L'APE - Trattamento invernale - apicoltura.ch
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Novembre - Dicembre 2021 I Anno 104 l’ APE RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA PAGINA 8 Trattamento invernale
Buon Natale e buon inizio per un felice 2022 Un sentito grazie a tutti i nostri clienti, partner, fornitori e amici apicoltori per la loro fedeltà e collaborazione. Vi auguriamo un sereno periodo di vacanze e un buon inizio di un nuovo anno ricco di salute e successi. Con i nostri più cordiali saluti prenatalizi Il vostro team Bienen Meier Bienen Meier AG Fela Ticino SA Fahrbachweg 1, 5444 Künten Via Stazione 10 , 6593 Cadenazzo T + 41 56 485 92 50 T + 41 91 851 97 80 www.bienen-meier.ch info@felaticino.ch
Novembre - Dicembre 2021 I Anno 104 www.apicoltura.ch Editoriale 3 Organi della FTA L’apicoltura, un impegno 4 Rivista svizzera di apicoltura Organo ufficiale della Federazione Ticinese Apicoltori FTA Trattamento invernale 8 Ragione sociale Federazione Ticinese Apicoltori Raccolta magra del miele 12 Sede Centro professionale del verde Casa dell’ape Rapporto annuale 2020 del CRA 16 Via S. Gottardo 1, 6877 Coldrerio Presidente Rapporti stagionali 2021 18 Davide Conconi Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio Mobile +41 79 230 59 16 Terreni agli apicoltori ticinesi 25 presidente@apicoltura.ch Segretario-Cassiere Offerta di collocamento arnie 27 Michele Mozzetti Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno Tel. +41 91 745 05 05 Mobile +41 79 686 49 33 segreteria@apicoltura.ch Nuovi abbonamenti, disdette e cambiamento d’indirizzo vanno comunicati per iscritto al segretario. Referente FTA e Svizzera italiana per apiservice Roberto Fischer Tel. +41 79 688 16 64 roberto.fischer@apiservice.ch Redattore Livio Cortesi Via Retica 6, 6532 Castione Tel: +41 79 621 58 88 redattore-ape@apicoltura.ch I testi da pubblicare, compresa la piccola pubblicità per l’angolo delle occasioni, devono essere inoltrati alla redazione entro il giorno 10 dei mesi dispari. Marchio miele apisuisse Adam Maretti Via Rascai 19, 6707 Iragna Mobile +41 79 839 48 29 marchio-miele@apicoltura.ch Marchio Ticino Unione Contadini Ticinesi Grafica Stampa Via Gorelle, 6592 S. Antonino Sara Albisetti Tipografia Torriani sa Tel. +41 91 851 90 90 6960 Odogno Via Pizzo di Claro 3 marchioticino@agriticino.ch 6500 Bellinzona Foto di copertina Tel. +41 91 825 89 19 Il colore della regina Nicola Schärer info@tipografia-torriani.ch per il 2021: bianco
Editoriale Davide Conconi, presidente FTA benessere dell’ambiente, nei boschi sì, ma an- che per il settore primario nei campi e nei frutte- ti. Ecco, a mio modo di vedere, questa semplice considerazione dovrebbe essere sufficiente per integrare a pieno titolo l’apicoltura (perlomeno quella praticata da aziende organizzate in mo- do professionistico o semi-professionistico) nel novero delle attività agricole e poter accedere in questo modo a qualche tipo, sicuramente mira- to e ben calibrato, di pagamento diretto e di ri- sarcimento in caso di morìe. Questo è solo uno dei temi che la Direttiva e il Comitato cantonale Care apicoltrici, si ritroveranno in futuro a dover discutere e se cari apicoltori, del caso a portare avanti. L’anno che si affaccia sarà certamente molto colgo l’occasione di queste uggiose giornate di importante a questo proposito, perché si de- San Martino per scrivervi. Oltre alla festa reli- linea un completo rinnovo delle nomine statu- giosa, si tratta di un momento importante per tarie e con loro la ridefinizione della strategia il mondo contadino, un momento propizio per da seguire e degli obiettivi da perseguire negli tirare le somme e fare qualche riflessione. Un anni a venire per la FTA. E in questo momento mondo contadino del quale facciamo parte an- chiave, per la qualità e l’impatto della presenza che noi. Già, perché in pratica api e apicoltori della FTA sul territorio, a mio modo di vedere, svolgono un ruolo centrale per l’agricoltura, ga- sarà molto importante lasciare da parte perso- rantendo l’indispensabile servizio ecosistemico nalismi e regionalismi, per concentrarsi su di dell’impollinazione. Fragole, pere, mele, ciliegie una Federazione inclusiva e propositiva. Ma, in colza, erba medica e molte altre ancora, sono fondo tutti questi sono fatti che toccano e ri- tutte specie che raccogliamo in abbondanza guarderanno il livello politico e istituzionale della grazie all’instancabile lavoro di api mellifere e nostra Federazione. Invece tutti noi, apicoltrici api selvatiche. e apicoltori, possiamo agire in modo concreto In Svizzera si calcola che ogni arnia generi nei in favore dell’apicoltura, delle api e dell’ambien- campi e nei frutteti un valore di oltre mille fran- te implementando quotidianamente i principi chi, in media, ogni anno! Sono molto meno i delle buone pratiche apistiche. Per fare questo soldi che l’apicoltore intasca con la vendita dei un eccellente mezzo è costituito dal “Concet- prodotti di quella stessa arnia. Il valore sta nelle to aziendale” di apiservice, fondato su oltre 60 api. Anzi, il vero valore sta nel lavoro che fa l’api- prontuari pratici derivati dalle buone pratiche coltore per allevare quelle api che poi svolgono apistiche e dai risultati della ricerca scientifica. un servizio ecosistemico fondamentale per il Sul sito apicoltura.ch potete leggere che: ”il 2
concetto aziendale del Servizio sanitario apisti- ognuno può adattare alle proprie esigenze. A co pone l’accento sullo sviluppo di alveari sani proposito di concetto aziendale, ho appena ap- e semplifica la pianificazione delle varie attività preso con piacere che al corso per il Concetto in apicoltura nel corso dell’anno. Nella prima aziendale di Mezzana del 26 novembre si sono metà dell’anno le attività apistiche sono orien- annunciati oltre 20 partecipanti. Secondo me, tate verso il periodo di fioritura delle piante più un vero successo. frequenti e nella seconda metà dell’anno verso Care apicoltrici, cari apicoltori, augurandovi il mese e lo sviluppo della colonia”. Sullo stesso buona lettura, mi unisco a Direttiva e Comitato sito trovate tutte le informazioni per avvicinarvi a cantonale per augurarvi Buon Natale e Felice questo vero e proprio metodo di apicoltura che Anno Nuovo. Formazione sulla produzione primaria in apicoltura (formazione obbligatoria per gli aderenti al marchio miele apisuisse) Venerdì 21 gennaio 2022, 19.30 - 21.00 Aula magna del Centro Professionale del Verde a Mezzana Durante il corso saranno presentati i seguenti temi legati alla produzione primaria in apicoltura: • Igiene nella produzione primaria animale (PrP): come garantire che i prodotti apistici venga- no realizzati in modo ineccepibile e nel rispetto dell’igiene? • Medicamenti veterinari (Mvet): come garantire un impiego corretto e a regola d’arte dei medi- camenti veterinari? • Salute animale (SA): quali provvedimenti adottare per mantenere le api in buona salute? • Traffico di animali (TA): come registrare regolarmente l’azienda di apicoltura e garantire il cor- retto tracciamento del traffico delle api? Relatore: Roberto Fischer, consigliere regionale del Servizio sanitario apistico per la Svizzera ita- liana. Iscrizione: necessaria, all’indirizzo segreteria@apicoltura.ch oppure 079 686 49 33. Sono ammessi un massimo di 80 partecipanti. I posti saranno attribuiti in ordine di iscrizione, dando la priorità ai detentori del marchio miele apisuisse. Importante: saranno applicate le direttive Covid in vigore il giorno dell’evento, in particolare l’ob- bligo del certificato Covid per tutti i partecipanti. 3
L’apicoltura, un impegno Aprire un’arnia Gli apicoltori si assumono molti compiti solo per uno scopo specifico e, oltre a dover rispettare tutti gli obblighi Per le api, ogni intervento è un disturbo che legali, sono anche e soprattutto respon- mette in allerta la colonia. Bisogna dunque fare sabili delle loro api. Seppur in quanto in- attenzione a non schiacciarle o ferirle quando setti le api non siano protette dalla rego- si rimuovono o si ispezionano i telaini. Lavorare lamentazione sulla tutela degli animali, con accortezza e calma riduce lo stress che si devono comunque essere trattate al pari scatena all’interno della colonia alla sua aper- degli altri animali da reddito e non esse- tura. Gli apicoltori alle prime armi non hanno re abbandonate alla loro sorte. La buona ancora familiarità con il comportamento delle volontà da sola non basta! Gli apicoltori proprie api. Un velo di tulle e dei guanti che non devono fare tutto quello che possono per ostacolano il tatto potranno apportar loro la si- assicurare che le api siano in buona salute curezza necessaria. e per rinnovare le colonie. Ciò richiede im- Aprire un’arnia consente sempre di chiarire al- pegno, conoscenze e perseveranza. cuni punti: • c’è della covata ed è sana? Robert Lerch • la forza della colonia corrisponde alla stagio- ne? apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA) robert.lerch@apiservice.ch • ci sono abbastanza api per superare l’inver- no e allevare una nuova generazione nella primavera successiva? L’apicoltura è un’attività complessa e impegna- • le dimensioni del nido di covata corrispondo- tiva. Per mantenere le proprie api in buona salu- no alla forza della colonia? te, bisogna tenere conto di diversi aspetti. • c’è abbastanza nutrimento a disposizione? © apiservice Effettuare il lavoro adatto al momento opportuno Per accompagnare al meglio le colonie, l’api- coltrice o l’apicoltore deve adattarsi all’ambien- te e allo sviluppo naturale delle sue protette. Queste esigenze sono soddisfatte dal concetto aziendale del SSA, fondato su oltre 60 prontuari pratici derivati dalle buone pratiche apistiche e dai risultati della ricerca. Il Servizio sanitario apistico aiuta tutti gli inte- ressati a elaborare il proprio concetto aziendale personalizzato. Covata sana. 4
Servizio sanitario apistico - apiservice della propria azienda, gli apicoltori hanno potu- © apiservice to compensare un breve periodo senza offerta di nettare e polline. Tuttavia, nei casi in cui tale situazione è perdurata, è stato necessario so- stenere le api con del candito. Per una crescita sana, una colonia ha bisogno di: • da 120 a 160 kg di nettare all’anno; • da 30 a 60 kg di polline all’anno; • da 1 a 2 dl di acqua al giorno durante il perio- do di allevamento della covata. Controllo dei residui. La maggior parte di queste risorse è consuma- ta continuamente per il corretto sviluppo della L’osservazione dell’apertura di volo e il controllo colonia. Motivo per cui è essenziale che nell’a- dei residui forniscono preziose indicazioni sullo rea dell’apiario sia disponibile un’offerta diver- stato di salute di una colonia, senza disturbarla. sificata e sufficiente di nettare e polline. Le co- lonie sono molto performanti: una bottinatrice Tenere conto dell’ambiente può trasportare fino a 15 milligrammi di polline Insieme all’evoluzione delle condizioni ambien- o 70 microlitri di liquido per volo. tali, evolvono anche le esigenze in materia di buone pratiche apistiche. Sta a noi apicoltori Documentare le cose importanti interpretare correttamente i segni all’interno e e conformarsi alle leggi all’esterno della colonia, stabilire le relazioni ed È indispensabile svolgere un controllo degli ef- effettuare i lavori necessari. Ciò richiede non fettivi. In esso deve essere indicato in ogni mo- solo conoscenze apistiche essenziali, ma an- mento il numero delle colonie (comprese le en- che un’osservazione attenta e regolare dell’am- trate e le uscite). Inoltre, possono essere utiliz- biente. zati solo i medicinali veterinari omologati e il loro Quest’anno in particolare, le sfide poste dalle utilizzo deve altresì essere documentato. La condizioni meteorologiche sono state molto ri- forma di queste annotazioni non è codificata. levanti in alcune regioni. È stato cruciale ricono- È possibile utilizzare schede di controllo, un’a- scere che il flusso di nettare era presente solo genda o delle app. È importante che le informa- debolmente o era addirittura completamente zioni siano disponibili per gli ultimi tre anni. assente a causa di condizioni particolari. Gli La legislazione sulle derrate alimentari deve apicoltori hanno talvolta dovuto nutrire le api essere rispettata per quanto riguarda la pro- persino durante la fioritura principale degli al- duzione, la trasformazione e la conservazione beri da frutta e della colza. Dando loro il miele di prodotti apistici. I produttori di alimenti sono 5
© apiservice Offerta abbondante di nutrimento. responsabili della qualità dei prodotti che met- ni. Le installazioni situate nelle zone agricole o tono sul mercato. Sono tenuti a effettuare un altre zone protette sono comunicate per valuta- autocontrollo e ad annotare per iscritto i punti zione alle autorità cantonali dalle autorità locali importanti. responsabili delle costruzioni. Il SSA raccoman- da di prevedere un periodo di tempo sufficiente Tenere conto della regolamentazione per questi chiarimenti. sulle costruzioni In particolare, nelle zone densamente popola- Se vogliamo tenere delle api (arnie magazzino te, si consiglia di coinvolgere preventivamente e arnie svizzere), dobbiamo rispettare le nor- nel progetto i vicini, poiché finiranno per fami- me in vigore per il settore delle costruzioni. Le liarizzarsi con le api al più tardi nel periodo della informazioni relative a tale ambito sono fornite sciamatura. Tramite una selezione attiva, si può dall’autorità locale competente per le costruzio- minimizzare la propensione a pungere delle 6
colonie. In questo modo, la tolleranza dei vicini © apiservice non sarà messa inutilmente alla prova. Diffidare dei rimedi miracolo Diverse fonti d’informazione sono disponibili per le persone interessate. In particolare su In- ternet si possono trovare metodi che, presi indi- vidualmente, sembrano logici e promettenti, ma che non sono stati collaudati nella pratica né in test seri. Il Servizio sanitario apistico ritiene che le nuove procedure e/o i nuovi apparecchi deb- bano essere testati da istituti indipendenti prima di essere utilizzati in un apiario. Domandate al produttore i risultati dei test o Praticare l’apicoltura con piacere. informatevi tramite la hotline del SSA. Tutti i prontuari e tutte le raccomandazioni del Servi- Non sovraccaricarsi di lavoro zio sanitario apistico sono basati su test pratici Il tempo passa spesso troppo in fretta quan- e scientifici. do ci si dedica all’apicoltura. Spesso non è possibile fare le cose «rapidamente». Ognuno © apiservice deve valutare quanto tempo, energie e risorse desidera investire nell’apicoltura e adattare di conseguenza il numero delle proprie colonie. Soltanto in questo modo il lavoro con le api non diventa un peso e resta un piacere. Perfezionarsi continuamente Soltanto la conoscenza delle “buone pratiche apistiche”, una solida formazione di base e un perfezionamento continuo consentono agli apicoltori di occuparsi delle api con successo. L’evoluzione delle condizioni ambientali impone costantemente nuove pressioni sulle api e sugli apicoltori. Partecipate alle manifestazioni e alle riunioni proposte dalle associazioni di apicoltori o approfittate delle offerte del Servizio sanitario apistico (www.apicoltura.ch e www.apicoltura. Chiedere autorizzazioni. ch/manifestazioni-ssa). 7
Trattamento invernale indispensabile per iniziare bene la primavera seguente potesi che la regina cessa di deporre le uova Un trattamento invernale efficace con dopo le prime notti di gelo e pertanto tre setti- l’acido ossalico riduce l’infestazione di mane dopo le colonie sono prive di covata. Più varroa e contribuisce a un buon avvio del le temperature notturne sono basse durante nuovo anno apistico. questo periodo, maggiore è la probabilità che le colonie si comportino in tale modo. Sfortu- Raphael Giossi natamente, non sempre è così. Si può ottene- consigliere regionale nord-ovest della Svizzera re la certezza assoluta dell’assenza di covata Servizio sanitario apistico (SSA) raphael.giossi@apiservice.ch solo ispezionando le colonie. Tale controllo va effettuato preventivamente. Se c’è ancora della covata, il trattamento dovrà essere rimandato. Il trattamento invernale con l’acido ossalico, Altrimenti, è anche possibile aprire meccanica- conforme al concetto di lotta contro la varroa mente le piccole superfici di covata, ad esem- raccomandato dal SSA, segna la fine dell’anno pio con una forchetta per disopercolare il miele. apistico in corso e, al tempo stesso, l’inizio della L’osservazione precisa dei dati meteorologici nuova stagione. nell’immediata prossimità dell’apiario, in parti- Un trattamento invernale effettuato corretta- colare della temperatura, consente di determi- mente: nare qualche giorno prima la data migliore per • riduce la popolazione delle varroe esistenti il trattamento. Ciò semplifica la pianificazione. al minimo, idealmente a meno di 30 acari, e consente di conseguenza di iniziare bene Metodi l’anno apistico successivo; Trattamento mediante sgocciolamento: la • è molto efficace quando è effettuato in mo- piena efficacia della soluzione di sgocciola- do adeguato e non pone problemi in termini mento può essere conseguita solo se le api in di residui nel miele per via del lungo lasso di contatto diretto con la soluzione sgocciolata tempo che lo separa dalla prossima raccolta. trasmettono la sostanza attiva alle api su cui la soluzione non viene sgocciolata direttamente. Affinché l’acido ossalico sia il più efficace pos- Ciò avviene tramite contatto fisico. Più il glome- sibile, è essenziale assicurarsi che non ci siano re invernale è compatto, più il metodo è effica- celle di covata opercolata nelle colonie al mo- ce. Al momento del dosaggio dell’acido ossali- mento del trattamento. Diversamente dall’acido co, bisogna rispettare le istruzioni di utilizzo alla formico, utilizzato per i trattamenti estivi, l’acido lettera. Un sottodosaggio riduce l’effetto, un so- ossalico non è efficace contro gli acari che si vradosaggio può provocare un aumento della trovano nelle celle opercolate. mortalità. Attenzione: un trattamento mediante Negli ultimi anni si è imposta la “regola delle sgocciolamento può essere effettuato solo una tre settimane” come riferimento indicativo per volta per colonia durante l’intero inverno! determinare il momento ideale. Si basa sull’i- Nebulizzazione: per poter utilizzare il metodo 8
Servizio sanitario apistico - apiservice Diversi metodi a seconda delle temperature esterne Esistono attualmente tre diversi metodi di trattamento in Svizzera: Principio d’applicazione Nebulizzazione Trattamento mediante Sublimazione sgocciolamento © apiservice Efficacia Circa 95% Circa 95% Circa 95% Possibilità di ripetere il Sì No. Sì trattamento (se più di 500 Se è necessario un 2° varroe cadute a seguito trattamento, nebulizzazione del 1° trattamento) o sublimazione Strumenti necessari Nebulizzatore, dosatore Siringa graduata in ml Sublimatore con batteria, graduato, secchio (eventualmente cartuccia di gas o connessione con acqua calda siringa automatica), elettrica, contaminuti e secchio secchio con acqua calda d’acqua per raffreddare il sublimatore Forma Soluzione idrosolubile Soluzione di acqua zuccherata Cristalli Medicinali veterinari Oxuvar 5,7% Soluzione Oxuvar per sgocciola- Varroxal, API-Bioxal autorizzati mento, API-Bioxal, Oxuvar 5,7% Dosaggio 3-4 ml per lato di telaino 30-50 ml, a seconda delle 1-2 g, a seconda delle dimen- occupato dimensioni della colonia sioni della colonia Temperatura esterna ideale Almeno 8°C Basse temperature al di sotto Almeno 4°C di 5°C Protezione necessaria per Occhiali protettivi, guanti Occhiali protettivi, guanti Occhiali protettivi, guanti resi- l’utilizzatore resistenti agli acidi, maschera resistenti agli acidi e indumenti stenti agli acidi, maschera FFP3 FFP2/FFP3 e indumenti a a maniche lunghe e indumenti a maniche lunghe maniche lunghe Tempo approssimativo 8-10 minuti (a seconda del tipo 3 minuti (a seconda del tipo di 4-5 minuti dedicato a ogni colonia di arnia e delle dimensioni della arnia e delle dimensioni della colonia) colonia) 9
© apiservice Materiale necessario per il trattamento mediante nebulizzazione (oltre agli indumenti a maniche lunghe). della nebulizzazione, bisogna che la temperatu- gradi rispetto al telaino. Attenzione: bisogna as- ra esterna sia almeno di 8°C, in quanto a queste solutamente evitare di nebulizzare la regina! Ciò temperature le api che prendono il volo riesco- è decisamente più facile se la regina è marcata. no a tornare all’arnia. Durante il trattamento, tut- Sublimazione di acido ossalico: come per ti i lati dei telaini occupati devono essere trattati gli altri due metodi, solo gli acari che si trovano con 3-4 ml di soluzione nebulizzata. La nebuliz- sulle api sono colpiti durante la sublimazione. È zazione va effettuata a un’angolatura di circa 45 quindi importante che le colonie siano prive di 10
covata e che il clima non sia propizio al volo al momento del trattamento. Se le colonie sono Principi più importanti riunite in glomere da molto tempo, bisogna fare per quanto riguarda il trattamento attenzione che le api possano fare un volo di invernale con l’acido ossalico pulizia prima del trattamento. Il vantaggio di un • il trattamento deve essere effettuato in assen- sublimatore elettrico rispetto a un evaporatore a za di covata; gas è il regolamento preciso della temperatura • il trattamento deve essere effettuato il più pre- richiesta. sto possibile a partire da fine novembre – a seconda della regione, le api possono già for- Efficacia e sintesi mare una prima covata a fine dicembre; Tutti i tipi di trattamenti descritti hanno un’ef- • per determinare la caduta delle varroe morte, ficacia buona o molto buona quando sono si utilizzano dei fondi varroa protetti da una applicati correttamente in assenza di covata. griglia; Il rispetto delle diverse indicazioni per il tratta- • se si contano più di 500 acari morti durante le mento garantisce una buona tolleranza da par- 2 settimane successive al primo trattamento, te delle api. va fatto un secondo trattamento (nebulizzare La domanda fondamentale al momento della o sublimare dell’acido ossalico); scelta del metodo non è «quale delle tre va- • un’applicazione corretta comprende anche rianti preferisco?» bensì «qual è la temperatu- la protezione individuale: guanti resistenti agli ra esterna al momento del trattamento?». Solo acidi, maschera FFP2/FFP3, occhiali protetti- procedendo in questo modo si può scegliere vi, indumenti a maniche lunghe e, per eventuali la pratica migliore (il maggior grado di efficacia emergenze, una quantità di acqua sufficiente possibile senza provocare un aumento della per lavare o dissipare gli schizzi di acido; mortalità). • l’utilizzo dell’acido ossalico non è un tratta- Personalmente, preferisco il trattamento me- mento curativo; le api già danneggiate non diante sgocciolamento, ma devo anche essere guariranno! flessibile e utilizzare un altro metodo quando le temperature non sono adatte. Se attendo il freddo fino al mese di dicembre e mi ostino a Prontuari del SSA più importanti trattare con lo sgocciolamento, rischio che le •3 1.3.1. Trattamento mediante nebulizzazione colonie stiano già producendo della covata e •3 1.3.2. Trattamento mediante sgocciolamento l’efficacia del trattamento sarà pertanto ridotta. •3 1.3.3. Evaporazione con evaporatore Varrox Bisogna evitare un doppio trattamento median- •3 1.3.4. Evaporazione con evaporatore VSI te sgocciolamento di acido ossalico per via del- la scarsa tolleranza delle api. Se è necessario Documenti aggiornati all’indirizzo un secondo trattamento, vanno utilizzati i me- www.apicoltura.ch/prontuario todi della nebulizzazione o della sublimazione. 11
Raccolta magra del miele a causa del maltempo; solo il Ticino è stato parzialmente risparmiato cialmente al nord delle Alpi. Di conseguenza, Appenzello, 25 ottobre 2021 - Dopo il rac- le api non hanno potuto volare per raccogliere colto record di miele nel 2020, il maltempo il nettare e impollinare i fiori di prato e quelli de- del 2021 ha provocato un raccolto mol- gli alberi da frutto. Le colonie di api sarebbero to scarso di miele primaverile in tutta la morte di fame se gli apicoltori non le avessero Svizzera, in alcune regioni i maturatori – i nutrite in tempo. contenitori preposti alla decantazione del miele – sono rimasti completamente vuoti Raccolta del miele e le api hanno dovuto essere nutrite. An- primaverile ed estiva che il raccolto estivo, soprattutto al nord Il raccolto di miele primaverile è stato di con- delle Alpi ha risentito molto del tempo, seguenza scarso: in tutta la Svizzera è stato in con molta pioggia, grandinate e alluvioni. media di 1,9 kg per colonia (anno precedente: 11,2 kg). Le conseguenze delle difficoltà patite dalle api si sono fatte sentire anche per il setto- Il tempo nel 2021 re primario. La mancanza di impollinazione ha Pochissimi apicoltori in Svizzera ricordano un portato a un raccolto molto scarso di ciliegie raccolto di miele così pessimo. Dopo le quan- e prugne nel 2021. Le forti piogge e le gran- tità record di miele dell’anno scorso, con un dinate estive hanno impedito anche il raccolto massimo di 40 kg in media per colonia di api in della melata di bosco. Brevi periodi di tempo alcuni cantoni, il 2021 segna un vero e proprio calmo hanno aiutato le api a visitare intensa- crollo. Il pessimo clima primaverile (temperature mente fonti di nettare particolari quest’anno; di maggio inferiori alla norma di 2-3°C; maggio degni di nota sono la fioritura del tiglio e la fiori- più piovoso da quando sono iniziate le misura- tura tardiva della mora sui versanti settentrionali zioni, secondo i dati di MeteoSvizzera), che si è del nord delle Alpi. Ciò ha portato a un raccol- protratto nei mesi di luglio e agosto con abbon- to estivo medio di miele in tutta la Svizzera di danti piogge, grandinate e inondazioni, spe- 5,3 kg per colonia (anno precedente: 18,7 kg) e un raccolto totale di 7,2 kg per colonia (an- bienen.ch no precedente: 29,9 kg). Questi dati includono anche il raccolto ticinese. Va detto che il Ticino © è stato parzialmente risparmiato dagli eventi meteorologici negativi che hanno imperversato nel resto della Confederazione, in particolare in corrispondenza delle fioriture collinari di tiglio e castagno. Il raccolto annuale degli apicoltori ticinesi, che hanno partecipato al sondaggio di BienenSchweiz (l’associazione degli apicoltori Particolarmente prezioso quest’anno: il miele svizzero. della Svizzera-tedesca e retoromancia), fa stato 12
apisuisse bienen.ch © di una media per colonia di 25,9 kg di miele, in cino è il leader, mentre i cantoni della Svizzera calo rispetto all’anno scorso. Più del doppio ri- centrale e orientale sono in fondo alla classifica. spetto ai “migliori” cantoni a nord delle Alpi. Tut- Ne risulta questa distribuzione cantonale della tavia, va precisato che gli apicoltori ticinesi che quantità media totale di miele raccolta per colo- hanno partecipato al sondaggio probabilmente nia in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein sono scarsamente rappresentativi dell’insie- (vedi cartina sopra). me del mondo apistico della Svizzera italiana, caratterizzato da un territorio estremamente Vendita di miele diversificato, dalle potenzialità nettarifere diffe- e contatti con i clienti renziate che danno raccolti altrettanto variabili. Non si ricorda un raccolto di miele così pessi- mo da oltre 15 anni. Di conseguenza ci si potrà Sondaggio BienenSchweiz aspettare che il miele svizzero sugli scaffali dei Questi dati risultano dall’indagine annuale di supermercati si farà progressivamente merce BienenSchweiz, alla quale nel 2021 hanno par- rara. Gli apicoltori, soprattutto al nord delle Al- tecipato oltre 1’400 apicoltori con quasi 1’700 pi, possono ancora vendere miele grazie alle apiari. In termini di quantità totale di miele, il Ti- loro scorte derivate dall’abbondante raccolto 13
dell’anno precedente, ma per la maggior parte Contatti degli apicoltori il 2021 coincide con una perdita • BienenSchweiz, Imkerverband der deut- finanziaria. schen und rätoromanischen Schweiz: Bru- Questo è particolarmente vero per gli apicoltori no Reihl, Ressort Honig, Tel. 079 610 1720, professionisti, che, a differenza dei coltivatori di Email: bruno.reihl@bienenschweiz.ch frutta e verdura anch’essi colpiti duramente dal- • SAR, Société Romande d’Apiculture: Francis le avversità meteorologiche, non ricevono alcun Saucy, Président de la SAR, Tel. 079 634 54 sussidio dallo Stato. Inoltre, è prevedibile un lie- 09, Email: presidence@abeilles.ch ve aumento di prezzo del miele a causa dello • FTA, Società Ticinese Apicoltori: Davide Con- scarso raccolto e della sempre solida richiesta coni, Presidente, Tel. 079 230 59 16, Email: sul mercato. presidente@apicoltura.ch bienen.ch © Una fornitura di cibo sufficiente è condizione fondamentale per la salute delle api mellifere e delle api selvatiche, ma anche per il raccolto di miele. 14
tario delle api e dal dipartimento di allevamen- bienen.ch to) gestisce il centro nazionale di consulenza e competenza per tutto ciò che ha a che fare con © l’apicoltura. Con la Scuola svizzera di apicoltura GmbH, offre formazione professionale in api- coltura e formazione continua fino al certificato federale. Ulteriori informazioni • https://www.apicoltura.ch – il portale dell’a- picoltura svizzera. Offriamo, agli apicoltori e alle apicoltrici svizzere, una piattaforma unica che raggruppa tutte le informazioni apistiche importanti. • https://www.swisshoney.ch/it.html è un’of- ferta del settore apistico svizzero per i con- sumatori. Troverete anche produttori di miele svizzero di qualità e potrete beneficiare di in- formazioni sulle api e sui prodotti dell’alveare, nonché sull’importanza di questi insetti per Quest’anno il miele svizzero era disponibile solo in quantità un ambiente intatto. interessanti in Ticino. Naturalmente con il sigillo d’oro api- suisse, per una qualità di prima classe. bienen.ch © In qualità di organizzazione mantello delle as- sociazioni di apicoltori svizzere, apisuisse rap- presenta gli interessi di circa 18.000 apicoltori in Svizzera e mantiene i contatti con la politica federale e le organizzazioni internazionali delle api. apisuisse è anche l’interlocutore degli uffici federali per le questioni legate alle api e coordi- na i compiti delle tre associazioni regionali, Bie- nenSchweiz (Associazione degli apicoltori della Svizzera tedesca e retoromancia), SAR (Société Romande d’Apiculture) e FTA (Federazione Ti- Gli alberi da frutta sono fioriti quest’anno, ma a causa del cinese Apicoltori). apisuisse ha due filiali: con tempo molto freddo e umido le api non potevano volare fuori per raccogliere nettare e impollinare i fiori. Inevitabili le con- apiservice GmbH (composta dal servizio sani- seguenze: raccolto molto scarso di miele e frutta. 15
Il rapporto annuale 2020 del Centro di ricerca apistica (CRA) è disponibile in italiano Il Centro di ricerca apistica Liebefeld è attivo pesta europea, il risanamento alla peste euro- nella ricerca applicata e cerca di sviluppare so- pea tramite vapore acqueo ad alta temperatura luzioni per i problemi che gli apicoltori devono e la sua diagnosi tramite l’analisi degli scarti dai affrontare. fondi delle colonie tramite analisi PCR. Come ogni anno, desideriamo presentare agli Il capitolo dedicato alla biologia dell’ape, in- apicoltori svizzeri i settori in cui siamo attivi sot- forma sullo sviluppo di un portale di dati che to forma di un rapporto di attività sviluppato su raggruppa le informazioni concernenti il micro- quattro capitoli che sono: patologia delle api, bioma di api selvatiche, ape mellifera e bombi, biologia dell’ape, prodotti apistici e, l’ultimo, sul- facilitando la ricerca e la cooperazione tra i dif- la protezione delle api e apicoltura. ferenti laboratori. Nel primo capitolo si ritrovano degli aggiorna- Nel terzo capitolo sui prodotti apistici vengono menti interessanti sullo stato delle ricerche sui presentati i risultati del programma nazionale meccanismi di resistenza e trattamenti contro del monitoraggio della cera d’api, l’opuscolo la varroa, l’epidemiologia e il vaccino contro la sull’importanza del polline per le api e il sistema imkerbildung schweiz formation suisse d’apiculteur formazione svizzera di apicoltore - apiservice Annuncio dell’esame professionale «Apicoltrice/Apicoltore con attesto professionale federale» Data 24/25 giugno 2022 Luogo Zollikofen Ufficio di Sekretariat Imkerbildung Schweiz GmbH registrazione Jakob Signer-Strasse 4 9050 Appenzell Tel. +41 71 780 10 50 sekretariat@imkerbildung.ch Scadenza 1° marzo 2022 Costi d’esame CHF 1200.– Riceverai i documenti d’esame tramite l’ufficio di registrazione. 16
di test per la valutazione dei rischi per le larve una resistenza contro la varroa nell’ape mellife- di api mellifere da prodotti fitosanitari presenti ra nera (Apis mellifera mellifera), un articolo sulla nel polline. valutazione scientifica della selezione contro la L’ultimo capitolo, il più consistente, dedicato alla varroa e di un lavoro di ricerca di nuovi fenoti- protezione delle api e apicoltura, presenta un pi associati alla resistenza contro la varroa, un aggiornamento delle perdite invernali con i dati opuscolo su allevamento e selezione destinato del 2019/2020, un’informazione sul sondaggio alla pratica per concludere con il contributo di nell’ambito della rete di ricerca COLOSS sulle agroscope quale laboratorio di riferimento per fonti d’informazione utilizzate dagli apicoltori, le patologie dell’ape mellifera. il lavoro fatto nell’ambito della valutazione dei Il rapporto di attività per l’anno 2020 è disponi- rischi per le api rappresentati dai prodotti fito- bile e può essere scaricato dal nostro sito web sanitari, la validazione del metodo “homing fli- www.apis.admin.ch alle seguenti voci ght” (ritorno delle bottinatrici all’arnia), i risultati Centro di ricerca apistica > Rapporto annuale di una ricerca sugli effetti dell’esposizione a un pesticida presente nella cera, un progetto agri- Vi auguriamo una piacevole lettura. pol (agricoltura e impollinatori), i risultati di un lavoro di ricerca sulla lotta contro la tarma della Jean-Daniel Charrière cera con acido formico, i lavori fatti nell’ambito Responsabile del Centro di ricerca apistica di una tesi di dottorato sui fenotipi associati a Agroscope 17
Rapporti stagionali 2021 Notizie dagli apiari sufficientemente redditizia e economicamente del Mendrisiotto sostenibile. Riuscire a trarre un guadagno mini- La nuova stagione iniziata ad agosto 2020, ci mo indispensabile a giustificare il proseguimen- ha riservato amare sorprese. Le famiglie si sono to dell’attività, sarà la scommessa per il futuro. spopolate rapidamente e a settembre sembra- Tutti ci auguriamo di non più vedere i tragici vano già glomeri invernali. L’eccessivo carico di eventi della stagione trascorsa; ma sappiamo varroa seguito da forte virosi, non hanno per- bene che prima o poi ci troveremo confrontati messo un adeguato invernamento. L’importa- nuovamente. zione di polline e nettare, quasi inesistenti, han- no completato il quadro estremamente difficile. Besazio, 30 agosto 2021, Mauro Nicollerat Durante il mese di febbraio 2021, visitando gli apiari, ci è venuta la pelle d’oca. Glomeri mi- croscopici erano la regola. Le famiglie così ri- dotte, non ce l’hanno fatta a superare l’inverno. Notizie dagli apiari A marzo il quadro era drammatico; mortalità del Malcantone compresa tra il 50 e l’80%. Recuperare le arnie La stagione trascorsa anno 2020, ha segnato contenenti le famiglie morte, è stato tragico ma profondamente la sopravvivenza delle colonie pure faticoso. Svuotarle, pulirle, disinfettarle e a cavallo con il 2021. La mortalità, variava me- portare all’inceneritore i favi, è risultato un la- diamente tra il 50% fino ad un 80%. La valle voro faticoso e oneroso. Ristabilire alla norma- della Tresa ha fatto eccezione, dato che è stata lità le famiglie sopravvissute, non è stato uno inferiore. A memoria, ci ricordiamo di una simile scherzo. Dopodiché, si è proceduto alla forma- batosta, il periodo a cavallo tra 1994 e il 1995. zione di nuclei con l’intento di recuperare quan- In questa finestra temporale, abbiamo vissuto to perso. L’operazione è proseguita per l’intera un evento simile. Molti soci, hanno amaramen- stagione fino a fine agosto, allevando regine a te constatato già a partire da ottobre 2020, ciclo continuo. Ne è conseguito che il raccolto una significativa riduzione del volume glomere, estivo è stato mediocre e inferiore alle aspettati- spopolamento, collasso, paralisi e colorazione ve. Di positivo segnaliamo la buona salute delle scura delle api. Il fenomeno è proseguito fino a famiglie, e glomeri a fine agosto nei parametri marzo 2021 inoltrato. Di quanto rimasto, si po- della normalità. Il fatto ci tranquillizza e fa ben tevano osservare popoli stremati composti da sperare per un buon invernamento. Vogliamo glomeri piuttosto ridotti e non in grado di ripren- dimenticare quest’annata estremamente diffi- dersi, se non con aggiunte di favi di api prove- cile, e guardare avanti fiduciosi. Di fatto però, nienti da famiglie “normali”. Mentre altri popoli fare apicoltura sta diventando anno per anno si presentavano con glomeri accettabili quasi sempre più difficile. Questo sta incidendo sulla “normali”. Grazie a queste famiglie, sottraendo quantità globale di miele prodotto, sempre più loro un favo laterale coperto da api vigorose, scarsa. Difficile ipotizzare in futuro un’apicoltura è stato possibile rinforzare i glomeri striminzi- 18
ti dando loro un’apparenza decente. Questa so). Tutto questo, mentre il volo era consisten- operazione, ripetuta nei giorni successivi, ha te e apparentemente normale. Ciò è stato un permesso di riportare alla normalità i popoli bruttissimo segno che mi ha causato la pelle deboli, salvandoli in gran parte. Chi ha seguito d’oca. Simili eventi, si verificano di regola nella questa via, ha preservato quanto rimasto della tarda stagione (agosto-settembre). Mi era per- “baracca” limitando ulteriormente i danni. Poi, fettamente chiaro che qualche cosa di tragico ad aprile, grazie ad una settimana quasi estiva sarebbe accaduto più in là. Il tempo ha fatto il contemporanea alla fioritura del ciliegio, la si- suo corso e non si è smentito. Alla levata dei tuazione è decisamente cambiata in positivo. melari (mediamente 10-20 luglio), ho notato un In alcuni areali, in particolare la Valle della Tre- minore affollamento dei nidi rispetto alla norma. sa, l’importazione di nettare di ciliegio è stata Ripassando negli apiari dopo qualche giorno, cospicua. Questo ha evitato le solite nutrizioni non si scorgevano le classiche barbe tipiche del di soccorso tipiche degli ultimi anni e ha dato periodo. Questo è stato un ulteriore campanello slancio ai popoli. I fogli cerei aggiunti, si conta- d’allarme. Per chi ha avuto intuito, ma soprat- vano sulle dita di una mano. Per contro, è stato tutto esperienza in campo, il quadro è appar- saggio aggiungere favi costruiti per dare spa- so subito chiaro (tragico). A settembre era ben zio. Solo nella terza decade di aprile, favorita visibile a tutti lo spopolamento generale, poi da temperature in aumento, è stato possibile proseguito durante l’inverno fino a fine marzo aggiungere fogli cerei in maniera generalizzata. 2021. Questa è la sintesi dei fatti; ora analizzia- mo chi o cosa ha favorito l’ecatombe. Dal mio La domanda che molti si pongono: punto di vista, l’esperienza in campo può aiuta- perché la mortalità è stata così elevata? re non poco a comprendere il fenomeno. Dopo Ipotizziamo che perdite annuali comprese tra la levata dei melari e fino a quasi metà settem- 15% e 25%, sono da considerarsi normali e bre 2020, ho osservato la TOTALE assenza di nella media. Certamente che perdite che rag- importazione di nettare e soprattutto polline. giungono e oltrepassano il 50%, normali non Sappiamo bene che la deposizione di agosto sono. Bisogna premettere che i problemi non e settembre, genera le future api invernali (api nascono al momento e nemmeno dal recente con i giusti corpi grassi. I vecchi usavano dire passato, ma vengono piuttosto da lontano: per che la nuova stagione iniziava subito dopo ave- intenderci dobbiamo parlare di mesi, parecchi re tolti i melari raccolto estivo). Ma perché ciò mesi, se non addirittura un anno e oltre e sono accada, soprattutto il polline senza dimenticare legati all’incidenza della varroa. Durante il mese il nettare, devono scorrere in grande quantità. di maggio 2020 in un apiario, ho osservato un Questo non è avvenuto. Ma se fosse stata l’uni- consistente numero di api che camminavano ca avversità, probabilmente non avremmo avu- per terra tra l’erba, e scrutando attentamente, to una così forte moria. È lecito quindi ipotizza- alcune erano prive di ali (DWV virus delle ali re l’intervento di un’ulteriore avversità. A questa deformate, sintomo precursore di futuro collas- grave carenza, dobbiamo aggiungere la forte 19
infestazione di varroa, causata da stagioni ano- caso due: l’equazione varroa/virosi e l’assenza male con inverni miti quasi primaverili. Va fatta di polline e nettare. A questo punto il quadro una premessa: la varroa è una causa indiretta risulta chiaro; ma non si può escludere il con- della morte delle api; la vera causa diretta, sono corso di altri fattori al momento sconosciuti. le virosi. I virus recentemente scoperti (meno di Dopo avere superato questo difficile momento, una decina circa di cui alcuni letali), sono sem- non possiamo ritenerci al sicuro; varroa e virosi pre esistiti e non ne sapevamo alcunché. Prima sono sempre in agguato. Stampiamocelo bene dell’avvento di varroa destructor, i virus scoperti in testa: i virus sono il vero problema dell’api- recentemente, generavano molti meno proble- coltura odierna. E ciò vale anche per gli sciami mi. Quindi la varroa è il veicolo di trasporto e naturali e pacchi d’ape, per chi pensa che que- inoculazione per eccellenza dei virus. Questi sti metodi siano esenti da patogeni. Prevedere microscopici organismi, invadono il corpo delle e prevenire, è una buona profilassi. api e della covata, attraverso le ferite provocate dall’acaro (ma anche dalla nutrizione stessa da- Il raccolto di acacia ta alle larve), il cui unico scopo è suggerne i cor- Da gennaio 2021 in poi, l’inverno ha fatto il suo pi grassi. Dunque il danno diretto della varroa corso con temperature tutto sommato inverna- su api e covata non è devastante come sem- li, accompagnate da frequenti nevicate. Dopo brerebbe in apparenza. Subito dopo avere tolto qualche anno di inverni miti, il freddo è tornato il raccolto estivo, tutti o quasi, si sono dati da fa- a dominare. Fatta eccezione per una settima- re per intraprendere un’efficace lotta alla varroa, na quasi estiva, aprile è stato fresco e la neve utilizzando tutti i mezzi e le conoscenze attuali. in montagna era ben presente. Complice pure Poi, dopo avere constatata l’eliminazione di un un po’ di siccità, le essenze nettarifere si so- bel po’ di acari (da qualche centinaio a qualche no manifestate nella giusta cadenza e finestra migliaio), ci siamo rilassati e convinti di avere temporale. Dopo anni di temperature elevate, fi- fatto il nostro giusto dovere. Abbiamo rallentato nalmente una primavera “fresca”, forse fin trop- il ritmo ritenendo il problema risolto. Sarà poi po; tant’è che i fuchi uscivano per poi rientrare stata veramente così? Decisamente no! I popoli precipitosamente. Qualche apicoltore manife- così puliti (rimaste poche varroe), ma anche se stava preoccupazione per le gelate primaverili, avessimo tolto il 100% delle varroe, avrebbero temendo per i delicati abbozzi di fioritura dell’a- continuato ad essere a rischio. Infatti, le virosi cacia. Fortunatamente non hanno subito danni, hanno proseguito tranquillamente il loro cam- e da verifica a fine aprile, risultavano integri. Ed mino nel corpo di api e covata, e questo l’ab- eccoci arrivati al momento più atteso della pri- biamo costatato tutti senza eccezione alcuna. ma parte stagionale: la fioritura dell’acacia nel Eliminare la varroa è stato “facile”, ma le virosi Basso Malcantone. Durante la prima settima- sono rimaste presenti per mesi. Quindi la forte na di maggio, salendo da Bioggio, Magliaso e morìa che ha caratterizzato l’inizio di stagione, lungo l’autostrada Vedeggio, si intravvedevano i corrisponde alla somma di più fattori, nel nostro primi “sbiancamenti” di acacia. Questi fenome- 20
ni, sono un anticipo della vera fioritura che giun- tolti, ma con sorpresa parte del misero miele gerà a distanza di una settimana. Preoccupano depositato, è stato consumato dalle api stesse. le temperature piuttosto basse per il periodo Qualche apicoltore, non ha nemmeno levato i con piovaschi e la poca presenza di sole. Ad melari, dato che non era presente nemmeno inizio seconda decade di maggio, l’acacia ha un grammo di miele. Prima di aggiungere nuo- iniziato a spingere; ma il profumo si percepiva vamente i melari, sono state verificate le scorte appena e le api non portavano nettare. Questo nel nido. Quasi tutte erano in carenza, per cui è stato, è fonte di preoccupazione, dato che i nidi stato necessario provvedere ad una abbondan- risultano pressoché carenti di scorte; se non ci te nutrizione. Le temperature di maggio erano sarà importazione nei giorni a venire, sarà im- decisamente sotto la media stagionale. Tirando perativo togliere i melari e nutrire abbondante- le somme, possiamo affermare che la stagione mente, pena la morte delle famiglie. Il 14 mag- fino a qui è stata disastrosa; raccolto di acacia gio dalla Valle del Vedeggio fino a Ponte Tresa, praticamente nullo, la cui media si aggira a 2kg/ ho accertato la salita delle api nel melario, sinto- alveare scarsi. Per contro, le nutrizioni di soc- mo evidente di importazione anche se debole. corso raggiungono valori allucinanti. I raccolti I favi da melario sono comunque ancora vuoti. primaverili inesistenti o quasi, sono una costan- La fioritura della robinia, al momento è ben evi- te da almeno un decennio. Al momento attuale, dente. Il 18 maggio, le api iniziano a “sporcare il bilancio economico e fortemente negativo. il melario”, segno di importazione seppure de- Per natura siamo fiduciosi, e confidiamo in un bole. I giorni a seguire, saranno dunque cruciali cospicuo raccolto estivo. per il raccolto. Nella Valle della Tresa, per con- Preciso che il contenuto qui esposto, è la sintesi tro, la fioritura è in ritardo di una settimana. Nel personale unitamente ai colleghi della regione. frattempo, ci è giunta notizia dal Milanese, che la robinia è fiorita solo parzialmente e “non tira”, Breno Alto Malcantone, 12 giugno 2021, a causa delle gelate tardive che hanno polveriz- Rinaldo Mercoli zato le infiorescenze. Questo ha indotto i pro- fessionisti nomadi, a non spostare famiglie da sud verso il milanese. Qualche famiglia, per for- tuna poche, presenta sul fondo alcuni granelli di covata calcificata. La stagione umida e ancora L’angolo degli affari fresca, favorisce questa patologia che dovreb- be sparire o attenuarsi con l’avvento di tempe- • Vendo materiale apistico d’occasione rature più gradevoli. Durante la terza decade di (melari costruiti con cera Bio certificata, maggio, buona parte delle famiglie, presentava cera Bio, arnie Dadant Blatt). nel melario un po’di acacia e qualcuna (poche Contattare per maggiori informazioni: per la verità), quasi mezzo melario. Durante la 079 580 86 98 prima settimana di giugno, i melari sono stati 21
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Le AIL SA mettono a disposizione i loro terreni agli apicoltori ticinesi Un’importante iniziativa a favore del biodiversità e nella conservazione della natura. mantenimento della biodiversità e Sono insetti impollinatori, che consentono a della conservazione della natura. molte piante di fruttificare e riprodursi attraverso i semi. Questo processo garantisce l’esistenza Da anni ci impegniamo ad operare salvaguar- di un gran numero di specie vegetali differenti dando le diverse specie di flora e fauna, ripristi- tra loro, molte delle quali rientrano nella nostra nando eventuali interventi sul nostro territorio e alimentazione quotidiana. Infatti, anche gli es- assicurando nel contempo la conservazione e seri umani dipendono dal laborioso e continuo l’uso sostenibile degli ecosistemi e dei servizi lavoro delle api, e non solo per ottenere il loro ad essi collegati. prezioso miele. Per questo motivo, in collaborazione con la Fe- Sei interessato ad un terreno durante il periodo derazione Ticinese Apicoltori (FTA), abbiamo autunno/inverno per svernare le api oppure stai deciso di mettere a disposizione degli apicoltori cercando una nuova zona per posizionare le associati i sedimi di nostra proprietà. tue arnie la prossima primavera, compresa tra L’idea è di utilizzare le zone in prossimità dei bo- l’area geografica del Monte Ceneri e il confine di schi e gli spazi verdi adiacenti alle nostre strut- Stato di Novazzano? ture per posizionare le arnie, oppure semplice- Prendi direttamente contatto con la Signora mente per far svernare le api durante i periodi Michela Bosia Stella delle Aziende Industriali di invernali. Lugano (SA), via e-mail a mbosia@ail.ch oppu- L’iniziativa vuole essere un contributo per l’am- re telefonicamente allo 058 470 77 56 per ve- biente e la nostra bella regione. Le api ricoprono rificare se abbiamo un sedime adatto alle tue un ruolo fondamentale nel mantenimento della esigenze. 25
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