Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine

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Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
Casamonica, demolite otto
ville del clan. Conte, grazie
a forze ordine

“Mi trovo nella periferia est di Roma dove questa mattina sono
state sgomberate otto ville abusive di proprietà dei
Casamonica. Sono qui per dare un messaggio molto chiaro:
questo Governo è per la legalità e il rispetto delle regole”.
Lo dice il premier Giuseppe Conte che sta trasmettendo su Fb
la diretta della sua visita

“Quella di oggi è una giornata storica per la città di Roma e
per i romani. Mettiamo fine a anni di illegalità e inviamo un
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
segnale forte alla criminalità e al clan Casamonica,
sgomberando e abbattendo otto villette abusive nella periferia
est di Roma. L’amministrazione si è impegnata come mai è
successo nella sua storia recente: per 10 mesi abbiamo
pianificato questa operazione che vede l’impegno di ben 600
uomini della Polizia Locale”, annuncia su Fb la sindaca di
Roma Virginia Raggi.

Soffitti dipinti, tende dorate, due statue di tigri e una di
un cavallo: le villette hanno “arredamenti sfarzosi o
apparentemente sfarzosi”, ha spiegato il comandante della
polizia locale di Roma Antonio Di Maggio. Gli agenti sono al
lavoro dall’alba e in alcuni casi hanno dovuto procedere
all’apertura forzata delle porte.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è in via del
Quadraro 110 a Roma dove sono scattate le operazioni di
demolizione. “Piano piano stiamo riportando pezzi di città
alla legalità. E’ un bel segnale per Roma, non è il primo e
non sarà l’ultimo. Le regole tornano ad essere rispettate. Non
sono entrato nelle villette per non intralciare il lavoro
delle forze dell’ordine, ma da quello che si vede è emerso lo
spazio abbondante occupato e lo sfarzo alle spalle degli
altri. La pacchia     è   finita”,   ha   detto   il   ministro
dell’Interno.

“Stop a 30 anni di illegalità e un segnale forte contro
criminalità e clan Casamonica. Grazie a 600 uomini Polizia
Locale e a forze ordine. Istituzioni a fianco cittadini onesti
contro malavita”, aggiunge Virginia Raggi su Facebook.

“Otto villette Casamonica abbattute in queste ore
dall’amministrazione Raggi. Il buongiorno si vede dal mattino.
Forza e che altre amministrazioni comunali prendano coraggio:
la Commissione antimafia non farà mancare il suo pieno
appoggio”, scrive su Fb il neopresidente della Commissione
parlamentare antimafia, Nicola Morra
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
Acilia, scoperta piantagione
di marijuana: 100 piante in
una casetta attrezzi di una
villa

ROMA – Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Acilia
hanno arrestato una coppia di Acilia, l’uomo di 56 anni e la
donna di 50enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente.

I Carabinieri avevano da tempo “attenzionato” una villetta di
via Silvestro de Nardis ad Acilia, dove avevano percepito
degli strani movimenti e un anomalo odore acre che si
sprigionava dal giardino. La successiva ispezione della
rimessa degli attrezzi, attigua alla villetta della coppia e
ubicata nel giardino della stessa, ha permesso di rinvenire
100 piante di marijuana dal fusto di oltre un metro, con
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
foglie e infiorescenze, adeguatamente illuminate con lampade
UV, alimentate da liquido fertilizzante e tenute sotto
controllo da un sofisticato misuratore della temperatura e
dell’umidità.

I due avevano ben attrezzato l’ambiente per la coltivazione e
la lavorazione della piantagione.

Le 100 piante rinvenute, del peso totale di oltre 22 kg, sono
state immediatamente sequestrate insieme alla serra completa
di impianto di irrigazione, illuminazione e stabilizzazione
della temperatura.

Oltre a ciò, all’interno della villetta sono stati sequestrati
molteplici dosi di hashish e marijuana pronte per la
commercializzazione e una bilancia elettronica.

Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari
in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria.

Colleferro, 55enne perseguita
il sindaco, lo minaccia e
segue    chiedendo    soldi:
arrestato
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
Singolare quanto successo in Provincia di Roma. Un 55enne,
gravato da numerosi pregiudizi penali per reati contro la
persona, pretendeva a tutti i costi somme di denaro o buoni
spesa da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale. E’
quanto successo nella città di Colleferro dove i Carabinieri
hanno arrestato il malfattore eseguendo un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di
Velletri.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Colleferro, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Velletri, sono scattate a seguito delle quasi
quotidiane pressioni, minacce ed espressioni intimidatorie che
il pregiudicato pronunciava nei confronti del Sindaco.
Nonostante il 55enne fosse già stato destinatario della misura
di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal territorio
del comune di Colleferro, continuava imperterrito nelle sue
richieste seguendo il primo cittadino non solo quando si
recava al lavoro ma anche attendendolo nei pressi della sua
auto.
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
Dopo i numerosi interventi dei Carabinieri sia per le
violazioni della misura di prevenzione che per le dinamiche
delittuose, il malvivente è stato arrestato ed associato
presso il carcere di Velletri; ora dovrà rispondere di tentata
estorsione aggravata e delle numerose violazioni della misura
di prevenzione personale alla quale i Carabinieri lo avevano
sottoposto.

Nemi, assemblea per il ponte
monumentale: tutte le novità
dai consiglieri metropolitani
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
NEMI (RM) – Partecipata e ben riuscita l’assemblea pubblica
con focus sul ponte di Nemi sulla via Nemorense organizzata
dai consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso
e Patrizia Corrieri i quali, in maniera trasversale, hanno
invitato i cittadini dai consiglieri metropolitani dell’area
dei Castelli Romani, questo pomeriggio (lunedì 19 novembre
2018) a Nemi nell’accogliente e centralissimo bar Byron.
L’incontro è stato moderato da Chiara Rai direttore di questo
quotidiano.

“Il mio e quello di Patrizia Corrieri – hanno detto – intende
essere un intervento di saluto e benvenuto ma vorrei
sottolineare che siamo qui perché abbiamo sentito la necessità
di fare un punto della situazione riguardo tutta la vicenda
dei ponti, partendo dal bisogno di informare i cittadini nella
maniera più puntuale possibile. In questo senso l’iniziativa
non è propriamente politica ovvero di parte, piuttosto di
servizio a tutta la comunità nemese. La comunicazione e la
trasparenza sono i principi cardine che, insieme ad altri,
devono necessariamente caratterizzare una qualsiasi azione di
governo, nel rispetto dei ruoli di ognuno e del principio di
delega di ogni eletto. Inoltre è giusto che sia l’intera
comunità a farsi carico e discuta di problemi che sono
generali e che travalicano gli schieramenti e che faccia
quadrato nella ricerca di una soluzione. Questo spiega perché,
come gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi” abbiamo voluto
mettere intorno allo stesso tavolo tutti quelli che sono gli
interlocutori istituzionali che possono dare risposte concrete
alle tante domande che legittimamente i tanti cittadini,
commercianti, professionisti, artigiani e genitori di Nemi si
pongono. Ringrazio il consigliere della città metropolitana
Massimiliano Borelli, presidente della 6° commissione
Viabilità; il consigliere della città metropolitana Flavio
Gabbarini, presidente della 4° commissione Ambiente, per aver
accettato di intervenire. Un ringraziamento particolare va a
Giovanni Libanori nella sua doppia veste di consigliere di
città metropolitana e di capogruppo consigliare di maggioranza
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
di “Uniti per Nemi” del Comune di Nemi, che con la sua
adesione a questo incontro dimostra di aver colto in pieno lo
spirito della nostra iniziativa”.
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
Casamonica, demolite otto ville del clan. Conte, grazie a forze ordine
Ma cosa succede?
Verrà demolito e ricostruito il ponte (viadotto 1) che si
trova a Nemi sulla strada provinciale via Nemorense, chiusa
alla circolazione di auto e pedoni dal 7 settembre scorso. Al
momento l’interdizione va dal chilometro 3,500 a 4,100. Il
provvedimento è stato adottato dalla Città Metropolitana di
Roma a causa del “significativo stato di degrado della
sottostruttura”. Ora deve essere presentato il progetto ma
quando inizieranno i lavori, almeno per le due fasi principali
di demolizione e apposizione della trave portante, verrà
chiusa la via comunale De Sanctis e i residenti di Nemi alta,
almeno per quei giorni, dovranno sostenere il peso dei disagi.

La Città Metropolitana ha stanziato per
il 2019 un milione e mezzo di euro che
rientra nel programma triennale delle
opere pubbliche
Una cifra frutto di un lavoro congiunto in commissione
viabilità: “È prevalso il buonsenso – ha detto il presidente
della sesta commissione viabilità Massimiliano Borelli –
soprattutto abbiamo ascoltato la richiesta di un territorio
che altrimenti rimarrebbe isolato perché la chiusura della
Nemorense compromette una circolazione importante per i
residenti di Nemi e degli altri paesi ma anche un flusso
turistico che al momento è assente nella cittadina a causa
della chiusura dell’arteria . Abbiamo fatto in modo che si
procedesse velocemente”.
Il cantiere potrebbe durare circa otto
mesi
Il progetto esecutivo per il viadotto 1 dev’essere ancora
presentato, il cantiere potrebbe durare circa otto mesi:
“Auspichiamo lavori in tempi rapidi – hanno aggiunto
Massimiliano Borelli insieme al presidente della quarta
commissione Ambiente Flavio Gabbarini – per questo si ipotizza
che la scelta progettuale sia quella di utilizzare una unica
trave per il ponte. Questo significa che i disagi per la
chiusura delle strade riguarderebbero la fase di demolizione e
di apposizione della trave”.

Soddisfatto per aver ottenuto lo stanziamento per il ponte a
favore della comunità nemese anche il consigliere
metropolitano Giovanni Libanori (Noi con l’Italia): “Adesso –
ha detto – la preoccupazione riguarda soprattutto i tempi di
realizzazione. Spero che la burocrazia non crei troppi
ritardi. Su Nemi gravano moltissimi vincoli da quelli
ambientali, idrogeologici, archeologici e questo potrebbe
causare dei ritardi che graverebbero sulle spalle di residenti
e commercianti. Non possiamo lasciare Nemi isolata per troppo
tempo e faremo il possibile per fare in modo che l’iter
autorizzativo proceda senza intoppi”.

Una criticità segnalata fin dal 2016
Ci sono state diverse domande da parte del pubblico tra cui
una osservazione e una domanda da parte di Paolo Garofalo il
quale ha inteso sottolineare l’assenza del sindaco di Nemi
Alberto Bertucci ad un incontro così importante e anche il
fatto che l’assemblea si sarebbe potuta tenere in un luogo
istituzionale se almeno il primo cittadino lo avesse permesso.
Il consigliere Libanori ha precisato che il sindaco è molto
impegnato in due situazioni delicate in Comune e che il
vicesindaco, per motivi personali, non è potuto essere
presente. E, per quanto riguarda la sala, non è pervenuta
alcuna richiesta in tal senso. Azzurra Marinelli, segretaria
del locale Pd, ha precisato che per dato che per l’assemblea
scolastica organizzata dai genitori degli alunni il sindaco
non aveva concesso la sala, questa volta, non l’hanno chiesta
perché probabilmente avrebbero incassato un altro diniego.
Carlo Cortuso ha liquidato la vicenda con: “Chi è assente ha
sempre torto”. E poi si è rivolto a Giovanni Libanori
sottolineando il fatto che l’amministrazione non si è mossa
riguardo il ponte nonostante sia stato un cavallo di battaglia
nel programma elettorale di Uniti per Nemi, fatto di tante
promesse e nonostante ci fossero delle segnalazioni dei vigili
del fuoco. Libanori ha replicato dicendo che l’amministrazione
comunale ha sempre segnalato, anche nel 2016, le criticità del
ponte e richiesto un intervento ai tecnici della Città
Metropolitana ma senza avere risposte se non quando è successa
la tragedia a Genova. Purtroppo l’amministrazione non aveva
quindi fatto i conti con la lentezza della Città
Metropolitana, a guida pentastellata, nel rispondere alle
segnalazioni.

Presente tra gli uditori anche l’ex sindaco di Nemi Cinzia
Cocchi la quale si è complimentata con i consiglieri Carlo
Cortuso e Patrizia Corrieri e ha partecipato con interesse
all’assemblea.

Genzano,   sciopero  degli
assistenti  scolastici  ai
disabili:               lavoratori                senza
stipendio

Riceviamo e pubblichiamo nota dai sindacati

GENZANO DI ROMA (RM) – La mattina di Mercoledì 14 novembre si
è svolta l’assemblea dei lavoratori di Progetto Colonna
impiegati nel servizio di assistenza scolastica ai disabili
del comune di Genzano.

I lavoratori ad oggi non hanno ancora ricevuto lo stipendio
che dovevano ricevere il 20 ottobre. Viste le difficoltà che i
lavoratori stanno vivendo su questo servizio da più di un
anno, ad inizio ottobre abbiamo indetto lo stato di agitazione
e considerato il silenzio e la non soluzione dei problemi che
stanno lasciando i lavoratori senza stipendio, abbiamo
proclamato per la giornata del 21 novembre lo sciopero del
servizio.
In questi mesi i lavoratori hanno continuato ad assicurare il
servizio con responsabilità e professionalità nonostante le
costanti difficoltà relative al pagamento degli stipendi.
Abbiamo cercato in questi mesi di trovare soluzioni che non
creassero problemi sul servizio. Dopo più di un anno ci
troviamo ancora senza una soluzione e costantemente
nell’incertezza di avere lo stipendio a fine mese.

Crediamo che i lavoratori, i ragazzi e la cittadinanza del
Comune di Genzano non si meritino questa situazione. Per
questo mercoledì invitiamo tutti a partecipare al presidio che
si terrà in occasione dello sciopero dalle 10 alle 12 in
piazza Tommaso Frasconi a Genzano insieme ai lavoratori del
servizio.

Da Anzio la filiera della
cocaina    tra   Lavinio   e
Torvaianica:     smantellata
organizzazione criminale. In
manette 10 persone
ANZIO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Anzio stanno
dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa
dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della
locale Procura della Repubblica, che dispone l’arresto per 10
persone ritenute responsabili in concorso fra loro di
acquisto, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del
tipo cocaina.

I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa
portata avanti dai Carabinieri della Tenenza di Ardea, nel
primo semestre del 2017, che ha avuto inizio a seguito di
alcuni controlli effettuati sul Lungomare ardeatino dalle cui
risultanze è emerso che alcuni soggetti gravitanti nell’area e
con precedenti specifici avevano ceduto delle dosi di cocaina.

https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2018/11/AN
ZIO-CARABINIERI.mp4
L’indagine consentiva, attraverso il monitoraggio degli
indagati, di scoprire l’esistenza di una proficua ed assai
redditizia attività di spaccio nella citata zona, portata
avanti fondamentalmente da un gruppo di soggetti a capo del
quale vi era uno degli odierni arrestati il quale, oltre ad
approvvigionare i suoi collaboratori di stupefacente del tipo
cocaina, aveva messo in atto un vero e proprio sistema basato
sulla costante presenza di uno spacciatore pronto a portare la
droga in uno degli 11 luoghi di spaccio del litorale tra
Lavinio e Torvaianica, con un vero e proprio cambio turno.

Per la ricezione dell’ordine veniva
utilizzato sempre lo stesso telefono,
passato in consegna da uno spacciatore
all’altro
Proprio la dinamicità degli spacciatori e il numero elevato di
luoghi di incontro per la cessione dello stupefacente ha reso
particolarmente difficili gli accertamenti da parte degli
investigatori.
Il modus operandi era sempre lo stesso, il richiedente
contattava lo spacciatore di turno e, mediante l’uso di
termini in gergo utilizzati per quantificare la dose – Promo,
Jeep/Jeeppetta, Pandino – ordinava la dose per poi concordare
il luogo di incontro. Una volta giunti sul posto a bordo dei
rispettivi autoveicoli o motoveicoli, avveniva lo scambio.
Quindi piccoli trasporti, poco rischiosi e rapidi.

L’Attività d’indagine ha consentito contestualmente di far
emergere come uno degli indagati, spacciatore al soldo del
capogruppo, sfruttando la rete di vendita aveva avviato
un’attività di spaccio in proprio con l’ausilio di un suo
parente il quale era il custode dello stupefacente
“parallelo”.

A tali conclusioni investigative si perveniva mediante
l’ausilio di attività tecnica ma anche in virtù di meticolosa,
paziente e scrupolosa attività investigativa tradizionale di
riscontro con servizi di osservazione e controllo, che
permettevano ai militari di documentare uno smercio continuo
di stupefacente; si arrivava ad accertare decine di cessioni
al giorno che, seppur fatte in piccole quantità, risultavano
particolarmente proficue al gruppo in oggetto portando
introiti quantificati in circa 45mila Euro mensili.

L’operazione dei Carabinieri si è svolta nelle prime ore del
mattino ed è stata attuata con l’impiego di circa 50
carabinieri della Compagnia di Anzio e del Gruppo di Frascati
e con l’ausilio di militari del Nucleo Cinofili di Roma S.
Maria di Galeria (RM), presenti con cani addestrati alla
ricerca di droga.

Anguillara         Sabazia,
Convenzione Servizi Socio
Assistenziali.           Le
opposizioni: “la farsa di
Galea è servita!!”
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – I gruppi consiliari di minoranza del
Comune di Anguillara Sabazia intervengono sulla questione
della convenzione per la gestione dei servizi socio sanitari
tra i cinque comuni firmata lo scorso 15 maggio 2018
all’unanimità dall’Organo deliberativo del Comitato
Istituzionale e in rappresentanza dell’amministrazione
sabatina dal vice sindaco e assessore Sara Galea.

“Ennesima farsa nella recente seduta di Consiglio Comunale, –
scrivono in una nota congiunta tutti i rappresentanti
dell’opposizione consiliare – che prevedeva all’ordine del
giorno autoconvocato, l’approvazione dello schema di
convenzione per il piano assistenziale di zona socio-
sanitario. Come tutti sappiamo – prosegue la nota – una realtà
che esiste da oltre venti anni e che prevede l’integrazione
dei servizi socio assistenziali dei Comuni di Bracciano,
Anguillara, Manziana, Trevignano e Canale Monterano con la Asl
RM4.

Nonostante l’avvenuta approvazione dello schema di convenzione
da parte del Vice Sindaco Galea in sede al Comitato
Istituzionale rappresentato dai sindaci interessati,
improvvisamente dopo sei mesi, l’amministrazione giallognola
di Anguillara si sveglia e, disconoscendo la firma del Vice
Sindaco, decide di apportare modifiche alla convenzione.
Risultato? Ritardare inevitabilmente i tempi di attivazione
del Piano e soprattutto con il rischio di perdere il 40% dei
finanziamenti regionali nonostante la Regione Lazio aveva già
diffidato il Comune di Anguillara Sabazia ad approvare
rapidamente la convenzione per poter disporre celermente dei
fondi.

Adesso, con la scellerata decisione di modificare la
convenzione, il Comune di Anguillara rischia di essere escluso
dal Piano socio sanitario con danno grave per le famiglie e
per gli utenti, mentre si profila altresì l’ipotesi di danno
erariale considerato il probabile       mancato   arrivo   dei
finanziamenti regionali previsti.

Abbiamo tentato come minoranza, di convincere i Consiglieri
Comunali di governo ad essere ragionevoli e comprendere
l’importanza e la necessità di approvare la convenzione senza
modifiche, peraltro già sottoscritta dal loro Vice Sindaco
Galea.

Tuttavia il dialogo con amministratori così inetti e arroganti
è impossibile: sono abituati a sghignazzare ed irridere mentre
presentiamo le nostre proposte, non tenendo in alcun conto che
quando si parla di servizi sociali e alla persona, non si può
e non si deve fare politica, ma soltanto assicurare ai più
bisognosi e sfortunati l’assistenza qualificata che meritano.

La nostra distanza è siderale: per risolvere le problematiche
afferenti i servizi sociali comprensoriali ci vuole
tempestività, trasparenza, corretta informazione e
coinvolgimento della sfera associativa.

Abbiamo letto con stupore la versione mistificata e ridicola
tipica della Giunta Anselmo laddove nel comunicato ufficiale
si danno spiegazioni aberranti e contraddittorie sulle
modalità di svolgimento dei fatti. E’ sotto gli occhi di tutti
che i cittadini sono stanchi, come noi d’altronde, di
atteggiamenti ipocriti supportati da una sempre più spiccata
incapacità amministrativa.

La sconcertante gestione della vicenda narrata dal Vice
Sindaco Galea, dovrebbe condurla soltanto a rassegnare le
dimissioni per dimostrare un briciolo di dignità e senso del
pudore atteso che oggi Anguillara rischia di essere esclusa
dai Servizi Sociali di zona, provocando un danno incalcolabile
per tutti quei soggetti socialmente deboli e svantaggiati che
attendo l’attivazione dei servizi.”

Intanto a fronte delle modifiche della Convezione deliberate
in Consiglio dal Comune di Anguillara Sabazia lo scorso 14
novembre, in contrasto con quanto deliberato dagli altri
quattro comuni nei propri Consigli comunali, è convocato un
Comitato Istituzionale finalizzato        ad   analizzare   le
determinazioni conseguenti.

Roma, sabato prossimo la
manifestazione indetta da
Magnitudo Italia: cittadini
in piazza contro Raggi e M5S
ROMA – Magnitudo Italia scende in piazza. Sabato 24 novembre i
cittadini di Roma si uniranno alla manifestazione indetta da
movimenti e comitati civici che partirà da piazza Risorgimento
alle ore 16:00. Degrado, criminalità, servizi inefficienti ed
immondizia che inonda i quartieri sono alcune delle
problematiche che affliggono i cittadini della capitale.

Il    luogo    scelto   per                               la
mobilitazione è emblematico:
“Il rione Prati, storico quartiere romano, – dichiara in una
nota Francesco Capasso, portavoce di Magnitudo Italia – tocca
con mano le incapacità amministrative di questa giunta
comunale. È una situazione insostenibile – prosegue Capasso –
– ed è per questo che il 24 novembre scenderemo in piazza. Dal
degrado del parco di Castel Sant’Angelo, in cui regnano
sovrani ratti e incuria, alle centinaia di alberi caduti
soltanto nell’ultimo anno. Dall’immondizia che straborda dai
cassonetti e si riversa sui marciapiedi, fino al senso di
insicurezza e paura diffuso fra i residenti del quartiere.
Questa manifestazione sarà un forte segnale nei confronti
della giunta Raggi – conclude Capasso – che in due anni e
mezzo di governo ha dimostrato tutta la sua incompetenza e la
sua scarsa professionalità”.

Il corteo terminerà in piazza Cola di Rienzo, dove verrà
allestita un’area in cui potranno intervenire tutte le forze
politiche aderenti e tutti i cittadini presenti.

   OFFICINA STAMPA 27/9/2018 L’INTERVISTA AL SEGRETARIO DEL
                    FRONTE DELLA GIOVENTU’
Bagno di Folla per Bruno
Astorre all’ex Consorzio. Il
senatore   Pd:  “Anguillara
governata   da  un   sindaco
condannato. Vergogna!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Bagno di folla per il senatore Bruno
Astorre ad Anguillara Sabazia. Il senatore è in pole position
per la segreteria regionale del Partito Democratico del Lazio.
Una persona che riesce a colpire la pancia delle persone e ad
avere ancora fiducia nel PD che in questi tempi non gode
particolarmente di larghi consensi.

Pienone all’ex Consorzio
Eppure ieri, all’ex Consorzio della città sabatina c’erano
tantissimi cittadini dell’intero circondario a partire da
Anguillara, Trevignano, Bracciano, Allumiere, Oriolo Romano,
Campagnano, Civitavecchia, Fiumicino e i piccoli paesi del
circondario della provincia di Roma Nord.

Astorre si è presentato con una squadra tutta al femminile,
donne motivate che da sempre sono presenti sul territorio e
fanno “azioni concrete”, hanno ribadito, “senza prima
annunciarle sul web”.

In sala, tra i tanti amministratori e non del Partito
Democratico dell’area, c’era l’ex sindaco di Anguillara
Sabazia Francesco Pizzorno, l’ex assessore Enrico Stronati, il
consigliere comunale Silvio Bianchini.

Le donne sul territorio
Le donne, Michela Califano, Lucia Bianchini, Barbara Dominici,
Sabrina Telloni, Mariella Camilletti, Cinzia Caccia, hanno
sottolineato l’importanza di tre parole che poi sono lo slogan
della campagna elettorale di Bruno Astorre: unità, umiltà e
umanità. Tre termini a cui Astorre da un’importanza
fondamentale.

Le cinque donne candidate hanno ribadito che “da soli non si
va da nessuna parte” che bisogna essere presenti, vicino alle
persone e questo è il Pd sano che deve riconquistare il
proprio elettorato. Un partito fondato sui valori della
solidarietà, accoglienza e integrazione in stretta
correlazione con la sicurezza.
Un partito che deve salvaguardare le piccole e medie imprese.
Il programma di Astorre è chiaro al riguardo: “Vinceremo tanto
a poco – ha detto il senatore Pd – ma sempre con rispetto e
volontà di collaborazione con gli avversari. Però vinceremo
tanto a poco!”. Astorre ha poi ringraziato di vero tutti i
presenti, in particolar modo Paolo Bianchini: “Sempre al mio
fianco – ha detto – si mette sempre in disparte agli ultimi
posti ma è lui il motore di questo territorio!”.

Del consigliere Silvio Bianchini, Astorre ha detto che è un
consigliere con valori autentici che crede fortemente nella
politica sana e costruttiva.

“Tornare vicino alle persone, con
umiltà”
“Negli ultimi tempi abbiamo peccato di umiltà, non abbiamo
ascoltato certi segnali – ha proseguito Astorre – e abbiamo
fatto diversi sbagli tra cui il referendum delle Trivelle
(costato 300 milioni di euro) e che ha visto il governo Renzi
distante dai lavoratori, quelli che operano sulle piattaforme.
E poi basta questa disgregazione, qualunque segretario del Pd
è stato criticato, ci vuole unità, ci vuole unità. Se viene
eletto segretario va sostenuto e senza creare le solite
spaccature interne”. Infatti, il referendum sulle trivelle che
ha citato ieri Astorre non è stato altro che il frutto di
guerre intestine soprattutto ad opera di quei consiglieri e
quei pochi governatori regionali “dissidenti” che hanno
cavalcato il referendum per una conta interna al Pd per poi
ottenere un pugno di mosche.

“Anguillara Sabazia governata da un
sindaco condannato”
E le “sconfitte” hanno lasciato spazio a chi la politica la fa
dietro la tastiera: “Anguillara Sabazia è governata da un
sindaco condannato e da consiglieri in odore di indagini. Ecco
i Cinque Stelle! E’ una vergogna!”.

Alle “convenzioni di circolo” del Pd regionale la mozione
senatore di Areadem, sostenuto anche da chi fa riferimento al
governatore del Lazio Nicola Zingaretti, ha ricevuto il 60,59
per cento delle preferenze, per un totale di 9.191 voti.

Gli sfidanti Claudio Mancini, più vicino a Orfini, e Andrea
Alemanni, della componente Rughetti-Richetti, si sono fermati
a 4.886 voti, il 32,21%, e 1.091 voti, 7,19%. Astorre ha vinto
anche nei circoli di Roma: 1.610 preferenze, il 43,86% del
totale, su Mancini, fermo a 1.519 voti, il 41,38%, e Alemanni
con 542 voti, 14,76%.

“Il primo dicembre potranno votare tutti i cittadini, anche
chi non è tesserato Pd! La prossima decisiva partita – ha
comunicato di recente Astorre – si giocherà ai gazebo con le
primarie aperte. Un grande esercizio di democrazia e
partecipazione che, al di là delle diverse mozioni, riunirà il
popolo del Pd sotto la stessa bandiera, per dare il via a un
nuovo cammino con unità, umanità e umiltà. Dal giorno dopo,
tutti insieme per il Partito democratico, contro la pessima
amministrazione del sindaco Raggi e del Governo del
fallimento”.

Roma,           casa          di       tolleranza
travestita      da     centro
estetico: denunciata 30enne
cinese per sfruttamento della
prostituzione

ROMA – Un centro massaggi “hot” è stato scoperto dai
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza
Dante in via Prospero Alpino, in zona Garbatella.
I militari, seguendo gli spostamenti di una persona di
interesse operativo dall’Esquilino sono giunti nel quartiere
Garbatella, trovandosi difronte a quello che in apparenza era
un centro estetico ma che in realtà nascondeva una “casa di
tolleranza”. Dietro i normali trattamenti rilassanti
pubblicizzati, anche attraverso annunci sulla rete, c’era una
donna cinese che si prostituiva, gestita e controllata dalla
titolare del “centro massaggi”, connazionale di 30 anni.

La tenutaria, che tratteneva il denaro pattuito per ogni
singola prestazione, è stata denunciata a piede libero con
l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Dopo la
perquisizione, nel corso della quale sono stati sequestrati
anche 2.500 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività
illecita gestita dalla 30enne, sono stati apposti i sigilli
alle porte del locale.

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facebook censura il blog
Odissea Quotidiana

ROMA – La censura Facebook si è abbattuta inesorabilmente,
neanche fossimo ai tempi dell’Inquisizione, impedendo al blog
Odissea Quotidiana qualsiasi tipo di condivisione, anche dare
informazioni utili, e in tempo reale, agli utenti del
trasporto pubblico capitolino sullo stato del servizio. “Il
colosso non risponde, – spiega Andrea Castano uno degli
amministratori, – non abbiamo idea di quanto duri questo
blocco.”

“Pare che si sia stata una segnalazione multipla sui link di
Odissea, – precisa Castano, – di sicuro è iniziato lunedì,
all’indomani del referendum consultivo sulla messa a gara del
TPL romano. Probabilmente – prosegue Catalano – a seguito
della tornata referendaria, abbiamo cominciato a chiedere
conto al Sindaco, che si vantava di ‘aver vinto’, di cosa
intendesse fare con Atac; non ci bastavano i vaghi annunci dei
600 autobus per esempio. Questo ha scatenato molti tifosi e ci
sono state diverse liti. Credo sia partito tutto da lì. Per
contenere il disagio, e continuare a tenere alta l’attenzione
su uno degli argomenti più insidiosi per l’Amministrazione
pentastellata, abbiamo cominciato a condividere gli stessi
contenuti, attraverso un altro blog che rimanda a quello di
Odissea Quotidiana, e questo viene accettato da Facebook. Il
blog è romatrasportinews.blogspot.it, il quale in origine
serviva esclusivamente per fornire notizie riguardo al
trasporto pubblico.”

David Nicodemi
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