Il consigliere Trotta in campo al fianco dei cittadini - Cronache ...

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Il consigliere Trotta in
campo al fianco dei cittadini
di Sonia Angrisani

L’ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Nocera
Inferiore e consigliere comunale di opposizione Gianfranco
Trotta lascia ha creato il gruppo nocerino del partito fondato
da Carlo Calenda. L’avvocato Trotta esperto in diritto di
famiglia, minorile e delle persone. Presidente della Camera
Minorile di Nocera Inferiore. Consigliere Comunale della città
di Nocera Inferiore dal 2011 al 2017 e poi Assessore alle
Politiche Sociali dal 2017 al 2020, attualmente consigliere
comunale. Come mai questa scelta di fare politica in anni in
cui sempre meno persone si avvicinano a questo mondo? “Ho
scelto di fare politica perché ritengo che occuparsi della
cosa pubblica è un dovere di ogni cittadino, in ogni sua
accezione, sia attraverso la partecipazione diretta che
indirettamente, sempre però interessandosi della propria
comunità. Secondo lei come si possono attrarre i cittadini?
Perché la politica sembra sempre meno interessante per gli
Italiani? Anche quella locale? “I cittadini si possono
attrarre solo facendo proposte concrete, proponendo una idea
di politica che non si traduca solamente in critiche
all’avversario, in spot elettorali, ma proponendo soluzioni ai
loro problemi e ascoltandoli davvero, che è cosa diversa dal
sentirli”. Lei è nuovamente in Consiglio Comunale quali le sue
aspettative? Quali saranno le priorità della sua attività
consiliare? “La mia attività di consigliere è e sarà
concentrata sempre su tutto ciò che è tutela dei cittadini,
nel rispetto del ruolo che rivesto, nella ferma convinzione
che il consigliere comunale esercita un ruolo fondamentale nei
processi decisionali, sia esso di maggioranza o di minoranza.
Sulla giunta preferisco non esprimere giudizi, anche per
rispetto a coloro con i quali ho comunque condiviso una parte
del percorso, saranno poi i cittadini a giudicare. Questo,
però, non mi impedirà di essere critico quando non condividerò
delle scelte e/o allorquando dovessi rilevare delle
criticità”. Non le sembra che il Consiglio Comunale di Nocera
Inferiore sia sempre più un luogo dove più che discutere, si
ratificano decisioni già prese? “Il Consiglio Comunale non può
essere ridotto a semplice esecutore o ratificatore di
decisioni già prese, così viene svilito il ruolo che i
cittadini assegnano ai consiglieri, questo aspetto fu da me
ribadito anche nel consiglio del 30 dicembre scorso in cui
rientrai in assise. Devono tenersi più consigli comunali, così
come devono funzionare le commissioni, altrimenti siamo di
fronte ad una gestione della cosa pubblica non in linea col
principio della partecipazione democratica”. Dopo quattro
anni, si può fare un bilancio della giunta comunale? Reputa il
progetto politico rappresentato dal sindaco Manlio Torquato
ancora spendibile in campagna elettorale? Quali alternative
possibili? “Ormai ci avviamo alla fine della consiliatura,
manca un anno più o meno, nel corso del quale l’attenzione va
dedicata alla soluzione dei problemi che ancora restano
irrisolti, se il modello Torquato è ancora proponibile non sta
a me dirlo, io sono in minoranza, ho fatto una scelta diversa
che esprime la mia opinione in merito”. Qualcun altro sostiene
che le uscite dai gruppi politici di appartenenza, specie
nella maggioranza e in prossimità oramai della scadenza della
legislatura, debbano essere lette come tentativi di
riposizionamento politico in chiave elettorale. Quanto c’è di
vero in questa analisi? “Sui giornali, sui social,
l’attenzione è già rivolta alle prossime amministrative, com’è
naturale che sia, girano tante voci su candidati a Sindaco,
coalizioni, costruzioni di liste, etc., etc.,. Credo che la
cosa fondamentale sia avere un’idea di città, di sviluppo del
territorio, che non sia limitata solo alla gestione
dell’ordinario, da presentare all’elettorato, perché, se è
vero che in politica contano anche i numeri, la scelta del
governo della città non può risolversi in una somma algebrica.
Azione vuole recitare la propria parte, come sta già facendo
dalla sua costituzione, provando a caratterizzarsi per la
proposta e non solo per la critica ed è quello che farà anche
in quest’ultimo anno, aprendosi al dialogo con le forze che si
identificano nell’ideale liberale e socialdemocratico e nei
principi della partecipazione e della condivisione”. Avvocato
Trotta, è pronto per scendere di nuovo in campo? “Sono già in
campo!”.

Villa dei Fiori, i lavoratori
scrivono al sindaco
Dopo l’incontro di ieri, e la consegna di una istanza con
quasi 1.600 firme per l’ampliamento del Centro di
riabilitazione, i lavoratori di Villa dei Fiori scrivono al
sindaco Torquato perché, dopo sette anni, sblocchi una vicenda
fondamentale per il loro posto di lavoro e per i servizi
sanitari sul territorio. Questo il testo della lettera aperta.
“Egregio Sindaco, – si legge nella lettera – innanzitutto
grazie per la cortesia e l’attenzione con cui ci ha ricevuto
nella giornata di ieri e per l’impegno che ha preso a dare una
riposta entro il 21 giugno. Dalla Sua risposta dipendono il
futuro di decine di lavoratori (che rischiano la
disoccupazione) e la qualità dei servizi sanitari sul nostro
territorio. Quanto tutto questo sia importante lo dimostrano
anche le 1.559 firme raccolte in pochi giorni per presentare
l’istanza al Comune. Ci consenta però di esprimere una
preoccupazione che non ci fa dormire la notte: Lei ha detto
che in caso di risposta negativa ci accompagnerà alla Regione.
Ma questo, signor sindaco, significherebbe, dopo sette anni di
attesa, la fine di tutto. Perché la Regione ha già detto, per
ben due volte, che ciò che serve è la delibera del Consiglio
Comunale. Ci permetta di riassumere i fatti: Nel 2017 la
Regione per poter procedere all’autorizzazione chiede al
Comune tre cose: la delibera di giunta con riconoscimento
della “pubblica utilità”; la Conferenza dei servizi (con il
parere positivo di Sovrintendenza, ASL, VVFF, ENEL); la
delibera del Consiglio Comunale. Dopo 550 giorni dalla
approvazione il Comune manda alla Regione le prime due cose,
manca la delibera del Consiglio Comunale. Infatti dopo 18 mesi
(novembre 2020) la Regione ripete al Comune, con le stesse
parole, che manca la dichiarazione del Consiglio comunale
sulla pubblica utilità. Richiesta che non viene mai contestata
dal Comune (se l’avesse ritenuta illegittima l’avrebbe fatto
immediatamente). Inoltre il TAR ha chiarito che è il Comune
che si deve esprimere, come richiesto dalla Regione. A questo
punto è ovvio, signor Sindaco, che “tornare alla Regione”
significherebbe far dire dalla Regione al Comune (per la terza
volta!) che serve il parere del Consiglio Comunale. Ovvero
bloccare tutto, di nuovo, dopo sette anni. Senza alcun motivo.
Ma ormai non c’è più tempo, perché senza autorizzazione da un
momento all’altro la Regione potrebbe tagliare i posti letto
alla struttura costringendola a licenziare, e buttando così a
mare un grande investimento privato a vantaggio dei cittadini
e del territorio. Obiettivamente, una follia. Siamo convinti,
signor Sindaco, che Lei abbia a cuore il futuro del nostro
lavoro e il miglioramento dei servizi nella città che Lei
rappresenta. Per questo siamo fiduciosi. Sappiamo che,
nell’interesse di tutti, non ci lascerà soli.

Eventi estivi: c’è l’ok per
il Parco del Mercatello
di Monica De Santis
Il Parco del Mercatello, o meglio una parte di esso, sarà
destinato ad operatori culturali ed associazioni per
l’organizzazione di spettacoli da svolgersi durante il periodo
estivo. Così è stato decisio ieri, in tarda mattinata, a
Palazzo di Città, dalla giunta comunale, che ha di fatto
accolto la proposta fatta dall’Assessore alla cultura, Antonia
Willburger, di individuare un’area alternativa all’Arena
del Mare e allo spazio antistante il Teatro Ghirelli, da
destinare agli eventi estivi, che non ricevono contributi da
parte di Regione, Comune, Scabec o altri e che quindi per un
criterio ancora poco chiaro non possono accedere a queste due
aree. Di qui l’impegno dell’assessore Willburger di trovare
spazi alternativi per coloro i quali hanno voglia di proporre
i loro spettacoli (teatrali, musicali o di danza, etc) al
pubblico salernitano. Due le aree che erano state prese in
considerazione: il Parco del Seminario ed il Parco del
Mercatello. Alla fine la scelta, fortunatamente, è ricaduta
sulla seconda location, che a differenza della prima
(esteticamente meno bella) offre anche diverse aree
parcheggio, quindi facilmente raggiungibile dagli utenti. L’ok
da parte del Comune di utilizzare parte del Parco del
Mercatello per gli spettacoli estivi arriva nella stessa
giornata in cui il coordinatore del comitato cittadino di
Azione Leonardo Gallo è intervenuto sulla vicenda parlando di
difficoltà da parte dell’Amministrazione “a reperire i fondi
necessari per finanziare gli eventi estivi”… ed ancora dice
Gallo nella sua nota “Lo scorso anno, a diverse associazioni
era stata concessa l’opportunità di esibirsi all’Arena del
Mare, arricchendo la città e aiutandola a riprendersi dopo il
lockdown. Si trattò di un’iniziativa lodevole che generò una
serie di appuntamenti culturali, musicali e artistici di
grande spessore (e su questa affermazione ci permettiamo di
dissentire, perchè non tutti gli spettacoli proprosti erano di
qualità e soprattutto non tutti hanno ottenuto il consenso del
pubblico, n.d.r.),… Quest’anno l’arena di Piazza della
Concordia ospiterà esclusivamente eventi sponsorizzati dal
Comune: il Premio Charlot ed il Sea Sun. Chiediamo
ufficialmente che l’Amministrazione comunale di Salerno trovi
spazi nuovi per tutte le associazioni che ne faranno
richiesta…”. Dictum factum, si potrebbe dire, peccato solo che
l’attenzione verso gli eventi culturali da parte di una parte
dell’opposizione sia arrivata in ritardo, visto e considerato
che l’amministrazione comunale è riuscita a trovare una
soluzione che in parte, almeno si spera, riuscirà ad
accontentare chi ne farà richiesta. Ma come si potrà fare
richiesta per poter utilizzare lo spazio (che dovrebbe
accogliere circa 300 persone) del Parco del Mercatello per gli
spettacoli? La procedura dovrebbe essere come lo scorso anno.
L’amministrazione comunale dovrebbe pubblicare un bando con le
regole, per associazioni ed operatori privati, per presentare
le loro proposte. Ora visto che siamo già al 9 giugno, ci si
augura solo che questo bando sia pubblicato in tempi brevi e
che siano brevi anche i tempi di approvazione delle varie
proproste che giungeranno all’assessore alla cultura Antonia
Willburger. Intanto altre manifestazioni culturali si stanno
organizzando in città e saranno presentate prossimamente. Tra
queste ne segnaliamo due in particolare: Linea d’Ombra che
dovrebbe presentare durante questi mesi estivi uno o più
appuntamenti d’eccezione che coinvolgeranno anche lo scrittore
Diego De Silva e la seconda edizione del Festival delle
Colline Mediterranee, curato da Eduardo Scotti. La
manifestazione che tratta diversi temi come Economia e
Finanza, Salute e Benessere, Giustizia e Legalità, Turismo e
Beni culturali, si terrà presso l’anfiteatro della Tenuta dei
Normanni. Il primo appuntamento è in programma per il prossimo
30 giugno. Come lo scorso anno gli eventi si terranno tutti i
mercoledì e saranno ad ingresso gratuito, tranne se non si
voglia prenotare un tavolo con consumazione. Come per la
passata edizione il programma del festival delle Colline
Mediterranee sarà molto interessante e variegato, e mirerà a
catalizzare l’attenzione su un territorio come la collina
salernitana, e le colline mediterranee in generale, che
meritano una maggiore valorizzazione delle proprie
potenzialità.
Modifiche progetto approvato:
le auto in uscita su via
Pertini
di Erika Noschese

Ancora un cambio di programma per i lavori di completamento
definitivo di piazza della Libertà e del parcheggio
sottostante interrato. La giunta comunale di Salerno ha
infatti approvato i provvedimenti relativi alle modiche
inerenti alla viabilità in uscita dal parcheggio che verranno
canalizzate su via Sandro Pertini e non più sul lungomare
Trieste come prevedeva invece il progetto originario. Una
modifica necessaria per salvaguardare i platani secolari
presenti proprio sul lungomare Trieste, anche alla luce delle
numerose polemiche dei mesi scorsi per l’abbattimento di
alcuni platani in via Generale Clark, conseguenti alla
realizzazione di alcuni immobili. Ad oggi, infatti, sono
ancora in corso i lavori di realizzazione di piazza della
Libertà e del parcheggio interrato con le relative opere di
urbanizzazione; il progetto esecutivo prevedeva che le vetture
in uscita dal realizzando parcheggio di Piazza della Libertà
vengano canalizzate sul Lungomare Trieste ma la direzione dei
lavori dei lavori ha studiato una soluzione alternativa che
prevede che le vetture in uscita dal parcheggio vengano
canalizzate su via Sandro Pertini, il tutto al fine di evitare
l’abbattimento dei platani secolari insistenti lungo il
tracciato. Lo scorso 24 maggio, il Settore Mobilità Urbana,
Trasporti e Manutenzioni ha espresso il nulla osta alla
soluzione progettuale presentata dal Rup. Nei giorni scorsi,
intanto, la giunta comunale ha approvato la proposta
progettuale. Dunque, una nuova modifica prima del termine dei
lavori che, verosimilmente, accadrà verso la fine del mese di
luglio. Intanto, proprio lunedì sera, nel corso della puntata
di Tribuna Politica, l’assessore al Commercio Dario Loffredo
ha anticipato che a breve ci sarà il bando per l’occupazione
delle attività dei cinque posti attualmente ancora vuoti, dopo
aver approvato le prime richieste. Solo pochi giorni fa
l’ennesima polemica per il crollo di un solaio che, di fatto,
sembra allungare anche i tempi dell’inaugurazione,
inizialmente prevista per il prossimo 30 giugno ma mai
confermata dall’amministrazione comunale di Salerno che prende
tempo e si limita, ancora oggi, che i lavori sono ormai in
dirittura d’arrivo.

Tutto in stand by in casa
granata, anche Fabiani e
Castori
di Fabio Sessa

Nonostante le rassicurazioni che la gestione del club va
avanti normalmente, è chiaro che la situazione relativa alla
cessione societaria blocchi decisamente la Salernitana sul
piano delle decisioni tecniche. Al momento l’intero staff è
confermato, da Fabiani e i suoi collaboratori al tecnico
Castori. Lo scenario potrebbe però decisamente cambiare in
caso di cessione delle quote di maggioranza del club. Una
nuova proprietà, infatti, soprattutto accontentando Lotito
sulla cifra di 70, 80 milioni per l’acquisto, avrebbe tutto il
diritto di scegliere anche diversamente per quanto concerne
l’area tecnica. In tal senso la posizione di Fabiani non è
certo solidissima e infatti alcuni club l’avrebbero già
contattato. Tra questi c’è il Bari, altro caso di
multiproprietà, che per il terzo anno partirà all’assalto
della Serie B. Più stabile la figura di Castori anche perché,
oltre i meriti acquisti sul campo, avrebbe dalla sua la
conoscenza, la stima e la riconoscenza dei calciatori
attualmente in organico. Anche per quanto riguarda i
calciatori al momento difficile fare previsioni su confermati
e nuovi arrivi. La sessione estiva di calciomercato inizierà
il prossimo 1° luglio, ma in attesa di allora le società
avranno l’opportunità di esercitare i diritti di riscatto (ed
eventualmente controriscatto) sui giocatori in prestito nella
stagione appena conclusasi. Quest’anno la finestra per
esercitare i diritti di riscatto sarà tra lunedì 14 giugno e
mercoledì 16, mentre quella per i controriscatti inizierà
giovedì 17 e si concluderà venerdì 19. Considerata la
situazione societaria pare inevitabile che la Salernitana non
presenterà nessuna offerta per esercitare il diritto di
riscatto con Napoli e Udinese rispettivamente per Tutino e
Coulibaly. I due giocatori potrebbero tornare nuovamente in
prestito ma svolgeranno, soprattutto, Tutino la prima parte
del ritiro con il club di appartenenza. Qualche offerta, nel
frattempo, inizia ad arrivare per alcuni dei calciatori della
Salernitana, Micai su tutti. Il portiere, dopo aver assistito
con grande professionalità dalla tribuna, il trionfo dei
compagni di squadra piace alla Reggina e alla neopromossa
Ternana. Non è da escludere che Micai possa però restare a
Salerno a fare da dodicesimo al confermato Belec. La Cremonese
ha preso informazioni su Djuric mentre restano in bilico tutti
i giocatori di proprietà della Lazio, arrivati a Salerno in
prestito. Continuerà l’asse di mercato? Questa, come tutte le
altre questioni di mercato, al momento non possono che essere
tenute in stand by.
Futuro Salernitana:                             summit
decisivo
di Marco De Martino

SALERNO – Sono ore decisive per il futuro della Salernitana.
Claudio Lotito avrebbe infatti convocato un summit a Villa San
Sebastiano, propria dimora capitolina nella quale ha sempre
preso tutte le decisioni più importanti, per stabilire le
ultime mosse per la cessione della società granata. A Roma,
oltre al socio Marco Mezzaroma ed al pool di legali capitanato
dall’avvocato Gentile, dovrebbe esserci anche Angelo Fabiani
mentre sarà assente Fabrizio Castori che attende ancora
segnali per pianificare il progretto tecnico della sua
squadra. Lotito proverà a verificare, probabilmente per
l’ultima volta, se ci sono margini per convincere la
Federazione ad accettare la cessione della Salernitana con un
trust. La proposta del co-patron a Gravina è quella di
stabilire di comune accordo un trustee che sia slegato da
rapporti di qualsiasi tipo con i due imprenditori capitolino
attualmente proprietari della Salernitana e che il trust abbia
una durata prestabilita e molto breve (non più di sei mesi).
Il numero uno federale, sospinto dal moto comune degli altri
presidenti di A difficilmente cambierà idea, soprattutto dopo
la mezza rissa scatenatasi tra Lotito e Dal Pino
nell’Assemblea di Lega di lunedì scorso che ha definitivamente
esacerbato gli animi. E così il co-patron sarà quasi
certamente costretto ad accettare un’offerta ben al di sotto
delle sue aspettative pur di cedere nei tempi prestabiliti il
club granata. Il 25 giugno, deadline fissata dalla Figc
nell’ultimo Consiglio Federale, ormai è dietro l’angolo e
margini di manovra, per Lotito e Mezzaroma, non ce ne sono.
Stamane ci sarà un altro Consiglio Federale, domani un’altra
Assemblea di Lega e la sensazione è che, entro questa
settimana verrà fuori una soluzione definitiva. L’auspicio è
che sia risolutiva per il problema e che non contribuisca a
generare ulteriori polemiche e guerre. Una eventuale battaglia
legale tra Lotito, la Figc e la Lega non gioverebbe alla
Salernitana. Anzi…

Scommesse       clandestine
denunciata titolare bar
I finanzieri del Comando provinciale di Salerno nei giorni
scorsi hanno denunciato la titolare di un bar di Cava de’
Tirreni (Sa) che si è rivelato luogo di raccolta di scommesse
clandestine. Dopo una serie di appostamenti, le Fiamme Gialle
della città hanno notato che, soprattutto a ridosso degli
incontri calcistici di rilievo, alcuni avventori erano soliti
incontrarsi nei pressi dell’esercizio commerciale. La conferma
del sospetto si è avuta verso la fine del campionato di Serie
A: nonostante le cautele osservate all’uscita del bar, una
pattuglia di finanzieri è riuscita a fermare un cliente con in
mano due scontrini simili alle “bollette” rilasciate per
l’incasso delle eventuali vincite. Ed infatti, durante la
successiva ispezione del locale, i militari hanno rinvenuto,
ben nascosto dietro una colonna, un computer collegato
all’home page di un sito di scommesse sportive, con tanto di
stampante delle ricevute ed una cassetta di sicurezza con il
presumibile introito delle giocate raccolte. Sia i dispositivi
informatici che il denaro contante sono stati quindi
immediatamente posti sotto sequestro. La titolare del bar,
verbalizzata anche per la violazione delle norme anti-Covid19
che tuttora impongono la chiusura di sale gioco e centri
scommesse, è stata così denunciata dai finanzieri alla Procura
della Repubblica di Nocera Inferiore per il reato di
“esercizio abusivo e organizzazione di scommesse”.
L’accettazione delle giocate avveniva infatti in assenza delle
prescritte autorizzazioni amministrative, tramite un
allibratore estero irregolare. Per questa condotta illecita,
la donna rischia una condanna fino a tre anni di reclusione.
“Gli interventi della guardia di finanza contro la raccolta
abusiva delle giocate servono anche a contrastare – si legge
nella nota della Procura – l’indebita concorrenza subita dai
gestori delle sale scommesse autorizzate, già duramente
penalizzati dalle misure di contenimento della pandemia ancora
in vigore, che ne consentiranno la riapertura soltanto il
prossimo mese di luglio”.

Piano      di      zona      e
stabilizzazione del personale
di Sonia Angrisani

Al centro dei lavori del Consiglio comunale di Nocera
inferiore, in sessione straordinaria, giovedì 10 giugno (dalle
10, diretta streaming), si discuterà in merito al caldissimo
tema, che riguarda la stabilizzazione del personale precario
del Piano di Zona Ambito S01_1, ormai sulla bocca di tutti
dopo le vicende delle ultime settimane. Il consigliere
comunale in quota maggioranza, Ilario Capaldo, riferendosi
all’esperienza maturata dai precari: “Sembra che tutti o quasi
siano d’accordo per le stabilizzazioni ma (in politica c’è
sempre un ma) inizia a circolare qualche falsa notizia, più
che altro strumentale. Secondo alcuni le stabilizzazioni non
di possono fare senza la costituzione dell’azienda speciale,
sostenendo che in convenzione (il nostro caso) le unità
andrebbero a ricadere sul comune capofila, nulla di più
sbagliato – dichiara il consigliere Capaldo – l”art 6 del
decreto legislativo 75 del 2017 ha introdotto il superamento
del tradizionale concetto di dotazione organica che si
sostanzia ora in un valore finanziario di spesa massima
sostenibile sostenuto dalla vigente normativa come indicato
nelle linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei
fabbisogni di personale da parte delle pubbliche
amministrazioni. I comuni per fare assunzioni hanno necessità
di verificare una serie di parametri dovuti al contenimento
della spesa del personale differenziati in base alla tipologia
di ente ed alla situazione organizzativa e/o finanziaria.Tra
le componenti da escludere per la spesa del personale vi sono
quelle totalmente a carico di finanziamenti comunitari,
ministeriali e regionali. Le stabilizzazioni ricadono
totalmente sul fondo povertà che è un fondo strutturale del
ministero del lavoro e della Regione. Inoltre i comuni
sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario non
necessitano di autorizzazione da parte della commissione per
la stabilità finanziaria degli enti locali per le assunzioni
integralmente non finanziate dai comuni (nel nostro caso fondo
povertà). Chi prende ad esempio il comune di Scafati all epoca
capofila è fuori gioco, l articolo 6 del decreto legislativo
75 è del 2017. Il comune di Lecce docet – conclude il
consigliere comunale di maggioranza Ilario Capaldo -. Il
consigliere d’opposizione Gianfranco Trotta di Azione ha
rimarcato: “La stabilizzazione del personale del piano di zona
è un argomento sul quale mi sono espresso già all’indomani
dell’entrata in vigore della legge di bilancio 2021, lo scorso
mese di gennaio. In quella occasione ebbi modo di sottolineare
la necessità di una verifica, sulla fattibilità o meno del
ricorso a tale tipo di procedura. Da quel momento in poi si è
aperto un dibattito sull’argomento, talvolta spigoloso, con
l’intervento non solo di esponenti politici ma anche dei
sindacati, che spingono in maniera decisa verso la
specializzazione. Anche l’Assessore Regionale Fortini in una
lettera inviata ai Sindaci caldeggia tale ipotesi per superare
ogni forma di precariato. Resto dell’opinione che si possa
procedere alla stabilizzazione del personale perché lo
consente la legge, come anche l’Anciha chiarito più volte.
Abbiamo l’esperienza di altri comuni, in predissesto come il
nostro e con l’ambito in convenzione e non costituito in
azienda consortile, che hanno proceduto alla stabilizzazione
del personale del piano di zona – spiega Trotta – stabilizzare
non significa soltanto salvaguardare posizioni lavorative, ma
garantire una continuità dei servizi ed una qualità degli
stessi che non è garantita dal continuo alternarsi delle
figure professionali cui abbiamo assistito negli anni,
unitamente ad una carenza di personale. Continuare con
contratti di 36 mesi ed il continuo ricambio in un settore
così delicato, a mio avviso, è profondamente sbagliato. Ne
discuteremo domani nel consiglio comunale, convocato a seguito
della richiesta sottoscritta da me e altri consiglieri.
Importante presa di posizione del consigliere comunale di
opposizione, Pasquale D’Acunzi: “La battaglia per
salvaguardare il diritto all’assunzione dei precari non ha
colori politici, bisogna agire subito all’annoso problema
agevolando il processo di stabilizzazione finalizzato anche a
riconoscere e valorizzare le competenze professionali
sviluppate dai dipendenti che prestano servizio negli enti
locali – conclude il consigliere D’Acunzi, in merito alla
vertenza dei lavoratori del welfare che chiedono la
stabilizzazione”. Anche il consigliere d’opposizione Vincenzo
Spinelli del movimento 5 stelle, si schiera a favore della
stabilizzazione dei lavoratori, in merito dichiara: “I
lavoratori precari del Piano di Zona svolgono un ruolo molto
delicato, conoscono bene le problematiche, le situazioni in
cui le persone richiedono assistenza e protezione.
Estremotterli significherebbe depotenziare i nostri servizi
sociali. Si rende, perciò, necessario procedere alla loro
stabilizzazione ovviamente nel rispetto di quei vincoli che
ricadono sull ente e sul piano di zona – conclude Spinelli -.
La Pubblica Assise è chiamata a discutere e deliberare otto
punti all’ordine del giorno: le dimissioni dalla carica di
consigliere comunale di opposizione Elio Borzi ed adempimenti
conseguenti. Il regolamento per la disciplina dell’Imposta
Municipale Propria, il regolamento per l’applicazione del
canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o
esposizione pubblicitaria, il regolamento per l’accertamento e
la riscossione delle entrate non tributarie, il regolamento
per l’accertamento e la riscossione delle entrate tributarie,
il regolamento accertamento con adesione Imu e Tari, e la
nomina commissione locale per il paesaggio. Prima della
trattazione dei punti all’ordine del giorno, si procederà con
il giuramento dei nuovi vigili urbani in forze al Comando di
Polizia Municipale. A Nocera Inferiore il Consiglio comunale
si riunisce poco e, forse per questo, succede che i sassolini
da togliersi dalle scarpe si accumulino nel tempo, con
attacchi politici senza tregua. Dall’opposizione, come
prevedibile, ma anche dalla stessa maggioranza.

Napoli, Fabian Ruiz al Real
Madrid: ecco Basic
di Giuseppe Vitolo

NAPOLI – Tutto tace, o forse sembra. Così è, se vi pare.
Sembrano ferme le orbite che gravitano intorno al mondo
Napoli, anche se i depistamenti e i movimenti della società
azzurra sono impercettibili. Dopo aver sistemato il tassello
panchina con Luciano Spalletti, la società azzurra sta
progettando i movimenti che caratterizzeranno la sessione di
calciomercato estiva. C’è un confronto quotidiano tra
Giuntoli, De Laurentiis e il nuovo tecnico di Certaldo. Il
Napoli dovrà vendere uno dei suoi gioielli, questo è quanto
trapela dai serrati uffici di Castel Volturno. L’indiziato
numero uno a partire è Fabian Ruiz: c’è stata una prima
richiesta ufficiale del Real Madrid, con il giocatore che
sarebbe in cima alla lista degli spagnoli, con Carlo Ancelotti
che si è mosso in prima persona. Se dovesse partire lo
spagnolo, solo a condizioni economiche consone, l’obiettivo
sempre più vicino è Toma Basic. Da una parte, il Napoli lo
vorrebbe in prestito con l’obbligo di riscattarlo il prossimo
anno. Dall’altra, c’è il Bordeaux che vorrebbe cederlo a
titolo definitivo, avendo la necessità di fare cassa. Il
Napoli è pronto a chiudere per una cifra tra i 7 e gli 8
milioni di euro. Il centrocampista croato gioca davanti alla
difesa e che abbina fisicità e qualità, ha realizzato 4 gol in
una stagione difficile per i Girondini, che stanno
attraversando un momento delicato sul lato finanziario. E
anche per questo, Giuntoli, fiuta l’affare: pronta un’offerta
da 7 milioni di euro, col Bordeaux che ne chiede 10. Ma il
contratto in scadenza tra un anno sicuramente non aiuta la
tesi francese. Giuntoli avrebbe già incassato l’ok del
giocatore, fuori dalla lista della Croazia agli Europei ma
pronto per catapultarsi agli ordini di un allenatore come
Luciano Spalletti. Il sì di Basic c’è, manca quello del
Bordeaux. Nel frattempo, la situazione contrattuale di Lorenzo
Insigne continua ad alimentare numerosi rumors di mercato. La
scadenza di contratto è fissata per il 2022 e la trattativa
per il rinnovo non è ancora iniziata. Non si parlerà di
rinnovo di Insigne prima dell’Europeo, ma solo dopo la
conclusione dell’itinerante competizione internazionale. Gli
scenari, insomma, sono evidenti e tutti possibili: il rinnovo;
la cessione; la permanenza senza prolungamento, con il rischio
di arrivare a gennaio con lo status di parametro zero. Un
pasticcio, altroché, soprattutto perché all’alba dei 30 anni
(compiuti venerdì) Lorenzino dovrà fare una scelta di vita: o
sventolare a lungo come bandiera del Napoli – e dunque aiutare
Spalletti nella costruzione del nuovo corso – oppure cambiare
aria. L’intesa, comunque, non è anche lontanamente
all’orizzonte: il club gli ha offerto cinque anni a 3,5
milioni a stagione, cioè un milione in meno rispetto
all’ingaggio attuale, e lui invece vorrebbe un aumento.
Casa   del   Pellegrino:     a
processo ex giunta e Cariello
Uso improprio della Casa del Pellegrino ad Eboli. Il gup
Vincenzo Pellegrino del Tribunale di Salerno, a conclusione
dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio l’ex sindaco,
Massimo Cariello, ed i componenti dell’allora giunta comunale,
ovvero l’ex vicesindaco ed attuale candidato sindaco alle
prossime Comunali, Cosimo Pio Di Benedetto; l’ex assessore
all’Ambiente, Ennio Ginetti, l’ex assessore alla Sicurezza,
Vito De Caro; l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Matilde Saja;
l’ex assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Lamonica; l’ex
assessore alle Politiche Sociali, Lazzaro Lenza; l’ex
assessore alle Attività Produttive, Maria Sueva Manzione. Non
luogo a procedere “perché il fatto non costituisce reato”,
relativamente solo al primo capo d’imputazione (abuso
d’ufficio in concorso), per Cariello, l’ex giunta e tutti gli
altri imputati, ovvero: l’ex presidente del consiglio
comunale, Fausto Vecchio; e gli ex consiglieri comunali di
maggioranza Gianmaria Sgritta, Luigi Guarracino, Emilio
Masala, Giuseppe Piegari, Rosa Altieri, Pierluigi Merola,
Vittorio Bonavoglia, Mario Domini, Filomena Rosamilia
Giancarlo Presutto; Vincenzo Marchesano, Giuseppe La Brocca e
Fido Santo Venerando, oltre al commissario liquidatore Ises,
Angela Innocente, ed il presidente della società cooperativa
Nuova Ises, Tullio Gaeta. Questi ultimi, invece, andranno a
processo con Cariello e l’allora giunta per gli altri quatto
capi d’imputazione Presenti il pm titolare delle indagini,
Elena Cosentino, l’avvocato della costituita parte civile, don
Enzo Caponigro, ed i legali di tutti gli indagati. La
decisione del gup è arrivata al termine di un’accesa
discussione in aula tra le parti.
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