COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia

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APRILE 2020   NOTIZIARIO DISTRETTO 204 INNER WHEEL - ITALIA

                  2018 - 2021               PHYLLIS CHARTER

   COMUNICARE IL DISTRETTO

                                “…Ci siamo trovati impauriti e
                                smarriti, siamo stati presi alla
                                sprovvista da una tempesta
                                inaspettata e furiosa, ci siamo
                                resi conto di trovarci sulla stessa
                                barca tutti fragili e disorientati,
                                ma allo stesso tempo impor-
                                tanti e necessari. Tutti chiamati
                                a remare insieme, tutti biso-
                                gnosi di confortarci a vicenda.
                                Su questa barca ci siamo tutti,
                                tutti…”

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C
      are amiche,

       tutte noi stiamo vivendo un periodo difficile che ci mette davanti a situazioni
incredibili e spaventose.
 Continuo a dirmi che devo essere fiduciosa, che tutte noi dobbiamo avere speranza in un
futuro diverso da quello che stiamo esperimentando oggi.
Ma non tutti i giorni ci riesco.
Il tempo non mi manca, anzi ho troppo tempo e talvolta questo mi intristisce; sono assalita
da pensieri negativi. Io che sono una positiva, forte e combattiva.
Mi devo confrontare quotidianamente con problemi e incombenze che mi appaiono
insignificanti.
Vedo socie che si preoccupano di avere visibilità o ricoprire cariche per sentirsi appagate,
per essere viste come le migliori.
Certe volte mi sento fuori luogo, avverto gelosie e invidie che mi fanno sentire a disagio.
Negli ambienti che mi piacciono (nell’IW che vorrei) dovrebbe esserci un’energia diversa,
si dovrebbe combattere per ciò che è giusto, per cose grandi per cui vale la pena combattere.
Poi di fronte a tanti lutti e dolore, che senso ha parlare tanto?
Vorrei sentire silenzio.
Mi consolano però gli affetti cari, le amicizie vere, che emergono proprio in momenti di
difficoltà come questi. Ho ricevuto e continuo a ricevere tantissime dimostrazioni di stima
e affetto e per queste ringrazio tutte.
Con il Comitato Esecutivo abbiamo dovuto prendere un’ulteriore decisione spiacevole,
quella di annullare anche la Seconda Assemblea Distrettuale, programmata a Bergamo il
12 e 13 giugno.
Mi dispiace non avere, oggi, la possibilità di darvi notizie precise su come finiremo questo
anno IW.
Troveremo una soluzione, se non altro per espletare le adempienze che ci spettano.
Spero che tra qualche mese si possa organizzare almeno una giornata per ritrovarci insieme
in quell’atmosfera di gioia e spensieratezza che ci piace tanto condividere.
Sarà l’occasione per ringraziarvi di tutte le attività che avete svolto con immutato impegno,
per consegnare il diploma a chi ha concluso il corso di formazione T&M e darvi il Libro dei
Restauri, che l’amica Tota Borioli sta portando a termine con grande dedizione.
Incrociamo le dita! Ce la faremo.

Approfitto per farvi auguri sinceri di Buona Pasqua.
Abbiate cura di voi!

Buona continuazione nella lettura del Notiziario, che anche questo mese è ricco di tante
novità e curato con amore da Cinzia.

                                                                      Barbara

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               I Club rispondono con grande generosità

                                        Club di Alessandria
                                        Azienda Ospedaliera Nazionale SS Antonio e Biagio e
                                        Cesare Arrigo - Alessandria in collaborazione con i
                                        Club Alessandrini; Rotaract Soroptimist Fidapa

                                        Club di Asti insieme agli altri Club di servizio presenti
                                        sul territorio astigiano ha partecipato alla raccolta
                                        fondi per l’acquisto di uno o più letti di rianimazione
                                        da donare all’Ospedale di Asti. Notizia di poche ore
                                        fa il primo letto è stato acquistato e consegnato al
                                        reparto di Rianimazione. La donazione è stata
                                        intitolata a Sen. Giovanni Rabino marito della nostra
                                        socia fondatrice Noris

                                        Club di Bergamo
                                        Donazione all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di
                                        Bergamo

                                       Club di Biella
                                       Donazione all’Associazione Amici dell’Ospedale di
Biella, reparti di Semi intensiva, Rianimazione e Pronto Soccorso

Club di Biella Piazzo
Donazione alla Protezione Civile ed agli Amici dell’Ospedale di Biella

Club di Busto Gallarate Legnano Ticino ha devoluto il proprio contributo all’Ospedale di
Busto Arsizio

Club Cirié Valli di Lanzo ha fatto una donazione all’Ospedale di Cirié unitamente al Rotary
e al Rotaract

Club di Colico
Contributo alla Fondazione Comunitaria Leccese “Aiutiamoci” Ospedale di Lecco

Club di Como
Con decisione unanime da parte delle Socie per via telematica, l’Inner Wheel Club di Como
contribuisce al Fondo “Emergenza Coronavirus” promosso dalla Fondazione Provinciale
della Comunità Comasca. Il Fondo permetterà l’acquisto di un’autoambulanza attrezzata
per la rianimazione a favore dell’ospedale Sant’Anna e tre monitor multi parametrici per la
terapia intensiva del Valduce, ulteriori sistemi radiologici portatili, dispositivi di protezione
individuale e letti per la terapia intensiva

Club di Cuorgnè Canavese ha stabilito di contribuire all’acquisto di saturimetri
professionali, per il controllo del livello di ossigeno nel sangue e di caschi CIPAP, sistemi
di ventilazione assistita non invasiva per la cura dei pazienti colpititi da Covid 19. Questi
strumenti sono destinati alla nostra ASL TO4

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Club di Erba Laghi ha effettuato un versamento in favore dell’Ospedale Sacra Famiglia di
Erba il quale, per far fronte all’epidemia di Coronavirus, si è preparato per trasformare
progressivamente i propri reparti in base all’andamento dell’epidemia per fornire
assistenza ai pazienti Covid 19 positivi; un versamento in favore dell’Ospedale
“Fatebenefratelli” di Erba per l’acquisto di pompe infusionali; un versamento in favore del
“Lario Soccorso” di Erba che si occupa del servizio ambulanze.

Club di Genova e Club Genova Ovest hanno effettuato un bonifico all'Ospedale Galliera di
Genova quale contributo all'acquisto di reagenti per un nuovo test diagnostico del
coronavirus. Questo test, a differenza di quelli in uso, consente di avere il risultato in poco
più di un ora a fronte delle 6-8 ore che occorrono attualmente.

Club di Genova Sud Ovest Il Club ha provveduto a sostenere la Comunità di S. Egidio
Emergenza Alimentare dei poveri e senza fissa dimore. La Croce Bianca per l’acquisto dei
kit degli operatori per soccorrere gli ammalati Covid 19. Cepim che senza i nostri service i
ragazzi down restano senza supporto promesso ed infine il restauro dello stendardo che ha
comportato un contributo spese alla restauratrice altrimenti senza compenso.

Club di Ivrea ha provveduto a donare all'ASL TO4 Azienda Sanitaria Locale di Ciriè,
Chivasso e Ivrea. Si è scelto di aiutare l'ASL TO4 in risposta all'appello dalla stessa lanciato
dal proprio sito ufficiale perché i costi imposti per fronteggiare l'emergenza sono talmente
elevati che le casse dell'Azienda non sono più in grado di sostenerli ed anche perché la
stessa garantisce l'assistenza sanitaria agli abitanti del territorio canavesano e di Ivrea,
realtà in cui agisce principalmente il nostro club. Inoltre la donazione è stata fatta
genericamente all'Azienda e non ad una struttura specifica, perché nessuno meglio conosce
quali siano le priorità da soddisfare nella guerra che sta combattendo contro questo
terribile flagello (acquisto di materiali utili alla rianimazione, presidi medico- chirurgici,
farmaci, tamponi, mascherine, guanti, indumenti di protezione, biancheria piana etc.)
Quello che ci interessa, come club, è di far sentire la nostra solidarietà e partecipazione
all'enorme sforzo che la sanità e tutto il suo magnifico personale stanno facendo per
assistere pazienti colpiti da un virus che troppo spesso non perdona e che sta distruggendo
una generazione: quella dei nonni, saggi, affettuosi, generosi, senza i quali le famiglie
avranno presto contezza di quanto la perdita sia irreparabile.

Club di Lecco, per rispondere concretamente alle richieste di aiuto da parte degli ospedali
del territorio, ha aderito con una donazione alla raccolta fondi "AIUTIAMOCI" promossa
dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. La raccolta fondi è finalizzata al sostegno
dell'Azienda Ospedaliera Socio Sanitaria di Lecco che gestisce i presidi ospedalieri di Lecco
e Merate per potenziare l'operatività dei reparti ospedalieri impegnati nel contrasto
all'epidemia da "Coronavirus" quali: rianimazione, terapie intensive e reparti di
infettivologia.

Merate Vimercate Brianza donazione agli Ospedali di Lecco e Vimercate.

Club di Milano ha partecipato all’Emergenza Covid 19 con donativi a favore:
- Policlinico di Milano
- Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Club di Milano Castello donazione Regione Lombardia Emergenza Coronavirus.

Club di Milano Est donazione Regione Lombardia Emergenza Coronavirus.

Club di Milano Giardini donazione all’Ospedale Sacco di Milano e Regione Lombardia.

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Club di Milano Liberty donazione a Regione Lombardia e donazione ospedale Sacco in
segno di riconoscenza della visita della nostra Governatrice avvenuta lo scorso novembre.

Club di San Carlo Naviglio Grande donazione all’Ospedale Sacco di Milano.

Club di Milano Scala Madonnina donazione Ospedale Niguarda Milano.

Club di Milano Sempione donazione alla Regione Lombardia Emergenza Coronavirus.

Club di Milano Settimo donazione Regione Lombardia Emergenza Coronavirus
Donazione alla fondazione Rava per sostenere l’acquisto di attrezzature per la terapia
intensiva del Policlinico di Milano.
Donazione all’Ospedale di Carate

Club di Mondovì donazione Onlus ASSO, Amici della sanità sud ovest per la provincia di
Cuneo.

Club di Monza donazione CRI di Monza e alla raccolta fondi “Sosteniamo la Rianimazione
del San Gerardo” attraverso l’Associazione BRIANZA per il Cuore Onlus.

Club di Oltrepò contributo alla raccolta fondi lanciata dall’Associazione “Trapiantami un
sorriso” destinate all’acquisto di due ventilatori per il reparto di terapia intensiva
Policlinico San Matteo di Pavia. Donazione CRI Sez. di Stradella.

Club di Parma Est partecipa all’acquisto di un letto dotato di apparecchiatura per pazienti
in deficit respiratori.

Club di Pavia ha programmato una donazione all'Ospedale San Matteo di Pavia.

Club di Piacenza acquisizione di 2 ventilatori polmonari-pressovolumetrici destinati alla
ventilazione invasiva e non invasiva, 1 ventilatore per la terapia intensiva per la in
collaborazione con il gruppo piacentino che riunisce 7 Club Rotary,2 Club Rotaract ed
Inner Wheel. Il 70% della raccolta è stata raggiunta.

Club di Santhià donazione effettuata con il coordinamento del Rotary e Rotaract Club
Sant'Andrea, che sta coordinando la raccolta per il noleggio di 20 dispositivi per la
respirazione ventilata CPAP AIRSENSE 10 ELITE alla ASL dell’Ospedale di Vercelli.

Club di Torino donazione CRI – Specchio dei Tempi per acquisto di materiale sanitario -
contributo Fondazione Medicina a Misura di Donna dell’Ospedale S. Anna di Torino.

Club di Torino Castello ha fatto una donazione a favore della Fondazione Medicina a
Misura di Donna dell’Ospedale S. Anna di Torino per acquistare dispositivi di protezione
individuale (mascherine, cuffie, occhiali e visiere, calzari monouso e guanti) per il
personale ospedaliero e per le pazienti del reparto Maternità. Inoltre a livello individuale
abbiamo sostenuto una raccolta fondi a sostegno della terapia intensiva degli Ospedali
Molinette e Amedeo di Savoia di Torino grazie a un gruppo di studenti (di medicina e non)
che ha lanciato l’iniziativa con il supporto del Prof. Morino, Direttore del Dipartimento di
Chirurgia Generale della Città della Salute.

Club di Torino Europea donazione a AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano per il Progetto
Emergenza Coronavirus

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Club di Torino Nord Ovest donazione Onlus Specchio dei tempi per l’acquisto di materiale
sanitario

Club di Torino 45° Parallelo ha fatto una donazione a favore della Fondazione Medicina a
Misura di Donna dell’Ospedale S. Anna di Torino per acquistare dispositivi di protezione
individuale (mascherine, cuffie, occhiali e visiere, calzari monouso e guanti) per il
personale ospedaliero e per le pazienti del reparto Maternità.

Club di Treviglio Monia Remotti, socia del Club di Treviglio con il marito, lo chef Umberto
de Martino si sono offerti di cucinare per i volontari della CRI e tutte noi li supportiamo
acquistando generi alimentari per la preparazione dei pasti. Abbiamo anche iniziato una
raccolta fondi da devolvere all'ASST Bergamo Ovest di cui fa parte l'ospedale di Treviglio.
Il nostro intento è di riuscire a raccogliere € 2.000,00.

Club di Valle Mosso donazione all’Associazione Amici dell’Ospedale biellese. Due Socie del
nostro Club sono impegnate in prima linea: un medico di base e una responsabile dell’Unita
di crisi e tutte noi cerchiamo di fare la nostra parte.

Club di Valsesia ha aderito premurosamente all'aiuto concreto agli Ospedali di Borgosesia
e Vercelli. Una donazione è stata elargita anche agli Ospedali di Borgomanero ed Arona.
Abbiamo aderito inoltre alla donazione del nostro Nazionale, per la ricerca all'Istituto
Spallanzani di Roma e all'Istituto Mario Negri di Milano.

Club di Varese e Verbano
Grazie alla generosità di due nostre socie, abbiamo potuto fare, a nome del Club Inner
Wheel Varese e Verbano, una donazione alla Croce Rossa Italiana Sezione di Varese, per
l'acquisto immediato di materiale per pazienti ed operatori. La CRI di Varese farà fronte
attraverso la raccolta fondi, all'approvvigionamento di tute e camici idrorepellenti,
mascherine, copricapo, soprascarpe, occhiali protettivi e guanti in nitrile. Accanto al
contributo delle due socie, che desiderano restare nell'anonimato, alcune amiche, finché è
stato possibile circolare, hanno aiutato a portare generi alimentari e medicinali, alle
persone malate in casa. Nessuna socia ha smesso di cercare la via per portare aiuto e
quando non è stato più possibile lasciare la propria casa, nessuna si è dimenticata di tenersi
in contatto con le socie amiche, in modo da potersi sentire più vicine l'una all'altra.

 “C’è poi la doverosa e grata attenzione a chi non può fermarsi, a
 chi non può stare in casa. I medici, tutti gli operatori sanitari che
instancabilmente con grande generosità e coraggio sono in prima
linea, quanti sono dediti a garantire non solo la nostra salute, ma
    la nostra stessa sopravvivenza, come gli addetti alla filiera
         alimentare ed alla produzione di cose essenziali.”

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                      Ricordo di don Fausto Resmini

                                     …nel cuore
                                Nessuna croce manca
                                    E’ il mio cuore
                                Il paese più straziato
                                                       Giuseppe Ungaretti

Il “nostro” don Fausto è scomparso: e sembra assurdo che anche Lui, “il cavaliere senza
macchia e senza paura”, sempre schierato in difesa degli “ultimi”, armato del coraggio
dei giusti e della forza della generosità, abbia dovuto soccombere all’attacco vile del
morbo che sta infestando il mondo. C’è un senso misterioso e sublime nella sua morte:
se n’è andato insieme a tante, tantissime persone che in questi giorni terribili ci lasciano,
condividendone il destino di sofferenza e solitudine fino all’ultimo, quasi a voler
ribadire, anche nel momento estremo, il
significato della comunità. Anche per Lui
non ci saranno i riti solenni del congedo,
come imposto dalle regole dell’emergenza,
ma la partecipazione corale, profonda e
dolente del cuore di una intera città, oggi
ancora più ferita. Per tutte noi è il
momento del dolore e dei ricordi: le omelie
della Santa Messa di Natale, con le sue
parole di solidarietà e speranza; le merende
alla Comunità di Sorisole, circondate dai
sorrisi dei “suoi“ragazzi, ai quali con
grande amore e “pugno di ferro” cercava di
donare un futuro e che ora lo piangeranno
come un padre; i tanti incontri in cui, con semplicità e pacatezza, quasi con dolcezza,
raccontava i progetti della sua vita dedicata agli altri. Il solco che ha tracciato rimarrà
profondo, e continueremo con le nostre piccole forze a impegnarci a realizzare il suo
sogno: la nostra “famiglia” innerina ha perso un prezioso punto di riferimento, un Amico
che, fino all’ultimo, ci ha insegnato il valore della solidarietà. Grazie, don Fausto.

                                                                 Pupa Omboni

Insieme a lui custodiamo nel cuore la memoria di tutti coloro che
in questi mesi ci hanno lasciato.
                                                               Club di Bergamo

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                           Il Coronavirus ci fa riflettere

  S
          ono tempi strani, assolutamente         spartiacque delle nostre esistenze e
          singolari, giorni di attesa. Il         relazioni sociali. Non esistono più
          tempo di questa emergenza così          frontiere nel dramma sanitario, o forse il
drammatica e così particolare diversa da          dramma sanitario ci ha ricordato che i
un terremoto, da una guerra e da un               confini non esistono, che la popolazione
attentato rappresenta anche una lente di          globale è sempre e comunque sulla stessa
ingrandimento. L’attesa ci ha sempre              barca, al di là di quelle linee disegnate su
fatto irritare, persino quella davanti ad         una cartina.
una pagina di computer che fatica a               Attendiamo… di abbracciare genitori,
caricarsi. Disposti ad aspettare una vita,        genitori di riabbracciare i propri figli,
“purché non ci metta troppo”, per dirla           nonni di coccolare nipoti…altri ancora di
con le parole di Oscar Wilde. Una delle           tornare al lavoro e al proprio ruolo
tante sfide che si trova ad affrontare            sociale, bruscamente interrotti.
riguarda dunque rallentare e soprattutto          Attendiamo… di rivederci che la vita
imparare ad aspettare. Siamo chiamate,            associativa alle quali eravamo abituate
tutti insieme, ad uno sforzo di                   noi socie Inner Wheel riprenda …
adattamento: il gioco della vita è                Rimanendo confinate all’interno delle
cambiato e bisogna imparare le nuove              nostre case, stanno assumendo grande
regole. Ci fa rivedere il nostro stile di vita,   rilevanza tante iniziative di natura
la nostra routine quotidiana, le nostre           digitale, nelle quali si riscoprono i grandi
relazioni, il senso della famiglia, le nostre     vantaggi connessi all’uso delle tecnologie
scelte e la nostra spiritualità. Fa riflettere    digitali e siamo felici di sperimentare
questo passaggio epocale, questa                  queste piattaforme che ci permettono di
malattia mette in crisi la nostra esistenza,      organizzare vere e proprie riunioni di
fino al punto da non potere stare accanto         lavoro Inner di piacevoli chiacchierate
agli altri, momentaneamente per la paura          con Amiche Inner, il bisogno di non
del contagio, ma anche di attivare il senso       perdersi di vista!
di responsabilità. Il non potere stare            Simulazioni        che       precedono      i
l’uno accanto all’altra ferisce l’umanità e       collegamenti e poi finalmente… si va “in
affligge le nostre relazioni. Scopriamo           chiaro” ti entusiasmi …ti emozioni…e
un’epoca del tutto nuova e sconosciuta…           programmi         subito      il   prossimo
Storicamente abituate a definire il               appuntamento online. Attendiamo… di
tempo, ripartiremo ora da una sorta di            tornare alla normalità, una normalità che
anno zero, con il Covid-19 a fare da              ci sembrerà bellissima, straordinaria.

                                                                    Cinzia Marchetti

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           Il Cibo nel suo rapporto con Ambiente, Salute,
                 Società per uno sviluppo sostenibile

Concludiamo una parte degli argomenti che si sarebbero dovuti sviluppare durante il Convegno
di Pollenzo con le relazioni di due medici, socie Inner Wheel.

La corretta alimentazione per tutte le età

Introduzione

                                                                   La scienza dell'alimenta-
                                                                   zione è una disciplina
                                                                   medica        relativamente
                                                                   recente, la si fa risalire
                                                                   all'incirca alla scoperta
                                                                   delle vitamine e cioè
                                                                   all'inizio del 1900 quando
                                                                   si notò che alcune malattie
                                                                   potevano essere causate
                                                                   dalla carenza di particolari
                                                                   nutrienti.
                                                                   Ciò fu il punto di partenza
                                                                   per una attenzione per il
                                                                   cibo non solo come
                                                                   nutrimento ma come
                                                                   fattore discriminante di
una buona o cattiva condizione di salute generale.
Ad oggi le nostre conoscenze sono molto estese e la dietologia, o meglio la dietologia clinica,
ha assunto, per importanza, il giusto posto accanto alle altre discipline della medicina.
Quindi, parlando di dieta e dietologia intendo come usare correttamente gli alimenti di cui
possiamo disporre per rispondere alle esigenze nutrizionali delle varie fasce di età.

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COMUNICARE IL DISTRETTO - Inner Wheel Italia
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Neonato e Bambino

Per il neonato l'esigenza primaria è quella di aver avuto una madre saggia durante la
gravidanza e questo rappresenta un’ottima chance di salute neonatale e futura.
L'apporto calorico in gravidanza deve essere sufficiente a mantenere il peso ideale durante
il primo trimestre aumentando di 150-300 kcal/die per il secondo e terzo trimestre.
Ad esempio, una gestante di 58 kg avrebbe un fabbisogno calorico giornaliero di 2100,
2300 e 2500 kcal rispettivamente durante il primo, secondo e terzo trimestre di
gravidanza.
Durante il primo trimestre la dieta non deve essere aumentata ma migliorata soprattutto
nell'apporto proteico di elevata qualità.

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Dal secondo trimestre in poi occorre aumentare l'apporto proteico perchè una carenza di
proteine animali è accertato che crei una predisposizione all'aborto e all'anemia.
La correzione per un margine di sicurezza è stimata nell'ordine di 1,3-1,5 grammi di
proteine pro kg di peso corporeo.
Più della metà di questa quota deve provenire da latte, carni, uova.
I lipidi (25/30%) sono forniti da latte, formaggi, burro, olio di oliva, semi oleosi e olio di
semi ricco di acidi grassi polinsaturi protettivi per madre e feto.
I carboidrati dovrebbero essere possibilmente complessi e integrali, attenzione però
all’intolleranza glucidica in gravidanza o Diabete Gestazionale.
Dopo lo svezzamento l'attenzione sarà quella di fornire al bambino una dieta ricca in
proteine di alto valore biologico, fibra e pochi zuccheri semplici per evitare che si instauri
già da piccoli quella dipendenza dal sapore dolce come gratificazione.
Ricordiamo l'importanza delle abitudini familiari perché è inutile che ci sforziamo di non
dare caramelle al bambino se poi il nostro frigorifero straripa di junk food...prima o poi
capirà…!!

Adolescente

Quella dell'adolescenza è l'età in cui si costruisce il nostro corpo, le ossa, i muscoli, le
membrane cellulari, la costellazione ormonale, quindi i fabbisogni sono altissimi
soprattutto qualitativamente.
Proteine di alto valore biologico e cioè formate da tutti gli aminoacidi, compresi quelli
essenziali, che sono quelli che il nostro organismo non riesce a sintetizzare e che quindi
deve trarre dagli alimenti di origine animale (carni, pesce, latte, uova).
Carboidrati di qualità e cioè il più possibile integri, la Fibra da frutta e verdura.
Buoni grassi che sono in parte anche di origine animale come il burro, tanto demonizzato
ma ottima fonte di vit. A e D, e principalmente di origine vegetale cioè l'Olio di Oliva
Extravergine che a mio parere ha le proprietà di un farmaco (e non perché sono ligure...)

Prima Colazione: Fondamentale

Se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, abituiamo i nostri ragazzi e noi stessi ad
iniziare bene la giornata con un pieno di energia corretto in senso quali quantitativo.
La colazione deve essere il vero primo pasto della giornata dal quale il nostro organismo
capterà il messaggio di una piena disponibilità energetica per affrontare la giornata.
In pratica dovrà esserci un giusto equilibrio tra proteine, carboidrati e lipidi al fine di
evitare i picchi glicemici e lipemici.
Latte, cereali integrali, frutta, ricotta, formaggi, yogurt, prosciutto, uova: questi sono gli
alimenti che, adeguatamente mixati, possono fornirci un’ottima partenza.
Dimenticarsi della merendina confezionata mangiata al volo o tantomeno del caffè e via!!!!!

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Attività Sportiva

Non è giusto pensare che gli adolescenti che praticano uno sport possano concedersi di
mangiare ciò che vogliono, è vero però che una abitudine sempre più diffusa in questa
fascia di età è la sedentarietà pressoché totale legata all'uso di tutti quegli strumenti
elettronici che per studio o per svago sono sempre più presenti nella nostra giornata.
Quindi parola d'ordine: ATTIVITA' MUSCOLARE e CORRETTA ALIMENTAZIONE, UN
BINOMIO INSCINDIBILE.

Adulto

Ormai le abitudini si sono consolidate nel bene o nel male. Le esigenze di accrescimento
sono saturate e il progetto è quello di una buona manutenzione del nostro corpo.
Sempre molta attenzione all'apporto proteico soprattutto negli anni a venire per
scongiurare il rischio della sarcopenia di cui vi parlerà Nicoletta, attenzione ad integrare la
nostra dieta con quei cibi chiamati un po’ pomposamente "Super Food" che sono dei
protettori cellulari, per la maggior parte antiossidanti o cibi spazzini.
Li identifichiamo nei frutti di bosco, nelle crucifere (cavoli, broccoli, cavolo nero ecc.), nelle
verdure a foglia larga per il contenuto in folati.

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Riassumo tutto ciò in queste semplici regole:

   1) Cominciare bene la giornata
   2) Evitare il picco glicemico e lipemico, quindi associare proteine e carboidrati
   3) Crudo, Colorato, Integrale per fare scorta di quelle sostanze che hanno funzione di
      protettori cellulari

Come Si Misura Lo Stato Di Nutrizione?

Innanzitutto dovremmo prima chiederci da cosa siamo fatti.
Siamo fatti sostanzialmente da 4 componenti:

   -   Acqua
   -   Osso
   -   Tessuto Muscolare
   -   Tessuto adiposo

Un indicatore è l’Indice di Massa Corporea (BMI) che si ottiene applicando una semplice
formula

Da ciò otteniamo un’indicazione abbastanza generica sul peso e quindi sullo stato di
nutrizione perché un individuo ben dotato di muscolatura può avere un BMI alto ma non
essere obeso e viceversa.

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A questo punto abbiamo capito che è meglio ragionare non solo contando il peso espresso
in kg ma la proporzione esistente tra massa magra e massa grassa.
Esistono molte metodiche per fare ciò:

   -   La Bioimpedenziometria;
   -   La Plicometria;
   -   La Dexa ECC

Ma un’indicazione molto importante ce la dà anche uno strumento banalissimo come il
metro col quale si possono misurare alcune circonferenze, soprattutto quelle addominali
che nella donna devono stare al di sotto degli 85 cm e nell’uomo sotto i 95 per non
rappresentare un fattore di rischio cardiovascolare.

I Falsi Miti Alimentari

Purtroppo parlare di cibo e di alimentazione è un po’come per il calcio… tutti si sentono
dietologi così come tutti si sentono allenatori!!!!
Quante notizie totalmente infondate su ciò che fa bene o male ci è capitato di sentire o di
leggere; proverò a citarne qualcuna:

   1) Il Kamut è un cereale antico e va bene per i celiaci. Sbagliato perché Kamut è il
      marchio registrato della varietà di grano Khorasan che contiene glutine ed è “antico”
      solo perché non ha subito la selezione genetica per aumentare la produttività
   2) Mangiare tanta frutta fa bene soprattutto durante le diete. Attenzione al contenuto
      in fruttosio che è pur sempre uno zucchero semplice
   3) Meglio mangiare grissini o fette biscottate piuttosto che pane. È errato perché il
      pane sazia di più e a parità di peso contiene meno calorie
   4) Spinaci ricchi di ferro ma attenzione alla biodisponibilità
   5) Ananas bruciagrassi. In realtà la bromelina contenuta nel gambo è un enzima
      antinfiammatorio (Ananase)
   6) Mangiare gli alimenti per celiaci cioè senza glutine fa dimagrire. Al contrario
      questi alimenti sono ricchi di zuccheri e grassi quindi tutt’altro che dietetici.

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Storie Di Pazienti

Per concludere questa chiacchierata sul cibo vorrei però raccontarvi qualcosa sui miei
pazienti e non sarei io se non lo facessi perché la mia professione di medico mi ha
consentito di conoscere, affezionarmi, confrontarmi con tante tipologie umane e io ritengo
che ciò sia un vero privilegio.
Qualcuno di questi miei pazienti mi è rimasto particolarmente impresso nella memoria
perciò vi racconto tre storie.

Le prime sono madre e figlia, entrambe molto bene in carne.
La madre accompagna la figlia ventenne per iniziare una dieta.
Come d’abitudine chiedo un po’ di notizie sulla salute e sul peso pregressi della ragazzona
che mi sedeva davanti e che lasciava sistematicamente rispondere la madre.
Sul peso durante l’infanzia mi danno ben poche indicazioni così io incalzo:” Ma signora
non si ricorda se sua figlia da piccola aveva qualche chilo in più? O almeno era un po’
paffuta?”
La mamma mi guarda e mi risponde un risentita in dialetto genovese:” Dottoressa da
piccola un po’ in carne lo era ma baffi non ne ha mai avuto…”

L’altra paziente che ricordo con tenerezza è stata una bibliotecaria di circa 40 anni, una
personcina molto a modo, quello che colpiva in lei era che, nonostante l’età ancora giovane,
si vestisse come una vecchia signora senza nessuna indulgenza alla civetteria. Molto ligia
nel seguire la dieta e nel venire ai controlli riesce ad ottenere un bel risultato perdendo una
ventina di chili. Come da prassi viene congedata con tutte le istruzioni per mantenere il
peso e per un po’ ne perdo le tracce fino a quando non mi viene recapitato in studio un
bellissimo mazzo di fiori accompagnato da un biglietto che diceva:” Grazie a lei finalmente
ho potuto indossare il primo tailleur pantaloni della mia vita e mi sta benissimo!!!”

L’ultimo paziente è un uomo, un giovane macellaio che arriva accompagnato dalla moglie.
Piccolo, tondo, pancione da commendatore, sorridente, mi dava l’impressione di essere
felicissimo così come si trovava ma tant’è la moglie, peraltro magra, doveva aver fatto una
intensa opera di convincimento ed eccoli qua.
Abbiamo quasi finito la visita quando vedo che la moglie gli dà di gomito e lo sollecita a
dirmi qualcosa.
Lui glissa ma lei insiste dicendo: “Diglielo alla dottoressa!!!” e allora anch’io, pensando a
chissà cosa e un po’ preoccupata insisto.
Alla fine tra l’imbarazzato e il sornione mi racconta di aver brevettato una forchetta con i
rebbi modificati per poter raccogliere ad ogni forchettata la maggior quantità di pasta in
un colpo solo!! Alé!
Com’è finita? Pungolato dalla moglie dimagrisce e siamo tutti contenti ma dopo circa sei
mesi trovandomi per caso nel supermercato dove lavorava lo ritrovo di nuovo a tuttotondo
che cercava di mimetizzare la pancia dietro il bancone.
Evidentemente aveva dissotterrato la sua arma di guerra a forma di forchetta!

                                                  Mirella Bergaglio Rusca
                                                   Presidente Club di Genova

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Anziani e Nutrizione

l miglioramento delle condizioni economiche ed igienico- sanitarie che si è verificato negli
ultimi decenni, associato ai progressi compiuti dalla medicina, ha determinato nei paesi
occidentali un significativo allungamento della durata della vita media con un netto
incremento della popolazione ultrasessantacinquenne. Secondo i dati ISTAT in Italia circa
il 23% della popolazione ha un’età superiore ai 65 anni e gli ultraottantenni rappresentano
circa il 7% della popolazione totale. In progressivo aumento anche i centenari, che ormai
sono oltre17.000.
Il processo di invecchiamento varia da persona a persona: molti anziani vanno incontro ad
un invecchiamento di “successo”, sono robusti e mantengono buone abilità fisiche e
cognitive, altri sono “fragili”.
L’età fisiologica quindi non sempre corrisponde all’età cronologica e molti sono i fattori che
condizionano un invecchiamento di successo. La vecchiaia di per sè non è una malattia,
invecchiare bene è possibile; la capacità di invecchiare in salute è legata alle conquiste della
medicina ma anche a fattori genetici ed ancora di più a fattori ambientali ed allo stile di
vita, e l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale. Una corretta alimentazione gioca un
ruolo molto importante per il mantenimento dello stato di salute dell’individuo a qualsiasi
età. Ciò è ancora più vero nell’anziano dove i rapporti tra stato nutrizionale e salute sono
molto stretti e coinvolgono non solo la sfera fisica ma anche aspetti psicologici legati alla
qualità della vita. Infatti, se è importante seguire fin dalla giovinezza un’alimentazione
corretta ed equilibrata, onde contrastare l’insorgenza di malattie metaboliche e
degenerative quali obesità, diabete mellito, dislipidemie, aterosclerosi, malattie
cardiovascolari, è fondamentale rispettare i bisogni nutrizionali in età geriatrica, per
rallentare i processi del l’invecchiamento.
Gli studi effettuati sulla popolazione ultrasessantacinquenne hanno evidenziato che circa
il 40% presenta problemi nutrizionali (malnutrizione) che possono essere classificati per
eccesso o per difetto, in situazioni rispettivamente di aumentato apporto o di carenza di
uno o più nutrienti.
Gli errori dietetici sono da imputare alla scarsa varietà del menù, troppo ripetitivo e carente
in particolare di frutta, verdura e latticini. Gli anziani dovrebbero seguire alcune
raccomandazioni: mangiare in modo vario, senza eliminare alcun alimento, frazionare i
pasti, fare uso moderato del sale, introdurre una adeguata quantità di acqua, limitare il
consumo di bevande alcooliche e parallelamente mantenere un’appropriata attività fisica,
mantenere o ristabilire un peso corporeo adeguato.
Una severa malnutrizione in difetto calorico-proteica è stata osservata nel 10-38% dei
pazienti ambulatoriali, tale percentuale aumenta nei pazienti anziani ricoverati in ospedale
e nelle RSA. All’opposto in Italia gli anziani di età compresa tra i 65 ed i 74 anni in
sovrappeso sono circa il 43% (malnutrizione in eccesso).
Lo stato nutrizionale, più che dall’età in sé dipende dalle condizioni complessive di vita,
dallo stato funzionale e di salute psico- fisica.
L’invecchiamento può essere accompagnato da alterazioni dei normali processi di
adattamento fisiologici di natura patologica, psicologica e socio-economica, che possono
determinare condizioni di malnutrizione. Nella persona anziana possiamo talora rilevare
una riduzione delle capacità olfattive e gustative, l’edentulia parziale o totale, la
diminuzione delle secrezioni esocrine (saliva, acido cloridrico, enzimi digestivi), la
presenza di disabilità manuale con difficoltà nella preparazione dei pasti.
Molte patologie di maggiore riscontro in età avanzata possono essere causa di
malnutrizione: tumori, patologie dell’apparato gastroenterico, malattie cardiovascolari e
polmonari, depressione, disturbi cognitivi. Anche alcuni farmaci possono determinare
perdita dell’appetito, riduzione del gusto e della sensibilità olfattiva, nausea ecc.

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Anche le condizioni sociali possono essere causa di malnutrizione: la solitudine, la povertà,
il basso livello culturale con erronee abitudini alimentari, la monotonia del cibo con
predilezione verso cibi di facile preparazione, spesso carenti di nutrienti.
L’invecchiamento comporta una modificazione della composizione del corpo umano: con
il progredire dell’età si osserva una riduzione della massa magra (massa muscolare) e
dell’acqua totale ed un aumento della massa grassa (tessuto adiposo) con una riduzione del
metabolismo basale del 13%. Infatti, il tessuto muscolare condiziona il consumo energetico
basale e la sua diminuzione è legata anche alla limitazione dell’attività fisica che spesso si
osserva nell’anziano, si riduce la massa ossea ed aumenta il rischio di fratture.
Fatte queste premesse bisogna sottolineare la necessità di un regime alimentare equilibrato
e completo di nutrienti per 1) preservare l’efficienza psico-fisica 2) ritardare l’insorgenza di
forme morbide e croniche.
Quali sono i fabbisogni nutritivi degli anziani? I fabbisogni nutrizionali nell’anziano sono
diversi da quelli dell’adulti e prevedono un apporto proteico di circa 1-1,2 g/Kg/die, 20-30
g/die di fibre, 20-25 mg/Kg/die di acqua (dai 1400 ai 1700 cc al giorno per un peso medio
di 70 kg), 20-30/kg/die di calorie (provenienti per il 15-20% da proteine, 20-25% da grassi
e 55-65% da zuccheri).
Concetti generali: 1) non esiste una dieta “tipo” per l’anziano 2) una dieta base per una
donna anziana sana prevede circa 1700 calorie al giorno (14% proteine, 25% lipidi, 61%
glucidi) 3) una dieta base per un uomo anziano sano prevede circa 2000 calorie (15%
proteine, 26% lipidi, 59% glucidi).
Le proteine sono sostanze organiche fondamentali per l’alimentazione umana. Il ruolo
                                                 principale delle proteine è quello di fornire
                                                 gli aminoacidi necessari per la sintesi e la
                                                 riparazione dei tessuti, e per altre importanti
                                                 Funzioni biologiche (trasporto dei grassi
                                                 insolubili nel sangue, sintesi di enzimi,
                                                 trasmissione di segnali tra le cellule). Le
                                                 proteine assicurano la buona funzionalità e
                                                 lo sviluppo dei muscoli, contribuiscono a
                                                 mantenere la stabilità e l’elasticità di tessuti
                                                 quali pelle, cartilagini e ossa (attraverso il
collagene), partecipano alla difesa immunitaria con gli anticorpi, permettono
l’ossigenazione dei tessuti attraverso l’emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno. Le
proteine devono essere in parte di origine animale (carne, latte, uova, pesce tipo tonno,
merluzzo, sgombro) ed in parte vegetali (legumi, cereali). La carenza di proteine può
determinare una riduzione delle difese immunitarie fino al 60% e può favorire un aumento
delle infezioni e di altre gravi patologie. È importante ricordare che il fabbisogno di
proteine aumenta in corso di episodi febbrili, ustioni, ferite, fratture e dopo interventi
chirurgici.
Anche i lipidi o grassi sono macronutrienti fondamentali perché rappresentano la
principale riserva energetica dell’organismo
e sono precursori di vitamine, ormoni e
acidi biliari. I grassi possono essere assunti
attraverso assunti sia attraverso la carne che
altri alimenti quali olio, formaggio, tuorlo
d’uovo, noci…È necessario moderare i grassi
saturi (di derivazione animale: burro panna
lardo strutto) e privilegiare quelli insaturi di
origine vegetale (olio di oliva e di semi) e gli
acidi grassi omega3 (contenuti, ad esempio, in pesce, crostacei, mandorle e noci, come
anche in alcuni oli vegetali come olio di semi di lino, olio di nocciole e olio di colza). Il
colesterolo, spesso demonizzato, riveste tuttavia un ruolo importante quale componente

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delle membrane cellulari e precursori di acidi biliari, ormoni steroide e vitamina D; se ne
dovrebbe limitare l’assunzione giornaliera a meno di 300 mg per evitare dannosi eccessi
nell’organismo.
Gli zuccheri o glucidi rappresentano la principale fonte di energia; si distinguono in
monosaccaridi o zuccheri semplici, come glucosio e fruttosio, e polisaccaridi, come l’amido
contenuto in pane, pasta, riso, patate, mais, da
preferire in quanto l’assorbimento graduale evita
rapidi incrementi della glicemia dopo i pasti. Il
fabbisogno giornaliero dei glucidi varia da 50 a 100
grammi circa, a seconda delle condizioni cliniche del
soggetto (per esempio, l’apporto di proteine dovrebbe
essere ridotto in coloro che soffrono di patologie
epatiche o renali). Secondo l’OMS la dose di zuccheri
semplici non dovrebbe superare i 25 g al giorno (un
cucchiaino da caffè ne contiene circa 5 g).
I sali minerali (sodio, potassio, calcio, ferro, zinco, magnesio, rame, selenio) sono
necessari per garantire una buona contrattilità muscolare e miocardica, la conduzione
dell’impulso nervoso e la funzione immunitaria e l’integrità tessutale. In Italia, in media si
consumano 10 g di sale al giorno corrispondenti a 4 g di sodio, quasi 10 volte più del
necessario. Il consumo eccessivo può favorire la comparsa di ipertensione arteriosa e
malattie cardiovascolari e renali, pertanto l’uso di sale da cucina per insaporire i cibi
dovrebbe essere ridotto.
Le fibre che derivano dai vegetali sono altrettanto importanti perchè, pur non avendo
funzione energetica, sono utili per regolare la funzione intestinale e l’assorbimento dei
nutrienti. L’apporto quotidiano dovrebbe essere intorno ai 25-35 g, corrispondente a 5
razioni di frutta e verdura al giorno.
Essenziale è anche una adeguata idratazione, con un fabbisogno giornaliero nell’anziano
di circa 1500 cc (1,5 litri), salvo eccezioni legate a particolari condizioni cliniche (es.
scompenso cardiaco). Un serio problema riguardante i soggetti anziani è, infatti, la
disidratazione, specialmente per le persone istituzionalizzate o durante le stagioni calde o
ancora se residenti in ambienti troppo riscaldati e poco umidificati. La disidratazione è
causa del 6-7% dei ricoveri ospedalieri. Gli anziani devono abituarsi a bere frequentemente
durante la giornata, durante e fuori pasto, anche se non avvertono la sete.
Le vitamine sono indispensabili perché regolano moltissimi processi organici quali la
                                           vista, il sistema immunitario, la mineralizzazione
                                           ossea, la coagulazione del sangue, l’assorbimento
                                           di micronutrienti, la trasmissione nervosa,
                                           l’integrità di cute e mucose. Recenti studi
                                           sembrano dimostrare che la popolazione anziana
                                           necessita di particolari attenzioni nei confronti
                                           delle vitamine B2, B6, B12 e D. Alcuni ricercatori
                                           hanno suggerito un incremento dell’apporto delle
                                           vitamine del gruppo B ed anche dell’acido folico
                                           per prevenire il declino cognitivo con l’età e per
                                           mantenere i livelli di omocisteina nei range della
                                           norma, controllando in tal modo uno dei fattori
                                           di rischio della malattia coronarica. Per quanto
riguarda la vitamina D, la scarsa esposizione al sole, la difficoltà di convertire a livello
renale il 25-idrossicolecalciferolo a 1,25-diidrossicolecalciferolo e la ridotta assunzione di
latte e dei suoi derivati possono determinare la necessità di una integrazione al fine di
mantenere una buona mineralizzazione ossea. Gli antiossidanti quali vitamina E, il beta
carotene e l’acido ascorbico possono avere un ruolo preventivo sull’insorgenza della
cataratta e di alcune forme di degenerazione maculare. La vitamina E inoltre può giocare

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un ruolo nella prevenzione di alcune malattie degenerative del sistema nervoso centrale.
Soggetti con alimentazione deficitaria di acido ascorbico, vitamina A e zinco mostrerebbero
maggiori difficoltà nella guarigione delle ferite.
In generale, vale la regola che in assenza di particolari e gravi carenze le vitamine, così come
i sali minerali, possano essere introdotte in quantità sufficienti attraverso una dieta
equilibrata comprensiva di frutta e verdura fresche, senza ricorrere all’uso di integratori.
Nella nostra società l’alcol è parte della cultura e della vita quotidiana. Spesso, un bicchiere
                                 di vino accompagna un buon pasto e una birra è a volte
                                 apprezzata in compagnia di amici. Tuttavia, negli anziani la
                                 sensibilità agli effetti dell’alcol è aumentata a causa dei
                                 mutamenti fisiologici e metabolici legati all’invecchiamento
                                 che riducono la capacità di metabolizzare l’alcol assunto. La
                                 quantità di acqua presente nell’organismo diminuisce con
                                 l’età e l’alcol viene dunque diluito in una quantità minore di
                                 liquido: ne conseguono tassi alcolemici elevati anche con
piccole quantità di sostanze alcoliche ingerite. Inoltre, la ridotta funzionalità epatica e
renale possono rendere più difficile l’inattivazione dell’azione tossica dell’alcol e la sua
eliminazione. A tutto ciò si deve aggiungere che l’alcol può interferire con l’uso di numerosi
farmaci e facilitare cadute e traumi. Pertanto, le linee guida dell’INRAN (Istituto Nazionale
per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione), in accordo con le indicazioni l’OMS,
consigliano agli anziani di non superare il limite di 12 g di alcol al giorno, pari a 1 Unità
Alcolica (corrispondente a 330 ml di birra, 125 ml di vino, 80 ml di aperitivo o 40 ml di
superalcolico) senza distinzioni tra uomini e donne.
Il miglior modo per garantire un adeguato apporto di tutti i nutrienti necessari dovrebbe
essere quello di assumere un’ampia varietà di cibi.
La dieta mediterranea tradizionale italiana sembra avere tutti i requisiti per una
alimentazione adeguata e bilanciata nell’anziano. La dieta mediterranea, inserita
dall’UNESCO nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità, prevede porzioni
costituite per il 55-60% da glucidi (80% zuccheri complessi e 20% zuccheri semplici), per
il 10-15% da proteine e per il 25-30% da grassi (preferibilmente insaturi, quali olio di oliva);
inoltre, verdura e frutta occupano un posto di rilievo per le vitamine, i minerali, le fibre che
forniscono (vedi figura sottostante). Inoltre, mantenere una regolare attività fisica per
attivare il metabolismo, stimolare l’appetito e prevenire la perdita di massa muscolare e
ossea rappresenta parte integrante di una adeguata igiene alimentare.

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Estrema cautela è necessaria nella prescrizione di un regime dietetico restrittivo nel
soggetto anziano. Atteggiamenti troppo severi possono avere risvolti negativi sia sul piano
fisico (ulteriore riduzione della massa magra, anemizzazione, carenze vitaminiche,
riduzione delle performance) sia sul piano psicologico (depressione, deficit cognitivi). Le
conseguenze di una scarsa o cattiva nutrizione nell’anziano possono essere importanti:
aumento del rischio di ammalarsi o di perdere l’autosufficienza, riduzione della qualità di
vita. Quando si affronta il tema dell’alimentazione per la persona anziana non è possibile
dimenticare la sua storia di tradizioni, sapori, ricette, abitudini. Non è altrettanto possibile
dimenticare il suo stato di salute e di autonomia, la sua vita sociale ed affettiva.
Bisogna quindi svolgere una corretta e globale valutazione della persona, della sua storia
clinica e del suo ambiente di vita.
In conclusione, l’alimentazione dell’anziano deve prevedere un equilibrio tra le abitudini
legate alla tradizione del luogo di vita, al piacere del cibo e il suo stato di salute (apporto
calorico, principi nutritivi e laddove necessarie diete specifiche).
Nell’anziano più che mai vale il “good food and good health go together”.

                                                          Nicoletta Aimonino Ricauda
                                                           Club di Courgnè e Canavese

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         Contatti epistolari con le amiche
            francesi del Distretto 73

                        Chère Gouverneur,
                        Chère Colette,

                        c'est vraiment avec regret que je t’écris pour annuler notre visite en
                        France et renoncer au renouvellement de notre Contact d'Amitié à
                        Cannes.
                        Je suis consciente que la contagion se répand à une vitesse
                        épouvantable et pour ça je me sens responsable et je ne veux pas vous
                        poser de problèmes.
                        Au téléphone j'avais dit que la situation pourrait changer et améliorer dans
                        quelques semaines, mais au moment il ne semble pas comme ça.
                        Nous sommes désolées.
                        Moi et toutes les amies italiennes, nous espérons de vous rencontrer dans
                        un future proche et que l’émergence sanitaire finira bientôt.
                        Je te souhaite une bonne continuation et que malgré le coronavirus tout
                        sera pour le mieux.
                        Je t'embrasse.
                                                                                Barbara

Cara Barbara,
Helas la situation en Italie ne semble pas s améliorer pour le moment et
nous comprenons vos préoccupations ! Il faut espérer que les nouvelles
mesures de confinement étendues à tout le pays seront efficaces pour en
finir avec ce fléau!
J ai rencontré l ambassadeur de L’UE en Ouganda la semaine dernière Et il
nous a expliqué pourquoi il y a eu ce foyer de coronavirus en Lombardie!
Nous sommes de tout coeur avec vous et j’espère que notre amitié s en
trouvera renforcée et que nous pourrons trouver une date ultérieurement
pour un interdistrict dans la joie, l insouciance et le plaisir de nous revoir!
Je pense aller a la Conference IW Women for Europe fin Septembre en
Finlande! Peut être j aurais le grand plaisir de te revoir!
Prenez bien soin de vous et vos proches et prions pour que tout cela se
termine rapidement!
Je t embrasse.
                                                           Rachel

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                   Merci chère Rachel pour ta lettre.
                   Malheureusement l'épidémie ne sera pas un problème seulement
                   italien. Maintenant notre pays a pris des décisions très lourdes pour
                   limiter la contagion. C'est un gros sacrifice mais le seul juste et les
                   italiens vont démontrer que ils sont capable de faire ça pour leur esprit
                   de solidarité.
                   Il faut comprendre que nous tous devons être responsables vers la
                   société.
                   Faites attention vous aussi parce que la contagion va se transformer en
                   pandémie et les conséquences seront terribles pour toute l'Europe et
                   l'Occident.
                   On espère que l'Afrique ne sera pas touchée mais on ne sait pas
                   encore. Soyez attentives, nous sommes préoccupées pour vous.
                   On va rester en contact.
                   Saluts à toutes les amies du district 73 FAMAT dans l’espoir de nous
                   rencontrer au plus tôt.
                   Je t'embrasse
                                                                     Barbara

Chère Barbara,

Je m'associe à Rachel pour vous souhaitez un grand courage, et je
pense que nous aussi sommes bien touché en France et cela
commence seulement.

Merci pour tes conseils. Tout le district 73 est de tout cœur avec
vous, les clubs jumelés étaient tellement contents de vous revoir.

Rien n'est perdu nous trouverons une autre date et nous restons en
contact.

Je t'embrasse ainsi que tout ton district.

                                                       Colette

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Chère Barbara,

En cette période difficile que nous traversons, notre rencontre de l’année
dernière est un magnifique souvenir et un stimulant pour notre amitié.
 Comment vas tu ? Comment vont toutes nos amies Italiennes?
Votre pays subit de plein fouet l’épidémie et nous sommes
catastrophées par les nouvelles que nous recevons chaque jour.
 En France l’épidémie progresse et le confinement est la règle.
Nous respectons les règles et patientons en espérant des jours
meilleurs.
 Je pense fort à vous, je me faisais un plaisir de vous revoir à notre
interdistrict.
 Je t’embrasse ainsi que toutes nos amies.

                                                        Lorraine

                         Chère Lorraine,

                         quel plaisir recevoir ta lettre! Merci.
                          Moi aussi, comme toutes les amies IW, je suis confinée à la maison
                         parce que c'est la seule chance qu'on a pour se défendre.
                          Surtout les villes de Milan et Bergamo sont affectées par l'épidémie,
                         mais aussi à Turin, ma ville, la situation est difficile.
                         Les routes sont vides, je sors seulement quelque rare fois pour mes
                         commissions.
                         Ma fille travaille à sa maison, mon fils est en Autriche et il travaille chez
                         soi.
                         J' espère que les conséquences économiques ne seront pas trop graves
                         pour eux.
                          Heureusement nous n'avons pas reçu de mauvaises nouvelles par les
                         clubs, au moment tout semble sous contrôle.
                          Comme j'ai dit au téléphone à Colette et à Rachel, nous sommes
                         vraiment désolées de ne pas se rencontrer à Cannes, mais notre
                         contact d'amitié sera encore plus fort après le coronavirus. Il faut
                         attendre encore quelques mois et puis on va organiser une rencontre
                         inter district spéciale pour fêter la fin de cette terrible pandémie, n'est-ce-
                         pas?
                          Je te souhaite de joyeuses Pâques, que tu et ta famille soyez bien.
                         Mes saluts affectueux à Florence aussi.
                          Je t'embrasse

                                                                                   Barbara

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    Conoscere: Contatti-Gemellaggi-Service internazionali

Club di Pavia a cura di Maria Teresa Casali

Nel corso dell’anno 2019/20 si sono intrapresi, in accordo con quanto deliberato in sede
consiliare, le seguenti attività finalizzate a mantenere o a ripristinare i contatti con I.W.
Club nazionali e si è anche ripreso un contatto internazionale con il Club di Edimburgo
attivato tempo addietro.
A livello nazionale si è proceduto a riprendere i rapporti con i seguenti Club Contatto:
Catania; Palermo C.A.R.F.; Parma Est; Siracusa.
Occorre sottolineare che non si sono ottenute risposte da parte di Palermo e Siracusa, si è
avuta una risposta interlocutoria da parte di Catania, mentre il Club di Parma Est non solo
ha risposto ma si è offerto di organizzare un incontro di prestigio nell’ottica del ruolo svolto
dalla città designata Capitale della cultura per il 2020. L’irruzione della Pandemia da
Coronavirus ha interrotto questo dialogo improntato alla più cordiale amicizia ed alla
cultura. Si spera che una prossima risoluzione degli eventi in corso ci consenta di
proseguire al meglio.
Il contatto con Edimburgo è stato riaperto all’inizio di febbraio con una mail indirizzata a
Wendy Doran che si pensava fosse ancora Presidente del Club. Nell’occasione si
informavano le amiche scozzesi che il Club di Pavia avrebbe celebrato il prossimo 16
Maggio il trentesimo anniversario della sua fondazione e contestualmente si formulava
l’auspicio che una delegazione del Club di Edimburgo potesse partecipare all’evento.
Wendy, con una pronta risposta ringraziava, ma faceva presente di non essere più
Presidente, non solo, ma problemi personali le avrebbero impedito di venire in Italia. Con
molta cortesia Wendy ha inoltrato la nostra mail a Margaret Semple, attuale Presidente,
oltre che a Mae Barr Presidente distrettuale. Al momento non si è ricevuto ancora nulla,
ma ancora una volta dobbiamo pensare che la Pandemia abbia bloccato ogni iniziativa.

Club di Biella a cura di Federica De Feo

Come club IW Biella abbiamo conosciuto le amiche del club IIWC Aix Miramas (Aix en
Provence) durante il contatto fra il nostro Distretto e il Distretto 73 a Nizza.
Avremmo dovuto sviluppare il contatto durante il programmato incontro fra Distretti a
Cannes ma purtroppo è tutto rimandato a tempi più sereni.

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