Joanne Rowling torna con un nuovo libro

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Joanne Rowling torna con un
nuovo libro
Joanne Rowling: nel lontano 2001 è riuscita a far incantare
tutti con la saga di Harry Potter…scrittrice, sceneggiatrice e
cinematografica britannica, torna con un nuovo libro molto
atteso negli ultimi mesi.

“Il maialino di Natale” è il nome che attribuisce al suo nuovo
romanzo adatto a tutti i lettori dagli otto anni in su e
tradotto in varie lingue, tra cui l’italiano.

Jack, protagonista del romanzo, e Lino, il suo maialino di
stoffa divennero da subito inseparabili fin quando un giorno
Lino si perse, nei giorni più attesi dell’anno, i giorni di
Natale. Trovarlo non sarà facile né tanto meno facile sarà il
viaggio che i due intraprenderanno nella Terra dei Perduti
dove cercheranno di salvare il migliore amico di Jack.
Prepariamoci a passare le giornate natalizie di questo nuovo
anno immersi nell’avventura del nostro protagonista e del suo
fidato maialino.

Secondo incontro del ciclo a
cura di Biblioteca, Provincia
e   Ubik    Foggia.   Davide
Grittani, “La bambina dagli
occhi d’oliva”
I rimorsi degli adulti, le colpe degli innocenti. Mercoledì 13
ottobre, alle ore 18.30. Nell’Auditorium della Biblioteca di
Foggia “La Magna Capitana”

L’autore e giornalista incontra il pubblico della sua città.
Interviene il noto regista Edoardo Winspeare

“Rivendico con forza l’idea e la convinzione di aver scritto
un romanzo sulle omissioni e sulle responsabilità degli
adulti, sul debito che questa società ha accumulato nei
confronti dell’infanzia e dell’adolescenza”. È l’autore,
Davide Grittani, a sottolineare il senso del suo nuovo
romanzo, La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia, 2021),
dedicato all’indimenticata leader dei Cranberries Dolores
O’Riordan e indirettamente alla sua infanzia travagliata,
nella quale “potrebbero idealmente riconoscersi tutti i
bambini vittime di abusi”. Mercoledì 13 ottobre, alle ore
18.30, lo scrittore incontra il pubblico della sua città
nell’auditorium della Biblioteca “La Magna Capitana” di
Foggia, secondo ospite della rinnovata rassegna Fuori Gli
Autori…Continua, organizzata insieme con libreria Ubik e
Provincia, e patrocinata da Regione Puglia e Teatro Pubblico
Pugliese. Dopo i saluti della direttrice della biblioteca,
Gabriella Berardi, e del presidente del Teatro Pubblico,
Peppino D’Urso, interverranno alla presentazione Michele
Pennetti, caporedattore del Corriere del Mezzogiorno, e il
noto regista salentino Edoardo Winspeare. A rimarcare il
valore del romanzo di Davide Grittani sono stati scrittori,
registi e critici del calibro di Margaret Mazzantini, Dario
Argento, Andrea Carraro, Sebastiano Nata, Giorgio Nisini e
Furio Colombo. L’ingresso all’evento è libero, fino a
esaurimento posti (green pass obbligatorio).

La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia, settembre 2021). Un
appartamento in centro, dei lavori di ristrutturazione, un
disegno sotto la carta da parati: macabro e profetico,
dimenticato per trent’anni e riapparso all’improvviso. Tocca a
Sandro Tanzi – ultimo testimone di una borghesia senza
scrupoli – scoprire cosa sia successo in quella stanza, come
mai quel disegno chiami in causa i suoi genitori e per quale
motivo sia collegato alla nuova inquilina del palazzo, la
bellissima e misteriosa Angelica Capone. Accanto
all’incredibile storia di Sandro e Angelica scorrono le voci e
i volti di chi è stato condannato a sopravvivere,
l’aristocrazia delle vergogne messe a tacere, gli anziani
parcheggiati nelle case di cura e gli stranieri chiamati ad
accudirli, gli zombie che frequentano le sale giochi. Sullo
sfondo l’agonia della città più bella del mondo, metafora di
un tempo che sa trovare pace solo nella guerra. Attraverso una
narrazione visiva, quasi cinematografica, a tratti sensoriale,
Davide Grittani racconta le quotidiane colpe degli innocenti e
i delitti che commettono anche i giusti, riportando al centro
della scena i fantasmi solitamente più duri a morire: i nostri
rimorsi.

Davide Grittani. Nato a Foggia nel 1970, ha pubblicato il
reportage C’era un Paese che invidiavano tutti (Transeuropa
2011, introduzioni di Ettore Mo e Dacia Maraini) e i romanzi
Rondò (Transeuropa 1998, postfazione di Giampaolo Rugarli), E
invece io (Robin 2016, presentato al Premio Strega 2017), La
rampicante (LiberAria 2018, presentato al Premio Strega 2019,
vincitore nello stesso anno dei premi Città di Cattolica,
Zingarelli, Nabokov, Giovane Holden e inserito tra i migliori
libri del 2018 dall’inserto La Lettura del “Corriere della
Sera”). Dal 2006 al 2016 ha curato la mostra itinerante della
letteratura italiana tradotta in altre lingue, Written in
Italy, esposta in 21 Paesi di 5 Continenti. Editorialista del
“Corriere del Mezzogiorno”, collabora con “L’intellettuale
dissidente” e “Pangea”.
Francesco Carofiglio “riapre”
Fuori gli Autori
Riprende ufficialmente il ciclo di incontri a cura di
Biblioteca, Provincia e Ubik Foggia. Sognando una salvezza,
ecco “Le nostre vite”

Venerdì 8 ottobre, alle ore 18.30. Nell’Auditorium della
Biblioteca di Foggia “La Magna Capitana”

Dopo l’incontro nel Polo Biblio-Museale di Candela, lo
scrittore pugliese torna in città con il suo nuovo libro

Dalla coda estiva dello scorso 27 settembre in quel di
Candela, all’inizio di una nuova stagione di incontri
letterari, all’insegna di una serena ripresa in totale
sicurezza. È Fuori gli Autori… Continua, rassegna ancora una
volta organizzata dal Polo Biblio-Museale di Foggia, dalla
Provincia e dalla libreria Ubik, con i patrocini della Regione
Puglia e del Teatro Pubblico Pugliese . Si riparte a tutti gli
effetti con gli incontri dal vivo, stavolta in versione indoor
e nella rinnovata cornice dell’Auditorium della Biblioteca:
venerdì 8 ottobre, alle ore 18.30, dopo aver appassionato i
lettori di Palazzo Ripandelli, a Candela, Francesco Carofiglio
ritrova il pubblico di Foggia con il suo nuovissimo e sognante
romanzo, Le nostre vite (Piemme, 2021). L’incontro con il
finalista del Premio Bancarella 2020 riapre ufficialmente
Fuori gli Autori, kermesse andata in scena in Capitanata tra
giugno e luglio scorsi. L’ingresso in Auditorium è libero fino
a esaurimento posti (capienza ridotta, come da direttive
ministeriali), ed è consentito solo ai possessori di green
pass (non è prevista la prenotazione).

Le nostre vite (Piemme, 2021). Stefano Sartor ha perso la
memoria quando aveva diciannove anni, vittima di un incidente
che ha distrutto la sua famiglia. Ha ricostruito la sua
esistenza, grazie all’aiuto e alla dedizione del nonno. Ma la
sua è una vita mutilata, senza infanzia, senza giovinezza.
Trent’anni dopo Stefano vive a Parigi, insegna filosofia alla
Sorbona, il suo ultimo saggio è diventato un bestseller
internazionale, racconta la sua drammatica esperienza, la
perdita, il mistero della memoria recisa. Nina ha sedici anni,
si muove in un mondo che le appare da sempre estraneo. È una
ragazza come tante. Si innamora, in una notte d’estate,
davanti a un falò sulla spiaggia, durante una vacanza in
Puglia con sua madre. Ma c’è qualcosa, nascosto nel buio.
Stefano e Nina sono due anime rotte, erranti, vivono in tempi
e luoghi diversi, ma un po’ si somigliano. Esiste un segreto,
nelle loro vite, qualcosa che forse li farà incontrare, almeno
per un istante. Francesco Carofiglio non fa sconti e non cerca
un conforto in queste pagine drammatiche, delicate, potenti.
Eppure, incrociando i destini di queste vite spezzate, segna
una direzione, per la salvezza, oppure la sogna. E salva
magicamente un po’ anche noi.

Francesco Carofiglio. Scrittore, architetto e regista, è nato
a Bari. Oltre a L’estate del cane nero, Ritorno nella valle
degli angeli e Radiopirata (tutti usciti per Marsilio), ha
pubblicato per BUR il romanzo With or without you e per
Rizzoli, in coppia con il fratello Gianrico, nel 2007 la
graphic novel Cacciatori nelle tenebre e nel 2014 La casa nel
bosco. Per Piemme, ha scritto Wok, Voglio vivere una volta
sola, Una specie di felicità, Il Maestro, la saga di Jonas e
il Mondo Nero (per i tipi del Battello a Vapore), L’estate
dell’incanto (Premio Selezione Bancarella, in corso di
pubblicazione in diversi Paesi europei) e la raccolta Poesie
del tempo stretto, che ha anche interamente illustrato.
Sul palcoscenico del Teatro
Umberto     Giordano      la
scienziata    ed     etologa
Elisabetta Visalberghi
Domenica 10 ottobre un nuovo appuntamento di Musica Civica –
Conversazioni tra suoni e parole con la conversazione NOI
PRIMATI

A seguire il concerto del pianista Alessandro Deljavan UN UOMO
GENTILE dedicato a Vittorio Fabbrini

Domenica 10 ottobre sul palcoscenico del Teatro “Umberto
Giordano” di Foggia va in scena un nuovo appuntamento della
rassegna Musica Civica – Conversazioni tra suoni e parole.
Protagonista dell’approfondimento culturale che apre l’evento
è la scienziata ed etologa Elisabetta Visalberghi che, con la
sua conversazione intitolata Noi Primati, metterà in luce lo
studio del comportamento e delle capacità cognitive dei
primati, sfatando numerosi preconcetti e contribuendo a
chiarire somiglianze e differenze fra primati umani e primati
non umani. In particolare, partendo dalla sua grande
esperienza professionale che l’ha vista impegnata per molti
anni nello studio del comportamento dei cebi (scimmie
nonantropomorfe di origine sudamericana), sarà possibile
comprendere gli aspetti che legano questi primati non umani
all’organizzazione sociale dell’essere umano.

A seguire, il concerto del pianista Alessandro Deljavan
intitolato Un uomo gentile, fortemente voluto dalla presidenza
di Musica Civica e da Maurizio Santamaria, quale omaggio a
Vittorio Fabbrini, che ci ha lasciato due anni e mezzo fa e
che ha rappresentato un punto di riferimento per i musicisti
della città di Foggia e non solo. Fabbrini non era solo un
venditore di pianoforti o il titolare di un negozio, ma un
uomo che, con grande gentilezza e umanità, ha saputo dedicare
la sua vita alla musica e all’arte. Il programma musicale
proposto da Alessandro Deljavan, pianista dalle doti
straordinarie, prevede l’esecuzione della Sonata per
pianoforte n. 3 in si bemolle maggiore K 281 di Mozart,
l’Improvviso op. 51 di Chopine la Sonata in si minore per
pianoforte S 178 di Liszt. Una proposta varia che tocca tre
capisaldi della letteratura pianistica e che certamente
sarebbe stata molto apprezzata dallo stesso Vittorio.

Sabato 9 ottobre, a partire dalle ore 17.00, sulla pagina
Facebook dell’Associazione Culturale Musica Civica andrà in
onda una nuova puntata di “Resto a casa con…”, il ciclo di
appuntamenti in diretta pensato per raccontare e descrivere i
concerti inseriti nella rassegna Musica Civica – Conversazioni
tra suoni e parole. L’appuntamento di sabato 9 ottobre,
condotto e curato da Enrico Ciccarelli, avrà come ospite
Alessandro Deljavan, il grande virtuoso del pianoforte che il
giorno successivo sarà il protagonista dell’omaggio a Fabbrini
al Teatro “Giordano”.

La   rassegna   Musica   Civica   è   organizzata   dall’omonima
associazione culturale foggiana presieduta dal M° Dino De
Palma e gode del sostegno del Ministero della Cultura, della
Regione Puglia FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo
nel vostro futuro, del patrocinio del Comune di Foggia, del
Teatro “Umberto Giordano”, oltre che di soggetti privati come
la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, la Fondazione Apulia
Felix, il Gruppo Salatto, l’azienda Capobianco, la Banca
Mediolanum e l’azienda Fortore Energia.

L’ingresso allo spettacolo del 10 ottobre è riservato agli
abbonati della rassegna Musica Civica – Conversazioni tra
suoni e parole XI edizione – 2020, che dovranno esibire il
talloncino dell’abbonamento della scorsa stagione e il Green
Pass, oltre che indossare la mascherina e mantenere il
distanziamento, come da norme vigenti in materia di
prevenzione del Covid-19.

Per ulteriori informazioni Ufficio Stampa Musica Civica

Enrico Ciccarelli Cell. 3356461194

Emanuela Bruno Cell. 3281588160

Indirizzo mail musicacivica@gmail.com

Auguri nonni! Ecco un buon
libro per voi…
Oggi, due ottobre, ricorre la festa dei nonni.

I nonni tante volte sono come secondi genitori, e per tale
motivo è una festa che in molti celebrano, alle volte tornando
anche da altre città con dei pensieri e dei regali che possono
far spuntare un sorriso.

Un libro, una canzone scritta in prima persona, una notizia di
matrimonio possono stravolgere la vita di persone più anziane
di noi, non sappiamo come la possono prendere, ma sappiamo che
averglielo detto per loro è una grande gioia.

Internet non esiste da sempre. Il telefonino non esiste da
sempre. Non molto tempo fa, si usava l’enciclopedia, si
usavano le cabine telefoniche, ma soprattutto si usavano le
lettere! Vi siete mai chiesti come sarebbe emozionante
ricevere una lettera da un parente che non si vede da tanto?
All’inizio può sembrare una cosa stupida, ma in realtà è un
gesto bellissimo, che si dingue dalla massa, un gesto che ti
rimane nel cuore, rimane impresso a differenza di un semplice
sms o whatsapp.
Un libro, delle righe di parole e non delle righe di codice su
uno schermo possono distrarci dalla nostra vita quotidiana,
possono distrarre i nostri nonni da cattivi pensieri e mancate
risposte!

Torna il ciclo di incontri
organizzato da Biblioteca,
Provincia e Ubik Foggia.
Ospite Francesco Carofiglio
Sognare una salvezza incrociando destini. Il nuovo romanzo di
Francesco Carofiglio

Lunedì 27 settembre, ore 18, nel Polo Biblio-Museale di
Palazzo Ripandelli, a Candela. Torna “Fuori gli Autori”

Lo scrittore, finalista al Premio Bancarella 2020, presenta
“Le nostre vite”, che “riapre” la rassegna letteraria

“Provò un desiderio improvviso, senza nome. Un improvviso e
insensato bisogno di futuro, di tempo da spendere, di minuti.”
Uno squarcio sugli anni luminosi della giovinezza, un tuffo
dove non si tocca, un’immersione nella memoria ritrovata e in
quella perduta. Con la sensibilità che gli è propria, ormai
riconosciuta da pubblico e critica, Francesco Carofiglio
“sogna” una specie di salvezza con il suo nuovissimo romanzo
dal titolo Le nostre vite (Piemme, 2021), protagonista lunedì
27 settembre alle ore 18 nel Polo Biblio-Museale di Palazzo
Ripandelli, a Candela. L’incontro con il finalista del Premio
Bancarella 2020 riprende e riapre la rassegna Fuori gli
Autori, andata in scena in Capitanata tra giugno e luglio
scorsi, organizzata dal Polo Biblio-Museale di Foggia, dalla
Provincia e dalla libreria Ubik, con i patrocini della Regione
Puglia e del Teatro Pubblico Pugliese e la collaborazione del
gruppo di lettura Viaggi tra le righe e del Premio-Progetto
Leggo Quindi Sono. L’ingresso agli eventi è libero, fino a
esaurimento posti.

Le nostre vite (Piemme, 2021). Stefano Sartor ha perso la
memoria quando aveva diciannove anni, vittima di un incidente
che ha distrutto la sua famiglia. Ha ricostruito la sua
esistenza, grazie all’aiuto e alla dedizione del nonno. Ma la
sua è una vita mutilata, senza infanzia, senza giovinezza.
Trent’anni dopo Stefano vive a Parigi, insegna filosofia alla
Sorbona, il suo ultimo saggio è diventato un bestseller
internazionale, racconta la sua drammatica esperienza, la
perdita, il mistero della memoria recisa. Nina ha sedici anni,
si muove in un mondo che le appare da sempre estraneo. È una
ragazza come tante. Si innamora, in una notte d’estate,
davanti a un falò sulla spiaggia, durante una vacanza in
Puglia con sua madre. Ma c’è qualcosa, nascosto nel buio.
Stefano e Nina sono due anime rotte, erranti, vivono in tempi
e luoghi diversi, ma un po’ si somigliano. Esiste un segreto,
nelle loro vite, qualcosa che forse li farà incontrare, almeno
per un istante. Francesco Carofiglio non fa sconti e non cerca
un conforto in queste pagine drammatiche, delicate, potenti.
Eppure, incrociando i destini di queste vite spezzate, segna
una direzione, per la salvezza, oppure la sogna. E salva
magicamente un po’ anche noi.

Francesco Carofiglio. Scrittore, architetto e regista, è nato
a Bari. Oltre a L’estate del cane nero, Ritorno nella valle
degli angeli e Radiopirata (tutti usciti per Marsilio), ha
pubblicato per BUR il romanzo With or without you e per
Rizzoli, in coppia con il fratello Gianrico, nel 2007 la
graphic novel Cacciatori nelle tenebre e nel 2014 La casa nel
bosco. Per Piemme, ha scritto Wok, Voglio vivere una volta
sola, Una specie di felicità, Il Maestro, la saga di Jonas e
il Mondo Nero (per i tipi del Battello a Vapore), L’estate
dell’incanto (Premio Selezione Bancarella, in corso di
pubblicazione in diversi Paesi europei) e la raccolta Poesie
del tempo stretto, che ha anche interamente illustrato.

“I fiori blu”: il premio
letterario di settembre
“I fiori blu” è il nome che Alessandra Benvenuto ha voluto
dare all’evento letterario che ha avuto luogo la scorsa sera,
16 settembre, alla villa comunale della nostra città, Foggia.

Un evento in totale sicurezza (con un numero massimo di posti
a sedere e entrata solo tramite green pass) ha permesso alla
nostra città di vedere protagoniste alcune tra le numerose
persone che hanno preso parte all’organizzazione e alla
partecipazione dell’intero evento.

Venti concorrenti, divisi fra uomini e donne, hanno preso
parte al concorso dove solo uno o due libri avrebbero vinto.
Due giurie hanno attentamente esaminato e premiato il racconto
più affascinante. La giuria Tecnica, ha visto vincitrice
Serena Dandini con il romanzo “La vasca del Further”; mentre
la giuria popolare ha visto vincitrice un altro romanzo.

Alle ore 20:30 l’evento ha avuto inizio, con la presentazione
dei partner che hanno contribuito alla realizzazione
dell’evento e in un secondo momento con un montaggio di
spezzoni delle interviste di tutti gli scrittori partecipanti.
All’apertura del video Massimo Recalcati e Nadia Fusini
seguiti da tutti gli altri, fra cui la protagonista della
serata, Serena Dandini, nata a Roma, ha conosciuto Renato Zero
e ha un fratello insegnante. La protagonista nel suo racconto
biografico è una donna, una fotografa con una vita
travagliata, Lee Miller. La scrittrice si distingue molto
nella scelta dell’immagine di copertina, poichè invece di un
classico autoritratto, decide di utilizzare un attuale selfie.

Presente fra gli ospiti anche Paolo Mieli, giornalista
italiano che ha fatto parte di alcune fra le più grandi
testate giornalistiche come La Repubblica e La Stampa.

Concludendo, la redazione saluta tutti coloro che, come noi,
sono stati presenti all’evento, e invita tutti i giovani e non
solo a partecipare a eventi similari, in modo da scoprire
delle realtà probabilmente ancora a noi sconosciute.

Accade oggi: 700 anni dalla
morte di Dante
Sembra ieri, ma è accaduto 700 anni fa.

Il “padre” della letteratura italiana, Dante Alighieri, è
morto proprio il 14 settembre a Ravenna.

Originario di Firenze, l’autore ha vissuto una vita piena
politicamente, culturalmente e socialmente. Tutto ciò gli ha
permesso di comporre la sua più grande Opera: La Commedia,
proclamata poi Divina da Giovanni Boccaccio.

Oggi, per tale ricorrenza, bisognerebbe in ogni città e in
ogni scuola commemorare la sua morte, leggendo i suoi versi, i
suoi Canti o cercando di capire il senso della sua opera.
Terroni.   La  vera                             storia
dell’unità d’Italia
Domenica 1 agosto il Festival d’arte Apuliae prosegue con lo
spettacolo. Al Chiostro Santa Chiara di Foggia l’attore e
autore Roberto D’Alessandro porta in scena il libro best-
seller di Pino Aprile che racconta la vera storia dell’Italia
unita

Non si arresta il successo del Festival d’arte Apuliae “Non
soli, ma ben accompagnati”, rassegna di spettacoli ad ingresso
gratuito che ogni anno, nelle serate domenicali dell’estate
foggiana, offre al nutrito pubblico eventi di grande qualità,
che spaziano tra i generi e gli stili più disparati, per
un’offerta culturale capace di soddisfare tutti i gusti.

Il nuovo appuntamento della rassegna, in programma per
domenica 1 agosto al Chiostro Santa Chiara di Foggia, ha come
protagonista l’attore e autore Roberto D’Alessandro, impegnato
in uno spettacolo di “teatro-canzone” che, parafrasando il
grande best-seller “Terroni” di Pino Aprile, aiuta a
riflettere sull’enorme divario tra il Nord e il Sud della
penisola italiana. Ad accompagnare la narrazione, un coro di
ballate e canzoni popolari scritte da Eugenio Bennato e Mimmo
Cavallo, eseguite dalla voce e dalla chitarra di Mariano
Perrella, indispensabile cassa di risonanza emotiva delle
vicende portate in scena.

Nel 2021, anno in cui ricorre il 160° anniversario dell’unità
d’Italia, Roberto D’Alessandro fa incontrare le due metà
d’Italia in uno scontro fra due mondi lontani, due realtà che
procedono a velocità diverse e, forse, anche in direzioni
opposte. Lo spettacolo è un excursus attentamente e
lucidamente documentato della storia d’Italia, non quella
proposta dai libri di scuola, ma quella taciuta dalla
storiografia ufficiale. Una sorta di “controstoria” fatta di
saccheggi, stupri, repressioni di immotivata violenza e lunghi
anni di doloroso sfruttamento economico da parte di un Nord
che fonda, probabilmente, la propria ricchezza sulla povertà
del Sud.

Lungi dall’essere didascalico e tedioso, lo spettacolo
racconta, con il sorriso e la leggerezza di un’ironia che si
ostina ad emergere, grandi tragedie umane e sociali con
sentimenti contrastanti, sotto i quali la rabbia serpeggia e
cresce nell’elencare la lista dei soprusi e delle vessazioni
subite dal Sud. Uno spettacolo intenso e profondo, ricco di
spunti per affrontare le vere ragioni storiche, culturali e
soprattutto economiche della questione meridionale, in un
momento in cui è auspicabile, per l’Italia intera, fare i
conti con il proprio passato per essere libera di creare un
futuro più consapevole.

Dal lunedì precedente ad ogni concerto è possibile prenotare
gratuitamente il    proprio   posto   a   sedere   collegandosi
all’indirizzo
https://www.eventbrite.it/o/associazione-spazio-musica-3374781
3547. Dopo aver effettuato la prenotazione, è necessario
stamparla o salvarla sul proprio cellulare e mostrarla prima
dei concerti al personale. L’ingresso è consentito dalle ore
20.30; l’inizio degli spettacoli è previsto per le ore 21.00.
Si prega il gentile pubblico di recarsi agli spettacoli dotato
di propria mascherina e di rispettare le norme sul
distanziamento.

La rassegna del Festival d’arte Apuliae “Non soli, ma ben
accompagnati” è organizzata col patrocinio del Comune di
Foggia, in collaborazione con l’Associazione “Musica Civica”
di Foggia e col sostegno della Regione Puglia FSC 2014/2020
Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro.
La cittadinanza è invitata a partecipare.

FestambienteSud    2021.   Si
parte venerdì 23 luglio da
Monte Sant’Angelo con gli
EcoForum e Daniele Sepe Trio
Tanti gli ospiti attesi fino al 2 agosto sul Gargano, tra
Monte Sant’Angelo, Vieste e la Foresta Umbra.

Annunciati i Comuni Ricicloni e quelli virtuosi per la
raccolta differenziata che riceveranno un premio speciale.

Presentata a Bari c/o la sede della Regione Puglia la XVII
edizione di FestambienteSud, il Festival nazionale di
Legambiente per il Sud Italia, che andrà in scena dal 23 al 25
luglio a Monte Sant’Angelo e dal 31 luglio al 2 agosto a
Vieste e in Foresta Umbra.

Next Green Generation è il tema di FestambienteSud 2021, che
guarda al futuro partendo dal presente. “Vogliamo riflettere
sulle azioni che mettiamo in campo quotidianamente, come
singoli e come comunità, per attuare dei cambiamenti
strutturali su tutti i livelli. Per questo partiamo da esempi
positivi di realtà che hanno già intrapreso una strada
‘sostenibile’”, ha sottolineato il direttore del
festival Franco Salcuni, evidenziando anche che il ruolo degli
ambientalisti è quello di vigilare e presidiare i territori.

In conferenza sono stati annunciati i due Comuni
Ricicloni pugliesi Rifiuti Free nella classifica nazionale
redatta da Legambiente, Volturino e Avetrana, che ritireranno
il riconoscimento nazionale venerdì mattina nel corso
dell’EcoForum sull’Economia Circolare. In quella stessa sede,
inoltre, alcuni comuni pugliesi che hanno partecipato a Comuni
Ricicloni, rivelandosi particolarmente virtuosi, riceveranno
da Legambiente il premio speciale FestambienteSud. Si tratta
di Leverano, Laterza, Galatina, Cisternino, Surbo, San
Giovanni Rotondo, Altamura, Deliceto, San Pancrazio Salentino
e Trani.

“FestambienteSud, giunta alla sua   XVII edizione, rappresenta
per la Puglia e il Sud Italia       un’importante momento di
incontro e crescita. Un evento in   cui, attraverso l’arte, la
musica e la cultura, è possibile    riflettere e dialogare sui
temi sociali ed ambientali del momento. Perché solo attraverso
una rigenerazione culturale e sociale è possibile
sensibilizzare e formare un vasto pubblico che si deve
trasformare in comunità educante attiva e partecipe alla
transizione ecologica e sociale in atto”, ha dichiarato con
convinzione il presidente di Legambiente Puglia Ruggero
Ronzulli.

Un punto di vista condiviso dal vicepresidente della Regione
Puglia e assessore al Bilancio, Programmazione unitaria e
Infrastrutture, Raffaele Piemontese, che ha affermato:
“Abbiamo bisogno di riequilibrare il nostro rapporto con
l’ecosistema che abitiamo e consumiamo per preservarne e
accrescerne il valore. Come sta dimostrando il largo impatto
della pandemia e le conseguenze della crisi climatica, ne va
della qualità della vita individuale e delle nostre comunità.
Ora più che mai – in vista anche di quello che è accaduto a
San Marco in Lamis e Rignano Garganico in questi giorni – è
necessario comprendere che questo è un tema fondamentale e
FestambienteSud      lo   sviluppa     anche    nell’ambito
dell’agroecologia, analizzando le dinamiche delle piccole
aziende agricole”.

Massimo Bray, Assessore alla Cultura e al Turismo della
Regione Puglia non potendo essere presente alla conferenza ha
inviato un messaggio: “Trovo particolarmente significativo che
si celebri la Festa dell’Ambiente coniugando la cultura del
paesaggio con le arti e la cultura dello spettacolo.
Particolarmente importante, soprattutto in questa fase di
ripresa dalla difficile emergenza pandemica, in cui tutti
siamo chiamati a raccogliere con generosità le nuove sfide per
un futuro sostenibile”.

Ad apprezzare molto i temi degli EcoForum in programma a
FestambienteSud anche l’assessora all’Ambiente e al Territorio
della Regione Puglia Anna Grazia Maraschio che ha commentato:
“L’economia circolare è un modello di produzione e consumo
decisivo per la nostra regione, non solo dal punto di vista
politico, ma anche culturale. La Puglia ha avuto la capacità
di anticipare alcune azioni nazionali, vietando dal 2019 l’uso
di plastica usa e getta sulle spiagge, anticipando di due anni
la direttiva europea e rappresentando il primo caso in Italia.
Quanto di importante è stato fatto negli anni passati è tanto,
ma non è sufficiente”. L’assessora ha poi fatto un riferimento
ai recenti incendi sul Gargano promettendo che il suo
assessorato non resterà a guardare mentre dei criminali
distruggono una delle zone boschive più importanti del Paese:
“Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per far
rinascere con celerità i territori tra Vico del Gargano ed
Ischitella e per realizzare le attività di prevenzione che
consentano un contrasto più efficace alla piaga degli incendi,
puntando l’attenzione anche ad un maggiore controllo”.

Il festival propone un programma multidisciplinare che
abbraccia come sempre tantissima musica e dà spazio anche
al teatro e alla letteratura, offrendo momenti di riflessione
e di dibattito con gli EcoForum.

Sono 22 gli eventi di cultura e spettacolo, più “Il respiro
del Gargano”, una mostra itinerante di scatti della fotografa
Nicla Cannito, che vedranno la partecipazione di ospiti di
rilievo nazionale e internazionale, individuati sotto
la direzione artistica di Chiara Civello e quella culturale di
Franco Salcuni.

La prima tappa del Festival, che si svolgerà dal 23 al 25
luglio a Monte Sant’Angelo, sarà più “meridionalista”. A
distanza di due anni torna a FestambienteSud il musicista e
compositore partenopeo Daniele Sepe, questa volta con la
formazione Daniele Sepe Trio con Piero de Asmundis ed Emilia
Zamuner. Attesi a Monte Sant’Angelo anche Gnut & Sollo con
L’orso ‘nnammurato, un progetto che ha segnato l’inizio di una
fratellanza umana e artistica tra il cantautore e chitarrista
Claudio Domestico e Alessio Sollo. Per la prima volta
FestambienteSud vede protagonisti James Senese e Napoli
Centrale, proprio nell’anno in cui è uscito l’ultimo album di
inediti di Senese, intitolato “James is back”.

Uno spazio importante sarà riservato al teatro con la presenza
di Pierpaolo Capovilla che darà voce a Majakovskij,
interpretando “Eresia”, e a Pasolini, attraverso il reading de
“La religione del mio tempo”.

E dopo la tappa di Monte, dal 31 luglio al 2 agosto il
Festival inonderà di musica e letteratura Vieste e la Foresta
Umbra. Tra i giovani artisti si esibiranno LNDFK, la
cantautrice Simona Severini, la violoncellista, cantante e
autrice irlandese Naomi Berrill. Non mancheranno le grandi
star come Nicola Conte, Rachele Andrioli, Petra
Magoni e Ferruccio Spinetti, Israel Varela & Karen Lugo e,
dulcis in fundo, la direttrice del Festival Chiara Civello con
Rita Marcotulli. E ancora i djset a cura di Nicola
Conte, Popolous e Nu Genea. Il magico scenario della Foresta
Umbra ospiterà gli incontri letterari con Elena
Stancanelli ed Emanuele Trevi, vincitore del Premio Strega
2021. Ad accompagnare gli scrittori saranno le performance
sonore inedite di Mai Mai Mai, progetto audio/video di Toni
Cutrone.

“Sono   particolarmente   legata   all’edizione   viestana   di
FestambienteSud, sempre all’insegna di una meditata
sperimentazione, parola in ambito musicale spesso abusata, ma
che per questo splendido evento risulta evidentemente
appropriata; quest’anno più che mai, grazie alla propensione
alla costante ricerca sonora e alla indubbia sensibilità
artistica della direttrice Chiara Civello. Una sperimentazione
che si manifesta non solo nelle accurate scelte musicali, ma
anche nell’individuazione di location evocative, che saranno
apprezzate in momenti particolari della giornata, come ad
esempio il concerto al tramonto fra le rocce della Ripa o la
performance sonora del Progetto Mai Mai Mai fra le maestose
faggete della Foresta Umbra”, ha affermato la vicesindaco del
Comune di Vieste Rossella Falcone.

Ad inviare un messaggio anche l’assessora all’Istruzione,
Cultura e Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo Rosa
Palomba: “Questo è il diciassettesimo anno che Legambiente fa
del nostro meraviglioso centro storico il palcoscenico del suo
festival per il Sud Italia. Un festival che negli anni è
cresciuto e che è riuscito a fare rete unendo i territori.
Monte Sant’Angelo sostiene FestambienteSud, sostiene un
Festival che può aiutare la destinazione turistica e può
attirare l’attenzione di un pubblico più sensibile alla
cultura. L’importanza culturale del cartellone di
FestambienteSud, con un programma ricco e vasto, lo rendono un
contenitore ricco e di qualità che s’intreccia con i luoghi
più suggestivi della città UNESCO”.

Il programma completo e tutte le informazioni sono disponibili
sul sito del festival www.festambientesud.it.

A tutti gli eventi si accede con prenotazione da effettuare
sul sito FestambienteSud, per fronteggiare meglio le
restrizioni Covid-19.

La XVII edizione di FestambienteSud gode del sostegno della
Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso Pubblico CUSTODIAMO LA
CULTURA IN PUGLIA 2021 – Misure di – D.G.R. n. 1570/2020 –
A.D. 499/2020 ed è promossa e sostenuta da Legambiente onlus –
Comune di Vieste – Comune di Monte Sant’Angelo, in sinergia
con il progetto Generazione Circolare sostenuto da UPI –
Unione Province d’Italia e con il partenariato di Eurosintex,
Montello e alcune aziende locali che coltivano la qualità.
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