ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
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Efficienza e risparmio energetico • Ambiente • Impianti • Edificio • Rinnovabili • Combustibili ENERGIA eDINTORNI IL CTI INFORMA Rivista del Comitato Termotecnico Italiano – Energia e Ambiente MAGGIO 2021 •Dossier CTI Le norme per l’esercizio delle attrezzature a pressione - Verso la gestione del Life Cycle Management •La stima della trasmittanza termica dell’involucro opaco - Alcuni dei lavori in corso sui tavoli del CTI •La revisione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici: conclusa la valutazione d’impatto iniziale Media partner di
Filtro a carboni Filtro a carboni attivi 1 Sistema attivi 2 di monitoraggio Raw Filtro a carboni 1 2 dell’upgrading 3 Upgrading Biometano Biogas Filtro a carboni attivi 1 attiviBiomethane 2 Raw 1 2 3 Upgrading Biogas Biomethane Client PLC or SCADA Controllo remoto System via cloud in real-time Campionatore Analizzatore MPF FUSION Client e teleassistenza PLC or SCADA Controllo remoto System via cloud Remote Control Box in real-time Campionatore Analizzatore MPF FUSION e teleassistenza Remote Control Box Per ulteriori informazioni: Pollution S.r.l. +39 051 6931840 - pollution@pollution.it
Energia & Dintorni MAGGIO 2021 Editoriale 3 Il sistema normativo nazionale si sta evolvendo Ad inizio 2021 UNI ha compiuto 100 anni e nel giro di una altra decina di anni (più o meno) anche gli Enti Federati ad UNI, tra cui il CTI stes- so, arriveranno a questo prestigioso traguardo. Nel frattempo riteniamo che il centenario di UNI possa essere un'occasione per fare qualche riflessione sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro della normazione tecnica. All'origine era prevalentemente, se non esclusivamente, strumento di unificazione dei prodotti. Così è nata la normazione tecnica. Oggi la normazione è confermata essere mezzo di trasferimento di conoscenza e descrizione dello stato dell'arte dei prodotti ma anche di processi e servizi, come ben noto a chi si siede sui nostri tavoli. I servizi in particolare hanno acquisito un ruolo importante negli ultimi anni. E domani? L'etica, la persona, la sostenibilità, la circolarità, ma anche i requisiti contrattuali o i vantaggi della normazione per le aziende (strano a dirsi, ma è una recente proposta ISO) sono argomenti che attirano gli stakeholder e portano a formulare interrogativi sul ruolo del CTI e di tutto il sistema normativo. Ha senso? Evidentemente si. Il mercato richiede regole in settori a cui nessuno ha mai pensato prima d'ora e gli enti di nor- mazione devono rispondere. Probabilmente in un contesto in cui la globalizzazione spinge e le novità si moltiplicano a dismisura c'è un evidente bisogno di avere dei punti fermi, delle indicazioni, un appoggio per capire come muoversi per non fare danni o per crescere in armonia. Ecco, quindi, che proposte apparentemente strane possono acquistare una luce diversa, un significato inaspettato, magari anche non immediato da cogliere, e pertanto sarebbe un errore cestinarle perché "non l'abbiamo mai fatto" o "non se ne capisce il motivo". Diventa perciò fondamentale anche per chi gestisce la normazione tecnica allargare la mente, oltre che lo sguardo, e con l'aiuto di tutti provare a cogliere le opportunità che arrivano dalla "novità", dal potenzialmente assurdo o strano che ci viene incontro, ma anche da coloro che fanno fatica ad avvicinarsi a noi. Un termine oggi molto usato, forse troppo, in altri settori è l'inclusività. E probabilmente ne stiamo abusando anche noi in queste poche righe perché sembra fuori luogo e molto lontano dalla normazione di caldaie, di impianti a pressione, di ventilazione meccanica, ma forse il ruolo futuro del CTI, oltre a quello storico e tradizionale che non dovrà mai essere abbandonato, sarà proprio quello di stimolare gli altri a vedere la normazione come un luogo dove i problemi si possono risolvere e le idee possono essere aiutate a crescere. Direzione CTI Direttore responsabile News e attualità 4 Dario Tortora - Il rapporto GSE sulle attività 2020: cresce l’energia verde Coordinamento tecnico Comitato Termotecnico Italiano - La revisione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici: conclusa la valutazione Energia e Ambiente d’impatto iniziale Redazione Dario Tortora (Coordinamento) - Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: esteso fino al 2023 il Superbonus 110% Mattia Merlini Lucilla Luppino - Sistemi di contabilizzazione e termoregolazione - Il corso CTI sulla valutazione tecnico-economica Nadia Brioschi (Segreteria) - 300mila nuovi alberi in Val di Cecina - Dalla Toscana un contributo al green deal Hanno collaborato a questo numero Dossier CTI 10 Riccardo Balistreri Roberta Gamba Le norme per l’esercizio delle attrezzature a pressione - Verso la gestione del Life Cycle Management Francesco Giacobbe Giuseppe Giannelli Anna Magrini Ludovica Marenco Attività CTI 18 Anna Martino - La stima della trasmittanza termica dell’involucro opaco - Alcuni dei lavori in corso sui tavoli del CTI Giovanni Murano Roberto Nidasio - Teleriscaldamento e ventilazione meccanica controllata - Riprendono i lavori del Giuseppe Pinna Giuseppe Sferruzza Gruppo Consultivo “legge 90" Direzione, pubblicità, - Contatori di energia termica - Procedono le attività sulle verifiche metrologiche periodiche redazione e amministrazione EIOM Centro Direzionale Milanofiori Attività normativa del CTI 28 Strada 1, Palazzo F1, Milanofiori 20090 Assago (MI) Tel. 02 55181842 Fax 02 55184161 Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), ente federato all’UNI per il settore termotecnico, elabora norme tecniche e altri documenti prenormativi (guide e raccomandazioni) a supporto Via Scarlatti, 29 della legislazione e del mercato grazie 20124 Milano Tel. 02 2662651 alla collaborazione di associazioni, Fax 02 26626550 singole imprese, enti ed organi pubblici. cti@cti2000.it www.cti2000.it Scopri i vantaggi di essere socio CTI
Energia & Dintorni 4 Attualità CTI MAGGIO 2021 Attualità CTI IL RAPPORTO GSE SULLE ATTIVITÀ 2020 ad Alto Rendimento, con un incremento del 12% rispetto al 2019 CRESCE L’ENERGIA VERDE (+232 richieste). La maggior parte delle richieste è stata presen- Nel 2020, secondo i dati GSE presentati dal recente Rapporto tata funzionalmente all’accesso al regime dei Certificati Bianchi delle Attività 2020, si stima che i consumi da fonti rinnovabili o per il solo riconoscimento CAR. Relativamente alla produzione si attestano sui 21,5 Mtep, che, combinati alle prime stime sui dell’anno 2019, il GSE ha riconosciuto 1,34 milioni di TEE CAR. consumi finali lordi, conducono a valutare una percentuale di consumi soddisfatti mediante energie rinnovabili che potrebbe Redazione CTI attestarsi intorno al 20%. Sul fronte delle rinnovabili termiche, le prime stime del 2020 indicano consumi intorno a 10,1 Mtep (dei quali 7,5 Mtep da bioenergie e 2,2 Mtep da pompe di calore), LA REVISIONE DELLA DIRETTIVA SULLA PRESTAZIONE che sarebbero lievemente inferiori all’anno precedente. ENERGETICA DEGLI EDIFICI: CONCLUSA LA Nel settore termico, il Conto Termico, ovvero la promozione delle VALUTAZIONE D’IMPATTO INIZIALE rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica seguite in CTI dal Si è conclusa il 22 marzo scorso la valutazione di impatto iniziale GC ‘CTER’, ha registrato nel 2020 113.498 domande (in linea (Inception impact assessment) sulla proposta di revisione della con quelle pervenute nel 2019), corrispondenti a 451 mln€ di Direttiva EPBD: una prima consultazione pubblica, per consentire incentivi richiesti, di cui 320 mln€ in accesso diretto e 131 mln€ ai cittadini e a tutti gli operatori interessati di fornire commenti e relativi a interventi prenotati dalla Pubblica Amministrazione. suggerimenti sull’iniziativa. Oltre 240 i commenti pervenuti, da Nell’ambito dei contratti attivi nel 2020 in accesso diretto, pre- parte di enti, associazioni, industrie e privati cittadini: una minie- valgono le richieste relative ai generatori a biomassa (55% degli ra di informazioni, considerazioni, suggerimenti e consigli. interventi, 135 mln€ riconosciuti) seguiti da pompe di calore (57 In attesa che la Commissione pubblichi una relazione di sintesi si mln€, in forte aumento rispetto al passato) e dagli impianti solari riportano di seguito alcuni tra i numerosissimi spunti di riflessione termici (56 mln€). Le prenotazioni si riferiscono principalmente a colti scorrendo velocemente i commenti: interventi sugli involucri edilizi, le chiusure trasparenti, i sistemi di - La spinta verso la decarbonizzazione dovrebbe essere tratta- illuminazione, gli ta con attenzione quando si parla di edifici. La tendenza ad edifici NZEB (Ne- esprimere tutti i requisiti solo con riferimento alle emissioni di arly Zero Energy CO2 è evidente in alcuni Paesi che fanno largo uso di elettricità Building); a questi prodotta da fonte nucleare. L'energia primaria non rinnovabile ultimi corrispon- dovrebbe essere i principali indicatori per gli edifici sostenibili, de la maggiore non la CO2. quota di incenti- - La locazione di edifici con elevati consumi non dovrebbe essere vi prenotati (77 consentita. mln€). - Sarebbe opportuno definire indicatori comuni della prestazione In merito al- energetica riportata sui certificati. Tali indicatori dovrebbero l a p r o m oz i o n e essere armonizzati non solo tra gli Stati membri, ma anche tra della cogenera- i diversi regolamenti dell'UE (come ad esempio il Regolamento zione, nel corso 2020/852 sulla tassonomia). L'armonizzazione degli indicatori d e l 2 02 0, p e r in tutta l'UE è necessaria per l'assistenza tecnica alle banche 2.194 u ni t à d i che operano in più Stati membri. Parimenti dovrebbe essere produzione sono facilitato l’accesso ai dati degli EPC, tramite per esempio catasti per venute 2.198 centralizzati, per l’emissione di obbligazioni verdi e il finanzia- richieste proce- mento verde. dibili per il rico- - Per la metodologia di calcolo è necessario un collegamento più noscimento della stretto con le norme CEN del mandato M 480. Nel progetto Cogenerazione CEN-CE H2020 è stato riscontrato interesse e soddisfazione da
Energia & Dintorni MAGGIO 2021 Attualità CTI 5 parte dei professionisti per tali norme. IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA - Negli EPC degli edifici esistenti, è opportuno collegare i consu- ESTESO FINO AL 2023 IL SUPERBONUS 110% mi convenzionali con quelli effettivamente misurati. Il 25 aprile 2021 il governo ha trasmesso al Parlamento il testo - È necessario definire un target comune a livello europeo, come del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il docu- ad esempio un NZEB di riferimento. mento si inserisce all’interno del programma Next Generation - È opportuno procedere ad una definizione armonizzata e EU (NGEU) in risposta alla crisi pandemica. L’8 maggio inoltre trasparente dei fattori di conversione in energia primaria, che è entrato in vigore il Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59 che spesso fanno riferimento a parametri “politici”. approva il Piano nazionale per gli investimenti complementari - È importante preservare e salvaguardare il patrimonio edilizio finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del di valore storico, artistico e culturale. Gli Stati membri devono Piano nazionale di ripresa e resilienza per complessivi 30.622,46 continuare ad avere la possibilità di esentare tali edifici da milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026. requisiti vincolanti non compatibili con la loro conservazione, Sono previsti incentivi fiscali per incrementare l’efficienza ener- anche attraverso approcci più flessibili, come ad esempio la getica di edifici privati e pubblici per la ristrutturazione di circa promozione di soluzioni di vicinato. 50.000 edifici per anno. Vengono stanziati investimenti per - Gli EPC dovrebbero basarsi su metodologie maggiormente l’incremento dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e previste comparabili a livello europeo. I certificatori dovrebbero sod- semplificazioni delle procedure di autorizzazione nel settore. disfare i requisiti minimi di qualificazione e l'edificio dovrebbe Viene sostenuta la filiera dell’idrogeno, e in particolare la ricerca sempre essere oggetto di sopralluogo prima dell’emissione del di frontiera, la sua produzione e l’uso locale nell’industria e nel certificato. trasporto. - È necessario stabilire a livello europeo un obbligo e una tempi- Il documento riporta sei obiettivi strategici definiti come “mis- stica per l’eliminazione graduale dell’utilizzo di combustibili fos- sioni”, le tematiche a cui vengono dedicate maggiori risorse sili negli impianti di climatizzazione, lasciando a ciascun Paese economiche sono la rivoluzione verde e la transizione ecologica. la pianificazione delle strategie per raggiungere tale obiettivo. Per ogni obiettivo il documento riporta una serie di riforme volte - Si dovrebbe dare priorità alla ristrutturazione rispetto alla al raggiungimento dei risultati auspicati. Vediamo di seguito una nuova costruzione. L'EPBD dovrebbe stabilire un obbligo per le breve sintesi dei contenuti del PNRR con un focus relativo alle at- autorità pubbliche di condurre una valutazione del ciclo di vita tività concernenti gli argomenti chiave in corso di sviluppo presso quando devono decidere se rinnovare gli edifici di loro proprie- le Commissioni Tecniche del CTI. tà o demolirli a favore di nuove costruzioni. Attualmente, spesso accade il contrario. In Germania, il 60% del principale strumen- Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile to di finanziamento "CO2-Gebäudesanierungsprogramm" finan- dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare zia nuovi edifici piuttosto che ristrutturazioni energetiche (fonte: Il piano prevede l’impiego di risorse per i seguenti investimenti. DUH Deutsche Umwelthilfe) - L’investimento 1.1 “Realizzazione di nuovi impianti per la gestio- - La trasformazione del settore del gas naturale, verso una ne dei rifiuti e ammodernamento di impianti già esistenti” punta maggiore integrazione di gas rinnovabili e decarbonizzati al miglioramento della rete di raccolta differenziata dei rifiuti (compresa la miscelazione dell'idrogeno nelle aree urbane) può urbani, alla realizzazione di nuovi impianti di trattamento/ utilmente contribuire al raggiungimento degli obiettivi, attra- riciclaggio di rifiuti organici, multi materiale, vetro, imballaggi verso l’utilizzo delle reti gas esistenti e lo sviluppo già in atto di in carta e alla costruzione di impianti innovativi per particolari soluzioni impiantistiche specifiche. - L’attuale crisi sanitaria ha ulteriormente sottolineato, laddove ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza di assicurare la salubrità degli edifici, attraverso una corretta ventilazione in grado di assicurare adeguati livelli di IAQ, nonché, con impianti di VMC contribuire alla riduzione dei consumi energetici. Tali aspetti do- vrebbero essere maggiormente esplicitati introducendo specifici requisiti minimi di prestazione. Per una lettura dettagliata di tutti i commenti si rinvia al sito della Commissione Europea alla pagina: Feedback received on: Ener- gy efficiency – Revision of the Energy Performance of Buildings Directive. Si è aperta nel frattempo la successiva fase di consul- tazione pubblica a cui è possibile partecipare rispondendo al questionario online entro il prossimo 22 giugno. Anna Martino - Funzionario Tecnico CTI
Energia & Dintorni 6 Attualità CTI MAGGIO 2021 le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e il biometano. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile Gli obiettivi generali del settore M2C2 “Energia rinnovabile, idro- geno, rete e mobilità sostenibile” riguardano l’incremento della quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER) nel sistema, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di de- carbonizzazione (30% dei consumi finali al 2030), attraverso gli investimenti di seguito indicati. - L’investimento 1.1 “Sviluppo agro-voltaico” prevede l'implemen- tazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia che non compromettano l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura con il monitoraggio delle realizzazioni e della loro efficacia. - L’investimento 1.2 “Promozione rinnovabili per le comunità ener- getiche e l'auto-consumo” mira a garantire le risorse necessarie per installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazio- ne elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità delle energie rinnovabili e auto-consumatori di energie. Le con- figurazioni potranno essere combinate con sistemi di accumulo di energia. - L’investimento 1.3 “Promozione impianti innovativi (incluso off- shore)” mira a sostenere la realizzazione di sistemi di genera- zione di energia rinnovabile off-shore, che combinino tecnolo- gie ad alto potenziale di sviluppo con tecnologie sperimentali (come i sistemi che sfruttano il moto ondoso), in assetti innovati- vi e integrati da sistemi di accumulo. flussi. Il 60% dei progetti sarà rivolto ai comuni del Centro-Sud - L’investimento 1.4 “Sviluppo del biometano” ha l’obiettivo di Italia (anche in risposta alle procedure di infrazione in essere). riconvertire e migliorare l’efficienza degli impianti biogas agri- - L’investimento 1.2 “Progetti faro di economia circolare” vuole coli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano potenziare la rete di raccolta differenziata e degli impianti di da utilizzare sia nel settore del riscaldamento e raffrescamento trattamento/riciclo. Verrà sviluppato un sistema di monitoraggio industriale e residenziale sia nei settori terziario e dei trasporti; su tutto il territorio nazionale che consentirà di affrontare tema- supportare la realizzazione di nuovi impianti per la produzione tiche di “scarichi illegali” attraverso l’impiego di satelliti, droni e di biometano; migliorare l’efficienza in termini di utilizzo di tecnologie di Intelligenza Artificiale. calore e riduzione delle emissioni di impianti agricoli di piccola scala esistenti per i quali non è possibile accedere alle misure di Sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile riconversione. Per la missione in oggetto si indicano le seguenti linee di interesse per i tavoli di lavoro del CTI. Potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete - L’investimento 2.2 “Parco Agri Solare” mira a raggiungere gli Per la missione in oggetto si segnalano le seguenti linee di inte- obiettivi di ammodernamento e l’utilizzo di coperture di edifici resse per i tavoli di lavoro del CTI che prevedono il potenziamen- ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agro indu- to e la digitalizzazione delle infrastrutture di rete per accogliere striale per la produzione di energia rinnovabile. Gli investimenti l'aumento di produzione da FER aumentandone la resilienza a saranno impiegati per incentivare l'installazione di pannelli ad fenomeni climatici estremi. energia solare su di una superficie complessiva senza consumo - L’investimento 2.1 “Rafforzamento delle smart grid” è finalizzato di suolo pari a 4,3 milioni di m2, con una potenza installata ad aumentare il grado di affidabilità, sicurezza e flessibilità di circa 0,43 GW, realizzando contestualmente una riqualifi- del sistema energetico nazionale, aumentando la quantità di cazione delle strutture produttive oggetto di intervento, con la energia prodotta da FER immessa nella rete di distribuzione e rimozione dell'eternit/amianto sui tetti, ove presente, e/o il mi- promuovendo una maggiore elettrificazione dei consumi. glioramento della coibentazione e dell’areazione. - L’investimento 2.2 “Interventi su resilienza climatica delle reti” - L’investimento 3.2 “Green communities” supporterà lo sviluppo ha il fine di aumentare la resilienza del sistema elettrico, con sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna che in- riduzione sia di probabilità che di durata e entità di interruzioni tendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui di corrente in caso di stress derivante da fenomeni climatici dispongono. L’investimento incoraggerà la produzione di ener- estremi. L’investimento nello specifico è finalizzato a migliorare gia da fonti rinnovabili locali, quali i micro impianti idroelettrici, la resilienza della di circa 4.000 km di rete.
Energia & Dintorni MAGGIO 2021 Attualità CTI 7 Promuovere la produzione, la distribuzione di almeno il 10% del traffico su auto private verso il sistema di e gli usi finali dell’idrogeno trasporto pubblico. Per la missione in oggetto si segna la promozione di produzione, - L’investimento 4.3 “Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica” distribuzione e gli usi finali dell'idrogeno, in linea con le strategie vuole accelerare la transizione del modello tradizionale di sta- comunitarie e nazionali (incremento nel mix energetico fino al 13- zioni di rifornimento basate su carburante verso punti di riforni- 14 % entro il 2050, con un obiettivo di nuova capacità installata mento per veicoli elettrici. di elettrolizzatori per idrogeno verde pari a circa 40 GW a livel- - L’investimento 4.4 “Rinnovo flotte bus, treni verdi” sostiene il rin- lo europeo) attraverso i seguenti investimenti: novo di autobus con mezzi a basso impatto ambientale; di treni - L’investimento 3.1 “Produzione in aree industriali dismesse” ha per trasporto regionale e intercity con mezzi a propulsione al- l’obiettivo di promuovere la produzione locale e l'uso di idro- ternativa e del parco veicoli dei Vigili del Fuoco (veicoli elettrici geno nell'industria e nel trasporto locale, con la creazione delle e/o alimentati a gas per i servizi istituzionali e introduzione di cosiddette hydrogen valleys, aree industriali con economia in 200 nuovi mezzi con alimentazione ibrida elettrico-endotermica parte basata su idrogeno. negli aeroporti). - L’investimento 3.2 “Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to- abate” mira alla progressiva decarbonizzazione del processo Sviluppare una leadership internazionale, industriale e produttivo dell'acciaio attraverso il crescente utilizzo dell'idro- di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione geno, tenendo conto delle specificità dell'industria siderurgica Tale linea di progetto prevede lo sviluppo di una leadership inter- italiana con il fine di sviluppare competenze e nuove tecnologie nazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere in modo competitivo. della transizione attraverso i seguenti investimenti. - L’investimento 3.3 “Sperimentazione dell’idrogeno per il tra- - L’investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” è finalizzato a poten- sporto stradale” mira alla creazione di stazioni di rifornimento ziare le filiere in Italia nei settori fotovoltaico, eolico, batterie a base di idrogeno con l’implementazione di progetti di speri- per il settore dei trasporti e per il settore elettrico con sviluppo mentazione delle linee a idrogeno; di nuovi posti di lavoro, investimenti in infrastrutture industriali - L’investimento 3.4 “Sperimentazione dell’idrogeno per il tra- high-tech e automazione, R&D, brevetti e innovazione; capitale sporto ferroviario” prevede la conversione verso l’idrogeno umano, con nuove capacità e competenze. delle linee ferroviarie non elettrificate in regioni caratterizzate - L’investimento 5.2 “Idrogeno” prevede l'installazione in Italia da elevato traffico in termini di passeggeri con un forte utilizzo di circa 5 GW di capacità di elettrolisi entro il 2030. È inoltre di treni a diesel come Lombardia, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Cala- previsto lo sviluppo di ulteriori tecnologie necessarie per soste- bria, Umbria e Basilicata. I progetti di fattibilità più avanzati in nere l’utilizzo finale dell'idrogeno (es. celle a combustibile per Valcamonica e Salento prevedono la sperimentazione in modo autocarri). integrato di produzione, distribuzione e acquisito di treni ad - L’investimento 5.3 “Bus elettrici” è finalizzato alla diffusione idrogeno. Il progetto include la produzione di idrogeno verde in e alla promozione di trasformazione tecnologica della filiera prossimità delle stazioni di rifornimento, tramite sviluppo dell’in- legata alla produzione autobus in Italia, con principali obiet- tero sistema di produzione, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno. tivi l’espansione della capacità produttiva ed il miglioramento - L’investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno” prevede lo dell’impatto ambientale. sviluppo di quattro principali filoni di ricerca: i) produzione di - L’investimento 5.4 “Supporto a start-up e venture capital attivi idrogeno verde; ii) tecnologie per stoccaggio e trasporto idro- nella transizione ecologica” incoraggerà e stimolerà la crescita geno e per trasformazione in altri derivati e combustibili verdi; di un ecosistema di innovazione, con focus particolare sui set- iii) celle a combustibile; iv) adeguamento delle attuali infrastrut- tori della transizione verde (es. rinnovabili, mobilità sostenibile, ture in caso di maggiore diffusione dell’idrogeno. efficienza energetica, economia circolare, trattamento rifiuti, batterie, etc.). Sviluppare un trasporto locale più sostenibile La missione in oggetto incoraggia un trasporto locale più soste- Efficientamento energetico edifici pubblici nibile, non solo ai fini della decarbonizzazione ma anche come La missione in oggetto prevede l’aumento dell’efficientamento leva di miglioramento complessivo della qualità della vita. energetico del parco immobiliare pubblico e privato attraverso - L’investimento 4.1 “Rafforzamento mobilità ciclistica” prevede la investimenti locali che saranno di stimolo per la creazione di realizzazione di circa 570 km di piste ciclabili urbane e metro- posti di lavoro, la promozione della resilienza sociale e una mag- politane e di circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche. giore integrazione delle energie rinnovabili negli edifici. - L’investimento 4.2 “Sviluppo trasporto rapido di massa” prevede - L’investimento 1.1 “Piano di sostituzione di edifici scolastici e di la realizzazione di 240 km di rete attrezzata per le infrastrut- riqualificazione energetica” mira ad intervenire su circa 195 ture del trasporto rapido di massa suddivise in metro (11 km), edifici scolastici, per un totale di oltre 410 mila m2, con una ri- tram (85 km), filovie (120 km), funivie (15 km). Il focus dell’in- duzione del consumo di energia finale di almeno 50% (3,4 Ktep tervento sarà principalmente sulle aree metropolitane delle all’anno) che permetterà di raggiungere una riduzione delle maggiori città italiane. L’obiettivo è ottenere uno spostamento emissioni annue di gas a effetto serra pari a circa 8.400 tCO2;
Energia & Dintorni 8 Attualità CTI MAGGIO 2021 - L’investimento 1.2 “Efficientamento degli edifici giudiziari” ne, sia per i contatori di calore, sia per i ripartitori dei costi ed supporta l’adeguamento di strutture edilizie esistenti, anche altri sistemi. storiche, attraverso la loro manutenzione, la tutela, la valoriz- Il Modulo B invece intende illustrare le Linee Guida CTI per la zazione e il recupero. Oltre all’efficientamento, il programma valutazione tecnico-economica per l'installazione dei sistemi di supporta la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli contabilizzazione e termoregolazione. L’obiettivo è quello di interventi attraverso l'utilizzo di materiali sostenibili e l'utilizzo fornire ai corsisti un quadro completo sulla metodologia per l’ap- di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili; il moni- plicazione della UNI EN 15459-1 ai sistemi di contabilizzazione toraggio e la misurazione dei consumi energetici. La misura ha e termoregolazione ai fini della valutazione economica prevista l’obiettivo di intervenire su 48 edifici entro la metà del 2026 dal D.Lgs. n.102/2014 e s.m.i. e quindi di fornire indicazioni di (290.000 m2 risparmio pari a circa 2.500 tCO2 e 0,7 Ktep riferimento per la stima dei principali indicatori economici ri- all’anno con conseguente riduzione delle emissioni di 2,4Kt CO2 chiesti nell’analisi di fattibilità tecnico-economica. Infine verranno l’anno). forniti dei pratici esempi di come compilare le relazioni tecniche esimenti. Efficientamento energetico e sismico edilizia residenziale privata e pubblica Redazione CTI Gli obiettivi generali del settore M2C3 “Efficientamento energeti- co e sismico edilizia residenziale privata e pubblica” riguardano: - L’investimento 2.1 “Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per 300MILA NUOVI ALBERI IN VAL DI CECINA l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici” prevede l’e- DALLA TOSCANA UN CONTRIBUTO AL GREEN DEAL stensione della misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023 Nei prossimi 10 anni, in Val di Cecina, verranno piantati circa (al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a 300mila nuovi alberi, per la maggior parte olivi, per compensare condizione almeno il 60% dei lavori siano stati effettuati alla le tonnellate di CO2 prodotte dagli impianti di smaltimento da un fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati lato e dall’altro per dare una spinta all’agricoltura locale. dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia Il progetto “Scapigliato Alberi” interesserà una superficie di quasi stato effettuato entro il 30 giugno precedente). 75mila ettari nel territori di ben 13 Comuni delle province di Pisa e Livorno e contribuirà così al Green Deal, il piano d’azione volto Sistemi di teleriscaldamento a promuovere l'uso efficiente delle risorse passando a un'eco- Gli obiettivi generali del settore M2C3 “Sistemi di teleriscalda- nomia pulita e circolare e a ripristinare la biodiversità e ridurre mento” riguardano: l'inquinamento. Per raggiungere la neutralità climatica nel 2050, - L’investimento 3.1 “Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento” ove l’UE ha proposto un Regolamento che istituisce il quadro per il saranno impiegate risorse per finanziare progetti relativi alla conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regola- realizzazione di nuove reti o all’estensione di reti di teleriscal- mento (UE) 2018/1999 (Legge europea sul clima). damento esistenti, in termini di clienti riforniti, ivi compresi gli ll bando aprirà entro la fine di maggio e consentirà ai coltivatori impianti per la loro alimentazione. A tal riguardo viene data diretti e agli imprenditori agricoli di fare richiesta, con un vincolo priorità allo sviluppo del teleriscaldamento efficiente, basato di 50 anni per la loro permanenza. sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento. Redazione CTI Giovanni Murano – Funzionario Tecnico CTI SISTEMI DI CONTABILIZZAZIONE E TERMOREGOLAZIONE - IL CORSO CTI SULLA VALUTAZIONE TECNICO-ECONOMICA Sono aperte le iscrizioni per il corso di Formazione CTI (modalità on-line) dal titolo "Linee guida per la valutazione tecnico- economica per l'installazione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione" che si terrà l'8 (Modulo A) e il 9 luglio (Modulo B). Il Modulo A intende fornire indicazioni dettagliate sui sistemi diretti e indiretti di contabilizzazione del calore, con particolare riferimento agli aspetti di misura, installazione, conduzione, fun- zionamento e manutenzione. Verrà inoltre approfondito il tema inerente la verifica dell’affidabilità dei sistemi di contabilizzazio-
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Energia & Dintorni 10 Dossier CTI MAGGIO 2021 Le norme per l’esercizio delle attrezzature a pressione - Verso la gestione del Life Cycle Management Sono passati oltre dieci anni dalla pubblicazione della prima spe- vapore, che, in base a quanto previsto dalla PED, potevano essere cifica tecnica della serie UNI/TS 11325, la prima rappresentante di condotti con o senza l’assistenza continua del conduttore patentato. quella che è diventata negli anni una vera e propria area di sviluppo Altre urgenze riguardavano l’annoso dibattito intorno alle riparazioni normativo: non esisteva infatti fino ad allora un corpo organico di e modifiche in base all’art. 14 del decreto così come la necessità di specifiche tecniche e norme indirizzate a disciplinare un settore, definire i criteri e i metodi operativi utilizzabili allo scopo di richie- quello dell’esercizio attrezzature a pressione, assai variegato in ter- dere la deroga, prevista dall’art. 10, c. 5, rispetto alle periodicità di mini di settori industriali e dimensioni aziendali, e che coinvolge una ispezione fissate dallo stesso D.M. n. 329/2004 negli allegati A e B. moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende Il piano di lavoro si è conseguentemente allineato a queste e ad altre utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione ed enti di con- priorità, e i progetti di norma hanno iniziato ad essere elaborati e trollo. Questo pacchetto di norme e specifiche tecniche, che include discussi, conoscendo ciascuno percorsi più o meno accidentati, come la citata serie UNI/TS 11325 (vedi tabella 1) ma anche altre norme spesso succede a lavori che sono pesantemente intrecciati con varie identificate con numeri diversi si è sviluppato secondo una logica non prescrizioni di legge di non sempre facile interpretazione. Ciò ha sempre coerente, in quanto è stato seguito inizialmente un criterio di portato, in questi 15 anni, a costruire un corposo catalogo di norme e urgenza, che mal si concilia con le necessità di un processo organico specifiche tecniche, efficacemente utilizzate dagli operatori, ma per il e pianificato. quale è arrivato il momento di procedere a un tagliando di manuten- Giova ricordare infatti su quali basi si è dato l’impulso ad avviare zione, che dovrebbe operare in due direzioni: una prima azione di questo settore di sviluppo normativo: dopo l’entrata in vigore della razionalizzazione e orientamento che miri a renderlo più organico, PED, nel 2000, gli operatori si sono dovuti confrontare soprattutto attraverso un intervento di inquadramento delle singole norme in una con due disposizioni di legge: il Decreto del Ministero delle Attività struttura logica coerente che risulti più leggibile per gli utilizzatori; produttive n. 329 del 2004, che regola la messa in servizio e l’utiliz- una seconda azione, in parallelo, che vada a colmare alcune aree zazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi, e il D.Lgs. 81 residue di vuoto normativo. del 2008 (Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di Un importante contributo nella direzione sopra indicata sarà fornito lavoro), integrato dal Decreto 11 aprile 2011 del Ministero del Lavoro da un progetto di particolare interesse legato alla verifica di integrità e delle Politiche Sociali, che disciplina le modalità di effettuazione delle attrezzature secondo un’ottica di “Life Cycle Management”. L’i- delle verifiche periodiche e i criteri di abilitazione dei soggetti che dea alla base di questo nuovo lavoro è quella di raccordare le diver- le eseguono. In questo contesto il mondo della normazione tecnica se norme del pacchetto al fine di perseguire questi obiettivi: nazionale si è mosso per adeguarsi al nuovo quadro legislativo, spes- - fornire un quadro di unione delle diverse norme, secondo la logica so riprendendo e aggiornando contenuti tecnici che in precedenza del ciclo di vita dell’attrezzatura, dalla messa in servizio alla dismis- erano definiti in disposizioni di legge o in altri documenti tecnici ri- sione; conosciuti (es. circolari ANCC/Ispesl). In particolare il CTI, nell’ambito - introdurre il concetto del piano dei controlli per la vita dell’appa- di un incarico conferito all’UNI dal Ministero delle attività produttive recchio, predisposto dall’utilizzatore all’atto della messa in servizio al fine di supportare le disposizioni del citato D.M. n. 329/2004, ha sulla base del progetto e di un’analisi iniziale; avviato nel 2006 l’elaborazione di una serie di specifiche tecniche e - fornire una guida per analizzare i meccanismi di danneggiamento norme finalizzate a supportare i requisiti del DM 329/2004 in mate- prevedibili sull’attrezzatura e individuare i controlli e i metodi di in- ria di esercizio delle attrezzature a pressione. dagine più idonei da inserire nel piano dei controlli; E i primi lavori messi in cantiere hanno ovviamente riguardato le - garantire il riferimento alle prescrizioni di legge applicabili alle aree che per prime necessitavano di un intervento: per esempio quel- verifiche e controlli di integrità, che si sostanziano nei decreti: D.M. lo per definire una procedura di valutazione dello stato di conser- 329/2004 (art. 13, c. 1), Decreto 11 aprile 2011 (Allegato II, punto vazione ed efficienza di recipienti e tubazioni, rientranti nell’obbligo 4.3.2.1), D.Lgs 81/08 (art 71, c. 8). di riqualificazione periodica, mai assoggettate ad omologazioni o I contributi presentati in queste pagine da parte dei coordinatori dei controlli di legge (per le quali esisteva anche un termine temporale gruppi di lavoro CTI coinvolti vanno a illustrare i principali progetti di quattro anni dall’entrata in vigore del D.M. 329/2004). Poi ancora in corso che intendono operare nella direzione descritta. Questi l’esigenza di chiarire i requisiti per la sorveglianza dei generatori di nuovi progetti saranno accompagnati da un ripensamento dell’intero
Energia & Dintorni MAGGIO 2021 Dossier CTI 11 Serie UNI/TS 11325 - Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a Pubblicazione pressione Parte 1: Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini della riqualificazione 2009 periodica d’integrità *In revisione Parte 2: Procedura di valutazione dell’idoneità all’ulteriore esercizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione soggetti a 2013 scorrimento viscoso Parte 3: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata 2018 *In revisione Parte 4: Metodi operativi per la valutazione di integrità di attrezzature a pressione operanti in regime di scorrimento 2013 viscoso applicabili nell’ambito della procedura di valutazione di cui alla UNI/TS 11325-2 *In revisione Parte 5: Interventi temporanei sulle attrezzature a pressione 2012 Parte 6: Messa in servizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione 2014 Parte 8: Pianificazione delle manutenzioni su attrezzature a pressione attraverso metodologie basate sulla valutazione del 2013 rischio (RBI) *In revisione Parte 9: Idoneità al servizio (Fitness for Service) 2013 *In revisione Parte 10: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata esclusi dal campo di applicazione della UNI/TS 2018 11325-3 *In revisione Parte 11: Procedura di valutazione dell’idoneità al servizio di attrezzature a pressione soggette a fatica 2015 Parte 12: Verifiche periodiche delle attrezzature e degli insiemi a pressione 2018 TABELLA 1 Nuovi progetti UNI 11325-x: Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte X: La gestione del ciclo di vita UNI/TS xxxxx: Impiego della saldatura nella costruzione, modifica e riparazione degli apparecchi a pressione non disciplinati dalle direttive europee di prodotto UNI 11325-x Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte X: Valutazione dello stato di conservazione delle tubazioni in esercizio ai fini della verifica periodica di integrità [Da armonizzare con la revisione della UNI/TS 11325-1] UNI/TS xxxxx: Monitoraggio dei parametri di esercizio di attrezzature a pressione UNI xxxxx: Valutazione dello stato di conservazione dei recipienti in esercizio ai fini della verifica periodica di integrità * Progetto non ancora avviato UNI xxxxx: Valutazione dello stato di conservazione dei generatori di vapore in esercizio * Progetto non ancora avviato TABELLA 2 pacchetto di norme con l’obiettivo di fornire un migliore servizio agli preliminare o di baseline dell'apparecchiatura, per poi proseguire nel operatori e un contributo di semplificazione per le tutte le attività in- tempo secondo delle scadenze programmate. dustriali interessate. Il piano controlli può essere redatto secondo una procedura che prenda in esame le seguenti fasi principali (figura 1): Giuseppe Pinna – Funzionario Tecnico CTI - analisi e considerazioni preliminari; - esecuzione di un controllo baseline; - identificazione del meccanismo di danno; APPROCCIO GLOBALE ALLA GESTIONE DELLA - determinazione di tecniche NDT specifiche; VITA DELLE ATTREZZATURE A PRESSIONE - definizione dell'Efficacia dei controlli; I controlli eseguiti durante le verifiche d’integrità di attrezzature a - identificazione del tempo tra i controlli. pressione, alle scadenze di legge, possono risultare insufficienti per rilevare eventuali difetti originatisi durante l’esercizio. Pertanto, è Il piano controlli necessario che l'utente definisca un piano generale di controlli, da Le analisi e le valutazioni preliminari includono un’analisi dei dati di eseguirsi sotto la propria responsabilità, a partire da un controllo progetto dei componenti e se disponibili i criteri di verifica della stabi-
Energia & Dintorni 12 Dossier CTI MAGGIO 2021 Efficacia Descrizione Sufficiente In grado di rilevare il danno nel 60% dei casi Media In grado di rilevare i danni nel 70% dei casi Alta In grado di rilevare i danni nell'80% dei casi Molto alta In grado di rilevare il danno nel 90% dei casi TABELLA 3 – Efficacia del controllo un determinato meccanismo di danno è influenzata da molti fattori, tra cui materiali, fluidi di processo, parametri operativi, ambiente, ecc. L'uso dei controlli non distruttivi NDT è fondamentale per rilevare cricche o pori sulla superficie o all'interno del volume del componente. C'è una relazione tra ciò che stiamo cercando (cricche, pori, cavità, ecc.) e la migliore tecnica NDT per rilevare con la massima probabilità quel danno specifico. La relazione è ben nota e si trova nelle norme e in letteratura. Un'altra variabile fondamentale da tenere in considerazione in un pia- no di controllo globale è il grado di efficacia che si vuole ottenere con il controllo, che dipende dall’estensione dello stesso e dalla "probabili- tà di rilevamento" associata alla specifica tecnica NDT (Tabella 3). Il tempo che intercorre tra i controlli è una variabile estremamente im- portante che deve essere programmata secondo una logica di rischio basata su due variabili: la categoria di rischio dell'attrezzatura e l'effi- cacia dei controlli. Infatti, all'aumentare del rischio dell'attrezzatura, il tempo tra i controlli deve diminuire, mentre un aumento dell'efficacia del controllo corrisponde alla possibilità di un intervallo di ricontrollo più lungo. La programmazione dei controlli FIGURA 1 – Le principali fasi di un piano controlli È attualmente in fase di studio nella CT 222 “Integrità strutturale degli impianti a pressione” del CTI una nuova norma sulla gestione del ciclo lità adottati a livello di progettazione. Oltre i precedenti, sono richiesti di vita (appartenente alla serie UNI 11325) contenente una procedura i disegni delle apparecchiature e dei componenti che riportino tutte le che permetterà di programmare l'esecuzione dei controlli strutturali informazioni necessarie per le valutazioni da effettuare. Tra le caratte- delle attrezzature a pressione durante la vita delle stesse. La proce- ristiche tecniche di esercizio è necessario riportare i valori di pressione dura è un tentativo di affrontare in modo sistematico, partendo da e temperatura corrispondenti alle condizioni nominali di funziona- un'analisi preliminare e da un controllo di baseline quale “punto zero” mento. Devono essere tenuti in considerazione i risultati di eventuali della situazione strutturale del componente. Applicando questa proce- prove specifiche effettuate durante la costruzione e dei precedenti dura è possibile ridurre la probabilità di accadimento, agendo su due controlli effettuati dall'utente. parametri complementari come l'intervallo di ri-controllo e l'efficacia Se nessun controllo di baseline è stato condotto dal fabbricante, po- del controllo. trebbe essere utile indagare in dettaglio l'integrità del componente in esame non appena possibile dopo la messa in servizio dell'appa- Corrado Delle Site – Coordinatore della CT 222 recchiatura, al fine di stabilire la situazione reale dei materiali e della “Integrità strutturale degli impianti a pressione” geometria per un confronto futuro. In questa fase, è possibile verificare il reale spessore dei componenti, come tubi e piastre, perché a volte questo valore differisce dalle specifiche di progetto e dai disegni ori- IMPIEGO DELLA SALDATURA NELLA COSTRUZIONE, ginali. MODIFICA E RIPARAZIONE DEGLI APPARECCHI A Dalle due fasi precedentemente descritte è possibile rilevare quale PRESSIONE: UN NUOVO PROGETTO DI NORMA meccanismo di danno sta agendo sul componente. I più comuni so- no la corrosione, la fatica, il creep, il surriscaldamento e il degrado Le attività del CT 221 “Progettazione e costruzione di attrezzature a metallurgico. A seconda delle caratteristiche del materiale e dell'am- pressione e di forni industriali” nel corso del 2020 si sono incentrate biente, due o più di questi meccanismi di danno possono agire anche sulla redazione di una specifica tecnica avente per oggetto l’impiego contemporaneamente. La suscettibilità dell'attrezzatura a pressione a della saldatura nella costruzione, modifica e riparazione degli appa-
Energia & Dintorni MAGGIO 2021 Dossier CTI 13 recchi a pressione non disciplinati dalle direttive europee di prodotto. D.M. 19 marzo 1980 e al D.M. 1 dicembre 1980 e s.m.i. La legislazione italiana in materia, a partire dal D.M. 21 novembre 1972 che stabiliva le prescrizioni per la costruzione degli apparecchi La struttura di questa nuova norma sulla saldatura sarà completa- a pressione soggetti alle norme di cui al Regio Decreto 12 maggio mente autoportante per quanto riguarda i requisiti tecnici per chi 1927, n. 824 e i diversi recepimenti, l’ultimo con D.M. 15 gennaio costruisce attrezzature nuove escluse dalla PED (PS
Energia & Dintorni 14 Dossier CTI MAGGIO 2021 Nello sviluppo della norma saranno definite, in estrema sintesi, le se- MONITORAGGIO DELLE INSTALLAZIONI guenti fasi che, nel complesso, concretizzano tecnicamente la verifica. A PRESSIONE: IL NUOVO PROGETTO Dette fasi sono costituite da: DI SPECIFICA TECNICA • una “verifica documentale”, funzionale alle successive attività, con- dotta sulla base della documentazione prevista per la messa in servi- Tra i lavori condotti dal CTI, è nella fase di draft la specifica tecnica zio e sui documenti da rendere disponibili al valutatore quali: “monitoraggio dei parametri di esercizio di attrezzature a pressione”. - i disegni costruttivi e/o altri documenti che consentono di ricavare Tale progetto normativo è inserito nell’ambito dei lavori della CT 223 le caratteristiche della tubazione e necessarie alla valutazione (per “Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione” ed esempio: spessori di fabbricazione, eventuali sovraspessori di corro- è sviluppato dal gruppo di lavoro GL 4 “Monitoraggio delle installazio- sione, materiali, ecc.), ni a pressione”. - uno schema e/o P&ID dell’impianto, In tale contesto, per monitoraggio delle attrezzature a pressione inten- - la dichiarazione di conformità CE/UE e le istruzioni d’uso per le tu- diamo la rilevazione, attraverso misure strumentali eseguite in continuo bazioni fabbricate in conformità alla PED o la documentazione pre- o a intervalli, dei fenomeni che caratterizzano l’esercizio di attrezza- sentata all’atto della denuncia ai sensi dell’art. 16 del D.M. 329/04 ture a pressione al fine di determinarne l’evoluzione. La specifica si e verbale di intervento di riqualificazione periodica da parte del rivolge prevalentemente agli utilizzatori di impianti a pressione, ma soggetto preposto, rappresenta anche un concreto strumento di riferimento per tecnici, - la documentazione attestante gli eventuali precedenti controlli effet- progettisti, manutentori ed enti e organismi di controllo e verifica. tuati dall’utilizzatore, Fornisce indicazioni e raccomandazioni sull’impiego e la gestione del - i verbali delle verifiche periodiche e di riqualificazione periodica processo di monitoraggio in forma non sostitutiva o complementare eventualmente già eseguite, alle eventuali prescrizioni per i controlli e le verifiche previsti dalle di- - i verbali degli eventuali interventi di riparazione eseguiti; sposizioni legislative. • una “valutazione dello stato di conservazione”, atta a determinare La specifica tecnica ha la finalità di linea guida per la gestione del pro- l’idoneità al funzionamento ed il tempo massimo fino alla successiva cesso di monitoraggio. Propone dunque, suggerimenti per la scelta dei verifica di integrità, che prevede: sensori, indica criteri sulle incertezze di misura, considerazioni su pre- - un’analisi preliminare dei meccanismi di danno noti e prevedibili, cauzioni ed accortezze, criteri per l’archiviazione e l’analisi dei dati. In finalizzata all’individuazione dei processi di natura meccanica, particolare, la scelta dei sensori terrà conto della tipologia di fenome- termica e chimica che possono produrre o aver prodotto danneggia- no fisico-chimico a cui è sottoposta l’attrezzatura a pressione, nei casi mento strutturale della tubazione o di suoi componenti tipici, in cui lo stesso fenomeno può determinare condizioni di degrado che - la redazione di un piano dei controlli in cui sono indicati i tratti di potrebbero influenzare la conduzione in sicurezza. La tecnologia oggi tubazione e/o le zone e/o i componenti da sottoporre al controllo fornisce molteplici proposte di soluzioni innovative che permettono di screening e/o di dettaglio, i metodi e le tecniche e l’estensione dei l’attuazione di un approfondito e specifico processo di monitoraggio. I controllo PND ed i criteri di accettabilità; processi di monitoraggio possono essere condotti in forma continua o • una “verifica tecnica di conservazione” finalizzata ad esprimere discontinua, con l'ausilio di apposita apparecchiatura elettronica per la un giudizio dello stato di conservazione della tubazione in funzione gestione del segnale, in locale o in remoto, anche in forma wireless. In dell’esercizio previsto per un tempo definito fino alla successiva verifi- linea generale le indicazioni fornite sono da riferirsi all’impiego di siste- ca di integrità e contenente un giudizio sui danneggiamenti riscontrati mi di acquisizione, i quali si interfacciano con sistemi di trasmissione e e la loro eventuale origine, sulle dimensioni dei danneggiamenti e analisi dei dati. delle discontinuità rilevati e sulla eventuale evoluzione nel tempo, L'elaborazione dei dati permette di esaminare andamenti e velocità sull’accettabilità dei difetti ed i limiti ammessi ed una valutazione dei fenomeni e pertanto formulare valutazioni a breve, medio e lungo sull’evoluzione dei danneggiamenti e delle discontinuità per il tempo periodo. definito fino alla successiva verifica di integrità; In particolare vengono presi in esame i parametri di tipo fisico-chimico • la redazione di un “rapporto della valutazione e verifica” da parte da monitorare, come per esempio i seguenti: temperatura, pressione, del verificatore in cui saranno riportati i dati identificativi e le caratte- vibrazioni, pH e conducibilità. In appendice alla specifica sono inoltre ristiche della tubazione, l’elenco e gli esiti dell’esame della documenta- forniti suggerimenti per la progettazione di un sistema di monitorag- zione esaminata preliminarmente, le eventuali prescrizioni contenute gio, indicando gli aspetti da approfondire come ad esempio: i para- nei verbali e nei rapporti di controllo precedenti, i risultati dell’analisi metri da misurare, la selezione e scelta dei trasduttori, la scelta delle preliminare, le eventuali prove effettuate, la descrizione dei danneg- posizioni e delle modalità di posa dei trasduttori, i criteri per la trasmis- giamenti e delle discontinuità rilevati a seguito dell’esecuzione del pia- sione dei dati, la strumentazione per il condizionamento dei segnali, no dei controlli, i risultati della verifica tecnica, le eventuali prescrizioni l’interfaccia per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati. di esercizio da osservare entro la successiva verifica di integrità e la Riassumendo, la specifica tecnica fornisce indicazioni in merito alle data della successiva verifica di integrità. caratteristiche del sistema di monitoraggio dei parametri fisico-chimici correlati ed influenti nell’esercizio delle attrezzature a pressione. In par- Giuseppe Sferruzza – Coordinatore del CT 223/GL 03 ticolare indica, in riferimento ai meccanismi di danno potenzialmente “Esercizio e verifiche attrezzature/insiemi a pressione” attivi sulle attrezzature: i possibili parametri oggetto di monitoraggio,
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