Ue: alcuni aiuti a Tirrenia sono incompatibili

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Ue: alcuni aiuti a Tirrenia sono incompatibili
4 Marzo 2020 -

Ue: alcuni aiuti a Tirrenia sono
incompatibili

BRUXELLES – La Commissione europea ha concluso che le compensazioni degli
obblighi di servizio pubblico concesse a Tirrenia di Navigazione a partire
dal 2009 e successivamente al suo acquirente Compagnia Italiana di
Navigazione (CIN) per l’esercizio di servizi di traghetto in Italia sono

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conformi alle norme Ue in materia di aiuti di Stato.

Essa ha d’altra parte constatato che altre misure concesse a favore di
Tirrenia sono incompatibili con le norme dell’Ue in materia di aiuti di
Stato. La Commissione ha inoltre concluso che le compensazioni degli obblighi
di servizio pubblico concesse tra il 1992 e il 2008 alle società dell’ex
Gruppo Tirrenia (Adriatica, Caremar, Saremar, Siremar e Toremar) sono
conformi alle normative europee in materia di aiuti di Stato, ad eccezione
degli aiuti relativi ad una rotta specifica, che sono risultati
incompatibili. L’Italia deve ora recuperare 15 milioni di euro di aiuti
illegali.

Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva e responsabile della politica di
concorrenza, ha dichiarato: “La disponibilità di servizi regolari e
affidabili di trasporto marittimo è fondamentale sia per soddisfare le
esigenze di mobilità dei residenti delle isole italiane che per contribuire
allo sviluppo economico e sociale di quelle regioni. Adottando queste
decisioni intendiamo garantire che l’Italia possa continuare a fornire tali
servizi con frequenza regolare durante tutto l’anno e non soltanto in estate,
durante l’alta stagione turistica“.

Misure adottate a favore di Tirrenia e CIN a partire dal 2009

A seguito di una serie di denunce, nell’Ottobre 2011 la Commissione ha
avviato un’indagine approfondita su una serie di misure di sostegno pubblico
a favore delle società dell’ex Gruppo Tirrenia e dei rispettivi acquirenti.
La Commissione temeva che tali misure potessero avere dato alle imprese un
vantaggio concorrenziale sleale rispetto ai loro concorrenti, in violazione
delle norme in materia di aiuti di Stato.

Sulla base della valutazione approfondita, per quanto riguarda le misure
relative a Tirrenia e al suo acquirente CIN la Commissione ha concluso che:

    le compensazioni degli obblighi di servizio pubblico (circa 265 milioni
    di eur0) concesse a Tirrenia per la gestione di dodici rotte marittime
    dal 1º Gennaio 2009 al 18 Luglio 2012 sono compatibili con la disciplina
    SIEG del 2011 per alcune rotte e con la decisione SIEG del 2005 per
    quanto riguarda le altre rotte, in quanto sono andate a soddisfare una
    reale necessità di servizio pubblico, garantendo collegamenti con

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    frequenza regolare durante tutto l’anno. Inoltre, l’aiuto concesso non
    ha comportato una sovracompensazione a favore di Tirrenia;
    le compensazioni degli obblighi di servizio pubblico (pari a circa 581
    milioni) concesse a CIN per il periodo dal 18 Luglio 2012 al 18 Luglio
    2020 e la gara d’appalto per la vendita a CIN del ramo d’azienda di
    Tirrenia non si configurano come aiuti di Stato, in quanto i criteri di
    cui alla causa C-280/00 Altmark Trans risultano soddisfatti;
    la proroga illegale di un anno, oltre il periodo di sei mesi previsto,
    dell’aiuto al salvataggio concesso a Tirrenia è incompatibile con gli
    orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la
    ristrutturazione delle imprese del 2004 e l’aiuto corrispondente deve
    essere recuperato;
    l’utilizzo a fini di liquidità dei fondi destinati alla ristrutturazione
    delle navi costituisce un aiuto al funzionamento, dal momento che
    Tirrenia non ha rimborsato tali fondi allo Stato né li ha utilizzati per
    il loro scopo originario (il miglioramento della flotta). Tale aiuto è
    incompatibile con gli orientamenti sugli aiuti di Stato per il
    salvataggio e la ristrutturazione delle imprese del 2014 e deve pertanto
    essere recuperato dall’Italia;
    le esenzioni dal pagamento di alcune imposte di cui ha beneficiato
    Tirrenia nel contesto del processo di privatizzazione, che hanno ridotto
    i costi che Tirrenia avrebbe altrimenti dovuto sostenere, costituiscono
    un aiuto incompatibile con il trattato sul funzionamento dell’Unione
    europea, che l’Italia deve recuperare.

L’importo da recuperare ammonta a circa 14 milioni di euro (interessi
inclusi). Poiché la Commissione ha concluso che non vi è alcuna continuità
economica tra Tirrenia e il suo acquirente CIN, il recupero dell’aiuto
incompatibile riguarderà soltanto Tirrenia, che si trova già in liquidazione.

Misure concesse a favore delle società dell’ex Gruppo Tirrenia nel periodo
1992-2008

In una decisione distinta, oggi la Commissione ha inoltre concluso
un’indagine approfondita sulle compensazioni degli obblighi di servizio
pubblico per un importo complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro concesse
tra il 1° Gennaio 1992 e il 31 Dicembre 2008 alle società dell’ex Gruppo
Tirrenia (Adriatica, Caremar, Saremar, Siremar e Toremar).

Dopo l’annullamento da parte del Tribunale dell’UE, nel 2009, di

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una decisione della Commissione del 2004 che approvava l’aiuto, la
Commissione ha proceduto a una nuova valutazione delle misure. La Commissione
ha riscontrato che:

    gli aiuti concessi per la fornitura di servizi di cabotaggio marittimo e
    il trattamento fiscale relativo agli oli minerali utilizzati come
    carburanti per la navigazione costituiscono entrambi aiuti esistenti;
    gli aiuti concessi per la prestazione di servizi di trasporto marittimo
    internazionale sono compatibili con la disciplina SIEG del 2011 dell’UE,
    perché hanno riguardato collegamenti che andavano a soddisfare esigenze
    di trasporto pubblico e non hanno falsato la concorrenza in modo
    contrario agli interessi dell’Unione. Tuttavia, gli aiuti concessi ad
    Adriatica per l’esercizio di una rotta da e verso la Grecia nel periodo
    dal Gennaio 1992 al Luglio 1994 sono incompatibili con le norme Ue in
    materia di aiuti di Stato in quanto, all’epoca, Adriatica aveva preso
    parte ad un cartello in cui venivano fissati i prezzi delle tariffe
    applicabili ai veicoli commerciali su tale rotta. Tale aiuto dovrà
    quindi essere recuperato dall’Italia.

Poiché Adriatica è stata acquisita da Tirrenia nel 2004 e, come indicato, la
Commissione ha concluso che non vi è alcuna continuità economica tra Tirrenia
e il suo acquirente CIN, l’Italia dovrà recuperare l’aiuto incompatibile
presso Tirrenia, che si trova in liquidazione. Tale importo ammonta a circa
un milione di euro (interessi inclusi).

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Gruppo lavoro su logistica per piano
emergenza

ROMA – Un gruppo di lavoro sul settore della logistica per affrontare la
situazione di emergenza causata dall’epidemia di coronavirus è stato attivato
dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel), in accordo con
Confetra, la principale associazione di categoria.

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Il gruppo di lavoro si propone di raccogliere le istanze degli operatori e di
elaborare un documento di proposte utile a supportare le scelte del Governo e
il lavoro della task force che Confetra ha chiesto di attivare al Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, “per ricondurre ad omogeneità e
coordinamento i tanti attori istituzionali che operano lungo la filiera del
trasporto merci, così da avere disposizioni e comportamenti coerenti su tutta
la rete – stradale e ferroviaria – e tutti i nodi – portuali e aeroportuali –
nazionali”, come ha scritto il presidente di Confetra Guido Nicolini alla
ministra Paola De Micheli.

Il gruppo di lavoro composto da consiglieri del Cnel e organizzazioni
maggiormente rappresentative ai sensi della legge 936 del 1986, svilupperà in
pochi giorni un ciclo di audizioni con l’obiettivo di raccogliere le esigenze
degli operatori del settore, necessarie a fronteggiare l’emergenza e
individuare le azioni concrete da mettere in campo legate a fattori
strutturali al fine di evitare il blocco del sistema.

La logistica è uno dei settori maggiormente penalizzati dalle misure di
contenimento della diffusione del Coronavirus imposte a livello nazionale e
internazionale. Terminal portuali, interporti, centri di distribuzione,
autotrasportatori, spedizionieri, operatori del cargo ferroviario e del cargo
aereo “stanno fronteggiando blocchi operativi ed ostacoli amministrativi
enormi”. Con 100mila imprese e un milione e mezzo di addetti produce 85
miliardi di euro di fatturato e rappresenta, nelle sue diverse espressioni, a
livello nazionale e locale, il raccordo tra manifattura e commercio.

Le misure imposte per contenere la diffusione del coronavirus hanno aumentato
le criticità già evidenziate nei mesi scorsi dal Cnel nelle tre proposte di
legge presentate alla Camera (C. 2086, C. 2087, C. 2088) per la
semplificazione normativa del sistema della logistica italiana, che oggi
rappresenta il 10% del prodotto interno lordo. Le inefficienze nelle
procedure operative all’interno del sistema comportano una perdita annua di
oltre 30 miliardi di euro, si tratta di un gap che penalizza gli operatori
nazionali nel confronto con i competitors esteri.

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Livorno: nuove regole per merci
pericolose

LIVORNO – Nuove regole per il transito e la sosta delle merci pericolose nel
porto di Livorno. L’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno
settentrionale, infatti, comunica che d’ora in poi le procedure autorizzative
per la sosta e l’imbarco/sbarco diretto delle merci pericolose nello scalo
labronico potranno essere evase in tempi più rapidi e in modo ancora più
sicuro rispetto al passato.

La burocrazia diventa sprint grazie alla nuova ordinanza (la n.2 del 2020)
con la quale l’Autorità di Sistema portuale ha rivisto, migliorandola, la
regolamentazione di materia.

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 Come ribadisce una nota dell’AdSp, il nuovo regolamento snellisce e
digitalizza sia le pratiche autorizzative delle aree destinate alla sosta
delle merci pericolose all’interno dei terminal che quelle relative alla loro
destinazione alla sosta o all’imbarco/sbarco diretto (prevedendo una
richiesta tramite sistema informatico e la procedura del silenzio assenso
entro sei ore).

Con le nuove regole, una più articolata disciplina, rispetto alla precedente,
delle modalità operative di gestione delle merci pericolose e un
miglioramento dell’informatizzazione delle procedure di autorizzazione,
consentiranno inoltre a tutte le autorità a vario titolo competenti una
costante tracciabilità e controllo grazie alla previsione di un sistema
informatico (accessibile alle stesse) in cui confluiranno tutti i dati
relativi alla tipologia della merce, i pareri rilasciati dai competenti
enti/autorità, le schede di emergenza e sicurezza specifiche per le diverse
tipologie di merci e l’esatta individuazione della loro ubicazione.

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Evergreen Line lancia GreenX

TAIPEI – Evergreen Line lancia la piattaforma ”GreenX”. Rispondendo alla
necessità di una maggior efficienza attraverso la digitalizzazione, questa
consente ai caricatori di eseguire booking e di accedere direttamente ai
servizi commerciali integrati.

GreenX offre ai clienti Evergreen un portale digitale mediante il quale
possono ottenere preventivi immediati e prenotare spazi a bordo delle navi.
Dal momento del suo lancio graduale il mese scorso, la piattaforma ha

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ricevuto quasi duemila iscrizioni, a dimostrazione dell’interesse dei clienti
ad usare metodi digitali per effettuare prenotazioni ed altri servizi
commerciali.

La piattaforma è realizzata da BlueX Trade, neutral freightech supplier
coinvolto nella costruzione di importanti reti di trasporto marittimo,
collegando ora il settore degli spedizionieri ai servizi di Evergreen Line.

GreenX offre vantaggi a clienti come spedizionieri aziendali (BCO), NVOCC e
spedizionieri, offrendo loro la possibilità di prenotare in pochi minuti
direttamente ad Evergreen Line; superando così le tradizionali attività di
negoziazione del contratto che devono essere eseguite in anticipo. Essa offre
tariffe spot con spazio sicuro, offrendo ai clienti la flessibilità di
prenotare al momento più conveniente.

La piattaforma è progettata per creare una maggiore efficacia ed efficienza
della spedizione. Con la registrazione gratuita, tutti i clienti sono ora in
grado di utilizzare questa piattaforma digitale one-stop sempre e ovunque.
Informazioni essenziali come ricerche di rotte, preventivi di trasporto
istantaneo e prenotazioni sono solo a pochi clic di distanza. Non si
applicano più le limitazioni dell’orario di lavoro standard, dell’ubicazione
o dei canali di comunicazione tradizionali. Consente inoltre di effettuare
pagamenti, inviare online istruzioni VGM (Verified Gross Mass) e polizza di
carico.

In questa fase iniziale, Evergreen Line offrirà GreenX per le relazioni
commerciali che collegano l’Asia al Nord America, Europa, Mediterraneo,
America Latina, Medio Oriente, Australia, Sudafrica e Intra Asia.

Ulteriori informazioni su GreenX, si possono avere visitando il sito web o
contattando i rappresentanti di vendita locali.

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Il 2019 anno record in Italia per le
crociere

VENEZIA – Il 2019 si conferma l’anno record in Italia per le crociere e per
la prima volta oltre quota 12 milioni i movimenti passeggeri nei porti
nazionali (+ 10,4% sul 2018).

Questi i dati pubblicati dall’annuale “Speciale Crociere” di Risposte Turismo

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dedicato al turismo crocieristico giunto quest’anno alla sua decima edizione.
Un approfondimento che analizza l’andamento del settore in Italia attraverso
i dati di traffico 2019 registrati dai porti crocieristici italiani e le
previsioni aggiornate per il 2020.

Grazie alla ormai consueta, e sempre apprezzata, collaborazione da parte dei
responsabili degli scali italiani, cosi come di alcune compagnie di crociera
impegnate nel nostro Paese, Risposte Turismo presenta i dati relativi agli
imbarchi, sbarchi e transiti dei passeggeri, alle toccate nave, alle
variazioni rispetto agli anni precedenti, agli andamenti stagionali, alle
previsioni ed altro ancora. Si tratta come al solito di uno short report con
una successione di grafici e tabelle accompagnati da brevi commenti o
sottolineature.

Considerati i tempi di uscita è necessario sottolineare come le previsioni
non tengano conto di eventuali effetti che potranno essere prodotti
dall’impatto sulle vendite del nuovo coronavirus.

Le variazioni positive si sono registrate pressoché ovunque portando ad un
risultato superiore alle aspettative: 12.267.283 passeggeri movimentati in
4.931 accosti di nave da crociera nei 66 porti che hanno registrato traffico
nel 2019.

Quanto continua a crescere è la movimentazione media per toccata: se nel 2010
si sfioravano i 2.000 crocieristi (1.975), il 2019 vede un valore pari a
2.570 crocieristi, con un significativo aumento rispetto al dato di un solo
anno prima.

Il 2019 registra inoltre il nuovo sorpasso della Liguria sul Lazio quale
regione che concentra la quota maggiore di passeggeri movimentati a livello
nazionale. Entrambe sono sempre più vicine alla soglia dei 3 milioni di
crocieristi movimentati nei propri porti. Il Veneto conferma il suo terzo
posto anche se si avvicina la Campania (+20% sul 2018), grazie all’ottimo
risultato registrato nel porto di Napoli; più distante la Sicilia al quinto
posto. Sono stabili le altre posizioni.

Restano 13 le regioni con traffico crocieristico e si conferma l’evidente
concentrazione di traffico con le prime cinque regioni a detenere l’80% del
totale.

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Nel 2019 sono 15 i porti crocieristici ad aver registrato oltre 100.000
passeggeri movimentati, 28 quelli con più di 20.000. Le prime quattro
posizioni restano confermate. Dalla quinta si registrano cambi,
principalmente dovuti al calo di traffico registrato lo scorso anno nel porto
ligure di Savona su cui, come noto e da programma, sono stati effettuati
interventi infrastrutturali migliorativi che ne hanno temporaneamente ridotto
la capacità. Livorno guadagna dunque una posizione mentre Bari due, superando
anche Palermo e collocandosi per la prima volta al 5° posto nazionale.
Prosegue la crescita della Spezia che sale all’8° posto nel 2019
(significativo ricordare come fosse al 17° nel 2010). Scorrendo la
classifica, Trieste recupera due posizioni mentre Brindisi scende di 4 posti,
complice la buona performance di Ancona. Nella fascia di traffico tra 10.000
e 20.000 movimenti figurano i porti di Ravenna, Siracusa e Lipari.

Nel 2019 sono 15 i porti crocieristici ad aver registrato oltre 100.000
passeggeri movimentati, 28 quelli con più di 20.000. Le prime quattro
posizioni restano confermate con Civitavecchia a quota 2.652.533 crocieristi.

Venezia si conferma prima nella classifica dei porti crocieristici per
imbarchi-sbarchi sul totale del traffico con oltre 1,39 milioni di
crocieristi che hanno iniziato o concluso la propria crociera nel capoluogo
lagunare. Seguono in termini assoluti Civitavecchia, che supera per la prima
volta la soglia del milione, e Genova (711.500). Più distanti e con valori
tra 200 e 300mila crocieristi Savona, Bari e Napoli (+132% sul traffico in
imbarco e sbarco rispetto al 2018).

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L’emergenza non danneggi economia
marittima

ROMA – L’emergenza non danneggi l’economia marittima italiana. Così la
Federazione del Mare esprime una forte preoccupazione per il progressivo
isolamento dell’Italia determinatosi a seguito dell’epidemia del virus
covid-19.

“L’intero cluster marittimo, compatto – afferma Mario Mattioli, presidente

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della Federazione del Mare – è già pronto a fare la sua importante parte per
aiutare la ripresa nel primario interesse del Paese”.

La Federazione del Mare, che come noto riunisce il cluster marittimo
rappresentato dalle organizzazioni del settore (Accademia Italiana della
Marina Mercantile, Aidim, Ancip, Ania, Assonave, Assoporti,
Assorimorchiatori, Cetena, Collegio Capitani, Confindustria Nautica,
Confitarma, Federagenti, Fedepiloti, Federpesca, Fedespedi e Rina) si attende
pertanto dal Governo e dalle altre Istituzioni un atteggiamento fermo ma non
allarmistico, modulando gli interventi richiesti dalle necessità sanitarie in
modo da evitare involontarie conseguenze altamente dannose per l’intera
economia marittima italiana, le cui attività sono strettamente legate ad una
piena integrazione nei mercati internazionali.

Il comparto marittimo – sostiene la Federazione del Mare – è pienamente
consapevole dell’esigenza di prendere tutte le precauzioni necessarie per
ridurre la diffusione di covid-19: navi e porti sono fortemente impegnati in
tale sforzo e a tal fine operano secondo le linee-guida dell’Organizzazione
mondiale della sanità e delle competenti autorità nazionali, sia per quanto
riguarda i controlli sanitari dei passeggeri che per l’imbarco delle merci.

Purtroppo, a livello nazionale e globale, l’impatto del coronavirus sul
settore marittimo è notevole (secondo le prime stime, solo lo shipping nel
mondo perderà circa 350 milioni di dollari a settimana), senza contare i
gravi danni per la catena logistica e di approvvigionamento determinati dai
più lunghi tempi di controllo delle merci in ingresso nei porti del Paese.

La Federazione del Mare ritiene che sia quanto mai necessario sin da ora
impostare una forte iniziativa di comunicazione in Italia e all’estero, da
lanciare alla fine dell’emergenza, per restituire all’Italia la sua elevata
reputazione come destinazione di flussi turistici e origine delle merci.

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Gioia Tauro aprirà il canale alle
ultra large anche di notte

GIOIA TAURO – Il porto di Gioia Tauro, dalla prossima settimana, aprirà il
canale portuale all’ingresso delle navi ultra-large (lunghezza 400 metri)
anche di notte. Si tratta di una decisione strategica adottata dall’Autorità
portuale calabra, in sinergia con l’Autorità marittima, per garantire un
maggiore incremento dell’operatività dello scalo, con l’obiettivo di
determinare un’ulteriore crescita dei suoi traffici.

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A tale proposito, e al fine di migliorare la sicurezza della navigazione
anche nelle ore notturne, l’Ente guidato dal commissario straordinario Andrea
Agostinelli ha disposto l’installazione di un sistema di rilevamento e
gestione dei dati relativi alla corrente, all’altezza delle onde, alla marea
e ai dati metereologici. Strutturato in tre diverse cabine, posizionate in
altrettanti punti lungo il canale portuale, il sistema assicurerà la gestione
in sicurezza dell’ingresso delle navi di ultima generazione 24 ore su 24.

“Se non ci fossimo trovati in questa fase di particolare crisi, dettata dalle
vicende sanitarie legate al coronavirus – ha spiegato il commissario
straordinario Andrea Agostinelli – avrei parlato di svolta epocale del porto.
Nei fatti, oggi, l’apertura dello scalo ai cosiddetti giganti del mare, anche
nelle ore notturne, servirà a calmierare i cali fisiologici dei traffici,
dettati dalla congiuntura globale che sta interessando il mercato
internazionale. Del resto – ha aggiunto Agostinelli – il nostro porto è
strettamente collegato all’area del Far East che, di conseguenza, influenzerà
l’andamento del nostro lavoro”.

Con lo sguardo ai dati tecnici la nuova strumentazione è dotata della più
avanzata tecnologia di settore. Nello specifico, il sistema capterà i dati e
li invierà ai data logger, che li “custodiranno” e li invieranno in tempi
predeterminati ad un server FTP con un metodo di trasmissione via GPRS. In
questo modo l’intera raccolta dati potrà essere prelevata, elaborata e
visualizzata su un sistema webgis, anche per la successiva pubblicazione sul
sito internet dell’Ente per un intervallo di tempo minimo di tre anni. Sarà
così possibile gestire gli allarmi e inviare gli allert, ma anche archiviare
i dati e visualizzare gli storici secondo specifici diagrammi.

Inserito nel complessivo programma di rilancio del porto, sempre più
proiettato verso una maggiore operatività, è in arrivo un nuovo rimorchiatore
di ultima generazione che andrà ad implementare l’attuale dotazione dello
scalo. Considerato, infatti, l’ingresso in porto di sempre più numerosi
portacontainer ultra-large si è reso necessario rimodulare il parco macchine
con rimorchiatori più potenti.

A definire le performances del nuovo mezzo, realizzato dalla società
vietnamita Damen, sono i suoi parametri tecnici. Di lunghezza media superiore
ai 27 metri, ha una larghezza di circa 13 metri. Ha un pescaggio di oltre 6
metri e una potenza di motore pari a 5050 bkW, destinato alla movimentazione
dei cosiddetti giganti del mare.

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Tra le altre decisioni positive che stanno animando l’operatività dello scalo
di Gioia Tauro va, altresì, inserito il prolungamento dell’attività
dell’Agenzia di somministrazione del lavoro portuale e per la qualificazione
professionale del porto di Gioia Tauro.

All’art. 11 del decreto Milleproroghe 2020, il Governo ha infatti previsto
l’ampliamento del periodo di finanziamento dell’Indennità di Mancato
Avviamento (IMA), che da 36 mesi sarà così esteso a 48 mesi, estensione che
determinerà un altro anno di finanziamento in aggiunta ai tre inizialmente
previsti.

Istituita nel Luglio del 2017, con scadenza prevista nel Luglio 2020, per
dare risposte alla crisi che per anni ha investito lo scalo portuale
calabrese, la Gioia Tauro Port Agency, guidata dall’amministratore unico
Cinzia Nava, è partecipata al 100% dall’Autorità portuale di Gioia Tauro. Nel
suo elenco sono confluiti quei lavoratori risultati in esubero dalle imprese
operanti ai sensi dell’art. 18 della legge 84/94, autorizzate alla
movimentazione container, che alla data del 27 Luglio 2016 usufruivano di
regimi di sostegno al reddito nelle forme di ammortizzatori sociali.

Degli iniziali 377 lavoratori iscritti nel suo elenco, ex dipendenti di
Medcenter Container Terminal, dopo il reintegro della maggior parte ad opera
del terminalista, attualmente risultano iscritte 37 unità che ora potranno
continuare ad usufruire del pagamento dell’Indennità di Mancato Avviamento
corrisposta dall’Inps per ciascuna giornata non lavorata, compresi gli
assegni familiari e il bonus Renzi.

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Traffico merci in flessione nel 2019

CIVITAVECCHIA – Traffico merci in flessione nel 2019 per il network dei Porti
di Roma e del Lazio, rispetto all’anno precedente. L’Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno centro settentrionale, attribuisce questo calo alla
riduzione delle rinfuse solide dovuta alla sensibile contrazione del traffico
di carbone destinato alla centrale dell’Enel di Torre Valdaliga Nord.

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Tuttavia, durante l’ultima seduta del   Comitato di Gestione e della
Commissione Consultiva per il rinnovo   e il rilascio delle autorizzazioni per
le imprese che svolgono le operazioni   portuali, sono emersi elementi
confortanti per il futuro del cluster   dell’AdSP.

Infatti, dai dati emersi dalle ricognizioni sulle performance delle imprese,
nonché dagli aggiornamenti ai piani operativi prodotti dalle stesse società,
si rilevano alcuni profili competitivi per il futuro, che possono lasciare
spazio ad un cauto ottimismo, sia per quanto riguarda i dati a consuntivo
che per i dati previsionali.

“I mercati che interessano il porto di Civitavecchia sono caratterizzati da
un’instabilità riconducibile a storici fattori esogeni”, dichiara il
presidente dell’AdSp, Francesco Maria di Majo, “tra i quali l’importazione di
carbone per la centrale dell’Enel che, facendo registrare una riduzione di
quasi il 50% rispetto al 2018, ha inciso in maniera significativa sulla
flessione complessiva del traffico di merci solide alla rinfusa nei porti del
network laziale (il traffico di carbone incide, infatti, storicamente per
circa l’80% sull’intero traffico delle rinfuse solide del porto di
Civitavecchia)”.

“In particolare, nel 2019, la flessione del traffico di carbone è stata pari
a circa 1,9 milioni di tonnellate su 2 milioni di tonnellate del calo
complessivo di questo settore, incidendo, quindi, per oltre il 90% sulla
flessione complessiva del traffico di merci solide alla rinfusa. Tale dato
negativo – continua il presidente dell’Authority – è stato comunque attenuato
da alcuni incrementi di traffici di altre merci alla rinfusa che, secondo le
stime dei concessionari, dovrebbero ulteriormente aumentare nel corso del
2020. In particolare, la storica società Traiana, che recentemente ha
beneficiato di un ampliamento dell’area in concessione nel porto di
Civitavecchia e che eseguirà i lavori di riqualificazione della banchina n°
23 in modo da aumentare le proprie capacità operative (principalmente
per merci come il ferrocromo, destinate alle acciaierie di Terni), nel
programma operativo presentato all’AdSp, ha addirittura previsto di
raddoppiare, rispetto al 2019, il tonnellaggio delle merci movimentate”.

“Sempre per quanto riguarda le merci solide alla rinfusa – spiega di Majo –
nel 2019 abbiamo registrato alcuni aumenti importanti, come quello del pet-
coke di circa il 30% e delle categorie ‘prodotti metallurgici, minerali di
ferro’ (+ 3,3%), ‘minerali grezzi cementi e calci’ (+ 8,8%) e ‘fertilizzanti’

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(+ 16%). In particolare, nel porto di Gaeta si segnala il sensibile
incremento della categoria merceologica ‘prodotti metallurgici, minerali,
etc’ che, passando da 27 mila tonnellate nel 2018 a quasi 100 mila
tonnellate nel 2019, si accresce del 270% e quello della categoria ‘minerali
grezzi, cementi, etc’ che si incrementa del 20% pari a 140 mila tonnellate
complessive”.

“Aumenta anche il traffico complessivo di rinfuse solide (+ 11%) del porto
gaetano con buone prospettive di ulteriore crescita per il 2020 in relazione
sia alle nuove imprese autorizzate ex articolo 16, che alla prossima
ultimazione dei lavori di completamento del porto commerciale con la
disponibilità di ulteriori 60 mila mq di piazzali operativi”, precisa il
presidente di Majo.

Si conferma il trend di crescita registrato negli ultimi anni del traffico di
merci movimentate ‘in colli’ (container, mezzi pesanti, palletts, etc) che fa
registrare nel 2019 nuovi record storici tanto per quanto concerne il
traffico complessivo, pari a oltre 6,5 milioni di tonnellate (+ 4,5%), che
per le singole categorie con i ro-ro pari a oltre 5,5 milioni di tonnellate
(+ 5%) e le merci in contenitore che superano la soglia del milione di
tonnellate e dei 100 mila teu movimentati (112.249 per l’esattezza).

Anche il numero complessivo di automezzi sbarcati/imbarcati supera il milione
di unità risultando in crescita tutte le tipologie di automezzi al seguito
dei passeggeri, con i mezzi pesanti che si incrementano del 4,5%.

“L’altro grande mercato del porto di Civitavecchia è quello legato ai ro-ro
ed alle Autostrade del Mare, con quattro imprese che storicamente incidono
sulle performance di questo strategico settore. Mentre per l’automotive i
consuntivi del 2019 hanno fatto registrare un calo del 5%, pari a circa 10
mila auto in meno movimentate, (ma anche qui il dato va letto tenuto conto
del calo della produzione anche dello stabilimento della FCA di Cassino), le
compagnie di navigazione Grimaldi e Grandi Navi Veloci (Gnv), hanno fatto
registrare, invece, incrementi di traffico sia per quanto riguarda i veicoli
cargo, sia, seppur in misura minore, per il transito dei passeggeri, con
previsioni altamente positive per l’anno 2020 anche per quanto riguarda il
segmento dell’automotive”, chiarisce di Majo.

“Diverso il caso della Tirrenia, alle prese con la conclusione della
convenzione con lo Stato per la continuità territoriale con la Sardegna e che

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dovrà rimodulare la propria presenza nello scalo ed affrontare un’altra ed
imprevedibile sfida competitiva”, spiega il numero uno di Molo Vespucci.

Un altro settore che registra segnali di sviluppo è quello della merce
deperibile alimentare, come la frutta fresca esotica in importazione. “In
valori assoluti questa tipologia ha, infatti, quasi raddoppiato la capacità
produttiva e la recente acquisizione dell’interporto pone il magazzino della
frutta della CFFT Spa in una forte posizione competitiva nel quadrante
tirrenico”, chiosa di Majo.

“Infine, è opportuno accennare allo special – cargo (macchinari speciali di
oltre 250 tons ad alta specializzazione tecnica), attività che viene in
particolare curata da una società concessionaria all’interno dell’area
commerciale del porto, “La Grande Meccanica”, specializzata negli assemblaggi
di questi macchinari. Macchinari per il cui carico e scarico, è necessario,
poi, l’intervento delle imprese portuali civitavecchiesi che hanno assunto
una particolare capacità tecnica per questo segmento di nicchia
dall’altissimo valore economico. La predetta società ha rinnovato e
rilanciato il prodotto economico su Civitavecchia, con una crescita robusta
dello special cargo che fa del porto di Roma uno dei più importanti in Italia
nel carico e scarico delle merci ad alta specializzazione e ad alto
tonnellaggio. In considerazione di questo rilancio dell’attività, l’AdSp ha
archiviato la procedura di decadenza che era stata avviata nel 2018 stante la
precedente inattività di tale impresa”, conclude il presidente
dell’Authority.

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Livorno: rinnovate le autorizzazioni
ex art.16

LIVORNO – Il rinnovo delle autorizzazioni ex art.16 relative allo svolgimento
delle operazioni e servizi portuali, è il principale punto all’ordine del
giorno affrontato dal Comitato di Gestione nella seduta di ieri pomeriggio.
La riunione si è aperta con una novita: la presenza del nuovo componente
designato dal Comune di Livorno, il contrammiraglio Umberto Marsili.

“Auguro al comandante Marsili un buon lavoro. Sono convinto che saprà fornire
a questo Ente un utile e valido contributo sulle principali questioni
afferenti i porti del nostro Sistema” ha dichiarato il presidente Stefano

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Corsini, che ad inizio di seduta ha comunicato alcune importanti
informazioni, annunciando in particolare come sia ormai in stato avanzato la
procedura prevista per la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale
nella compagine dell’Interporto Amerigo Vespucci.

“Sono state superate molte criticità – ha detto Corsini –. Il nuovo piano di
impresa dell’Ente prevede infatti che l’aumento di capitale sottoscritto da
parte AdSp sia destinato a investimenti soprattutto nel comparto ferroviario.
Si tratta di un passaggio fondamentale che ci consentirà di portare presto
all’attenzione del Cdg la delibera con la quale si potrà procedere
all’aumento delle quote”.

Il presidente ha inoltre illustrato lo stato di elaborazione dei nuovi
regolamenti sulle concessioni e sul lavoro portuale, in avanzato stato di
completamento. Si è anche messo a disposizione del comitato di gestione il
Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, da adottare nella prossima
seduta del Cdg, per poi essere sottoposto a pubblicazione al fine di
raccogliere le osservazioni del pubblico.

Le autorizzazioni ex art. 16

Per il quadriennio 2020/2023, il Comitato ha concesso le autorizzazioni ex
art.16 per lo svolgimento delle operazioni portuali, alle società F.lli
Bartoli, Grandi Molini Italiani. È stato espresso parere favorevole anche al
rilascio in favore di Sdt (Sintermar Darsena Toscana) di un’autorizzazione
biennale (2020-2021). Rinnovo annuale invece per la Compagnia Portuale di
Livorno, Livorno Reefer Terminal e Sealiv.

Sono dieci le aziende che hanno ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione allo
svolgimento dei servizi portuali, a cui si è aggiunto il via libera al
rilascio di una nuova autorizzazione.

Con riferimento ai porti di Piombino e a quelli elbani, il Comitato di
Gestione ha disposto il rilascio di 5 autorizzazioni di cui 4 rinnovi. Tutti
per la durata di un anno, nelle more della approvazione della nuova
regolamentazione del lavoro portuale, unica per i porti dell’intero sistema
portuale.

Le società interessate sono la Compagnia Portuali di Piombino (rinnovo per
servizi portuali), Tuscany Terminal (rinnovo per servizi portuali), Liberty

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Magona (rinnovo per servizi e operazioni portuali) e Permare (rilascio ex
novo per operazioni portuali).

È stata infine rilasciata definitivamente in favore dell’Enel la concessione
ventennale per la gestione della centrale di Torre del Sale, con un introito
previsto per l’AdSp di più di 5 milioni di euro.

Grande successo del Benetti

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Yachtmaster

VIAREGGIO – Grande successo della tappa europea del ventesimo Benetti
Yachtmaster. Svoltasi dal 19 al 21 Febbraio nell’esclusivo W Hotel di
Barcellona, con oltre 230 partecipanti di cui 102 capitani, 21 crew members,
16 surveyors, 12 owner representatives e 34 partners. Svelata anche la
località della seconda tappa di questa edizione: l’appuntamento è dal 22 al
24 Aprile a Key Largo, in Florida.

Per celebrare il traguardo dei 20 anni del Benetti Yachtmaster che, nel corso
della sua storia, ha accolto più di 2.500 ospiti di cui oltre 1.000
professionisti del settore dello yachting, insieme a quasi 90 sponsor
provenienti da tutto il mondo, è stato istituito un nuovo format. Come
rivelato all’apertura dei lavori da Benedetta Moreno, Benetti Global Head of
Marketing and Communication, quest’anno Benetti ha voluto bilanciare
opportunità di networking e divertimento con momenti strutturati di
apprendimento, promossi in prima persona dai talenti del Cantiere. La prima
tappa ha rispecchiato perfettamente questo equilibrio, alternando
presentazioni, workshop e interviste ad attività di svago e team building.

Primo giorno

I lavori si sono aperti con un caloroso benvenuto e un ringraziamento ai
numerosi partners e ospiti da parte del team Marketing che ha ricordato i
momenti salienti per Benetti dell’ultimo anno, insistendo sull’impegno da
parte del cantiere all’ecosostenibilità, con il supporto di due fondazioni,
Blue Marine & Water Revolution, e il lancio di B.YOND, una nuova categoria di
Expedition progettata secondo la tradizione e i desideri degli armatori. Uno
yacht nato all’insegna di una concreta razionalizzazione dei volumi e degli
ambienti di bordo, che assicura comode e lunghe navigazioni con ridotto
impatto ambientale grazie all’architettura propulsiva E-Mode sviluppata da
Siemens per Benetti.

Il pomeriggio è proseguito con la presentazione di Toby Walker, Sales Area
Manager di Benetti, della flotta di Benetti, l’unico cantiere al mondo in
grado di proporre agli armatori yacht dai 29 agli oltre 100 metri di
lunghezza in materiale composito, alluminio e acciaio che rientrano in cinque
categorie: Class, Oasis, B.Yond, B.Now e Custom.

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Dopo di lui, il noto influencer David Seal, che ha moderato l’evento, ha dato
il via al tanto atteso appuntamento “The Owner’s team perspective”. Sul palco
sono saliti Thomas Jones, capitano del Giga yacht Benetti M/Y “Lionheart”, 90
metri e Rory Marshall, Marine Coating Consultant. Jones ha condiviso la sua
esperienza raccontando del percorso di crescita professionale che lo ha
portato a diventare Capitano di uno dei più famosi yacht al mondo, sinonimo
di eleganza senza tempo, artigianalità e Made in Italy targati Benetti. Al
grido di “Find the Owner not the Boat”, davanti ad una platea di colleghi e
professionisti del settore, Jones ha spiegato quali sono gli aspetti più
complicati nella gestione di un equipaggio di 45 persone (31 a bordo + 14 per
i turni) e quanto sia importante creare un ambiente di lavoro familiare,
instaurando anche un rapporto di fiducia con l’armatore. Marshall ha quindi
approfondito le tematiche relative al rivestimento degli scafi dei
superyacht, tra i quali M/Y “Lionheart”, spesso soggetti a usura per via
delle intemperie e del tempo, e che richiedono il rispetto di elevati
standard di qualità.

Contemporaneamente, alcuni ospiti hanno partecipato al workshop “Guest Host –
Body – Mind – Soul” organizzato insieme a Gillian Kennedy – The Wellness
Gypsy, riconosciuta Holistic Nutrition & Lifestyle Coach.

Tutti i partecipanti allo Yachtmaster si sono infine riuniti per una cena
presso l’Eclipse Club, l’esclusivo bar al ventiseiesimo piano del W Hotel,
dove hanno avuto modo di fare network e scambiare opinioni, per poi
concludere il primo giorno di appuntamenti con un live music cocktail a
Marina Port Vell.

Seconda giornata

Insieme al management Benetti, che ha messo a disposizione di tutti gli
ospiti la propria esperienza, era presente David Seal che ha moderato anche
la seconda giornata di incontri. Una serie di workshop ha approfondito ogni
aspetto del ciclo di vita di un Custom yacht: dall’engagement con il cliente
al design, passando per la progettazione e la costruzione, fino ad arrivare
alla centralità del cliente anche nei momenti successivi alla consegna, fase
a cui sono dedicati i servizi di Lusben e Yachtique le divisioni del Gruppo
dedicate rispettivamente al refit&repair e agli armatori, nel décor e
nell’interior design.

Sempre a dimostrazione di come questa ventesima edizione dello Yachtmaster

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Benetti sia stata un appuntamento pensato per dimostrare che il cliente è al
centro dell’attenzione anche dopo la consegna dello yacht, il secondo giorno
in calendario ha previsto workshop dedicati agli equipaggi e alle loro
attività. Tre membri della IYCA (Italian Yacht Chef Association) hanno
realizzato dimostrazioni dal vivo su come gestire al meglio la cucina di un
mega yacht sia dal punto di vista organizzativo sia da un punto di vista
qualitativo ed estetico; Kiyra Rathbone, The Green Stewardess, ha mostrato
quali risorse sfruttare e quali trucchi possono essere usati per gestire lo
yacht in modo più ecosostenibile.

La giornata si è conclusa con una esclusiva celebrazione, seguita da una cena
di gala all’interno del Museu Marítim de Barcelona. Simbolicamente, l’orario
di inizio della cena è stato fissato alle 20,20 del giorno 20 Febbraio 2020:
un modo per rendere ancora omaggio alla ventesima edizione dello Yachtmaster,
celebrato con una festa nel complesso dell’Arsenale Reale, nella zona del
Porto Vecchio.

Giornata conclusiva

Approfittando dell’ospitalità di Barcellona, per molti anni capitale mondiale
dei graffiti grazie al grande numero di artisti di talento che hanno scelto
le sue strade per esprimere la propria arte, il terzo giorno del Benetti
Yachtmaster è stato dedicato al team building, organizzando una visita
guidata nel distretto di Ciutat Vella. Durante una sessione, tutti gli
ospiti, divisi in squadre, hanno realizzato quadri in chiave cubista su temi
legati alla storia passata, presente o futura di Benetti, rappresentando il
Custom yacht dei sogni e ispirandosi all’arte di Pablo Picasso, Salvador Dalì
e Antoni Gaudì, tre iconici artisti del 900 la cui storia è legata a filo
doppio alla città di Barcellona. Una giuria di esperti ha giudicato
l’operato, assegnando premi e riconoscimenti ai quadri che hanno raggiunto,
dal punto di vista qualitativo e dello spirito di squadra che si è creato, la
giusta armonia estetica.

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