La Veletta Il Trasporto Pubblico Locale in Lombardia - FILT CGIL Lombardia
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La Veletta Il Trasporto Pubblico Locale in Lombardia Anno uno - numero 3 - marzo 2017. Stampato in proprio e distribuito gratuitamente. Bando Gara Atm Referendum Con2Sì Salute I sindacati aprono Partita la campagna Le malattie professionali una procedura di nazionale referendaria per degli impiegati: raffreddamento. voucher e appalti. cause e rimedi. Periodico della Fedelazione Italiana Lavoratori Trasporti Cgil Lombardia Milano
La Veletta marzo 2017 SOMMARIO 4 Con2 Sì: al via la campagna per referendaria 11 Mantova: aggredito un con- ducente. Serve più sicurezza 6 Vestiario: giudicato inidoneo dal personale viaggiante 12 Cremona: la replica della Filt in difesa dei lavoratori Miobus 7 In arrivo l’assistenza di linea Anche sulla metro lilla 13 Legge 104: quali requisiti ser- vono per essere concessa 8 Nasce una nuova figura sinda- cale: il delegato sociale 14 Le malattie professionali degli impiegati: cause e rimedi 9 Fondazione: tante proposte interessanti per le vacanze 16 Anpi: la resistenza partigiana tra storia e celebrazioni 10 Pavia: niente stipendio di gen- naio per i lavoratori di Arfea 17 Motoclub Atm: 22 anni in sel- la a una moto tra raduni e gite Direttore Responsabile: Gaetano Sciortino Dipartimento Trasporto Pubblico Locale Caporedattore: Laura Cardacino Supplemento Filt-Cgil Milano - Lombardia In redazione: Gaetano Andreula, Maria Grazia De Carlo, della rivista: via Palmanova, 22 - Milano Alessio Morandi, Massimiliano Ronchi “Il lavoro nei trasporti” Telefono: 02.67.15.848 Hanno collaborato: Mauro Baroni, Alberto Beretta, Gian numero 8 Fax: 02.66.98.70.98 Pietro Gusmini, Massimiliano Minardi, Luigi Testa, Paola Tomasetti. Email: redazionetpl@cgil.lombardia.it Sito web: www.filtcgillombardia.it 2
La Veletta marzo 2017 EDITORIALE C ari lettori, martedì 21 febbraio, giorno in cui le organizzazioni sindaca- li hanno incontrato il Comune di Milano - proprietaria di Atm -, io e i miei colleghi abbiamo sperato fino all’ultimo di alzarci dal tavolo con delle risposte chiare e precise in merito al bando di gara in cui verrà affidato nuovamente il servizio del trasporto pubblico locale di Milano. Purtroppo è andata male. Le speranze sono state deluse da risposte che se in alcuni casi non sono arrivate, in altre sono apparse fumose e prive di concretezza. Durante l’incontro abbiamo fatto tre richieste precise e doverose per non desta- bilizzare i lavoratori e poter dare una continuità di gestione all’Azienda dei milanesi. A nessu- na di queste domande gli assessori comunali Roberto Tasca (Bilancio e Demanio), Marco Granelli (Ambiente e Mobilità) e Cristina Tajani (Politiche del Lavoro) hanno dato delle ri- sposte circostanziate e capaci di dipanare la matassa di perplessità. Abbiamo chiesto garanzie in merito alla proroga fino al 2018 del contratto di servizio di Atm su cui mancano atti formali, e fatto loro presente che tagliare le corse e non implementare il personale non è una strada sostenibile ancora per molto; abbiamo chiesto di fornirci maggiori informazioni sulle modalità con cui si svolgerà la gara per l’affidamento del servizio e che il bando sia unico per tutti i servizi compresa la gestione dei parcheggi e della sosta. E infine, in merito alla fusione tra l’Azienda di Trasporti Milanesi e Trenord li abbiamo invitati a non proseguire su una strada senza interloquire con le Organizzazioni Sindacali. Nei giorni seguenti abbiamo appreso che il Comune ha deciso di pubblicare una delibera di Giunta nella quale è stata formalizzata l’intenzione di procedere per gare separate parcelliz- zando di fatto Atm: da una parte la mobilità e dall’altra la sosta, il bike sarin, Area C, ecc. Tale atteggiamento da parte dell’Amministrazione Comunale non poteva non provocare una rea- zione da parte delle Organizzazioni Sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Orsa e Sama che hanno im- mediatamente provveduto ad aprire la prima fase di procedura di raffreddamento. L’incontro è stato aggiornato al 2 marzo con l’auspicio che le altre sigle sindacali si uniscano a noi nella mobilitazione. Naturalmente vi terremo informati sull’argomento attraverso il sito della Filt Cgil: www.filtcgillombardia.it Gaetano Sciortino Coordinatore Regionale Tpl 3
La Veletta marzo 2017 NAZIONALE Referendum: al via la campagna nazionale promossa della Cgil Voucher e appalti solidali: “Con 2sì, tutta un’altra Italia”. Servono nuove regole per ridare dignità ai lavoratori M entre si attende che il Governo fissi la data per lo svolgimento dei due referendum pro- mossi dalla Cgil, da tenersi entro il 15 giugno, è partita la campagna referendaria per chiedere l’abroga- zione dei voucher e il ripristino della responsabilità solida- garantire ed estendere i diritti e le tutele e cambiare pro- fondamente le leggi sul lavoro, con i due referendum per i quali sono state raccolte oltre tre milioni di firme, e con la proposta di legge di iniziativa popolare sulla Carta dei Di- ritti Universali che ci auguriamo il Parlamento discuta al le in materia di appalti. La prima giornata nazionale della più presto. Una giornata di festa ma anche di riflessione in cui hanno partecipato delegate, delegati, attiviste e attivisti, pensiona- te e pensionati, insieme ad esponenti dell’associazionismo, del mondo della cultura, dell’università, della scuola, della ricerca, dell’arte, dello spettacolo e dello sport. A Milano campagna si è tenuta sabato 11 febbraio e ha visto prota- gonisti migliaia di cittadini che sotto le bandiere rosse del sindacato, si sono riuniti in 118 piazze italiane e liberato all’unisono altrettanti palloncini colorati (blu, giallo e aran- cione) con lo slogan: “Libera il lavoro. Con 2 Sì, Tutta un’altra Italia”. Un atto simbolico per dire che la Cgil è impegnata in pri- la campagna referendaria ha preso il via nel piazzale Bru- ma persona in una grande campagna per liberare il lavoro, no Trentin antistante alla Camera del lavoro in Corso di 4
La Veletta marzo 2017 Porta Vittoria, 43 alla presenza del Segretario Generale o peggio in subappalto ricevono un trattamento differente Massimo Bonini e del Segretario Nazionale Giuseppe da quelli delle ditte committenti. Queste disparità devono Massafra. Al termine della manifestazione circa trecento cessare di esistere. Nel sistema degli appalti bisogna garan- tra attivisti e simpatizzanti sono stati divisi in gruppi e si tire a tutti, senza distinzione, lo stesso trattamento salaria- sono diretti nelle principali le e le stesse tutele. Per vie di passaggio del capo- questo la responsabilità dei luogo lombardo dove sono committenti dev’essere to- stati allestiti dei gazebo e tale e solidale. E’ fonda- hanno distribuito gadget e mentale ridare dignità a chi volantini per spiegare ai lavora nel mondo degli ap- cittadini i due quesiti abro- palti. gativi. L’intento della Cgil è portare alla urne 26 milioni Conclusioni di italiani. Un obiettivo Aldilà del risultato che ci ambizioso, ma possibile. auguriamo tutti sia più che Una delegazione della Filt Cgil Milano positivo, la Cgil guidata da I DU E RE F E RE N D UM Susanna Camusso dopo aver vinto il referendum costitu- zionale del 4 dicembre che ha portato alle dimissioni del Voucher Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con questi ulteriori Perché è importante abolire i voucher? Perché sono uno due refendum popolari ha ottenuto un ulteriore successo strumento che non ha ridotto il precariato, ma lo ha strut- che è quello di aver riportato il tema del lavoro in primo turato, non ha ostacolato il lavoro nero, ma al contrario lo piano sul palcoscenico della politica interna. ha legalizzato. Di fatto i voucher hanno sostituito forme Oggi più che mai il lavoro deve tornare al centro dell’at- di lavoro strutturato e portatore di diritti, privando così i tenzione per cambiare il Paese, cambiare la qualità della lavoratori delle tutele assistenziali e previdenziali. Occorre vita dei cittadini, dei giovani in particolare, delle famiglie e definire, normare le prestazioni lavorative occasionali ga- delle città. Uniti e con 2 Sì, possiamo davvero liberare il rantendo a tutti i salariati gli stessi diritti. lavoro per creare tutta un’altra Italia. Appalti A tutt’oggi i lavoratori delle ditte che lavorano in appalto Laura Cardacino 5
La Veletta marzo 2017 MILANO Vestiario: se si rompe un indumento tocca pagarselo da sé Divisa aziendale non funzionale. Giudicata dal personale viaggiante inadeguata a proteggersi dal freddo N el 2015, prima dell'inizio dell'Expo, Atm ha fatto un importante investimento per cambiare look ai propri dipendenti appartenenti alla divisione del personale viaggiante. Dopo tanti anni abbiamo abbandonato nel cassetto il maglioncino invernale bordeaux tipico ormai del tranviere, per indossarne uno di colore blu che col logo Atm ben visibile sul lato sinistro non avrebbe indotto i passeggeri in nessun equivoco. Logo che è stato ben impresso anche su camicie, giacche e giubbotto. Peccato però, che i cambiamenti siano avvenuti solo a livello estetico. La prima cosa che l’azienda dovrebbe tenere presente è che gli indumenti dell’abbigliamento da lavoro vengono indos- sati ogni giorno, per parecchie ore consecutive, quindi è molto importante valutare aspetti come la qualità dei tessuti con cui vengono realizzati gli indumenti da lavoro e non pensare solo a far indossare un “bel capo” d’abbigliamento. La divisa deve essere, prima di tutto, adeguata alla mansione svolta, comoda e realizzata con fibre che permettano di svolgere al meglio l’attività (che sia traspirante e impermeabile). La praticità e la comodità vengono prima dell’eleganza, senza ovviamente trascurare il decoro e un certo senso estetico di base, indispensabile per garantire, in ogni modo, una bella presenza. Sembra però che questi criteri non siano stati presi in considerazione da Atm. Partiamo dalla camicia che anche le migliori lavanderie non riescono a far durare una camicia stirata per più di cinque minuti; le t-shirt che per alcune mansioni sono previste dal colore blu notte originale, dopo pochi lavaggi diventano di un colore blu scolorito tendente al rosso; pantaloni, che ad eccezione della prima fornitura, ora ne vengono consegnati uno per l’estate e uno per l’inverno che se arrivano a fine stagione è già tanto; maglioni che almeno loro un 50 per cento di tessuto di lana ce l’hanno e che dopo varie sollecitazioni, solo nell’autunno del 2016 Atm ha fornito un ulteriore maglione questa volta non con scollo a V ma a collo alto che permette di coprire la gola; giacche che do- vrebbero essere fornite ai dipendenti ogni quattro anni ma che lavoratori che la usano quotidianamente, a causa dell’usura, hanno avuto già problemi di rottura del tessuto, l’azienda non vuole farsi carico di una sostituzione anticipata ma anzi propone al lavora- tore l’acquisto. Ora veniamo al capo di vestiario che ha suscitato sicuramente più discussione tra i lavo- ratori: il giubbotto, o meglio la giacca a vento. Dotata di due parti, una interna chiamata corpetto, con imbottitura, idea- le per le mezze stagioni alla quale in inverno si aggiunge la parte esterna che in teoria dovrebbe essere in tessuto goro- tex ma che già dalle prime gocce di pioggia rimane tutto macchiato e che sicuramente non svolge la funzione principale, cioè proteggere dal freddo. Si è pensato quindi più al senso estetico, dotandolo di una chiusura con tre bottoni per il giubbotto da uomo e due per quello da donna più che al senso pratico. Il coordinamento Rsu esortato anche dai delega- ti di deposito, sta sollecitando l’Azienda affinché siano effettuate delle modifiche sull’idoneità e delle verifiche sull’effet- tiva funzionalità. In particolare è stato chiesto di migliorare l’imbottitura, di fare in modo che si possa chiudere fino al collo e che sia reso impermeabile. E’ doveroso dotare i lavoratori di un giubbotto che svolga la sua principale funzione, che permetta quindi di non patire il freddo viste le rigide temperature. Purtroppo i materiali scelti non sono di alta qualità e il lavoratore per non rischiare di incorrere in sanzioni disciplinari è costretto ad indossare il vestiario aziendale anche se non protettivo e non più integro. Credo che questo arrechi disagio nei lavoratori che così facendo oltre a rischiare di ammalarsi compromettono anche il decoro e la bella presenza che ogni dipendente dovrebbe avere. Maria Grazia De Carlo Responsabile Comitato degli Iscritti M3 6
La Veletta marzo 2017 In arrivo l’assistenza di linea anche sulla metropolitana lilla Riconosciuta indennità economica al personale della Dmom che comincia a lavorare prima delle 5,30 D al 9 gennaio i treni della metropolitana seguo- per le altre linee metro; l’assistenza di linea anche sulla no un nuovo orario, che amplia l’offerta gene- metropolitana lilla. In questo modo non si sono aggiunti rale del servizio e ottimizza la sincronizzazione orari diversi da quanto previsto nell’accordo DIR, unifi- del servizio fra le diverse linee metropolitane. cando di fatto l’intero settore. Al tavolo l’Azienda ha evi- Il progetto ha comportato uno sforzo straordinario da denziato altre criticità riguardanti il ciclo produttivo, la parte di Atm, che ha attuato una serie riorganizzazione della manutenzione e di cambiamenti, nei processi gestionali nuove turnazioni, che prevalentemente e produttivi, legati in particolare a tutti riguarda la Dmom di M5 con l’inseri- i lavori di manutenzione, all’organizza- mento della notte, (con una ipotesi di zione dei turni dei macchinisti, agenti orario tra mezzanotte e le 7,48). di stazione, manutentori assistenti alla Un orario che permetterebbe il trasfe- clientela, controlleria e operai della rimento dei treni per la manutenzione manutenzione dell’assistenza di linea. straordinaria e un ulteriore manuten- Relativamente all’applicazione di zione notturna; richiesta legittima, che quanto sopra riportato, il Coordina- però ci deve portare a una serie di ra- mento Rsu e i rappresentanti di Atm si gionamenti e domande. sono incontrati per analizzare le criti- La notte che potrebbe essere inserita cità emerse, sull’utilizzo del personale sulla metro lilla, potrà essere struttura- Dmom (Divisione manutenzione ope- ta anche su le rimanenti linee metro- rativa metropolitana) per l’assistenza politane 1, 2 e 3? La riorganizzazione di linea metro e all’uscita dai depositi. dei turni quale produttività e vantaggi Per quanto riguarda l’applicazione potrà portare? Come mai fino ad ora dell’orario di anticipo, inizialmente era non si è valutato l’ipotesi? Che tipo di stato concordato alle 5,30, ma effetti- lavorazione verranno fatte di notte? Il vamente non poteva coincidere con le Metro Gialla Deposito San Donato tempo a disposizione tra il termine di reali esigenze delle uscite dei treni. Di servizio dei treni e il loro inizio fatto all’ultimo incontro si è condiviso quanto riportato “Anticipato” è sufficiente per le eventuali lavorazioni? E nel Verbale di Accordo del 12 gennaio vale a dire allineare infine, ma non meno importante, quale sarà il riconosci- l’orario dell’assistenza di linea metro con quella della su- mento economico? perficie: dalle 5,00 alle 12,48 come previsto dall’accordo Solo alcune domande al quale l’Azienda dovrà rispondere. Dir del 2009, con il rispettivo disagio indicato nell’allegato La Filt CGIL è pronta a mettere in campo una strategia B, e il riconoscimento dell’accordo del 1969, che prevede che possa venire incontro alle esigenze Aziendali e a con- un’ulteriore indennità per gli orari che cominciano prima dizioni di miglior favore per tutti i lavoratori coinvolti. E delle 5,30. Inoltre con l’occasione si è riconosciuto, come nello stesso tempo a considerare e discutere tutte le pro- poste Aziendali, e valu- tando un piano di lavoro per il futuro, solido e serio. Massimiliano Minardi Coordinatore Rsu 7
La Veletta marzo 2017 MILANO Nasce una nuova figura sindacale a tutela del lavoratore Capacità di ascolto e farsi carico dei disagi altrui, queste le competenze necessarie del delegato sociale C osa succede quando il disagio psicologico, fami- liare o economico colpisce un dipendente ed en- tra a gamba tesa nelle aziende influendo sul po- sto di lavoro e nei rapporti con i colleghi? Sempre più vo, non deve sostituirsi mai alle figure competenti, dialo- gando con le strutture presenti sul territorio. La finalità del percorso è stata quella di intercettare e di venire incontro ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori spesso si assiste a situazioni difficili in cui il lavoratore con che esprimono disagi sociali, problemi o patologie emer- problemi profondi si senta solo o non sappia a chi rivol- genti sia dagli ambienti di lavoro, ma anche dal contesto gersi. A tal proposito nasce una nuova figura sindacale, il di vita personale e familiare (ad esempio malattie, alcoli- delegato sociale, volta ad aiutare i salariati che attraver- smo, tossicodipendenza, disagi familiari). Tutto ciò si at- sano periodi di disagio. L’importanza di considerare e tu- tua attraverso il contatto diretto con la lavoratrice o lavo- telare il/la lavoratore/lavoratrice prima di tutto come per- ratore che manifesta la problematica, prendendo in carico sona ha portato ad una nuova concezione del luogo di la questione, e indirizzando poi essi presso le strutture più lavoro inteso come luogo della idonee alla soluzione del caso relazione, dell’aiuto e dell’inclu- con il supporto attivo delle poli- sione sociale. tiche sociali della Camera del La Filt Cgil ha individuato in Lavoro. Mauro Baroni, la persona adat- L’investimento sulla figura del ta a questo ruolo così delicato e delegato sociale è oggi più che altamente complesso di media- mai attuale e necessaria: nell’at- tore. “Ho seguito un percorso tuale situazione politico- formativo voluto fortemente economica e sociale, dove l’or- dalla Camera del Lavoro di Mi- ganizzazione del lavoro è sem- lano (ufficio politiche sociali e pre più precaria e parcellizzata, ufficio politiche territoriali e Illustrato da Paola Tomasetti cresce l’esigenza di una figura contrattazione) che ha visto la partecipazione attiva, sia che supporti le fasce deboli e meno rappresentate sia nelle sotto forma di progetto che come corpo docente del cor- aziende che sul territorio. In un certo senso, con la figura so, di Ivan Lembo, Marianna Bruno e Corrado Mandreo- del delegato sociale si viene a modificare lo schema della li”, spiega Baroni. Questo percorso ha avuto lo scopo di tradizionale attività sindacale per ricreare il senso di socia- formare alcuni delegati sindacali di tutte le categorie Cgil, lità, collettività e appartenenza che al giorno d’oggi sem- e dotarli di strumenti e nozioni per poter operare sul terri- bra quasi perduto. torio e all’interno dei luoghi di lavoro in una nuova veste. Questo breve articolo porta a conoscenza tutti i delegati Il percorso formativo è stato lungo e articolato. Alcune sindacali presenti all’interno della Filt Cgil che da oggi esi- caratteristiche e punti di forza che un delegato sociale de- ste questa figura, quella del delegato sociale appunto, che ve avere sono, per esempio, la capacità di ascolto, l’empa- potrà fornire un supporto nel caso in cui dovesse capitare tia, la resilienza, e dev’essere in grado di prendere in carico di recepire che tra gli iscritti ci sia la necessità di un dialo- le altrui situazioni di disagio. Ci sono alcune criticità che il go per affrontare le problematiche o tematiche sopra ri- delegato sociale può incontrare durante la sua attività, co- portate. me ad esempio deve saper gestire il suo controllo emoti- Mauro Baroni Coordinatore Rsu 8
La Veletta marzo 2017 FONDAZIONE ATM Da giugno a settembre vacanze estive per tutte le famiglie In Val di Non la Fondazione ristruttura e apre un nuovo albergo in cui ospitare le colonie dei bambini T ra le principali attività di Fondazione, oltre al Fon- La struttura in Val di Non do Sanitario Integrativo, il Welfare Sociale anno- vera tra le iniziative a sostegno della famiglia e dei giovani per il recupero psicofisico dei dipendenti, la possi- bilità di usufruire di soggiorni climatici e termali e per i figli, vacanze giovani al mare e montagna, campi estivi a Milano e provincia e per i più grandi soggiorni studio all’e- stero, venendo così incontro all’esigenze delle famiglie nel periodo di chiusura scolastica. Per quest’anno la novità e l’orgoglio di Fondazione è rap- presentato dalla colonia montana; infatti il nostro albergo sito in Fondo Val di Non, interamente ristrutturato, ospiterà nuovamente le colonie per i bambini e gli adolescenti durante il periodo estivo (dal 16 giugno all’8 settembre). Per la località marina è stata confermata Cesenatico nella strutture “Le Perle” (turni dal 16 giugno all’11 agosto). Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet: www.ormasite.it/vacanzegiovani oppure telefonare al numero 02.33.002.932 (dalle 9,30 alle 13). Per chi non intende mandare i propri figli in colonia, ma si trova a gestire lavoro e famiglia alla chiusura delle scuole, sempre tramite l’associazione Orma, Fondazione offre ai propri beneficiari la possibilità di iscrivere i figli a dei campus in città e per la prima volta quest’anno anche in provincia di Milano, Berga- mo e Varese. L ondra New York M no Fiore all’occhiello, per i ragazzi più alta Dubli grandi, ormai da diversi anni, sono i soggiorni studio all’estero per perfezionare la lingua inglese e per un’esperienza di vita indiscutibile; tra le princi- pali località verranno offerte, New York, Dublino, Londra, Malta e Chelmsford, per i periodi che vanno dal 15 giugno al primo agosto (per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet: www.studytours.it). Per tutti i soggiorni climatici e termali è possibile consultare il catalogo sul nostro sito internet: www.fondazioneatm.it. Tutto questo nell’ottica che ha sempre contraddistinto la Fondazione Atm, quale Ente che genera solidarietà fra i dipendenti e pensionati, proseguendo fini oltre che assistenziali, sociali, culturali anche di formazione extrascolastica e recupero psicofisico per i nostri lavoratori che ogni giorno garantiscono i migliori servizi a tutti i cittadini milanesi e non solo. a cura della Fondazione Atm 9
La Veletta marzo 2017 PROVINCIA Pavia. I lavoratori di Arfea sono senza stipendio a gennaio La Provincia non paga l’azienda di Tpl per il servizio svolto e a rimetterci sono le famiglie dei dipendenti L a regione Lombardia con la legge numero 6 del 4 aprile 2012 prevedeva, dopo un iter burocratico, la costituzio- ne delle agenzie di bacino nel trasporto pubblico, con il compito di regolare, gestire e migliorare questo com- plesso e fondamentale servizio, fino ad ora competenza delle provincie e dei comuni. Dal primo gennaio 2017 l’agenzia di Milano, Monza Brianza, Pavia e Lodi è diventata operativa con tanto di Presidente, CdA e fondi per le aziende, ma senza un direttore amministrativo e pertanto impossibilitata all’erogazione delle competenze alle aziende del Tpl operanti sul territorio. Questo ritardo dettato da questioni di natura burocratica ha purtrop- po provocato delle difficoltà economiche all’Arfea, azienda di Tpl della Provincia di Pavia, tanto da causare il parziale e ritardato paga- mento ai suoi dipendenti degli stipendi di gennaio. L’ammanco sui conti correnti dei lavoratori è stato giustificato soltanto l’8 febbraio, quando i vertici dell’azienda esponevano on bacheca un comunicato, avvisando dell’impossibilità di erogare le spettanze, causa ritardo nei trasferimenti economici da parte dell’Agenzia per il mese di gennaio. Tutte le organizzazioni sindacali in azienda, si sono subito attivate sia per vie politiche con la provincia di Pavia, sia con una lettera con indirizzo il Prefetto e la Commissione di Garanzia e l’Osservatorio sui conflitti, comunicando anche prese di posizioni in difesa dei lavoratori . Considerando quanto stava accadendo era doveroso da parte della Filt prendere parte attivamente alla questione per dare delle risposte ai dipendenti coinvolti in questa impasse. Due giorni dopo a seguito di queste nostre azioni, la socie- tà Arfea comunicava alle rappresentanze sociali ed ai lavoratori di accreditare un anticipo di 700 euro procapite e di im- pegnarsi a saldare il rimanente quanto prima. Come rappresentanze sindacali stiamo lavorando per fare in modo che questo quanto prima si sblocchi ma mi sento in dovere di ringraziare ed elogiare tutti i lavoratori di Arfea per il loro comportamento di questi giorni. Costretti a lavorare con mezzi inadeguati, vessati spesso con provvedimenti disciplinari discutibili ed ora anche con la possibilità di percepire lo stipendio a rate, i dipendenti hanno di- Scrivici, raccogliamo le tue idee: mostrato una compostezza ed un senso del dovere che andrebbe pubblicamente elogiato continuando ad effettuare il servizio. Per- redazionetpl@cgil.lombardia.it ché inoltre si arriva da una serie di scioperi su problematiche or- mai incancrenite dal tempo, di difficile risoluzione, che vanno dal mancato versamento delle quote del Fondo Priamo con tutti i danni derivanti, ai mezzi tenuti insieme con il fildiferro!! Ormai spiace dirlo ma con questa società siamo giunti alla frutta, scioperi inutili, riunioni in sede Prefettizia colmi di buoni propositi a pun- tualmente inevasi ed ora per un disguido burocratico anche que- sto degli stipendi. Per gli interessi dei lavoratori e della collettività, le organizzazioni sindacali e le istituzioni politiche dovranno trovare una soluzione definitiva a questa vertenza che si trascina da troppo tempo. Luigi Testa Segreteria Filt Pavia 10
La Veletta marzo 2017 PROVINCIA Mantova. Ennesima aggressione ad un conducente Apam L’autista preso a pugni finisce in ospedale. La Filt Cgil chiede più sicurezza per i lavoratori e i passeggeri L o zigomo è ancora intero, ma la botta l’ha presa eccome. Gli resterà a lungo un bel livido a Marco (il nome è di fantasia), 36 anni autista per conto di Apam, la società di trasporto pubblico lo- cale di Mantova. ga, il bullo si è piazzato sul marciapiede ad aspettarlo. Poi gli è andato contro continuando ad insultarlo e mi- nacciarlo finché giunto ad un passo, il bullo ha spinto- nato brutalmente il malcapitato innescando così la sua reazione difensiva. “Stavo guidando quando ad Per fortuna in quel momento una fermata in via Luzio è nelle vicinanze c’erano altri salito un giovane ventenne colleghi di Marco e alcuni dai capelli ricci, forse un lati- controllori che sono pronta- nos, senza biglietto”, rac- mente intervenuti a separare i conta tamponandosi col due litiganti. “E’ stato in quel ghiaccio lo zigomo. “Ci ho momento che quel ragazzo, discusso un po’, ma alla fine mi ha preso alla sprovvista e l’ho convinto a comprare il mi ha colpito con un pugno biglietto e obliterarlo. Poi ho proseguito, lo sentivo bor- in faccia, allo zigomo”, conclude. bottare e insultarmi, ma ho preferito lasciar perdere I soccorritori non sono riusciti a trattenere l’aggressore convinto che fosse uno dei tanti che si incontrano tutti che con uno scatto fulmineo si è allontanato prima che i giorni”. giungessero sul posto gli agenti di polizia. Ora è caccia E invece. Giunto al capolinea di corso Libertà, mentre all’uomo da parte delle forze dell’ordine. Marco è sceso per fine turno e lasciare il posto al colle- La Redazione Comunicato stampa N on è la prima volta che interveniamo sui problemi della sicurezza a bordo degli autobus dopo il verificarsi di un’aggressione come quella dei giorni scorsi e purtroppo c’è da ritenere che non sarà neppure l’ultima. Ma la mancanza di sicurezza non riguarda soltanto il personale addetto, ma anche l’utenza, spesso alla merce di persone incivili ed aggressive. Non bastassero i pericoli della strada, gli agli autisti di Apam, come episodi di cronaca dimostrano, devono guardarsi anche dai pericoli interni al mezzo, devono, in sostanza, guardarsi le spalle (cosa del tutto impossibile mentre si guida) e proteggere i passeggeri. La Filt ha sempre prestato particolare attenzione al tema della sicurezza e non ha mai mancato di sollecitare l’azienda a trovare delle soluzioni e ad adottare delle misure atte a tutelare la sicurezza degli autisti e dell’utenza. Abbiamo anche richiesto degli incontri ma con nostro rammarico tutto è stato sottovalutato e le nostre richieste sono rimaste lettera morta, come quella del posto guida chiuso. Condanniamo gli episodi di violenza, ma siamo anche stufi dell’5inerzia dimostrata dall’azienda. E anche l’amministrazione comunale e provinciale sarebbe bene che intervenisse, non solo perché ogni cittadino deve sentirsi tutelato, ma anche se si vuole che il trasporto pubblico in questa città non sia abbandonato ai pochi (pochi rispetto all’uso che se ne dovrebbe e potrebbe fare) che oggi lo utilizzano. Segreteria Filt Cgil Mantova Rsu Filt Cgil 11
La Veletta marzo 2017 PROVINCIA Cremona. La Filt provinciale difende i lavoratori e il servizio La navetta Miobus funziona bene: “Sono 270 fermate su tutto il territorio, oltre tremila chiamate annue” P olemiche sterili e fuori luogo quelle sollevate in queste settimane nel cremasco dove alcuni consi- glieri comunali all’opposizione hanno contestato il servizio a chiamata conosciuto come Miobus e che con- sente di poter prenotare ministrazione Comunale o dell’Azienda, ma difendo con caparbietà l’impegno e la professionalità dei lavoratori. Le risposte risiedono nella memoria e nelle coscienze di tutti coloro che hanno la voglia di capire come funziona il trasporto pubblico locale, un posto sul bus telefoni- ciò che è apparso nei quo- camente. tidiani degli ultimi anni sul I risultati positivi infatti mal funzionamento del smentiscono le interpel- Tpl a Crema e nella pro- lanze fatte in consiglio vincia di Cremona non comunale secondo le quali sempre corrisponde alla il servizio gestito da Auto- verità. Sarebbe già un guidovie è scadente. grande passo avanti non Infatti sono 270 le ferma- accontentarsi di puntare il te contrassegnate su tutto dito ma provare a capire il territorio interessato e quale sia la realtà vista più di trentamila le chiamate che si registrano annualmen- dall’interno. Per aprire gli orizzonti basterebbe non parla- te. Partiamo dal presupposto che Miobus, si sviluppa su re del lavoratore, ma con il lavoratore. un sistema ben distinto e differenziato dal classico tra- La critica apparsa sul giornale locale di percorsi statici e di sporto pubblico locale e che l’autobus in servizio dev’es- presunte evidenti inefficienze del servizio Miobus sono da sere messo in condizione di effettuare il servizio a richie- rigettare al mittente e ricordare a lor signori che da oltre sta dai passeggeri, ovviamente da non confondere tale dieci anni Autoguidovie/Miobus, ha maturato numerose servizio a chiamata con un servizio di Taxi bus. Spiegare esperienze nel trasporto collettivo a chiamata, uno stru- la mole di lavoro che esiste dietro al servizio di trasporto mento che permette di offrire orari e itinerari flessibili, pubblico locale non è affatto semplice. Lungi da me la uniti a un’efficiente uso delle risorse disponibili. volontà di voler difendere o giustificare l’operato dell’Am- Gian Pietro Gusmini Segretario Provinciale Filt Cremona 12
La Veletta marzo 2017 CONOSCERE Legge 104/1992: come chiederla e chi può usufruirne Le domande vanno inviate all’Inps. Per i beneficiari, disabili e famigliari, agevolazioni lavorative e fiscali Nata nel febbraio del 1992, la legge 104 si occupa dell’assistenza, dell’integrazione sociale e dei diritti dei diversamente abili. L’intento è quello di favorire il completo inserimento della persona con handicap nel contesto sociale. Tramite la legge 104 si possono ottenere agevolazioni lavorative e fiscali. A CHI SPETTANO I BENEFICI? I permessi retribuiti spettano ai lavoratori dipendenti, ai disabili in situazione di gravità, ai genitori, anche adottivi o affi- datari, di figli disabili in situazione di gravità, al coniuge, parenti o affini entro il secondo grado di familiari disabili in situazione di gravità. Il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il co- niuge della persona con disabilità grave abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Mentre non possono richiederla i lavoratori a domicilio, gli addetti ai lavoro domestici e familiari, i lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata, i lavoratori autonomi e quelli parasubordinati. I beneficiari della legge possono usufruire di tre giorni di permesso mensile. Il beneficiario che intende usufruire dei permessi deve avvisare gli uffici aziendali dieci giorni prima dell’inizio del mese di riferimento. Nei casi di sopravvenuta necessità i lavoratori interessati potranno modificare la data di fruizione del permesso programmato previa comunicazione da rendere con un preavviso di almeno 24 ore e comunque in caso di impedimento prima dell’inizio del turno. Il dipendente che usufruisce dei permessi per assistere un famigliare in situazione di disabilità grave, residente in comu- ne situato a distanza stradale superiore a 150 Km rispetto a quello della sua residenza, ha l’obbligo di attestare con titolo di viaggio o altra documentazione idonea il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito al proprio datore di la- voro. CERTIFICAZIONE PROVVISORIA Nel caso di mancato rilascio della certificazione di disabilità grave entro 45 giorni dalla presentazione della domanda, l'interessato è ammesso a presentare un certificato rilasciato da un medico specialista nella patologia denunciata, in ser- vizio presso la Asl, che attesti la situazione di gravità. La certificazione provvisoria di disabilità in situazione di gravità deve essere rilasciata dal medico specialista ASL e deve specificare, per essere ritenuta idonea, oltre alla diagnosi, anche le difficoltà socio-lavorative, relazionali e situazionali che la patologia determina con assunzione da parte del medico di responsabilità di quanto attestato in verità, scienza e coscienza. La certificazione provvisoria rilasciata dalla Commissione Medica Integrata ASL/INPS può essere presa in considerazione anche prima dei 45 giorni dalla domanda di riconoscimento di disabilità grave e avrà validità fino alla emissione del provvedimento definitivo. In caso di patologie oncologiche la certificazione provvisoria potrà essere considerata utile anche solo dopo che siano trascorsi 15 giorni dalla domanda alla Commissione Medica Integrata. Qualora il provvedimento definitivo non accerti la disabilità grave si procederà al recupero delle somme indebitamente percepite per aver fruito di tali permessi retribui- ti. La certificazione provvisoria avrà efficacia fino all'accertamento definitivo. I permessi non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile in situazio- ne di gravità. E’ fatta eccezione per i genitori, anche adottivi, di figli disabili in situazione di gravità a cui viene ricono- sciuta la possibilità di fruire di entrambe le tipologie di benefici per lo stesso figlio anche alternativamente, fermo re- stando che nel giorno in cui un genitore fruisce dei permessi, l’altro non può utilizzare il congedo straordinario. La frui- zione di tali benefici deve intendersi alternativa, trattandosi di istituti rispondenti alle medesime finalità di assistenza al disabile in situazione di gravità. La Redazione 13
La Veletta marzo 2017 SALUTE Le malattie professionali degli impiegati: cause e rimedi Tunnel carpale, problemi di vista e stress uditivo tra i problemi di salute più comuni tra i colletti bianchi C hi lavora come impiegato lo sa bene: con l’andare del tempo e a causa di una postura non sempre corretta si torna a casa con forti mal di schiena, disturbi alla vista e tanti altri problemi di salute che possono rendere il lavoro la causa principale del proprio malessere. Riconoscere i tanti acciacchi come malattie professionali non è così semplice come può sembrare. Di seguito descriveremo le principali patologie che possono insorgere nel lavorato- re dipendente che siede su una scrivania e cercheremo di capire come evitarle. La sindrome dell’impiegato è stata infatti riconosciuta come una vera e propria patologia, in alcuni casi addirittura limitanti per il normale svolgersi delle nostre vite. Vediamo se e come è possibile tutelarsi nei casi più comuni, anche nei confronti dell’Inail. S I N D R OME DE L L ’I MP I E G A T O: I DI S T U RB I PI U ’ C OM U NI Il mal di mouse Il mal di mouse tecnicamente si chiama sindrome prona- toria dell’arto superiore destro ed è causata da un uso prolungato del mouse. A soffrirne sono soprattutto gli impiegati e tutti coloro che passano tante ore al compu- ter. Stare seduti ad una scrivania comporta a lungo andare un infiammazione del nervo mediano della mano che che si estende dall’avambraccio alla mano e che controlla i movimenti di tutte le dita ad esclusione del mignolo. I primi sintomi sono intorpidimento e formicolio della mano e del polso. Tale sintomo è meglio conosciuto come tunnel carpale. Dolori a schiena, collo e spalle Complice una vita sempre più sedentaria, sono milioni i lavoratori del terziario che dopo anni di posture scorrette presentano dolori all’apparato muscolo-scheletrico e in particolare alla schiena e alla parte superiore della colonna vertebrale, collo e spalle. Questi sono i primi frutti dell’a- buso degli strumenti di lavoro e dell’assenza di ac- cessori utili - come il poggiapolso e il poggiapiedi - ma anche legati all’eccesso di stress che produce tensione e irrigidimento di muscoli e tendini. Ridurre questo tipo di problemi si può, con una serie di piccoli accorgimenti. Ad esempio, cambiare spesso posizione sulla sedia durante le ore lavorative, cercare di spezzare la monotonia con lo svolgi- mento di alcune funzioni in movimento o in piedi, approfittare di ogni singola pausa per sgranchire le gambe e scioglie- re i muscoli in tensione con un po’ di streching. Bastano 10 minuti ogni due ore. Sindrome da visione al computer Tra computer, tablet e smartphone, i nostri occhi sono impegnati per oltre dieci ore a guardare schermi illuminati artifi- cialmente. La sindrome da visione al computer si presenta di solito dopo due o tre ore di lavoro e in molti casi condi- ziona la resa di chi ne soffre con un calo della concentrazione. Oltre a una predisposizione, se per esempio si hanno particolari difetti di vista, ci possono essere molte cause per questi sintomi: 14
La Veletta marzo 2017 la luce emessa dagli schermi ha una forte componente blu, poco natura- le e che affatica la vista; sui monitor con scarsa risoluzione i caratteri non hanno contorni ben definiti, cosa che costringe gli occhi a provare costantemente a metterli a fuoco senza poterci riuscire completamente; istintivamente il nostro sguardo tende sempre a posarsi su punti più lon- tani per riposarsi, ma se abbiamo sempre uno schermo fisso davanti a noi questi movimenti diventano più complicati e faticosi da compiere per gli occhi. Alcune ricerche hanno messo in evidenza che quando si osserva a lungo uno schermo si chiudono gli occhi con minore frequenza. In condizioni normali li apriamo e chiudiamo tra le 17 e le 20 volte al minuto, mentre quando lavoriamo al computer passiamo a 12-15 volte. Tutto ciò può comportare un senso di secchezza e affaticamento oculare, e in alcune persone rende più probabile l’ar- rossamento. Per rimediare a tali effetti è importante riposizionare il piano da lavoro in modo che sia illuminato in modo uniforme, senza che la luce arrivi sul viso ed evitando il riflesso dei raggi solari sui terminali. E’ consigliabile inoltre chiudere gli occhi un minuto ogni venti e distogliere lo sguardo dal monitor per almeno dieci secondi di tanto in tanto, per far ripo- sare e aiutare la lubrificazione degli occhi. Stress uditivo Anche in un ambiente di lavoro apparentemente silenzioso, si può soffrire di fastidi e disturbi all’udito, perché alle orec- chie per stressarsi basta poco: il tipo di lavoro che si svolge, il grado personale di sensibilità e la stanchezza accumulata sono i tre fattori che influiscono sulla trasformazione di un semplice fastidio in un dolore intenso e insopportabile. Sot- to accusa soprattutto gli open space che, con il loro misto di rumori (stampanti, telefoni, vocìo) arrivano addirittura a ri- durre i livelli di produttività personale. L A M AL A T TI A P R OF E SSI O N AL E E L ’I NAI L Le malattie contratte sul luogo di lavoro e durante l’attività lavorativa, possono essere riconosciute come malattie pro- fessionali (o tecnopatie) dalla legge italiana se causano “un danno lento e progressivo sull’organismo e se in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente”, come specificato sul sito dell’Inail. La malattia è riconosciuta co- me tale se rientra in un elenco di malattie, se è stata presentata entro certi termini il certificato-denuncia del datore di lavoro e se la visita medica riconosce un’indennità. Le malattie elencate dall’INAIL si dividono in tabellate e non: per le prime è anche specificato il periodo di indennizzo che il lavoratore può ricevere, mentre le seconde sono quelle - non riconosciute - di cui il lavoratore è riuscito a dimostrare il legame con l’attività professionale. Ad esempio, i disturbi da sovraccarico biomeccanico (malattie posturali, disturbi muscolo-scheletrici, problemi cervicali) sono non tabellate, ma è facilmente dimostrabile che il problema sia frutto dell’attività lavorativa e dei suoi movimenti ripetitivi e durevoli nel tempo. La Redazione 15
La Veletta marzo 2017 ASSOCIAZIONI Anpi Atm: storia degli autoferrotranvieri impegnati nella lotta partigiana “Oggi il nostro compito è tramandare i valori della Resistenza ai giovani e mantenere viva la memoria”. R ingraziamo la Filt Cgil per lo spazio che ci riserva su “La Veletta” e che ci permette di comunicare con i lavoratori di Atm e del trasporto pubblico locale. conflitto, la Medaglia d’oro al valor militare ai lavoratori di Atm. Molti tranvieri furono arrestati, torturati, inviati nei campi di sterminio nazista come oppositori politici. Molti altri sezione Anpi Atm organizza eventi culturali che esortano alla riflessione sui temi universali di libertà e giusti- zia. Incontriamo i giovani, sia nelle nostre officine, sia andando a portare E' questa, un’opportunità che coglia- scelsero e confluirono nella lotta ar- il testimone nelle loro scuole, coi no- mo volentieri, per soddisfare le no- mata della Resistenza Partigiana. Ec- stri partigiani. stre esigenze di diffusione della cultu- co, se dovessimo sintetizzare il nostro Attualizziamo i valori nati dalla Resi- ra antifascista e di difesa della Costi- lavoro di ricostruzione, mantenimen- stenza, parliamo di Guerra e di Costi- tuzione Repubblicana, attività che to e trasmissione dei valori della Rre- tuzione Repubblicana, di razzismo e Anpi Atm svolge in Azienda dal sistenza, lo spiegheremmo ai giovani di migranza. Questo è il nostro ruolo 1945. tranvieri in questo modo. all’interno di Atm. Promuovere la E’ probabile che non tutti i lavoratori Noi siamo gli eredi di una memoria discussione su valori alti, che ci arri- siano al corrente delle vicende interne storica da tramandare alle generazioni vano da un passato glorioso e ci ed esterne lega- proiettano nel te alla nostra futuro che vor- Associazione. remmo migliore Forse molti per tutti gli uo- tranvieri non mini. sanno che la Il programma Storia, quella principale che con la esse attueremo in maiuscola, è questo 2017, si passata dall'A- articola in due zienda Tranvia- sezioni differen- ria e ha reso ti. La vicinanza importante e con le scuole e i s i g ni f ic a t iv o , giovani studenti, sul piano nazio- ai quali trasmet- nale, ciò che “i tere memoria e manetta” mila- valori. E poi il nesi hanno prodotto nel marzo del future, affinché l'orrore del nazifasci- rito, celebrativo e solenne, con i lavo- 1944. Ci fu una ribellione, uno scio- smo, del razzismo e della dittatura ratori di Atm nella storica Officina pero durato parecchi giorni, che vide non abbiano più a ripetersi. E' questo Generale di Manutenzione dei Tram. uomini e donne umili e laboriosi tra- dunque il nostro ruolo attuale, insie- Celebrazioni che non lasciano spazio sformarsi in tenaci e coraggiosi com- me alla tutela dei valori contenuti nel- alla retorica, ma che sollevano uno battenti. Nel marzo ’44, a Milano si la Costituzione, che del la Resistenza spunto di riflessione sull’oggi. determinò un capolavoro di organiz- è figlia legittima. zazione sindacale svoltosi in piena Ogni anno, per adempiere a questa A P PU N T AME NT I occupazione nazifascista e che para- funzione di coscienza critica nella Le Celebrazioni in memoria dei La- lizzò l'intera città. Un'azione di Resi- società, proponiamo incontri coi la- voratori Martiri di Atm, quest’anno si stenza che diede un colpo mortale voratori Atm e con la città di Milano, terranno nel pomeriggio di Venerdì 7 all'inganno della Repubblica Sociale democratica e antifascista, insignita aprile: dopo la consueta posa delle di Mussolini e che fruttò, alla fine del anch’essa della medaglia d'oro. La corone, del corteo interno con le 16
La Veletta marzo 2017 maestranze e con le autorità, avremo musica e la narrazione di storie, ci donnina, di e con Gianluca Foglia l’onore di ospitare, quale relatore guiderà ancora sul tema dell’incontro “Fogliazza”. Gli scioperi del marzo principale, un migrante accolto nella tra culture differenti. ’44 spiegati ai ragazzi attraverso gli nostra Città. Il tema che proponiamo occhi di un tranviere, in un panorama sarà quello della migranza, dell’ospita- di quartiere operaio della Milano in lità, dell’incontro con l’altro. Parlere- guerra e con il linguaggio del disegno, mo dei rigurgiti di razzismo che sono della musica coinvolgente di Ema- presenti nella nostra società opulenta, nuele Cappa e della poesia di una tra- eppure chiusa da barriere e muri, so- gica storia d’amore. prattutto mentali, che si vorrebbero invalicabili. Sabato 8 aprile, in mattinata presso Invitiamo i lavoratori dell’Atm a Così, nella serata dello stesso venerdì, l’Officina Generale di Teodosio, sostenere l’Anpi con il tessera- offriremo alla città democratica e an- ospiteremo più di quattrocento ragaz- mento e con l’attività antifascista tifascista un’opera teatrale, Il deserto zi delle scuole superiori milanesi e Libertà è Partecipazione. e la neve, di Daniele Bonaventura e offriremo loro il “nostro” spettacolo: Carlo La Manna che, attraverso la Officine Libertà. L’onda della Ma- Anpi sezione Atm Motoclub Atm: un’associazione in sella da più di vent’anni con tante iniziative, raduni e gite fuori porta S ono passati 22 anni da quando un piccolo gruppet- to di colleghi del deposito di Sarca ha dato vita, insieme al contributo della Fondazione Atm (all’epoca si chiamava Gesai), alla sezione motociclisti brio e piegare in curva come si vede in moto Gp, e infi- ne che preferisce Atm. Oggi i centauri dell’azienda trasporti milanesi sono un’andatura tran- una realtà affermata e riconosciuta i cui soci periodica- quilla e godersi il mente appendono la divisa al chiodo per cavalcare ciascu- paesaggio di colli- no la propria motocicletta e assaporare quel senso di liber- ne, laghi o monta- tà che soltanto una due ruote può regalare. gne. Nata senza Insomma ogni scopo di lucro, “templare della strada” può trovare nel Motoclub Atm la l’associazione sua dimensione motociclistica. consente di A questo proposito infatti vengono spesso organizzati partecipare a viaggi e scampagnate che spesso e volentieri finiscono per tante iniziative essere sold out in breve tempo. che vanno dai Come ad esempio l’appuntamento dall’11 al 13 marzo a motoraduni, a scampagnate o gite di più giorni. Sul sito Sanremo per assistere al Carnevale Fiorito: un corteo di www.motoclub-atm.it oltre al calendario delle escursioni carri allegorici allestiti con i fiori. “I posti sono andati a è ricco di suggerimenti e convenzioni con rivenditori del ruba. Oramai accettiamo solo più nominativi in lista d’at- settore. Inoltre è possibile seguire l’associazione tra le pa- tesa - spiega Pietro Silighini, presidente dell’associazione e gine di face book. conducente del deposito Sarca - Però vale la pena tentare I motoferrotranvieri, o templari della strada, come amano perché a volte qualcuno rinuncia e si liberano dei posti”. definirsi, hanno modi e stili diversi di andare in moto: c’è a chi piace arrampicarsi su strade sconnesse in terra battu- La Redazione ta, chi predilige l’adrenalinica pista: aggrapparsi al manu- 17
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