ENERGIA, GREEN ECONOMY E AGENZIE AMBIENTALI - Arpae Emilia ...
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ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 ENERGIA, GREEN ECONOMY E AGENZIE AMBIENTALI Giuseppe Bortone • Direttore generale Arpae Emilia-Romagna I l cambiamento climatico in atto rende necessario il sostegno alla ricerca Monitoraggio capillare, condivisione impone sfide globali dalle quali tecnologica finalizzata alla sostenibilità e della conoscenza e comunicazione non si può prescindere anche assicurare una capacità di monitoraggio sistematica dei dati, qualità degli nel governo e nell’azione locale. Allo e controllo efficace e diffusa su tutto il strumenti scientifici, specializzazione stesso tempo la cosiddetta economia territorio nazionale. e formazione del personale sono verde e circolare pare rappresentare una elementi indispensabili per acquisire delle poche componenti in grado di In Emilia-Romagna, l’azione concreta autorevolezza e terzietà, per sostenere rilanciare un sistema economico che va che si è voluto avviare con la legge di il necessario continuo confronto con i profondamente rivisto per imboccare riordino istituzionale è l’istituzione di cittadini, con i comitati, con le aziende. finalmente nuovi modelli di crescita, un unico soggetto, Arpae, che possa Arpae quindi è chiamata a svolgere EDITORIALE rispettosi delle risorse naturali ed rappresentare il “luogo comune” per tutte le funzioni autorizzative svolte in energetiche, verso la sostenibilità e l’esercizio delle funzioni in materia precedenza dalle Province: la resilienza, attraverso strategie di ambientale e dell’energia, e che allo - costruzione di elettrodotti carattere multidisciplinare e integrato. stesso tempo possa garantire la copertura - installazione e esercizio impianti di Credere che le sfide del rinnovamento e dell’intera filiera, che va dalla conoscenza, produzione di energia della sostenibilità possano essere prese in al controllo e alla vigilanza, fino - costruzione ed esercizio di carico da un solo settore, o che possano all’amministrazione attiva, con il rilascio metanodotti di interesse non nazionale essere vinte con la sola cultura del limite delle concessioni e delle autorizzazioni. - permessi di ricerca geotermici e allo sviluppo o addirittura con la decrescita, Questo è un elemento saliente della concessioni geotermiche è poco lungimirante. Da un lato c’è sfida in atto, la realizzazione di un - autorizzazioni relative a oli minerali e bisogno di un salto culturale impegnativo unico soggetto a cui è posto l’obiettivo Gpl e di lungo termine, che forse solo le ambizioso di tradurre i piani e i - costruzione ed esercizio degli impianti nuove generazioni, se sapremo impostare programmi strategici regionali e degli di produzione di biometano e di percorsi formativi e culturali adeguati, enti locali in atti autorizzativi e il bioraffinazione. potranno garantire; dall’altro servono compito di controllo e verifica, in grado Tutto ciò oltre la costituzione e gestione azioni concrete che restituiscano l’idea di di valorizzare le sinergie tra tutela dell’Osservatorio regionale dell’energia per un percorso sicuramente complesso, ma dell’ambiente, produzione di energia e la raccolta di informazioni, lo sviluppo realizzabile e possibile. modelli di consumo sostenibili. di scenari evolutivi, la valutazione dei L’integrazione è d’obbligo sul piano Tanti sono gli esempi e le potenzialità servizi di pubblica utilità, lo studio del delle politiche, ma anche dal punto raggiungibili. Si pensi alla corretta quadro legislativo e regolamentare, di vista amministrativo, per assicurare declinazione degli impatti globali e attraverso forme di coordinamento e un approccio intersettoriale e locali, che solo una visione integrata d’integrazione con altri enti e organismi multidisciplinare; solo in questo modo si e multidisciplinare può cogliere: la di monitoraggio, per supportare la può affrontare il tema del cambiamento. qualità dell’aria insieme e coerente con programmazione energetica territoriale. I temi relativi alla tutela ambientale gli obiettivi energetici e climatici del Infine, la stessa legge di riordino prevede e alle questioni energetiche più di altri 20-20-20 e delle nuove strategie per davvero un ruolo assolutamente nuovo soffrono di una forte frammentazione e l’attuazione della Cop21, la produzione per l’Agenzia, in quanto le attribuisce la difficoltà di confronto e di sintesi. Anche di kWh idroelettrici con il rispetto degli funzione anche di soggetto appaltante. di recente molte delle proposte, degli obiettivi di qualità dei corsi d’acqua, la Mi rendo conto che le scelte adottate interventi e degli scenari strategici che il produzione di energia geotermica con dalla Regione Emilia-Romagna hanno paese ha saputo delineare hanno sofferto la tutela delle acque sotterranee, solo delineato un’agenzia diversa dal passato la mancanza di una capacità del sistema per citare alcuni esempi. Ma ancora, e diversa dalle altre agenzie regionali, di integrare e rendere sinergici gli aspetti si pensi alle enormi potenzialità del che pure si apprestano a convogliare nel economici, con quelli ambientali e poter assumere basi, principi e metodi sistema nazionale a rete. sociali. condivisi, per la gestione integrata Ovviamente non esiste un unico L’evoluzione della domanda di energia e la prevenzione dell’inquinamento modello possibile, ma i temi relativi alle e dei sistemi energetici richiede una rappresentati dalle Aia e dai piani di potenzialità delle agenzie ambientali, scelta strategica di lungo termine monitoraggio con le autorizzazioni in ordine alle esigenze di supporto a sostegno delle fonti rinnovabili uniche nel campo energetico, o ancora alla pianificazione e di monitoraggio attraverso politiche economiche a tutto come strumento di conoscenza e di e controllo, pongono l’esigenza di una tondo mentre la consapevolezza che le gestione meglio sintonizzate con la riflessione profonda. fonti fossili conserveranno per molto ottimizzazione dei consumi interni ed tempo una considerevole importanza esterni alle aziende. 3
QUALE ENERGIA PER IL FUTURO Scenari e strategie per la transizione L e questioni energetiche sono Una delle spinte più forti al senza dubbio uno dei temi cambiamento potrebbe essere più delicati da affrontare, l’urgenza del contrasto al da molteplici – e interconnessi cambiamento climatico, anche – punti di vista: al forte impatto in seguito all’entrata in vigore sull’ambiente e sul clima, si dell’accordo della Cop21 di Parigi. legano indissolubilmente aspetti Si tratta di un impegno che deve economici molto rilevanti, questioni coinvolgere tutti gli attori, dalle tecnologiche, equilibri sociali e istituzioni alle aziende, fino ai innegabili risvolti geopolitici. singoli cittadini. Da tempo ormai si parla di Va infatti tenuto in considerazione “transizione energetica” per indicare che il tema dell’energia è una il processo che dovrebbe portare le questione al tempo stesso globale ed nostre società a superare un sistema estremamente locale. basato sulle fonti fossili e costruirne Nel servizio che segue, oltre uno in cui le rinnovabili sono a considerazioni generali protagoniste. internazionali e nazionali sugli Anche se considerato ormai da tutti scenari di evoluzione del sistema, imprescindibile,tuttavia, questo dedichiamo pertanto ampio spazio processo è tutt’altro che semplice anche al contesto territoriale, in e richiede un mix di innovazione particolare dell’Emilia-Romagna: il tecnologica, scelte politiche e nuovo Piano energetico regionale, investimenti molto consistenti. la nascita dell’Osservatorio Non ci si può illudere che dell’energia, il ruolo dei Comuni, un’economia in cui petrolio, carbone i progetti e le buone pratiche per e gas sono ancora le fonti principali concretizzare, anche in piccola scala, possa agevolmente e rapidamente la transizione verso un’energia più essere trasformata in qualcosa di sostenibile. completamente diverso. (S.F.)
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 LA COMPLESSA EVOLUZIONE ENERGIA, SCENARI E STRATEGIE DEI SISTEMI ENERGETICI IL MIX PRODUTTIVO DI ENERGIA È MOLTO CAMBIATO NEGLI ULTIMI ANNI. PER RIDURRE I COSTI, TUTELARE L’AMBIENTE E PROCEDERE ALLA DECARBONIZZAZIONE OCCORRONO RICERCA E SVILUPPO DI TECNOLOGIA D’AVANGUARDIA PERCHÉ LE ENERGIE FOSSILI AVRANNO ANCORA UN RUOLO IMPORTANTE. I sistemi energetici sono strutture di tale obiettivo, secondo la metodologia filiera industriale dell’energia. L’Italia complesse e in evoluzione, ove approvata con il decreto del ministero intende adottare una strategia di lungo i flussi di energia e di materiali dello Sviluppo economico del 14 gennaio periodo flessibile ed efficiente affidandosi sono collegati tramite reti tecnologiche 2012. Sulla base di un insieme di ipotesi anche, tramite la ricerca e lo sviluppo strutturate. La definizione di strategie e assunzioni, la quota dei consumi tecnologico, a possibili elementi di per i sistemi energetici sostenibili finali lordi di energia coperta da fonti discontinuità quali, ad esempio, una più dal punto di vista energetico- rinnovabili sarebbe preliminarmente repentina diminuzione dei costi delle ambientale deve garantire la sicurezza stimabile intorno al 17,3% per il 2015 tecnologie rinnovabili e dei sistemi dell’approvvigionamento energetico, la (17,1% al 2014). di accumulo, dei biocarburanti e della tutela dell’ambiente e la competitività Anche nella produzione termoelettrica, cattura e stoccaggio della CO2. dei costi energetici. Questi obiettivi, in il mix di combustibili è radicalmente La progressiva decarbonizzazione realtà, dovrebbero tener conto anche delle mutato negli ultimi anni, con una sempre richiede la ricerca e lo sviluppo di esternalità1, oramai indispensabili ai fini più significativa prevalenza del gas tecnologie all’avanguardia nell’ambito di una corretta valutazione economica naturale e con la graduale scomparsa delle fonti rinnovabili, uso efficiente delle fonti energetiche. dei prodotti petroliferi, anche grazie dell’energia e uso sostenibile dei Nel periodo compreso tra il 1996 e il 2004 alla sempre maggiore diffusione dei combustibili fossili. Occorre concentrare si è registrato un primo considerevole cicli combinati a gas e degli interventi le risorse sulla ricerca di breakthrough cambiamento del mix produttivo di repowering attuati sulle centrali tecnologici anziché sull’uso di tecnologie nazionale, con la crescita del gas naturale preesistenti. già esistenti e garantire uno stretto e la realizzazione di più efficienti collegamento delle attività nazionali cicli combinati al posto delle centrali d’innovazione tecnologica con i contenuti termoelettriche preesistenti, seguito nel Una strategia di lungo periodo del Set Plan (Strategic energy technology decennio successivo dalla notevole e rapida Plan). Per l’Italia sono considerate di diffusione delle fonti rinnovabili non La Strategia energetica nazionale interesse prioritario la ricerca sulle programmabili, soprattutto fotovoltaico. (decreto interministeriale 8 marzo 2013) tecnologie rinnovabili innovative (in La direttiva 2009/28/CE ha fissato per persegue gli obiettivi di riduzione dei particolare in ambito geotermico e dei ogni stato membro obiettivi vincolanti di costi energetici, pieno raggiungimento biocarburanti di seconda generazione), sviluppo delle fonti rinnovabili al 2020 e superamento degli obiettivi sulle smart grid e sui sistemi di accumulo, (per l’Italia il 17%), espressi in termini di ambientali e di decarbonizzazione anche in ottica di mobilità sostenibile, quota dei consumi finali lordi di energia. definiti nel pacchetto europeo Clima- su materiali e soluzioni di efficienza Gse (Gestore dei servizi energetici)deve energia 2020, maggiore sicurezza di energetica, così come lo sviluppo di monitorare il grado di raggiungimento approvvigionamento e sviluppo della alcuni progetti sui metodi di cattura e 18
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 TWh 3.000 6.000 9.000 12.000 15.000 Rinnovabili FIG. 1 PROSPETTIVE 2014 DI PRODUZIONE Carbone ELETTRICA AL 2040 Scenario 2040 Gas di cui Produzione globale Idroelettrico di elettricità per fonte Nucleare Eolico nel 2014 e prospettive al 2040. Solare Petrolio Altre rinnovabili Fonte: World Energy Outlook 2015. confinamento della CO2, l’energia eolica Un recente studio Iea/Nea (Nuclear energy offshore e l’energia dal mare. In un’ottica di Lo scenario mondiale agency) ha individuato 11 tecnologie più lungo periodo, riveste importanza lo energetiche emergenti sulla base di A livello mondiale, il World Energy sviluppo di collaborazioni internazionali alcuni elementi quali il potenziale di Outlook 2015 ha evidenziato come nel campo dei reattori nucleari di IV raggiungimento della commercializzazione il forte calo del prezzo del petrolio generazione e sulla fusione, settori ove tra il 2025 e il 2030, prospettive di potrebbe pregiudicare le prospettive dei l’Italia vanta competenze scientifiche e sicurezza di approvvigionamento biocarburanti, così come la penetrazione tecnologiche di eccellenza. unite a basse emissioni di carbonio: dei veicoli elettrici o a gas. Con una carbone ad alta efficienza e a basse produzione maggiore da rinnovabili e emissioni (cicli combinati integrati a L’Enea e, in particolare, il dipartimento nucleare e con centrali termoelettriche gassificazione e combustione avanzata Tecnologie energetiche, in coerenza con più efficienti, le emissioni di CO2 legate quanto previsto nella Strategia energetica ultra-supercritica del polverino di alla generazione elettrica sono previste carbone), Ccs, celle a combustibile, sistemi nazionale, svolge attività di studio, crescere ad appena un quinto del tasso al analisi, ricerca, sviluppo e qualificazione geotermici migliorati (hot rock technology), quale la generazione elettrica aumenterà fotovoltaico emergente (celle solari di tecnologie, metodologie, materiali, fino al 2040 (arrivando a coprire circa processi e prodotti, progettazione avanzata, tandem ad alta efficienza e celle a etero un quarto della domanda finale), valore o multigiunzione), solare termodinamico realizzazione di impianti prototipali, decisamente inferiore a quello riscontrato fornitura di servizi tecnici avanzati, emergente (focalizzato sull’accumulo negli ultimi 25 anni quando esisteva una termico e sulle torri solari in unione con trasferimento di tecnologie e conoscenze proporzionalità diretta di 1 a 1 tra queste al sistema produttivo nei settori delle fonti il fotovoltaico a concentrazione), eolico due variabili. off-shore, tecnologie bioenergetiche di energia rinnovabili (solare termico e La continua decarbonizzazione della termodinamico con sistemi di accumulo, emergenti (turbine a gas a combustione generazione elettrica non è affiancata interna di biomasse o accoppiamento tra fotovoltaico, bioenergie e bioraffineria per da un altrettanto rapido cambiamento la produzione di energia, biocombustibili, gassificatore e ciclo combinato), energia nei settori di uso finale, dove è più dal mare, tecnologie di accumulo elettrico intermedi chimici e biomateriali) e delle difficile e costoso sostituire il carbone e tecnologie per l’efficienza energetica e gli (sistemi a immagazzinamento di aria il gas nel settore industriale o il petrolio compressa, batterie a volano e sistemi usi finali dell’energia (smart cities e uso nel settore trasporti. Ne deriva che le di accumulo di idrogeno), tecnologie razionale dell’energia, mobilità sostenibile politiche energetiche odierne portano nucleari emergenti (reattori modulari e e trasporto innovativo, uso sostenibile dei a una crescita più lenta delle emissioni reattori di IV generazione). I governi, nel combustibili fossili e cicli termici avanzati, di CO2 legate all’energia, ma non al supportare attività di ricerca e sviluppo idrogeno e celle a combustibile, accumulo pieno disaccoppiamento tra crescita innovative, dovrebbero far sì che le limitate di energia per applicazioni mobili e economica e calo in termini assoluti delle risorse siano destinate a quelle azioni a stazionarie, smart grids, Ict, robotica). emissioni, elemento necessario ai fini del elevato impatto a breve, non escludendo, soddisfacimento dell’obiettivo dei 2°C. al contempo, opzioni che potrebbero La risposta strategica italiana è in linea La International energy agency (Iea) apportare contributi importanti nel lungo (eccezione fatta per il nucleare) con gli continua a vedere protagonisti anche per termine. obiettivi in tema di clima ed energia il futuro prossimo il petrolio e le fonti stabiliti dall’Unione europea anche nel fossili. Uno dei suoi scenari prevede lungo periodo (2050), ovvero riduzione per il 2040 una crescita fortissima delle Gian Piero Celata, Giambattista Guidi delle emissioni di gas serra dell’80% rinnovabili e dell’efficienza energetica, Enea, Dipartimento Tecnologie energetiche rispetto ai livelli del 1990. Il settore ma non una transizione energetica che evidenzia il maggiore potenziale abbastanza veloce da emanciparsi dalla di riduzione delle emissioni è quello dipendenza dalle fonti fossili, né da NOTE energetico. Al 2050 l’energia elettrica contenere il riscaldamento globale entro 1 Costi non sostenuti dai consumatori di dovrà provenire da fonti rinnovabili la soglia di sicurezza dei 2°C dai livelli energia, ma che ricadono sulla collettività. (eolico, solare, idroelettrico, biomasse) o preindustriali. Il mix energetico mondiale Le esternalità sono costi derivanti dalla monetizzazione degli impatti delle fonti da altre fonti a basse emissioni (centrali sarebbe suddiviso in quattro categorie energetiche sulla salute, sull’ambiente e nucleari o a combustibili fossili dotate di di quasi pari peso: petrolio, gas, carbone sulle attività economiche, compresi gli tecnologie per la cattura e lo stoccaggio e fonti a basso contenuto di carbonio effetti di possibili incidenti, prendendo in della CO2). (rinnovabili e nucleare). considerazione l’intero ciclo di vita delle fonti. 19
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 COMBATTERE L’INERZIA VERSO LE RINNOVABILI ENERGIA, SCENARI E STRATEGIE L’INELUTTABILE TRANSIZIONE DAI COMBUSTIBILI FOSSILI ALLE ENERGIE RINNOVABILI NON È UN PROCESSO FACILE: RICHIEDERÀ TEMPO E COMPORTERÀ FORTI CAMBIAMENTI NELLA SOCIETÀ, PERCHÉ IL SISTEMA ENERGETICO HA UN’INERZIA ENORME E COINVOLGE PROFONDAMENTE I QUATTRO FATTORI PRINCIPALI DELLA CIVILTÀ: SCIENZA, ETICA, ECONOMIA E POLITICA. N el 2015 il consumo di energia primaria su scala globale ha raggiunto i 13 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente (toe), pari a 17,2 TW (terawatt). I combustibili fossili hanno contribuito con il 78,3%, le rinnovabili con il 19,2% (di cui 8,9% da biomasse tradizionali) e il nucleare con il 2,5% [1]. Il 2015 è stato l’anno più caldo da quando vengono raccolti i dati (1880) e 15 dei 16 anni più caldi si sono avuti dopo il 2001 [2]. Altri dati, come quelli sull’innalzamento del livello dei mari e la frequenza delle ondate di calore, mostrano che il cambiamento climatico non è un problema del futuro, ma del presente. Mentre i combustibili fossili sono sempre più difficili da estrarre, lo sviluppo delle energie rinnovabili trae beneficio dalle sinergie fra le varie tecnologie. 1 Ad esempio, fotovoltaico, accumulo di energia elettrica e auto elettriche si dell’edilizia, per la quale si punta alla intelligenti che renderanno disponibile stimolano a vicenda, con un effetto che riqualificazione degli edifici sul modello energia elettrica a costi molto diversi si preannuncia dirompente nei settori olandese [4]. In generale, giocherà durante la giornata. Si potrà caricare dell’energia e dei trasporti [3]. un ruolo importante il FV abbinato a la batteria quando il prezzo è basso sistemi di accumulo; nel 2016 saranno (grid-to-vehicle, G2V), per poi utilizzarla collegati in rete 2,9 GWh di accumulo, come fonte di energia per la casa nelle più del doppio rispetto al 2015 e 10 ore in cui il prezzo è alto (vehicle-to-grid, Sviluppo delle energie rinnovabili, volte meno di quelli previsti nel 2025 V2G). La tecnologia G2V/V2G è in risparmio ed efficienza [5]. Tesla produce batterie al litio, ancora fase di sperimentazione e ha un’enorme molto costose, per accumulo domestico potenzialità [9]. Nel 2015 l’eolico è cresciuto del 22%, (Powerwall, 6 kWh) e industriale raggiungendo 432 GW (gigawatt) e il (Powerpack, 100 kWh) [6]. Sono in fotovoltaico (FV) del 25% superando crescita anche batterie non basate sul litio i 227 GW; l’introduzione di nuove e tecniche di accumulo di altro tipo [7]. Difficoltà tecnologie ha aumentato l’efficienza La diminuzione dei costi e il eolica del 20%; il prezzo del FV continua miglioramento delle prestazioni delle Economia a scendere con una learning curve del batterie porterà a una forte espansione C’è chi teme che l’industria dei 22% e la potenza installata aumenterà delle auto elettriche [3]: i motori elettrici combustibili fossili collassi prima che le del 43% nel 2016 e supererà 1.000 GW sono 4-5 volte più efficienti di quelli energie rinnovabili riescano a garantire i globali nel 2025. Alla fine del 2015, a energia fossile, hanno un numero di servizi essenziali [10]. Per evitare questo le rinnovabili hanno fornito il 23,7% parti mobili 100 volte minore e sono 10 pericolo, il progressivo disinvestimento dell’energia elettrica (idro: 16,6%: eolico: volte meno costosi da alimentare. C’è dai combustibili fossili dovrebbe essere 3,7% ; FV: 1,3 %) [1]. chi prevede l’uscita dal mercato delle accompagnato da investimenti in I settori dove è necessario fare maggiori auto convenzionali verso il 2030 [3], rinnovabili almeno dieci volte più ingenti progressi sono quelli dei trasporti e anche se è già possibile produrre solar di quanto accade oggi. I grandi capitali, fuels mediante fotovoltaico-elettrolisi però, sono poco propensi a investimenti dell’acqua-syngas [8]. a lungo termine e molti economisti Per facilitare il bilanciamento domanda- non sembrano cogliere il significato e 1 Impianto solare nel deserto del Marocco. offerta, si stanno sviluppando reti l’urgenza della transizione. 20
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 Materiali L’energia solare che giunge sulla superficie terrestre è in media 170 Wm2 ed è 10.000 volte più abbondante dell’energia che consuma l’umanità (17,2 TW) [7]. L’energia solare (diretta e indiretta) deve però essere convertita nelle energie di uso finale: calore, elettricità e combustibili. Ad esempio, la quantità di energia elettrica FIG. 1 FOTOVOLTAICO ricavabile dai 170 Wm2 di energia solare dipende dalla nostra capacità di costruire Capacità solare pannelli, accumulatori e altri dispositivi fotovoltaica globale con le risorse della Terra, già saccheggiate e incrementi annui, per molti altri motivi [11]. 2005-2015. A volte è necessario usare elementi chimici poco abbondanti, come litio, Servirebbero statisti, persone capaci di selenio e neodimio, per cui i “reagenti Conclusione estendere lo sguardo su tutto il pianeta e limitanti” nell’utilizzo delle rinnovabili alle prossime generazioni. È necessaria spesso non sono i fotoni del Sole, ma La transizione energetica si deve fare, si una forte mobilitazione dell’opinione gli atomi della Terra. La transizione può fare e si sa come farla: lo richiede la pubblica, una vera rivoluzione culturale scienza, perché i combustibili fossili sono energetica, quindi, richiede il passaggio [15] per accelerare la transizione. una risorsa in via di esaurimento e il loro dall’economia lineare (da risorse a rifiuti) uso causa cambiamenti climatici [2]; lo a una economia circolare basata su impone l’etica, perché “Il ritmo di consumo, Vincenzo Balzani risparmio, efficienza e riciclo [12, 13]. di spreco e di alterazione dell’ambiente Università di Bologna, coordinatore del ha superato le possibilità del pianeta e Disuguaglianze gruppo energiaperlitalia.it miliardi di persone sono ormai considerate Il consumo energetico per persona medio un danno collaterale dell’attuale modello di globale è di 2,8 toe/a, molto più alto nei sviluppo” [15]; l’economia capisce che la paesi ricchi (Usa: 7,2 toe/a) che nei paesi transizione è necessaria [10], ma non ne poveri (India: 0,49 toe/a) [8]. Queste è entusiasta perché sconvolge i piani dei disuguaglianze, ingiuste e insostenibili grandi investitori e delle multinazionali; in un mondo globalizzato, potrebbero infine, per i politici che guardano solo essere ridotte dalla transizione energetica alle prossime elezioni la transizione è un poiché le energie rinnovabili sono più processo scomodo. equamente distribuite dei combustibili fossili e l’energia elettrica è più efficiente di quella termica. Supponendo di voler RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI mettere a disposizione 2,4 toe/a (il consumo pro capite attuale in Italia) per ciascuno dei 9 miliardi di persone che [1] REN21, Renewables 2016 – Global Status Report, disponibile online su www.ren21.netwww.ren21.net/status-of-renewables/global-status-report/ popoleranno la terra nel 2050, il consumo totale sarebbe di 21,6 Gtoe/a che si [2] http://blogs.nasa.gov/bolden/2016/01/20/nasa-noaa-analyses-reveal-record- shattering-global-warm-temperatures-in-2015/ ridurrebbe a circa 13 Gtoe/a (16 TW) per l’aumento di efficienza. Tecnicamente [3] T. Seba, Clean Disruption of Energy and Transportation, Clean Planet Ventures, Silicon Valley (Cal.), Usa, 2014. ed economicamente è un’impresa possibile [8, 14]. [4] http://www.qualenergia.it/articoli/20160622-Energiesprong-in-Italia-modello- olandese-riqualificazione-energetica-per-edilizia-residenziale-pubblica Politica [5] http://press.ihs.com/press-release/technology/global-grid-connected-energy- storage-capacity-double-2016-ihs-markit-says Le maggiori incertezze vengono dalla politica [10]. Si pensi, ad esempio, a [6] https://www.tesla.com/it_IT/powerwall quanto ha fatto Obama e a quello che [7] N. Armaroli, V. Balzani, Energy for a Sustainable World. From the Oil Age to a ha promesso di fare Trump in caso Sun Powered Future, Wiley-VCH, Weinheim (Germany), 2011. di vittoria. Mentre la Cina fa enormi [8] N. Armaroli, V. Balzani, Chem. Eur. J., 22, 32–57, 2016. progressi e qualche buona notizia viene [9] http://www.newsroom.nissan-europe.com/uk/en-gb/Media/Media. dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’India aspx?mediaid=145248 [10], l’Unione europea ha obiettivi troppo [10] V. Balzani, Ecoscienza, 6, 2015, pp. 8-10. modesti per il 2030 e il Giappone è in un [11] U. Bardi, Extracted: How the Quest for Mineral Wealth Is Plundering the Planet, momento di stallo. In Italia il governo si Chelsea Green, White River Junction, Vermont (Usa), 2014. ostina a favorire l’estrazione delle magre [12] Ecoscienza, numero monografico Economia Circolare e Rifiuti, 5, 2015. riserve di idrocarburi. Alla fine del 2015, [13] V. Balzani, La chimica e l’industria, in stampa. 173 paesi avevano piani per lo sviluppo delle rinnovabili e 146 avevano politiche [14] M.Z. Jacobson et al., Energ. Environ. Sci., 8, 2093-2117, 2015. di supporto [1]. Le rinnovabili, quindi, [15] Francesco, Laudato si’, Lettera enciclica sulla cura della casa comune, Paoline si sviluppano quasi ovunque, ma ancora editoriale Libri, 2015. troppo lentamente. 21
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 LE FONTI FOSSILI HANNO ANCORA UN RUOLO RILEVANTE ENERGIA, SCENARI E STRATEGIE I GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS IN ITALIA COPRONO RISPETTIVAMENTE 9% E 11% DEL FABBISOGNO NAZIONALE. LE TECNOLOGIE PER L’ESPLORAZIONE E LA PRODUZIONE DI IDROCARBURI E PER L’ULTERIORE MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA SONO UN IMPORTANTE CAMPO DI RICERCA DI UN COMPARTO CHE NON PUÒ ESSERE ABBANDONATO. Petrolio e gas in Italia L’industria petrolifera si occupa delle operazioni di esplorazione, produzione, trasporto, raffinazione e vendita di idrocarburi naturali (petrolio greggio e gas naturale). Gli idrocarburi, oltre a essere le materie prime dell’industria chimica (materie plastiche, fibre tessili, coloranti, medicinali, solventi, fertilizzanti, antiparassitari ecc.) sono oggi la principale fonte energetica e di carburanti del pianeta. Oltre il 60% dell’energia primaria necessaria al mondo proviene da petrolio greggio e gas naturale (oltre l’80% se si considera anche il carbone) e ciò rappresenta un fattore critico per molte nazioni dal punto di vista economico, geopolitico, nonché della sicurezza nazionale. Il petrolio greggio e il gas naturale sono combustibili fossili, così come il carbone. Essi sono stati generati nelle viscere della o in via di esaurimento e alcuni di essi Romagna), oltre ad altri minori nelle terra dalla trasformazione dei resti di sono già stati trasformati in giacimenti di Marche, Abruzzo e Molise. micro-organismi animali e vegetali morti stoccaggio di gas naturale. centinaia di milioni di anni fa. Tra i giacimenti di gas dell’offshore Nel 2015 l’Italia ha prodotto poco meno adriatico si ricordano quelli al largo di 7 miliardi di m3 di gas naturale e circa I giacimenti di petrolio italiani più di Ravenna, Cervia, Rimini e Pesaro, 5,5 milioni di tonnellate di petrolio importanti oggi in produzione sono insieme con altri minori che si greggio, contro un consumo annuo di localizzati in Basilicata, dove la Val susseguono fino al largo di Pescara. poco piú di 67 miliardi di m3 di gas e 59 d’Agri ospita il più grande giacimento a Degni di nota sono anche i giacimenti milioni di tonnellate di petrolio greggio. terra di petrolio dell’Europa occidentale, dell’offshore ionico, al largo di Crotone Ciò significa che l’Italia ha prodotto circa con alcuni campi già sviluppati (Giacimento di Luna). Si ricorda che un l’11% del proprio fabbisogno di gas e il (concessione Val d’Agri) e altri in via di consistente numero di giacimenti con 9% del fabbisogno di petrolio greggio. sviluppo (giacimento di Tempa Rossa). interessanti riserve di gas (stimate in Oltre il 65% del gas nazionale è prodotto Altri giacimenti si trovano in Sicilia oltre 40 miliardi di Nm3) è stato scoperto in mare, e solo il restante è prodotto (nelle aree di Gela e Ragusa) e in pianura nell’offshore del Veneto, tra la foce del Po a terra, essenzialmente in Basilicata e Padana (Trecate-Villafortuna, Cavone e Chioggia. In quest’area l’esplorazione in Puglia. Il petrolio greggio invece è di Carpi). I giacimenti offshore si trovano e la produzione di idrocarburi è stata prodotto essenzialmente a terra (87%), invece nel mare Adriatico (Rospo Mare, tuttavia sospesa a metà degli anni 1990 dal giacimento della Val d’Agri e dai di fronte a Termoli; Aquila, al largo a causa di presunti squilibri ambientali giacimenti minori siciliani e lombardo- di Brindisi) e in Sicilia (Gela, Perla e che potrebbero derivare dalla subsidenza piemontesi. Prezioso, di fronte a Gela; Vega, al largo indotta dalle operazioni di produzione di di Pozzallo). gas naturale. Riserve di idrocarburi in Italia Tra i più importanti giacimenti di gas Il ministero dello Sviluppo economico I giacimenti di gas più importanti oggi in produzione a terra si ricordano quelli (Direzione generale per la Sicurezza in produzione si trovano nell’offshore nei pressi di Gagliano, Troina e Bronte anche ambientale delle attività adriatico, in Sicilia, in Puglia e in Emilia- (Sicilia), di Candela, Ascoli Satriano minerarie ed energetiche, Dgs- Romagna. Gli “storici” giacimenti della e Lucera (Puglia), di Spilamberto, Unmig) annualmente pubblica i dati pianura Padana sono quasi tutti esauriti Recovato e Dosso degli Angeli (Emilia- su produzione e riserve di idrocarburi 22
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 in Italia. Gli uffici minerari nazionali raccolgono dati sulla produzione da oltre 120 anni; tali dati, insieme ai dettagli di tutte le concessioni di coltivazione e dei permessi di ricerca, sono disponibili sul sito della Direzione generale (http://unmig.mise.gov.it). Per quanto riguarda il gas naturale, al 31 dicembre 2015 le riserve certe ammontavano a 49 miliardi di m3, mentre per il petrolio greggio, le riserve certe ammontavano a 81 milioni di tonnellate. Il numero assoluto delle suddette riserve, che potrebbe sembrare esiguo, riveste però una non trascurabile importanza economica, sia in termini energetici assoluti, sia come fattore di attrazione di investimenti che si potrebbe tradurre in sviluppo di posti di lavoro (oltre che di fiscalità e royalties), indotto economico e promozione della ricerca nel campo di nuove tecnologie, settore nel quale l’Italia buona rete di trasporto del gas naturale e La situazione nei mari italiani si è sempre distinta a livello non solo possiede piccoli giacimenti (soprattutto In Italia attualmente esistono numerose europeo. di gas) ben distribuiti lungo tutto il strutture di produzione di idrocarburi In termini assoluti, la consistenza delle versante orientale della penisola, vicini offshore, quasi tutte collocate su strutture riserve di gas è in declino dalla prima alla rete infrastrutturale di trasporto fisse poggianti sul fondale marino; gli metà degli anni 90, seguendo il calo della sviluppata negli ultimi 40 anni. organi e le dotazioni di sicurezza sono produzione, che ha visto il suo massimo Una peculiarità che potrà essere quindi collocate sul piano di lavoro, nel 1994, con una produzione di circa 20 sviluppata è la disponibilità di molti a portata degli operatori. Inoltre, la miliardi di m³. Oggi la produzione di gas giacimenti di gas in via di esaurimento, stragrande maggioranza delle acque è calata poco sotto i 7 miliardi di m³. A che potrebbero essere convertiti in di competenza nazionale in cui si determinare questo calo riteniamo che giacimenti di stoccaggio, infrastrutture producono idrocarburi (soprattutto gas) non siano stati limiti di carattere geologico strategiche per aumentare la flessibilità hanno profondità di poche decine di o giacimentologico, ma l’impossibilità di del sistema gas italiano ed europeo. metri. realizzare nuovi investimenti, a cominciare Le peculiarità dell’attuale industria da quelli di esplorazione, che in Italia si petrolifera nell’offshore italiano possono coniugano alle difficoltà di sviluppare essere così sintetizzate: qualunque tipo di progetti produttivi Tecnologie per la sicurezza a) assenza di perforazioni esplorative in o infrastrutturali. A questi problemi si nell’industria petrolifera acque profonde (oltre 500 m) aggiungono difficoltà operative e la piccola b) il 92% della produzione offshore dimensione di numerosi giacimenti Le tecnologie per l’esplorazione e la italiana è gas naturale difficilmente valorizzabili e gestibili da produzione di idrocarburi hanno oggi c) ampia conoscenza dei dati geologici, società di grandi dimensioni. L’Italia è un elevato grado di sicurezza, sia negli raccolti da oltre 7000 pozzi, utilizzati caratterizzata da un numero elevato di standard qualitativi, sia nella gestione nella progettazione e nel controllo delle piccoli giacimenti di gas e quindi diventa delle procedure, al pari di tutte le altre attività minerarie, sia di esplorazione, sia centrale comprendere l’importanza di attività industriali legate alla produzione di produzione queste riserve a livello locale. Spesso i di beni e servizi. d) adozione di tecnologie e standard di piccoli giacimenti non possono essere Da sempre l’industria petrolifera è stata sicurezza che hanno consentito, negli gestiti da grandi società, per questioni di promotrice della ricerca scientifica e ultimi decenni, di perforare oltre 300 operatività, e quindi occorre un segnale tecnologica e la sua evoluzione è stata pozzi a mare e circa 400 a terra senza positivo nei confronti delle piccole società sempre segnata da una forte attenzione alcuna conseguenza negativa (questi petrolifere. nei confronti della leva tecnologica standard non sottraggono, peraltro, gli e dell’ingegnerizzazione dei processi operatori a un continuo impegno per Nel quadro geografico e geologico operativi su tutta la filiera: esplorazione migliorare le condizioni di sicurezza e i europeo, escluse le nazioni che si di nuove aree, perforazione dei pozzi, criteri di controllo delle operazioni) affacciano sul mare del Nord e che hanno coltivazione dei giacimenti, ingegneria e) attività di esplorazione, di perforazione competenza su enormi giacimenti di della produzione e trasporto degli e di produzione nazionali eseguite idrocarburi (Norvegia, Regno Unito, idrocarburi. Dalle tecnologie dipendono con tecnologie e standard di sicurezza Olanda e Danimarca), l’Italia è un paese tutti i principali parametri operativi e conformi ai livelli più elevati tra quelli relativamente ricco di idrocarburi: con di sicurezza, quali il tasso di successo utilizzati dall’industria petrolifera questa esclusione geografica, l’Italia si esplorativo, il fattore di recupero degli mondiale colloca come il maggior produttore in idrocarburi, l’efficienza dei campi di f ) condizioni di giacimento, in termini Europa e ha riserve pari a quelle della produzione e il miglioramento delle di pressione e temperatura, molto Romania, storico produttore di greggio. condizioni di sicurezza, con conseguente minori delle oltre 800 atmosfere del Inoltre, il nostro paese è dotato di una riduzione dell’impatto ambientale. pozzo in cui è avvenuto l’incidente del 23
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 Golfo del Messico (aprile-settembre acque territoriali lungo l’intero perimetro avviando un’approfondita analisi delle 2010). Questo gravissimo incidente nazionale e si è vietato svolgere attività di attuali norme adottate nell’intera Unione ha portato alla ribalta i problemi della ricerca in un raggio di 12 miglia marine europea e dai suoi stati membri. Lo sicurezza nelle operazioni di esplorazione dal perimetro esterno delle aree marine e studio è sfociato (giugno 2013) nella petrolifera nell’offshore profondo, della costiere protette. direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza disponibilità di tecnologie adeguate a In seguito, oltre ad altri decreti delle operazioni in mare nel settore degli fronteggiare situazioni di rischio e della ministeriali, viene emanato (9 agosto idrocarburi. Essa è tesa ad armonizzare le ENERGIA, SCENARI E STRATEGIE valutazione preventiva delle capacità di 2013) il decreto del ministero delle norme adottate nell’Unione europea nelle risposta al verificarsi di situazioni di crisi. Sviluppo economico che ridefinisce attività offshore. Infatti, gli stati membri L’incidente, tra i più gravi della storia le aree marine di competenza italiana adottano normative e pratiche diverse dell’industria petrolifera, ha determinato in cui è consentito svolgere attività di (procedure autorizzative, disposizioni in ripercussioni ambientali di vasta portata, prospezione e ricerca di idrocarburi materia di responsabilità civile, norme di ma anche contraccolpi sull’economia offshore, vietando di fatto ogni nuova sicurezza delle attrezzature, trasparenza locale e, soprattutto, sull’opinione attività di prospezione e ricerca entro le pubblica e scambio di informazioni ecc.). pubblica mondiale. 12 miglia marine dalla costa. A titolo di La direttiva 2013/30/UE è stata recepita curiosità, si ricorda il recente “referendum in Italia con il decreto legislativo 18 L’eredità dell’incidente del Golfo del trivelle” (aprile 2016), rivolto di fatto agosto 2015, n.145. Il decreto legislativo Messico non tanto a vietare nuove attività di si inserisce in un quadro normativo già L’incidente del Golfo del Messico ha esplorazione, perforazione e produzione esistente in materia di sicurezza e di provocato in molti paesi una serie di entro le 12 miglia dalla costa (di fatto già protezione del mare dall’inquinamento adeguamenti normativi in materia di vietate dal suddetto Dm), bensì a vietare che ha finora garantito, attraverso una attività petrolifera offshore, a volte con le possibili richieste di rinnovo delle rigorosa applicazione e costanti controlli reazioni a caldo che hanno portato a concessioni di coltivazione già autorizzate da parte delle strutture tecniche del prescrizioni restrittive e focalizzate sul e presenti entro le 12 miglia dalla costa. ministero dello Sviluppo economico, singolo evento. Nel 2014 la legge 164 (il cosiddetto in collaborazione con gli altri enti In Italia, prima tra tutti i paesi dell’Ue, “sblocca Italia”), al Capo IX (Misure competenti, il raggiungimento dei più alti dopo l’incidente, il ministero dello urgenti in materia di energia), art. 38 livelli europei di sicurezza per i lavoratori Sviluppo economico ha disposto comma 6 ter, stabilisce che “Il rilascio di e l’ambiente, con incidenti e infortuni la sospensione temporanea delle nuove autorizzazioni per la ricerca e per la tendenti allo zero e comunque sei volte autorizzazioni alla perforazione di nuovi coltivazione di idrocarburi è vincolato a una inferiori a quelli del complesso industriale pozzi esplorativi in mare e, tramite verifica sull’esistenza di tutte le garanzie produttivo (per maggiori informazioni gli uffici territoriali di vigilanza, ha economiche da parte della società richiedente, relative agli infortuni si consiglia di eseguito visite ispettive straordinarie per coprire i costi di un eventuale incidente consultare i dati presenti al link http:// sugli impianti offshore e ha rafforzato le durante le attività, commisurati a quelli unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/ misure di verifica delle capacità tecnico- derivanti dal più grave incidente nei sicurezza/infortuni.asp). economiche dei possibili operatori diversi scenari ipotizzati in fase di studio ed petroliferi. analisi dei rischi”. Vi è infine la legge 28 Inoltre, pochi mesi dopo è stato dicembre 2015, n. 20 che al comma 239 promulgato il decreto legislativo 29 dell’art. 1 riafferma nuovamente il divieto Il futuro giugno 2010, n. 128 che apporta di nuove perforazioni all’interno delle 12 La domanda mondiale di energia è attesa modifiche e integrazioni al decreto miglia marine, estendendolo anche alle in crescita del 2% all’anno per i prossimi legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante pendenti istanze di rilascio (fattispecie 20 anni. Tutte le fonti energetiche (anche norme in materia ambientale. Con queste precedentemente fatta salva). rinnovabili) contribuiranno a soddisfarla, modifiche si è posto il divieto di operare ma quelle fossili manterranno un peso all’interno della fascia marina compresa La Commissione europea ha reagito determinante, sostenendo circa l’85% entro 5 miglia dalle linee di base delle all’incidente nel Golfo del Messico dell’offerta energetica. Tra le fonti fossili, petrolio e gas saranno rispettivamente dominanti nel campo dei prodotti per la mobilità (carburanti) e per la generazione efficiente e pulita di energia elettrica, e continueranno a essere ampiamente disponibili nei prossimi decenni. Gli stati più industrializzati, ben consci di questa realtà, operano secondo strategie nazionali tese a promuovere e sviluppare le proprie risorse indigene di idrocarburi. Come dichiarato, ad esempio, in occasione dell’ultimo G7 di Ise-Shima (Cina, maggio 2016), a fronte delle crescenti incertezze che scaturiscono dall’attuale livello dei prezzi dell’energia, i leader si sono impegnati a giocare un ruolo guida nel facilitare gli investimenti energetici, in particolare in infrastrutture di qualità e nello sviluppo dell’upstream, 24
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 al fine di mitigare i rischi per la futura crescita economica globale. Analogamente, da tempo l’Unione europea ha riconosciuto il ruolo strategico delle risorse indigene e non perde occasione di riaffermarlo in diverse sue comunicazioni e decisioni, come ad esempio quelle relative alle politiche di Energy Union (vice presidente Maroš Šefčovič). L’attenzione della Commissione europea si sostanzia da un lato nel miglioramento costante del quadro regolatorio (es. da ultimo direttiva 2013/30/UE e regolamento 2014/70/UE sui principi minimi applicabili alla ricerca e la produzione di idrocarburi), dall’altro nella promozione dei più alti standard di nell’ambito della sicurezza offshore, interna di beni, servizi e lavoro, e possono sicurezza, anche ambientale, da ottenersi attraverso azioni che riguardano le costituire anche un importante elemento mediante un’attività di ricerca e sviluppo seguenti aree di attività: il controllo, di sviluppo di regioni del Mezzogiorno di nuove tecnologie. effettuato attraverso analisi variabili che, come Basilicata e Sicilia, possiedono complesse e monitoraggio continuativo; riserve di idrocarburi non trascurabili. Infatti, oltre alle riserve di olio e gas già ora le competenze, intese come nuove Per fare ciò, occorre rimuovere gli scoperte, numerose tecnologie innovative conoscenze e interpretazione delle best ostacoli che limitano gli investimenti in fase di sviluppo permetteranno di pratictices; la ricerca e l’innovazione, che nel settore, riconoscibili sia nei lunghi mettere in produzione giacimenti in significa individuazione e promozione iter autorizzativi, sia nelle opposizioni condizioni “estreme” (acque profonde, zone di nuove tecnologie per monitoraggio, a livello locale, spesso contrarie allo remote), nonché di accedere a forme di record e verifica; l’instaurazione di sviluppo di opere infrastrutturali, e idrocarburi non convenzionali oggi non un dialogo con i territori basato su in particolare di quelle energetiche e sfruttate, quali oli extra pesanti, sabbie e trasparenza, ascolto e coinvolgimento. petrolifere. scisti bituminosi, gas non convenzionale1 Gli enti e gli istituti di eccellenza Sebbene le risorse nazionali di idrocarburi (shale gas, tight gas, coalbed methane) e forse coinvolti costituiscono un’importante rete potranno contribuire soltanto in misura anche gas contenuto nella crosta terrestre che ha avuto e avrà un ruolo strategico limitata al fabbisogno energetico del sotto forma di idrati. e operativo per il raggiungimento paese, la loro valorizzazione dovrebbe Dalle tecnologie dipendono tutti dell’obiettivo, attraverso il rafforzamento essere un obiettivo prioritario della i principali parametri produttivi delle suddette attività. politica energetica italiana, poiché dell’industria, quali il tasso di successo I primi accordi in tale direzione sono stati consente di coniugare la sicurezza degli esplorativo, il fattore di recupero dei stipulati nel 2014 con la Marina militare approvvigionamenti con l’occupazione e campi, l’efficienza della produzione, e il Comando generale del corpo delle lo sviluppo locale, utilizzando, tra l’altro, il miglioramento delle condizioni Capitanerie di porto. Successivamente, tecnologie molto spesso sviluppate da di sicurezza, riduzione dell’impatto sono state avviate ulteriori collaborazioni, aziende italiane. ambientale. Innovazione e know how arrivando complessivamente a 12 accordi tecnologico sono decisivi per raggiungere nel dicembre 2015. Franco Terlizzese1, Chiara Di Simone1, una serie di obiettivi strategici legati Luca Di Donatantonio1, Paolo Macini2, alla riduzione del rischio minerario, L’Italia dipende fortemente dalle Ezio Mesini2 all’aumento del fattore di recupero, importazioni per soddisfare il proprio 1. Direzione generale per la Sicurezza all’ottimizzazione dell’efficienza di fabbisogno energetico. In termini anche ambientale delle attività minerarie costruzione e gestione dei pozzi e degli assoluti, il consumo di greggio è rimasto ed energetiche, Ministero dello sviluppo impianti di trattamento degli idrocarburi abbastanza stabile dagli anni 1970, ma la economico in superficie, allo sviluppo di idrocarburi quota di greggio sul fabbisogno totale di 2. Scuola di Ingegneria e Architettura, non convenzionali. energia è fortemente diminuita, in favore Università di Bologna della crescita dei consumi di gas naturale. A tal proposito, il ministero dello L’Italia possiede ancora un interessante NOTE Sviluppo economico italiano, facendo potenziale minerario per le attività di leva sul Dlgs 152/2006, come modificato esplorazione petrolifera e, nonostante 1 Relativamente alle risorse non convenzionali, val la pena di ricordare che in Italia, con la dal Dlgs 83/2012, è impegnato nella la sua maturità e il declino della Strategia energetica nazionale prima (2013, definizione e stipula di accordi con enti produzione dai vecchi campi, vi sono Capitolo 4.6, pagina 110) e con l’art. 38 di ricerca, istituti e corpi dello stato, volti buoni margini per rimpiazzare le riserve, comma 11-quater dello “Sblocca Italia” (legge al raggiungimento di obiettivi specifici (a prolungando l’orizzonte di vita della n.164/2014) poi, “sono vietati la ricerca e oggi 23), tutti finalizzati all’accrescimento produzione italiana. L’Italia non può l’estrazione di shale gas e di shale oil e il rilascio delle conoscenze intellettuali e permettersi di trascurare l’utilizzo delle dei relativi titoli minerari. A tal fine è vietata qualunque tecnica di iniezione in pressione nel tecnologiche in materia di sicurezza delle risorse petrolifere nazionali, non solo per sottosuolo di fluidi liquidi o gassosi, compresi operazioni upstream. ridurre il costo della bolletta energetica eventuali additivi, finalizzata a produrre L’obiettivo strategico è continuare a nazionale, ma anche perché tali risorse o favorire la fratturazione delle formazioni migliorare le già eccellenti performance rappresentano una cospicua produzione rocciose”. 25
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 RINNOVABILI, ALL’ITALIA SERVE UNA VISIONE A LUNGO TERMINE ENERGIA, SCENARI E STRATEGIE LA TRANSIZIONE VERSO LE ENERGIE RINNOVABILI FATICA A TROVARE STIMOLI, MA È GIÀ OGGI TECNICAMENTE POSSIBILE. L’ITALIA PUÒ ESSERE PROTAGONISTA, MA SERVE LO SVILUPPO DI UNA POLITICA NAZIONALE DISPOSTA A INVESTIRE E SOSTENERE LA RICERCA. VANNO POI EVITATI ERRORI GROSSOLANI E INTERPRETAZIONI MALDESTRE SUL COSTO DELL’ENERGIA. A ll’inizio del secolo scorso, l’ingresso 12.000.000 nella seconda rivoluzione industriale, quella del petrolio per intenderci, portava con sé tutto ciò 10.000.000 che le famiglie non avevano e che oggi conosciamo come indicatori di benessere: Produzione di metano Smc x 1000 8.000.000 automobili, elettrodomestici ecc. Uno stimolo enorme che spingeva chiunque a 6.000.000 comprare nuova tecnologia per aumentare il benessere. 4.000.000 Oggi le società industrializzate hanno tutto quanto possibile, che altro dovrebbe FIG. 1 apportare la nuova rivoluzione industriale METANO OFF-SHORE 2.000.000 per incrementare ulteriormente il benessere? Produzione italiana 0 annuale di gas metano 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Non è una questione da poco, perché off-shore entro le 12 Anno psicologicamente pare che questa miglia. rivoluzione industriale non aggiunga nulla di nuovo, o come dicono gli americani, è una rivoluzione poco sexy rispetto 1.400.000 a quando siamo passati dal cavallo all’automobile. 1.200.000 La ricerca e sviluppo fa quindi fatica a 1.000.000 trovare stimoli, in quanto la domanda Numero di occupati latita e dall’altra parte il consumatore FIG. 2 800.000 Italia vorrebbe vedere e comprare qualche OCCUPATI cosa di decisamente stimolante per NELLE ENERGIE 600.000 RINNOVABILI poter cambiare. Dobbiamo soprattutto 400.000 convincerci che questo sia già oggi Numero di occupati tecnicamente possibile attraverso lo annuali nel settore delle 200.000 Germania sviluppo di una politica nazionale orientata energie rinnovabili nei 0 esclusivamente a favorire la transizione paesi europei. 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 energetica, disposta a investire e sostenere Fonte: Eurobserv’ER, 2015 Anno la ricerca nella terza rivoluzione industriale con misure di sviluppo prevedibili, a lungo termine e indipendenti dai continui 8,0 cambiamenti politici. Danimarca La filiera per la produzione di biogas 7,0 Numero di occupati ogni 1.000 abitanti è un esempio eclatante di mancata 6,0 pianificazione, in quanto il biogas purificato a biometano è chimicamente FIG. 3 5,0 metano e può essere tranquillamente OCCUPATI Germania 4,0 distribuito nella rete di distribuzione del NELLE RINNOVABILI/ PIL 3,0 gas naturale, così come avviene in quasi tutti i paesi europei. La Germania ha un 2,0 Numero di occupati nel chiaro programma per arrivare a produrre settore rinnovabile ogni 1,0 e immettere in rete 10 miliardi di metri 1.000 abitanti nei vari Italia cubi di biometano al 2030 [1]. In Europa, paesi europei in funzione 0,0 del relativo Pil pro-capite. 0 20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000 oltre 230 impianti producono biometano, di cui 170 sono ubicati in Germania [2]. Pil pro capite (euro/abitante) Fonte: Eurobserv’ER, 2015 26
ECOSCIENZA Numero 5 • Anno 2016 Le norme per immettere il biometano 25 nella rete di distribuzione del gas naturale italiana dovevano essere emanate nel 2010, ma abbiamo dovuto attendere fino 20 a fine 2013, tuttavia la mancanza di alcuni aspetti regolatori ne impediscono ancora 15 la piena attuazione. Secondo le stime del FIG. 4 ¤cent/kWh Consorzio italiano biogas, l’Italia potrebbe COSTO DELL’ENERGIA arrivare a produrre 8-10 miliardi di metri 10 Accise cubi annui di biometano entro il 2030 Evoluzione del costo Trasporto rispetto all’attuale consumo annuo di gas medio per l’acquisto di 1 Dispacciamento kWh dalla rete elettrica naturale di circa 67 miliardi. italiana per un’utenza in 5 Oneri di sistema È buffo scoprire che la produzione BT con potenza impegnata Quota energia nazionale di gas metano off-shore entro le di 10 kW e consumi di 0 Imponibile 12 miglia, oggetto del recente referendum 10mila kWh/anno. 2011 2012 2013 2014 2015 2016 sulle trivellazioni in mare, abbia raggiunto Anno Fonte: ConsipLombardia il suo picco nel 1998 (figura 1) con 10 miliardi di metri cubi all’anno e vedere porre rimedio all’evolversi del sistema con si sta osservando un calo progressivo dei come ci siamo affrettati a difendere l’attuale tentativi maldestri che hanno generato costi in bolletta, non nel pieno della crisi produzione di 1,8 miliardi di metri cubi ulteriori criticità e dubbi. economica, ma dopo che abbiamo toccato all’anno, che rappresenta solo un quinto La Germania è al suo settimo “Programma il massimo di installazione della potenza della potenziale produzione di biogas di ricerca per un approvvigionamento fotovoltaica installata in Italia. Tale calo italiana in cui la valorizzazione dei residui energetico sostenibile, affidabile ed è dovuto al crollo del valore della quota dell’agricoltura, dei rifiuti organici, delle economicamente fattibile”, che avrà una energia che è passata dai 9,35 eurocent del discariche rappresenterebbe il più grande durata di 4 anni; sono quindi 28 anni che 2011 a 4,57 eurocent nei primi mesi del giacimento di gas rinnovabile in Italia [3]. quel paese sta pianificando la transizione 2016 assestandosi a quota 3,3 eurocent Gli attuali 1.700 impianti di biogas energetica in cui il Conto energia tedesco nel secondo trimestre del 2016. Come distribuiti su scala nazionale potrebbero per incentivare il fotovoltaico è iniziato si può ben vedere, se da un lato il costo produrre quasi 2,5 miliardi di metri cubi nel 1988, mentre l’embrione italiano si della quota energia è crollato di quasi 6 di biometano da immettere in rete, con è affacciato nell’estate del 2005. Oggi la eurocent, dall’altra gli oneri di sistema cui si potrebbero scaldare le nostre case Germania sta ancora sostenendo la filiera che comprendono anche la quota degli e cuocere i nostri cibi con rendimenti fotovoltaica, oltre a tutte le altre filiere incentivi al fotovoltaico sono aumentati superiori al 90%, mentre produciamo energetiche che già nel 2008 contavano di soli 4 eurocent rispetto al 2011. Tale energia elettrica con un rendimento del 266 mila occupati rispetto agli attuali risultato dimostra come l’incentivazione al 40% o pensiamo di alimentare automobili 360 mila. Il Conto energia italiano aveva fotovoltaico, a differenza di quanto sia stato con un rendimento del 15%. generato nel 2011 circa 55mila posti fatto percepire, non ha aumentato i costi Se da una parte difendiamo strenuamente di lavoro tra progettisti e installatori, in bolletta ma, in prospettiva, terminato il i posti di lavoro delle filiere energetiche raccogliendo in quell’anno investimenti periodo di incentivazione, ci troveremo un tradizionali, dall’altra non ci rendiamo per oltre 14 miliardi di euro e quasi 24 costo del kWh di 7-8 eurocent in meno conto che politiche nazionali schizofreniche miliardi euro per tutto il settore delle rispetto a oggi. ci hanno fatto perdere 40 mila posti di rinnovabili. Il successo delle rinnovabili e il In conclusione, questa transizione lavoro nel settore delle rinnovabili dal 2011 calo dei consumi elettrici a causa della crisi energetica sembra affetta da crisi di ansia a oggi, dopo che ne avevamo incentivati economica hanno portato a un inevitabile da prestazione, tanto che la discussione e creati 100 mila nel periodo 2008-2011, utilizzo ridotto del parco di centrali a gas porta sempre a pensare di non avere mentre le politiche europee stanno più efficiente d’Europa, passando da una sufficiente tecnologia per cambiare il provando a stabilizzare gli 1,1 milioni di media di 5 mila ore lavorative all’anno alle sistema energetico, quando, invece, il posti di lavoro sulle energie rinnovabili attuali 2 mila. Una situazione non prevista, problema è da ricercarsi nella mancanza di (figura 2) [2]. Rispetto agli investimenti perché non pianificata per tempo, per una visione industriale chiara e precisa per effettuati, l’Europa sembra divisa in due cui i grandi produttori italiani di energia il nostro paese nel contesto europeo. grandi blocchi di paesi (figura 3): una parte elettrica hanno visto drasticamente calare con politiche fortemente orientate verso i loro guadagni e nella competizione dei Leonardo Setti le rinnovabili, in cui si stanno generando mercati si sono trovati a dover addirittura Università di Bologna oltre 4 posti di lavoro ogni 1.000 abitanti, e produrre in perdita. Presidente del Centro per le comunità solari una seconda di paesi meno orientati, in cui Il decreto Romani (Dlgs 28/2011) ha www.comunitasolare.eu non si superano gli 1-2 posti di lavoro ogni definitivamente bloccato questa emorragia 1.000 abitanti. L’Italia si trova in questo “ammazzando le rinnovabili” e avanzando RIFERIMENTI secondo gruppo, mentre la Germania è la tesi che gli italiani sulle proprie bollette posizionata nel primo, seppure la maglia non potevano pagare oneri di 6,5 miliardi 1 German Energy Agency (Dena): www.dena.de rosa sia indossata dalla Danimarca con di euro all’anno per sostenere le rinnovabili. 2 Eurobserv’ER, The State of Renewable Energy quasi 8 persone impiegate nelle rinnovabili Si è via via fatta largo la convinzione che in Europe, 2015 Edition. ogni 1.000 abitanti. l’elevato costo dell’energia elettrica in 3 Ministero dello sviluppo economico, L’altalenarsi di partenze e frenate Italia fosse colpa delle rinnovabili: niente Direzione generale per la sicurezza anche improvvise del settore rinnovabile nel di più falso, se analizziamo come si sono ambientale delle attività minerarie ed nostro paese è figlio di una mancata evoluti realmente i prezzi dell’energia energetiche, www.mise.gov.it. pianificazione e di errori grossolani nel elettrica in Italia (figura 4)[4]. Dal 2013 4 Consip Power Index, www.acquistinretepa.it. 27
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