Quaresima 2020 un tempo speciale - "La mia quarantena di parroco"
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IP Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone Anno 56, Numero 3 – Marzo 2020 Quaresima 2020 un tempo speciale “ La mia quarantena di parroco“ Coronavirus: chiuso in casa per precauzione, don Mario Gretter racconta
quaresima Un tempo speciale Dove ci porta il cammino quaresimale, come santificare questo tempo personalmente e in famiglia, a cosa rinunciare oggi nel moderno digiuno: guida alla Quaresima accompagnati dal noto biblista Gregorio Vivaldelli. di Gregorio Vivaldelli 1. Perchè il cristiano intraprende il cam- mino della Quaresima? A che cosa lo conduce? I l cristiano intraprende il cammino della Quaresima perché è il “sentiero liturgico” che lo conduce fino a Gerusa- lemme, nel mezzo di una Cena durante la quale Gesù si metterà a lavare i piedi ai suoi discepoli. Si tratta di un cam- mino affascinante e impegnativo, che come cristiani siamo invitati a percorre- re accanto al Signore Gesù. C’è un’esor- tazione di san Paolo, rivolta al suo fedele discepolo Timoteo, che può aiutarci a capitalizzare al meglio la sorprendente occasione di crescita umana e spirituale che la Chiesa ogni anno ci offre con la Sempre affollatissime in tutta Italia le conferenze pubbliche di Gregorio Vivaldelli Quaresima: «Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te» (Seconda lettera il dono che Dio ci ha fatto del nostro uomini che vivono accanto a noi e far a Timoteo 1,6). Se dovessimo applicare battesimo, per quanto possa apparire percepire loro che non sono mai soli: «e a noi cristiani il consiglio che Paolo dà a paradossale, significa prendersi cura quasi ad ogni battito del mio cuore cresce Timoteo, la Quaresima potrebbe diven- della presenza di Dio nel mondo, la pre- la mia certezza: tu Signore non puoi aiu- tare quel tempo prezioso che ci viene senza di un Dio che «ha tanto amato il tarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere dato per prenderci cura del dono di Dio mondo da dare il Figlio unigenito, perché fino all’ultimo la tua casa in noi» (Etty che è in noi: il nostro battesimo. A tal chiunque crede in lui non vada perdu- Hillesum). proposito è interessante notare come, to, ma abbia la vita eterna» (Vangelo più volte, Papa Francesco esorti tutti di Giovanni 3,16). La Quaresima è un 2. La Chiesa esorta a santificare il tem- noi a fare memoria della data del nostro cammino attraverso il quale ricordarci po di Quaresima. Cosa significa questo battesimo. Il sacramento del battesimo, che, col sacramento del battesimo che concretamente per il singolo e per la questo dono prezioso di Dio che è in abbiamo ricevuto, la Chiesa ha inserito famiglia? noi, rischia di essere il grande dimenti- la nostra persona nella grande schiera C’è un testo del libro di Genesi che ci cato nella vita del cristiano. Il battesimo dei testimoni chiamati a far percepire permette di riflettere sul valore del tem- ci identifica e ci definisce (noi siamo dei a chi ci vive accanto la sorprendente po, una riflessione che può essere quan- battezzati, non abbiamo semplicemente bellezza dell’amore misericordioso di to mai opportuna e particolarmente partecipato a un rito religioso); il batte- Dio Padre per il mondo e per l’umani- fruttuosa per il singolo e per una fa- simo ci dona la dignità e il compito di tà, in particolare per l’umanità debole miglia durante il tempo di Quaresima: essere cristiani lungo le strade del mon- e sofferente. Intraprendere il cammino «Allora Dio, nel settimo giorno portò a do e della storia di oggi. Quaresima, della Quaresima come cristiani “ravvi- termine il lavoro che aveva fatto e ces- quindi, come tempo privilegiato per vati” permette a Dio di essere presente sò nel settimo giorno da ogni suo lavo- condurci alla riscoperta della dignità in mezzo agli uomini, dà occasione a ro. Dio benedisse il settimo giorno e lo e della responsabilità del nostro essere Dio di abitare le gioie e le fragilità degli consacrò, perché in esso aveva cessato da battezzati nel Signore Gesù. Prendersi uomini del nostro tempo. La Quaresi- ogni lavoro che egli creando aveva fatto» cura del proprio battesimo non va con- ma è un richiamo gioioso e urgente alla (Genesi 2,2-3). fuso con una sorta di “cosmesi” spiri- riscoperta di una grazia speciale che Curioso: nella società del “tempo libe- tualeggiante della nostra vita cristiana, abbiamo ricevuto gratuitamente. Nella ro”, nessuno ha più tempo! Si vive sem- né con un tentativo di rifugiarci nei nostra quotidianità, essere battezzati si- pre con il piede sull’acceleratore. Ci si nostri spazi privati fuggendo dalle no- gnifica permettere a «Dio, ricco di mise- sente sempre in ritardo rispetto alla stre responsabilità personali, familiari, ricordia, per il grande amore con il quale programmazione mattutina. Nessuno sociali ed ecclesiali. Niente di tutto que- ci ha amato» (Lettera agli Efesini 2,4) ha più tempo per nessuno. Non ci si sto. Ravvivare, durante la Quaresima, di abitare nel cuore delle donne e degli ferma mai. Si giunge così a sera e ci si 2 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
quaresima accorge di essersi dimenticati di pren- dersi cura della propria interiorità e del- la propria famiglia. Purtroppo, in una prospettiva famigliare, il primo tempo a venire immolato sull’altare dell’effi- cientismo è spesso quello che dovrem- mo dedicare a noi sposi e a noi, geni- tori e figli. Eppure, si è famiglia se ci si dà del tempo. Nel testo di Genesi che abbiamo riportato, viene descritta l’isti- tuzione del settimo giorno, del «sabato» (in ebraico: shabbat), nel quale Dio «ces- sò» (in ebraico: shabat) ogni suo lavoro. Dio, prima di santificare lo spazio della propria Abitazione, della propria tenda posta in mezzo al suo popolo (cf Nu- meri 7,1), santifica il tempo. Lo spazio, quindi, Dio lo santificherà dopo: prima è più importante benedire/consacrare il tempo. Troppo spesso, come singoli e come famiglia, ci si limita a chiamare un sacerdote a benedire/consacrare la casa (vale a dire lo spazio in cui vivia- Più vita reale, meno vita virtuale: un moderno digiuno quaresimale secondo Vivaldelli mo), dimenticando così la responsabi- lità “sacerdotale” che ci è stata conferita nel battesimo: benedire/consacrare il singoli e come famiglie del XXI secolo, di fermarci per ascoltare noi stessi, gli tempo che viviamo come persone che decidiamo di non lasciarci travolgere altri e la creazione, non abbiamo tempo vivono nel mondo e lungo le strade dall’incalzare frenetico dei vari impegni nemmeno per Dio e per la sua Parola. E dell’umanità. Come? Innanzitutto dan- quotidiani, settimanali, mensili... abbia- pensare che, come ricorda per ben due doci del tempo nella nostra quotidiani- mo bisogno dello stesso coraggio di Dio, volte il testo di Genesi 2,2-3, anche Dio tà. Come realizzare una tale benedizio- per riuscire a capire che la vita del cri- si è fermato! Quaresima, quindi, come ne? Avendo lo stesso coraggio di Dio: stiano non è una gara “contro il tempo”, “tempo liturgico” privilegiato per riqua- fermandosi! È evidente che se, come bensì una chiamata a cogliere il soffio lificare il nostro “tempo quotidiano” e di eternità presente in ogni attimo che per poter vivere in pienezza il nostro ci viene donato di vivere e in ogni rela- essere dei “consacrati” (cf Genesi 2,3) da zione interpersonale che la vita ci offre: Dio per il bene degli altri. Il tempo è un La passione per Dante «Erano invasati dalla paura di non aver bene troppo prezioso per permetterci tempo per tutto, e non sapevano che aver il lusso di “perdere tempo”, «ché perder Nato nel 1967 a Riva del Garda, tempo significa precisamente non aver tempo a chi più sa più spiace» (Dante sposato con Emanuela, quattro tempo per tutto» (Robert Musil). Come Alighieri, Purgatorio III,78). figli, il trentino Gregorio Vi- singoli e come famiglie del terzo millen- valdelli ha conseguito a Roma nio rischiamo di vivere continuamente 3. Come si può intendere, nella società la licenza di specializzazione in “fuori dal tempo”, occupati cioè esclusi- di oggi, un moderno digiuno quaresi- Scienze bibliche e il dottorato in vamente a riempire gli “spazi” della no- male? A che cosa possiamo rinunciare? Teologia biblica. Insegna Sacra stra giornata con le nostre occupazioni: La Quaresima è un cammino verso la Scrittura negli Istituti Teologici lavoro, spesa, accompagnare i bambini gioiosa scoperta di un Dio che spalanca della Diocesi di Trento e svolge a scuola, a catechesi, al corso di ingle- le braccia della sua misericordia e ci ac- un servizio di formazione bibli- se, di danza, in palestra… Ma in questo coglie così come siamo, con i nostri pre- ca intervenendo a convegni e a modo si perde la capacità di percepire gi e i nostri difetti, con le nostre virtù giornate di spiritualità. Il suo il respiro dei giorni, vale a dire vivere e le nostre fragilità. Il digiuno quaresi- amore per la Parola di Dio è consapevolmente e in pienezza “dentro male è la proposta che la Chiesa ci offre maturato nell’Associazione Via il tempo” che ci è donato. Vivere “fuori per dare voce al nostro profondo deside- Pacis. Attraverso serate pubbli- dal tempo” significa non avere tempo di rio di libertà dalle innumerevoli dipen- che e percorsi didattici di gran- ascoltare sé stessi, la propria coscienza, denze che appesantiscono e affliggono de successo, condivide il fascino i propri desideri profondi, le proprie la nostra vita personale e comunitaria. e l’attualità del viaggio di Dante gioie e i propri dolori, il grido del po- In tal senso, il digiuno quaresimale è nella Divina Commedia. vero e il gemito del creato (cf Lettera ai un’efficace proposta educativa liberante. Romani 8,22). Se non abbiamo tempo Ovviamente, non tanto “libertà di” fare Il Segno, numero 3 – Marzo 2020 3
quaresima qualunque cosa ci passi per la testa («Per essere un “fioretto” quaresimale parti- applicato anche alla possibile dipenden- fare ciò che si vuole bisogna nascere re o colarmente “profumato” e necessario. za dal gossip (pettegolezzo), vale a dire stupidi», Seneca), quanto “libertà da” e, Non si tratta di demonizzare il valore dalle chiacchiere inutili, che spesso si soprattutto, “libertà per”. La “libertà di” del progresso tecnologico e digitale: i rivelano indiscrete e infondate. Vivia- infatti, esercitata senza limiti e senza vantaggi sono evidenti a tutti. Il dram- mo in un contesto culturale, sociale e un responsabile controllo, può illuderci ma emerge quando non riusciamo più digitale nel quale è facile smarrire uno e stordirci, fino ad arrivare a impedir- a vivere disconnessi dalla rete, e ci illu- stile di vita improntato alla sobrietà ci di vivere pienamente inseriti nella diamo di esistere solo se siamo connes- nell’esprimere giudizi, alla riservatezza nostra vita reale. Un moderno digiuno si h24 (vale a dire tutto il giorno, e spes- rispetto ad argomenti personali e deli- quaresimale, quindi, dovrà avere il co- so gran parte della notte) con il nostro cati, alla prudenza nell’uso delle parole raggio di affrontare non solo le schiavi- computer/tablet/smartphone. In questo sui social. La Quaresima potrebbe esse- tù più tradizionali (alcool, tossicodipen- caso, un moderno digiuno quaresimale re un tempo opportuno per digiunare denze…), ma anche le nuove forme di potrebbe essere l’occasione preziosa per dal chiacchiericcio, dal parlare male dipendenza, particolarmente insidiose verificare se ci preoccupa di più essere degli altri, perché «questo distrugge; di- in quanto apparentemente innocue e “persone on-line” (connesse continua- strugge la famiglia, distrugge la scuola, innocenti. Per esempio, la ludopatia ov- mente alla rete) oppure essere “persone distrugge il posto di lavoro, distrugge il vero la dipendenza dal gioco d’azzardo, on-life” (connesse alla “vita”, alla “vita re- quartiere. Dalla lingua incominciano le sia quello online che quello con le slot ale”: real life) cercando di utilizzare le guerre. (…) facciamoci la domanda: io machine: autentiche macchine mangia- nuove tecnologie con libertà e responsa- parlo male degli altri? Io cerco sempre di soldi in grado di divorare i risparmi di bilità per non essere usate e schiavizza- sporcare gli altri? Per me è più facile ve- una vita e, soprattutto, di distruggere te da esse. Un tale digiuno quaresimale dere i difetti altrui che i miei? E cerchia- la propria vita e quella dei propri fami- ci aiuterebbe a evitare di trasformare la mo di correggerci almeno un po’: ci farà gliari. Oppure, la dipendenza dalla rete, nostra esistenza in un reality show, vale bene a tutti» (Papa Francesco, 3 marzo vale a dire l’incapacità di disconnetterci a dire in un triste, avvilente e mono- 2019). Si è accennato prima a un terzo da internet e dai social media. In parti- tono spettacolo virtuale. Un moderno tipo di libertà, la “libertà per”. Il digiuno cole quest’ultima dipendenza potrebbe digiuno quaresimale potrebbe essere quaresimale, a qualunque dipendenza personale venga applicato, dovrebbe condurre ciascuno a questa terza for- Serata rinviata a maggio ma di libertà interiore, che è la forma più matura e urgente. Digiuniamo dalle Gregorio Vivaldelli doveva essere nuo- che oggi uno stile di vita a servizio nostre dipendenze per diventare per- vamente a Bolzano, ospite della So- del bene comune. La serata ha il pa- sone in grado di fare della propria vita cietà Dante Alighieri, giovedì 19 mar- trocinio della Facoltà di Scienze della un dono per gli altri. Digiuniamo dalle zo nell’aula magna dell’Università. Ma Formazione della LUB, è consigliata la nostre dipendenze per poter aiutare chi dopo aver consultato le autorità com- prenotazione con mail a societadante- vive in difficoltà materiali e spirituali. petenti, l’ateneo e lo stesso Vivaldelli, alighieribolzano@gmail.com. Digiuniamo dalle nostre dipendenze considerate le problematiche connes- per essere persone meno “social” e più se con l’emergenza coronavirus e vi- “socievoli”. Digiuniamo per diventare sto l’annunciato alto numero dei par- persone in grado di ingaggiare una lot- tecipanti, la “Dante” è stata costretta ta senza quartiere contro il narcisismo a rinviare la serata. L’appuntamento imperante osando fare un passo a lato con Vivaldelli a Bolzano è posticipa- per mettere al centro della nostra atten- to al 27 maggio, alle 20, sempre zione la gioia dell’altro. Digiuniamo per nell’aula magna dell’Univer- scoprire che l’altro – nella sua diversità sità. Titolo significativo della serata e peculiarità– è la mia libertà. Digiu- è “Chi scende sale”. Il noto biblista e niamo per non rimanere soffocati dal dantista trentino parlerà di un nuovo nostro “io” spesso così ingombrante, tratto del cammino di Dante: dal ter- ma diventare promotori di un “noi” in zo al quinto cerchio dell’Inferno, dove grado di lavorare per il bene comune. incontra i golosi, gli avari e i prodighi, Chi accoglie la proposta della Chiesa gli iracondi e gli accidiosi, affrontan- di provare a digiunare dalle proprie di- do i rispettivi custodi infernali, fino pendenze è consapevole che, in questa ad arrivare alle imponenti mura della vita, totalmente libero non lo sarà mai; Città di Dite. Grazie a un linguaggio allo stesso tempo, sa che la vita umana semplice e coinvolgente, Vivaldelli Gregorio Vivaldelli e Dante: è un viaggio verso la libertà nel quale farà emergere come l’esperienza di il binomio di grande successo si è chiamato sempre a ripartire, perché: Dante sia in grado di proporre an- ripropone il 27 maggio a Bolzano «libertà va cercando, ch’è sì cara» (Dante Alighieri, Purgatorio I,70). 4 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
quaresima Le tre dimensioni Da chi vive nei luoghi sacri della Terrasanta, un augurio alla comunità altoatesina per una Quaresima di concretezza liturgica ma anche esistenziale. di Francesco Patton I l tempo di Quaresima in Terrasanta è uno dei più ricchi dal punto di vi- sta liturgico. La celebrazione della via crucis lungo la Via dolorosa a Gerusa- lemme acquista un significato parti- colare. Qualche pellegrino si lamenta talvolta che la celebrazione è disturba- ta, io rispondo: quella è la vera via cru- cis. Gesù non l’ha percorsa passando tra due ali di folla devota, è passato in mezzo a gente che urlava, che era indif- L’indicazione trilingue della via crucis sui muri dei vicoli di Gerusalemme ferente, in mezzo a gente che lo insul- tava. La via crucis disturbata è la vera via crucis, che si conclude nell’edicola Muser e Tisi: oltre la routine del Santo sepolcro, e poterla fare nei venerdì di Quaresima diventa sempre “Custodire il creato, custodire le i propri desideri e l’intimità del pro- una proclamazione forte del mistero creature“ è il titolo del calendario prio animo. È la provocazione di chi della resurrezione. Auguro a tutta la che le diocesi di Trento e di Bolza- prova a disconnettersi almeno un po’ comunità altoatesina di vivere bene la no-Bressanone hanno proposto per per tornare al profondo della coscien- Quaresima. Va vissuta prima di tut- la Quaresima 2020, il sussidio per la za.“ Cosa ci serve per raggiungere to nella giusta prospettiva, cioè come preghiera in famiglia rivolto a par- questo obiettivo? Così rispondono cammino verso la Pasqua. La Quare- rocchie e comunità. Ogni settimana Muser e Tisi: “Serve frequentare il sima ha una dimensione penitenziale, di Quaresima è caratterizzata da silenzio, non come impegno religio- ma che preparara proprio a far esplo- un tema specifico che accompagna so, ma come dato di umanizzazio- dere l’alleluja pasquale con una gioia attraverso una riflessione o una te- ne, camera di decompressione, dove rinnovata. E poi è fondamentale vivere stimonianza sempre legati appunto stacchiamo la connessione e diamo il cammino quaresimale accoglien- alla custodia del creato e delle cre- conto alla naturale chiamata all’in- do le indicazioni offerte dalla liturgia ature: il pellegrinaggio, l’ecumeni- contro. Cristo ci dice: osa, rischia, del Mercoledì delle ceneri, che invita a smo, la Caritas, i migranti, anziani renditi vulnerabile. Metti in gioco le tenere unite la preghiera, il digiuno e e ammalati, nuovi stili di vita. Nel tue energie!“ l’elemosina. Bisogna cioè imparare ad loro messaggio i vescovi Ivo Mu- avere un rapporto con Dio diventando ser e Lauro Tisi esprimono l’au- capaci di metterlo prima e al di sopra spicio “che questa Quaresima ci porti di ogni altra cosa (il valore della pre- oltre la routine, introduca giornate ghiera); poi bisogna imparare a colti- fuori dall’ordinario, ci consegni il gu- vare la dimensione del digiuno e attra- sto di un tempo speciale.“ I vescovi verso questa dimensione comprendere ricordano che viviamo dentro un anche il digiuno di chi non sceglie di grande paradosso: “Nell’era della farlo, e in questo modo trasformare connessione ventiquattr’ore su venti- quel digiuno (che è anche una forma quattro, delle autostrade telematiche per imparare ad essere maggiormente che favoriscono i contatti, gli uomini liberi di fronte ai bisogni) in elemosi- e le donne ci dicono che la vera emer- na, cioè in misericordia, in capacità di genza è la solitudine. La Quaresima, condividere con i propri fratelli. Cre- a modo suo, ci invita, invece, a prova- do che il cammino quaresimale abbia re ad abitare la solitudine, non quella quindi una concretezza liturgica ma amara e triste, che produce la man- anche una concretezza esistenziale. canza di incontro e porta ai drammi esistenziali. Ma una solitudine buo- Francesco Patton frate francescano trentino, na, che è la capacità di dialogare con La copertina del calendario di Quaresima 2020 è il Custode della Terrasanta a Gerusalemme Il Segno, numero 3 – Marzo 2020 5
quaresima Io rinuncio for future L’azione quaresimale 2020 “Io rinuncio” ha scelto il tema “for future”: ciascuno può contribuire a rendere il mondo migliore, impegnandosi a tutelare l’ambiente e prevenirela deriva climatica. Senza dimenticare le relazioni interpersonali. di Paolo Valente “M eno può essere più, volere di meno affina lo sguardo sull’essenziale e sul molto che già abbiamo”, lo ha detto e motori sono convinti che ognuno possa contribuire a rendere il mondo migliore, impegnandosi nella tutela dell’ambiente e resima. Secondo uno studio dell’Istituto provinciale di statistica, il 44 per cento de- gli altoatesini dai 14 agli 85 anni conosce ripetuto il vescovo Ivo Muser durante la della prevenzione della deriva climatica. E l’iniziativa. Tra questi una gran parte (84 cerimonia del Mercoledì delle Ceneri cele- c’è anche, soprattutto, il clima delle rela- per cento) la valuta positivamente e quasi brata nel Duomo di Bolzano. E con queste zioni interpersonali che va tutelato e man- uno su quattro ha partecipato ad essa nel parole ha riassunto il significato dell’a- tenuto integro. Per raggiungere il maggior 2019. Tre quest’ultimi, circa il 90 per cen- zione “Io rinuncio” che per la sedicesima numero di persone possibili è stato elabo- to ha rinunciato del tutto o in parte agli al- volta viene proposta e vissuta da, quest’an- rato anche quest’anno un manifesto a for- colici. L’azione “Io rinuncio 2020” è partita no, 65 organizzazioni altoatesine, capofila ma di calendario, come quello d’Avvento. il mercoledì delle Ceneri (26 febbraio) delle quali sono il Forum Prevenzione, la Ogni giorno una finestrella da aprire per e terminerà il Sabato Santo (11 aprile). Caritas diocesana, il Katholischer Fami- scoprire e accogliere suggerimenti e inviti Oltre al calendario/manifesto e alle sue lienverband, il Dipartimento provinciale all’azione e al cambiamento. “Con il tema proposte quotidiane, per incentivare il Istruzione e Formazione tedesco e ladino ‘for future’ vogliamo contribuire consape- maggior numero possibile di persone a e la Arbeitsgemeinschaft der Jugenddien- volmente a mettere in discussione le no- partecipare e dare visibilità all’azione “Io ste. Un’edizione che si apre nel bel mezzo stre abitudini, diventare più consapevoli Rinuncio” vengono utilizzati canali social della psicosi da coronavirus, in un Paese del nostro ruolo e, se necessario, impe- come Facebook e Instagram. In particola- che si mette in quarantena da solo e che gnarci per il cambiamento. Si tratta, dopo re la youngCaritas invia durante l’azione all’improvviso si scopre vulnerabile, ma tutto, del nostro futuro!”, ha spiegato Peter messaggi brevi e immagini sui social e questa volta davvero. Un Paese che dopo Koler, direttore del Forum Prevenzione, via e-mail allo scopo di interrogare e fare mesi e anni di politica della paura, vede alla presentazione dell’azione, in piazza riflettere chi legge. Chi volesse ricevere i ora che la paura può anche assumere nuo- Duomo, nella fredda mattinata del primo messaggi via e-mail è invitato a registrar- ve fattezze. E che possono essere perfino giorno di Quaresima, presente anche una si all’indirizzo forfuture@youngcaritas. gli altri ad avere paura di noi e a riman- rappresentanza dei giovani di “Friday’s for bz.it inserendo come oggetto “ForFuture”. darci a casa. “Non rimandiamo la nostra future South Tyrol”. I messaggi saranno inviati ogni lunedì, conversione: il domani non è nelle nostre mercoledì e venerdì. mani, e spesso corriamo il rischio di veder Quaresima attraverso i social accendersi in noi la guerriglia intermina- L’azione “Io rinuncio”, in Alto Adige, fa or- Paolo Valente, giornalista e storico, è direttore della Caritas diocesana bile del compromesso”, ha detto il vescovo. mai parte del sentire comune della Qua- “Non cominciamo domani o dopodoma- ni, ma oggi! E chiediamoci davvero: con chi devo riconciliarmi concretamente?” Un manifesto-calendario Non è un caso che l’azione quaresimale 2020 abbia scelto il tema “for future”. I pro- La lettera pastorale Per la Quaresima 2020 il vescovo Ivo Muser ha scritto una lettera pa- tico. La lettera viene pubblicata lunedì signor Muser che si richiama al Di- storale incentrata sul tema dell’im- 9 marzo, per poter essere approfondita scorso della montagna pronunciato pegno solidale di ciascuno e del nelle parrocchie nella terza dome- da Gesù e riportato dall’evangelista servizio al prossimo. La solidarietà nica di Quaresima, il 15 marzo, Matteo. Il testo integrale della let- intesa come gesti concreti compiuti proprio nella Giornata della solidarietà. tera pastorale quaresimale sarà di- nel quotidiano, sul piano personale, “Dai loro frutti li riconoscerete“, questo sponibile anche online sul sito della sociale, economico, ecologico e poli- il titolo della lettera pastorale di mon- Diocesi www.bz-bx.net 6 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
avvicendamenti Chi parte, chi arriva Un nuovo decano a Naturno, il segretario del vescovo part-time, un commiato in due parrocchie di Bolzano: sono alcuni degli avvicendamenti di sacerdoti in diocesi a partire da settembre 2020. -C hristoph Wiesler, lascia l’incarico di responsabile dell’unità pastorale S. Giovanni in Valle Aurina, parroco di S. Giovanni in Valle Aurina, Lutago e Rio Bianco e viene nominato respon- sabile dell’Unità pastorale Naturno, parroco e decano di Naturno e inca- ricato parrocchiale di Tablà, Ciardes e Maragno/Castelbello. - Rudolph Hilpold lascia l’incarico di responsabile dell’unità pastorale Na- turno, così come lascia anche gli inca- richi di parroco e decano di Naturno, Disposta la prima tornata di avvicendamenti nella diocesi nel 2020 parroco di Tablà, Ciardes e Maragno/ Castelbello. nominato collaboratore pastorale di S. spirituale dell’Unione Perpetue della - Stefan Stoll, lascia l’incarico di par- Vigilio di Marebbe, Pieve di Marebbe, Diocesi e quello di assistente spiritua- roco “in solidum” delle parrocchie S. Rina, Antermoia, S. Martino in Badia le dell’Unione Sacristi della Diocesi e Giovanni Bosco e Regina Pacis di Bol- e Longiarù. lascia parzialmente anche l’incarico zano, e lascia anche l’incarico per la - Heinrich Perathoner, collaborato- di segretario personale del vescovo e pastorale in lingua tedesca nella par- re pastorale di S. Vigilio di Marebbe, di notaio per le ordinazioni sacre per rocchia Cristo Re a Bolzano e viene Pieve di Marebbe, S. Martino in Badia dedicarsi allo studio della liturgia a nominato responsabile dell’unità pa- e Longiarù, viene nominato in aggiun- Padova. storale S. Giovanni in Valle Aurina e ta collaboratore pastorale di Antermo- - Leschek Maria Put lascia l’incarico dell’Unità pastorale Alta Valle Aurina, ia e Rina. di collaboratore pastorale di Cadipie- parroco di S. Giovanni in Valle Auri- - Roland Mair, parroco di Nova Po- tra e dal 1° marzo 2020 è sacerdote au- na, incaricato parrocchiale di Lutago, nente, incaricato parrocchiale di Nova siliare residente a Bressanone. Rio Bianco, Cadipietra, S. Giacomo in Levante, Ega e S. Valentino in Campo Valle Aurina, S. Pietro in Valle Aurina viene nominato in aggiunta incaricato e Predoi. parrocchiale di Monte S. Pietro. Sacerdote ausiliare - Josef Profanter lascia l’incarico di - Heinrich Guadagnini, parroco di responsabile dell’unità pastorale Alta Aldino, Trodena e Redagno, viene no- Il sacerdote Leschek Maria Put Valle Aurina, così come quello di in- minato in aggiunta incaricato parroc- risiede dal 2009 nella nostra Dio- caricato parrocchiale di Cadipietra, S. chiale di Anterivo. cesi e dal 1° marzo 2020 abita a Giacomo in Valle Aurina, S. Pietro in - Heinrich Langes lascia l’incarico di Bressanone. Come informa il Valle Aurina e Predoi e viene nomina- parroco di Monte S. Pietro e Anterivo vicario generale Eugen Runggal- to collaboratore pastorale di Lutago, e viene nominato collaboratore pasto- dier, Put è disponibile a colla- Rio Bianco, Cadipietra, S. Giacomo in rale di Monte S. Pietro e Anterivo. borare come sacerdote ausiliare Valle Aurina, S. Pietro in Valle Aurina - Corneliu Berea, amministratore nelle parrocchie della Diocesi. e Predoi. parrocchiale di Colle Isarco, incarica- Parla tra l’altro molto bene italia- - A nton Auer finora parroco di Selva to parrocchiale di Brennero e Fleres no e tedesco. Per questa attività dei Molini e di Lappago, lascia l’incari- viene nominato in aggiunta incaricato di aiuto nelle parrocchie ha dirit- co e viene nominato incaricato parroc- parrocchiale di Prati, Vizze di Fuori e to all’offerta per l’intenzione del- chiale di queste due parrocchie. Vizze di Dentro. la messa e al rimborso delle spe- - K laus Sottsas parroco di S. Vigilio - Walter Prast lascia l’incarico di par- se di viaggio. Per concordare il di Marebbe e incaricato parrocchiale roco di Prati, Vizze di Fuori e Vizze di servizio di aiuto in parrocchia si di Pieve di Marebbe, S. Martino in Ba- Dentro e viene nominato collaborato- può contattare direttamente il sa- dia e Longiarù, viene nominato in ag- re pastorale dell’unità pastorale Alta cerdote a questi recapiti: Leschek giunta incaricato parrocchiale anche Val d’Isarco. Maria Put, Bressanone, +39 349 di Antermoia e Rina. - Michael Horrer, segretario persona- 8258528 (telefono cellulare) o - Paul Campei lascia l’incarico di le del vescovo e notaio per le ordinazio- put.leschekmaria@gmail.com. parroco di Antermoia e Rina e viene ni sacre, lascia l’incarico di assistente Il Segno, numero 3 – Marzo 2020 7
coronavirus Una Quaresima un po’ diversa Il parroco don Mario Gretter è stato costretto alla quarantena preventiva in via precauzionale a Bolzano. Non presenta alcun sintomo, ha solo avuto l’obbligo di rimanere chiuso in casa perchè ha tenuto il corso prematrimoniale a cui ha preso parte anche il giovane di Terlano risultato positivo al coronavirus. Dalla sua camera don Mario racconta la sua particolare esperienza quaresimale. di Mario Gretter D a qualche giorno sono in isola- mento in via precauzionale. Sono entrato in contatto prolungato con il primo paziente risultato positivo al nCovid-19 in Alto Adige. Sto bene e grazie a Dio non mi manca niente, a parte la libertà di uscire. Niente a con- fronto con quanto sono invece blocca- ti a casa o in ospedale per malattia… La stessa sorte è toccata, per i medesi- mi motivi, al cappellano don Timothy. Siamo reclusi ciascuno in camera pro- pria per evitare un eventuale contagio reciproco. Usciamo il minimo indi- spensabile, con mascherina e guan- ti monouso, per recuperare i pasti e quanto ci occorre. Dopo lo stress logi- stico dei primi giorni, per assicurare le celebrazioni e per garantire quanto ci necessiti alla vita quotidiana, per rispondere alle tantissime chiamate, alle mail, agli assalti dei giornalisti…, la vita di chiusura si è trasformata gra- Dalla sua camera il parroco don Mario Gretter racconta la sua esperienza di Quaresima in dualmente in clausura. quarantena preventiva: un saluto dalla finestra della sua abitazione Dalla chiusura alla provvisamente e innanzitutto pericolo clausura e possibile fonte di contagio. La mia Un’esperienza mil- esperienza tra queste quattro mura è lenaria della Chie- invece di gratitudine. Non per il ripo- sa, che porta in sé so, come in tanti mi hanno augurato, una grande sapien- ma per l’esperienza forzata del limite, za. La chiusura non della finitezza, dell’illusione della no- è data dai quattro stra sicumera d’onnipotenza: devo solo muri, nei quali si è organizzarmi e faccio quello che vo- rinchiusi, ma dalla glio… I ritmi frenetici, ormai normali, prospettiva, dalla si sono improvvisamente disciolti. Il visione che si ha o tempo torna nelle mani di Dio e acqui- non si ha del tem- sta una nuova dimensione. po e dello spazio. Si può essere chiu- Vicinanza da tante persone si anche quando ci Una gratitudine verso Dio, che ci fa si muove in spazi appunto sperimentare come la nostra aperti. La paura convinzione di avere tutto in mano e del virus, più della di poter gestire tutto secondo i nostri giustaw e razio- piani sia un’illusione, e che al contem- nale precauzione, po mi fa toccare con mano il Suo so- esalta la distanza stegno nelle fragilità. Una gratitudine L’altare casalingo allestito da don Mario nella sua camera, da tenere dall’al- verso i tanti preti che con generosità da dove celebra la messa tro, diventato im- si sono subito messi a disposizione 8 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
coronavirus per le sostituzioni. Gratitudine verso i ra. Dovendo però stare reclusi ciascuno la celebrazione in “videoconferenza”. molti parrocchiani, ma anche persone nella propria camera, abbiamo deciso Sembra una piccola cosa, ma per me è letteralmente dall’altra parte del mon- di celebrare in contemporanea, per un stato importante e mi aiuta a gustare do (Centrafrica, Argentina, America, minimo di comunione. Per me è stata anche tante altre situazioni, possibili- Egitto) che hanno manifestato in tanti la prima volta nella vita a celebrare sen- tà, cose che diamo troppo spesso per modi vicinanza e solidarietà. Grazie an- za la comunione diretta del Popolo di scontato. Come affacciarsi alla finestra che a tutti quelli che non si sono lascia- Dio. Un’esperienza personalmente dif- e godere del sole o dell’umidità della ti vincere dalla paura, ma hanno con- ficile, dove mi sono immedesimato, pur pioggerellina, come in questa dome- tinuato, con le dovute cautele e giuste con le chiare e dovute differenze, con nica mattina, uggiosa, ma bellissima, precauzioni, a celebrare in comunità. coloro che perseguitati per la fede o in almeno da questo mio punto di vista. condizioni di carcerazione o guerra, si Ora vi lascio perché tra poco celebria- Messa in camera e videoconferenza ritrovano soli, spendo di avere in Dio mo Messa, in maniera alternativa, al E su quest’ultimo punto la mia espe- e nella Chiesa celeste un sostegno, ma tempo del coronavirus… rienza più bella. Dal primo giorno ci non possono condividere fisicamente siamo organizzati, don Timothy ed io, questa comunione. Una gioia immensa Don Mario Gretter è parroco del Duomo e dei Piani di Bolzano per poter celebrare la S. Messa in came- poter condividere già dal terzo giorno Il vescovo: fragili, ma uniti È stato un inizio di Quaresima nel avere tutto sotto controllo, “che fa fatica ha la responsabilità di prendere deci- segno del coronavirus anche in Alto ad accettare la vulnerabilità della con- sioni difficili per il bene comune.“ Ri- Adige. Nella celebrazione del Mer- dizione umana. Stiamo sperimentando cordiamo che in via cautelativa, nel coledì delle Ceneri in un duomo di la nostra debolezza. Ma proprio questo quadro delle precauzioni adottate Bolzano affollato di fedeli, il vescovo riconoscersi fragili – secondo il vescovo in Alto Adige per contenere la dif- Ivo Muser ha affrontato il tema di- – può generare in una società civile e nel fusione del Coronavirus, la diocesi rettamente: “Nel giro di pochissimo singolo la capacità di condivisione, di at- di Bolzano-Bressanone ha invitato a tempo – ha detto – sono cambiati il tenzione verso il prossimo, di senso del cambiare alcune modalità della cele- ritmo e la pianificazione della vita, bene comune.“ Da qui il suo invito: “Evi- brazione. Ai fedeli viene chiesto di: di colpo molte cose non sembrano tiamo dunque ogni forma di distanza più scontate o possibili. E le persone e di sospetto nelle relazioni sociali: che • ricevere la comunione nel sono insicure e hanno paura.“ Parte questi giorni delicati ci facciano essere palmo delle mani e non in da qui la riflessione di monsignor più solidali, più uniti, senza leggerezza bocca Muser per accompagnare questi gi- ma anche senza panico né allarmismi.“ • evitare lo scambio del segno orni difficili di inizio Quaresima: Monsignor Muser ha poi rinnovato la della pace il clima di ansia provocato dal co- vicinanza nella preghiera “alle persone • non servirsi dell‘acqua bene- ronavirus è anche il risultato di un contagiate e ai loro familiari, ma anche detta nell‘acquasantiera della atteggiamento di vita che vorrebbe ai medici, al personale sanitario e a chi chiesa. Quaresima al tempo del coronavirus: la Chiesa invita a ricevere la comunione in mano e non in bocca Il Segno, numero 3 – Marzo 2020 9
religioni Custode della Terrasanta La realtà della guerra, la ricerca di pace e convivenza, la suggestione dei luoghi sacri, il valore dei pellegrinaggi: intervista al Custode di Terrasanta Francesco Patton, ospite a Bolzano dell’Istituto di scienze religiose, che racconta come si vive oggi da cristiani a Gerusalemme. di Paolo Ferrari 8 00 anni di presenza dei frati francescani in Terrasanta, uni- ca presenza occidentale rimasta in testimonianza di realismo e pazien- za cristiana. trascina ormai da dieci anni e ogni volta che sembra arrivare a una con- clusione qualcuno interviene nel Medio Oriente in maniera continua Padre Francesco, quale impressione riattizzare il fuoco. Quando finirà, e pacifica. È un’impegno pastorale forte ha riportato in questi anni di Cu- rimarrà la tragedia e bisognerà lavo- che non perde attualità, spiega Fran- stode dei luoghi santi? rare alla ricostruzione. cesco Patton, 56 anni, il frate tren- Sono principalmente due: una lega- tino dal 2016 Custode francescano ta alla complessità della realtà in cui In che modo la presenza dei religiosi in Terrasanta. A febbraio da Geru- mi trovo a vivere, l’altra legata alla in queste terre può contrastare l’intol- salemme è arrivato a Trento e Bol- realtà della Custodia stessa, con fra- leranza e favorire invece la compren- zano e poi è andato a Bari, invitato ti di 50 nazionalità diverse e quin- sione? al convegno CEI sulla pace nel Me- di una bella esperienza di fraternità Aiuta, come nel nostro caso, per- diterraneo alla presenza del Papa. La internazionale. Quello che poi mi chè è una presenza internazionale Custodia, provincia dell’Ordine dei colpisce, dato dal compito di custo- e testimonia come persone di na- frati francescani, estende la sua giu- dire i luoghi santi, è la possibilità zionalità diverse possano convive- risdizione oltre i confini della terra di celebrare nel corso dell’anno gli re e condividere la stessa vita e gli di Gesù (oggi Israele e Palestina), eventi del Vangelo e della redenzio- stessi impegni. La presenza dei re- comprendendo anche la Giordania, ne non solo nel tempo ma anche nel ligiosi aiuta sul versante educativo, l’Egitto, Cipro, Rodi, il Libano e la Si- luogo. Non solo l’oggi ma anche il uno dei più importanti: quasi tutte ria. Quella di Francesco Patton, che qui, che aiuta anche a comprendere le realtà religiose presenti in Terra- abbiamo incontrato a Bolzano, è una in maniera diversa la Parola di Dio. santa hanno un forte impegno nelle Poi su altri versanti na- scuole, ad esempio noi Francescani, turalmente mi ha colpito il Patriarcato le Suore del Rosario, i vedere la sofferenza cau- Salesiani. Pariamo di almeno 10mila sata dalla guerra in Siria, giovani. Le scuole sono un luogo di vedere situazioni che si formazione alla convivenza che aiu- trascinano da decenni e ta a costruire una mentalità di pace. per le quali sembra che Nelle scuole ci stanno provando per non ci siano soluzioni. lo più i cristiani e musulmani, biso- gna però riuscire ad avere luoghi e In tempi se non brevi al- occasioni in cui questa cultura della meno accettabili, si potrà fraternità si estenda anche al mondo giungere alla pace in que- ebraico. Il nostro sforzo deve essere ste terre? quello di non ritenere impossibile Speriamo tutti di sì, e ciò che gli altri ritengono impossibi- io penso di sì. Il conflit- le, di aprire canali di dialogo. to israelo-palestinese di fatto è in una fase di Quanto sono importanti oggi i pel- sospensione, per conclu- legrinaggi in Terrasanta? E perchè? derlo servirà una reale Sono importanti prima di tutto accettazione reciproca per il pellegrino, perchè fa un’e- e il reciproco riconosci- sperienza di fede, di poter leggere mento al diritto di esiste- il Vangelo nei luoghi in cui è stato re, non solo come singole rivelato, nei luoghi in cui si conser- persone ma anche come vano la memoria e la tradizione di popoli e forse come Stati. ciò che Gesù ha detto e ha fatto. Il Per quel che riguarda la pellegrinaggio offre al credente un vicina Siria, onestamen- antidoto a tutte le forme di spiri- Il custode di Terrasanta, padre Francesco Patton, te pensavo che la guerra tualismo, di concezione mitica del per una sera a Bolzano sarebbe finita prima, si cristianesimo. No, la Terrasanta è il 10 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
religioni quinto Vangelo, come diceva Paolo VI, e offre al credente la dimensio- ne del poter vedere e poter toccare. Il pellegrino che si lascia provocare in modo personale dal messaggio che ciascuno di quei luoghi porta, fa un’esperienza unica. In Terrasanta i cristiani sono circa il 2%, 170mila persone. In che modo i pellegrinaggi possono aiutarli? In due maniere: da un lato i cristia- ni locali riscoprono di far parte di una famiglia universale, la Chiesa, e dall’altro si rendono conto di vive- re in un luogo dove tutti i cristiani vorrebbero venire mentre loro ma- gari qualche volta da lì vorrebbero scappare. Diventa un incentivo a ri- scoprire il valore che quel luogo ha anche per loro. È poi anche un aiu- Una veduta di Gerusalemme, grande città di religioni, di frontiera e di conflitti to concreto, perchè molti cristiani Immagino che lo stesso valga anche possono lavorare in modo dignitoso per i luoghi per così dire minori? nell’indotto dell’accoglienza ai pelle- Certamente. Io sono molto affeziona- grini. to al santuario di Tabga, il cosiddetto santuario del primato lungo la riva Cosa si prova a presiedere grandi cele- del lago di Galilea. Quando celebro brazioni nei luoghi santi? penso a quel colloquio tra Gesù e Pie- È un misto di sensazioni, sicuramen- tro, al “mi ami? “, e penso in quel mo- te un’emozione molto forte. Quan- mento che le domande rivolte a Pietro do ad esempio celebro nella notte siano rivolte a me. O se vado in Gior- di Natale nella grotta davanti alla dania sul monte Nebo non riesco a mangiatoia dove Maria ha deposto il non pensare a Mosè che ha condotto bambino Gesù, è un’esperienza che il popolo eletto attraverso il deserto, mi porta a comprendere l’umiltà di ha intravisto la terra promessa e ha Dio. Se celebro la lavanda dei piedi in qualche modo dovuto rinunciare nel Cenacolo il giovedì santo, è un a compiere l’ultimo passo. Celebrare gesto che commuove chi lo compie. in questi luoghi è come entrare ogni Il poter celebrare a Pasqua dentro l’e- volta nella macchina del tempo e sen- L‘edicola del Santo sepolcro a Gerusalemme dicola del Santo sepolcro è qualcosa tire che il Vangelo è contemporaneo nell’omonima basilica di straordinario. a noi e che Gesù è presente. Dal Vicario generale Periodicamente si legge di pre- nulla che possa suggerire apparizio- o di un’approvazione e che possa sunte apparizioni mariane ad ni, visioni o altri fenomeni straordi- generare confusione nei creden- opera di Salvatore Caputa, e non nari. Ovviamente va osservato ogni ti. Pertanto da parte di diaconi e di rado si trovano nelle chiese in rispetto verso Salvatore Caputa, le sacerdoti non vengono guidate ce- forma stampata i relativi presun- cui esperienze nelle cosiddette appa- lebrazioni né vengono messi a di- ti messaggi della Madre di Dio. rizioni mariane sono tuttavia di na- sposizioni locali o infrastrutture Come sottolineano i vertici della tura esclusivamente soggettiva. Per ecclesiastiche in relazione tempo- Diocesi di Mantova, nel caso del- queste ragioni va evitato tutto ciò che rale o locale alla presenza di Salva- le cosiddette visioni di Salvatore possa conferire a questi accadimen- tore Caputa e non viene concesso Caputa non esiste oggettivamente ti l’apparenza di un riconoscimento sostegno in alcun‘altra forma. Il Segno, numero 3 – Marzo 2020 11
chiesa&società Ascoltare, ascoltare, ascoltare Ha fatto molto parlare “Giulia e il lupo”, il primo racconto italiano di un caso di abuso sessuale nella Chiesa. Lo ha scritto la giornalista Luisa Bove, invitata a Bolzano per presentare l’edizione tedesca del libro. L’abbiamo intervistata. L a scrittrice e giornalista milanese Lu- isa Bove ha raccolto la testimonianza di Giulia (nome di fantasia) che ha raccon- che non si ferma un abusatore, si molti- plicano i rischi perché spesso il carnefice è un seriale, non si ferma a una vittima. cogliere i pericoli e di intervenire tempe- stivamente, segnalando allo Sportello il rischio. Inoltre anche i Seminari e le Con- tato una storia di abusi sessuali e solo 35 gregazioni devono attrezzarsi con perso- anni dopo ha trovato il coraggio di conse- Per prevenire gli abusi la diocesi di Bolza- nale specializzato perché ci sia una mag- gnarla alla memoria collettiva. Il lupo - dal no ha iniziato un cammino 10 anni fa con giore attenzione ad accogliere candidati al nome usato da papa Francesco nei suoi lo Sportello per il cittadino e il Servizio sacerdozio e alla vita religiosa, non limi- discorsi contro i preti pedofili - era un sa- specialistico diocesano. Ci sono altri stru- tandosi a un filtro per l’ingresso, ma con cerdote della parrocchia frequentata dalla menti di cui potrebbero dotarsi diocesi, monitoraggi anche negli anni successivi. ragazza. Il libro di Luisa Bove, il primo parrocchie e associazioni? Meno vocazioni, ma più mature e “sane”. del genere in Italia, ha rappresentato una La diocesi di Bolzano è esemplare, la pri- svolta. La prefazione è di p. Hans Zollner, ma a dotarsi di certi strumenti. Oltre allo In questa lotta agli abusi resta centrale membro della Pontificia commissione Sportello e al Servizio specialistico, che la figura della vittima. In che modo può per la tutela dei minori – istituita da papa vanno fatti conoscere il più possibile in essere aiutata? Francesco per far luce sugli scandali ses- ambito ecclesiale e nella società, molto Ascoltandola, ascoltandola, ascoltandola. suali e la pedofilia dentro alla Chiesa – e andrebbe fatto a livello di prevenzione nei E credendo ai suoi racconti. Sostenendola l’autrice è stata invitata a Bolzano per pre- vari ambiti educativi: scuole, oratori, cen- nel percorso di rinascita, mettendo a di- sentare l’edizione tedesca edita da Tyrolia. tri sportivi, centri aggregativi… Occorre sposizione persone e risorse economiche, avere in questi ambienti persone prepa- perché i cammini di guarigione, che dura- Luisa Bove, con quali obiettivi ha scritto rate, quasi delle “sentinelle”, in grado di no anni, richiedono colloqui con psicologi “Giulia e il lupo“? Anzitutto per dare ascolto a Giulia e rac- cogliere la sua storia di vittima di abuso sessuale da parte di un prete. A distanza di anni oltre trent’anni è riuscita a fare un percorso e ha deciso di raccontarsi in un libro, anche questo ha contribuito alla sua rinascita. Secondo, per far conoscere al vasto pubblico ciò che cosa succede nella vita di una ragazza o di una donna che su- bisce abuso, le conseguenze, le ferite (fisi- che, psicologiche, esistenziali e spirituali). Infine, ho scritto nella speranza che que- sto libro possa aiutare altre donne, vitti- me di violenza, a uscire dall’ombra, a cer- care aiuto, a trovare il coraggio di parlare. Perché, questo anzitutto, fa bene a loro. Ritiene che oggi la Chiesa voglia affronta- re con trasparenza la piaga degli abusi al suo interno? Credo che papa Francesco e una piccola porzione di Chiesa abbia capito la gravità e la vastità di questo fenomeno e intenda affrontare con coraggio e senso di respon- sabilità la situazione. Una parte si procla- ma disposta a farlo, ma la maggior parte delle Conferenze episcopali, delle Diocesi e delle Congregazioni religiose sta facen- do molto poco e continua a nascondere i fatti e a proteggere chi abusa. Ogni volta Sostenere in tutti i modi la persona nel suo percorso di rinascita è fondamentale 12 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
chiesa&società o psicoterapeuti, cure e visite sanitari, atti- e curato le sue ferite. L’appello che si può vità corporee, assistenza legale… lanciare alle vittime è di non sentirsi in colpa, di non nascondersi e di chiedere Ai giornalisti oggi si chiede di raccontare aiuto; l’appello al mondo è di non sottova- anche le buone notizie. Come si riesce a lutare il fenomeno, di vigilare e di aiutare trasmettere una speranza, un segnale vittime, anche orientandole ai centri loro positivo, quando si racconta un dramma riservati. Raccontare onestamente la sto- come quello di Giulia? ria Giulia è un modo per rende giustizia a L’aspetto positivo di Giulia è che come lei e a tutte le vittime. Ed è un servizio alla vittima ha trovato la forza di parlare e di verità che noi giornalisti dovremmo sem- La giornalista farsi aiutare, così da iniziare un percorso pre svolgere, nel rispetto dei protagonisti Luisa Bove, di rinascita che ha migliorato la sua vita e dei lettori. autrice del libro A pesca di plastica “I l Respiro della Terra: la conversio- ne ecologica e la pastorale sociale”. Questo il tema del quinto seminario nelle questioni sociali e in particolare nel tema del lavoro. Per questo semi- nario si è scelta la città marchigiana nazionale di pastorale sociale svoltosi anche per la presenza di una significa- a febbraio a San Benedetto del Tronto tiva comunità di pescatori che hanno con la presenza di oltre 120 delegati dato vita a un progetto speciale e me- provenienti da tutte le Diocesi d’Italia. ritorio: si chiama “A pesca di plastica” La Chiesa di Bolzano-Bressanone era e ha coinvolto l’intera flotta a strascico rappresentata da Johann Kiem, segre- di San Benedetto del Tronto. Un gesto tario dell’Istituto diocesano De Pace concreto con il quale i pescatori della Fidei. Il seminario è preparatorio della cittadina marchigiana hanno aderito 49a Settimana Sociale, che si terrà tra due anni fa al progetto europeo Clean un anno, nel febbraio 2021, a Taran- Sea Life e provano a mettere in pratica to. A cinque anni dalla pubblicazione quanto suggerito dalla Laudato si‘. Fino dell’enciclica Laudato si’ è infatti im- a gennaio 2020 avevano già recuperato prescindibile coinvolgere la prospet- dal mare Adriatico ben 24 tonnellate di tiva della conversione ecologica e il rifiuti, di cui più della metà in plastica, concetto di ecologia integrale anche per essere smaltite in maniera idonea. Medicinali gratis A febbraio anche in Alto Adige, come nel resto d’Italia, si è da banco, con un aumento del 13% rispetto al 2019. I farmaci (antin- fiammatori, antinfluenzali, latte in tenuta la Giornata di polvere, ecc) vengono consegnati raccolta del farma- direttamente agli enti assistenziali co promossa dalla convenzionati con la Fondazione – Fondazione Banco tra cui Caritas di Bolzano-Bressa- Farmaceutico Onlus. none, Volontarius Onlus, Centri di Grazie all’impegno di Aiuto alla Vita di Bolzano e Mera- 100 volontari, alle 19 no, Parrocchia ortodossa rumena di farmacie private che Bolzano – che li distribuiranno gra- hanno aderito all’i- tis alle persone in stato di povertà. niziativa (a Bolzano, Queste associazioni assistono com- Merano, Laives, Chie- plessivamente 9mila persone. Fra i nes) e alla generosità volontari impegnati, oltre a singoli della popolazione, è cittadini, anche i componenti delle stato possibile racco- citate associazioni e della Comunità gliere 2230 farmaci dei mormoni di Bolzano. Alcuni volontari impegnati nella raccolta dei farmaci Il Segno, numero 3 – Marzo 2020 13
psicologia&spiritualità Maledire e/o benedire? È diffusa la propensione – e non solo nel dibattito politico – al giudizio sprezzante e denigrante. Come passare dalla sfiducia giudicante alla fiducia accogliente e benedicente, per prepararci alla Pasqua. di Dario Fridel S embra si stia allargando la tendenza a dir male “maledire”, piuttosto che a dir ben “benedire”. Nel contempo - a livelli più profondi - va maturando una nuova sensibilità fatta di rispetto, di stima, di accoglienza. La prima, suppo- nendo che l’uomo sia portato al male, dà un peso privilegiato alla morale, ma scade frequentemente nel moralismo; tende infatti a separare i buoni dai cattivi. La seconda nasce dalla convin- zione opposta che l’uomo è degno di fiducia, proprio perché è orientato al bene, al giusto, al bello. Per essa, non la morale, ma la spiritualità è la vera forza motrice dell’evoluzione e di un progresso integrale. Il momento caoti- co che stiamo vivendo come umanità non va quindi vissuto ansiosamente e come preludio alla catastrofe, ma come preannuncio di un rimpasto promet- tente. Gli antropologi parlano di cam- Fiducia vuol dire anche voglia di collaborare e di sviluppare la fantasia creativa bio di paradigma, promettente…quan- to faticoso. La diffusa insoddisfazione di più importante della conquista. Ci E nella proporzione con cui riusciamo e paura portano infatti facilmente ad sentiamo perciò chiamati ad assumere finalmente a donare fiducia, possiamo individuare o immaginare colpevoli, nuove responsabilità al di là di tutte le magari considerare noi stessi una be- eludendo così l’autocritica. In tal modo chiusure e della precarietà che pur ci nedizione. A questo punto anche la be- si alimenta il pessimismo e la necessità condizionano. E quando subentra la fi- nedizione di Dio smette di essere un di ricorrere ai modelli, ai principi, alle ducia gli orizzonti si aprono a dismisu- gesto sacrale proteso a sconfiggere le istituzioni e agli uomini forti. ra e le potenzialità creative esplodono. forze malefiche che ci sovrastano. Di- venta esperienza della sua vicinanza, Assumere nuove responsabilità La fiducia ogni giorno della possibilità di farci di Lui e di noi Il cristianesimo ha in se stesso que- Questa fiducia nasce dall’esperienza e un’immagine nuova. L’immagine di un ste stesse contraddizioni. Vive questa da certe evidenze. Ad esempio la bio- padre/madre che vede con piacere le svolta e la determina. Uscendo dalle logia e la psicologia registrano come in sue creature orientate ad una vita gio- tendenze dogmatiche e morali o mo- ogni organismo è presente una forza a iosa e piena. Le segue con uno sguardo ralistiche del passato, rimette corag- crescere e a svilupparsi, a darsi una di- carico di fiducia e di stima, le lascia an- giosamente sempre più al centro la rezione carica di senso. Essa può essere che cadere e sbagliare perché sa che si prospettiva del Regno: la storia quin- favorita dalla fiducia od ostacolata dal risolleveranno ancora più decise a far- di come carica di promesse e l’uomo giudizio, ma non può essere distrutta cela. Non si stanca di dire bene di loro come collaboratore di Dio. Alimenta il senza distruggere l’organismo stesso. perché collaborano nella prospettiva dialogo, la valorizzazione delle diversi- Ognuno di noi del resto può verificare del Regno. Prospettiva affascinante, tà, la convinzione che sia irreversibile anche nel quotidiano l’efficacia della specie in questo periodo liturgico, per il cammino dell’umanità verso la pace, fiducia. Quando le persone si sentano chiunque voglia collaborare a vivere verso nuove forme di solidarietà, ver- riconosciute, avvertono la voglia di col- con ottimismo il mistero della vita in so una profonda collaborazione con le laborare, sviluppano la fantasia creati- attesa della Pasqua eterna. energie positive di cui è dotata la natu- va, scoprono i valori legati all’esigenza ra. Siamo sempre più coscienti di esse- di servire meglio e con più piacere la Don Dario Fridel ha insegnato religione, psico- logia della religione e psicologia pastorale re interconnessi e che la cura è quin- vita. Diventano allora una benedizione. 14 Il Segno, numero 3 – Marzo 2020
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