Il consigliere Trotta in campo al fianco dei cittadini - Cronache ...
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Il consigliere Trotta in campo al fianco dei cittadini di Sonia Angrisani L’ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Nocera Inferiore e consigliere comunale di opposizione Gianfranco Trotta lascia ha creato il gruppo nocerino del partito fondato da Carlo Calenda. L’avvocato Trotta esperto in diritto di famiglia, minorile e delle persone. Presidente della Camera Minorile di Nocera Inferiore. Consigliere Comunale della città di Nocera Inferiore dal 2011 al 2017 e poi Assessore alle Politiche Sociali dal 2017 al 2020, attualmente consigliere comunale. Come mai questa scelta di fare politica in anni in cui sempre meno persone si avvicinano a questo mondo? “Ho scelto di fare politica perché ritengo che occuparsi della cosa pubblica è un dovere di ogni cittadino, in ogni sua accezione, sia attraverso la partecipazione diretta che indirettamente, sempre però interessandosi della propria comunità. Secondo lei come si possono attrarre i cittadini? Perché la politica sembra sempre meno interessante per gli Italiani? Anche quella locale? “I cittadini si possono attrarre solo facendo proposte concrete, proponendo una idea di politica che non si traduca solamente in critiche all’avversario, in spot elettorali, ma proponendo soluzioni ai loro problemi e ascoltandoli davvero, che è cosa diversa dal sentirli”. Lei è nuovamente in Consiglio Comunale quali le sue aspettative? Quali saranno le priorità della sua attività consiliare? “La mia attività di consigliere è e sarà concentrata sempre su tutto ciò che è tutela dei cittadini, nel rispetto del ruolo che rivesto, nella ferma convinzione che il consigliere comunale esercita un ruolo fondamentale nei processi decisionali, sia esso di maggioranza o di minoranza. Sulla giunta preferisco non esprimere giudizi, anche per rispetto a coloro con i quali ho comunque condiviso una parte
del percorso, saranno poi i cittadini a giudicare. Questo, però, non mi impedirà di essere critico quando non condividerò delle scelte e/o allorquando dovessi rilevare delle criticità”. Non le sembra che il Consiglio Comunale di Nocera Inferiore sia sempre più un luogo dove più che discutere, si ratificano decisioni già prese? “Il Consiglio Comunale non può essere ridotto a semplice esecutore o ratificatore di decisioni già prese, così viene svilito il ruolo che i cittadini assegnano ai consiglieri, questo aspetto fu da me ribadito anche nel consiglio del 30 dicembre scorso in cui rientrai in assise. Devono tenersi più consigli comunali, così come devono funzionare le commissioni, altrimenti siamo di fronte ad una gestione della cosa pubblica non in linea col principio della partecipazione democratica”. Dopo quattro anni, si può fare un bilancio della giunta comunale? Reputa il progetto politico rappresentato dal sindaco Manlio Torquato ancora spendibile in campagna elettorale? Quali alternative possibili? “Ormai ci avviamo alla fine della consiliatura, manca un anno più o meno, nel corso del quale l’attenzione va dedicata alla soluzione dei problemi che ancora restano irrisolti, se il modello Torquato è ancora proponibile non sta a me dirlo, io sono in minoranza, ho fatto una scelta diversa che esprime la mia opinione in merito”. Qualcun altro sostiene che le uscite dai gruppi politici di appartenenza, specie nella maggioranza e in prossimità oramai della scadenza della legislatura, debbano essere lette come tentativi di riposizionamento politico in chiave elettorale. Quanto c’è di vero in questa analisi? “Sui giornali, sui social, l’attenzione è già rivolta alle prossime amministrative, com’è naturale che sia, girano tante voci su candidati a Sindaco, coalizioni, costruzioni di liste, etc., etc.,. Credo che la cosa fondamentale sia avere un’idea di città, di sviluppo del territorio, che non sia limitata solo alla gestione dell’ordinario, da presentare all’elettorato, perché, se è vero che in politica contano anche i numeri, la scelta del governo della città non può risolversi in una somma algebrica. Azione vuole recitare la propria parte, come sta già facendo
dalla sua costituzione, provando a caratterizzarsi per la proposta e non solo per la critica ed è quello che farà anche in quest’ultimo anno, aprendosi al dialogo con le forze che si identificano nell’ideale liberale e socialdemocratico e nei principi della partecipazione e della condivisione”. Avvocato Trotta, è pronto per scendere di nuovo in campo? “Sono già in campo!”. Villa dei Fiori, i lavoratori scrivono al sindaco Dopo l’incontro di ieri, e la consegna di una istanza con quasi 1.600 firme per l’ampliamento del Centro di riabilitazione, i lavoratori di Villa dei Fiori scrivono al sindaco Torquato perché, dopo sette anni, sblocchi una vicenda fondamentale per il loro posto di lavoro e per i servizi sanitari sul territorio. Questo il testo della lettera aperta. “Egregio Sindaco, – si legge nella lettera – innanzitutto grazie per la cortesia e l’attenzione con cui ci ha ricevuto nella giornata di ieri e per l’impegno che ha preso a dare una riposta entro il 21 giugno. Dalla Sua risposta dipendono il futuro di decine di lavoratori (che rischiano la disoccupazione) e la qualità dei servizi sanitari sul nostro territorio. Quanto tutto questo sia importante lo dimostrano anche le 1.559 firme raccolte in pochi giorni per presentare l’istanza al Comune. Ci consenta però di esprimere una preoccupazione che non ci fa dormire la notte: Lei ha detto che in caso di risposta negativa ci accompagnerà alla Regione. Ma questo, signor sindaco, significherebbe, dopo sette anni di attesa, la fine di tutto. Perché la Regione ha già detto, per ben due volte, che ciò che serve è la delibera del Consiglio Comunale. Ci permetta di riassumere i fatti: Nel 2017 la
Regione per poter procedere all’autorizzazione chiede al Comune tre cose: la delibera di giunta con riconoscimento della “pubblica utilità”; la Conferenza dei servizi (con il parere positivo di Sovrintendenza, ASL, VVFF, ENEL); la delibera del Consiglio Comunale. Dopo 550 giorni dalla approvazione il Comune manda alla Regione le prime due cose, manca la delibera del Consiglio Comunale. Infatti dopo 18 mesi (novembre 2020) la Regione ripete al Comune, con le stesse parole, che manca la dichiarazione del Consiglio comunale sulla pubblica utilità. Richiesta che non viene mai contestata dal Comune (se l’avesse ritenuta illegittima l’avrebbe fatto immediatamente). Inoltre il TAR ha chiarito che è il Comune che si deve esprimere, come richiesto dalla Regione. A questo punto è ovvio, signor Sindaco, che “tornare alla Regione” significherebbe far dire dalla Regione al Comune (per la terza volta!) che serve il parere del Consiglio Comunale. Ovvero bloccare tutto, di nuovo, dopo sette anni. Senza alcun motivo. Ma ormai non c’è più tempo, perché senza autorizzazione da un momento all’altro la Regione potrebbe tagliare i posti letto alla struttura costringendola a licenziare, e buttando così a mare un grande investimento privato a vantaggio dei cittadini e del territorio. Obiettivamente, una follia. Siamo convinti, signor Sindaco, che Lei abbia a cuore il futuro del nostro lavoro e il miglioramento dei servizi nella città che Lei rappresenta. Per questo siamo fiduciosi. Sappiamo che, nell’interesse di tutti, non ci lascerà soli. Eventi estivi: c’è l’ok per il Parco del Mercatello di Monica De Santis
Il Parco del Mercatello, o meglio una parte di esso, sarà destinato ad operatori culturali ed associazioni per l’organizzazione di spettacoli da svolgersi durante il periodo estivo. Così è stato decisio ieri, in tarda mattinata, a Palazzo di Città, dalla giunta comunale, che ha di fatto accolto la proposta fatta dall’Assessore alla cultura, Antonia Willburger, di individuare un’area alternativa all’Arena del Mare e allo spazio antistante il Teatro Ghirelli, da destinare agli eventi estivi, che non ricevono contributi da parte di Regione, Comune, Scabec o altri e che quindi per un criterio ancora poco chiaro non possono accedere a queste due aree. Di qui l’impegno dell’assessore Willburger di trovare spazi alternativi per coloro i quali hanno voglia di proporre i loro spettacoli (teatrali, musicali o di danza, etc) al pubblico salernitano. Due le aree che erano state prese in considerazione: il Parco del Seminario ed il Parco del Mercatello. Alla fine la scelta, fortunatamente, è ricaduta sulla seconda location, che a differenza della prima (esteticamente meno bella) offre anche diverse aree parcheggio, quindi facilmente raggiungibile dagli utenti. L’ok da parte del Comune di utilizzare parte del Parco del Mercatello per gli spettacoli estivi arriva nella stessa giornata in cui il coordinatore del comitato cittadino di Azione Leonardo Gallo è intervenuto sulla vicenda parlando di difficoltà da parte dell’Amministrazione “a reperire i fondi necessari per finanziare gli eventi estivi”… ed ancora dice Gallo nella sua nota “Lo scorso anno, a diverse associazioni era stata concessa l’opportunità di esibirsi all’Arena del Mare, arricchendo la città e aiutandola a riprendersi dopo il lockdown. Si trattò di un’iniziativa lodevole che generò una serie di appuntamenti culturali, musicali e artistici di grande spessore (e su questa affermazione ci permettiamo di dissentire, perchè non tutti gli spettacoli proprosti erano di qualità e soprattutto non tutti hanno ottenuto il consenso del pubblico, n.d.r.),… Quest’anno l’arena di Piazza della Concordia ospiterà esclusivamente eventi sponsorizzati dal Comune: il Premio Charlot ed il Sea Sun. Chiediamo
ufficialmente che l’Amministrazione comunale di Salerno trovi spazi nuovi per tutte le associazioni che ne faranno richiesta…”. Dictum factum, si potrebbe dire, peccato solo che l’attenzione verso gli eventi culturali da parte di una parte dell’opposizione sia arrivata in ritardo, visto e considerato che l’amministrazione comunale è riuscita a trovare una soluzione che in parte, almeno si spera, riuscirà ad accontentare chi ne farà richiesta. Ma come si potrà fare richiesta per poter utilizzare lo spazio (che dovrebbe accogliere circa 300 persone) del Parco del Mercatello per gli spettacoli? La procedura dovrebbe essere come lo scorso anno. L’amministrazione comunale dovrebbe pubblicare un bando con le regole, per associazioni ed operatori privati, per presentare le loro proposte. Ora visto che siamo già al 9 giugno, ci si augura solo che questo bando sia pubblicato in tempi brevi e che siano brevi anche i tempi di approvazione delle varie proproste che giungeranno all’assessore alla cultura Antonia Willburger. Intanto altre manifestazioni culturali si stanno organizzando in città e saranno presentate prossimamente. Tra queste ne segnaliamo due in particolare: Linea d’Ombra che dovrebbe presentare durante questi mesi estivi uno o più appuntamenti d’eccezione che coinvolgeranno anche lo scrittore Diego De Silva e la seconda edizione del Festival delle Colline Mediterranee, curato da Eduardo Scotti. La manifestazione che tratta diversi temi come Economia e Finanza, Salute e Benessere, Giustizia e Legalità, Turismo e Beni culturali, si terrà presso l’anfiteatro della Tenuta dei Normanni. Il primo appuntamento è in programma per il prossimo 30 giugno. Come lo scorso anno gli eventi si terranno tutti i mercoledì e saranno ad ingresso gratuito, tranne se non si voglia prenotare un tavolo con consumazione. Come per la passata edizione il programma del festival delle Colline Mediterranee sarà molto interessante e variegato, e mirerà a catalizzare l’attenzione su un territorio come la collina salernitana, e le colline mediterranee in generale, che meritano una maggiore valorizzazione delle proprie potenzialità.
Modifiche progetto approvato: le auto in uscita su via Pertini di Erika Noschese Ancora un cambio di programma per i lavori di completamento definitivo di piazza della Libertà e del parcheggio sottostante interrato. La giunta comunale di Salerno ha infatti approvato i provvedimenti relativi alle modiche inerenti alla viabilità in uscita dal parcheggio che verranno canalizzate su via Sandro Pertini e non più sul lungomare Trieste come prevedeva invece il progetto originario. Una modifica necessaria per salvaguardare i platani secolari presenti proprio sul lungomare Trieste, anche alla luce delle numerose polemiche dei mesi scorsi per l’abbattimento di alcuni platani in via Generale Clark, conseguenti alla realizzazione di alcuni immobili. Ad oggi, infatti, sono ancora in corso i lavori di realizzazione di piazza della Libertà e del parcheggio interrato con le relative opere di urbanizzazione; il progetto esecutivo prevedeva che le vetture in uscita dal realizzando parcheggio di Piazza della Libertà vengano canalizzate sul Lungomare Trieste ma la direzione dei lavori dei lavori ha studiato una soluzione alternativa che prevede che le vetture in uscita dal parcheggio vengano canalizzate su via Sandro Pertini, il tutto al fine di evitare l’abbattimento dei platani secolari insistenti lungo il tracciato. Lo scorso 24 maggio, il Settore Mobilità Urbana, Trasporti e Manutenzioni ha espresso il nulla osta alla soluzione progettuale presentata dal Rup. Nei giorni scorsi, intanto, la giunta comunale ha approvato la proposta progettuale. Dunque, una nuova modifica prima del termine dei
lavori che, verosimilmente, accadrà verso la fine del mese di luglio. Intanto, proprio lunedì sera, nel corso della puntata di Tribuna Politica, l’assessore al Commercio Dario Loffredo ha anticipato che a breve ci sarà il bando per l’occupazione delle attività dei cinque posti attualmente ancora vuoti, dopo aver approvato le prime richieste. Solo pochi giorni fa l’ennesima polemica per il crollo di un solaio che, di fatto, sembra allungare anche i tempi dell’inaugurazione, inizialmente prevista per il prossimo 30 giugno ma mai confermata dall’amministrazione comunale di Salerno che prende tempo e si limita, ancora oggi, che i lavori sono ormai in dirittura d’arrivo. Tutto in stand by in casa granata, anche Fabiani e Castori di Fabio Sessa Nonostante le rassicurazioni che la gestione del club va avanti normalmente, è chiaro che la situazione relativa alla cessione societaria blocchi decisamente la Salernitana sul piano delle decisioni tecniche. Al momento l’intero staff è confermato, da Fabiani e i suoi collaboratori al tecnico Castori. Lo scenario potrebbe però decisamente cambiare in caso di cessione delle quote di maggioranza del club. Una nuova proprietà, infatti, soprattutto accontentando Lotito sulla cifra di 70, 80 milioni per l’acquisto, avrebbe tutto il diritto di scegliere anche diversamente per quanto concerne l’area tecnica. In tal senso la posizione di Fabiani non è certo solidissima e infatti alcuni club l’avrebbero già
contattato. Tra questi c’è il Bari, altro caso di multiproprietà, che per il terzo anno partirà all’assalto della Serie B. Più stabile la figura di Castori anche perché, oltre i meriti acquisti sul campo, avrebbe dalla sua la conoscenza, la stima e la riconoscenza dei calciatori attualmente in organico. Anche per quanto riguarda i calciatori al momento difficile fare previsioni su confermati e nuovi arrivi. La sessione estiva di calciomercato inizierà il prossimo 1° luglio, ma in attesa di allora le società avranno l’opportunità di esercitare i diritti di riscatto (ed eventualmente controriscatto) sui giocatori in prestito nella stagione appena conclusasi. Quest’anno la finestra per esercitare i diritti di riscatto sarà tra lunedì 14 giugno e mercoledì 16, mentre quella per i controriscatti inizierà giovedì 17 e si concluderà venerdì 19. Considerata la situazione societaria pare inevitabile che la Salernitana non presenterà nessuna offerta per esercitare il diritto di riscatto con Napoli e Udinese rispettivamente per Tutino e Coulibaly. I due giocatori potrebbero tornare nuovamente in prestito ma svolgeranno, soprattutto, Tutino la prima parte del ritiro con il club di appartenenza. Qualche offerta, nel frattempo, inizia ad arrivare per alcuni dei calciatori della Salernitana, Micai su tutti. Il portiere, dopo aver assistito con grande professionalità dalla tribuna, il trionfo dei compagni di squadra piace alla Reggina e alla neopromossa Ternana. Non è da escludere che Micai possa però restare a Salerno a fare da dodicesimo al confermato Belec. La Cremonese ha preso informazioni su Djuric mentre restano in bilico tutti i giocatori di proprietà della Lazio, arrivati a Salerno in prestito. Continuerà l’asse di mercato? Questa, come tutte le altre questioni di mercato, al momento non possono che essere tenute in stand by.
Futuro Salernitana: summit decisivo di Marco De Martino SALERNO – Sono ore decisive per il futuro della Salernitana. Claudio Lotito avrebbe infatti convocato un summit a Villa San Sebastiano, propria dimora capitolina nella quale ha sempre preso tutte le decisioni più importanti, per stabilire le ultime mosse per la cessione della società granata. A Roma, oltre al socio Marco Mezzaroma ed al pool di legali capitanato dall’avvocato Gentile, dovrebbe esserci anche Angelo Fabiani mentre sarà assente Fabrizio Castori che attende ancora segnali per pianificare il progretto tecnico della sua squadra. Lotito proverà a verificare, probabilmente per l’ultima volta, se ci sono margini per convincere la Federazione ad accettare la cessione della Salernitana con un trust. La proposta del co-patron a Gravina è quella di stabilire di comune accordo un trustee che sia slegato da rapporti di qualsiasi tipo con i due imprenditori capitolino attualmente proprietari della Salernitana e che il trust abbia una durata prestabilita e molto breve (non più di sei mesi). Il numero uno federale, sospinto dal moto comune degli altri presidenti di A difficilmente cambierà idea, soprattutto dopo la mezza rissa scatenatasi tra Lotito e Dal Pino nell’Assemblea di Lega di lunedì scorso che ha definitivamente esacerbato gli animi. E così il co-patron sarà quasi certamente costretto ad accettare un’offerta ben al di sotto delle sue aspettative pur di cedere nei tempi prestabiliti il club granata. Il 25 giugno, deadline fissata dalla Figc nell’ultimo Consiglio Federale, ormai è dietro l’angolo e margini di manovra, per Lotito e Mezzaroma, non ce ne sono. Stamane ci sarà un altro Consiglio Federale, domani un’altra Assemblea di Lega e la sensazione è che, entro questa settimana verrà fuori una soluzione definitiva. L’auspicio è
che sia risolutiva per il problema e che non contribuisca a generare ulteriori polemiche e guerre. Una eventuale battaglia legale tra Lotito, la Figc e la Lega non gioverebbe alla Salernitana. Anzi… Scommesse clandestine denunciata titolare bar I finanzieri del Comando provinciale di Salerno nei giorni scorsi hanno denunciato la titolare di un bar di Cava de’ Tirreni (Sa) che si è rivelato luogo di raccolta di scommesse clandestine. Dopo una serie di appostamenti, le Fiamme Gialle della città hanno notato che, soprattutto a ridosso degli incontri calcistici di rilievo, alcuni avventori erano soliti incontrarsi nei pressi dell’esercizio commerciale. La conferma del sospetto si è avuta verso la fine del campionato di Serie A: nonostante le cautele osservate all’uscita del bar, una pattuglia di finanzieri è riuscita a fermare un cliente con in mano due scontrini simili alle “bollette” rilasciate per l’incasso delle eventuali vincite. Ed infatti, durante la successiva ispezione del locale, i militari hanno rinvenuto, ben nascosto dietro una colonna, un computer collegato all’home page di un sito di scommesse sportive, con tanto di stampante delle ricevute ed una cassetta di sicurezza con il presumibile introito delle giocate raccolte. Sia i dispositivi informatici che il denaro contante sono stati quindi immediatamente posti sotto sequestro. La titolare del bar, verbalizzata anche per la violazione delle norme anti-Covid19 che tuttora impongono la chiusura di sale gioco e centri scommesse, è stata così denunciata dai finanzieri alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per il reato di “esercizio abusivo e organizzazione di scommesse”.
L’accettazione delle giocate avveniva infatti in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative, tramite un allibratore estero irregolare. Per questa condotta illecita, la donna rischia una condanna fino a tre anni di reclusione. “Gli interventi della guardia di finanza contro la raccolta abusiva delle giocate servono anche a contrastare – si legge nella nota della Procura – l’indebita concorrenza subita dai gestori delle sale scommesse autorizzate, già duramente penalizzati dalle misure di contenimento della pandemia ancora in vigore, che ne consentiranno la riapertura soltanto il prossimo mese di luglio”. Piano di zona e stabilizzazione del personale di Sonia Angrisani Al centro dei lavori del Consiglio comunale di Nocera inferiore, in sessione straordinaria, giovedì 10 giugno (dalle 10, diretta streaming), si discuterà in merito al caldissimo tema, che riguarda la stabilizzazione del personale precario del Piano di Zona Ambito S01_1, ormai sulla bocca di tutti dopo le vicende delle ultime settimane. Il consigliere comunale in quota maggioranza, Ilario Capaldo, riferendosi all’esperienza maturata dai precari: “Sembra che tutti o quasi siano d’accordo per le stabilizzazioni ma (in politica c’è sempre un ma) inizia a circolare qualche falsa notizia, più che altro strumentale. Secondo alcuni le stabilizzazioni non di possono fare senza la costituzione dell’azienda speciale, sostenendo che in convenzione (il nostro caso) le unità andrebbero a ricadere sul comune capofila, nulla di più sbagliato – dichiara il consigliere Capaldo – l”art 6 del
decreto legislativo 75 del 2017 ha introdotto il superamento del tradizionale concetto di dotazione organica che si sostanzia ora in un valore finanziario di spesa massima sostenibile sostenuto dalla vigente normativa come indicato nelle linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle pubbliche amministrazioni. I comuni per fare assunzioni hanno necessità di verificare una serie di parametri dovuti al contenimento della spesa del personale differenziati in base alla tipologia di ente ed alla situazione organizzativa e/o finanziaria.Tra le componenti da escludere per la spesa del personale vi sono quelle totalmente a carico di finanziamenti comunitari, ministeriali e regionali. Le stabilizzazioni ricadono totalmente sul fondo povertà che è un fondo strutturale del ministero del lavoro e della Regione. Inoltre i comuni sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario non necessitano di autorizzazione da parte della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali per le assunzioni integralmente non finanziate dai comuni (nel nostro caso fondo povertà). Chi prende ad esempio il comune di Scafati all epoca capofila è fuori gioco, l articolo 6 del decreto legislativo 75 è del 2017. Il comune di Lecce docet – conclude il consigliere comunale di maggioranza Ilario Capaldo -. Il consigliere d’opposizione Gianfranco Trotta di Azione ha rimarcato: “La stabilizzazione del personale del piano di zona è un argomento sul quale mi sono espresso già all’indomani dell’entrata in vigore della legge di bilancio 2021, lo scorso mese di gennaio. In quella occasione ebbi modo di sottolineare la necessità di una verifica, sulla fattibilità o meno del ricorso a tale tipo di procedura. Da quel momento in poi si è aperto un dibattito sull’argomento, talvolta spigoloso, con l’intervento non solo di esponenti politici ma anche dei sindacati, che spingono in maniera decisa verso la specializzazione. Anche l’Assessore Regionale Fortini in una lettera inviata ai Sindaci caldeggia tale ipotesi per superare ogni forma di precariato. Resto dell’opinione che si possa procedere alla stabilizzazione del personale perché lo
consente la legge, come anche l’Anciha chiarito più volte. Abbiamo l’esperienza di altri comuni, in predissesto come il nostro e con l’ambito in convenzione e non costituito in azienda consortile, che hanno proceduto alla stabilizzazione del personale del piano di zona – spiega Trotta – stabilizzare non significa soltanto salvaguardare posizioni lavorative, ma garantire una continuità dei servizi ed una qualità degli stessi che non è garantita dal continuo alternarsi delle figure professionali cui abbiamo assistito negli anni, unitamente ad una carenza di personale. Continuare con contratti di 36 mesi ed il continuo ricambio in un settore così delicato, a mio avviso, è profondamente sbagliato. Ne discuteremo domani nel consiglio comunale, convocato a seguito della richiesta sottoscritta da me e altri consiglieri. Importante presa di posizione del consigliere comunale di opposizione, Pasquale D’Acunzi: “La battaglia per salvaguardare il diritto all’assunzione dei precari non ha colori politici, bisogna agire subito all’annoso problema agevolando il processo di stabilizzazione finalizzato anche a riconoscere e valorizzare le competenze professionali sviluppate dai dipendenti che prestano servizio negli enti locali – conclude il consigliere D’Acunzi, in merito alla vertenza dei lavoratori del welfare che chiedono la stabilizzazione”. Anche il consigliere d’opposizione Vincenzo Spinelli del movimento 5 stelle, si schiera a favore della stabilizzazione dei lavoratori, in merito dichiara: “I lavoratori precari del Piano di Zona svolgono un ruolo molto delicato, conoscono bene le problematiche, le situazioni in cui le persone richiedono assistenza e protezione. Estremotterli significherebbe depotenziare i nostri servizi sociali. Si rende, perciò, necessario procedere alla loro stabilizzazione ovviamente nel rispetto di quei vincoli che ricadono sull ente e sul piano di zona – conclude Spinelli -. La Pubblica Assise è chiamata a discutere e deliberare otto punti all’ordine del giorno: le dimissioni dalla carica di consigliere comunale di opposizione Elio Borzi ed adempimenti conseguenti. Il regolamento per la disciplina dell’Imposta
Municipale Propria, il regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, il regolamento per l’accertamento e la riscossione delle entrate non tributarie, il regolamento per l’accertamento e la riscossione delle entrate tributarie, il regolamento accertamento con adesione Imu e Tari, e la nomina commissione locale per il paesaggio. Prima della trattazione dei punti all’ordine del giorno, si procederà con il giuramento dei nuovi vigili urbani in forze al Comando di Polizia Municipale. A Nocera Inferiore il Consiglio comunale si riunisce poco e, forse per questo, succede che i sassolini da togliersi dalle scarpe si accumulino nel tempo, con attacchi politici senza tregua. Dall’opposizione, come prevedibile, ma anche dalla stessa maggioranza. Napoli, Fabian Ruiz al Real Madrid: ecco Basic di Giuseppe Vitolo NAPOLI – Tutto tace, o forse sembra. Così è, se vi pare. Sembrano ferme le orbite che gravitano intorno al mondo Napoli, anche se i depistamenti e i movimenti della società azzurra sono impercettibili. Dopo aver sistemato il tassello panchina con Luciano Spalletti, la società azzurra sta progettando i movimenti che caratterizzeranno la sessione di calciomercato estiva. C’è un confronto quotidiano tra Giuntoli, De Laurentiis e il nuovo tecnico di Certaldo. Il Napoli dovrà vendere uno dei suoi gioielli, questo è quanto trapela dai serrati uffici di Castel Volturno. L’indiziato numero uno a partire è Fabian Ruiz: c’è stata una prima richiesta ufficiale del Real Madrid, con il giocatore che
sarebbe in cima alla lista degli spagnoli, con Carlo Ancelotti che si è mosso in prima persona. Se dovesse partire lo spagnolo, solo a condizioni economiche consone, l’obiettivo sempre più vicino è Toma Basic. Da una parte, il Napoli lo vorrebbe in prestito con l’obbligo di riscattarlo il prossimo anno. Dall’altra, c’è il Bordeaux che vorrebbe cederlo a titolo definitivo, avendo la necessità di fare cassa. Il Napoli è pronto a chiudere per una cifra tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Il centrocampista croato gioca davanti alla difesa e che abbina fisicità e qualità, ha realizzato 4 gol in una stagione difficile per i Girondini, che stanno attraversando un momento delicato sul lato finanziario. E anche per questo, Giuntoli, fiuta l’affare: pronta un’offerta da 7 milioni di euro, col Bordeaux che ne chiede 10. Ma il contratto in scadenza tra un anno sicuramente non aiuta la tesi francese. Giuntoli avrebbe già incassato l’ok del giocatore, fuori dalla lista della Croazia agli Europei ma pronto per catapultarsi agli ordini di un allenatore come Luciano Spalletti. Il sì di Basic c’è, manca quello del Bordeaux. Nel frattempo, la situazione contrattuale di Lorenzo Insigne continua ad alimentare numerosi rumors di mercato. La scadenza di contratto è fissata per il 2022 e la trattativa per il rinnovo non è ancora iniziata. Non si parlerà di rinnovo di Insigne prima dell’Europeo, ma solo dopo la conclusione dell’itinerante competizione internazionale. Gli scenari, insomma, sono evidenti e tutti possibili: il rinnovo; la cessione; la permanenza senza prolungamento, con il rischio di arrivare a gennaio con lo status di parametro zero. Un pasticcio, altroché, soprattutto perché all’alba dei 30 anni (compiuti venerdì) Lorenzino dovrà fare una scelta di vita: o sventolare a lungo come bandiera del Napoli – e dunque aiutare Spalletti nella costruzione del nuovo corso – oppure cambiare aria. L’intesa, comunque, non è anche lontanamente all’orizzonte: il club gli ha offerto cinque anni a 3,5 milioni a stagione, cioè un milione in meno rispetto all’ingaggio attuale, e lui invece vorrebbe un aumento.
Casa del Pellegrino: a processo ex giunta e Cariello Uso improprio della Casa del Pellegrino ad Eboli. Il gup Vincenzo Pellegrino del Tribunale di Salerno, a conclusione dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio l’ex sindaco, Massimo Cariello, ed i componenti dell’allora giunta comunale, ovvero l’ex vicesindaco ed attuale candidato sindaco alle prossime Comunali, Cosimo Pio Di Benedetto; l’ex assessore all’Ambiente, Ennio Ginetti, l’ex assessore alla Sicurezza, Vito De Caro; l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Matilde Saja; l’ex assessore alla Pubblica Istruzione, Angela Lamonica; l’ex assessore alle Politiche Sociali, Lazzaro Lenza; l’ex assessore alle Attività Produttive, Maria Sueva Manzione. Non luogo a procedere “perché il fatto non costituisce reato”, relativamente solo al primo capo d’imputazione (abuso d’ufficio in concorso), per Cariello, l’ex giunta e tutti gli altri imputati, ovvero: l’ex presidente del consiglio comunale, Fausto Vecchio; e gli ex consiglieri comunali di maggioranza Gianmaria Sgritta, Luigi Guarracino, Emilio Masala, Giuseppe Piegari, Rosa Altieri, Pierluigi Merola, Vittorio Bonavoglia, Mario Domini, Filomena Rosamilia Giancarlo Presutto; Vincenzo Marchesano, Giuseppe La Brocca e Fido Santo Venerando, oltre al commissario liquidatore Ises, Angela Innocente, ed il presidente della società cooperativa Nuova Ises, Tullio Gaeta. Questi ultimi, invece, andranno a processo con Cariello e l’allora giunta per gli altri quatto capi d’imputazione Presenti il pm titolare delle indagini, Elena Cosentino, l’avvocato della costituita parte civile, don Enzo Caponigro, ed i legali di tutti gli indagati. La decisione del gup è arrivata al termine di un’accesa discussione in aula tra le parti.
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