Giovani ad Amatrice sui passi di Francesco - #42
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#42 anno XXXI / 12 novembre 2016 € 1,00 www.frontierarieti.com redazione@frontierarieti.com tel. 0746 25361 Soc. Coop. Massimo Rinaldi, Reg. Trib. di Rieti n. 1/91 del 16/3/1991. Direttore responsabile Carlo Cammoranesi. Sped. in a.p. – 45% – Art.2 Comma 20/b Legge 662/96 – Filiale di Rieti Giovani ad Amatrice sui passi di Francesco
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 2 argomenti Agire per superare lo shock di David Fabrizi U na premessa, uno svolgimento per parole chiave, una serie di proposte. È il contenuto di un documento diffuso da Gio- vanni Ludovisi, assessore all’Urbanistica del Comune di Rieti. Una riflessione che prova a non incagliarsi sui singoli problemi, ma tenta di collocare lo scenario aperto dal terremoto all’interno di una visione più ampia, di un’idea di città che va dalla solidità dei muri agli stili di vita. «Il momento dell’emergenza si distingue da qualunque altro: esso è caratterizzato da paura, impotenza, elaborazione del lutto in circostanze straordina- rie. C’è molto disorientamento e si fatica a riconoscere e ritrova- re equilibrio nel mondo nel quale ciascuno ha vissuto fino a ieri», si legge nel testo. Il dibattito del dopo terremoto Sembrano parole cucite sull’incertezza del “tornare a scuola” che sta animando il Rieti: tra Amazon e Accumoli dibattito di questi giorni… È vero, e il movimento popola- re nato attorno al tema scuole mi sembra una cosa positiva. Comprende qualcosa del senso di comunità sempre necessa- A Rieti è viva una fitta discussione sulla salute degli edifici scolastici, rio di fronte alla catastrofe. Il sisma, che a pochi chilometri accompagnata da una qualche incertezza sul ritorno ai banchi dopo la da noi ha fatto segnare un necessaria chiusura per i controlli post-sisma. Questo faticoso ritorno alla pesante carico di vittime, pone alla città capoluogo normalità è uno dei tanti traumi prodotti dal terremoto. Sono lesionati i muri, compiti precisi. Il ripristino delle attività di base, come è la ma anche gli stati d’animo. Al punto che viene da chiedersi se gli interventi sul scuola, è tra questi. Ma tutti patrimonio edilizio non debbano essere inseriti in una visione più ampia, sono tenuti a dimostrare la propria maturità. Senza fare insieme tecnica, amministrativa, politica e sociale allarmismi inutili. Basta rileggere le parole pronuncia- te dal Sindaco Petrangeli alla resilienza. spinge a pensare che bisogna Bisogna attivarli. Camera per capire che la guardare in maniera integra- necessità di fare comunità e La capacità di far fronte in ta al patrimonio edilizio e alla In pratica cosa bisognerebbe l’impegno sulle politiche maniera positiva al trauma, dimensione sociale e psicolo- fare? sociali devono essere il traino l’attitudine a riorganizzare gica della comunità. C’è da di una ricostruzione di area positivamente le cose parten- superare un trauma collettivo. In questo momento c’è innan- vasta. do dai problemi, mi pare E secondo me la nostra città e i zitutto da valutare il rischio in l’unica via. E l’inquietudine nostri borghi dispongono modo oggettivo. Lo sciame Nel documento si parla di che sta attraversando la città degli anticorpi necessari. sismico continua, ma sta
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 3 disposizione delle città che coinvolgere anche le aree ricadono nei territori più della zona Porrara e le conti- vulnerabili. Il decreto legge è gue dell’ex Zuccherificio. Una un primo passo in avanti, ma rigenerazione urbana volta a anche le possibilità che favorire investimenti di nasceranno dal piano Casa qualità, mantenendo gli stessi Italia saranno importanti. carichi urbanistici oggi Cominciamo a dire, però, quali previsti, è una prima ipotesi sono le azioni immediate da di lavoro. fare: ad esempio, per quanto riguarda le nuove costruzioni, Nel documento diffuso si il Programma pluriennale di parla di un “Ufficio speciale attuazione già adottato dal per la Ricostruzione”. Cos’è? Consiglio Comunale consente ai numerosi privati di avanza- È una struttura prevista dal re proposte per un’edilizia decreto del Governo che antisismica e energeticamen- sarebbe bene costituire subito te all’avanguardia. per avviare la riparazione dei danni “leggeri”, e sul quale far E per quanto riguarda convergere tutti gli attori del l’esistente? territorio. È necessario aprire un dibattito di idee per una C’è da dare subito inizio a un città sostenibile e a misura di piano di recupero dell’intero tutti. In questa direzione è centro storico di Rieti e dei bene non dimenticare gli borghi, da strutturare per interventi e le progettualità “unità minime di intervento”. già avviate, comunali ed Con iniziative pubbliche europee, come il progetto Vital chiare, definite e condivise, Cities che mira alla partecipa- sono possibili azioni impor- zione e al perseguimento del tanti, magari aggiungendo benessere diffuso. Sono cose sfogando la propria energia sicurezza sismica delle strumenti incisivi quali la possibili se si continua a relativamente lontano da scuole, fa riflettere che lo definizione di un nuovo e predisporre progettualità Rieti. Nel nostro Comune non stesso dibattito non tocchi il opportuno strumento ammi- finalizzate a finanziamenti si registrano faglie sismiche tema delle abitazioni nistrativo, il “fascicolo sismi- regionali, statali ed europei, in attività. Di fronte al terre- private… co”, facoltativo, ma da incenti- come già fatto per Ri(vi)Ve e moto abbiamo le stesse vare con sgravi fiscali, da Rieti 2020 – Parco circolare probabilità dei mesi preceden- Per quanto riguarda le scuole istituire attraverso l’approva- diffuso. ti al 24 agosto. A Rieti le cose sono dell’idea che bisogna zione di un apposito regola- sono arrivate diversamente da riparare i piccoli danni subiti mento. Uno strumento volto Una città sicura è anche una Amatrice e da Norcia. Ciò dagli edifici scolastici per ad favorire e coordinare gli città più vivibile? detto, è anche vero che la poca garantire il prima possibile la interventi di rinforzo locale e distanza non rende meno ripresa delle lezioni. Nei casi di miglioramento sismico In questo momento particola- paurosa e meno pericolosa la in cui si prevedono lavori come segmenti di un progetto re possiamo mettere in moto situazione. Vuol dire che prolungati occorre individua- di adeguamento di ciascun meccanismi virtuosi e dare abbiamo un certo tempo – che re strutture alternative. Ciò aggregato strutturale. Queste vita a una città moderna, è meglio immaginare limitato detto, il Sindaco è responsabi- proposte bisogna condividerle accogliente, aperta alla – per intervenire sul patrimo- le dell’intera comunità, da qui con gli ordini professionali e condivisione e alla cooperazio- nio edilizio e monumentale il suo grande impegno di con tutte le associazioni di ne, ma anche capace di del nostro territorio, per questi giorni; credo che sia categoria. rispondere ai bisogni indivi- disporre azioni sociali e sulla necessario un piano integrato duali. Non solo: bisogna città in grado di ridurre il di interventi sia pubblici che Parrebbe necessario un cogliere sino in fondo la rischio. Da assessore all’urba- privati per il miglioramento ritorno dalla semplice posizione di Rieti, definire il nistica mi paiono prioritarie sismico dell’intera città: dalle amministrazione alla suo ruolo rispetto alla capitale le azioni che si possono scuole, alle abitazioni private, visione politica… e all’area “Civiter” (Comuni di attuare subito, ma è anche agli edifici di pregio artistico, Civitavecchia, Viterbo, Terni e urgente attivare le procedure storico e monumentale. Infatti: mettendo in moto un Rieti). La città ha l’opportunità per gli interventi che necessi- po’ di buona politica si posso- di sviluppare la sua vocazione tano di un percorso più Il problema è dove trovare i no pensare strumenti urbani- naturale: quella di essere lo complesso. soldi? stici meno tradizionali. Ad snodo di una ”Area vasta” che esempio, un “Accordo di va, se mi si consente la provo- In questi giorni di forte Mi pare si possa iniziare dalle programma”, a tutela di tutte cazione, da Amazon ad Accu- preoccupazione per la risorse che il Governo mette a le parti in causa, volto a muli.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 4 chiesa e territori Amatrice / Cittareale / Posta di Nazareno Boncompagni I l passaggio di consegne definitivo avverrà nei prossimi giorni, ma di fatto è già all’opera il nuovo responsabile chiamato a succedere a mons. Benedetto Falcetti alla guida della Caritas di Rieti. Don Fabrizio Borrello si accinge a ereditare la direzione dell’organismo pastorale più impegnativo che potesse capitargli. In realtà per la successione a don Falcetti – che è stato direttore per quasi trent’anni – mons. Pompili aveva già pensato a don Borrello prima ancora del terremoto, ritenen- do che la pastorale della carità sia oggi di per sé un’emergen- za: «Si pensi a tutto il vasto settore delle nuove povertà, dell’accoglienza degli stranieri, dell’educazione a nuovi stili di vita», dice il sacerdote che in questi giorni si è congedato dalla parrocchia cittadina di Regina Pacis per iniziare a dedicarsi al nuovo incarico LA CARITAS NEI LUOGHI DEL SISMA Don Fabrizio: praticamente a tempo pieno. Ma in qualche modo il vescovo di Rieti è stato profeti- co, visto che dal 24 agosto «Vicini nei fatti» tutto è cambiato in diocesi e nuovi, imprevisti scenari si profilano per una struttura, quale il “braccio caritativo” della Chiesa locale, chiamata con il terremoto a un impegno ancor più di primo piano e quindi con un dispendio di Il terremoto non dà tregua, e la gente chiede risposte urgenti e concrete. A tempi ed energie prioritario. colloquio con don Fabrizio Borrello, neo direttore della Caritas di Rieti: «se Il terremoto «ci ha messo dunque il carico da novanta», serve facciamo anche i crocerossini, ma una volta organizzato il piano commenta don Fabrizio. «L’asse dell’impegno si è così d’azione Caritas interviene con stile pastorale» spostato nell’Amatriciano», dove la tenda della Caritas, di azione», visto che anche il ria che si vuole dare, spiega il ce l’hanno invece non più con i volontari che vi si Leonessano e la media Valle neodirettore, «è quella agibile. E con l’inverno è alternano, è già operativa da del Velino hanno subito danni all’emergenza abitativa», per le improponibile pensare alle due mesi, in attesa di istallare che richiederanno un’ulterio- tante persone che hanno la tendopoli, per cui si penserà, una struttura prefabbricata re azione di vicinanza e casa crollata o comunque come diocesi, ad aiutare queste più stabile e più consona solidarietà. inagibile, il cui numero è persone, d’intesa con le autori- all’affrontare la stagione Rispetto alla situazione di aumentato con le nuove tà, anche dal punto di vista invernale alle porte. «Ora, con agosto, si profilano già nuove scosse: «Diverse persone che materiale». i nuovi eventi sismici, si è necessità e richieste di inter- prima avevano la casa classifi- Ma come evitare il rischio ulteriormente ampliata l’area vento. Un’attenzione priorita- cata “A”, e dunque agibile, ora che, in questa emergenza, la
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 5 Δ Cittareale nuclei che non sono nemmeno Δ Posta frazioni ma case sparse, in cui delle persone, soprattutto II Comune di Posta, inagibi- anziane, sono rimaste isolate. le, si trasferisce nella sede Cerchiamo di essere presenti in della scuola elementare. La particolare in questi casi», decisione è stata presa interessandosi di coloro che dopo i primi sopralluoghi magari la casa non l’hanno perduta, ma semplicemente nell’immobile e nel palazzo di fronte alla sede comunale. non hanno possibilità di Inaugurata la scuola antisismica Presso il campo sportivo, la muoversi per la spesa, per le È Protezione Civile ha termina- medicine e per le varie neces- stata inaugurata mercoledì 9 novembre la nuova scuola to la sistemazione di una sità, in una situazione in cui antisismica per i bambini di Cittareale. La comunità di grande tensostruttura che quello dei collegamenti viari circa 450 abitanti, colpita dal terremoto della scorsa dovrà ospitare in sicurezza interni continua a essere un estate, è stata la prima ad avere una nuova costruzione nelle gli alunni delle scuole grosso problema, aggravatosi zone interessate dal sisma. elementari. Buone notizie con le ultime scosse. L’opera è stata finanziata da Fondazione Cassa di Rispar- riguardano lo stabile della Con Caritas italiana era mio di Firenze, Unicoop Firenze e Confederazione Nazionale Comunità Montana del stato già definito da qualche Misericordie d’Italia, è stata costruita in tempi assai rapidi Velino, che non ha riportato settimana il piano di inter- dalla ditta Panurania spa di Barberino Val d’Elsa, anche danni e che quindi può vento che impegna le diocesi grazie alla collaborazione tra Protezione civile e Ministero continuare a ospitare “gemellate” a prendere in dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che hanno l’attività amministrativa carico le varie zone terremota- individuato il sito e hanno attivato le opere di urbanizzazione dell’ente. Insomma, primi te, suddivise per regioni in collaborazione con l’Amministrazione comunale. segnali positivi per il pastorali. Per quanto riguarda Infrastrutture realizzate in tempi brevi dall’Esercito, con i comune che stava vivendo il versante reatino, le regioni genieri che hanno costruito la platea di fondazione, la una situazione di paura coinvolte sono Basilicata, Lom- predisposizione agli allacci e alle utenze, e allestito le aree dopo la scossa del 30 bardia, Toscana e Puglia, oltre parcheggio a contorno della struttura, lavorando in sinergia ottobre. al Lazio. La suddivisione con la ditta incaricata. prevedeva l’assegnazione a Il costo complessivo di 264.000 euro è stato interamente Lazio e Basilicata di Amatrice coperto dai partner del progetto. La scuola ha una superficie centro, le frazioni a nord (zona di 260 metri quadrati ed è collocata accanto al Centro di Saletta–Retrosi e dintorni) operativo avanzato dei Vigili del fuoco, in una posizione Caritas divenga una specie di ai lombardi, la zona a sud centrale rispetto al territorio comunale. “Croce Rossa cattolica” o la (quella di Santa Giusta–Scai) versione “ecclesiastica” della ai toscani, mentre le Caritas Protezione Civile, perdendo di pugliesi si occuperanno del vista la propria specificità territorio di Accumoli. pastorale? «Intanto nell’imme- diato si va incontro ai bisogni «Ma probabilmente, con l’estensione delle aree colpite, Il piccolo borgo diviene Smart City primari, quindi se serve si fa occorrerà parzialmente rivede- S anche i “crocerossini”», precisa re il piano». Ancora da studia- empre a Cittareale è stato inaugurato il 9 novembre don Fabrizio. «Poi ovviamente, re le modalità di intervento l’impianto pilota ‘smart city multiservizi’. Il progetto, una volta organizzato il piano pastorale, che ovviamente non patrocinato dal Comune di Cittareale con il supporto di d’azione, la Caritas interviene potranno ricalcare del tutto i prestigiose aziende private del settore dell’illuminazione e con il proprio stile che è quello modelli sperimentati in altre della tecnologia, ha permesso di attivare nel cuore delle aree pastorale. Uno stile fatto di emergenze (come L’Aquila o colpite dal sisma innovative tecnologie d’illuminazione vicinanza soprattutto ai singoli, l’Emilia), vista la situazione ‘intelligente’. di ascolto, di presenza concreta del territorio e delle esigenze La piattaforma, realizzata attraverso l’installazione dei tra le famiglie e le comunità». completamente differente. corpi illuminanti a led, contribuirà ad abilitare una rete che Dunque non solo portare Intanto si continua a utilizza sensori intelligenti per offrire servizi innovativi agli aiuti, ma portare consolazio- chiedere come poter aiutare, studenti e alla cittadinanza: dalla gestione adattativa della ne, appoggio morale, fraterni- in termini di generi di prima luce a led alla sicurezza elettrica degli impianti, fino al tà. Certo gli aiuti materiali necessità da inviare e di monitoraggio in tempo reale di eventuali oscillazioni dei servono ancora e servono di disponibilità da parte di pali. più, soprattutto in quei punti singoli e gruppi. È sempre L’infrastruttura sarà in grado di implementare ulteriori – che sin da agosto si sono possibile fare riferimento alla funzioni, come la ricarica delle auto elettriche e la gestione rivelati molteplici – dove i Caritas reatina: il numero di dei parcheggi, la videosorveglianza e il wifi internet free, canali ufficiali non arrivano: telefono 0746 270611 risponde aprendo una notevole offerta di servizi per tutti gli abitanti e «Ci sono frazioncine, o piccoli h24 sin dal 24 agosto. i turisti di Cittareale.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 6 chiesa e territori Rieti / Montepiano reatino «C ustodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi». È a partire dalle parole del salmista che il vescovo Domenico ha indica- to il compito di ogni comunità cristiana, di ogni parrocchia. Nel giorno in cui don Fabrizio Borrello lascia quella di Regina Pacis alla cura pastorale di don Ferdinando Tiburzi, mons. Pompili ha spiegato come la parrocchia «debba innanzitutto garantire questa fiducia». «Nonostante tutto quello che ci accade di vivere – ha detto il vescovo – la parrocchia deve essere una casa in cui ciascuno possa riattingere quella fiducia che l’apostolo Paolo, scrivendo ai cristiani del suo tempo, definisce come una consolazio- ne eterna. Si va in chiesa e si è parte della Chiesa perché questa consolazione eterna e questa buona speranza sono ciò di cui abbiamo più biso- gno». Don Ferdinando a Regina Pacis La parrocchia è una Di fronte alla nutrita assemblea di fedeli giunta per accoglierlo, mons. Pompili ha presentato don Ferdinando come la guida che garantirà grande famiglia loro «questa corsa del Vange- lo». L’avvicendamento è un modo per «riossigenare il nostro ambiente, per ridare questa fiducia che nasce non dall’ottimismo della volontà, dalle pacche sulle spalle, ma Da sabato 5 novembre don Ferdinando Tiburzi è il parroco di Regina Pacis. dalla persuasione che Dio è con noi e ci ama per sempre». Partecipatissima la messa di insediamento del sacerdote, che succede a don «Caro don Ferdinando – ha Fabrizio Borrello alla guida della comunità del grande quartiere fuori le mura. detto poi il vescovo rivolgen- dosi direttamente al sacerdote L’ingresso è compreso nella serie di avvicendamenti nelle parrocchie – al di là dei limiti, dei carismi e delle qualità di ciascuno, non disposto nelle scorse settimane dal vescovo Domenico c’è spazio per altro. La parroc- chia è uno spazio aperto a tutti «quando si parla di educazione, di familiari, amici ed ex don Lino Marcelli, il vicario in cui ritrovare la forza della in questo caso di educazione parrocchiani di don Ferdinan- zonale don Lorenzo Blasetti (è fiducia e della speranza». alla fede, c’è sempre una do; a rappresentare l’ammini- toccato a lui, nel rito di «Ma in questo non devi mai reciprocità: il pastore senza strazione civica, il sindaco insediamento, dare lettura del sentirti da solo», ha aggiunto gregge è senza scopo, ma anche Simone Petrangeli. Sull’alta- testo del decreto di nomina) e don Domenico, «come un eroe il gregge ha necessità del re, accanto al vescovo e al neo don Luciano Candotti. che sta di fronte alla sua gente. pastore». parroco, il suo predecessore Anche per loro il grazie di Il pastore sta avanti, ma pure Il rito si è svolto in tutta la don Fabrizio, i “parrocchiani” don Tiburzi nel saluto rivolto in mezzo e qualche volta dietro sua solennità, alla presenza di (avendo casa nel quartiere) al termine della celebrazione, la gente». Questo perché tanti fedeli della parrocchia e mons. Lorenzo Chiarinelli e dopo l’ultimo tassello del
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 7 Δ Poggio Bustone della Parola di Dio. È sulla base del Vangelo che voglio fondare la mia presenza tra voi. A guidarmi è stato sempre il Vangelo e il santo Rosario. Ancora una volta mi trovo in una comunità intitolata a Maria… Che il Signore e la Madonna possano sempre guidarmi!». A esprimere il benvenuto della comunità di Regina Pacis al nuovo parroco è stata poi Leonina Petroni Scipioni, quale segretaria del Consiglio pastorale parrocchiale, che ha ricordato le tappe della vita della parrocchia dalla fonda- zione ad opera di mons. Carlo Un “Eremo di Sant’Emidio” offre ai Bragoni negli anni Sessanta passando per i parroci e vice frati il riparo dai danni del sisma parroci che hanno contribuito a far crescere quella che è È stata ribattezzata pensando al santo stata per anni la più grande e importante parrocchia protettore dai terremoti la casetta in legno cittadina. installata la scorsa estate negli spazi attigui al Leonina ha sinteticamente presentato la realtà territoria- santuario francescano di Poggio Bustone le di Regina Pacis e la sua E strutturazione pastorale. E a ra stata presentata in coincidenza dell’apertura della don Ferdinando, che nell’invi- quarta Porta Santa della diocesi di Rieti la struttura in rituale con la consegna della to per la cerimonia di ingres- legno realizzata a Poggio Bustone grazie alla sinergia chiave del tabernacolo e la so, riportato anche sulla tra Lions Club Rieti Varrone, V Comunità Montana e riposizione dell’eucaristia. Un apposita locandina, aveva Comune. grazie innanzitutto al vescovo espresso l’invito a “cammina- Il manufatto era stato pensato per essere messo a servizio Pompili «che mi ha ridato re insieme”, ha detto: «Ci dei turisti che da quel momento in poi si sarebbero avvicina- nuova vita», ai confratelli chiedi di aiutarti, don Ferdinan- ti ai luoghi che hanno visto l’origine dell’avventura comuni- sacerdoti (un pensiero parti- do, e noi siamo felici di esserti taria di san Francesco. colare all’ex vicario generale vicini con cuore gioioso, pieno Ma in tempo di terremoto è invece diventato il ricovero dei monsignor Ercole La Pietra, di speranza, privilegiando tre frati del santuario, che l’hanno ribattezzata l’Eremo di «perché ha sempre creduto in l’aspetto comunitario, ecclesia- Sant’Emidio. Le camere a disposizione di padre Renzo, padre me»). Ma alla comunità le, per aiutarci a vicenda Franco e padre Giuseppe, infatti, presentano lesioni che affidatagli «il grazie più bello», ricordando quanto disse Gesù: invitano alla prudenza. Di conseguenza quanti avevano con preghiera di portare il “Dove due o più sono riuniti nel provveduto ad allestire la struttura questa estate, hanno saluto anche «ai malati, mio nome, io sono in mezzo a completato l’opera coibentandola per l’inverno. dicendo loro che voglio incon- loro…”». Un bel gesto di solidarietà verso i religiosi, che da parte trarli e portare a loro Gesù». Il dono simbolico di benve- loro continuano a sentirsi a casa. «Stiamo bene» ci spiega «La parrocchia è una grande nuto da parte dei fedeli, quello padre Renzo: «È un momento per vivere la fraternità in modo famiglia», ha aggiunto il di una stola a significare la più semplice. C’è molto legame tra di noi, e viviamo bene sacerdote, che mettendosi dignità del ministero sacerdo- l’essenzialità». nella prospettiva di chi è tale, è stato infine consegnato Oltre agli alloggi dei confratelli, anche il refettorio del chiamato a svolgere un al neo parroco da un gruppo 1600 risulta lesionato, ma non si tratta di problemi tali da servizio ha chiesto ai fedeli di di fanciulli, prima della compromettere la quotidianità del santuario: «La chiesa è essere aiutato con pazienza a benedizione conclusiva e del aperta e abbiamo la cucina della foresteria per poterci prepara- comprendere le esigenze, a canto innalzato a Maria re i pasti», spiegano i frati. cogliere le necessità di tutti, Regina della pace che ha Quanto al ritorno alla normalità, «immagino che con il impegnandosi a crescere concluso la ricca e partecipata tranquillizzarsi delle scosse potremo procedere alle verifiche insieme alla scuola della liturgia, cui è seguito un delle camere – conclude padre Renzo – attualmente ci hanno Parola di Dio: «Anche il sotto- momento di festa e conviviali- consigliato di non dormirci. Noi restiamo qui, fiduciosi nella scritto ha bisogno di cibarsi tà nel salone parrocchiale. vita semplice».
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 8 chiesa e territori Rieti / Montepiano reatino di Giada Cassar Don Franco lascia campoloniano I parrocchiani di San Giovanni Battista, nel fine La Festa del Ciao...don settimana appena trascor- so, hanno voluto ringraziare don Franco Angelucci, che, seguendo il piano degli avvicendamenti dei parroci, lascerà la “grande famiglia” di Campoloniano. Tanti, tantissimi giovani in parrocchia a Campoloniano per salutare don Il saluto è durato a lungo, Franco Angelucci, che si appresta a lasciare la guida pastorale del quartiere considerando la variegata e numerosa composizione della più popoloso della città capoluogo a don Lorenzo Blasetti e a don Roberto comunità. Sabato 5 i giovani, con i bambini dell’Acr ed i D’Ammando, dopo dieci intensi anni di lavoro ragazzi dell’Acg, hanno voluto dedicare al parroco che li ha sacerdote molto attento anche momenti di preghiera, un insegnare l’amore verso il visti crescere in questi dieci alle esigenze dell’ultima sacerdote commosso e umil- prossimo e di far conoscere la anni l’annuale appuntamento generazione. mente stupito che, con la figura di Gesù e i suoi insegna- della Festa del Ciao, modifi- «La tua presenza ci ha semplicità e la compostezza menti, facendosi voler bene da candone allegramente il inondato d’amore, tra la tua che lo hanno sempre contrad- adulti e bambini. Grazie nome, diventato per questa gente resterai, un solo cuore distinto, ha ringraziato a sua all’insegnamento di fiducia e occasione speciale “Festa del siamo noi». Tutta la comunità volta la comunità. speranza lasciato da don Ciao… Don!”. si è riconosciuta, si è trovata «Con discrezione e costanza Franco la comunità si prepara Alla messa vespertina in accordo con le parole scelte – spiegano i parrocchiani – ad accogliere nel migliore dei www.insiemeaisacerdoti.it hanno partecipato tutte le dai ragazzi: genitori molto don Franco è stato capace di modi i nuovi sacerdoti». www.insiemeaisacerdoti.it famiglie con momenti profon- riconoscenti e i parrocchiani di, simboli e applausi com- più adulti in generale, dai mossi, a cui si è aggiunta catechisti ai ministri, il coro e www.insiemeaisacerdoti.it www.insiemeaisacerdoti.it l’irruente creatività, tipica i rappresentanti delle varie della giovane età, con uno realtà. Tutti uniti, insieme, striscione e la lettura di una vicini per mostrare gratitudi- I SACERDOTI AIUTANO TUTTI. lettera di ringraziamento. Una ne e affetto, soprattutto nella I SACERDOTI AIUTA TUTTIAIUTANO TUTTI. I SACERDOTI. dimostrazione di stima e messa domenicale, con la AIUTA TUTTI I SACERDOTI. Ogni giorno 38.000 sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, affetto da parte di tutti coloro chiesa gremita di fedeli che conforto e speranza. Ogni giorno 38.000Per continuare sacerdoti la loro diocesani missione,ilhanno annunciano bisogno Vangelo anche deltratuo nelle parrocchie aiuto concreto: la gente, offrendo a tutti carità, che hanno potuto conoscere la hanno voluto salutare don di conforto un’offerta per il sostentamento e speranza. Per continuaredeilasacerdoti. Queste loro missione, offerte hanno arrivano bisogno all’Istituto anche del tuoCentrale Sostentamento aiuto concreto: I SACERDOTI AIUTANO Istituto DiocesanoTUTTI. Clero e vengonoper di un’offerta distribuite tra tutti i sacerdoti, il sostentamento specialmente dei sacerdoti. a quelliarrivano Queste offerte delle comunità piùCentrale all’Istituto bisognose, Sostentamento vera accoglienza, grazie a un Franco. Applausi lunghi e per il Sostentamento del Clero cheClero possono contaredistribuite e vengono così sulla tra generosità di tutti. specialmente a quelli delle comunità più bisognose, tutti i sacerdoti, I SACERDOTI AIUTANO AIUTA TUTTI I SACERDOTI. Via Cintia n.TUTTI. 83. Tel. 0746 20 36 69 O Fche F Epossono R T E P Econtare R I NO così S Tsulla R I Sgenerosità A C E R D OdiTtutti. I . U N S O S T E G N O A M O LT I P E R I L B E N E D I T U T T I . O F F E R T E P E R I N O S T R I S A C E R D O T I . U N S O S T E G N O A M O LT I P E R I L B E N E D I T U T T I . AIUTA TUTTI I SACERDOTI. 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Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 9 Δ Alla Cei incontro vescovi-Mibact Δ Le chiese dopo il sisma Procedure celeri per Dalla diocesi un gruppo di ingegneri la messa in sicurezza delle chiese per fare il punto sulla situazione degli edifici di culto È composta da cinque ingegneri strutturisti la squadra disposta dalla Chiesa di Rieti per fare il punto sullo stato degli edifici di culto, in seguito ai terremoti di questi mesi. L’indagine ha compreso la ricognizione di tutte le chiese incluse nel “cratere sismico” e di tutti gli edifici di culto al di fuori di questo perimetro per i quali è giunta la segnalazione. I sopralluoghi sono stati utili per redarre le schede sullo stato di ogni edificio, ma anche per verificare lo stato delle opere d’arte, degli arredi e delle suppellettili sacre. Un confronto tra i vescovi delle diocesi colpite dal terremoto e il Ministero dei Il ciclo di indagini, aggiornato allo stato degli edifici dopo beni culturali per segnalare l’urgenza di restituire al culto le chiese, o almeno gli eventi sismici del 24 agosto, è in fase di revisione a una parte di esse, in quanto “luoghi di convocazione, riconoscimento e seguito delle violente scosse del 26 e del 30 ottobre. Il ripeter- celebrazione”, “resi ancora più significativi dalla tragedia che ha privato migliaia si dei movimenti tellurici ha inevitabilmente cambiato la di persone dell’abitazione”. situazione e reso necessarie nuove verifiche su un’area più L’incontro, presieduto dal segretario generale della Cei, mons. Nunzio vasta della precedente. La zona maggiormente colpita è Galantino, e che la visto la presenza da una parte dei vescovi e dei loro quella dei Comuni di Accumoli, Amatrice, Leonessa, Cittare- collaboratori delle diocesi colpite dal terremoto in Abruzzo, Marche, Lazio e ale, Posta e Borbona, ma sono sotto la lente dei tecnici della Umbria, dall’altra dell’architetto Antonia Pasqua Recchia e del prefetto Fabio diocesi anche le strutture ecclesiali presenti nei Comuni Carapezza Guttuso in rappresentanza del Ministero dei beni e delle attività vicini. Il censimento dei danni è utile alla Chiesa di Rieti per culturali e del turismo (Mibact), si è tenuto oggi pomeriggio a Roma, nella sede disporre di una visione d’insieme dello stato del patrimonio della Cei. in pericolo. All’indomani delle scosse del 30 ottobre, i vescovi – riporta una nota della La verifica formale dell’agibilità degli edifici, i lavori di Conferenza episcopale – hanno dato voce alla drammatica situazione nella messa in sicurezza e il recupero delle opere d’arte sono quale versa un territorio molto ampio e segnato da un disastro generalizzato. compito esclusivo del Ministero dei Beni Culturali, che La perdita o comunque la compromissione del patrimonio culturale di individua con l’azione dei propri tecnici le modalità di interesse religioso ha portato a chiedere procedure celeri per la messa in intervento. Dopo il recupero, le opere che vanno restaurate sicurezza. Soprattutto, affrontando la questione con cuore di pastori, i vescovi rimangono al MiBACT per le opportune lavorazioni. Il resto hanno rimarcato cosa significhi tale patrimonio per l’identità e l’appartenenza dei manufatti viene restituito alle diocesi di appartenenza in della gente: le chiese, in primis, sono luoghi di convocazione, riconoscimento attesa di poter essere ricollocato nei luoghi di origine. e celebrazione; luoghi resi ancora più significativi dalla tragedia che ha privato migliaia di persone dell’abitazione. Di qui l’urgenza di procedere a restituirne al culto almeno una parte, secondo un elenco di priorità che i vescovi hanno provveduto a stilare in base alle necessità e al bene delle comunità». Tra le richieste avanzate dalle diocesi, essere riconosciuti come ente attuatore, poter intervenire in prima persona nella messa in sicurezza come nella successiva opera di restauro e ricostruzione, poter contare su sgravi fiscali che consentano al privato di detrarre il contributo erogato a favore della manutenzione, della protezione e del restauro. A Rieti la sede del Commissario Straordinario per il sisma e quello della Soprintendenza speciale del Mibact È stato presentato al pubblico mercoledì 9 novembre, presso la sede del Comune di Rieti, l’accordo con la Banca d’Italia relativo agli uffici del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione. Ma non saranno solo gli uffici a disposizione di Vasco Errani ad essere sistemati a Rieti. La città ospiterà infatti anche la Soprintendenza speciale costituita dal Mibact per gestire con un’unica regia un terremoto che ha colpito ben 4 regioni diverse. Sarà sistemata nella ex sede dell’Istituto diocesano per il sostentamento clero, nella centralissima via Roma, messa a disposizione gratuitamente dalla Curia Vescovile.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 10 chiesa e territori Valle del Velino / Cittaducale Canetra È stata la solidarietà since- La parrocchia come antidoto ra e incondizionata la vera protagonista, domenica 23 ottobre, nella parrocchia di San Biagio a al terremoto Canetra di Castel Sant’Angelo. Nel pomeriggio della domenica diocesana per le missioni, infatti, presso l’Istituto delle Suore di “Maria Bambina”, si è svolta, come ormai è tradizione, anche la “Pesca” di beneficenza per la giornata missionaria e inizio dell’anno consueta pesca di beneficien- za, seguita dalla lotteria, con catechistico nella parrocchia di San Biagio. La presenza discreta del parroco in palio vari premi offerti dai e delle suore di Maria Bambina a testimonianza di una “Chiesa antisismica” commercianti della zona. Tutto il ricavato servirà a contribuire alle varie missioni fino ai nonni, presi in una «ciascuno nel posto che il la «vera meta». attive in più parti del mondo e gara di solidarietà sorpren- Signore gli ha assegnato». Ed è Due momenti diversi, ma sostenute proprio dalle Suore dente. Tante persone, ma proprio per questo motivo che che ci dicono entrambi la di Maria Bambina. un’unica convinzione: «Siamo si è scelto di far coincidere con stessa cosa: ognuno di noi È stata l’occasione per tutti discepoli missionari», la Festa missionaria l’inizio deve iniziare a preparare il ritrovarsi e passare un pome- come più volte ricordato da dell’anno catechistico, con il terreno, a tracciare i solchi, riggio tutti quanti assieme tra papa Francesco. mandato durante la santa perché il seme del Signore vi canti, balli, calci al pallone, In quest’ottica, dunque, una messa della mattina, e le varie trovi posto e porti frutto. vincite più o meno fortunate e semplice iniziativa messa in attività nel pomeriggio, Tutti noi, dunque, possiamo ricche abbuffate, senza mai, campo da un piccola comunità quest’anno arricchite anche e dobbiamo essere discepoli però, perdere di vista il fine, la di montagna diventa testimo- dal nuovo gruppo di post-cre- missionari, a patto che impa- solidarietà e la condivisione. nianza concreta dell’impegno sima, che dopo un po’ di riamo a farci prossimi per gli Il piccolo cortile dell’orato- a cui tutti siamo chiamati in tempo torna ad accompagnare altri, che le nostre parole e i rio ha visto riempirsi di tante quanto cristiani, essere quanti vogliono continuare il nostri gesti abbiano il sapore persone, dai bambini dell’asilo portatori della Buona Notizia, cammino già intrapreso verso di Dio.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 11 Un imperativo che si tramu- ta in impegno concreto, Δ Antrodoco e Borgo Velino soprattutto in un momento così difficile per tutto il Centro Italia, e non solo, a cui, come Chiesa locale, siamo chiamati a dare una risposta. La messa si celebra fuori dalla chiesa Fin dal sisma del 24 agosto, Lo scenario del dopo sisma costringe i parroci a svolgere le infatti, e in modo particolare dopo gli ultimi giorni, l’orato- funzioni liturgiche in altri spazi rio parrocchiale è diventato il centro in cui tutta la nostra «H comunità di Castel Sant’Ange- o chiesto al Sindaco l’utilizzo di un lo, sebbene colpita solo lieve- luogo pubblico nel quale poter mente dal terremoto, si celebrare la messa in sicurezza, ritrova e si fa forza. perché nelle chiese non è possibile. Probabil- Il campetto parrocchiale, mente la prossima settimana possiamo cele- che, a seguito della forte brare la messa nel teatro, che è munito di uscite scossa di domenica 30, ha di sicurezza con porte antipanico». ospitato la santa messa, e ha A parlare è don Giovanni Nieborak, poi visto disputare il torneo parroco a Borgo Velino, che dal 30 ottobre si dei più giovani, diventa un po’ trova a dover svolgere le funzioni liturgiche il simbolo di questa riparten- sul sagrato della chiesa di San Dionigi. za, puntando sui bambini e i Una situazione simile a quella vissuta nella ragazzi, che, nonostante la vicina Antrodoco, dove anche don Luigi Tosti paura, non perdono la voglia si è trovato a dover escogitare soluzioni di correre dietro a un pallone. alternative alle chiese per celebrare la messa. Proprio per non lasciarli «Quella della domenica – ci spiega – viene soli, infatti, sono state orga- celebrata nell’atrio del Comune; nei giorni nizzate una serie di attività in feriali usiamo la sala parrocchiale». cui i momenti ludico-ricreati- vi sono accompagnati ad altri di riflessione su questi giorni difficili che stiamo vivendo. È un mettere in pratica quell’imperativo “Be home” (“Sii casa”) che ha accompa- Δ Cittaducale gnato noi animatori durante il mese di Cre lo scorso luglio: un aprirsi all’altro, alle sue Ordinanze di sgombero per Carabinieri e Comando della Forestale paure, ai suoi interrogativi e A far in modo che questi trovino seguito dei recenti fenomeni sismici, il riparazione degli uffici, verrà dislocata nei la direzione giusta per essere sindaco di Cittaducale, Roberto locali NBC dell’Aeroporto Ciuffelli di Rieti. soddisfatti. Ermini, ha firmato due ordinanze di «Ho firmato, con grande tristezza, le due In questi giorni in cui la sgombero per inagibilità. Oggetto del provve- ordinanze – spiega il primo cittadino – ma gioia è soffocata dall’angoscia dimento la Caserma dei Carabinieri e la stiamo lavorando con tutto l’impegno possibile e la speranza cede il passo alla palazzina del Comando del Corpo Forestale. affinché si possano trovare soluzioni alternati- paura, come comunità abbia- All’Arma il Comune ha offerto una soluzio- ve. Le soluzioni individuate, infatti, sono solo mo trovato nell’oratorio una ne parziale mettendo a disposizione l’ex temporanee. Per i Carabinieri, ad esempio, casa, in cui quelle parole che il convitto dell’Istituto Agrario, già visionato e stiamo lavorando su un’ipotesi di moduli Signore ci rivolge il giorno di ritenuto idoneo. Il resto della compagnia prefabbricati, ma ci vuole tempo. Per il resto, Ognissanti, «Venite a me, voi dovrebbe essere ospitato nel Comando pro- faremo tutto il necessario per ripristinare la tutti che siete affaticati e vinciale. La Forestale, in attesa dei lavori di normalità». oppressi, e io vi ristorerò», oggi hanno il suono rassicurante e risoluto del nostro parroco, don Ferruccio Bellegante, e il volto sorridente e le braccia spalancate delle nostre Suore di Maria Bambina, da più di 70 Centro Sanitario Diocesano anni testimonianza concreta di Vangelo vissuto in mezzo a Orari: ogni mercoledì dalle 17 alle 19 noi, missionarie miti e appas- ogni sabato dalle 9 alle 11 sionate di quell’amore che si spezza per noi. Ed è anche grazie a loro che oggi questo terremoto fa un Via San Rufo 18/A | Tel e Fax 0746 204940 | http://salute.chiesadirieti.it po’ meno paura.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 12 chiesa e territori Valle dei Turano «A Nuovi Parroci a colle e castel di tora che serve una comunità cristia- Ricucire la fiducia nel na?». È la doman- da che mons. Pompili ha posto all’assemblea durante la liturgia per l’inizio del mini- cuore delle persone stero pastorale di don Sante Paoletti e padre Rossano Corsano, nelle parrocchie di San Lorenzo e di San Giovanni Evangelista. Ai due sacerdoti, già impegnati nel servizio a Monteleone Sabino e Oliveto, Sono don Sante Paolucci e padre Rossano Corsano a prendere il posto di infatti, don Domenico ha mons. Gaetano Monaco, venuto a mancare lo scorso 14 maggio. A leggere il affidato le comunità di Colle di Tora e Castel di Tora. Dalla decreto di nomina è stato don Roberto D’Ammando, che in questi mesi si è mattinata di domenica 6 fatto carico della continuità pastorale delle parrocchie novembre, dunque, don Sante e padre Rossano raccolgono l’eredità di don Gaetano la “buona speranza”, come la restituire questa fiducia di conosce momenti bui, ma non Monaco, venuto a mancare lo chiama san Paolo, possa ancora base». per questo bisogna tirare i remi scorso 14 maggio. Un’assenza essere alimentata». Di qui l’esortazione a don in barca». colmata, fino ad ora, dall’im- «Noi – ha aggiunto mons. Sante e a padre Rossano: «A Da parte loro, i sacerdoti pegno di don Roberto D’Am- Pompili – spesso valutiamo il questo dovete innanzitutto hanno risposto con gioia mando. E in questo passaggio parroco sulla base degli effetti badare: a ricucire la fiducia nel all’invito del vescovo, annun- di consegne il vescovo ha sociali che produce: il modo in cuore delle persone. Se questo ciando ai parrocchiani un trovato la risposta al quesito cui riunisce i giovani, se riesce accade, il resto è conseguenza. ciclo di incontri per avviare la iniziale: «La comunità cristia- a coinvolgere i più anziani, ma E la fiducia necessaria è quella conoscenza e iniziare a na serve a garantire che la fede, un prete serve innanzitutto per nella vita che non finisce, che camminare insieme.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 13 Altre storie Δ Libera Δ 50 anni dall’alluvione di Firenze All’udienza di papa Francesco per il terzo Anche da Rieti gli “Angeli del fango” incontro mondiale dei movimenti popolari Da Rieti gli “Angeli del Fango” in soccorso a Firenze: appresa la notizia dello straripamento dell’Arno, otto Rovers Scouts giovani reatini partirono e tornarono pieni di fango, alcuni di loro rischiarono la vita N azzareno Figorilli, Giuliano Colantoni, Nazzareno Pasquali, Nando Massimetti, Arnaldo Millesimi, Sergio Maffei, Angelo Zanin, Giuseppe Di Mattei, appartenenti ai Riparti Scouts “Rieti 1” e “Rieti 2”, partirono lo stesso giorno in cui si apprese la notizia della catastrofica alluvione. Raggiunsero il capoluogo toscano con il pullmino messo a disposizione dal Commissariato Centrale Scouts di Si è tenuto sabato 5 novembre il Terzo incontro dei movimenti popolari. Dopo Roma, che proprio nei mesi precedenti il novembre del 1966 una trasferta in Bolivia, nel 2015, i movimenti sono tornati a Roma per piantare, aveva iniziato la collaborazione con il Ministero dell’Interno come dice Papa Francesco, la loro bandiera in Vaticano. e i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco per l’addestra- Sono arrivati da 65 diversi paesi, infatti, per partecipare all’udienza del Santo mento dei giovani appartenenti alla Federazione Esploratori Padre, ma anche per tenere viva l’attenzione sui temi del rapporto tra il popolo Italiani per la formazione della protezione civile in Italia. e la democrazia, del territorio e della natura, della sofferenza dei migranti e dei A Firenze i giovani reatini furono accolti a Palazzo Pucci in rifugiati. In sintesi tre “T”: Trabajo, Techo, Tierra (Lavoro, Casa e Terra) che non via de’ Pucci, dormirono nei sacchi a pelo sul pavimento, con- hanno mancato di attrarre gli attivisti della sede reatina di Libera, presenti sumarono i pasti nelle mense allestite dal Comune di Firenze nell’Aula Paolo VI per ascoltare la viva voce del pontefice. per i volontari provenienti da tutta Italia e dall’Europa, forni- «In questo nostro terzo incontro – ha detto papa Francesco – esprimiamo la ti di tute militari e pale, iniziarono a svuotare il fango da stessa sete, la sete di giustizia, lo stesso grido: terra, casa e lavoro per tutti. abitazioni che raggiungevano il secondo piano, mezzanini, Ringrazio i delegati che sono venuti dalle periferie urbane, rurali e industriali dei negozi, forni, locali artigiani. cinque continenti, più di 60 Paesi, che sono venuti per discutere ancora una Alla sera riuniti intorno al fuoco pregarono e cantarono volta su come difendere questi diritti che radunano. Grazie ai Vescovi che con la gioia nel cuore e le lacrime agli occhi. Raccolsero tanta sono venuti ad accompagnarvi. Grazie alle migliaia di italiani ed europei che si sofferenza e offrirono tanto amore, sacrificio, lavoro. Alcuni sono uniti oggi al termine di questo incontro. Grazie agli osservatori e ai di loro rischiarono la vita nello svuotamento di un forno da giovani impegnati nella vita pubblica che sono venuti con umiltà ad ascoltare pane, alla riunione della sera intorno al fuoco non c’erano, ed imparare. Quanta speranza ho nei giovani!» furono cercati tutta la notte, solo il giorno dopo furono Poi ha aggiunto: «La corruzione, la superbia e l’esibizionismo dei dirigenti informati del loro ricovero in ospedale. Erano salvi. aumenta il discredito collettivo, la sensazione di abbandono e alimenta il Tornarono a Rieti in autostop, chi in un giorno chi in due, meccanismo della paura che sostiene questo sistema iniquo». pieni di fango ma con la gioia nel cuore, così ebbe inizio in Una denuncia che il Santo Padre ha fatto seguire dall’invito a non lasciarsi Italia e a Rieti il volontariato di protezione civile. A Rieti corrompere: «Come la politica non è una questione dei politici – ha osservato nacque la sezione volontari scouts di protezione civile pro- – la corruzione non è un vizio esclusivo della politica. C’è corruzione nella mossa e coordinata da Nazzareno Figorilli. Gli “Angeli del politica, c’è corruzione nelle imprese, c’è corruzione nei mezzi di Fango” di Rieti presero poi strade diverse, ma si impegnaro- comunicazione, c’è corruzione nelle chiese e c’è corruzione anche nelle no tutti nel sociale, nell’associazionismo cattolico di promo- organizzazioni sociali e nei movimenti popolari». zione sociale, nell’alpinismo sociale, nella protezione civile, Una corruzione «radicata in alcuni ambiti della vita economica, in particolare nel volontariato penitenziario. Il Movimento Cristiano nell’attività finanziaria, e che fa meno notizia della corruzione direttamente Lavoratori li ricorda tutti con gratitudine e con affetto. legata all’ambito politico e sociale. È giusto dire che tante volte si utilizzano i casi di corruzione con cattive intenzioni». Chi sceglie di servire gli altri deve vivere, ha ribadito, deve vivere «un forte senso di austerità e di umiltà. Questo vale per i politici ma vale anche per i dirigenti sociali e per noi pastori». Disostruzione pediatrica. «Ho detto ‘austerità’ – ha aggiunto – e vorrei chiarire a cosa mi riferisco con la Corso al Centro Sanitario Diocesano parola austerità, perché può essere una parola equivoca. Intendo austerità morale, austerità nel modo di vivere, austerità nel modo in cui porto avanti la Si chiama “Bimbi sicuri” l’iniziativa organizzata dal Centro sanitario mia vita, la mia famiglia. Austerità morale e umana. Perché in campo più Diocesano: un appuntamento centrato sull’insegnamento delle manovre scientifico, scientifico-economico, se volete, o delle scienze del mercato, di disostruzione pediatrica e di primo soccorso. Al centro dell’incontro austerità è sinonimo di aggiustamento. Non mi riferisco a questo, non sto consigli utili sulla sicurezza dei bambini fin dal momento della nascita: in parlando di questo». culla, in strada, in casa e in acqua. Con i più piccoli le attenzioni non «A qualsiasi persona che sia troppo attaccata alle cose materiali o allo bastano mai e gli incidenti possono comunque accadere: è dunque specchio, a chi ama il denaro, i banchetti esuberanti, le case sontuose, gli abiti fondamentale essere in grado di intervenire adeguatamente in caso di raffinati, le auto di lusso, consiglierei di capire che cosa sta succedendo nel emergenza, con consapevolezza e tempestività. Poche semplici suo cuore e di pregare Dio di liberarlo da questi lacci», ha suggerito il Papa. manovre, correttamente eseguite, mettono il bambino a riparo da rischi «Colui che sia affezionato a tutte queste cose, per favore, che non si metta in inutili. Il corso, aperto a tutti, è completamente gratuito e prevede il rilascio politica, non si metta in un’organizzazione sociale o in un movimento di un attestato. L’appuntamento avrà luogo presso la sede di via San Rufo popolare, perché farebbe molto danno a sé stesso e al prossimo e 20. Fissato per il 13 novembre, è suddiviso in due turni: la mattina dalle sporcherebbe la nobile causa che ha intrapreso». ore 10 alle ore 13 e il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18.
Frontiera | anno XXXI n.42 | 12 novembre 2016 14 cose di chiesa Pastorale giovanile me/we 2017 S arà ad Amatrice, in una Il Meeting tensostruttura, il secon- do Meeting dei Giovani. Dopo la positiva esperienza a Greccio, gratificata dalla testimone d’amore visita a sorpresa di papa Francesco, la proposta della Chiesa di Rieti non poteva ignorare la drammatica situazione aperta dai terremo- ti nel Centro Italia. Me/We, dall’io al noi: Il programma verrà svelato a poco a poco, ma il luogo del Meeting dei l’intuizione di fondo della Giovani 2017 è stato finalmente annunciato. L’incotro dei giovani per i giovani manifestazione assume oggi nuovi significati. Per i giovani ideato dalla Chiesa di Rieti si svolgerà ad Amatrice. Perché è giusto che la si apre l’occasione di portare speranza, di essere l’antidoto prima pietra della ricostruzione sia posta da chi rappresenta il futuro alle difficoltà del momento, di dare vita a uno dei primi segnali della ricostruzione: «Dobbiamo assumere su di noi la ricostruzione». Il secondo il rischio, l’azzardo, la capacità giorno di «Fedeltà e tenerezza, Δ Voci social di cambiare il mondo che ci sta dalle pulsioni ai sentimenti». La intorno», dicevano i ragazzi a giornata conclusiva guarderà Cambiamo location per quest’an- futuro. Insieme! Greccio. Parole che la dura all’«Apertura verso l’altro: no, perché siamo sicuri che il fb/Giovani.Rieti realtà del terremoto riempie abitare nelle realtà fragili». Bambino nascerà lì. di spessore e contenuto. Il programma completo, i Ricordate il Papa l’anno scorso? Ragazzi ci siamo! Come già accaduto con la nomi degli ospiti e gli altri Fate come i Re Magi: seguite la Molte volte in questi giorni prima edizione, i tre giorni del dettagli saranno resi noti nei stella per trovarlo! abbiamo detto di voler essere Meeting saranno un’esperien- prossimi giorni. Le iscrizioni Noi abbiamo deciso di seguirla, vicini ai nostri fratelli colpiti dal za residenziale, aperta ai avverranno solo on-line e anche se il percorso sarà faticoso. terremoto, e non semplicemente giovani di tutto il paese di età saranno possibili a partire dal La prima pietra della ricostruzione “aiutarli”, ed ora dobbiamo compresa tra i 18 e i 35 anni. 15 novembre. L’appuntamento abbiamo detto che dovrà essere scendere in campo! A fare da filo conduttore a ad Amatrice è per il 6, 7 e 8 posata dai giovani, giusto? Noi Il prossimo Meeting dei Giovani questo incontro di giovani tra gennaio 2017. abbiamo scelto di esserci, di sarà ad Amatrice “perché i giovani sarà l’Amoris Lætitia Come già accaduto per la essere al fianco di tutti i giovani quest’anno il Bambino è lì che di papa Francesco. Il primo scorsa edizione, il punto di che ora soffrono! Dal me al noi: nasce”. giorno si parlerà de «Il nostro convergenza è la pagina nuovi legami, per un nuovo fb/Perdiqua amore quotidiano: le macerie e Facebook Giovani Rieti.
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