Confermati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite - Il Discorso
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Confermati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite Sabato 6 marzo appuntamento con le due gare pro maschile e femminile che si svolgeranno nell’ormai tradizionale percorso con partenza e arrivo a Siena. Le dichiarazioni del vincitore dell’edizione 2020 Wout van Aert. Milano, 5 febbraio 2021 – Ufficializzati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite. Dopo le edizioni del 2020 collocate nel mese di agosto, le due prove del calendario
UCI WorldTour e UCI Women’s World Tour tornano a marzo, sabato 6. Le due gare, come da tradizione degli ultimi anni, partiranno da Siena e si concluderanno nell’incomparabile scenario di Piazza del Campo, rispettivamente dopo 184 e 136 km. 15a STRADE BIANCHE – 184 km, 11 tratti di Strade Bianche (63km) Partenza ore 11.40, arrivo ore 16.30 circa La “classica del Nord più a sud d’Europa” è ormai una gara chiave del calendario UCI WorldTour. L’ultimo corridore ad imporsi in Piazza del Campo è stato il belga Wout van Aert, vincitore poi anche dell’edizione 2020 della Milano-Sanremo – replicando le doppiette realizzate da Julian Alaphilippe nel 2019, Michał Kwiatkowski nel 2017 e Fabian Cancellara nel 2008. 7a STRADE BIANCHE WOMEN ELITE – 136 km, 8 tratti di Strade Bianche (31.4km) Partenza ore 9.10, arrivo ore 13.15 circa Anticipa di qualche ora la gara maschile e si preannuncia come una delle corse più spettacolari dell’anno sia per il suo tracciato, unico nel panorama mondiale, sia per la partecipazione di altissimo livello tecnico. Le ultime due edizione sono state vinte da Annemiek van Vleuten.
DICHIARAZIONI Il vincitore dell’edizione 2020 Wout van Aert ha detto: “Le mie vittorie alle Strade Bianche e alla Milano-Sanremo sono stati due momenti davvero speciali della scorsa stagione. Eravamo in un periodo molto intenso, subito dopo la ripresa delle corse. Passare da un successo all’altro è stata un’esperienza unica. Dopo i Mondiali di ciclocross della scorsa settimana mi sono riposato qualche giorno. Poi ho iniziato la preparazione per la nuova stagione. Il mio obiettivo principale per la prima parte saranno le gare di un giorno. Non vedo l’ora che arrivi il blocco di corse italiane. Dopo le Strade Bianche sarò al via anche della Tirreno-Adriatico.” Il Sindaco di Siena Luigi De Mossi e l’Assessore al Turismo Alberto Tirelli hanno dichiarato: “Un evento a cui questa Amministrazione ha creduto fin dal momento del suo insediamento. Attraverso un accordo triennale con RCS Sport abbiamo insieme stabilito le modalità di valorizzazione di questa manifestazione che rappresenta una grande opportunità di promozione di Siena e del suo territorio a livello internazionale. L’attenzione che stiamo rivolgendo al turismo all’aria aperta e in particolare al mondo del Bike trova in iniziative sportive come questa un eccezionale strumento promozionale”. Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha dichiarato: “Con Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite confermiamo il percorso ormai consolidato che da qualche anno ha contribuito a rendere la Classica del Nord più
a sud d’Europa un punto di riferimento tra le grandi corse del panorama internazionale. Con l’Amministrazione di Siena abbiamo instaurato da tempo un rapporto di collaborazione che ci permette di organizzare una delle corse più amate dai corridori e dai tifosi e attraverso la quale poter promuovere nel mondo i luoghi unici del territorio Senese, a partire dallo scenario incomparabile di Piazza del Campo.” DESCRIZIONE DEI PERCORSI PERCORSO MASCHILE Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 63 km di strade sterrate divise in 11 settori (dei quali 8 sono in comune con la corsa femminile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. Partenza da Siena, primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2.1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e
un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (5.5 km, presente sin dalla prima edizione, l’ex-secondo settore del percorso in origine) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento. Pochi chilometri dopo si affronta la salita di Montalcino, la seconda asperità di giornata (4 km, 5%). Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11.9 km) e 6° (8.0 km) settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi. A Monteroni d’Arbia inizia il 7° settore sterrato di San Martino in Grania (9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. A Ponte del Garbo (Asciano) inizia l’8° settore sterrato (11.5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze). Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 9° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera sempre su asfalto Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il 10° e penultimo settore (2.4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%). Pochi chilometri dopo è posto l’11° e ultimo tratto sterrato (1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita dal una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe. Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo.
Ultimi km Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 in discesa al 7%, traguardo pianeggiante. Annemiek van Vleuten sul podio delle Strade Bianche Women Elite con Maví Garcia e Leah Thomas PERCORSO FEMMINILE Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti poco più
di 30 km di strade sterrate divise in 8 settori (tutti comuni alla corsa professionisti) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie. Partenza da Siena, primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2.1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (5.5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine, presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento. A Monteroni d’Arbia inizia il 5° settore sterrato di San Martino in Grania (9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino alla immissione nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale. Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 6° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il 7° e penultimo settore (2.4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%). Pochi chilometri dopo è posto l’8° e ultimo tratto sterrato (1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe. Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo. Gli ultimi chilometri saranno gli stessi della prova maschile. #StradeBianche FOTO CREDIT: LaPresse
Campionati del mondo di sci a Cortina: è un infermiere il responsabile della gestione degli eventuali casi Covid Campionati del mondo di sci di Cortina: la responsabilità dell’organizzazione in caso si identifichino casi positivi al Covid-19 è affidata a un infermiere. Luigi Pais dei Mori, infermiere legale libero professionista e presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Belluno si è occupato fin dall’inizio della pandemia in Italia, di indagini epidemiologiche nell’Unità di Crisi COVID-19 dell’AULSS 1 Dolomiti ed è stato scelto dalla Fondazione Cortina 2021 per occuparsi della gestione dei casi positivi che eventualmente emergeranno attraverso i vari filtri previsti dal protocollo di prevenzione. Per i Mondiali di Sci Alpino di Cortina 2021 è stato elaborato un complesso protocollo COVID, validato dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, che fa della prevenzione del contagio il focus dello sforzo organizzativo della Fondazione Cortina 2021. I partecipanti saranno “isolati” secondo il principio delle “bolle”, proposto dalla FIS, gruppi di lavoro omogenei cioè, che devono limitare al minimo i contatti e la condivisione di spazi fisici durante l’evento. Le bolle sono contraddistinte da vari colori, che sono declinati in tutto il materiale informativo e nella cartellonistica per identificare fisicamente gli spazi delle
varie venue adibiti a ciascun gruppo. I gruppi individuati sono: Bolla rossa: team (atleti, allenatori, medici delle squadre, fisioterapisti, skiman, accompagnatori), personale della FIS, della giuria, del personale addetto al cronometraggio, SRS, personale addetto all’antidoping, personale medico e sanitario del soccorso; Bolla gialla: media, quali giornalisti, fotografi, operatori dell’host broadcaster, operatori dei broadcaster esteri; Bolla blu: staff dell’organizzazione, volontari, personale di supporto, Forze dell’Ordine, fornitori Bolla verde: guest, ospiti, autorità. “Il campionato del Mondo di sci alpino – dichiara Luigi Pais dei Mori – rappresenta un evento importante e la sua organizzazione mira al perfetto svolgimento di un evento già memorabile di per sé: lo svolgimento in tempi di pandemia rappresenta un unicum nella storia e la macchina organizzativa deve necessariamente essere pronta e perfettamente tarata per garantire la sicurezza di tutti, dagli atleti allo staff a tutte le 6.000 persone coinvolte nei vari aspetti sanitari, logistici e tecnici”. L’attività di Pais dei Mori e dello staff che coordina prevede la presa in carico del caso positivo, del suo isolamento, del contact tracing, della definizione di contatto e dei conseguenti provvedimenti contumaciali da esplicitare ed implementare, anche tramite i 3 COVID Hotel previsti. Gli aspetti di gestione prevedono anche la sorveglianza sanitaria, la negativizzazione e la previsione del rimpatrio,
con tutte le complessità conseguenti. “Decisamente una sfida importante – conclude Pais dei Mori – ed una occasione unica per portare l’Infermieristica italiana nella gestione di un evento che tutti abbiamo tanta voglia di vincere. Sotto tutti gli aspetti”. 104° Giro d’Italia: la Regione Piemonte ospiterà la Grande Partenza. Nelle vie di Torino la cronometro di apertura Sabato 8 maggio il via della Corsa Rosa nel capoluogo
piemontese. Domenica 9 tappa adatta ai velocisti da Stupinigi (Nichelino) a Novara seguita dalla Biella – Canale. Nell’ultima settimana la Regione Piemonte tornerà protagonista con l’inedito arrivo in salita all’Alpe di Mera (Valsesia) e la partenza da Verbania. Il video messaggio di Filippo Ganna. Milano, 4 febbraio 2021 – A 10 anni di distanza dall’ultima volta, e nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro d’Italia. La prima frazione sarà una cronometro individuale di 9 chilometri per le vie di Torino; la seconda una tappa adatta ai velocisti da Stupinigi (Nichelino) a Novara (173 chilometri) mentre la terza partirà da Biella per terminare a Canale dopo 187 km (tappa mossa adatta ai finisseur o ai colpi di mano). La Regione Piemonte sarà interessata ancora nella parte finale del Giro. Infatti la 19^ tappa vedrà l’arrivo in salita sull’Alpe di Mera in Valsesia e il giorno seguente la partenza da Verbania. La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (Photo Credits: Regione Piemonte) LE TAPPE DELLA GRANDE PARTENZA
Tappa 1: Torino-Torino TISSOT ITT (9.0 km) Tappa interamente cittadina. Si parte da Piazza Castello per portarsi lungo il Po e attraversare il parco del Valentino. Superato il Po la corsa si immette in corso Casale dove resta perfettamente rettilinea fino all’arrivo accanto alla Gran Madre sotto la collina di Superga. Tappa 2: Stupinigi (Nichelino) – Novara (173 km) Tappa prevalentemente pianeggiante. Partenza dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi per toccare dopo pochi chilometri un altro castello Sabaudo a Racconigi. Si transita poi da Santena, città dove riposa Camillo Benso Conte di Cavour a 160 anni dalla scomparsa. Si affrontano facili ondulazioni attraverso il Monferrato fino a entrare nella pianura Padana per raggiungere il traguardo di Novara. Tappa 3: Biella – Canale (187 km) Tappa mossa adatta ai finisseurs. Parte iniziale pianeggiante per portarsi dalla città di Biella fino alle pendici dell’Appennino. Superata Asti iniziano le asperità con un susseguirsi di salite di cui alcune classificate GPM. Dopo la città di Alba e prima dell’arrivo, resteranno da affrontare ancora alcuni denti, ripidi ma brevi che costituiranno la rampa ideale per chi vorrà sorprendere il gruppo. CURIOSITA’ E STATISTICHE Per la terza volta Torino ospita la Grande Partenza del Giro d’Italia (1961 – centenario dell’Unità d’Italia e 2011 – 150° Anniversario dell’Unità d’Italia). Stupinigi è sede di partenza inedita per la Corsa Rosa mentre Novara è stata sede d’arrivo solo una volta nel 1968 (vittoria di Eddy Merckx che indossò la sua prima Maglia Rosa al Giro d’Italia). Biella è sede di partenza per la sesta volta (la prima nel 1963, l’ultima nel 2007), mentre Canale è sede inedita di arrivo. L’Alpe di Mera in Valsesia è sede d’arrivo inedita per
il Giro. Verbania è sede di partenza per la quarta volta (precedenti 1952, 1992 e 2011). Il video messaggio del Campione del Mondo a Cronometro Filippo Ganna (per guardare il video cliccare qui) DICHIARAZIONI Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Fabrizio Ricca, Assessore allo Sport della Regione Piemonte hanno dichiarato: “Quest’anno avremo un Giro d’Italia molto piemontese che attraverserà città, campagne e montagne, portando in ogni angolo della nostra Regione la magia di una competizione tra le più amate dagli italiani. Siamo orgogliosi di ospitare una gara che rappresenta la storia del ciclismo e di farlo offrendo un panorama unico per la competizione. Tutte le diverse condizioni di strada che gli atleti si troveranno ad affrontare incastrano perfettamente con la ricchissima morfologia del nostro territorio”. Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha detto: “Nel 160esimo Anniversario dell’Unità d’Italia non potevamo che scegliere il Piemonte e Torino, prima capitale italiana, per la Grande Partenza del Giro 104.
Si inizia con tre tappe che mostreranno il Piemonte nella sua totalità, anche luoghi che non sono usuali nel racconto del ciclismo, perché il Giro d’Italia non è sono un evento sportivo ma veicolo di promozione turistica e del territorio. Con la Regione Piemonte e con la Città di Torino c’è un rapporto di collaborazione ormai consolidato, non solo con la Corsa Rosa ma anche con altre manifestazioni di RCS Sport.” La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (Photo Credits: Regione Piemonte) #Giro Photo Credits: LaPresse
ROBERTO SCOPEL ASSIEME A “GIOCACONILCUORE” PER IL 2021 SCOPEL ASSIEME A GIOCACONILCUORE PER IL 2021 La collaborazione nata durante la seconda edizione di Scopel Day, dello scorso anno, si rafforza ed il pilota di Possagno sosterrà l’associazione anche in campo gara. Possagno (TV), 03 Febbraio 2021 – I motori iniziano a scaldarsi ed i piloti a prepararsi per una stagione agonistica 2021 desiderosa di cancellare in fretta quanto vissuto nel recente passato. Prima di infilarsi tuta, casco e guanti Roberto Scopel ha confermato, ancora una volta, la propria sensibilità verso le persone meno fortunate, stringendo un accordo con l’Associazione Giocaconilcuore odv che lo vedrà portacolori, dopo la seconda edizione di Scopel Day, anche in campo gara, facendosi promotore delle attività della struttura presieduta da Giorgio Silvestrin. “I campioni non si costruiscono in palestra” – racconta Silvestrin – “ma si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere resistenza fino all’ultimo minuto, devono essere un pò più veloci, devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità. Mi piace ricordare questa frase del grande Muhammad Ali parlando di Roberto Scopel perchè ritengo che nello sport chiunque possa, dal punto di vista tecnico, elevarsi, se è in possesso di doti naturali, ma per essere grandi nella vita normale, quella da uomo più che da campione, ci vogliono altre cose. Un desiderio, un sogno, una visione appunto. Roberto, all’ultimo Scopel Day, decise di istituire, assieme alla mamma di Aurora, una raccolta fondi da destinare ai progetti della nostra associazione, che segue bambini in case di accoglienza, attività in reparti ospedalieri tra cui oncologia pediatrica e creazione di smile room dove esista un disagio. La nostra è una piccola associazione ma ciò che facciamo lo facciamo con grande passione e dedizione ed è proprio durante il nostro incontro, avvenuto a casa dei genitori di Aurora, che probabilmente è scattata la scintilla. Roberto si è messo a disposizione per aiutarci nelle nostre
iniziative e, con grande orgoglio, accettiamo di unire le nostre forze. Siamo davvero felici in quanto Roberto, oltre ad un grande e riconosciuto campione di sport, si è dimostrato un uomo dal cuore grande, rivolto verso il prossimo. Siamo davvero felici che un campione come Roberto Scopel sia alfiere della nostra associazione e che porti i nostri colori sulla propria macchina. Siamo sicuri che tutto questo porterà fortuna a noi ed anche a lui. Quel bimbo con il palloncino, simbolo di Giocaconilcuore, rappresenta come a tutti noi basti un alito di vento per modificare il corso della nostra vita. Da noi tutti e dai nostri bambini un grandissimo forza Roberto, vai e vinci per noi.” Gli fa eco il pilota di Possagno, neo portabandiera dell’Associazione Giocaconilcuore odv. “Ho conosciuto l’associazione all’ultima edizione di Scopel Day” – racconta Scopel – “e, nonostante questa non si sia disputata per i motivi che tutti sappiamo, abbiamo avuto modo di incontrarci, verso la fine dello scorso anno, per consegnare quanto avevamo ricavato dalla nostra raccolta fondi. Ho potuto apprezzare le belle iniziative che questa associazione porta avanti ma quello che più mi ha colpito è che qui tutti sacrificano gran parte del loro tempo libero per aiutare e per fare del bene. Potrebbero usarlo per il proprio benessere personale ma ci rinunciano. Un grande valore umano. Sono proprio felice di poter correre con i loro colori.” 56^ Tirreno-Adriatico: sette tappe per una corsa che promette spettacolo
La Corsa dei due Mari, che partirà anche quest’anno da Lido di Camaiore, prevede tre tappe adatte ai velocisti, due per finisseur tra cui quella dei Muri con arrivo a Castelfidardo, un traguardo in salita a Prati di Tivo e la cronometro finale di San Benedetto del Tronto che cambia il suo percorso rispetto agli ultimi anni. Il messaggio di Vincenzo Nibali. Milano, 2 febbraio 2021 – Dal 10 al 16 marzo la Tirreno – Adriatico vivrà la sua 56esima edizione toccando
cinque regioni dell’Italia centrale tra cui la Toscana, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e le Marche. IL PERCORSO La prima frazione, che partirà e si concluderà a Lido di Camaiore dopo 156 km, sarà adatta alle ruote veloci del gruppo anche se ci sarà il Monte Pitoro da scalare tre volte nelle fasi iniziali di corsa. Il giorno seguente, da Camaiore a Chiusdino km 226, ci sarà una seconda tappa lunga, mossa e articolata specialmente nella seconda parte con un arrivo adatto ai finisseur. La terza frazione da Monticiano a Gualdo Tadino di 189 km risulta ondulata nella prima parte e pianeggiante nella seconda anche se un arrivo in volata non è scontato visto che il rettilineo finale è in leggera salita con pendenze intorno al 4%. Sabato 13 ecco l’arrivo in salita a Prati di Tivo. Tappa breve ma intensa (148 km con partenza da Terni). Prima ascesa alla Forca di Arrone per entrare nella piana reatina. Segue l’attraversamento di Rieti per affrontare poi la Sella di Corno seguita dalla lunga discesa verso l’Aquilano. Si affronta quindi la salita al Passo Capannelle. La discesa successiva, di quasi 30 km, è caratterizzata da molte curve e due lunghe e ben illuminate gallerie. La salita finale verso la stazione sciistica conta 22 tornanti ed è lunga 14.5 km. Pendenza media al 7% con punte fino al 12%. Domenica 14 è prevista la “Tappa dei Muri” da Castellalto a Castelfidardo (205 km). Dopo il via si percorrono circa 100 km su strade ampie e rettilinee (prevalentemente lungo la costa) per raggiungere Castelfidardo dove, dopo un primo passaggio attraverso la Selva della Battaglia si entra nel circuito di 23 km circa da ripetere 4 volte. Il circuito è caratterizzato da un susseguirsi di muri e discese con un solo breve tratto pianeggiante, circa a metà. Il primo muro (dove ogni passaggio è classificato GPM) presenta per lunghi tratti nel finale pendenze attorno al 18%. Ultimi chilometri con diversi saliscendi con pendenze a salire anche in doppia cifra dopo
San Rocchetto. Ultimo chilometro articolato nell’abitato di Castelfidardo sempre in marcata salita. La Castelraimondo – Lido di Fermo (169 km) sarà l’ultima chiamata per i velocisti prima della cronometro di chiusura a San Benedetto del Tronto. Cronometro individuale di 11.1 km con percorso nuovo rispetto agli ultimi anni. Partenza dallo Stadio delle Palme e passaggio sotto la ferrovia per portarsi sulle strade del percorso classico, ma con direzione opposta. Si scende verso Porto d’Ascoli per poi giungere in Piazza Salvo d’Acquisto e con un giro di boa risalire il lungomare verso nord. Dopo il porto si risale ancora verso Grottammare per girare attorno al vecchio stadio e dirigersi a sud per raggiungere l’arrivo. DICHIARAZIONI Stefano Allocchio, Direttore di Corsa di RCS Sport, ha dichiarato: “Abbiamo costruito un percorso sulla falsa riga di quello dello scorso anno con tappe adatte alle caratteristiche di ogni corridore. Crediamo che questa formula sia vincente perché ci permette di mostrare al mondo, oltre ad uno spettacolo sportivo di altissimo livello, anche territori unici con scenari che cambiano e vanno dalle località di mare a quelle dell’entroterra fino a quelle di montagna. Un ringraziamento particolare va a tutte le istituzioni coinvolte che, anche in un periodo così complicato, si sono adoperate per far si che la Tirreno-Adriatico si possa svolgere regolarmente e in tutta sicurezza”.
Vincenzo Nibali in azione alla Tirreno-Adriatico, corsa che ha vinto nel 2012 e 2013 Vincenzo Nibali, due volte vincitore della Corsa dei Due Mari, ha detto: “La Tirreno-Adriatico è un must del mio calendario di inizio anno, un banco di prova a cui difficilmente ho saputo rinunciare. È stata una gara che mi ha dato grandi soddisfazioni, come nel 2012 e 2013, ma è anche servita per darmi la scossa per il prosieguo della stagione. E poi, c’è una cornice unica come il centro Italia, che ben conosco. Dalla Toscana, dove mi sono consacrato come giovane corridore, alle Marche, un territorio stupendo che ho imparato ad amare recentemente, senza dimenticare regioni come Umbria, Abruzzo o Lazio. Anche quest’anno, sarò più che felice di essere al via”. #TirrenoAdriatico Photo Credits: LaPresse Press Ciclismo RCS Sport
Spopola il video promozionale del 36° Rally Bellunese Mentre fervono i preparativi in vista dall’appuntamento con la 36^ edizione, il Rally Bellunese conferma alla grande la propria popolarità sui social con circa 3000 visualizzazioni totali. Già dopo sole ventiquattro ore dalla sua pubblicazione sui canali dedicati Instagram e Facebook (@rallybelluneseofficial), il nuovo video di presentazione dell’evento, che si svolgerà il 17 e 18 aprile prossimi, aveva registrato numeri record: oltre 2100 visualizzazioni totali, 882 su Instagram e 1300 su Facebook. Un successo che in casa Tre Cime Promotor asd spiegano così: “Per la realizzazione del video emozionale che promuove la gara ci siamo affidati ad un autentico professionista del settore: Mattia Collavino, fondatore di Rallyciak. Oltre ad essere un grande e competente appassionato di rally, Mattia è molto bravo a montare le immagini di cui dispone e ad assemblarle con musiche e suoni che rendono il tutto molto coinvolgente. Il video prodotto per il 36° Rally Bellunese si snoda con un ritmo incalzante, come se chi lo guarda fosse lui stesso impegnato in corsa. Proprio per questo la presentazione della gara risulta davvero accattivante e centrata. I numeri di visualizzazioni registrati in poco tempo sui nostri canali social sono molto interessanti, ci spronano a proseguire con entusiasmo il nostro impegno e indicano che il lavoro imbastito con dedizione da Francesco Bona, il nostro giovane Social Media Manager, sta andando nel verso giusto”. Link al video: https://youtu.be/tHOax323YFE Intanto, mentre il presidente Achille “Brik” Selvestrel ed
alcuni fra i suoi più stretti collaboratori come Michele Coletti e Paolo Scarton, hanno già proficuamente incontrato i sindaci dei comuni interessati dal passaggio della corsa (Limana, Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore), oltre che l’Assessore allo sport di quello di Belluno, Marco Bogo, c’è stata la conferma che anche il 36° Rally Bellunese, come avviene dal 2017, renderà con semplicità un sentito e commosso omaggio a Maurizio Da Lan, l’appassionato amico e collaboratore di Tre Cime Promotor, prematuramente scomparso quattro anni orsono. La scelta giusta, condivisa da tutti i componenti dello staff, per ricordarlo. Quest’anno, dopo oltre quattro lustri felicemente trascorsi a Santa Giustina, la sede di partenza ed arrivo del Rally Bellunese si sposteranno nella zona industriale di Lentiai, in Comune di Borgo Valbelluna. Non si tratta di una decisione assunta per dissapori con chicchessia, né per rinnegare qualcosa o, peggio, per volontà di cancellare il passato. Nulla di tutto questo. Semplicemente si tratta di una scelta forzata, dovuta ad esigenze logistiche conseguenti all’obbligo, per ogni organizzatore, di rispettare lo specifico Regolamento di settore e il Protocollo sanitario emanati da ACI Sport, tenendo conto delle disposizioni governative riguardanti l’emergenza Covid-19. In merito, Tre Cime Promotor asd è convinta di aver agito per il meglio al fine di garantire, nel pieno rispetto delle regole succitate, lo svolgimento di una manifestazione del rilievo e dell’importanza del Rally Bellunese, valido per la Coppa Rally quarta zona, con coefficiente 1,5.
Goccia di Carnia è l’acqua ufficiale di Cortina 2021 L’azienda friulana è Regional Supporter dei Mondiali di Sci Alpino Goccia di Carnia è Regional Supporter di Cortina 2021, i Campionati Mondiali di Sci Alpino che si svolgeranno sulle piste della regina delle Dolomiti dal 7 al 21 febbraio. L’acqua che sgorga dal cuore delle Alpi Carniche sarà quindi l’acqua ufficiale dell’evento più atteso dell’inizio anno, il primo grande appuntamento sportivo in tempo di pandemia, che coinvolge 700 atleti e 3.500 addetti ai lavori per offrire un gran “spettacolo sportivo” a 500 milioni di persone nel mondo. Per l’azienda friulana si tratta di una sponsorizzazione importante e prestigiosa che segna un nuovo step nel percorso di visibilità del marchio attraverso lo sport. “Siamo davvero orgogliosi che Goccia di Carnia sia l’acqua ufficiale di un appuntamento internazionale così importante. – commenta l’amministratore delegato Samuele Pontisso. Questa sponsorizzazione ha un duplice valore per la nostra azienda: non è solo un volano strategico per rafforzare la notorietà del nostro marchio sul territorio nazionale e all’estero, ma è soprattutto un segnale positivo nel supportare un evento simbolo di ripresa, forza e capacità organizzativa dell’Italia
e del mondo dello sport che, a tutti i livelli, è stato molto sacrificato dall’emergenza sanitaria ancora in corso. I migliori valori dello sport, la valorizzazione del territorio e il rispetto delle risorse fanno parte del nostro dna aziendale da sempre e li ritroviamo ulteriormente rafforzati nell’essere supporter di Cortina 2021.” Fondata nel 1972, Goccia di Carnia è una delle fonti d’acqua oligominerale più ricche d’Europa. Sgorga a 1370 metri di quota dalla Sorgente di Fleons (UD), riparata da estesi boschi di larici che ne proteggono l’equilibrio ambientale. I valori in etichetta di Goccia di Carnia sono una garanzia dell’alta qualità e della purezza dell’acqua: residuo fisso particolarmente equilibrato (64,8 mg/l), pH elevato (8,2) e nitrati quasi inesistenti (inferiori a 0,01 mg/l), indicatore di assenza di inquinamento nell’area della fonte.
Liski in pista ai Mondiali di Cortina: iniziati gli allestimenti L’azienda è “Fornitore tecnico” e Sponsor Liski Sport Equipment ha iniziato ad allestire i pendii che tra pochi giorni ospiteranno i Campionati Mondiali di sci alpino. L’azienda della Bergamasca è “Fornitore tecnico” di Cortina 2021 e sarà al fianco degli uomini di pista con 5 tecnici specializzati, pronti a intervenire e ad assistere gli organizzatori della kermesse internazionale. La collaborazione tra Liski Sport Equipment e Fondazione Cortina 2021 è iniziata da tempo, prima con la fornitura della tradizionale tappa femminile di Coppa del Mondo, poi con l’aggiunta dei Campionati Italiani Assoluti e delle Finali di Coppa del Mondo, quest’ultime cancellata dalla pandemia. Entusiasmo negli uffici di Brembate, fermento nel magazzino dell’azienda, che nelle scorse settimane ha gestito la partenza di 10 autoarticolati carichi di attrezzature sportive e di sicurezza. Lungo le 5 piste che ospiteranno le gare da medaglia e quelle di qualificazione ci saranno 2.000 metri di transenne Limit, 16,5 chilometri di reti di protezione di tipo B, 5 chilometri di reti di tipo BC, 6,2 chilometri di reti C, circa 200 materassi protettivi ad aria e in gommapiuma per le piste e il parterre d’arrivo e 3 strutture a traliccio per il sostegno dell’arco di arrivo. In pista anche 2.000 pali da slalom. Diego Osvaldo Parigi, Ceo di Liski Sport Equipment: «Siamo orgogliosi di essere stati scelti per questo grande evento. Ancora più felici essere “Fornitori tecnici” in una rassegna italiana, al fianco di uno staff con cui nel tempo abbiamo instaurato un grande rapporto di collaborazione. Siamo pronti per questa sfida, i nostri tecnici sono in pista per gli allestimenti delle attrezzature che dovranno garantire la sicurezza agli atleti, da sempre la nostra priorità». Liski a Pechino 2022
Liski ha conquistato anche la Cina, dove già in estate ha lavorato sulle piste dei prossimi Giochi Olimpici. A Pechino, nel 2022, attrezzature firmate Liski Sport Equipment saranno presenti nelle venue che ospiteranno sci alpino (gare tecniche e di velocità), snowboard, freestyle, salto con gli sci, fondo e biathlon. Liski in Coppa del Mondo Oltre ai Campionati Mondiali di Cortina, Liski Sport Equipment, insieme anche ai partner internazionali, ha fornito pacchetti di sicurezza per le principali gare dei circuiti di Coppa del Mondo: Sölden, Lech/Zürs, Levi, Santa Caterina Valfurva, Alta Badia, Sankt Anton, Flachau, Bansko, Zagabria, Garmisch-Partenkirchen, Adelboden, Kitzbuehel, Kranjska Gora, Semmering, Bormio, Kronplatz, Passo San Pellegrino. In pista con alcune attrezzature anche a Crans Montana, Åre, Schladming, Val Gardena, Madonna di Campiglio, Lenzerheide. Firmate Liski anche le gare di Coppa del Mondo di Chiesa Valmalenco (snowboard), Lahti (sci nordico), Oberhof e Anterselva (biathlon). Credit photo: Pentaphoto/OC Cortina 2021 Sebastien Ogier sbanca il Rallye Monte-Carlo per l’ottava volta. E così Sebastien Ogier, navigato dal fido Julien Ingrassia, ha nuovamente piazzato la sua zampata vincente sul Rallye Monte- Carlo con la Toyota Yaris WRC Plus del Team Gazoo Racing.
Il campione transalpino forte della sua esperienza (7 titoli mondiali non si vincono a caso) e del fatto di guidare sulle strade di casa – ma aggiungiamo anche da una vettura che l’ha assecondato alla perfezione – ha vinto infatti per l’ottava volta il rally più famoso al mondo aggiudicandosi ben 9 prove speciali delle 14 disputate. Bisogna dire però che, anche a causa della pandemia, il Monte- Carlo visto quest’anno è stato un rally piuttosto anomalo sotto molti punti di vista, ad iniziare dall’assenza del pubblico al quale è stata negata la possibilità di recarsi in prova oltre che, ovviamente, anche alle fasi di partenza, arrivo e alle assistenze della gara; una scelta forse condivisibile in relazione al dilagare della pandemia ma che, a torto o a ragione, ha comunque snaturato l’essenza del rally: un rally senza pubblico è qualcosa di innaturale che cozza contro l’idea di una manifestazione che nell’immaginario collettivo esalta le folle a bordo strada. Faceva tristezza poi vedere le immagini delle premiazioni della Power Stage a Entrevaux con i piloti sul podio accompagnati dai pochissimi
applausi degli addetti ai lavori e nessuno spettatore a far da cornice ad un momento che dovrebbe rappresentare l’apoteosi del rally. Un rally di Monte-Carlo anomalo anche per quanto riguarda orari e prove, il Monte 2021 ha dovuto ridimensionarsi parecchio – sempre causa Covid – anticipando gli orari di partenza delle PS e cancellandone una per far si che il coprifuoco potesse venire rispettato, quindi niente prove in notturna e un chilometraggio totale che alcuni hanno definito “stitico” hanno caratterizzato questa edizione di un rally che però, nonostante tutto, è andato in scena ed ha dato il via al Campionato del mondo 2021. Forse un Monte-Carlo non anomalo invece per quanto riguarda il meteo e le condizioni stradali, ma una edizione con un meteo così avverso non si vedeva da tempo, con pioggia, fango, neve e ghiaccio che mutavano in contiuazione a condizionare la gara, ne sa qualcosa il finlandese Teemu Suninen autore di una rovinosca uscita di strada sul bagnato della prima prova speciale del rally con la Ford Fiesta di M-Sport, uscita che
probabilmente gli costerà il licenziamento. Ecco come si è ridotta la Fiesta WRC di Teemu Suninen dopo la rovinosa uscita di strada Dopo l’acuto iniziale di Ott Tanak (Hyundai i20 WRC Plus) il pluricampione Ogier ha iniziato a pestare sull’accelleratore lasciando ben poche speranze ai rivali, neanche una foratura sulla PS 6 è riuscita ad estromettrlo dai giochi, nella prova successiva il miglior tempo è stato nuovamente il suo. Seb Ogier non si è fatto mancare nulla vincendo anche la Power Stage (l’ultima prova speciale la cui vittoria da diritto a punti supplementari nella classifica piloti). Elfyn Evans (Toyota Yaris WRC Plus) ha provato a tenergli testa ma dopo aver guadagnato la prima posizione della classifica assoluta, complice anche la foratura di Ogier, ha subìto il ritorno del transalpino accontentandosi infine del secondo posto finale. Una doppietta per la Toyota che ha reso felice Jari-Matti Latvala, il nuovo Team Principal della squadra nipponica, che debutta portando a casa punti
pesantissimi nella classifica costruttori. Elfyn Evans Al terzo posto si è classificato Thierry Neuville con l’altra Hyundai i20 WRC Plus, qualche errore e un po’ di sfortuna non hanno permesso al belga di emergere ma Neuville ha comunque dimostrato le sue doti velocistiche vincendo con un distacco abissale la PS 10, ripetendosi nella giornata successiva sulla PS 13. E che dire del baby prodigio Kalle Rovanpera? Un fenomeno che sta crescendo sempre più e che si è piazzato al quarto posto finale dopo aver a lungo battagliato con Neuville, un piccolo errore ed una foratura gli sono costati il terzo posto finale ma siamo certi che il giovanissimo finlandese avrà modo di rifarsi.
Kalle Rovanpera Quinto lo spagnolo Dani Sordo (pure su Hyundai i20 WRC Plus), non sempre a suo agio con la vettura, lui ed il suo navigatore Carlos del Barrio probabilmente avrebbero voluto concludere meglio l’ultima gara disputata da Carlos con Dani Sordo. Sesto il giapponesino della Toyota, Takamoto Katsuta (Toyota Yaris WRC Plus), buona la sua prestazione anche se sui social è stato un po’ “canzonato” per aver leggermente danneggiato la vettura ancor prima della partenza della 1^ P.S. Strepitoso invece il 7° posto finale e primo di WRC2 di Andreas Mikkelsen con la Skoda Fabia Rally 2 Evo, che estromesso dal giro che conta (quello delle WRC Plus) ha fatto vedere cosa sa ancora fare al volante, forse un ripensamento di qualche team di vertice nei suoi confronti sarebbe opportuno.
Andreas Mikkelsen Senza infamia e senza lode l’ottava posizione di Gus Greensmith, l’alfiere della Ford (su Fiesta WRC Plus) che non è riuscito a mettersi in evidenza in questo difficile Monte- Carlo. Il francesino Adrien Fourmaux è entrato nella top ten portando in nona posizione assoluta la Ford Fiesta Rally 2, una condotta regolare la sua con un bel risultato finale per questo giovanotto che sta accumulando esperienza ed è candidato a guidare la Fiesta WRC Plus in alcune gare del mondiale 2021. Buone anche le prove di Camilli, Rossel (primo di WRC3), Gryazin, Bonato, Clamin e Bulacia , piazzatisi nell’ordine dal 10° al 15° posto della classifica generale. Contrastanti invece le prestazioni di Pierre-Louis loubet, il givane figlio d’arte ha dimostrato notevoli doti velocistiche artigliando un secondo ed un quarto posto in prova speciale ma sprecando tutto con un paio di errori, per così dire, di gioventù. Per sua fortuna c’è stato qualcuno sul percorso a tirarlo fuori da
una brutta situazione, alcune persone – che fortunatamente si trovavano sul posto – hanno rimesso in carreggiata Loubet dopo un’innevamento nella Power Stage, rafforzando ancor più la convinzione che “la compagnia della spinta” è un elemento indissolubile dallo sport rallystico. Un fermo immagine del momento in cui è risultata determinate “la compagnia della spinta” per Loubet Discorso a parte invece per Ott Tanak, l’ex campione del mondo che dopo il passaggio alla Hyundai sembra proprio non riuscire a ripetere le entusiasmanti prestazioni del – forse – rimpianto team Toyota con cui vinse il mondiale nel 2019; l’estone è partito subito forte, come detto, ma è stato vittima di una doppia foratura nella mattinata di sabato che l’ha poi costretto al ritiro, fra l’altro ha anche rimediato un’ammenda con diffida per aver percorso il tratto di strada fino alla successiva assistenza su tre ruote. Numerose le polemiche insorte in seguito alla sanzione in quanto Sebastien Ogier è stato multato di 400 euro per non aver allacciato il casco prima della partenza di una prova speciale, due episodi diversi con gravità diverse di cui forse le sanzioni andrebbero ricalibrate.
Per finire gli italiani, non molto numerosi al Monte nonostante la vicinanza della gara al confine italo-francese (probabilmente, oltre ai costi di partecipazione, ha influito anche la pandemia), dove il migliore è stato Giacomo Ogliari, navigato da Lorenzo Granai, piazzatosi 28° assoluto e nono di classe con la Citroen C3 Rally 2. La top ten: 1 Ogier/Ingrassia Toyota Yaris WRC 2.56’33”7 2 Evans/Martin Toyota Yaris WRC +32″6 Hyundai i20 Coupé 3 Neuville/Wydaeghe +1’13″5 WRC 4 Rovanpera/Halttunen Toyota Yaris WRC +2’33″6 Hyundai i20 Coupé 5 Sordo/Del Barrio +3’14″2 WRC 6 Katsuta/Barritt Toyota Yaris WRC +7’01″3 7 Mikkelsen/Floene Skoda Fabia R5 Evo +7’23″6 8 Greensmith/Endmondson Ford Fiesta WRC +8’21″1 9 Fourmaux/Jamoul Ford Fiesta R5 MKII +9’15″8 10 Camilli/Buresi Citroen C3 R5 +9’48″9 Prossimo appuntamento, Covid permettendo, l’Artic Rally Finland – dal 24 al 28 febbraio – , che prende il posto dello Sweden Rally cancellato dal calendario iridato. Servizio Dario Furlan – Foto Honza Froněk SCOPRI LA GRANFONDO VINCENZO
NIBALI 15-16-17 OTTOBRE: si aprono le iscrizioni Mercoledì 15 gennaio, ore 21:00 si aprono le iscrizioni alla Granfondo Vincenzo Nibali I primi cinque ciclisti che si iscriveranno saranno inseriti in griglia Gold e pedaleranno al fianco del campione della Segafredo Trek Ora è ufficiale: la GRANFONDO NIBALI approda nelle MARCHE per i prossimi 3 anni. Sarà Porto Recanati, ridente cittadina della Riviera del Conero, ad ospitare l’attesissima manifestazione il prossimo 15-16-17 Ottobre 2021. Un nome altisonante a livello Internazionale quello di Vincenzo Nibali, vincitore dei 3 Grandi Giri e di classiche monumento; ai vertici del ciclismo Mondiale da oltre 10 anni, divenuto una bandiera del ciclismo Italiano. Nibali sta scrivendo pagine di storia che rimarranno indelebili nella nostra memoria. Una data, quella di Ottobre, scelta proprio in base al calendario agonistico dello squalo che lo vedrà impegnato sia nei grandi giri che alle Olimpiadi di Tokyo e che sarà una grande festa per il suo fine stagione. Avrete la possibilità di vivere tre giorni di pedalate, eventi, concerti, degustazioni e di andare alla scoperta di un territorio fantastico come quello delle MARCHE. Una regione che è stata nominata tra le migliori mete 2020 secondo la nota rivista Lonely Planet. INFO EVENTO QUI Perchè partecipare alla Granfondo Vincenzo Nibali 5mila Marche in programma il 15 – 16 – 17 ottobre 2021?
Per pedalare al fianco del tuo campione lungo i tre spettacolari percorsi tracciati dal comitato organizzatore della manifestazione. Per scoprire insieme alla famiglia le Marche, il paradiso del bike. Per partecipare a tre giorni di festa all’insegna dell’amata disciplina sportiva, di iniziative di carattere sportivo e culturale. Accendi la passione e lanciati andare tra le fauci dello Squalo dello Stretto alla scoperta delle Marche, il paradiso del Bike.
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