Coronavirus, The Ocean Race arriverà in Liguria nell'estate del 2023 - Riviera24

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     Coronavirus, The Ocean Race arriverà in Liguria
     nell’estate del 2023
     di Redazione – 17 Luglio 2020 – 10:38

     Genova. Gli organizzatori di The Ocean Race hanno confermato che la prossima edizione
     della regata partirà dal porto spagnolo di Alicante nell’ottobre 2022 per finire a Genova
     nell’estate 2023, proprio in occasione delle celebrazioni dei 50 anni del giro del
     mondo a vela in equipaggio.

     Per la prima volta nella storia dell’evento, inoltre, è stato presentato un piano per i
     prossimi 10 anni ed è attualmente in corso uno studio di fattibilità per una regata europea
     da svolgersi la prossima estate. Il cambio della data di partenza della prossima edizione
     del giro del mondo a vela arriva al termine un processo di pianificazione strategica e di
     consultazione con gli stakeholder, per identificare la via migliore in uno scenario sportivo
     colpito dalla pandemia Covid-19.

     «Fin dal 1973 The Ocean Race è stata una delle sfide più grandi del mondo dello sport. I
     team vincenti hanno dimostrato che una giusta preparazione è la base del successo. Ora
     stiamo vivendo tempi eccezionali e la nostra prima priorità è pensare a tutti coloro che
     sono stati e continuano ad essere colpiti dalla pandemia Covid-19» – ha affermato Richard
     Brisius, presidente di The Ocean Race – «Rappresentando un evento sportivo
     internazionale, con tappe in sei continenti, siamo profondamente legati alla nuova realtà
     che si è venuta a creare per i velisti, i team, le città e i nostri partner in tutto il mondo. Con

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     loro abbiamo lavorato in maniera molto positiva negli ultimi mesi per sviluppare un futuro
     solido e migliore per il nostro evento. Un lavoro che ci ha permesso di creare un piano
     decennale per The Ocean Race. Un piano adattato alla nuova realtà in un modo innovativo,
     sostenibile e responsabile. Ciò permetterà a tutti gli stakeholder coinvolti di avere migliori
     opportunità di prepararsi al meglio e ai nostri fan di seguire un evento ancora più grande
     nei prossimi anni».

     La prossima edizione della regata, come previsto, sarà aperta a equipaggi completi in due
     classi: i monotipo V065 e gli IMOCA60. «Vincere The Ocean Race per me è ancora un
     obiettivo importante – ha detto il campione olimpico e di Coppa America neozelandese
     Peter Burling, che ha preso parte alla regata per la prima volta nell’edizione 2017-18 –
     So bene quanti sforzi e quanta pianificazione e preparazione siano necessarie per mettere
     insieme una campagna vincente. Con questo anno in più di tempo prima della prossima
     regata, aumenta la possibilità che sulla linea di partenza di Alicante ci siano team forti e
     ben preparati. Credo che sia una decisione ben considerata e positiva».

     «Il mondo è cambiato per il Covid-19 ma la resilienza di velisti, stakeholder e organizzatori
     di The Ocean Race è ancora evidente – ha detto Chris Nicholson, co-fondatore di W-
     Ocean Racing, che ha partecipato ben sei volte alla regata – Tutti abbiamo perso tempo
     significativo in questo periodo, e questo cambiamento per me è la mossa giusta. Ci
     permetterà di avere il tempo per rifocalizzare i nostri sforzi ed essere parte di questo
     grande evento».

     Il pluripremiato programma di sostenibilità, uno dei pilastri della regata, continuerà a
     crescere sotto il cappello del progetto di Racing with Purpose. The Ocean Race Summit, i
     Programmi Educativi e Scientifici saranno tutti incrementati e integrati in ogni settore
     dell’organizzazione della regata.

     «Come Founding Partner del Programma di Sostenibilità e Premier Partner di The Ocean
     Race, condividiamo la decisione di posporre la partenza di dodici mesi in riposta alla crisi
     Covid-19 – sono state le parole di Jeremy Pochman, co-fondatore e CEO di 11th Hour
     Racing – Gli impatti di questa pandemia sono moltissimi. 11th Hour Racing rinnova
     l’impegno a lavorare con The Ocean Race e i suoi partner per rimanere flessibili e
     adattarsi alle nuove sfide, con l’obiettivo di realizzare una regata sicura e sostenibile nel
     2022-23».

     Le città sede di tappa e i partner della prossima edizione della regata saranno coinvolti.
     Volvo Cars, Premier Partner di The Ocean Race per l’edizione 2022-23 ha offerto supporto
     incondizionato. «Siamo coinvolti in The Ocean Race in un modo o l’altro ormai da più di 20
     anni – ha dichiarato Björn Annwall, leader EMEA dell’Executive Management Team di
     Volvo Cars – Sappiamo che la regata è una grande sfida sportiva. Attrae solo i migliori e
     solo i meglio preparati possono ambire alla vittoria. E’ una decisione responsabile e saggia
     per far fronte alle nuove realtà, e permette agli atleti e alle altre parti coinvolte di
     prepararsi al meglio. Per noi The Ocean Race è più importante che mai, perché l’oceano
     simbolizza proprio la comunicazione, il viaggio e il commercio, tutti settori che sono
     potenti strumenti per creare comprensione culturale».

     Le decisioni sono naturalmente state prese contattando e consultando gli stakeholder.
     «Abbiamo pensato al futuro di The Ocean Race per diverso tempo, prendendo in
     considerazione le oneste opinioni di tutti i nostri stakeholder nel mondo – ha aggiunto
     Johan Salén, Managing Director della regata – Rinviare la data di partenza permette alle
     città sede di tappa e ai partner di avere il tempo necessario per prepararsi al meglio alla

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     prossima edizione. Allo stesso tempo, però, ci siamo resi conto che gli stakeholder
     cercavano conferme sul lungo periodo e sullo sviluppo della regata, a cui stiamo lavorando
     attivamente».

     Le prossime tre edizioni di The Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio, si terranno
     dunque nel 2022-23, 2026-27 e nel 2030-31. Si sta pensando e verificando con i team
     iscritti e gli stakeholder la fattibilità di eventi da svolgersi fra le edizioni, e di un evento
     europeo per l’estate 2021, dedicato alle classi IMOCA 60 e VO65, e potenzialmente aperto
     anche ad altre barche ad alte prestazioni.

     «The Ocean Race Europe ha rappresentato una visione e un sogno nostro e di molti altri
     per molto tempo – ha spiegato Richard Brisius – Immaginiamo una regata e una festa per
     tutti, che possa ispirare e unire l’Europa. Una celebrazione che coinvolga i fan e gli atleti,
     che fanno cose straordinarie e al tempo stesso cercano di imporre un cambiamento per un
     pianeta più sano. Abbiamo pensato al concetto di The Ocean Race Europe da realizzarsi fra
     le edizioni del giro fin da quando siamo subentrati nell’organizzazione lo scorso anno.
     Originariamente avevamo pensato a una partenza nel 2023, ora invece lavoreremo con i
     team, le città e partner per capire se programmarla per l’estate 2021».

     Per le dieci città sede di tappa di The Ocean Race, il nuovo calendario rappresenta una
     conferma e da maggiore chiarezza per il futuro. Il sindaco di Genova Marco Bucci ha
     affermato che ospitare il finale della regata nel 2023 avrà dei benefici per la città italiana,
     che è al debutto assoluto nell’evento.

     «Ospitare The Grande Finale di The Ocean Race è qualcosa che Genova e l’Italia intera
     desiderano – ha detto il sindaco Bucci – Abbiamo avuto un piccolo assaggio di quanto sia
     positiva la collaborazione fra Genova e The Ocean Race quanto abbiamo organizzato il
     primo The Ocean Race Summit lo scorso settembre. Da parte nostra, so che tutti coloro
     che sono coinvolti nel progetto di Genova potranno sfruttare al meglio l’anno in più, per
     garantire un’esperienza davvero unica nel 2023, che peraltro rappresenterà anche il
     cinquantesimo anniversario della regata».

     «Inoltre ci piace l’idea di una The Ocean Race – Europe nel 2021. Penso che potrebbe
     essere un evento importante, che potrà contribuire a promuovere unità, creando legami e
     ispirazioni proprio mentre stiamo emergendo dalla crisi e ricostruendo la nostra società.
     Parteciperemo con tutti gli altri stakeholder coinvolti a uno studio di fattibilità per una
     regata europea nel 2021, perché pensiamo che possa essere una vetrina importante per
     Genova e per il nostro patrimonio marittimo» – afferma.

     The Ocean Race resta legata alla sua storia: è la più importante regata oceanica in
     equipaggio del calendario velico mondiale. Le nuove date e i miglioramenti per la prossima
     edizione garantiranno un evento con un futuro sostenibile in mare e a terra. Altre
     dichiarazioni di velisti, team, rappresentati di sedi di tappa e stakeholder.

     Torben Grael, skipper vincitore della regata e vice presidente del World Sailing Council
     (la Federazione mondiale della vela): «The Ocean Race per me è importante
     personalmente, ed è uno dei più grandi eventi del panorama velico, quindi sono felice di
     vedere che gli organizzatori hanno preso questa decisione. Per lo sport della vela è
     positivo quando gli eventi di punta sono al massimo e la scelta permetterà di avere più
     team ben preparati sulla linea di partenza nel 2022».

     Antoine Mermod, presidente della classe IMOCA: «The Ocean Race è lo strumento

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     migliore per valorizzare i progetti IMOCA e i loro sponsor, e ci aiuta a incrementare la
     reputazione della classe nel mondo, aprendoci a un pubblico più globale. In tutto il corso
     della collaborazione con The Ocean Race abbiamo sempre guardato a quel che possiamo
     fare insieme, per garantire la miglior regata possibile con una forte partecipazione di
     IMOCA. Questi cambiamenti, inclusa una potenziale regata europea la prossima estate, e
     un calendario che arriva fino al 2030, sono un passo avanti nella direzione giusta».

     Paulo Mirpuri, Team Principal, Mirpuri Foundation Racing Team: «Siamo rimasti in
     contatto stretto con The Ocean Race per fare in modo che i cambiamenti che annunciamo
     oggi avessero un impatto positivo per i team e i velisti, e per tutti i nostri stakeholder. Per
     noi di Mirpuri Foundation è importante che la regata e tutte le attività collaterali siano
     positive e sostenibili e credo che si sia presa la rotta giusta. Vogliamo continuare a
     sviluppare il nostro team, in modo da tornare in acqua più forti che mai».

     Charlie Enright, skipper di 11th Hour Racing Team: «Nella situazione attuale, è più che
     sensato posporre la regata. Un anno extra permetterà alle condizioni sanitarie e di
     sicurezza di migliorare. Il tempo in più dovrebbe anche permettere agli organizzatori di
     lavorare in stretta collaborazione con la classe IMOCA sul formato per creare il format
     ideale e aumentare le iscrizioni. I nostri obiettivi non sono cambiati, puntiamo a essere
     sulla lina di partenza della prossima The Ocean Race con il team più forte possibile,
     dimostrando al mondo che la sostenibilità non è un compromesso».

     Bianca Cook, skipper di NZ Ocean Racing: «Tutti noi del New Zealand Ocean Racing
     siamo felici di aver maggiori certezze e un piano aggiornato per la prossima edizione di
     The Ocean Race. Per il nostro team, il tempo in più, permetterà di testare il nostro VO65
     qui in Nuova Zelanda e di connetterci più strettamente alle comunità locali in tutto il paese
     con trial e allenamenti, prima di tornare in Europa».

     Boris Herrmann, skipper di Team Malizia: «The Ocean Race è una piattaforma unica e
     davvero internazionale, che non ha eguali e speriamo davvero di poter costruire un
     progetto per parteciparvi. Questi cambiamenti sono postivi perché significano che The
     Ocean Race diventa davvero fattibile, svolgendosi l’anno successivo al Vendée Globe. E’ un
     evento completamente diverso, molto più internazionale, in equipaggio ma per me molto
     interessante come velista e dal punto di vista commerciale da presentare ai nostri
     partner».

     Bruce Parker-Forsyth, CEO di WorldSport, organizzatore locale della tappa di Città del
     Capo: «Nelle ultime edizioni abbiamo potuto toccare con mano l’impatto positivo che The
     Ocean Race può avere sulla nostra città e la regione tutta. Avere un anno in più ci aiuterà
     a garantire un evento per tutti e che ci renderà orgogliosi di ospitare nel nostro V&A
     Waterfront».

     LiLi, Managing Director di CSCI, organizzatore locale di The Ocean Race a Shenzhen in
     Cina: «Il più recente piano di sviluppo intende far diventare Shenzhen un centro marittimo
     mondiale. Oggi, la città si collega al mondo attraverso la vela, con attività in mare e
     ospitando eventi di livello mondiale come The Ocean Race. Siamo molto felici di essere
     sede di tappa della prossima regata qui a Shenzhen e sappiamo che sarà un’esperienza
     indimenticabile per i fan locali, e una grande opportunità di sviluppare ulteriormente la
     cultura velica in Cina».

     Jacob Bundsgaard, sindaco di Aarhus in Danimarca: «Insieme a Sport Event Denmark,
     Aarhus non vede l’ora di ospitare un grande evento nel 2023. Dovremo aspettare un altro

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     anno, ma è comprensibile che questo evento mondiale che visita dieci città e paesi in nove
     mesi, sia colpito dalla attuale crisi internazionale».

     Hilbert Bredemeijer, vice sindaco e delegato allo sport dell’Aja, in Olanda:
     «Comprendiamo perfettamente la decisione di rimandare The Ocean Race. Qui, nel 2018,
     la regata ha fatto vedere il finale migliore della sua storia e noi faremo del nostro meglio
     per darle il benvenuto ancora nel 2023. Con un gap di cinque anni, l’evento sarà ancora
     più unico e qualcosa da attendere con piacere. Ci vediamo nel 2023!».

     (Foto Jesus Renedo/Volvo AB)

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