Journal A Carnevale Ogni Fritto Vale: con Cucina Evolution si Può! - Cucina Evolution Academy
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ArtJoisNutrition Editore Journal N°13 / Marzo 2019 A Carnevale Ogni Fritto Vale: con Cucina Evolution si Può! Focus: Riutilizzabile!? Si… ma non troppo La plastica
Editoriale - Dott.ssa Valentina Pia Pietrocola Quante volte dici no ad un bel piatto di Frittura per timore che ti faccia ingrassare? Pochi infatti sanno che in base ad alcune ricerche 3 volte scientifiche la frittura è l’unico metodo di cottura 3. L’alimento fritto deve esser poco rivestito, in- in grado di preservare fino all’80% la vitamina più fatti gli alimenti infarinati assorbono la metà del sensibile alla degradazione: la vitamina C. grasso di alimenti impanati, facendoci rispar- Ecco i 3 motivi per i quali la frittura fa bene: miare 54 kcal su 100g. 1. L’alimento non entra mai in contatto diretto con 4. Evitare la formazione di: l’acqua in cui si disperdono i Sali minerali. • Acroleina, sostanza tossica per il fegato. Si 2. La crosticina croccante esterna protegge l’ali- crea quando il grasso raggiunge il punto di mento dall’ossigeno, portando ad una perdita. fumo. della vitamina C e vitamine del gruppo B del 20%. • Acrilammide sostanza cancerogena che si 3. Il breve tempo di cottura fa raggiungere al cuo- forma negli alimenti come patate e cereali re del prodotto temperature inferiori ai 100° e sottoposti a temperature maggiori di 120°. ciò permette di non danneggiare le vitamine più • I perossidi che si creano quando si frigge con sensibili al calore. oli polinsaturi, poco stabili al calore. 5. Scegliere un olio di qualità: i migliori per la frittu- Ma come far per evitare che durante la frittura l’a- ra sono l’olio di girasole altoleico, l’olio di oliva e limento assorba molti grassi o che si formino so- l’olio di arachidi, perché ricchi di grassi monoin- stanze tossiche? saturi amici del cuore e molto stabili al calore. Seguendo questi accorgimenti 100g di frittura *“Effect of three conventional cooking methods on infarinata con farina di riso assorbirà circa 4g di Vitamina C, tannin, myoinositol phosphates con- olio: avremo un buon piatto con meno grassi di tents in selected Thai vegetables”Journal of Food un’insalatona di lattuga condita con un cucchiaio Composition and Analysis 21 (2008) 187-197. di olio. 1. Controllo della Temperatura – Costante a 170° In questo numero di Marzo parleremo infatti di 2. Scolare bene il fritto con una pinza e poi tampo- come con Cucina Evolution la frittura sia conces- nare subito con carta assorbente per eliminare sa tutte le volte che se ne ha voglia, con le dovute l’olio in eccesso. Ripetere l’operazione almeno accortezze e passaggi illustrati in precedenza. 4
Editoriale - Dott.ssa Valentina Pia Pietrocola Spiegheremo infatti nella Rubrica Solo buono o fa sono la segale, seguita dal cavolo cappuccio e anche bene? Come preparare delle gustosissime dalle fragole, con tassi di eccedenza MRL rispet- Chiacchiere, il dolce tipico del Carnevale. Uno sfi- tivamente di 0,7%, 1,1% e 1,8%. I maggiori ec- zio che vi farà anche molto bene grazie alla ricetta cessi erano stati riscontrati invece in mele (2,7%) certificata dalla dott.ssa Chiara Manzi. e pomodori (2,6%). Inoltre in questo numero parleremo anche di come Il componente decisamente più presente nei prodot- conservare i nostri alimenti e di come il riutilizzo ti animali è risultato il rame (copper), predominante della plastica possa esser dannoso. La dott.ssa in muscolo e fegato, seguito dal DDT, presente so- Antonella Cavazza infatti scrive:”La sicurez- prattutto nella componente lipidica e nel muscolo za alimentare, connessa al tema della possibile dei campioni di origine animale, e dall’esacloroben- migrazione di contaminanti dai materiali a contat- zene, principalmente presente nel latte >> to con gli alimenti, riceve sempre più attenzione sia da parte dei produttori che dei consumatori. Secondo appuntamento per la rubrica Solo buono La Comunità Europea regola con direttive speci- o fa anche bene? Curato dalla dott.ssa Lau- fiche l’uso dei materiali plastici e stabilisce limiti ra Onorato è invece dedicato alla Cioccolata di migrazione per le numerose molecole utilizzate Calda Evolution. Un ricetta da gustare anche due nella manifattura degli oggetti comunemente dif- volte al giorno, ritemprante per le temperature an- fusi nelle nostre cucine. L’attività degli organismi cora in forte calo, ma soprattutto molto gustosa e di controllo vigila tutelando la nostra sicurezza ac- ricca di proprietà tutte da scoprire. certandosi che tali limiti vengano rispettati, ma la ricerca scientifica continua a evidenziare possibili La dott.ssa Chiara Manzi invece affronterà rischi e a valutare l’eventuale presenza di nuove in un Focus la tematica della Curcuma. Raccon- molecole non ancora soggette a controllo, o an- tando proprietà e benefici di questa spezia orien- cora ignote. tale e consigliando dosi e utilizzi in cucina per ren- Anche noi possiamo fare qualcosa per salvaguar- dere le nostre ricette più sfiziose ma soprattutto dare la nostra salute, prestando piccole attenzioni più salutari. nella routine di tutti i giorni!”. Comunicato Spazio in questo numero ad un La dott.ssa Ilaria Proietti invece si Stampa per la fine della 32^ esima occuperà di pesticidi negli alimenti e edizione del Master in Nutrizione Cu- analizzerà i dati tratti da un indagine linari e Cucina Antiaging che si terrà a Bo- condotta nel 2016 e pubblicata logna il prossimo 5-6 Marzo e al racconto del 1° recentemente dall’autorità ristorante del circuito Cucina Evolution, Libra, europea per la sicurezza sito a Bologna in Via Testoni 10. alimentare (EFSA). Si segnala infatti che:
AUTORI Hanno contribuito a questo numero CHIARA MANZI Fondatrice di Cucina Evolution Academy, l’Accademia Europea di Culinary Nutrition, la branca della nutriziona applicata alla cucina (www.nutrizioneincucina.it) Presidente dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in cucina Docente al Master di Medicina Estetica dell’Università di Roma Tor Vergata. Autrice di diversi libri divulgativi sulla Nutrizione in Cucina. ANTONELLA CAVAZZA ILARIA PROIETTI Ricercatrice del settore Chimica Ricercatrice del Centro Analitica presso il Dipartimento di Comune di Ricerca di Siviglia Chimica dell’Università degli Studi della Commissione Europea di Parma. Docente di “Metodi bioanalitici” VALENTINA PIETROCOLA LAURA ONORATO Social Media Manager Laureata in Farmacia presso Cucina Evolution Academy. l’università degli studi di Palermo. Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, presso l’università degli studi di Milano. Master in Culinary Nutrition. Journal of Culinary Nutrition Mensile – Numero 13 – Marzo 2019 Direttore responsabile: Dott.ssa Chiara Manzi Editore: Art joins Nutrition Editore Presidente ASSIC e Cucina Evolution Academy: Dott.ssa Chiara Manzi Staff editoriale: Dott.ssa Ilaria Proietti, Prof. Vincenzo Brandolini, Dott.ssa Francesca Grisenti, Dott.ssa Maria Mattera, Dott.ssa Laura Onorato, Prof.ssa Antonella Cavazza, Dott. Filippo M. Jacoponi, Dott.ssa Stefania Brescia, Prof. Salvatore Palazzo, Prof. Gian Piero Molinari, Dott.ssa Monica Loizzo, Dott.ssa Alma Battaglia, Dott.ssa Manuela Piras, Dott.ssa Elena Spolaore, Dott.ssa Valentina Pietrocola, Dott.ssa Katline Ortenzi, Dott.ssa Mariarita Sanna, Dott.ssa Monica Betti
Sommario Rubriche: Pag. 8.........L'oro Giallo dell'India: La Curcuma. Proprietà e Benefici Pag. 10.......È solo buono o fa anche bene? - Cioccolata Calda Evolution Pag. 14.......Riutilizzabile!? …SI…ma non troppo Pag. 20......È solo buono o fa anche bene? - Ricetta Chiacchiere di Carnevale Pag. 24......Pesticidi negli alimenti: possiamo mangiare “tranquilli” Pag. 28......ASSIC - Notizie in breve Pag. 29......Libra Cucina Evolution: il Ristorante dove il Benessere Fa Gola! Pag. 32......Comunicato Fine master Vieni a trovarci sul nostro sito 7
L’oro Giallo dell’India: la Curcuma, proprietà e benefici È amata per il suo colore giallo il colesterolo, si ipotizza per una sua azione an- oro, che rallegra e impreziosi- tinfiammatoria. Ma la proprietà più straordinaria, ormai validata scientificamente, risulta esse- sce i piatti. In realtà, però, la re quella di bloccare la formazione di curcuma ha anche tante altre virtù, nuove cellule grasse: ciò significa che non note da millenni nei Paesi orientali e fa dimagrire ma che, all’interno di una vita attiva e in particolare in India, grande con- di una dieta equilibrata, protegge dall’aumento di sumatrice di curry, di cui costituisce peso. il principale ingrediente. In Italia è stata scoperta solo da poco, diven- Per avere questi benefici occorre tando in breve la star delle spezie. però riunire tre condizioni impre- scindibili: dobbiamo consumarne Al di là del mito, quali sono i reali ef- con costanza un cucchiaino da caf- fetti benefici della curcuma? fè ogni giorno, pari a circa 1 grammo Diverse ricerche condotte specialmente sulla di curcumina, abbinarla sempre a popolazione indiana, hanno messo in luce che può contribuire a ridurre il rischio di tumori. Altri un pizzico di pepe nero, in grado di studi sperimentali evidenziano invece che la aumentarne l’assorbimento anche curcuma, essiccata o fresca (si presenta sino a 2mila volte, e a delle sostanze come una piccola radice da grattugiare), grasse. 8 può aiutare efficacemente ad abbassare
altri piatti della nostra tradizione, diminuendo nel La curcumina, il pigmento responsabi- contempo anche l’uso di sale e grassi. Un altro le del colore giallo arancio brillante, è connubio a tutta salute è quello con la zucca, ric- un polifenolo dai grandi effetti benefici, ca dei carotenoidi amici della vista e della pelle, a patto sempre che sia fatta rientrare che però purtroppo di solito vengono per la gran all’interno di una alimentazione ricca di parte dispersi nell’acqua di cottura: aggiungendo- fibre, verdure, legumi e povera di gras- vi un po’ di curcuma, riusciremo invece ad assimi- si, zuccheri e di sale. E tenuto presente, larne ben il 60 per cento, e lo stesso vale per gli come sottolineano i maggiori organismi altri vegetali che li contengono, come le carote. internazionali, che al pari di qualsiasi al- Possiamo infine accompagnarla anche in prepa- tro cibo di per sé non è miracolosa né da razioni dolci come marmellate e creme, dove oltre sola può esercitare una funzione farma- tutto contribuisce a neutralizzare in parte la pre- cologica. Non dobbiamo quindi lasciarci senza di zuccheri. suggestionare dalle mirabolanti promes-E le controindicazioni? La curcuma è sempre sicura e ben tollerata a ogni se di integratori a base di curcuma, oggi spesso venduti a peso d’oro. età: solo quantità maggiori di 8 gram- mi al giorno (per capirci: 5 grammi equivalgono a un cucchiaio da tè) po- Ecco il motivo per cui, gli integratori a trebbero causare disturbi intestinali. base di curcuma e pepe nero non ser- vono proprio a nulla se vengono presi Chiara Manzi lontano dai pasti. nutrizionista, docente universitaria, ha fondato a Converrà allora tenerla sempre a portata di mano Parma Cucina Evolution Academy, l’Accademia in cucina. Per esempio possiamo preparare una Europea di Nutrizione Culinaria frittata con più albumi e meno tuorli, aumentan- done colore e sapore con un po’ di curcuma e di Clicca qui per lasciare il tuo commento pepe posto che, a differenza del curry, la nostra amica ha un gusto leggermente piccantino ma non invasivo. Può essere aggiunta a brodi, al sugo di pomodoro, nell’impanatura delle cotolette o delle verdure. A questo proposito, un altro suo pun- to positivo è che inibisce anche la formazione dell’acrilamide, una sostanza altamente cance- rogena che si sviluppa in cottura quando i cibi bruniscono. Ottima l’idea di inserirla negli im- pasti di pane, pizza o piadina, oppure rimesco- larla nelle patate unte pronte da cuocere al forno, rendendole oltretutto più gradevoli alla vista. O aggiungerla alla pasta alla carbonara o cacio e pepe, così come in tantissimi 9
È solo buono o fa anche bene? La cioccolata calda buona da vivere Ecco la domanda che da oggi devi farti e devi fare. Entra in cucina con la Culinary Nutrition e trasforma i piatti della nostra tradizione in elisir di lunga vita. C on il freddo invernale il corpo colata che oggi gustiamo deriva da quella azteca inizia ad aver bisogno di più che prevedeva l’impiego di cioccolato, vaniglia e altre spezie, dalla consistenza di insieme densa energia. Iniziano i primi malan- come il miele. ni stagionali, si trascorre più tempo in casa e qualche coccola culinaria in Secondo alcune teorie la bevanda nei secoli ha più è sempre gradita. subito diverse variazioni giungendo ai giorni no- stri, con una ricetta semplice, a base di soli due ingredien- La regina delle golosità invernali è si- curamente la cioccolata calda. Ma dove nasce? Probabilmente le sue origini risalgono ai Maya che ai loro tempi preparavano una bevan- da chiamata “Xocoatl” a base di semi di cacao tostati e macinati assieme ai fagioli ed uniti ad acqua e pepe. Tale bevanda però non riscuoteva molto 10 successo in Europa, e la ricetta della cioc-
ti: cacao e latte. Pare poi che furono gli inglesi a sostituire l’acqua con il latte, mentre gli spagnoli cominciarono a prepararla calda e zuccherata. Tuttavia, per mantenere l’aroma della ricetta antica e per gustarla al meglio, la si può preparare con aggiunta di spezie a piacere tra vaniglia, cannella e peperoncino, che ne esaltano l’aro- ma e ne arricchiscono il gusto semplice di base. In commercio troviamo diversi preparati in polvere ai quali bisogna aggiungere solo il latte o l’acqua. Ma oltre ad essere buoni, faranno anche bene? Con la culinary nutrition, è possibile realizzare una cioccolata calda in 3 B: bella, buona e che fa bene. Potremo gustarla senza sensi di colpa, il nostro umore migliorerà e il cuore ne beneficerà. Buono da vivere perché? Un cremoso dessert con gli zuccheri di 30g di more e le calorie di un va- setto di yogurt alla frutta. Il dolce più semplice e più goloso dell’immagi- nario collettivo da oggi diventa una coccola quotidiana grazie alla colla- borazione dei nutrizionisti in cucina evolution con la Pastry Chef Sandra Bianchi. Questa golosa crema è stata pre- parata con il latte di riso in modo da beneficiare appieno dei polifenoli del cacao, altrimenti inattivati dalla caseina presente nel latte. Cioccolato al latte? no, grazie! Come appena detto a causa del latte e, in par- ticolar modo della caseina, i benefici dei polife- noli vengono neutralizzati perché la caseina ne impedisce l’assorbimento intestinale. Inoltre il cioccolato al latte ha più zuccheri e meno fibra. Il cioccolato bianco addirittura è nemico del cuo- re. Ricchissimo di zuccheri semplici, non contiene ca- cao, ma burro di cacao che ha un 11
Cioccolata calda www.ricettedalmondo.it Ingredienti per 1 porzione • 250g latte intero fresco • 50g cioccolato fondente • 1 cucchiaio cacao amaro (in polvere) • 1 cucchiaio raso di zucchero (semolato) • mezzo cucchiaio di fecola di patate (amido di mais) Valori nutrizionali per una porzione Proteine 13,5 g Grassi 28,4 g Carboidrati 53,04g Fibra 4g Energia 508,5 Kcal alto contenuto di grassi saturi, nemici del cuore. Cioccolata calda Evolution Polifenoli, amici del cuore. Tratto da Cucina Evolution buona da vivere Ricco di polifenoli e minerali, il ciocco- lato fondente aiuta ad abbassare co- Ingredienti per 1 porzione lesterolo e pressione. • 130g latte di riso • 15,5g cacao amaro Bastano 5g al giorno di cioccolato fondente, cor- • 9g eritritolo a velo rispondente ad un quadratino, (almeno al 70%) e • 5g cioccolato fondente 70% il nostro cuore ci ringrazierà. • 2g amido di mais • 2g amido di riso Ma non solo. Il cioccolato fondente protegge dal diabete. È ricco di minerali, come magnesio, che fa bene all’umore, fosforo e ferro. Contiene fibre e Valori nutrizionali per una porzione Proteine 4g vitamine B1 e B2. Grassi 5g Carboidrati 36g di cui zuccheri 3g Procedimento: Fibra 6g • Mescola tutte le polveri. Energia 143 Kcal • Aggiungi poco per volta il latte di riso a freddo. Dott.ssa Laura Onorato, • Metti sul fornello, aggiungi il ciocco- Farmacista e Biologa Nutrizionista Culinary Nutritionist lato e porta ad ebollizione mesco- lando continuamente. Clicca qui per lasciare il tuo commento • Lascia sobbollire mescolando fino alla densità desiderata. 12
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Riutilizzabile!?… SI… ma non troppo L a sicurezza alimentare, con- denziare possibili rischi e a valutare nessa al tema della possibile l’eventuale presenza di nuove mole- migrazione di contaminanti dai cole non ancora soggette a controllo, materiali a contatto con gli alimenti, o ancora ignote. riceve sempre più attenzione sia da Anche noi possiamo fare qualcosa parte dei produttori che dei consu- per salvaguardare la nostra salute, matori. prestando piccole attenzioni nella La Comunità Europea regola con di- routine di tutti i giorni! rettive specifiche l’uso dei materiali plastici e stabilisce limiti di migrazio- ne per le numerose molecole utiliz- La Commissione Europea, con una re- zate nella manifattura degli oggetti cente normativa dello scorso maggio denominata “pacchetto rifiuti”, propo- comunemente diffusi nelle nostre ne lo stop agli oggetti in plastica mo- cucine. L’attività degli organismi di nouso dal 2021, con l’obiettivo di spingere controllo vigila tutelando la nostra giustamente i produttori e i consumatori a limitare sicurezza accertandosi che tali li- la diffusione della plastica, e a incentivare l’impiego miti vengano rispettati, ma la ri- di materiali alternativi, ma anche di contenitori ed cerca scientifica continua a evi- articoli riutilizzabili. 14
Ma.. attenzione al riutilizzo degli oggetti in plastica! E’ bene segnalare infatti che l’impiego prolungato di oggetti riutilizzabili in plastica porta a degra- dazione del materiale, con conseguente rilascio di molecole che possono migrare negli alimenti ed essere quindi ingerite, rappresentando un pericolo per la nostra salute! Figura 1 – Molecola del Bisfenolo A (BPA), il Il “pacchetto rifiuti” monomero del policarbonato (PC) Il Parlamento Europeo ha recen- temente ratificato una proposta di colore dei numerosi oggetti che utilizziamo co- che era stata approvata nel mag- munemente in cucina. gio 2018 dalla Commissione euro- pea. La normativa richiede che nei Bisfenolo, ma non solo... prossimi anni gli articoli monouso in La molecola più nota che deriva dalla degradazione di molti materiali plasti- plastica vengano prodotti con ma- ci, primo tra tutti il policarbonato, è il teriali sostenibili, in modo da evi- Bisfenolo A (BPA) (Figura 1). Se ne è de- tare l’accumulo di rifiuti in plastica, scritto il suo rilascio da parte di numerosi articoli responsabile dell’inquinamento che impiegati a contatto con alimenti, e ne sono stati riportati vari effetti negativi sulla salute in seguito sta compromettendo soprattutto a ingestione, effetti esercitati soprattutto sull’equi- l’ambiente marino. Parallelamente si incentiva il riciclo, e la diffusione di articoli ad uso multiplo, cioè oggetti riutilizzabili più volte. Il riutilizzo degli oggetti in plastica: i rischi Ma attenzione... i materiali plastici non sono eterni! La struttura di base della plastica è costituita da una serie di catene polimeriche che in seguito ad invec- chiamento, esposizione alla luce, e stress mecca- nici, termici e chimici sono soggette a degradazio- ne. La rottura delle catene polimeriche porta a rilascio di unità monomeriche e di frammenti più o meno grandi (oli- gomeri) che, nel caso di oggetti usati a contatto con i prodotti alimentari sono destinati a migrare nel cibo e ad esse- re quindi ingeriti. L’uso ripetuto di contenitori, taglieri e stoviglie, le operazioni meccaniche di sfregamento, i cicli di lavaggio con detergenti, soprattutto se a tempe- rature elevate, e il contatto con alimenti e be- vande, non fanno che accelerare il naturale processo di invecchiamento dei materiali, che nel tempo si opacizzano, scolorano e assumono un aspetto meno lucido e brillante. E’ facile anche a occhio nudo infatti evidenziare col tempo la comparsa di abrasioni, micrograffi e il cambiamento 15
librio del nostro sistema ormonale. Numerosi derivanti dall’esposizione al bisfenolo A, è stato studi hanno evidenziato infatti la sua emanato di recente un nuovo Regolamento Euro- azione di interferente endocrino, do- peo (2018/213) che riduce i limiti tollerati e vuta all’interazione del bisfenolo A con stabilisce che tale sostanza deve es- i recettori ormonali. In seguito a queste ricerche, sere assente negli articoli specificata- e della descrizione degli effetti riportati su neonati mente destinati a neonati e bambini. che venivano alimentati con biberon in policarbo- Oltre al bisfenolo A sono numerose le altre sostan- nato, dal 2011 è stato vietato tale materiale per la ze che possono essere rilasciate dagli oggetti in realizzazione di biberon. plastica. Si tratta di additivi di vario genere, come Ma il bisfenolo A è considerato un inquinante ubi- antiossidanti, stabilizzanti, plasticizzanti, che mi- quitario, è impensabile eliminarne l’esposizione! gliorano la qualità dei materiali rendendoli più facil- E’ ad esempio rilasciato anche da smalti e vernici mente lavorabili e anche proteggendoli dall’usura usati per rivestire internamente le lattine, dalle bot- in maniera da aumentarne la stabilità nel tempo. Il tiglie di plastica, e perfino dalla carta termica utiliz- regolamento della Commissione Europea 10/2011, zata per stampare scontrini, biglietti e ricevute. denominato “Plastic Implementation Measures” In seguito a studi condotti dall’EFSA, che ha rac- (PIM 2011) riporta la lista dettagliata delle sostan- colto numerosi dati riguardo ai possibili rischi ze ammesse come additivi delle plastiche, e i limiti previsti per ciascuna di esse. I controlli Negli ultimi anni sono stati messi a punto numerosi sistemi innovativi che consentono analisi accurate e che permettono un controllo della rispondenza degli articoli in commercio ai valori limite in accor- do con quanto previsto dal regolamento europeo. Questi sistemi di controllo sono volti a identifica- re e quantificare le molecole che possono migrare dagli articoli in plastica, nelle diverse condizioni di utilizzo. Ma i test di idoneità al contatto con gli alimenti vengono ovviamente effettuati quando l’oggetto è nuovo, e non tengono conto della degradazione subita dal materiale in seguito a uso ripetuto e agli stress meccanici e ter- mici. Non è detto che dopo un anno di utilizzo, lo stesso oggetto risulti ancora idoneo se sottoposto ad un eventuale controllo. Inoltre, per quanto riguarda il bisfenolo A, i sistemi di analisi prevedono la determinazione quantitativa delle molecole del monomero, senza prendere in 16 considerazione la possibilità della presenza di mo-
lecole più grandi che poi in vivo potrebbero essere meri) originatesi in seguito alla rottura scisse rilasciando altro bisfenolo. della catena polimerica non alle estre- mità, ma in zone interne (Figura 2), o di In più va sottolineato che le diretti- frammenti derivanti da specie non reagite durante il ve contemplano valori limite relativi processo di polimerizzazione. Tali molecole in vivo potrebbero essere idrolizzate generando ulteriore a ogni singolo contaminante, ma per bisfenolo e possono quindi essere considerate una una valutazione del rischio globa- fonte nascosta di unità di bisfenolo che rimane fuo- le sarebbe opportuno considerare ri dai controlli di routine della quantità dosata con i l’effetto totale esercitato sull’or- comuni metodi di analisi. ganismo dalla co-presenza di tutti i contaminanti. Solitamente infatti i produttori utilizzano miscele di antiossidanti e altri additivi che singolarmente sono tutti sotto la soglia limite, e quindi rispettano i limiti di legge, ma dal punto di vista della tossicità an- drebbero valutati complessivamente. La ricerca scientifica Le ricerche scientifiche puntano l’at- tenzione sul controllo di diversi con- taminanti, e i sistemi di analisi sempre più all’avanguardia consentono la va- lutazione della possibile presenza di sostanze ancora sconosciute presenti anche in tracce. Alcuni studi svolti all’Università di Parma riportano dati di rilascio di diverse molecole da contenitori in policarbonato in liquidi simulanti e in alimenti mo- dello come il cioccolato, e hanno permesso di cor- relare la quantità di tali sostanze con l’età dell’og- getto e il grado di usura dello stesso, evidenziando come da oggetti vecchi e danneggiati venga rila- sciato più bisfenolo A. Inoltre, è stata individuata la presenza di molecole appartenenti alle cosid- dette “sostanze non intenzionalmente aggiunte”, conosciute come NIAS (non-intentionally added substances). Si tratta di molecole legger- mente più grandi, formate da due o più unità di bisfenolo (dimeri e oligo- Figura 2 – Esempio di degradazione di una catena di policarbonato, in cui si evidenzia la possibilità di rottura non solo alle estremità, con rilascio di Bisfenolo A (BPA), ma anche all’interno, con rilascio di frammenti (oligomeri) di dimensioni maggiori. 17
Cosa fare per limitare l’esposizione alle fonti di bisfenolo A e altri possi- bili contaminanti Possiamo seguire delle semplici ac- cortezze per metterci nelle condizio- Figura 3 - Simboli utilizzati per indicare ar- ni di limitare l’esposizione a possibili ticoli “BPA free” cioè che non rilasciano Bi- contaminanti. Basta utilizzare con sfenolo A razionalità gli articoli in plastica de- stinati all’uso ripetuto, quali ogget- l’asciugatura ne potrebbe incrementare l’effetto ti di uso comune in cucina: stoviglie, dannoso. contenitori, stampi, taglieri, bocce dei frullatori e dei robot da cucina. Occhio alle ALTERNATIVE : per con- servare gli alimenti per tempi lunghi è consigliabile scegliere, quando possibile, materiali alternativi SCELTA al momento dell’acquisto: in com- come vetro, ceramica, acciaio. mercio è possibile trovare numerosi prodotti con l’indicazione “BPA free”, che indica materiali che non rilasciano bisfenolo A (Figura 3). Attenzione al CALORE : E’ bene non utiliz- zare oggetti in materiale plastico a contatto con cibi caldi, né tantomeno utilizzarli per riscaldare gli ali- CONTROLLO: l’integrità degli og- menti. getti va controllata regolarmente e gli articoli andrebbero sostituiti quando presentano segni di Antonella Cavazza invecchiamento e deterioramento (graffi, abrasioni, Università di Parma scolorimento). Non esiste “data di scadenza” per Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e questi oggetti, ma la loro idoneità al contatto con della Sostenibilità Ambientale gli alimenti vale fino a quando essi rimangono inalterati. Clicca qui per lasciare il tuo commento CAUTELA durante l’utilizzo: evitare stress Bibliografia: meccanici, come uso di stoviglie taglienti sulle Bignardi C., Cavazza A., Laganà C., Salvadeo P., superfici interne dei contenitori o spugnette abra- Corradini C. UHPLC-high-resolution mass spectro- sive durante le operazioni di pulizia, per evitare di metry determination of bisphenol A and plastic intaccare il materiale. additives released by polycarbonate tableware: influence of ageing and surface damage. Analytical and Bioanalytical Chemistry, 407 (2015) 7917. LAVAGGIO : il lavaggio in lavastoviglie Bignardi C., Cavazza A., Laganà C., Salvadeo P., è abbastanza aggressivo, soprattutto se conside- Corradini C. Release of non-intentionally added substances (NIAS) from food contact polycarbona- riamo lo step finale di risciacquo con brillantante te: Effect of ageing. Food Control, 71 (2017) 329. e conseguente asciugatura. Il brillantante è infatti Brede C., Fjeldal P., Skjevrak I., Herikstad H. Incre- solitamente un liquido basico, molto efficace ased migration levels of bisphenol A from polycar- nell’intaccare il materiale, e non essendo poi bonate baby bottles after dishwashing, boiling and risciacquato rimane sulla superficie degli oggetti. brushing. Food Additives and Contaminants, 20 Il successivo trattamento con vapore durante (2003) 684. Hoekstra E.J., Simoneau, C. Release of bisphenol A from Polycarbonate – a review. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 53 (2013) 386. Hoppe M., de Voogt P., Franz R. Identification and quantification of oligomers as potential migrants in plastics food contact materials with a focus in polycondensates – A review. Trends in Food Scien- ce & Technology, 50 (2016) 118. 18
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È solo buono o fa anche bene? A Carnevale ogn vale: con Cucina E Ecco la domanda che da oggi devi farti e devi fare. Entra in cucina con la Culinary Nutrition e trasforma i piatti della nostra tradizione in elisir di lunga vita. Q uando si parla di Carnevale pensiamo subito alle chiacchiere il dolce carnevalesco per antonomasia. Un dolce che si tramanda da secoli: considerato da sempre povero per i pochi ingredienti utilizzati. Secondo gli storici l’origine delle fatti dei dolcetti a base di uova e fari- chiacchiere risale all’epoca ro- na chiamati “frictilia”, che venivano fritti nel 20 mana, in quel periodo venivano grasso del maiale, e preparati dalle donne romane
ni Fritto Evolution Evolution si può per festeggiare i Saturnali (festività che corrispon- de al nostro Carnevale). Si era soliti farne grosse quantità perché dovevano durare per tutto il pe- riodo della Quaresima. Questo dolce veniva servito alla folla che si reca- va in strada per festeggiare il carnevale, e poiché era semplice da preparare se ne potevano fare grande quantità in breve tempo e ad un co- sto basso. La tradizione dei frictilia è sopravvissu- ta fino ad oggi, apportando solo pic- cole modifiche alla ricetta di base a seconda delle varie tradizioni regio- nali. Scopri la ricetta Evolution, trat- ta dal cofanetto della dott.ssa Chiara Manzi. 21
Per 1 porzione carboidrati di cui zuccheri grassi proteine fibre kcal 35 g 4g 6g 6g 5g 213 Ingredienti: Ricetta allegata al libro CUCINA EVOLUTION BuonaDaVivere! di Chiara Manzi • 600g di Farina 00 • 290g di Uova Intere Chiacchiere • 100g di Vino Bianco Evolution • 65g di Inulina • 45g di Eritritolo • 45g di Zucchero a Velo • Vaniglia in Polvere • Scorza Di Limone • Olio di Girasole Alto Olei- co per friggere per 16 porzioni Farina “00” 600 g Zucchero a velo 45 g Uova intere 290 g Vaniglia in polvere Vino bianco 100 g Scorza di limone Inulina 65 g Olio di girasole Alto Oleico Eritritolo 45 g per friggere Preparazione » Riducete l’eritritolo a velo con un mixer. » Impastate tutti gli ingredienti tranne zucchero ed eritritolo in una planetaria o a mano fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, facendo attenzione a mescolare bene le polveri prima di aggiungere gli ingredienti liquidi per far sì che l'inulina non formi grumi. Se l’impasto risultasse troppo duro, aggiungete un po’ di vino fino ad ottenere un impasto morbido ma asciutto. » Formate una palla e mettetela in un sacchetto per alimenti (tipo quelli da freezer); lasciatela riposare per almeno una o due ore in frigorifero. Per facilitare l'opera di stesura della sfoglia, sarebbe ancora meglio preparare l'impasto il giorno precedente; se avete fretta mettete l’impasto in freezer per mezz’ora. » Stendete la sfoglia molto sottile e ritagliate le chiacchiere sotto forma di strisce o rettangoli, a vostro piacimento. » Per una frittura ottimale si suggerisce di congelare per breve tempo le chiacchiere e friggerle direttamente, appena tolte dal congelatore. » Friggete le chiacchiere in olio di girasole alto oleico a 170°C facendo attenzione che non scuriscano troppo. » Appena scolate dal bagno di frittura, tamponate bene ma con delicatezza le chiacchiere con carta assorbente per 3 volte, finché questa risulterà asciutta. » Spolveratele con zucchero a velo mescolato con eritritolo. BuonoDaVivere… Perché? Un dolce intermezzo con meno zuccheri di 100g di fragole! A carnevale ogni scherzo vale, ma le Chiacchiere Evolution non sono uno scherzo! La pasticcera Sandra Bianchi ha studiato una ricetta in cui ha sostituito in parte lo zucchero con l’eritritolo per lo spolvero delle chiacchiere, in modo da dare una nota fresca e dolce al dessert. Il tutto arricchendo l’impasto con l’inulina, fibra solubile estratta dalla cicoria, fondamentale per il benessere del nostro intestino. 22 www.cucinaevolution.it Art joins Nutrition Editore
Preparazione: 1. Riducete l’eritritolo a velo con un mixer. Impa- Buona Da Vivere... Perché? state tutti gli ingredienti tranne lo zucchero ed eritritolo in una planetaria o a mano fino ad ot- Un dolce intermezzo con meno zuc- tenere un impasto liscio ed omogeneo, facendo cheri di 100 g di fragole! attenzione a mescolare bene le polveri prima di A carnevale ogni scherzo vale, ma le aggiungere gli ingredienti liquidi per far si che l’inulina non forma grumi. Chiacchiere Evolution non sono uno 2. Se l’impasto risultasse troppo duro, aggiungete scherzo! un po’ di vino fino ad ottenere un impasto mor- La pasticcera Sandra Bianchi ha bido, ma asciutto. 3. Formate una palla e mettetela in un sacchetto studiato una ricetta in cui ha sosti- per alimenti (tipo quelli da freezer); lasciatela tuito in parte lo zucchero con l’eritri- riposare per almeno una o due ore in frigorife- tolo per lo spolvero delle chiacchie- ro. Per facilitare l’opera di stesura della sfoglia, sarebbe ancora meglio preparare l’impasto in re, in modo da dare una nota fresca freezer per mezz’ora. e dolce al dessert. 4. Stendete la sfoglia molto sottile e ritagliate le chiacchiere sotto forma di strisce o rettangoli, a Il tutto arricchendo l’impasto con vostro piacimento. l’inulina, fibra sostituibile estratta 5. Per una frittura ottimale si suggerisce di conge- dalla cicoria, fondamentale per il lare per breve tempo le chiacchiere e friggerle direttamente, appena tolte dal congelatore. benessere del nostro intestino. 6. Friggete le chiacchiere in olio di girasole alto Nb: Ricetta Tratta dal Cofanetto – 100 ricette An- oleico a 170° C facendo attenzione che non tiaging facili e veloci- Chiara Manzi- Art Joins Nu- scuriscono troppo. trition Editore 7. Appena scolate dal bagno di frittura, tampona- te bene ma con delicatezza le chiacchiere con carta assorbente per 3 volte, finché questa ri- Valentina Pietrocola sulterà asciutta. Social Media Manager Cucina Evolution Academy. 8. Spolverate con lo zucchero a velo mescolato con eritritolo. Clicca qui per lasciare il tuo commento 23
Pesticidi negli alimenti: possiamo mangiare “tranquilli” D a un’indagine del 2016, pub- Per arrivare a tali conclusioni sono stati analizzati blicata alcuni mesi fa dall’au- 84.657 campioni provenienti da tutti i Paesi parte- cipanti all’inchiesta, per 791 pesticidi (Fig.1). torità europea per la sicurezza alimentare - EFSA (European Food Safety Agency), risulta che il rischio di assumere un quantitativo di re- sidui di pesticidi oltre i limiti massi- mi consentiti dalla legge (Maximum Residue Level - MRL) è basso, per i consumatori europei. I risultati del- lo studio, infatti, svelano il trend co- stante per i cittadini dell’UE di nutrir- si di cibo contenente un quantitativo di residui di pesticidi al di sotto dei limiti di legge. 24
Fig.1. Paesi che hanno partecipato all’indagine e numero di campioni per ciascun Paese I dati provenienti dall’indagine mostrano un risul- Il componente decisamente più presente nei pro- tato rassicurante: più del 96% dei campioni ana- dotti animali è risultato il rame (copper), predomi- lizzati (n° 81.482) aveva una concentrazione di nante in muscolo e fegato, seguito dal DDT, pre- pesticidi entro i limiti massimi di legge e circa la sente soprattutto nella componente lipidica e nel metà dei campioni (50,7%) presentava una con- muscolo dei campioni di origine animale, e dall’e- centrazione di residui al di sotto della soglia di saclorobenzene, principalmente presente nel latte quantificazione. (Fig. 2). I campioni analizzati provenivano sia da alimen- ti di origine vegetale sia animale: tra questi mele, cavolo cappuccino, lattuga, pesche, fragole, po- modori, segale, vino, latte vaccino, uova, strutto… Analizzando nel dettaglio i risultati, si evince che i prodotti alimentari che avevano riportato i risultati migliori sono la segale, seguita dal cavolo cap- puccio e dalle fragole, con tassi di ec- cedenza MRL rispettivamente di 0,7%, 1,1% e 1,8%. I maggiori eccessi erano stati riscontrati invece in mele (2,7%) e pomodori (2,6%). 25
Fig.2. Tipologia e numero di quantificazioni di pesticidi in prodotti di origine animale La maggior parte dei campioni testa- il 2,4% dei campioni provenienti dai paesi dell’E- ti (67%), proveniva da Stati membri EA era al di sopra dei limiti di legge; percentuale dell’Ue, Islanda e Norvegia, il 26,4% da invece più alta per i campioni provenienti da pa- paesi terzi, mentre l’origine del 6,6% esi extra-UE (7,2%). Di tutti i campioni analizzati, dei campioni è rimasta ignota. Anche ri- 4.173 riportavano valori eccedenti il MRL. In figura guardo la provenienza dei campioni più “sicuri”, 3 sono riportati i pesticidi che sono stati riscontrati l’Europa continua a mostrare ottimi risultati: solo più spesso oltre i limiti consentiti dalla legge (Fig. 3). L’Italia è maglia rosa dei grandi Pa- esi europei: solo l’1,9% dei campioni di alimenti analizzati presentava, in- fatti, residui di pesticidi oltre i limiti di legge e quasi il 65% era privo di resi- dui quantificabili. In Germania ben il 3,8% dei campioni non era in regola, in Francia il 6,4%, in Spagna il 3,2% e nel Regno Unito il 4,3%. 26
L’indagine ha voluto testa- re anche alimenti biologici e prodotti per l’infanzia. Entram- be le tipologie di prodotto hanno ripor- tato risultati ancora più “rassicuranti”. Tra i campioni di alimenti biologici (n° 5.495), il 98,7% era entro i limiti di legge e l’83,1% era privo di residui quantificabili. Per quanto riguarda gli alimenti per l’infanzia (n° 1.676 cam- pioni di alimenti per neonati e bam- bini, tra quelli riportati nelle Direttive 2006/125/EC e 2006/141/EC) l’89,8% era privo di residui oppure i residui ri- entravano nei limiti di legge. Qualora si volesse approfondire lo stu- dio è possibile farlo attraverso la pub- blicazione (fonte in calce), ma anche con uno strumento che ha re- centemente sviluppato l’EF- SA che permette di vedere i principali risultati per Paese o per prodotto alimentare e di confrontarli con gli anni precedenti: https://www.efsa.eu- ropa.eu/en/interactive_pages/Pestici- des_report_2016. Ilaria Proietti Ricercatrice del Centro Comune di Ricerca di Siviglia della Commissione Europea Fig.3. Frequenza delle eccedenze MRL per pesticida e per pro- venienza dei campioni Clicca qui per lasciare il tuo commento Source: EFSA 2018. The 2016 Europe- an Union report on pesticide residues in food. Disponibile all’indirizzo: https://efsa. onlinelibrary.wiley.com/doi/ full/10.2903/j.efsa.2018.5348 27
Notizie in breve 33 ^ EDIZIONE DEL MASTER IN NUTRIZIONE CULINA- RIA resso Accademia di Cucina Visita la pagina Cucina Evolution Academy: https:// academy.cucinaevolution.it/formazione/ MASTER AMATORIALE IN CUCINA Evolution - Bologna il 9 e 10 Marzo: Il Master in Nutrizione Culinaria è un corso di alta Con Chiara Manzi, a Parma in Viale formazione che dà grandi opportunità di business. Mentana 41, il 3 Marzo 10.30-17:30. Ideato dalla dott.ssa Chiara Manzi con il supporto scientifico di ASSIC,il patrocinio del Ministero della Ecco il Programma del 5° Modulo del Master Salute e in collaborazione con l’Università di Milano Amatoriale il 3 Marzo 2019: e il Master COMET dell’Università di Parma. 10.30 -12.00 veri e falsi antiossidanti; Il Master in Nutrizione Culinaria è un 12.00-13.30 la ricetta al microscopio: scopri tutti i corso di alta formazione che dà grandi segreti della amatriciana evolution e verdure supe- rantiox; opportunità di business. 13.30-14.30 Pranzo Evolution; 14.30-16.00 la ricetta al microscopio: la pastiera Ideato dalla dott.ssa Chiara Manzi con il supporto evolution; scientifico di ASSIC,il patrocinio del Ministero della 16-17.30 Come riformulare grassi, zucchero e sale Salute e in collaborazione con l’Università di Mila- nelle ricette per evitare il danno metabolico post no e il Master COMET dell’Università di Parma. prandiale. Durante il Terzo Modulo verranno affrontate le Scopri di più: https://shop.cucinaevolution.it/it/cor- seguenti tematiche: si-eventi/12189-modulo-3-lo-sconto-sulle-calo- rie-scopri-il-segreto-per-scontare-calorie-dai-piat- • IN CUCINA: L’evoluzione del risotto e spaghetti ti-senza-rinunciare-al-gusto.html cacio&pepe antiaging • IN CUCINA: Prepariamo insaporitori antiaging, golo- Eventi in Libra Cucina Evolution: se salse per insalate e panini a basso tenore di grassi. • 8 marzo Festa della Donna • 11 Marzo Evento Blogger Day Fini • IN CUCINA: i lievitati ricchi di fibra e a basso • 14 Marzo #ImmunityDay organizzato da Gre- contenuto di sale: PANE E PIZZA evolution en-Think • 21 Marzo Wellness Night a cura di Bologna- • IN CUCINA: Farcitura e cottura pizza antiaging, Olistica Gnocchi di patate evolution, Tagliatelle e ravioli evolution, Il minestrone multicentrum
Libra Cucina Evolution: il Ristorante dove il Benessere Fa Gola! I l 2019 è un anno speciale per ria italiana senza sentirti in colpa. CUCINA EVOLUTION segnato dall’acquisto e gestione diretta LIBRA è il primo ristorante ANTIA- del Ristorante Libra di Bologna, in- GING ITALIAN FOOD al mondo, e rinasce ora nel sieme a Roberto Cipolla, chef diplo- cuore di Bologna, in matosi in Culinary Nutrition e Cucina via Testoni 10, a pochi mi- Antiaging e ora docente e chef pa- nuti a piedi dalla Stazione tron del ristorante. Centrale, con una nuo- va anima, per diventare il tempio di CUCINA È un invito senza peccato quello che EVOLUTION, la ti conduce nell’atmosfera rilassata e cucina italiana an- ovattata di LIBRA, il ristorante in cen- tiaging. tro a Bologna, in cui puoi gustare le vere golosità della più alta tradizione culina- Perché 29
rinunciare al ragù, al fritto, Da LIBRA, in ogni piatto c’è un mon- alla pizza e alle molte golosi- tà che la capitale italiana del- do di sapore e di sapere che condu- la gola e del gusto propone da ce agli abbinamenti giusti, adotta sempre? Qui la carbonara è fatta metodi di cottura scientificamente con guanciale, pecorino e tuorli, ma è anche ricca di preziosi prebio- avanzati e si applicano le raccoman- tici, contiene ingredienti antiaging e ha dazioni salutari più severe del mo- meno calorie di un riso in bianco. re&less: più fibra, più antiossidanti, Chi l’ha detto che per stare bene meno sale, meno grassi e meno zuc- e in forma devi fare delle rinunce a cheri. tavola? Da LIBRA, tutti i primi piatti contengo- Da LIBRA, il ragù, il fritto, la pizza e tutte le altre no più fibre e meno calorie di un riso golosità si declinano in piatti che fanno anche bene in bianco; secondi piatti e pizze hanno alla salute, oltre che allo spirito. Perché sono certi- meno grassi e più fibra di 100 grammi ficati con la sicurezza nutrizionale del marchio CU- di mozzarella; tutti i dolci hanno più fi- CINA EVOLUTION di Chiara Manzi, la nutrizionista bra e meno zuccheri di una mela! che mette al centro della propria incessante ricerca scienza e gusto, benessere e golosità. Clicca qui per lasciare il tuo commento Il segreto? Portare la scienza in cucina, come insegna la nutrizione culinaria di Chiara Manzi. 30
VIENI A PROVARE la Cucina Buona Da Vivere NEL PRIMO RISTORANTE DEL CIRCUITO CUCINA EVOLUTION Libra Cucina Evolution a Bologna in via Testoni, 10 Scopri di più
Martedì e Mercoledì 5 e 6 Marzo si concluderà a Bologna la 32^esi- ma edizione del Master in Nutrizione Culinaria e Cucina Antiaging di Cucina Evolution Academy. La dott.ssa Chiara Manzi, presidente dell’Academy, in compagnia degli altri docenti del Master assisteranno alle tesi teoriche e pra- tiche dei masterizzandi che nel corso dei 6 mesi hanno appreso le tecniche e le basi della Culinary Nutrition. Durante questa edizione abbiamo avuto in aula sia chef che nutri- zionisti, una classe quindi ben assortita e valida che ha collaborato insieme per creare dei progetti di tesi interessanti nell’ottica di una fusione fra la figura dello Chef e quella del Nutrizionista in cucina. Fra le tesi discusse ci sarà chi proverà a realizzare un menu com- pleto dall’antipasto al dolce rimanendo sulle 800 kcal massimo e chi invece proverà a dar nuova vita e benessere ad un piatto sim- bolo della cucina popolare Siciliana: Pane e Panelle. Fra il corpo docenti presente in aula durante la discussione delle tesi ci sarà l’Executive Chef Paolo Cappuccio, già stella Michelin dal 2009 e la Professoressa Antonella Cavazza, del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale di Parma. Alla fine della discussione i Masterizzandi riceveranno l’attestato di partecipazione al Master in Nutrizione Culinaria e Cucina AntiA- ging diventando così CulinaryChef e CulinaryNutrition. Grazie al progetto In Forma Senza Dieta ai nutrizionisti e ai pro- fessionisti della Salute viene data la possibilità di esser inseriti nel circuito di Cucina Evolution, diventando per la propria zona il con- sulente evolution di riferimento. Agli chef e ai professionisti del Food viene data invece la possibi- lità, una volta concluso il Master, di entrar a far parte del circuito di Cucina Evolution Restaurant, potendo aprire e gestire un locale che segua le linee guida di Cucina Evolution e della dott.ssa Chiara Manzi, massima esperta in Europa in Nutrizione Culinaria. 32
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Sede Operativa: Viale Mentana 41 - 43121 Parma Tel. 0521 1640539 - C.F. 97569720580 info@sicurezzanutrizionale.org www.culinarynutrition.it - www.sicurezzanutrizionale.org
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