Eventi estivi: Ancora niente spazi per gli operatori privati

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Eventi estivi: Ancora niente
spazi   per  gli   operatori
privati
di Monica De Santis

Chi credeva che la presentazione della stagione estiva del
Verdi e di Casa del Contemporaneo potesse essere anche
l’occasione di dare risposta ai tanti operatori privati
(quelli che non prendono contributi comunali, regionali o
altri, per intenderci) in merito agli spazi dove poter
organizzare eventi, è rimasto sicuramente deluso. La
presentazione di ieri mattina altro non ha fatto che
confermare che le uniche due location più note ed anche più
grandi resteranno fruibili solo per pochi eletti. Gli altri, i
privati, che decideranno di investire su Salerno, e le tante
associazioni culturali si dovranno accontentare di qualche
spazio che verrà recuperato in qualche parco cittadino, come
ha detto in conferenza l’assessore Willburger. E quando si
parla di parchi ovviamente si intende o il Parco del
Mercatello o il Parco del seminario. Ora il primo è
accettabile, il secondo per nulla. Ma la decisione da parte
dell’amministrazione comunale non è stata ancora presa. Forse
settimana prossima si riuscirà a sapere qualcosa di più, con
buona pace di quanti avevano già presentato le loro richieste
di spazi al Comune, sperando nelle stesse condizioni della
scorsa estate, per gli spettacoli estivi e che al momento sono
in attesa, con il rischio che una volta stabilita la location
gli artisti optionati non siano più disponibili. Ma mentre il
privato aspetta e spera, ieri mattina è stata l’occasione per,
il primo cittadino, di anticipare alcuni degli eventi
finanziati dai vari enti (Regione, Comune, Scabec, etc…)
eventi come Salerno Letteratura che sarà presentata
ufficialmente martedì mattina e che come per la passata
edizione dovrebbe prevedere circa un centinaio di appuntamenti
in diverse location del Centro Storico. E poi ancora il Sea
Sun, il Premio Charlot che si terrà dal 18 al 24 lgulio, il
Teatro dei Barbuti che avrà inizio come sempre ad agosto ed
ancora il Festival del Cinema (anche se questo, che è il più
antico festival del cinema d’Italia, oramai da anni d’evento
ha davvero poco. Ed infine la Fiera del Crocefisso. La
trentesima edizione della maniefestazione ideata dal mai
dimenticato professor Peppe Natella, ed organizzata dalla
Bottega San Lazzaro diretta dalla figlia Chiara Natella, che
si doveva svolgere tra fine aprile ed inizio maggio del 2020,
poi rimandata, causa pandemia a fine aprile inizio maggio
2021, alla fine si farà. Mese prescelto settembre, anche se le
date per il momento sono ancora top secret. Un’edizione
sicuramente ricca di novità ma che dovrebbe coinvolgere meno
location rispetto al solito e regole più severe per cercare di
evitare assembramenti nel centro storico.

Ritorna in città la lirica
d’Estate
di Olga Chieffi

Presentazione del cartellone lirico, ieri mattina, in presenza
e in teatro, per ritornare ad emozionarci insieme. Si acquista
gioia a cominciare dalla fine, dalla mancanza, da un taglio e
ciò che è perduto ed è ciò che ci spinge ad operare a creare,
a “giocare” termine caro alle arti, che presto, a cominciare
da fine giugno, ricominceranno a popolare il teatro Verdi.
Ospiti di Daniel Oren e Antonio Marzullo, il sindaco Enzo
Napoli e il suo assessore alla cultura Antonia Willburger,
unitamente ad Igina Di Napoli direttrice di Casa Del
Contemporaneo, di stanza al teatro Ghirelli, ove negli spazi
all’aperto si terranno le opere, hanno illustrato il
cartellone, gemma dell’estate salernitana che ci accompagnerà
da 7 luglio al 24 settembre, per poi in autunno, riaprire
ufficialmente le porte del massimo cittadino, con diversi
concerti e récital che faranno da preludio al gran finale di
stagione. C’è grande ottimismo nelle parole del sindaco Enzo
Napoli, poiché sarà la cultura a dare quella spinta in più per
uscire dalla gelata subita nelle successive ondate pandemiche,
e ritornare alla “Buona Vita!”, così come l’Assessore
Willburger, ha inteso puntare sulla ricerca di nuovi spazi per
offrire una risposta immediata ad un mondo dello spettacolo e
dei suoi lavoratori che sono stati fermi per troppo tempo. A
Daniel Oren abituato a interpretare i preludi, piace crearli
con la sua illuminante parola. Se la fiammella è stata tenuta
accesa con “Le Feste al Massimo” cui una platea internazionale
e numerosissima ha partecipato in streaming, e il maestro ha
dovuto inchinarsi facendo la commedia, ai palchi vuoti, in un
“forno”, termine d’uso quando gli spettatori non riempiono la
sala, ora è il momento di ritornare all’applauso, alla gente,
a quel gioco filosofico di Michel Serres e della sua noise,
quel clamore che ci colpisce, di cui non dominiamo l’origine,
né la sua crescita incontrollabile, il rumore, il rumore di
fondo, quel bailamme che non si arresta, i nostri segnali, i
nostri messaggi, le nostre parole, che rappresenta l’agone, la
performance, che senza la presenza del pubblico non ha senso.
Titoli popolari, riempi-teatro a partire da Tosca, che
riapparirà il prossimo 7 luglio. Ad evocare la Roma di Floria
Tosca, personaggio e non persona dalla psicologia complessa,
strumento e motore d’un teatrale “gioco degli opposti”, mano
caritatevole ed omicida e di Vitellio Scarpia, il Barone, capo
della Polizia segreta, “Bigotto satiro che affina colle devote
pratiche la foia libertina e strumento al lascivo talento fa
il confessore e il boia”, sarà Renato Giacchieri, il quale
avrà a disposizione le eccezionali voci di Maria Josè Siri e
Fabio Sartori, mentre il famigerato Barone sarà Roberto
Frontali. Non mancherà Angelo Nardinocchi nella veste del
Sagrestano, mentre a completare il cast l’Angelotti di Carlo
Striuli e lo Spoletta del salernitano Francesco Pittari. Dal
25 al 28 agosto, sarà di scena il più celebre binomio
dell’estetica naturalistica la Cavalleria Rusticana di Pietro
Mascagni e I Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, opere di
frattura tra il “rilassamento” della grande opera romantica e
l’urgenza presentita di un novello corso. Opere che hanno
aperto il cosiddetto “decennio” dei manifesti, ma che tuttavia
sembrano avvalersi di esterni corredi, piuttosto che di
ragioni morali profonde. Sarà Riccardo Canessa a firmarne la
regia, con sul palcoscenico voci del calibro di Ekaterina
Semenchuk nel ruolo di Santuzzam Martina Belli quale Lola, e
due felici ritorni, Carlo Ventre e Franco Vassallo che daranno
voce a Turiddu e Alfio. I Pagliacci verranno giocati nel segno
di Enrico Caruso, ha rivelato Riccardo, ieri in sala, per il
centenario della scomparsa del grande tenore che nella
stagione del 1896-1897 debuttò al Verdi con I Puritani,
interpretando poi, proprio il capolavoro di Leoncavallo,
insieme alla Carmen e alla Favorita, in un cameo giocato
nell’aria principe di Canio, “Vesti la giubba”. Ad
interpretare Canio sarà Carlo Ventre che avrà la splendida
Nino Machaidze al suo fianco quale Nedda, e ancora Franco
Vassallo nel ruolo di Tonio, Francesco Pittari, in quello di
Beppe, mentre Silvio sarà Biagio Pizzuti. Riflettori, quindi,
puntati, dal 15 al 17 settembre su Rigoletto, il buffone gobbo
che a Salerno ha avuto validissimi interpreti da Devid Ceccon,
il “Rigolettone” al grandissimo Renato Bruson, con la sua
amata trama che viene saldamente riassunta nella forma
classica del quartetto, che rispetta i canoni estetici del
primo Romanticismo, ancora osservante delle forme classiche,
snodantesi intorno alla melodia principale del tenore, che
deve essere molto esposto, vero bersaglio delle mire di
Rigoletto, che mormora nell’ombra, mentre le due donne restano
invece soggiogate dal fascino del ducaNel ruolo del titolo
avremo al Ghirelli George Petean, con il duca di Mantova
affidato al giovanissimo tenore Valentyn Dytiuk, Gilda avrà la
voce di Hasmik Torosyan e a completare il quartetto la
Maddalena di Martina Belli, per la regia di Pier Francesco
Maestrini. Dal 24 al 28 settembre ritorna “Quel gran medico,
dottore enciclopedico” di Dulcamara con il suo Elisir d’amore,
sempre vivissimo, incantevole e inossidabile melodramma
donizettiano che con il suo acuto e insolito alternarsi di
effervescente comicità e di malinconiosa, sognante tenerezza
non riesce mai a stancare, seducendo continuamente
l’ascoltatore in ogni scena, in ogni battuta, perfino nel più
breve dei recitativi secchi. Sarà un Elisir “areniano” per la
regia di Stefano Trespidi, che saluterà Irina Lungu, nel ruolo
di Adina, Ancora Valentyn Dytiuk quale Nemorino, Biagio
Pizzuti in quello del vanaglorioso Belcore, Misha Kiria in
quello del Dottor Dulcamara, mentre Miriam Artiaco sarà
Giannetta. Ritorno in teatro per la Traviata dal 15 al 19
dicembre, che avrà sul podio Pier Giorgio Morandi e la regia
di Massimo Gasparon, con Gianluca Terranova (il Caruso
televisivo), nel ruolo di Alfredo, in coppia con Nino
Machaidze, magica Violetta, e Massimo Cavalletti, che darà
voce a Giorgio Germont. Fine anno, il 27 e il 28 dicembre
sulle punte col più celebre dei ballet blanc il Lago dei cigni
con le coreografie originali di Marius Petipa, e la musica di
Peter Il’ic Cajkovskij, affidato al Corpo di ballo del teatro
di San Carlo.

Un’estate in musica con il
liceo Confalonieri
di Olga Chieffi

La musica deve essere eseguita live! Così anche la nostra
piattaforma, giovedì sera, si è messa decisamente contro la
mano, lasciando impreziosire il salotto virtuale di
approfondimento musicale di Le Cronache “In prima fila con…”
dagli studenti del Liceo Musicale “Teresa Confalonieri” di
Campagna, esclusivamente dal vivo. Tanti i temi trattati con
il Dirigente Scolastico, prof. Gianpiero Cerone, le docenti di
pianoforte Tiziana Caputo e chitarra, Lucia Ferrara, il
violinista Luca Gaeta, referente per la scuola media, il
Sindaco Roberto Monaco e il Direttore del Museo della Memoria
e della Pace, Arch. Marcello Naimoli. Se Gianpiero Cerone, ha
aderito senza pensarci due volte al Piano Scuola Estate,
proprio per recuperare i momenti performativi che sono venuti
a mancare, nel corso di questa pandemia, il Sindaco Roberto
Monaco, sta decidendo sui grandi eventi che da sempre
caratterizzano la sua Campagna, ovvero la Chiena, nel periodo
estivo e i Fucanoli, in inverno, comune covid free, dove si
accederà riguardo gli spettacoli con green pass. “Un’ estate –
ha sottolineato Gianpiero Cerone – che sarà sigillata proprio
da un bel momento performativo da preparare in scuola, con
l’entusiasmo che contraddistingue allievi e docenti”. Il
direttore del Museo Marcello Naimoli ha continuato sullo
stesso tenor, ovvero che il Museo si apre ai laboratori e ai
master del Liceo musicale, lasciando che i ragazzi entrino a
far parte dei diversi progetti. “Abbiamo avuto – ha annunciato
il direttore – un finanziamento regionale proprio per
realizzare una sala musica dedicata a tutti i musicisti
internati nei campi di concentramento che intitoleremo a
Bogdan Zins”. Il clarinettista Luciano Marchetta, ha animato
punti segreti e storici della cittadina, come il cortile del
palazzo Pironti, dal quale ha lasciato eseguire il trio
Divertimento n°1 per tre corni di bassetto KV 229 di Mozart,
in una trascrizione per due clarinetti (Giuseppe D’Alessandro
e Ilary Stabile) e clarinetto basso (Antonio Maggio),
ricordando anche la ricerca filologica sullo Stadler Quintet
del M° Giovanni De Falco, eseguito in prima assoluta in
occasione del 250° anniversario della nascita del genio
salisburghese, nonché prima di chiudere in bellezza con due
pezzi di Karlheinz con i Pesci dal suo speciale “Tierkreis” lo
Zodiaco, in cui ogni melodia pare sia in armonia con i tratti
del corrispondente segno zodiacale, eseguiti da Gerardo
Casale, Orazio Di Cosimo, Rebecca Di Dato, Francesco Pierro,
Francesco ed Erika Vigile. La diretta era però iniziata dall’
istituto con Lucia Rosa, violino con Valentino Sirico,
violoncello, e assiso alla tastiera del gran coda il
violinista Daniele Gibboni, per un omaggio ad Antonio Vivaldi,
con il primo tempo del concerto in la Minore dall’Estro
Armonico, in cui i ragazzi guidati dal nostro Gibboni sono
riusciti a trasmettere quell’ ansia onnicomprensiva, quel
demone bruciante che ha sempre spinto il Prete Rosso ad una
continua sperimentazione, producendo quei magnetici affreschi
sonori grazie alla forza del suo potere evocativo e della sua
logica formale. Ragazzi che certamente saranno protagonisti
del progetto filiera della musica che a breve indirà le
audizioni per le orchestre regionali verticali, formate dai
preziosi talenti delle diverse istituzioni. “Nuovi metodi e
pratiche per noi – affermava Luca Gaeta – che siamo prodotti
di quei conservatori che l’Italia ha creato e cui il mondo
guarda, in primis dal compianto Josè Antonio Abreu, sostenuto
e ammirato dai più grandi musicisti del mondo, e che ora
tradiamo per un sistema europeo che non è il nostro”.

Sindaco Napoli: “Bene le
azioni di Piero De Luca a
sostegno del Sud e degli enti
locali”
L’amministrazione Comunale di Salerno esprime particolare
apprezzamento per l’azione messa in campo dall’onorevole Piero
De Luca a sostegno del Sud e dei comuni campani. Il deputato
dem sta sviluppando iniziative di ascolto dei territori, delle
forze economiche e sociali e degli amministratori locali per
recepire problematiche e progetti. Una presenza costante al
fianco di chi è impegnato a dare quotidianamente risposte ai
cittadini come il Comune di Salerno.
Di particolare rilievo la battaglia per l’equa ripartizione
del PNRR e per gli investimenti infrastrutturali che dovranno
contribuire a colmare il gap economico, competitivo,
imprenditoriale ed occupazionale con il resto d’Italia e
d’Europa. Il Comune di Salerno sostiene questo forte impegno
politico ed istituzionale al servizio della nostra comunità.
Siamo ad una svolta storica. Salerno nei prossimi anni può
diventare un hub di sviluppo per tutto il territorio con
l’integrazione sinergica di assi ferroviari AC/AV, con il
decollo dell’aeroporto Salerno Costa Amalfi, con Porto
rinnovato, Stazione marittima e Porta Ovest.

La Salernitana insiste per
Frattesi, il Sassuolo nicchia
di Marco De Martino

SALERNO – In attesa della fumata bianca societaria, il mercato
della Salernitana continua a muoversi seppur in maniera
timida. Dopo aver gettato le basi per portare a Salerno alcuni
suoi fedelissimi, come Gagliolo, Letizia e Lasagna, il club
granata ha sondato il terreno con il Sassuolo per il
centrocampista dell’under 21 azzurra Davide Frattesi (nella
foto). La Salernitana infatti avrebbe chiesto il prestito
dell’ex talento di Empoli e Monza alla società emiliana,
ottenendo per ora una risposta evasiva. Il Sassuolo infatti
potrebbe decidere di aggregare Frattesi alla prima squadra per
il ritiro precampionato soprattutto se dovesse cedere
Locatelli. Passi avanti invece con l’Udinese per il riscatto
di Coulibaly. Il centrocampista è uno dei pupilli di Castori
che l’ha messo in cima alla lista delle riconferme. La
Salernitana per riscattarlo dovrà sborsare almeno due milioni
di euro e nell’affare potrebbe chiedere di inserire ai
friulani anche il cartellino di lasagna, valutato vicino agli
otto milioni. Trattative in corso anche con il Parma per
Gagliolo ed Inglese, con il Benevento per Letizia, con il
Chievo per Garritano e con il Crotone per Simy e Messias.
Vanno avanti i contatti con gli esperti centrocampisti, in
regime di svincolo dal Benevento, Viola ed Hetemaj. Come
accaduto per Cavion, messo sotto contratto dalla Salernitana
già a gennaio, i due mediani potrebbero firmare a prescindere
dagli sviluppi societari in casa granata visto che il 1 luglio
saranno entrambi liberi da vincoli contrattuali. Pour parler
con l’Atalanta per il prestito del        portiere   titolare
dell’Under 21 azzurra Carnesecchi.

Alta Velocità, a                             rischio
lotto di Salerno
di Erika Noschese

Ancora un “cambio di programma” per la realizzazione della
rete ferroviaria ad Alta Velocità che dovrebbe interessare
anche la provincia di Salerno. A sollevare il caso, il
parlamentare di Liberi e Uguali, Federico Conte che, nei
giorni scorsi, ha presentato un’interrogazione parlamentare al
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico
Giovannini, dopo alcune indiscrezioni che vedrebbero
stralciato il progetto originario. Si tratta, di fatti, di
un’infrastruttura che conta un finanziamento pari a 27,77
miliardi di euro a valere sul fondo Pnrr e 3.20 miliardi di
euro dal Fondo Complementare, con l’obiettivo di estendere
l’alta velocità al sud, con la conclusione della direttrice
Napoli-Bari, l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-
Messina e la realizzazione dei primi lotti funzionali delle
direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza-
Battipaglia. Proprio per quanto riguarda il lotto 0 per la
tratta Salerno-Battipaglia, il progetto prevede uno sviluppo
di circa 44 chilometri che dovrebbe terminare proprio in
prossimità della stazione di Battipaglia; tratto che, da
Sarno, arriverebbe a Baronissi dove dovrebbe essere realizzata
la nuova stazione di Salerno che interesserebbe tutta la Valle
dell’Irno, per poi proseguire fino a Battipaglia-Eboli nella
zona industriale. Ancora un “cambio di programma” per la
realizzazione della rete ferroviaria ad Alta Velocità che
dovrebbe interessare anche la provincia di Salerno. A
sollevare il caso, il parlamentare di Liberi e Uguali,
Federico Conte che, nei giorni scorsi, ha presentato
un’interrogazione  parlamentare  al  ministro  delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, dopo alcune
indiscrezioni che vedrebbero stralciato il progetto
originario. Si tratta, di fatti, di un’infrastruttura che
conta un finanziamento pari a 27,77 miliardi di euro a valere
sul fondo Pnrr e 3.20 miliardi di euro dal Fondo
Complementare, con l’obiettivo di estendere l’alta velocità al
sud, con la conclusione della direttrice Napoli-Bari,
l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina e la
realizzazione dei primi lotti funzionali delle direttrici
Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Potenza-Battipaglia. Proprio
per quanto riguarda il lotto 0 per la tratta Salerno-
Battipaglia, il progetto prevede uno sviluppo di circa 44
chilometri che dovrebbe terminare proprio in prossimità della
stazione di Battipaglia; tratto che, da Sarno, arriverebbe a
Baronissi dove dovrebbe essere realizzata la nuova stazione di
Salerno che interesserebbe tutta la Valle dell’Irno, per poi
proseguire fino a Battipaglia-Eboli nella zona industriale.
Vaccini, in Campania mancano
le dosi
Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ricorda che
alla Campania mancano ancora 30mila dosi di vaccino, che
dovranno essere utilizzate per le altre fasce d’età. E’ qui
che l’Unità di crisi sta concentrando gli sforzi, per
assicurare la copertura alle categorie più vulnerabili. Degli
oltre 300mila over80, 47mila sono in attesa della dose unica o
della prima dose (15,7%). Nella fascia 70-79, mancano
all’appello oltre 80mila cittadini (17,3%). Tra il personale
scolastico, inoltre, non risultano vaccinate circa 500
persone. Un vulnus che andrà colmato prima della ripresa delle
lezioni, per evitare il rischio di altri contagi e di
possibili focolai. Ieri sono stati convocati all’hub della
Mostra d’Oltremare duemila persone fragili e 800 tra
vulnerabili e disabili. Molte defezioni si registrano nella
fascia 40-49, anche tra quelli che hanno effettuato la
prenotazione. C’è poi il problema dei non deambulanti. Oltre
6mila persone, che hanno richiesto la vaccinazione, non sono
stati ancora raggiunti a domicilio dalle Usca o dai medici di
famiglia. Considerando la fascia che va dai 12 anni in su,
risulta coperto con la prima dose circa il 50% della
popolazione che ha scelto di vaccinarsi (circa 2,5 milioni),
ma solo il 20%, poco piu’ di un milione di persone, ha
ricevuto anche il richiamo. Intanto, l’unità di Crisi della
Regione Campania ha annunciato che superano quota un milione,
per la precisione sono 1.064.291, le seconde dosi di vaccino
anti covid-19 somministrate. Fino a ieri, erano 3.795.575 di
dosi consegnate al territorio e i 3.472.894 di quelle
somministrate. Sono quindi 2.408.603 i cittadini che hanno
ricevuto la prima dose. Le donne rappresentano la maggioranza
di coloro che hanno ricevuto il vaccino: sono il 1.844.778, in
termini percentuali il 53,12%. Gli uomini si attestano sul
46,88% (1.628.116). Dando uno sguardo alla distribuzione per
categoria si nota che: gli over 80 vaccinati sono 458.788; gli
over 70 383.433; quelli over 60 301.526; gli over 50 389.971;
gli over 40 147.311. La categoria maggiormente rappresentata
nel report resta quella dei “soggetti fragili e caregiver” con
977.480 vaccinati.

Luca Di Giuseppe, attivista
del  M5S:  “Io   candidato?
Valuterò”
di Erika Noschese

“Ad oggi il Movimento 5 Stelle non ha un capo politico eletto
democraticamente, non ha struttura legittimata, non ha un
metodo che legittimi le scelte. In questa fase credo sia
giusto che ognuno faccia quello che sente. Per quanto riguarda
Salerno, io sarò dalla parte di quelli contro
l’amministrazione uscente”. Lo ha dichiarato Luca Di Giuseppe,
attivista salernitano del Movimento 5 Stelle. Nonostante la
sua giovane età, è particolarmente attivo nella vita politica
salernitana e si è sempre esposto, in prima persona, per il
bene del Movimento che oggi vive una situazione di caos dovuta
proprio alla nascita del governo Draghi e il “divorzio” tra i
pentastellati e la piattaforma Rousseau. Mancano meno di sei
mesi alle prossime elezioni amministrative, civiche e partiti
sono in alto mare e gli scenari cambiano di continuo. Il
Movimento 5 Stelle, invece, sembra completamento sparito dalle
scene. Cosa sta succedendo? “La situazione di confusione che
si sta manifestando in tutti i gruppi che si dicono contro
l’amministrazione, è causata dall’assenza di politica. Sono i
riflessi di decenni a senso unico. L’egemonia di De Luca ha
appassito la città in termini politici ed elettorali. Oggi c’è
bisogno di politica e di civismo. Tra gli oppositori di De
Luca va abbattuta la logica del «Mi candido come sindaco per
entrare in Comune». Questo facilita l’amministrazione uscente.
A me interessa sostenere un sindaco che provi a liberare la
città. Ci vorrà tempo, lo so. Più che i simboli politici,
guardo le persone. E sono disponibile a dialogare soltanto con
chi sia apertamente contrario a quelli che hanno scambiato la
cosa pubblica per un bancomat. Per quanto riguarda il
Movimento 5 Stelle, non saprei. Ci sono dei rappresentanti
istituzionali con cui ragiono, altri no. Continuo a mantenere
un rapporto fraterno con le decine di attivisti che hanno
animato negli anni il Meetup di Salerno”. La sua candidatura
è stata più volte richiesta, soprattutto dai giovani. Ha
sciolto le riserve? “Sinceramente no, deciderò nelle prossime
settimane. Valuterò tutte le ipotesi possibili. Confido in un
progetto credibile che coinvolga le forze migliori della
città. E mi auguro che ci sia la volontà di pensare a Salerno.
Se non si dovesse arrivare ad un punto d’incontro con le
associazioni e gli attivisti del territorio, non escludo
nulla. La forza dei miei coetanei e dei giovani che si
impegnano da anni sul territorio, è sottovalutata. In
qualunque caso troveremo le modalità per dire “ci siamo anche
noi”. A Napoli l’accordo Pd-M5S sembra fortemente compromesso,
ci sono già i primi dissidenti pronti a staccarsi e lanciare
un proprio candidato sindaco, a Salerno – secondo lei – quale
dovrebbe essere la posizione dei pentastellati? “Ad oggi il
Movimento 5 Stelle non ha un capo politico eletto
democraticamente, non ha struttura legittimata, non ha un
metodo che legittimi le scelte. In questa fase credo sia
giusto che ognuno faccia quello che sente. A Napoli ci sono
persone a cui voglio bene che non si sentono rappresentate
dalla candidatura di Manfredi. Fanno bene ad organizzarsi ed
auto-determinarsi.Per quanto riguarda Salerno, io sarò dalla
parte di quelli contro l’amministrazione uscente”. Da giovane
attivista, cosa si aspetta dalla prossima amministrazione
comunale? “Mi aspetto una maggiore attenzione verso la mia
generazione e le famiglie. Più biblioteche. Più asili nido.
Più sensibilità verso anziani. Una città a misura d’uomo che
permetta di rispondere alle esigenze fondamentali dei
cittadini in ogni quartiere, con l’obiettivo di ridurre gli
spostamenti in auto o in motorino. Una città in cui ad ogni
intervento di edilizia pubblica corrisponda la creazione di
posti per bici. Una città in cui la tassa dei rifiuti non sia
più tra le più alte d’Italia. Una città con un bilancio che
guardi l’ambiente come priorità: lo chiamerei il bilancio
verde. Una città in cui aprire un’attività non sia un gesto
eroico”. Il Movimento 5 Stelle vive una fase di stallo e di
forte caos, la spaccatura non sembra aver aiutato, soprattutto
in questa fase… “Il Movimenti 5 Stelle dal punto di vista
nazionale deve decidere cosa vuole essere. Sono stato tra
quelli che si è esposto di più durante gli “Stati generali”
(il percorso di riorganizzazione) e durante le votazioni per
decidere se entrare o meno nel Governo Draghi. Tirando le
somme, c’è stato un percorso che non ha portato a nulla e che
è costato un bel po’ di soldi. Poi c’è un Governo con
Brunetta. E poi, continuo a non capire come si possa mettere
ai margini la piattaforma Rousseau. Non è una piattaforma
telematica, è il metodo che ha consentito a centinaia di
persone di entrare nelle istituzioni”. C’è stato un confronto
tra i pentastellati e i Verdi, secondo lei potrebbero andare
insieme? “Non lo sapevo. Da quello che so a Salerno ci sono
diversi partiti e gruppi che si dicono “verdi”: i verdi
europei, i davvero verdi, i verdi italiani etc.”.
Imposta sulla pubblicità:
morosi 74 impianti
Misure preventive per sostenere il contrasto dell’evasione dei
tributi locali a Capaccio Paestum. Continua il massiccio
lavoro di accertamento messo in atto dall’Area Tributi ed
Entrate Patrimoniali, diretta dal funzionario apicale Antonio
Rinaldi. Questa volta, le verifiche tecniche e documentali
hanno interessato gli impianti pubblicitari siti lungo la
statale 18, nel tratto che ricomprende il centro urbano, con
l’approvazione della lista di carico dei proprietari risultati
morosi con il pagamento dell’imposta comunale sulla pubblicità
(Icp), a seguito delle verifiche effettuate, per complessivi
179.778,96 euro e relativamente alle annualità 2016, 2017,
2018, 2019 e 2020. Nello specifico, con apposite determina, si
è preso atto dell’attività condotta e conclusa dal Nucleo di
Polizia Tributaria, organico all’Ufficio Tributi comunali,
mirata ad analizzare la regolarità amministrativa e tributaria
Icp/Cup relativa agli impianti pubblicitari che insistono
sulla SS18, relativamente a quanto sancito dalla delibera di
Giunta n. 380/2013, la quale delimita il ‘centro urbano’ su
suddetta Strada Statale il tratto compreso tra il km 88+130 e
il km 90+450 (dalla località Ponte Barizzo al Cerro). Dai
riscontri è emerso che, su tale tratto, insistono 74 impianti
pubblicitari che non sono risultati in regola con il pagamento
della relativa imposta: è stata, così, approvata la lista di
carico finalizzata all’emissione degli accertamenti esecutivi,
comprensivi di sanzioni di legge ed interessi legali, per
cristallizzare le somme evase.
Contrastare    il  fenomeno
dell’abbandono dei rifiuti
Un incontro intercomunale per cercare di contrastare il
fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nei valloni che
costeggiano la strada provinciale 129 che collega Croce di
Cava de’ Tirreni al Comune di Pellezzano. Alla riunione,
tenutasi a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, promossa dal
vicesindaco con delega all’Ambiente, Nunzio Senatore, erano
presenti il vicesindaco di Pellezzano, Michele Murino, i
rappresentanti delle rispettive città della Polizia Municipale
e degli uffici tecnici comunali, dell’Associazione
ambientalista molto attiva sul territorio Anpana e della
Metellia Servizi. “Il prossimo passaggio istituzionale –
afferma il vicesindaco, Senatore – sarà quello di un tavolo di
concertazione con la provincia per mettere in campo un serie
di attività che devono indurre a scoraggiare che quell’area
venga utilizzata come una pattumiera dove è possibile
scaricare di tutto e di più in maniera indisturbata e
impunita. C’è bisogno di realizzare delle opere di protezione
dei valloni, di dossi per limitare la velocità dei veicoli e
soprattutto un sistema di videosorveglianza in grado di
identificare le targhe dei veicoli e lanciare allert in caso
di scarichi”. Un’area molto isolata, esposta purtroppo al
fenomeno dell’abbandono indiscriminato di ogni tipo di
rifiuto, non solo ai lati della carreggiata della strada
provinciale, ma addirittura scaraventati nei burroni e dirupi,
devastando la ricca vegetazione e l’intero ecosistema. “Oggi
mancava qualche rappresentante della Provincia, pur invitato –
afferma il vicesindaco Murino – che deve attivarsi in maniera
concreta e non più procrastinabile nella vigilanza con la
polizia provinciale e nella realizzazione delle opere come
guardrail. I Comuni di Pellezzano e Cava de’ Tirreni non
possono subire questa inerzia”.
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