DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE STRATEGICA - Città di Mirabella Eclano - DUP 2018/2020
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La sessione annuale che approva il bilanciorappresenta sempre l'occasione per fare ilpunto sulla strada già percorsa insieme eriaffermare, allo stesso tempo, la validità deicontenuti programmatici sottoscritti dalla maggioranza. Con questo documento, che èil più importante strumento di pianificazioneannuale dell'attività dell’ente, l'ente pone leprincipali basi della programmazione e detta,all’inizio di ogni esercizio, le linee strategichedella propria azione di governo. In questocontesto, si procede ad individuare sia i programmi da realizzare che i reali obbiettivida cogliere. Il tutto, avendo sempre presentele reali esigenze dei cittadini ma anche il volume limitato di risorse disponibili. Il punto di riferimento di questa Amministrazione, infatti, non può cheessere la collettività locale, con le proprie necessità e le giuste aspettativedi miglioramento. Tutto questo, proiettato in un orizzonte che è triennale. Questo documento, proprio perchè redatto in un modo che riteniamo siamoderno e di facile accesso, è sintomatico dello sforzo che stiamosostenendo per stabilire un rapporto più diretto con i nostri interlocutori politici, istituzionali e sociali. Un confronto basato sulla chiarezza degliintenti e sulla reale comprensione delle linee guida a cui facciamo costanteriferimento. Comunicare in modo semplice il risultato di questo impegno cisembra il modo migliore per chiudere il cerchio e fornire uno strumento diconoscenza degli aspetti quantitativi e qualitativi dell'attività della nostrastruttura. Il tutto, finalizzato a conseguire gli obiettivi che il mandato elettivoha affidato alla responsabilità politica di questa Amministrazione. Il nostro auspicio è di poter fornire a chi legge, attraverso l’insieme delleinformazioni riportate nel principale documento di programmazione, unquadro attendibile sul contenuto dell’azione amministrativa che l'intera struttura comunale, nel suo insieme, si accinge ad intraprendere. E questo,affinché ciascuno possa valutare fin d'ora la rispondenza degli obiettivistrategici dell'Amministrazione con i reali bisogni della nostra collettività. Il programma amministrativo presentato a suo tempo agli elettori, a partiredal quale è stata chiesta e poi ottenuta la fiducia, è quindi il metro con cuivalutare il nostro operato. Se il programma di mandato dell'amministrazionerappresenta il vero punto di partenza, questo documento di pianificazione,suddiviso nelle componenti strategica e operativa, ne costituisce il naturalesviluppo. Non bisogna però dimenticare che il quadro economico in cui opera lapubblica amministrazione, e con essa il mondo degli enti locali, è alquantocomplesso e lo scenario finanziario non offre certo facili opportunità. Ma ledisposizioni contenute in questo bilancio di previsione sono il frutto discelte impegnative e coraggiose, decisioni che ribadiscono la volontà diattuare gli obbiettivi strategici, mantenendo così molto forte l’impegno chederiva dalle responsabilità a suo tempo ricevute. Il Sindaco
Questo documento, oggetto di un'attenta valutazione da parte degli organi deliberanti, unisce in se la capacità politica di prefigurare finalità di ampio respiro con la necessità di dimensionare questi medesimi obiettivi alle reali risorse disponibili. E questo, cercando di ponderare le diverse implicazioni presenti nell'intervallo di tempo considerato dalla programmazione. Obiettivi e relative risorse, infatti, costituiscono due aspetti del medesimo problema. Ma non è facile pianificare l'attività quando l'esigenza di uscire dalla quotidianità si scontra con la difficoltà di delineare una strategia di medio periodo, spesso dominata da elementi di incertezza. Il contesto della finanza locale, con la definizione di competenze e risorse certe, è lontano dal possedere una configurazione che sia stabile nel contenuto e duratura nel tempo. Il contenuto di questo elaborato vuole riaffermare la capacità politica dell'amministrazione di agire in base a comportamenti chiari ed evidenti, e questo sia all'interno che all'esterno dell'ente. L'organo collegiale, chiamato ad approvare il principale documento di pianificazione dell'ente, ma anche il cittadino in qualità di utente finale dei servizi erogati, devono poter ritrovare all'interno del Documento unico di programmazione (DUP) le caratteristiche di una organizzazione che agisce per il conseguimento di obiettivi ben definiti. Questo elaborato, proprio per rispondere alla richiesta di chiarezza espositiva e di precisione nella presentazione, si compone di vari argomenti che formano un quadro significativo delle scelte che l'amministrazione intende intraprendere nell'intervallo di tempo considerato. Il documento unico di programmazione si suddivide in due sezioni, denominate Sezione strategica e Sezione operativa. La prima (SeS) sviluppa ed aggiorna con cadenza annuale le linee programmatiche di mandato e individua, in modo coerente con il quadro normativo, gli indirizzi strategici dell’ente. Nella sostanza, si tratta di adattare il programma originario definito nel momento di insediamento dell’amministrazione con le mutate esigenze. La seconda sezione (SeO) riprenderà invece le decisioni strategiche dell’ente per calibrarle in un'ottica più operativa, identificando così gli obiettivi associati a ciascuna missione e programma. Il tutto, individuando le risorse finanziarie, strumentali e umane. Venendo al contenuto, la prima parte della Sezione strategica, denominata "Condizioni esterne", affronta lo scenario in cui si innesca l’intervento dell’ente, un contesto dominato da esigenze di più ampio respiro, con direttive e vincoli imposti dal governo e un andamento demografico della popolazione inserito nella situazione del territorio locale. Si tratta quindi di delineare sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, e cioè il territorio ed i partner pubblici e privati con cui l’ente interagisce per gestire talune problematiche di più vasto respiro. In questo ambito assumono importanza gli organismi gestionali a cui l’ente partecipa a vario titolo e gli accordi negoziali raggiunti con altri soggetti pubblici o privati per valorizzare il territorio, e cioè gli strumenti di programmazione negoziata. Questo iniziale approccio termina individuando i principali parametri di riferimento che saranno poi monitorati nel tempo. L’attenzione si sposterà quindi verso l’apparato dell’ente, con tutte le dotazioni patrimoniali, finanziarie e organizzative. Questa parte della sezione strategica si sviluppa delineando le caratteristiche delle "Condizioni interne”. L’analisi abbraccerà le tematiche connesse con l’erogazione dei servizi e le relative scelte di politica tributaria e tariffaria, e lo stato di avanzamento delle opere pubbliche. Si tratta di specificare l’entità delle risorse che saranno destinate a coprire il fabbisogno di spesa corrente e d'investimento, entrambi articolati nelle varie missioni. Si porrà inoltre attenzione sul mantenimento degli equilibri di bilancio nel tempo, e questo in termini di competenza e cassa, analizzando le problematiche connesse con l’eventuale ricorso all’indebitamento ed i possibili vincoli imposti dal patto di stabilità. La prima parte della Sezione operativa, chiamata “Valutazione generale dei mezzi finanziari”, si sposta nella direzione che privilegia il versante delle entrate, riprendono le risorse finanziarie per analizzarle in un’ottica contabile. Si procede a descrivere sia il trend storico che la previsione futura dei principali aggregati di bilancio (titoli). In questo contesto possono essere specificati sia gli indirizzi in materia di tariffe e tributi che le direttive sul ricorso all’indebitamento. L’iniziale visione d’insieme, di carattere prettamente strategico, si sposta ora nella direzione di una programmazione ancora più operativa dove, in corrispondenza di ciascuna missione suddivisa in programmi, si procederà a specificare le forme di finanziamento di ciascuna missione. Questo valore complessivo costituisce il fabbisogno di spesa della missione e relativi programmi, destinato a coprire le uscite correnti, rimborso prestiti ed investimenti. Saranno quindi descritti gli obiettivi operativi, insieme alle risorse strumentali e umane rese disponibili per raggiungere tale scopo. La seconda e ultima parte della sezione operativa, denominata "Programmazione del personale, opere pubbliche e patrimonio", ritorna ad abbracciare un'ottica complessiva e non più a livello di singola missione o programma. Viene infatti messo in risalto il fabbisogno di personale per il triennio, le opere pubbliche che l'amministrazione intende finanziare nello stesso periodo ed il piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio disponibile non strategico.
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO E GESTIONE Programma di mandato e pianificazione annuale L’attività di pianificazione di ciascun ente parte da lontano, ed ha origine con la definizione delle linee programmatiche di mandato che hanno accompagnato l’insediamento dell’amministrazione. In quel momento, la visione della società proposta dalla compagine vincente si era già misurata con le reali esigenze della collettività e dei suoi portatori di interesse, oltre che con i precisi vincoli finanziari. Questa pianificazione di ampio respiro, per tradursi in programmazione operativa, e quindi di immediato impatto con l’attività dell’ente, ha bisogno di essere aggiornata ogni anno per adattarsi così alle mutate condizioni della società locale, ma deve essere anche riscritta in un’ottica tale da tradurre gli obiettivi di massima in atti concreti. La programmazione operativa, pertanto, trasforma le direttive di massima in scelte adattate alle esigenze del triennio. Lo strumento per effettuare questo passaggio è il documento unico di programmazione (DUP). Adempimenti e formalità previste dal legislatore Il processo di programmazione previsto dal legislatore è molto laborioso. Si parte dal 31 luglio di ciascun anno, quando la giunta presenta al consiglio il documento unico di programmazione (DUP) con il quale identifica, in modo sistematico e unitario, le scelte di natura strategica ed operativa per il triennio futuro. L’elaborato si compone di due parti, denominate rispettivamente sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO). Entro il successivo 15 novembre la giunta approva lo schema del bilancio di previsione da sottoporre al consiglio e, nel caso siano sopraggiunte variazioni al quadro normativo, aggiorna l’originaria stesura del documento unico. Entro il 31 dicembre, infine, il consiglio approva il DUP e il bilancio definitivi, con gli obiettivi e le finanze per il triennio. La programmazione strategica (SeS) La sezione strategica aggiorna le linee di mandato e individua la strategia dell’ente; identifica le decisioni principali del programma di mandato che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche da sviluppare per conseguire le finalità istituzionali e gli indirizzi generali precisando gli strumenti scelti dall'ente per rendicontare il proprio operato. I caratteri qualificanti di questo approccio, come richiede la norma, sono la valenza pluriennale del processo, l'interdipendenza e la coerenza dei vari strumenti, unita alla lettura non solo contabile. È per ottenere questo che la sezione svilupperà ciascun argomento dal punto di vista sia numerico che descrittivo, ma anche espositivo, impiegando le modalità che la moderna tecnica grafica offre. La programmazione operativa (SeO) La sezione operativa definisce gli obiettivi dei programmi in cui si articolano le missioni, individuando i fabbisogni e relativi finanziamenti, le dotazioni strumentali ed umane. Questo documento orienterà le deliberazioni degli organi collegiali in materia, e sarà il punto di rifermento per la verifica sullo stato di attuazione dei programmi. Dato che gli stanziamenti dei singoli programmi, composti da spese correnti, rimborso prestiti e investimenti, sono già presenti nel bilancio, si è preferito razionalizzare il contenuto della SeO evitando di riportare anche in questo documento i medesimi importi. Nella sezione saranno descritti gli obiettivi operativi con le dotazioni strumentali e umane dei singoli programmi per missione, rinviando al modello del bilancio la lettura dei dati finanziari.
Analisi delle condizioni esterne La sezione strategica aggiorna le linee di mandato e individua la strategia dell’ente; identifica le decisioni principali che caratterizzano il programma di mandato che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche da sviluppare per conseguire le finalità istituzionali e gli indirizzi generali di programmazione. Sono precisati gli strumenti attraverso i quali l'ente rendiconterà il proprio operato durante il mandato, informando così i cittadini sul grado di realizzazione dei programmi. La scelta degli obiettivi è preceduta da un processo di analisi strategica delle condizioni esterne, descritto in questa parte del documento, che riprende gli obiettivi di periodo individuati dal governo, valuta la situazione socio-economica (popolazione, territorio, servizi , economia e programmazione negoziata) ed adotta i parametri di controllo sull’evoluzione dei flussi finanziari. L'analisi strategica delle condizioni esterne sarà invece descritta nella parte seguente del DUP. Obiettivi individuati dal governo (condizioni esterne) Gli obiettivi strategici dell'ente dipendono molto dal margine di manovra concesso dall'autorità centrale. L'analisi delle condizioni esterne parte quindi da una valutazione di massima sul contenuto degli obiettivi del governo per il medesimo arco di tempo, anche se solo presentati al parlamento e non ancora tradotti in legge. Si tratta di valutare il grado di impatto degli indirizzi presenti nella decisione di finanza pubblica (è il documento governativo paragonabile alla sezione strategica del DUP) sulla possibilità di manovra dell'ente locale. Allo stesso tempo, se già disponibili, vanno prese in considerazione le direttive per l'intera finanza pubblica richiamate nella legge di stabilità (documento paragonabile alla sezione operativa del DUP) oltre che gli aspetti quantitativi e finanziari riportati nel bilancio dello stato (paragonabile, per funzionalità e scopo, al bilancio triennale di un ente locale). In questo contesto, ad esempio, potrebbero già essere state delineate le scelte sul patto di stabilità. Valutazione socio-economica del territorio (condizioni esterne) Si tratta di analizzare la situazione ambientale in cui l'amministrazione si trova ad operare per riuscire poi a tradurre gli obiettivi generali nei più concreti e immediati obiettivi operativi. L'analisi socio-economica affronta tematiche diverse e tutte legate, in modo diretto ed immediato, al territorio ed alla realtà locale. Saranno pertanto affrontati gli aspetti statisti della popolazione e la tendenza demografica in atto, la gestione del territorio con la relativa pianificazione territoriale, la disponibilità di strutture per l'erogazione di servizi al cittadino, tali da consentire un'adeguata risposta alla domanda di servizi pubblici locali proveniente dalla cittadinanza, gli aspetti strutturali e congiunturali dell'economia insediata nel territorio, con le possibili prospettive di concreto sviluppo economico locale, le sinergie messe in atto da questa o da precedenti amministrazioni mediante l'utilizzo dei diversi strumenti e modalità offerti dalla programmazione di tipo negoziale. Parametri per identificare i flussi finanziari (condizioni esterne) Il punto di riferimento di questo segmento di analisi delle condizioni esterne si ritrova nei richiami presenti nella norma che descrive il contenuto consigliato del documento unico di programmazione. Si suggerisce infatti di individuare, e poi adottare, dei parametri economici per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente tali da segnalare, in corso d'opera, le differenze che potrebbero instaurarsi rispetto i parametri di riferimento nazionali. Dopo questa premessa, gli indicatori che saranno effettivamente adottati in chiave locale sono di prevalente natura finanziaria, e quindi di più facile ed immediato riscontro, e sono ottenuti dal rapporto tra valori finanziari e fisici o tra valori esclusivamente finanziari. Oltre a questa base, l'ente dovrà comunque monitorare i valori assunti dai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà, ossia gli indici scelti dal ministero per segnalare una situazione di pre-dissesto.
OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DAL GOVERNO Nota di aggiornamento al DEF Il governo ha approvato la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2016; si tratta della relazione più recente in cui viene fatto il punto sugli obiettivi a cui il paese deve tendere dal 2017. Nella relazione accompagnatoria al parlamento, il governo conferma “..il suo impegno a ridurre il disavanzo e lo stock didebito delle amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL. L’obiettivodi medio periodo rimane il pareggio di bilancio, dapprima in terministrutturali e quindi in termini nominali. In coerenza con quanto previstonella comunicazione della commissione europea del 13 gennaio scorso,che ha chiarito le modalità di utilizzo dei margini di flessibilità del pattodi stabilità e crescita , il governo intende utilizzare pienamente isuddetti margini di flessibilità. Ciò, onde irrobustire i primi segnali diripresa della crescita del prodotto e rafforzare per questa via il processodi consolidamento fiscale . I presupposti dell’intervento La manovra sul 2017 parte dalla constatazione che l'economia “..ha recentemente mostrato segnali di ripresa, testimoniati da due incrementi consecutivi del PIL reale nella prima metà dell’anno in corso. Tuttavia, va tenuto conto dell’intensità della caduta del prodotto registrata negli ultimi anni e del fatto che il PIL è ancora lontano dai livelli pre-crisi. Il basso tasso di crescita registrato dall’Italia già negli anni pre-2008 evidenzia i problemi strutturali dell’economia, alla soluzione dei quali il governo sta dedicando larga parte del suo sforzo. I ritardi strutturali e le conseguenze della prolungata crisi richiedono uno sforzo eccezionale di riforma sia dell’economia reale che del sistema finanziario. Le riforme strutturali e le misure di natura fiscale messe in campo e quelle programmate per il prossimo futuro sono volte a migliorare la crescita potenziale agendo sul mercato dei beni e dei servizi, su quello del lavoro così come su quello cruciale del credito. I contenuti della legge di stabilità 2017 Le misure che il governo intende perseguire “...operano in continuità con le politiche già adottate negli anni precedenti. In tal senso, sono previsti interventi nei settori più rilevanti per la crescita economica e la riduzione della pressione fiscale per le famiglie e le imprese, con l'obiettivo di supportare la competitività del paese e la domanda aggregata. La riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica contribuiranno in misura prevalente al finanziamento delle misure e al miglioramento qualitativo della spesa. In particolare, nel 2016 l’azione di governo si concentrerà su: misure di alleviamento della povertà e stimolo all’occupazione, investimenti, innovazione, efficienza energetica e rivitalizzazione dell’economi ; sostegno alle famiglie e imprese anche attraverso l’eliminazione dell’imposizione fiscale sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui macchinari ; azzeramento per l’anno 2017 delle clausole di salvaguardia . Nota di aggiornamento e obiettivi 2018 La Nota delinea anche alcuni obiettivi per il 2018, prevedendo “..una riduzione della tassazione sugli utili aziendali, con l’obiettivo di avvicinarla agli standard europei e di accrescere l’occupazione e la competitività nell’attrarre imprese ed investimenti. Il fatto che essa venga prevista sin d’ora, congiuntamente alle iniziative di stimolo agli investimenti, costituirà un fattore di traino dell’accumulazione di capitale e della crescita. La ripresa degli investimenti è essenziale sia per sostenere la crescita potenziale nel medio periodo che la domanda nel breve periodo. A tale ripresa si affiancano le misure volte ad aumentare il reddito disponibile delle famiglie e a rafforzare la fiducia di consumatori e imprese, contribuendo ulteriormente alla ripresa. La crescita della domanda interna, a sua volta, rafforza l’impatto della crescita delle esportazioni e rende l’economia meno vulnerabile a possibili cambiamenti del quadro globale.
a) POPOLAZIONE Dopo aver registrato un notevole incremento nei decenni passati, la popolazione ha conosciuto una situazione di stabilità, con un saldo naturale in sostanziale decremento, e con un saldo migratorio che registra un afflusso di popolazione straniera. Come nel resto del Paese, si rileva un significativo invecchiamento della popolazione, evidenziato anche dai principali indicatori demografici. La presenza di una fascia di popolazione anziana in crescita ha richiesto una revisione dei servizi sociali offerti dall’Amministrazione, per tener conto delle nuove esigenze. Così come una presenza di cittadini stranieri ha comportato la necessità di rispondere con servizi sociali ed educativi. La presenza sul territorio di istituti scolastici della media secondaria determina un afflusso di popolazione giovanile nei giorni feriali della settimana, e ciò ha richiesto all’Amministrazione di adeguare i servizi offerti. Si rileva negli ultimi anni un flusso crescente di presenze turistiche, legate alle attività di promozione e valorizzazione del patrimonio museale, degli scavi archeologici della antica Aeclanum e di tutte le manifestazioni culturali espressione della identità storica e culturale della comunità eclanese. Questa sezione è dedicata alla popolazione e alle sue caratteristiche socio demografiche . I dati consentono una visione generale della composizione della cittadinanza, tenendo conto anche dei cittadini non nativi e di quelli emigrati altrove. ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE POPOLAZIONE 2012 2013 2014 2015 2016 7.803 7.833 7.778 7.702 7624 TABSeS_10050 DETTAGLIO ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE POPOLAZIONE 2012 2013 2014 2015 2016 Nati 48 38 50 54 52 Morti 84 65 8 58 90 SALDO -36 -327 -38 -4 -38 NATURALE Iscritti 139 177 106 132 101 Cancellati 190 120 123 153 5 SALDO -51 -57 -17 -21 96 MIGRATORIO TOTALE 7624 POPOLAZIONE 7.803 7.833 7.778 7.702 TABSeS_10060 COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE 2012 2013 2014 2015 2016 MASCHI 3.823 3.857 3.836 3.809 3757 FEMMINE 3.980 3.976 3.942 3.893 3867 TOTALE 7.803 7.833 7.778 7.702 7624 TABSeS_10070 FASCE DI ETÀ DELLA POPOLAZIONE 2012 2013 2014 2015 2016 0 – 19 1.389 1.391 1.385 1.202 1252 20 – 34 1.319 1.315 1.296 2.354 2241 35 – 54 2.434 2.431 2.411 1.535 1551 55 – 74 1.91 1.909 1.909 1.263 1140 75 E OLTRE 748 778 777 1.348 1440 TOTALE 7.803 7.833 7.778 7.702 7624 TABSeS_10090
DATI RELATIVI ALL’IMMIGRAZIONE 2012 2013 2014 2015 2016 MASCHI 51 83 46 43 47 FEMMINE 88 94 60 44 59 TOTALE 139 177 106 87 106 TABSeS_10080 TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE La centralità del territorio Secondo l'ordinamento degli enti locali, spettano al comune tutte le funzioni amministrative relative alla popolazione e al territorio, in particolare modo quelle connesse con i servizi alla persona e alla comunità, l'assetto ed uso del territorio e lo sviluppo economico. Il comune, per poter esercitare tali funzioni in ambiti adeguati, può mettere in atto anche delle forme di decentramento e di cooperazione con altri enti territoriali. Il territorio, e in particolare le regole che ne disciplinano lo sviluppo e l'assetto socio economico, rientrano tra le funzioni fondamentali attribuite al comune. Pianificazione territoriale Per governare il proprio territorio bisogna valutare, regolare, pianificare, localizzare e attuare tutto quel ventaglio di strumenti e interventi che la legge attribuisce ad ogni ente locale. Accanto a ciò, esistono altre funzioni che interessano la fase operativa e che mirano a vigilare, valorizzare e tutelare il territorio. Si tratta di gestire i mutamenti affinché siano, entro certi limiti, non in contrasto con i più generali obiettivi di sviluppo. Per fare ciò, l'ente si dota di una serie di regolamenti che operano in vari campi: urbanistica, edilizia, commercio, difesa del suolo e tutela dell'ambiente. Territorio (ambiente geografico) Estensione geografica Superficie (Kmq.) 33 Risorse idriche Laghi (num.) 0 Fiumi e torrenti (num.) 4 Strade Comunali (Km.) 235 Centro(Km.) 24 Territorio (urbanistica) Piani e strumenti urbanistici vigenti Piano regolatore adottato (S/N) Si Piano regolatore approvato (S/N) Si Piano di governo del territorio (S/N) No Programma di fabbricazione (S/N) No Piano edilizia economica e popolare (S/N) No Piano insediamenti produttivi Industriali (S/N) No Artigianali (S/N) No Commerciali (S/N) No Altri strumenti (S/N) No
1) PARAMETRI PER IDENTIFICARE L’EVOLUZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI a) CONSIDERAZIONI GENERALI RELATIVE ALL’ENTE Nel corso di questi ultimi anni l’Ente ha potuto garantire la stabilità degli equilibri di bilancio fronteggiando la riduzione dei trasferimenti erariali. Gli esercizi finanziari si sono conclusi con significativi avanzi di amministrazione. Anche i rendiconti economici hanno registrato risultati positivi, determinando così una crescita del patrimonio comunale. Questo resta comunque elevato, determinando l’esigenza di una sua analisi, al fine di individuare delle possibilità di valorizzazione e alienazione che consentano il finanziamento di nuove opere. Il calo dei trasferimenti erariali e regionali è stato compensato mediante una politica finanziaria tesa al contenimento dell’evoluzione della spesa corrente. Sono state riviste e adeguate le tariffe di tutti i servizi, pur prevedendo aiuti e sussidi per le situazioni sociali di maggiore difficoltà. E’ stata attivata la capacità tributaria propria, confermando le tariffe TARI e TASI e addizionale comunale IRPEF. Con tali provvedimenti si prevede di continuare a mantenere gli equilibri di bilancio, garantendo elevati livelli dei servizi e prevedendo di nuovi, soprattutto nel settore sociale, culturale ed educativo.
SEZIONE STRATEGICA – PARTE SECONDA ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE 1) ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI (SPL) a) MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI SERVIZIO TASSO DI COPERTURA 2018 2019 2020 Mense 68.60% 68.60% 68.60% Trasporto scolastico 32.67% 32.67% 32.67% MEDIA % 66.97% 66.97% 66.97% TABSeS_20010 b) LA GESTIONE TRAMITE ENTI STRUMENTALI LE SOCIETÀ PARTECIPATE DELL’ENTE L’Unica società partecipata dell’Ente Comune di Mirabella Eclano è l’Alto Calore Spa con una quota di partecipazione del 1.09%.
2) INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA RELATIVI ALLE RISORSE E AGLI IMPIEGHI a) POLITICA FISCALE L’Ente ha adeguato i propri regolamenti tributari a quanto previsto dalla normativa nazionale in merito a IMU, TASI e TARI, pur evidenziando tuttavia che le frequenti modifiche legislative mal si conciliano che una corretta pianificazione finanziaria a medio- lungo termine. Il gettito dei tributi citati è previsto stabile per quanto concerne IMU e TASI; in riduzione per quanto concerne la TARI. In aumento per quanto invece concerne gli altri tributi. In merito alle entrate tributarie in esame, l’Ente registra una buona capacità di realizzazione dei relativi introiti, connessa al potenziamento dell’attività di accertamento, grazie alla esternalizzazione del relativo servizio comprensivo anche della riscossione coattiva delle dette entrate. I residui attivi dei tributi sono in costante riduzione. L’Ente continuerà a mantenere tale gestione del servizio tributi e ciò consentirà di mantenere adeguati livelli di efficienza del servizio, tenendo contenuti i costi. ALIQUOTE E INTROITI IMU Con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 28/07/2015 l’Ente ha determinato le aliquote per l’applicazione dell’IMU per l’anno 2015. Sono state confermate le aliquote già in vigore, nella misura così definita: TIPOLOGIA IMPONIBILE ALIQUOTA Abitazione principale ricompresa nelle categoria catastali A1, A8 e A9 (e relative pertinenze come 4 per mille definite nel regolamento IMU): Tutti i restanti immobili, comprese le aree 8,60 per mille edificabili TABSeS_20029 2018 2019 2020 ENTRATA PREVISTA 1.097.943,62 1.097.943,62 1.097.943,62 TABSeS_20030 ALIQUOTE E INTROITI TASI Con deliberazione del Consiglio comunale n. 29 del 4/09/2014 l’Ente ha determinato le aliquote per l’applicazione della TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili), confermate per l’anno 2018. ALIQUOTA TIPOLOGIA DELL’IMMOBILE ALIQUOTA IMU ALIQUOTA TASI TOTALE Altri immobili e aree fabbricabili 8,6 1,5 10,1 Abitazione principale e pertinenze 4,0 1,5 5,5
Fabbricati rurali ad uso strumentale 0,0 1,0 1,0 TABSeS_20039 2018 2019 2020 ENTRATA PREVISTA 290.695,87 290.695,87 290.695,87 TABSeS_20040 TARIFFE E INTROITI TARI Il gettito previsto per le entrate da ruolo Tari è il seguente: 2018 2019 2020 ENTRATA PREVISTA 1.460.397,42 1.460.397,42 1.460.397,42 TABSeS_20050 ALIQUOTE E INTROITI IRPEF Con deliberazione del Consiglio comunale n. 18 del28/07/2015 l’Ente ha determinato le aliquote per l’applicazione dell’Addizionale comunale all’IRPEF,nella misura dello 0,8%. 2018 2019 2020 ENTRATA PREVISTA 390.000,00 390.000,00 390.000,00 TABSeS_20060 b) POLITICA RELATIVA ALLA SPESA CORRENTE La spesa corrente dell’Ente ha conosciuto in questi anni l’evoluzione rappresentata nella sottostante tabella. Gli aggregati più rilevanti riguardano la spesa di personale, le forniture di servizi, gli acquisti di beni, gli interessi sul debito. Tra le voci più significative vanno ricordate le spese per le utenze varie (gas, energia elettrica, telefonia) e le spese per le manutenzioni ordinarie. E’ intenzione dell’Amministrazione procedere a un’analisi approfondita di queste voci, al fine di pervenire a una razionalizzazione e un contenimento. Per quanto concerne le spese energetiche, si intende procedere alla redazione di un piano di efficientamento degli immobili comunali per la riduzione dei consumi. Per quanto concerne le manutenzioni ordinarie si intende invece valutare delle modalità alternative di realizzazione degli interventi. Tra le spese connesse negli ultimi anni a una più rapida evoluzione si registrano le spese per l’ energia elettrica, per le manutenzioni ordinarie anche di riparazione dei veicoli. Per quanto concerne le stesse occorrerà elaborare un programma di efficientamento della pubblica illuminazione, con riduzione dei costi relativi al consumo di energia elettrica, nonché valutare la possibilità di realizzazione affidamenti a terzi dei relativi servizi di manutenzione. ANDAMENTO DELLA SPESA CORRENTE 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 SPESA CORRENTE (impegni/ 5.935.858,90 4.917.718,06 5.070.261,29 5.174.965,98 5.031.120,98 5.009.188,03 4.985.797,44 stanziamenti) TABSeS_20080
POLITICA IN MATERIA DI RISORSE UMANE Attualmente il Comune di Mirabella Eclano ha una popolazione al 31/12/2017 di 7592 abitanti e non versa in condizioni di dissesto. Conta attualmente in servizio n. 27 unità e il rapporto dipendenti – popolazione è di 1/281; E’ stato approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 13 del 30/01/2018 il fabbisogno del personale 2018/2020. c) ANALISI DELLE NECESSITÀ FINANZIARIE E STRUTTURALI PER L’ESPLETAMENTO DEI PROGRAMMI Gli obiettivi dell’Amministrazione, contenuti nel programma di mandato [o nelle linee programmatiche] trovano dettagliata articolazione nella Sezione operativa di questo DUP. Più specificatamente, l’Amministrazione intende procedere a una riqualificazione della spesa, a un contenimento delle spese generali e amministrative, a favore di un incremento delle spese per l’edilizia sociale, per la manutenzione degli edifici scolastici, per il settore cultura, turismo, sport e della viabilità. Le risorse destinate al mantenimento e al potenziamento dei programmi sono rappresentati nella tabella sottostante. Il finanziamento delle relative spese avverrà attraverso un adeguamento delle entrate tributarie (come sopra definito) e tramite un adeguamento delle tariffe dei servizi erogati. d) PIANO TRIENNALE DELL AZIONI POSITIVE E’ stato adottato con deliberazione di G.C. n.14 del 30.01.2018 il piano triennale delle azioni positive. e) PIANO ANTICORRUZIONE E’ stato adottato con deliberazione di G.C. n.20 del 30.01.2018 il piano triennale per la prevenzione della Corruzione e per la trasparenza 2018/2020. f) PROGRAMMA BIENNALE BENI E SERVIZI Visto che l'art. 21 del D.Lgs n. 50 del 18/04/2016 ( nuovo Codice dei contratti) al comma 1 stabilisce che : " Le Amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori adottano il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei lavori pubblici, nonché i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio e per gli enti locali, secondo le norme che disciplinano la programmazione economica finanziaria degli Enti; Al comma 6 che “Il programma biennale di forniture e servizi e i relativi aggiornamenti annuali contengono gli acquisti di beni e servizi di importo unitario stimato superiore o pari a euro 40.000,00”; Nell'ambito del programma le amministrazioni aggiudicatrici individuano i bisogni che possono essere soddisfatti con capacità finanziarie; Le Amministrazioni pubbliche comunicano entro il mese di ottobre l'elenco degli acquisti di forniture e servizi di importo superiore a 1 milione di euro che prevedono di inserire nel programma biennale; I programmi sono pubblicati sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Osservatorio di cui all'art. 213, anche tramite sistemi informatizzati delle Regioni e delle Province autonome; Visto che gli uffici comunali hanno comunicato quali servizi e forniture di importo pari o superiore a euro 40.000,00 verranno acquisiti nel biennio 2018/2019 e i contratti in essere anno 2017; Risulta necessario approvare il seguente Programma biennale degli acquisti di servizi e forniture 2018- 2019, ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs 50/2016, quale parte integrante e sostanziale;
Descrizione Contratti in essere Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 Importo lordo Importo lordo Importo lordo SERVIZIO DI TRASPORTO Periodo SCOLASTICO PER GLI ottobre/dicembre ANNI 2017/2018 – 2018/2019 € 13.263,00 € 52.053,00 € 52.053,00 GESTIONE SERVIZI CIMITERIALI E MANUTENZIONE DEL CIMITERO Triennio € 48.800,00 € 48.800,00 € 48.800,00 2017/2019 SERVIZIO DI SPAZZAMENTO STRADALE E PULIZIA URBANA NEL TERRITORIO COMUNALE – € 115.427,00 € 115.427,00 € 115.427,00 Triennio 2017-2019 SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA – BIENNIO 2017/2018 – 2018/2019 € 97121,00 € 97.121,00 € 97.121,00 Dare mandato all'ufficio gare, appalti e contratti di pubblicare il programma nel sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e dell'Osservatorio di cui all'art. 213 del D.Lgs 50/2016 e di trasmettere l'elenco di forniture e servizi superiore a 1 milione di euro al tavolo Tecnico dei soggetti aggregatori di cui all'art. 9 comma 2 del D.L. n. 66/2014 convertito in Legge 89/2014. g) PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA TRIENNIO 2018 - 2020 Visti i commi 4, 5, 6 dell'art. 16 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 15 luglio 2011, n. 111 che, testualmente, recitano: «4. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 11, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono adottare entro il 31 marzo di ogni anno piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche. Detti piani indicano la spesa sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci di spesa interessate e i correlati obiettivi in termini fisici e finanziari. 5. In relazione ai processi di cui al comma 4, le eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle già previste dalla normativa vigente, dall'articolo 12 e dal presente articolo ai fini del miglioramento dei saldi di finanza pubblica, possono essere utilizzate annualmente, nell'importo massimo del 50 per cento, per la contrattazione integrativa, di cui il 50 per cento destinato alla erogazione dei premi previsti dall'articolo 19 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. La restante quota è versata annualmente dagli enti e dalle amministrazioni dotati di autonomia finanziaria ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica agli enti territoriali e agli enti, di competenza regionale o delle provincie autonome di Trento e di Bolzano, del SSN. Le risorse di cui al primo periodo sono utilizzabili solo se a consuntivo è accertato, con riferimento a ciascun esercizio, dalle amministrazioni interessate, il raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuna delle singole voci di spesa previste nei piani di cui al comma 4 e i conseguenti risparmi. I risparmi sono certificati, ai sensi della normativa vigente, dai competenti organi di controllo. Per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri la verifica viene effettuata dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato per il tramite, rispettivamente, dell'UBRRAC e degli uffici centrali di bilancio e dalla Presidenza del Consiglio - Dipartimento della funzione pubblica. 6. I piani adottati dalle amministrazioni sono oggetto di informazione alle organizzazioni sindacali rappresentative.»; Visto l’art. 9, commi 1 e 2 bis, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, in l. 30 luglio 2010, n. 122 che testualmente recitano: «1. Per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statisti ca (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica retributiva, ivi incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d’anno, fermo in ogni caso quanto previsto dal comma 21, terzo e quarto periodo, per le progressioni di carriera comunque
denominate, maternità, malattia, missioni svolte all’estero, effettiva presenza in servizio, fatto salvo qua nto previsto dal comma 17, secondo periodo, e dall’ articolo 8, comma 14. 2-bis. A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2014 l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui all’ articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. A decorrere dal 1° gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono decurtate di un importo pari alle riduzioni operate per effetto del precedente periodo. »; Atteso che la Corte dei Conti, sezione delle Autonomie, con propria pronuncia n. 2/2013, ha affermato il seguente principio di diritto: “In coerenza con i vincoli delineati dall’art. 9, commi 1 e 2-bis, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, in l. 30 luglio 2010, n. 122, la possibilità concreta di integrare le risorse finanziarie variabili destinate alla contrattazione decentrata integrativa in deroga al tetto di spesa previsto dal comma 2-bis, è subordinata al conseguimento di effettive economie di spesa risultanti dai processi di attuazione dei Piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 16 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, in l. 15 luglio 2011, n. 111, quale effetto di specifiche iniziative volte al raggiungimento di puntuali obiettivi di incremento della produttività individuale del personale interno all’Amministrazione da realizzare mediante il diretto coinvolgimento delle unità lavorative in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro”; Si approva il Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa , redatto ai sensi dell’art. 16, comma 4, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
NECESSITÀ FINANZIARIE PER MISSIONI E PROGRAMMI Le risorse destinate a missioni e programmi Il finanziamento delle decisioni di spesa è il presupposto su cui poggia la successiva distribuzione delle risorse. Si può dare seguito ad un intervento che comporta un esborso solo in presenza della contropartita finanziaria. Questo significa che l'ente è autorizzato ad operare con specifici interventi di spesa solo se l'attività ha ottenuto la richiesta copertura. Fermo restando il principio del pareggio, la decisione di impiegare le risorse nei diversi programmi in cui si articola la missione nasce da valutazioni di carattere politico o da esigenze di tipo tecnico. Ciascuna missione può richiedere interventi di parte corrente, rimborso prestiti o in c/capitale. Una missione può essere finanziata da risorse appartenenti allo stesso ambito (missione che si autofinanzia con risorse proprie) oppure, avendo un fabbisogno superiore alla propria disponibilità, deve essere finanziata dall'eccedenza di risorse reperite da altre missioni (la missione in avanzo finanzia quella in deficit). MISSIONE PROGRAMMA TOTALE 2018 2018 2019 2020 CASSA CP CP CP SERVIZI ISTITUZIONALI, 1 GENERALI E DI GESTIONE 1 ORGANI ISTITUZIONALI 139.294,00 83.100,00 83.100,00 83.100,00 2 SEGRETERIA GENERALE 718.334,97 500.284,32 467.370,01 467.370,01 GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E 3 PROVVEDITORATO 472.775,68 410.562,92 398.898,94 392.445,37 GESTIONE DELLE ENTRATE 4 TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI 244.435,27 144.118,96 147.174,16 142.174,16 GESTIONE DEI BENI 5 DEMANIALI E PATRIMONIALI 33.535,98 25.500,23 25.500,23 25.500,23 6 UFFICIO TECNICO 441.076,10 344.746,33 317.031,19 317.031,19 ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI - ANAGRAFE E 7 STATO CIVILE 146.863,86 123.286,60 122.466,16 122.466,16 STATISTICA E SISTEMI 8 INFORMATICI 0,00 0,00 0,00 0,00 ASSISTENZA TECNICO- AMMINISTRATIVA AGLI ENTI 9 LOCALI 0,00 0,00 0,00 0,00 10 RISORSE UMANE 0,00 0,00 0,00 0,00 11 ALTRI SERVIZI GENERALI 25.177,20 20.037,88 20.037,88 20.037,88 TOTALE 2.221.493,06 1.651.637,24 1.581.578,57 1.920.125,00 2 GIUSTIZIA 1 UFFICI GIUDIZIARI 27.805,88 10.000,00 10.000,00 10.000,00 CASA CIRCONDARIALE E 2 ALTRI SERVIZI 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 27.805,88 10.000,00 10.000,00 10.000,00 ORDINE PUBBLICO E POLIZIA LOCALE E 3 SICUREZZA 1 AMMINISTRATIVA 213.447,90 189.763,64 200.532,48 200.532,48 SISTEMA INTEGRATO DI 2 SICUREZZA URBANA 300.000,00 300.000,00 0,00 0,00 TOTALE 513.447,90 489.763,64 200.532,48 200.532,48 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO 4 STUDIO 1 ISTRUZIONE PRESCOLASTICA 428.814,23 425.207,78 3.150,00 3.150,00
ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE 2 NON UNIVERSITARIA 3.367.443,96 3.323.936,59 122.054,59 120.078,54 4 ISTRUZIONE UNIVERSITARIA 0,00 0,00 0,00 0,00 ISTRUZIONE TECNICA 5 SUPERIORE 0,00 0,00 0,00 0,00 SERVIZI AUSILIARI 6 ALL'ISTRUZIONE 262.685,93 225.814,39 225.077,62 225.077,62 7 DIRITTO ALLO STUDIO 90.758,10 37.075,84 27.080,18 27.080,18 TOTALE 4.149.702,22 4.012.034,60 377.362,39 375.386,34 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA' VALORIZZAZIONE DEI BENI DI 5 CULTURALI 1 INTERESSE STORICO 239.498,90 237.683,90 4.135.137,57 10.958.117,97 ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL 2 SETTORE CULTURALE 21.792,08 19.500,00 2.319.500,00 19.500,00 TOTALE 261.290,98 257.183,90 6.454.637,57 10.977.617,97 POLITICHE GIOVANILI, SPORT 6 E TEMPO LIBERO 1 SPORT E TEMPO LIBERO 199.849,24 195.844,45 43.799,12 41.685,20 2 GIOVANI 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 199.849,24 195.844,45 43.799,12 41.685,20 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE 7 TURISMO 1 DEL TURISMO 166.167,00 25.000,00 30.000,00 25.000,00 TOTALE 166.167,00 25.000,00 30.000,00 25.000,00 ASSETTO DEL TERRITORIO ED URBANISTICA E ASSETTO DEL 8 EDILIZIA ABITATIVA 1 TERRITORIO 31.139,17 0,00 0,00 963.599,52 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E PIANI DI EDILIZIA ECONOMICO- 2 POPOLARE 498.478,31 420.720,00 97.521,32 97.521,32 TOTALE 529.617,48 420.720,00 97.521,32 1.061.120,84 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E 9 DELL'AMBIENTE 1 DIFESA DEL SUOLO 5.000,00 5.000,00 2.081.429,35 5.000,00 TUTELA, VALORIZZAZIONE E 2 RECUPERO AMBIENTALE 5.125.848,27 4.684.871,70 1.516.250,84 1.220.962,45 3 RIFIUTI 2.260.491,55 1.385.211,72 1.385.211,72 1.385.211,72 4 SERVIZIO IDRICO INTEGRATO 324.412,48 180.083,16 4.785.380,43 170.461,49 AREE PROTETTE, PARCHI NATURALI, PROTEZIONE NATURALISTICA E 5 FORESTAZIONE 15.164,48 10.000,00 10.000,00 10.000,00 TUTELA E VALORIZZAZIONE 6 DELLE RISORSE IDRICHE 0,00 0,00 0,00 0,00 SVILUPPO SOSTENIBILE TERRITORIO MONTANO 7 PICCOLI COMUNI 0,00 0,00 0,00 0,00
QUALITA' DELL'ARIA E RIDUZIONE 8 DELL'INQUINAMENTO 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 7.730.916,78 6.265.166,58 9.778.272,34 2.791.635,66 TRASPORTI E DIRITTO ALLA 10 MOBILITA' 1 TRASPORTO FERROVIARIO 0,00 0,00 0,00 0,00 TRASPORTO PUBBLICO 2 LOCALE 0,00 0,00 0,00 0,00 3 TRASPORTO PER VIE D'ACQUA 0,00 0,00 0,00 0,00 ALTRE MODALITA' DI 4 TRASPORTO 0,00 0,00 0,00 0,00 VIABILITA' E INFRASTRUTTURE 5 STRADALI 5.594.660,62 3.836.020,20 9.084.173,46 2.619.071,28 TOTALE 5.594.660,62 3.836.020,20 9.084.173,46 2.619.071,28 SISTEMA DI PROTEZIONE 11 SOCCORSO CIVILE 1 CIVILE 0,00 0,00 0,00 0,00 INTERVENTI A SEGUITO DI 2 CALAMITA' NATURALI 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE INTERVENTI PER L'INFANZIA E 12 SOCIALI E FAMIGLIA 1 I MINORI E PER ASILI NIDO 0,00 0,00 0,00 0,00 INTERVENTI PER LA 2 DISABILITA' 0,00 0,00 0,00 0,00 3 INTERVENTI PER GLI ANZIANI 0,00 0,00 0,00 0,00 INTERVENTI PER I SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE 4 SOCIALE 0,00 0,00 0,00 0,00 5 INTERVENTI PER LE FAMIGLIE 89.693,22 11.972,39 14.488,77 14.488,77 INTERVENTI PER IL DIRITTO 6 ALLA CASA 150.433,45 0,00 0,00 0,00 PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI SOCIOSANITARI E 7 SOCIALI 263.156,58 51.500,00 51.500,00 51.500,00 COOPERAZIONE E 8 ASSOCIAZIONISMO 0,00 0,00 0,00 0,00 SERVIZIO NECROSCOPICO E 9 CIMITERIALE 73.268,00 62.000,00 62.000,00 62.000,00 TOTALE 576.551,25 125.472,39 127.988,77 127.988,77 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - FINANZIAMENTO ORDINARIO CORRENTE PER LA GARANZIA 13 TUTELA DELLA SALUTE 1 DEI LEA 0,00 0,00 0,00 0,00 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO CORRENTE PER LIVELLI DI ASSISTENZA 2 SUPERIORE AI LEA 0,00 0,00 0,00 0,00
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO CORRENTE PER LA COPERTURA DELLO SQUILIBRIO DI BILANCIO 3 CORRENTE 0,00 0,00 0,00 0,00 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - RIPIANI DI DISAVANZI SANITARI RELATIVI AD ESERCIZI 4 PREGRESSI 0,00 0,00 0,00 0,00 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - INVESTIMENTI 5 SANITARI 0,00 0,00 0,00 0,00 SERVIZIO SANITARIO REGIONALE - RESTITUZIONE 6 MAGGIORI GETTITI SSN 0,00 0,00 0,00 0,00 ULTERIORI SPESE IN MATERIA 7 SANITARIA 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 SVILUPPO ECONOMICO E INDUSTRIA, PMI E 14 COMPETITIVITA' 1 ARTIGIANATO 1.897.171,82 0,00 0,00 0,00 COMMERCIO - RETI DISTRIBUTIVE - TUTELA DEI 2 CONSUMATORI 5.790,84 5.790,84 5.514,00 5.223,69 3 RICERCA E INNOVAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 RETI E ALTRI SERVIZI DI 4 PUBBLICA UTILITA' 410.211,74 0,00 0,00 0,00 TOTALE 2.313.174,40 5.790,84 5.514,00 5.223,69 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL 15 PROFESSIONALE 1 MERCATO DEL LAVORO 0,00 0,00 0,00 0,00 2 FORMAZIONE PROFESSIONALE 0,00 0,00 0,00 0,00 3 SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLTURA, POLITICHE AGRICOLO E DEL SISTEMA 16 AGROALIMENTARI E PESCA 1 AGROALIMENTARE 0,00 0,00 0,00 0,00 2 CACCIA E PESCA 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE 17 DELLE FONTI ENERGETICHE 1 FONTI ENERGETICHE 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00
RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE RELAZIONI FINANZIARIE CON TERRITORIALI E LOCALI LE ALTRE AUTONOMIE 18 1 TERRITORIALI 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 RELAZIONI INTERNAZIONALI E COOPERAZIONE ALLO 19 RELAZIONI INTERNAZIONALI 1 SVILUPPO 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 20 FONDI E ACCANTONAMENTI 1 FONDO DI RISERVA 40.000,00 16.500,00 16.500,00 16.500,00 FONDO SVALUTAZIONE 2 CREDITI 0,00 362.290,92 410.596,38 458.901,84 3 ALTRI FONDI 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 40.000,00 378.790,92 427.096,38 475.401,84 QUOTA INTERESSI AMMORTAMENTO MUTUI E 50 DEBITO PUBBLICO 1 PRESTITI OBBLIGAZIONARI 0,00 0,00 0,00 0,00 QUOTA CAPITALE AMMORTAMENTO MUTUI E 2 PRESTITI OBBLIGAZIONARI 467.884,37 467.884,37 489.817,32 513.207,91 TOTALE 467.884,37 467.884,37 489.817,32 513.207,91 RESTITUZIONE 60 1 ANTICIPAZIONE DI TESORERIA 1.381.234,86 1.330.806,69 1.330.806,69 1.330.806,69 TOTALE 1.381.234,86 1.330.806,69 1.330.806,69 1.330.806,69 SERVIZI PER CONTO TERZI E 99 SERVIZI PER CONTO TERZI 1 PARTITE DI GIRO 12.953.282,38 12.908.000,00 12.908.000,00 12.908.000,00 ANTICIPAZIONI PER IL 2 FINANZIAMENTO DEL SSN 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE 12.953.282,38 12.908.000,00 12.908.000,00 12.908.000,00 TOTALE GENERALE 39.127.078,42 32.397.493,50 42.964.478,09 35.400.154,35
h) GESTIONE DEL PATRIMONIO L’Amministrazione intende proseguire la politica di consolidamento e manutenzione del proprio patrimonio immobiliare, procedendo a una ricognizione del patrimonio complesso per individuare delle potenzialità di alienazione. Nel corso degli anni, la politica di investimento dell’Ente ha determinato un notevole incremento del patrimonio, la cui consistenza, composizione ed evoluzione è rappresentata nella tabella sottostante. CONSISTENZA DEL PATRIMONIO CATEGORIA PATRIMONIALE 2016 2017 BENI DEMANIALI 58.108,14 60.142,35 ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 12.080.744,36 12.581.111,00 IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI 6.582.107,16 5.953.148,88 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 18.720.959,66 18.594.402,23 TABSeS_20120 f)PARAMETRI DI DEFICITARIETÀ STRUTTURALE I parametri di deficitarietà presi in considerazione sono quelli definiti con decreto del Ministero dell’interno 18 febbraio 2013 e pubblicati in G.U. n. 55 del 6 marzo dello stesso anno. In particolare, i parametri prendono in considerazione: 1) l’eventuale disavanzo di amministrazione; 2) i residui attivi dei titoli 1° e 3° di nuova formazione; 3) i residui attivi dei titoli 1° e 3° provenienti dalla gestione residui; 4) il volume dei residui passivi; 5) l’eventuale presenza di procedimenti di esecuzione forzata; 6) l’entità delle spese di personale rispetto alle entrate correnti; 7) l’entità di mutui e prestiti rispetto alle entrate correnti; 8) l’eventuale presenza di debiti fuori bilancio 9) l’eventuale presenza di anticipazioni di tesoreria non rimborsate alla fine dell’anno; 10) l’eventuale esigenza di far fronte a squilibri di bilancio. La presenza, e l’entità, di questi fattori di rischio danno un’immagine concreta e veritiera della solidità del bilancio dell’Ente. Se sono presenti più di tre fattori di rischio, l’Ente è da considerarsi “strutturalmente deficitario”, o sono previsti obblighi di legge per far fronte ai potenziali squilibri di bilancio. Nella tabella sotto rappresentata è evidenziata la situazione dell’Ente e l’evoluzione dei parametri nel corso del tempo dal 2014 al 2016. Nonostante ciò, l’Ente evidenzia una buona posizione in riferimento agli esposti parametri di deficitarietà. Le previsioni di bilancio consentono inoltre di stimare un mantenimento dei livelli degli altri parametri. PARAMETRO DESCRIZIONE PARAMETRO 2014 2015 2016
Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento 1 rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato NO NO NO contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento); Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai titoli I e III, con l'esclusione del Fondo sperimentale di riequilibrio (dal consuntivo 2012. Fino al 2011: con 2 l'esclusione dell'addizionale lrpef), superiori al 42 NO NO NO per cento dei valori di accertamento delle entrate dei medesimi titoli I e III esclusi i valori del Fondo sperimentale di riequilibrio (dal consuntivo 2012. Fino al 2011: con esclusione dell'addizionale lrpef); Ammontare dei residui attivi (provenienti dalla gestione residui) di cui al titolo I e al titolo III (dal rendiconto 2012: escluso Fondo Sperimentale 3 Riequilibrio) superiore al 65 per cento rapportato NO NO NO agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate dei medesimi titoli I e III (dal rendiconto 2012: escluso Fondo sperimentale di riequilibrio); Volume dei residui passivi complessivi provenienti 4 dal titolo I superiore al 40 per cento degli impegni NO NO NO della medesima spesa corrente; Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata 5 NO NO NO superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti; Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40 per cento per i comuni inferiori a 5.000 abitanti, 6 superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a NO NO NO 29.999 abitanti e superiore al 38 per cento per i comuni oltre i 29.999 abitanti (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale); Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 7 NO NO NO 120 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo (fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'art. 204 del tuoel); Consistenza dei debiti fuori bilancio formatisi nel corso dell'esercizio superiore all'1 per cento rispetto 8 ai valori di accertamento delle entrate correnti NO NO SI (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni); Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni 9 di tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento SI SI SI rispetto alle entrate correnti; Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del tuoel riferito allo 10 stesso esercizio con misure di alienazione di beni NO NO NO patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente. TABSeS_20140 2) INVESTIMENTI E REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE a) FABBISOGNO IN TERMINI DI SPESA DI INVESTIMENTO Le politiche e gli obiettivi dell’Amministrazione in materia di opere pubbliche sono esplicitate nel programma triennale e nell’elenco annuale, approvato con deliberazione di giunta Comunale n. 94 del 02/11/2017, riassunto nella sottostante tabella, che evidenzia anche le principali opere da realizzare. PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE 2018
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