Qui Scuola - Comune di Bioggio

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                     Scuola

Anno scolastico   Periodico informativo
2017/2018         dell’Istituto scolastico
                  di Bioggio
Qui Scuola - Comune di Bioggio
Indice

4                       11                    15                         24
Editoriale              I mille colori        Colazione con i genitori   Birdwatching
Un logo per la nostra   del Carnevale
aula nel bosco                                16                         26
                        Una riunione...       Oggi siamo pieni di...     I Lapbook...
6                       un po’ diversa        energia!                   un modo di imparare
Nati per leggere:
la nostra biblioteca    12                    20                         28
compie 20 anni          Lezioni di            Il nuovo piano di studio   Finalmente sugli sci!
                        pattinaggio...        e l’educazione fisica      La settimana bianca delle
8                                                                        due classi di quarta
Facciamo mappa          14                    22
                        Conosciamo            Una didattica              30
10                      l’azienda agricola:   senza fretta               La settimana bianca:
A Natale... è sempre    visita alla                                      un’opportunità
una festa!              Tenuta Bally          23
                                              Nuovi docenti
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4 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                                      Qui Scuola | Anno scolastico 2016–2017 | 5

Editoriale
Un logo per la nostra
aula nel bosco

Nel 2015 il Canton Ticino si è dotato di          sono incontrati, seduti allo stesso tavolo      I gruppi misti, formati da allievi delle due    In generale, si tratta di passare da com-
un nuovo Piano di Studio della scuola             e confrontati per trovare le migliori solu-     quarte e della quinta, hanno lavorato da        piti ed esercizi replicativi (riproduzioni)
dell’obbligo che ha sostituito i prece-           zioni per garantire la continuità educa-        settembre a dicembre sotto la supervi-          a lavori più articolati e complessi, da
denti testi di riferimento. Attualmente è         tiva a partire dalla scuola dell’infanzia e     sione dei loro insegnanti affrontando le        contesti conosciuti e familiari a contesti
in corso la sua messa in atto, da un lato         fino alla scuola media. Non è poco.             questioni sopra indicate e cercando di          sempre più aperti con più soluzioni pos-
attraverso pomeriggi di sensibilizzazio-                                                          venirne a capo.                                 sibili, da operazioni guidate e sostenu-
ne dedicati ai docenti, riuniti in consessi       Il nostro Istituto scolastico ha sentito                                                        te dal docente a operazioni sempre più
denominati “Poli regionali”, e dall’altro         che era giunto il momento di passare            Dal lavoro dei gruppi è nato un regola-         autonome. Il ruolo del docente, sempre
per mezzo dei laboratori “progettare per          dalla teoria alla pratica e ha pensato          mento. I bambini non si sono limitati a         centrale e fondamentale, cambia so-
competenze”: gruppi di lavoro formati             di sottoporre una situazione problema           scrivere su un foglio il bando di concor-       stanzialmente da “attore” a “regista”.
da docenti che si occupano di elaborare           agli allievi di IV e V elementare. Ma che       so, ma lo hanno proposto ai loro com-           Invece di porsi al centro dell’attività con
materiali concreti e spendibili in classe         cos’è una situazione problema? La di-           pagni anche in formato multimediale,            i bambini attorno che lo guardano, lo
coerenti con i nuovi modelli di apprendi-         dattica per competenze, così come in-           attraverso un breve filmato.                    “imitano” ed eseguono, prepara il terre-
mento.                                            tesa dal nuovo PdS, si articola parten-                                                         no e si pone come ascoltatore e osser-
                                                  do da situazioni stimolo che suscitino          Tutti i bambini dell’Istituto scolastico, in-   vatore attento, fornendo stimoli, rinforzi
Per l’occasione i docenti del nostro Istitu-      l’interesse degli allievi, permettano di        dividualmente, a coppie o in gruppo, si         e rilanciando, laddove necessario. Ciò
to e quelli di Agno, Neggio e Vernate han-        recuperare il loro sapere, siano sfidan-        sono dunque cimentati nel disegno di            non impedisce naturalmente di svolge-
no formato un polo e durante l’anno sco-          ti/intriganti, offrano svariati percorsi        un “logo” per l’aula nel bosco e le varie       re ancore delle lezioni in modo frontale
lastico in corso si sono incontrati 8 volte, il   risolutivi, ma soprattutto devono far ri-       produzioni sono state raccolte e valu-          perché l’insegnamento necessita an-
mercoledì pomeriggio, per una prima en-           ferimento a contesti significativi e reali.     tate da un’attenta giuria. Il tutto sfocerà     che di quello.
trata in materia denominata “sensibiliz-                                                          nella premiazione del lavoro scelto e l’e-
zazione al nuovo PdS”. Siamo quindi solo          L’occasione propizia per offrire ai bam-        sposizione degli altri.                         Pur essendo nelle scuole comunali que-
all’inizio di un lungo percorso formativo e       bini una situazione stimolo che partis-                                                         sto modo di lavorare già piuttosto con-
allo stesso tempo di apprendimento.               se da un problema reale si è presen-            Il progetto sarà analizzato dal Collegio        solidato, si tratta ora di ampliarlo e fare
                                                  tata quando il Collegio dei docenti si          dei docenti cercando di individuare ciò         in modo che diventi la regola nella prati-
Il documento è composto da 280 pagine,            è trovato a riflettere sul bisogno di una       che ha funzionato in modo adeguato              ca quotidiana di ciascun insegnante.
ha richiesto 5 anni di lavoro da parte di 45      segnaletica per l’aula nel bosco e la ri-       e ciò che è risultato critico. Come per
persone (250 quelle che hanno parteci-            cerca di un logo che la rappresentasse.         qualsiasi attività proposta ai bambini,         Nel marasma di tutti i “cantieri aperti”
pato alla fase di consultazione) ed ha un         Perché dunque non indire un concorso            la capacità di rivedere in modo critico il      degli ultimi anni mi auguro che la scuo-
peso di tutto rispetto: 970 g, sufficienti        di disegno? E perché non far sì che sia-        proprio operato e i contenuti è di fonda-       la ticinese abbia la volontà e la forza di
per causare la rottura di un dito del piede       no i bambini stessi ad organizzarlo?            mentale importanza.                             migliorarsi e che i cambiamenti non
qualora dovesse cadervi sopra.                                                                                                                    portino con sé solo confusione e diso-
                                                  Sulla base di questo contesto e tenendo         Analizziamo dunque nel concreto quali           rientamento, ma nuova linfa e rinnovati
Fino al 2015 vi erano tre documenti di            conto dei principi del PdS, gli allievi sono    sono alcuni degli elementi innovativi che       stimoli.
riferimento separati per i tre ordini di          stati messi in situazione e hanno dovu-         il PdS propone partendo proprio dalle
scuola. Le maestre di scuola dell’infan-          to riflettere su come coinvolgere, in un        fasi principali dell’attività svolta.           Stefano Gasperi
zia si affidavano agli “orientamenti pro-         secondo tempo, tutti gli allievi dell’Istitu-                                                   Direttore Istituto scolastico
grammatici per la scuola dell’infanzia”           to, da quelli dell’anno facoltativo della SI    Pensando al bando di concorso, in un
(dell’anno 2000), quelli di scuola ele-           fino a quelli di V elementare. Le discus-       modello di scuola tradizionale, sarebbe-
mentare ai “programmi per la scuola               sioni comuni hanno fatto emergere tre           ro stati i docenti a realizzare la maggior
elementare” (1984) e gli insegnanti di            distinti filoni:                                parte delle tappe presentando l’attività
scuola media disponevano di un loro                                                               sulla base di una serie di decisioni già
documento.                                        1. capire che cos’è un logo, com’è fatto,       prese dall’adulto. Gli allievi avrebbero in
                                                     che cosa rappresenta, quali sono             quella fase avuto un ruolo passivo fino
Rispetto al passato vi è sicuramente un              le sue caratteristiche;                      al momento del disegno vero e proprio
aspetto molto positivo che è utile sottoli-       2. capire con quali modalità coinvolgere        quando sarebbero stati esecutori.
neare: per la prima volta i programmi dei            tutti gli allievi dell’Istituto scolastico
tre ordini di scuola sono riuniti in un uni-         e come comunicare loro il compito da         L’idea, forse non del tutto rivoluzionaria,
co documento. Non si tratta di un’opera-             svolgere;                                    ma senz’altro vincente del nuovo PdS è
zione puramente organizzativa e gestio-           3. capire che cos’è un bando di concorso,       appunto quella di vedere il bambino pro-
nale. Nella realizzazione del nuovo PdS              quali informazioni deve contenere            tagonista attivo del proprio percorso di
gli esperti e il personale dei tre ordini si         e come comporre una giuria.                  apprendimento.
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Nati per leggere:
la nostra biblioteca compie 20 anni

Il 26 ottobre i bambini della sezione 3 della scuola                                                                                                                                     Grazie care bibliotecarie…
                                                                                                                                                                                         Sono passate le settimane e alcuni di noi hanno ripensato alla
dell’infanzia sono stati invitati a passare qualche                                                                                                                                      biblioteca: la nostra maestra ci ha detto che quest’anno avreb-
                                                                                                                                                                                         be festeggiato un compleanno importante: 20 anni. Abbiamo
ora nei locali adibiti alla biblioteca “Sfogliare”,                                                                                                                                      subito immaginato un modo per farle arrivare i nostri migliori
                                                                                                                                                                                         auguri ed eccoci alle prese con il dono: argilla… legnetti… col-
che essendo nata nel 1997 compie quest’anno un                                                                                                                                           la… fogli… lettere e tanta fantasia e creatività. Alcuni di noi mo-
                                                                                                                                                                                         dellavano l’argilla, alcuni pensavano ad una storia ed altri di noi
importante compleanno                                                                                                                                                                    costruivano delle lettere. Alla fine il risultato è stato sorpren-
                                                                                                                                                                                         dente: abbiamo creato un libro su carta speciale fatto in argilla,
                                                                                                                                                                                         con una storia inventata da noi che però riprendeva il logo della
                                                                                                                                                                                         biblioteca. Il tutto correlato da una grande scritta di auguri.

                                                                                                                                                                                         Ecco il libro inventato da noi…
                                             Ecco com’è andata...
                                             Una mattina di autunno, abbiamo ritrovato in sezione un
                                             pezzo di foglio strappato che riprendeva nella parte visibile
                                             un logo. Per alcuni di noi questo era famigliare... “La biblio-
                                             teca”, hanno detto loro, “questo disegno io l’ho visto con la
                                             mia mamma, io la conoscono, ci sono tanti libri belli, li puoi
                                             guardare, è nella scuola di mio fratello.”
                                                                                                                   Passata quella porta rossa ci si è aperto un mondo, un luogo
                                             Ho visto gioia e interesse negli occhi dei bambini che inter-
                                                                                                                   pieno di libri, un grande tavolo alto come noi, tanti colori, libri
                                             venivano uno dietro l’altro e ognuno di loro comunicava un’in-
                                                                                                                   grandi, libri piccoli, libri colorati. Ognuno di noi ne ha cercato
                                             formazione che completava sempre di più il quadro generale.
                                                                                                                   uno che gli piaceva e subito ci siamo improvvisati abili e at-
                                             Alla fine del foglio strappato, qualche parola che ha attirato la
                                                                                                                   tenti lettori, accomodandoci qua e là.
                                             nostra attenzione, facendoci esultare... venite, vi aspettiamo!
                                             Questo è stato il top. Sìì, è stata la risposta dei bambini, ci an-
                                                                                                                   Dopo aver potuto visionare e scoprire da soli questo luogo
                                             diamo adesso? Non ho potuto dire loro di no, anche perché,
                                                                                                                   magico, Raffaella ci ha raccontato con passione una delle
                                             a loro insaputa mi ero già accordata con le bibliotecarie per
                                                                                                                   tante storie presenti in biblioteca. È stato bello ascoltarla.
                                             una visita.
                                                                                                                   Purtroppo, il tempo è volato e a malincuore è arrivato anche
                                                                                                                   il momento di andare e ritornare in sezione. Le bibliotecarie
                                             Tutti entusiasti abbiamo seguito le istruzioni di chi conosce-
                                                                                                                   ci hanno fatto un ulteriore regalo: un segnalibro da colorare.
                                             va già la strada da percorrere per arrivare in biblioteca e sen-
                                                                                                                   Dopo aver ringraziato e salutato Christina e Raffaella, ci sia-
                                             za indugi eccoci al primo piano della scuola, davanti alla por-
                                                                                                                   mo ripromessi di tornare e salutando abbiamo ripercorso la
                                             ta con l’oblò. Ci accolgono Raffaella e Christina con un gran
                                                                                                                   strada a ritroso fino alla scuola dell’infanzia.
                                             sorriso e ci dicono benvenuti, togliete le vostre giacche ed
                                             entrate, presto!
                                                                                                                   Appena giunti in sezione abbiamo parlato tanto della biblio-
                                                                                                                   teca anche nei giorni successivi alla visita. Questo posto ha
 Biblioteca Sfogliare                                                                                              subito comunicato con noi, ci ha parlato di storie e di rac-
 c/o Scuole elementari                                                                                             conti fantastici, ci ha permesso di sognare e scoprire tan-           Nei giorni successivi abbiamo portato il nostro dono a Myriam
 Casella postale 307                                                                                               ti personaggi dalle mille avventure stravaganti. Si è trattato        e ne abbiamo approfittato per sbirciare ancora una volta quel
 6934 Bioggio                                                                                                      di un luogo reso attraente dalle persone che con passione             mondo così magico che ci era rimasto nel cuore e dove ci sia-
 bibliotecasfogliare@gmail.com                                                                                     lo completano ogni giorno, un luogo accogliente, leggero,             mo sentiti un po’ come a casa.
                                                                                                                   dove è stato bello stare e ritornare non solo per prendere in
 Orari di apertura:                                                                                                prestito i libri, ma per vivere momenti entusiasmanti, pieni di       A Natale i bambini hanno ricevuto un biglietto di ringrazia-
 martedì: 15:30 – 17:00                                                                                            scoperte e sorprese anche con i nostri genitori. Infatti men-         menti e di auguri: il momento è stato davvero unico… grazie!
 venerdì: 15:00 – 18:00                                                                                            silmente vengono organizzate delle letture per i più piccoli          Continuate a farci sognare e ancora buon compleanno cara
                                                                                                                   e sono sempre molto ben apprezzate dai piccoli ma anche               biblioteca “sfogliare”.
 Libri per grandi e piccini,                                                                                       da mamme e papà. Le bibliotecarie hanno pensato ad uno
 in italiano, tedesco,                                                                                             spazio che ci ha conquistato e che sicuramente conquisterà            I bambini della sezione 3 della scuola dell’infanzia
 francese e inglese                                                                                                anche i lettori più deboli o incerti.                                 e m.a Francine Torta
Qui Scuola - Comune di Bioggio
8 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                                                                            Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 9

Facciamo mappa
Un percorso di osservazione nel Comune di Bioggio
tra vecchi e nuovi Piani di studio

Tradizionalmente i programmi della scuola ticinese preve-          spetto alla realtà circostante e ha consentito loro di speri-
dono per la terza elementare “lo studio del villaggio (o della     mentare in modo concreto quanto appreso in ambito ge-
città) in cui la scuola ha sede”, nell’ambito della disciplina     ometrico e matematico, in particolare per quanto riguarda
ambiente si snoda un percorso didattico che si propone di          il passaggio dalla tridimensionalità dei solidi all’astrazione
affrontare questo ampio tema attraverso un approccio con-          del piano. Gli allievi hanno dovuto trovare delle strategie
forme al nuovo Piano di studio della scuola dell’obbligo tici-     personali per riuscire a realizzare quanto richiesto, attra-
nese e ai modelli di competenza che esprime.                       verso sperimentazioni individuali e proposte scaturite dalle
                                                                   discussioni. Uno dei principali quesiti in questa fase è stato
Il progetto a cui si stanno dedicando gli allievi di terza pre-    quello di trovare le unità di misura comuni a tutti per poter
vede la realizzazione di una mappa in grande formato del           avere delle dimensioni simili.
Cwwwwwwwomune di Bioggio.
                                                                   In un secondo momento ognuno ha rappresentato il per-
Durante tutto l’anno scolastico abbiamo collaborato con le         corso casa-scuola, dapprima spontaneamente, succes-
docenti di terza elementare di Mezzovico sotto la super-           sivamente dopo un’attenta osservazione del tragitto per
visione del Prof. Luca Groppi, docente di geografia nella          raggiungere la sede. Durante questi interventi didattici
scuola media nonché formatore al DFA.                              alcuni allievi hanno provato a unire le rappresentazioni
                                                                   dei singoli percorsi. A partire dal modellino della casa e
Il “facciamo mappa” ha preso avvio con una prima fase in           da quanto emerso durante il lavoro di rappresentazione
cui i bambini si sono concentrati sull’osservazione da diver-      del percorso abbiamo proposto agli allievi la successiva
si punti di vista, il disegno, la descrizione e la realizzazione   situazione problema: dove possiamo mettere tutte le no-
tridimensionale della propria casa. Questo ha permesso             stre case? È emersa così la possibilità di dar vita ad una
di incrementare le competenze osservative degli allievi ri-        grande mappa che potesse ospitarle.

                                                                                                                                    In primo luogo gli allievi hanno osservato i diversi percorsi          La presenza di due docenti ha permesso di organizzare bene
                                                                                                                                    rilevandone analogie e differenze, individuando gli elementi           il lavoro e seguire i vari gruppi durante le fasi del progetto, con-
                                                                                                                                    importanti all’interno di una mappa e confrontando i propri            sentendo anche di osservare le risorse attivate dai singoli al-
                                                                                                                                    lavori con la mappa della mobilità.                                    lievi e messe a disposizione del gruppo. Le attività sono state
                                                                                                                                                                                                           variate nell’organizzazione: collettive, di gruppo, individuali. La
                                                                                                                                    Si sono poi formati dei gruppi per ogni zona di provenienza            messa in comune è stata il punto centrale per il continuo svi-
                                                                                                                                    (nucleo di Bioggio, zona Posta/stazione FLP, zona La Barca,            luppo del progetto. Il percorso “facciamo mappa” ha offerto
                                                                                                                                    Bosco Luganese, Cimo, Gaggio) che hanno dovuto trovare                 ai bambini la possibilità di mobilitare, all’interno di un proget-
                                                                                                                                    un sistema per collegarsi con gli altri. Questa tappa del lavo-        to che acquisisce un senso, diverse competenze: da quelle
                                                                                                                                    ro è stata piuttosto lunga, ha previsto numerosi momenti di            strettamente geografiche, a quelle geometriche, fino a quelle
                                                                                                                                    discussione, la ricerca e la definizione delle convenzioni ne-         traversali quali la collaborazione e la comunicazione.
                                                                                                                                    cessarie: scala di misure condivise (larghezza delle strade, dif-
                                                                                                                                    ferenza tra strade principali e secondarie, grandezza minima e         Dopo un lungo e impegnativo lavoro a fine anno gli allievi gui-
                                                                                                                                    massima delle case), punti di riferimento.                             deranno i bambini della classe di Mezzovico all’interno del
                                                                                                                                                                                                           comune in qualità di esperte guide di Bioggio. Possiamo affer-
                                                                                                                                    Per verificare quanto scoperto e ipotizzato in classe si sono          mare che questo itinerario si è prestato inoltre a sviluppi inter-
                                                                                                                                    rese necessarie delle uscite sul territorio: gli allievi di terza      disciplinari: attività grafico-pittoriche, descrizioni delle proprie
                                                                                                                                    hanno affinato la loro mappa introducendo via via le istituzioni,      case (redazioni), confronto tra cartine nel tempo (aspetto sto-
                                                                                                                                    i servizi, i luoghi di interesse storico e sociale e le diverse zone   rico), educazione alla cittadinanza.
                                                                                                                                    urbanistiche di Bioggio anche nell’ottica di una riflessione sui
                                                                                                                                    cambiamenti operati dall’uomo su un territorio che è quello più        Le m.e Silvana Richetti Pingue e Elisa Caramazza
                                                                                                                                    prossimo all’esperienza di vita quotidiana.                            (studentessa DFA del 3° anno), Classe III
Qui Scuola - Comune di Bioggio
10 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                                                                                  Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 11

A Natale... è sempre una festa!                                                                                                               I mille colori del Carnevale
Un calendario dell’Avvento
a misura di bambino                                                                                                                                                                                                Cosa ci fanno una mattina tanti terribili pirati, trattori rumoro-
                                                                                                                                                                                                                   si e chiocciole scatenate sulla via San Maurizio? No, non è l’
                                                                                                                                                                                                                   inizio di una barzelletta! Si tratta dei coloratissimi protago-
                                                                                                                                                                                                                   nisti del simpatico corteo di carnevale che si è tenuto mer-
                                                                                                                                                                                                                   coledì 7 febbraio per le vie di Bioggio. Per la prima volta la
                                                                                                                                                                                                                   strada è stata bloccata al traffico per permettere ai bambini
                                                                                                                                                                                                                   di esibirsi in balli al ritmo di musica a tema, rendendo festosa
Eccoci qui ad un passo dal mese pre-               all’interno delle finestre e tecnica da     dell’apertura del calendario. Questo
                                                                                                                                                                                                                   l’atmosfera.
ferito da tutti i bambini: dicembre. È il          utilizzare;                                 momento era atteso con impazienza e
dodicesimo ed è anche l’ultimo mese            –   realizzazione del negativo con la           trepidazione, il suono dello xilofono de-
                                                                                                                                                                                                                   La vivace combriccola di bambini, genitori e docenti si è poi
dell’anno. In questo periodo magico noi            tecnica del punteruolo ed incollatura       cideva quale bambino avrebbe aperto
                                                                                                                                                                                                                   diretta al parco comunale percorrendo le contrade del Tor-
docenti pensiamo all’albero, agli ad-              su carta seta colorata;                     la finestrella. L’apertura del calendario
                                                                                                                                                                                                                   chio e Böiro. Davanti al centro diurno le sezioni si sono esibite
dobbi, ai doni speciali e ai lavoretti par-    –   posizionamento sullo sfondo;                era accompagnata da un pacchettino
                                                                                                                                                                                                                   in due allegre canzoni. Il corteo si è poi diretto nel giardino
ticolari… e il calendario dell’Avvento?        –   realizzazione delle stelle con i numeri     sorpresa. Questo pacchetto contene-
                                                                                                                                                                                                                   della scuola dell’infanzia dove, tra giochi e coriandoli, sono
                                                   necessari;                                  va un lavoro realizzato nel corso di un
                                                                                                                                                                                                                   state servite le tipiche frittelle, gentilmente offerte dalla sem-
Rispetto agli anni passati questa vol-         –   posizionamento delle stelle numera-         progetto partito nel mese di ottobre:
                                                                                                                                                                                                                   pre solerte assemblea dei genitori, e tè caldo.
ta ci hanno pensato i bambini del se-              te sulle finestrelle;                       un manufatto in argilla.
condo anno obbligatorio della scuola           –   chiusura delle finestrelle e affissione
dell’infanzia a realizzare il calendario           alle finestre, per permettere il pas-       Sui visi dei bambini abbiamo visto la
dell’Avvento per tutti! Infatti, con l’aiuto       saggio della luce creando una 		            soddisfazione per il lavoro svolto, sia
delle loro quattro docenti, hanno pro-             magica atmosfera;                           quello del calendario che quello per-
gettato e realizzato un lavoro davvero         –   presentazione ai compagni;                  sonale in argilla, la gioia di riunirsi ogni
speciale e in un formato extra-large,          –   decisione della modalità di apertura        mattina e di stare insieme ai compagni
unendo in un unico calendario i temi               delle caselle.                              di tutte le sezioni.
delle programmazioni di ogni sezione:
i pirati, la fattoria e la chiocciola.         I bambini del secondo anno obbliga-             Natale è condividere momenti gioio-
                                               torio sin da subito si sono sentiti orgo-       si con le persone che abbiamo vici-
I lavori per la realizzazione sono ini-        gliosi di realizzare qualcosa per i propri      no: questo è stato il messaggio che
ziati con largo anticipo, durante i mesi       compagni e con entusiasmo hanno ini-            abbiamo voluto trasmettere ai nostri
di ottobre-novembre. Inizialmente c’è          ziato a lavorare. Il risultato finale è stato   bambini.
stata una discussione sulla funzione
del calendario dell’Avvento, sul “count-
                                               così “sentito” dai bambini che è ancora
                                               vivo in loro e non si vogliono staccare         Le maestre della scuola dell’infanzia
                                                                                                                                              Una riunione…
down” fino a Natale, sul numero di ca-
selle da realizzare, su cosa fare appa-
                                               da questo elaborato che infatti è anco-
                                               ra appeso nel nostro salone.
                                                                                                                                              un po’ diversa
rire e su altri aspetti più legati al senso
dello stesso. Abbiamo infatti scoperto         Il mese di dicembre è stato veramen-
                                                                                                                                              Gnocchi di zucca, selezione di formaggi con chutney di po-
che un calendario dell’Avvento mostra          te magico: ogni mattina tutti i bambi-
                                                                                                                                              modori verdi e torta di castagne: benvenuti alla riunione ge-
i giorni rimanenti fino alla Vigilia di Na-    ni si ritrovavano in salone per il rituale
                                                                                                                                              nitori! Già da alcuni anni, nel corso del mese di settembre,
tale e che si tratta di un’usanza molto
                                                                                                                                              organizziamo la riunione genitori con una modalità un po’ di-
diffusa nei paesi di lingua tedesca, de-
                                                                                                                                              versa dal solito. Tutto è cominciato quando, anni fa al termine
dicata ai bambini per accompagnare
                                                                                                                                              del classico incontro con i genitori dei nostri allievi, ci appre-
il periodo di attesa della grande festa.
                                                                                                                                              stavamo con la collega a riordinare l’aula e a impacchetta-
                                                                                                                                              re le torte che avevamo preparato e che erano state a mala
Si trattava di decidere alcune cose e i
                                                                                                                                              pena assaggiate. Ci siamo domandate se aveva senso offrire
bambini sono stati suddivisi in piccoli
                                                                                                                                              uno spuntino nell’immediato dopocena o se non valeva piut-
gruppi. Lavorando poi in sottogruppi si
                                                                                                                                              tosto la pena proporre qualcosa di più consistente e in tema
è potuto sviluppare il progetto fin nei
                                                                                                                                              con la programmazione annuale, integrandolo nella nostra
minimi particolari.
                                                                                                                                              presentazione: è nata così l’idea dell’aperi-cena-riunione.
Ecco come si è svolto il tutto:
                                                                                                                                              Complice il fatto di essere in due a gestire power point e
– preparazione dello sfondo raffiguran-
                                                                                                                                              fornelli, crediamo che questo connubio di “sapori e saperi”
  te i tre ambienti legati al tema delle
                                                                                                                                              funzioni alla grande e venga recepito positivamente e ap-
  sezioni;
                                                                                                                                              prezzato. L’intima e distesa atmosfera che si crea nulla toglie
– colorazione, mediante tecnica della
                                                                                                                                              alla serietà e l’importanza dei vari argomenti che vengono
  tempera e abbellimenti con brillanti-
                                                                                                                                              affrontati durante l’incontro: troviamo che renda la serata più
  ni e stelline natalizie;
                                                                                                                                              piacevole. Chissà quale sarà il menù del prossimo anno?
– creazione delle caselle (ogni sezione
  aveva le sue 24 finestrelle);
                                                                                                                                              M.e Laura Bellotti e Leyla Bernasconi
– ricerca dei temi natalizi da mettere
                                                                                                                                              Sezione 2
Qui Scuola - Comune di Bioggio
12 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                            Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 13

Lezioni di pattinaggio...

                                                                                           Durante le lezioni i momenti dedicati
                                                                                           alla tecnica (stare in equilibrio, scivo-
                                                                                           lare, curvare, frenare, ecc.) si alterna-
                                                                                           vano a quelli di gioco: staffette, coreo-
                                                                                           grafie, hockey, ecc.

                                                                                           È stato interessante osservare come
                                                                                           i principianti, in pochissimo tempo,
                                                                                           hanno imparato le basi per scivolare
                                                                                           sul ghiaccio e a progredire rapida-
                                                                                           mente. Un aiuto importante è stato
                                                                                           dato anche dai pattinatori più “esper-
                                                                                           ti”, poiché non solo hanno migliorato
                                                                                           nella loro tecnica, ma sono stati una ri-
                                                                                           sorsa per chi aveva maggiori difficoltà
                                                                                           a stare in equilibrio sui pattini: davano
                                                                                           consigli, incoraggiavano e dimostrava-
                                                                                           no qualche movimento; non c’è niente
                                                                                           di meglio nel vedere la collaborazione
                                                                                           tra i bambini, e questo ha sicuramen-
                                                                                           te favorito l’apprendimento in un clima
                                                                                           sereno e allegro.
Come ben sapete il pattinaggio è              Noi però siamo stati fortunati, la me-
un’attività molto popolare e un’alter-        teo è stata dalla nostra parte, il ghiac-    Un ringraziamento particolare va:
nativa agli sport sulla neve. Scivolare       cio, sotto la cura del signor Beat, era in
su lame sottili, stare in equilibrio, e       perfette condizioni e questa stagione        – all’associazione “Giazz in di Pree”
soprattutto mantenerlo, è di fonda-           2017/18 siamo andati a pattinare spes-         che promuove gli sport sul ghiaccio e
mentale importanza sia nello sport,           so da dicembre a inizio marzo.                 che ci permette di utilizzare la pista;
che nella vita di tutti i giorni, dove una                                                 – al signor Beat Kilcher che ci ha fatto
buona capacità di equilibrio protegge         Gli allievi, equipaggiati con tutto il ne-     sempre trovare il ghiaccio in perfette
dalle cadute e amplia lo spazio d’azio-       cessario per pattinare, salivano sul           condizioni e che, insieme alla
ne delle persone.                             pulmino guidato dal custode Fernando           maestra Sabrina, ha insegnato agli
                                              e una volta giunti nell’accogliente oasi       allievi i trucchi del pattinaggio;
Questo è uno dei tanti motivi per cui         naturale, ci si preparava per pattinare.     – al custode Fernando Ferreira che ci
la scuola elementare di Bioggio dà                                                           accompagnava con il pullmino e
l’opportunità ai propri allievi di quarta     Come l’anno scorso il signor Beat Kil-         ci preparava il tè caldo;
e quinta, di svolgere l’abituale corso        cher, oltre ad occuparsi della manuten-      – ai maestri Fabiana Moretti, Malika
di pattinaggio sull’accogliente pista         zione ordinaria della pista di ghiaccio,       Khali e Rosario Mistretta che hanno
“Giazz in di Pree” di Bosco Luganese.         ha collaborato per il buon svolgimento         collaborato alla buona riuscita
                                              delle lezioni di pattinaggio. Quest’an-        del corso.
Essendo una pista di ghiaccio naturale        no la novità è stata la sottoscritta. In
è importante tenere in considerazione         qualità di docente di educazione fisica      Arrivederci stagione invernale!
vari fattori esterni, tra cui le condizioni   ho avuto l’opportunità e il piacere di
meteo e lo stato del ghiaccio. Se que-        trascorrere del tempo con gli allievi di     Sabrina Paulus
ste non sono idonee, il pattinaggio è         quarta e quinta e di svolgere uno sti-       Docente di educazione fisica
impraticabile.                                molante itinerario.                          e gli allievi della IV A e B e V
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14 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                                                                 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 15

Conosciamo l’azienda agricola:                                                                                                         Notizia Flash
visite alla Tenuta Bally                                                                                                               Colazione con i genitori

Quest’anno scolastico con i nostri al-        Proprio grazie alla sua grande pazien-         attività li coinvolga profondamente.      Nel mese di settembre 2017, in occasione della settimana nel bosco per gli allievi
lievi stiamo trattando il tema della fat-     za, al suo impegno e alla sua disponi-         Contiamo di poterci recare ancora alla    3.a il lunedì era prevista le colazione nell’aula nel bosco, ma a causa del brutto
toria e dell’azienda agricola, scopren-       bilità ci siamo recati più volte ad os-        Tenuta, magari a raccogliere i frutti     tempo, è stata organizzata in classe.
do, imparando molte cose attraverso           servare campi, coltivazioni, mucche,           della terra e osservare i cambiamenti
un racconto che ha come protagonista          macchinari e attrezzature.                     che le stagioni portano con sé.           Molti genitori hanno partecipato con piacere, portando numerose leccornie e
una simpatica e a volte sfortunata tal-                                                                                                ottime preparazioni casalinghe, contribuendo così alla buona riuscita di questo
pa di nome Umberto. Grazie a questo           Nell’ultima visita ci ha preparato             Ringraziamo di cuore Guido e Irène        momento conviviale.
personaggio abbiamo saputo dell’esi-          un’aula all’aria aperta dove al posto dei      per la preziosa collaborazione, il tem-   Grazie a tutti, è stato bellissimo!
stenza di nuove verdure, conosciuto i         tavoli e delle sedie c’erano delle balle       po, l’energia e la passione che metto-
nomi buffi delle mele che si possono          di fieno… che meraviglia! Lì abbiamo           no a disposizione dei bambini e di noi    M.a Elisa Caramazza e m.a Silvana Richetti Pingue, Classe III
trovare nei nostri supermercati, visita-      scoperto che il trattore serve per svol-       docenti.
to, cavalcato e riprodotto dei simpatici      gere molti lavori in fattoria tra i quali la
asinelli, osservato le mucche e i tratto-     semina, la raccolta e l’irrigazione ma         M.e Laura Bellotti e
ri e molto altro ancora.                      soprattutto che una volta tutti questi         Leyla Bernasconi,
                                              lavori venivano fatti a mano dai nostri        Sezione 2
Per approfondire tutti questi temi ab-        antenati! Che fatica!
biamo avuto la fortuna di avvalerci
delle spiegazioni di un gran maestro,         Durante queste visite i bambini sono
ovvero il signor Guido Marty che si           molto reattivi e interessati all’argo-
occupa della Tenuta Bally.                    mento e riteniamo che questo tipo di
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Oggi siamo pieni di... energia!

Ho scelto di aprire questo argomento con l’energia idroelettri-                                                                          sante: una riga di plastica è stata strofinata con un panno e      Abbiamo costruito anche una pila con delle fette di patata e
ca considerando che durante la scuola verde avremmo visita-                                                                              avvicinandola ai capelli o a dei pezzettini di carta, gli stessi   degli strati di rame e zinco, sulla base dell’invenzione di Ales-
to la centrale idroelettrica del Luzzone.                                                                                                venivano attratti dalla riga. Gli esperimenti affrontati han-      sandro Volta!
                                                                                                                                         no seguito sempre un percorso a fasi di tipo scientifico,
In quell’occasione abbiamo potuto porre le nostre domande,                                                                               aiutati da alcune icone interessanti proposte dal “gruppo          Il programma continuerà con l’allestimento di un questionario
preparate a scuola, al responsabile della struttura e approfon-                                                                          esperti di scienze naturali”. Queste sono in breve le tappe:       sul risparmio energetico.
dire alcuni aspetti sul funzionamento della centrale. Ritornati a                                                                        porsi domande, formulare ipotesi, sperimentare, analizza-
scuola abbiamo commentato alcune foto della visita e abbia-                                                                              re i dati, trarre conclusioni.                                     Ma l’energia cos’è?? Protoni, flusso di elettroni, cariche positi-
mo messo per iscritto l’intervista al responsabile.                                                                                                                                                         ve e negative,… l’argomento si fa un po’ ostico!
                                                                                                                                                                                                            Meglio concentrarsi sul “come si manifesta, cosa ci permette
                                                                                                                                                                                                            di fare”. Sorge allora una domanda: “Come accendiamo una
                                                                                                                                                                                                            lampadina?”

                                                                                                                                                                                                            Questa parte molto pratica, dove i ragazzi hanno potuto spe-
                                                                                                                                                                                                            rimentare semplici circuiti elettrici, l’abbiamo trattata durante
                                                                                                                                                                                                            alcune interessanti lezioni di arti plastiche, condotte dalla ma-
                                                                                                                                                                                                            estra Maria Grazia.

                                                                                                                                                                                                            M.o Rosario Mistretta
                                                                                                                                                                                                            Classe V

                                                                    In seguito un gruppo di ragazzi ha svolto una piccola ricerca        Parallelamente al discorso scientifico, abbiamo poi affronta-
                                                                    sulla centrale idroelettrica, sulla base di alcune domande e cu-     to “L’illuminazione di una volta”. Ho portato una lampada a
                                                                    riosità emerse nel corso delle attività. L’itinerario è proseguito   petrolio ed una a olio e qualche allievo è riuscito ad avere
                                                                    con un diagramma brainstorming della parola ENERGIA.                 informazioni dai nonni e bisnonni sul come si illuminavano le
                                                                                                                                         stanze ai loro tempi. Un argomento che sempre affascina è
                                                                    Ciò ci ha permesso di:                                               quello dei fulmini, così ho portato un filmato che ne parlava.
                                                                    – differenziare i produttori e i consumatori di energia;             I ragazzi hanno avuto la possibilità di seguire la proposta
                                                                    – distinguere sommariamente le forme e le fonti di energia;          didattica intitolata “Giocaenergia”.
                                                                    – esporre le esperienze dei ragazzi legate all’energia;
                                                                    – capire dove si concentravano gli interessi.                        Una collaboratrice del professor Häusermann ha accompa-
                                                                                                                                         gnato gli allievi in un divertente percorso attraverso le varie
                                                                    Dal diagramma emergeva che l’aria faceva parte delle espe-           forme di energia.
                                                                    rienze concrete dei ragazzi. Prima di prenderla in considera-
                                                                    zione come elemento in grado di sviluppare energia, ne ab-
                                                                    biamo studiate alcune sue caratteristiche. Così siamo partiti
                                                                    da una semplice domanda: “L’aria pesa?”. Sono state diverse
                                                                    le esperienze svolte, alcune proposte dal docente e altre da-
                                                                    gli allievi, prima di convincere tutti che l’aria avesse un peso.

                                                                    Questi esperimenti ci hanno permesso di parlare della di-
                                                                    stinzione tra massa e peso, della resistenza, dell’attrito che
                                                                    fa l’aria a dipendenza della forma dell’oggetto, e che spo-
                                                                    standosi poteva creare energia.

                                                                    Non solo: per strofinio poteva elettrizzare dei corpi. Molti ra-
                                                                    gazzi avevano riportato inizialmente esperienze che si rife-
                                                                    rivano all’elettrizzazione dei corpi (elettricità statica). Quindi
                                                                    abbiamo svolto anche in questo caso un’esperienza interes-
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Come accendiamo una lampadina?

                                                                                                                                             Infine ognuno di loro ha potuto costruire una torcia con una
                                                                                                                                             scatola di fiammiferi, una lampadina, batterie e carta alu.

                                                                                                                                             Il lavoro sull’energia continuerà con l’utilizzo di pannelli solari.
                                                                                                                                             Il maestro Rosario ed io cercheremo di proporre ai ragazzi una
                                                                                                                                             situazione che stimoli il loro interesse, dove dovranno mobi-
                                                                                                                                             litare le loro conoscenze e le loro capacità, sia per quel che
                                                                                                                                             riguarda le arti plastiche, sia per quello che riguarda la mate-
                                                                                                                                             matica e la geometria. Ognuno potrà sviluppare il progetto a
                                                                                                                                             seconda delle proprie abilità. Noi saremo sempre a disposi-
                                                                                                                                             zione per rispondere alle loro domande e a dare un aiuto, ma
                                                                                                                                             questa volta dovranno in prima persona mettersi in gioco per
                                                                                                                                             trovare la soluzione migliore per realizzare il loro progetto.

Visto lo stimolante e coinvolgente programma sull’energia            Nella lezione seguente i ragazzi hanno avuto modo di trarre             Il compito che abbiamo deciso di proporre ai ragazzi è la co-
trattato dal maestro Rosario, ho colto l’occasione per poter         delle conclusioni: ci sono materiali che conducono energia,             struzione di un oggetto che si muova unicamente con l’utilizzo
lavorare con i ragazzi su questo tema.                               come il metallo, lo zinco, il rame e la carta alu, e altri che non la   dell’energia solare.
                                                                     conducono, come la plastica, il legno, ecc.
Per permettere agli allievi di rispondere alla domanda “Come                                                                                 Ho acquistato dei pannelli solari, un motorino e un’elica, e
accendiamo una lampadina?” ho messo loro a disposizione                                                                                      nell’aula di arti plastiche gli allievi possono trovare diversi ma-
degli elementi che, assemblati, formassero dei semplici cir-                                                                                 teriali per la loro costruzione.
cuiti elettrici capaci di illuminare dei LED e delle piccole lam-
padine. Ai ragazzi, suddivisi in gruppi di due, ho consegnato                                                                                Insieme abbiamo elencato una serie di elementi che si potreb-
una scatola contenente diverso materiale, sia conduttore                                                                                     bero muovere tramite energia solare, giostrine, carillon per
che isolante, per la costruzione di questi circuiti.                                                                                         neonati, piccoli aerei, motoscafi, soprammobili e altro anco-
                                                                                                                                             ra. Ognuno, dopo un primo schizzo, dovrà preparare il vero e
Hanno trovato delle batterie con voltaggi diversi, del materia-                                                                              proprio progetto, decidere le misure, quali materiali utilizzare,
le in metallo e in plastica, carta alu, piccoli LED, lampadine,                                                                              come assemblarli, dove posizionare il pannello solare e il mo-
porta lampadine, fili da elettricista, coccodrilli, e una pasta                                                                              torino. Poi prepareranno dapprima un modellino in scala reale
preparata con farina, limone, acqua e sale che conduce l’e-                                                                                  utilizzando carta e cartoncino, e infine realizzeranno la loro co-
lettricità.                                                                                                                                  struzione con il materiale deciso.

Gli allievi hanno provato e riprovato, finché sono riusciti a col-                                                                           Siamo sicuri che i ragazzi ci sorprenderanno ancora una volta,
legare correttamente i materiali e a formare un circuito in cui                                                                              e sicuramente esporremo i loro lavori per valorizzare quanto
fluisse energia… finalmente lampadine e LED si sono accesi!                                                                                  da loro eseguito.

Tutti erano elettrizzati da ciò che erano riusciti a fare.                                                                                   M.a Maria Grazia Cugno-Cometta
                                                                                                                                             Docente di arti plastiche
20 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                                                                           Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 21

Il nuovo Piano di studio e l’educazione fisica
La specificità dell’educazione fisica

Nel 2015 è entrato in vigore il nuovo         sia per quanto riguarda l’azione vista       ricerca), ma della personalità globa-        L’obiettivo del docente di educazione          La dimensione relazionale
                                                                                                                                                                                                                                     Bibliografia
Piano di studio della scuola dell’obbligo     dall’esterno (spostamenti, finte, arresti,   le del soggetto che agisce e delle sue       fisica è quindi di intervenire sulle con-      Essa evidenzia il rapporto con gli altri e
                                                                                                                                                                                                                                     – A cura di: Agosti Fabrizio,
ticinese. L’attuale documento di riferi-      ecc.), sia per quanto riguarda il modo       motivazioni, della presa di decisioni,       dotte motorie attraverso cinque dimen-         la comunicazione motoria. Tanti giochi
                                                                                                                                                                                                                                       Canuti Francesco, Corti Emiliano,
mento non è più, come nel passato, un         in cui la stessa è percepita soggettiva-     delle strategie motorie ecc.                 sioni della personalità dell’allievo. Que-     e attività sportive si svolgono in gruppo
                                                                                                                                                                                                                                       De Micheli Nicola, Ferretti Enrico,
programma d’insegnamento che elen-            mente dal bambino (intenzioni, perce-                                                     ste ultime ci permettono di osservare          e il comportamento di un individuo ac-
                                                                                                                                                                                                                                       Lorenzetti Dante, Rapp Marco,
cava quali temi e argomenti andavano          zioni, emozioni, ecc.).                      Ai dati misurabili oggettivi (punteggi,      l’individuo che si muove e di analizzare       quista un significato educativo nuovo
                                                                                                                                                                                                                                       Rossi Flavio (2006).
trattati nei rispettivi settori formativi,                                                 tempi, distanze, ecc.) si associano i        il suo processo di apprendimento nel           se viene messo in relazione al compor-
                                                                                                                                                                                                                                       Educazione e Motricità.
bensì di un piano che indica quali com-       Durante gli anni di scolarizzazione ob-      dati soggettivi (timidezza, desiderio di     corso dell’anno.                               tamento dei suoi compagni o avversari.
                                                                                                                                                                                                                                     – Gruppo HarmoS (2015).
petenze e risorse un allievo dovrebbe         bligatoria gli allievi devono poter svol-    comunicare o meno con i compagni,                                                           Le dinamiche di gruppo, basate sulla
                                                                                                                                                                                                                                       Piano di studio della scuola
aver sviluppato al termine delle prin-        gere un’attività fisica variata e poter      desiderio di vincere, gioia, paura, ag-      La dimensione affettiva                        presenza o assenza di relazioni di co-
                                                                                                                                                                                                                                       dell’obbligo ticinese.
cipali scadenze formative previste. Le        affrontare diverse situazioni motorie        gressività, frustrazione, ecc.) forse più    Stati d’animo, sentimenti ed emozioni          operazione o antagonismo, influenze-
                                                                                                                                                                                                                                       Bellinzona
competenze in educazione fisica sono           affinché si confrontino con se stes-         difficili da interpretare, ma sicuramente    toccano profondamente i giochi e gli           ranno pertanto in modo marcato le no-
                                                                                                                                                                                                                                     – Pierre Parlebas (1997).
definite come “l’insieme delle condotte        si (competenze psicomotorie), con gli        di importanza decisiva per lo sviluppo       sport; gioia o frustrazione, desiderio         stre attività educative.
                                                                                                                                                                                                                                       Giochi e sport. Il capitello
motorie che consentono di rispondere          altri (competenze sociomotorie) e con        dell’essere umano.                           d’affermazione, autostima, espressio-
con esito positivo alle esigenze poste        l’ambiente fisico (competenze motorie                                                     ne di aggressività e il gusto del rischio      Osservando, lavorando e valorizzando
da una situazione motoria”.                   legate all’ambiente).                        Per questo motivo, utilizzare il termine     sono alcune emozioni che emergono              queste dimensioni (attraverso la scelta
                                              L’educazione fisica dunque, propo-           movimento appare riduttivo e, per fo-        frequentemente dalle nostre attività.          di attività fisiche e sportive pertinenti),
Il termine condotta motoria corrispon-        nendo attività motorie e sportive, non       calizzare l’attenzione sulla globalità del   Nelle condotte motorie l’inconscio mo-         s’interviene sulle condotte motorie, fi-
de a tutto ciò che interviene durante         si occupa solo del movimento e della         soggetto che si muove, viene utilizzato      torio influisce sull’esito dell’azione mo-     nalità ultima dell’educazione fisica per
lo svolgimento di un’azione motoria,          tecnica (benché siano parte della sua        il concetto di condotta motoria.             toria.                                         lo sviluppo globale dell’allievo.

                                                                                                                                        La dimensione biologica                        Ma. Sabrina Paulus
                                                                                                                                        È la dimensione più conosciuta; sap-           Docente di educazione fisica
                                                                                                                                        piamo infatti che l’attività fisica influi-
                                                                                                                                        sce positivamente sul sistema cardio-
                                                                                                                                        vascolare, muscolare e osseo.

                                                                                                                                        La dimensione cognitiva
                                                                                                                                        Anche l’influenza della motricità sullo
                                                                                                                                        sviluppo dell’intelligenza del bambino
                                                                                                                                        è riconosciuta. L’individuo che agisce
                                                                                                                                        deve elaborare le informazioni prove-
                                                                                                                                        nienti da altre persone (per esempio
                                                                                                                                        anticipando le azioni di compagni e
                                                                                                                                        avversari), oppure quelle provenienti
                                                                                                                                        dall’ambiente fisico (per esempio l’in-
                                                                                                                                        clinazione del terreno o la presenza di
                                                                                                                                        ostacoli), per poi prendere delle deci-
                                                                                                                                        sioni. Tra gli aspetti cognitivi rientrano
                                                                                                                                        anche le capacità coordinative e le abi-
                                                                                                                                        lità tecniche.

                                                                                                                                        La dimensione espressiva
                                                                                                                                        Nel pattinaggio artistico, nella ginnasti-
                                                                                                                                        ca ritmica, nelle attività circensi, nell’e-
                                                                                                                                        spressione corporea o nella danza vie-
                                                                                                                                        ne mostrata una creatività motoria il
                                                                                                                                        cui fine è estetico e poetico. Viene qui
                                                                                                                                        sollecitata la componente espressiva
                                                                                                                                        ed estetica.
22 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                                            Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 23

Una didattica senza fretta                                                                                                           Notizia Flash
“Una didattica è fortemente influenzata dai modi                                                                                     Nuovi Docenti
della strutturazione temporale e della disposizione
spaziale all’interno delle classi e della scuola”
(Gennari, 2002)

                                                                                                                                                     Nome, Cognome              Elisa Caramazza
                                                                                                                                                     Domicilio                  Taverne
                                                                                                                                                     Professione                Studentessa del 3° anno al DFA
                                                                                                                                                     Passioni/hobby             Libri, archeologia, leggere / narrare storie ai bambini.
                                                                                                                                                     Il mio motto preferito     “Historia magistra vitae”
                                                                                                                                                                                (traduzione: la storia insegna a vivere)
                                                                                                                                                     Impressioni su quest’anno Potersi nutrire dell’esperienza di una docente esperta
                                                                                                                                                                               è una grande fortuna.
                                                                                                                                                     Cosa penso dei colleghi    Sono stata accolta calorosamente e ho apprezzato
                                                                                                                                                                                il buon clima dell’Istituto.
Credo fermamente che un contesto              Perché è importante che impariamo             A.: Perché se no da grande ci fanno                      I colleghi dicono di me…   Comunicativa, gentile, disponibile, intraprendente.
accogliente costituisca una base si-          a leggere?                                    usare il computer e non sappiamo cosa
cura per il bambino nel suo cammino                                                         fare perché non sappiamo le lettere.
verso la conoscenza. Le sue domande,          A.: Per imparare e sapere le cose.                                                                     Nome, Cognome              Sabrina Paulus
i suoi bisogni devono coincidere con                                                        S.: Così da grandi possiamo leggere le                   Domicilio                  Grancia
quelli del docente: il ritmo della gior-      A.: Se impariamo a leggere tutti sapran-      storie e anche altre cose ai bambini,
                                                                                                                                                     Professione                Docente di educazione fisica
nata scolastica deve rispettare i diversi     no leggere, così capiamo meglio cosa          se sappiamo scrivere possiamo man-
“tempi” di crescita e costruzione del         dobbiamo fare. Impariamo a scrivere           dare i messaggi con il telefonino.                       Passioni/hobby             Calcio e basket con gli amici, mountanbike, cantare,
sapere dei bambini.                           per mandare i messaggi alla mamma.                                                                                                viaggiare, passare il tempo con la famiglia.
                                                                                            E.: Se sappiamo leggere possiamo                         Il mio motto preferito     “Non mollare mai”
Il tempo di crescita mira a rispettare il     D.: Impariamo a leggere così possia-          leggere i messaggi che ci scrivono
benessere psicofisico del bambino: il         mo leggere le cartoline e i libri.            e dobbiamo imparare a scrivere per                       Impressioni su quest’anno Mi sono trovata subito a mio agio, tutti mi hanno accolto
ritmo della vita, della giornata scolasti-                                                  mandare dei messaggi giusti.                                                       a braccia aperte.
ca, delle relazioni, degli apprendimen-       G.: Se sappiamo scrivere possiamo                                                                      Cosa penso dei colleghi    Fantastici, accoglienti.
ti si accorda in una calma che vuole          scrivere delle storie ma anche delle          M.: Perché quando siamo grandi e vo-
bruciare il tempo. Nell’ambito dell’ac-       parole e poi possiamo anche leggerle.         gliamo fare i maestri dobbiamo legge-                    I colleghi dicono di me…   Comunicativa, entusiasta, contribuisce a creare
quisizione di una scrittura alfabetica                                                      re le storie ai bambini, ma dobbiamo                                                un buon clima all’interno della sede.
significa partire dal vissuto personale       Y.: Perché quando saremo adulti dob-          anche saper scrivere per mandare le
attraverso la propria scrittura (scrittura    biamo sapere leggere e scrivere, così         cartoline e i messaggi.                                  Nome, Cognome               Mirko Tripputi
spontanea) per poi, con il tempo, co-         possiamo raccontare le storie ai bam-
gliere le regolarità e le convenzioni nei     bini e scrivere le lettere agli amici.        S.: Perché così da grandi possiamo                       Domicilio                   Lugano
testi letti e copiati.                                                                      usare il telefonino e mandare i mes-                     Professione                 Insegnante di musica
                                              M.: Perché così possiamo sapere cosa          saggi, se sappiamo leggere possiamo
Bisogna anche dare un senso a uno             c’è scritto sui libri e sui fogli e possia-   leggere dove troviamo delle scritte.                     Passioni/hobby              Mare e montagna, paesaggi sonori.
scritto, dare quindi tempo ai bambini         mo fare le schede di scrittura.                                                                        Il mio motto preferito      “Chi fa da sé fa per tre”
di sperimentare la scrittura non alfa-                                                      M.a Jenny Candolfi
                                                                                                                                                     Impressioni su quest’anno Sono soddisfatto di affinare l’intelligenza
betica. Senza fretta né ansia i bambi-        M.: Perché quando diventiamo grandi           e gli allievi di I
                                                                                                                                                                               musicale dei bambini.
ni possono così imparare a scrivere in        dobbiamo fare un lavoro e dobbiamo
modo convenzionale, liberi di arrivare        sapere che cosa ci scrive il capo.                                                                     Cosa penso dei colleghi     Grandi lavoratori.
alla scrittura alfabetica con i loro tempi.                                                                                                          I colleghi dicono di me…    Spiritoso, con idee originali, sa intrattenere
Il docente ha il compito di guidare gli al-   N.: Perché se no da grandi non sappiamo                                                                                            positivamente gli allievi.
lievi, non deve però forzare i loro tempi     spiegare ai bambini le cose, per esempio
o sostituirsi al loro processo di ricerca.    le comunicazioni che ricevono a scuola.
24 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                         Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 25

Birdwatching
La seconda elementare
“a caccia” di uccelli

Uno dei temi trattati quest’anno con la       re eventuali timidi visitatori. In questo ar-   Per realizzarla ci serve della colla
classe riguarda lo studio degli uccelli.      ticolo vogliamo condividere con i lettori       bianca e delle foglie per mimetizzare
Nella stagione fredda la costruzione di       la nostra esperienza, pubblicando alcu-         la nostra mangiatoia. Per raccogliere
mangiatoie per gli uccelli rappresenta        ne foto corredate dal commento scritto          le foglie siamo andati al parco. Non è
un bel vantaggio, non solo per i volatili,    dai bambini.                                    stato molto facile perché, se c’è ven-
ma anche per chi è interessato ad os-                                                         to come è capitato a noi, le foglie che
servarli da vicino. Così la classe, divisa    Costruzione della mangiatoia                    sono state raccolte volano via, idem
in gruppi, ha progettato e costruito delle    in classe                                       per quelle già incollate. Ma non do-
mangiatoie da collocare fuori dalla fine-     In classe abbiamo disegnato delle fine-         vete preoccuparvi perché, quando il
stra della nostra aula.                       strelle sui cartoni del latte e le abbiamo      lavoro sarà asciutto, le foglie rimar-
                                              ritagliate. Poi abbiamo forato il cartone       ranno ben attaccate.
Purtroppo, forse a causa dello spazio         per infilare un bastoncino di legno che
poco protetto dalla vegetazione o per         tenga aperte le finestrelle. Alla fine ab-      Le mangiatoie nel bosco
colpa della strada che corre nelle imme-      biamo fatto due nuovi fori in basso per         I vari gruppi hanno scelto un albero
diate vicinanze del giardinetto, le visite    infilare un altro bastoncino che servirà        per appendere la mangiatoia riem-
alle mangiatoie sono risultate troppo         come appoggio per gli uccellini.                pita di semi di girasole e altri semi.
sporadiche. Abbiamo dunque pensato                                                            Dopo tre giorni siamo ritornati nel
di costruire, sempre a gruppi, delle man-     “Mimetizzazione” della mangiatoia               bosco muovendoci silenziosamente
giatoie da sistemare nell’aula-bosco,         Stiamo lavorando ad un progetto per             e abbiamo cercato dei nascondigli
dove ci siamo poi appostati per avvista-      attirare gli uccelli, cioè una mangiatoia.      per avvistare gli uccelli. Quando un
                                                                                              gruppo avvistava degli uccelli, anno-
                                                                                              tava il nome su un foglio, aiutando-
                                                                                                                                        Risultati dell’osservazione                Gruppo 5: pettirosso, corvo, scriccio-
                                                                                              si con la lista illustrata delle specie
                                                                                                                                        Ecco le specie osservate dai vari          lo, cuculo, ghiandaia, poiana, picchio
                                                                                              presenti nel bosco.
                                                                                                                                        gruppi.                                    muratore, allocco (!), colombaccio,
                                                                                                                                                                                   sparviere.
                                                                                              Il kit dell’ornitologo
                                                                                                                                        Gruppo 1: cinciallegra, pigliamosche,
                                                                                              Ogni gruppo aveva a disposizione un
                                                                                                                                        capinera, picchio muratore, merlo,         Mamma mia, che scorpacciata! Incre-
                                                                                              kit che comprendeva vari strumenti
                                                                                                                                        picchio rosso maggiore, scricciolo,        dibile, vero? Soprattutto pensando che
                                                                                              che avrebbero potuto facilitare l’os-
                                                                                                                                        sparviere.                                 il maestro Pietro è riuscito ad avvistare
                                                                                              servazione e il riconoscimento.
                                                                                                                                                                                   la miseria di sole tre specie (pettiros-
                                                                                                                                        Gruppo 2: pigliamosche, cinciallegra,      so, ghiandaia e cinciarella)…
                                                                                                                                        codibugnolo, rampichino, allocco (!),
                                                                                                                                        cincia bigia, fringuello, fiorrancino,     M.o Pietro Brughelli
                                                                                                                                        poiana, scricciolo, picchio muratore,      Classe II
                                                                                                                                        ghiandaia, colombaccio, pettirosso,
                                                                                                                                        sparviere, cinciarella, cuculo, nibbio
                                                                                                                                        bruno.

                                                                                                                                        Gruppo 3: picchio rosso maggiore,
                                                                                                                                        pettirosso, scricciolo, ghiandaia, fior-
                                                                                                                                        rancino, picchio muratore, poiana, co-
                                                                                                                                        dibugnolo, cinciarella, picchio verde,
                                                                                                                                        rampichino, capinera, pigliamosche,
                                                                                                                                        cuculo, cincia bigia.

                                                                                                                                        Gruppo 4: capinera, cinciarella, fior-
                                                                                                                                        rancino, ghiandaia, cinciallegra, pet-
                                                                                                                                        tirosso, colombaccio, picchio rosso
                                                                                                                                        maggiore, picchio verde, cuculo, pic-
                                                                                                                                        chio muratore, pettirosso.
26 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                                                                          Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 27

I Lapbook...
un modo di imparare

La classe 4A ha avuto all’inizio dell’an-     Che cos’è un lapbook?                                                                    A cosa serve un lapbook?
no scolastico l’opportunità di entrare
in contatto con un modo di lavorare           “Lap” significa “grembo” ma anche             Si tratta di un approccio molto in-        Secondo la nostra esperienza un
che richiedesse collaborazione, con-          “falda, lembo, balza, piega”. il verbo “to    teressante utilizzato dalle mamme          lapbook serve a:
divisione e autonomia. Lo spunto è            lap” significa “avvolgere, piegare, ripie-    americane che fanno scuola a casa.
partito dall’arrivo di un nuovo allievo       gare, sovrapporre, sovrapporsi”. Il Lap       Funge da mappa concettuale tridi-          … conoscersi meglio:
in quinta classe al quale abbiamo vo-         di Lapbook è un misto di questi due si-       mensionale.                                ne abbiamo fatto uno sulla nostra
luto dedicare un lapbook su Bioggio.          gnificati. Il Lapbook è una cartelletta, un                                              estate 2017. Lo abbiamo creato con
È stato per tutti una buona occasione         piano di lavoro, facilmente consultabile      I nostri lapbook hanno avuto come          testi e disegni;
per rivedere le informazioni acquisite        tenendolo in grembo in quanto è un co-        tematica: le vacanze estive, Bioggio e
l’anno precedente.                            struito usando un supporto semirigido         la formica. Presto ne faremo uno sui       … far conoscere:
                                              come base. Al suo interno sono con-           poligoni per la geometria.                 ne abbiamo ideato uno su Bioggio con
Il testo che state per leggere sono le        servati minibook o template ripiegabili e                                                tutte le informazioni necessarie per far
riflessioni degli allievi su questo modo      richiudibili. Quando il lapbook si chiude     All’inizio dell’anno abbiamo inizia-       conoscere il nostro paese in un modo
di lavorare che è stato applicato in al-      le falde si sovrappongono su se stesse.       to con un minilibro per revisionare la     più creativo e simpatico a un nuovo al-
tre due occasioni (vacanze estive e           Dobbiamo pensare al lapbook come a            categoria dei nomi nell’ambito della       lievo arrivato nella nostra scuola. Sia-
scienze).                                     una sorta di postazione di lavoro con         riflessione sulla lingua e più tardi uno   mo stati contenti di regalarglielo;
                                              tanti cassetti da aprire e chiudere per       sulla struttura dell’albero.
                                              ritrovare i contenuti. (cit. LIM Gottardi)                                               … conoscere meglio un argomento:
                                                                                            Principalmente abbiamo usato la car-       ne abbiamo fatto uno sulle formiche
                                              Un lapbook è una cartelletta formata          ta bianca o colorata, ma si possono        per conoscere meglio il loro stile di vita,
                                              da un foglio A3 con all’interno infor-        usare anche materiali diversi come il      la loro anatomia e il loro ciclo di vita.
                                              mazioni su un argomento specifico.            mussgummi. Ci vogliono inoltre for-
                                              Le informazioni all’interno sono distri-      bici, colla, matite e matite colorate o    La nostra esperienza
                                              buite in minilibri o template.                pennarelli e fantasia.
                                                                                                                                       Non sapevamo nulla sui lapbook, ma
                                                                                                                                       ci siamo subito incuriositi e ascol-
                                                                                                                                       tando le indicazioni della maestra ne
                                                                                                                                       abbiamo realizzati prima sotto la sua
                                                                                                                                       guida ma anche in autonomia ideando
                                                                                                                                       e progettando tutti i passaggi (quello
                                                                                                                                       su Bioggio).

                                                                                                                                       È stato impegnativo perché abbiamo
                                                                                                                                       dovuto pensare molto per scegliere i
                                                                                                                                       vari sottoargomenti e capire come or-
                                                                                                                                       ganizzare i minilibri e template.

                                                                                                                                       Questo lavoro ci ha obbligati a con-
                                                                                                                                       frontarci, collaborare e qualcuno è ri-
                                                                                                                                       uscito anche a migliorare la sua auto-
                                                                                                                                       nomia trovando soluzioni e prendendo
                                                                                                                                       decisioni da solo o in gruppo.

                                                                                                                                       M.a Malika Khali
                                                                                                                                       con gli allievi della IV A
28 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018                                                                                              Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 29

Finalmente sugli sci!
La tanto attesa settimana bianca
si è svolta a marzo per le
due classi di quarta del nostro
Istituto scolastico

Era da settembre che non vedevamo             nulla. Abbiamo anche sciato accanto          stata diversa dall’altra. Lunedì abbia-
l’ora della settimana bianca e final-         allo snowpark ma i nostri monitori non       mo giocato a giochi di società, martedì
mente a inizio marzo è giunto il mo-          ci hanno permesso di sciare lì dentro        invece è stata organizzata una serata
mento di partire in direzione di Airolo.      per la nostra sicurezza. Sapete cos’è        cinema e mercoledì siamo diventa-
                                              lo snowpark? È una pista piena di salti      ti stilisti e modelli per creare e sfilare
È stata la settimana più bella del mon-       e altro.                                     con abiti originali fatti di giornale. Gio-
do! Vivere tutti insieme e sciare per                                                      vedì sera invece siamo andati a dormi-
cinque giorni di fila ci è davvero pia-       Noi, medi e buoni, abbiamo anche             re presto e il gran finale è stato vener-
ciuto molto!                                  avuto la fortuna di sciare fino a valle      dì dopo pranzo: una scatenatissima
                                              lungo la pista rossa che sul finale di-      discoteca diurna prima di ritornare a
Il primo giorno, dopo esserci sistema-        venta nera. Arrivati in fondo aspettava-     Bioggio.
ti nelle camere e aver pranzato, sia-         mo i nostri compagni principianti che
mo saliti a Pesciüm dove i monitori ci        scendevano da Pesciüm con la funivia.        È stata una settimana meravigliosa!
hanno suddiviso in gruppi. Chi di noi                                                      Non vediamo l’ora della settimana ver-
era nel gruppo dei principianti ha ini-       La cuoca ci ha preparato ogni giorno         de all’inizio della quinta!
ziato a sciare in pianura con uno solo        una merenda squisita. Poi tra la me-
sci, usandolo come un monopattino.            renda e la cena facevamo la doccia e         M.a Fabiana Moretti
Sembrava difficile stare in equilibrio        avevamo del tempo libero per scrivere        e gli allievi della IV B
ma dopo pochi minuti tutto è diventa-         le cartoline, telefonare ai nostri genito-
to più semplice! Abbiamo poi provato          ri e giocare liberamente nelle camere
a salire “a scaletta” per qualche metro       o in mansarda.
di pista e a scendere provando a fre-
nare a spazzaneve. Il secondo giorno          A volte c’era un po’ di confusione per-
siamo saliti più su con il tapis roulant e    ché stavamo organizzando uno scher-
già scendevamo sciando meglio. Sia-           zo alla Fabiana. Lei ci è cascata in pie-
mo diventati bravi in fretta così, mer-       no: ha aperto la porta sopra la quale
coledì, abbiamo imparato a prendere           avevamo appoggiato un bicchiere di
il piattello e abbiamo affrontato la no-      plastica pieno di pezzetti di carta che
stra prima pista blu. Eravamo talmente        le sono caduti in testa come coriando-
bravi che abbiamo poi iniziato a sciare       li. Lei non si è arrabbiata ma rideva. È
con i bastoni e a fare anche dei salti        stato divertente!
durante le discese. Abbiamo anche af-
frontato una pista rossa, la prima volta      A volte avevamo dei compiti da svol-
tutti “a serpente” poi ognuno per con-        gere per aiutare la cuoca e le signore
to suo. Il monitore Antonello è stato         delle pulizie: dovevamo apparecchia-
bravissimo e lo ringraziamo per averci        re, sparecchiare e riordinare le came-
insegnato a sciare.                           re. Le tre signore erano molto gentili e
                                              la cuoca era una cuoca eccezionale. Il
Chi di noi invece era nel gruppo dei          pasto più buono che ha cucinato sono
medi o dei buoni ha preso fin da subito       state le lasagne ma anche per dessert
il piattello e l’ancora per affrontare le     ci offriva sempre cose buonissime
piste rosse e quelle nere. Su queste          come il budino, le crostate e il gelato.
piste alcune cadute ci sono state ec-
come! Uno di noi, nel gruppo dei medi,        Dopo cena, ogni sera, c’era un’attività
è uscito dalla pista ed è finito nella        da svolgere tutti insieme per divertirci
neve fresca verso un piccolo burro-           prima di andare a dormire. Le serate
ne ma fortunatamente non si è fatto           sono state molto belle e ogni serata è
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