Qui Scuola - Comune di Bioggio
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Indice 4 11 15 24 Editoriale I mille colori Colazione con i genitori Birdwatching Un logo per la nostra del Carnevale aula nel bosco 16 26 Una riunione... Oggi siamo pieni di... I Lapbook... 6 un po’ diversa energia! un modo di imparare Nati per leggere: la nostra biblioteca 12 20 28 compie 20 anni Lezioni di Il nuovo piano di studio Finalmente sugli sci! pattinaggio... e l’educazione fisica La settimana bianca delle 8 due classi di quarta Facciamo mappa 14 22 Conosciamo Una didattica 30 10 l’azienda agricola: senza fretta La settimana bianca: A Natale... è sempre visita alla un’opportunità una festa! Tenuta Bally 23 Nuovi docenti
4 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2016–2017 | 5 Editoriale Un logo per la nostra aula nel bosco Nel 2015 il Canton Ticino si è dotato di sono incontrati, seduti allo stesso tavolo I gruppi misti, formati da allievi delle due In generale, si tratta di passare da com- un nuovo Piano di Studio della scuola e confrontati per trovare le migliori solu- quarte e della quinta, hanno lavorato da piti ed esercizi replicativi (riproduzioni) dell’obbligo che ha sostituito i prece- zioni per garantire la continuità educa- settembre a dicembre sotto la supervi- a lavori più articolati e complessi, da denti testi di riferimento. Attualmente è tiva a partire dalla scuola dell’infanzia e sione dei loro insegnanti affrontando le contesti conosciuti e familiari a contesti in corso la sua messa in atto, da un lato fino alla scuola media. Non è poco. questioni sopra indicate e cercando di sempre più aperti con più soluzioni pos- attraverso pomeriggi di sensibilizzazio- venirne a capo. sibili, da operazioni guidate e sostenu- ne dedicati ai docenti, riuniti in consessi Il nostro Istituto scolastico ha sentito te dal docente a operazioni sempre più denominati “Poli regionali”, e dall’altro che era giunto il momento di passare Dal lavoro dei gruppi è nato un regola- autonome. Il ruolo del docente, sempre per mezzo dei laboratori “progettare per dalla teoria alla pratica e ha pensato mento. I bambini non si sono limitati a centrale e fondamentale, cambia so- competenze”: gruppi di lavoro formati di sottoporre una situazione problema scrivere su un foglio il bando di concor- stanzialmente da “attore” a “regista”. da docenti che si occupano di elaborare agli allievi di IV e V elementare. Ma che so, ma lo hanno proposto ai loro com- Invece di porsi al centro dell’attività con materiali concreti e spendibili in classe cos’è una situazione problema? La di- pagni anche in formato multimediale, i bambini attorno che lo guardano, lo coerenti con i nuovi modelli di apprendi- dattica per competenze, così come in- attraverso un breve filmato. “imitano” ed eseguono, prepara il terre- mento. tesa dal nuovo PdS, si articola parten- no e si pone come ascoltatore e osser- do da situazioni stimolo che suscitino Tutti i bambini dell’Istituto scolastico, in- vatore attento, fornendo stimoli, rinforzi Per l’occasione i docenti del nostro Istitu- l’interesse degli allievi, permettano di dividualmente, a coppie o in gruppo, si e rilanciando, laddove necessario. Ciò to e quelli di Agno, Neggio e Vernate han- recuperare il loro sapere, siano sfidan- sono dunque cimentati nel disegno di non impedisce naturalmente di svolge- no formato un polo e durante l’anno sco- ti/intriganti, offrano svariati percorsi un “logo” per l’aula nel bosco e le varie re ancore delle lezioni in modo frontale lastico in corso si sono incontrati 8 volte, il risolutivi, ma soprattutto devono far ri- produzioni sono state raccolte e valu- perché l’insegnamento necessita an- mercoledì pomeriggio, per una prima en- ferimento a contesti significativi e reali. tate da un’attenta giuria. Il tutto sfocerà che di quello. trata in materia denominata “sensibiliz- nella premiazione del lavoro scelto e l’e- zazione al nuovo PdS”. Siamo quindi solo L’occasione propizia per offrire ai bam- sposizione degli altri. Pur essendo nelle scuole comunali que- all’inizio di un lungo percorso formativo e bini una situazione stimolo che partis- sto modo di lavorare già piuttosto con- allo stesso tempo di apprendimento. se da un problema reale si è presen- Il progetto sarà analizzato dal Collegio solidato, si tratta ora di ampliarlo e fare tata quando il Collegio dei docenti si dei docenti cercando di individuare ciò in modo che diventi la regola nella prati- Il documento è composto da 280 pagine, è trovato a riflettere sul bisogno di una che ha funzionato in modo adeguato ca quotidiana di ciascun insegnante. ha richiesto 5 anni di lavoro da parte di 45 segnaletica per l’aula nel bosco e la ri- e ciò che è risultato critico. Come per persone (250 quelle che hanno parteci- cerca di un logo che la rappresentasse. qualsiasi attività proposta ai bambini, Nel marasma di tutti i “cantieri aperti” pato alla fase di consultazione) ed ha un Perché dunque non indire un concorso la capacità di rivedere in modo critico il degli ultimi anni mi auguro che la scuo- peso di tutto rispetto: 970 g, sufficienti di disegno? E perché non far sì che sia- proprio operato e i contenuti è di fonda- la ticinese abbia la volontà e la forza di per causare la rottura di un dito del piede no i bambini stessi ad organizzarlo? mentale importanza. migliorarsi e che i cambiamenti non qualora dovesse cadervi sopra. portino con sé solo confusione e diso- Sulla base di questo contesto e tenendo Analizziamo dunque nel concreto quali rientamento, ma nuova linfa e rinnovati Fino al 2015 vi erano tre documenti di conto dei principi del PdS, gli allievi sono sono alcuni degli elementi innovativi che stimoli. riferimento separati per i tre ordini di stati messi in situazione e hanno dovu- il PdS propone partendo proprio dalle scuola. Le maestre di scuola dell’infan- to riflettere su come coinvolgere, in un fasi principali dell’attività svolta. Stefano Gasperi zia si affidavano agli “orientamenti pro- secondo tempo, tutti gli allievi dell’Istitu- Direttore Istituto scolastico grammatici per la scuola dell’infanzia” to, da quelli dell’anno facoltativo della SI Pensando al bando di concorso, in un (dell’anno 2000), quelli di scuola ele- fino a quelli di V elementare. Le discus- modello di scuola tradizionale, sarebbe- mentare ai “programmi per la scuola sioni comuni hanno fatto emergere tre ro stati i docenti a realizzare la maggior elementare” (1984) e gli insegnanti di distinti filoni: parte delle tappe presentando l’attività scuola media disponevano di un loro sulla base di una serie di decisioni già documento. 1. capire che cos’è un logo, com’è fatto, prese dall’adulto. Gli allievi avrebbero in che cosa rappresenta, quali sono quella fase avuto un ruolo passivo fino Rispetto al passato vi è sicuramente un le sue caratteristiche; al momento del disegno vero e proprio aspetto molto positivo che è utile sottoli- 2. capire con quali modalità coinvolgere quando sarebbero stati esecutori. neare: per la prima volta i programmi dei tutti gli allievi dell’Istituto scolastico tre ordini di scuola sono riuniti in un uni- e come comunicare loro il compito da L’idea, forse non del tutto rivoluzionaria, co documento. Non si tratta di un’opera- svolgere; ma senz’altro vincente del nuovo PdS è zione puramente organizzativa e gestio- 3. capire che cos’è un bando di concorso, appunto quella di vedere il bambino pro- nale. Nella realizzazione del nuovo PdS quali informazioni deve contenere tagonista attivo del proprio percorso di gli esperti e il personale dei tre ordini si e come comporre una giuria. apprendimento.
6 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 7 Nati per leggere: la nostra biblioteca compie 20 anni Il 26 ottobre i bambini della sezione 3 della scuola Grazie care bibliotecarie… Sono passate le settimane e alcuni di noi hanno ripensato alla dell’infanzia sono stati invitati a passare qualche biblioteca: la nostra maestra ci ha detto che quest’anno avreb- be festeggiato un compleanno importante: 20 anni. Abbiamo ora nei locali adibiti alla biblioteca “Sfogliare”, subito immaginato un modo per farle arrivare i nostri migliori auguri ed eccoci alle prese con il dono: argilla… legnetti… col- che essendo nata nel 1997 compie quest’anno un la… fogli… lettere e tanta fantasia e creatività. Alcuni di noi mo- dellavano l’argilla, alcuni pensavano ad una storia ed altri di noi importante compleanno costruivano delle lettere. Alla fine il risultato è stato sorpren- dente: abbiamo creato un libro su carta speciale fatto in argilla, con una storia inventata da noi che però riprendeva il logo della biblioteca. Il tutto correlato da una grande scritta di auguri. Ecco il libro inventato da noi… Ecco com’è andata... Una mattina di autunno, abbiamo ritrovato in sezione un pezzo di foglio strappato che riprendeva nella parte visibile un logo. Per alcuni di noi questo era famigliare... “La biblio- teca”, hanno detto loro, “questo disegno io l’ho visto con la mia mamma, io la conoscono, ci sono tanti libri belli, li puoi guardare, è nella scuola di mio fratello.” Passata quella porta rossa ci si è aperto un mondo, un luogo Ho visto gioia e interesse negli occhi dei bambini che inter- pieno di libri, un grande tavolo alto come noi, tanti colori, libri venivano uno dietro l’altro e ognuno di loro comunicava un’in- grandi, libri piccoli, libri colorati. Ognuno di noi ne ha cercato formazione che completava sempre di più il quadro generale. uno che gli piaceva e subito ci siamo improvvisati abili e at- Alla fine del foglio strappato, qualche parola che ha attirato la tenti lettori, accomodandoci qua e là. nostra attenzione, facendoci esultare... venite, vi aspettiamo! Questo è stato il top. Sìì, è stata la risposta dei bambini, ci an- Dopo aver potuto visionare e scoprire da soli questo luogo diamo adesso? Non ho potuto dire loro di no, anche perché, magico, Raffaella ci ha raccontato con passione una delle a loro insaputa mi ero già accordata con le bibliotecarie per tante storie presenti in biblioteca. È stato bello ascoltarla. una visita. Purtroppo, il tempo è volato e a malincuore è arrivato anche il momento di andare e ritornare in sezione. Le bibliotecarie Tutti entusiasti abbiamo seguito le istruzioni di chi conosce- ci hanno fatto un ulteriore regalo: un segnalibro da colorare. va già la strada da percorrere per arrivare in biblioteca e sen- Dopo aver ringraziato e salutato Christina e Raffaella, ci sia- za indugi eccoci al primo piano della scuola, davanti alla por- mo ripromessi di tornare e salutando abbiamo ripercorso la ta con l’oblò. Ci accolgono Raffaella e Christina con un gran strada a ritroso fino alla scuola dell’infanzia. sorriso e ci dicono benvenuti, togliete le vostre giacche ed entrate, presto! Appena giunti in sezione abbiamo parlato tanto della biblio- teca anche nei giorni successivi alla visita. Questo posto ha Biblioteca Sfogliare subito comunicato con noi, ci ha parlato di storie e di rac- c/o Scuole elementari conti fantastici, ci ha permesso di sognare e scoprire tan- Nei giorni successivi abbiamo portato il nostro dono a Myriam Casella postale 307 ti personaggi dalle mille avventure stravaganti. Si è trattato e ne abbiamo approfittato per sbirciare ancora una volta quel 6934 Bioggio di un luogo reso attraente dalle persone che con passione mondo così magico che ci era rimasto nel cuore e dove ci sia- bibliotecasfogliare@gmail.com lo completano ogni giorno, un luogo accogliente, leggero, mo sentiti un po’ come a casa. dove è stato bello stare e ritornare non solo per prendere in Orari di apertura: prestito i libri, ma per vivere momenti entusiasmanti, pieni di A Natale i bambini hanno ricevuto un biglietto di ringrazia- martedì: 15:30 – 17:00 scoperte e sorprese anche con i nostri genitori. Infatti men- menti e di auguri: il momento è stato davvero unico… grazie! venerdì: 15:00 – 18:00 silmente vengono organizzate delle letture per i più piccoli Continuate a farci sognare e ancora buon compleanno cara e sono sempre molto ben apprezzate dai piccoli ma anche biblioteca “sfogliare”. Libri per grandi e piccini, da mamme e papà. Le bibliotecarie hanno pensato ad uno in italiano, tedesco, spazio che ci ha conquistato e che sicuramente conquisterà I bambini della sezione 3 della scuola dell’infanzia francese e inglese anche i lettori più deboli o incerti. e m.a Francine Torta
8 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 9 Facciamo mappa Un percorso di osservazione nel Comune di Bioggio tra vecchi e nuovi Piani di studio Tradizionalmente i programmi della scuola ticinese preve- spetto alla realtà circostante e ha consentito loro di speri- dono per la terza elementare “lo studio del villaggio (o della mentare in modo concreto quanto appreso in ambito ge- città) in cui la scuola ha sede”, nell’ambito della disciplina ometrico e matematico, in particolare per quanto riguarda ambiente si snoda un percorso didattico che si propone di il passaggio dalla tridimensionalità dei solidi all’astrazione affrontare questo ampio tema attraverso un approccio con- del piano. Gli allievi hanno dovuto trovare delle strategie forme al nuovo Piano di studio della scuola dell’obbligo tici- personali per riuscire a realizzare quanto richiesto, attra- nese e ai modelli di competenza che esprime. verso sperimentazioni individuali e proposte scaturite dalle discussioni. Uno dei principali quesiti in questa fase è stato Il progetto a cui si stanno dedicando gli allievi di terza pre- quello di trovare le unità di misura comuni a tutti per poter vede la realizzazione di una mappa in grande formato del avere delle dimensioni simili. Cwwwwwwwomune di Bioggio. In un secondo momento ognuno ha rappresentato il per- Durante tutto l’anno scolastico abbiamo collaborato con le corso casa-scuola, dapprima spontaneamente, succes- docenti di terza elementare di Mezzovico sotto la super- sivamente dopo un’attenta osservazione del tragitto per visione del Prof. Luca Groppi, docente di geografia nella raggiungere la sede. Durante questi interventi didattici scuola media nonché formatore al DFA. alcuni allievi hanno provato a unire le rappresentazioni dei singoli percorsi. A partire dal modellino della casa e Il “facciamo mappa” ha preso avvio con una prima fase in da quanto emerso durante il lavoro di rappresentazione cui i bambini si sono concentrati sull’osservazione da diver- del percorso abbiamo proposto agli allievi la successiva si punti di vista, il disegno, la descrizione e la realizzazione situazione problema: dove possiamo mettere tutte le no- tridimensionale della propria casa. Questo ha permesso stre case? È emersa così la possibilità di dar vita ad una di incrementare le competenze osservative degli allievi ri- grande mappa che potesse ospitarle. In primo luogo gli allievi hanno osservato i diversi percorsi La presenza di due docenti ha permesso di organizzare bene rilevandone analogie e differenze, individuando gli elementi il lavoro e seguire i vari gruppi durante le fasi del progetto, con- importanti all’interno di una mappa e confrontando i propri sentendo anche di osservare le risorse attivate dai singoli al- lavori con la mappa della mobilità. lievi e messe a disposizione del gruppo. Le attività sono state variate nell’organizzazione: collettive, di gruppo, individuali. La Si sono poi formati dei gruppi per ogni zona di provenienza messa in comune è stata il punto centrale per il continuo svi- (nucleo di Bioggio, zona Posta/stazione FLP, zona La Barca, luppo del progetto. Il percorso “facciamo mappa” ha offerto Bosco Luganese, Cimo, Gaggio) che hanno dovuto trovare ai bambini la possibilità di mobilitare, all’interno di un proget- un sistema per collegarsi con gli altri. Questa tappa del lavo- to che acquisisce un senso, diverse competenze: da quelle ro è stata piuttosto lunga, ha previsto numerosi momenti di strettamente geografiche, a quelle geometriche, fino a quelle discussione, la ricerca e la definizione delle convenzioni ne- traversali quali la collaborazione e la comunicazione. cessarie: scala di misure condivise (larghezza delle strade, dif- ferenza tra strade principali e secondarie, grandezza minima e Dopo un lungo e impegnativo lavoro a fine anno gli allievi gui- massima delle case), punti di riferimento. deranno i bambini della classe di Mezzovico all’interno del comune in qualità di esperte guide di Bioggio. Possiamo affer- Per verificare quanto scoperto e ipotizzato in classe si sono mare che questo itinerario si è prestato inoltre a sviluppi inter- rese necessarie delle uscite sul territorio: gli allievi di terza disciplinari: attività grafico-pittoriche, descrizioni delle proprie hanno affinato la loro mappa introducendo via via le istituzioni, case (redazioni), confronto tra cartine nel tempo (aspetto sto- i servizi, i luoghi di interesse storico e sociale e le diverse zone rico), educazione alla cittadinanza. urbanistiche di Bioggio anche nell’ottica di una riflessione sui cambiamenti operati dall’uomo su un territorio che è quello più Le m.e Silvana Richetti Pingue e Elisa Caramazza prossimo all’esperienza di vita quotidiana. (studentessa DFA del 3° anno), Classe III
10 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 11 A Natale... è sempre una festa! I mille colori del Carnevale Un calendario dell’Avvento a misura di bambino Cosa ci fanno una mattina tanti terribili pirati, trattori rumoro- si e chiocciole scatenate sulla via San Maurizio? No, non è l’ inizio di una barzelletta! Si tratta dei coloratissimi protago- nisti del simpatico corteo di carnevale che si è tenuto mer- coledì 7 febbraio per le vie di Bioggio. Per la prima volta la strada è stata bloccata al traffico per permettere ai bambini di esibirsi in balli al ritmo di musica a tema, rendendo festosa Eccoci qui ad un passo dal mese pre- all’interno delle finestre e tecnica da dell’apertura del calendario. Questo l’atmosfera. ferito da tutti i bambini: dicembre. È il utilizzare; momento era atteso con impazienza e dodicesimo ed è anche l’ultimo mese – realizzazione del negativo con la trepidazione, il suono dello xilofono de- La vivace combriccola di bambini, genitori e docenti si è poi dell’anno. In questo periodo magico noi tecnica del punteruolo ed incollatura cideva quale bambino avrebbe aperto diretta al parco comunale percorrendo le contrade del Tor- docenti pensiamo all’albero, agli ad- su carta seta colorata; la finestrella. L’apertura del calendario chio e Böiro. Davanti al centro diurno le sezioni si sono esibite dobbi, ai doni speciali e ai lavoretti par- – posizionamento sullo sfondo; era accompagnata da un pacchettino in due allegre canzoni. Il corteo si è poi diretto nel giardino ticolari… e il calendario dell’Avvento? – realizzazione delle stelle con i numeri sorpresa. Questo pacchetto contene- della scuola dell’infanzia dove, tra giochi e coriandoli, sono necessari; va un lavoro realizzato nel corso di un state servite le tipiche frittelle, gentilmente offerte dalla sem- Rispetto agli anni passati questa vol- – posizionamento delle stelle numera- progetto partito nel mese di ottobre: pre solerte assemblea dei genitori, e tè caldo. ta ci hanno pensato i bambini del se- te sulle finestrelle; un manufatto in argilla. condo anno obbligatorio della scuola – chiusura delle finestrelle e affissione dell’infanzia a realizzare il calendario alle finestre, per permettere il pas- Sui visi dei bambini abbiamo visto la dell’Avvento per tutti! Infatti, con l’aiuto saggio della luce creando una soddisfazione per il lavoro svolto, sia delle loro quattro docenti, hanno pro- magica atmosfera; quello del calendario che quello per- gettato e realizzato un lavoro davvero – presentazione ai compagni; sonale in argilla, la gioia di riunirsi ogni speciale e in un formato extra-large, – decisione della modalità di apertura mattina e di stare insieme ai compagni unendo in un unico calendario i temi delle caselle. di tutte le sezioni. delle programmazioni di ogni sezione: i pirati, la fattoria e la chiocciola. I bambini del secondo anno obbliga- Natale è condividere momenti gioio- torio sin da subito si sono sentiti orgo- si con le persone che abbiamo vici- I lavori per la realizzazione sono ini- gliosi di realizzare qualcosa per i propri no: questo è stato il messaggio che ziati con largo anticipo, durante i mesi compagni e con entusiasmo hanno ini- abbiamo voluto trasmettere ai nostri di ottobre-novembre. Inizialmente c’è ziato a lavorare. Il risultato finale è stato bambini. stata una discussione sulla funzione del calendario dell’Avvento, sul “count- così “sentito” dai bambini che è ancora vivo in loro e non si vogliono staccare Le maestre della scuola dell’infanzia Una riunione… down” fino a Natale, sul numero di ca- selle da realizzare, su cosa fare appa- da questo elaborato che infatti è anco- ra appeso nel nostro salone. un po’ diversa rire e su altri aspetti più legati al senso dello stesso. Abbiamo infatti scoperto Il mese di dicembre è stato veramen- Gnocchi di zucca, selezione di formaggi con chutney di po- che un calendario dell’Avvento mostra te magico: ogni mattina tutti i bambi- modori verdi e torta di castagne: benvenuti alla riunione ge- i giorni rimanenti fino alla Vigilia di Na- ni si ritrovavano in salone per il rituale nitori! Già da alcuni anni, nel corso del mese di settembre, tale e che si tratta di un’usanza molto organizziamo la riunione genitori con una modalità un po’ di- diffusa nei paesi di lingua tedesca, de- versa dal solito. Tutto è cominciato quando, anni fa al termine dicata ai bambini per accompagnare del classico incontro con i genitori dei nostri allievi, ci appre- il periodo di attesa della grande festa. stavamo con la collega a riordinare l’aula e a impacchetta- re le torte che avevamo preparato e che erano state a mala Si trattava di decidere alcune cose e i pena assaggiate. Ci siamo domandate se aveva senso offrire bambini sono stati suddivisi in piccoli uno spuntino nell’immediato dopocena o se non valeva piut- gruppi. Lavorando poi in sottogruppi si tosto la pena proporre qualcosa di più consistente e in tema è potuto sviluppare il progetto fin nei con la programmazione annuale, integrandolo nella nostra minimi particolari. presentazione: è nata così l’idea dell’aperi-cena-riunione. Ecco come si è svolto il tutto: Complice il fatto di essere in due a gestire power point e – preparazione dello sfondo raffiguran- fornelli, crediamo che questo connubio di “sapori e saperi” te i tre ambienti legati al tema delle funzioni alla grande e venga recepito positivamente e ap- sezioni; prezzato. L’intima e distesa atmosfera che si crea nulla toglie – colorazione, mediante tecnica della alla serietà e l’importanza dei vari argomenti che vengono tempera e abbellimenti con brillanti- affrontati durante l’incontro: troviamo che renda la serata più ni e stelline natalizie; piacevole. Chissà quale sarà il menù del prossimo anno? – creazione delle caselle (ogni sezione aveva le sue 24 finestrelle); M.e Laura Bellotti e Leyla Bernasconi – ricerca dei temi natalizi da mettere Sezione 2
12 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 13 Lezioni di pattinaggio... Durante le lezioni i momenti dedicati alla tecnica (stare in equilibrio, scivo- lare, curvare, frenare, ecc.) si alterna- vano a quelli di gioco: staffette, coreo- grafie, hockey, ecc. È stato interessante osservare come i principianti, in pochissimo tempo, hanno imparato le basi per scivolare sul ghiaccio e a progredire rapida- mente. Un aiuto importante è stato dato anche dai pattinatori più “esper- ti”, poiché non solo hanno migliorato nella loro tecnica, ma sono stati una ri- sorsa per chi aveva maggiori difficoltà a stare in equilibrio sui pattini: davano consigli, incoraggiavano e dimostrava- no qualche movimento; non c’è niente di meglio nel vedere la collaborazione tra i bambini, e questo ha sicuramen- te favorito l’apprendimento in un clima sereno e allegro. Come ben sapete il pattinaggio è Noi però siamo stati fortunati, la me- un’attività molto popolare e un’alter- teo è stata dalla nostra parte, il ghiac- Un ringraziamento particolare va: nativa agli sport sulla neve. Scivolare cio, sotto la cura del signor Beat, era in su lame sottili, stare in equilibrio, e perfette condizioni e questa stagione – all’associazione “Giazz in di Pree” soprattutto mantenerlo, è di fonda- 2017/18 siamo andati a pattinare spes- che promuove gli sport sul ghiaccio e mentale importanza sia nello sport, so da dicembre a inizio marzo. che ci permette di utilizzare la pista; che nella vita di tutti i giorni, dove una – al signor Beat Kilcher che ci ha fatto buona capacità di equilibrio protegge Gli allievi, equipaggiati con tutto il ne- sempre trovare il ghiaccio in perfette dalle cadute e amplia lo spazio d’azio- cessario per pattinare, salivano sul condizioni e che, insieme alla ne delle persone. pulmino guidato dal custode Fernando maestra Sabrina, ha insegnato agli e una volta giunti nell’accogliente oasi allievi i trucchi del pattinaggio; Questo è uno dei tanti motivi per cui naturale, ci si preparava per pattinare. – al custode Fernando Ferreira che ci la scuola elementare di Bioggio dà accompagnava con il pullmino e l’opportunità ai propri allievi di quarta Come l’anno scorso il signor Beat Kil- ci preparava il tè caldo; e quinta, di svolgere l’abituale corso cher, oltre ad occuparsi della manuten- – ai maestri Fabiana Moretti, Malika di pattinaggio sull’accogliente pista zione ordinaria della pista di ghiaccio, Khali e Rosario Mistretta che hanno “Giazz in di Pree” di Bosco Luganese. ha collaborato per il buon svolgimento collaborato alla buona riuscita delle lezioni di pattinaggio. Quest’an- del corso. Essendo una pista di ghiaccio naturale no la novità è stata la sottoscritta. In è importante tenere in considerazione qualità di docente di educazione fisica Arrivederci stagione invernale! vari fattori esterni, tra cui le condizioni ho avuto l’opportunità e il piacere di meteo e lo stato del ghiaccio. Se que- trascorrere del tempo con gli allievi di Sabrina Paulus ste non sono idonee, il pattinaggio è quarta e quinta e di svolgere uno sti- Docente di educazione fisica impraticabile. molante itinerario. e gli allievi della IV A e B e V
14 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 15 Conosciamo l’azienda agricola: Notizia Flash visite alla Tenuta Bally Colazione con i genitori Quest’anno scolastico con i nostri al- Proprio grazie alla sua grande pazien- attività li coinvolga profondamente. Nel mese di settembre 2017, in occasione della settimana nel bosco per gli allievi lievi stiamo trattando il tema della fat- za, al suo impegno e alla sua disponi- Contiamo di poterci recare ancora alla 3.a il lunedì era prevista le colazione nell’aula nel bosco, ma a causa del brutto toria e dell’azienda agricola, scopren- bilità ci siamo recati più volte ad os- Tenuta, magari a raccogliere i frutti tempo, è stata organizzata in classe. do, imparando molte cose attraverso servare campi, coltivazioni, mucche, della terra e osservare i cambiamenti un racconto che ha come protagonista macchinari e attrezzature. che le stagioni portano con sé. Molti genitori hanno partecipato con piacere, portando numerose leccornie e una simpatica e a volte sfortunata tal- ottime preparazioni casalinghe, contribuendo così alla buona riuscita di questo pa di nome Umberto. Grazie a questo Nell’ultima visita ci ha preparato Ringraziamo di cuore Guido e Irène momento conviviale. personaggio abbiamo saputo dell’esi- un’aula all’aria aperta dove al posto dei per la preziosa collaborazione, il tem- Grazie a tutti, è stato bellissimo! stenza di nuove verdure, conosciuto i tavoli e delle sedie c’erano delle balle po, l’energia e la passione che metto- nomi buffi delle mele che si possono di fieno… che meraviglia! Lì abbiamo no a disposizione dei bambini e di noi M.a Elisa Caramazza e m.a Silvana Richetti Pingue, Classe III trovare nei nostri supermercati, visita- scoperto che il trattore serve per svol- docenti. to, cavalcato e riprodotto dei simpatici gere molti lavori in fattoria tra i quali la asinelli, osservato le mucche e i tratto- semina, la raccolta e l’irrigazione ma M.e Laura Bellotti e ri e molto altro ancora. soprattutto che una volta tutti questi Leyla Bernasconi, lavori venivano fatti a mano dai nostri Sezione 2 Per approfondire tutti questi temi ab- antenati! Che fatica! biamo avuto la fortuna di avvalerci delle spiegazioni di un gran maestro, Durante queste visite i bambini sono ovvero il signor Guido Marty che si molto reattivi e interessati all’argo- occupa della Tenuta Bally. mento e riteniamo che questo tipo di
16 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 17 Oggi siamo pieni di... energia! Ho scelto di aprire questo argomento con l’energia idroelettri- sante: una riga di plastica è stata strofinata con un panno e Abbiamo costruito anche una pila con delle fette di patata e ca considerando che durante la scuola verde avremmo visita- avvicinandola ai capelli o a dei pezzettini di carta, gli stessi degli strati di rame e zinco, sulla base dell’invenzione di Ales- to la centrale idroelettrica del Luzzone. venivano attratti dalla riga. Gli esperimenti affrontati han- sandro Volta! no seguito sempre un percorso a fasi di tipo scientifico, In quell’occasione abbiamo potuto porre le nostre domande, aiutati da alcune icone interessanti proposte dal “gruppo Il programma continuerà con l’allestimento di un questionario preparate a scuola, al responsabile della struttura e approfon- esperti di scienze naturali”. Queste sono in breve le tappe: sul risparmio energetico. dire alcuni aspetti sul funzionamento della centrale. Ritornati a porsi domande, formulare ipotesi, sperimentare, analizza- scuola abbiamo commentato alcune foto della visita e abbia- re i dati, trarre conclusioni. Ma l’energia cos’è?? Protoni, flusso di elettroni, cariche positi- mo messo per iscritto l’intervista al responsabile. ve e negative,… l’argomento si fa un po’ ostico! Meglio concentrarsi sul “come si manifesta, cosa ci permette di fare”. Sorge allora una domanda: “Come accendiamo una lampadina?” Questa parte molto pratica, dove i ragazzi hanno potuto spe- rimentare semplici circuiti elettrici, l’abbiamo trattata durante alcune interessanti lezioni di arti plastiche, condotte dalla ma- estra Maria Grazia. M.o Rosario Mistretta Classe V In seguito un gruppo di ragazzi ha svolto una piccola ricerca Parallelamente al discorso scientifico, abbiamo poi affronta- sulla centrale idroelettrica, sulla base di alcune domande e cu- to “L’illuminazione di una volta”. Ho portato una lampada a riosità emerse nel corso delle attività. L’itinerario è proseguito petrolio ed una a olio e qualche allievo è riuscito ad avere con un diagramma brainstorming della parola ENERGIA. informazioni dai nonni e bisnonni sul come si illuminavano le stanze ai loro tempi. Un argomento che sempre affascina è Ciò ci ha permesso di: quello dei fulmini, così ho portato un filmato che ne parlava. – differenziare i produttori e i consumatori di energia; I ragazzi hanno avuto la possibilità di seguire la proposta – distinguere sommariamente le forme e le fonti di energia; didattica intitolata “Giocaenergia”. – esporre le esperienze dei ragazzi legate all’energia; – capire dove si concentravano gli interessi. Una collaboratrice del professor Häusermann ha accompa- gnato gli allievi in un divertente percorso attraverso le varie Dal diagramma emergeva che l’aria faceva parte delle espe- forme di energia. rienze concrete dei ragazzi. Prima di prenderla in considera- zione come elemento in grado di sviluppare energia, ne ab- biamo studiate alcune sue caratteristiche. Così siamo partiti da una semplice domanda: “L’aria pesa?”. Sono state diverse le esperienze svolte, alcune proposte dal docente e altre da- gli allievi, prima di convincere tutti che l’aria avesse un peso. Questi esperimenti ci hanno permesso di parlare della di- stinzione tra massa e peso, della resistenza, dell’attrito che fa l’aria a dipendenza della forma dell’oggetto, e che spo- standosi poteva creare energia. Non solo: per strofinio poteva elettrizzare dei corpi. Molti ra- gazzi avevano riportato inizialmente esperienze che si rife- rivano all’elettrizzazione dei corpi (elettricità statica). Quindi abbiamo svolto anche in questo caso un’esperienza interes-
18 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 19 Come accendiamo una lampadina? Infine ognuno di loro ha potuto costruire una torcia con una scatola di fiammiferi, una lampadina, batterie e carta alu. Il lavoro sull’energia continuerà con l’utilizzo di pannelli solari. Il maestro Rosario ed io cercheremo di proporre ai ragazzi una situazione che stimoli il loro interesse, dove dovranno mobi- litare le loro conoscenze e le loro capacità, sia per quel che riguarda le arti plastiche, sia per quello che riguarda la mate- matica e la geometria. Ognuno potrà sviluppare il progetto a seconda delle proprie abilità. Noi saremo sempre a disposi- zione per rispondere alle loro domande e a dare un aiuto, ma questa volta dovranno in prima persona mettersi in gioco per trovare la soluzione migliore per realizzare il loro progetto. Visto lo stimolante e coinvolgente programma sull’energia Nella lezione seguente i ragazzi hanno avuto modo di trarre Il compito che abbiamo deciso di proporre ai ragazzi è la co- trattato dal maestro Rosario, ho colto l’occasione per poter delle conclusioni: ci sono materiali che conducono energia, struzione di un oggetto che si muova unicamente con l’utilizzo lavorare con i ragazzi su questo tema. come il metallo, lo zinco, il rame e la carta alu, e altri che non la dell’energia solare. conducono, come la plastica, il legno, ecc. Per permettere agli allievi di rispondere alla domanda “Come Ho acquistato dei pannelli solari, un motorino e un’elica, e accendiamo una lampadina?” ho messo loro a disposizione nell’aula di arti plastiche gli allievi possono trovare diversi ma- degli elementi che, assemblati, formassero dei semplici cir- teriali per la loro costruzione. cuiti elettrici capaci di illuminare dei LED e delle piccole lam- padine. Ai ragazzi, suddivisi in gruppi di due, ho consegnato Insieme abbiamo elencato una serie di elementi che si potreb- una scatola contenente diverso materiale, sia conduttore bero muovere tramite energia solare, giostrine, carillon per che isolante, per la costruzione di questi circuiti. neonati, piccoli aerei, motoscafi, soprammobili e altro anco- ra. Ognuno, dopo un primo schizzo, dovrà preparare il vero e Hanno trovato delle batterie con voltaggi diversi, del materia- proprio progetto, decidere le misure, quali materiali utilizzare, le in metallo e in plastica, carta alu, piccoli LED, lampadine, come assemblarli, dove posizionare il pannello solare e il mo- porta lampadine, fili da elettricista, coccodrilli, e una pasta torino. Poi prepareranno dapprima un modellino in scala reale preparata con farina, limone, acqua e sale che conduce l’e- utilizzando carta e cartoncino, e infine realizzeranno la loro co- lettricità. struzione con il materiale deciso. Gli allievi hanno provato e riprovato, finché sono riusciti a col- Siamo sicuri che i ragazzi ci sorprenderanno ancora una volta, legare correttamente i materiali e a formare un circuito in cui e sicuramente esporremo i loro lavori per valorizzare quanto fluisse energia… finalmente lampadine e LED si sono accesi! da loro eseguito. Tutti erano elettrizzati da ciò che erano riusciti a fare. M.a Maria Grazia Cugno-Cometta Docente di arti plastiche
20 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 21 Il nuovo Piano di studio e l’educazione fisica La specificità dell’educazione fisica Nel 2015 è entrato in vigore il nuovo sia per quanto riguarda l’azione vista ricerca), ma della personalità globa- L’obiettivo del docente di educazione La dimensione relazionale Bibliografia Piano di studio della scuola dell’obbligo dall’esterno (spostamenti, finte, arresti, le del soggetto che agisce e delle sue fisica è quindi di intervenire sulle con- Essa evidenzia il rapporto con gli altri e – A cura di: Agosti Fabrizio, ticinese. L’attuale documento di riferi- ecc.), sia per quanto riguarda il modo motivazioni, della presa di decisioni, dotte motorie attraverso cinque dimen- la comunicazione motoria. Tanti giochi Canuti Francesco, Corti Emiliano, mento non è più, come nel passato, un in cui la stessa è percepita soggettiva- delle strategie motorie ecc. sioni della personalità dell’allievo. Que- e attività sportive si svolgono in gruppo De Micheli Nicola, Ferretti Enrico, programma d’insegnamento che elen- mente dal bambino (intenzioni, perce- ste ultime ci permettono di osservare e il comportamento di un individuo ac- Lorenzetti Dante, Rapp Marco, cava quali temi e argomenti andavano zioni, emozioni, ecc.). Ai dati misurabili oggettivi (punteggi, l’individuo che si muove e di analizzare quista un significato educativo nuovo Rossi Flavio (2006). trattati nei rispettivi settori formativi, tempi, distanze, ecc.) si associano i il suo processo di apprendimento nel se viene messo in relazione al compor- Educazione e Motricità. bensì di un piano che indica quali com- Durante gli anni di scolarizzazione ob- dati soggettivi (timidezza, desiderio di corso dell’anno. tamento dei suoi compagni o avversari. – Gruppo HarmoS (2015). petenze e risorse un allievo dovrebbe bligatoria gli allievi devono poter svol- comunicare o meno con i compagni, Le dinamiche di gruppo, basate sulla Piano di studio della scuola aver sviluppato al termine delle prin- gere un’attività fisica variata e poter desiderio di vincere, gioia, paura, ag- La dimensione affettiva presenza o assenza di relazioni di co- dell’obbligo ticinese. cipali scadenze formative previste. Le affrontare diverse situazioni motorie gressività, frustrazione, ecc.) forse più Stati d’animo, sentimenti ed emozioni operazione o antagonismo, influenze- Bellinzona competenze in educazione fisica sono affinché si confrontino con se stes- difficili da interpretare, ma sicuramente toccano profondamente i giochi e gli ranno pertanto in modo marcato le no- – Pierre Parlebas (1997). definite come “l’insieme delle condotte si (competenze psicomotorie), con gli di importanza decisiva per lo sviluppo sport; gioia o frustrazione, desiderio stre attività educative. Giochi e sport. Il capitello motorie che consentono di rispondere altri (competenze sociomotorie) e con dell’essere umano. d’affermazione, autostima, espressio- con esito positivo alle esigenze poste l’ambiente fisico (competenze motorie ne di aggressività e il gusto del rischio Osservando, lavorando e valorizzando da una situazione motoria”. legate all’ambiente). Per questo motivo, utilizzare il termine sono alcune emozioni che emergono queste dimensioni (attraverso la scelta L’educazione fisica dunque, propo- movimento appare riduttivo e, per fo- frequentemente dalle nostre attività. di attività fisiche e sportive pertinenti), Il termine condotta motoria corrispon- nendo attività motorie e sportive, non calizzare l’attenzione sulla globalità del Nelle condotte motorie l’inconscio mo- s’interviene sulle condotte motorie, fi- de a tutto ciò che interviene durante si occupa solo del movimento e della soggetto che si muove, viene utilizzato torio influisce sull’esito dell’azione mo- nalità ultima dell’educazione fisica per lo svolgimento di un’azione motoria, tecnica (benché siano parte della sua il concetto di condotta motoria. toria. lo sviluppo globale dell’allievo. La dimensione biologica Ma. Sabrina Paulus È la dimensione più conosciuta; sap- Docente di educazione fisica piamo infatti che l’attività fisica influi- sce positivamente sul sistema cardio- vascolare, muscolare e osseo. La dimensione cognitiva Anche l’influenza della motricità sullo sviluppo dell’intelligenza del bambino è riconosciuta. L’individuo che agisce deve elaborare le informazioni prove- nienti da altre persone (per esempio anticipando le azioni di compagni e avversari), oppure quelle provenienti dall’ambiente fisico (per esempio l’in- clinazione del terreno o la presenza di ostacoli), per poi prendere delle deci- sioni. Tra gli aspetti cognitivi rientrano anche le capacità coordinative e le abi- lità tecniche. La dimensione espressiva Nel pattinaggio artistico, nella ginnasti- ca ritmica, nelle attività circensi, nell’e- spressione corporea o nella danza vie- ne mostrata una creatività motoria il cui fine è estetico e poetico. Viene qui sollecitata la componente espressiva ed estetica.
22 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 23 Una didattica senza fretta Notizia Flash “Una didattica è fortemente influenzata dai modi Nuovi Docenti della strutturazione temporale e della disposizione spaziale all’interno delle classi e della scuola” (Gennari, 2002) Nome, Cognome Elisa Caramazza Domicilio Taverne Professione Studentessa del 3° anno al DFA Passioni/hobby Libri, archeologia, leggere / narrare storie ai bambini. Il mio motto preferito “Historia magistra vitae” (traduzione: la storia insegna a vivere) Impressioni su quest’anno Potersi nutrire dell’esperienza di una docente esperta è una grande fortuna. Cosa penso dei colleghi Sono stata accolta calorosamente e ho apprezzato il buon clima dell’Istituto. Credo fermamente che un contesto Perché è importante che impariamo A.: Perché se no da grande ci fanno I colleghi dicono di me… Comunicativa, gentile, disponibile, intraprendente. accogliente costituisca una base si- a leggere? usare il computer e non sappiamo cosa cura per il bambino nel suo cammino fare perché non sappiamo le lettere. verso la conoscenza. Le sue domande, A.: Per imparare e sapere le cose. Nome, Cognome Sabrina Paulus i suoi bisogni devono coincidere con S.: Così da grandi possiamo leggere le Domicilio Grancia quelli del docente: il ritmo della gior- A.: Se impariamo a leggere tutti sapran- storie e anche altre cose ai bambini, Professione Docente di educazione fisica nata scolastica deve rispettare i diversi no leggere, così capiamo meglio cosa se sappiamo scrivere possiamo man- “tempi” di crescita e costruzione del dobbiamo fare. Impariamo a scrivere dare i messaggi con il telefonino. Passioni/hobby Calcio e basket con gli amici, mountanbike, cantare, sapere dei bambini. per mandare i messaggi alla mamma. viaggiare, passare il tempo con la famiglia. E.: Se sappiamo leggere possiamo Il mio motto preferito “Non mollare mai” Il tempo di crescita mira a rispettare il D.: Impariamo a leggere così possia- leggere i messaggi che ci scrivono benessere psicofisico del bambino: il mo leggere le cartoline e i libri. e dobbiamo imparare a scrivere per Impressioni su quest’anno Mi sono trovata subito a mio agio, tutti mi hanno accolto ritmo della vita, della giornata scolasti- mandare dei messaggi giusti. a braccia aperte. ca, delle relazioni, degli apprendimen- G.: Se sappiamo scrivere possiamo Cosa penso dei colleghi Fantastici, accoglienti. ti si accorda in una calma che vuole scrivere delle storie ma anche delle M.: Perché quando siamo grandi e vo- bruciare il tempo. Nell’ambito dell’ac- parole e poi possiamo anche leggerle. gliamo fare i maestri dobbiamo legge- I colleghi dicono di me… Comunicativa, entusiasta, contribuisce a creare quisizione di una scrittura alfabetica re le storie ai bambini, ma dobbiamo un buon clima all’interno della sede. significa partire dal vissuto personale Y.: Perché quando saremo adulti dob- anche saper scrivere per mandare le attraverso la propria scrittura (scrittura biamo sapere leggere e scrivere, così cartoline e i messaggi. Nome, Cognome Mirko Tripputi spontanea) per poi, con il tempo, co- possiamo raccontare le storie ai bam- gliere le regolarità e le convenzioni nei bini e scrivere le lettere agli amici. S.: Perché così da grandi possiamo Domicilio Lugano testi letti e copiati. usare il telefonino e mandare i mes- Professione Insegnante di musica M.: Perché così possiamo sapere cosa saggi, se sappiamo leggere possiamo Bisogna anche dare un senso a uno c’è scritto sui libri e sui fogli e possia- leggere dove troviamo delle scritte. Passioni/hobby Mare e montagna, paesaggi sonori. scritto, dare quindi tempo ai bambini mo fare le schede di scrittura. Il mio motto preferito “Chi fa da sé fa per tre” di sperimentare la scrittura non alfa- M.a Jenny Candolfi Impressioni su quest’anno Sono soddisfatto di affinare l’intelligenza betica. Senza fretta né ansia i bambi- M.: Perché quando diventiamo grandi e gli allievi di I musicale dei bambini. ni possono così imparare a scrivere in dobbiamo fare un lavoro e dobbiamo modo convenzionale, liberi di arrivare sapere che cosa ci scrive il capo. Cosa penso dei colleghi Grandi lavoratori. alla scrittura alfabetica con i loro tempi. I colleghi dicono di me… Spiritoso, con idee originali, sa intrattenere Il docente ha il compito di guidare gli al- N.: Perché se no da grandi non sappiamo positivamente gli allievi. lievi, non deve però forzare i loro tempi spiegare ai bambini le cose, per esempio o sostituirsi al loro processo di ricerca. le comunicazioni che ricevono a scuola.
24 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 25 Birdwatching La seconda elementare “a caccia” di uccelli Uno dei temi trattati quest’anno con la re eventuali timidi visitatori. In questo ar- Per realizzarla ci serve della colla classe riguarda lo studio degli uccelli. ticolo vogliamo condividere con i lettori bianca e delle foglie per mimetizzare Nella stagione fredda la costruzione di la nostra esperienza, pubblicando alcu- la nostra mangiatoia. Per raccogliere mangiatoie per gli uccelli rappresenta ne foto corredate dal commento scritto le foglie siamo andati al parco. Non è un bel vantaggio, non solo per i volatili, dai bambini. stato molto facile perché, se c’è ven- ma anche per chi è interessato ad os- to come è capitato a noi, le foglie che servarli da vicino. Così la classe, divisa Costruzione della mangiatoia sono state raccolte volano via, idem in gruppi, ha progettato e costruito delle in classe per quelle già incollate. Ma non do- mangiatoie da collocare fuori dalla fine- In classe abbiamo disegnato delle fine- vete preoccuparvi perché, quando il stra della nostra aula. strelle sui cartoni del latte e le abbiamo lavoro sarà asciutto, le foglie rimar- ritagliate. Poi abbiamo forato il cartone ranno ben attaccate. Purtroppo, forse a causa dello spazio per infilare un bastoncino di legno che poco protetto dalla vegetazione o per tenga aperte le finestrelle. Alla fine ab- Le mangiatoie nel bosco colpa della strada che corre nelle imme- biamo fatto due nuovi fori in basso per I vari gruppi hanno scelto un albero diate vicinanze del giardinetto, le visite infilare un altro bastoncino che servirà per appendere la mangiatoia riem- alle mangiatoie sono risultate troppo come appoggio per gli uccellini. pita di semi di girasole e altri semi. sporadiche. Abbiamo dunque pensato Dopo tre giorni siamo ritornati nel di costruire, sempre a gruppi, delle man- “Mimetizzazione” della mangiatoia bosco muovendoci silenziosamente giatoie da sistemare nell’aula-bosco, Stiamo lavorando ad un progetto per e abbiamo cercato dei nascondigli dove ci siamo poi appostati per avvista- attirare gli uccelli, cioè una mangiatoia. per avvistare gli uccelli. Quando un gruppo avvistava degli uccelli, anno- tava il nome su un foglio, aiutando- Risultati dell’osservazione Gruppo 5: pettirosso, corvo, scriccio- si con la lista illustrata delle specie Ecco le specie osservate dai vari lo, cuculo, ghiandaia, poiana, picchio presenti nel bosco. gruppi. muratore, allocco (!), colombaccio, sparviere. Il kit dell’ornitologo Gruppo 1: cinciallegra, pigliamosche, Ogni gruppo aveva a disposizione un capinera, picchio muratore, merlo, Mamma mia, che scorpacciata! Incre- kit che comprendeva vari strumenti picchio rosso maggiore, scricciolo, dibile, vero? Soprattutto pensando che che avrebbero potuto facilitare l’os- sparviere. il maestro Pietro è riuscito ad avvistare servazione e il riconoscimento. la miseria di sole tre specie (pettiros- Gruppo 2: pigliamosche, cinciallegra, so, ghiandaia e cinciarella)… codibugnolo, rampichino, allocco (!), cincia bigia, fringuello, fiorrancino, M.o Pietro Brughelli poiana, scricciolo, picchio muratore, Classe II ghiandaia, colombaccio, pettirosso, sparviere, cinciarella, cuculo, nibbio bruno. Gruppo 3: picchio rosso maggiore, pettirosso, scricciolo, ghiandaia, fior- rancino, picchio muratore, poiana, co- dibugnolo, cinciarella, picchio verde, rampichino, capinera, pigliamosche, cuculo, cincia bigia. Gruppo 4: capinera, cinciarella, fior- rancino, ghiandaia, cinciallegra, pet- tirosso, colombaccio, picchio rosso maggiore, picchio verde, cuculo, pic- chio muratore, pettirosso.
26 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 27 I Lapbook... un modo di imparare La classe 4A ha avuto all’inizio dell’an- Che cos’è un lapbook? A cosa serve un lapbook? no scolastico l’opportunità di entrare in contatto con un modo di lavorare “Lap” significa “grembo” ma anche Si tratta di un approccio molto in- Secondo la nostra esperienza un che richiedesse collaborazione, con- “falda, lembo, balza, piega”. il verbo “to teressante utilizzato dalle mamme lapbook serve a: divisione e autonomia. Lo spunto è lap” significa “avvolgere, piegare, ripie- americane che fanno scuola a casa. partito dall’arrivo di un nuovo allievo gare, sovrapporre, sovrapporsi”. Il Lap Funge da mappa concettuale tridi- … conoscersi meglio: in quinta classe al quale abbiamo vo- di Lapbook è un misto di questi due si- mensionale. ne abbiamo fatto uno sulla nostra luto dedicare un lapbook su Bioggio. gnificati. Il Lapbook è una cartelletta, un estate 2017. Lo abbiamo creato con È stato per tutti una buona occasione piano di lavoro, facilmente consultabile I nostri lapbook hanno avuto come testi e disegni; per rivedere le informazioni acquisite tenendolo in grembo in quanto è un co- tematica: le vacanze estive, Bioggio e l’anno precedente. struito usando un supporto semirigido la formica. Presto ne faremo uno sui … far conoscere: come base. Al suo interno sono con- poligoni per la geometria. ne abbiamo ideato uno su Bioggio con Il testo che state per leggere sono le servati minibook o template ripiegabili e tutte le informazioni necessarie per far riflessioni degli allievi su questo modo richiudibili. Quando il lapbook si chiude All’inizio dell’anno abbiamo inizia- conoscere il nostro paese in un modo di lavorare che è stato applicato in al- le falde si sovrappongono su se stesse. to con un minilibro per revisionare la più creativo e simpatico a un nuovo al- tre due occasioni (vacanze estive e Dobbiamo pensare al lapbook come a categoria dei nomi nell’ambito della lievo arrivato nella nostra scuola. Sia- scienze). una sorta di postazione di lavoro con riflessione sulla lingua e più tardi uno mo stati contenti di regalarglielo; tanti cassetti da aprire e chiudere per sulla struttura dell’albero. ritrovare i contenuti. (cit. LIM Gottardi) … conoscere meglio un argomento: Principalmente abbiamo usato la car- ne abbiamo fatto uno sulle formiche Un lapbook è una cartelletta formata ta bianca o colorata, ma si possono per conoscere meglio il loro stile di vita, da un foglio A3 con all’interno infor- usare anche materiali diversi come il la loro anatomia e il loro ciclo di vita. mazioni su un argomento specifico. mussgummi. Ci vogliono inoltre for- Le informazioni all’interno sono distri- bici, colla, matite e matite colorate o La nostra esperienza buite in minilibri o template. pennarelli e fantasia. Non sapevamo nulla sui lapbook, ma ci siamo subito incuriositi e ascol- tando le indicazioni della maestra ne abbiamo realizzati prima sotto la sua guida ma anche in autonomia ideando e progettando tutti i passaggi (quello su Bioggio). È stato impegnativo perché abbiamo dovuto pensare molto per scegliere i vari sottoargomenti e capire come or- ganizzare i minilibri e template. Questo lavoro ci ha obbligati a con- frontarci, collaborare e qualcuno è ri- uscito anche a migliorare la sua auto- nomia trovando soluzioni e prendendo decisioni da solo o in gruppo. M.a Malika Khali con gli allievi della IV A
28 | Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 Qui Scuola | Anno scolastico 2017–2018 | 29 Finalmente sugli sci! La tanto attesa settimana bianca si è svolta a marzo per le due classi di quarta del nostro Istituto scolastico Era da settembre che non vedevamo nulla. Abbiamo anche sciato accanto stata diversa dall’altra. Lunedì abbia- l’ora della settimana bianca e final- allo snowpark ma i nostri monitori non mo giocato a giochi di società, martedì mente a inizio marzo è giunto il mo- ci hanno permesso di sciare lì dentro invece è stata organizzata una serata mento di partire in direzione di Airolo. per la nostra sicurezza. Sapete cos’è cinema e mercoledì siamo diventa- lo snowpark? È una pista piena di salti ti stilisti e modelli per creare e sfilare È stata la settimana più bella del mon- e altro. con abiti originali fatti di giornale. Gio- do! Vivere tutti insieme e sciare per vedì sera invece siamo andati a dormi- cinque giorni di fila ci è davvero pia- Noi, medi e buoni, abbiamo anche re presto e il gran finale è stato vener- ciuto molto! avuto la fortuna di sciare fino a valle dì dopo pranzo: una scatenatissima lungo la pista rossa che sul finale di- discoteca diurna prima di ritornare a Il primo giorno, dopo esserci sistema- venta nera. Arrivati in fondo aspettava- Bioggio. ti nelle camere e aver pranzato, sia- mo i nostri compagni principianti che mo saliti a Pesciüm dove i monitori ci scendevano da Pesciüm con la funivia. È stata una settimana meravigliosa! hanno suddiviso in gruppi. Chi di noi Non vediamo l’ora della settimana ver- era nel gruppo dei principianti ha ini- La cuoca ci ha preparato ogni giorno de all’inizio della quinta! ziato a sciare in pianura con uno solo una merenda squisita. Poi tra la me- sci, usandolo come un monopattino. renda e la cena facevamo la doccia e M.a Fabiana Moretti Sembrava difficile stare in equilibrio avevamo del tempo libero per scrivere e gli allievi della IV B ma dopo pochi minuti tutto è diventa- le cartoline, telefonare ai nostri genito- to più semplice! Abbiamo poi provato ri e giocare liberamente nelle camere a salire “a scaletta” per qualche metro o in mansarda. di pista e a scendere provando a fre- nare a spazzaneve. Il secondo giorno A volte c’era un po’ di confusione per- siamo saliti più su con il tapis roulant e ché stavamo organizzando uno scher- già scendevamo sciando meglio. Sia- zo alla Fabiana. Lei ci è cascata in pie- mo diventati bravi in fretta così, mer- no: ha aperto la porta sopra la quale coledì, abbiamo imparato a prendere avevamo appoggiato un bicchiere di il piattello e abbiamo affrontato la no- plastica pieno di pezzetti di carta che stra prima pista blu. Eravamo talmente le sono caduti in testa come coriando- bravi che abbiamo poi iniziato a sciare li. Lei non si è arrabbiata ma rideva. È con i bastoni e a fare anche dei salti stato divertente! durante le discese. Abbiamo anche af- frontato una pista rossa, la prima volta A volte avevamo dei compiti da svol- tutti “a serpente” poi ognuno per con- gere per aiutare la cuoca e le signore to suo. Il monitore Antonello è stato delle pulizie: dovevamo apparecchia- bravissimo e lo ringraziamo per averci re, sparecchiare e riordinare le came- insegnato a sciare. re. Le tre signore erano molto gentili e la cuoca era una cuoca eccezionale. Il Chi di noi invece era nel gruppo dei pasto più buono che ha cucinato sono medi o dei buoni ha preso fin da subito state le lasagne ma anche per dessert il piattello e l’ancora per affrontare le ci offriva sempre cose buonissime piste rosse e quelle nere. Su queste come il budino, le crostate e il gelato. piste alcune cadute ci sono state ec- come! Uno di noi, nel gruppo dei medi, Dopo cena, ogni sera, c’era un’attività è uscito dalla pista ed è finito nella da svolgere tutti insieme per divertirci neve fresca verso un piccolo burro- prima di andare a dormire. Le serate ne ma fortunatamente non si è fatto sono state molto belle e ogni serata è
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