Confermati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite - Il Discorso

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Confermati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite - Il Discorso
Confermati i percorsi di
Strade   Bianche  e Strade
Bianche Women Elite

  Sabato 6 marzo appuntamento con le due gare pro maschile e
femminile che si svolgeranno nell’ormai tradizionale percorso
con partenza e arrivo a Siena. Le dichiarazioni del vincitore
              dell’edizione 2020 Wout van Aert.

Milano, 5 febbraio 2021 – Ufficializzati i percorsi di Strade
Bianche e Strade Bianche Women Elite. Dopo le edizioni del
2020 collocate nel mese di agosto, le due prove del calendario
Confermati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite - Il Discorso
UCI WorldTour e UCI Women’s World Tour tornano a marzo, sabato
6.
Le due gare, come da tradizione degli ultimi anni, partiranno
da Siena e si concluderanno nell’incomparabile scenario di
Piazza del Campo, rispettivamente dopo 184 e 136 km.

15a STRADE BIANCHE – 184 km, 11 tratti di Strade Bianche
(63km)
Partenza ore 11.40, arrivo ore 16.30 circa
La “classica del Nord più a sud d’Europa” è ormai una gara
chiave del calendario UCI WorldTour. L’ultimo corridore ad
imporsi in Piazza del Campo è stato il belga Wout van Aert,
vincitore poi anche dell’edizione 2020 della Milano-Sanremo –
replicando le doppiette realizzate da Julian Alaphilippe nel
2019, Michał Kwiatkowski nel 2017 e Fabian Cancellara nel
2008.

7a STRADE BIANCHE WOMEN ELITE – 136 km, 8 tratti di Strade
Bianche (31.4km)
Partenza ore 9.10, arrivo ore 13.15 circa
Anticipa di qualche ora la gara maschile e si preannuncia come
una delle corse più spettacolari dell’anno sia per il suo
tracciato, unico nel panorama mondiale, sia per la
partecipazione di altissimo livello tecnico.
Le ultime due edizione sono state vinte da Annemiek van
Vleuten.
Confermati i percorsi di Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite - Il Discorso
DICHIARAZIONI
Il vincitore dell’edizione 2020 Wout van Aert ha detto: “Le
mie vittorie alle Strade Bianche e alla Milano-Sanremo sono
stati due momenti davvero speciali della scorsa stagione.
Eravamo in un periodo molto intenso, subito dopo la ripresa
delle corse. Passare da un successo all’altro è stata
un’esperienza unica.
Dopo i Mondiali di ciclocross della scorsa settimana mi sono
riposato qualche giorno. Poi ho iniziato la preparazione per
la nuova stagione. Il mio obiettivo principale per la prima
parte saranno le gare di un giorno. Non vedo l’ora che arrivi
il blocco di corse italiane. Dopo le Strade Bianche sarò al
via anche della Tirreno-Adriatico.”
Il Sindaco di Siena Luigi De Mossi e l’Assessore al Turismo
Alberto Tirelli hanno dichiarato: “Un evento a cui questa
Amministrazione ha creduto fin dal momento del suo
insediamento. Attraverso un accordo triennale con RCS Sport
abbiamo insieme stabilito le modalità di valorizzazione di
questa manifestazione che rappresenta una grande opportunità
di promozione di Siena e del suo territorio a livello
internazionale. L’attenzione che stiamo rivolgendo al turismo
all’aria aperta e in particolare al mondo del Bike trova in
iniziative sportive come questa un eccezionale strumento
promozionale”.
Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di
RCS Sport ha dichiarato: “Con Strade Bianche e Strade Bianche
Women Elite confermiamo il percorso ormai consolidato che da
qualche anno ha contribuito a rendere la Classica del Nord più
a sud d’Europa un punto di riferimento tra le grandi corse del
panorama internazionale. Con l’Amministrazione di Siena
abbiamo instaurato da tempo un rapporto di collaborazione che
ci permette di organizzare una delle corse più amate dai
corridori e dai tifosi e attraverso la quale poter promuovere
nel mondo i luoghi unici del territorio Senese, a partire
dallo scenario incomparabile di Piazza del Campo.”

DESCRIZIONE DEI PERCORSI
PERCORSO MASCHILE
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che
altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi
più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 63
km di strade sterrate divise in 11 settori (dei quali 8 sono
in comune con la corsa femminile) con fondo ben tenuto, ben
battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino
sulla superficie.
Partenza da Siena, primi chilometri ondulati su asfalto per
raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2.1 km)
perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera
asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e
un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e
oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4
km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del
percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana”
(5.5 km, presente sin dalla prima edizione, l’ex-secondo
settore del percorso in origine) altimetricamente meno
impegnativo che porta a Buonconvento.
Pochi chilometri dopo si affronta la salita di Montalcino, la
seconda asperità di giornata (4 km, 5%).
Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11.9 km) e 6° (8.0 km)
settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto,
entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie
curve e saliscendi.
A Monteroni d’Arbia inizia il 7° settore sterrato di San
Martino in Grania (9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un
settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri
saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a
curvoni che immette nuovamente nell’asfalto.
A Ponte del Garbo (Asciano) inizia l’8° settore sterrato (11.5
km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita
e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno
citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che
raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze
molto elevate (su brevi distanze).
Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato
di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 9°
settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con
pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico
d’Arbia e si supera sempre su asfalto Pieve a Bozzone.
Si affronta quindi il 10° e penultimo settore (2.4 km) sulla
strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%).
Pochi chilometri dopo è posto l’11° e ultimo tratto sterrato
(1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita dal una
ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.
Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel
Campo.
Ultimi km
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno
dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili
collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in
leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata
la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m
dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la
pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a
raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa
Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra
nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto.
Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m
svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo,
ultimi 30 in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.

   Annemiek van Vleuten sul podio delle Strade Bianche
   Women Elite con Maví Garcia e Leah Thomas

PERCORSO FEMMINILE
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che
altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi
più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti poco più
di 30 km di strade sterrate divise in 8 settori (tutti comuni
alla corsa professionisti) con fondo ben tenuto, ben battuto,
privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla
superficie.
Partenza da Siena, primi chilometri ondulati su asfalto per
raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2.1 km)
perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera
asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e
un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e
oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4
km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del
percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana”
(5.5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine,
presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno
impegnativo che porta a Buonconvento.
A Monteroni d’Arbia inizia il 5° settore sterrato di San
Martino in Grania (9.5 km) in mezzo alle crete senesi. Un
settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri
saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a
curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto
asfaltato con poche difficoltà fino alla immissione nel
percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale.
Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato
di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 6°
settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con
pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico
d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone. Si
affronta quindi il 7° e penultimo settore (2.4 km) sulla
strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%).
Pochi chilometri dopo è posto l’8° e ultimo tratto sterrato
(1.1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una
ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.
Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel
Campo. Gli ultimi chilometri saranno gli stessi della prova
maschile.
                         #StradeBianche
                     FOTO CREDIT: LaPresse
Campionati del mondo di sci a
Cortina: è un infermiere il
responsabile della gestione
degli eventuali casi Covid
Campionati del mondo di sci di Cortina: la responsabilità
dell’organizzazione in caso si identifichino casi positivi al
Covid-19 è affidata a un infermiere.

Luigi Pais dei Mori, infermiere legale libero professionista e
presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di
Belluno si è occupato fin dall’inizio della pandemia in
Italia, di indagini epidemiologiche nell’Unità di Crisi
COVID-19 dell’AULSS 1 Dolomiti ed è stato scelto dalla
Fondazione Cortina 2021 per occuparsi della gestione dei casi
positivi che eventualmente emergeranno attraverso i vari
filtri previsti dal protocollo di prevenzione.

Per i Mondiali di Sci Alpino di Cortina 2021 è stato elaborato
un complesso protocollo COVID, validato dal Comitato Tecnico
Scientifico del Ministero della Salute, che fa della
prevenzione del contagio il focus dello sforzo organizzativo
della Fondazione Cortina 2021.

I partecipanti saranno “isolati” secondo il principio delle
“bolle”, proposto dalla FIS, gruppi di lavoro omogenei cioè,
che devono limitare al minimo i contatti e la condivisione di
spazi fisici durante l’evento.

Le bolle sono contraddistinte da vari colori, che sono
declinati in tutto il materiale informativo e nella
cartellonistica per identificare fisicamente gli spazi delle
varie venue adibiti a ciascun gruppo.

I gruppi individuati sono:

     Bolla rossa: team (atleti, allenatori, medici delle
     squadre, fisioterapisti, skiman,

accompagnatori), personale della FIS, della giuria, del
personale addetto al cronometraggio,

SRS, personale addetto all’antidoping, personale medico e
sanitario del soccorso;

     Bolla gialla: media, quali giornalisti, fotografi,
     operatori dell’host broadcaster, operatori dei

broadcaster esteri;

     Bolla blu: staff dell’organizzazione, volontari,
     personale di supporto, Forze dell’Ordine, fornitori
     Bolla verde: guest, ospiti, autorità.

“Il campionato del Mondo di sci alpino – dichiara Luigi Pais
dei Mori – rappresenta un evento importante e la sua
organizzazione mira al perfetto svolgimento di un evento già
memorabile di per sé: lo svolgimento in tempi di pandemia
rappresenta un unicum nella storia e la macchina organizzativa
deve necessariamente essere pronta e perfettamente tarata per
garantire la sicurezza di tutti, dagli atleti allo staff a
tutte le 6.000 persone coinvolte nei vari aspetti sanitari,
logistici e tecnici”.

L’attività di Pais dei Mori e dello staff che coordina prevede
la presa in carico del caso positivo, del suo isolamento, del
contact tracing, della definizione di contatto e dei
conseguenti provvedimenti contumaciali da esplicitare ed
implementare, anche tramite i 3 COVID Hotel previsti.

Gli aspetti di gestione prevedono anche la sorveglianza
sanitaria, la negativizzazione e la previsione del rimpatrio,
con tutte le complessità conseguenti.

“Decisamente una sfida importante – conclude Pais dei Mori –
ed una occasione unica per portare l’Infermieristica italiana
nella gestione di un evento che tutti abbiamo tanta voglia di
vincere. Sotto tutti gli aspetti”.

104°   Giro    d’Italia:                                    la
Regione Piemonte ospiterà                                   la
Grande Partenza. Nelle vie                                  di
Torino   la   cronometro                                    di
apertura

    Sabato 8 maggio il via della Corsa Rosa nel capoluogo
piemontese. Domenica 9 tappa adatta ai velocisti da Stupinigi
     (Nichelino) a Novara seguita dalla Biella – Canale.
Nell’ultima settimana la Regione Piemonte tornerà protagonista
 con l’inedito arrivo in salita all’Alpe di Mera (Valsesia) e
la partenza da Verbania. Il video messaggio di Filippo Ganna.

Milano, 4 febbraio 2021 – A 10 anni di distanza dall’ultima
volta, e nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia, Torino e
la Regione Piemonte ospiteranno la Grande Partenza del Giro
d’Italia. La prima frazione sarà una cronometro individuale di
9 chilometri per le vie di Torino; la seconda una tappa adatta
ai velocisti da Stupinigi (Nichelino) a Novara (173
chilometri) mentre la terza partirà da Biella per terminare a
Canale dopo 187 km (tappa mossa adatta ai finisseur o ai colpi
di mano). La Regione Piemonte sarà interessata ancora nella
parte finale del Giro. Infatti la 19^ tappa vedrà l’arrivo in
salita sull’Alpe di Mera in Valsesia e il giorno seguente la
partenza da Verbania.

   La Mole Antonelliana, simbolo       di   Torino   (Photo
   Credits: Regione Piemonte)

LE TAPPE DELLA GRANDE PARTENZA
Tappa 1: Torino-Torino TISSOT ITT (9.0 km)
Tappa interamente cittadina. Si parte da Piazza Castello per
portarsi lungo il Po e attraversare il parco del Valentino.
Superato il Po la corsa si immette in corso Casale dove resta
perfettamente rettilinea fino all’arrivo accanto alla Gran
Madre sotto la collina di Superga.

Tappa 2: Stupinigi (Nichelino) – Novara (173 km)
Tappa prevalentemente pianeggiante. Partenza dalla Palazzina
di Caccia di Stupinigi per toccare dopo pochi chilometri un
altro castello Sabaudo a Racconigi. Si transita poi da
Santena, città dove riposa Camillo Benso Conte di Cavour a 160
anni dalla scomparsa. Si affrontano facili ondulazioni
attraverso il Monferrato fino a entrare nella pianura Padana
per raggiungere il traguardo di Novara.

Tappa 3: Biella – Canale (187 km)
Tappa mossa adatta ai finisseurs. Parte iniziale pianeggiante
per portarsi dalla città di Biella fino alle pendici
dell’Appennino. Superata Asti iniziano le asperità con un
susseguirsi di salite di cui alcune classificate GPM. Dopo la
città di Alba e prima dell’arrivo, resteranno da affrontare
ancora alcuni denti, ripidi ma brevi che costituiranno la
rampa ideale per chi vorrà sorprendere il gruppo.

CURIOSITA’ E STATISTICHE

     Per la terza volta Torino ospita la Grande Partenza del
     Giro d’Italia (1961 – centenario dell’Unità d’Italia e
     2011 – 150° Anniversario dell’Unità d’Italia).
     Stupinigi è sede di partenza inedita per la Corsa Rosa
     mentre Novara è stata sede d’arrivo solo una volta nel
     1968 (vittoria di Eddy Merckx che indossò la sua prima
     Maglia Rosa al Giro d’Italia).
     Biella è sede di partenza per la sesta volta (la prima
     nel 1963, l’ultima nel 2007), mentre Canale è sede
     inedita di arrivo.
     L’Alpe di Mera in Valsesia è sede d’arrivo inedita per
il Giro.
     Verbania è sede di partenza per la quarta volta
     (precedenti 1952, 1992 e 2011).

Il video messaggio del Campione del Mondo a Cronometro Filippo
Ganna (per guardare il video cliccare qui)

DICHIARAZIONI
Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Fabrizio
Ricca, Assessore allo Sport della Regione Piemonte hanno
dichiarato: “Quest’anno avremo un Giro d’Italia molto
piemontese che attraverserà città, campagne e montagne,
portando in ogni angolo della nostra Regione la magia di una
competizione tra le più amate dagli italiani. Siamo orgogliosi
di ospitare una gara che rappresenta la storia del ciclismo e
di farlo offrendo un panorama unico per la competizione. Tutte
le diverse condizioni di strada che gli atleti si troveranno
ad affrontare incastrano perfettamente con la ricchissima
morfologia del nostro territorio”.

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di
RCS Sport ha detto: “Nel 160esimo Anniversario dell’Unità
d’Italia non potevamo che scegliere il Piemonte e Torino,
prima capitale italiana, per la Grande Partenza del Giro 104.
Si inizia con tre tappe che mostreranno il Piemonte nella sua
totalità, anche luoghi che non sono usuali nel racconto del
ciclismo, perché il Giro d’Italia non è sono un evento
sportivo ma veicolo di promozione turistica e del territorio.
Con la Regione Piemonte e con la Città di Torino c’è un
rapporto di collaborazione ormai consolidato, non solo con la
Corsa Rosa ma anche con altre manifestazioni di RCS Sport.”

   La Mole Antonelliana, simbolo       di    Torino   (Photo
   Credits: Regione Piemonte)

                            #Giro

                   Photo Credits: LaPresse
ROBERTO SCOPEL ASSIEME A
“GIOCACONILCUORE” PER IL 2021
     SCOPEL ASSIEME A GIOCACONILCUORE PER IL 2021
     La collaborazione nata durante la seconda edizione di Scopel Day,
     dello scorso anno, si rafforza ed il pilota di Possagno sosterrà
                      l’associazione anche in campo gara.

Possagno (TV), 03 Febbraio 2021 – I motori iniziano a scaldarsi ed i piloti a
prepararsi per una stagione agonistica 2021 desiderosa di cancellare in fretta
quanto vissuto nel recente passato.

Prima di infilarsi tuta, casco e guanti Roberto Scopel ha confermato, ancora una
volta, la propria sensibilità verso le persone meno fortunate, stringendo un
accordo con l’Associazione Giocaconilcuore odv che lo vedrà portacolori, dopo la
seconda edizione di Scopel Day, anche in campo gara, facendosi promotore delle
attività della struttura presieduta da Giorgio Silvestrin.

“I campioni non si costruiscono in palestra” – racconta Silvestrin – “ma si
costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un
desiderio, un sogno, una visione. Devono avere resistenza fino all’ultimo
minuto, devono essere un pò più veloci, devono avere l’abilità e la volontà. Ma
la volontà deve essere più forte dell’abilità. Mi piace ricordare questa frase
del grande Muhammad Ali parlando di Roberto Scopel perchè ritengo che nello
sport chiunque possa, dal punto di vista tecnico, elevarsi, se è in possesso di
doti naturali, ma per essere grandi nella vita normale, quella da uomo più che
da campione, ci vogliono altre cose. Un desiderio, un sogno, una visione
appunto. Roberto, all’ultimo Scopel Day, decise di istituire, assieme alla mamma
di   Aurora,   una   raccolta   fondi   da   destinare   ai   progetti   della   nostra
associazione, che segue bambini in case di accoglienza, attività in reparti
ospedalieri tra cui oncologia pediatrica e creazione di smile room dove esista
un disagio. La nostra è una piccola associazione ma ciò che facciamo lo facciamo
con grande passione e dedizione ed è proprio durante il nostro incontro,
avvenuto a casa dei genitori di Aurora, che probabilmente è scattata la
scintilla. Roberto si è messo a disposizione per aiutarci nelle nostre
iniziative e, con grande orgoglio, accettiamo di unire le nostre forze. Siamo
davvero felici in quanto Roberto, oltre ad un grande e riconosciuto campione di
sport, si è dimostrato un uomo dal cuore grande, rivolto verso il prossimo.
Siamo davvero felici che un campione come Roberto Scopel sia alfiere della
nostra associazione e che porti i nostri colori sulla propria macchina. Siamo
sicuri che tutto questo porterà fortuna a noi ed anche a lui. Quel bimbo con il
palloncino, simbolo di Giocaconilcuore, rappresenta come a tutti noi basti un
alito di vento per modificare il corso della nostra vita. Da noi tutti e dai
nostri bambini un grandissimo forza Roberto, vai e vinci per noi.”

Gli fa eco il pilota di Possagno, neo portabandiera dell’Associazione
Giocaconilcuore odv.

“Ho conosciuto l’associazione all’ultima edizione di Scopel Day” – racconta
Scopel – “e, nonostante questa non si sia disputata per i motivi che tutti
sappiamo, abbiamo avuto modo di incontrarci, verso la fine dello scorso anno,
per consegnare quanto avevamo ricavato dalla nostra raccolta fondi. Ho potuto
apprezzare le belle iniziative che questa associazione porta avanti ma quello
che più mi ha colpito è che qui tutti sacrificano gran parte del loro tempo
libero per aiutare e per fare del bene. Potrebbero usarlo per il proprio
benessere personale ma ci rinunciano. Un grande valore umano. Sono proprio
felice di poter correre con i loro colori.”

56^ Tirreno-Adriatico: sette
tappe per una corsa che
promette spettacolo
La Corsa dei due Mari, che partirà anche quest’anno da Lido di
   Camaiore, prevede tre tappe adatte ai velocisti, due per
finisseur tra cui quella dei Muri con arrivo a Castelfidardo,
un traguardo in salita a Prati di Tivo e la cronometro finale
    di San Benedetto del Tronto che cambia il suo percorso
 rispetto agli ultimi anni. Il messaggio di Vincenzo Nibali.

Milano, 2 febbraio 2021 – Dal 10 al 16 marzo la Tirreno –
Adriatico vivrà la sua 56esima edizione toccando
cinque regioni dell’Italia centrale tra cui la Toscana,
l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo e le Marche.

IL PERCORSO
La prima frazione, che partirà e si concluderà a Lido di
Camaiore dopo 156 km, sarà adatta alle ruote veloci del gruppo
anche se ci sarà il Monte Pitoro da scalare tre volte nelle
fasi iniziali di corsa. Il giorno seguente, da Camaiore a
Chiusdino km 226, ci sarà una seconda tappa lunga, mossa e
articolata specialmente nella seconda parte con un arrivo
adatto ai finisseur. La terza frazione da Monticiano a Gualdo
Tadino di 189 km risulta ondulata nella prima parte e
pianeggiante nella seconda anche se un arrivo in volata non è
scontato visto che il rettilineo finale è in leggera salita
con pendenze intorno al 4%.

Sabato 13 ecco l’arrivo in salita a Prati di Tivo. Tappa breve
ma intensa (148 km con partenza da Terni). Prima ascesa alla
Forca di Arrone per entrare nella piana reatina. Segue
l’attraversamento di Rieti per affrontare poi la Sella di
Corno seguita dalla lunga discesa verso l’Aquilano. Si
affronta quindi la salita al Passo Capannelle. La discesa
successiva, di quasi 30 km, è caratterizzata da molte curve e
due lunghe e ben illuminate gallerie. La salita finale verso
la stazione sciistica conta 22 tornanti ed è lunga 14.5 km.
Pendenza media al 7% con punte fino al 12%. Domenica 14 è
prevista la “Tappa dei Muri” da Castellalto a Castelfidardo
(205 km). Dopo il via si percorrono circa 100 km su strade
ampie e rettilinee (prevalentemente lungo la costa) per
raggiungere Castelfidardo dove, dopo un primo passaggio
attraverso la Selva della Battaglia si entra nel circuito di
23 km circa da ripetere 4 volte. Il circuito è caratterizzato
da un susseguirsi di muri e discese con un solo breve tratto
pianeggiante, circa a metà. Il primo muro (dove ogni passaggio
è classificato GPM) presenta per lunghi tratti nel finale
pendenze attorno al 18%. Ultimi chilometri con diversi
saliscendi con pendenze a salire anche in doppia cifra dopo
San Rocchetto. Ultimo chilometro articolato nell’abitato di
Castelfidardo sempre in marcata salita.

La Castelraimondo – Lido di Fermo (169 km) sarà l’ultima
chiamata per i velocisti prima della cronometro di chiusura a
San Benedetto del Tronto. Cronometro individuale di 11.1 km
con percorso nuovo rispetto agli ultimi anni. Partenza dallo
Stadio delle Palme e passaggio sotto la ferrovia per portarsi
sulle strade del percorso classico, ma con direzione opposta.
Si scende verso Porto d’Ascoli per poi giungere in Piazza
Salvo d’Acquisto e con un giro di boa risalire il lungomare
verso nord. Dopo il porto si risale ancora verso Grottammare
per girare attorno al vecchio stadio e dirigersi a sud per
raggiungere l’arrivo.

DICHIARAZIONI
Stefano Allocchio, Direttore di Corsa di RCS Sport, ha
dichiarato: “Abbiamo costruito un percorso sulla falsa riga di
quello dello scorso anno con tappe adatte alle caratteristiche
di ogni corridore. Crediamo che questa formula sia vincente
perché ci permette di mostrare al mondo, oltre ad uno
spettacolo sportivo di altissimo livello, anche territori
unici con scenari che cambiano e vanno dalle località di mare
a quelle dell’entroterra fino a quelle di montagna.
Un ringraziamento particolare va a tutte le istituzioni
coinvolte che, anche in un periodo così complicato, si sono
adoperate per far si che la Tirreno-Adriatico si possa
svolgere regolarmente e in tutta sicurezza”.
Vincenzo Nibali in azione alla Tirreno-Adriatico, corsa
   che ha vinto nel 2012 e 2013

Vincenzo Nibali, due volte vincitore della Corsa dei Due Mari,
ha detto: “La Tirreno-Adriatico è un must del mio calendario
di inizio anno, un banco di prova a cui difficilmente ho
saputo rinunciare. È stata una gara che mi ha dato grandi
soddisfazioni, come nel 2012 e 2013, ma è anche servita per
darmi la scossa per il prosieguo della stagione. E poi, c’è
una cornice unica come il centro Italia, che ben conosco.
Dalla Toscana, dove mi sono consacrato come giovane corridore,
alle Marche, un territorio stupendo che ho imparato ad amare
recentemente, senza dimenticare regioni come Umbria, Abruzzo o
Lazio. Anche quest’anno, sarò più che felice di essere al
via”.

                      #TirrenoAdriatico

                   Photo Credits: LaPresse

Press Ciclismo RCS Sport
Spopola il video promozionale
del 36° Rally Bellunese
Mentre fervono i preparativi in vista dall’appuntamento con la
36^ edizione, il Rally Bellunese conferma alla grande la
propria popolarità sui social con circa 3000 visualizzazioni
totali. Già dopo sole ventiquattro ore dalla sua pubblicazione
sui     canali     dedicati     Instagram      e    Facebook
(@rallybelluneseofficial), il nuovo video di presentazione
dell’evento, che si svolgerà il 17 e 18 aprile prossimi, aveva
registrato numeri record: oltre 2100 visualizzazioni totali,
882 su Instagram e 1300 su Facebook.

Un successo che in casa Tre Cime Promotor asd spiegano così:
“Per la realizzazione del video emozionale che promuove la
gara ci siamo affidati ad un autentico professionista del
settore: Mattia Collavino, fondatore di Rallyciak. Oltre ad
essere un grande e competente appassionato di rally, Mattia è
molto bravo a montare le immagini di cui dispone e ad
assemblarle con musiche e suoni che rendono il tutto molto
coinvolgente. Il video prodotto per il 36° Rally Bellunese si
snoda con un ritmo incalzante, come se chi lo guarda fosse lui
stesso impegnato in corsa. Proprio per questo la presentazione
della gara risulta davvero accattivante e centrata. I numeri
di visualizzazioni registrati in poco tempo sui nostri canali
social sono molto interessanti, ci spronano a proseguire con
entusiasmo il nostro impegno e indicano che il lavoro
imbastito con dedizione da Francesco Bona, il nostro giovane
Social Media Manager, sta andando nel verso giusto”.

Link al video: https://youtu.be/tHOax323YFE

Intanto, mentre il presidente Achille “Brik” Selvestrel ed
alcuni fra i suoi più stretti collaboratori come Michele
Coletti e Paolo Scarton, hanno già proficuamente incontrato i
sindaci dei comuni interessati dal passaggio della corsa
(Limana, Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore), oltre che
l’Assessore allo sport di quello di Belluno, Marco Bogo, c’è
stata la conferma che anche il 36° Rally Bellunese, come
avviene dal 2017, renderà con semplicità un sentito e commosso
omaggio a Maurizio Da Lan, l’appassionato amico e
collaboratore di Tre Cime Promotor, prematuramente scomparso
quattro anni orsono. La scelta giusta, condivisa da tutti i
componenti dello staff, per ricordarlo.

Quest’anno, dopo oltre quattro lustri felicemente trascorsi a
Santa Giustina, la sede di partenza ed arrivo del Rally
Bellunese si sposteranno nella zona industriale di Lentiai, in
Comune di Borgo Valbelluna. Non si tratta di una decisione
assunta per dissapori con chicchessia, né per rinnegare
qualcosa o, peggio, per volontà di cancellare il passato.
Nulla di tutto questo. Semplicemente si tratta di una scelta
forzata, dovuta ad esigenze logistiche conseguenti
all’obbligo, per ogni organizzatore, di rispettare lo
specifico Regolamento di settore e il Protocollo sanitario
emanati da ACI Sport, tenendo conto delle disposizioni
governative riguardanti l’emergenza Covid-19. In merito, Tre
Cime Promotor asd è convinta di aver agito per il meglio al
fine di garantire, nel pieno rispetto delle regole succitate,
lo svolgimento di una manifestazione del rilievo e
dell’importanza del Rally Bellunese, valido per la Coppa Rally
quarta zona, con coefficiente 1,5.
Goccia di Carnia è l’acqua
ufficiale di Cortina 2021
L’azienda friulana è Regional
Supporter dei Mondiali di Sci
Alpino
Goccia di Carnia è Regional Supporter di Cortina 2021, i
Campionati Mondiali di Sci Alpino che si svolgeranno sulle
piste della regina delle Dolomiti dal 7 al 21 febbraio.

                             L’acqua che sgorga dal cuore
                             delle Alpi Carniche sarà quindi
                             l’acqua ufficiale dell’evento
                             più atteso dell’inizio anno, il
                             primo   grande    appuntamento
                             sportivo in tempo di pandemia,
                             che coinvolge 700 atleti e 3.500
                             addetti ai lavori per offrire un
                             gran “spettacolo sportivo” a 500
                             milioni     di   persone     nel
mondo. Per l’azienda friulana si tratta di una
sponsorizzazione importante e prestigiosa che segna un nuovo
step nel percorso di visibilità del marchio attraverso lo
sport.

“Siamo davvero orgogliosi che Goccia di Carnia sia l’acqua
ufficiale di un appuntamento internazionale così importante. –
commenta l’amministratore delegato Samuele Pontisso. Questa
sponsorizzazione ha un duplice valore per la nostra azienda:
non è solo un volano strategico per rafforzare la notorietà
del nostro marchio sul territorio nazionale e all’estero, ma è
soprattutto un segnale positivo nel supportare un evento
simbolo di ripresa, forza e capacità organizzativa dell’Italia
e del mondo dello sport che, a tutti i livelli, è stato molto
sacrificato dall’emergenza sanitaria ancora in corso. I
migliori valori dello sport, la valorizzazione del territorio
e il rispetto delle risorse fanno parte del nostro dna
aziendale da sempre e li ritroviamo ulteriormente rafforzati
nell’essere supporter di Cortina 2021.”

 Fondata nel 1972, Goccia di Carnia è una delle fonti d’acqua
oligominerale più ricche d’Europa. Sgorga a 1370 metri di
quota dalla Sorgente di Fleons (UD), riparata da estesi boschi
di larici che ne proteggono l’equilibrio ambientale.

I valori in etichetta di Goccia di Carnia sono una garanzia
dell’alta qualità e della purezza dell’acqua: residuo fisso
particolarmente equilibrato (64,8 mg/l), pH elevato (8,2) e
nitrati quasi inesistenti (inferiori a 0,01 mg/l), indicatore
di assenza di inquinamento nell’area della fonte.
Liski in pista ai Mondiali di
Cortina:     iniziati     gli
allestimenti    L’azienda    è
“Fornitore tecnico” e Sponsor
Liski Sport Equipment ha iniziato ad allestire i pendii che
tra pochi giorni ospiteranno i Campionati Mondiali di sci
alpino. L’azienda della Bergamasca è “Fornitore tecnico” di
Cortina 2021 e sarà al fianco degli uomini di pista con 5
tecnici specializzati, pronti a intervenire e ad assistere gli
organizzatori della kermesse internazionale.

La collaborazione tra Liski Sport Equipment e Fondazione
Cortina 2021 è iniziata da tempo, prima con la fornitura della
tradizionale tappa femminile di Coppa del Mondo, poi con
l’aggiunta dei Campionati Italiani Assoluti e delle Finali di
Coppa del Mondo, quest’ultime cancellata dalla pandemia.
Entusiasmo negli uffici di Brembate, fermento nel magazzino
dell’azienda, che nelle scorse settimane ha gestito la
partenza di 10 autoarticolati carichi di attrezzature sportive
e di sicurezza. Lungo le 5 piste che ospiteranno le gare da
medaglia e quelle di qualificazione ci saranno 2.000 metri di
transenne Limit, 16,5 chilometri di reti di protezione di tipo
B, 5 chilometri di reti di tipo BC, 6,2 chilometri di reti C,
circa 200 materassi protettivi ad aria e in gommapiuma per le
piste e il parterre d’arrivo e 3 strutture a traliccio per il
sostegno dell’arco di arrivo. In pista anche 2.000 pali da
slalom.
Diego Osvaldo Parigi, Ceo di Liski Sport Equipment: «Siamo
orgogliosi di essere stati scelti per questo grande evento.
Ancora più felici essere “Fornitori tecnici” in una rassegna
italiana, al fianco di uno staff con cui nel tempo abbiamo
instaurato un grande rapporto di collaborazione. Siamo pronti
per questa sfida, i nostri tecnici sono in pista per gli
allestimenti delle attrezzature che dovranno garantire la
sicurezza agli atleti, da sempre la nostra priorità».
Liski a Pechino 2022
Liski ha conquistato anche la Cina, dove già in estate ha
lavorato sulle piste dei prossimi Giochi Olimpici. A Pechino,
nel 2022, attrezzature firmate Liski Sport Equipment saranno
presenti nelle venue che ospiteranno sci alpino (gare tecniche
e di velocità), snowboard, freestyle, salto con gli sci, fondo
e biathlon.
Liski in Coppa del Mondo
Oltre ai Campionati Mondiali di Cortina, Liski Sport
Equipment, insieme anche ai partner internazionali, ha fornito
pacchetti di sicurezza per le principali gare dei circuiti di
Coppa del Mondo: Sölden, Lech/Zürs, Levi, Santa Caterina
Valfurva, Alta Badia, Sankt Anton, Flachau, Bansko, Zagabria,
Garmisch-Partenkirchen, Adelboden, Kitzbuehel, Kranjska Gora,
Semmering, Bormio, Kronplatz, Passo San Pellegrino. In pista
con alcune attrezzature anche a Crans Montana, Åre,
Schladming, Val Gardena, Madonna di Campiglio, Lenzerheide.
Firmate Liski anche le gare di Coppa del Mondo di Chiesa
Valmalenco (snowboard), Lahti (sci nordico), Oberhof e
Anterselva (biathlon).
Credit photo: Pentaphoto/OC Cortina 2021

Sebastien Ogier sbanca il
Rallye    Monte-Carlo per
l’ottava volta.
E così Sebastien Ogier, navigato dal fido Julien Ingrassia, ha
nuovamente piazzato la sua zampata vincente sul Rallye Monte-
Carlo con la Toyota Yaris WRC Plus del Team Gazoo Racing.
Il campione transalpino forte della sua esperienza (7 titoli
mondiali non si vincono a caso) e del fatto di guidare sulle
strade di casa – ma aggiungiamo anche da una vettura che l’ha
assecondato alla perfezione – ha vinto infatti per l’ottava
volta il rally più famoso al mondo aggiudicandosi ben 9 prove
speciali delle 14 disputate.

Bisogna dire però che, anche a causa della pandemia, il Monte-
Carlo visto quest’anno è stato un rally piuttosto anomalo
sotto molti punti di vista, ad iniziare dall’assenza del
pubblico al quale è stata negata la possibilità di recarsi in
prova oltre che, ovviamente, anche alle fasi di partenza,
arrivo e alle assistenze della gara; una scelta forse
condivisibile in relazione al dilagare della pandemia ma che,
a torto o a ragione, ha comunque snaturato l’essenza del
rally: un rally senza pubblico è qualcosa di innaturale che
cozza contro l’idea di una manifestazione che nell’immaginario
collettivo esalta le folle a bordo strada. Faceva tristezza
poi vedere le immagini delle premiazioni della Power Stage a
Entrevaux con i piloti sul podio accompagnati dai pochissimi
applausi degli addetti ai lavori e nessuno spettatore a far da
cornice ad un momento che dovrebbe rappresentare l’apoteosi
del rally.

Un rally di Monte-Carlo anomalo anche per quanto riguarda
orari e prove, il Monte 2021 ha dovuto ridimensionarsi
parecchio – sempre causa Covid – anticipando gli orari di
partenza delle PS e cancellandone una per far si che il
coprifuoco potesse venire rispettato, quindi niente prove in
notturna e un chilometraggio totale che alcuni hanno definito
“stitico” hanno caratterizzato questa edizione di un rally che
però, nonostante tutto, è andato in scena ed ha dato il via al
Campionato del mondo 2021.

Forse un Monte-Carlo non anomalo invece per quanto riguarda il
meteo e le condizioni stradali, ma una edizione con un meteo
così avverso non si vedeva da tempo, con pioggia, fango, neve
e ghiaccio che mutavano in contiuazione a condizionare la
gara, ne sa qualcosa il finlandese Teemu Suninen autore di una
rovinosca uscita di strada sul bagnato della prima prova
speciale del rally con la Ford Fiesta di M-Sport, uscita che
probabilmente gli costerà il licenziamento.

  Ecco come si è ridotta la Fiesta WRC di Teemu Suninen
  dopo la rovinosa uscita di strada

Dopo l’acuto iniziale di Ott Tanak (Hyundai i20 WRC Plus) il
pluricampione Ogier ha iniziato a pestare sull’accelleratore
lasciando ben poche speranze ai rivali, neanche una foratura
sulla PS 6 è riuscita ad estromettrlo dai giochi, nella prova
successiva il miglior tempo è stato nuovamente il suo. Seb
Ogier non si è fatto mancare nulla vincendo anche la Power
Stage (l’ultima prova speciale la cui vittoria da diritto a
punti supplementari nella classifica piloti).

Elfyn Evans (Toyota Yaris WRC Plus) ha provato a tenergli
testa ma dopo aver guadagnato la prima posizione della
classifica assoluta, complice anche la foratura di Ogier, ha
subìto il ritorno del transalpino accontentandosi infine del
secondo posto finale. Una doppietta per la Toyota che ha reso
felice Jari-Matti Latvala, il nuovo Team Principal della
squadra nipponica, che debutta portando a casa punti
pesantissimi nella classifica costruttori.

  Elfyn Evans

                 Al terzo posto si è classificato Thierry
                  Neuville con l’altra Hyundai i20 WRC Plus,
                  qualche errore e un po’ di sfortuna non
                  hanno permesso al belga di emergere ma
                  Neuville ha comunque dimostrato le sue doti
velocistiche vincendo con un distacco abissale la PS 10,
ripetendosi nella giornata successiva sulla PS 13.

E che dire del baby prodigio Kalle Rovanpera? Un fenomeno che
sta crescendo sempre più e che si è piazzato al quarto posto
finale dopo aver a lungo battagliato con Neuville, un piccolo
errore ed una foratura gli sono costati il terzo posto finale
ma siamo certi che il giovanissimo finlandese avrà modo di
rifarsi.
Kalle Rovanpera

Quinto lo spagnolo Dani Sordo (pure su Hyundai i20 WRC Plus),
non sempre a suo agio con la vettura, lui ed il suo navigatore
Carlos del Barrio probabilmente avrebbero voluto concludere
meglio l’ultima gara disputata da Carlos con Dani Sordo.

Sesto il giapponesino della Toyota, Takamoto Katsuta (Toyota
Yaris WRC Plus), buona la sua prestazione anche se sui social
è stato un po’ “canzonato” per aver leggermente danneggiato la
vettura ancor prima della partenza della 1^ P.S.

Strepitoso invece il 7° posto finale e primo di WRC2 di
Andreas Mikkelsen con la Skoda Fabia Rally 2 Evo, che
estromesso dal giro che conta (quello delle WRC Plus) ha fatto
vedere cosa sa ancora fare al volante, forse un ripensamento
di qualche team di vertice nei suoi confronti sarebbe
opportuno.
Andreas Mikkelsen

Senza infamia e senza lode l’ottava posizione di Gus
Greensmith, l’alfiere della Ford (su Fiesta WRC Plus) che non
è riuscito a mettersi in evidenza in questo difficile Monte-
Carlo.

Il francesino Adrien Fourmaux è entrato nella top ten portando
in nona posizione assoluta la Ford Fiesta Rally 2, una
condotta regolare la sua con un bel risultato finale per
questo giovanotto che sta accumulando esperienza ed è
candidato a guidare la Fiesta WRC Plus in alcune gare del
mondiale 2021.

Buone anche le prove di Camilli, Rossel (primo di WRC3),
Gryazin, Bonato, Clamin e Bulacia , piazzatisi nell’ordine dal
10° al 15° posto della classifica generale. Contrastanti
invece le prestazioni di Pierre-Louis loubet, il givane figlio
d’arte ha dimostrato notevoli doti velocistiche artigliando un
secondo ed un quarto posto in prova speciale ma sprecando
tutto con un paio di errori, per così dire, di gioventù. Per
sua fortuna c’è stato qualcuno sul percorso a tirarlo fuori da
una brutta situazione, alcune persone – che fortunatamente si
trovavano sul posto – hanno rimesso in carreggiata Loubet dopo
un’innevamento nella Power Stage, rafforzando ancor più la
convinzione che “la compagnia della spinta” è un elemento
indissolubile dallo sport rallystico.

  Un fermo immagine del momento in cui è risultata
  determinate “la compagnia della spinta” per Loubet

Discorso a parte invece per Ott Tanak, l’ex campione del mondo
che dopo il passaggio alla Hyundai sembra proprio non riuscire
a ripetere le entusiasmanti prestazioni del – forse –
rimpianto team Toyota con cui vinse il mondiale nel 2019;
l’estone è partito subito forte, come detto, ma è stato
vittima di una doppia foratura nella mattinata di sabato che
l’ha poi costretto al ritiro, fra l’altro ha anche rimediato
un’ammenda con diffida per aver percorso il tratto di strada
fino alla successiva assistenza su tre ruote. Numerose le
polemiche insorte in seguito alla sanzione in quanto Sebastien
Ogier è stato multato di 400 euro per non aver allacciato il
casco prima della partenza di una prova speciale, due episodi
diversi con gravità diverse di cui forse le sanzioni
andrebbero ricalibrate.
Per finire gli italiani, non molto numerosi al Monte
nonostante la vicinanza della gara al confine italo-francese
(probabilmente, oltre ai costi di partecipazione, ha influito
anche la pandemia), dove il migliore è stato Giacomo Ogliari,
navigato da Lorenzo Granai, piazzatosi 28° assoluto e nono di
classe con la Citroen C3 Rally 2.

La top ten:

 1    Ogier/Ingrassia       Toyota Yaris WRC      2.56’33”7
 2      Evans/Martin        Toyota Yaris WRC        +32″6
                            Hyundai i20 Coupé
 3   Neuville/Wydaeghe                             +1’13″5
                                   WRC
 4   Rovanpera/Halttunen    Toyota Yaris WRC       +2’33″6
                            Hyundai i20 Coupé
 5    Sordo/Del Barrio                             +3’14″2
                                   WRC
 6    Katsuta/Barritt       Toyota Yaris WRC       +7’01″3
 7    Mikkelsen/Floene     Skoda Fabia R5 Evo      +7’23″6
 8 Greensmith/Endmondson    Ford Fiesta WRC        +8’21″1
 9    Fourmaux/Jamoul      Ford Fiesta R5 MKII     +9’15″8
10     Camilli/Buresi         Citroen C3 R5        +9’48″9
Prossimo   appuntamento,   Covid   permettendo,    l’Artic    Rally
Finland – dal 24 al 28 febbraio – , che prende il posto dello
Sweden Rally cancellato dal calendario iridato.

Servizio Dario Furlan – Foto Honza Froněk

SCOPRI LA GRANFONDO VINCENZO
NIBALI 15-16-17 OTTOBRE: si
aprono le iscrizioni
 Mercoledì 15 gennaio, ore 21:00 si aprono le iscrizioni alla
                  Granfondo Vincenzo Nibali

 I primi cinque ciclisti che si iscriveranno saranno inseriti
  in griglia Gold e pedaleranno al fianco del campione della
                        Segafredo Trek

Ora è ufficiale: la GRANFONDO NIBALI approda nelle MARCHE per
i prossimi 3 anni. Sarà Porto Recanati, ridente cittadina
della Riviera del Conero, ad ospitare l’attesissima
manifestazione il prossimo 15-16-17 Ottobre 2021.

Un nome altisonante a livello Internazionale quello di
Vincenzo Nibali, vincitore dei 3 Grandi Giri e di classiche
monumento; ai vertici del ciclismo Mondiale da oltre 10 anni,
divenuto una bandiera del ciclismo Italiano. Nibali sta
scrivendo pagine di storia che rimarranno indelebili nella
nostra memoria.

Una data, quella di Ottobre, scelta proprio in base al
calendario agonistico dello squalo che lo vedrà impegnato sia
nei grandi giri che alle Olimpiadi di Tokyo e che sarà una
grande festa per il suo fine stagione. Avrete la possibilità
di vivere tre giorni di pedalate, eventi, concerti,
degustazioni e di andare alla scoperta di un territorio
fantastico come quello delle MARCHE. Una regione che è stata
nominata tra le migliori mete 2020 secondo la nota rivista
Lonely Planet.

                       INFO EVENTO QUI

Perchè partecipare alla Granfondo Vincenzo Nibali 5mila Marche
in programma il 15 – 16 – 17 ottobre 2021?
Per pedalare al fianco del tuo campione lungo i tre
     spettacolari percorsi tracciati dal comitato
     organizzatore della manifestazione.
     Per scoprire insieme alla famiglia le Marche, il
     paradiso del bike.
     Per partecipare a tre giorni di festa all’insegna
     dell’amata disciplina sportiva, di iniziative di
     carattere sportivo e culturale.

Accendi la passione e lanciati andare tra le fauci dello
Squalo dello Stretto alla scoperta delle Marche, il paradiso
del Bike.
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