Introduzione al modulo Manageriale - Gestione Etica d'Impresa a.a.2017/18 - Dipartimento di Economia Aziendale
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Gestione Etica d’Impresa a.a.2017/18 Introduzione al modulo Manageriale Dott.ssa Laura Di Pietro laura.dipietro@uniroma3.it
Diffusione della CSR …. 2005 – 4.000.000 di risultati 2008 – 9.000.000 di risultati 2016 – 94.800.000 di risultati
"[Students] did not need to learn the difference between right and wrong ... [but] how to apply the difference between right and wrong to their work.“ Lee Igel Professor @NY University http://www.usnews.com/education/best-graduate- schools/top-business- schools/articles/2011/09/20/business-schools- increasingly-require-students-to-study-ethics
Obiettivi del corso Definire il concetto di responsabilità sociale di impresa; Individuare i principali strumenti per la gestione delle imprese secondo i principi della responsabilità sociale; Stimolare il dibattito sulle opportunità e i limiti applicativi della responsabilità sociale. creare Consapevolezza Etica in ambito manageriale
Programma del modulo “Manageriale” Evoluzione del concetto CSR Teoria degli stakeholder e stakeholder dialogue CSR, Standard Volontari e Certificazione Standard SA 8000 Standard ISO 26000:2010 Strumenti di rendicontazione Testimonianze Aziendali Documentari
Profitto Impatto ambientale
The Corporation’s Rights, Responsibilities, and Self-Interest
Il concetto di CSR - approccio manageriale -
Evoluzione della CSR/RSI Oggi Fine del ‘900 e inizio Metà del del 2000 ‘900 Primi del ‘900 ‘800 Rivoluzione Industriale
Evoluzione della CSR/RSI Rivoluzione Industriale Aspetti problematici della “macchina industriale” su dipendenti, comunità locale, ambiente di lavoro… (IMPATTO AMBIENTALE E SOCIALE) INIZIATIVE FILANTROPICHE (volontarie e limitate) Socialismo utopistico (Owen, 1812) pioniere di una visione sociale dell’impresa volta a favorire un dialogo fra imprenditore, dipendenti e comunità locali (ruolo sociale delle imprese)
Evoluzione della CSR/RSI Inizi del ‘900 crisi di sovrapproduzione e guerre mondiali il concetto di RSI/CSR viene messo da parte. A metà del ‘900 Consapevolezza dell’impresa come centri di potere capaci si influenzare la società circostante. Produzione di massa e rappresentanza collettiva dei lavoratori (obblighi per la loro tutela) minor incentivo all’impegno volontario.
Definizioni di CSR/RSI 1953 – Bowen: “Il dovere di uomini d’affari di perseguire quelle politiche, di prendere quelle decisioni, di seguire quelle linee di azione che sono desiderabili in funzione degli obiettivi e dei valori riconosciuti dalla società” CSR/RSI Sfera Sfera interna Esterna
Definizioni di CSR/RSI Azioni e decisioni prese per ragioni che vanno almeno parzialmente oltre l’interesse economico o tecnico dell’azienda (Keith Davis, 1960). Davis e Blomstrom (1966) teorizzano l’esistenza di una relazione tra business e ambiente sociale. L’impresa oltre a creare valore economico, ha la responsabilità di contribuire alla promozione di valori umani per la società. L’attività d’impresa pur mirando al profitto deve tenere espressamente presenti una serie di istanze interne ed esterne all’impresa, anche di natura socio-economica (G. Pallavicini, 1968).
Definizioni di CSR/RSI La teoria dei 3 cerchi concentrici della CSR attribuisce rilievo al contesto socio-economico in cui opera l’impresa (Commitee for Economic Development, 1971) FUNZIONE ECONOMICA (Produzione; Sviluppo della forza lavoro; Crescita economica) RISPETTO VALORI SOCIALI (Rispetto per l’ambiente; Relazioni con il personale) RESPONSABILITÀ PIÙ AMPIA Per lo sviluppo della società
Definizioni di CSR/RSI Carroll (1979): 4 Livelli di responsabilità sociale di impresa Decisione volontaria di avviare/ partecipare ad azioni di responsabilità sociale (non richieste – oltre le aspettative) Rispetto degli interessi di tipo sociale e ambientale nella Total Social Responsibilities: cura della trasparenza e della qualità dei beni/servizi offerti. Agire con equità, giustizia, imparzialità. Obblighi di osservanza legale. Adottare comportamenti conformi alle norme che regolano il sistema giuridico di riferimento. Impresa = unità economica di base per la società Produrre beni e servizi per il mercato e la società, perseguendo e generando un profitto.
Definizioni di CSR/RSI Carroll (1991): ECONOMIC & LEGAL
Definizioni di CSR/RSI Carroll (1991): ECONOMIC & LEGAL
Definizioni di CSR/RSI …Corporate Social Responsiveness (W. Frederick, 1978, p,6) No response Proactive response Capacità di un’impresa di rispondere/reagire alle «pressioni sociali» No response Proactive response No response Proactive response
Definizioni di CSR/RSI Carroll (1979, 1991) Piramide della Responsabilità Sociale: 4Livelli di responsabilità sociale di impresa DO WHAT IS DESIRED BY STAKEHOLDERS DO WHAT IS EXPECTED BY STAKEHOLDERS DO WHAT IS REQUIRED BY LAW (STAKEHOLDERS) DO WHAT IS REQUIRED BY THE MARKET
Definizioni di CSR/RSI Carroll (1979, 1991) Piramide della Responsabilità Sociale: The total corporate social responsibility of business entails the simultaneous fulfilment of the firm’s economic, legal, ethical and philanthropic responsibilities. The CSR firm should strive to make a profit, obey the law, be ethical and be a good corporate citizen
Definizioni di CSR/RSI J.Elkington (1997) Triple Bottom Line: le performance di un’impresa vanno valutate in funzione del contributo combinato su 3 aspetti: Visione MULTIDIMENSIONALE Economica Sociale Ambientale
Definizioni di CSR/RSI Triple Bottom Line – 3P Contribuire al progresso civile, sociale ed economico, attraverso la capacità di creare valore inteso come benessere, ricchezza e profitto “3 P” Profit People Planet
Definizioni di CSR/RSI Anni 80’-90’ Corporata Social Performance (CSP) Focus sui risultati misurare le Performance Sociali dell’azienda • Oggettività • Coerenza con le aspettative degli stakeholder Rendicontazione Sociale (Social Accountability) Strumenti di Rendicontazione
Il Global Compact "Propongo che Voi, business leader riuniti a Davos, e Noi, le Nazioni Unite, avviamo un Patto Globale di principi e valori condivisi, che darà un volto umano al mercato globale« (Kofi Annan, 1999) Il Global Compact delle Nazioni Unite è l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa più ampia al mondo. Nasce per promuovere un’economia globale sostenibile: rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e della lotta alla corruzione. Proposta nel 1999 dall’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, che ha invitato i leader dell'economia mondiale a sottoscrivere con le Nazioni Unite un "Patto Globale", al fine di affrontare in una logica di collaborazione gli aspetti più critici della globalizzazione. Da luglio 2000 è stato lanciato operativamente il Global Compact delle Nazioni Unite. Vi hanno aderito oltre 8.700 aziende e organizzazioni provenienti da più di 160 paesi nel mondo. http://www.globalcompactnetwork.org/it/il-global-compact-ita/global-compact/introduzione.html
Il Global Compact Incoraggia le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale ed ambientale atto a promuovere un'economia mondiale sana e sostenibile che garantisca a tutti l'opportunità di condividerne i benefici. Richiede alle aziende e alle organizzazioni che vi aderiscono, di condividere, sostenere e applicare nella propria sfera di influenza 10 principi fondamentali, relativi a: diritti umani (Principi I - II), standard lavorativi (Principi III – VI), tutela dell'ambiente (Principi VI - IX), lotta alla corruzione (Principio X). *principi condivisi universalmente derivati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Dichiarazione ILO, dalla Dichiarazione di Rio e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione. http://www.globalcompactnetwork.org/it/il-global-compact-ita/i-dieci-principi/introduzione.html
Il Global Compact Obiettivi http://www.globalcompactnetwork.org/it/il-global- compact-ita/global-compact/gli-obiettivi.html
CSR/RSI e Commissione UE L’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmente responsabili significa soddisfare pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al di là, investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le parti interessate. Libro Verde "Promuovere un quadro europeo per la Responsabilità Sociale“ (Luglio 2001)
Definizione ISO 26000 “Responsabilità da parte di un’organizzazione per gli impatti delle sue decisioni e delle sue attività, sulla società e sull’ambiente, attraverso un comportamento etico che: contribuisce allo sviluppo sostenibile, inclusi la salute e il benessere della società; Tiene conto delle aspettative degli stakeholder; È in conformità con la legge applicabile e coerente con le norme internazionali di comportamento; È integrata in tutta l’organizzazione.”
Gli Stakeholders R. E. Freeman (1984): L’attività di un’organizzazione aziendale deve garantire un minimo prestazionale a tutti i portatori di interesse (stakeholder) “any group that can affect or be affected by the behavior of an organization” definisce le categorie di interlocutori sottolinea la necessità di un nuovo sistema che valorizzi il ruolo imprescindibile degli stakeholder.
Aspetti caratterizzanti Engagement Identificazione stakeholder Creazione di un network Sviluppo di un sistema di ascolto Accountability Definizione obiettivi (lungo/medio termine) Identificazione Social KPIs Sistema di monitoraggio
Che cos’è la RSI/CSR oggi? La RSI è una filosofia gestionale che parte dalla consapevolezza dell’impatto non solo economico, ma anche sociale e ambientale dell’impresa rispetto ai suoi numerosi stakeholder. La “creazione di valore” diventa un obiettivo che coinvolge non solo gli azionisti, ma tutti i collaboratori, le loro famiglie, le parti sociali, la comunità locale, le associazioni e le istituzioni…. “È l’insieme di pratiche di gestione aziendale volte a massimizzare gli impatti positivi e minimizzare quelli negativi nello svolgimento delle proprie operazioni.” (Canadian center for Philantropy)
CSR WAHSING CSR washing refers to cases where organizations claim to be more socially responsible than they really are.
Wasserman, E. (2014, April 23). “7 sins of greenwashing (and 5 ways to keep it out of your life.” EcoWatch.com. Retrieved March 2015 from http://ecowatch.com/2014/04/23 /7-sins-of-greenwashing.
Valenza strategica della CSR Politiche Strategie Procedure RSI / CSR Per poter operare in modo strategico, l’impresa deve saper realizzare una buona integrazione tra interno ed esterno, e saper selezionare le cause su cui investire in modo prioritario, per creare un valore condiviso, ovvero un beneficio rilevante per la società, che rivesta un valore anche per l’impresa (Porter, Kramer, 2007)
Dimensioni della CSR Sfera interna Sfera esterna Dimensione interna Dimensione esterna -Gestione delle risorse - comunità locali - diritti dei lavoratori - fornitori - salute e sicurezza sul lavoro - clienti - valutazione effetti sull’ambiente - consumatori - rispetto diritti umani - rispetto delle istanze ambientali e sociali
Aree di intervento Comunità Contesto e lavorativo territorio CSR Mercato Ambiente
Costi della CSR Investimenti per soddisfare attese sociali e ambientali (es. interventi riduzione emissioni inquinanti di un processo produttivo) Incrementi costi di funzionamento per soddisfare le istanze degli stakeholder (es. servizi aggiuntivi ai dipendenti o costi per materie prime scelte) Impiego di risorse aziendali non monetarie (es. risorse umane, tangibili, intangibili) in progetti di CSR. Impegno del tempo e dell’attenzione dell’Alta direzione e dei manager di livello intermedio (sottratti alla normale attività) Limitazione delle alternative strategiche (seguire criteri etici nella scelta del settore, aree geografiche, partner)
Benefici della CSR (1/3) 1. Economici Sono i benefici “tangibili” (risorse fisiche e monetarie) - Sviluppo vendite campagne promozioni, riduzioni di costo dovuti a incremento di produttività/motivazione - Riduzione rischi ambientali/ scandali sociali (disastri ecologici, lavoro minorile) - Sviluppo nuovi business ecologici/sociali - Accesso agevolato ai fondi
Benefici della CSR (1/3) 2. Motivazionali Sono i benefici “intangibili” che contribuiscono in futuro al miglioramento delle performance economiche Es. conciliazione vita lavorativa e familiare, volontariato d’impresa Senso di appartenenza Spirito di squadra Cultura aziendale
Benefici della CSR (1/3) 3. Reputazionali Sono i benefici “intangibili” che contribuiscono in futuro al miglioramento delle performance economiche Es. incremento di stima degli stakeholder anche in comparazione ai concorrenti (Fombrun, 1996) Immagine/visibilità Fidelizzazione clienti Fiducia finanziatori “Licenza di operare” Attrazione talenti No boicottaggi
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