Infonda Dio sapienza nel cuore - IN QUESTO NUMERO - Squilla ottobre 2020 stampa_ 06/10/20 13:38 Pagina 1 - Comunità pastorale Madonna ...

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                                                            Anno XCI
                                                            Numero 10
                                                            Ottobre 2020

            Infonda Dio
        sapienza nel cuore

                                                            IN QUESTO NUMERO

                                                        Seveso, vasche e ambiente
      Georges de La Tour
      “Maria Maddalena”                                 Anniversari aperti al futuro
      1630-1635
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         2
      Vescovi lombardi, «una parola amica» ai fedeli nel momento della ripresa
                  entiamo il desiderio che giunga a tutti una pa-   nanzitutto la riconoscenza, l’invito a tornare a celebra-

      «S          rola amica, in questo momento di complica-
                  ta ripresa delle attività consuete, che è se-
      gnata dall’assedio dell’epidemia». Comincia così il Mes-
                                                                    re le Messe in presenza per imparare a pregare. «È ne-
                                                                    cessario incoraggiare la fedele partecipazione alla Eu-
                                                                    caristia domenicale e, per chi può anche feriale: fami-
      saggio dei Vescovi lombardi inviato ai fedeli delle Diocesi   glie e bambini, ragazzi e giovani, adulti e anziani, tutti sia-
      della regione al termine della sessione svoltasi a Cara-      mo convocati alla mensa del Risorto, parola e pane di
      vaggio il 16 e 17 settembre.                                  vita».
      Un messaggio di vicinanza e di speranza, in una situa-        Oltre alla preghiera, i credenti devono imparare a pen-
      zione ancora difficile. «Vorremmo raggiungere tutti con       sare. La pandemia ha portato molti lutti e sofferenze: per
      una parola amica che incoraggi a guardare il futuro con       questo occorre imparare a sperare oltre la morte. Infi-
      speranza. La parola amica è ospitata nella conversazione      ne, imparare a prendersi cura, che «è anche un pro-
      di chi ascolta con attenzione e parla con semplicità sa-      gramma di resistenza contro le forme di disgregazione
      pendo di essere ascoltato; nel discorrere di chi trova con-   sociale insinuate dalle seduzioni dell’individualismo,
      forto di condividere pensieri, buone intenzioni, trepida-     dell’indifferenza, dell’interesse di parte, dagli interessi di
      zione, speranze; nel confrontarsi di chi non pretende di      quel capitalismo senza volto e senza principi morali che
      risolvere tutto o di dettare ricette, ma è persuaso che in-   vuole ridurre le persone a consumatori, le prestazioni sa-
      sieme si può fare molto, qui, ora, nel gesto minimo che       nitarie e assistenziali a investimenti, l’intero pianeta a fon-
      semina benevolenza, solidarietà, serenità».                   te di guadagni praticando uno sfruttamento scriteriato».
      Sono diverse le parole amiche segnalate dai pastori. In-                                Continua su: www.incrocinews.it

      La photogallery

      Scene di vita diocesana

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      PELLEGRINI AD ASSISI                                          10:30 AM – 27 Sep 20 #Delpini «La stra-
      PER LA BEATIFICAZIONE DI ACUTIS                               da della libertà felice viene dal Signore che
      ll giovane ambrosiano, appassionato di in-                    si chiama amore e vive nel servizio»
      ternet e amante dell’Eucarestia, morto nel                    07:10 PM – 17 Sep 20 Il ruolo della Teo-
      2006, dichiarato beato nella cittadina umbra                  logia nell’elaborazione accademica #Del-
      il 10 ottobre.                                                pini «Fondamentale per dare un’idea di fu-
      https://www.chiesadimilano.it                                 turo ai giovani» @UniCatt
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      LA PAROLA DEL PARROCO
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      Si esce dalla crisi o migliori o peggiori

      Il metodo del distillatore di grappa
                        a questa crisi della pandemia

      “D
                                                           ideali non si va avanti”, “quanta forza dalla
                        non si può uscire uguali: si       fede!”: parole magari rassicuranti, ma che
                        esce o migliori o peggiori di      non ci fanno fare passi, non generano so-
                        prima”. Da tempo il Papa va        luzioni, sono infeconde e ideologiche: ecco
      ripetendo questo ritornello, precisando che          “la testa” del distillato, da rigettare.
      “ognuno di noi è chiamato ad assumersi la            Ma nemmeno va bene ridurre la riflessione
      sua parte di responsabilità, cioè condivide-         su questo tempo a racconti da reduci di
      re le responsabilità. Dobbiamo rispondere            guerra, con episodi lacrimevoli di affetti: “me-
      non solo come persone singole, ma anche              dici e infermieri: i nostri eroi!”, “le telefona-
      a partire dal nostro gruppo di appartenen-           te dei propri cari”, “la paura di uscire”, “il
      za, dal ruolo che abbiamo nella società, dai         dramma del colpo di tosse”, “la fila di
      nostri principi e, se siamo credenti, dalla fede     bare”, “quanta preghiera davanti alla tv!”…
      in Dio”.                                             Tutto si riduce a un vortice di sensazioni, di
      E incalza: “Ciascuno deve avere la possibi-          ricordi, consumati intensamente, ma solo
      lità di assumere la propria responsabilità nei       consumati: restano una sentimentale “coda”
      processi di guarigione della società di cui fa       che non fa cambiare nulla.
      parte. Bisogna lasciar parlare tutti! Non pos-       Quando invece nel ragionare e nel raccon-
      siamo lasciare fuori della partecipazione i più      tare ci chiediamo dove abbiamo trovato for-
      poveri; la loro saggezza, la saggezza dei            za e pace, perché non abbiamo perduto la
      gruppi più umili non può essere messa da             speranza, dove la nostra umanità si è rige-
      parte”. Più chiaro di così!                          nerata in nuovi stili personali, scelte di prio-
      Sento profondamente mio questo appello               rità famigliari, innovativi orientamenti lavorativi,
      del Papa. Ho imparato molto dall’ascolto pa-         sociali e politici, dove abbiamo visto gesti di
      ziente e quotidiano, dall’intuizione illuminante,    bene da ripetere e diffondere, come abbia-
      poi immersa nella preghiera, nell’appro-             mo riscoperto relazioni di vita buona da con-
      fondimento, nello studio, nel confronto e nel-       tinuare, nuovi sguardi sui veri bisogni, com-
      la verifica con i fatti.                             prensione più inclusiva dei poveri e dei fra-
      Ma come può ciascuno, anche il povero,               gili, allora qui c’è il “cuore” del distillato, al-
      aver qualcosa di saggio da dire?                     lora possiamo “avere la possibilità di assu-
      Mi sono ricordato di un antico metodo dei            mere la propria responsabilità nei processi
      distillatori di grappa. Per fare una buona           di guarigione della società di cui si fa parte”.
      grappa, con l’alambicco dei contadini, oc-           Il nostro arcivescovo ci suggerisce per que-
      corre gettare il primo prodotto, detto “la te-       sto discernimento di invocare da Dio il
      sta”, e l’ultimo, “la coda”. E trattenere “il cuo-   dono della Sapienza: alla sua luce si vede
      re”, buon frutto del distillato.                     dove Lui è passato e ci ha incoraggiato e ci
      Proviamo a capire: al di là delle rappresen-         sprona a uscire dalla crisi migliori e non peg-
      tazioni televisive, dobbiamo raccontarci             giori. La Sapienza da invocare -non da pre-
      questo tempo. E raccontandolo, non van-              sumere- è un dono dello Spirito: non suo-
      no dedotte solo parole generiche: “tornare           na così fuori luogo, allora, l’immagine del-
      presto alla normalità”, “sicurezza per tutti”,       l’alambicco…
      “il PIL pre-crisi”, “ah, la famiglia!”, “senza                                 Il parroco don Angelo
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          4
      Rinati al fonte battesimale

      ssNazaro e Celso
      PERES RECINO Mario Rodrigo                        NEAMATALLA Beatrice
      CASTIGLIONE Camilla                               TAGLIABUE Filippo
      DE MAGNIS Micol                                   CIURCA Bianca
      BONAVENTURA Emily                                 LOSAPIO Giorgia
      LESMA Arianna                                     SEVERGNINI Bianca Caterina
      AGRIMI Michael                                    AGRIMI Rita

      San Carlo
      BONIFACIO Francesco                               BONIFACIO Albert             MANNILE Alice
      MOTTI Martina                                     MARCHETTI Nicolò             RIVETTA Viola
      SANTAMBROGIO Giacomo

      Madonna della Misericordia —-
      DI BENEDETTO Federico                             LANOTTE Alessandro
      RUBINO Chloe Maria                                ARAUIO ZEVALLOS Sofia
      LEONARDI Riccardo                                 GUSMAI VISICALE Leonardo
      AGUERRE MARQUEZ Nancy Juliet                      PARISI Kevin             RUNCA Giuseppe

      Sposati nel Signore

      ssNazaro e Celso
      PICCIOLINI Marco e LESMA Chiara
      PEDRONI Stefano e ASOLAN Martina

      San Carlo
      CARUSO Maurizio e LICARI Cristina

      Madonna della Misericordia ——

      Riposano in Cristo

      ssNazaro e Celso
      BASSI Agnese di anni 82                           GALANTUCCI Michele di anni 71
      GRAZIOSO Silvia di anni 73                        DONATI Cesarino di anni 86
      GHIDDI Giorgio di anni 82                         ALAMPI Fortunato di anni 83
      ARRIGONI Carla di anni 69                         SIRONI Giorgio di anni 74

      San Carlo
      ANDREONI Emilio di anni 92                        GALPERTI CALVI Nella di anni 81

      Madonna della Misericordia
      RINALDI Federico di anni 80                       BORGIA Marco di anni 32
      DANIELE Giovanni di anni 77                       ARCIPRETE Fortunato di anni 90
      TEDESCHI Fioravante di anni 80                    SADERI Giovanni Maria di anni 75
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      LA NOSTRA COMUNITÀ
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                                     LEGATI Parrocchia ss Nazaro e Celso

                                                   OTTOBRE 2020

             2     ore         7      LOVATI Felicita, TAGLIABUE Alessandro e Radegonda
             3     ore         9      Defunti gruppo missionario
             5     ore         7      GABBIANI Vittorio e Angela
            13     ore         7      BRAMBILLA PISONI Luigi, Angelo e TORRICELLI Fiorina
                                                                               SCADUTO
            14     ore         7      ANNONI Candido e RECALCATI Maria
            17     ore         9      DE PONTI Vincenzo e LOVATI Cesarina
            19     ore         9      STRADA Luigi
            20     ore         7      AULETTA Antonio e AGOVINO Saveria
            21     ore         7      BRENNA Francesco e Clemente, BRAMBILLA Emilia
                                      e GATTI Rosa                             SCADUTO
            23     ore         9      DONZELLI Alfredo e STRADA Ida
            24     ore         9      ORIANI Pierina e Famiglia RIBOLDI
            29     ore         7      STRADA Carlo e DE PONTI Antonia

                                                  NOVEMBRE 2020

             7     ore        9       MORA Everardo e SCARAMARI Iole
            11     ore        9       Famiglia RIBOLDI
            12     ore        9       VILLA Giuseppe e Luigina
            23     ore        9       Famiglia NATALE Giuseppe, Antonio e Anna
            24     ore        7       BIANCHI Carlo e SAVINI Sandra
            28     ore    18.30       MARTELLI Francesco e ZAGHENO Anita

         Per verificare il calendario 2021 dei legati i parenti -qualora non l’avessero già fatto gli
               scorsi anni - passino in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19.00).

                                                Legati san Carlo ---

                                      Legati Madonna della Misericordia
       14 ottobre        ore 18       Corti Giuseppe
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         6

      Caritas, nuovo servizio                           apertura, e gli saranno date tutte le infor-
      La Caritas di Bresso aprirà nel mese di ot-       mazioni.
      tobre un servizio di primo ascolto per pro-
      blematiche famigliari. In collaborazione          Apre la casa per i rifugiati politici
      stretta col Centro della Famiglia, potrà es-      Durante la fase acuta del CoVid si diceva:
      sere il primo approccio di tematiche quali        “Non lasceremo indietro nessuno”. Bene:
      la solitudine degli anziani, le difficoltà edu-   detto, fatto. Un altro segno della ripresa,
      cative con gli adolescenti, le dipendenze         memori della lezione del CoVid, è l’apertura
      dall’informatica. Prima di ogni cosa              della casa per i rifugiati politici che la Par-
      l’ascolto: e dentro l’ascolto discreto, pa-       rocchia della Madonna della Misericordia
      ziente, accogliente, l’avvio per le risposte a    ha affidato a “Dona un Sorriso”. Ci scrive
      tematiche che innanzitutto non chiedono il        così uno dei dirigenti di questa associa-
      pronto servizio, ma una apertura di cuore         zione che opera a Bresso da oltre un ven-
      che è già essa stessa l’avvio a buone solu-       tennio: “Caro don Angelo, abbiamo aperto
      zioni.                                            la casa di via Archimede. Ha fatto il suo in-
                                                        gresso un nostro rifugiato, che lavora come
      Il Cinema chiede volontari                        ASA presso la casa dell'anziano di Bresso.
      Riapre il nostro Cinema-Teatro cittadino!         La prossima settimana entrerà un altro ri-
      Dopo mesi di chiusura per la pandemia,            fugiato. Successivamente ne entreranno
      abbiamo la possibilità di riattivare la sala,     altri due e la casa sarà al completo. Grazie
      pur con tutte le cautele per preservare la si-    alla comunità cristiana possiamo ospitare
      curezza sanitaria di tutti (vedi foto). È un      persone altrimenti condannate a vite mar-
      altro segno di speranza quando è possibile        ginali”.
      aprire luoghi di cultura, di arte, di svago. E    Va segnalato che uno dei due responsabili
      perché il servizio sia efficiente, occorrono      della casa è un membro del consiglio pa-
      volontari per le sue diverse funzioni. Chi        storale, affiancato nella fase iniziale, da un
      fosse interessato a dare una mano a que-          altro consigliere pastorale, che farà da tutor
      sto servizio alla nostra città, chieda diretta-   ai nuovi dell’equipe responsabili, che da
      mente al Cinema nei momenti della sua             due mesi hanno iniziato a formarsi per que-
                                                                  sto servizio. La carità è sempre ur-
                                                                  gente e non si ferma mai.

                                                                 I Gruppi Famigliari
                                                                 Sul finire del mese di settembre
                                                                 anche i Gruppi Famigliari si sono
                                                                 uniti alla ricerca di una sapienza
                                                                 nuova, capace di raccogliere le in-
                                                                 dicazioni nascoste dentro le tra-
                                                                 volgenti vicende del CoVid. Hanno
                                                                 cominciato con il racconto di
                                                                 quelle inedite lunghe settimane del
                                                                 lock-down, che come una mareg-
                                                                 giata ha travolto la vita famigliare,
                                                                 lavorativa, sociale, scolastica ed
                                                                 ecclesiale. E raccontando hanno
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      NOTIZIARIO
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                                                                             scriviamo non è stato
                                                                             accertato- che una
                                                                             legge del Governo
                                                                             Monti abbia passato
                                                                             tutta la materia alle
                                                                             chiese (senza peraltro
                                                                             che nessuno infor-
                                                                             masse le parrocchie).
                                                                             Che fare? Interviene a
                                                                             sbrogliare la matassa
                                                                             la Protezione Civile:
                                                                             “Non potevamo la-
                                                                             sciare il campanile
                                                                             della nostra chiesa
                                                                             con le ore ferme” ha
                                                                             spiegato        Claudio
                                                                             Agostinelli, presidente
                                                                             della Protezione Civile
      voluto raccogliere cosa di prezioso hanno         bressese. Così, con una spettacolare ope-
      trovato, cosa non vogliono perdere di esso,       razione condotta insieme ai Vigili del Fuoco
      cosa è foriero di un bene che sembrava es-        di Sesto, è stato messo in ordine il tutto, in
      sere sommerso. E l’hanno condiviso con            due successivi interventi. Un caloroso rin-
      altre famiglie. Il percorso è solo iniziato, ed   graziamento per la soluzione pratica rag-
      è aperto a tutti: prossimi appuntamenti: a        giunta. Su quella giuridica ci stiamo
      novembre, sabato 21 novembre h 17.30,             arrivando.
      presso il Cinema s. Giuseppe, con il presi-
      dente del Forum delle Associazioni fami-
      gliari Gigi De Palo.

      Ferme le lancette dell’orologio del campa-
      nile di SS. Nazaro e Celso
      Un fulmine durante una “bomba d’acqua”,
      in una notte di metà agosto, ha fatto pa-
      recchi danni sia alla parrocchia di San
      Carlo sia al cinema San Giuseppe, in ora-
      torio, all’impianto di sicurezza della casa
      parrocchiale e della chiesa dei Santi Nazaro
      e Celso. E ha fermato le lancette dell’oro-
      logio del suo secentesco campanile. Pron-
      tamente riparati i danni, restava la
      questione orologio: infatti non è mai appar-
      tenuto alla chiesa, ma al Comune. E que-
      sto non solo a Bresso. L’ufficio tecnico
      comunale, subito avvisato, ha fatto accer-
      tamenti sul caso e pare -al momento in cui
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      NOTIZIARIO TERZA ETÀ
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         10
      Un coetaneo di don Marco scrive

      Ci dai la speranza
      che si può vivere e non vivacchiare
      Sapere chi sei e qual è il tuo posto nel mondo
      è difficile alla nostra età
                                                                                    di Andrea Martinelli

                ssere amico di una persona che ha         tavia, è inevitabile essere contenti e festeg-

     E          completato il suo percorso per di-
                ventare prete suscita reazioni diver-
                se, probabilmente contrastanti. Si è
      contenti e si ha voglia di festeggiare con e
      per lui e con la comunità; si assapora un piz-
                                                          giare e cercare di trascinare il più possibile
                                                          anche tutta la comunità in questa allegria.
                                                          Bisogna condividerla, non può rimanere co-
                                                          stretta o per pochi. È per tutti! Quindi si or-
                                                          ganizzano cene, spettacoli, spedizioni di fol-
      zico di felicità perché ci si rende conto che       le al Duomo e gruppi organizzati per vivere
      c’è davvero un disegno ed è possibile               al meglio la sua prima messa e lanci di pal-
      compierlo se si è vigili in attesa di una chia-     lon Cini. Tutto pur di condividere una gran-
      mata e pronti a rispondere.                         de gioia con tutti e con la famiglia di Cini. Il
      Per noi coetanei, questo evento può susci-          nostro “Cini”. Quel ragazzo un po’ ingenuotto
      tare anche invidia mista ad ammirazione per-        e sulle nuvole che ha deciso di amare. Anzi,
      ché con un mondo esterno che impone sca-            Amare. Di vivere e non “vivacchiare”; che ci
      denze e stili di vita, possiamo vedere che si       rende tutti un po’ orgogliosi e speranzosi di
      può essere felici anche compiendo scelte im-        una vita piena e possibile, afferrabile, vicina.
      popolari e controcorrente con tempistiche           E che gioia immaginare che lui, ovunque sarà
      che non decidiamo noi ma che ci sono date.          nella diocesi, si ricorderà sempre della gio-
      Perciò mentre c’è un mondo che ti impone            ia e dell’affetto che gli hanno dimostrato i
      di avere lavoro e famiglia entro i 30 anni, c’è     suoi amici, la sua famiglia e la sua comuni-
      chi, ed è vicinissimo a noi, può essere pie-        tà nella sua prima giornata da prete, anche
      namente felice con una vita diversa: sape-          quando alzerà il suo millesimo calice solo Dio
      re chi sei e qual è il tuo posto nel mondo è        sa dove. Gioia e affetto per un “sì” che do-
      difficile alla nostra età, ma lui è più vicino di   vrebbe farci dire a tutti un accorato “sì” in tut-
      noi nello scoprirlo ed è qui che scattano           te le nostre vite, soprattutto per noi giova-
      l’ammirazione e anche un po’ d’invidia. Tut-        ni ancora un po’ spaesati.
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      VITA DELLA COMUNITÀ
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      Le foto più belle della prima Messa tra noi di don Marco Ciniselli

      Una sveglia
      per tutta la Comunità:
      grazie don Marco!

                                                                                La gr
                                                                                paur
                                                                                Prov
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                                                         VITA DELLA COMUNITÀ
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      COLORI DEGLI ORATORI
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      Le 3 parrocchie di Bresso colorate di bianco

      Le prime Comunioni
      speranza di un futuro buono
      Ecco le foto dei nostri ragazzi che hanno potuto celebrare la Messa
      di prima Comunione in tredici diversi appuntamenti, dopo il rinvio a
      causa del CoVid-19

                                                          Santi Nazaro e Celso

                                                         Santi Nazaro e Celso
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                                                                            COLORI DEGLI ORATORI
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                                                     Santi Nazaro e Celso

                       Santi Nazaro e Celso

                                                     Santi Nazaro e Celso
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      COLORI DEGLI ORATORI
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                                                         San Carlo

                                                         San Carlo

                                                         San Carlo
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                                                                       COLORI DEGLI ORATORI
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                                                                                       San Carlo

                                                          Madonna della Misericordia

                                               Madonna della Misericordia
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      GRUPPI, ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI
                                                                                                         17
      Dieci anni di scuola d’italiano per stranieri di Caritas- San Vincenzo

      Come Dumbo,
      siamo riusciti a volare
      Le mille ed una storia di questi uomini e donne
      si sono intrecciate formando un'unica trama
                                                                                         di Alba Lo Piccolo

                 ra il lontano 2010 quando la scuo-

     E
                                                             ogni uomo e a servirti”
                la d’italiano per stranieri ha preso         Ci siamo spesi nell’insegnamento e abbia-
                corpo con tutte le intuizioni di chi l’ha    mo ricevuto in cambio tanto da imparare.
                voluta, sostenuta, servita e di chi l’ha     Abbiamo seguito il comandamento dell’“ama
      profondamente accolta come un dono per                 il prossimo tuo” e con un notevole sforzo,
      imparare a vivere in accoglienza ed umani-             che si deve rigenerare in ogni istante, l’“ama
      tà. Quante diversità, quante difficoltà e              il tuo nemico”, innanzitutto quello che è den-
      quanta ricchezza di sentimenti reciproci               tro di noi e ci fa vedere nemici dappertutto.
      fra insegnanti ed alunni in questi intensi die-        Per grazia di Dio e solo per grazia, siamo riu-
      ci anni! Le mille ed una storia di questi uo-          sciti a superare insieme un nemico invisibi-
      mini e donne si sono intrecciate formando              le come il Covid 19.
      un’unica trama con la mol-                                                La pandemia non ci ha fre-
      titudine di dialoghi, di di-                                              nati e grazie alla tecnologia,
      sponibilità e, perché no, di                                              quella semplice, siamo riu-
      tanti sacrifici. Abbiamo pian-                                            sciti a tenere viva le relazio-
      to insieme, abbiamo riso in-                                              ni. Tutti, maestri e alunni,
      sieme perché uniti abbiamo                                                siamo diventati tanti Dum-
      costruito il nostro cammino                                               bo con orecchie giganti. Ci
      scolastico al ritmo delle pa-                                             siamo ascoltati per conso-
      role che sostengono questa                                                larci, per gestire le paure e
      scuola: conoscersi, capirsi                                               per imparare da questo pe-
      e dialogare.                                                              riodo buio che le cose cam-
      Abbiamo cullato i figli del nostro futuro, per         biano, ma il bene deve vincere. Pur chiusi
      permettere alle loro mamme di imparare ad              in casa, grazie al cellulare e a WApp, ab-
      orientarsi nella lingua del nostro amato               biamo intessuto dialoghi e vere e proprie le-
      paese. Hanno bussato alla nostra scuola an-            zioni. C’è chi, come operatore S. Vincenzo,
      che profughi, richiedenti asilo politico e             si è esposto in prima persona affrontando
      tanti giovani. Sono stati tutti accompagna-            situazioni delicate, come accompagnare in
      ti al loro futuro. Le diversità, la moralità, l’eti-   ospedale un’allieva in gravidanza in pieno pe-
      ca, il rispetto, la ragione, la coscienza sociale      riodo di chiusura forzata.
      e politica hanno tenuto desta la nostra in-            E così, come Dumbo, siamo riusciti a vola-
      teriorità nei momenti più travagliati e bui dei        re perché la diversità è una ricchezza non un
      nostri, a volte, difficili interventi. “Tu o Dio hai   limite. E quando abbiamo planato nel cielo
      afferrato forte con la tua mano le nostre co-          dentro di noi, una sola parola è affiorata
      scienze oscillanti fra bene e male, tra ragione        spontanea sulle nostre labbra: “ Grazie Dio
      e sentimento, per imparare a riconoscerti in           per il dono ricevuto”.
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                                                                              APPROFONDIAMO
         18
      Una vita donata non è mai perduta

      La passione
      di don Roberto
      La morte del prete comasco
      amico dei poveri
      letta da un nostro concittadino sacerdote
                                                                             di don Enrico Parazzoli

                 i sono vite (pensiamo a don Pino        le di chi uccide per ira o disperazione o re-

     C           Puglisi, Charles de Foucauld, frè-
                 re Roger, don Isidoro Meschi…)
                 che all’apparenza vengono strap-
      pate e straziate in modo incomprensibile,
      che sembrano interrotte e incompiute, per
                                                         criminazione dice questa cosa: la gratuità.
                                                         È certo una cosa folle, che chiede uno sguar-
                                                         do simile a quello che davanti alla croce –
                                                         scandalo e stoltezza per i pagani – ti fa dire
                                                         che una morte “inutile”, marginale, è in re-
      le quali la morte pare un terribile e ingiusto     altà vita totalmente “gettata” per amore. E
      incidente. Così anche don Roberto Malge-           dunque quella morte non è inutile ma è sal-
      sini.                                              vifica. Ma qui i pensieri si fanno ardui.
      Ma forse nessuna vita è sprecata nel mo-           Uno strappo… o una consegna: don Ro-
      mento in cui ciò che di quella vita si può dire    berto non era preoccupato di cosa avreb-
      è che era donata. Una morte violenta, as-          be perso e di cosa avrebbe guadagnato: per
      surda e inutile toglie ogni apparenza e lascia     lui era importante l’umanità dell’altro al cui
      un’evidenza: tutto quello che la vita di don       servizio aveva posto la sua umanità, con-
      Roberto diceva è “dono”. E il gesto terribi-       sacrata nel segno del sacerdozio. Perché es-

                                                                             Don Roberto Malgesini
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      APPROFONDIAMO
                                                                                                     19

      sere prete – lo dico sottovoce, vergognan-         mente la morte di don Roberto, valga per
      domi un po’ di alcuni tratti clericali del mio     tutti noi, credenti affannati, sbuffanti e for-
      modo di essere – è esattamente consacrare          se un po’ intimoriti, proprio quanto scrive-
      la propria umanità all’umanità altrui: alla di-    va Madeleine Delbrel:
      gnità, alla verità, alla compassione. Consa-       La passione, la nostra passione, sì, noi l’at-
      crarsi a un amore (a misura di Cristo) che ha      tendiamo. Noi sappiamo che deve venire, e
      una sola forma: la forma della croce.              naturalmente intendiamo viverla con una cer-
      Noi non sappiamo né quando né come mo-             ta grandezza. Il sacrificio di noi stessi: noi non
      riremo. E non è detto che avremo un gran           aspettiamo altro che ne scocchi l’ora. La
      tempo per prepararci, o se ne avremo ma-           passione, noi l’attendiamo. Noi l’attendiamo,
      gari non saremo così disponibili, o saranno        ed essa non viene.
      altri i sentimenti che abiteranno il nostro ani-   Vengono, invece, le pazienze. Le pazienze,
      mo. Viviamo con la consapevolezza che non          queste briciole di passione, che hanno lo
      siamo padroni nemmeno di noi: la vita che          scopo di ucciderci lentamente per la tua glo-
      perdiamo – soprattutto in un gesto violen-         ria, di ucciderci senza la nostra gloria. Così
      to, o drammatico – può essere causa di rim-        vengono le nostre pazienze, in ranghi ser-
      pianto, di ripulsa, di vendetta o rivalsa. Op-     rati o in fila indiana, e dimenticano sempre
      pure può svelare che la nostra vita non ave-       di dirci che sono il martirio preparato per noi.
      va nulla da difendere, nulla da trattenere, nul-   E noi le lasciamo passare con disprezzo,
      la da tenere al sicuro e dunque si è compiuta      aspettando – per dare la nostra vita –
      al di là di previsioni e progetti.                 un’occasione che ne valga la pena.
      Non si diventa buoni, gentili e umani alla fine:   Ogni riscatto è un martirio, ma non ogni mar-
      tolto il velo del tempo, appare quel che ognu-     tirio è sanguinoso: ce ne sono di sgranati da
      no è. Una vita già data non importa come           un capo all’altro della vita. È la passione del-
      finisce: quanto tempo abbiamo per essere           le pazienze.
      noi stessi, per divenire umani, per essere         Nessun martirio esiste, nessun bene esiste,
      compagni di strada delle persone che in-           se non c’è la disponibilità a consumarsi così.
      contriamo? Non ne abbiamo la più pallida           Oggi, forse, più che in altri tempi e in altre
      idea. Senz’altro un giorno alla volta: e don       stagioni della storia. È scritto da sempre nel
      Roberto – prete, credente, uomo – ha vis-          nostro cuore.
      suto così.
      Don Roberto ha                                                    Fiori sul luogo dell’assasinio di
      vissuto di pazien-                                                                    don Roberto
      ze quotidiane, di
      gesti microscopici
      e testardi di bene,
      fino all’istante che
      lui non sapeva sa-
      rebbe stato ulti-
      mo. Istante che è
      diventato lumino-
      so, di una luce
      quasi accecante.
      E mentre contem-
      pliamo dolorosa-
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                                                                          OLTRE IL CAMPANILE
        20
      Le ultime drammatiche notizie

      Il “nostro” ospedale in Uganda
                                                                                  di Gabriella Cittadini

                  he sia un po’ azzardato usare l’ag-

     C
                                                         queste indicazioni, l’ospedale Bishop Asili
                  gettivo possessivo “nostro” per        ne ha preparata una. Mancano però i di-
                  l’Ospedale C. Asili di Luweero?        spositivi a protezione del personale sanita-
                  Forse no. Da anni, inizialmente        rio, i respiratori ed i farmaci per i malati, non-
      solo come Parrocchia S. Carlo, poi come            ché i tamponi e i test. Senza alcuna risor-
      comunità pastorale con l’iniziativa quaresi-       sa a disposizione, il livello di preoccupazione
      male, sosteniamo questa realtà che nel tem-        è elevato. Altro non si può fare, se non
      po ha assunto un’importanza sempre più ri-         aspettare l’evolversi degli eventi.
      levante per la popolazione di Luweero e dei        Nel frattempo, si è affacciata una nuova
      distretti limitrofi.                                                 emergenza: perdurando la
      Molti sono i donatori che con-                                       chiusura delle scuole, causa
      tribuiscono alla campagna                                            Covid, molte più giovani ra-
      “Adotta un medico per Suor                                           gazze sono rimaste incinte,
      Ernestina” in gennaio. Altri si                                      andando incontro al rifiuto e
      appoggiano a Dona Un Sor-                                            all’abbandono da parte del-
      riso, che con questo ospedale                                        le famiglie. Si ritrovano così
      ha un rapporto consolidato di                                        sole, con un bambino da
      partnership per la realizzazio-                                      accudire e senza mezzi di so-
      ne di alcuni progetti specifici,                                     stegno. Suor Ernestine Aku-
      di forte impatto a livello sani-                                     lu racconta di essere riusci-
      tario e sociale.                                                     ta a farne tornare a casa una
      Come vanno dunque le cose                                            nei giorni scorsi, solo dopo
      nel nostro ospedale?                                                 lunghe preghiere e insisten-
      All’inizio della diffusione del                                      ze presso la famiglia.
      Covid -19, in Uganda circola-                                        Lo scorso sabato una ra-
      va un certo ottimismo: sembrava che la dif-        gazzina, con gravidanza extra-uterina, è ar-
      fusione della malattia fosse sotto controllo.      rivata con una grave emorragia. “E’ colpa
      E invece, lentamente e subdolamente, il vi-        sua”, ha detto il padre ai medici, rifiutando
      rus si è diffuso. Le persone “ufficialmente”       inizialmente l’intervento chirurgico che le
      infette sono oltre 5.100 e il numero dei de-       avrebbe salvato la vita. Quando la ragazza
      cessi aumenta. In un breve lasso di tempo,         è collassata, il padre si è spaventato ed ha
      hanno perso la vita 58 persone (fonte: Dai-        acconsentito.
      ly Monitor 17/9/2020). Questo numero tut-          Tra i più poveri, il Covid ha ripercussioni pe-
      tavia è solo la punta dell’iceberg, perché il      santi a livello familiare, sociale ed econo-
      Covid è arrivato anche nei villaggi più remoti     mico. Il personale del nostro ospedale - ol-
      e lì non c’è modo di verificare le ragioni del-    tre al compito di curare i malati – ha quel-
      le morti.                                          lo di educare la gente a comportamenti più
      Il Ministero della Salute ha chiesto a tutti gli   corretti e consapevoli. La popolazione tut-
      ospedali del Paese di predisporre una              ta deve imparare a convivere con le nuove,
      stanza per i pazienti Covid. In conformità a       gravose situazioni.
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      CIVICA
                                                                                                  21
      Una spinosa questione per Bresso e Niguarda

      Seveso,
      vasche e ambiente
      In merito al persistente problema delle esondazioni del Seveso, specie
      nel quartiere milanese di Niguarda e delle relative vasche di lamina-
      zione la cui realizzazione impatterà sul confinante quartiere bressese
      di via Papa Giovanni, abbiamo intervistato l’assessore alla mobilità e ai
      lavori pubblici del comune di Milano Marco Granelli e il sindaco di Bresso
      Simone Cairo: entrambi riconoscono che il problema esiste e che bi-
      sogna farsene carico ma con approcci e soluzioni diverse, vediamo
      come…
                                                                            a cura di Francesco Boso
      Marco Granelli,                                    essere reimmessa nel fiume. Il concetto è
      assessore alla mobilità e ai lavori pubblici del   questo: quando c’è la piena l’acqua viene
      comune di Milano                                   deviata in alcuni bacini, appena finita la pie-
                                                         na quest’acqua torna nel fiume e segue il
                                                         suo percorso naturale.
                                                         Ci sono delle alternative alle vasche di la-
                                                         minazione?
                                                         Esistono altre possibilità di ridurre l’acqua
                                                         che arriva al fiume. Bisognerebbe fare in
                                                         modo che l’acqua invece di arrivare velo-
                                                         cemente al fiume attraverso le condotte fo-
                                                         gnarie, possa disperdersi nel terreno. In un
                                                         territorio poco urbanizzato l’acqua scende
                                                         e viene assorbita dal suolo, poi arriva al fiu-
                                                         me, ma la terra rallenta le acque piovane. In-
                                                         vece con le urbanizzazioni l’acqua viene cap-
                                                         tata dal tetto e spesso va direttamente in fo-
                                                         gnatura e nei canali di raccolta delle acque
                                                         piovane sotto le strade; poi giunge al de-
                                                         puratore che una volta pieno riversa le ac-
      Perché gli enti preposti hanno puntato su          que nel fiume. In sintesi, bisognerebbe
      quest’opera?                                       sfruttare le capacità di assorbimento del suo-
      Questi enti (governo - regione – comune di         lo in modo da dirottare più acqua possibi-
      Milano) hanno lavorato su diverse soluzio-         le nel terreno e quindi fare in modo che la
      ni ed hanno scelto questa come modalità di         stessa impieghi più tempo per arrivare al fiu-
      intervento. Questi sono fiumi, che in occa-        me. La strada che nei nostri comuni è sta-
      sione di forti piogge aumentano notevol-           ta individuata come strumento per separa-
      mente la portata e quindi le vasche di lami-       re le acque nere (fognature) da quelle bian-
      nazione hanno lo scopo di trattenere l’ac-         che (piovane) è di usare, per questo secondo
      qua nel momento dell’esondazione per poi           caso, meccanismi di penetrazione nel ter-
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      reno. Tuttavia, è chiaro che questo tipo di in-      Esiste un rischio ambientale dovuto alla va-
      tervento deve avere una durata molto più             sca ed alle acque del Seveso?
      lunga nel tempo per ottenere gli stessi ri-          C’è da tenere presente che l’acqua ed i fan-
      sultati della vasca.                                 ghi del Seveso sono gli stessi che purtrop-
      Qual è lo stato attuale dei lavori?                  po già passano sotto le case di Via Papa
      Il cantiere è stato insediato il 20 luglio. È sta-   Giovanni perché il Seveso è già lì. L’area in-
      ta effettuata la recinzione, insieme al taglio       dividuata per gli scavi è un’area di parco e
      degli alberi della parte dello scavo ed è in cor-    il progetto prevede la gestione dei fanghi per
      so attualmente la fase di bonifica ordigni bel-      fare in modo di contenere le esondazioni del
      lici, prevista per legge prima di effettuare de-     fiume all’interno della vasca che dopo ver-
      gli scavi. È un processo con una durata di           rà pulita. La vasca ha un fondo di cemen-
      circa un mese e successivamente si inizia a          to proprio per facilitarne la pulizia subito dopo
      scavare. Tutto il lavoro durerà all’incirca 20       le operazioni di riempimento e svuotamen-
      mesi, collaudi compresi.                             to che complessivamente avranno una du-
      Oltre a quella bressese ci saranno altre va-         rata massima di cinque giorni. Perciò, ge-
      sche di laminazione?                                 neralmente, la vasca sarà un lago con ac-
      A Senago i lavori iniziati lo scorso maggio          qua di falda e solo nel momento dell’eson-
      sono tutt’ora in corso e la loro conclusione         dazione accoglierà l’acqua del Seveso.
      è prevista tra circa un anno. A Lentate sul
      Seveso invece sono stati aggiudicati i lavo-         Simone Cairo,
      ri da poche settimane e sono in corso le at-         sindaco di Bresso
      tività di affidamento dei cantieri. Tra circa tre
      mesi dovrebbero iniziare i lavori. Poi c’è la
      vasca di Varedo/Paderno il cui progetto de-
      finitivo è ancora in approvazione e pertan-
      to ci vorrà un anno e mezzo prima dell’ini-
      zio effettivo dei lavori.
      Sarebbe possibile spostare la vasca in
      un’altra zona?
      L’area è stata individuata dopo tante verifi-
      che e la posizione è stata quella appena a
      monte del tratto interrato del Seveso (trat-
      to coperto in zona Niguarda al confine con
      Bresso) e appena a valle dello sgrigliatore (in
      via Bologna), adibito a bloccare la ghiaia e
      tutti gli oggetti ingombranti che trasporta il
      fiume. Pertanto, considerando che più
      avanti il Seveso va sotto terra, non è pos-
      sibile spostare la vasca in altra zona. Inol-        Come far fronte ai fenomeni di esondazio-
      tre, l’ubicazione attuale della vasca permette       ne del fiume Seveso?
      di poterla usare solo all’occorrenza, cioè nel       Due tre volte all’anno il Seveso in modo gra-
      momento in cui c’è l’esondazione. Infatti, se        ve o meno esonda e allaga le cantine dei cit-
      si è più vicini possibile al punto di esonda-        tadini, sporca le strade e per alcune setti-
      zione si può intervenire quando è necessa-           mane Milano è in difficoltà. Quindi, io dico,
      rio perché l’abbassamento è immediato.               sempre come amministratore, che è ne-
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                                                                                                    23

      cessario farsi carico del problema del Seveso      vasche di laminazione risulta progetto con
      e tentare di risolverlo. Non si può dire di no     una logica vecchia, superata e con benefi-
      a priori, perché il problema esiste, la solu-      ci limitati in proporzione all’investimento.
      zione però non può passare dalla genera-           Che cosa bisognava fare?
      zione di un nuovo problema ad altri cittadi-       Canali scolmatori ad est e ovest e poi ap-
      ni. Noi siamo solidali con i cittadini di tutta    plicare l’invarianza idraulica. Ciò significa evi-
      Milano che è il luogo dove in questi anni le       tare di scaricarle le acque nel Seveso quan-
      esondazioni sono maggiori. È dal 2012 che          do piove troppo cambiando la tua città con
      va avanti il progetto per cercare di risolve-      degli investimenti finalizzati a raccogliere le
      re il problema delle esondazioni con delle va-     acque e contenerle sul territorio. Una pos-
      sche di laminazione sul fiume Seveso. Tut-         sibile soluzione è fare dei pozzi perdenti ove
      tavia si tratta di una soluzione vecchia, or-      l’acqua si disperde nel sottosuolo, o in al-
      mai le vasche di laminazione per i torrenti non    ternativa, creare quelli che si chiamano
      si realizzano più, perché hanno sostanzial-        “rain garden” (giardini della pioggia), molto
      mente un problema: la capienza della vasca         utilizzati in Europa. I “rain garden” sono spiaz-
      di laminazione è limitata, mentre un canale        zi che diventano una piccola piscina in gra-
      che trasporta via l’acqua rappresenta un flus-     do di raccogliere l’acqua. Tuttavia si tratta
      so continuo. La capacità di laminare di una        di opere che hanno costi molto variabili,
      vasca è decisamente minore di quella di un         spesso ingenti, e per realizzarli servirebbe-
      canale derivatore. Per esempio su un fe-           ro fondi specifici, ma sarebbero realmente
      nomeno di piena di lunga durata del fiume          risolutivi e non creerebbero disagi a nessu-
      le vasche sono limitate e non risolutive, in-      no. Se fosse possibile percorrere questa
      vece avere canali derivatori consentirebbe         strada saremmo quindi in grado di trattenere
      di continuare a portare via acqua in volumi        l’acqua sul territorio invece di lasciare che
      decisamente superiori. Quindi, quello delle        vada in fognatura e che si accumuli nel Se-
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      veso. Pertanto, le alternative alle vasche ci      ti 4 ettari di bosco.
      sono: il raddoppio di entrambi i canali scol-      Come appianare il problema?
      matori nord ovest e sud est e lavorare sul-        Il problema non può essere appianato, ma
      l’invarianza idraulica. Queste sono le due         noi siamo riusciti a compensare circa 4 me-
      grandi possibilità che rivoluzionerebbero il si-   tri di verde per ogni metro quadro di bosco
      stema.                                             tagliato per fare posto all’opera, quindi le
      Cosa preoccupa i cittadini di Bresso in me-        compensazioni sono arrivate a 109 mila me-
      rito all’opera?                                    tri quadri, di cui 60 mila metri quadri su Bres-
      La preoccupazione dei cittadini riguarda prin-     so e il restante su Cormano. Questi sono ter-
      cipalmente il posizionamento della vasca di        reni sui quali si sta iniziando a piantare nuo-
      laminazione. Con tutte le premesse fatte, cir-     vi alberi. Ci vorranno diverse decine di
                                                                              anni, però nel lungo pe-
                                                                              riodo avremo 109 mila
                                                                              metri quadri di bosco. Una
                                                                              compensazione significa-
                                                                              tiva. Tuttavia non dimenti-
                                                                              cheremo che questa con-
                                                                              quista è stata ottenuta
                                                                              con grande dispiacere per
                                                                              aver sacrificato quattro et-
                                                                              tari di bosco pluridecen-
                                                                              nale.
                                                                              Che cosa aspettarsi per i
      ca la progettualità superata di questo tipo        prossimi mesi?
      di opere, nell’ottica della volontà del comu-      Confidiamo che almeno uno dei ricorsi ef-
      ne di Milano di procedere con la realizzazione     fettuati dai cittadini trovi un giudizio favore-
      della vasca di laminazione, noi come am-           vole per la nostra città e quindi ci sia la pos-
      ministrazione di Bresso abbiamo detto a Mi-        sibilità di riaprire la discussione, anche se
      lano che tuttavia non è possibile realizzarla      purtroppo con un bosco distrutto. L’ammi-
      a ridosso di un centro abitato. La ragione         nistrazione di Bresso sarebbe disponibile ad
      principale è determinata dal fatto che la va-      accettare una revisione del progetto purché
      sca si riempie di acqua fognaria, questo ge-       la vasca venga allontanata dalle abitazioni di
      nererà intuibili disagi per i cittadini che abi-   almeno un centinaio di metri, come del re-
      tano nelle vicinanze.                              sto richiesto oltre un anno fa.
      Per questo abbiamo chiesto al comune di
      Milano di rivedere il progetto allontanando
      l’opera pubblica di almeno cento metri ri-
      spetto alle abitazioni, ma sostanzialmente la
      richiesta, seppur legittima, non è stata ac-
      cettata. I giudici che dovranno analizzare i
      ricorsi dei cittadini e dell’amministrazione co-
      munale sono gli unici che in questo mo-
      mento possono ascoltare il grido di preoc-
      cupazione di un quartiere di Bresso.
      Per fare spazio alla vasca sono stati taglia-
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                                                                                                      25
      Un anniversario che ci riguarda

      Iso Millennium:
      vent'anni per la Iso... e per Bresso
      Due decadi di traguardi raggiunti e superati, verso una meta ancora
      all'orizzonte.                                         di Flavio Campetti

                                                          storia locale nel contempo più dimenticata
                                                          e negletta ma dai maggiori contenuti stori-
                                                          co-culturali: la vicenda della Iso Rivolta, del
                                                          mito che aleggiava attorno ad essa tra fat-
                                                          ti storici e racconti per certi tratti quasi in-
                                                          verosimili. Come poteva esserci stata, qui a
                                                          casa nostra una fabbrica di auto capaci di
                                                          fare concorrenza a Ferrari e Rolls-Royce in
                                                          prestazioni e lusso? Come poteva essere
                                                          nata e sviluppata lì la più iconica e famosa
                                                          microvettura del mondo, l’Isetta? Come po-
                 on Giuseppe Huonder, esatta-

     D
                                                          teva, una singola fabbrica aver segnato per
                 mente venti anni fa, si vide rivolgere   oltre vent’anni numerosi aspetti della vita del-
                 un invito molto particolare: pre-        la nostra Bresso che da borgo agricolo di-
                 senziare ufficialmente quale parro-      veniva cittadina? E che dire della Iso alla
      co della prepositurale dei Santi Nazaro e Cel-      1000 Miglia ed in Formula 1?
      so ad un... raduno motoristico!                     Sì, le risposte a quegli interrogativi erano ap-
      Cosa un po’ strana di primo acchito, ma in          parse proprio sulle pagine del nostro bol-
      realtà, lui stesso sapeva bene quanto fos-          lettino ed avevano risvegliato un interesse,
      se importante essere lì, portare la sua voce        che avrebbe avuto il suo compimento pro-
      in quell’evento.                                    prio con l’inizio delle attività di Iso Millennium,
      L’invito giungeva da un neonato gruppo, pre-        per la realizzazione dell’omonimo raduno te-
      valentemente formato da suoi parrocchia-            nutosi nel contesto della Sagra della Ma-
      ni, che si era dato nome di “Comitato Iso Mil-      donna del Pilastrello, il 30 settembre e 1 ot-
      lennium”. Conosceva benissimo molti di loro         tobre 2000.
      e sapeva che quell’evento
      aveva una importanza cru-
      ciale in relazione all’addio ai
      capannoni della vecchia fab-
      brica Iso di Bresso.
      Tra l’aprile 1998 ed il 2000,
      don Giuseppe aveva dato
      spazio su “La Squilla” ad una
      serie di articoli (a firma di chi
      ora qui continua a scrivere) de-
      dicati a quella che era forse la
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                                                                                                 CIVICA
        26

      La partecipazione internazionale lasciò tut-          università, al supporto a giornali, riviste, li-
      ti sbalorditi, dagli organizzatori stessi, alle au-   bri e case cinematografiche, televisive, al par-
      torità cittadine, ai bressesi che in via Vitto-       ternariato attivo al progetto “da Fabbrica di
      rio Veneto sentivano parlare olandese, te-            Motori a Fabbrica di Cultura” con iniziative
      desco, francese, inglese british o con slang          di inclusione sociale, e molto altro) nel
      yankee, fiammingo o olandese misto al                 2017 arrivò anche l’assegnazione della be-
      dialetto bressese di quei nostri concittadi-          nemerenza “Castela d’Oro”.
      ni (e molti di loro non ci sono più) che ave-         Che dire... la corsa di Iso Millennium conti-
      vano finalmente ricominciato a rinverdire le          nua tutt’oggi con la proposta dell’Archi-Mu-
      loro memorie di quella storia incredibile             seo internazionale della Iso. Una soluzione
      che fu la Iso. Memorie da raccontare in dia-          bella e possibile che attende solo un gesto
      letto bressese, come ai vecchi tempi!                 di coraggio e lungimiranza da parte del Pa-
      Nel 2000 non c’erano i “Social”, ma di quan-          lazzo, cui si chiede di vincolarne gli spazi es-
      to accaduto a Bresso, nel Parco Rivolta, se           senziali.
      ne parlò in Europa ed USA, su prestigiose             Ma allora Don Giuseppe, ci aveva visto giu-
      testate del settore e su numerosi siti inter-         sto? Mentre queste righe vengono chiuse in
      net. La Iso era tornata. Iso Millennium si for-       redazione, la Sagra della Madonna del Pi-
      malizzò in associazione, propose con suc-             lastrello, una volta di più si svolge a due pas-
      cesso il salvataggio di una porzione dei ca-          si dal cuore della nostra comunità pastora-
      pannoni altrimenti destinata alla completa            le, il Santuario, e lo fa proprio alla Iso, nel
      demolizione. Lo fece attraverso una petizione         centro di Bresso, sotto quella volta salvata.
      popolare di grande successo, sottoscritta in          Sì, le vie del Signore sono infinite e imper-
      primis dai bressesi ma anche da sostenito-            scrutabili. Chi oggi offre il suo tempo con de-
      ri internazionali che chiedevano a gran               dizione per dare un luogo alla memoria sto-
      voce di non compiere l’irreparabile. Allora           rica della Iso, ha già nel cuore l’immensa
      “l’Amministrazione Manni” ebbe il coraggio            soddisfazione di avere dato una Casa del tut-
      di guardare la realtà delle cose e cambiare           to speciale alla Vergine, in quei giorni tanto
      i propri piani sposando l’idea dell’Area Iso          amati in cui noi tutti ci stringiamo attorno a
      (area museale, piazza coperta, area “poli-            Lei con rinnovato affetto e unità.
      funzionale” pubblica). Da lì, è storia che tut-       Scopri Iso Millennium, su FB e Twitter o nel
      ti conosciamo.                                        sito storico www.isomillennium.it
      Iso Millennium si fece così carico di
      tutelare, difendere e promuovere la
      storia della Iso attraverso la realiz-
      zazione del museo, o luogo della
      memoria storica, presso una por-
      zione di quei capannoni salvati.
      L’attuale nostro sindaco Simone
      Cairo realizzò il primo sito internet del
      Comitato che subito divenne un ri-
      ferimento seguito da ogni parte del
      mondo.
      Dopo tanto, tanto spassionato lavoro
      per eventi e attività di ogni tipo (dal-
      l’attività divulgativa con scuole e
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      MEMORIE BRESSESI
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      Gli anni della guerra 1940-45 a Bresso (quarta parte)

      Ottobre 1942:
      i primi grandi bombardamenti
      a Milano e a Bresso
      Drammatico racconto della prima incursione
      dei bombardieri inglesi sulle nostre città
      colpevolmente lasciate indifese
                                                                                                   di P.B.
          l Liber Chronicus nell’anno 1942 si apre       deve dirsi di Luigi Cappelletti di Natale, come

     I   con le consuete notizie della parrocchia:
         il parroco don Pozzi ora si lamenta della
         poca frequenza dei bressesi a una inizia-
      tiva, poi a Pasqua li loda perché “diversi vol-
      ti nuovi si videro in quest’anno e, ciò che più
                                                         da notizie comunicate da un commilitone al
                                                         prevosto (battaglia di Tobruk)”. E qui il dili-
                                                         gente parroco annota i cinque caduti fino al
                                                         febbraio del ’42, con classe, data e luogo
                                                         di morte (vedi articoli precedenti), i cinque pri-
      conta, si fecero con un senso di vera serietà      gionieri (“Zappa, Pedretti, Pastori, Cappel-
      e divozione”.                                      letti, Bai”) e l’unico disperso: “Cappelletti Egi-
      Una annotazione. Non è la paura della              dio, in data 30-X-1941, dopo affondamen-
      guerra che rende più seri e fiduciosi in Dio:      to piroscafo Oceania, 13-X-1941”.
      la paura semmai rende più istintivi. A rendere     La guerra si sente anche per un particola-
      più seri e fiduciosi è la riscoperta di ciò che    re: “Il 17 settembre si celebrò la Festa di San
      conta davvero, che sa reggere la vita davanti      Luigi [oggi sarebbe la festa dell’Oratorio]: so-
      alla morte. L’abbiamo imparato anche noi           spesi i divertimenti nell’Oratorio, per il mo-
      dalla pandemia del CoVid-19.                       mento attuale di guerra”. Insomma: i non-
      Comunque, tutto sembra tranquillo. Solo            ni (allora ragazzi) senza festa dell’Oratorio a
      dalla lontana Africa giunge l’eco della guer-      causa della guerra, i loro nipoti di oggi a cau-
      ra: “Il 2 febbraio la Croce rossa internazio-      sa del Coronavirus.
      nale comunica alla signora Camagni Ved. Baj        Il registro cambia decisamente, d’improvvi-
      che il suo figlio Luigi rimase preso prigioniero   so, a ottobre. Il parroco sottolinea il titolo del
      degli inglesi in una delle ultime battaglie del-   suo racconto. Lasciamo a lui la parola:
      la Marmarica [in Libia orientale]. Altrettanto     “Grande incursione aerea inglese su Mi-
                                                         lano e su Bresso. Nel pomeriggio del 24
                                     Bunker Deposito     ottobre, alle ore 17.30 apparecchi di bom-
                                  Aeroporto di Bresso
                                                         bardamento inglesi piombarono inavvertiti su
                                                         Milano. Le chiese di S.M. alla Fontana, di S.
                                                         Croce furono gravemente danneggiate dal
                                                         fuoco. La nuova chiesa dei SS Nereo ed
                                                         Achilleo fu colpita nel pronao. Diverse località
                                                         colpite da bombe incendiarie, altre da bom-
                                                         be dirompenti (Piazza del Tricolore, Piazza
                                                         Bacone, Stazione di Porta Genova, Piazza
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                                                                        to bressese come base di col-
         El Alamein
         Truppe italiane                                                laudo: una vera calamita per i
                                                                        bombardieri alleati, che infatti in
                                                                        quegli anni massacrarono il
                                                                        nostro povero campo volo.
                                                                        Il racconto continua con noti-
                                                                        zie che se non fossero dram-
                                                                        matiche sarebbero ridicole:
                                                                        “Altre bombe furono sgancia-
                                                                        te per via Isimbardi di fianco alla
                                                                        Casa Lovati Giovanni, Taglia-
                                                                        bue Eugenio, Lesma Carletto e
      Filangieri ecc.). Parecchie famiglie rimase-        nei pressi del magazzino della Casa Carlo
      ro senza tetto, spoglie di tutto, numerosi          Moro. Grande la costernazione accresciu-
      morti, non risparmiati neppure quelli che sta-      ta dalla impossibilità di spegnere il fuoco per-
      vano nei rifugi, uno dei quali, situato su di una   ché la pompa municipale inservibile, quel-
      piazza, fu colpito in pieno e quelli che vi si      la dell’Aeroporto non si raccordava con le
      erano ricoverati perirono tutti”. È il linguag-     prese dell’acqua potabile del paese.
      gio concitato delle notizie che arrivano e si       Solo dopo qualche ora arrivarono i pompieri
      accavallano, ora non sempre precise, ora            di Desio impiegati già a Milano dove con-
      qua e là puntuali, di prima mano. Il parroco        vennero pure quelli di Bergamo-Brescia-Lodi
      appunta per la storia. E anche per sé, per          essendo quelli di Milano impiegati a Geno-
      esternare il suo dolore.                            va, dove le incursioni del 22-23 ottobre ave-
      E continua: “Nella notte del 24-25 si ripeté        vano accumulati disastri completati poi con
      l’incursione su Novara-Monza ed un appa-            le incursioni successive del 6-7 e 7-8 no-
      recchio si portò anche su Bresso, lascian-          vembre che ridussero Genova ad un muc-
      do cadere una quantità di bombe tra la via          chio di rovine”.
      Vittorio Veneto ed il Campo d’Aviazione: per        Povera Bresso... povera Italia, che nemmeno
      fortuna caddero sulla campagna dove spro-           aveva le pompe per spegnere gli incendi. Al-
      fondarono nel terreno; tre pagliai però furono      tro che sogni imperiali di grande potenza!
      inceneriti e nell’abitato fu colpita la
      corte di via Vittorio Veneto N°4 dove                                     Vigili del fuoco durante
      fecero incendiare 5 stalle del par-                                               i bombardamenti
      rocchiano Recalcati Clemente fu                                                           a Milano
      Carlo, al quale ed alla figlia di lui ri-
      masero solo i panni che indossava-
      no”.
      Va ricordato che durante la Seconda
      Guerra Mondiale l’aeroporto di Bres-
      so fu sede di tre stormi da caccia in-
      caricati della difesa aerea di Milano.
      Inoltre, la Breda sul lato sud vi costruì
      anche una galleria del vento a sup-
      porto della progettazione dei velivo-
      li. Continuò inoltre a usare l’aeropor-
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      RECENSIONE LIBRO
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      A due anni dal Sinodo sui giovani

      Cuori inquieti
      I giovani nella Bibbia
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              na galleria di cinquanta giovani per-

     U
                                                         poco più di trent’anni.
              sonaggi dell’Antico e del Nuovo Te-        Nel cuore del libro Ravasi apre infatti uno
              stamento, felicemente composta dal         spazio adeguato alla giovinezza di Gesù.
      Cardinal Ravasi con i ritratti                                     Una parola è dedicata agli
      di figure che fanno parte del                                      anni nascosti del Signore,
      bagaglio di tanti lettori (dal-                                    alla sua famiglia, alla sua
      l’Isacco offerto in olocausto                                      professione, alla sua cono-
      da Abramo al giovane di-                                           scenza della scrittura e della
      scepolo Giovanni, amato da                                         lettura, alla cronologia della
      Gesù) e di altre figure meno                                       sua vita.
      note e più nascoste nelle                                          Come testimoniato nelle
      pieghe di un libro com-                                            tappe del viaggio biblico, ci
      plesso come la Bibbia. Il filo                                     sono giovani ribelli, infelici,
      conduttore naturale per vi-                                        amareggiati, si incontrano
      sitare questa galleria è se-                                       tra loro vittime e assassini.
      guire l’itinerario delle Sacre                                     Emergono tuttavia anche fi-
      Scritture, partendo dalla                                          gure gioiose e generose,
      coppia di fratelli, Caino e                                        che hanno insegnato una
      Abele, per giungere al gio-                                        verità spesso ignorata: «Il
      vane collaboratore di Paolo,                                       giovane, giunto in breve alla
      Timoteo, incaricato dall’Apostolo di mis-          perfezione, ha conseguito la pienezza di
      sioni delicate. Ma si potrebbe anche sug-          tutta una vita» (Sapienza 4, 8-13).
      gerire una variante importante: anticipare,
      rispetto a tutti i personaggi presentati, una      Gianfranco Ravasi
      persona sopra ogni altra e forse poco con-         Cuori inquieti
      siderata come “giovane”, figura vissuta            Edizioni San Paolo
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                                                         CALENDARIO LITURGICO
        30

      OTTOBRE 2020
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      FARMACIE DI TURNO
                                                                                              31

      OTTOBRE 2020 (Bresso - Cormano - Cusano)
                                                         a cura della Farmacia Rivolta - Cormano
      1        Giovedì             BAIO - Bresso                    Via Vittorio Veneto, 5/D
      2        Venerdì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      3        Sabato              COMUNALE - Cusano M.             Esselunga Cusano
      4        Domenica            MODERNA - Bresso                 Via Vittorio Veneto, 51
      5        Lunedì              TESTI - fraz. Ospitaletto        Via XXIV Maggio, 21
      6        Martedì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      7        Mercoledì           MORETTI - Cusano M.              V.le Matteotti, 2
      8        Giovedì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      9        Venerdì             BRUSUGLIO                        Via V. Veneto, 27
      10       Sabato              GIUGLIANO - Cusano M.            Via C. Sormani, 89
      11       Domenica            COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      12       Lunedì              DEL CORSO - Cusano M.            P.za Trento e Trieste, 4
      13       Martedì             FORNASE' - Cormano               P.zza Bernini, 1/A
      14       Mercoledì           DEI GIOVI - Cormano              Via Cantinotti, 51
      15       Giovedì             RIVOLTA - Cormano                Via Caduti della Libertà, 10
      16       Venerdì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      17       Sabato              PALTRINIERI - Cusano M.          Via Cooperazione, 20
      18       Domenica            SCOTTI - Bresso                  Via A. Manzoni, 14
      19       Lunedì              SORRENTINO - Cormano             Via Gramsci, 44
      20       Martedì             BAIO - Bresso                    Via Vittorio Veneto, 5/D
      21       Mercoledì           COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      22       Giovedì             COMUNALE - Cusano M.             Esselunga Cusano
      23       Venerdì             MODERNA - Bresso                 Via Vittorio Veneto, 51
      24       Sabato              TESTI - fraz. Ospitaletto        Via XXIV Maggio, 21
      25       Domenica            COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      26       Lunedì              MORETTI - Cusano M.              V.le Matteotti, 2
      27       Martedì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      28       Mercoledì           BRUSUGLIO                        Via V. Veneto, 27
      29       Giovedì             GIUGLIANO - Cusano M.            Via C. Sormani, 89
      30       Venerdì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      31       Sabato              DEL CORSO - Cusano M.            P.za Trento e Trieste, 4
      1        Domenica            SCOTTI - Bresso                  Via A. Manzoni, 14
      2        Lunedì              FORNASE' - Cormano               P.zza Bernini, 1/A
      3        Martedì             DEI GIOVI - Cormano              Via Cantinotti, 51
      4        Mercoledì           RIVOLTA - Cormano                Via Caduti della Libertà, 10
      5        Giovedì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      6        Venerdì             PALTRINIERI - Cusano M.          Via Cooperazione, 20
      7        Sabato              SCOTTI - Bresso                  Via A. Manzoni, 14
      8        Domenica            SORRENTINO - Cormano             Via Gramsci, 44
      9        Lunedì              BAIO - Bresso                    Via Vittorio Veneto, 5/D
      10       Martedì             COMUNALE N° 5 - Bresso           Via Vittorio Veneto, 26
      11       Mercoledì           COMUNALE - Cusano M.             Esselunga Cusano

              I TURNI DELLE FARMACIE DI BRESSO-CUSANO-CORMANO ELENCATI
                   VANNO DALLE 8:30 ALLE 20:00 CON ORARIO CONTINUATO
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