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La Cooperazione ANNO V N. 12 - DICEMBRE 2015 DIRETTORE RESPONSABILE IVANA TAMAI Italiana Informa INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE GIAMPAOLO CANTINI GIORNATA MONDIALE PER I DIRITTI UMANI LIBANO NON SOLO AIUTO UMANITARIO BOLIVIA 2015 AMBIENTE Anno europeo E GIUSTIZIA MINORILE per lo sviluppo BOLLETTINO MENSILE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Registrazione al Tribunale di Roma n. 192/2011 del 17 giugno 2011
Bollettino mensile del Ministero Il Bollettino è realizzato a scopo ©2015 Ministero degli Affari Esteri e della degli Affari Esteri divulgativo e ne è vietata la vendita. Cooperazione Internazionale e della Cooperazione Internazionale. La riproduzione, totale o parziale, Direzione Generale per la Cooperazione Registrazione al Tribunale di Roma del contenuto della pubblicazione allo Sviluppo n. 192/2011 del 17 giugno 2011. è permessa previa autorizzazione Ufficio IX - Valutazione e Visibilità Direttore responsabile Ivana Tamai. dell’editore e citandone la fonte. Piazzale della Farnesina, 1 Anno V n. 12- dicembre 2015 00135 Roma - Italia Le opinioni espresse nei documenti www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it Per consultare le Delibere e i Pareri del pubblicati non rispecchiano Comitato Direzionale clicca qui necessariamente il punto di vista del Realizzazione: Agenzia Nova Srl Per commenti e suggerimenti scrivere a: Ministero degli Affari Esteri e della dgcs.bollettino@esteri.it Cooperazione Internazionale. Progetto grafico: Dario Galvagno
EDITORIALE di Cristiano Maggipinto Capo Ufficio Valutazione e Visibilità Dgcs U n bilancio delle attività della Coo- quattro distretti di una delle regioni del paese. perazione italiana in questi ultimi Uno spazio sarà poi dedicato alle testimonian- anni, le nostre iniziative realizzate ze di tre persone provenienti da parti di mon- in occasione di Expo Milano 2015, do differenti, ma accomunate dalla mancanza l’approvazione della nuova Agenda 2030 per lo di libertà. Vi racconteremo la storia di Lien, sviluppo sostenibile, la conferenza internazio- una donna vietnamita finita nella rete del traf- nale sul finanziamento allo sviluppo e l’avvio, fico di essere umani e ritornata ad una vita a gennaio, della nuova Agenzia italiana di co- “normale” dopo mesi di schiavitù e prigionia, operazione. Questi gli argomenti principali al grazie a un nostro programma, realizzato con centro dell’intervista di questo mese al Diret- l’Organizzazione internazionale per le migra- tore Generale, Giampaolo Cantini. zioni (Oim), che mira a proteggere le vittime Nel numero, un’attenzione particolare sarà de- e ad assisterle in un graduale reinserimento dicata all’impegno nella società. Alla italiano nella tute- prigionia è dedicata la dei diritti uma- anche la seconda ni, ribadito anche storia, quella del- dal Ministro degli la Bolivia, paese in Esteri, Paolo Genti- cui esiste un solo loni, nel corso della carcere minorile – recente presenta- un Centro costruito zione alla Farne- con fondi italiani sina dell’Annuario - e dove l’Italia è in italiano dei diritti prima linea nel per- umani 2015. “Pur corso di riforma del essendo perfettamente consapevoli delle sfi- sistema di giustizia minorile. de, delle minacce e dell'instabilità politica che Inoltre, parleremo delle nuove iniziative per i interessano la nostra regione, il Mediterraneo rifugiati e i migranti nel Sahel e per la protezio- in particolare, è fondamentale non abbando- ne dei gruppi più vulnerabili in Mali, che attra- nare e non indebolire l'attività di promozione versa ancora una gravissima crisi umanitaria. e tutela dei diritti umani”, ha detto il Ministro, Sempre in tema emergenze, un’attenzione confermando il fondamentale contributo ita- particolare sarà dedicata alle recenti iniziative liano al raggiungimento di importanti risultati in Palestina e nel Kurdistan iracheno e ai nuo- in questo campo. vi aiuti umanitari lungo i confini settentrionali Parleremo anche delle iniziative italiane in Li- della Siria. bano, uno dei paesi più esposti agli effetti della Infine, nella consueta rubrica “Bruxelles” un crisi siriana e dove la Cooperazione interviene focus speciale sarà dedicato alla partecipazio- non solo a livello umanitario, ma anche nel set- ne di una delegazione italiana guidata dal Sot- tore idrico, ambientale e agricolo, e in quello del tosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della patrimonio culturale, degli affari sociali, dello Vedova, all’ultimo Consiglio informale Svilup- sviluppo locale e dei diritti umani. L’Ufficio lo- po tenutosi a Lussemburgo subito dopo la ce- cale di cooperazione di Addis Abeba, da sem- rimonia di chiusura dell’Anno europeo per lo pre attivo nella tutela del ruolo delle donne, vi sviluppo (che in Italia durerà invece fino al 31 racconterà invece l’avvio di un nuovo progetto marzo 2016). volto a promuovere l’uguaglianza di genere in Buona lettura. La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 3
IN QUESTO NUMERO 3 EDITORIALE 15 DIRITTI UMANI di Cristiano Maggipinto Tutela dei migranti L’ultima frontiera dell’umanità di Federica Parasiliti 6 EMERGENZE 19 LIBANO 8 L'INTERVISTA Non solo aiuto umanitario Giampaolo Cantini di Marco Giallonardi "Il 2015 anno cruciale" di Ivana Tamai 23 AFGHANISTAN 12 AGENZIA ITALIANA DI COOPERAZIONE L’impegno italiano Laura Frigenti nominata direttrice per i produttori di latte a Herat 13 BREVI DAL MONDO 25 VIETNAM Tornare alla vita dopo la schiavitù 4 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
IN QUESTO NUMERO 27 ETIOPIA 39 SETTIMANA SCOLASTICA L’Italia per la tutela delle donne Calabria L’esperienza della scuola di Paola di Ivana Tamai 29 BOLIVIA La giustizia ha gli occhi bendati di Francesca Minardi 41 ALBANIA La valutazione di 4 progetti di sviluppo di Lydia Fabiana Rossi 35 AMERICA LATINA Amazzonia senza fuoco di Sara Gandolfi 42 BRUXELLES 37 SVILUPPO UMANO 44 LE UNITÀ TECNICHE LOCALI Focus sul lavoro nel nuovo rapporto Onu di Caterina Semeraro 45 ABSTRACTS La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 5
EMERGENZE Iniziativa per il Sahel rifugiati, migranti e popolazioni di dodici mesi, ha l’obiettivo di Fondo da 3 milioni locali. L’intervento s’inserisce migliorare le condizioni di vita nel contesto della risposta delle categorie più vulnerabili della per rifugiati e migranti umanitaria integrata delle agenzie popolazione attraverso la fornitura delle Nazioni Unite e della di servizi di base e garantendo, strategia messa a punto dalla in via prioritaria, assistenza e Attraverso la costituzione di un Commissione europea e dall’Italia protezione a migranti e rifugiati. fondo in loco da tre milioni di per il Sahel. I paesi della regione Per la realizzazione delle attività di euro, la Cooperazione italiana sono tra quelli più interessati da emergenza, l’ambasciata d’Italia a ha lanciato una nuova iniziativa fenomeni migratori, che vanno ad Dakar potrà avvalersi anche delle di emergenza nei paesi della accentuare una crisi umanitaria organizzazioni non governative regione del Sahel a favore di già in atto. L’iniziativa, della durata che operano nell’area. © UN Photo / Ian Steel Mali, contributo popolazione e all’emergenza 91 mila sfollati interni e 136 legata a sfollati e rifugiati in fuga mila rifugiati che hanno trovato per la protezione dalle violenze. Le attività saranno protezione all'estero. Rimangono dei gruppi vulnerabili infatti mirate anche a mitigare particolarmente elevati i livelli i conflitti tra le comunità ospiti di malnutrizione nel settore e quelle ospitanti attraverso il infantile in alcune aree del nord. Dopo aver condotto una missione potenziamento o il ripristino di Per rispondere alle necessità di valutazione nel mese di maggio, servizi di prima necessità. Dopo le più urgenti della popolazione la Cooperazione italiana ha turbolenze politiche e gli scontri civile, la Cooperazione italiana deciso di rafforzare il proprio armati verificatisi a seguito del ha avviato da tempo contatti con impegno a favore del Mali con colpo di Stato del marzo del i rappresentanti delle principali un nuovo contributo da 725 mila 2012, il Mali attraversa ancora organizzazioni umanitarie presenti euro. L’iniziativa avrà la durata una gravissima crisi umanitaria. sul terreno (Echo, Croce rossa di dodici mesi e si articolerà Secondo i dati in possesso delle internazionale, Organizzazione soprattutto nei settori della Nazioni Unite, ammonta a oltre tre internazionale per le migrazioni) salute e della protezione dei milioni il numero delle persone e con le Ong italiane attive nella gruppi vulnerabili, rispondendo bisognose di assistenza, tra cui regione (Cisv, Engim, Coopi, Lvia, alle necessità primarie della 715 mila bambini malnutriti, Iscos, Terranuova). 6 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
EMERGENZE fondi, due milioni andranno alle fasce più vulnerabili della Palestina a finanziare un intervento popolazione nella Striscia di Gaza, Due nuovi interventi di protezione dei rifugiati e dove si continua a vivere in una per 3,6 milioni di euro della popolazione a rischio di situazione di acuta crisi umanitaria sfollamento nell’area C della dopo il conflitto con Israele Cisgiordania e di Gerusalemme dell’estate 2014. Le attività italiane La Cooperazione italiana rafforza Est, dove si registrano forti contribuiranno all’attuazione del il proprio impegno a favore del difficoltà nell’accesso alle risorse Piano nazionale di ricostruzione popolo palestinese con due idriche, ai servizi sanitari e attraverso il ripristino dell’accesso nuove iniziative di emergenza all’istruzione. Altri 1,6 milioni ai servizi di base. Ne beneficeranno dall’importo complessivo di euro saranno invece utilizzati direttamente circa 15 mila persone di 3,6 milioni di euro. Di tali per un programma di assistenza tra rifugiati e sfollati. Kurdistan iracheno e difficoltà nel reperimento di Siria Iniziativa per sfollati alloggi. L’intervento italiano si Nuovi aiuti umanitari concentrerà su due settori in lungo la frontiera nord e comunità ospitante particolare: quello sanitario, con l’obiettivo di potenziare i Con fondi per 1,4 milioni di servizi offerti dalle strutture già Una nuova iniziativa a sostegno euro, la Cooperazione italiana presenti sul territorio; quello delle comunità sfollate e residenti ha avviato una nuova iniziativa educativo, nel quadro del quale nelle regioni del nord della Siria è nella Regione autonoma saranno promosse attività stata avviata dalla Cooperazione del Kurdistan iracheno con di formazione professionale italiana attraverso l’apertura di l’obiettivo di sostenere sfollati e per adolescenti. Particolare un fondo da 800 mila euro presso comunità ospitante. attenzione verrà prestata alle l’ambasciata d’Italia a Beirut. Il continuo afflusso di profughi categorie particolarmente L’intervento ha l’obiettivo di provocato dalle violenze nella vulnerabili (disabili, donne migliorare l’alimentazione e l’accesso regione sta provocando un e minori), e alle minoranze ai servizi di prima necessità per due aumento del costo della vita, etnico-religiose attraverso mila famiglie siriane, circa 10 mila una maggiore competizione per interventi per il rafforzamento persone appartenenti alle fasce più l’accesso ai mezzi di sussistenza dei servizi di base. vulnerabili della popolazione. La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 7
L'INTERVISTA “Il 2015 anno cruciale per lo sviluppo” Intervista al Direttore generale della Cooperazione italiana allo sviluppo Giampaolo Cantini di Ivana Tamai D irettore, il 2015 è stato un anno cruciale: come sta cambiando, a suo avviso, la cooperazione internazionale? Il 2015 è un anno cruciale: cambia infatti il documento di riferimento strategico per la cooperazione internazionale. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata lo scorso settembre durante il vertice di New York, è il paradigma dello sviluppo ed è fortemente innovativa rispetto all’A- genda del millennio perché non si limita agli obiettivi dello sviluppo umano, ma in- tegra tutte le dimensioni: quella economi- ca, sociale ed ambientale. L’ampliamento degli obiettivi dell’Agenda del millennio, che include temi di carattere ambientale, porta gli obiettivi da 8 a 17. In particola- re l’obiettivo 16, sulle società eque e giu- ste, è fortemente politico e innovativo. Un’Agenda dal carattere così universale comporta l’introduzione dei meccanismi E poi il 2015 è stato anche l’anno di Expo, di monitoraggio, indicatori e “accounta- della conferenza di luglio ad Addis Abeba bility” reciproca, quindi una nuova go- sul finanziamento allo sviluppo e della vernance a livello globale: sarà un grande grande conferenza sul clima conclusasi cambiamento per la comunità internazio- pochi giorni fa a Parigi: un punto di pas- nale, non solo per i paesi in via di sviluppo. saggio davvero significativo. 8 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
L'INTERVISTA Qual è il bilancio di questi tre anni come poi un apprezzamento importante, per Direttore generale della Cooperazione la Cooperazione Italiana, anche se con italiana? rilievi critici e suggerimenti, da parte Il bilancio è fortemente positivo. Dal del Comitato di assistenza allo sviluppo punto di vista della trasparenza in questi dell’Ocse in occasione della “Peer re- tre anni abbiamo introdotto innovazio- view” del 2013 – 2014. Infine, il semestre ni importanti a cominciare dal varo del europeo del 2014. La presidenza italiana primo bando per le Ong con una proce- è infatti riuscita a portare la Ue su una dura di evidenza posizione unita- pubblica. Questo L’Agenda 2030 adottata al vertice ria, grazie anche procedimento ha di New York è il paradigma dell’ alla riunione in- portato ad una Anno europeo dello sviluppo ed formale dei mini- crescita della Coo- stri dello Sviluppo è fortemente innovativa rispetto perazione italiana tenutasi a Firenze e delle stesse Ong all’Agenda del millennio nel luglio 2014. La che, grazie ad una nostra presidenza procedura competitiva, hanno affinato la ha segnato un momento importante nel qualità dei progetti. Sempre dal punto di negoziato di quella che poi è divenuta vista della trasparenza e dell’innovazio- l’Agenda 2030: per esempio, abbiamo in- ne, un altro passo fondamentale è stata trodotto il tema del nesso tra migrazione l’istituzione di OpenAid, una piattafor- e sviluppo. Anche le conclusioni sul set- ma di dati facilmente accessibili su flussi tore privato del Consiglio dello sviluppo, e risorse della Cooperazione italiana, di- nel dicembre 2014, sono state fortemen- saggregata per paese, progetti e settori di te innovative. Infine, nel bilancio di que- intervento. Nel triennio vorrei ricordare sti tre anni, la partecipazione ad Expo La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 9
L'INTERVISTA è stata una stagione ricca di iniziative e sviluppo rurale, che ha visto protagoni- successi: 36 eventi, di cui due conferenze ste le donne senegalesi e la “first lady” ministeriali concluse con l’adozione di dell’Etiopia; ancora, le bellissime foto di documenti importanti: la Dichiarazione Magnum esposte al Padiglione Zero che di Milano sui paesi africani meno avan- hanno richiamato l’attenzione dei visita- zati e quella sui Piccoli Stati insulari in tori sui alcuni aspetti cruciali della sicu- via di sviluppo. rezza alimentare. Da menzionare poi il grande coinvolgi- mento di pubblico con il concerto del fa- C’è un traguardo raggiunto in questi tre moso compositore Giovanni Allevi, che anni di cui è particolarmente orgoglioso? in occasione della Giornata mondiale Vorrei ricordare il sostegno fornito all’a- dell’alimentazione ha suonato ad Expo zione dei ministri Gentiloni e Padoan per insieme all’Orchestra multietnica di via rilanciare la cooperazione sul piano isti- Padova, alla formazione latino ameri- tuzionale e soprattutto dotarla delle ade- cana “Fronteras Musicales Abiertas” e guate risorse finanziarie per affrontare le alla No Hunger Orchestra. Fra i diversi sfide che ci attendono a livello globale. momenti di comunicazione collettiva Azione poi concretizzatasi nell’approva- ricordo con particolare soddisfazione zione della legge di stabilità che preve- l’evento al quale ha partecipato il premio de, nel prossimo triennio, un aumento Nobel Amartya Sen; quello dedicato allo importante delle risorse, in connessione 10 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
L'INTERVISTA con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile processi internazionali. La legge 125 raf- dell’Agenda 2030 e al fine di destinare forza il concetto, già presente nella legge lo 0,7 per cento del prodotto interno lor- 49 del 1987, secondo cui la cooperazione do all’aiuto pubblico allo sviluppo entro allo sviluppo è componente fondamen- il periodo di applicazione dell’Agenda tale e parte integrante e qualificante del- stessa. Si tratta di un forte recupero di la politica estera italiana. Per fare ciò è credibilità dell’Italia grazie all’operato necessario disporre di un centro in cui dei ministri Gentiloni e Padoan e alla si elaborano le politiche, le strategie e visione strategica la programmazio- del Presidente del ne, con una forte La legge di stabilità 2016 prevede Consiglio Renzi collaborazione che, non a caso, un aumento importante delle con altri sogget- ha partecipato risorse per la cooperazione, anche ti istituzionali e alla conferenza di al fine di raggiungere gli obiettivi con la società ci- Addis Abeba per il dell’Agenda 2030 per lo sviluppo vile. L’auspicio è finanziamento allo di poter lavorare sviluppo (unico tra serenamente e co- i leader di governo occidentali, insieme a struttivamente per rendere pienamente quello svedese) e al vertice di New York operativo il nuovo sistema in tempi ra- per l’Agenda 2030, suggellando con la gionevoli considerando che, trattando- propria presenza il rinnovato impegno si di una nuova istituzione, è naturale e politico, al più alto livello, dell’Italia in inevitabile un periodo di adattamento e materia di cooperazione. transizione. Dgcs e Agenzia lavoreranno a stretto contatto e saranno fortemente Da gennaio 2016 vedremo in campo i complementari e integrate occupando- nuovi soggetti della Cooperazione ita- si da una parte di policy, strategia, pro- liana: come cambiano l’organizzazione grammazione, partecipazione ai proces- e il ruolo della Direzione generale con la si e ai consessi internazionali e dall’altra nuova legge? Quale auspicio formula per dell’azione sul terreno e del “delivery” la nuova Agenzia italiana? della Cooperazione italiana. Credo che Con la piena attuazione della legge 125 per esperienza, competenza e profilo del 2014, a partire dal prossimo 1 gen- Laura Frigenti abbia tutte le qualità per naio, la Direzione generale della Coope- dare un contributo decisivo e molto qua- razione allo sviluppo sarà concentrata lificato per realizzare questo disegno di soprattutto sulle strategie politiche e la integrazione e le faccio i miei migliori programmazione, e molto ancorata ai auguri per il suo lavoro. La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 11
AGEZIA ITALIANA DI COOPERAZIONE Laura Frigenti nominata direttrice I l presidente del Consiglio Matteo Renzi, su proposta del ministro Paolo Gentiloni, ha nominato Laura Frigenti direttrice della nuova Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo. La scelta è avvenuta tramite un processo di selezione pubblico, al termine del quale la commissione ha presentato al ministro Gentiloni una rosa di cinque nominativi altamente qualificati in materia di cooperazione allo sviluppo. Nata a Roma e attiva nel settore della cooperazione allo sviluppo dal 1984, Frigenti ricopre attualmente l’incarico di vice presidente del Global Development Practice, associazione degli organismi del Presidente (2012-2013). la struttura della nuova Agenzia non governativi statunitensi “La cooperazione allo sviluppo e di avviarne l’attività. L’Agenzia, attivi in campo internazionale è una componente essenziale e in stretta collaborazione con il sia nell’area dell’emergenza e qualificante della politica estera ministero, garantisce la migliore degli aiuti umanitari, sia della italiana”, ha dichiarato Gentiloni efficacia dell'azione complessiva cooperazione allo sviluppo. a seguito della nomina. “Faccio i della Cooperazione italiana, che In precedenza, Frigenti ha migliori auguri di buon lavoro alla nell’ultima legge di stabilità ha lavorato per quasi 20 anni direttrice Frigenti. A lei spetta il visto sensibilmente aumentate alla Banca Mondiale, dove ha delicato e cruciale di organizzare le risorse disponibili”. iniziato la sua carriera nel 1994 assumendo gli incarichi di lead specialist per la protezione sociale per l’Africa (2000-2001); coordinatore del programma Paese per la Turchia (2001-2002); sector manager per lo sviluppo umano per l’Africa (2002-2007); direttore del programma Paese per i paesi centroamericani (2008-2010); direttore strategia e operazioni per l’America Latina e i Caraibi (2010-2012); direttore strategia e operazioni per l’Africa (2012); capo di gabinetto e direttore dell’ufficio 12 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
BREVI DAL MONDO in collaborazione con la missione Anche i rappresentanti di Undp Kosovo Kosovo force (Kfor) e con il e dell’Organizzazione non Tutela delle donne programma delle Nazioni Unite governativa “Center for Promoting per lo sviluppo (Undp), ha visto la Women's Rights” hanno illustrato partecipazione dell’ambasciatore le rispettive attività nel paese In Kosovo i dati sulla violenza sulle italiano a Pristina, Andreas Ferrarese, balcanico. In particolare, Undp donne sono drammatici: ogni anno il quale ha ricordato come la parità lavora per il rafforzamento del vengono denunciati circa mille di genere, il rafforzamento del piano nazionale contro la violenza casi di violenza domestica, di cui ruolo delle donne nella società e la domestica attraverso campagne di l'80 per cento ai danni di donne, protezione delle donne contro ogni sensibilizzazione, il miglioramento anziani e bambini. In occasione forma di violenza fisica e psicologica del raccordo con le strutture dei della giornata internazionale non smettano di essere temi urgenti servizi sociali comunali e attraverso contro la violenza sulle donne, si è a livello globale. In questo senso la reintegrazione delle donne vittime tenuta presso l’ambasciata d’Italia l’ambasciatore ha rimarcato l’intenso di violenza nella vita produttiva, in Kosovo una conferenza sulla impegno della Cooperazione con attività di formazione promozione e la tutela del ruolo italiana in materia e il fondamentale professionale volte a favorire della donna. L’evento, organizzato apporto della missione Kfor. l'autoimprenditorialità femminile. © valeria fornarelli si sono tenuti dal 25 novembre ha visto la proiezione del film Iniziativa per i diritti al 10 dicembre. L’obiettivo è saudita "Wadjda" (2013), presso delle donne palestinesi promuovere i diritti delle donne la Hall Mahmoud Darwish di e sensibilizzare la popolazione Ramallah, a cui ha fatto seguito la palestinese, in particolare proiezione dei due cortometraggi La Cooperazione italiana, in giovanile, sulle cause e gli effetti palestinesi "Separation" (2014) qualità di primo donatore della violenza di genere. A questo e "Echo of Silence" in 21 località europeo nel settore uguaglianza scopo è stato firmato un accordo particolarmente marginalizzate, di genere in Palestina, ha lanciato con l'organizzazione Shashat di tra cui 12 campi profughi in un’iniziativa congiunta con alcuni Ramallah e l'Institut Français di Cisgiordania e sette nella Striscia dei membri del Gender Technical Gerusalemme per la proiezione di Gaza. Si tratta della prima Working Group, tra cui Germania, di quattro film seguiti da un iniziativa congiunta a livello Francia, Danimarca e Svezia. dibattito con esperti del settore. La europeo sulle tematiche di genere, L’occasione per l’avvio di questa campagna si è aperta a Ramallah formalizzata dalla firma di un nuova iniziativa sono stati i 16 con la proiezione del film franco- accordo cofinanziato da diversi giorni di attivismo internazionale turco "Mustang", candidato Stati membri con la partecipazione contro la violenza di genere che all'Oscar. Il secondo evento di alcuni istituti di cultura europei. La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 13
BREVI DAL MONDO Egitto Fondamentale per l’attuazione la metodologia del progetto ha Disagio mentale degli scopi di Remedy è stato anche permesso di affrontare e risolvere e riabilitazione sociale il sostegno di esperti italiani in particolari situazioni di disagio ambito psichiatrico e psicologico. Il vissute dai pazienti. A certificare progetto ha avuto infatti l'obiettivo il successo dell’iniziativa, Nell'ambito della seconda fase di contribuire alla riabilitazione l'Ong egiziana AlexWorkshop del programma di conversione psico-sociale delle persone Center è stata selezionata per la del debito tra Italia ed Egitto, si con disagio mentale in Egitto, realizzazione di un altro progetto è appena concluso il progetto adottando standard e approcci nell'ambito della terza fase del “Remedy - psychosocial della più avanzata esperienza programma di conversione. rehabilitation for mental disability”. italiana in materia. I risultati del L’obiettivo della nuova iniziativa, Il progetto è stato avviato nel progetto sono stati presentanti nel che partirà nei prossimi mesi, è dicembre 2013 nei governatorati corso di una conferenza presso quello di promuovere nel mercato di Alessandria e Behera (distretto il centro culturale gesuita ad locale i prodotti artigianali creati di Kafr El Dawar) ed è stato Alessandria, alla presenza di tutti dai pazienti nei laboratori di realizzato dall'Organizzazione gli enti coinvolti, dei beneficiari e Remedy , avviando un'esperienza non governativa egiziana delle loro famiglie. di impresa sociale e finanziando AlexWorkshop Center, in In un contesto come quello micro-progetti identificati partenariato con le Onlus italiane egiziano, che vede la salute dai pazienti, come mezzo per Associazione Mediterraneo e 180 mentale affrontata solo come un sostenere l'occupazione e la Amici Puglia. problema sociale da risolvere, generazione di reddito. Albania l’imprenditoria femminile e Il programma, della durata Al via il programma sostenere le imprese guidate di quattro anni, ha un budget “Women in Business” da donne nei sei paesi dei complessivo pari a 37,6 milioni Balcani occidentali. L’iniziativa di euro. permetterà di rafforzare la Women in Business rappresenta La Banca europea per la capacità di accesso al credito per un’importante componente Ricostruzione e lo Sviluppo le imprese femminili attraverso delle attività promosse dall’Italia (Bers) e Intesa San Paolo la promozione di prodotti nell’ambito del sostegno alla Albania hanno da poco finanziari specificamente competitività e innovazione del sottoscritto un accordo con cui realizzati per le donne. Saranno settore privato albanese, al quale è stato ufficialmente lanciato il inoltre sviluppate le competenze il Protocollo di cooperazione programma Women in Business. tecniche e manageriali delle italo-albanese garantisce un Il programma, realizzato dalla imprenditrici attraverso attività ammontare complessivo pari a Bers, mira a promuovere di formazione. circa 29 milioni di euro. Marocco È in fase di avvio in Marocco un non governative (Ong) italiane Sostegno all’infanzia progetto incentrato sull’infanzia Aibi (Amici dei bambini), Ovci e abbandonata o a rischio di Soleterre insieme ai loro partner abbandono. Il progetto “Servizi locali, e ha come obiettivo quello di prevenzione e tutela a favore di promuovere e tutelare i diritti delle madri nubili, dei minori sociali ed economici delle madri senza protezione famigliare e nubili e dei loro figli, nonché dei minori con disabilità” sarà dei minori in stato o a rischio di realizzato dalle organizzazioni abbandono. 14 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
DIRITTI UMANI Tutela dei migranti la nuova frontiera dell’umanità I Secondo Amnesty International l 10 e il 18 dicembre si sono cele- nell’ultimo anno in almeno brate due importanti ricorrenze: la 18 paesi sono stati commessi Giornata internazionale per i diritti umani e la Giornata internaziona- crimini di guerra e 3.400 le dei migranti. La prima è stata istituita persone sono annegate per commemorare l’anniversario del- nel Mediterraneo cercando la Dichiarazione universale dei diritti di raggiungere l’Europa. dell’uomo firmata nel 1948, il cui primo La promozione della articolo afferma l’uguaglianza di tutte le democrazia e dei diritti umani persone, senza distinzioni né confini, e e la tutela di migranti e rifugiati l’universalità dei diritti umani. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in sono al centro dell’azione dignità e diritti. Essi sono dotati di ragio- della Cooperazione italiana ne e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”, si di Federica Parasiliti legge nel primo articolo della Dichiara- La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 15
DIRITTI UMANI spetto dei diritti umani, in particolare del- le donne costituiscono una delle priorità nelle attività della Cooperazione italiana, le cui iniziative volte a favorire il rafforza- mento dell’ownership democratica come forma di sostegno diretto alle istituzioni locali per dar voce ai diversi soggetti so- ciali dei paesi in via di sviluppo. Molte delle iniziative della Cooperazione italia- na si svolgono peraltro nei campi dei ri- fugiati e hanno come beneficiari donne e minori, prime vittime dei conflitti. Proprio i rifugiati e i migranti sono stati, loro malgrado, i protagonisti del 2015. Secondo quanto emerge dall’ultimo rap- porto di Amnesty International, nell’ul- timo anno in almeno 18 paesi sono stati commessi crimini di guerra e si stima che oltre 3.400 persone siano annegate nel Mediterraneo cercando di raggiungere l’Europa, mentre un totale di quattro mi- lioni di persone sono fuggite dal conflitto siriano. “Mai dalla seconda guerra mondiale un numero così ampio di persone è stato costretto a lasciare le proprie case – si legge nel messaggio del segretario gene- rale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in occasione della Giornata internaziona- Sono 137 mila le persone le dei diritti umani". Essi fuggono guer- che hanno attraversato ra, violenza e ingiustizia attraversando il Mediterraneo per raggiungere continenti e oceani, spesso rischiando l'Europa nei primi sei mesi la vita. La nostra risposta non deve es- del 2015, in maggioranza fuggite sere chiudere, ma al contrario aprire le da guerre, conflitti o persecuzioni porte e garantire il diritto di asilo a tutti, senza alcuna discriminazione. I migran- ti che cercano di fuggire dalla povertà e dalla disperazione devono anche godere zione. Quest’anno la Giornata interna- dei diritti fondamentali”. Secondo l’Alto zionale dei diritti umani è stata dedicata commissariato delle Nazioni Unite per i alle celebrazioni per il 50mo anniversario rifugiati (Unhcr), sono infatti 137 mila le dell’approvazione del Patto internazio- persone che hanno attraversato il Medi- nale sui diritti civili e politici e del Patto terraneo per raggiungere l'Europa duran- internazionale sui diritti economici, so- te i primi sei mesi del 2015, la maggioran- ciali e culturali, adottati dall’Assemblea za delle quali fuggite da guerre, conflitti o generale delle Nazioni Unite il 16 dicem- persecuzioni. bre 1966. In tale contesto, la campagna Un terzo degli uomini, donne e bambini intitolata “Our Rights. Our Freedoms. che sono arrivati via mare in Italia o in Always” si è concentrata sulla tutela dei Grecia provenivano dalla Siria, principale principali diritti dell’uomo. paese di provenienza, seguito da Afgha- La promozione della democrazia, del ri- nistan ed Eritrea. 16 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
DIRITTI UMANI Gentiloni: “Insicurezza non sia alibi per rinunciare ai nostri valori” P ur essendo perfettamente italiano dei diritti umani 2015, un alibi per rinunciare ai nostri consapevoli delle presentato alla Farnesina valori e ai nostri principi", ha sfide, delle minacce e in occasione della Giornata detto Gentiloni. dell'instabilità politica che internazionale del 10 dicembre. Nel corso dell’evento, che è interessano la nostra regione, il "Il rischio è che la minaccia stato promosso dal Comitato Mediterraneo in particolare, è alla sicurezza faccia passare interministeriale per i diritti fondamentale "non abbandonare in secondo piano la tutela dei umani in collaborazione con e non indebolire l'attività di diritti umani. Siamo consapevoli l’Università degli studi di Padova, promozione e tutela dei diritti del fatto che il realismo è una il ministro ha quindi sottolineato umani". Con queste parole il caratteristica necessaria e il tradizionale impegno dell’Italia ministro degli Affari esteri e della indispensabile per cercare intese su alcuni temi prioritari, a Cooperazione internazionale, per la pace e la sicurezza con cominciare dalla moratoria Paolo Gentiloni, è intervenuto tutti, ma contemporaneamente universale sulla pena di morte alla presentazione dell'Annuario questa esigenza non può essere che di anno in anno continua a fare progressi anche grazie al contributo del nostro paese. Il rispetto dei diritti umani e la loro promozione costituiscono da sempre uno dei pilastri della politica estera italiana, nel convincimento che il rispetto dei diritti umani e la loro promozione siano il presupposto per un mondo più equo e per una maggiore stabilità internazionale. Nel 2015 l’Italia ha contribuito al raggiungimento di alcuni importanti risultati a protezione dei diritti fondamentali, tra i quali l’approvazione del Piano d’azione per i diritti umani e la democrazia dell’Unione europea per il 2015-2019, alla cui stesura l’Italia ha contributo in maniera rilevante. Il Piano d’azione affronta le questioni più importanti della politica dei diritti umani, secondo responsabilità condivise tra Consiglio, Commissione e Stati membri dell’Unione europea, mettendo in rilievo le priorità che saranno seguite nei prossimi anni. La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 17
DIRITI UMANI I diritti dell’uomo come motore di sviluppo di Silvia Bubbico C on la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, approvata a Parigi il 10 dicembre 1948, si afferma per la prima volta nella storia moderna l'universalità di valori che diventano patrimonio comune dei popoli del mondo intero. Da allora la nozione di diritti umani si è estesa grazie a leggi e dispositivi che sono stati creati per sorvegliare e punire le violazioni, e il ruolo occupato dalle Nazioni Unite nel processo per la loro legittimazione e promozione è stato di grande importanza. Il diritto internazionale in tale materia è in costante evoluzione e si caratterizza come uno sforzo per il progressivo riconoscimento dei diritti da parte dei singoli L’eliminazione della povertà, l’impossibilità di vivere una ordinamenti giuridici e per la uno degli obiettivi vita dignitosa nel pieno dei loro graduale estensione a tutti della nuova Agenda 2030 propri diritti. L’eliminazione i gruppi sociali, oltre che per della povertà, uno degli per lo sviluppo sostenibile, la costante individuazione di obiettivi contenuti nella nuova nuovi benefici sulla base delle rientra anche tra le priorità Agenda 2030 per lo sviluppo esigenze sociali. Che si vogliano della Cooperazione sostenibile, rientra anche tra affermare i diritti dell'uomo solo italiana e contribuisce alla le priorità della Cooperazione in quanto riconosciuti dagli promozione dei diritti umani italiana. Il sostegno alla ordinamenti giuridici oppure cooperazione internazionale come preesistenti a qualsivoglia può infatti contribuire al lavoro ordinamento giuridico, vi di monitoraggio e di riduzione è ancora molta strada da dignitosa, alla libertà religiosa; delle violazioni dei diritti umani percorrere in quanto centinaia la tutela dell’infanzia e della insieme alla lotta alla povertà, a di milioni di persone in tutto salute; la lotta contro la tortura, cui è strettamente connesso. il mondo sono ancora prive la pena di morte, il razzismo; la Lo sviluppo è infatti essenziale dell’opportunità di accesso al promozione della sostenibilità per il raggiungimento e cibo, all’educazione, alla libertà ambientale; le condizioni di l’innalzamento degli standard di espressione o sono vittime di vita nelle carceri e nei posti di internazionali in tema di diritti violazioni. lavoro; la libertà sindacale, di individuali e può essere inteso Rimangono temi cruciali movimento e di emigrazione; come un processo di crescita ancora oggi sfide quali la libertà la giustizia alimentare e la economica duratura ed inclusiva, individuale; il diritto alla vita, lotta povertà. Quest’ultima quindi di espansione delle libertà all'autodeterminazione, a un coincide spesso con l’esclusione reali di cui godono gli esseri giusto processo, a un'esistenza sociale, la discriminazione e umani. 18 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
LIBANO Non solo aiuto umanitario Le attività italiane nel Paese dei cedri L Nel paese più esposto a crisi siriana, giunta al quinto ai disastrosi effetti della crisi anno di ostilità, ha provocato un siriana, l’Italia ha profuso disastro umanitario che vede nel Libano lo Stato limitrofo maggior- un impegno crescente e mente colpito. Si stima che nel Paese dei sostenuto. Dal 2007 cedri si siano riversati oltre un milione di l’Unità tecnica locale di profughi, pari ad un quarto della popola- Beirut interviene nei settori zione libanese. Le conseguenze sui servizi delle infrastrutture idriche, e sulle note fragilità del Libano non hanno dell’ambiente e dell’agricoltura, tardato a farsi sentire, causando la necessità del patrimonio culturale, di un intervento significativo da parte della comunità internazionale, inclusa l’Italia. degli affari sociali, dello sviluppo La Cooperazione italiana in Libano non si locale e dei diritti umani occupa, però, solo di assistenza umanitaria e soccorso alle fasce di comunità rifugiate di Marco Giallonardi e ospitanti maggiormente vulnerabili. L’Uf- La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 19
LIBANO ficio tecnico locale di Beirut, responsabile Nel 2015 sono state approvate anche per le attività di cooperazione in Siria nuove iniziative per quasi e Giordania, interviene sin dalla sua aper- 39 milioni di euro tura nel 2007 nei settori delle infrastrutture idriche, dell’ambiente e dell’agricoltura, del patrimonio culturale, degli affari sociali, dello sviluppo locale e dei diritti umani. donne alla politica libanese; un intervento Nel 2015 il Comitato direzionale della Co- nel carcere di Roumieh assieme all’Ufficio operazione italiana ha approvato la realiz- delle Nazioni Unite per il controllo della zazione di un impianto di trattamento delle droga e la prevenzione del crimine (Uno- acque reflue ad Anjar, nella Valle della Be- dc); la realizzazione di un osservatorio per qaa, per un credito d’aiuto di 26,5 milioni misurare la condizione dei diritti umani di euro. Altri 12,4 milioni di euro sono stati nel paese. I finanziamenti verso il Libano destinati al sostegno di una serie di iniziati- hanno anche riguardato l’approvazione di ve a dono: un intervento in collaborazione cinque progetti di sviluppo che saranno con la Fao per rinforzare il settore lattiero realizzati da Ong italiane nell’ambito della caseario; un’iniziativa con il Consiglio na- tutela sociale. zionale delle ricerche (Cnr) libanese per Più in generale, la partnership tra la Coo- proseguire la felice avventura dell’imbar- perazione italiana è solida e si articola in cazione scientifica “Cana Boat”; un proget- diversi settori. In materia di ambiente, il to con il ministero dell’Ambiente di Beirut nostro intervento si concentra nel cam- volto a migliorare la gestione della Riserva po della gestione dei rifiuti, del risparmio naturale dei cedri; un’attività con la muni- energetico, delle energie rinnovabili e del cipalità di Tannourine, a nord-est di Beirut, monitoraggio ambientale delle coste liba- per fornire energia pulita all’ospedale loca- nesi. La recente approvazione di due im- le; un’iniziativa per la partecipazione delle portanti programmi (“Assistenza tecnica al 20 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
LIBANO Lebanon environmental pollution abate- turale, la Cooperazione italiana opera in- ment project – LEPAP” e “Piano integrato sieme alla Banca mondiale e alla Coopera- per la gestione delle risorse dell’alto bacino zione francese intervenendo nei due dei siti del fiume Jouz, finalizzato alle utilizzazioni archeologici più noti e prestigiosi: Baalbek idroelettriche da piccole centrali”) permet- e Tiro (entrambi nella lista del patrimonio te alla Cooperazione italiana di mantene- mondiale Unesco). Si segnalano, inoltre, re un ruolo strategico e di riferimento per due interventi rilevanti per contenuti e il ministero dell’Ambiente libanese. Tali assistenza tecnica, entrambi al Museo na- interventi si vanno ad aggiungere alle ini- zionale di Beirut: il restauro degli affreschi ziative finanziate a credito di aiuto per la romani della tomba di Tiro (concluso) e realizzazione di impianti idrico-infrastrut- l’allestimento museografico del basamento turali in varie località del paese (Jbeil, Anjar, del museo (in corso). Zahle, Mish Mish). L’Italia ha poi assunto un ruolo primario nel La consolidata collaborazione con il mini- settore dello sviluppo locale, definendo l’i- stero degli Affari sociali libanese si concre- dea iniziale del processo di decentramento tizza poi in iniziative a favore delle categorie amministrativo, confrontandola con alcuni maggiormente vulnerabili, con particolare donatori-chiave e con le autorità libanesi attenzione alla protezione dell’infanzia, (ministero degli Interni e delle Municipa- alla promozione del ruolo dei più giovani lità). A questo impegno si è aggiunta l’ade- nella governance locale, all’inserimento sione della Commissione europea, che ha scolastico dei minori disabili, al sostegno deciso di investire su tale iniziativa l’intero delle dinamiche di sviluppo locale. La pro- bilancio triennale destinato allo sviluppo mozione della figura della donna in politica locale (20 milioni di euro). La Cooperazio- e nella società, anche attraverso il contrasto ne italiana ha infine stanziato risorse pari a alla violenza di genere, è un ulteriore tema circa 1,7 milioni di euro per il finanziamen- sociale prioritario dell’azione della Coope- to del progetto “Sostegno alla riforma delle razione italiana in Libano. finanze municipali in Libano per il miglio- Quanto alla protezione del patrimonio cul- ramento dello sviluppo locale”. La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 21
LIBANO Abbiamo identificato due strade Il direttore dell’Utl di Beirut non antitetiche, che riguardano da un lato il rafforzamento dello “Non lasciamo il pease da solo” Stato e dall’altro la resilienza delle comunità locali: aspetti inscindibili di un programma volto alla stabilizzazione. Gianandrea Sandri, Attraverso la creazione di posti di lavoro si ottiene stabilità arrivato a Beirut sociale e si preserva l’ambiente nel settembre del 2014 dalla cementificazione e dal ha assistito negli ultimi prosciugamento delle risorse anni all’aggravarsi naturali; attraverso un lavoro di dall’emergenza legata “capacity building” istituzionale al flusso di profughi si interviene a livello locale e e rifugiati provenienti centrale per migliorare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. In dalla Siria. L’impegno questo percorso di sviluppo della Cooperazione ci teniamo a sottolineare italiana nel paese l’importanza che ricopre la è cresciuto di pari passo cultura, capace di superare le articolandosi in azioni Oggi in Libano l’afflusso dei divisioni religiose pur nel rispetto mirate a sostenere sia profughi e il peso sulle strutture di ogni confessione, aperta a istituzionali, centrali e locali, valori moderni quali il “gender”, i rifugiati che la comunità è determinante, considerata il rispetto dei diritti umani civili e ospitante. l’attuale crisi politica e di gestione delle minoranze. delle frontiere. L’Utl è riuscita a concentrare le proprie attività Quali richieste rivolge il Libano Che caratteristiche presenta non solo sull’emergenza stricto alla comunità internazionale il lavoro della Cooperazione sensu, ma anche sulla resilienza, chiamata a sostenerne lo sviluppo? italiana in Libano rispetto ad sulla cultura sociale economica La mia percezione, dopo poco altre sedi dove ha ricoperto e umana dell’accoglienza. Le più di un anno di servizio a precedenti incarichi? attività di accoglienza si sono Beirut, è che il Libano abbia un In Bosnia e Palestina ho già dunque fuse con gli strascichi del grande bisogno di non essere incontrato contesti post- conflitto del 2006 e la precedente lasciato solo. Avverto nel paese bellici, costretti a confrontarsi distruzione causata dalla guerra una richiesta di sostegno per con scenari di emergenza. civile 1975-1990. Il Libano è un risolvere i problemi derivanti da Durante l’esperienza in Bosnia paese che deve rimettere in piedi questo straordinario contesto si trattava della costruzione la maggior parte delle proprie di emergenza permanente. Ciò di uno Stato uscito da una infrastrutture, in emergenza che ci viene chiesto è inoltre un guerra, in transizione da un permanente, dove si fondono maggiore coordinamento da parte sistema economico e da un diverse anime della cooperazione: della comunità internazionale, regime politico ad un altro. emergenza diretta, resilienza, nelle sue attività progettuali e In Palestina ci siamo trovati a ricostruzione e sviluppo. Il paese nei suoi finanziamenti, insieme condividere con l’emergenza presenta, più che altri casi, ad un impegno in programmi la risposta all’intervento un impegno e una sfida non fino ad oggi poco considerati, israeliano denominato Piombo indifferente a tutta la comunità quali la salute pubblica e il Fuso, nel 2009, con un focus internazionale. soddisfacimento dei bisogni definito e preciso sia pure primari, tra cui essere parte attiva nella sua tragicità. Lo sviluppo Attraverso quali iniziative di del consenso internazionale. toccava allora in Palestina cooperazione possiamo aiutare Molti parlano a nome del Libano, aspetti ben distinti dal canale il Libano a ridurre l’impatto di e il Libano vorrebbe solo essere dell’emergenza. questa emergenza permanente? ascoltato. 22 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
AFGHANISTAN L’impegno italiano per i produttori di latte a Herat I piccoli allevatori afgani non hanno le risorse necessarie per competere con la produzione di piccola e media scala dei paesi confinanti. Grazie ad un intervento finanziato dall'Italia nella provincia di Herat oggi il settore lattiero-caseario è in forte crescita a cura dell'Utl di Kabul H abib vive con la moglie e sette veniente e Habib utilizzava il latte prodotto figli nel piccolo villaggio di Ba- solo per il consumo familiare. Sua moglie si ghdasht, nel distretto di Karukh, occupava della casa e dell’educazione dei in Afghanistan. In passato la sua figli: i soldi per mandarli a scuola erano in- famiglia possedeva una sola mucca in grado sufficienti. di produrre circa sei litri di latte al giorno. Nella provincia di Herat tanti piccoli allevato- L’imbottigliamento, il trasporto e la vendita ri e produttori come Habib non hanno le ri- ai mercati del distretto non era tuttavia con- sorse economiche per comprare i macchina- La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 23
AFGHANISTAN Nella provincia di Herat centinaia cio della cooperativa e vende il suo latte al di famiglie hanno cambiato centro di raccolta di Karukh. Con i proventi di sei mesi di lavoro ha comprato una se- tenore di vita passando conda mucca e, dopo un anno, le mucche da forme di allevamento hanno dato alla luce due vitellini. Oggi Ha- di sussistenza allo sviluppo bib vende circa 30 litri di latte al giorno e lo di una piccola economia di mercato scorso anno ha guadagno circa 63 mila afga- ni, più di 800 euro. Sua moglie ha iniziato a prendersi cura delle mucche, contribuendo ri necessari a competere con la produzione di direttamente al guadagno familiare. “Ora piccola e media scala nei paesi confinanti, in possiamo acquistare vestiario per tutta la fa- particolare l’Iran. Gli allevatori vendono una miglia, mandare i bambini a scuola e com- piccola parte del latte solo a limitati segmenti prare il materiale necessario per lo studio. del mercato locale, con scarsi controlli igieni- Sono fiera di poter contribuire al sostenta- ci e utilizzando contenitori di plastica, a detri- mento della nostra famiglia e di essere con- mento della qualità del prodotto. siderata una risorsa importante, non solo Dal 2007 la Cooperazione italiana e l'Orga- da mio marito ma da tutta la comunità del nizzazione delle Nazioni Unite per l'alimen- nostro piccolo villaggio”, ha raccontato. tazione e l'agricoltura (Fao) intervengono a Grazie all’iniziativa, centinaia di famiglie livello integrato per sostenere la produzio- hanno visto cambiare radicalmente il pro- ne di latte e derivati e sviluppare la zootec- prio tenore di vita passando da forme di al- nia. Grazie al programma è stato costruito levamento di sussistenza allo sviluppo di una un centro caseario a Herat che opera come piccola economia di mercato. Nonostante il punto di raccolta e trasformazione del latte programma si sia concluso formalmente nel proveniente dai distretti di Karukh, Guzara e 2013, la Cooperazione italiana continua a Injil. Venticinque uomini e donne hanno co- sostenere il settore lattiero-caseario per ren- stituito la cooperativa Herat Livestock Deve- derne più efficace la gestione, favorire l’esten- lopment Union, alla quale fanno capo undici sione dell’operato delle cooperative e incenti- consorzi secondari per un totale di due mila vare gli allevatori all’uso di standard igienici soci. La cooperativa si occupa di produzione più elevati. Negli ultimi anni la produzione di casearia, alimentazione animale, veterinaria latte è aumentata da 500 a 1.600 litri al giorno, e riproduzione, programmi di formazione, con picchi di tre mila litri al giorno nel perio- marketing e gestione dei servizi. Habib è so- do primaverile ed estivo. 24 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
VIETNAM Tornare alla vita dopo la schiavitù La storia di Lien è simile a quella di migliaia di altre donne che, dietro false promesse di successo e guadagni, finiscono nella rete del traffico di esseri umani in Vietnam. Per quelle che riescono a fuggire, tornare alla normalità non è facile L’Italia le aiuta a riprendere in mano la propria vita a cura dell'Utl di Hanoi L ien ha 50 anni e vive nella provin- (Oim) che ha l’obiettivo di proteggere le vit- cia di Tay Ninh, nel sud-ovest del time, in particolare i bambini migranti, nelle Vietnam. Come tante altre sue con- aree economiche speciali transfrontaliere di nazionali, sta cercando di ricostru- Vietnam, Laos e Cambogia. L’iniziativa è fi- irsi una vita dopo essere passata attraverso nanziata anche dal governo italiano e vuole il tunnel della schiavitù. Donne che sono sostenere lo sviluppo di attività economiche beneficiarie di un programma dell'Orga- per incrementare il reddito delle famiglie, nizzazione internazionale per le migrazioni aumentare la prevenzione e fornire assi- La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015 25
VIETNAM ore al giorno e servire una famiglia di 12 per- Nel sud-est asiatico 11 milioni sone con una sola pausa, utile per bere del di uomini, donne e bambini sono latte e mangiare patatine fritte. Quando svie- vittime della tratta di esseri umani ne dalla stanchezza viene picchiata e dopo due mesi di estenuante lavoro senza paga scopre di essere stata venduta per una som- stenza sanitaria e psicologica alle vittime, ma pari a cinquemila euro. Un giorno riesce accompagnandole nel percorso di reintegro finalmente a scappare grazie all’aiuto di una all'interno delle comunità in cui vivono. delle figlie della famiglia presso cui è impie- La storia di Lien è esemplare per capire gata e, dopo giorni di cure in ospedale, la po- come si finisca nella rete dei trafficanti. Per lizia locale riesce ad aiutarla nelle procedure cinque anni, dal 2005 al 2010, lavora come di rimpatrio permettendole di riabbracciare domestica in una famiglia della capitale Ho il marito il 21 aprile 2015. Chi Minh. La sua paga è di 20 mila dong l’o- Lien è stata riconosciuta come vittima del ra, corrispondenti pressappoco a un dollaro, traffico di esseri umani e il Dipartimento di e la donna è costantemente alla ricerca di prevenzione sociale di Tay Ninh le ha for- nuove opportunità lavorative. Un giorno, nito sostegno e assistenza a domicilio. Dal mentre percorre il tragitto per andare in settembre del 2015, partecipa al gruppo di chiesa, Lien conosce una donna di nome aiuto reciproco della Cooperazione italia- Loan che le propone un lavoro in Medio na “Life skills and Hiv/Aids prevention”. “Si Oriente: 17,5 milioni di dong al mese, cir- tratta di una delle migliori esperienze che ca 870 dollari, per otto ore al giorno. Lien abbia fatto nella mia vita”, ci fa sapere Lien, è diffidente, ma la donna la rassicura spie- che durante gli incontri ha conosciuto altre gandole che la nuova opportunità di lavoro 29 donne che come lei stanno cercando di è promossa da un programma del governo ritornare alla normalità. vietnamita per aiutare le persone in difficol- Grazie al percorso di riabilitazione, le don- tà economiche. Lien firma il contratto assie- ne hanno anche la possibilità di apprendere me al marito e, dopo aver ottenuto il passa- strategie per sviluppare un’attitudine e un porto, lascia il Vietnam in compagnia di altre pensiero positivi e individuare i servizi so- nove donne. ciali disponibili nella loro comunità. “Oggi – Una volta a destinazione, Lien scopre di es- conclude Lien – sto finalmente ritrovando la sere stata ingannata. Deve lavorare quasi 20 fiducia in me stessa”. 26 La Cooperazione Italiana Informa - dicembre 2015
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