THE MONTHS OF THE FOUNDATION - ETHICS AND KNOWLEDGE Gen - Feb - Marzo 2020 - Chiesi Foundation
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THE MONTHS OF THE FOUNDATION Gen - Feb - Marzo 2020 ETHICS AND KNOWLEDGE CREATED BY THE CHIESI FOUNDATION TEAM
THE MONTHS OF THE FOUNDATION NASCE DALLA VOLONTÀ DI RIMANERE AGGIORNATI SUI FATTI, SULLE SFIDE E SULLE OPPORTUNITÀ DEL CONTESTO INTERNAZIONALE E NAZIONALE IN CUI CHIESI FOUNDATION OPERA INTERNATIONAL NATIONAL INSTITUTIONS GLOBAL ADVOCACY HEALTH THE MONTH OF THE FOUNDATION INTERNATIONAL NEWS COOPERATION PROFIT & STRATEGIC GEOPOLITICS NO PROFIT PHILANTROPY
IN QUESTO NUMERO PAGE 03 Gen - Feb - Marzo 2020 EMERGENZA SANITARIA COVID-19 La solidarietà inaspettata. C’è un mondo che ci ama. Ed è anche il più sofferente Emanuela del Re, Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Sospensioni, proroghe e cancellazioni: le ONG alle prese con l’emergenza tra Italia e paesi partner Partire o restare, i cooperanti al bivio davanti alla possibile diffusione del Covid-19 in Africa La lezione del virus.La scoperta che l’altro siamo noi L'altra faccia del Coronavirus. Zamagni: «Lo Stato da solo non basta» PROFIT & NO PROFIT volontariato aziendale COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Dal decreto MILLE-PROROGHE più risorse umane e fondi di funzionamento per l’AICS SALUTE GLOBALE La nuova riforma delle cooperazione Quattro paesi della regione africana hanno francese autorizzato il vaccino contro l'ebola CRISI UMANITARIE Il Burden of Disease dei paesi dell'Africa La crisi nel Sahel Francofona Le dieci crisi umanitarie NOTIZIE DALL'AFRICA più ignorate dai media Locuste, la tempesta di cavallette che mette in ginocchio l'Africa WHAT'S ON NEST? Neonatal Essential Survival technologies Rassegna dedicata alle tematiche legate al progetto di Chiesi Foundation in campo neonatale Nato da una riflessione sulle ineguaglianze di accesso a cure neonatali adeguate nelle diverse regioni del mondo, il Progetto NEST ha l'obiettivo di contribuire alla riduzione della mortalità neonatale attraverso il miglioramento della qualità dell'assistenza ai neonati in Peasi a basso e medio reddito, con particolare attenzione alla cura dei bambini prematuri, patologici e di basso peso.
EMERGENZA SANITARIA E COOPERAZIONE ALO SVILUPPO PAGE 04 Tratto da AVVENIRE - EDITORIALI LA SOLIDARIETÀ INASPETTATA. C’È UN MONDO CHE CI AMA. ED È ANCHE IL PIÙ SOFFERENTE EMANUELA DEL RE Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Caro direttore,circolano in rete video di fortunatamente vive in quello che in bambini africani che sorridendo termini relativi potrebbe essere definito incitano in coro l’Italia a tener duro, “il migliore dei mondi possibili” in perché il nostro Paese, dicono, ha quest’epoca contemporanea, nonostante vissuto momenti difficili nella storia ma le circostanze attuali. li ha sempre superati. Io stessa ho Probabilmente la categoria ripubblicato il video, ringraziandoli. interpretativa che bisogna adottare per Numerosi rifugiati siriani che conosco comprendere questo fenomeno bellissimo da quando lavoravo nei campi profughi è l’esperienza. L’esperienza delle cose con loro mi scrivono via Facebook parole brutali della vita. Essi sanno cosa vuol d’incoraggiamento, inviano fiori virtuali dire non uscire di casa per la paura, e cuori pulsanti. Siriani che vivono sanno cosa vuol dire rischiare la vita, nell’area nord-occidentale del Paese un familiare alla volta, per procurarsi inviano ai familiari che si trovano in da mangiare. Sanno cosa vuol dire, nei Italia preghiere, rivolte anche alla campi profughi, non essere sicuri di nostra gente e alla nostra terra. Proprio potersi curare e rischiare di morire per loro, che vivono in zona di guerra, e da un ascesso ai denti. Sanno cosa vuol dire anni non sanno se alla sera saranno vivi passare lunghe ore senza elettricità, o morti. stretti attorno a una stufa di ghisa – chi I tempi sono bui, certamente. E non ce l’ha – cercando di proteggere i più posso non sottolineare l’importanza di piccoli da eventuali incidenti domestici. queste azioni. Nella frenesia di Sanno che non sanno, che il destino è scambiarsi informazioni che circolano ignoto, e bisogna vivere giorno per in rete come un ciclone, che ingloba giorno, ora per ora, minuto per minuto. tutto nella sua frenetica corsa furiosa e E proprio coloro che vivono situazioni poi lo risputa a chilometri di distanza, estreme – lontanissime dalla nostra – girano immagini metaforiche, nuove scelgono tra tutte le reazioni possibili a leggende, epiche gesta e mitologie questo flagello del XXI secolo, quella di improvvisate. Il monito di Dorothy del consolarci, partendo da una semplice Mago di Oz “Non c’è miglior luogo della equazione: non ha importanza la propria casa”, sembra quasi assurdo motivazione, quello che ci unisce è il nella sua limpidezza oggi. senso di smarrimento, la paura e la Eppure da giorni mi interrogo su chi privazione, e per questo ci sentiamo vive sotto le bombe o in baraccopoli uniti a voi. E ci rassicurano. >> emarginate e ha la forza d’animo di consolare un popolo, gli italiani, che
EMERGENZA SANITARIA E COOPERAZIONE ALO SVILUPPO PAGE 05 Tratto da AVVENIRE - EDITORIALI Io credo che questo ci debba far Ci stringiamo con dolore attorno a chi riflettere. Ad esempio, si sta facendo di ha perso familiari. Ma proprio ora che ci tutto per far rientrare in patria gli sentiamo vulnerabili dal punto di vista italiani bloccati all’estero: è evidente medico, sociale, economico, dobbiamo che la mobilità cui siamo abituati e guardare al mondo veramente come a un l’autonomia che ora viene messa a dura unico luogo condiviso. Il termine a prova, ci mette in crisi. Stiamo africano Ubuntu che in Bantu significa riequilibrando le nostre percezioni, “umanità” corrisponde a una vera e rielaborando le conquiste sociali, propria filosofia che esalta il senso di riscoprendo l’unicità del nostro stile di condivisione universale, il legame che vita dalla qualità altissima. Come lei ha unisce tutti i popoli. È sintetizzata nel sottolineato, direttore (“Il rovescio del concetto Xhosa – l’etnia di Mandela – muro”, Avvenire del 1 marzo 2020), ci Umuntu Ngumuntu Ngabantu, un motto siamo scoperti proprio noi – che che mi guida da sempre e che vuol dire abbiamo uno dei passaporti più accettati “io sono perché noi tutti siamo” ovvero – nel mondo – discriminati, sbigottiti di come diceva in altre parole in Occidente fronte a porte e porti chiusi. Molti Paesi, anche John Donne nel XVII secolo – tuttavia, hanno illuminato con il “nessuno è un’isola”.Le persone tricolore italiano i loro più significativi acquisiscono un senso nella comunità. edifici per sostenerci; ringrazio la Un principio, quello del valore della vita Slovenia, Sarajevo, Gerusalemme, le comunitaria, che gli italiani applicano cascate del Niagara in Canada e altri con convinzione da sempre: siamo per questo straordinario messaggio di maestri nel rifletterlo nella solidarietà. Il mondo ama l’Italia e giurisprudenza che regola le nostre vite l’Italia ama il mondo. Ma sono i bambini e nella nostra splendida Costituzione. africani seduti all’aperto, con la maestra Tante le strategie che possiamo mettere che nel far ripetere loro le frasi di in pratica con i gesti individuali e con le conforto per gli italiani sembra danzare politiche mirate per allargare questa davanti alla lavagna, a essere per noi, comunità che ci appartiene. I bimbi insieme ai siriani sotto le bombe e ai africani e i profughi siriani ce lo rifugiati nei campi profughi e altri in ricordano dai bordi della contesti simili, quel punto di riferimento globalizzazione, e sta a noi fare silenzio, che ci deve far ricalibrare le nostre vite. in questo momento sconvolgente, e Siamo tutti al lavoro per superare riscoprire ed esprimere con forza questa crisi mai sperimentata prima nel l’Umuntu universale che c’è in noi. Ma mondo, mentre il governo studia e non da soli, insieme al mondo, perché prende sagge misure, e le persone proprio a noi il mondo che ci ama lo comprendono e si adattano anche con chiede. soluzioni creative ed emotivamente coinvolgenti e apotropaiche.
EMERGENZA SANITARIA E COOPERAZIONE ALO SVILUPPO PAGE 06 SOSPENSIONI, PROROGHE E CANCELLAZIONI: LE ONG ALLE PRESE CON L’EMERGENZA TRA ITALIA E PAESI PARTNER Tratto da INFO Cooperazione L’emergenza coronavirus e le misure Gli italiani ovviamente sono guardati a restrittive degli ultimi giorni stanno vista e in molti paesi sono stati mettendo a dura prova diversi settori attenzionati dalle autorità e costretti del paese, sono migliaia le aziende che allo stop e addirittura a misure di hanno subito uno stop nel tentativo di quarantena. arginare il contagio, o che sono state In loco le organizzazioni ci descrivono costrette a rivedere il loro modo di quotidianamente una situazione lavorare. La stessa cosa sta avvenendo dinamica che richiede loro di sviluppare nel mondo del terzo settore e delle ONG rapidamente e rivedere continuamente che hanno messo in campo in modo le politiche di viaggio del personale e di massiccio lo smart-working, modalità coinvolgimento della comunità. che era già fortemente diffusa tra le L’impatto sulle attività di cooperazione organizzazioni anche per il tipo di e sulle operazioni umanitarie nelle zone lavoro che richiede forte flessibilità e di conflitto, è ancora limitato, ma la adattamento ai contesti di crisi nei situazione preoccupa soprattutto quali la maggior parte delle ONG laddove il contagio dovesse estendersi ai operano.I problemi non riguardano solo paesi partner in modo significativo. le attività in Italia che in questi giorni In Africa la situazione più allarmante ha visto il blocco completo di che preoccupa le centinaia di cooperanti formazione, educazione, volontariato e italiani sparsi in giro per il mondo. Casi raccolta fondi, a preoccupare è di contagio sono stati confermati in 12 soprattutto l’operatività all’estero dove Paesi africani, di cui otto nella regione la situazione si complica di giorno in sub-sahariana. Secondo l’OMS il numero giorno. più alto di casi è stato registrato in Diversi paesi tra quelli più frequentati Egitto (60), seguito da Algeria (20), dalle ONG italiane hanno emesso Sudafrica (17), Tunisia (7), Marocco (6), direttive che bloccano ogni attività di Senegal (5), Camerun, Burkina Faso, carattere internazionale (vedi per Nigeria (2 ciascuno), Togo, Repubblica esempio Burkina Faso e Kenya) democratica del Congo e Costa d’Avorio soprattutto laddove vi sia il (uno ciascuno), per un totale di 135 casi coinvolgimento di personale espatriato. positivi, tre decessi (in Egitto, Marocco e Algeria) e 45 guariti. >>
EMERGENZA SANITARIA E COOPERAZIONE ALO SVILUPPO PAGE 07 Tratto da INFO Cooperazione Diverse grandi ONG I servizi di protocollo, PEC e internazionali hanno già reso operative corrispondenza in uscita saranno le loro procedure di sicurezza assicurati e il personale sarà comunque sanitaria tra cui: la limitazione o la raggiungibile attraverso gli ordinari cancellazione fino al 31 marzo di tutti i indirizzi di posta elettronica. Le sedi viaggi e le attività internazionali, estere di AICS sono state invitate dal l’elaborazione di piani di continuità Direttore a provvedere, sotto il operativa su come gli uffici sul campo coordinamento della competente potrebbero operare in situazioni di rappresentanza diplomatica, ad bassa, media e alta trasmissione; la assumere provvedimenti analoghi preparazione organizzativa e gestionale garantendo i servizi essenziali, come da in molti uffici a livello nazionale per il DPCM del 11 marzo 2020. controllo e la prevenzione delle malattie. Nel frattempo nelle sedi centrali delle Nella maggior parte dei casi vengono organizzazioni si corre ai ripari e tutti limitati gli spostamenti e le riunioni ma sono alle prese con sospensioni, la maggior parte delle organizzazioni proroghe e cancellazioni delle attività continuano a implementare i programmi progettuali previste. Le rappresentanze nel rispetto delle restrizioni dei governi delle ONG hanno già avviato percorsi di locali, continuando a monitorare i livelli confronto con le istituzioni di di rischio nelle varie zone nel mondo e riferimento più importanti (in primis autorizzando i viaggi caso per caso. AICS, EuropeAid ed Echo) per Anche le agenzie delle Nazioni Unite nei concordare misure specifiche di paesi stanno adottando i propri flessibilità ed eventualmente di protocolli di sicurezza sanitaria supporto. In attesa di misure e limitando tutti i viaggi internazionali di indicazioni più specifiche dall’AICS lavoro e posticipando tutti i seminari, hanno comunicato la possibilità di workshop e altri incontri di grandi richiedere proroghe extra-contrattuali dimensioni. di due mesi per cause di forza Sul fronte italiano in diversi paesi si è maggiore dei termini connessi alla attivato il contatto tra realizzazione dei progetti di le rappresentanze diplomatiche italiane, cooperazione. le sedi AICS e le organizzazioni della società civile attive per mantenere costante un livello di coordinamento. All’AICS di Roma a partire da ieri tutte le attività lavorative, fatte salve quelle strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e quelle indifferibili da rendere in presenza, saranno svolte dal personale in modalità “agile” e da remoto.
EMERGENZA SANITARIA E COOPERAZIONE ALO SVILUPPO PAGE 08 PARTIRE O RESTARE, I COOPERANTI AL BIVIO DAVANTI ALLA POSSIBILE DIFFUSIONE DEL COVID-19 IN AFRICA Tratto da INFO Cooperazione Ci sono tanti italiani in difficoltà ma nonostante i casi siano ancora all’estero e vogliono rientrare in Italia“. limitati nella maggior parte dei L’unità di crisi della Farnesina “sta paesi cresce la preoccupazione sullo cercando di dare il massimo per seguire scenario che si potrebbe creare se il ognuno” di loro. Luigi Di Maio, ministro contagio dovesse prendere piede al ritmo degli Affari esteri, lo ha detto due giorni che si sta registrando in Europa. fa in una diretta Facebook. “Stiamo Nel frattempo i paesi stanno iniziando a cercando di tenere la massima allerta su prendere misure di prevenzione tutte le telefonate che arrivano, su tutti diversificate che riguardano i messaggi che riceviamo. Non è la limitazione o il blocco del traffico semplice ma un po’ alla volta li faremo aereo e in alcuni casi di tutte le tornare tutti quanti in Italia attraverso frontiere. E’ il caso del Sudan, che ha varie strade che stiamo seguendo, tra chiuso le frontiere terrestri e gli cui soprattutto i voli di linea e in alcuni aeroporti con deroghe solo per aiuti casi le navi, che consentono di poter umanitari e merci, dell’Egitto che da rientrare magari con uno scalo in più”, giovedì chiuderà tutti gli aeroporti fino ha aggiunto il ministro.Effettivamente a fine mese e di Guinea Equatoriale, in diversi paesi partner della Ciad e Camerun, unico paese dove sono cooperazione iniziano a manifestarsi i state varate misure restrittive simili a primi casi di positività al virus, in quelle italiane. Africa il contagio è ormai registrato Diversi paesi hanno bloccato l’ingresso in 30 paesi con quasi 500 casi accertati, ai cittadini di paesi dove si siano oggi anche Tanzania, Liberia, Benin e registrati un certo numero di casi, è il Somalia hanno registrato il primo caso di Mauritius, Ghana, Guinea paziente contagiato. I paesi più colpiti Bissau, Kenya, Sud Africa, Botswana, per ora sono Egitto, Algeria, Marocco, Marocco, Tunisia, Giordania, Libano, Tunisia, Sud Africa, Senegal e Burkina Iraq e anche Guatemala, Ecuador, El Faso dove tra i 15 positivi al coronavirus Salvador, Cile e Colombia in America c’è anche l’ambasciatore italiano nel Latina. La maggior parte dei paesi ha paese. disposto invece il blocco dei voli da e per Il personale espatriato di molte ONG sta l’Europa con una certa diversificazione. già attuando misure di prevenzione Il Senegal per esempio ha annunciato riducendo gli spostamenti e cancellando che sospenderà i voli da e per Francia, eventi o attività che coinvolgono molte Italia, Spagna, Belgio e Portogallo, persone nonché Tunisia e Algeria, per un periodo di 30 giorni. >>
EMERGENZA SANITARIA E COOPERAZIONE ALO SVILUPPO PAGE 09 Tratto da INFO Cooperazione Questa mappa realizzata dalle riviste Restano aperti invece Ancona, Bari, Africa e Africa e Affari mostra le Bologna, Cagliari, Catania, Genova, limitazioni attualmente in vigore per i Lamezia Terme, Lampedusa, Milano cittadini italiani in arrivo. Malpensa (che sposta le operazioni al Il rischio concreto che preoccupa i Terminal 2, chiudendo il T1), Napoli, cooperanti espatriati è quello di Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, ritrovarsi da un giorno a l’altro bloccati Roma Fiumicino (che interrompe i in alcuni paesi, soprattutto quelli con movimenti al Terminal 1 e lascia aperto traffico aereo ridotto a poche solo il T3), Torino e Venezia.Il ministro destinazioni internazionali.Sono oltre di Maio ha dichiarato oggi che” gli 3mila gli italiani, tra cooperanti, italiani che rientrano in questi giorni volontari e giovani del Servizio civile dall’estero saranno messi in quarantena, universale e del Servizio volontario misura a mio avviso necessaria per la europeo che al momento sarebbero loro stessa salute e, naturalmente, per la impegnati all’estero in progetti di salute pubblica di tutti. Occorre cooperazione e a cui, in tempo di valutare ogni provvedimento coronavirus, dobbiamo fornire canali di precauzionale volto a contenere sempre rimpatrio, se lo desiderano“: a di più la diffusione del virus. Sono sottolinearlo è Silvia Stilli, misure stringenti ma necessarie”. portavoce dell’AOI. In questo senso le rappresentanze delle ONG “hanno sollevato il problema con la Farnesina, con cui è in corso un’interlocuzione. Per ora il ministero degli Affari esteri ci ha dato la disponibilità a visionare le informazioni che stiamo raccogliendo, per valutare la sostenibilità di eventuali soluzioni“. Nel frattempo la situazione si complica anche in Italia per via della chiusura degli aeroporti. Il governo ha disposto la chiusura fino al 25 marzo più di metà degli aeroporti italiani — compresi alcuni tra i più importanti come quello di Milano Linate e Bergamo-Orio al Serio. Stop alle attività anche ad Alghero, Brindisi, Comiso, Firenze, Olbia, Perugia, Reggio Calabria, Rimini, Trapani, Treviso, Trieste, Verona.
PAGE 10 EMERGENZA SANITARIA ITALIA Articoli tratti da AVVENIRE LA LEZIONE DEL VIRUS. LA SCOPERTA CHE L’ALTRO SIAMO NOI È bastato un piccolo virus a far dissolvere la nostra granitica certezza come neve al sole. L’altro ora siamo noi. Siamo noi i migranti che nessuno vuole, siamo noi che veniamo respinti alle frontiere, scansati negli aeroporti, rifiutati nei resort. Un che di nuovo, ma anche di antico: ci erano già passati i nostri nonni e bisnonni che arrivavano, spinti da disperazione e speranza, ad Ellis Island tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900. Nella sua sfericità, il nostro Pianeta sembra volerci ricordare che ogni punto è equidistante da un immaginario centro di riferimento. Questi giorni convulsi passeranno. Ci lasceranno lutti e perdite. E un insegnamento, con le indimenticabili parole di Camilleri: che l’altro, per l’Altro, siamo Noi”. L'ALTRA FACCIA DEL CORONAVIRUS. ZAMAGNI: «LO STATO DA SOLO NON BASTA» "Non tenete il Terzo settore ai margini dell’emergenza. Usate l’esperienza di migliaia di volontari attivi negli ospedali e nel campo della sanità, valorizzate con tutte le precauzioni del caso la conoscenza di tante persone che, a partire dal mondo delle associazioni impegnate nel servizio ai malati, sono disposte a dare una mano. «È in gioco un patrimonio di relazioni, che è fondamento della coesione nazionale» spiega l’economista Stefano Zamagni, voce storica dell’economia civile e del non profit. «Dopo aver eseguito gli ordini impartiti dalle autorità, ora è necessario coinvolgere i corpi intermedi. Mi rivolgo direttamente al governo: lo Stato non può fare tutto da solo, le Regioni vacillano sotto il peso del contagio. Impediamo che tutto crolli sulle spalle di chi è adesso in prima linea» spiega il professore, che dal 27 marzo 2019 è presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali, su nomina di papa Francesco".
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO - ITALIA PAGE 11 DAL DECRETO MILLE-PROROGHE PIÙ RISORSE UMANE E FONDI DI FUNZIONAMENTO PER L’AICS Tratto da Info cooperazione Tra le pieghe del decreto Millepreroghe, Oltre alle nuove assunzioni cresce quindi lo trasformato in una sorta di legge di Bilancio stanziamento annuale per le spese di bis, hanno trovato finalmente risposta una funzionamento dell’AICS, 4,2 milioni in più serie di richieste che ormai da qualche anno all’anno a partire dal 2020. l’Agenzia per la Cooperazione sottoponeva Ulteriori due commi dell’emendamento alla politica senza trovare la sponda giusta vanno invece a sanare una controversia tra per ottenere una esito risolutivo. Si tratta AICS e attori di cooperazione degli articoli del braccio di ferro per ottenere uno sblocco 24 e 25 della 125 (ovvero Amministrazioni delle risorse umane dello Stato, camere di commercio, dell’AICS compartimentate sin dall’origine università, regioni ed enti locali). Viene nella legge 125/2014 e un aumento delle esplicitamente inserita la possibilità da spese di funzionamento di 4,2 milioni parte di AICS di erogare contributi a tali all’anno garantite dal 2020 al 2028. Una enti in forma anticipata. vertenza finora irrisolta che aveva Infine un comma dell’emendamento è contributo fortemente alle dimissioni della dedicato al superamento del numero direttrice Frigenti all’indomani dell’esito massimo di contratti a tempo delle elezioni del 2018 ed era ormai determinato (max 20%) fissato dal Jobs Act diventata la quotidiana lametatio del corpo per la “realizzazione e il monitoraggio di dirigente dell’AICS. Con l’approvazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo” da un emendamento congiunto PD/M5S parte di università private, istituti di approvato giovedì scorso si vanno ricerca pubblici e privati, istituti della a modificare una serie di commi della legge cultura, ed altri tipi di enti di derivazione 125 e dello statuto dell’agenzia per triplicare statale. di fatto (da 20 a 60) le unità di personale per le sedi estere dell’AICS, potenziando anche il contingente locale da 100 a 150 unità. In attesa che si compiano le procedure concorsuali già autorizzate per l’assunzione di 60 nuovi impiegati di ruolo, si consente ad AICS di provvedere a reclutare ulteriori 9 unità di personale di terza area funzionale (da 20 passano a 29). Tutto ciò va a sommarsi a quanto già ottenuto dall’AICS in sede di legge di bilancio a fine 2019 con l’approvazione dell’incremento del limite massimo della dotazione organica di personale dell’Aics da 200 a 240 unità.
COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO - FRANCIA PAGE 12 LA NUOVA RIFORMA DELLE COOPERAZIONE FRANCESE Tratto da INFO COOPERAZIONE "La bozza finale dovrebbe essere licenziata a inizio marzo Un ruolo maggiore assegnato alla società civile nella dal consiglio dei ministri francese per poi arrivare dimensione del partenariato disegnata dalla legge. Le all’esame parlamentare. Si tratta della riforma della legge organizzazioni chiedono un articolo dedicato che sulla cooperazione datata 2014 che Emmanuel Macron garantisco un sostanziale aumento delle risorse vuole ribattezzare “legge sullo sviluppo solidale e la lotta finanziarie per le ONG e la chiara definizione del loro alle diseguaglianze globali” (loi de programmation relatif diritto di iniziativa. au développement solidaire et à la lutte contre les Controllo e valutazione della coerenza delle politiche inégalités mondiales).Un disegno di legge con il quale il pubbliche con lo sviluppo effettuata da parte della governo d’oltralpe intende concretizzare la promessa del Commissione di valutazione indipendente. presidente di aumentare gli aiuti francesi allo 0,55% del La promozione esplicita della parità di PIL entro il 2022, rispetto allo 0,38% registrato nel genere stabilendo a riguardo obiettivi finanziari 2016 e allo 0,43% nel 2018. Nuove priorità identificate precisi. nel 2018 dal comitato interministeriale per lo sviluppo Eliminazione di riferimenti espliciti all’utilizzo di aiuti voluto da Macron per fissare l’agenda di sviluppo della allo sviluppo al fine di arginare e/o contrastare i Francia, 19 paesi prioritari – che sono tra i meno fenomeni migratori. sviluppati in Africa, oltre ad Haiti – e un focus sulle questioni di fragilità, istruzione, clima, uguaglianza di LA NOVITA': il disegno di legge istituisce anche genere e salute. Queste le parole chiave di questa una commissione indipendente per valutare i progetti di proposta legislativa che sta suscitando attesa ma anche cooperazione, in modo simile alla Commissione un certo scetticismo tra gli attori della società civile indipendente per l’impatto degli aiuti istituita nel Regno francese. Unito. Questo nuovo organo ricadrà sotto l’autorità della LE SEI PREOCCUPAZIONI PRINCIPALI delle ONG Corte dei conti francese, con due funzionari della corte francesi rispetto alla bozza del documento discussa la nella commissione, che includerà anche membri francesi e scorsa settimana con tutti gli stakeholders all’interno internazionali scelti sulla base delle loro capacità di del Consiglio nazionale per lo sviluppo e la solidarietà valutazione e la loro conoscenza delle tematiche dello internazionale. sviluppo. La composizione della commissione Una maggiore precisione su valori e obiettivi della indipendente sarà stabilita con decreto governativo, una politica di cooperazione, nonché sui principi che la volta approvata la legge. inquadrano. Le ONG chiedono che sia esplicitato che l’obiettivo primario della cooperazione è l’eradicazione NEXT STEPS: il disegno di legge sarà esaminato e discusso della povertà e che la legge si inquadra nell’ambito del dal CESE (Consiglio economico, sociale e ambientale) che trattato europeo di Lisbona. formulerà raccomandazioni sul testo che dovrebbe essere Una migliore precisione dei mezzi e delle risorse approvato dal Consiglio dei ministri del prossimo 4 marzo. associati alla legge con una programmazione fino al Nell’intenzione del governo l’esame in parlamento raggiungimento dello 0,7% del PIL anche oltre la fine dovrebbe procedere in tempi rapidi per garantire del mandato del presidente. l’approvazione prima del summit Francia-Africa che si terrà a giugno a Bordeaux.
PAGE 13 PROFIT & NO PROFIT VOLONTARIATO AZIENDALE PROFIT E NO PROFIT ORA TOCCA AI PICCOLI NASCE IL CSV EMILIA IL CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO DI La partnership tra grandi imprese e Terzo settore PARMA, REGGIO EMILIA E PIACENZA è una realtà acquisita i vantaggi sono molti per Frutto della fusione dei centri per il volontariato entrambi i mondi e per i cittadini. Ma è arrivato il delle tre province, nasce ad inizio anno il nuove momento di coinvolgere le aziende di minori ente per la promozione dimensioni. CSV Emilia si propone come partner di L'esperienze che funzionano sono quelle che alla riferimento per le imprese di Piacenza, Parma e fine vincno tutti. Reggio Emilia che desiderano sviluppare progetti a valore sociale condiviso in linea con una propria "L'attuale contesto richiede modelli di welfare sempre strategia di responsabilità sociale e sostenibilità. più integrati tra Terzo settore, imprese e pubblica Affianca l'impresa nei primi passi verso la definizione delle migliori pratiche di amministrazione. In questo scenario le collaborazioni coinvolgimento della comunità, di volontariato tra i mondi profit e non profit ricoprono uno spazio aziendale e la realizzazione di iniziative e importante. Esse producono vantaggi per le imprese, strategie in rete con altre realtà del territorio, per le organizzazioni del terzo settore , per le comunità enti e istituzioni. e per gli utenti serviti. "Vince" il non profit perché dalle imprese esso ottiene sostegno finanziario e non. Anche Chiesi Foundation sostiene l'attività di Vincono le aziende che ricevono visibilità, reputazione, volontariato d'impresa dell'azienda fondatrice "legittimazione istituzionale", accrescono il capitale Chiesi Farmaceutici, attività che si realizza grazie relazionale, i propri risultati di responsabilità sociale e alla partnership con il CSV Emilia di sostenibilità , ottengono ritorni positivi da e per i propri stakeholder aumentando le potenzialità di "Sono ormai più di 5 anni che insieme al CSV Emilia co- progettiamo l’attività di volontariato di impresa - business. "Vincono" le comunità e gli utenti serviti che, Everyone of us is different - Everyone of us is Chiesi - grazie alle partenrship, possono fruire di progetti sociali una partnership per noi speciale che possiamo definire più rilevanti, efficaci, innovativi e di sistema. vincente, visto il raggiungimento di obiettivi sempre più Queste collaborazioni non devono essere appannaggio ambiziosi. Siamo partiti con la prima edizione nel 2015 solo di grandi imprese e Ots, ma costituiscono con circa 200 volontari aziendali coinvolti per arrivare importanti opportunità anche per piccole e medie nel 2019 a 600 volontari e 30 associazioni del imprese (Pmi)" territorio aiutate. Grazie al lavoro svolto dal CSV Emilia il nostro percorso di volontariato d’impresa continua ad DA: CORRIERE BUONE NOTIZIE essere in evoluzione, adattandosi alle nostre esigenze e Articolo di Marco Grumo a quelle della comunità in cui operiamo. Nel nostro piccolo cerchiamo di scendere in campo per contribuire a sostenere le tante realtà del mondo dell’associazionismo ed essere promotori-ambasciatori di un valore a noi molto caro, la solidarietà. Valore che riusciamo a condividere e a coltivare al di fuori delle nostre sedi anche grazie alla professionalità e all’impegno di tutti gli operatori del CSV Emilia".
AFRICA - SAHEL - CRISI UMANITARIE PAGE 14 LA CRISI NEL CENTRO DEL SAHEL Tratto da UNICEF Il sahel è da sempre stato una delle regioni L’aumento dell’insicurezza ha inoltre più vulnerabili dell’Africa, ma l’aumento aggravato delle già presenti vulnerabilità delle violenze armate tra il Burkina Faso, il croniche Mali e il Niger sta avendo un impatto all’interno della regione, tra cui alti livelli di devastante sulla sopravvivenza, malnutrizione, uno scarso accesso ad acqua sull'educazione, sulla protezione e lo pulita e strutture igienico-sanitarie. sviluppo dei bambini e della popolazione. Quasi 5 milioni di bambini in Burkina Faso, Il netto aumento degli attacchi armati sulle Mali e Niger avranno bisogno di assistenza comunità, sulle scuole, sui centri di salute e sanitaria nel corso del 2020, da 4.3 milioni su altre istituzioni pubbliche e infrastrutture nel 2019. C’è bisogno di rinnovare, ha raggiunto dei livelli mai visti in aumentare ed unire gli sforzi per frenare le precedenza, con le violenze che stanno violenze ed evitare che si distruggendo i mezzi di sostentamento e gli diffonda nei paesi vicini. accessi ai servizi sociali. COSA STA SUCCEDENDO NEL SAHEL? Durante gli scorsi due anni, i gruppi armati hanno intensificato gli attacchi in alcune parti del Burkina Faso, del Mali e del Niger. A novembre 2019 si contavano circa 1.2 milioni di profughi, più della metà bambini. Questo significa un aumento di circa il doppio nel numero dei profughi dovuti all’insicurezza e ai conflitti armati nel centro del Sahel nei passati 12 mesi.
AFRICA - SAHEL - CRISI UMANITARIE PAGE 15 CRISIS TO WATCH 2020:SAHEL Tratto da ISPI "2020: il mondo che verrà" Tra le situazioni geopolitiche da monitorare L’incapacità degli stati di contenere durante il 2020 racchiuse all'interno del l’avanzata dei gruppi jihadisti e dei loro report dell Istituto per gli Studi di Politica alleati locali ha fornito un pretesto per la Internazionale "2020: Il mondo che verrà" nascita di gruppi armati di autodifesa, ritroviamo anche la crisi in Sahel. coagulati lungo le faglie delle soggia centi Riportiamo di seguito alcuni punti cruciali divisioni etniche e non di rado sostenuti della lettura elaborata da Francesco informal mente dai rispettivi governi Strazzari e Luca Raineri della Scuola e dai loro alleati occidentali. Superiore Sant'Anna di Pisa rispetto alle traiettorie della crisi politica che investe Il Sahel continua a offrire un corridoio di l’area coperta da Mali, Niger e Burkina Faso, predilezione per numerosi traffici. La nonché le sfide che attendono la regione riduzione dei flus si migratori nel 2020. (verosimilmente di scala inferiore rispetto a quanto riportato nelle statistiche ufficiali, e "Continuano ad intensificarsi i problemi di non conside rati una priorità dalla sicurezza connessi a dina miche di popolazione) ha messo sotto pres sione radicalizzazione, insorgenza di matrice economie locali legate a migrazioni jihadista, e forme di criminalità più o meno circolari e sti molato una deriva criminale, organizzata. con il consolidamento delle organizzazioni Nel 2019 gli attacchi di gruppi jihadisti nella più gerarchicamente strutturate e politica ‐ regione sono cresciuti esponenzialmente per mente protette, e la crescente numero, letalità e complessità. sovrapposizione di traffico e tratta. In Mali si consolida la presenza di Sequestri senza precedenti hanno gruppi legati alla costel lazione di confermato il massiccio ritorno del traffico Al-Qaeda, riuniti nel Gruppo di Sostegno internazionale di cocaina nella all’I slam e ai Musulmani (JNIM). regione, mentre la crescita dei flussi di In Niger prosegue il radicamento oppiacei sin tetici, come il tramadol, è dello Stato Islamico, attraverso trainata da una domanda per il consumo in l’alleanza fra la Provincia Occidentale crescita esponenziale, specialmente in nord (ISWAP) – erede di Boko Haram, attiva nella Africa. Infine, la progressiva scoperta di un zona del Lago Ciad – e dello filone aurifero che attraversa l’intera Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS) – regione ha stimolato una vivace in dustria erede del MUJAO, formazione che aveva estrattiva, che però rimane artigianale e conquistato la città maliana di Gao nel 2012. informa le: si teme che i proventi possano In Burkina Faso, così come nella essere intercettati da gruppi armati regione maliana di Ménaka, si segnala la di varia natura, con creazione di un racket presenza di entrambe le franchise: e sebbene della protezione da parte di gruppi armati fino a ora le relazioni siano non statali". state più di convivenza che di competizione, non è da escludere che il progressivo avvicinamento territoriale possa innescare una disputa per il controllo di reclute e risorse.
AFRICA - CRISI UMANITARIE PAGE 16 LE DIECI CRISI UMANITARIE PIÙ IGNORATE DAI MEDIA Tratto da: Info e cooperazione & "Sufferinf in silence" CARE Si sono verificate nel continente africano nove Si rileva inoltre una crescita dei collegamenti tra su dieci delle cosiddette crisi dimenticate, eventi gli effetti dei cambiamenti climatici causati drammatici che hanno coinvolto milioni di dall’uomo e la longevità e la complessità delle persone che vanno dalla siccità, ai conflitti, alle crisi umanitarie; dal Madagascar al Lago Ciad epidemie e all'insicurezza alimentare. In molti alla Corea del Nord, la maggior parte delle crisi paesi i cambiamenti climatici stanno classificate sono in parte conseguenza della trasformando emergenze occasionali in eventi mancata gestione delle risorse naturali, quasi “quotidiani”, rischiando così che il focus dell’aumento degli eventi meteorologici estremi e della comunicazione si sposti altrove nonostante del riscaldamento globale in senso più ampio. la crisi continui ad esserci, ormai inascoltata. Succede così che sui nostri media questi drammi di intere popolazioni siano raccontati con un trafiletto di dieci righe o con la citazione di un comunicato stampa mentre si consumino fiumi di inchiostro per fomentare un inutile dibattito sulla presunta crisi migratoria. Sarebbe invece più utile parlare di più e meglio di questi eventi avversi e dei drammi che milioni di persone stanno affrontando per capire le ragioni profonde dei flussi migratori, in particolare quelli provenienti dall’Africa. Non sorprendono quindi i risultati del rapporto “Suffering in Silence: the 10 most under-reported humanitarian crises of 2019” che analizza le dieci crisi che hanno ricevuto meno attenzione (o non hanno ricevuta affatto) da parte dei media nel 2019. L’analisi dell’organizzazione internazionale CARE si riferisce alla copertura mediatica online globale e mostra una tendenza relativa ad alcuni Paesi che ricorrono ogni anno nell’elenco, il rapporto infatti è arrivato alla sua quarta edizione ed è stato arricchito includendo fonti di media online spagnole e arabe oltre che quelle inglesi, francesi e tedesche precedentemente analizzate. Le ricerche e le analisi hanno prodotto un database di oltre 2,4 milioni di articoli pubblicati nel 2019 che hanno permesso di identificare quali crisi umanitarie hanno avuto minor attenzione mediatica a livello globale L'unione Europea definisce dimenticata una crisi umanitaria come una grave e prolungata situazione di crisi in cui le persone ricevono pochi o nessun aiuto internazionale inoltre, c'è una mancanza di volontà politica nel far finire la crisi e la mancanza di un attenzione da parte dei media, ciò significa che la crisi si sviluppa oltre la percezione del pubblico
AFRICA - CRISI UMANITARIE PAGE 17 Di seguito l’elenco stilato nel rapporto: FOCUS BURKINA FASO UNA CATASTROFE UMANITARIA 1.Madagascar: colpito dalla crisi climatica, oltre 2,6 milioni di persone colpite dalla siccità SILENZIOSA 2.Repubblica Centrafricana: un brutale Il Burkina Faso è stato segnato da anni di conflitto nel cuore dell’Africa, circa 2,6 milioni prolungata instabilità politica dovuta a delle di persone hanno un disperato bisogno di difficoltà a livello di sicurezza, un vuoto assistenza umanitaria di potere, di debolezza delle istituzioni della presenza di gruppi armati all’interno 3.Zambia: sul fronte del cambiamento climatico, del paese. Il Paese registra inoltre altri tassi circa 2,3 milioni di persone nel paese hanno di povertà estrema, di diseguaglianza urgente bisogno di assistenza alimentare economica e deficit agricolo dovuto principalmente all'insicurezza generale. Il 4.Burundi: instabilità che alimenta una crisi Burkina Faso è un paese fortemente umanitaria, 1,7 milioni di persone lottano vulnerabile agli shock cronicamente per nutrire le loro famiglie climatici, soprattutto dovuti ai cambiamenti 5.Eritrea: in fuga dalla siccità e dalla nelle distribuzioni delle precipitazioni repressione, la metà di tutti i bambini sotto i e affronta delle gravi crisi alimentari e della cinque anni è stata stentata a causa della nutrizione, in ultimo a causa di una delle malnutrizione grandi siccità che hanno colpito la zona del Sahel nel 2017-2018. 6.Korea del Nord: circa 10,9 milioni di persone Purtroppo, la situazione è peggiorata verso la hanno bisogno di assistenza umanitaria per fine del 2018 quando è avvenuta un’escalation soddisfare le loro esigenze alimentari, sanitarie, delle violenze nella zona centrale del sahel. idriche e igieniche Attacchi armati e insicurezza fanno ormai parte della quotidianità delle aree a nord e a 7.Kenya: intrappolati nel mezzo di inondazioni e est del Burkina Faso. Circa 5.2 milioni di siccità, oltre 1,1 milioni di persone vivono senza persone, più di un quarto della popolazione, regolare accesso al cibo sono colpiti da questa crisi. Nel 2019 si è calcolato che una 8.Burkina Faso: una catastrofe umanitaria media di 30.000 persone per mese sono state silenziosa, circa 5,2 milioni di persone – oltre cacciate dalle loro case. Il conflitto ha un quarto della popolazione – colpite causato degli sfollamenti di massa e dall’escalation di violenza nel Sahel centrale. interrotto la vita di più di 486.000 persone, 9.Etiopia: un circolo vizioso di disastri, fame e un aumento di 6 volte sfollamenti, circa 7,9 milioni di persone dall'inizio dell’anno. Questo ha un impatto soffrono di un grave livello di malnutrizione, in non solo sui profughi, ma anche particolare donne in gravidanza e in sulla comunità che li ospitano, visto che allattamento, neonati e anziani l’accesso al cibo e ai mezzi di sussistenza è sempre più difficile e critico. 10.Bacino del Lago Ciad: conflitti armati, sfollamenti e fame, quasi 10 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria
AFRICA - CRISI UMANITARIE PAGE 18 Le aree attaccate dalle violenze registrano dei Alcuni report denunciano che circa 1.7 milioni livelli molti alti di malnutrizione e insicurezza. di persone, più del 15% della popolazione, Circa 2,000 scuole e 72 strutture hanno cronicamente delle difficoltà nel nutrire sanitarie sono state chiuse, solo 75 strutture i loro familiari, con una previsione futura di offrono servizi sanitari limitati. declino costante nei redditi legati Questo ha un impatto su più di 880.000 all’agricoltura. Una recente inchiesta ha persone. Complessivamente, nel 2019, circa 1.5 mostrato che il 5% dei bambini sono milioni di persona in Burkina Faso hanno avuto malnutriti con l’1% in condizioni acute gravi. bisogno di aiuti umanitari – protezioni, cibo, Secondo l’Indice di Sviluppo Umano, il assistenza di base – e questo numero si pensa Burundi è tra i paesi più poveri al mondo, si possa aumentare di 2.2 milioni nel posiziona al 185 posto su 189, è il paese più 2020. colpito dalla malnutrizione cronica. Nonostante il 90% della popolazione dipenda dalla produzione agricoltura, il paese ha uno FOCUS BURUNDI dei tassi più bassi di produttività UN'INSTABILITÀ' CHE ALIMENTA terriera dell’Africa dell’Est a causa dei UNA CRISI UMANITARIA conflitti per la terra e la degradazione ambientale. Con una prolungata insicurezza politica, altri Un altro elemento di criticità interno al paese livelli di povertà e preoccupazioni rispetto ai è il basso livello di reazione a livello di diritti umani, la situazione umanitaria in comunità per affrontare un’emergenza come Burundi rimane fragile. Disastri naturali, siccità, epidemie e inondazioni. epidemie di malaria, rischio epidemia di ebola descrivono già una situazione precaria. Nonostante l’aumento dei rientri dei rifugiati burundesi dalla Tanzania, circa 326.000 persone rimangono rifugiate nei paesi visini tra cui Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Con il 24% dei rientrati senza un appezzamento terreno post spartizione, più di 106.000 persone sono profughi all’interno del Burundi. Nonostante un miglioramento registrato nei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione nel corso del 2019, la maggior parte della popolazione vive sotto la soglia della povertà e non ha accesso ai servizi di base, come la sanità, l’acqua e servizi igienici.
SALUTE GLOBALE PAGE 18 QUATTRO PAESI DELLE REGIONE AFRICANA HANNO AUTORIZZATO IL VACCINO CONTRO L'EBOLA Organizzazione Mondiale della Sanità La Repubblica Democratica del Congo, il Il processo è stato guidato dall’OMS Burundi, il Gana e lo Zambia hanno insieme al Forum Regolatorio dei Vaccini autorizzato il vaccino contro l’ebola, solo Africani (il network africano dei delle novanta giorni dopo la prequalifica autorità regolatorie nazionali e i comitati dell’OMS. Nelle prossime settimane, ci si etici), l’Agenzia Europea del Farmaco e aspetta che il vaccino Merck. verrà autorizzato in nuovi stati. "La rapida approvazione del vaccino contro "L'approvazione del vaccino l’ebola da parte di alcuni paesi della contro l'Ebola da parte di questi paesi è regione africana garantisce la possibilità di utilizzare questo strumento di un'altra pietra miliare nella lotta prevenzione quando e dove sarà necessario” contro questa malattia spietata" ha ha detto il direttore generale WHO Africa, dichiarato il direttore generale Dr Matshidiso Moeti aggiungendo che dell’OMS Dr Tedros Adhanom “questo tipo di collaborazione innovativa Ghebreyesus. diventa un modello per le altre priorità L’OMS ha giocato un ruolo cruciale sanitarie”. nell'accelerazione dei processi di autorizzazione ed introduzione del ERVEBO: vaccino anti-ebola prodotto da vaccino certificandone il rispetto degli Merck, gli studi preliminari hanno standard in termini di qualità, dimostrato il 97.5% di efficacia e la riduzione della mortalità nelle persone già sicurezza ed efficacia, in quello che infette. viene considerato il più rapido In riposta all'ancora in corso epidemia di processo di prequalificazione. ebola nella RDC, più di 290000 persone La velocità con cui si è raggiunto sono state vaccinare sotto un protocollo questo traguardo è stata di"uso compassionevole"”. Una volta che le possibile grazie ad un approccio dosi autorizzate saranno disponibili, il differente, le procedure di vaccino non avrà bisogno di specifici autorizzazione a livello nazionale sono protocolli. avvenute in parallelo, sulla base di un singolo processo di revisione scientifica. Solitamente questo viene fatto per ogni singolo stato e può durare anni.
SALUTE GLOBALE PAGE 19 IL BURDEN OF DISEASES DEI PAESI DELL'AFRICA FRANCOFONA The Lancet Global Health Prendendo i risultati dal Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study Se guardiamo le principali cause di mortalità (GBD) del 2017, gli autori hanno calcolato il dei paesi non-fr appartenenti alle stesse burden of disease (BD) dei paesi comunità economiche notiamo una leggera dell’Africa francofona per poi confrontarlo differenza. L'AIDS è infatti una delle prime con il BD dei paesi dell’Africa cause di mortalità seguita dalle infezione non-francofona appartenenti alle stesse respiratorie, patologie neonatali malaria e comunità economiche: the Economic malattie diarroiche. Community of West African States, the Le patologie trasmissibili e neonatali hanno Economic Community of Central African un impatto ancora molto alto sui paesi States and the Southern African francofoni. Questo si può anche notare dal Development Community. valore del YLL (Years of Life Lost) sul calcolo Un’analisi molto interessante soprattutto del DALYs (Disability Adjusted Life Years). per l’unicità del target: i paesi Nel 2017, il DALYS era di 53 570 DALYs (50 francofoni. 164–57 361) per 100 000 population, distribuito in 43 708 YLLs (41 673–45 742) e Guardando ai risultati dell'analisi gli 9862 YLDs (7331–12 749) per 100 000 autori hanno evidenziato una population. diminuzione dei tassi di mortalità e di I neonatal disorder risultano tra le morbidità dal 1990 al 2017. Nonostante principali cause di YLL e i rischi principali ciò, il Burden of Diseases (BD) delle che hanno contribuito ai neoanatal disorder malattie trasmissibili rimane comunque sono legati alla malnutrizione. costante e si registra un aumento del In generale,lo studio evidenza un BD peso di quelle non-trasmissibili, una maggiore nei paesi francofoni e una nuova sfida per l'intere area. differenza rispetto alla velocità di diminuzione dei tassi. Si evidenzia infine una Guardando alle principali cause di maggiore difficoltà nella gestione delle mortalità nel 2017 ritroviamo la Malaria, morbidità da parte dei sistemi sanitari dei le infezioni respiratorie, le patologie paesi francofoni. neonatali, le malattie diarroiche e la tubercolosi.
AFRICA - CRISI UMANITARIA PAGE 20 LOCUSTE, LA TEMPESTA DI CAVALLETTE CHE METTE IN GINOCCHIO L'AFRICA Tatto da: VITA Una tempesta di cavallette sta devastando Uno scenario biblico dovute alle eccessive interi raccolti nel Corno d'Africa. Uno alterazioni climatiche, alternanza di stagione scenario biblico che vede centinaia di secca e umida e anche perché l’Africa miliardi di insetti in grado di percorrere orientale è stata colpita di recente da due 150 chilometri al giorno distruggendo la cicloni consecutivi. E a causa delle correnti vegetazione. Circa 19 milioni di persone dei monsoni, gli sciami di insetti sono in potrebbero essere lasciate alla fame. espansione verso il Nord Africa e persino L'allarme della Fao: "Il fenomeno sta verso il Sud-est asiatico. crescendo rapidamente, serve un'intervento «Senza un’azione rapida, la crisi umanitaria immediato" si espanderà rapidamente. La tempesta dilocuste del deserto sta crescendo Una crisi umanitaria in atto che potrebbe esponenzialmente», ha dichiarato il direttore lasciare senza cibo circa 19 miloni di generale della Fao, Qo Dongyu. persone e avare conseguenze devastanti L’associazione delle nazioni unite per l’agricoltura ha lanciato un appello dove si sull’intero ecosistema. Da diversi giorni la chiedono 76 milioni di dollari per contrastare Fao, l’organizzazione internazionale per l’emergenza, di fronte ai 20 milioni che non l’agricoltura delle Nazioni Uniti ha riusciranno a contrastare l’emergenza in lanciato l’allarme sulla calamità della corso. Naturalmente l’emergenza della locuste (Schistocerca Gregaria), che sta locuste potrebbe incidire con i flussi distruggendo i raccolti di interi villaggi e migratori, caratterizzando sempre di più contee nel Corno D’Africa: Kenya, Etiopia, quella fascia di persone (“migranti climatici”) Eritrea, Somalia, ma che si estende anche costrette a fuggire dal proprio paese a causa a Nord in Mozambico, passando per del clima. Tanzania, Sud Sudan e Sudan.Una tempesta di cavallette iniziata già a dicembre che vede di centinaia di miliardi di insetti, tra i 100 e i 200 esemplari, in grado di percorrere 150 chilometri al giorno divorando intere vegetazioni: raccolti, foglie, alberi, erba. La peggiore invasione di cavallette degli ultimi 25 anni che rischia di mettere in ginocchio l’intero paese africano.
PAGE 21 2020: ANNO INTERNAZIONALE DELLE INFERMIERE E DELLE OSTETRICHE "Le infermiere e le ostetriche giocano un Visto il nostro impegno nel campo della ruolo cruciale nel fornire le cure salute globale non possiamo non unirci e sanitarie. Sono le persone che dedicano la diffondere la campagna promossa loro vita a prendersi cura delle madri e dall'Organizzazione Mondiale della dei bambini, attraverso interventi Sanità per il 2020. Una campagna che salvavita di vaccinazioni e consigli vede come protagoniste le ostetriche e medici; sono coloro che si prendono cura le infermiere di tutto il mondo.Un anno dei più anziani e ogni giorno si occupano importante non solo per celebrare il dei bisogni sanitari di base. Molto spesso lavoro fondamentale che viene portato sono i primi e gli unici punti di avanti da queste figure professionali, ma riferimento per le cure a livello di anche per riflettere sulla carenza di comunità. Se vogliamo garantire personale sanitario. Viene infatti un'assistenza sanitaria universale entro il denunciato un deficit di 18 milioni di 2030, il mondo ha bisogno di 9 milioni di operatori sanitari per raggiungere infermiere ed ostetriche in più. Per questo l’obiettivo, e poterlo mantenere nel motivo l’Assemblea mondiale della salute tempo, di garantire un’assistenza ha dichiarato il 2020 come l'anno sanitaria universale. Di questi 18 milioni, internazionale delle infermiere e delle 9 si riferiscono ad ostetriche ed ostetriche" Organizzazione Mondiale infermiere, con i tassi più alti registrati della Sanità nei paesi africani e del sud est asiatico.
PAGE 21 Una campagna che tocca il cuore dell’operato di Chiesi Foundation, proprio all’interno del suo modello NEST – Neonatal Essential Survival Technologies – le infermiere neonatali e le ostetriche svolgono un ruolo fondamentale per migliorare la qualità delle cure ai neonati in Peasi a basso e medio risorse, con particolare attenzione alla cura dei bambini prematuri, patologici e di basso peso. È difficile poter immaginare i nostri progetti senza di loro, senza coloro che ogni giorno, sul campo, si prendono cura dei più piccoli. Lavoriamo insieme perché condividiamo la stessa missione e con loro affrontiamo le complessità dei contesti in cui si opera, cercando di fornire gli strumenti per raggiungere l’obiettivo comune: offrire un’assistenza di qualità. Una campagna speciale anche per il lavoro che in questi anni la Fondazione ha portato avanti per il riconoscimento del ruolo dell’infermiera neonatale. Ci auguriamo che il 2020 non sia solo un anno di riconoscenza, ma anche un anno di ispirazione per i tanti giovani ragazzi e ragazze che si trovano a scegliere il loro percorso professionale.
PAGE 23 CHIESI FOUNDATION TORNA AD NGOZI, BURUNDI L'anno di Chiesi Foundation è Piccoli-grandi passi di un percorso iniziato nel cuore dell'Africa, nella terra ancora lungo, ricco di nuovi obiettivi e verde e rigogliosa del Burundi. Atterrati sfide, per il progetto NEST. Nonostante nella capitale, accolti dal caldo afoso di ciò, visitare questi luoghi, vedere gli Bujumbura, abbiamo iniziato a muoverci spazi in cui le madri e i neonati vengono verso nord, verso la città di Ngozi, dove accolti per ricevere le cure di cui hanno da ormai circa sei anni collaboriamo diritto, vedere le madri prendersi cura insieme ad Amahoro Pro Africa dei propri figli a fianco dei medici e degli nell'ambito del modello NEST - Neonatal infermieri dello staff della NCU, in Essential Survival Technologies.Il nostro qualche modo ci rende orgogliosi. percorso per migliorare la qualità delle Orgoglio che non appartiene ad un cure al neonato presso l'Ospedale sentimento di autoreferenzialità, ma ad autonomo di Ngozi ha visto in questi un sentimento di fiducia. Siamo fiduciosi anni il raggiungimento di obiettivi che il lavoro fatto all'Ospedale di Ngozi importanti. Insieme alla direzione possa diventare una best-practice per dell'ospedale e al lavoro sul campo tutto il paese; che i neonati e le madri portato avanti da Amahoro Pro Africa è vengano messi al centro delle cure e che stata inaugurata nel 2018 la nuova unità i tassi di mortalità neonatale possano di cure neonatali e nel novembre 2019 la diminuire. nuova area dedicata alla KMC - Kangaroo Con questo sentimento ci rimettiamo in Mother Care. strada verso la capitale, torniamo ai nostri uffici, e proprio sulla via del ritorno ci rendiamo conto che nonostante le complessità dei luoghi in cui operiamo, è proprio lì che dobbiamo portare avanti la nostra missione.
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