L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato

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L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
l’eco di TRAVAGLIATO
                       Dicembre 2018 numero 4

l’eco di TRAVAGLIATO                            1
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
Confessioni
                                                                                            Mercoledì               7,30/8,30
                                                                                            Ogni Sabato            17.30/18.30
                                                  in copertina                              Battesimi
                                                                                            Ogni prima Domenica del mese
                 sommario                                                                   Alternando al mattimo ore 11,15
                                                                                            (nella Messa) e al pomeriggio ore 16,00
                   Il bello del vivere    3                                                 (senza messa) dopo adeguata
           Il Natale bello di Paolo VI    4                                                 preparazione
     Per conoscere meglio Paolo VI        6
                         Natale 2018      7                                                 Funerali
                                                                                            Ogni giorno
             Il bello dell’essere santi   8
                                                                                            escluso le domeniche e giorni di festa
               Il Natale di Padre Pio 11                                                    Ore 10.00 oppure
    Il bello del Matrimonio Cristiano 12                                                    Ore 14.30 da Novembre a Marzo
          Anniversari di Matrimonio 14                                                      Ore 16.00 da Aprile a Ottobre
      Scuola Materna San Giuseppe 16
       Scuola Materna Parrocchiale 17                                                       ORARIO SS. MESSE
          Croce Azzurra Travagliato 18                                                      Festivo
                   Inserto il Vomere 19                                                     dal 1 Ottobre al 31 Maggio
                                                                                            7.00 - 8.30 - 10.00 - 11.15
                             Oratorio 31
                                                                                            17 (presso Lourdes) - 18.30
Percorso LAB seconda e terza media 32                                                       dal 1 Giugno al 30 Settembre
                  Prime Comunioni 34                                                        Festivo
                  Gruppo Antiochia                                                          7.00 - 8.30 - 10.00
                                              Marko Ivan Rupnik, mosaico nel santuario di
               cristiani in cammino 35        San Giovanni Paolo II a Washington.
                                                                                            17 (presso S. Maria) - 18.30
                 Duc in Altum 2019 36                                                       Feriale
            Centri di Ascolto in rete 37                                                    7.00 - 8.30 - 18.30 in Chiesa Parrocchiale
      Luci e ombre di un’esperienza                                                         ogni Martedì ore 7.00 presso le suore Ancelle
                     di accoglienza 38         Dicembre 2018 - Nº 4                         ogni Giovedì ore 8.30 presso Chiesa di Lourdes
            Lettera di Suor Eleonora 40                                                     ogni Venerdì ore 18.30 presso Chiesa di Fatima
                                               Direttore responsabile
     Perché rinunciare ad un’attività          Sac. Antonio Fappani
       anche se piccola, ma buona? 41
                          Accadeva... 42       Direttore Editoriale e redazione             ORARI DI APERTURA
                           Concorso 44         Sac. Mario Metelli                           Casa Canonica
              La pagina degli auguri 45                                                     dal Lunedì al Sabato
                                               Impaginazione e stampa                       9.00/11.00 e 16.00/19.00
              Anagrafe Parrocchiale 46
                                               Tipografia ELC • Travagliato (Bs)
      La generosità dei travagliatesi 47                                                    Ufficio Parrocchiale
                                               Autorizzazione del Trib. di Brescia          Lunedì chiuso
                                               n. 19/82 del3/4/1982                         Martedì 16,30/19,00
                                                                                            Mercoledì 9,30/12,00
                                                                                            Giovedì chiuso
                                                                                            Venerdì 16,30/19,00
                                                         CERCASI PERSONE
                                               DISPONIBILI A DISTRIBUIRE NELLE CASE         Sabato 9,30/12,00
                                                   IL NOTIZIARIO PARROCCHIALE
                                                       «ECO DI TRAVAGLIATO»                 Segreteria Oratorio
                                                                                            Mercoledì e Venerdì
                                              È necessario un ricambio di alcune            dalle ore 20,30 alle ore 22,00
                                                storiche distributrici e alcune
                                               vie della nostra città non sono
                                               attualmente coperte. Un grande
                                              grazie a chi si rende disponibile per         TELEFONI UTILI
                                                questo importante servizio che              Casa Canonica		                030 660088
                                               porta direttamente nelle nostre              Ufficio Parrocchiale           030 660529
                                                       case informazione                    Segreteria Oratorio S. Michele 030 6864168
                                                  e formazione della nostra
                                                                                            Curato Sant’Agnese             030 6865312
                                                    comunità parrocchiale,
                                                       tanto importante                     Caritas Parrocchiale		         347 2163810
                                                 soprattutto ai nostri giorni               Radio Parrocchiale		           030 661401

2                                                                           sommario        l’eco di TRAVAGLIATO
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
Il bello del vivere
    Il clima natalizio invita tutti ad     vola. Dio condivide la nostra storia,      chi offre uno spazio per ospitare; chi
essere più buoni e compiere gesti          perché c’è tanto di bello e di buono       sa donare oro, incenso e mirra; chi
di solidarietà. Se ci impegniamo, ri-      e ciò rende possibile trasformare il       sa meravigliarsi di fronte all’impre-
schiamo addirittura di riuscirci e di      brutto e il negativo. Noi uomini sia-      vedibile; chi aiuta a scorgere la stel-
fare bella figura. Ma ciò è spesso una     mo fatti non per rassegnarci intrap-       la di una luce di speranza anche nel
farsa che non corrisponde alla realtà      polati nei nostri limiti, ma per ma-       buio; chi annuncia parole di pace e
di quel che realmente siamo. Troppo        nifestare la superiorità della bellezza    di bene; chi rinuncia a qualcosa di
facile essere buoni in occasione di        che c’è in noi e che noi cristiani chia-   proprio per gli altri; chi sa mettersi
una festa in cui tutti e tutto ci invita   miamo “santità”.                           in gioco donando tempo e capacità
ad esserlo. Non sono certamente gli            Celebrare il Natale, significa pro-    per qualcosa di bene; chi sa sorridere
auguri che ci scambiamo, le luci, i        prio dire ad alta voce tutto il buono      e condividere momenti di gioia; chi
regali, le cene conviviali e neppure       e il bello della nostra realtà. Se si fa   si mette insieme ad altri per compie-
un solo gesto di generosità a render-      fatica a scorgerlo è perché facciamo       re imprese di solidarietà, ...
ci buoni e belli. E’ la quotidianità che   fatica a mostrarlo. Per un malsano             Mi piacerebbe che “natalizzassi-
rivela realmente quello che siamo.         senso del pudore, di fronte alle tante     mo” Travagliato, rendendo ciò che
    Una lettura spesso univoca della       cose belle, abbiamo quasi vergogna         facciamo di bello più conosciuto
nostra realtà rivela una immagine          a raccontarcele.                           reclamizzato, manifestato. Lo pos-
negativa di quello che siamo, mo-              Perché allora non sforzarci di co-     siamo fare attraverso le pagine del
strando difetti, debolezze, insuc-         municarci ad alta voce “il bello del       nostro bollettino parrocchiale, o
cessi, rivalità, divisioni, egoismi,       vivere” mettendo in luce fatti, gesti,     dedicando un po’ di tempo nei no-
difficoltà. Anche il recente rapporto      iniziative positive? Non dobbiamo          stri incontri formali e informali. La
Censis descrive il popolo italiano         nemmeno sforzarci ad inventarle,           fantasia ci può spingere a dircelo con
con queste caratteristiche. Dà ragio-      perché a Travagliato ce ne sono tan-       immagini, parole, testimonianze;
ne a ciò l’informazione quotidiana, i      te. Solo che non ce le diciamo o al        con spontaneità e semplicità; nella
discorsi condivisi in piazza, nei bar,     massimo le teniamo solo per noi.           straordinarietà e nella quotidianità.
tra amici e aimè anche nelle nostre            E’ questa la quotidianità del Na-          In fondo basta poco per raccon-
case. Il mondo sembra dominato da          tale che si celebra non solo nel pe-       tarci “il bello del vivere” e rendere
cose brutte, e a noi piace ascoltarle e    riodo del 25 dicembre, ma tutti i          Natale ogni giorno che viviamo.
commentarle. Purtroppo siamo ma-           giorni dell’anno. Infatti, c’è ancora                                  don Mario
sochisti e preferiamo piangerci ad-
dosso, forse per nascondere la nostra
poca voglia di fare il bene, conso-
landoci del male altrui. E’ tipica l’a-
bitudine instaurata che di fronte ad
ogni evento negativo, la prima cosa
da fare è trovare i colpevoli a cui
addossare la colpa, per poi sentirci
tranquilli. Tutto questo avviene pur-
troppo anche tra noi credenti e nelle
nostre stesse realtà parrocchiali.
    Ma allora non esiste proprio “il
bello del vivere”? Per consolarci, ci
dobbiamo accontentare delle solite
belle parole e di palliativi come il
Natale più o meno cristiano?
    Io non sono assolutamente con-
vinto di tutto questo e con me mi
piace pensare lo siano tanti altri: i
tanti che condividono la fede in un
Dio che si incarna, in questa nostra
realtà. Non oso pensare che il Natale
di Gesù, sia una semplice bella fa-

         l’eco di TRAVAGLIATO              editoriale                                                                      3
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
Il Natale bello di Paolo VI
Desidero fare con voi un Natale                                                       in mezzo a noi e per farsi conosce-
bello; voglio dire che anche il Papa                                                  re, per farsi direi afferrare da noi si
deve fare un buon Natale e il mio                                                     è fatto nostro fratello, si è fatto uno
Natale più bello è quando posso es-                                                   di noi, si è rivestito di carne umana,
sere insieme a quelli che il Signore                                                  si è fatto uomo, per venire proprio a
mi ha dato per fratelli e per figli. Es-                                              essere nostro amico, nostro collega,
sere insieme nella mia famiglia spi-                                                  nostro compagno. Per darci confi-
rituale e voi siete una parte di questa                                               denza!
famiglia.                                                                             È venuto come il più piccolo degli
Voi forse immaginate che il Papa sia                                                  esseri, il più fragile, il più debole.
l’uomo più felice di questa terra? Non                                                Perché questo? Ma perché nessuno
è vero: beh, «felice come un Papa» si                                                 avesse vergogna ad avvicinarlo,
dice. Se sapeste! Perché? Ma perché                                                   perché nessuno avesse timore,
tutti i dolori di questo mondo, tutte le                                              perché tutti lo potessero proprio
necessità, le guerre, le controversie                                                 avere vicino, andargli vicino, non
fra gli uomini, e soprattutto il vedere                                               avere più nessuna distanza fra noi
tanti che sono lontani dal Signore,                                                   e lui. C’è stato da parte di Dio uno
che tanti lo combattono, lo negano,                                                   sforzo di inabissarsi, di sprofondarsi
lo offendono, e tutto questo viene a       ra, colui che è sempre stato e sempre      dentro di noi, perché ciascuno, dico
finire nel nostro cuore.                   sarà, colui che è la ragione, il princi-   ciascuno di voi, possa dargli del tu,
E allora trovare una comunità di gen-      pio dell’essere di tutte le cose, della    possa avere confidenza, possa avvi-
te buona, di gente che spera e crede       nostra vita, della nostra esistenza,       cinarlo, possa sentirsi da lui pensato,
nel Signore, per me è una grandissi-       colui che conosce tutto, che vede nei      da lui amato… da lui amato: guar-
ma gioia, è una grandissima conso-         nostri pensieri, colui che è presente      date che questa è una grande parola!
lazione per augurare a tutti proprio       a noi più che noi stessi, quello che       Se voi capite questo, se voi ricordate
con il cuore aperto l’augurio di buon      si chiama Figlio di Dio, è venuto a        questo che vi sto dicendo, voi avete
Natale … di buon Natale.                   farsi insieme figlio dell’uomo e al-       capito tutto il Cristianesimo.
Io vorrei avere qui alcuni ragazzi         lora la meraviglia deve essere la ca-      Che cosa è il Cristianesimo? Che
del catechismo per sentire da loro se      ratteristica di questa festività: siamo    cos’è questa nostra religione che ci
sanno che cosa è il Natale. Beh, sì        meravigliati, siamo ammirati, siamo        fa costruire queste case, che ci orga-
che lo sanno: c’è qui un bel presepio,     sorpresi, siamo incantati per questo       nizza in parrocchie, che ci fa una fa-
sanno subito che Natale è la festa         fatto che Dio si è fatto uomo, e che è     miglia sola, che ci fa diventare Chie-
che commemora la nascita di Gesù,          in mezzo a noi.                            sa sua? Che cosa è? È l’amore di Dio
e fino a qui ci arriviamo tutti, anche i   Come è lontano Dio, cioè come è            per noi. La capite questa parola: Dio
bambini del catechismo, i più piccoli      misterioso, come è inaccessibile,          ci ama, ci ha voluto bene ancora pri-
possono dire: «Oggi è Natale, è ve-        come è incomprensibile. Tanta gente        ma che nascessimo; ha riconosciuto
nuto Gesù Bambino». Ma se io vado          non ci crede, perché? Ma perché non        le nostre cose, e ha avuto un occhio,
avanti con le domande: «Ma chi era         lo vede con gli occhi, perché non lo       ha avuto un raggio di bontà e si è fer-
Gesù Bambino?», «Gesù bambino è            sente, perché non capisce, perché          mato sopra ciascuno di noi.
il figlio della Madonna, è il figlio di    comprende una cosa: che se c’è Dio,        Mi dite chi di voi può dire: «Io non
Maria». Ed è tutto? Ecco, la grande        Dio è un mistero senza confini e vie-      sono amato da Dio». Un malato? Ma
cosa che dobbiamo avere presente           ne da questo mistero senza confini,        se il Signore è venuto per quelli che
nell’anima, facciamo uno sforzo, un        da questo Dio nella profondità del         soffrono. Un bambino? Ma se si è
po’, non dico per capire, ma alme-         tempo e dello spazio.                      fatto bambino. Una povera donna di
no per farvi attenzione: Gesù, quel        Ebbene il Dio di queste profondità, il     famiglia? Ma se è venuto anche lui
Gesù che vediamo nel presepio, quel        Dio infinito, il Dio che sta nei cieli.    per vivere in questa nostra famiglia
bambino che vagisce lì, che non ha         «Padre nostro che sei nei cieli», che      umana. Un povero? Ma se ha voluto
nessuna forza, nessuna espressione         sei in questo tuo ... in questo immen-     essere anche lui un povero. Un ope-
di sé, proprio perché è un bambino         so, immenso mistero; questo Dio che        raio? Ma se è voluto essere lui un
appena nato: quel Gesù è Figlio di         è inafferrabile ai nostri occhi, e così    povero falegname in un piccolissi-
Dio!                                       poco pensabile anche ai nostri cer-        mo paese, Nazareth, dove ha passato
Colui che ha creato il cielo e la ter-     velli, questo Dio vero, Lui è venuto       trent’anni della sua vita, la maggior

4                                                            eco parrocchiale         l’eco di TRAVAGLIATO
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
parte, per essere nostro compagno,        stratti. Non siamo gente che dimen-        e di trovare in fondo al vostro cuore
per condividere con noi questa fatica     tica e non siamo degli ingrati, perché     un po’ di calore, un po’ di dolcezza
della esistenza umana.                    la cosa più grave, più generale del-       da dare intorno a voi? Avete fatto un
                                          la nostra povera umanità è questa,         atto di amore per questa vostra comu-
Io vorrei che vi restasse nel cuore       di non avere la gratitudine, quanta        nità, questa nostra società spirituale,
proprio questo pensiero. Se siamo         dovrebbe avere per Dio che così ci         che è la parrocchia? Beh, fatelo con
stati amati da Cristo, da Dio in Cristo   ha amati. E amare Gesù vuol dire           me adesso! Noi pregheremo proprio
che dobbiamo fare? Rispondete voi.        pregarlo, vuol dire venire in chiesa,      per questa parrocchia, perché diventi
È una cosa che sembra semplice, ma        vuol dire davvero essere religiosi,        davvero una famiglia in Cristo, per-
comprende tutta la nostra vita: dob-      per via di amore. Tanti vedono nella       ché l’amore di Cristo regni, trionfi
biamo dare anche noi. Se è così ric-      religione una cosa che opprime, una        nella vostra comunità parrocchiale.
co per noi, se è così buono con noi,      cosa difficile, una cosa incompren-        L’amore deve essere il sole che illu-
se è stato così generoso con noi, se      sibile, una cosa noiosa: no! La reli-      mina la nostra vita, il sole che scende
ha dato la sua vita per noi, allora gli   gione, l’essere a contatto con Cristo      e che dirige il nostro amore dal senso
vorrò bene, mi guarderò anch’io di        e con Dio è una cosa che ci riempie        verticale al senso orizzontale: amia-
volergli bene, mi sentirò cristiano,      di felicità, di gioia. Perché? Perché è    mo Dio e amiamo il prossimo.
cioè legato dalla gratitudine, da ri-     l’amore. Ma come è possibile ama-          Se abbiamo capito questa chiave,
conoscenza, da amore a questo Gesù        re come il Signore ci ha amato? Ma         questa sintesi del Cristianesimo, al-
che ha dato la sua vita per me.           posso io amare in questa misura?           lora possiamo andare vicino al pre-
Quelli che rispondono a questo amo-       La misura no, ma l’esempio sì: come        sepio, chiudere gli occhi e pensare
re sono cristiani. E se davvero siamo     Signore tu hai amato me, io cerche-        a questo bambino che è venuto per
stati tutti amati in Gesù Cristo eccoci   rò di amare te, la mia vita sarà tesa      essere il nostro Salvatore.
qua! Ci troviamo insieme, si produce      in questo desiderio di rispondenza,                                      Paolo VI:
una comunità, si produce una comu-        in questo desiderio di dialogo, di in-              omelia del 25 dicembre 1971
nità, si produce una simultaneità, si     contro, di amore con te.
produce un corpus, si produce una         E in secondo luogo «amate ancora
società: come si chiama? Si chiama        come io ho amato», Gesù ha amato             È NATO IL SALVATORE
Chiesa. Siamo noi la Chiesa. Noi che      tutti gli uomini, Gesù non ha detto          Tu sei venuto o Signore,
siamo i salvati di Cristo.                di no a nessuno. Gesù non ha avu-            Tu sei nato per noi oggi,
Due conseguenze da tutta questa ri-       to odio nemmeno per colui che lo             o Salvatore,
flessione.                                ha tradito, Giuda. Ha udito parole           Tu sei pieno di Grazia
Primo: bisogna che davvero com-           amare di condanna e quando Giuda             e di Verità.
prendiamo meglio, non essere di-          col bacio, con la profanazione, con          La tua Verità,
                                          la ipocrisia più fiera e più crudele, lo     cioè la tua Parola
                                          ha tradito, Gesù che cosa ha detto?          ci è maestra di vita
                                          «Amico, amico, con un bacio tradi-           e ci svela chi è Dio,
                                          sci il figlio dell’uomo», cioè Lui. Ve-      ci insegna chi è l’uomo,
                                                                                       ci dice cosa dobbiamo fare,
                                          dete chi è Gesù: lo conoscete adesso
                                                                                       ci dice cosa dobbiamo amare,
                                          questo cuore di Cristo? Ebbene noi           ci fa vedere nell’uomo
                                          dovremmo imitare il cuore del Si-            che soffre un fratello.
                                          gnore, cioè essere capaci anche noi          Ci restituisce alla libertà,
                                          di amare tutti.                              alla dignità,
                                          Vorrei fare delle domande e poi fi-          ci rende capaci di bontà,
                                          nisco. Per celebrate il Natale: avete        di giustizia e di pace.
                                          fatto qualche opera buona? Avete             Tu sei la luce del mondo!
                                          perdonato a qualcheduno? Avete               Tu investi l’umanità la scuoti,
                                          pregato per qualcheduno che ne ha            la svegli, la tormenti,
                                          bisogno? Avete detto una buona pa-           la rigeneri nel tempo
                                                                                       per guidarla oltre il tempo
                                          rola per consolare qualcuno? Avete
                                                                                       nell’eternità.
                                          dato un po’ di gioia a qualche bam-          Questo è il Natale
                                          bino, a qualche parente o a qualche                                San Paolo VI
                                          persona? Avete cercato di effondere

         l’eco di TRAVAGLIATO             eco parrocchiale                                                                  5
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
Per conoscere meglio Paolo VI
alcune pillole della sua storia
Tanti sono i gesti non sempre ecla-        disgrazia. A Milano da Vescovo, vie-
tanti e conosciuti, compiuti da san
                                                                                     PREGHIERA
                                           ne a sapere di un operaio morto du-
Paolo VI, che dimostrano la sua            rante il lavoro. Si presenta, di sera,
                                                                                     A SAN PAOLO VI
“grandezza”. Ne vogliamo ricordare         in quella famiglia e rimane a pregare     Hai guidatpo la Chiesa
alcuni, descritti con semplicità per       tutta la notte. Al mattini chiede scu-    in tempi difficili.
essere meglio accolti e interiorizzati.    sa per il fatto che non può rimane-       Hai mantenuto fisso
* Quando Giovanni Battista Montini         re di più. Di venerdì, soprattutto in     lo sguardo su Gesù.
fa il suo ingresso da Vescovo nella                                                  Hai ascoltato le aspirazioni
                                           Quaresima, sempre di nascosto e da
                                                                                     dell’umanità.
diocesi di Milano, piove a dirotto,        solo va a servire i poveri: li sistema,   Hai scrutato i segni dei tempi.
ma appena superati i confini della         li lava, gli porta da mangiare (si è      Hai vissuto la passione
sua nuova diocesi, si inginocchia e        venuto a sapere dopo, perché voleva       del vangelo
bacia la terra.                            mantenere il segreto).                    Hai guardato in faccia la morte.
Poi risalito sull’auto dice all’autista:                                             A te, immagine del bel pastore,
“Non si può togliere il tettuccio?”.       * A Manila nelle Filippini, proprio il    rivolgiamo la nostra preghiera.
L’autista perplesso risponde: “Vera-       giorno in cui subisce l’attentato alla    Insegnaci a vedere
mente sta piovendo”. E Montini ri-         sua vita esclama: “Oh Cristo, tu ci sei   la luce dello Spirito
batte: “Se piove sul gregge, perché        necessario”; e sempre in quell’occa-      Anche quando sembra
non deve piovere anche sul Pasto-          sione, fa un omelia che è un capola-      che venga la notte.
re?”.                                                                                Guida ci alla scoperta
                                           voro sull’amore a Gesù Cristo.
                                                                                     incessante del volto di Cristo.
* Sempre a Milano incontra gli ope-        * Un momento toccante della sua           Ravviva in noi la passione
rai, che sono lontani e arrabbiati con     vita è quando Paolo VI scrive alle        per l’annuncio.
la Chiesa. Qualcuno lo fischia, qual-      Brigate Rosse per liberare Aldo           Apri i nostri cuori
cuno gli volta le spalle, ma Giovan-       Moro: li chiama “uomini”, cerca di        a ogni persona umana.
ni Battista Montini rimane calmo e         ricordare loro la dignità che hanno       Educaci all’amor per la chiesa.
dice: “Vedo che siamo un po’ distan-       sciupato, ma che lui non vuole ne-        Affina il nostro sguardo
ti, ma impareremo a conoscerci”.           gare a nessuno, perché dono di Dio.       sulla bellezza.
* La prima Messa di mezzanotte di          Scrive questa lettera in ginocchio,       Disponi ci alla consegna definitiva
Natale da Vescovo di Milano, la ce-        correggendola e riscrivendola più         per partecipare con Te alla Gloria
lebra in periferia, in una chiesa fati-    volte per poter dare valore allo scrit-   del Padre.
scente, con il tetto di lamiera, perché                                                                           Amen
                                           to e importanza al messaggio.
vuole far sentire la sua vicinanza a
quelle sorelle e fratelli che si trova-
no in una situazione difficile, appena
arrivarti dal sud per cercare lavoro.
* Quando incontra Madre Teresa, nel
suo viaggio in India, Paolo VI porta
in dono una nave carica di grano, re-
gala la sua macchina, fa in ginocchio
la comunione a tutti i bambini poveri
… Quando Paolo VI muore, madre
Teresa esclama: “E’ morto un san-
to!”.

* Paolo VI viene spesso criticato e
calunniato; a chi lo spinge a difen-
dersi risponde: “Ma no, ma no, io sto
semplicemente vivendo la mia Mes-
sa …
* In Colombia denuncia l’ingiustizia
e dopo l’alluvione di Firenze va a ce-
lebrare la Messa di mezzanotte per
confortare i fiorentini sconvolti dalla

6                                                           eco parrocchiale         l’eco di TRAVAGLIATO
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
NATALE 2018
                  CONFESSIONI IN PREPARAZIONE AL NATALE
       Per gli ADULTI: DOPO LA NOVENA ore 20,30 in Chiesa Parrocchiale
        Per i GIOVANISSIMI: VENERDI’ 21 ore 20,30 in Chiesa Parrocchiale

                          CONFESSIONI NATALIZIE
          SABATO 22: Mattino ore 9,30/11,00 e Pomeriggio16,00/18,30
LUNEDI 24 VIGILIA DI NATALE: Mattino ore 9,30/11,00 e Pomeriggio ore 15,00/19,00
                  NB. Non si confessa durante le celebrazioni

                      NATALE DEL SIGNORE
                               LUNEDI 24 DICEMBRE
   ore 23,40: Veglia di preghiera - ore 24,00: S. Messa solenne della Mezzanotte

                              MARTEDI 25 DICEMBRE
                           Orario festivo delle Sante Messe
             ore 11,15: S. Messa accompagnata dal Coro parrocchiale
                    ore 18,00: Vespri e Benedizione Eucaristica

                MERCOLEDI’ 26: SANTO STEFANO primo martire
                    S. Messe ore 7,00 – 8,30 – 10,00 – 18,30
                  (è sospesa la Messa delle 11,15 e delle 17,00)

           DOMENICA 30 DICEMBRE: FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA
                     Orario festivo delle Sante Messe

                              LUNEDI 31 DICEMBRE
          ore 18,30: Messa di Ringraziamento, con il canto del Te Deum

               MARTEDI’ 1 GENNAIO 2019: MARIA MADRE DI DIO
                S. Messe festive, ore 8,30 – 10,00 – 17,00 – 18,30
                   (è sospesa la Messa delle 7,00 e delle 11,15)
                         ore 18,00: Preghiera per la Pace

                DOMENICA 6 GENNAIO: EPIFANIA DEL SIGNORE
                         Orario festivo delle Sante Messe
                ore 16,00: Preghiera con benedizione dei bambini
                   ore 18,00: Vespri e Benedizione Eucaristica

           DOMENICA 13 GENNAIO: FESTA DEL BATTESIMO DI GESU’
                        Orario festivo delle Sante Messe
              ore 11,15: Celebrazione comunitaria del Battesimo

     l’eco di TRAVAGLIATO                                                          7
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
Il bello dell’essere santi
Pier Giorgio Frassati nasce in una delle famiglie più               alla carità per i pove- ri che dedica le sue migliori ener-
moderne dell’alta borghesia torinese di inizio secolo.              gie: condivide con i bisognosi ogni genere di beni, che
Senza mai rinnegare il suo ceto sociale e l’affetto per i           porta nelle catapecchie di periferia. Una dedizione che lo
suoi, Pier Giorgio è attivo in molte realtà ecclesiali, tra         guida anche nella scelta dell’università: «Sarò ingegnere
cui Azione Cattolica, Fuci e i Domenicani, di cui è ter-            minerario per poter meglio servire Cristo tra i minatori».
ziario. Il giovane, che vivrà anche un intenso affetto per          Si iscrive anche al neonato Partito popolare perché «la
una ragazza, Laura Hidalgo, si impegna anche in gruppi              carità non basta, ci vogliono anche le riforme». Visitando
culturali e sportivi, tra cui “la Società dei tipi loschi”, da      i poveri negli ospedali, contrae la poliomielite che lo por-
lui fondata con alcuni amici. Appassionato di montagna,             terà alla morte il 6 luglio del 1925, a soli 24 anni.
incoraggia i compagni dicendo: «Più su andremo, meglio
sentiremo la voce di Cristo». Ma è alla San Vincenzo e              Nel 2007 Stefano Vitali, ex presidente della Provincia di
alla carità per i pove- ri che dedica le sue migliori ener-         Rimini, è guarito da un cancro, dopo aver chiesto l’inter-
gie: condivide con i bisognosi ogni genere di beni, che             cessione di Sandra Sabattini: uno dei fatti inspiegabi-
porta nelle catapecchie di periferia. Una dedizione che lo          li che, se riconosciuti come miracoli, potrebbero porta-
guida anche nella scelta dell’università: «Sarò ingegnere           re alla beatificazione della ragazza, morta per incidente
minerario per poter meglio servire Cristo tra i minatori».          stradale a 23 anni il 2 maggio 1984. Nata a Riccione nel
Si iscrive anche al neonato Partito popolare perché «la             1961, Sandra è una ragazza come tante: ama lo sport e
carità non basta, ci vogliono anche le riforme». Visitan-           la corsa, le piace suonare la chitarra e il pianoforte (no-
do i poveri negli ospedali, contrae la poliomielite che lo          nostante la mancanza della prima falange dell’anulare e
porterà alla morte il 6 luglio del 1925, a soli 24 anni.            dell’indice alla mano sinistra). Fin da piccola affida le
Pier Giorgio Frassati nasce in una delle famiglie più mo-           sue riflessioni a un diario spirituale. A 12 anni incontra
derne dell’alta borghesia torinese di inizio secolo. Senza          don Benzi e la Comunità Papa Giovanni XXIII che se-

mai rinnegare il suo ceto sociale e l’affetto per i suoi,           gna il cammino della sua vocazione e spiritualità: seguire
Pier Giorgio è attivo in molte realtà ecclesiali, tra cui           Gesù povero e servo, condividendo la vita degli ultimi.
Azione Cattolica, Fuci e i Domenicani, di cui è terziario.          Due anni dopo partecipa ad un soggiorno per adolescen-
Il giovane, che vivrà anche un intenso affetto per una              ti sulle Dolomiti con disabili gravi. Un’esperienza che
ragazza, Laura Hidalgo, si impegna anche in gruppi cul-             lascia il segno: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è
turali e sportivi, tra cui “la Società dei tipi loschi”, da lui     gente che io non abbandonerò mai». Sogna di diventare
fondata con alcuni amici. Appassionato di montagna, in-             medico missionario in Africa e si iscrive a Medicina. Nel
coraggia i compagni dicendo: «Più su andremo, meglio                frattempo dedica tutto il suo tempo libero a condividere
sentiremo la voce di Cristo». Ma è alla San Vincenzo e              la vita con le persone con handicap e i giovani tossicodi-

8                                                                 eco parrocchiale        l’eco di TRAVAGLIATO
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
pendenti accolti dalla comunità, «sempre sorridente, ac-           la spesa: 4 uova, 10 cipolle, 20 zucche... Tutto attorno il
cogliente, discreta». Don Oreste Benzi, fondatore della            biglietto è sporco di sangue. Nella sua semplicità, quel
“Papa Giovanni XXIII”, ha colto la profondità del cam-             foglio racconta un amore appassionato per Cristo che si
mino spirituale di Sandra, de- finendola «una contempla-           traduce nella concretezza del servizio ai poveri.
tiva di Dio nel mondo» e promuovendo la pubblicazione
del suo “diario”. Nel 2006 è stata avviata la causa di be-         È una storia di forte attualità ed evangelico coraggio
atificazione.                                                      quella di Floribert Bwana Chui, giovane congolese,
                                                                   membro della Comunità di Sant’Egi- dio, ucciso a Goma
A farsi i fatti degli altri, Giulio Rocca -valtellinese,           nel 2007, all’età di 26 anni. Nato nel 1981 nell’est del-
classe 1962- aveva cominciato presto: a 16 anni, infatti,          la tribolata Repubblica Democratica del Congo, intelli-
già partecipava ai campi di raccolta di carta e rottami            gente, carico di idealità e voglia di cambiare il mondo,
promossi dall’Operazione Mato Grosso, fondata dal sale-            Floribert è convinto che il diritto possa essere la base
siano Ugo de Censi, a sostegno dei progetti di solidarietà         di quella giustizia sociale che tanto gli sta a cuore. Nel
                                                                   2000 conosce la Comunità di Sant’Egidio e incomincia a
                                                                   dedicare il tempo libero ai bambini di strada e alla Scuola
                                                                   della pace animata dalla Comunità. Una volta laureatosi
                                                                   in giurisprudenza, per lui si spalancano le porte di una
                                                                   possibile prestigiosa carriera all’estero. Ma Floribert
                                                                   preferisce restare nella sua terra. Diventa responsabile
                                                                   dell’ufficio della dogana di Goma dove, fino a quel mo-
                                                                   mento, regnava una endemica corruzione: il suo arrivo
                                                                   coincide con un deciso cambio di rotta. Un mese prima
                                                                   di morire fa distruggere una partita di riso avariato: rice-
                                                                   ve, per questo, pressioni anche da parte di autorità pub-
                                                                   bliche per chiudere un occhio e incassare una tangente in
                                                                   premio. Lui, però, rimane inflessibile: «La salute della
                                                                   gente vale più del denaro». Una fermezza che gli costerà
                                                                   la vita: viene attirato in un agguato, torturato e ucciso. Il
                                                                   22 novembre 2016 a Goma il vescovo Théophile Kaboy
                                                                   ha aperto il processo per la causa di beatificazione.

avviati in America Latina. Nel 1985 era partito per quat-
tro mesi di volontariato con l’OMG, destinazione Brasi-
le. Qualche anno dopo, nel 1989, decide di giocarsi per
la missione a tempo pieno e viene destinato alle Ande pe-
ruviane. Ci va da ateo (così si definisce in alcune lettere),
ma è proprio in missione che, aiutato dagli amici e alla
scuola di padre Ugo, Giulio compie un intenso cammino
spirituale che lo porterà, poche settimane prima di essere
ammazzato, a chiedere al vescovo locale l’autorizzazio-
ne ad entrare in seminario. Giulio Rocca viene ucciso il
1 ottobre 1992 da membri del movimento rivoluzionario
Sendero Luminoso che accusano i volontari italiani di
addormentare le coscienze dei poveri, esercitando la ca-
rità, invece di sollevarli –armi in pugno- contro i potenti.
Sul corpo di Giulio gli amici trovano un foglietto: su un
lato c’è, in stampatello, la scritta Jesús; dietro la lista del-

          l’eco di TRAVAGLIATO               eco parrocchiale                                                                 9
L'eco di TRAVAGLIATO Dicembre 2018 numero 4 - l'eco di TRAVAGLIATO - parrocchia di Travagliato
RACCONTIAMOCI                                        SEMINARE
     IL BELLO DEL VIVERE                                  “Come posso servirla?”, disse l’angelo.
                                                          “Davvero vendete di tutto come è scritto
     Se hai qualche testimonianza, qualche                sulla insegna?”, chiese incuriosito il giovane.
     piccolo racconto, qualcosa di cui sei sta-           “Certamente. Tutto quello che desidera!”.
     to testimone, un fatto sentito… che vale la          “Allora vorrei che i bambini non soffrissero
     pena condividere con gli altri e che esprime         più. Vorrei che la gente non debba soccom-
     qualcosa di bello… fallo avere alla redazione        bere sotto il peso della schiavitù. Vorrei un
     dell’Eco di Travagliato in canonica, o comu-         po’ di pace. Vorrei che gli uomini non fosse-
     nicalo ai sacerdoti/diaconi.                         ro più gli uni contro gli altri. Vorrei più mise-
     Lo condivideremo con tutti, per dare voce            ricordia e meno giudizi. Vorrei più dialogo
     a quanto di positivo succede nel nostro ter-         e meno oppressione. Vorrei che il mondo
     ritorio.                                             non fosse più diviso tra chi ha tutto e chi
     Basta poco per dare colore a un mondo che            non ha niente. Vorrei …”.
     sembra dipinto di grigio.                            Ma l’angelo gli portò la mano alla bocca
                                                          come per fermare le richieste e gli sussur-
                       Attendiamo numerose le             rò all’orecchio: “Guardi, credo che lei abbia
                       vostre testimonianze, per          frainteso: noi non vendiamo frutti; qui si
                        pubblicarle sul bolletti-         vendono solo semi!”.
                        no o per pubblicizzarle
                         in altre forme e in altri
                          momenti.

                        NB. La redazione si ri-
                         serva liberamente la
                         facoltà di pubblicare
                          quanto pervenuto,
                          avendo cura di ri-
                         spettare la privacy di
             nomi, luoghi e cose.

              PER CONOSCERE E APPREZZARE LA FIGURA DI

                    SAN PAOLO VI
                         LA NOSTRA PARROCCHIA ORGANIZZA
                                UN INCONTRO CON
                             GISELDA ADORNATO
                                    esperta conoscitrice
                                    e autrice di vari libri
                                      sulla figura e sul
                                    magistero di Paolo VI
                              GIOVEDI 10 GENNAIO
                                   ore 20,30

10                                                   eco parrocchiale      l’eco di TRAVAGLIATO
Il Natale di Padre Pio
A pochi giorni dal Natale dovremmo        piccolo bambino e si consegna nelle       gli insegnamenti che si partono dal-
fermarci, almeno qualche minuto, a        mani dell’umanità riempiva di com-        la grotta di Betlemme! O, come deve
riflettere su cosa significhi veramen-    mozione Padre Pio ed educava i suoi       sentirsi acceso il cuore di amore per
te per l’umanità la venuta di nostro      figli spirituali ad accogliere la venu-   Colui che tutto tenerezza si è fatto
Signore. Gesù si è fatto uomo, ma ha      ta di Dio.                                per noi! Oh, come dovremmo ardere
deciso di nascere non tra gli agi e il    Padre Pio, da piccolino, aveva un         dal desiderio di condurre il mondo
lusso, bensì nella povertà più assolu-    amore spassionato per il Natale e, in     tutto a quest’umile grotta, asilo del
ta, vegliato solo da una umile don-       parrocchia, insieme agli altri bam-       Re dei Re, più grande di ogni reg-
na e da un povero uomo, esposto al        bini, ogni anno preparava il presepe      gia umana, perché trono e dimora
freddo e al gelo di una grotta.           con statuine modellate con la creta       di Dio! Chiediamo a questo Divin
Ma siamo capaci di trarre insegna-        e casette di cartone illuminate. Il le-   Bambino di rivestirci di umiltà, per-
mento dalla sua scelta? Siamo in          game con la festa di Gesù Bambino         ché solo di questa virtù possiamo
grado di accostarci con cuore aperto      andò ad intensificarsi con gli anni:      gustare questo mistero ripieno di
al mistero di questo bambino e di ap-     una volta, dopo un’abbondante nevi-       divine tenerezze. Tutto questo l’hai
prendere da lui l’umiltà, l’amore ed      cata a San Giovanni Rotondo, andò         fatto per amore, e non ci inviti che
il perdono?                               sul coro la mattina presto e, dopo        all’amore, non ci parli che di amore,
Certo non è semplice, presi dai mil-      aver aperto la finestra, disse ad un      non ci dai che prove di amore.”
le impegni che la vita quotidiana ci      frate che passava lì vicino di amare
impone, trovare il tempo per riflet-      la neve perché gli ricordava il Nata-      “Vieni a rinascere nell’anima mia e
tere con attenzione sul messaggio di      le, la festa di Dio che, fattosi uomo,    restaci per sempre, sforzane la por-
Gesù, ma le parole dei santi possono      entra nella storia dell’umanità.          ta se sarò duro e regnavi per sem-
venire in nostro soccorso e aiutarci a    I confratelli ricordano che Padre Pio     pre. Tu conosci la volontà che vuole
vivere il Natale non come una festa       voleva che il presepe fosse allestito     assolutamente possederti, amarti, e
vuota, ma nella sua vera essenza.         di fronte al suo confessionale per        prestare sottomissione alle tue divi-
Con parole semplici e profonde Pa-        poterlo ammirare costantemente.           ne leggi. L’amore più ardente porta
dre Pio ci avvicina al Divin Bambi-       Nelle lunghe ore di confessioni, te-      tu, nel mio freddo cuore.” (Ep. IV, p.
no, al mistero del Dio che si è fat-      neva sempre lo sguardo rivolto alla       869)
to uomo per noi. Di fronte a Gesù         statuetta del Bambino Gesù. Fu sem-
Bambino, il Dio “umanato” - come          pre un religioso umile, riservato,
lo chiamava con un termine arcaico,       non chiedeva mai niente per sé, si        Preghiera a Gesù Bambino
ma di profondo significato - Padre        riteneva l’ultimo dei confratelli. Ma     che Padre Pio recitava
Pio provava una tenerezza infinita        la messa della notte di Natale amava      nel periodo di Natale:
che lo attanagliava e lo commuoveva       celebrarla lui nella chiesetta di San     «O divinissimo Spirito,
fino alle lacrime. La sua spiritualità,   Giovanni Rotondo. Essendo una ce-         dà moto al mio cuore per adorare
impastata di emozioni vere, semplici      rimonia solenne, sarebbe spettata di      ed amare;
e forti di partecipazione, di dolcezza,   diritto al Superiore del convento. Ma     dà lume al mio intelletto
di compassione, di affetto, trovava       sapendo con quale desiderio quella        per contemplare la sublimità
una piena sintonia nel mistero della      cerimonia era ambita da Padre Pio,        del mistero di carità
nascita di Cristo, perché vedeva in       i vari superiori la facevano sempre       d’un Dio fattosi Bambino;
quell’evento un amore smisurato di        celebrare a lui. Era un rito che rima-    dà fuoco alla mia volontà,
Dio nei confronti dell’uomo. Tutte le     neva indimenticabile per tutti coloro     perché possa riscaldare con essa
persone che hanno conosciuto Padre        che avevano la fortuna di assistervi.     colui che è tremante per me
Pio e sono vissute accanto a lui, sono                                              sulla paglia.
concordi nel riferire che il Natale era   Dai suoi scritti:                         Madre mia Maria,
la festa liturgica che più sentiva. Si    “Il celeste Bambino faccia sentire        conducimi Teco nella grotta
preparava a questa ricorrenza con         anche al vostro cuore tutte quelle        di Betlemme
una meticolosità straordinaria e la       sante emozioni che fece sentire a         e fammi inabissare
celebrava con trasporto.                  me nella santa notte, allorchè venne      nella contemplazione di ciò
                                          deposto nella povera mangiatoia.          che di grande e sublime
La devozione di Padre Pio                 Oddio, non saprei esprimervi tutto        è per svolgersi
         L’amore per il Bambinello        quello che sentii nel cuore in questa     nel silenzio di questa più grande
è radicato nella sfera francescana:       felicissima notte. Mi sentivo il cuore    e bella notte che il mondo
come San Francesco, il Padre senti-       traboccante di un santo amore verso       abbia mai visto.
va forte il legame con il Cristo po-      il nostro Dio umanato”
vero. Sempre sulla scia del Santo di                                                               (Gruppo di Preghiera
Assisi, il mistero di un Dio che si fa    “Quali e quanti ne sono, o cristiani,                        santo Padre Pio)

         l’eco di TRAVAGLIATO             gruppo preghiera padre pio                                                  11
Il bello del Matrimonio Cristiano
Itinerario di fede in preparazione al matrimonio cristiano

Ogni anno la nostra comunità par-
rocchiale propone un cammino per
le coppie che si preparano a cele-
brare il Sacramento del Matrimonio.
Quest’anno hanno partecipato dodici
coppie. I tempi moderni non sembra-
no proclamare a gran voce “sposa-
tevi”; la corrente moderna porta in
tutt’altra direzione e le difficoltà, la
moda, gli ostacoli, l’individualismo
contrastano questa scelta. Ma tutto
ciò non ha fermato questi giovani
coraggiosi dal fare questo passo.
Le coppie che frequentano, iniziano
sempre il cammino con un atteggia-
mento di sfiducia, spinte dall’obbli-
go. Finiscono però per lasciarsi coin-
volgere, provando una grande emo-
zione di gioia nello sperimentare la       tati a crescere, confrontarci come          quelle che non pensano di sposarsi.
bellezza dello stare insieme e nel ri-     coppia, ci ha aiutato a dare maggior        E’ un cammino che va bene a tutte
scoprire il messaggio evangelico che       sostanza e contenuti alla nostra deci-      quelle persone che dicono o pensano
li riavvicina a Dio e alla sua Grazia.     sione di sposarci in Chiesa e di fron-      di amarsi, e non dico o uso il termine
                                           te a Dio.                                   “dicono” o “pensano” a caso.
Ecco le loro testimonianze:                Il corso, è stato inoltre arricchito dal-   Siamo entusiasti di aver partecipato
Abbiamo iniziato questo corso con          la presenza di alcune figure profes-        a questo cammino, un cammino che
pochissime aspettative o solo come         sionali che sono state invitate ad ap-      inaspettatamente si è rivelato merite-
proforma e perché era da fare, pen-        profondire alcune tematiche, come           vole, coinvolgente e soprattutto mol-
sando che fosse il solito corso noio-      ad esempio l’aspetto del distacco           to profondo.
so, dove avrebbero parlato di cose         dalle famiglie di origine.                  Ringraziamo moltissimo don Mario,
già scoperte, trattate e sapute. Più       Ogni serata è stata a suo modo piace-       Massimo e tutte le coppie guida per
passavano le serate, più però la no-       vole, interessante e aggiungeremmo          averci accompagnato in questa me-
stra reticenza iniziale è andata sce-      essenziale, perché, poichè sono ar-         ravigliosa avventura in preparazio-
mandosi, fino a scomparire com-            gomenti di cui si parla molto, spesso       ne al matrimonio, supportandoci
pletamente, quindi oggi siano qui a        si sorvola sul vero significato e certi     e dandoci la loro testimonianza di
testimoniare il contrario.                 aspetti sono veramente basilari.            com’è e come viene affrontata la
Il percorso che abbiamo affrontato         Ci ritroviamo a consigliare questo          vita dopo il matrimonio.
assieme ad altre coppie, ci ha aiu-        percorso a tutte le coppie, anche a         Da loro abbiamo imparato che se
                                                                                       conosciamo davvero il vero signi-
                                                                                       ficato dell’amore, uniti e con fede,
                                                                                       si possono veramente superare le
                                                                                       mille difficoltà che la vita ci mette
                                                                                       davanti.
                                                                                       Possiamo dire che dopo questi in-
                                                                                       contri, ci sentiamo ancora più si-
                                                                                       curi e pronti ad affrontare questo
                                                                                       grande passo, impegnandoci ogni
                                                                                       giorno a confrontarci, a rispettarci e
                                                                                       a camminare sempre l’uno di fianco
                                                                                       all’altra e mai uno davanti all’altro.
                                                                                       Grazie di cuore per questo piccolo,
                                                                                       grande bagaglio che porteremo con
                                                                                       noi per sempre e che racconteremo

12                                                    commissione famiglia             l’eco di TRAVAGLIATO
pleto e interessante, che ci ha dato la
                                                                                 possibilità di approfondire il matri-
                                                                                 monio sotto diversi aspetti.
                                                                                 Cogliamo l’occasione per ringrazia-
                                                                                 re organizzatori e relatori per averci
                                                                                 accompagnato e aiutato in questi in-
                                                                                 contri.
                                                                                                       Manuel e Giada

                                                                                 Un’esperienza partita senza aspetta-
                                                                                 tive ma con una splendida conclu-
                                                                                 sione. E’ stato molto bello aprire la
                                                                                 mente e vedere oltre, cosa che spes-
                                                                                 so non si fa; capire inoltre che il ma-
con gioia e piacere ai nostri figli in   viviamo oggigiorno. Condividere         trimonio è molto di più di una festa
futuro. Un abbraccio.                    con tutto il gruppo le nostre proble-   tra amici. Quindi ragazzi sposatevi o
                 Deborah e Alberto       matiche personali e di coppia, ci ha    almeno prendetelo in considerazio-
                                         resi più forti.                         ne. E’ un percorso e lo sarà anche
Al di là delle aspettative, il corso è   Oggi grazie a voi sappiamo di non       dopo meraviglioso.
stato costruttivo, interessante, tanto   essere più soli.                        Ringraziamo tutte le persone che
da chiedere di essere inseriti, per il           Alessandro e Taira, Armando     hanno dato il loro tempo in questo
prossimo anno, come coppie guida.                 e Eleonora, Manuel e Giada     cammino….
Le guide di questo gruppo sono state                                             Grazie siete delle persone splendi-
molto vicine, alle nostre realtà fami-   Confermiamo la positiva impressio-      de!!!
liari e problematiche di coppia che      ne iniziale, è stato un percorso com-                                  M. e M.

         l’eco di TRAVAGLIATO            commissione famiglia                                                       13
Aniversari di Matrimonio
 La comunità parrocchiale ha vissuto
 domenica 28 ottobre, la bellissima
 festa degli Anniversari di Matrimo-
                                         60º
 nio. Erano molte le coppie che han-
 no risposto all’invito. Insieme han-
 no rinnovato la promessa del loro
 amore e alla fine della celebrazione
 è stata consegnata una pergamena
 ricordo con una particolare benedi-
 zione per loro.
 Festeggiare le coppie che sono anco-
 ra insieme dopo tanti anni, è cantare
 che l‘Amore può essere forte duratu-
 ro e possibile, perché l’amore della
 famiglia è un riflesso e una parteci-
 pazione all‘Amore stesso della Tri-                            Le coppie
 nità.                                                          Greco Giuseppe / Bonometti Rosa
                                                                e Verzeletti Andrea / Dalera Luigia
                                                                hanno celebrato le Nozze di Diamante

55º
                                                                con 60 anni di matrimonio

                                                                                     50º

 Dodici coppie
 hanno celebrato le Nozze di Smeraldo
 con 55 anni di matrimonio

40º                                                              Sedici coppie
                                                                 hanno celebrato le Nozze d’Oro
                                                                 con 50 anni di matrimonio

                                                Dieci coppie
                                                hanno celebrato le Nozze di Rubino
                                                con 40 anni di matrimonio

 14                                       commissione famiglia      l’eco di TRAVAGLIATO
Cinque coppie
                                                            hanno celebrato le Nozze di Perle
                                                            con 30 anni di matrimonio

  30º
                                                                               25º

                  20º
                                                                            Undici coppie
                                                                            hanno celebrato le
                                                                            Nozze d’Argento
                                                                            con 25 anni di matrimonio

Sette coppie hanno celebrato
le Nozze di Porcellana
                                                                                   10º
con 20 anni di matrimonio

             Due coppie hanno celebrato
                    le Nozze di Ottone
              con 10 anni di matrimonio

        l’eco di TRAVAGLIATO         commissione famiglia                                         15
Scuola Materna San Giuseppe
«Una notte davvero speciale»
È la storia di una giovane donna, di       bini si sono preparati in questa attesa   di Gesù, hanno realizzato un bellis-
un falegname, di pastori e pecrelle,       e accompagnati da un amico partico-       simo spettacolo che parla proprio di
di stelle e di angioletti, ma soprattut-   lare, «l’asinello Piccolo», potranno      questa notte speciale. «Vi auguriamo
to è la storia di un bambino specia-       conoscenre e vivere i momenti prin-       di sentire e vedere il Natale attraver-
le: GESù!. Con grande fermendo e           cipali e più significativi del Natale.    so gli occhi del cuore dei bambini,
trepidazione, ma anche con grande          Per ricordare e sottolineare l’impor-     con lo stupore e l’emozione che solo
impegno e attenzione, i nostri bam-        tanza di questa festa e della nascita     loro sanno donare!».

         I bambini, le suore, le insegnanti
          e tutto il personale della scuola
             dell’infanzia San Giuseppe
           augurano a tutta la comunità
          un felice Natale e gioioso 2019

16                                           scuola infanzia san giuseppe            l’eco di TRAVAGLIATO
Scuola materna parrocchiale
Il tempo passa e così si avvicina il      modo semplice ed autentico come si         gli affidano i loro piccoli tesori .Quel
Natale ,un momento magico per i           addice al loro essere.                     grembiule sempre candido di bucato
bambini e per le loro famiglie Il 25                                                 ed indossato con tanta passione ed
Dicembre al centro del mondo viene        Quest’anno però, alla scuola Parroc-       orgoglio , un giorno ,molti anni fa
messo un bambino che nasce proprio        chiale, doppia festa... sì sì doppia fe-   ,il cardinale Bevilacqua e il nostro
per salvare il mondo e nella scuola       sta perché la nostra cara ZIA ANNA         “Montini” visitando un “asilo in cit-
dell’infanzia tutto l’anno al centro ci   QUARESMINI se ne va... indovina-           tà disse ”al personale ausiliario che
sono i bambini, protagonisti assoluti     te un po’ in pensione.                     faceva i lavori più umili nella scuola
che per l’occasione, trasformano la                                                  ::non sapete che quel grembiule vi
scuola in un ‘officina per realizzare     Dopo tanti anni dedicati con amore         porterà in paradiso ?Ecco da allora
gli ornamenti natalizi”, diventano        , passione, impegno, professionali-        la nostra Anna ogni volta che si è
poeti e attori per il grande spettaco-    tà e con quel suo carattere sempre         trovata al “sicer” ha sempre pensato
lo natalizio che si farà al Palazzetto    allegro che la contraddistingueva          che anche quell’umile lavoro se fatto
dello sport E’ bello che i nostri bim-    è giunto per lei il momento di fare        con amore ,dolcezza e dedizione, sa-
bi si sentano parte di questo clima di    la nonna a tempo pieno e non solo          rebbe stata la sua preghiera , un gra-
attesa e di festa ,ma è altrettanto im-   la zia dei centinaia di bambini che        dino in più verso il paradiso.
portante che vengano aiutati a com-       ha visto crescere, e che ancora oggi
prendere il vero senso dell’evento in     quando la incontrano la salutano e                   Grazie Anna, ci mancherai

         l’eco di TRAVAGLIATO             scuola infanzia parrocchiale                                                   17
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Percorso LAB seconda e terza media
Oltre l’incontro: il teatro come strumento
RAGAZZI, ANNOTATEVI L’AP-                alla scoperta dello star bene insieme,    lettura della Parola, dal canto, dal
PUNTAMENTO: sabato dalle                 anche nelle diversità. E’ all’inter-      gioco, dalla preghiera, per mettere in
ore17.30 alle ore 18.30 all’Orato-       no di questa esperienza umana che         luce valori quali l’amicizia, l’affetti-
rio S. Michele. Sono iniziati gli in-    Cristo può essere detto come amico,       vità, l’attenzione agli altri, la bellez-
contri dei LAB, percorso di fede per     come «modello». Il teatro, da sem-        za del creato.
chi frequenta la 2^ e la 3^ media.       pre, nasce come esigenza per espri-       Se pensiamo tradizionalmente alla
Provare per credere!                     mere qualcosa di religioso, ma so-        catechesi come incontro “su” Dio,
E ora cerchiamo di spiegare ai vostri    prattutto è il mezzo per comunicare       questa diventa occasione e spazio
genitori di che cosa si tratta, perché   messaggi e valori, perché possiede        per l’incontro “con” Dio, a parti-
si rassicurino, convinti dell’impor-     alcune caratteristiche che lo rendono     re dalla propria vita e dalla propria
tanza che voi continuiate il cammino     attività vicina all’esperienza di fede.   esperienza. Si tratta di aiutare i ra-
che avete intrapreso e confermato        Per questo motivo abbiamo pensa-          gazzi a riappropriarsi della propria
con il sacramento della Cresima.         to di offrire ai nostri ragazzi questa    fede, da vivere sempre più respon-
L’obiettivo individuato quest’an-        opportunità, capace di rispondere ai      sabilmente nei vari ambiti della vita
no vede la presenza di un educato-       loro interessi e bisogno di aggrega-      sociale, affettiva, di svago...
re professionista che userà il teatro    zione, perché permette creatività e
come strumento che accompagna il         spontaneità, lasciando emergere le        E a questo punto non aggiungiamo
tradizionale incontro di gruppo. Le      potenzialità espressive che, nono-        altro, se non confidare nella colla-
numerose sfaccettature del teatro        stante la timidezza e talvolta la gof-    borazione dei genitori, a cui stanno
offrono possibilità educative impor-     faggine, ognuno possiede.                 a cuore le sfide educative che il no-
tanti e interessanti, a partire dalla     Questo percorso vede inoltre la pre-     stro tempo ci sottopone. Chiediamo
consapevolezza e conoscenza del          senza di un gruppo di giovani edu-        il loro aiuto per condividere questa
proprio corpo, della propria voce,       catori, che, con la loro freschezza e     esperienza su cui stiamo scommet-
dalla bellezza di creare relazioni si-   vivacità, si mettono in cammino con       tendo.
gnificative, attraverso il “gioco”,      i ragazzi, per inserire in questo lavo-
aprendosi al dialogo, al confronto e     ro riflessioni che scaturiscono dalla                              Gli educatori

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Gruppo Antiochia: celebrazione della Cresima e Prima Comunione

                        Domenica 18 Novembre

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Gruppo Antiochia…
cristiani in cammino
Il percorso dell’Iniziazione Cristiana   nostro cammino di fede. È sempre         i sacramenti dell’IC per consegnare
si conclude con l’anno denominato        emozionante vivere questi momenti        loro il mandato di essere testimoni
Antiochia: ad Antiochia infatti lo       di gioia profonda. Ecco quindi le        credibili del Vangelo. Quest’anno
Spirito allarga gli orizzonti della      fotografie scattate al termine della     il tema scelto è stato la santità: ogni
fede anche ai pagani che grazie alla     celebrazione di Prima Comunione.         gruppo ha portato l’immagine di un
predicazione di Paolo e Barnaba          Su questa pagina invece vediamo i        santo scelto come punto di riferimento
diventano cristiani. Antiochia è         ragazzi del Gruppo Antiochia che         per il cammino del post cresima. Il
l’anno in cui si ricevono i sacramenti   hanno partecipato allo START UPO         Vescovo Pierantonio ha invitato tutti
di Cresima ed Eucaristia e si scopre     della Fede a Brescia il giorno 9         i ragazzi a seguire le orme di questi
in che modo i sacramenti ricevuti        dicembre. Ogni anno infatti il Vescovo   nostri fratelli maggiori imitandone la
ci danno la grazia per vivere il         incontra i ragazzi che hanno ricevuto    fede e il coraggio nel seguire Gesù.

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Centri di ascolto in rete
Sabato 24 novembre al Centro Pa-           Sono state esaminate le quattro pro-        cessario l’accompagnamento.
storale Paolo VI, si è tenuto il pri-      blematiche che si incontrano più            In questo panorama variegato, è sta-
mo incontro di accompagnamento             frequentemente e cioè il lavoro, la         to proposto di SO/STARE per capire
formativo del “Collegamento dei            casa, l’immigrazione e le patologie         come muoverci e guardare al futuro.
Centri di ascolto Caritas” rivolto ai      dimenticate. Si è capito che per po-        Nel primo arco dell’anno, verranno
referenti dei 34 centri di ascolto del-    terle affrontare è essenziale lavorare      proposti incontri zonali per com-
la Diocesi di Brescia.                     insieme, sorreggerci l’un l’altro per       prendere meglio come funziona,
È stata l’occasione per conoscere il       alleggerire il peso di queste sfide,        come si è strutturati, quali relazioni e
nuovo direttore Caritas don Mauri-         stare insieme nella relazione, soprat-      prospettive rispetto al momento che
zio Rinaldi e scoprire, da parte dei       tutto nella relazione con Dio, accom-       viviamo per RI-CONOSCERE.
travagliatesi presenti, che si tratta di   pagnati e sorretti dalla sua Parola.        Nel secondo momento, da aprile, si
una vecchia conoscenza. Infatti don        Il primo risultato concreto è stata         metterà insieme tutto quanto raccol-
Maurizio ha svolto nella nostra par-       la “Carta dell’ascolto”, frutto di un       to per RI – COMPORRE.
rocchia l’anno di diaconato ai tempi       percorso condiviso, partendo da al-         Infine nel terzo momento, verso
di don Mario Turla e don Massimo,          cuni tratti peculiari della formazione      l’estate, si andranno ad individuare
sacerdoti verso cui ha espresso pro-       di Caritas Diocesana, valorizzando          le prospettive e le direzioni da in-
fonda riconoscenza. Brevemente ci          il confronto con l’esperienza e con         traprendere per RI-LANCIARE il
ha fatto partecipi delle sue prece-        i compagni di strada in cammino             collegamento dei centri di ascolto e
denti esperienze e si è augurato che       verso la stessa metà. Ognuno di noi         quindi la formazione.
questo nuovo incarico possa essere         si è messo in gioco accettando un           Don Maurizio ci ha invitato a collo-
un ulteriore segno di grazia.              confronto aperto, autentico. Abbia-         carci nella dimensione del presente,
Partendo a ritroso, Chiara e Cateri-       mo ascoltato e ci siamo ascoltati. Ci       con riferimenti importanti al passato
na, operatrici della Caritas Diocesa-      siamo accolti nella semplicità, con le      e con lo sguardo al futuro. Ci ha ri-
na, hanno ricostruito la storia di 10      nostre difficoltà. Abbiamo condiviso        cordato che ognuno è un segmento
anni del collegamento dei Centro           le fatiche dell’ascolto, fatiche che        indispensabile, fondamentale rispo-
Ascolto, fino a tornare alle radici.       viviamo quotidianamente, ma ab-             sta del nostro tempo. Una risposta
Nell’ultimo anno, attraverso una           biamo altresì provato a riconoscere         che solo noi possiamo dare, pur tro-
semplice storia, si è ragionato sul        i tasselli del nostro operare. L’invito     vando elementi importanti e signifi-
tema della resilienza, collegandola        quindi ad esaminarli, accettandone          cativi in coloro che sono stati prima
alla realtà specifica dei vari Centro      le provocazioni, senza temere le cri-       di noi. È necessario riconoscerlo!
Ascolto Caritas. Resilienza intesa         ticità, per poter poi guardare ai frutti.   Per questo ha concluso, rivolgen-
come capacità di affrontare eventi         A volte amari, ma pur sempre frutti,        do un messaggio di saluto, a nome
traumatici e difficili, riorganizzan-      da condividere nei lavori di gruppo,        di tutti, al diacono Giorgio Cotelli,
do positivamente la propria vita, a        con l’illuminazione della Parola.           precedente direttore di Caritas Dio-
dispetto di esperienze che, di per sé,     E così si è concluso il capitolo pas-       cesana.
potrebbero portare ad esiti negativi.      sato. Per quello futuro, Marco Dane-
Questa forza interiore non rimuove         si, vicedirettore Caritas Diocesana,
le sofferenze, non cancella le ferite,     ha sottolineato l’importanza di fare
ma le utilizza come base dalla quale       memoria del passato per determina-
poter ripartire. La resilienza, vista      re dove siamo, per diventare base di
come risorsa, ci ha spinti a guardare      partenza sia dal punto di vista orga-
dentro di noi, dentro ai nostri Cen-       nizzativo, sia dal punto di vista delle
tri di Ascolto, dentro alle storie che     diverse situazioni di ogni Centro di
abbiamo accompagnato. Alcune con           Ascolto: dal più strutturato, di lunga
esito positivo, altre no, per una serie    tradizione, al più piccolo, al più re-
di condizioni che non lo hanno per-        cente,. …..
messo, ma tutte storie extra–ordina-       Altro elemento di riflessione è stata
rie, che nella loro ordinarietà hanno      la crisi profonda che stiamo attra-
avuto un significato straordinario. È      versando. Pur essendo meno nume-
stato necessario approfondire alcune       rose le persone che si presentano al
cose, lavorare su di noi, sulle nostre     Centro Ascolto, non sono diminu-
esperienze personali e di volontari        ite le fatiche, perché è aumentatala
Caritas. Questo per verificare come        complessità delle situazioni. Forse
si stava lavorando, per individuare        l’impegno è maggiore, perché non
strumenti più idonei a capire il biso-     si tratta solo di offrire la borsa degli
gno.                                       alimenti, ma è più importante e ne-

         l’eco di TRAVAGLIATO              commissione caritas                                                             37
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