafforzamento dello
“Non lasciamo il pease da solo”                                              Stato e dall’altro la resilienza
                                                                             delle comunità locali: aspetti
                                                                             inscindibili di un programma
                                                                             volto alla stabilizzazione.
Gianandrea Sandri,                                                           Attraverso la creazione di posti
                                                                             di lavoro si ottiene stabilità
arrivato a Beirut
                                                                             sociale e si preserva l’ambiente
nel settembre del 2014                                                       dalla cementificazione e dal
ha assistito negli ultimi                                                    prosciugamento delle risorse
anni all’aggravarsi                                                          naturali; attraverso un lavoro di
dall’emergenza legata                                                        “capacity building” istituzionale
al flusso di profughi                                                        si interviene a livello locale e
e rifugiati provenienti                                                      centrale per migliorare il rapporto
                                                                             tra i cittadini e le istituzioni. In
dalla Siria. L’impegno                                                       questo percorso di sviluppo
della Cooperazione                                                           ci teniamo a sottolineare
italiana nel paese                                                           l’importanza che ricopre la
è cresciuto di pari passo                                                    cultura, capace di superare le
articolandosi in azioni             Oggi in Libano l’afflusso dei            divisioni religiose pur nel rispetto
mirate a sostenere sia              profughi e il peso sulle strutture       di ogni confessione, aperta a
                                    istituzionali, centrali e locali,        valori moderni quali il “gender”,
i rifugiati che la comunità
                                    è determinante, considerata              il rispetto dei diritti umani civili e
ospitante.                          l’attuale crisi politica e di gestione   delle minoranze.
                                    delle frontiere. L’Utl è riuscita a
                                    concentrare le proprie attività          Quali richieste rivolge il Libano
Che caratteristiche presenta        non solo sull’emergenza stricto          alla comunità internazionale
il lavoro della Cooperazione        sensu, ma anche sulla resilienza,        chiamata a sostenerne lo sviluppo?
italiana in Libano rispetto ad      sulla cultura sociale economica          La mia percezione, dopo poco
altre sedi dove ha ricoperto        e umana dell’accoglienza. Le             più di un anno di servizio a
precedenti incarichi?               attività di accoglienza si sono          Beirut, è che il Libano abbia un
In Bosnia e Palestina ho già        dunque fuse con gli strascichi del       grande bisogno di non essere
incontrato contesti post-           conflitto del 2006 e la precedente       lasciato solo. Avverto nel paese
bellici, costretti a confrontarsi   distruzione causata dalla guerra         una richiesta di sostegno per
con scenari di emergenza.           civile 1975-1990. Il Libano è un         risolvere i problemi derivanti da
Durante l’esperienza in Bosnia      paese che deve rimettere in piedi        questo straordinario contesto
si trattava della costruzione       la maggior parte delle proprie           di emergenza permanente. Ciò
di uno Stato uscito da una          infrastrutture, in emergenza             che ci viene chiesto è inoltre un
guerra, in transizione da un        permanente, dove si fondono              maggiore coordinamento da parte
sistema economico e da un           diverse anime della cooperazione:        della comunità internazionale,
regime politico ad un altro.        emergenza diretta, resilienza,           nelle sue attività progettuali e
In Palestina ci siamo trovati a     ricostruzione e sviluppo. Il paese       nei suoi finanziamenti, insieme
condividere con l’emergenza         presenta, più che altri casi,            ad un impegno in programmi
la risposta all’intervento          un impegno e una sfida non               fino ad oggi poco considerati,
israeliano denominato Piombo        indifferente a tutta la comunità         quali la salute pubblica e il
Fuso, nel 2009, con un focus        internazionale.                          soddisfacimento dei bisogni
definito e preciso sia pure                                                  primari, tra cui essere parte attiva
nella sua tragicità. Lo sviluppo    Attraverso quali iniziative di           del consenso internazionale.
toccava allora in Palestina         cooperazione possiamo aiutare            Molti parlano a nome del Libano,
aspetti ben distinti dal canale     il Libano a ridurre l’impatto di         e il Libano vorrebbe solo essere
dell’emergenza.                     questa emergenza permanente?             ascoltato.

22                                                  La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
AFGHANISTAN

           L’impegno italiano
           per i produttori di latte a Herat

           I piccoli allevatori afgani non hanno le risorse necessarie
           per competere con la produzione di piccola e media
           scala dei paesi confinanti. Grazie ad un intervento
           finanziato dall'Italia nella provincia di Herat
           oggi il settore lattiero-caseario è in forte crescita

           a cura dell'Utl di Kabul

           H
                        abib vive con la moglie e sette      veniente e Habib utilizzava il latte prodotto
                        figli nel piccolo villaggio di Ba-   solo per il consumo familiare. Sua moglie si
                        ghdasht, nel distretto di Karukh,    occupava della casa e dell’educazione dei
                        in Afghanistan. In passato la sua    figli: i soldi per mandarli a scuola erano in-
           famiglia possedeva una sola mucca in grado        sufficienti.
           di produrre circa sei litri di latte al giorno.   Nella provincia di Herat tanti piccoli allevato-
           L’imbottigliamento, il trasporto e la vendita     ri e produttori come Habib non hanno le ri-
           ai mercati del distretto non era tuttavia con-    sorse economiche per comprare i macchina-

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AFGHANISTAN

Nella provincia di Herat centinaia                   cio della cooperativa e vende il suo latte al
di famiglie hanno cambiato                           centro di raccolta di Karukh. Con i proventi
                                                     di sei mesi di lavoro ha comprato una se-
tenore di vita passando
                                                     conda mucca e, dopo un anno, le mucche
da forme di allevamento                              hanno dato alla luce due vitellini. Oggi Ha-
di sussistenza allo sviluppo                         bib vende circa 30 litri di latte al giorno e lo
di una piccola economia di mercato                   scorso anno ha guadagno circa 63 mila afga-
                                                     ni, più di 800 euro. Sua moglie ha iniziato a
                                                     prendersi cura delle mucche, contribuendo
ri necessari a competere con la produzione di        direttamente al guadagno familiare. “Ora
piccola e media scala nei paesi confinanti, in       possiamo acquistare vestiario per tutta la fa-
particolare l’Iran. Gli allevatori vendono una       miglia, mandare i bambini a scuola e com-
piccola parte del latte solo a limitati segmenti     prare il materiale necessario per lo studio.
del mercato locale, con scarsi controlli igieni-     Sono fiera di poter contribuire al sostenta-
ci e utilizzando contenitori di plastica, a detri-   mento della nostra famiglia e di essere con-
mento della qualità del prodotto.                    siderata una risorsa importante, non solo
Dal 2007 la Cooperazione italiana e l'Orga-          da mio marito ma da tutta la comunità del
nizzazione delle Nazioni Unite per l'alimen-         nostro piccolo villaggio”, ha raccontato.
tazione e l'agricoltura (Fao) intervengono a         Grazie all’iniziativa, centinaia di famiglie
livello integrato per sostenere la produzio-         hanno visto cambiare radicalmente il pro-
ne di latte e derivati e sviluppare la zootec-       prio tenore di vita passando da forme di al-
nia. Grazie al programma è stato costruito           levamento di sussistenza allo sviluppo di una
un centro caseario a Herat che opera come            piccola economia di mercato. Nonostante il
punto di raccolta e trasformazione del latte         programma si sia concluso formalmente nel
proveniente dai distretti di Karukh, Guzara e        2013, la Cooperazione italiana continua a
Injil. Venticinque uomini e donne hanno co-          sostenere il settore lattiero-caseario per ren-
stituito la cooperativa Herat Livestock Deve-        derne più efficace la gestione, favorire l’esten-
lopment Union, alla quale fanno capo undici          sione dell’operato delle cooperative e incenti-
consorzi secondari per un totale di due mila         vare gli allevatori all’uso di standard igienici
soci. La cooperativa si occupa di produzione         più elevati. Negli ultimi anni la produzione di
casearia, alimentazione animale, veterinaria         latte è aumentata da 500 a 1.600 litri al giorno,
e riproduzione, programmi di formazione,             con picchi di tre mila litri al giorno nel perio-
marketing e gestione dei servizi. Habib è so-        do primaverile ed estivo.

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VIETNAM

                    Tornare alla vita dopo la schiavitù

                    La storia di Lien è simile a quella di migliaia di altre donne
                    che, dietro false promesse di successo e guadagni, finiscono
                    nella rete del traffico di esseri umani in Vietnam. Per quelle
                    che riescono a fuggire, tornare alla normalità non è facile
                    L’Italia le aiuta a riprendere in mano la propria vita

                    a cura dell'Utl di Hanoi

                   L
                            ien ha 50 anni e vive nella provin-    (Oim) che ha l’obiettivo di proteggere le vit-
                            cia di Tay Ninh, nel sud-ovest del     time, in particolare i bambini migranti, nelle
                            Vietnam. Come tante altre sue con-     aree economiche speciali transfrontaliere di
                            nazionali, sta cercando di ricostru-   Vietnam, Laos e Cambogia. L’iniziativa è fi-
                   irsi una vita dopo essere passata attraverso    nanziata anche dal governo italiano e vuole
                   il tunnel della schiavitù. Donne che sono       sostenere lo sviluppo di attività economiche
                   beneficiarie di un programma dell'Orga-         per incrementare il reddito delle famiglie,
                   nizzazione internazionale per le migrazioni     aumentare la prevenzione e fornire assi-

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VIETNAM

                                                  ore al giorno e servire una famiglia di 12 per-
Nel sud-est asiatico 11 milioni
                                                  sone con una sola pausa, utile per bere del
di uomini, donne e bambini sono                   latte e mangiare patatine fritte. Quando svie-
vittime della tratta di esseri umani              ne dalla stanchezza viene picchiata e dopo
                                                  due mesi di estenuante lavoro senza paga
                                                  scopre di essere stata venduta per una som-
stenza sanitaria e psicologica alle vittime,      ma pari a cinquemila euro. Un giorno riesce
accompagnandole nel percorso di reintegro         finalmente a scappare grazie all’aiuto di una
all'interno delle comunità in cui vivono.         delle figlie della famiglia presso cui è impie-
La storia di Lien è esemplare per capire          gata e, dopo giorni di cure in ospedale, la po-
come si finisca nella rete dei trafficanti. Per   lizia locale riesce ad aiutarla nelle procedure
cinque anni, dal 2005 al 2010, lavora come        di rimpatrio permettendole di riabbracciare
domestica in una famiglia della capitale Ho       il marito il 21 aprile 2015.
Chi Minh. La sua paga è di 20 mila dong l’o-      Lien è stata riconosciuta come vittima del
ra, corrispondenti pressappoco a un dollaro,      traffico di esseri umani e il Dipartimento di
e la donna è costantemente alla ricerca di        prevenzione sociale di Tay Ninh le ha for-
nuove opportunità lavorative. Un giorno,          nito sostegno e assistenza a domicilio. Dal
mentre percorre il tragitto per andare in         settembre del 2015, partecipa al gruppo di
chiesa, Lien conosce una donna di nome            aiuto reciproco della Cooperazione italia-
Loan che le propone un lavoro in Medio            na “Life skills and Hiv/Aids prevention”. “Si
Oriente: 17,5 milioni di dong al mese, cir-       tratta di una delle migliori esperienze che
ca 870 dollari, per otto ore al giorno. Lien      abbia fatto nella mia vita”, ci fa sapere Lien,
è diffidente, ma la donna la rassicura spie-      che durante gli incontri ha conosciuto altre
gandole che la nuova opportunità di lavoro        29 donne che come lei stanno cercando di
è promossa da un programma del governo            ritornare alla normalità.
vietnamita per aiutare le persone in difficol-    Grazie al percorso di riabilitazione, le don-
tà economiche. Lien firma il contratto assie-     ne hanno anche la possibilità di apprendere
me al marito e, dopo aver ottenuto il passa-      strategie per sviluppare un’attitudine e un
porto, lascia il Vietnam in compagnia di altre    pensiero positivi e individuare i servizi so-
nove donne.                                       ciali disponibili nella loro comunità. “Oggi –
Una volta a destinazione, Lien scopre di es-      conclude Lien – sto finalmente ritrovando la
sere stata ingannata. Deve lavorare quasi 20      fiducia in me stessa”.

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