DIGITAL HR STEERING COMMITTEE OVERVIEW - OTTOBRE 2019 - CETIF
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ROAD TO A DIGITAL PEOPLE STRATEGY Il secondo appuntamento dello Steering Committee Meeting del Digital HR Hub del 10 ottobre 2019 è stato occasione di incontro tra i Top HR Manager delle principali Istituzioni Finanziarie per confrontarsi e convalidare i temi sviluppati e le metodologie utilizzate durante il percorso di ricerca del corrente anno. Alla Funzione HR viene chiesto sempre più di avere una visione completa ed integrata di tutto ciò che avviene all’interno dell’Istituzione, avviando un confronto aperto con il business ed il collaboratore per rispondere alle esigenze di entrambi. L’HR deve diventare co-designer della visione strategica dell’Istituzione, proponendosi come Comnunity Mentor, Talent Capability Developer, Change Enabler e promuovendo una cultura adattiva volta al cambiamento e alla digitalizzazione. In questo senso, "il mondo HR è, tra le diverse Funzioni, quello più ancorato al passato; con i cambiamenti che si stanno vivendo, bisogna rivedere l’intera Funzione e far sì che diventi di incitamento all’innovazione, legandosi sempre più ai nuovi modelli di business. Questo perché l’ondata di cambiamento che spinge verso la digitalizzazione si muove a ritmi velocissimi mentre le persone hanno ritmi differenti. Bisogna, perciò, iniziare a ragionare in una logica più destrutturata, non più la classica direzione delle risorse umane fortemente strutturata e settorializzata, ma operare secondo ottiche più trasversali” Marcello Bugari – Responsabile dell’Academy del Gruppo Reale Mutua.
Digital HR Overview 2019 Nel cammino verso l’innovazione della Funzione HR, diventa essenziale far evolvere le LEARNING & attività di formazione di sviluppo delle competenze che ricevono un importante supporto PLATFORM dall’utilizzo di strumenti e piattaforme digitali. Tali strumenti, riescono a dare vita a soluzioni personalizzate ed adatte alle esigenze di chi effettivamente le utilizza: “Con la nuova piattaforma di formazione permanente on line, la Digital Academy, intendiamo garantire a tutti i collaboratori un’offerta personalizzata sia come formazione tecnico specialistica che gestionale/comportamentale, da poter fruire con autonomia di scelta e con libertà di accesso da tutti i device. In tal modo ogni persona diventa responsabile della propria crescita formativa” Enrica Migliavacca – Direttore Centro Di Formazione di Crédit Agricole. L’obbiettivo di una formazione che si modelli in base alle esigenze, agli interessi e alle aspettative del collaboratore è sicuramente uno dei punti essenziali che l’HR non deve perdere di vista: “è necessario considerare ogni persona come unica e diversa dalle altre. Gli strumenti digitali come le piattaforme permettono di modulare la formazione rispondendo alle necessità di una popolazione aziendale sempre più eterogenea. L’oggetto formativo viene creato in maniera agile, ai tavoli di progettazione non siede più solo l’esperto di formazione o di contenuto, ma anche chi realizza l’oggetto e soprattutto l’utente finale’” Francesca Mangia - Responsabile Experience Formazione e Sviluppo di Intesa SanPaolo. Anche Luciano Panazzolo – Unica sottolinea la stessa tendenza: “nella formazione bisogna operare a fianco ai direttori di Funzione individuando congiuntamente gli obiettivi e coniugando le esigenze di tutti”. Inoltre, “è bene lavorare su modalità sempre più blended, sempre più immersive ed è fondamentale che tali processi formativi abbraccino tutta la popolazione aziendale” Andrea Caliani – Head of Human Capital Recruiting, Development and Knowledge Management Monte dei Paschi di Siena. Infatti, la trasversalità non si deve limitare alla progettazione “servono aule trasversali, miste, con soggetti di diverso genere, diversa età, e provenienti da diversi uffici” Pasquale Cormio - Responsabile Sviluppo Helvetia assicurazioni. Dal punto di vista della progettazione e dell’erogazione della formazione, oggi non ha più senso parlare di upskilling e reskilling in maniera separata. Prevale, infatti, una visione olistica come conferma Francesca Mangia - Responsabile Experience Formazione e Sviluppo di Intesa SanPaolo: “upskilling e reskilling hanno la stessa radice ovvero le skill e da un punto di vista modellistico e metodologico parlano lo stesso linguaggio”. Le organizzazioni, per sostenere questi cambiamenti hanno bisogno di una struttura SMART & AGILE organizzativa flessibile. Infatti, l’innovazione non sta semplicemente nel rendere un ORGANIZATION processo tradizionale digitale e tecnologico, quanto piuttosto nell’immaginarlo in un’ottica smart e digital by design. La flessibilità diventa, quindi, il cardine che può portare all’evoluzione. “Dal punto di vista organizzativo la Funzione HR deve essere più attuabile, deve rappresentare un modello innovativo e deve essere di supporto a tutte le altre” Marina Montepilli – Head of Human Resources di Alleanza Assicurazioni. Questo diventa possibile se si perseguono metodologie agile che “portano ad una struttura flat e molto più fluida; la gerarchia viene ridotta tenendo in mente, però, che non si è perso in 3
autorevolezza ma se ne è acquistato” Michele Mannella – Direttore Risorse Umane, “il controllo da parte dei manager è sempre meno presente anche grazie a sistemi organizzativi che diventano fruibili anche a distanza” Claudio Schieppati – General Secretary di BNP Paribas. Avere una struttura agile vuol dire anche contaminazione con le altre funzioni “deve esserci una collaborazione più intensa non solo all’interno della Funzione HR stessa ma anche con il business per supportarlo in modo più efficiente” Rosalinda Usai - Head of Academy & People Development di Cattolica Assicurazioni. TALENT In ambito HR “il coordinamento ed il lavoro a stretto contatto con le funzioni business permette MANAGEMENT un efficientamento anche quando si parla di talenti” Sabina Leoni - Responsabile del servizio Sviluppo e Formazione di Banco BPM. In un’ottica di talent management, diventa necessario un allineamento tra obiettivi del line management, le linee guida sviluppate all’interno del piano industriale e l’attività delle risorse umane per individuare figure talentuose che rispondano anche alle esigenze portate a galla dall’ondata di cambiamento e digitalizzazione. La gestione dei talenti è improntata su due approcci dicotomici; uno esclusivo ed uno inclusivo. L’approccio esclusivo vede il talento come singola persona e prevede una “clusterizzazione che in questo senso è ben accetta; dare il meglio ai migliori aiuta a sviluppare un concetto di aspirazionalità” Antonio Gusmini - Head of Human Resources del Gruppo Mediolanum. L’approccio inclusivo vede il talento come abilità “è bene occuparsi di tutta la popolazione aziendale perché ogni collaboratore ha delle capacità. Queste capacità magari non vengono espresse nella vita professionale. Bisogna guardare le persone nella loro interezza” Andrea Bassi – Responsabile del Personale del Gruppo Credem. INNOVATION IN Avere una visione completa del collaboratore porta anche ad efficientare e migliorare HRM l’Employee Experience. “il cliente interno deve avere un’esperienza positiva e per far sì che questo accada bisogna partire da quella delle persone che lavorano in HR. Questo efficientamento interno si traduce poi anche sul cliente finale e sulla sua customer journey. L’HR supporta così la digital transformation nelle aree di business” Grazia Maremonti Responsabile Digital Academy e Future Learning - Corporate University del Gruppo Poste Italiane. In questo contesto, l’importanza dei dati è cruciale: “i dati sono essenziali per capire e ragionare sulle esigenze del dipendente e offrire loro un’esperienza sempre migliore” Maria Martinelli – Responsabile Academy di UBI Banca. Per evitare di essere travolti dalla robusta ondata di cambiamenti è bene, come afferma Giorgio Pasolli - Responsabile Formazione e Sviluppo Risorse Umane di Cassa Centrale Banca, da un lato “capire e riflettere su quelli che sono stati i passaggi ed i motivi che hanno portato all’utilizzo e l’implementazione di alcuni modelli piuttosto che altri”, dall’altro “organizzare la struttura in modo diverso, abbattendo i silos. L’abbattimento della segmentazione di alcune informazioni all’interno della struttura HR dà un valore aggiunto non 4 • Copyright © CeTIF 2019. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
Digital HR Overview 2019 indifferente alla circolazione e alla trasparenza delle informazioni stesse. È un processo complicato ma che porta risultati sicuramente interessanti” come sottolinea Donato Lacerenza - Head of HR di Zurich Italia. È importante, quindi, partire dalla Funzione HR ed “essere coerenti con quello che si vuole trasmettere, soprattutto se si spinge verso un cambiamento importante” Tiziano Merlini - Responsabile Risorse Umane, Servizi Generali di Assimoco. Le riflessioni emerse durante l’incontro hanno indirizzato i temi di ricerca del percorso Digital HR Hub 2020 che si focalizzera su: skill & performance in the data driven era, people enrichment: the new wave of hrm, the meaning of smart & agile working, employee journey & experience. Si ringraziano le istituzioni partecipanti: Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Cassa Centrale Banca Credito Coop. Italiano, Crédit Agricole, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Sara Assicurazioni, UBI Banca, UnipolSai Assicurazioni. PERCORSO DIGITAL HR HUB 2020: SKILL & PERFORMANCE IN THE DATA DRIVEN ERA • New skill assessment & Platform training; • Reskilling e People Transformation per un digital mindset condiviso; • Modelli di analisi attuali e predittivi per un continuous performance management. PEOPLE ENRICHMENT: THE NEW WAVE OF HRM • Employer Branding & Entrepreneurship; • Talent Management in the Data Age; • Welfare, Diversity e Inclusion nella Digital People Strategy. THE MEANING OF SMART & AGILE WORKING • Il ruolo dell’HR per il Total Wellbeing; • Collaborazione e sinergie con Business, IT, Governance e Operation; • Automation, chatbot e Digital Asset a supporto del Digital Workplace. EMPLOYEE JOURNEY & EXPERIENCE • Predictive Analytics 4 HR; • Strumenti, processi e tecnologie di attration, engagement e retention; • Bias cognitivi e neuroscienze nelle relazioni tra collaboratori. 5
DIGITAL HR HUB 2019 MEMBRI DELLO STEERING COMMITTEE A. Bassi – Credem C. Bellavia – Groupama Assicurazioni G. Bottero – Crédit Agricole M. Bugari – Reale Mutua Assicurazioni R. Coita – Monte dei Paschi di Siena U. Colli - Creval P. Cormio – Helvetia Assicurazioni G. Corni – BPER Banca R. Dorrucci – Intesa SanPaolo S. Gay – Unicredit A. Gusmini – Banca Mediolanum S. Innocenti – AXA Assicurazioni D. Lacerenza – Zurich Italia M. Mannella – Sara Assicurazioni S. Marconcini – Cattolica Assicurazioni M. Martinelli – UBI Banca T. Merlini – Assimoco R. Mizzau – Assicurazioni Generali M.Montepilli – Alleanza Assicurazioni G. Pasolli – Cassa Centrale Banca Credito Coop. Italiano F. Pizzini – UnipolSai Assicurazioni P. Scappini – Poste Italiane C. Schieppati – BNP Paribas Cardif R. Speziotto – Banco BPM TEAM CETIF: Federico Rajola Chiara Frigerio Carlo La Rosa Aurora Dania CONTATTI: CeTIF - Università Cattolica del Sacro Cuore Via San Vittore, 18 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 Fax +39 02 7234.8340 6 • Copyright © CeTIF 2019. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
Digital HR Overview 2019 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it Pubblicato nel mese di febbraio 2019 Copyright © CeTIF. Tutti i diritti riservati. Ogni utilizzo o riproduzione anche parziale del presente documento non è consentita senza previa autorizzazione di CeTIF. DISCLAIMER: CeTIF assicura che il presente documento è stato realizzato con la massima cura e con tutta la professionalità acquisita nel corso della sua lunga attività. Tuttavia, stante la pluralità delle fonti d’informazione e nonostante il meticoloso impegno da parte di CeTIF affinché le informazioni contenute siano esatte al momento della pubblicazione, né CeTIF né i suoi collaboratori possono promettere o garantire (anche nei confronti di terzi) esplicitamente o implicitamente l'esattezza, l'affidabilità o la completezza di tali informazioni. CeTIF, pertanto, declina qualsiasi responsabilità per eventuali danni, di qualsiasi tipo, che possano derivare dall'uso delle informazioni contenute nel presente rapporto. Si evidenzia, inoltre, che il presente rapporto potrebbe contenere proiezioni future o altre dichiarazioni in chiave prospettica, circostanza che comporta rischi e incertezze. Si avvisano pertanto i lettori che tali affermazioni sono solamente previsioni e potrebbero quindi discostarsi in modo considerevole dagli effettivi riscontri ed eventi futuri. CeTIF declina fin d’ora qualsiasi responsabilità e garanzia in relazione a tali proiezioni. 7
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