Il Cinema a Scuola Identità e Intercultura - PROGRAMMA 18 Febbraio - 6 Maggio 2021 - MedFilm Festival
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VEDERE PER CAPIRE Il Cinema a Scuola Identità e Intercultura PROGRAMMA 18 Febbraio - 6 Maggio 2021 @vederepercapire.ilcinemaascuola @vederepercapire.cinemaascuola
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da Mibact e MIUR. Grazie al corpo docente delle scuole: g ISS LUIGI EINAUDI DI ROMA. g ISIS EUROPA DI POMIGLIANO D’ARCO. UNA PRODUZIONE ASSOCIAZIONE METHEXIS ONLUS Ginella Vocca Francesca Capomaccio Direttore artistico Responsabile rapporti con le scuole Stella Biliotti Organizzatore generale Manuele Pollina MedFilm festival Grafica e comunicazione Martina Zigiotti Antonio Pisanello Programmer MedFilm Festival Social media manager Alessandro Zoppo Emanuela Crisci Programmer MedFilm festival Capo segreteria Anthony Ettorre Responsabile proiezioni
VEDERE PER CAPIRE, IL CINEMA A SCUOLA: Identità e Intercultura I l cinema arriva nelle scuole con "Ve- metraggi, dialoghi con i registi e addetti dere per capire, il cinema a scuola: ai lavori, lezioni di analisi e compren- Identità e Intercultura", un progetto sione dei linguaggi e dei processi crea- ideato dall'Associazione Methexis Onlus tivi che portano alla realizzazione di un che promuove l'educazione al cinema film. Ampio lo spazio dedicato ai me- nelle scuole e da 26 anni organizza il stieri del cinema, per scoprire il fascino MedFilm Festival di Roma. e la complessità dell'industria dell'audio- Il progetto si inserisce nel quadro visivo, capace di coinvolgere numerose dell'accordo tra il MIUR e il MIBACT che e diversificate professionalità, tutte indi- regola il Piano Nazionale Cinema per la spensabili alla realizzazione di un film ed Scuola. alla sua visione per il pubblico. "Vedere per capire" è un percorso Il percorso è inoltre un'occasione formativo che unisce educazione all'im- preziosa per scoprire le cinematografie magine, educazione civica, riflessioni su inesplorate dei paesi del Mediterraneo, cultura e identità e suggerimenti per così vicini a noi, ma quasi invisibili nei fare didattica con il cinema. E' rivolto tradizionali circuiti di distribuzione, e alle scuole secondarie IIS Luigi Einaudi per dimostrare come il cinema possa es- di Roma e ISIS Europa di Pomigliano sere strumento didattico prezioso per d'Arco e coinvolge 100 studenti, attra- interrogarsi su questioni cruciali del- verso 21 incontri complessivi, con visioni l’oggi, come l’incontro con l’altro in una di lungometraggi, documentari e corto- società multiculturale. •5•
// IL CINEMA A SCUOLA // PREMESSA Il cinema come strumento didattico prezioso per analizzare e comprendere questioni cruciali dell’oggi. In un momento così complesso per il potrà restituire a pieno l'emozione e l'ef- mondo dell'educazione e della cultura, ficacia della visione collettiva e del di- ribadiamo sostegno e vicinanza alla battito dal vivo. scuola, luogo fondamentale di educa- zione, di incontro, di crescita, di fruizione e produzione di cultura. Auspichiamo la Ginella Vocca, modalità degli incontri in presenza, in- Presidente e fondatore fatti solo la condivisione degli spazi fisici dell'Associazione Methexis Onlus •6•
Indice Il Cinema è Didattica pag. 8 Il Cortometraggio pag. 9 I Film Into the Blue pag. 12 Maradona's Legs pag. 15 Bellissima pag. 18 La nostra storia pag. 21 Sous l'ecorce pag. 24 Fuor d'acqua pag. 27 Il Lungometraggio pag. 30 Il Documentario pag. 31 I Film Bangla pag. 36 Zen - Sul ghiaccio sottile pag. 39 Mediterranea pag. 42 Butterfly pag. 45 Selfie pag. 48 Lavorare nel Cinema pag. 51 Le scuole di cinema pag. 61 I Nostri Consigli pag. 64 Bibliografia pag. 67 •7•
IL CINEMA È DIDATTICA Capire le cose che ci circondano è la migliore preparazione per capire le cose che stanno al di là L’ essere umano riceve le infor- lezza", dal ragionamento. Per questo mazioni dal mondo esterno motivo è molto più facile elaborare e ri- attraverso le parole, le imma- cordare idee, valori, emozioni e com- gini, i suoni, le sensazioni tattili, olfattive portamenti attraverso un film o un e gustative. Queste informazioni ven- racconto, invece che con una "spiega- gono successivamente elaborate dalla zione" intellettuale. "mente", che le associa ad altre già pre- Questo fenomeno si realizza anche in senti nella memoria (valori, convinzioni, senso inverso, vale a dire che è molto più credenze, stati d'animo) e da qui le efficace (e rapido) trasmettere agli esseri stesse informazioni si trasformano in umani informazioni attraverso un'opera pensieri, emozioni, sensazioni ed azioni. cinematografica o teatrale che attra- Praticamente siamo un meccanismo di verso un libro. Queste considerazioni "stimolo-elaborazione-risposta", ma c'è suggeriscono che l'uso di strumenti "vi- un'enorme differenza tra i veicoli che ci sivi" non è indispensabile solo per rap- portano informazioni. presentare una forma d'arte, ma anche Le immagini e i suoni, ad esempio, per rendere più efficace e accattivante la vengono elaborate molto più veloce- didattica. mente rispetto alle parole, e danno luogo a reazioni immediate che prescin- Paolo Vocca, dono dall'intervento della "consapevo- Esperto in comunicazione strategica •8•
IL CORTOMETRAGGIO Che cos’è un cortometraggio? È un film di lunghezza inferiore al lungometraggio o una serie TV. Sono tan- normale, generalmente non supe- tissimi i film di successo “estensione” di riore ai 30 minuti. Il cinema stesso un cortometraggio: basta pensare a Toy nasce breve: i primi film della storia, girati Story, nato dal corto Tin Toy, al cult di tra il 1895 e il 1915, hanno tutti una lun- fantascienza District 9, basato su Alive in ghezza limitata. I film dei fratelli Lumiére Joburg, o agli horror Saw di James Wan, e quelli di Walt Disney, le “comiche” di Mama di Andy Muschietti e Lights Out di Charlie Chaplin e di Buster Keaton sono David F. Sandberg. Persino la serie TV dei cortometraggi, per scelta artistica, sti- What We Do in the Shadows arriva da un listica e tecnica. Dai decenni successivi ad corto di Taika Waititi, realizzato ben prima oggi, tantissimi registi hanno utilizzato del film. Per altri, invece, girare un corto è questo formato. Dedicandosi al corto, un’esperienza artistica unica e singolare, molti autori e produttori hanno saputo un territorio “fuori formato” e “irregolare” elaborare un’espressività singolare, di fin- tutto da coltivare e da scoprire. zione narrativa, di animazione o a carat- Un corto è un corto e ha le sue regole tere documentario, in qualche caso anche specifiche. Non deve “scimmiottare” un sperimentale e di ricerca. Per alcuni, il lungo: è più semplice e libero nell’elabo- cortometraggio è un laboratorio e una razione dei personaggi e nella costruzione palestra di preparazione, visto come il della trama (unica e senza sottotrame), punto di partenza di un percorso creativo può essere costruito su un sorprendente in vista di qualcosa di più ambizioso: un “twist” (un colpo di scena finale, un colpo •9•
// IL CINEMA A SCUOLA // IL CORTOMETRAGGIO di coda con una rivelazione o un ribalta- lizzare e approfondire il mondo in cui vi- mento) o su una struttura “sospesa”, che viamo, far nascere riflessioni e discus- punta sulle atmosfere e i sentimenti o su sioni. I corti sono capaci di prendere in un finale “aperto”, affidato all’interpreta- esame tematiche importanti – l’inclu- zione del singolo spettatore, piuttosto che sione e l’immigrazione, le disuguaglianze sullo sviluppo dell’azione. L’importante è sociali, il mondo del lavoro, la tutela del- che alla base di ogni cortometraggio ci l’ambiente, le infinite forme e variabili siano un’idea forte e diretta e una forma della famiglia – e suscitare emozioni forti: leggera, veloce e accattivante. Con la tec- l’amore, la solitudine, l’amicizia, il disagio, nologia che abbiamo oggi a disposizione, la rabbia, l’odio, la passione. La sezione persino il limite dello stare tanto tempo in che segue presenta approcci diversi del casa si può trasformare in una risorsa ed fare didattica con il cinema a partire da è possibile girare un cortometraggio con una serie di sei cortometraggi prove- un iPhone o un semplice smartphone. A nienti da Croazia, Palestina, Francia e ov- patto di non avere come riferimento i film viamente ltalia. Ogni corto offre un della Marvel e i grossi blockbuster di Hol- approccio diverso alla narrazione (sia fic- lywood, con le videocamere e le tecnolo- tion che animazioni); la possibilità di fare gie in dotazione in molti cellulari e con riflessioni a casa e in classe sulle tipologie app come Filmic Pro si possono produrre dei singoli personaggi, analizzandone i video di buona qualità su cui costruire un caratteri, la personalità e le diverse cul- corto. ture; percorsi didattici sugli argomenti Dalla nascita del cinema e della tele- centrali che fanno da sfondo alla narra- visione all’arrivo di internet e del digitale, zione filmica. del 3D e della realtà virtuale, i cortome- Questo programma che riunisce cor- traggi hanno rappresentato e rappresen- tometraggi contemporanei diversi è pen- tano la possibilità di familiarizzare con il sato sia per una visione individuale che cinema nella maniera più immediata e af- collettiva e come supporto a una discus- frontare un primo approccio con le im- sione su materie trattate in classe. magini in movimento. La forma breve è più efficace di ogni altra nel circoscrivere Alessandro Zoppo singoli contenuti, parlare di attualità, ana- Responsabile cortometraggi • 10 •
IL CINEMA A SCUOLA I Cortometraggi
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI Into the Blue (U Plavetnilo) di Antoneta Alamat Kusijanović Croazia, Slovenia, Svezia / 22’ / 2017 SINOSSI: Per sfuggire alle violenze del Regia: Antoneta Alamat Kusijanović padre, Julija e la madre si trasferiscono Sceneggiatura: Christina Lazaridi nell’isola dove Julija, ora tredicenne, ha Cast: Gracija Filipović, Vanesa trascorso un’infanzia felice. Il dramma Vidaković Natrlin, Dominik Duždević, familiare sembra essere attenuato dal- Andro Režić l’atmosfera di vacanza, dalla piacevo- Fotografia: Marko Brdar lezza del mare e soprattutto Montaggio: Minji Kang dall’incontro con Ana la sua migliore Produzione: Blade Production, amica d’infanzia. Ma Ana ha un ragazzo MB Grip, Poster, Honeypot Film e Julija vive l’esclusività del loro rap- Productions porto come un rifiuto che scatenerà in lei sentimenti di rivalsa. • 12 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // BIOGRAFIA DELLA REGISTA: Non c’erano macchine, né negozi, solo la Sceneggiatrice e regista nata a natura incontaminata e le persone. Volevo Dubrovnik in Croazia nel 1985, Antoneta tornare a quei tempi, scoprire la natura Alamat Kusijanović esplora nei suoi lavori sorprendente dentro e fuori di noi». i lati più oscuri del desiderio, i limiti della famiglia e il pericolo dei segreti. Il suo cor- PERCORSI TEMATICI: tometraggio Into the Blue – un intenso g L’amicizia: il film mette in luce racconto di formazione ambientato sulle l’affetto, ma anche le invidie e le rivalità scogliere rocciose dell’Adriatico – ha otte- dell’amicizia adolescenziale. Come viene nuto la Menzione Speciale della Giuria alla raccontata la relazione tra Julija e Ana? 67° Berlinale, vinto il MedFilm Festival nel g Il paesaggio: nel cortometraggio viene 2017 e ottenuto numerosi altri premi. At- data molta importanza alla natura e al tualmente frequenta il Jerusalem Film Lab mare. Secondo te qual è il significato di e la Résidencedu Festival della Cinéfonda- questo paesaggio a tratti anche selvaggio? tion di Parigi dove sta sviluppando il suo g La violenza: nel film i rapporti tra i per- primo lungometraggio, Murina, la storia di sonaggi sono segnati anche dalla violenza una famiglia croata arrivata su un’isola psicologica e fisica. Rifletti sulla que- dove rivela la violenza nascosta tra geni- stione. tori, amanti e i loro figli. LE IMMAGINI RACCONTANO: LE PAROLE DELLA REGISTA: Il cortometraggio filma con atten- Perché ha girato Into the Blue zione i corpi delle protagoniste che cre- «Il film è nato durante il mio secondo scono. Come cambiano gli adolescenti? anno di Master, quando ci è stato detto di Come ci si relaziona al proprio corpo che svolgere un esercizio sulle memorie della muta nel tempo? nostra infanzia. L’origine della storia nasce dal ricordo di un’isola vicino a Dubrovnik CONSIGLI di lettura e di visione: dove sono cresciuta da bambina. All’inizio I romanzi di Elena Ferrante hanno avevo in mente di fare un film sulla po- molti punti in comune con Into the Blue: tenza e la forza vitale della giovinezza, raccontano la storia di due amiche, Lila quando gli ormoni creano scompiglio e e Lenù, che crescono in un rione di Na- volevo che l’isola avesse un ruolo impor- poli negli anni ’50 e sono unite dall’af- tante. Quando ero piccola eravamo la- fetto ma anche della gelosia che sciati liberi di esplorare l’isola… provano l’una per l’altra. • 13 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI L’amica geniale, Storia del (Sophia Lillis), una nuovo cognome, Storia di 17enne irrequieta dotata chi fugge e chi resta, Sto- di imprevedibili capacità ria della bambina perduta telecinetiche, che si ma- (Edizioni E/O) è la serie di nifestano soprattutto quattro libri di Elena Fer- quando è infuriata. rante da cui è anche tratta La serie è disponibile la serie TV di Rai1, dispo- su Netflix (purtroppo è nibile su RaiPlay. stata cancellata dopo una sola stagione), è Su argomenti simili si diretta dallo stesso re- muove la serie TV I Am Not gista di The End of the Okay With This: la differenza F***ing World e pro- è che i creatori, Jonathan dotta dai produttori di Entwistle e Christy Hall, hanno usato un Stranger Things: alla base c’è l’omonimo mix differente di generi (commedia, dramma, romanzo a fumetti di Charles Forsman fantascienza). La storia è quella di Sydney pubblicato in Italia da 001 Edizioni. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual è il messaggio che vuole trasmettere la regista? > Cosa pensi delle protagoniste del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 14 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // Maradona's Legs (Ijrain Maradona) di Firas Khoury SINOSSI: Durante i Mondiali di calcio di Italia Germania / Palestina, 2019, 23’ 1990, in un villaggio palestinese i due fratelli Rafat e Fadel, accaniti tifosi del Regia: Firas Khoury Brasile, sono alla ricerca delle “gambe di Sceneggiatura: Firas Khoury Maradona”: la figurina mancante per com- Cast: Faris Abbas, Ayoub Abu pletare l’album e vincere un premio im- Hamad, Ali Suliman portante. Il viaggio ricco di incontri e im- Fotografia: Christian Marohl previsti per recuperare la figurina sarà un Musica: Faraj Suleiman percorso di crescita e scoperta. Una storia Produzione: Schaf Oder Scharf delicata e divertente sulla passione per il Film, Odeh Films calcio, la fratellanza e il diventare grandi. • 15 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI BIOGRAFIA DEL REGISTA: LE PAROLE DEL REGISTA: Firas Khoury è un regista e sceneg- perché ha girato Maradona’s Legs giatore palestinese nato nel 1982 a Eilabun, «Nonostante io sia convinto che il cinema in Israele. Si è laureato in Cinema all’Uni- sia una forma di resistenza, penso sia im- versità di Tel Aviv. Contemporaneamente al portante raccontare anche le nostre storie suo lavoro da regista, si impegna a distri- personali, che sono una prova della nostra buire film palestinesi e a fare laboratori con esistenza di palestinesi, al di là del conflitto. ragazzi e bambini. Ha fondato il gruppo Fa- Ho deciso di raccontare la storia di me e lastinema, che organizza workshop di ci- mio fratello da bambini, anche se ovvia- nema proiezioni in Palestina. Attualmente mente Maradona’s Legs non può essere iso- sta lavorando al suo primo lungometraggio, lato dalla realtà politica palestinese: durante intitolato The Flag: il film racconterà la storia i Mondiali si possono mostrare le bandiere di Tamer, uno studente palestinese per dei Paesi che gareggiano, ma ci è proibito niente appassionato di politica. Quando co- sventolare la nostra bandiera, perché non nosce l’attivista Maysaa e se ne innamora, siamo considerati una nazione ufficiale e per fare colpo su di lei organizza l’“opera- non possiamo gareggiare». zione Flag”: sostituire la bandiera israeliana sul tetto della scuola con quella palestinese! PERCORSI TEMATICI: g La crescita: la ricerca della figu- Palestina e Israele: rina mancante si trasforma per i due fratel- Il conflitto tra Palestina e Israele risale uffi- lini in un’occasione di crescita e di scoperta cialmente alla fondazione dello Stato di del mondo fuori dal loro villaggio. Che in- Israele nel 1948, sulle terre abitate dai Pale- contri fanno durante il loro percorso? stinesi. Da quel momento i due Paesi in con- g La sconfitta: i due protagonisti, non flitto permanente con momenti di crisi molto avendo una Nazionale, devono tifare per acuta: il corto, non a caso, è ambientato du- una squadra straniera (il Brasile) e come di- rante la prima Intifada, una sollevazione pa- mostra il monologo finale, sono disposti a lestinese di massa contro il dominio israe- stare vicino al loro team anche quando liano che durò per ben sei anni. Il cinema perde. Contemporaneamente ci sono gli palestinese si concentra spesso sul tema echi della sconfitta palestinese durante la drammatico dell’occupazione, mentre in prima Intifada. Cosa ne pensi? questo caso il regista ha deciso di raccontare g La passione: il finale del cortometraggio una storia più intima e personale, dove il è sorprendente: i due fratellini preferiscono conflitto è presente solo sullo sfondo. tenere con sé l’album che ricevere la con- • 16 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // solle. La loro passione è più importante di tutto, anche se la loro squadra perde o in cambio possono ricevere un premio impor- tante. Che te ne pare di questa conclusione? LE IMMAGINI RACCONTANO: Nel cortometraggio ci sono colori forti e brillanti, che esprimono tutta la pas- sione dei due fratelli per il calcio e gli album quest’ultimo, fan sfegatata della soap araba! di figurine. Il regista lo definisce un film “sul Il film è disponibile sulla piattaforma strea- sogno di due ragazzini, che li accomuna a ming NOW TV. molti ragazzi nel mondo: che la loro squa- Un romanzo che racconta la storia e la cul- dra vinca”. tura palestinese con sensibilità, ironia e de- licatezza, è Storia di un abito inglese e di CONSIGLI di lettura e di visione: una mucca ebrea di Suad Amiry, edito da Un film che affronta in una chiave Mondadori. Il protagonista è un quindi- leggera e intelligente il conflitto tra Pale- cenne di nome Subhi, che fa il meccanico a stina e Israele è Tutti pazzi a Tel Aviv di Sa- Giaffa ed è innamorato della bella Shams, meh Zoab: è la storia di un giovane e affa- proprio mentre intorno a lui infuria la bufera scinante palestinese di Tel Aviv che fa politica perché siamo nel 1947, gli inglesi l’assistente ai dialoghi per una famosa soap stanno per chiudere l’epoca del Mandato opera, del comandante israeliano del posto ed entra in vigore la risoluzione 181 dell’Onu di blocco che separa Tel Aviv da Ramallah sulla spartizione della Palestina, mai rispet- (dove la soap è girata) e della moglie di tata dal nascente stato di Israele. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual’è il messaggio che vuole trasmettere il regista? > Cosa pensi dei protagonisti del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 17 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI Bellissima di Alessandro Capitani Italia, 2015, 12’ SINOSSI: Regia: Alessandro Capitani Veronica ha venti anni ed è impri- Sceneggiatura: Alessandro Capitani gionata in un corpo sovrappeso. Durante Cast: Giusy Lodi, Antonio Orefice, una festa in discoteca, un ragazzo la Gennaro Cuomo prende in giro per il suo aspetto fisico. Fotografia: Luca Nervegna Disperata, Veronica si nasconde nei Montaggio: Adriano Patruno bagni del locale convinta che fra le mura Produzione: Redigital Studio, chiuse di quel posto nessuno possa ve- Maestro Production derla e giudicarla. Il destino però ha in serbo una piacevole sorpresa per lei... • 18 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // BIOGRAFIA DEL REGISTA: sue paure e incertezze e le viene chiesto Alessandro Capitani è un regista e di affrontarle, perché uscire dal bagno si- sceneggiatore italiano nato a Orbetello gnifica mostrarsi per chi si è veramente… nel 1980. Ha esordito nel cinema come Una presa di coscienza forte, un piccolo autore indipendente con il film In viaggio passo verso la consapevolezza del proprio con Adele, con protagonisti Alessandro corpo e della propria identità». Haber e Sara Serraiocco. Si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di PERCORSI TEMATICI: Roma nel 2009. Nel 2013, con il cortome- g Corpi irraggiungibili: il film af- traggio La legge di Jennifer, vince il Cine- fronta i temi del bullismo, della discrimi- master ai Nastri d’Argento 2013: una nazione e della difficoltà ad accettare il borsa di studio presso gli Studios Univer- proprio corpo in una società che impone sal di Hollywood. Nel 2016 vince il David modelli irraggiungibili di perfezione e di di Donatello per il miglior cortometraggio apparenza. Anche per questo nel corto- con Bellissima. Attualmente lavora come metraggio i corpi sono sempre protago- regista di programmi TV di Rai3 come In- nisti della scena. Cosa ne pensi? superabili (di cui è anche autore), Scono- g Gli incontri virtuali: i due protagonisti sciuti e I dieci Comandamenti. si incontrano e conoscono senza vedersi, divisi dalla porta del bagno. In un mo- LE PAROLE DEL REGISTA: mento storico in cui ci si incontra sempre perché ha girato Bellissima di più sui social, divisi dagli schermi del «In una società come quella moderna, di cellulare, cosa ne pensi di questa scelta? continua competizione tra tutti, essere g La scelta: alla fine del cortometraggio, belli è diventato più importante che essere Veronica decide di affrontare la sua sfida sé stessi. È l’era dei social, dove su una ba- personale, uscire dal bagno e mostrarsi checa virtuale, si può mentire a noi stessi come è veramente. Cosa ne pensi di que- e agli altri. Così succede a Veronica, che sto finale? con il suo corpo sovrappeso, si ritrova a descriversi non come è ma come vorrebbe LE IMMAGINI RACCONTANO: essere. Volevo mettere in scena quella che La musica e le luci da discoteca, è una metafora della conoscenza e delle l’uso del dialetto e la scelta di attori non relazioni tra individui ai tempi di internet e professionisti, rendono il cortometraggio dei social network. Veronica, nel bagno di di grande realismo. Ti piace la scelta fatta quella discoteca, viene messa di fronte alle dal regista? • 19 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI Per sempre di Assia Petricelli e Sergio Riccardi (gli autori del Premio Andersen Cattive ragazze), graphic novel pubbli- cato da Tunué e delicata e intensa storia d’amore adolescenziale che racconta l’ac- cettazione del proprio corpo e delle di- versità. Per capire il percorso professionale e poetico di Alessandro Capitani, su Ama- zon Prime Video è disponibile il suo lun- gometraggio In viaggio con Adele, girato CONSIGLI dopo Bellissima. Il film è un road movie social, di lettura e di visione: che racconta la storia di Adele, una ra- Su Instagram l’account @belledifaccia af- gazza con problemi psichici considerata fronta in modo molto intelligente (e con da tutti “diversa”, e Aldo, un famoso at- bellissime illustrazioni) il tema del body tore teatrale dal pessimo carattere che shaming e della “grassofobia” (la discri- scopre improvvisamente di essere padre minazione della società contro i grassi), di Adele. Quando la mamma della ra- analizzando questa forma di oppressione gazza muore, infatti, i due si mettono in nel mondo di oggi. viaggio insieme e scoprono che la vita ha Per approfondire, il consiglio è leggere riservato a entrambi una sorpresa. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual’è il messaggio che vuole trasmettere il regista? > Cosa pensi dei protagonisti del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 20 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // La nostra storia di Lorenzo Latrofa SINOSSI: La nostra storia è un cortometrag- gio animato che racconta due storie pa- Italia, 4’, 2018 rallele, quella del viaggio di un africano arrivato nel nostro Paese e quella di un Regia: Lorenzo Latrofa italiano emigrato all’estero nel dopo- Sceneggiatura: Lorenzo Latrofa guerra. Il racconto delle due esperienze Animazione: La Testuggine è sovrapposto. Una storia è protagonista Produzione: La Sarraz Pictures attraverso le immagini, l’altra è narrata attraverso una voce fuori campo. • 21 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI BIOGRAFIA DEL REGISTA: mente: le immagini raccontano la storia Nato nel 1977, Lorenzo Latrofa ha di Jama e la sua famiglia che ha lasciato frequentato il Centro Sperimentale di Ci- l’Africa per scappare da povertà e con- nematografia a Torino dopo essersi laureato flitti mentre la “voce narrante” racconta a Roma in Architettura. Insieme a La Sarraz la storia di un uomo che dopo la Se- Pictures, nel 2016 ha vinto il progetto Me- conda guerra mondiale lascia l’Italia per moria dell’Apulia Film Commission con il ricostruirsi una vita in Argentina. cortometraggio in live-action e animazione Le due storie sono unite da un fil Concetta, diretto da Marta Palazzo. Nel rouge: l’abbandono del proprio Paese 2015, ha diretto Nino & Felix, un corto sul per cercare una vita migliore e le diffi- tema dell’integrazione. Lorenzo ha lavorato coltà ad adattarsi nella nuova nazione. alle animazioni del documentario sul tema Cosa ne pensi del legame tra queste dell’immigrazione cinese di Sergio Basso, due storie? Giallo a Milano, prodotto da La Sarraz Pic- g La famiglia: la storia dà molta im- tures, vincendo con le sole parti d’anima- portanza all’importante tema dei le- zione l’Annecy Festival International du gami affettivi con i propri genitori, del Film d’Animation. Ha poi lavorato per mol- passato che ci portiamo dentro e delle tissimi brand e società come Cattleya, Rai, memorie familiari che ci rendono Cartoon Network Italia, De Agostini, Q8 e quello che siamo. Rifletti su questo ar- Dsquared, solo per citarne alcuni. Nel 2017 gomento. ha vinto il Premio Migrarti Cinema. g L’identità: chi lascia il proprio paese di nascita per un altro di solito man- LE PAROLE DEL REGISTA: tiene un rapporto complesso e con- perché ha girato La nostra storia traddittorio con il proprio luogo di «L’emigrazione è un territorio comune origine. Cosa ne pensi di questa “dop- che ci ha visto tutti protagonisti. Le storie pia identità”? degli emigranti di oggi sono le nostre sto- rie del passato. La “loro” storia è la nostra LE IMMAGINI RACCONTANO: storia. È la storia di tutti». Le immagini del film scorrono sotto i nostri occhi, alternando momenti PERCORSI TEMATICI: di dolcezza a momenti di crudezza ad g L’immigrazione: il cortome- altri molto malinconici. Cosa pensi del- traggio fa un parallelismo tra due storie l’uso dell’animazione per narrare la sto- distanti geograficamente e temporal- ria? • 22 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // CONSIGLI di lettura e di visione: Nel cortometraggio viene detto che i due protagonisti finiscono a “lavorare sotto un caporale”. Si tratta di una persona che or- ganizza la manodopera e il lavoro dei braccianti nei campi. Nel capolarato, le persone sono sfruttate, lavorano per pochi euro al giorno e spesso sono immi- grati. Si tratta di una forma di schiavitù moderna. Il cortometraggio La giornata di Pippo Mezzapesa è disponibile gratuitamente su YouTube e racconta una storia vera e drammatica di capolarato ai giorni nostri: quella di Paola Clemente. Paola Clemente era una donna brac- ciante, originaria di San Giorgio Jonico, che è morta a 49 anni il 13 giugno 2015 La sua storia ricostruita dalla giornali- in un vigneto di Andria.Paola lavorava sta Enrica Simonetti nel libro Morire nei campi per 2 euro all’or ae quel come schiavi, pubblicato da Imprimatur giorno il suo cuore non ce l’ha fatta più. Editore. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual’è il messaggio che vuole trasmettere il regista? > Cosa pensi dei protagonisti del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 23 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI Sous l'écorce di Ève-Chems de Brouwer SINOSSI: Francia, 20’, 2019 Sous l'écorce, che in francese Regia: Ève-Chems de Brouwer significa “sotto la corteccia”, è la storia Sceneggiatura: Ève-Chems de di Garance, una ragazza di vent’anni Brouwer che soffre di alopecia, una malattia Cast: Garance Eltejaye, Benjamin poco conosciuta che provoca la perdita Siksou, Louise Massin dei capelli. Privata di una parte della Montaggio: Julien Leloup, sua femminilità, Garance si sente prigio- Noémie Fy niera di un corpo che non riconosce Fotografia: Jean-Louis Vialard suo. Mentre è in vacanza con la sorella Produzione: Piano Sano Films e i nipotini incontra un ragazzo che conosceva già… • 24 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // BIOGRAFIA DELLA REGISTA: l’apparenza nella nostra società. Il Nata nel 1980, Ève-Chems de corpo è l’essenza della nostra condi- Brouwer è un’attrice e regista teatrale e zione. È la nostra casa, ciò che abbiamo cinematografica francese. Ha studiato in comune, al di là delle parole e delle alla scuola teatrale di Strasburgo e reci- idee». tato in varie serie televisive. Ha tenuto laboratori teatrali in Egitto e vissuto a PERCORSI TEMATICI: lungo a Montreal, in Canada, dove ha g Il corpo: il film racconta molto diretto J’entends les murs, un documen- bene quel sentimento di fastidio e ver- tario e poi uno spettacolo teatrale sulla gogna che possiamo provare per il no- sua esperienza con le persone cieche. stro corpo. Rifletti su questo Docteur B., il suo ultimo lavoro in colla- argomento. borazione con Charles Behr, un g Lo sguardo degli altri: il rapporto neurologo specializzato in epilessia, è della protagonista con il mare è molto stato presentato nel 2015 al festival importante, come se solo nell’acqua si TransAmériques. Montreal, il suo primo sentisse libera dagli sguardi altrui e dal corto, è stato selezionato al Lille Inter- giudizio sul suo corpo. Cosa ne pensi? national Short Film Festival e al Brest g I rapporti umani: nel film viene data European Short Film Festival. Sous importanza ai legami umani di Garance, l’ecorce è il suo secondo cortometrag- soprattutto con i nipotini, con cui vive gio e attualmente sta scrivendo il suo momenti di grande spensieratezza, e primo lungometraggio. con il ragazzo che desidera, con cui alla fine riesce a “liberarsi” del peso del suo LE PAROLE DELLA REGISTA: segreto. Cosa ne pensi? perché ha girato Sous l'écorce «Questo non è un film sulla malattia, ma LE IMMAGINI RACCONTANO: sul ritorno alla vita. Nel film viene filmata con molta Per l’alopecia non c’è una cura medica, delicatezza la relazione della protagoni- perciò Garance deve affrontare una sta con il suo corpo, e con le sfida importante e molto personale e si conseguenze della malattia. L’adole- renderà conto che spesso quelli che noi scenza è infatti un periodo di passaggio vediamo come problemi, non sono con- all’età adulta in cui il rapporto con l'im- siderati così dagli altri. Con questo film magine di se si complica. Cosa ne pensi ho voluto affrontare la questione del- di questa scelta? • 25 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI CONSIGLI di lettura e di visione: L’adolescenza è un momento importante di cambiamento e metamorfosi del pro- prio corpo e della propria identità. Un film che racconta molto bene questo “scombussolamento” fisico ed emotivo è Lady Bird di Greta Gerwig, disponibile su piattaforme come Amazon Prime Video, Infinity e YouTube. Consigliamo di accompagnare la visione con la lettura di Lasciatemi crescere in pace!, una guida alla “navigazione del- l’adolescenza” a cura di Alberto Pellai e Barbara Tamborini edita da Erickson. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual è il messaggio che vuole trasmettere la regista? > Cosa pensi delle protagoniste del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 26 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // Fuor d’acqua di Alessandro Marano SINOSSI: Italia, 5’, 2020 Arianna sta per trascorrere la cena della Vigilia di Natale con la sua Regia: Alessandro Marano famiglia. Ma non tutto è bello come Sceneggiatura: Carlotta Piraino sembra perché la posizione di Arianna Cast: Sara Mafodda, Cristina Lucci, è più complicata di quanto i suoi pa- Simone Destrero renti possano immaginare. Fotografia: Eduardo Milanase Da una parte deve mantenere un se- Montaggio: Davide Marchione greto difficile dall’altra la famiglia sem- Produzione: Fabio Meloni bra non capire… • 27 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I CORTOMETRAGGI BIOGRAFIA DEL REGISTA: ciata di benessere e perfezione nascon- Alessandro Marano si è laureato dono l’incapacità di affrontare il problema in Scienze Giuridiche presso l’Università della figlia, e i momenti di isolamento e di Roma Tre. La sua formazione teatrale chiusura di Arianna. Che cosa suggerisce inizia nel 2001 studiando recitazione. A questa scelta? partire dal 2010, studia Commedia del- g L’ossessione: come viene raccontata l’Arte frequentando laboratori e wor- l'ossessione per il cibo e le calorie della kshop. Recita come attore in molti protagonista? spettacoli teatrali e in qualità di inse- g I disturbi alimentari: i DCA o disturbi gnante, tiene laboratori presso numerose dell’alimentazione colpiscono molti ado- scuole primarie a Roma. Dal 2010 con- lescenti, soprattutto ragazze, ma sono in duce laboratori teatrali per bambini, ado- aumento i casi anche tra i maschi. Qual è lescenti e adulti. Nel 2019 ha iniziato un il modo in cui il film racconta questo pro- progetto di sensibilizzazione con il me- blema attuale? dico, psicologo e psicoterapeuta Fabio Meloni sul tema dei disturbi alimentari, LE IMMAGINI RACCONTANO: scrivendo e dirigendo i cortometraggi I numerosi primi piani di Arianna Principessa e Fuor d’acqua. raccontano il suo isolamento e la sua fa- tica a connettersi e comunicare con il LE PAROLE DEL REGISTA: resto della famiglia. Che cosa ne pensi di perché ha girato Fuor d’acqua questa scelta? «Arianna soffre di anoressia e la cena della Vigilia, che di solito è un’occasione CONSIGLI di gioia e condivisione, è un momento cri- di lettura e di visione: tico per lei. Dovrà confrontarsi con il suo Oggi Michela Marzano è un’affermata fi- rapporto con il cibo e con la sua famiglia losofa e scrittrice, ma quando era adole- assente, ed è proprio l’assenza di dialogo scente ha vissuto sulla propria pelle tutti tra persone della famiglia l’aspetto che i problemi del corpo, raccontati nel libro volevo sottolineare». Volevo essere una farfalla, edito da Mon- dadori nel 2019. PERCORSI TEMATICI: Il romanzo a fumetti Cheese (pubblicata g La famiglia: il montaggio del da Coconino Press) della giovane fumet- film alterna momenti di allegria tra i com- tista ZUZU, di soli 24 anni, racconta in- ponenti della famiglia, che dietro la fac- vece con uno stile deformato ed • 28 •
I CORTOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // espressionista la crescita emotiva di tre amici e il tema delicato del rapporto con il corpo e dei disturbi alimentari. Nel catalogo di Netflix è disponibile un film intitolato Fino all’osso: racconta la storia di Ellen, una ragazza di 20 anni af- fetta da anoressia nervosa che decide di prendere coscienza e farsi seguire da un medico. Il film, che ha fatto molto discu- tere, è ispirato alle storie vere della regista Marti Noxon (ha vissuto l’anoressia sulla propria pelle nel periodo tra le superiori e l’università e l’ha superata solo dopo la nascita dei suoi figli) e della giovane at- trice protagonista Lily Collins, che in pas- sato ha sofferto di disturbi alimentari e li ha superati. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual’è il messaggio che vuole trasmettere il regista? > Cosa pensi dei protagonisti del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 29 •
IL LUNGOMETRAGGIO Q uando nel 1896, i fratelli Lumière “diverso” attraverso l’incontro tra due proiettarono il primo film della solitudini, e Butterfly di Alessandro Cas- storia del cinema, L’arrivo di un sigoli e Casey Kauffman è un documen- treno alla stazione di La Ciotat, il pubblico tario che come tutte le grandi storie di sconvolto si alzò e scappò via, temendo sport, ci parla anche di molto altro: la di essere realmente travolto dalla locomo- crescita, la sconfitta, la paura del falli- tiva per quanto le immagini erano reali- mento. E poi Mediterranea di Jonas Car- stiche. Da quel momento il cinema, pignano, un’opera a cavallo tra finzione un’arte relativamente giovane, non ha e documentario, che ci immerge nel mai spesso di evolversi, emozionare, quotidiano di Ayiva, un giovane mi- cambiare le coscienze. E se il cinema che grante del Burkina Faso giunto in Cala- conosciamo di più, per abitudine e per bria… perché il cinema ha il grande diffusione, è quello degli Stati Uniti, in re- potere di dare volto e voce a chi di solito altà la ricchezza cinematografica dei non viene ascoltato. paesi del mediterraneo è immensa. Il cinema nei decenni è cambiato Con questo programma di lungome- molto dal punto di vista tecnico: dai film traggi, faremo un viaggio tra generi, stili muti ai film sonori, dal bianco e nero ai e storie diverse che mettono in luce la colori, dalla pellicola al digitale. Con Sel- varietà del cinema italiano degli anni fie di Agostino Ferrente, che non a caso ‘2000. Scopriremo il cinema italiano at- è l’ultimo di questo percorso, scopri- traverso tre opere prime, dirette da gio- remo che il cinema è fatto di idee e una vani registi e registe che raccontano di queste è fare un film con quello stru- l’Italia di oggi: Bangla di Phaim Bhuiyan mento che abbiamo sotto mano tutti i è una commedia divertente che parla di giorni: il cellulare. integrazione con la chiave dell’ironia, Zen - Sul ghiaccio sottile di Margherita Martina Zigiotti Ferri affronta il tema del bullismo e del Responsabile lungometraggi • 30 •
IL DOCUMENTARIO Quali presupposti e aspettative caratterizzano la nostra idea che un film sia un documentario? Come diversifichiamo la nostra esperienza di visione di un film documentario rispetto a uno di un altro genere? Sostanzialmente, partiamo da alcuni presupposti di base: i documentari riguardano la realtà; parlano di persone reali; raccontano ciò che realmente è accaduto. DEFINIZIONE del documentario È oggi prassi comune riprendere la de- contando una storia frutto dell’immagina- finizione di documentario come “tratta- zione di qualcuno, né una riproduzione di mento creativo della realtà” data da John fatti come può essere un servizio giorna- Grierson negli anni Trenta. listico, il documentario attinge dalla realtà Questa definizione riconosce che i do- e la racconta, scegliendo un punto di vista cumentari sono imprese creative, ma la- originale da cui narrare: quello del regista. scia aperta la grande domanda del Di solito capiamo o riconosciamo che documentario, che riguarda il rapporto tra il documentario non è una trascrizione fe- la realtà e la finzione. La particolarità del dele della realtà, ma un trattamento crea- documentario si trova al centro di queste tivo della realtà. Tutti i registi di due dimensioni, ovvero in un equilibrio documentari condividono la missione che lascia spazio alla creatività, ma allo personale di rappresentare il mondo in- stesso tempo rispetta la realtà storica vece di inventarne uno nuovo con l’imma- degli avvenimenti che racconta. Non rac- ginazione. • 31 •
// IL CINEMA A SCUOLA // IL DOCUMENTARIO Potremmo quindi modificare la defi- colleghiamo al concetto di documentario, nizione del documentario dicendo “il do- quindi, c’è quello che l’opera nel suo in- cumentario racconta situazioni ed eventi sieme si discosterà dall’essere un sem- reali e rispetta fatti conosciuti; non ne in- plice documento o una trascrizione degli troduce di nuovi o di non verificabili. eventi, scegliendo invece di commentarli Parla della realtà storica in modo chiaro e proponendo un punto di vista su di essi. e senza l’uso di allegorie”. I filmati di sor- Quel punto di vista è il lavoro del regista, veglianza o la registrazione di un avveni- che rende speciale il suo racconto e mento o una situazione specifica, per mette in atto la sua creatività nel modo esempio il lancio di un missile, raccon- in cui decide di raccontare un determi- tano la realtà di un avvenimento, e noi nato avvenimento che potrebbe essere tendiamo, a considerare questi materiali raccontato in mille modi. come documenti o filmati e non come documentari. Anche i documentaristi uti- GENERI DEL DOCUMENTARIO lizzano l’evidenza della realtà, ma la Come siamo abituati a riconoscere da usano come base e sostegno per pro- pochi elementi i generi che caratteriz- porre i propri punti di vista o le proprie zano i film di finzione (possiamo facil- argomentazioni. Le immagini originali del mente capire se stiamo guardando un lancio di un missile saranno usate in un film horror o comico o un western), allo documentario che parla di un evento del stesso modo il documentario ha degli genere, ma non saranno il centro del rac- elementi specifici che lo caratterizzano e conto, si sceglierà invece un punto di ci permettono di considerare il documen- vista che racconterà l’evento: uno dei pi- tario un genere e se. Questi elementi loti, uno dei costruttori e la loro espe- sono ad esempio: l’uso di una voce, fuori rienza e il cambiamento che hanno campo, le interviste, l’audio in presa di- vissuto come conseguenza saranno il retta, gli inserti per fornire immagini che cuore del film, quelle immagini originali illustrano o mettono in questione una tesi ne saranno parte, ma senza esserne pro- esposta e la scelta di affidarsi ad attori tagoniste. Infatti, quando guardiamo un sociali, ossia la gente comune, non attori documentario, ci aspettiamo che l’evi- professionisti. A sua volta così come per denza dei documenti mostrati si trasformi i film di finzione, il documentario si può in qualcosa di più che la registrazione di suddividere in diverse forme o generi. Le semplici fatti, e siamo delusi se questo sei modalità principali di regia documen- non accade. Tra i vari presupposti che taria sono: • 32 •
IL DOCUMENTARIO // IL CINEMA A SCUOLA // Modalità poetica: pone enfasi sulle sulla reazione del pubblico a questo coin- associazioni visive, sulle qualità di tono o volgimento. Rifiuto delle nozioni di obiet- di ritmo, sui passaggi descrittivi e sull’or- tività a favore dell’evocazione della ganizzazione formale. Questa modalità ha memoria e dell’affettività. una forte somiglianza con il cinema spe- rimentale, personale o d’avanguardia. GLI ATTORI NON ATTORI Modalità espositiva: enfasi sul com- Il concetto di rappresentazione della mento verbale e sulla logica argomenta- realtà, e il lavoro con attori non professio- tiva. Somiglia ai servizi giornalistici nisti che decidono di raccontare la propria televisivi ed è la modalità che la maggior storia, pone diverse domande: “In che re- parte delle persone identifica con il docu- lazione sono il regista e le persone che mentario in generale. vengono filmate durante la realizzazione Modalità osservativa: enfasi su un di un documentario? Cosa il regista deve coinvolgimento diretto con la vita quoti- loro e cosa deve al pubblico? gli attori so- diana dei soggetti, osservati con discre- ciali vanno ricompensati? Hanno il diritto zione da una cinepresa, immaginiamo di impedire l’utilizzo di materiale compro- anche l’osservazione del comportamento mettente?”. degli animali, con i quali il regista non in- Per i film di finzione la risposta è sem- teragisce. plice: il regista dice agli attori cosa vuole Modalità partecipativa: enfasi sull’in- che facciano. L’attore professionista che terazione tra regista e soggetto. Le ri- valuta il copione e accetta la parte, viene prese sono composte da interviste o altre scelto dal regista in base alla qualità della forme anche più dirette di coinvolgi- sua tecnica interpretativa; la sua reale mento, spesso abbinate a filmati d’archi- personalità, il suo comportamento quoti- vio per esaminare questione storiche. diano, la sua vita reale non ha nessuna in- Modalità riflessiva: richiama l’atten- fluenza ne relazione con la realizzazione zione sui presupposti e sulle convinzioni del film. Nel documentario invece, l’uti- della regia documentaristica. Aumenta la lizzo di attori non professionisti complica nostra consapevolezza che la rappresen- la situazione. tazione della realtà da parte del film è una Le persone normali, ovvero gli attori macchinazione. sociali che interpretano se stessi conti- Modalità performativa: enfasi sul- nuano a condurre le loro vite più o meno l’aspetto soggettivo o espressivo del coin- come avrebbero fatto senza la presenza volgimento del regista col soggetto, e della macchina da presa. Il rapporto con • 33 •
// IL CINEMA A SCUOLA // IL DOCUMENTARIO il regista non dipende da una relazione responsabilità hanno i registi verso i cam- contrattuale o da una capacità professio- biamenti che un’esperienza del genere nale, ma da ciò che le loro vite incarnano provoca nei protagonisti dei documentari? e mostrano nella quotidianità. Sono trat- La maggior parte di noi pensa che l’in- tati come attori, ma non lo sono, infatti vito a recitare in un film sia un’opportu- spesso non percepiscono compensi. nità desiderabile, persino invidiabile. Ma Spesso i registi di documentari scel- se la richiesta non fosse di recitare un film, gono persone il cui comportamento spon- ma di essere un film, ovvero essere se taneo davanti alla macchina da presa stessi in un film? Che cosa penseranno gli trasmette un senso di complessità e pro- altri di te? Come ti giudicheranno? Quali fondità simile a quello che ci colpisce nelle aspetti della tua vita saranno inaspettata- performance di un attore professionista. mente rivelati? Che tipo di pressione, sot- Questi individui possiedono carisma: at- tintesa o esplicita, entrerà in gioco a traggono la nostra attenzione tengono modificare il tuo comportamento, e con vivo il nostro interesse e ci affascinano. quali conseguenze? I registi di documentari chiedono a chi Sarà interessante porci queste do- viene ripreso di rilasciare una liberatoria, un mande durante la visione dei documen- documento scritto, in cui si autorizza il re- tari proposti. In entrambi i casi i gista a acquisire il girato, utilizzarlo e dif- protagonisti mettono profondamente in fonderlo, garantendo un potere decisionale gioco se stessi e la loro immagine e anche assoluto. In questo modo l’attore sociale se i due film sono apparentemente molto perde ogni controllo sul risultato finale e diversi uno dall’altro, in questo non si dif- sull’utilizzo dell’opera. Cionondimeno, a ferenziano. volte accade che coloro che partecipano a L’elemento di maggior differenzia- documentari di successo finiscano per sen- zione tra i due documentari riguarda il tirsi usati. La loro vita e le loro azioni diven- punto di vista del racconto: da una parte tano determinanti per il successo del film e il regista segue come un’ombra la sua così possono sentirsi autorizzati a chiedere protagonista, dall’altra il punto di vista è un compenso commisurato a quello che ri- direttamente quello dei due protagonisti, ceverebbe un attore. sono loro che, seguendo le indicazioni del Le domande da porsi sono: in che regista, riprendono se stessi. modo l’esperienza legata alla realizza- zione di un documentario influenza il Stella Biliotti corso delle vite delle persone riprese? Che Coordinatrice del progetto • 34 •
IL CINEMA A SCUOLA I Lungometraggi
// IL CINEMA A SCUOLA // I LUNGOMETRAGGI Bangla di Phaim Bhuiyan SINOSSI: Phaim è un giovane musulmano di Italia, 2019, 87’ origini bengalesi, nato in Italia 22 anni fa. Vive con la sua famiglia a Torpignattara, Regia: Phaim Bhuiyan quartiere multietnico di Roma, e le sue Sceneggiatura: Phaim Bhuiyan, giornate scorrono ordinate tra il lavoro di Vanessa Piccarelli guida in un museo e la passione per la mu- Cast: Phaim Bhuiyan, Carlotta sica. E’ proprio in occasione di un concerto Antonelli, Simone Liberati che incontra Asia, suo esatto opposto: istinto Fotografia: Simone D’Onofrio puro, nessuna regola. Tra i due l’attrazione Montaggio: Roberto Di Tanna scatta immediata e Phaim dovrà capire Produzione: Fandango come conciliare il suo amore per la ragazza con la più inviolabile delle regole dell’Islam: niente sesso prima del matrimonio. • 36 •
I LUNGOMETRAGGI // IL CINEMA A SCUOLA // BIOGRAFIA DEL REGISTA: guinis, ovvero se si nasce da almeno un Nasce a Roma nel 1995, è originario genitore italiano oppure se si nasce in Italia del Bangladesh, ma è cresciuto a Torpi- da genitori stranieri e si risiede in Italia gnattara. Studia grafica pubblicitaria, ma ininterrottamente fino ai 18 anni. In altri scopre presto la sua passione per il cinema. paesi (come gli USA) si diventa cittadini Inizia ad avvicinarsi al mondo dell'audiovisivo attraverso il criterio dello ius solis, ovvero all'età di 14 anni aprendo un canale su You- se si è nati nel paese, indipendentemente Tube, in parallelo partecipa con la scuola a dalla cittadinanza dei genitori. In Italia si- dei concorsi, vincendo vari premi. Inizia a gnifica che migliaia di minorenni di seconda fare il videomaker a 17 anni realizzando nu- generazione, nati e cresciuti in Italia, non merosi videoclip per rapper, trapper e band sono italiani secondo la legge. In Italia si- punk rock della scena underground di Roma. gnifica che migliaia di minorenni di seconda Dopo la maturità vince una borsa di studio generazione, nati e cresciuti in Italia, non allo IED e inizia un percorso formativo sul sono italiani secondo la legge. filmmaking che lo mette in contatto con professionisti del settore, durante gli studi LE PAROLE DEL REGISTA: continua a lavorare e tra le varie opportunità perché ha girato Bangla collabora con la Rai per il programma Nemo «Abbiamo cercato di portare il conflitto - Nessuno escluso in cui realizza un servizio tra religione e desiderio sul piano perso- che parla dell'amore vissuto da un ragazzo nale, raccontandolo come una battaglia musulmeno di seconda generazione. Con quotidiana, una gara di volontà e di resi- Bangla, Phaim ha vinto il David di Donatello stenza, provando a declinarlo sotto i vari come regista esordiente. aspetti, non solo religioso e affettivo ma anche relazionale, familiare, sociale. Ne è Le seconde generazioni venuto fuori una sorta di piccolo affresco Il protagonista esordisce nel film dicendo in cui i personaggi si muovono continua- che si sente 50% italiano, 50% bangla e mente in bilico tra obblighi e desideri, alla 100% di Torpignattara, aprendo così il tema ricerca di un’identità necessariamente dell’identità per chi ha origini diverse dal sfaccettata». paese in cui vive. Con l’espressione seconde generazioni, si intendono i figli di stranieri, PERCORSI TEMATICI: nati in Italia o giunti nel nostro paese nei g L’integrazione: Il film affronta primi anni di vita. In Italia si diventa cittadini i temi dell’integrazione in chiave di com- italiani attraverso il criterio dello ius san- media. Cosa ne pensi di questa scelta? • 37 •
// IL CINEMA A SCUOLA // I LUNGOMETRAGGI g La comunità di origine: Quali sono i punti di contatto e quelli di distanza che Phaim ha con la sua comunità di origine e la sua famiglia? g Il conflitto: Il protagonista si trova di- viso tra i dettami della sua cultura (per cui dovrebbe arrivare vergine al matrimonio) e l’amore che inizia a provare per Asia. Com’è affrontato questo contrasto? su Chili), esordio della regista norvegese- LE IMMAGINI RACCONTANO pakistana Iram Haq. Il film è ambientato a Torpignattara, Il trapper Ghali, nato in Italia da genitori un quartiere multietnico di Roma Est, che il tunisini, nella sua canzone Cara Italia si ri- regista definisce “l’altro grande protagonista volge al suo paese e dice “il giornale ne del film”. Conosci Torpigna? Come viene abusa, parla dello straniero come se fosse raccontato il quartiere secondo te? un alieno”. Antonio Dikele Distefano è un ragazzo di CONSIGLI origine angolana nato a Busto Arsizio. È su di visione, di lettura e di ascolto: Instagram, ha scritto per Mondadori il ro- Sono tanti i film che hanno raccontato l’in- manzo bestseller Fuori piove, dentro pure, tegrazione dei figli della seconda genera- passo a prenderti?, e ora la serie TV Zero, zione, da Sognando Beckham (2002) a la prima con ragazzi di seconda generazione Gran Torino (2008). Ti consigliamo di re- (il protagonista ha il potere dell’invisibilità!) cuperare Cosa dirà la gente (in streaming che vedremo su Netflix dal 21 aprile 2021. Le tue riflessioni: > Quali sentimenti ha suscitato in te questo film? > Secondo te qual’è il messaggio che vuole trasmettere il regista? > Cosa pensi dei protagonisti del film? > Quale momento della storia ti è piaciuto di più? Perché? • 38 •
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