PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE - numero 4 LE OSSERVAZIONI DELLA FNOPI PRESENTATE DA FRANCO VALLICELLA - OPI VERONA
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PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE ESPERIENZE DAL TERRITORIO ISTITUZIONI E TERRITORIO PIANO SOCIO SANITARIO LE OSSERVAZIONI DELLA numero 4 2019 – 2023, IL FOCUS SUL FNOPI PRESENTATE DA novembre - dicembre 2018 TERRITORIO FRANCO VALLICELLA...
SOMMARIO EDITORIALE 1 RASSEGNA STAMPA Alta adesione all’Ulss 9. Disagi anche in provincia 2 Aperti ospedale di comunità e hospice 3 Coletto nominato sottosegretario alla Salute 4 Il Sacro Cuore di Negrar è amico dei bambini 5 Pochi infermieri e medici, operazioni in calo 6 Carenza di medici di base. Il caso approda in Regione 7 Ospedali di comunità. I sindaci: «Dateci i tempi» 8 Riaprono radiologia e il punto ecografico 9 In crescita l’assistenza a domicilio 10 «L’ospedale di comunità? Non c’è niente da festeggiare» 11 ESPERIENZE DAL TERRITORIO Piano Socio Sanitario 2019 – 2023, il focus sul territorio 12 ISTITUZIONI E TERRITORIO Le osservazioni della FNOPI presentate da Franco Vallicella in Commissione Igiene e Sanità in Senato 17 Dalle riforme sanitarie del Veneto al Piano Socio Sanitario della Regione Veneto 2019 – 2023: un “cortometraggio” 21 NOI E GLI ALTRI Chiara Ciresa 22 RECENSIONI Diario di un’infermiera italiana in Inghilterra 24 LETTERE AL DIRETTORE 25 Pubblicazione trimestrale. Questo numero è stato chiuso il 25 febbraio 2019. Direttore Responsabile: Marina Vanzetta Comitato di redazione: Vallicella Franco, Dal Corso Dario, Verzè Alessia, Tabarini Gabriella, Ballarin Silvana, Bernardelli Stefano, Bonetti Lorella, Cengia Maria Grazia, Maculan Massimiliano, Meorali Francesco, Molinari Luca, Ortolani Riccardo, Pasquetto Francesca, Zanini Giovanni, Zanolli Barbara. Redazione: Vanzetta Marina, Cengia Maria Grazia, Bernardelli Stefano, Zanolli Barbara, Molinari Luca, Marcot- to Enrico. Editore: OPI - Ordine delle Professioni Infermieristiche di Verona, via Cà di Cozzi 14/a, 37124 Verona Note editoriali: Gli articoli inviati dovranno essere corredati dal titolo, dalle note bibliografiche, cognome e nome dell’autore e qualifica professionale, ente o istituto di appartenenza, recapito postale e telefonico. Dovranno essere inviati alla sede OPI - Ordine delle Professioni Infermieristiche di Verona, via Cà di Cozzi 14/a, 37124 Verona - E-maili nfo@ipasviverona.com al Direttore di Prospettive Infermieristiche. Si autorizza, nel rispetto delle comuni regole di salvaguardia delle pubblicazioni scientifiche e dei diritti d’autore, la riproduzione a scopo didattico e informativo degli articoli di Prospettive Infermieristiche purchè con citazione esplicita dell’autore e della rivista. I punti di vista e le opinioni espressi negli articoli sono degli autori e non rispettano necessariamente quelli dell’Editore. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non saranno restituiti. L’Editore è a disposizio- ne di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione. Progetto grafico e impaginazione: cocchi&cocchi [www.cocchiecocchi.it]
L’assicurazione: un tema da affrontare ed approfondire EDITORIALE R ecentemente la FNOPI ha reso disponibile una polizza assicurativa per gli infermieri che vi invitiamo a prendere seriamente in considerazione di FRANCO VALLICELLA (http://www.fnopi.it/static/responsabilita-sanitaria.htm). Il percorso che Presidente Collegio IPASVI ha portato all’offerta in parola è stato particolarmente lungo e non sempli- di Verona ce. Infatti si è dovuto procedere con una gara europea, in applicazione della norma sul codice appalti che ha portato ad assegnare l’incarico di broker ad una associa- zione temporanea d’impresa. Insieme a questi professionisti si è proceduto a stendere un capitolato e relativo disciplinate per realizzare una seconda gara europea con l’obiettivo di rendere disponibile la migliore offerta assicurativa per il personale infer- mieristico, attraverso una competizione di differenti compagnie d’assicurazione. Il capitolato è stato redatto considerando i dettami della Legge 24 /2017, ovvero della legge Gelli, che come sappiamo riformula la responsabilità professionale per gli esercenti le professioni sanitarie. Giova ricordare che questa legge, entrata in vigore il 1° aprile 2017, ha come obiettivi fondamentali: - la tutela dei professionisti sanitari; - la tutela dei cittadini danneggiati; - il risparmio di spesa pubblica attraverso il contenimento del preoccupante fenomeno della medicina difensiva. E tutti abbiamo ben presente cosa significa questa “patolo- gia“ del sistema e quanto inutile esborso comporta. Per quanto sopra la norma interessa: - le strutture pubbliche e provate sanitarie e socio sanitarie; - gli esercenti le professioni sanitarie; - i pazienti; - le compagnie assicurative. La legge se applicata correttamente ed in ogni sua parte, anche con l’emanazione di decreti attuativi che purtroppo ad oggi non sono ancora stati prodotti, è di garanzia per le strutture, i sanitari e soprattutto per i cittadini. In particolare per i sanitari definisce un limite della responsabilità professionale, dell’a- zione di rivalsa rispetto alla responsabilità amministrativa, in cambio prevede per tutti l’obbligo di assicurazione. Abbiamo ritenuto di offrire questa possibilità perché lo prevede la legge ma soprattutto perché riteniamo che sia nostro dovere favorire un esercizio il più possibile sereno anche sotto l’aspetto del rischio professionale che come ben sappiamo è gestibile, controllabile ma mai eliminabile. La presente vuole essere un invito ai colleghi a confrontarsi con questa tematica, ad approfondire la questione anche attraverso un’analisi comparata dei differenti prodotti presenti sul mercato. Questo per scongiurare la possibilità di pensare che il tema as- sicurativo non sia un nostro problema. Sarebbe sbagliato, rischioso e quando ce ne potremmo rendere conto potrebbe essere troppo tardi. Nel corso della nostra assemblea del 4 marzo, presso il centro formativo dei Ca- milliani, avremo la possibilità di approfondire la tematica con la presenza del dott. Cornaghi Riccardo, broker della marsh che ci ha assistito nelle gara già ricordata. Buona lettura. PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 1
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 24 novembre 2018 Alta adesione all’Ulss 9. Disagi anche in provincia Sulle cifre la parola d’ordine è caute- non c’era la concreta possibilità di a cura della REDAZIONE la, ma l’impressione è che questa vol- scioperare per molti», evidenzia Pa- ta lo sciopero dei medici ospedalieri olo De Togni, Cisl Medici. Pierangelo della provincia sia stato un successo. Rovere, a capo di Cgil Medici regio- Ad incrociare le braccia nelle struttu- nale e provinciale parla di un buon re dell’Ulss 9 sono stati, secondo sti- risultato, «ma i colleghi obbligati a me che lasceranno il posto a numeri presentarsi in servizio oggi sono stati ufficiali solo oggi, oltre 130 camici troppi, ben oltre i numeri di un nor- bianchi su circa 850. Dal comples- male festivo», sottolinea. sivo occorre sottrarre gli assenti a qualsiasi titolo, ovvero dottori in ma- «Non protestiamo solo per un contrat- lattia, in maternità, in aspettativa e la to che da 10 anni attende il rinnovo, pattuglia dei «contingentati», cioè di ma soprattutto per le sorti della sanità coloro che devono andare in reparto veneta che lascia oltre 350 persone per mantenere i servizi minimi garan- prive di qualsiasi assistenza. A fronte titi per legge. Proprio sui numeri dei di liste d’attesa troppo lunghe, cresce «contingentati», infiamma la polemi- la quota di chi non si cura più», affer- ca. «Molti colleghi inseriti nei turni di ma. Al sindacato circolano le prime servizio sono favorevoli all’iniziativa cifre e si parla di adesioni del 90 per e avrebbero volentieri scioperato», cento circa, pari ai risultati nazionali. spiega Stefano Badocchi, rappresen- «Non ho numeri, ma l’iniziativa ha tante Cimo. colto nel segno. Gli anestesisti han- no incrociato le braccia in massa e «Non ricordo infatti uno scontento le sale operatorie hanno funzionato così diffuso; negli organici della no- solo per le urgenze», certifica Naza- stra azienda mancano un centinaio reno Tisano, di Aaroi la sigla degli di medici, oltre 1.200 in Veneto», anestesisti, specialisti sempre più rari aggiunge. «Pare che la protesta ab- negli ospedali. bia raccolto tante adesioni, purtrop- po molti di noi sono stati precettati Secondo fonti ospedaliere, le ade- e considerando che diverse unità sioni sono state numerose anche ospedaliere hanno organici all’osso al Magalini di Villafranca, dove lo scontento di categoria si è sommato alle difficoltà, non ancora del tutto superate, della recente attivazione ospedaliera e del trasloco dei reparti dall’Orlandi di Bussolengo. Lo scio- pero ha riguardato anche i veterinari della Scaligera. Oltre una 40ina le adesioni, che si sono mantenute però sotto lo standard regionale e intorno al 55-60 per cento. V.ZAN. 2
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 27 novembre 2018 - Attualità Aperti ospedale di comunità e hospice Seppure in ritardo rispetto alle previ- sioni, nell’Ovest veronese comincia- no ad essere attivati ospedali di co- munità e hospice, strutture sanitarie intermedie tra l’ospedale per acuti e casa propria, previste dalla Regione Veneto per rispondere alla riduzione dei posti letto ospedalieri e andare incontro alle esigenze di una popola- zione sempre più anziana. Il primo ospedale di comunità e il primo hospice nel territorio dell’ex Ulss22, oggi distretto 4 dell’Ulss9 Scaligera, hanno aperto i battenti al Centro servizi Pederzoli di Castelnuo- vo del Garda, l’edificio che si trova alle spalle dell’omonimo ospedale, in territorio di Peschiera. L’Odc e l’Hospice Pederzoli hanno ottenuto l’accreditamento regionale rispettivamente a luglio e in ottobre e «È il primo ospedale di comunità del compartecipazione del paziente dal sono stati presentati ieri nel corso di Veneto in contiguità con un ospedale 31° giorno di degenza (25 euro un incontro a cui hanno partecipato per acuti», ha detto Puntin definendo giornalieri che diventano 45 dal 61° Giuseppe Puntin, amministratore de- l’offerta un’ «innovazione assisten- giorno di ricovero). legato dell’ospedale Pederzoli (casa ziale» che permette all’ospedale per di cura privata convenzionata), l’as- acuti di diventare sempre più specia- L’HOSPICE ha 10 posti letto per per- sessore regionale alla Sanità Luca listico, di evitare i ricoveri impropri e sone con malattie progressive senza Coletto, la sindaca di Sommacampa- anticipare le dimissioni potendo con- probabilità di guarigione, per cui gna Graziella Manzato in qualità di tare sul trasferimento all’odc prima sono necessarie terapie palliative del vicepresidente della conferenza dei del ritorno a casa del paziente. dolore. Il ricovero viene richiesto dal sindaci dell’Ulss9 e presidente del medico di famiglia qualora le cure comitato del distretto 4, i sindaci di Puntin ha confermato l’ annuncio fat- non possano essere effettuate a do- Castelnuovo Giovanni Peretti e di Pe- to quest’estate: per il primo anno di micilio, la degenza è a tempo inde- schiera Orietta Gaiulli. accreditamento la proprietà dell’o- terminato e gratuita per il paziente. spedale si sostituirà alla Regione L’OSPEDALE di comunità conta 24 sostenendo tutte le spese. Un modo, «Queste strutture sono una grande posti letto e accoglie pazienti con ha sottolineato l’amministratore de- conquista a livello etico e di civiltà», patologie stabilizzate che non hanno legato, per «testimoniare il senso di ha sottolineato l’assessore Coletto, bisogno di ulteriori accertamenti clini- appartenenza al servizio sanitario, «con l’hospice si realizza non solo un ci (perché croniche o trattate con pre- di cui non ci sentiamo solo destinatari servizio di alta qualità medica, ma cedente intervento ospedaliero), per i di disposizioni o produttori di servizi, anche un supporto di valore umano quali pur non essendo più necessaria ma anche protagonisti attivi». per le persone e le loro famiglie nel la degenza in struttura per acuti ser- doloroso periodo del fine vita. Con vono cure e trattamenti specialistici. Al termine dell’anno di sperimenta- l’ospedale di comunità diamo invece L’accesso viene richiesto dal medico zione il costo giornaliero sarà a ca- una risposta alle necessità dei pa- ospedaliero o dal medico di famiglia. rico del servizio sanitario con una zienti più fragili, a cominciare dagli PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 3
RASSEGNA STAMPA anziani e dai cronici». so», nelle parole di Manzato non è primi servizi di questo tipo nel nostro Plauso dai sindaci di Peschiera e Ca- mancata la nota critica: «Per anni distretto, ora chiediamo si prosegua stelnuovo per l’eccellenza della Pe- la realizzazione di queste strutture su questa strada». derzoli e per le nuove strutture «anel- intermedie è mancata e noi sindaci lo di congiunzione con il territorio». lo abbiamo più volte evidenziato», Katia Ferraro Pur riconoscendo che «organizzare ha rimarcato rivolta a Coletto, «oggi servizi e dare risposte è comples- è positivo festeggiare l’apertura dei L’ARENA - 29 novembre 2018 - Un altro veronese nel Governo Coletto nominato sottosegretario alla Salute Il premier Giuseppe Conte ha senti- to il Consiglio dei ministri in merito alla proposta di nominare, di concer- to con il ministro Giulia Grillo, Luca Coletto a sottosegretario di Stato alla Salute. «La nomina dell’assessore Luca Colet- to a sottosegretario alla Sanità è dav- vero una splendida notizia. Auguro all’amico e collega un buon lavoro insieme a una grandissimo in bocca al lupo». Così il Presidente della Regione Ve- neto, Luca Zaia, esprime la soddisfa- zione per la nomina dell’assessore regionale Luca Coletto, esponente veronese della Lega Nord, a sottose- gretario alla Salute. «È una bella notizia - prosegue Zaia - perchè con questa nomina si ricono- sce il valore del lavoro fatto in questi anni sulla sanità veneta». «Ringrazio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ma anche il vicepremier e mi- nistro Matteo Salvini per la sensibilità dei servizi e sulla spesa, sulla lotta sta nomina sarà utile a tutto il Paese, dimostrata indicando politicamente agli sprechi, sull’innovazione tipica a Nord come a Sud, perchè consen- un uomo del Veneto - aggiunge - che della nostra regione. Da otto anni tirà al Servizio sanitario nazionale di non ho dubbi garantirà non soltan- Coletto è impegnato senza risparmio compiere un altro salto di qualità. È, to grandi risultati ma porterà anche in questa battaglia per l’eccellenza, insisto, un grande riconoscimento per quella visione di grande efficienza e possiede tutti gli skills professiona- la sanità del Veneto». peculiare del Veneto, nella qualità li per portare questo vento nuovo a delle cure, nel rigore sull’erogazione Roma». Zaia si dice certo «che que- 4
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 02 dicembre 2018 - Commenti Il Sacro Cuore di Negrar è amico dei bambini Ospedale amico dei bambini. È il - Coordinamento e sviluppo della rete l’amministratore delegato Mario Pic- titolo che l’Unicef riconosce all’o- per l’allattamento materno» che ha cinini, i direttori della Ginecologia e spedale Sacro Cuore Don Calabria l’obiettivo di accompagnare nel per- ostetricia Marcello Ceccaroni e della ufficializzandone così l’impegno in corso di riconoscimento Unicef i 26 Pediatria Antonio Deganello, la pe- promozione, protezione e sostegno ospedali veneti e le quattro comunità diatra Ermanna Fattori. all’allattamento materno. La cerimo- territoriali oggi aderenti all’iniziativa. nia di nomina si terrà martedì, alle Attualmente, su 27 ospedali ricono- L’iniziativa internazionale «Baby 14, nella sala convegni Perez. sciuti in Italia, sette sono veneti e tre Friendly Hospital - Ospedale amico Per ottenere il riconoscimento il Sa- appartengono all’Ulss 9 Scaligera: dei bambini» è stata lanciata nel cro Cuore Don Calabria ha attuato sono gli ospedali di San Bonifacio, 1991 dall’Organizzazione Mondiale un percorso iniziato nel 2012 e for- Bussolengo-Villafranca e ora Negrar. della Sanità (Oms) e dal Fondo delle mato oltre 300 operatori impegnati a Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef) vario titolo nell’informazione e nella Alla cerimonia di martedì interver- per assicurare che tutti gli ospedali cura della donna dalla gravidanza ai ranno per l’Unicef il presidente pro- accolgano nel miglior modo possibi- primi mesi di vita del bambino, soste- vinciale Norberto Cursi, Elise Chapin le i bambini neonati divenendo centri nendo anche le donne che per motivi del coordinamento del programma di sostegno per l’allattamento. medici o per scelta non allattano al Italia Insieme per l’allattamento, il co- seno. ordinatore operativo del Programma Camilla Madinelli regionale Ospedali e Comunità Ami- In Veneto dal 2010, nel Piano di pre- ci del bambino Oms/Unicef Chiara venzione della Regione, è stato inse- Bosio, la consulente tecnico-scien- rito il programma «Ospedali e Comu- tifico dello stesso programma Elisa nità Amici del Bambino Oms-Unicef Pastorelli; per l’ospedale di Negrar PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 5
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 13 dicembre 2018 - Attualità Pochi infermieri e medici, operazioni in calo vere. Cali meno drastici, ma sempre ottenere l’arrivo di un sostituto per cali, anche per chirurgia generale e una dottoressa in gravidanza», rac- urologia. «A San Bonifacio lavorano conta Rovere, «dopo poco più di un tre sale su otto», interviene Sonia To- mese non ce n’era più bisogno. A un desco segretaria provinciale Cgil Fp. altro medico assunto per la geriatria «Fanno sempre più anestesie locali, a hanno proposto di fare turni al cen- volte chiamano i pazienti e rivedono tro trasfusioni: ha rifiutato il posto». le liste d’attesa, c’è chi si stanca e va E ancora: «Si fatica in cardiologia a altrove», aggiunge Daniela Prencipe garantire le visite urgenti entro i 10 segretaria provinciale della Uil Fp. giorni», aggiungono Prencipe e To- E poi mancano infermieri e operatori desco. socio sanitari, un po’ tutte le figure professionali, compresi gli ammini- DIFFICILE ASSUMERE «Vero, l’Ulss9 strativi. «In questo momento nell’Ulss fa concorsi e non trova le figure che 9 mancano cento infermieri, 70 oss, cerca», ammettono Prencipe e Tode- 50 medici, varie altre figure profes- sco, «ma in realtà è perché è costret- Meno medici, meno infermieri, meno sionali. Questi sono numeri da para- ta a pescare da graduatorie vecchie interventi e cure negli ospedali. E lisi», denunciano le sindacaliste. La a causa di una programmazione la sanità pubblica lancia l’allarme. carenza di infermieri pesa davvero regionale fallimentare. Non trovano «Stiamo rischiando di perdere quali- tanto sulle pediatrie, dove ci si pren- oss perché hanno dovuto usare una tà, di vedere i pazienti migrare», de- de cura anche dei più piccoli, di neo- graduatoria del 2008, scaduta. Toc- nuncia Pierangelo Rovere, segretario nati e prematuri. ca ad Azienda Zero indire i concor- regionale Cgil medici, sicuro di ave- si». Stessa musica per le ostetriche: re l’appoggio dei colleghi Anaao e L’APPELLO A COLETTO «Per cam- «Pescano dalla graduatoria di Pavia, Cimo (gli altri sindacati), che proprio biare rotta c’è una sola soluzione», per forza poi qualcuno rinuncerà». per questi motivi hanno incrociato le affermano Prencipe e Todesco, «biso- Insomma, troppi rallentamenti. «E an- braccia in uno sciopero nazionale gna che la Conferenza Stato Regioni che questo è un pericolo», concludo- fra i più partecipati. Gli esempi sono lavori perché in Finanziaria sparisca no i sindacati, «Perché gli ospedali sotto gli occhi di tutti: la carenza di il vincolo che impone il taglio costan- privati invece corrono, crescono, anestesisti, in particolare, rallenta le te della spesa al comparto sanitario sono veloci a rinnovare attrezzature sale operatorie, soprattutto per l’orto- delle Regioni». e macchinari». «Ai pazienti può sem- pedia. Capita dappertutto nell’Ulss9: A Luca Coletto, già assessore e ades- brare indifferente, ma alla fine tutto a Legnago, San Bonifacio, Bussolen- so viceministro alla Sanità, il compito questo avrà un costo e il peso delle go e Villafranca, che devono pure di lottare per il Veneto. «Siamo una assicurazioni private si fa già sentire, ritrovare un equilibrio dopo i recenti Regione adempiente», riprendono le con buona pace delle categorie più traslochi. sindacaliste, «eppure dobbiamo rag- fragili», conclude Rovere. giungere nel 2020 una spesa per la IL CASO ORTOPEDIA Lo dimostrano sanità che sia l’1,4 per cento in meno Francesca Mazzola le schede di dimissione ospedaliera di quanto era nel 2004. Siamo fuori (le Sdo) con i numeri delle presta- di 15 - 20 milioni, è impossibile con- zioni: nel 2016 una media di 289 tinuare su questa strada». Gli esempi interventi di ortopedia e traumato- di cosa questo significhi per chi lavo- logia al mese, nel 2018 scende a ra in corsia, e per chi ci si trova da 218: 71 in meno ogni mese; in un ricoverato, sono parecchi: infermieri anno 850 interventi spariti. «Guardi, che non riescono a fare le ferie; fre- in tre ospedali facciamo quello che quenti richiami in servizio; carichi di facevamo da soli a Legnago tre anni lavoro sempre più pesanti. «Qui a Le- fa: 12 sale a settimana», insiste Ro- gnago c’è voluto quasi un anno per 6
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 13 dicembre 2018 - Attualità Carenza di medici di base. Il caso approda in Regione A Caselle di Sommacampagna è ricongiungimenti famigliari. Pertanto, Libardi è andato in pensione e ora sempre più emergenza medici di meno del 30 per cento della popo- in paese è rimasto, a tempo pieno, base. Se fino allo scorso settembre i lazione trova assistenza in paese; il solo il collega Alberto Cadin, nel suo medici in servizio nella frazione era- restante 70 per cento è costretto a studio di via Borsellino. no due, ora uno è andato in pensio- spostarsi», spiega il consigliere regio- ne e i cittadini, inclusi i più anziani, nale. «Così facendo si va a sforare la «I 1.600 pazienti del dottor Libardi si sono costretti a rivolgersi ai professio- distanza fissata, ovvero di 4-5 chilo- sono trovati in difficoltà, senza possi- nisti di Sommacampagna o addirittu- metri di lontananza dalla frazione. bilità di iscriversi da un altro medico ra di altri Comuni. di Caselle», racconta Pietropoli. È un profondo disagio soprattutto per «Il disagio in parte è stato limitato Nei giorni scorsi il consigliere regio- gli anziani, alcuni hanno perso la dalla disponibilità degli spazi all’in- nale Andrea Bassi (Centro Destra propria autonomia dovendosi iscrive- terno del centro sociale, trasformati in Veneto - Autonomia e Libertà) ha re da altri medici con sede principale ambulatorio e utilizzati da alcuni me- sollevato il problema sanitario della lontana e con esigenze di trasporto dici di Sommacampagna, che hanno località veronese, presentando un’in- difficili da soddisfare». «Con l’inter- dato la disponibilità per ricevere qui, terrogazione scritta, in cui chiede rogazione a risposta scritta ho posto ma si tratta di poche ore alla settima- alla Giunta regionale e all’assessore all’attenzione della Giunta regionale na», conclude il consigliere. alla Sanità quali iniziative intendano e dell’assessore il problema», conclu- «Siamo ancora in piena fase emer- prendere per sopperire a tale caren- de Bassi, «per stimolare la predispo- genziale. La mozione che avevo pre- za. «Caselle di Sommacampagna ha sizione di una soluzione». sentato è stata approvata e il Comu- una popolazione di oltre 5mila abi- Del tema si era occupato nei mesi ne ha chiesto all’Ulss 9 Scaligera e tanti», spiega Bassi. scorsi il consigliere comunale di alla Regione di risolvere il problema. Sommacampagna Augusto Pietropoli Finora non abbiamo ancora avuto ri- «Il tetto massimo di pazienti per cia- (Gruppo Centrodestra). Nel frattem- sposte». scun medico è fissato in 1.500, ol- po, però, la situazione è ulteriormen- tre ad eventuali eccezioni come i te peggiorata, perché il medico Livio PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 7
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 14 dicembre 2018 - Attualità Ospedali di comunità. I sindaci: «Dateci i tempi» Quando saranno attivati gli ospedali la necessità di una programmazione cumento sulla situazione attuale delle di comunità di Valeggio e di Busso- delle strutture intermedie di assistenza strutture sanitarie e le richieste del ter- lengo? Quando si passerà alla fase sanitaria sul territorio, in particolare, ritorio. All’incontro con i tre esponen- concreta prevista dalle schede regio- di Malcesine, Isola Della Scala e Ca- ti regionali c’erano oltre al sindaco nali per l’ospedale Orlandi di Busso- prino, che devono diventare strutture e presidente del comitato Manzato, lengo? E infine, le strutture di Malce- sanitarie di base con ospedale di co- gli assessori ai servizi sociali Nicola sine, di Isola della Scala e di Caprino munità e poliambulatori, ma che oggi Terilli di Villafranca, Marco Dal For- quando diventeranno centri di base sono aperte solo in piccola parte con no di Valeggio, Elena Catalano di con ospedali di comunità e poliam- notevoli criticità nella gestione delle Sona, Silvana Finetto di Bussolengo, bulatori? Sono le tre domande avan- situazioni sanitarie di media gravità. e i sindaci dei Comuni che accolgo- zate dal comitato dei sindaci dell’ex no strutture ospedaliere come Rober- Ulss22, presieduto dal primo cittadi- Il comitato dei sindaci ricorda che to Dall’Oca di Villafranca, Stefano no di Sommacampagna, Graziella se in merito all’attivazione del piano Canazza di Isola della Scala, Paola Manzato, e inviate al presidente del- socio-sanitario 2012-2016 si è veri- Arduini di Caprino, il vicesindaco la Regione Luca Zaia, all’assessore ficata la prevista riduzione di posti Claudio Bertuzzi e l’assessore More- alla sanità e al consiglio regionale. letto negli ospedali per acuti, non è na Strapazzon di Malcesine. andato di pari passo quanto previsto I sindaci chiedono tempi certi dell’at- per le strutture intermedie, necessarie tivazione dei posti letto di riabilitazio- alle famiglie per l’assistenza dei pro- ne a Bussolengo, punto cardine del pri cari, quali ospedali di comunità e progetto di riqualificazione dell’Or- hospice. I quaderni di doglianza de- landi. E ricordano che gli ospedali di rivano da un incontro che il comitato comunità di Valeggio (già pronto da dei sindaci ha avuto di recente con i tempo) e di Bussolengo, sono in atte- consiglieri regionali veronesi Giovan- sa da mesi del bando per la gestio- na Negro, Orietta Salemi e Manuel ne; infine, rammentano alla Regione Brusco, ai quali ha presentato un do- 8
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 14 dicembre 2018 - Attualità Riaprono radiologia e il punto ecografico A cinque anni dalla loro soppres- nuova Rems, per la quale la Regione più andare in altre strutture lontane». sione, la Radiologia e il servizio di ha ricevuto un contributo statale di Per quanto riguarda la nuova Rems, ecografia tornano a funzionare al 12 milioni di euro che serviranno a verranno annunciati i tempi d’inizio Centro Polifunzionale «Stellini». Do- ristrutturare l’adiacente corte agrico- lavori e quelli del trasferimento dei mani, alle 9, si terrà la cerimonia di la e il fabbricato risalente ai primi del 36 pazienti dall’attuale ex ospedale inaugurazione dei nuovi servizi ai 1900, ovvero la prima sede dell’o- alla nuova struttura che si preannun- quali si aggiungerà anche l’apertura spedale voluto da Francesco Stellini. cia tra le più moderne d’Italia. dei nuovi parcheggi adiacenti all’ex ospedale. «L’inaugurazione», spiega il sindaco Alla cerimonia saranno presenti an- Flavio Pasini, nonché presidente del- che Pietro Girardi, direttore generale La chiusura della Radiologia e dell’e- la conferenza dei sindaci dell’Ulss 9 dell’Ulss9; Luca Coletto, neo sotto- cografia si erano rese necessarie per Scaligera, «rappresenta un’inversio- segretario per la Salute e assessore consentire i lavori di ristrutturazione ne di tendenza che arriva dopo molti regionale alla Sanità; i sindaci dei dell’intera struttura sanitaria per ade- anni e che ha come ultimo obiettivo Comuni limitrofi, i consiglieri comu- guarla alle norme anti sismiche e per quello di riqualificare tutto il centro nali di Nogara e rappresentanti delle far posto alla sede provvisoria della sanitario nogarese. associazioni del territorio. Rems, che oggi funziona a pieno RI.MI. regime. Contemporaneamente alle Il servizio che sarà reso ai cittadini è inaugurazioni verranno messi in mo- di grande importanza perché con la stra anche i progetti definitivi della Radiologia e l’ecografia non si dovrà PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 9
RASSEGNA STAMPA L’ARENA - 18 dicembre 2018 - Attualità In crescita l’assistenza a domicilio L’assistenza domiciliare è la grande urgenza sulla quale deve puntare la politica sanitaria regionale. E su questo verte buona parte del piano sociosanitario 2019 - 2023 che sarà approvato entro l’anno dalla Regione e del quale si è parlato ieri, in Gran Guardia a Verona, dove si è riunita la conferenza dei sindaci dell’Ulss 9 Scaligera che conta una popolazio- ne di 922.368 abitanti per 98 Co- muni. Se, infatti, 3.775 persone con patologie complesse e croniche sono seguite in strutture residenziali, ben 27.187 non sono in strutture similari ma sono seguite a casa, o mediante servizi territoriali. Il grande capitolo, dunque, che la sanità dovrà affrontare è quel ma- crocosmo di luoghi per le cure inter- medie, come hospice e ospedali di comunità, istituti residenziali per non autosufficienti e servizi domiciliari che rispondono alle esigenze delle famiglie altrimenti sole a gestire la cura di un loro caro. Strumento essenziale è per questo l’o- spedale di comunità. Il 2019 sarà un anno decisivo per sbloccare alcune situazioni rimaste fin troppo in attesa. A Valeggio, infatti, l’Odc per 24 po- sti è già pronto da tempo, ma non è ancora stato attivato: «Aprirà a primavera», assicura Pietro Girardi direttore generale dell’Ulss 9. «Par- sulla staticità dell’edificio e in base sempre danno una fotografia ottima- tiremo con la gara per la gestione ai lavori da fare si avrà un’idea della le del paziente che necessita di cure entro fine anno, così come per San programmazione futura. Non ci sono assistenziali. Qualificazione dell’assi- Bonifacio e Bussolengo». invece svolte per le strutture di Malce- stenza domiciliare, pianificazione 7 sine e Caprino: «Non sono contem- giorni su 7 di quella infermieristica a L’Ulss garantirà i medici e affiderà la plate nel primo biennio del piano e domicilio dalle 7 alle 21, consolida- gestione a un ente terzo o a una co- dobbiamo ancora decidere che tipo mento della rete delle cure palliative, operativa. Dopo quello di Bovolone di attività aprire. Tuttavia ci avanzano istituzione di un numero unico dedi- appena attivato e che sarà inaugu- posti letto da assegnare che potremo cato 24 ore su 24 per la cronicità rato a gennaio, l’Odc di Valeggio è distribuire nelle due strutture». Tra le complessa, potenziamento del ruolo quello più a buon punto perché è già priorità del piano, cui i sindaci auspi- delle farmacie e trasformazione delle attrezzato ed è stato accreditato dal- cano si trovi una concreta risposta, Ipab in aziende pubbliche di servizi la Regione. La struttura di Isola della c’è l’aggiornamento della burocra- alla persona sono altri temi caldi del Scala, invece, necessita di verifiche zia: le schede Svama e Svamdi non piano regionale. La politica sociale 10
RASSEGNA STAMPA resta inoltre la questione più urgente ma è quello su cui i sindaci operano Zanon, che ha illustrato il progetto per i sindaci. ogni giorno. È necessario, inoltre, ca- del piano al vaglio della Regione. pire con il piano sociosanitario quali «Serve per questo una divisione per «Alcuni servizi erano gestiti dalla Pro- ospedali veronesi andranno avanti categorie degli assistiti definendo i li- vincia e ora sono passati in capo alla e quali le specialità avviate in modo velli di complessità delle patologie e Regione e ricadono di conseguenza da armonizzare l’organizzazione puntare su forme organizzative nelle sulle Ulss e quindi sui Comuni», spie- dei servizi». Un’armonizzazione che strutture territoriali il cui apice sarà il ga il sindaco di Nogara Flavio Pa- richiede anche l’assistenza domicilia- distretto». Il piano, una volta appro- sini, presidente della conferenza dei re per la presa in carico della cro- vato, sarà illustrato in anteprima a sindaci. «Uno su tutti è il servizio di nicità: «Occorre una filiera in grado gennaio a Verona. trasporto per i disabili. Il tema sociale di garantire le transizioni tra luoghi è il più sentito perché non è semplice e livelli diassistenza», spiega Dario Maria Vittoria Adami L’ARENA - 31 dicembre 2018 - Attualità «L’ospedale di comunità? Non c’è niente da festeggiare» di comunità servono e servivano, era- no credere di essere tutelati da chi no assolutamente necessari, ma non si dice a difesa dell’ospedale, ammi- a scapito della perdita dell’Orlandi, nistrazione comunale in primis». Sul ospedale per acuti, perfettamente Tavolo per l’Orlandi organizzato dal funzionante e meritorio di riconosci- sindaco di Bussolengo, Roberto Briz- menti Unicef e Onda nel corso de- zi, il Comitato salvaguardia Ospeda- gli anni». Questo nel quadro della le Orlandi è fortemente critico. attuale configurazione della sanità Conclude Corsini: «Se poi il Tavolo dell’ovest veronese. «Non staremo di recente istituzione è stato fatto solo a ripetere che il danno all’assisten- per sorvegliare, seguire ed esprime- za ospedaliera pubblica per la zona re soddisfazione esattamente per del Baldo-Garda è stato fatto», dice quello che si diceva di voler combat- Corsini, «con pazienza certosina, da tere, cioè il progressivo svuotamen- Malcesine, passando per Caprino e to dell’Orlandi, le speranze di fare Il Comitato salvaguardia Ospedale arrivando a Bussolengo. Ora, che ci davvero qualcosa di utile e concreto Orlandi interviene, dopo l’annuncio si debba rallegrare perché il reparto per gli abitanti della zona ovest della del direttore generale dell’Ulls 9 Sca- di psichiatria sia stato finalmente spo- provincia sono davvero agli sgoccio- ligera, Pietro Girardi, della possibili- stato in una posizione più idonea del- li. Noi come Comitato per la salva- tà concreta che nella prossima prima- la precedente è eccessivo, in quanto guardia dell’ospedale Orlandi non vera venga inaugurato a Bussolengo la precedente sistemazione doveva ci limiteremo mai a questo: abbiamo l’ospedale di comunità. «Alla notizia essere provvisoria ed è durata anche lottato perché il depotenziamento dell’apertura dell’ospedale di comu- per troppo tempo. Che ci si dimenti- non avvenisse, ora di certo non ci di- nità all’Orlandi non possiamo certo chi da dove si è partiti e dove siamo ciamo felici perché il depotenziamen- gioire. Tutt’altro», sottolinea Chiara arrivati è a dir poco offensivo per to viene consolidato». Corsini, a nome del direttivo. «I posti l’intelligenza dei cittadini che voglio- PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 11
ESPERIENZE DAL TERRITORIO Piano Socio Sanitario 2019 – 2023, il focus sul territorio “L’asse assistenziale si sposta dall’ospedale, considerato da sempre di Aldo Zattarin luogo privilegiato di cura, verso il territorio, privilegiando in partico- Responsabile COT lare la continuità tra ospedale e territorio e viceversa”…ma non solo. Responsabile Area Territoriale Direzione Professioni Sanitarie UNA PREMESSA, IL QUADRO E tra i suoi punti cardine vi sono: Distretto n. 3 ULSS 9 Scaligera NORMATIVO DI RIFERIMENTO • La valorizzazione del ruolo dell’in- La Regione Veneto, con la Legge n. fermiere nel prendersi cura auto- Corrispondenza: 23 del 2012 ha promulgato il Piano nomamente del processo di nursing aldo.zattarin@aulss9.veneto.it Socio Sanitario. Dalla sua lettura ri- nell’ambito del percorso assisten- sulta evidente l’intenzione del legisla- ziale, svolgendo la funzione di tore di spostare l’asse assistenziale case manager della persona in dall’ospedale, considerato da sem- stato di cronicità, attivando le risor- pre luogo privilegiato di cura, verso se assistenziali e coordinandosi il territorio, privilegiando in partico- con MMG/PLS; BIBLIOGRAFIA lare la continuità tra ospedale e ter- • Lo sviluppo pianificato di model- ritorio e viceversa. Tra gli assunti del li che garantiscano la continuità (1) Dante A., Valoppi G., Saiani L., Palese P.S.S.R. vi sono infatti: dell’assistenza, valorizzando il ruo- A. (2011). Factors associated with nursing students’ academic success or failure: • Potenziamento e consolidamento lo del case manager (infermieristi- A retrospective Italian multicenter study. dell’offerta territoriale; co) quale collegamento e facilitato- Nurse Education Today, 31, 59-64 • Implementazione di una sinergia re organizzativo; (2) Destrobecq A., Destefani C., Sponton virtuosa tra Ospedale e Territorio • L’implementazione graduale di mo- A. (2008). Abbandono universitario: (deputato alla presa in carico della delli organizzativi in grado di indagine sulle motivazioni che spingono gli studenti a ritirarsi dal Corso di Laurea cronicità secondo logiche di rete); garantire assistenza nelle 24 ore, In Infermieristica. • Sviluppo di politiche di integrazio- 7 giorni su 7, anche attraverso lo http://www.univr.it/main?ent=servizioa- ne professionale all’interno di mo- sviluppo di centrali operative come ol&idDest=3&serv=71ultima consultazione delli organizzativi sostenibili e qua- punti di ricezione delle istanze, di 15 luglio 2016 lificati; coordinamento delle risposte e di • Consolidamento dei modelli di am- gestione dei trasferimenti dall’O- missione e dimissione protetta, sup- spedale alle strutture territoriali portati da protocolli per la presa in (ammissioni e dimissioni protette) carico coordinata del paziente, an- nonché collegamento con MMG/ che tramite figure di riferimento PLS). (case manager); • La diffusione di PDTA condivisi tra Infine, va ricordato che se nel PSSR le componenti coinvolte (sia ospe- era prevista l’UOS Professioni Sani- daliere, sia territoriali) privilegian- tarie Territoriali, con le recenti linee do un’ottica di processo; di indirizzo emanate dalla Regione, • Il potenziamento di sistemi informa- le Aziende Sanitarie hanno avuto la tivi integrati; possibilità di inserire tale UOS nell’at- • Obiettivi di budget trasversali tra to aziendale dando di fatto la possi- ospedale e territorio. bilità alle professioni sanitarie stesse, ed in particolare alla professione In tutto ciò il Distretto Socio Sanitario infermieristica, di essere rappresen- viene definito come il luogo privile- tata con un peso maggiore rispetto giato di gestione e di coordinamen- all’attuale, all’interno del panorama to funzionale ed organizzativo della territoriale. Da tale legge sono scatu- rete dei servizi socio sanitari e sani- rite numerose Delibere della Giunta tari territoriali. Regionale del Veneto. 12
ESPERIENZE DAL TERRITORIO Tra esse vanno ricordate: • Le DGRV n. 975 e n. 2271/2013, che introducono la Centrale Ope- rativa Territoriale e ne descrivono le funzioni, identificando un laurea- to magistrale in una delle professio- ni sanitarie quale responsabile; • La DGR 1075/2017 “Revisione del modello regionale delle Cure Domiciliari”, che ha l’obiettivo di uniformare la risposta delle cure domiciliari nell’intero territorio re- gionale aumentando la fruibilità da parte degli assistiti che ne abbiano necessità. Con la proposta di legge 13/ DDL 28 maggio 2018, allegato B, la Re- gione Veneto ha presentato la bozza del Piano Socio Sanitario Regiona- le della Regione del Veneto 2019- 2023, convertito in Legge n. 48 del 28/12/2018. La parte prima del PSSR si apre con la descrizione dello scenario epide- miologico e sociale e l’impatto sulla domanda di servizi socio-sanitari. Lo scenario evidenzia un tasso di na- talità inferiore a 8/1000 e di morta- lità di poco inferiore a 10/1000. La numero maggiore di pazienti in tali venienza geografica; evidenziano speranza di vita è di 81 anni per gli categorie nella Regione Veneto. Per come vadano diffuse negli operatori uomini e 85 per le donne. quanto concerne la promozione della sanitari le tecniche del counselling Dai dati elaborati con il sistema ACG salute e la prevenzione dei fattori di motivazionale per abilitare la perso- (adjusted clinical groups) si eviden- rischio, il Piano Regionale Prevenzio- na a risolvere e gestire problemi e a zia che a partire dai 55 anni quasi il ne definisce alcuni punti cardine, tra prendere decisioni per poter miglio- 50% della popolazione risulta affetto cui: programmazione per setting di rare il proprio stato di salute, intro- da almeno una patologia cronica e vita, contrasto alle disuguaglianze in ducono tipologie di interventi sia di circa il 20% è in condizione di comor- salute, strategie basate sull’individuo. comunità, quali gruppi di cammino, bidità. In particolare la percentuale corsi di cucina sana, sia terapeutici di pazienti con RUB (resources utili- Tali punti mettono in rilievo come le specifici, come prescrizione dell’eser- zation bands) 4 o 5 (definibili come persone vadano incontrate nei luoghi cizio fisico, trattamento al tabagismo, pazienti con cronicità avanzata e di vita, per promuovere, là dove uno consulenza nutrizionale. cronicità complessa) risulta essere ri- studia, lavora, gioca, ama, stili di via spettivamente 3.1% e 1% della popo- sani; enfatizzano un approccio ca- In tutto questa parte del PSSR non vie- lazione. Per quanto riguarda l’ULSS pace di leggere le disuguaglianze in ne mai citato in maniera esplicita l’in- 9 Scaligera, il numero complessivo salute con riferimento anche ai deter- fermiere. Il PSSR introduce la presa di pazienti in RUB 4 e 5 si aggira a minanti distali, quali le condizioni so- in carico della cronicità per intensità 31000 unità, risultando l’ULSS con il cio economiche, l’istruzione, la pro- di cura e di assistenza, distinguendo PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 13
ESPERIENZE DAL TERRITORIO due livelli: cronicità semplice e croni- cità complessa ed avanzata. Per quanto riguarda la cronicità sem- plice, il setting assistenziale risulta essere l’assistenza primaria, in quan- to contatto più immediato e frequen- te per l’individuo. Tra i requisiti per la gestione della cronicità semplice il piano identifica una forte cresci- ta e valorizzazione degli infermieri nell’assistenza primaria. Per quanto attiene la gestione della cronicità complessa e avanzata (RUB 4-5), il piano prevede la costituzione di team multiprofessionali dedicati, af- ferenti al distretto, con la presenza degli infermieri. Questi operano su 4 livelli: gestione ambulatorio, gestione a domicilio, attività in supporto alle cure intermedie, consulenza alla re- sidenzialità definitiva e temporanea. La cronicità complessa ed avanzata trova nella Centrale Operativa Ter- ritoriale una risposta operativa in quanto svolge una funzione di cen- trale della continuità, garantendo un la Scaligera hanno deliberato e suc- Due sono dirette da laureati magistra- coordinamento unitario del percorso cessivamente dato avvio alle Centrali li infermieri, una da un’assistente sa- di cura ed assistenza. Operative Territoriali (COT). nitaria coordinatrice. All’interno delle Le tre COT si sono concentrate in COT ci sono infermieri, in una anche LA PROVINCIA DI VERONA OGGI particolare sulle dimissioni difficili assistenti sanitarie; la COT di Legna- Le Aziende ULSS che insistevano nel partendo da esperienze già consoli- go, pur composta da solo personale territorio della Provincia di Verona date e necessità diverse, dovute alle infermieristico collabora strettamente sino al 31/12/2016 erano 3. differenze delle ULSS (ULSS 20 dove con gli assistenti sociali del servizio Dal 1 gennaio 2017, come disposto è presente l’Azienda Ospedaliera, Dimissioni Protette. dalla Legge Regionale n. 19/2016, ULSS 21 con oltre il 95% di dimissio- A fine 2018 la Direzione Genera- l’ULSS 20 di Verona ha modificato ni di pazienti fragili dai propri ospe- le ha deliberato l’istituzione di una la propria denominazione in ULSS 9 dali, ULSS 22 con forte presenza del COT unica ed il contestuale avvio Scaligera, incorporando nel contem- privato accreditato…). di 5 Centrali Operative ADI, al fine po le ex ULSS 21 e 22 e acquisendo Tutte e tre si sono sviluppate su mo- di mantenere in tutto il territorio un’estensione territoriale pari all’inte- delli diversi: una svolge prevalente- dell’ULSS i livelli qualitativi raggiunti ra provincia di Verona. mente le attività previste dalla DGR per quanto riguarda le dimissioni di Veneto 1075/2017, le altre due, pazienti fragili. seppur con differenze, hanno anche un ruolo più attivo nelle UUOO e si PER ENTRARE NEL MERITO… UNA REALTÀ A FORTE IMPATTO occupano non solo dei casi di dimis- INFERMIERISTICO SUL TERRITORIO, sioni protette verso l’ADI, ma anche Adi LA COT dei casi che esprimono bisogni socio- La realtà attuale prevede difformità Le tre Aziende che oggi compongono sanitari o sociali. tra le tre ex Aziende, sia per quan- 14
ESPERIENZE DAL TERRITORIO to riguarda gli orari, sia per quanto Il progetto è legato alla disponibilità/ niche in percorsi di educazione te- riguarda il personale, in quanto una volontà di arruolamento di assistiti da rapeutica; sola è dotata di personale proprio. parte dei MMG coinvolti. • Valutare la possibilità di sperimen- Per dare attuazione alla DGR 1075 Non poche le sfide per la professione tare, come già in altre regioni, l’in- l’ULSS 9 Scaligera la Direzione Pro- infermieristica… fermiere di comunità, radicato nel fessioni Sanitarie, coadiuvata dai Di- Questa panoramica dell’esistente territorio, che persegua l’obiettivo rettori di Distretto, sta rivedendo gli apre una serie di sfide per la profes- di mantenere e migliorare la salute aspetti organizzativi relativi alle cure sione infermieristica: della popolazione, in particolare domiciliari. • Implementare ambulatori infermie- anziana; ristici per dare risposte a persone • Integrare infermieri d’iniziativa, Strutture Intermedie che non possono accedere all’ADI infermieri care manager e infermie- Ospedali di Comunità (OdC), Unità in quanto deambulanti, ma con ri case manager di UO per garan- riabilitative territoriali (URT), Hospi- problemi clinico assistenziali com- tire alla persona affetta da patolo- ce, sono le strutture intermedie indi- plessi, che non trovano normalmen- gia cronica un’assistenza continua- viduate dalla Regione Veneto. Nel te risposta nella rete dei servizi. In tiva e coordinata nei diversi setting territorio veronese la presenza di tali ambulatori gli infermieri posso- (MGI, domicilio, ospedale); strutture intermedie in questi anni è ri- no quindi esplicare competenze as- • Identificare, per quanto attiene l’A- sultata essere sottodimensionata, ma sistenziali avanzate; DI, non soltanto le strategie per at- la prospettiva nel breve-medio perio- • Sviluppare all’interno delle AFT tuare la DGR 1075/17, ma soprat- do sarà di un aumento di oltre 150 (aggregazioni funzionali territo- tutto un set di competenze comuni posti letto. riali) e MGI (Medicine di gruppo tra le diverse équipe, in particolar integrate) il ruolo dell’infermiere di modo competenze avanzate sia di Icm iniziativa, che, in collaborazione tipo clinico assistenziale, per dare La presenza di infermieri Case Ma- con i MMG, mediante un approc- risposte sempre più efficaci e coe- nager, iniziata nel 2013 a Legnago, cio proattivo, individua e coinvolge renti con le esigenze degli assistiti e sviluppata negli anni successivi, ri- gli assistiti affetti da patologie cro- a domicilio (sostituzione PEG, can- sulta essere un elemento qualificante del percorso previsto dal PSSR in ter- mini di continuità ospedale territorio. Tale affermazione è supportata da risultati di alcune tesi del corso di laurea in infermieristica che hanno evidenziato come l’azione degli ICM possa incidere sugli accessi in PS, sulle abilità, conoscenze, grado di sicurezza, ansia dei caregiver al ri- entro a domicilio, così come rilevato dagli infermieri ADI e affermato dagli stessi caregiver. Progetto Acg La Regione, nell’ambito del progetto ACG (Adjusted Clinical Groups) ha formato infermieri “care managers” per la presa in carico in maniera pro- attiva di pazienti con scompenso car- diaco a domicilio. Sono stati formati 2 infermieri per ogni ex ULSS. PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 15
ESPERIENZE DAL TERRITORIO nula tracheostomica, catetere so- stenza, concentrando l’attenzione solo della bassa intensità di cura, vrapubico, posizionamento ecogui- sugli esiti di safety (cadute, ulcere ma anche della complessità assi- dato di cateteri centrali ad inseri- da pressione, infezioni, decessi…). stenziale). Il secondo ambito di ri- mento periferico…), sia di tipo edu- Tali esiti possono essere influenzati flessione concerne la possibilità cativo; da moltissimi fattori esterni alle che in un prossimo futuro tali strut- • Definire il core curriculum degli in- buone pratiche infermieristiche. ture diventino a gestione infermieri- fermieri case manager rispetto alle Diverso è per gli esiti di efficacia o stica, come già avviene in altre re- diverse posizioni lavorative, che effectiveness, per i quali invece l’a- gioni italiane. tenga conto di formazione speci- zione infermieristica può essere fica, competenza clinica, ma molto più incisiva in quanto auto- NON CONCLUSIONI anche di attitudini personali e pro- noma. Il territorio, ed in particolare MA CONSIDERAZIONI... fessionali, in quanto figure cardi- l’integrazione tra infermieri dell’o- Alcune di queste sfide coinvolgono ne della continuità assistenziale tra spedale e del territorio attraverso già da ora il territorio e gli infermieri i diversi setting di cura, siano essi un’azione coordinata nella presa che vi lavorano, altre per ora riman- assegnati ad UU.OO., collocati in carico dell’assistito, può incidere gono suggestioni. all’interno di percorsi (es. Breast in maniera importante sulla soddi- Altre ancora sono frutto di processi unit), o assegnati al territorio (ad sfazione degli assistiti, sulla loro riorganizzativi in atto. esempio nel team cure palliative); capacità di autocura, sulla dimi- Resta il fatto che è il territorio l’ambi- • Identificare le attività, normalmente nuzione dell’ansia nel momento di to nel quale la professione infermieri- svolte dai genitori, che possono es- transizione da un luogo di cura ad stica potrà svilupparsi con creatività sere gestite dagli OSS in ambienti un altro e sulle capacità di presa in e originalità nei prossimi anni. di vita, quali la scuola, per i bam- carico a domicilio. bini/adolescenti disabili, che non • Per quanto riguarda le strutture prefigurino esercizio abusivo di intermedie, si aprono due ambiti di professione infermieristica; riflessione. Il primo riguarda l’iden- • Approfondire il tema degli esiti tificare strategie al fine di poter dell’assistenza infermieristica. A tal partecipare alla definizione dei riguardo la Regione recentemente criteri di selezione e ammissione ha istituito un tavolo e ha dato indi- degli assistiti nelle strutture interme- cazioni alle Aziende ULSS per il die, svolgendone conseguentemen monitoraggio degli esiti dell’assi- te un ruolo attivo (valutazione non 16
Le osservazioni della FNOPI presentate da Franco Vallicella ISTITUZIONI in Commissione Igiene e Sanità E TERRITORIO in Senato “Il disegno di legge 867 contro la violenza sugli operatori sanitari a cura di FRANCO VALLICELLA è un segnale positivo che conferma l’attenzione a questo fenomeno che sta assumendo dimensioni pericolose per gli operatori sanitari e Presidente OPI – Verona di conseguenza per gli stessi cittadini…” Consigliere Comitato CentraleFNOPI Corrispondenza: franco.vallicella@fnopi.it INSERTO SPECIALE Senato della Repubblica XVIII Legislatura Fascicolo Iter DDL S. 867 http://www.opiverona.it/wp-content/uploads/ 2019/02/DDL-S.867.pdf PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 17
ISTITUZIONI E TERRITORIO LE OSSERVAZIONI DELLA FNOPI 18
ISTITUZIONI E TERRITORIO LE OSSERVAZIONI DELLA FNOPI PROSPETTIVE INFERMIERISTICHE 19
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