DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE STRATEGICA - Città di Mirabella Eclano - DUP 2018/2020

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DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE SEZIONE STRATEGICA - Città di Mirabella Eclano - DUP 2018/2020
Città di Mirabella Eclano

    DUP 2018/2020
DOCUMENTO UNICO DI
 PROGRAMMAZIONE
SEZIONE STRATEGICA
La sessione annuale che approva il bilanciorappresenta sempre l'occasione per fare ilpunto sulla strada già percorsa
insieme eriaffermare, allo stesso tempo, la validità deicontenuti programmatici sottoscritti dalla
maggioranza. Con questo documento, che èil più importante strumento di pianificazioneannuale dell'attività dell’ente,
l'ente pone leprincipali basi della programmazione e detta,all’inizio di ogni esercizio, le linee strategichedella propria
azione di governo. In questocontesto, si procede ad individuare sia i
programmi da realizzare che i reali obbiettivida cogliere. Il tutto, avendo sempre presentele reali esigenze dei cittadini
ma anche il volume limitato di risorse disponibili.
Il punto di riferimento di questa Amministrazione, infatti, non può cheessere la collettività locale, con le proprie
necessità e le giuste aspettativedi miglioramento. Tutto questo, proiettato in un orizzonte che è triennale.
Questo documento, proprio perchè redatto in un modo che riteniamo siamoderno e di facile accesso, è sintomatico dello
sforzo che stiamosostenendo per stabilire un rapporto più diretto con i nostri interlocutori
politici, istituzionali e sociali. Un confronto basato sulla chiarezza degliintenti e sulla reale comprensione delle linee
guida a cui facciamo costanteriferimento. Comunicare in modo semplice il risultato di questo impegno cisembra il
modo migliore per chiudere il cerchio e fornire uno strumento diconoscenza degli aspetti quantitativi e qualitativi
dell'attività della nostrastruttura. Il tutto, finalizzato a conseguire gli obiettivi che il mandato elettivoha affidato alla
responsabilità politica di questa Amministrazione.
Il nostro auspicio è di poter fornire a chi legge, attraverso l’insieme delleinformazioni riportate nel principale
documento di programmazione, unquadro attendibile sul contenuto dell’azione amministrativa che l'intera
struttura comunale, nel suo insieme, si accinge ad intraprendere. E questo,affinché ciascuno possa valutare fin d'ora
la rispondenza degli obiettivistrategici dell'Amministrazione con i reali bisogni della nostra collettività.
Il programma amministrativo presentato a suo tempo agli elettori, a partiredal quale è stata chiesta e poi ottenuta la
fiducia, è quindi il metro con cuivalutare il nostro operato. Se il programma di mandato
dell'amministrazionerappresenta il vero punto di partenza, questo documento di pianificazione,suddiviso nelle
componenti strategica e operativa, ne costituisce il naturalesviluppo.
Non bisogna però dimenticare che il quadro economico in cui opera lapubblica amministrazione, e con essa il mondo
degli enti locali, è alquantocomplesso e lo scenario finanziario non offre certo facili opportunità. Ma ledisposizioni
contenute in questo bilancio di previsione sono il frutto discelte impegnative e coraggiose, decisioni che ribadiscono la
volontà diattuare gli obbiettivi strategici, mantenendo così molto forte l’impegno chederiva dalle responsabilità a suo
tempo ricevute.

                                                                                                               Il Sindaco
Questo documento, oggetto di un'attenta valutazione da parte degli organi deliberanti, unisce in se la capacità politica di
prefigurare finalità di ampio respiro con la necessità di dimensionare questi medesimi obiettivi alle reali risorse disponibili. E
questo, cercando di ponderare le diverse implicazioni presenti nell'intervallo di tempo considerato dalla programmazione.
Obiettivi e relative risorse, infatti, costituiscono due aspetti del medesimo problema. Ma non è facile pianificare l'attività quando
l'esigenza di uscire dalla quotidianità si scontra con la difficoltà di delineare una strategia di medio periodo, spesso dominata da
elementi di incertezza. Il contesto
della finanza locale, con la definizione di competenze e risorse certe, è lontano dal possedere una configurazione che sia stabile nel
contenuto e duratura nel tempo.
Il contenuto di questo elaborato vuole riaffermare la capacità politica dell'amministrazione di agire in base a comportamenti chiari
ed evidenti, e questo sia all'interno che all'esterno dell'ente. L'organo collegiale, chiamato ad approvare il principale documento di
pianificazione dell'ente, ma anche il cittadino in qualità di utente finale dei servizi erogati, devono poter ritrovare all'interno del
Documento unico di programmazione (DUP) le caratteristiche di una organizzazione che agisce per il conseguimento di obiettivi
ben definiti. Questo elaborato, proprio per rispondere alla
richiesta di chiarezza espositiva e di precisione nella presentazione, si compone di vari argomenti che formano un quadro
significativo delle scelte che l'amministrazione intende intraprendere nell'intervallo di tempo considerato.
Il documento unico di programmazione si suddivide in due sezioni, denominate Sezione strategica e Sezione operativa.
La prima (SeS) sviluppa ed aggiorna con cadenza annuale le linee programmatiche di mandato e individua, in modo coerente con il
quadro normativo, gli indirizzi strategici dell’ente.
 Nella sostanza, si tratta di adattare il programma originario definito nel momento di insediamento dell’amministrazione con le
mutate esigenze. La seconda sezione (SeO) riprenderà invece le decisioni strategiche dell’ente per calibrarle in un'ottica più
operativa, identificando così gli
obiettivi associati a ciascuna missione e programma. Il tutto, individuando le risorse finanziarie, strumentali e umane.
Venendo al contenuto, la prima parte della Sezione strategica, denominata "Condizioni esterne", affronta lo scenario in
cui si innesca l’intervento dell’ente, un contesto dominato da esigenze di più ampio respiro, con direttive e vincoli imposti dal
governo e un andamento demografico della popolazione inserito nella situazione del territorio locale. Si tratta quindi di delineare
sia il contesto ambientale che gli interlocutori istituzionali, e cioè il territorio ed i partner pubblici e privati con cui l’ente interagisce
per gestire talune problematiche di più vasto respiro. In questo ambito assumono importanza gli organismi gestionali a cui l’ente
partecipa a vario titolo e gli accordi negoziali raggiunti con altri soggetti pubblici o privati per valorizzare il territorio, e cioè gli
strumenti di programmazione negoziata.
 Questo iniziale approccio termina individuando i principali parametri di riferimento che saranno poi monitorati nel tempo.
L’attenzione si sposterà quindi verso l’apparato dell’ente, con tutte le dotazioni patrimoniali, finanziarie e organizzative.
Questa parte della sezione strategica si sviluppa delineando le caratteristiche delle "Condizioni interne”.
L’analisi abbraccerà le tematiche connesse con l’erogazione dei servizi e le relative scelte di politica tributaria e tariffaria, e lo stato
di avanzamento delle opere pubbliche. Si tratta di specificare l’entità delle risorse che saranno destinate a coprire il fabbisogno di
spesa corrente e d'investimento, entrambi articolati nelle varie missioni. Si porrà inoltre attenzione sul mantenimento degli
equilibri di bilancio nel tempo, e questo in termini di competenza e cassa, analizzando le problematiche connesse con l’eventuale
ricorso all’indebitamento ed i possibili vincoli imposti dal patto di stabilità.
La prima parte della Sezione operativa, chiamata “Valutazione generale dei mezzi finanziari”, si sposta nella direzione che
privilegia il versante delle entrate, riprendono le risorse finanziarie per analizzarle in un’ottica contabile. Si procede a descrivere sia
il trend storico che la previsione futura dei principali aggregati di bilancio (titoli). In questo contesto possono essere specificati sia
gli indirizzi in materia di tariffe e tributi che le direttive sul ricorso all’indebitamento.
L’iniziale visione d’insieme, di carattere prettamente strategico, si sposta ora nella direzione di una programmazione ancora più
operativa dove, in corrispondenza di ciascuna missione suddivisa in programmi, si procederà a specificare le forme di
finanziamento di ciascuna missione. Questo valore complessivo costituisce il fabbisogno di spesa della missione e relativi
programmi, destinato a coprire le uscite correnti, rimborso prestiti ed investimenti. Saranno quindi descritti gli obiettivi operativi,
insieme alle risorse strumentali e umane rese disponibili per raggiungere tale scopo.
La seconda e ultima parte della sezione operativa, denominata "Programmazione del personale, opere pubbliche e patrimonio",
ritorna ad abbracciare un'ottica complessiva e non più a livello di singola missione o programma. Viene infatti messo in risalto il
fabbisogno di personale per il triennio, le opere pubbliche che l'amministrazione intende finanziare nello stesso periodo ed il piano
di valorizzazione e alienazione del patrimonio disponibile non strategico.
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO E GESTIONE

Programma di mandato e pianificazione annuale
L’attività di pianificazione di ciascun ente parte da lontano, ed ha origine con la definizione delle linee programmatiche di
mandato che hanno accompagnato l’insediamento dell’amministrazione. In quel momento, la visione della società proposta dalla
compagine vincente si era già misurata con le reali esigenze della collettività e dei suoi portatori di interesse, oltre che con i precisi
vincoli finanziari. Questa pianificazione di ampio respiro, per tradursi in programmazione operativa, e quindi di immediato
impatto con l’attività dell’ente, ha bisogno di essere aggiornata ogni anno per adattarsi così alle mutate condizioni della società
locale, ma deve essere anche riscritta in un’ottica tale da tradurre gli obiettivi di massima in atti concreti.
La programmazione operativa, pertanto, trasforma le direttive di massima in scelte adattate alle esigenze del triennio. Lo
strumento per effettuare questo passaggio è il documento unico di programmazione (DUP).

Adempimenti e formalità previste dal legislatore
Il processo di programmazione previsto dal legislatore è molto laborioso. Si parte dal 31 luglio di ciascun anno, quando la giunta
presenta al consiglio il documento unico di programmazione (DUP) con il quale identifica, in modo sistematico e unitario, le scelte
di natura strategica ed
operativa per il triennio futuro. L’elaborato si compone di due parti, denominate rispettivamente sezione strategica (SeS) e la
sezione operativa (SeO). Entro il successivo 15 novembre la giunta approva lo schema del bilancio di previsione da sottoporre al
consiglio e, nel caso siano sopraggiunte variazioni al quadro normativo, aggiorna l’originaria stesura del documento unico. Entro il
31 dicembre, infine, il consiglio approva il DUP e il bilancio definitivi, con gli obiettivi e le finanze per il triennio.

La programmazione strategica (SeS)
La sezione strategica aggiorna le linee di mandato e individua la strategia dell’ente; identifica le decisioni principali del programma
di mandato che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche da sviluppare per conseguire le finalità
istituzionali e gli indirizzi generali precisando gli strumenti scelti dall'ente per rendicontare il proprio operato. I caratteri
qualificanti
di questo approccio, come richiede la norma, sono la valenza pluriennale del processo, l'interdipendenza e la coerenza dei vari
strumenti, unita alla lettura non solo contabile. È per ottenere questo che la sezione svilupperà ciascun argomento dal punto di
vista sia numerico che
descrittivo, ma anche espositivo, impiegando le modalità che la moderna tecnica grafica offre.

La programmazione operativa (SeO)
La sezione operativa definisce gli obiettivi dei programmi in cui si articolano le missioni, individuando i fabbisogni e relativi
finanziamenti, le dotazioni strumentali ed umane.
Questo documento orienterà le deliberazioni degli organi collegiali in materia, e sarà il punto di rifermento per la verifica sullo
stato di attuazione dei programmi. Dato che gli stanziamenti dei singoli programmi, composti da spese correnti, rimborso prestiti e
investimenti, sono già presenti
nel bilancio, si è preferito razionalizzare il contenuto della SeO evitando di riportare anche in questo documento i medesimi
importi. Nella sezione saranno descritti gli obiettivi operativi con le dotazioni strumentali e umane dei singoli programmi per
missione, rinviando al modello del
bilancio la lettura dei dati finanziari.
Analisi delle condizioni esterne
La sezione strategica aggiorna le linee di mandato e individua la strategia dell’ente; identifica le decisioni principali che
caratterizzano il programma di mandato che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche da sviluppare per
conseguire le finalità istituzionali e gli indirizzi generali di programmazione. Sono precisati gli strumenti attraverso i quali l'ente
rendiconterà il proprio operato durante il mandato, informando così i cittadini sul grado di realizzazione dei programmi. La scelta
degli obiettivi è preceduta da un processo di analisi strategica delle condizioni esterne, descritto in questa parte del documento, che
riprende gli obiettivi di periodo individuati dal governo, valuta la situazione socio-economica (popolazione, territorio, servizi ,
economia e programmazione negoziata) ed adotta i parametri di controllo sull’evoluzione dei flussi finanziari. L'analisi strategica
delle condizioni esterne sarà invece descritta nella parte seguente del DUP.

Obiettivi individuati dal governo (condizioni esterne)
Gli obiettivi strategici dell'ente dipendono molto dal margine di manovra concesso dall'autorità centrale. L'analisi delle condizioni
esterne parte quindi da una valutazione di massima sul contenuto degli obiettivi del governo per il medesimo arco di tempo, anche
se solo presentati al
parlamento e non ancora tradotti in legge. Si tratta di valutare il grado di impatto degli indirizzi presenti nella decisione di finanza
pubblica (è il documento governativo paragonabile alla sezione strategica del DUP) sulla possibilità di manovra dell'ente locale.
Allo stesso tempo, se già
disponibili, vanno prese in considerazione le direttive per l'intera finanza pubblica richiamate nella legge di stabilità (documento
paragonabile alla sezione operativa del DUP) oltre che gli aspetti quantitativi e finanziari riportati nel bilancio dello stato
(paragonabile, per funzionalità e scopo,
al bilancio triennale di un ente locale). In questo contesto, ad esempio, potrebbero già essere state delineate le scelte sul patto di
stabilità.

Valutazione socio-economica del territorio (condizioni esterne)
Si tratta di analizzare la situazione ambientale in cui l'amministrazione si trova ad operare per riuscire poi a tradurre gli obiettivi
generali nei più concreti e immediati obiettivi operativi. L'analisi socio-economica affronta tematiche diverse e tutte legate, in modo
diretto ed immediato,
al territorio ed alla realtà locale. Saranno pertanto affrontati gli aspetti statisti della popolazione e la tendenza demografica in atto,
la gestione del territorio con la relativa pianificazione territoriale, la disponibilità di strutture per l'erogazione di servizi al cittadino,
tali da consentire un'adeguata risposta alla domanda di servizi pubblici locali proveniente dalla cittadinanza, gli aspetti strutturali
e congiunturali dell'economia insediata nel territorio, con le possibili prospettive di concreto sviluppo economico locale, le sinergie
messe in atto da questa o da precedenti amministrazioni mediante l'utilizzo dei diversi strumenti e modalità offerti
dalla programmazione di tipo negoziale.

Parametri per identificare i flussi finanziari (condizioni esterne)
Il punto di riferimento di questo segmento di analisi delle condizioni esterne si ritrova nei richiami presenti nella norma che
descrive il contenuto consigliato del documento unico di programmazione. Si suggerisce infatti di individuare, e poi adottare, dei
parametri economici
per identificare, a legislazione vigente, l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente tali da segnalare, in corso d'opera, le
differenze che potrebbero instaurarsi rispetto i parametri di riferimento nazionali.
Dopo questa premessa, gli indicatori che saranno effettivamente adottati in chiave locale sono di prevalente natura finanziaria, e
quindi di più facile ed immediato riscontro, e sono ottenuti dal rapporto tra valori finanziari e fisici o tra valori esclusivamente
finanziari. Oltre a questa base, l'ente dovrà comunque monitorare i valori assunti dai parametri di riscontro della situazione di
deficitarietà, ossia gli indici scelti dal ministero per segnalare una situazione di pre-dissesto.
OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DAL GOVERNO

Nota di aggiornamento al DEF
Il governo ha approvato la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2016; si tratta della relazione più recente
in cui viene fatto il punto sugli obiettivi a cui il paese deve
tendere dal 2017. Nella relazione accompagnatoria al parlamento, il governo conferma “..il suo impegno a ridurre il disavanzo e lo stock
didebito delle amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL. L’obiettivodi medio periodo rimane il pareggio di bilancio, dapprima in
terministrutturali e quindi in termini nominali. In coerenza con quanto previstonella comunicazione della commissione europea del 13 gennaio
scorso,che ha chiarito le modalità di utilizzo dei margini di flessibilità del pattodi stabilità e crescita , il governo intende utilizzare pienamente
isuddetti margini di flessibilità. Ciò, onde irrobustire i primi segnali diripresa della crescita del prodotto e rafforzare per questa via il processodi
consolidamento fiscale .

I presupposti dell’intervento
La manovra sul 2017 parte dalla constatazione che l'economia “..ha recentemente mostrato segnali di ripresa, testimoniati da due
incrementi consecutivi del PIL reale nella prima metà dell’anno in corso. Tuttavia, va tenuto conto dell’intensità della caduta del prodotto
registrata negli ultimi anni e del fatto che il PIL è ancora lontano dai livelli pre-crisi. Il basso tasso di crescita registrato dall’Italia già negli anni
pre-2008 evidenzia i problemi strutturali dell’economia, alla soluzione dei quali il governo sta dedicando larga parte del suo sforzo. I ritardi
strutturali e le conseguenze della prolungata crisi richiedono uno sforzo eccezionale di riforma sia dell’economia reale che del sistema finanziario.
Le riforme strutturali e le misure di natura fiscale messe in campo e quelle programmate per il prossimo futuro sono volte a migliorare la
crescita potenziale agendo sul mercato dei beni e dei servizi, su quello del lavoro così come su quello cruciale del credito.

I contenuti della legge di stabilità 2017
Le misure che il governo intende perseguire “...operano in continuità con le politiche già adottate negli anni precedenti. In tal senso, sono
previsti interventi nei settori più rilevanti per la crescita economica e la
riduzione della pressione fiscale per le famiglie e le imprese, con l'obiettivo di supportare la competitività del paese e la domanda aggregata. La
riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica contribuiranno in misura prevalente al finanziamento delle misure e al miglioramento
qualitativo della spesa. In particolare, nel 2016 l’azione di governo si concentrerà su: misure di alleviamento della povertà e stimolo
all’occupazione, investimenti, innovazione, efficienza energetica e rivitalizzazione dell’economi ; sostegno alle famiglie e imprese anche
attraverso l’eliminazione dell’imposizione fiscale sulla prima casa, sui terreni agricoli e sui macchinari ; azzeramento per l’anno 2017 delle
clausole di salvaguardia .

Nota di aggiornamento e obiettivi 2018
La Nota delinea anche alcuni obiettivi per il 2018, prevedendo “..una riduzione della tassazione sugli utili aziendali, con l’obiettivo di
avvicinarla agli standard europei e di accrescere l’occupazione e la competitività nell’attrarre imprese ed investimenti. Il fatto che essa venga
prevista sin d’ora, congiuntamente alle iniziative di stimolo agli investimenti, costituirà un fattore di traino dell’accumulazione di capitale e
della crescita. La ripresa degli investimenti è essenziale sia per sostenere la crescita potenziale nel medio periodo che la domanda nel breve
periodo. A tale ripresa si affiancano le misure volte ad aumentare il reddito disponibile delle famiglie e a rafforzare la fiducia di consumatori e
imprese, contribuendo ulteriormente alla ripresa. La crescita della domanda interna, a sua volta, rafforza l’impatto della crescita delle
esportazioni e rende l’economia meno vulnerabile a possibili cambiamenti del quadro globale.
a) POPOLAZIONE
Dopo aver registrato un notevole incremento nei decenni passati, la popolazione ha conosciuto una situazione di stabilità, con un
saldo naturale in sostanziale decremento, e con un saldo migratorio che registra un afflusso di popolazione straniera. Come nel
resto del Paese, si rileva un significativo invecchiamento della popolazione, evidenziato anche dai principali indicatori demografici.

La presenza di una fascia di popolazione anziana in crescita ha richiesto una revisione dei servizi sociali offerti
dall’Amministrazione, per tener conto delle nuove esigenze. Così come una presenza di cittadini stranieri ha comportato la
necessità di rispondere con servizi sociali ed educativi.

La presenza sul territorio di istituti scolastici della media secondaria determina un afflusso di popolazione giovanile nei giorni
feriali della settimana, e ciò ha richiesto all’Amministrazione di adeguare i servizi offerti.

Si rileva negli ultimi anni un flusso crescente di presenze turistiche, legate alle attività di promozione e valorizzazione del
patrimonio museale, degli scavi archeologici della antica Aeclanum e di tutte le manifestazioni culturali espressione della identità
storica e culturale della comunità eclanese.

Questa sezione è dedicata alla popolazione e alle sue caratteristiche socio demografiche . I dati consentono una visione generale
della composizione della cittadinanza, tenendo conto anche dei cittadini non nativi e di quelli emigrati altrove.

                                             ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE

                           POPOLAZIONE            2012         2013         2014        2015         2016

                                                  7.803       7.833        7.778        7.702        7624
                                                            TABSeS_10050

                                      DETTAGLIO ANDAMENTO DELLA POPOLAZIONE

                           POPOLAZIONE            2012         2013        2014         2015        2016

                          Nati                     48           38          50           54          52
                          Morti                    84           65           8           58          90
                          SALDO
                                                   -36         -327         -38          -4          -38
                          NATURALE
                          Iscritti                139          177          106         132          101
                          Cancellati              190          120          123         153           5
                          SALDO
                                                   -51         -57          -17          -21         96
                          MIGRATORIO
                                 TOTALE
                                                                                                    7624
                            POPOLAZIONE           7.803       7.833      7.778          7.702
                                                            TABSeS_10060

                                            COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE

                                                  2012         2013        2014         2015        2016

                          MASCHI                  3.823       3.857      3.836          3.809       3757
                          FEMMINE                 3.980       3.976      3.942          3.893       3867
                                 TOTALE           7.803       7.833      7.778          7.702       7624
                                                            TABSeS_10070

                                              FASCE DI ETÀ DELLA POPOLAZIONE

                                                  2012         2013        2014         2015        2016

                          0 – 19                  1.389       1.391        1.385        1.202       1252
                          20 – 34                 1.319       1.315        1.296        2.354       2241
                          35 – 54                 2.434       2.431        2.411        1.535       1551
                          55 – 74                  1.91       1.909        1.909        1.263       1140
                          75 E OLTRE               748         778          777         1.348       1440
                                   TOTALE         7.803       7.833        7.778        7.702       7624
                                                            TABSeS_10090
DATI RELATIVI ALL’IMMIGRAZIONE

                                                   2012         2013         2014         2015         2016

                           MASCHI                    51          83           46           43            47
                           FEMMINE                   88          94           60           44            59
                                  TOTALE            139         177           106          87           106
                                                              TABSeS_10080

                        TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

La centralità del territorio
Secondo l'ordinamento degli enti locali, spettano al comune tutte le funzioni amministrative relative alla popolazione e al territorio,
in particolare modo quelle connesse con i servizi alla persona e alla comunità, l'assetto ed uso del territorio e lo sviluppo
economico. Il comune, per poter esercitare tali funzioni in ambiti adeguati, può mettere in atto anche delle forme di
decentramento e di cooperazione con altri enti territoriali. Il territorio, e in particolare le
regole che ne disciplinano lo sviluppo e l'assetto socio economico, rientrano tra le funzioni fondamentali attribuite al comune.

Pianificazione territoriale
Per governare il proprio territorio bisogna valutare, regolare, pianificare, localizzare e attuare tutto quel ventaglio di strumenti e
interventi che la legge attribuisce ad ogni ente locale. Accanto a ciò, esistono altre funzioni che interessano la fase operativa e che
mirano a vigilare, valorizzare e tutelare il territorio. Si tratta di gestire i mutamenti affinché siano, entro certi limiti, non in
contrasto con i più generali obiettivi di sviluppo. Per fare ciò, l'ente si dota di una serie di regolamenti che operano in vari campi:
urbanistica, edilizia, commercio, difesa del suolo e tutela dell'ambiente.

Territorio (ambiente geografico)
Estensione geografica
Superficie (Kmq.) 33
Risorse idriche
Laghi (num.) 0
Fiumi e torrenti (num.) 4
Strade
Comunali (Km.) 235
Centro(Km.) 24

Territorio (urbanistica)
Piani e strumenti urbanistici vigenti
Piano regolatore adottato (S/N) Si
Piano regolatore approvato (S/N) Si
Piano di governo del territorio (S/N) No
Programma di fabbricazione (S/N) No
Piano edilizia economica e popolare (S/N) No
Piano insediamenti produttivi
Industriali (S/N) No
Artigianali (S/N) No
Commerciali (S/N) No
Altri strumenti (S/N) No
1) PARAMETRI PER IDENTIFICARE L’EVOLUZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI ED ECONOMICI

                                    a)   CONSIDERAZIONI GENERALI RELATIVE ALL’ENTE

         Nel corso di questi ultimi anni l’Ente ha potuto garantire la stabilità degli equilibri di bilancio fronteggiando la riduzione
dei trasferimenti erariali. Gli esercizi finanziari si sono conclusi con significativi avanzi di amministrazione. Anche i rendiconti
economici hanno registrato risultati positivi, determinando così una crescita del patrimonio comunale. Questo resta comunque
elevato, determinando l’esigenza di una sua analisi, al fine di individuare delle possibilità di valorizzazione e alienazione che
consentano il finanziamento di nuove opere.

         Il calo dei trasferimenti erariali e regionali è stato compensato mediante una politica finanziaria tesa al contenimento
dell’evoluzione della spesa corrente. Sono state riviste e adeguate le tariffe di tutti i servizi, pur prevedendo aiuti e sussidi per le
situazioni sociali di maggiore difficoltà.

         E’ stata attivata la capacità tributaria propria, confermando le tariffe TARI e TASI e addizionale comunale IRPEF.

        Con tali provvedimenti si prevede di continuare a mantenere gli equilibri di bilancio, garantendo elevati livelli dei servizi
e prevedendo di nuovi, soprattutto nel settore sociale, culturale ed educativo.
SEZIONE STRATEGICA – PARTE SECONDA

                           ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

                             1) ORGANIZZAZIONE E MODALITÀ DI GESTIONE
                                    DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI (SPL)

                     a)    MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

                                  SERVIZIO                             TASSO DI COPERTURA
                                                                2018           2019        2020
           Mense                                              68.60%          68.60%      68.60%
           Trasporto scolastico                               32.67%          32.67%      32.67%
           MEDIA %                                            66.97%          66.97%      66.97%
                                                   TABSeS_20010

                                   b)   LA GESTIONE TRAMITE ENTI STRUMENTALI

                                        LE SOCIETÀ PARTECIPATE DELL’ENTE

L’Unica società partecipata dell’Ente Comune di Mirabella Eclano è l’Alto Calore Spa con una quota di
                                       partecipazione del 1.09%.
2) INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA RELATIVI
                                           ALLE RISORSE E AGLI IMPIEGHI

                                                       a)    POLITICA FISCALE

L’Ente ha adeguato i propri regolamenti tributari a quanto previsto dalla normativa nazionale in merito a IMU, TASI e TARI, pur
evidenziando tuttavia che le frequenti modifiche legislative mal si conciliano che una corretta pianificazione finanziaria a medio-
lungo termine.

Il gettito dei tributi citati è previsto stabile per quanto concerne IMU e TASI; in riduzione per quanto concerne la TARI. In aumento
per quanto invece concerne gli altri tributi.

In merito alle entrate tributarie in esame, l’Ente registra una buona capacità di realizzazione dei relativi introiti, connessa al
potenziamento dell’attività di accertamento, grazie alla esternalizzazione del relativo servizio comprensivo anche della riscossione
coattiva delle dette entrate. I residui attivi dei tributi sono in costante riduzione.

L’Ente continuerà a mantenere tale gestione del servizio tributi e ciò consentirà di mantenere adeguati livelli di efficienza del
servizio, tenendo contenuti i costi.

                                                    ALIQUOTE E INTROITI IMU

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 28/07/2015 l’Ente ha determinato le aliquote per l’applicazione dell’IMU per
l’anno 2015. Sono state confermate le aliquote già in vigore, nella misura così definita:

                                        TIPOLOGIA IMPONIBILE                              ALIQUOTA

                           Abitazione principale ricompresa nelle categoria
                           catastali A1, A8 e A9 (e relative pertinenze come              4 per mille
                           definite nel regolamento IMU):
                           Tutti i restanti immobili, comprese le aree
                                                                                      8,60 per mille
                           edificabili
                                                              TABSeS_20029

                                                                2018               2019                   2020

                         ENTRATA PREVISTA                       1.097.943,62        1.097.943,62          1.097.943,62
                                                              TABSeS_20030

                                                    ALIQUOTE E INTROITI TASI

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 29 del 4/09/2014 l’Ente ha determinato le aliquote per l’applicazione della

TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili), confermate per l’anno 2018.

                                                                                                        ALIQUOTA
                     TIPOLOGIA DELL’IMMOBILE                ALIQUOTA IMU       ALIQUOTA TASI
                                                                                                         TOTALE

                  Altri immobili e aree fabbricabili             8,6                1,5                   10,1
                 Abitazione principale e pertinenze              4,0                1,5                    5,5
Fabbricati rurali ad uso
                             strumentale                            0,0                      1,0                     1,0
                                                                  TABSeS_20039

                                                                    2018                     2019                   2020

                            ENTRATA PREVISTA                         290.695,87                290.695,87              290.695,87
                                                                  TABSeS_20040

                                                     TARIFFE E INTROITI TARI

Il gettito previsto per le entrate da ruolo Tari è il seguente:

                                                                    2018                     2019                   2020

                            ENTRATA PREVISTA                        1.460.397,42             1.460.397,42           1.460.397,42
                                                                  TABSeS_20050

                                                      ALIQUOTE E INTROITI IRPEF

Con deliberazione del Consiglio comunale n. 18 del28/07/2015 l’Ente ha determinato le aliquote per l’applicazione dell’Addizionale
comunale all’IRPEF,nella misura dello 0,8%.

                                                                    2018                     2019                   2020

                            ENTRATA PREVISTA                         390.000,00                390.000,00              390.000,00
                                                                  TABSeS_20060

                       b)                                         POLITICA RELATIVA ALLA SPESA CORRENTE

La spesa corrente dell’Ente ha conosciuto in questi anni l’evoluzione rappresentata nella sottostante tabella. Gli aggregati più
rilevanti riguardano la spesa di personale, le forniture di servizi, gli acquisti di beni, gli interessi sul debito.

Tra le voci più significative vanno ricordate le spese per le utenze varie (gas, energia elettrica, telefonia) e le spese per le
manutenzioni ordinarie. E’ intenzione dell’Amministrazione procedere a un’analisi approfondita di queste voci, al fine di pervenire
a una razionalizzazione e un contenimento. Per quanto concerne le spese energetiche, si intende procedere alla redazione di un
piano di efficientamento degli immobili comunali per la riduzione dei consumi. Per quanto concerne le manutenzioni ordinarie si
intende invece valutare delle modalità alternative di realizzazione degli interventi.

Tra le spese connesse negli ultimi anni a una più rapida evoluzione si registrano le spese per l’ energia elettrica, per le
manutenzioni ordinarie anche di riparazione dei veicoli. Per quanto concerne le stesse occorrerà elaborare un programma di
efficientamento della pubblica illuminazione, con riduzione dei costi relativi al consumo di energia elettrica, nonché valutare la
possibilità di realizzazione affidamenti a terzi dei relativi servizi di manutenzione.

                                                ANDAMENTO DELLA SPESA CORRENTE

                                    2014           2015            2016            2017             2018        2019            2020

           SPESA CORRENTE
               (impegni/         5.935.858,90   4.917.718,06   5.070.261,29   5.174.965,98    5.031.120,98   5.009.188,03   4.985.797,44
             stanziamenti)
                                                                  TABSeS_20080
POLITICA IN MATERIA DI RISORSE UMANE

Attualmente il Comune di Mirabella Eclano ha una popolazione al 31/12/2017 di 7592 abitanti e non versa in condizioni di dissesto.
Conta attualmente in servizio n. 27 unità e il rapporto dipendenti – popolazione è di 1/281;

E’ stato approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 13 del 30/01/2018 il fabbisogno del personale 2018/2020.

        c)        ANALISI DELLE NECESSITÀ FINANZIARIE E STRUTTURALI PER L’ESPLETAMENTO DEI PROGRAMMI

Gli obiettivi dell’Amministrazione, contenuti nel programma di mandato [o nelle linee programmatiche] trovano dettagliata
articolazione nella Sezione operativa di questo DUP.

Più specificatamente, l’Amministrazione intende procedere a una riqualificazione della spesa, a un contenimento delle spese
generali e amministrative, a favore di un incremento delle spese per l’edilizia sociale, per la manutenzione degli edifici scolastici,
per il settore cultura, turismo, sport e della viabilità.

Le risorse destinate al mantenimento e al potenziamento dei programmi sono rappresentati nella tabella sottostante.

Il finanziamento delle relative spese avverrà attraverso un adeguamento delle entrate tributarie (come sopra definito) e tramite un
adeguamento delle tariffe dei servizi erogati.

             d)      PIANO TRIENNALE DELL AZIONI POSITIVE

E’ stato adottato con deliberazione di G.C. n.14 del 30.01.2018 il piano triennale delle azioni positive.

             e)      PIANO ANTICORRUZIONE

E’ stato adottato con deliberazione di G.C. n.20 del 30.01.2018 il piano triennale per la prevenzione della Corruzione e per la
trasparenza 2018/2020.

               f)     PROGRAMMA BIENNALE BENI E SERVIZI

Visto che l'art. 21 del D.Lgs n. 50 del 18/04/2016 ( nuovo Codice dei contratti) al comma 1 stabilisce che : " Le Amministrazioni

aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori adottano il programma biennale degli acquisti di beni e servizi e il programma triennale dei

lavori pubblici, nonché i relativi aggiornamenti annuali. I programmi sono approvati nel rispetto dei documenti programmatori e

in coerenza con il bilancio e per gli enti locali, secondo le norme che disciplinano la programmazione economica finanziaria degli

Enti;

Al comma 6 che “Il programma biennale di forniture e servizi e i relativi aggiornamenti annuali contengono gli acquisti di beni e

servizi di importo unitario stimato superiore o pari a euro 40.000,00”;

Nell'ambito del programma le amministrazioni aggiudicatrici individuano i bisogni che possono essere soddisfatti con capacità

finanziarie;

Le Amministrazioni pubbliche comunicano entro il mese di ottobre l'elenco degli acquisti di forniture e servizi di importo

superiore a 1 milione di euro che prevedono di inserire nel programma biennale;

I programmi sono pubblicati sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Osservatorio di cui all'art.

213, anche tramite sistemi informatizzati delle Regioni e delle Province autonome;

Visto che gli uffici comunali hanno comunicato quali servizi e forniture di importo pari o superiore a euro 40.000,00 verranno

acquisiti nel biennio 2018/2019 e i contratti in essere anno 2017;

Risulta necessario approvare il seguente Programma biennale degli acquisti di servizi e forniture 2018- 2019, ai sensi dell’art. 21 del

D.Lgs 50/2016, quale parte integrante e sostanziale;
Descrizione                     Contratti in essere
                                                 Anno 2017                        Anno 2018                     Anno 2019
                                               Importo lordo                    Importo lordo                 Importo lordo
   SERVIZIO DI TRASPORTO                                   Periodo
   SCOLASTICO PER GLI                            ottobre/dicembre
   ANNI 2017/2018 – 2018/2019                         € 13.263,00                      € 52.053,00                   € 52.053,00

   GESTIONE           SERVIZI
   CIMITERIALI               E
   MANUTENZIONE           DEL
   CIMITERO           Triennio                            € 48.800,00                  € 48.800,00                   € 48.800,00
   2017/2019
   SERVIZIO                 DI
   SPAZZAMENTO STRADALE
   E PULIZIA URBANA NEL
   TERRITORIO COMUNALE –                                € 115.427,00                  € 115.427,00                 € 115.427,00
   Triennio 2017-2019
   SERVIZIO      DI    MENSA
   SCOLASTICA – BIENNIO
   2017/2018 – 2018/2019                                   € 97121,00                  € 97.121,00                   € 97.121,00

Dare mandato all'ufficio gare, appalti e contratti di pubblicare il programma nel sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e

dell'Osservatorio di cui all'art. 213 del D.Lgs 50/2016 e di trasmettere l'elenco di forniture e servizi superiore a 1 milione di euro al

tavolo Tecnico dei soggetti aggregatori di cui all'art. 9 comma 2 del D.L. n. 66/2014 convertito in Legge 89/2014.

               g) PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA TRIENNIO 2018 - 2020

Visti i commi 4, 5, 6 dell'art. 16 del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 15
luglio 2011, n. 111 che, testualmente, recitano:

           «4. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 11, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
       legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono adottare entro il 31 marzo di ogni anno piani triennali di razionalizzazione e
       riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi
       della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze
       attraverso persone giuridiche. Detti piani indicano la spesa sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci di spesa
       interessate e i correlati obiettivi in termini fisici e finanziari.
           5. In relazione ai processi di cui al comma 4, le eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle
       già previste dalla normativa vigente, dall'articolo 12 e dal presente articolo ai fini del miglioramento dei saldi di finanza
       pubblica, possono essere utilizzate annualmente, nell'importo massimo del 50 per cento, per la contrattazione integrativa, di cui
       il 50 per cento destinato alla erogazione dei premi previsti dall'articolo 19 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. La
       restante quota è versata annualmente dagli enti e dalle amministrazioni dotati di autonomia finanziaria ad apposito capitolo
       dell'entrata del bilancio dello Stato. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica agli enti territoriali e agli enti, di
       competenza regionale o delle provincie autonome di Trento e di Bolzano, del SSN. Le risorse di cui al primo periodo sono
       utilizzabili solo se a consuntivo è accertato, con riferimento a ciascun esercizio, dalle amministrazioni interessate, il
       raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuna delle singole voci di spesa previste nei piani di cui al comma 4 e i conseguenti
       risparmi. I risparmi sono certificati, ai sensi della normativa vigente, dai competenti organi di controllo. Per la Presidenza del
       Consiglio dei Ministri e i Ministeri la verifica viene effettuata dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della
       Ragioneria generale dello Stato per il tramite, rispettivamente, dell'UBRRAC e degli uffici centrali di bilancio e dalla Presidenza
       del Consiglio - Dipartimento della funzione pubblica.
           6. I piani adottati dalle amministrazioni sono oggetto di informazione alle organizzazioni sindacali rappresentative.»;

   Visto l’art. 9, commi 1 e 2 bis, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, in l. 30 luglio 2010, n. 122
   che testualmente recitano:
           «1. Per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica
      dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche
      inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statisti ca
      (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, non può superare, in ogni caso, il
      trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010, al netto degli effetti derivanti da eventi straordinari della dinamica
      retributiva, ivi incluse le variazioni dipendenti da eventuali arretrati, conseguimento di funzioni diverse in corso d’anno,
      fermo in ogni caso quanto previsto dal comma 21, terzo e quarto periodo, per le progressioni di carriera comunque
denominate, maternità, malattia, missioni svolte all’estero, effettiva presenza in servizio, fatto salvo qua nto previsto dal
        comma 17, secondo periodo, e dall’ articolo 8, comma 14.
             2-bis. A decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2014 l’ammontare complessivo delle risorse destinate
        annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni di cui
        all’ articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo dell’anno
        2010 ed è, comunque, automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio. A decorrere
        dal 1° gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono decurtate di un importo pari
        alle riduzioni operate per effetto del precedente periodo. »;

    Atteso che la Corte dei Conti, sezione delle Autonomie, con propria pronuncia n. 2/2013, ha affermato il seguente principio di
diritto: “In coerenza con i vincoli delineati dall’art. 9, commi 1 e 2-bis, del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, in l. 30
luglio 2010, n. 122, la possibilità concreta di integrare le risorse finanziarie variabili destinate alla contrattazione decentrata integrativa in
deroga al tetto di spesa previsto dal comma 2-bis, è subordinata al conseguimento di effettive economie di spesa risultanti dai processi di
attuazione dei Piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 16 del d.l. 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, in l. 15 luglio 2011, n. 111, quale effetto di specifiche iniziative volte al raggiungimento di puntuali obiettivi di
incremento della produttività individuale del personale interno all’Amministrazione da realizzare mediante il diretto coinvolgimento delle unità
lavorative in mansioni suppletive rispetto agli ordinari carichi di lavoro”;

   Si approva il Piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa , redatto ai sensi dell’art. 16, comma 4, del
decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
NECESSITÀ FINANZIARIE PER MISSIONI E PROGRAMMI
Le risorse destinate a missioni e programmi
Il finanziamento delle decisioni di spesa è il presupposto su cui poggia la successiva distribuzione delle risorse. Si può dare seguito
ad un intervento che comporta un esborso solo in presenza della contropartita finanziaria. Questo significa che l'ente è autorizzato
ad operare con specifici interventi di spesa solo se l'attività ha ottenuto la richiesta copertura. Fermo restando il principio del
pareggio, la decisione di impiegare le risorse nei diversi programmi in cui si articola la missione nasce da valutazioni di carattere
politico o da esigenze di tipo tecnico.
Ciascuna missione può richiedere interventi di parte corrente, rimborso prestiti o in c/capitale. Una missione può essere finanziata
da risorse appartenenti allo stesso ambito (missione che si autofinanzia con risorse proprie) oppure, avendo un fabbisogno
superiore alla propria disponibilità, deve essere finanziata dall'eccedenza di risorse reperite da altre missioni (la missione in avanzo
finanzia quella in deficit).

MISSIONE                                            PROGRAMMA                                               TOTALE

                                                                                     2018            2018            2019             2020
                                                                                    CASSA             CP              CP               CP

      SERVIZI ISTITUZIONALI,
 1    GENERALI E DI GESTIONE              1     ORGANI ISTITUZIONALI                139.294,00      83.100,00        83.100,00       83.100,00
                                          2     SEGRETERIA GENERALE                 718.334,97     500.284,32       467.370,01      467.370,01

                                                GESTIONE ECONOMICA,
                                                FINANZIARIA,
                                                PROGRAMMAZIONE E
                                          3     PROVVEDITORATO                      472.775,68     410.562,92       398.898,94      392.445,37

                                                GESTIONE DELLE ENTRATE
                                          4     TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI        244.435,27     144.118,96       147.174,16      142.174,16

                                                GESTIONE DEI BENI
                                          5     DEMANIALI E PATRIMONIALI             33.535,98      25.500,23        25.500,23       25.500,23
                                          6     UFFICIO TECNICO                     441.076,10     344.746,33       317.031,19      317.031,19

                                                ELEZIONI E CONSULTAZIONI
                                                POPOLARI - ANAGRAFE E
                                          7     STATO CIVILE                        146.863,86     123.286,60       122.466,16      122.466,16
                                                STATISTICA E SISTEMI
                                          8     INFORMATICI                               0,00              0,00            0,00             0,00

                                                ASSISTENZA TECNICO-
                                                AMMINISTRATIVA AGLI ENTI
                                          9     LOCALI                                    0,00              0,00            0,00             0,00
                                          10    RISORSE UMANE                             0,00              0,00            0,00             0,00
                                          11    ALTRI SERVIZI GENERALI               25.177,20      20.037,88        20.037,88       20.037,88
              TOTALE                                                               2.221.493,06   1.651.637,24     1.581.578,57    1.920.125,00

 2    GIUSTIZIA                           1     UFFICI GIUDIZIARI                    27.805,88      10.000,00        10.000,00       10.000,00
                                                CASA CIRCONDARIALE E
                                          2     ALTRI SERVIZI                             0,00              0,00            0,00             0,00
              TOTALE                                                                 27.805,88      10.000,00        10.000,00       10.000,00

      ORDINE PUBBLICO E                         POLIZIA LOCALE E
 3    SICUREZZA                           1     AMMINISTRATIVA                      213.447,90     189.763,64       200.532,48      200.532,48

                                                SISTEMA INTEGRATO DI
                                          2     SICUREZZA URBANA                    300.000,00     300.000,00               0,00             0,00
              TOTALE                                                                513.447,90     489.763,64       200.532,48      200.532,48

      ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO
 4    STUDIO                              1     ISTRUZIONE PRESCOLASTICA            428.814,23     425.207,78          3.150,00        3.150,00
ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE
                                 2   NON UNIVERSITARIA            3.367.443,96   3.323.936,59    122.054,59     120.078,54
                                 4   ISTRUZIONE UNIVERSITARIA            0,00           0,00           0,00           0,00
                                     ISTRUZIONE TECNICA
                                 5   SUPERIORE                           0,00           0,00           0,00           0,00
                                     SERVIZI AUSILIARI
                                 6   ALL'ISTRUZIONE                262.685,93     225.814,39     225.077,62     225.077,62
                                 7   DIRITTO ALLO STUDIO            90.758,10      37.075,84      27.080,18      27.080,18
           TOTALE                                                 4.149.702,22   4.012.034,60    377.362,39     375.386,34

    TUTELA E VALORIZZAZIONE
    DEI BENI E DELLE ATTIVITA'       VALORIZZAZIONE DEI BENI DI
5   CULTURALI                    1   INTERESSE STORICO             239.498,90     237.683,90    4.135.137,57 10.958.117,97

                                     ATTIVITA' CULTURALI E
                                     INTERVENTI DIVERSI NEL
                                 2   SETTORE CULTURALE              21.792,08      19.500,00    2.319.500,00     19.500,00
           TOTALE                                                  261.290,98     257.183,90    6.454.637,57 10.977.617,97

    POLITICHE GIOVANILI, SPORT
6   E TEMPO LIBERO               1   SPORT E TEMPO LIBERO          199.849,24     195.844,45      43.799,12      41.685,20
                                 2   GIOVANI                             0,00           0,00           0,00           0,00
           TOTALE                                                  199.849,24     195.844,45      43.799,12      41.685,20

                                     SVILUPPO E VALORIZZAZIONE
7   TURISMO                      1   DEL TURISMO                   166.167,00      25.000,00      30.000,00      25.000,00
           TOTALE                                                  166.167,00      25.000,00      30.000,00      25.000,00

    ASSETTO DEL TERRITORIO ED        URBANISTICA E ASSETTO DEL
8   EDILIZIA ABITATIVA           1   TERRITORIO                     31.139,17           0,00           0,00     963.599,52

                                     EDILIZIA RESIDENZIALE
                                     PUBBLICA E LOCALE E PIANI
                                     DI EDILIZIA ECONOMICO-
                                 2   POPOLARE                      498.478,31     420.720,00      97.521,32      97.521,32
           TOTALE                                                  529.617,48     420.720,00      97.521,32    1.061.120,84

    SVILUPPO SOSTENIBILE E
    TUTELA DEL TERRITORIO E
9   DELL'AMBIENTE                1   DIFESA DEL SUOLO                 5.000,00       5.000,00   2.081.429,35       5.000,00

                                     TUTELA, VALORIZZAZIONE E
                                 2   RECUPERO AMBIENTALE          5.125.848,27   4.684.871,70   1.516.250,84   1.220.962,45
                                 3   RIFIUTI                      2.260.491,55   1.385.211,72   1.385.211,72   1.385.211,72
                                 4   SERVIZIO IDRICO INTEGRATO     324.412,48     180.083,16    4.785.380,43    170.461,49

                                     AREE PROTETTE, PARCHI
                                     NATURALI, PROTEZIONE
                                     NATURALISTICA E
                                 5   FORESTAZIONE                   15.164,48      10.000,00      10.000,00      10.000,00

                                     TUTELA E VALORIZZAZIONE
                                 6   DELLE RISORSE IDRICHE               0,00           0,00           0,00           0,00

                                     SVILUPPO SOSTENIBILE
                                     TERRITORIO MONTANO
                                 7   PICCOLI COMUNI                      0,00           0,00           0,00           0,00
QUALITA' DELL'ARIA E
                                      RIDUZIONE
                                  8   DELL'INQUINAMENTO                    0,00           0,00           0,00           0,00
            TOTALE                                                  7.730.916,78   6.265.166,58   9.778.272,34   2.791.635,66

     TRASPORTI E DIRITTO ALLA
10   MOBILITA'                    1   TRASPORTO FERROVIARIO                0,00           0,00           0,00           0,00
                                      TRASPORTO PUBBLICO
                                  2   LOCALE                               0,00           0,00           0,00           0,00
                                  3   TRASPORTO PER VIE D'ACQUA            0,00           0,00           0,00           0,00
                                      ALTRE MODALITA' DI
                                  4   TRASPORTO                            0,00           0,00           0,00           0,00

                                      VIABILITA' E INFRASTRUTTURE
                                  5   STRADALI                      5.594.660,62   3.836.020,20   9.084.173,46   2.619.071,28
            TOTALE                                                  5.594.660,62   3.836.020,20   9.084.173,46   2.619.071,28

                                      SISTEMA DI PROTEZIONE
11   SOCCORSO CIVILE              1   CIVILE                               0,00           0,00           0,00           0,00

                                      INTERVENTI A SEGUITO DI
                                  2   CALAMITA' NATURALI                   0,00           0,00           0,00           0,00
            TOTALE                                                         0,00           0,00           0,00           0,00

     DIRITTI SOCIALI, POLITICHE       INTERVENTI PER L'INFANZIA E
12   SOCIALI E FAMIGLIA           1   I MINORI E PER ASILI NIDO            0,00           0,00           0,00           0,00
                                      INTERVENTI PER LA
                                  2   DISABILITA'                          0,00           0,00           0,00           0,00
                                  3   INTERVENTI PER GLI ANZIANI           0,00           0,00           0,00           0,00

                                      INTERVENTI PER I SOGGETTI A
                                      RISCHIO DI ESCLUSIONE
                                  4   SOCIALE                              0,00           0,00           0,00           0,00
                                  5   INTERVENTI PER LE FAMIGLIE      89.693,22      11.972,39      14.488,77      14.488,77
                                      INTERVENTI PER IL DIRITTO
                                  6   ALLA CASA                      150.433,45           0,00           0,00           0,00

                                      PROGRAMMAZIONE E
                                      GOVERNO DELLA RETE DEI
                                      SERVIZI SOCIOSANITARI E
                                  7   SOCIALI                        263.156,58      51.500,00      51.500,00      51.500,00
                                      COOPERAZIONE E
                                  8   ASSOCIAZIONISMO                      0,00           0,00           0,00           0,00

                                      SERVIZIO NECROSCOPICO E
                                  9   CIMITERIALE                     73.268,00      62.000,00      62.000,00      62.000,00
            TOTALE                                                   576.551,25     125.472,39     127.988,77     127.988,77

                                      SERVIZIO SANITARIO
                                      REGIONALE -
                                      FINANZIAMENTO ORDINARIO
                                      CORRENTE PER LA GARANZIA
13   TUTELA DELLA SALUTE          1   DEI LEA                              0,00           0,00           0,00           0,00

                                      SERVIZIO SANITARIO
                                      REGIONALE -
                                      FINANZIAMENTO
                                      AGGIUNTIVO CORRENTE PER
                                      LIVELLI DI ASSISTENZA
                                  2   SUPERIORE AI LEA                     0,00           0,00           0,00           0,00
SERVIZIO SANITARIO
                                      REGIONALE -
                                      FINANZIAMENTO
                                      AGGIUNTIVO CORRENTE PER
                                      LA COPERTURA DELLO
                                      SQUILIBRIO DI BILANCIO
                                  3   CORRENTE                             0,00       0,00       0,00       0,00

                                      SERVIZIO SANITARIO
                                      REGIONALE - RIPIANI DI
                                      DISAVANZI SANITARI
                                      RELATIVI AD ESERCIZI
                                  4   PREGRESSI                            0,00       0,00       0,00       0,00

                                      SERVIZIO SANITARIO
                                      REGIONALE - INVESTIMENTI
                                  5   SANITARI                             0,00       0,00       0,00       0,00

                                      SERVIZIO SANITARIO
                                      REGIONALE - RESTITUZIONE
                                  6   MAGGIORI GETTITI SSN                 0,00       0,00       0,00       0,00

                                      ULTERIORI SPESE IN MATERIA
                                  7   SANITARIA                            0,00       0,00       0,00       0,00
            TOTALE                                                         0,00       0,00       0,00       0,00

     SVILUPPO ECONOMICO E             INDUSTRIA, PMI E
14   COMPETITIVITA'               1   ARTIGIANATO                   1.897.171,82      0,00       0,00       0,00

                                      COMMERCIO - RETI
                                      DISTRIBUTIVE - TUTELA DEI
                                  2   CONSUMATORI                      5.790,84    5.790,84   5.514,00   5.223,69
                                  3   RICERCA E INNOVAZIONE                0,00       0,00       0,00       0,00

                                      RETI E ALTRI SERVIZI DI
                                  4   PUBBLICA UTILITA'              410.211,74       0,00       0,00       0,00
            TOTALE                                                  2.313.174,40   5.790,84   5.514,00   5.223,69

     POLITICHE PER IL LAVORO E
     LA FORMAZIONE                    SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL
15   PROFESSIONALE                1   MERCATO DEL LAVORO                   0,00       0,00       0,00       0,00
                                  2   FORMAZIONE PROFESSIONALE             0,00       0,00       0,00       0,00
                                  3   SOSTEGNO ALL'OCCUPAZIONE             0,00       0,00       0,00       0,00
            TOTALE                                                         0,00       0,00       0,00       0,00

                                      SVILUPPO DEL SETTORE
     AGRICOLTURA, POLITICHE           AGRICOLO E DEL SISTEMA
16   AGROALIMENTARI E PESCA       1   AGROALIMENTARE                       0,00       0,00       0,00       0,00
                                  2   CACCIA E PESCA                       0,00       0,00       0,00       0,00
            TOTALE                                                         0,00       0,00       0,00       0,00

     ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE
17   DELLE FONTI ENERGETICHE      1   FONTI ENERGETICHE                    0,00       0,00       0,00       0,00
            TOTALE                                                         0,00       0,00       0,00       0,00
RELAZIONI CON LE ALTRE
     AUTONOMIE TERRITORIALI E
     LOCALI RELAZIONI CON LE
     ALTRE AUTONOMIE                RELAZIONI FINANZIARIE CON
     TERRITORIALI E LOCALI          LE ALTRE AUTONOMIE
18                              1   TERRITORIALI                         0,00           0,00            0,00           0,00
           TOTALE                                                        0,00           0,00            0,00           0,00

                                    RELAZIONI INTERNAZIONALI
                                    E COOPERAZIONE ALLO
19   RELAZIONI INTERNAZIONALI   1   SVILUPPO                             0,00           0,00            0,00           0,00
           TOTALE                                                        0,00           0,00            0,00           0,00

20   FONDI E ACCANTONAMENTI     1   FONDO DI RISERVA                40.000,00      16.500,00       16.500,00      16.500,00
                                    FONDO SVALUTAZIONE
                                2   CREDITI                              0,00     362.290,92      410.596,38     458.901,84
                                3   ALTRI FONDI                          0,00           0,00            0,00           0,00
           TOTALE                                                   40.000,00     378.790,92      427.096,38     475.401,84

                                    QUOTA INTERESSI
                                    AMMORTAMENTO MUTUI E
50   DEBITO PUBBLICO            1   PRESTITI OBBLIGAZIONARI              0,00           0,00            0,00           0,00

                                    QUOTA CAPITALE
                                    AMMORTAMENTO MUTUI E
                                2   PRESTITI OBBLIGAZIONARI        467.884,37     467.884,37      489.817,32     513.207,91
           TOTALE                                                  467.884,37     467.884,37      489.817,32     513.207,91

                                    RESTITUZIONE
60                              1   ANTICIPAZIONE DI TESORERIA    1.381.234,86   1.330.806,69    1.330.806,69   1.330.806,69
           TOTALE                                                 1.381.234,86   1.330.806,69    1.330.806,69   1.330.806,69

                                    SERVIZI PER CONTO TERZI E
99    SERVIZI PER CONTO TERZI   1   PARTITE DI GIRO              12.953.282,38 12.908.000,00    12.908.000,00 12.908.000,00

                                    ANTICIPAZIONI PER IL
                                2   FINANZIAMENTO DEL SSN                0,00           0,00            0,00           0,00
           TOTALE                                                12.953.282,38 12.908.000,00    12.908.000,00 12.908.000,00

                       TOTALE GENERALE                           39.127.078,42 32.397.493,50    42.964.478,09 35.400.154,35
h)   GESTIONE DEL PATRIMONIO

L’Amministrazione intende proseguire la politica di consolidamento e manutenzione del proprio patrimonio immobiliare,
procedendo a una ricognizione del patrimonio complesso per individuare delle potenzialità di alienazione.

Nel corso degli anni, la politica di investimento dell’Ente ha determinato un notevole incremento del patrimonio, la cui
consistenza, composizione ed evoluzione è rappresentata nella tabella sottostante.

                                                 CONSISTENZA DEL PATRIMONIO

                                      CATEGORIA PATRIMONIALE                     2016             2017

                                BENI DEMANIALI                          58.108,14               60.142,35
                                ALTRE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI    12.080.744,36           12.581.111,00
                                IMMOBILIZZAZIONI   IN   CORSO    E
                                ACCONTI                              6.582.107,16             5.953.148,88
                                TOTALE           IMMOBILIZZAZIONI
                                MATERIALI                           18.720.959,66           18.594.402,23
                                                       TABSeS_20120

    f)PARAMETRI DI DEFICITARIETÀ STRUTTURALE

I parametri di deficitarietà presi in considerazione sono quelli definiti con decreto del Ministero dell’interno 18 febbraio 2013 e
pubblicati in G.U. n. 55 del 6 marzo dello stesso anno.

In particolare, i parametri prendono in considerazione: 1) l’eventuale disavanzo di amministrazione; 2) i residui attivi dei titoli 1° e
3° di nuova formazione; 3) i residui attivi dei titoli 1° e 3° provenienti dalla gestione residui; 4) il volume dei residui passivi; 5)
l’eventuale presenza di procedimenti di esecuzione forzata; 6) l’entità delle spese di personale rispetto alle entrate correnti; 7)
l’entità di mutui e prestiti rispetto alle entrate correnti; 8) l’eventuale presenza di debiti fuori bilancio 9) l’eventuale presenza di
anticipazioni di tesoreria non rimborsate alla fine dell’anno; 10) l’eventuale esigenza di far fronte a squilibri di bilancio.

La presenza, e l’entità, di questi fattori di rischio danno un’immagine concreta e veritiera della solidità del bilancio dell’Ente. Se
sono presenti più di tre fattori di rischio, l’Ente è da considerarsi “strutturalmente deficitario”, o sono previsti obblighi di legge per
far fronte ai potenziali squilibri di bilancio.

Nella tabella sotto rappresentata è evidenziata la situazione dell’Ente e l’evoluzione dei parametri nel corso del tempo dal 2014 al
2016.

Nonostante ciò, l’Ente evidenzia una buona posizione in riferimento agli esposti parametri di deficitarietà. Le previsioni di bilancio
consentono inoltre di stimare un mantenimento dei livelli degli altri parametri.

                   PARAMETRO                  DESCRIZIONE PARAMETRO                        2014          2015    2016
Valore negativo del risultato contabile di gestione
                                  superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento
                        1         rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato     NO   NO     NO
                                  contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione
                                  utilizzato per le spese di investimento);
                                  Volume dei residui attivi di nuova formazione
                                  provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai
                                  titoli I e III, con l'esclusione del Fondo sperimentale
                                  di riequilibrio (dal consuntivo 2012. Fino al 2011: con
                        2         l'esclusione dell'addizionale lrpef), superiori al 42        NO   NO     NO
                                  per cento dei valori di accertamento delle entrate dei
                                  medesimi titoli I e III esclusi i valori del Fondo
                                  sperimentale di riequilibrio (dal consuntivo 2012.
                                  Fino al 2011: con esclusione dell'addizionale lrpef);
                                  Ammontare dei residui attivi (provenienti dalla
                                  gestione residui) di cui al titolo I e al titolo III (dal
                                  rendiconto 2012: escluso Fondo Sperimentale
                        3         Riequilibrio) superiore al 65 per cento rapportato           NO   NO     NO
                                  agli accertamenti della gestione di competenza delle
                                  entrate dei medesimi titoli I e III (dal rendiconto
                                  2012: escluso Fondo sperimentale di riequilibrio);
                                  Volume dei residui passivi complessivi provenienti
                        4         dal titolo I superiore al 40 per cento degli impegni         NO   NO     NO
                                  della medesima spesa corrente;
                                  Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata
                        5                                                                      NO   NO     NO
                                  superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti;
                                  Volume complessivo delle spese di personale a vario
                                  titolo rapportato al volume complessivo delle entrate
                                  correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40
                                  per cento per i comuni inferiori a 5.000 abitanti,
                        6         superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a            NO   NO     NO
                                  29.999 abitanti e superiore al 38 per cento per i
                                  comuni oltre i 29.999 abitanti (al netto dei contributi
                                  regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a
                                  finanziare spese di personale);
                                  Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti
                                  da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto
                                  alle entrate correnti per gli enti che presentano un
                                  risultato contabile di gestione positivo e superiore al
                        7                                                                      NO   NO     NO
                                  120 per cento per gli enti che presentano un risultato
                                  contabile di gestione negativo (fermo restando il
                                  rispetto del limite di indebitamento di cui all'art. 204
                                  del tuoel);
                                  Consistenza dei debiti fuori bilancio formatisi nel
                                  corso dell'esercizio superiore all'1 per cento rispetto
                        8         ai valori di accertamento delle entrate correnti             NO   NO      SI
                                  (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga
                                  superata in tutti gli ultimi tre anni);
                                  Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni
                        9         di tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento         SI   SI      SI
                                  rispetto alle entrate correnti;
                                  Ripiano squilibri in sede di provvedimento di
                                  salvaguardia di cui all'art. 193 del tuoel riferito allo
                       10         stesso esercizio con misure di alienazione di beni           NO   NO     NO
                                  patrimoniali e/o avanzo di amministrazione
                                  superiore al 5% dei valori della spesa corrente.
                                                                  TABSeS_20140

                            2) INVESTIMENTI E REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE
                                 a)   FABBISOGNO IN TERMINI DI SPESA DI INVESTIMENTO

Le politiche e gli obiettivi dell’Amministrazione in materia di opere pubbliche sono esplicitate nel programma triennale e
nell’elenco annuale, approvato con deliberazione di giunta Comunale n. 94 del 02/11/2017, riassunto nella sottostante tabella, che
evidenzia anche le principali opere da realizzare.

                                             PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE 2018
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