#iorestoacasa Teho Teardo e la voce di Elio Germano - Il Discorso

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#iorestoacasa Teho Teardo e la voce di Elio Germano - Il Discorso
#iorestoacasa con…                                  Teho
Teardo e la voce di                                 Elio
Germano
Stasera 19 marzo alle 21, sulla pagina Facebook del Css il
terzo appuntamento di #iosonomecenate avrà come protagonista
Teho Teardo assieme alle voci di Elio Germano e Daniele Della
Vedova e la potenza civile ed artistica della poesia di Pier
Paolo Pasolini.

Applicando il decreto #iorestoacasa dal profilo Facebook del
CSS Teho Teardo suonerà dei brani in editi dal vivo dal suo
studio e sarà accompagnato dalle voci registrate di Elio
Germano   e Daniele Della Vedova che leggeranno invece in
italiano e in friulano una poesia di Pasolini Cjiant da li
Ciampanis dal testo quanto mai evocativo che ad un certo punto
recita: “non avere paura”.

Gli spettatori, rigorosamente da casa possono partecipare
gratuitamente ai video in streaming il cui contenuto resterà
visibile su Fb e disponibile sul sito cssudine.it e diventare,
allo stesso tempo, mecenati grazie allo strumento dell’art
bonus predisposto dal MiBact, Ministero per i beni e le
attività culturali e per il turismo. Ciò che verrà raccolto
sarà destinato dal Css agli artisti stessi e corrisposto
interamente in giornate lavotative.

Teho Teardo ha fatto sapere che devolverà il compenso e
eventuali altre donazioni Art bonus all’associazione Linea
d’Ombra che si occupa di aiutare i profughi che dalla linea
balcanica arrivano in Italia per ricominciare una nuova vita.

Io sono mecenate prevede che gli artisti vengano scritturati
per la giornata di lavoro dal CSS mentre gli spettatori
tramite l’Art bonus possono effettuare una erogazione tramite
bonifico di qualunque cifra a partire da 1 euro e di godere
#iorestoacasa Teho Teardo e la voce di Elio Germano - Il Discorso
dei benefici fiscali sottoforma di credito di imposta
(recupero del 65%     di quanto donato). Il donatore se lo
desidera entrerà nell’elenco dei mecenati per l’arte e la
cultura pubblicato sul sito Art bonus ove potrà scaricare la
ricevuta con l’evidenza della causale Art bonus       – ente
beneficiario oggetto dell’erogazione.

PREMIO LUCHETTA 2020, 17^
EDIZIONE.
#PREMIOLUCHETTACONTINUA MA DA
REMOTO, LINK FESTIVAL DEL
GIORNALISMO SLITTA A DOPO
L’ESTATE

Gioavva Botteri

È   Giovanna   Botteri,   corrispondente   RAI   da   Pechino,   la
#iorestoacasa Teho Teardo e la voce di Elio Germano - Il Discorso
presidente di Giuria del Premio Giornalistico internazionale
Marco Luchetta 2020: già Premio Speciale Luchetta 2015 e in
queste settimane presenza quotidiana nelle case degli italiani
con l’intenso e drammatico filo diretto che la impegna dalla
Cina. Giovanna Botteri è stata per 12 anni corrispondente Rai
dall’ufficio di New York e come inviata speciale ha seguito
alcuni dei più rilevanti avvenimenti del nostro tempo, dal
crollo dell’Unione Sovietica all’inizio dei bombardamenti su
Baghdad nel 2003. «Il Premio Luchetta 2020 prosegue – annuncia
Giovanna Botteri in un video inviato ai promotori – La Giuria
continuerà in questi giorni ad esaminare online, da remoto, i
reportage pervenuti per questa 17^ edizione. In questo modo,
lavorando da casa, possiamo realmente contribuire a salvare
vite umane e a prevenire tanta sofferenza. E in questo modo,
come presidente di Giuria, potrò sentirmi anch’io da Pechino
più vicina a voi tutti, a Trieste». Per la prima volta,
quindi, la Giuria del Premio Luchetta non si ritroverà insieme
in seduta plenaria, per la consueta definizione delle Terne
finaliste: la decisione, presa in ottemperanza alle misure di
contenimento del Covid – 19, introduce quest’anno una inedita
modalità di smart working, con i giurati coinvolti nelle fasi
di selezione a diverse latitudini, in Italia e all’estero.
Dopo aver seguito e raccontato, dal gennaio 2020, la caduta
libera della Cina nella voragine del coronavirus, ma anche la
faticosa resilienza sino alla ripresa e risalita degli ultimi
giorni, Giovanna Botteri – impegnata nelle fasi di
preparazione del Premio Luchetta sin dallo scorso dicembre –
coordinerà adesso i lavori della Giuria per arrivare alla
proclamazione delle Terne finaliste nel mese di aprile. Ancora
una volta sarà una straordinaria istantanea del pianeta quella
tracciata dai reportage internazionali pervenuti alla Giuria
della    17^   edizione,    come   sempre    dedicati    alla
sensibilizzazione sulle violenze e sopraffazioni subite dalle
vittime più indifese, i bambini. Tante corrispondenze, dalle
trincee del mondo, legate alle cinque categorie nelle quali è
articolato il Premio Luchetta: tv news, tv reportage,
fotografia, carta stampata e web per testate italiane e
#iorestoacasa Teho Teardo e la voce di Elio Germano - Il Discorso
straniere. Gli obiettivi e le finalità del Premio si coniugano
con lo spirito umanitario che anima l’attività della
Fondazione Luchetta, nata all’indomani della tragedia di
Mostar nel gennaio ’94 – quando perdevano la vita i
giornalisti Rai Marco Luchetta, Alessandro Sasha Ota e Dario
D’Angelo – e dei tragici fatti di Mogadiscio nei quali veniva
ucciso il telecineoperatore triestino Miran Hrovatin, inviato
in Somalia con la giornalista Ilaria Alpi.

Istituito dalla Fondazione Luchetta con la RAI, organizzato da
Prandicom, il Premio è coordinato dalla curatrice Francesca
Fresa con il Segretario Generale della Giuria Giovanni
Marzini, che annunciano un’importante variazione di calendario
legata alla 7^ edizione di Link, Festival del Giornalismo: «in
conseguenza della pandemia in corso non sarà evidentemente
possibile onorare le date 7/10 maggio, originariamente
previste per il festival – spiegano – Link Festival 2020 è
quindi rimandato dopo l’estate, con l’obiettivo di rinnovare
l’appuntamento nella centralissima Piazza Unità, dove contiamo
di riallestire la Fincantieri Newsroom secondo una
calendarizzazione sinergica agli altri grandi eventi culturali
del Friuli Venezia Giulia, in stretto raccordo con i partners
istituzionali e privati. La 7^ edizione di Link riprenderà il
format collaudato di “presa diretta” con la notizia,
attraverso un intenso programma di talk, incontri, dialoghi e
interviste d’autore». Info e dettagli sul sito
www.premioluchetta.com www.fondazioneluchetta.eu

Enrico Liotti
INVITO DEL SINDACO di NOVARA
Alessandro    Canelli    alla
grande distribuzione presente
nel comune
A seguito delle numerose segnalazioni pervenute dal mondo
delle lavoratrici e dei lavoratori della grande distribuzione,
il Sindaco di Novara Alessandro Canelli precisa quanto segue:

“In questi giorni di grande emergenza sanitaria, mentre tutti
stanno cercando di fare uno sforzo per assicurare la salute
dei cittadini, non dobbiamo mai dimenticarci della salute di
coloro che in questo momento sono sul fronte per garantire i
servizi essenziali e i rifornimenti per le famiglie costrette
a casa.

Raccolgo l’appello di decine di lavoratrici e lavoratori della
grande distribuzione e delle organizzazioni sindacali e
invito, nonostante il DPCM non lo preveda espressamente, tutte
le catene della grande distribuzione presenti in città ad
uniformarsi a quelle che già l’hanno fatto, prevedendo
autonomamente:

– le chiusure domenicali delle strutture di vendita

– l’apertura dei centri vendita per 12 ore max al giorno
(dalle 8 alle 20)

– un contingentamento degli ingressi ai centri più prudente e
precauzionale

– la predisposizione della prova della temperature corporea a
distanza sia ai lavoratori e lavoratrici ad inizio turno sia
dei clienti in entrata, inibendo l’accesso a coloro che
registreranno temperature superiori ai 37,5°
– l’innalzamento dei livelli di tutela dei propri dipendenti
attraverso operazioni straordinarie di igienizzazione dei
locali interno e la messa a disposizione di adeguati
dispositivi di protezione individuale.

Allo stesso tempo, invito tutti i cittadini a recarsi al
supermercato solo se necessario, approvvigionandosi di generi
di prima necessità per un periodo quanto più lungo possibile
in modo tale da non recarsi quotidianamente, o quasi, a fare
la spesa.

Peraltro, mi sono già confrontato con il Viceprefetto Claudio
Ventrice il quale mi conferma che, su questo tema, domani ha
convocato un Comitato ordine e Sicurezza Pubblico. In questo
momento, tutti devono fare la loro parte, con un occhio di
riguardo nei confronti di coloro che stanno lavorando in
condizioni psicologiche ed emotive molto dure”.

MASSIMO RANIERI – Il concerto
del 17 marzo al Teatro Nuovo
Giovanni da Udine spostato al
31 luglio al Castello di
Udine
  IL CONCERTO DI   MASSIMO RANIERI PREVISTO PER IL 17 MARZO AL
    TEATRO NUOVO   GIOVANNI DA UDINE, A SEGUITO DELLE MISURE
SPECIALI ATTUATE   PER CONTENERE IL CORONAVIRUS, VIENE SPOSTATO
              AL   31 LUGLIO AL CASTELLO DI UDINE

I BIGLIETTI GIÁ ACQUISTATI RIMANGONO VALIDI PER LA NUOVA DATA
Il concerto di Massimo Ranieri al Teatro Nuovo Giovanni da
Udine, originariamente previsto per il 17 marzo, in seguito al
Decreto Ministeriale per fronteggiare l’emergenza sanitaria
del   Coronavirus,      viene   spostato     a   venerdì    31
luglio al Castello di Udine. I biglietti già acquistati
rimarranno validi per la nuova data. Nella nuova location
dello spettacolo verranno mantenuti settore e numerazione dei
biglietti già acquistati, mentre una nuova disponibilità di
tagliandi sarà in vendita sul circuito Ticketone nei prossimi
giorni. È possibile rivendere i biglietti acquistati
utilizzando la piattaforma Fansale di TicketOne. Il nuovo
appuntamento con “Sogno e son desto 500 volte” di Massimo
Ranieri in Friuli Venezia Giulia è inserito nella rassegna
“Udine Vola 2020” e nel calendario di eventi di “Udine
Estate”.            Tutte          le           informazioni
su       www.azalea.it          e        www.ticketone.it.

A 66 anni e dopo aver venduto oltre 14 milioni di dischi nel
mondo, la carriera di Ranieri non conosce sosta; nei prossimi
mesi l’artista porterà avanti diversi progetti paralleli, con
un’incessante attività live. Dopo 500 straordinarie repliche
in tutta Italia, “Sogno e son desto 500 volte”, lo spettacolo
di e con Massimo Ranieri, ideato e scritto con Gualtiero
Peirce, si rinnova e si conferma. Resta immutata la formula
vincente, con Ranieri interprete dei suoi grandi successi
musicali, ma sempre attore e narratore. In questa nuova
versione senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della
tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro,
naturalmente non mancheranno le sorprese. Ma stavolta,
soprattutto, Ranieri sarà sè stesso ancora di più. In scena ci
sarà un Massimo al 100%, che offrirà al suo pubblico tutto il
meglio del suo repertorio più amato e più prestigioso. In
“Sogno e Son Desto 500 volte”, Massimo Ranieri sarà
protagonista, con la sua consueta classe, di un viaggio
affettuoso, spettacolare e sorridente, attraverso grandi
canzoni e racconti particolari. I protagonisti, ancora una
volta, non saranno i vincitori o le imprese degli eroi, ma i
sognatori e la vita di tutti noi, un grande abbraccio con il
pubblico per un messaggio di gioia, pace e amore. Sul
palcoscenico Ranieri sarà impegnato nel duplice ruolo di
attore e cantante, nel portare in scena il teatro umoristico
di Nino Taranto e Giorgio Gaber e nell’interpretare, oltre ai
suoi successi evergreen divenuti la colonna sonora della vita
di milioni di persone, anche il grande repertorio della
canzone napoletana. A completare uno spettacolo travolgente
anche brani dei più celebri cantautori italiani e
internazionali: da Fabrizio De Andrè a Violeta Parra, da
Francesco De Gregori a Luigi Tenco, da Lucio Battisti a Pino
Daniele, da Charles Aznavour a Domenico Modugno.

E.L.
”Fuga dal pianeta terra”
scritta da Bobby Solo e
cantata dal cantante Friulano
Angelo Seretti
Una canzone interpretata dal cantante Friulano          Angelo
Seretti   aveva previsto alcuni mesi fa l’epidemia che ci
affligge. Con la canzone ”Fuga dal pianeta terra”scritta da
Bobby Solo il cantante Friulano aveva stranamente previsto in
tempi ancora non sospetti le conseguenze di un’epidemia
lanciando però anche un messaggio di speranza. Angelo Seretti
è un cantante Friulano che si esibisce sia in Italia che
all’estero,canta infatti in 5 lingue. Le canzoni da lui
interpretate sono state trasmesse da molte radio anche fuori
dai confini nazionali.
                       Alcuni mesi fa ha lanciato un brano dal
                       ritmo vivace scritto da Bobby Solo ed
                       Andrea Bellentani . La canzone è una
                       garbata denuncia socio-ambientalistica
                       dove non mancano i riferimenti ai virus
                       che stanno dando molti pensieri proprio
                       in questi giorni a tutta la popolazione
                       mondiale. Condensa i temi sociali cui
                       tutti siamo continuamente bombardati
                       dalla sovra-informazione, tanto da
                       voler “scappare”..anche se, in realtà,
                       ci esorta a prenderci cura della Terra,
                       nel senso più ampio del termine: non
                       solo ecologia, ma anche e soprattutto
“sociologia”, intesa come fare attenzione a corsi e ricorsi
della storia, del costume e della società..”civile”. .. Il
bellissimo brano è naturalmente ispirato ad un successo di
Bobby Solo (testo di Andrea Bellentani), con cui Angelo ha un
rapporto di stretta collaborazione ma soprattutto di
grandissima amicizia e stima, tanto che i musicisti del brano
sono quelli della sua band: Marco Quagliozzi, il leggendario
tastierista, alla chitarra la giovane principessa delle corde
Silvia Zaniboni, e menzione speciale ad Andrea Faggiani alla
batteria, avvocato e giramondo con la passione della musica.
Il brano è stato inciso negli studi Master Studio Audio &
Video Recording di Udine. Una chicca il video (disponibile su
Youtube) che è una vera opera di assemblaggio storico. Il
tutto è stato inciso alla fine dell’anno scorso e quasi subito
è anche arrivato un grande riconoscimento da aggiungere al
proprio carnet per il cantante friulano, che in poche
settimane, ha raggiunto il primo posto della classifica
europea dedicata alla musica indipendente. Tutto questo senza
l’appoggio di nessun produttore! La European Indie Chart è
una classifica particolarmente ambita dagli interpreti non
supportati da major discografiche, perchè è realizzata
esclusivamente in base al gradimento degli ascoltatori di più
di 100 stazioni radio FM e una ventina di web radio europee,
inclusa qualcuna che trasmette anche negli USA e in Canada.
“Sono fiducioso per il futuro e presto la situazione
migliorerà ma nel frattempo seguiamo i consigli degli esperti
stando in casa e dedicandoci     alle nostre famiglie e alle
nostre passioni ..” ci dice Angelo. “Tutti quelli che mi
conoscono sanno che la musica per me è una passione,
nonostante cerchi di soddisfarla con un certo perfezionismo.
Tanto è che sono già al ‘lavoro’ su altri progetti che mi
vedono anche come autore. A prestissimo altre novità!”
https://www.youtube.com/watch?v=6lbpBtsXxho

Da lunedì ‘Restiamo a casa
live – Aspettando Arte per la
libertà’
“RESTIAMO A CASA LIVE – ASPETTANDO ARTE PER LA LIBERTÀ”:
 OGNI GIORNO ALLE 15 UN ARTISTA DEL FESTIVAL IN DIRETTA
                         SOCIAL
CALENDARIO DELLE PRIME DUE SETTIMANE

  Lunedì 16 Marzo – Riccardo Noury – Portavoce Amnesty International
                                  Italia
             Martedì 17 Marzo – Chiara Patronella – Musicista

               Mercoledì 18 Marzo – Carolì – Street artist
              Giovedì 19 Marzo – Eleonora Betti – Musicista
             Venerdì 20 Marzo – Jessica Ferro – Street artist
             Sabato 21 Marzo – Elisa Erin Bonomo – Musicista
        Domenica 22 Marzo – Alessandra Carloni – Street artist
               Lunedì 23 Marzo – Carlo Valente – Musicista
       Martedì 24 Marzo – Gianluca dei Grace N kaos – Musicista
        Mercoledì 25 Marzo – Violetta Carpino – Street artist
                Giovedì 26 Marzo – Marco Cortesi – Attore
      Venerdì 27 Marzo – Guido e Jacopo dei Marmaja – Musicista
              Sabato 28 Marzo – Centocanesio – Street artist
               Domenica 29 Marzo – Michele Mud – Musicista

A partire da lunedì 16 marzo tutti i giorni alle ore 15 in diretta dai
social un appuntamento con un artista.

È questa l’iniziativa promossa da “Arte per la Libertà, il festival
della creatività per i diritti umani”, nato dall’unione di “Voci per
la Libertà – Una canzone per Amnesty” e “DeltArte – il Delta della
Creatività”, un’anima più musicale e una più artistica. Il festival
avrebbe dovuto prendere avvio a fine marzo, come sempre in provincia
di Rovigo, ma è stato rimandato a causa della situazione sanitaria
nazionale.

Aderendo con convinzione alla campagna #iorestoacasa nasce così il
minifestival on line “Restiamo a casa Live – Aspettando Arte per la
Libertà”: #restiamoacasalive. Con un pensiero anche a chi a casa non
ci può stare perché una casa non ce l’ha: #vorreirestareacasa. Un tema
forte che incrocia diritto alla salute e diritto all’alloggio.

“Restiamo a casa Live – Aspettando Arte per la Libertà” ha un
calendario giornaliero che proporrà performance in diretta streaming
sui social network legati al festival. Perché, come affermano Michele
Lionello e Melania Ruggini, i due direttori artistici, “il nostro
festival, e in più in generale la cultura del nostro Paese, non deve
fermarsi proprio ora e deve innanzitutto cercare di regalare emozioni
autentiche e momenti di spensieratezza a tutti.”

Ogni giorno dai profili social (Facebook, Instagram e Twitter) di Arte
per la Libertà,Voci per la Libertà e Deltarte, si collegheranno
musicisti, cantanti, street artist, pittori e pittrici, attori e
attrici, per condividere un pezzo del loro tempo ed esprimersi nel
loro linguaggio artistico.

Il primo appuntamento sarà con il Portavoce di Amnesty International
Italia, Riccardo Noury, che parlerà del rapporto tra arte e diritti
umani e del profondo legame tra “Voci per la libertà” ed Amnesty
International; a seguire alcuni degli artisti che negli ultimi anni
sono stati protagonisti del festival. La prima settimana sarà tutta al
femminile con Chiara Patronella, Carolì. Eleonora Betti, Jessica
Ferro, Elisa Erin Bonomo ed Alessandra Carloni.

Nella seconda settimana Carlo Valente, Grace N kaos, Violetta Carpino,
Marco Cortesi, Marmaja, Centocanesio e Michele Mud. A seguire altri
artisti per uscire dalla quarantena e ricominciare ad incontrarsi.

Tutti i giorni alle ore 15.00 in diretta su: www.facebook.com/-
arteperlaliberta/                 –             www.facebook.com/-
vocixlaliberta – www.facebook.com/Deltarte/
www.instagram.com/-
vociperlaliberta/ – www.instagram.com/deltarte/https://twitter.com/-
vocixlaliberta – https://twitter.com/DeltArte

 #restiamoacasalive #aspettandoarteperlalibertà #iorestoacasa
      #noirestiamoacasa #vxl2020 #axl2020 #deltarte2020
   #laculturanonsiferma #lamusicanonsiferma #iosuonodacasa
      #nutriamolarte #nutriamolamusica #iostoacasaconaxl
#iostoacasaconvxl #iostoacasacondeltarte #aspettandoilfestival
  #aspettandoaxl #aspettandodeltarte #aspettandovxl #diretta
 #streaming #vorreirestareacasa #dirittiumani #andràtuttobene

                                  —–
ufficio stampa: Monferr’Autore

#iorestoacasa…   Con   gli
artisti  da  domani  sulla
pagina fb del CSS Teatro
stabile del Friuli Venezia
Giulia
#iorestoacasa con…gli artisti. Inaugura domani sabato 14 marzo
ore 21 #iosonoMecenate lo speciale format di visioni in
diretta sulla pagina Facebook del CSS Teatro stabile di
innovazione del FVG e di successivi streaming in differita. La
prima puntata di #iorestoacasa con… permette agli spettatori
digitali di partecipare a “distanza” al teatro – canzone
dell’attrice e cantante Nicoletta Oscuro e del
chitarrista Matteo Sgobino.

“Vogliamo invitarvi a casa – dichiarano i due artisti – per
trascorrere una serata insieme e attraverso la musica, il
canto, la poesia, le parole dei grandi autori e le nostre
riflessioni, stringerci in un abbraccio. Proviamo a proporvi
un esercizio di immaginazione e di speranza e lo faremo con i
mezzi che abbiamo, con il nostro lavoro artistico, perché,
come direbbe Tonino Guerra “… se volgiamo che il mondo vada
avanti dobbiamo tenerci per mano… “anche adesso che non ci
possiamo toccare”
Al progetto #iosonoMecenate hanno già aderito: Marta Cuscunà
(17 marzo), Teho Teardo con la voce di Elio Germano e Daniele
Della Vedova (19 marzo), Teatro Incerto/Claudio Moretti,
Fabiano Fantini, Elvio Scruzzi (21 marzo), Ksenija Martinovic
(24 marzo), Roberto Anglisani (26 marzo), Fabrizio Arcuri (28
marzo), Claudio Moretti (31 marzo), teatrino del Rifo / Manuel
Buttus e Roberta Colacino (2 aprile), Nicoletta Tari con
Filippo Ieraci (4 aprile), Paolo Fagiolo con Alan Malusà Magno
e Federico Petrei (9 aprile), Matteo Bevilacqua (11 aprile),
Francesco Collavino, Giuliano Scarpinato, Gabriele Benedetti,
Rita Maffei, Fabrizio Pallara, Massimo Somaglino e molti altri
se ne aggiungeranno nelle prossime ore.

#iosonoMecenate è un’iniziativa nata dalla volontà di
sostenere anche economicamente gli artisti e che darà la
possibilità al CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli
Venezia Giulia , come centro di produzione teatrale, ma anche
a comuni cittadini, a privati, aziende, associazioni, di dare
un importante contributo diventando “mecenati” grazie allo
strumento dell’Art bonus predisposto dal MiBACT Ministero per
i beni e le attività culturali e per il turismo.
L’Art bonus consente a soggetti privati di effettuare
erogazioni liberali in denaro per il sostegno alla cultura e
al tempo stesso di godere di importanti benefici fiscali sotto
forma di credito di imposta. Il donatore (se lo desidera)
entrerà nell’elenco dei Mecenati per l’Arte e la
Cultura pubblicato sul sito Art bonus, dove potrà scaricare la
ricevuta con l’evidenza della causale “Art bonus – Ente
Beneficiario – Oggetto dell’erogazione” necessaria per
l’ottenimento dell’agevolazione fiscale. Il singolo versamento
potrà essere di qualunque cifra a partire da 1 euro e
l’erogazione liberale potrà essere recuperata nell’ordine
del 65% a titolo di credito di imposta. Va segnalato che anche
la Regione Friuli Venezia Giulia (seconda regione in Italia)
ha deciso di sostenere il mecenatismo culturale attivando
dallo scorso anno un suo Art bonus regionale con la
possibilità di erogazioni più cospicue.

#Iorestoacasa   con…   prevede   che   gli   artisti   vengano
scritturati per la giornata di lavoro dal CSS, mentre gli
spettatori potranno fruire gratuitamente delle dirette online
e degli streaming in differita, ma soprattutto potranno
diventare “mecenati” e fare il loro Art bonus con
una erogazione tramite bonifico, versamento postale, carta di
credito e altre modalità previste. Quanto raccolto verrà
destinato dal CSS agli artisti stessi          e   corrisposto
interamente in giornate lavorative.

Tutte le istruzioni e informazioni sono online alla
pagina http://www.cssudine.it/stagione-iosonomecenate/2019
Arriva l’operazione 1Euro
Promotion   per   sostenere
artisti e scrittori
Finalmente una buona notizia per gli amici artisti. Grazie al
contributo di privati, addetti ai lavori e sostenitori
dell’Arte, della Musica e della Cultura, è stato possibile
fare partire l’operazione 1EURO PROMOTION. In cosa consiste?
Nella possibilità di aver garantiti 3 mesi di promozione a un
euro al giorno (praticamente 90,00 euro + IVA per tre mesi!!!)
per il tuo prodotto. Hai un album? Un singolo? Un videoclip?
Un romanzo? Ecco una bella occasione da non perdere.
In tanti stanno cercando di far sì che il sistema resista, non
muoia, causa questa infernale maledizione che sta colpendo il
mondo, la vita, la nostra già complessa e inquieta
quotidianità.         Per       informazioni         scrivete
a    1europromotion@gmail.com.       #lamusicauccidelamorte
#iorestoacasa

The Grudge: la recensione del
reboot di Nicolas Pesce,
ultimo capitolo della saga
nata con Ju-on
Tutto ebbe origine nel 2000, quando uscì Ju-on, di
Takashi Shimizu. Un film a basso budget, destinato
al solo mercato home-video, che diede origine a una
saga di film dell’orrore, creando il mito di Kayako
Saeki. Questo personaggio incarna uno stereotipo del
folklore giapponese, l’onryō, una sorta di fantasma,
di solito di sesso femminile, che vaga sulla terra
in cerca di vendetta. La pellicola ottenne un
successo inaspettato, tanto che ne venne fatta nello
stesso anno una versione per il cinema, seguita da
un sequel, Ju-on 2, e nel 2004 da un remake
americano, The Grudge, seguito da diversi altri
sequel.

Il reboot di Nicolas Pesce, prodotto da Sam Raimi,
potrebbe in realtà anche essere considerato un
sequel, ed è l’ultimo capitolo di questa saga,
uscito vent’anni dopo l’originale Ju-on, in piena
emergenza Coronavirus.
La storia incomincia quando Fiona Landers lascia la
sua casa a Tokyo, per trasferirsi in una piccola
cittadina     della   provincia    americana,    in
Pennsylvania, al numero civico 44 di Rayburn Drive.
Lei non ne è consapevole, ma si porta dietro la
maledizione che aveva dimora nella sua abitazione
orientale, che la spinge a massacrare figlia e
marito, prima di suicidarsi. Ma la maledizione
continua    a   infestare    la  casa,    colpendo
inesorabilmente chiunque vi metta piede.

Il nome del film da cui la saga si è originata, Ju-
on, in giapponese significa rancore (grudge in
inglese), e allude a un’altra credenza locale, per
cui se uno muore in preda a una furia cieca,
accumula energia negativa nel luogo ove avviene il
fattaccio, che ne rimane contaminato per sempre,
dando origine a una maledizione. Una maledizione che
si diffonde come un virus, seminando orrore e morti
atroci. Tutti i film della serie ruotano attorno a
questa credenza popolare giapponese, dimostrando per
l’ennesima volta l’inestricabile intreccio tra
cinema, cultura e società.

The Grudge: una storia che si dipana su diversi
piani temporali
La storia è ambientata tra il 2004 e il 2006, e
scorre su tre piani temporali principali. La
protagonista del film può essere considerata la
detective Muldoon, interpretata dalla brava Andrea
Riseborough, che si trova a indagare su un
misterioso incidente, nel quale ha perso la vita una
donna legata ai terribili eventi in Rayburn Drive.

Parallelamente si possono seguire i tragici fatti
accaduti nella casa infestata, che ha ereditato la
maledizione di Kayako Saeki, travasatasi nel corpo
di Fiona Landers. Assistiamo quindi alla mattanza
dei coniugi Peter e Nina Spencer, titolari di
un’agenzia immobiliare che cerca di mettere in
vendita la casa al numero 44 di Rayburn Drive, che
stanno attraversando una crisi coniugale legata alla
difficile gravidanza di Nina. I loro problemi
troveranno un tragico epilogo.

Il terzo piano temporale descrive i tragici fatti
accaduti alla famiglia Matheson, formata da due
anziani, che si trovano a dovere affrontare una
tragica situazione: lei è una malata terminale, e il
suo consorte pensa bene di chiamare un persona
esperta in eutanasia per aiutare la moglie ad
andarsene senza soffrire. Il demone che possiede la
casa ha però un’idea diversa su come gestire la
faccenda, che terminerà in un lago di sangue.

Le tre storie si intrecciano, mantenendo sullo
sfondo il massacro della famiglia di Fiona Landers,
suicidatasi tagliandosi la gola dopo avere
barbaramente massacrato la sua famigliola.

Insomma, il film è un’ordalia di mattanze che si
intersecano, e seguirle in parallelo non è facile
per uno spettatore, anche perché il numero dei
personaggi coinvolti è esorbitante.

The Grudge: un reboot non all’altezza dei primi film
della saga
L’affollamento di personaggi che si contendono la
scena non permette certo di approfondire il loro
spessore psicologico, anche perché vengono in genere
macellati vivi prima che si possa creare qualche
empatia con loro.

Da questo punto di vista, le morti atroci che si
susseguono lungo la storia alle volte sembrano fuori
luogo, sia perché troppo prevedibili, sia perché
spezzano la narrazione, rendendo difficile la
comprensione del racconto, che salta continuamente
tra un piano temporale e l’altro.

Fiona Sanders, è bene sottolinearlo chiaramente, non
è in grado di sostituire con efficacia l’originale
Kayako Saeki, diventata ormai una icona del genere
horror. Pensare di fare un reboot eliminando quella
che è diventata la bandiera della saga, che
probabilmente è rimasta scolpita nell’immaginario
collettivo occidentale proprio in quanto appartenete
a una altra cultura, che utilizza un repertorio
iconico differente dal nostro, è forse uno degli
errori più grossi fatti nel concepire questa
pellicola.

Nel film sono ovviamente presenti delle scene che
citano la versione originale, come la comparsa dello
spettro ai piedi del letto o la vasca da bagno
riempita con acqua scura, da cui emerge l’entità
malefica. Lungi dal ricreare l’effetto delle scene
originali, in questo reboot diventano dei sbiaditi
déjà-vu, destinati a rendere più prevedibili delle
scene che dovrebbero invece sorprendere e
terrorizzare lo spettatore.

Che dopo un po’ può anche cominciare a sbadigliare,
dal momento che seguire l’intreccio delle storie che
si intersecano richiede un impegno cognitivo non
indifferente. Visto che il film non ripaga lo
sforzo, non proponendo nulla di nuovo e originale, è
molto probabile che lo spettatore dopo una
mezz’oretta cominci a pensare alla lista della
spesa.

Peccato, anche perché la recitazione è di buon
livello, in particolare quella della protagonista,
l’attrice britannica Andrea Riseborough, e quella di
Demian Bichir, che interpreta il suo collega,
Goodman. Personaggio, quest’ultimo, detto per
inciso, al quale si fatica a trovare una funzione
narrativa.

Il The Grudge di Nicolas Pesce è l’ennesima
testimonianza di quanto la moda di riciclare
continuamente i miti cinematografici del passato sia
spesso un’operazione destinata a lasciare lo
spettatore con l’amaro in bocca, anche se il
produttore può assaporare un discreto successo al
botteghino.

Tra l’altro Sam Raimi si è anche risparmiato la
fatica di aggiungere un numero alla fine del titolo,
cosa che creerà qualche problema a chi deve, o
vuole, tenere la contabilità dei film di questa
saga. Ma forse è meglio così: di questa pellicola
tra un mese non si ricorderà più nessuno, e forse
non vale la pena distinguere tra i vari sequel,
reboot, cross-over, spin-off e chi più ne ha più ne
metta.

Film che, inspiegabilmente, continuano a dare spesso
molte soddisfazioni economiche ai loro produttori.
Misteri del cinema.

Teatro in emergenza : grave
crisi del settore!!
Per la grave situazione creata da questa emergenza pubblichiamo volentieri   il pensiero

del direttore della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Napoli
Se le restrizioni imposte sono dettate dalla necessità di
salvaguardare la salute pubblica, valore essenziale e di
indiscutibile priorità, noi gente di teatro, nel comprendere
la difficoltà del momento, non possiamo dimenticare quanto
tutto questo si tramuti in incubo per coloro che – e sono la
maggior parte – vivono nella precarietà e anzi hanno fin qui
fatto della precarietà stessa, se non un punto di forza (se
mai fosse possibile), certamente uno stile di vita.

In questo momento tanti colleghi senza lavoro e senza alcuna
protezione si trovano in serie, serissime difficoltà e senza
una possibilità di previsione sui tempi per l’uscita
dall’incubo. Andrebbe riformulato tutto il settore e pensiamo
ci sia una questione: garantire i lavoratori dello spettacolo
che in situazioni come queste dovrebbero poter contare su uno
stipendio minimo, di dignità.

Adesso il tema è soprattutto trovare come proteggere i più
deboli di una categoria già debole e precaria per suo statuto.
Il pensiero va molto concretamente ad alcuni colleghi docenti,
giovani e meno giovani, che non hanno spettacoli perché
saltati e non hanno produttori alle spalle, e che dunque le
prove erano pagate attraverso gli incassi previsti o i ben
ridotti cachet quando va bene, e non hanno ora nessun introito
attraverso l’insegnamento, la trasmissione della loro arte.
Semplicemente, drammaticamente fermi. Anzi fermi non lo sono
perché non lo sono mai stati e di certo stanno provando nuovi
spettacoli. Ma molti di loro non possono contare su depositi o
prestiti bancari per sopravvivere a questo momento. In altri
paesi sarà certo sempre dura, ma questa protezione garantita
in una qualche forma differenziata esiste… In questo caso
inoltre si tratta di stato di emergenza e si dovrebbe poter
coprire almeno il mancato guadagno attraverso semplici
verifiche. Credo che da artisti dovremmo approfittare per
imparare da questa esperienza e reimpostare tutto il settore e
non lasciare indietro nessuno, garantendo un salario minimo
almeno in questo tempo di calamità.
Molti ricordano in questi giorni quanto sia fondamentale la
Sanità Pubblica e non sia stata una buona idea risparmiare su
essa.

Noi crediamo che alla sanità dei corpi debba essere affiancata
la Sanitas dell’anima della cultura e della bellezza
attraverso teatro musica danza etc. etc. perché garantiscono
la sopravvivenza della parte specificatamente umana
dell’umanità…. Dobbiamo ora agire assieme e pensare sia
all’adesso con interventi urgenti e mirati sia al dopo. Non
possiamo aspettarci che un giorno si dirà: “pericolo scampato,
ne siamo fuori ” e tutti di corsa torneranno a teatro. Ci
vorrà tempo per ricostruire e ricucire, per ristabilire un
rapporto che questa interruzione ha fatto crollare rivelandosi
terremoto dell’anima oltre che epidemia, o pandemia se sarà
definita tale. Se questa Quaresima pare essere tremendamente
assimilata a quelle dei secoli passati in cui gli attori non
potevano lavorare e che vedevano come portatrice di miseria
(aborrendo il colore viola) è il momento per riflettere e
creare condizioni più umane e solidali … È urgente e
necessaria una seria riflessione per queste categorie così a
rischio e attivare delle protezioni che invece sono presenti
in altri paesi a diversi livelli tutelando ad esempio il
lavoro a intermittenza.

La nostra solidarietà va a tutti i colleghi e colleghe e amici
che vedono annullati gli impegni e sono rimandati a casa, alle
associazioni culturali, alle compagnie, ai gruppi alle
organizzazioni e ai singoli attori registi danzatori musicisti
e lavoratori tutti delle arti performative. Il nostro pensiero
attuale e il lavoro che proseguiamo alacremente con contatti
quotidiani e continue rimodulazioni dei programmi accademici è
volto a garantire che nulla verrà perso e recupereremo ogni
docente facendo tutto il possibile e oltre…

Ma intanto in questa difficile contingenza vogliamo esprimere
vicinanza ai tanti colleghi e alle colleghe affinché non si
sentano soli. Rivolgiamo un appello alle autorità – Stato,
Regione e Comuni – perché non facciano mancare il loro pieno
appoggio a categorie che operano per la qualità della vita,
per donare bellezza, per stimolare la coscienza critica.

Un segnale di incoraggiamento che osserviamo sta nei nostri
allievi della Nico Pepe, che oltre al lavoro giornaliero che
svolgono isolatamente con la nostra guida a distanza, hanno
organizzato in totale autonomia una serie di interventi
attraverso letture e azioni di “pronto intervento per la
salute dell’anima” effettuate nel pieno rispetto delle norme
di restrizione e a distanza di sicurezza, convinti che la
poesia, il sorriso attraverso il gesto e la parola che si
fanno arte e cultura, siano azioni vitali e necessarie.

Siamo solidali e vicini ai cittadini e alle cittadine, che ci
seguono e sostengono nelle tante occasioni di incontro che
abbiamo proposto e che continueremo a proporre e li
assicuriamo che non vediamo l’ora di ritornare a incontrarli
per proseguire, forse con maggior consapevolezza, il magnifico
dialogo finora intessuto.

Claudio de Maglio

Direttore della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe
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