ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni

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ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
Efficienza e risparmio energetico • Ambiente • Impianti • Edificio • Rinnovabili • Combustibili

ENERGIA eDINTORNI
                   IL CTI INFORMA
                  Rivista del Comitato Termotecnico Italiano – Energia e Ambiente

                                                                          MAGGIO 2021

                                                                          •Dossier CTI
                                                                           Le norme per l’esercizio
                                                                           delle attrezzature a
                                                                           pressione - Verso la
                                                                           gestione del Life Cycle
                                                                           Management

                                                                          •La stima della trasmittanza
                                                                           termica dell’involucro
                                                                           opaco - Alcuni dei lavori in
                                                                           corso sui tavoli del CTI

                                                                          •La revisione della
                                                                           direttiva sulla prestazione
                                                                           energetica degli edifici:
                                                                           conclusa la valutazione
                                                                           d’impatto iniziale

                                                                                    Media partner di
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Filtro a carboni                              Filtro a carboni
            attivi 1                         Sistema
                                                   attivi 2 di monitoraggio

  Raw Filtro a carboni 1             2       dell’upgrading
                                              3
                                                           Upgrading
                                                                     Biometano
 Biogas                                               Filtro a carboni
           attivi 1                                        attiviBiomethane
                                                                  2

    Raw                    1             2       3
                                                                 Upgrading
   Biogas                                                        Biomethane
                                                                Client
                                                            PLC or SCADA      Controllo remoto
                                                               System              via cloud
                                                                                 in real-time
                               Campionatore Analizzatore
                                  MPF        FUSION               Client       e teleassistenza
                                                              PLC or SCADA      Controllo remoto
                                                                 System              via cloud
                                  Remote Control Box
                                                                                   in real-time
                                Campionatore Analizzatore
                                    MPF         FUSION                           e teleassistenza

                                    Remote Control Box

Per ulteriori informazioni:
Pollution S.r.l. +39 051 6931840 - pollution@pollution.it
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Energia & Dintorni
MAGGIO 2021                                                                                               Editoriale                      3

Il sistema normativo nazionale si sta evolvendo
Ad inizio 2021 UNI ha compiuto 100 anni e nel giro di una altra decina di anni (più o meno) anche gli Enti Federati ad UNI, tra cui il CTI stes-
so, arriveranno a questo prestigioso traguardo. Nel frattempo riteniamo che il centenario di UNI possa essere un'occasione per fare qualche
riflessione sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro della normazione tecnica. All'origine era prevalentemente, se non esclusivamente,
strumento di unificazione dei prodotti. Così è nata la normazione tecnica. Oggi la normazione è confermata essere mezzo di trasferimento di
conoscenza e descrizione dello stato dell'arte dei prodotti ma anche di processi e servizi, come ben noto a chi si siede sui nostri tavoli. I servizi
in particolare hanno acquisito un ruolo importante negli ultimi anni. E domani?
L'etica, la persona, la sostenibilità, la circolarità, ma anche i requisiti contrattuali o i vantaggi della normazione per le aziende (strano a dirsi,
ma è una recente proposta ISO) sono argomenti che attirano gli stakeholder e portano a formulare interrogativi sul ruolo del CTI e di tutto il
sistema normativo. Ha senso? Evidentemente si. Il mercato richiede regole in settori a cui nessuno ha mai pensato prima d'ora e gli enti di nor-
mazione devono rispondere. Probabilmente in un contesto in cui la globalizzazione spinge e le novità si moltiplicano a dismisura c'è un evidente
bisogno di avere dei punti fermi, delle indicazioni, un appoggio per capire come muoversi per non fare danni o per crescere in armonia.
Ecco, quindi, che proposte apparentemente strane possono acquistare una luce diversa, un significato inaspettato, magari anche non immediato
da cogliere, e pertanto sarebbe un errore cestinarle perché "non l'abbiamo mai fatto" o "non se ne capisce il motivo".
Diventa perciò fondamentale anche per chi gestisce la normazione tecnica allargare la mente, oltre che lo sguardo, e con l'aiuto di tutti provare
a cogliere le opportunità che arrivano dalla "novità", dal potenzialmente assurdo o strano che ci viene incontro, ma anche da coloro che fanno
fatica ad avvicinarsi a noi.
Un termine oggi molto usato, forse troppo, in altri settori è l'inclusività. E probabilmente ne stiamo abusando anche noi in queste poche righe
perché sembra fuori luogo e molto lontano dalla normazione di caldaie, di impianti a pressione, di ventilazione meccanica, ma forse il ruolo
futuro del CTI, oltre a quello storico e tradizionale che non dovrà mai essere abbandonato, sarà proprio quello di stimolare gli altri a vedere la
normazione come un luogo dove i problemi si possono risolvere e le idee possono essere aiutate a crescere.

Direzione CTI

Direttore responsabile                     News e attualità                                                                                    4
Dario Tortora
                                           - Il rapporto GSE sulle attività 2020: cresce l’energia verde
Coordinamento tecnico
Comitato Termotecnico Italiano             - La revisione della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici: conclusa la valutazione
Energia e Ambiente
                                             d’impatto iniziale
Redazione
Dario Tortora (Coordinamento)
                                           - Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: esteso fino al 2023 il Superbonus 110%
Mattia Merlini
Lucilla Luppino
                                           - Sistemi di contabilizzazione e termoregolazione - Il corso CTI sulla valutazione tecnico-economica
Nadia Brioschi (Segreteria)                - 300mila nuovi alberi in Val di Cecina - Dalla Toscana un contributo al green deal
Hanno collaborato
a questo numero
                                           Dossier CTI                                                                                      10
Riccardo Balistreri
Roberta Gamba                              Le norme per l’esercizio delle attrezzature a pressione - Verso la gestione del Life Cycle Management
Francesco Giacobbe
Giuseppe Giannelli
Anna Magrini
Ludovica Marenco
                                           Attività CTI                                                                                          18
Anna Martino                               - La stima della trasmittanza termica dell’involucro opaco - Alcuni dei lavori in corso sui tavoli del CTI
Giovanni Murano
Roberto Nidasio                            - Teleriscaldamento e ventilazione meccanica controllata - Riprendono i lavori del
Giuseppe Pinna
Giuseppe Sferruzza                           Gruppo Consultivo “legge 90"
Direzione, pubblicità,                     - Contatori di energia termica - Procedono le attività sulle verifiche metrologiche periodiche
redazione e
amministrazione
EIOM
Centro Direzionale Milanofiori
                                           Attività normativa del CTI                                                                            28
Strada 1, Palazzo F1, Milanofiori
20090 Assago (MI)
Tel. 02 55181842
Fax 02 55184161

                                                                                             Il Comitato Termotecnico Italiano Energia
                                                                                             e Ambiente (CTI), ente federato all’UNI
                                                                                             per il settore termotecnico, elabora norme
                                                                                             tecniche e altri documenti prenormativi
                                                                                             (guide e raccomandazioni) a supporto
                   Via Scarlatti, 29                                                         della legislazione e del mercato grazie
                   20124 Milano
                   Tel. 02 2662651
                                                                                             alla collaborazione di associazioni,
                   Fax 02 26626550                                                           singole imprese, enti ed organi pubblici.
                   cti@cti2000.it
                   www.cti2000.it                                                            Scopri i vantaggi di essere socio CTI
ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
Energia & Dintorni
            4            Attualità CTI                                                                                             MAGGIO 2021

Attualità CTI

IL RAPPORTO GSE SULLE ATTIVITÀ 2020                                           ad Alto Rendimento, con un incremento del 12% rispetto al 2019
CRESCE L’ENERGIA VERDE                                                        (+232 richieste). La maggior parte delle richieste è stata presen-
Nel 2020, secondo i dati GSE presentati dal recente Rapporto                  tata funzionalmente all’accesso al regime dei Certificati Bianchi
delle Attività 2020, si stima che i consumi da fonti rinnovabili              o per il solo riconoscimento CAR. Relativamente alla produzione
si attestano sui 21,5 Mtep, che, combinati alle prime stime sui               dell’anno 2019, il GSE ha riconosciuto 1,34 milioni di TEE CAR.
consumi finali lordi, conducono a valutare una percentuale di
consumi soddisfatti mediante energie rinnovabili che potrebbe                 Redazione CTI
attestarsi intorno al 20%. Sul fronte delle rinnovabili termiche, le
prime stime del 2020 indicano consumi intorno a 10,1 Mtep (dei
quali 7,5 Mtep da bioenergie e 2,2 Mtep da pompe di calore),                  LA REVISIONE DELLA DIRETTIVA SULLA PRESTAZIONE
che sarebbero lievemente inferiori all’anno precedente.                       ENERGETICA DEGLI EDIFICI: CONCLUSA LA
Nel settore termico, il Conto Termico, ovvero la promozione delle             VALUTAZIONE D’IMPATTO INIZIALE
rinnovabili termiche e dell’efficienza energetica seguite in CTI dal          Si è conclusa il 22 marzo scorso la valutazione di impatto iniziale
GC ‘CTER’, ha registrato nel 2020 113.498 domande (in linea                   (Inception impact assessment) sulla proposta di revisione della
con quelle pervenute nel 2019), corrispondenti a 451 mln€ di                  Direttiva EPBD: una prima consultazione pubblica, per consentire
incentivi richiesti, di cui 320 mln€ in accesso diretto e 131 mln€            ai cittadini e a tutti gli operatori interessati di fornire commenti e
relativi a interventi prenotati dalla Pubblica Amministrazione.               suggerimenti sull’iniziativa. Oltre 240 i commenti pervenuti, da
Nell’ambito dei contratti attivi nel 2020 in accesso diretto, pre-            parte di enti, associazioni, industrie e privati cittadini: una minie-
valgono le richieste relative ai generatori a biomassa (55% degli             ra di informazioni, considerazioni, suggerimenti e consigli.
interventi, 135 mln€ riconosciuti) seguiti da pompe di calore (57             In attesa che la Commissione pubblichi una relazione di sintesi si
mln€, in forte aumento rispetto al passato) e dagli impianti solari           riportano di seguito alcuni tra i numerosissimi spunti di riflessione
termici (56 mln€). Le prenotazioni si riferiscono principalmente a            colti scorrendo velocemente i commenti:
interventi sugli involucri edilizi, le chiusure trasparenti, i sistemi di     - La spinta verso la decarbonizzazione dovrebbe essere tratta-
                                                     illuminazione, gli         ta con attenzione quando si parla di edifici. La tendenza ad
                                                     edifici NZEB (Ne-          esprimere tutti i requisiti solo con riferimento alle emissioni di
                                                     arly Zero Energy           CO2 è evidente in alcuni Paesi che fanno largo uso di elettricità
                                                     Building); a questi        prodotta da fonte nucleare. L'energia primaria non rinnovabile
                                                     ultimi corrispon-          dovrebbe essere i principali indicatori per gli edifici sostenibili,
                                                     de la maggiore             non la CO2.
                                                     quota di incenti-        - La locazione di edifici con elevati consumi non dovrebbe essere
                                                     vi prenotati (77           consentita.
                                                     mln€).                   - Sarebbe opportuno definire indicatori comuni della prestazione
                                                     In merito al-              energetica riportata sui certificati. Tali indicatori dovrebbero
                                                     l a p r o m oz i o n e     essere armonizzati non solo tra gli Stati membri, ma anche tra
                                                     della cogenera-            i diversi regolamenti dell'UE (come ad esempio il Regolamento
                                                     zione, nel corso           2020/852 sulla tassonomia). L'armonizzazione degli indicatori
                                                     d e l 2 02 0, p e r        in tutta l'UE è necessaria per l'assistenza tecnica alle banche
                                                     2.194 u ni t à d i         che operano in più Stati membri. Parimenti dovrebbe essere
                                                     produzione sono            facilitato l’accesso ai dati degli EPC, tramite per esempio catasti
                                                     per venute 2.198           centralizzati, per l’emissione di obbligazioni verdi e il finanzia-
                                                     richieste proce-           mento verde.
                                                     dibili per il rico-      - Per la metodologia di calcolo è necessario un collegamento più
                                                     noscimento della           stretto con le norme CEN del mandato M 480. Nel progetto
                                                     Cogenerazione              CEN-CE H2020 è stato riscontrato interesse e soddisfazione da
ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
Energia & Dintorni
MAGGIO 2021                                                                                   Attualità CTI                      5

  parte dei professionisti per tali norme.                                 IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
- Negli EPC degli edifici esistenti, è opportuno collegare i consu-        ESTESO FINO AL 2023 IL SUPERBONUS 110%
  mi convenzionali con quelli effettivamente misurati.                     Il 25 aprile 2021 il governo ha trasmesso al Parlamento il testo
- È necessario definire un target comune a livello europeo, come           del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il docu-
  ad esempio un NZEB di riferimento.                                       mento si inserisce all’interno del programma Next Generation
- È opportuno procedere ad una definizione armonizzata e                   EU (NGEU) in risposta alla crisi pandemica. L’8 maggio inoltre
  trasparente dei fattori di conversione in energia primaria, che          è entrato in vigore il Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59 che
  spesso fanno riferimento a parametri “politici”.                         approva il Piano nazionale per gli investimenti complementari
- È importante preservare e salvaguardare il patrimonio edilizio           finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del
  di valore storico, artistico e culturale. Gli Stati membri devono        Piano nazionale di ripresa e resilienza per complessivi 30.622,46
  continuare ad avere la possibilità di esentare tali edifici da           milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026.
  requisiti vincolanti non compatibili con la loro conservazione,          Sono previsti incentivi fiscali per incrementare l’efficienza ener-
  anche attraverso approcci più flessibili, come ad esempio la             getica di edifici privati e pubblici per la ristrutturazione di circa
  promozione di soluzioni di vicinato.                                     50.000 edifici per anno. Vengono stanziati investimenti per
- Gli EPC dovrebbero basarsi su metodologie maggiormente                   l’incremento dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e previste
  comparabili a livello europeo. I certificatori dovrebbero sod-           semplificazioni delle procedure di autorizzazione nel settore.
  disfare i requisiti minimi di qualificazione e l'edificio dovrebbe       Viene sostenuta la filiera dell’idrogeno, e in particolare la ricerca
  sempre essere oggetto di sopralluogo prima dell’emissione del            di frontiera, la sua produzione e l’uso locale nell’industria e nel
  certificato.                                                             trasporto.
- È necessario stabilire a livello europeo un obbligo e una tempi-         Il documento riporta sei obiettivi strategici definiti come “mis-
  stica per l’eliminazione graduale dell’utilizzo di combustibili fos-     sioni”, le tematiche a cui vengono dedicate maggiori risorse
  sili negli impianti di climatizzazione, lasciando a ciascun Paese        economiche sono la rivoluzione verde e la transizione ecologica.
  la pianificazione delle strategie per raggiungere tale obiettivo.        Per ogni obiettivo il documento riporta una serie di riforme volte
- Si dovrebbe dare priorità alla ristrutturazione rispetto alla            al raggiungimento dei risultati auspicati. Vediamo di seguito una
  nuova costruzione. L'EPBD dovrebbe stabilire un obbligo per le           breve sintesi dei contenuti del PNRR con un focus relativo alle at-
  autorità pubbliche di condurre una valutazione del ciclo di vita         tività concernenti gli argomenti chiave in corso di sviluppo presso
  quando devono decidere se rinnovare gli edifici di loro proprie-         le Commissioni Tecniche del CTI.
  tà o demolirli a favore di nuove costruzioni. Attualmente, spesso
  accade il contrario. In Germania, il 60% del principale strumen-         Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile
  to di finanziamento "CO2-Gebäudesanierungsprogramm" finan-               dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare
  zia nuovi edifici piuttosto che ristrutturazioni energetiche (fonte:     Il piano prevede l’impiego di risorse per i seguenti investimenti.
  DUH Deutsche Umwelthilfe)                                                - L’investimento 1.1 “Realizzazione di nuovi impianti per la gestio-
- La trasformazione del settore del gas naturale, verso una                   ne dei rifiuti e ammodernamento di impianti già esistenti” punta
  maggiore integrazione di gas rinnovabili e decarbonizzati                   al miglioramento della rete di raccolta differenziata dei rifiuti
  (compresa la miscelazione dell'idrogeno nelle aree urbane) può              urbani, alla realizzazione di nuovi impianti di trattamento/
  utilmente contribuire al raggiungimento degli obiettivi, attra-             riciclaggio di rifiuti organici, multi materiale, vetro, imballaggi
  verso l’utilizzo delle reti gas esistenti e lo sviluppo già in atto di      in carta e alla costruzione di impianti innovativi per particolari
  soluzioni impiantistiche specifiche.
- L’attuale crisi sanitaria ha ulteriormente sottolineato, laddove ce
  ne fosse ancora bisogno, l’importanza di assicurare la salubrità
  degli edifici, attraverso una corretta ventilazione in grado di
  assicurare adeguati livelli di IAQ, nonché, con impianti di VMC
  contribuire alla riduzione dei consumi energetici. Tali aspetti do-
  vrebbero essere maggiormente esplicitati introducendo specifici
  requisiti minimi di prestazione.

Per una lettura dettagliata di tutti i commenti si rinvia al sito della
Commissione Europea alla pagina: Feedback received on: Ener-
gy efficiency – Revision of the Energy Performance of Buildings
Directive. Si è aperta nel frattempo la successiva fase di consul-
tazione pubblica a cui è possibile partecipare rispondendo al
questionario online entro il prossimo 22 giugno.

Anna Martino - Funzionario Tecnico CTI
ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
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            6           Attualità CTI                                                                                            MAGGIO 2021

                                                                             le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e il biometano.

                                                                            Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
                                                                            Gli obiettivi generali del settore M2C2 “Energia rinnovabile, idro-
                                                                            geno, rete e mobilità sostenibile” riguardano l’incremento della
                                                                            quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile (FER)
                                                                            nel sistema, in linea con gli obiettivi europei e nazionali di de-
                                                                            carbonizzazione (30% dei consumi finali al 2030), attraverso gli
                                                                            investimenti di seguito indicati.
                                                                            - L’investimento 1.1 “Sviluppo agro-voltaico” prevede l'implemen-
                                                                              tazione di sistemi ibridi agricoltura-produzione di energia che
                                                                              non compromettano l'utilizzo dei terreni dedicati all'agricoltura
                                                                              con il monitoraggio delle realizzazioni e della loro efficacia.
                                                                            - L’investimento 1.2 “Promozione rinnovabili per le comunità ener-
                                                                              getiche e l'auto-consumo” mira a garantire le risorse necessarie
                                                                              per installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazio-
                                                                              ne elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità
                                                                              delle energie rinnovabili e auto-consumatori di energie. Le con-
                                                                              figurazioni potranno essere combinate con sistemi di accumulo
                                                                              di energia.
                                                                            - L’investimento 1.3 “Promozione impianti innovativi (incluso off-
                                                                              shore)” mira a sostenere la realizzazione di sistemi di genera-
                                                                              zione di energia rinnovabile off-shore, che combinino tecnolo-
                                                                              gie ad alto potenziale di sviluppo con tecnologie sperimentali
                                                                              (come i sistemi che sfruttano il moto ondoso), in assetti innovati-
                                                                              vi e integrati da sistemi di accumulo.
  flussi. Il 60% dei progetti sarà rivolto ai comuni del Centro-Sud         - L’investimento 1.4 “Sviluppo del biometano” ha l’obiettivo di
  Italia (anche in risposta alle procedure di infrazione in essere).          riconvertire e migliorare l’efficienza degli impianti biogas agri-
- L’investimento 1.2 “Progetti faro di economia circolare” vuole              coli esistenti verso la produzione totale o parziale di biometano
  potenziare la rete di raccolta differenziata e degli impianti di            da utilizzare sia nel settore del riscaldamento e raffrescamento
  trattamento/riciclo. Verrà sviluppato un sistema di monitoraggio            industriale e residenziale sia nei settori terziario e dei trasporti;
  su tutto il territorio nazionale che consentirà di affrontare tema-         supportare la realizzazione di nuovi impianti per la produzione
  tiche di “scarichi illegali” attraverso l’impiego di satelliti, droni e     di biometano; migliorare l’efficienza in termini di utilizzo di
  tecnologie di Intelligenza Artificiale.                                     calore e riduzione delle emissioni di impianti agricoli di piccola
                                                                              scala esistenti per i quali non è possibile accedere alle misure di
Sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile                             riconversione.
Per la missione in oggetto si indicano le seguenti linee di interesse
per i tavoli di lavoro del CTI.                                             Potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete
- L’investimento 2.2 “Parco Agri Solare” mira a raggiungere gli             Per la missione in oggetto si segnalano le seguenti linee di inte-
  obiettivi di ammodernamento e l’utilizzo di coperture di edifici          resse per i tavoli di lavoro del CTI che prevedono il potenziamen-
  ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agro indu-           to e la digitalizzazione delle infrastrutture di rete per accogliere
  striale per la produzione di energia rinnovabile. Gli investimenti        l'aumento di produzione da FER aumentandone la resilienza a
  saranno impiegati per incentivare l'installazione di pannelli ad          fenomeni climatici estremi.
  energia solare su di una superficie complessiva senza consumo             - L’investimento 2.1 “Rafforzamento delle smart grid” è finalizzato
  di suolo pari a 4,3 milioni di m2, con una potenza installata               ad aumentare il grado di affidabilità, sicurezza e flessibilità
  di circa 0,43 GW, realizzando contestualmente una riqualifi-                del sistema energetico nazionale, aumentando la quantità di
  cazione delle strutture produttive oggetto di intervento, con la            energia prodotta da FER immessa nella rete di distribuzione e
  rimozione dell'eternit/amianto sui tetti, ove presente, e/o il mi-          promuovendo una maggiore elettrificazione dei consumi.
  glioramento della coibentazione e dell’areazione.                         - L’investimento 2.2 “Interventi su resilienza climatica delle reti”
- L’investimento 3.2 “Green communities” supporterà lo sviluppo               ha il fine di aumentare la resilienza del sistema elettrico, con
  sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna che in-         riduzione sia di probabilità che di durata e entità di interruzioni
  tendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui          di corrente in caso di stress derivante da fenomeni climatici
  dispongono. L’investimento incoraggerà la produzione di ener-               estremi. L’investimento nello specifico è finalizzato a migliorare
  gia da fonti rinnovabili locali, quali i micro impianti idroelettrici,      la resilienza della di circa 4.000 km di rete.
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MAGGIO 2021                                                                                  Attualità CTI                      7

Promuovere la produzione, la distribuzione                                  di almeno il 10% del traffico su auto private verso il sistema di
e gli usi finali dell’idrogeno                                              trasporto pubblico.
Per la missione in oggetto si segna la promozione di produzione,          - L’investimento 4.3 “Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica”
distribuzione e gli usi finali dell'idrogeno, in linea con le strategie     vuole accelerare la transizione del modello tradizionale di sta-
comunitarie e nazionali (incremento nel mix energetico fino al 13-          zioni di rifornimento basate su carburante verso punti di riforni-
14 % entro il 2050, con un obiettivo di nuova capacità installata           mento per veicoli elettrici.
di elettrolizzatori per idrogeno verde pari a circa 40 GW a livel-        - L’investimento 4.4 “Rinnovo flotte bus, treni verdi” sostiene il rin-
lo europeo) attraverso i seguenti investimenti:                             novo di autobus con mezzi a basso impatto ambientale; di treni
- L’investimento 3.1 “Produzione in aree industriali dismesse” ha           per trasporto regionale e intercity con mezzi a propulsione al-
  l’obiettivo di promuovere la produzione locale e l'uso di idro-           ternativa e del parco veicoli dei Vigili del Fuoco (veicoli elettrici
  geno nell'industria e nel trasporto locale, con la creazione delle        e/o alimentati a gas per i servizi istituzionali e introduzione di
  cosiddette hydrogen valleys, aree industriali con economia in             200 nuovi mezzi con alimentazione ibrida elettrico-endotermica
  parte basata su idrogeno.                                                 negli aeroporti).
- L’investimento 3.2 “Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-
  abate” mira alla progressiva decarbonizzazione del processo             Sviluppare una leadership internazionale, industriale e
  produttivo dell'acciaio attraverso il crescente utilizzo dell'idro-     di ricerca e sviluppo nelle principali filiere della transizione
  geno, tenendo conto delle specificità dell'industria siderurgica        Tale linea di progetto prevede lo sviluppo di una leadership inter-
  italiana con il fine di sviluppare competenze e nuove tecnologie        nazionale industriale e di ricerca e sviluppo nelle principali filiere
  in modo competitivo.                                                    della transizione attraverso i seguenti investimenti.
- L’investimento 3.3 “Sperimentazione dell’idrogeno per il tra-           - L’investimento 5.1 “Rinnovabili e batterie” è finalizzato a poten-
  sporto stradale” mira alla creazione di stazioni di rifornimento          ziare le filiere in Italia nei settori fotovoltaico, eolico, batterie
  a base di idrogeno con l’implementazione di progetti di speri-            per il settore dei trasporti e per il settore elettrico con sviluppo
  mentazione delle linee a idrogeno;                                        di nuovi posti di lavoro, investimenti in infrastrutture industriali
- L’investimento 3.4 “Sperimentazione dell’idrogeno per il tra-             high-tech e automazione, R&D, brevetti e innovazione; capitale
  sporto ferroviario” prevede la conversione verso l’idrogeno               umano, con nuove capacità e competenze.
  delle linee ferroviarie non elettrificate in regioni caratterizzate     - L’investimento 5.2 “Idrogeno” prevede l'installazione in Italia
  da elevato traffico in termini di passeggeri con un forte utilizzo        di circa 5 GW di capacità di elettrolisi entro il 2030. È inoltre
  di treni a diesel come Lombardia, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Cala-         previsto lo sviluppo di ulteriori tecnologie necessarie per soste-
  bria, Umbria e Basilicata. I progetti di fattibilità più avanzati in      nere l’utilizzo finale dell'idrogeno (es. celle a combustibile per
  Valcamonica e Salento prevedono la sperimentazione in modo                autocarri).
  integrato di produzione, distribuzione e acquisito di treni ad          - L’investimento 5.3 “Bus elettrici” è finalizzato alla diffusione
  idrogeno. Il progetto include la produzione di idrogeno verde in          e alla promozione di trasformazione tecnologica della filiera
  prossimità delle stazioni di rifornimento, tramite sviluppo dell’in-      legata alla produzione autobus in Italia, con principali obiet-
  tero sistema di produzione, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno.          tivi l’espansione della capacità produttiva ed il miglioramento
- L’investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno” prevede lo          dell’impatto ambientale.
  sviluppo di quattro principali filoni di ricerca: i) produzione di      - L’investimento 5.4 “Supporto a start-up e venture capital attivi
  idrogeno verde; ii) tecnologie per stoccaggio e trasporto idro-           nella transizione ecologica” incoraggerà e stimolerà la crescita
  geno e per trasformazione in altri derivati e combustibili verdi;         di un ecosistema di innovazione, con focus particolare sui set-
  iii) celle a combustibile; iv) adeguamento delle attuali infrastrut-      tori della transizione verde (es. rinnovabili, mobilità sostenibile,
  ture in caso di maggiore diffusione dell’idrogeno.                        efficienza energetica, economia circolare, trattamento rifiuti,
                                                                            batterie, etc.).
Sviluppare un trasporto locale più sostenibile
La missione in oggetto incoraggia un trasporto locale più soste-          Efficientamento energetico edifici pubblici
nibile, non solo ai fini della decarbonizzazione ma anche come            La missione in oggetto prevede l’aumento dell’efficientamento
leva di miglioramento complessivo della qualità della vita.               energetico del parco immobiliare pubblico e privato attraverso
- L’investimento 4.1 “Rafforzamento mobilità ciclistica” prevede la       investimenti locali che saranno di stimolo per la creazione di
  realizzazione di circa 570 km di piste ciclabili urbane e metro-        posti di lavoro, la promozione della resilienza sociale e una mag-
  politane e di circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche.             giore integrazione delle energie rinnovabili negli edifici.
- L’investimento 4.2 “Sviluppo trasporto rapido di massa” prevede         - L’investimento 1.1 “Piano di sostituzione di edifici scolastici e di
  la realizzazione di 240 km di rete attrezzata per le infrastrut-          riqualificazione energetica” mira ad intervenire su circa 195
  ture del trasporto rapido di massa suddivise in metro (11 km),            edifici scolastici, per un totale di oltre 410 mila m2, con una ri-
  tram (85 km), filovie (120 km), funivie (15 km). Il focus dell’in-        duzione del consumo di energia finale di almeno 50% (3,4 Ktep
  tervento sarà principalmente sulle aree metropolitane delle               all’anno) che permetterà di raggiungere una riduzione delle
  maggiori città italiane. L’obiettivo è ottenere uno spostamento           emissioni annue di gas a effetto serra pari a circa 8.400 tCO2;
ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
Energia & Dintorni
            8           Attualità CTI                                                                                           MAGGIO 2021

- L’investimento 1.2 “Efficientamento degli edifici giudiziari”            ne, sia per i contatori di calore, sia per i ripartitori dei costi ed
  supporta l’adeguamento di strutture edilizie esistenti, anche            altri sistemi.
  storiche, attraverso la loro manutenzione, la tutela, la valoriz-        Il Modulo B invece intende illustrare le Linee Guida CTI per la
  zazione e il recupero. Oltre all’efficientamento, il programma           valutazione tecnico-economica per l'installazione dei sistemi di
  supporta la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli          contabilizzazione e termoregolazione. L’obiettivo è quello di
  interventi attraverso l'utilizzo di materiali sostenibili e l'utilizzo   fornire ai corsisti un quadro completo sulla metodologia per l’ap-
  di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili; il moni-         plicazione della UNI EN 15459-1 ai sistemi di contabilizzazione
  toraggio e la misurazione dei consumi energetici. La misura ha           e termoregolazione ai fini della valutazione economica prevista
  l’obiettivo di intervenire su 48 edifici entro la metà del 2026          dal D.Lgs. n.102/2014 e s.m.i. e quindi di fornire indicazioni di
  (290.000 m2 risparmio pari a circa 2.500 tCO2 e 0,7 Ktep                 riferimento per la stima dei principali indicatori economici ri-
  all’anno con conseguente riduzione delle emissioni di 2,4Kt CO2          chiesti nell’analisi di fattibilità tecnico-economica. Infine verranno
  l’anno).                                                                 forniti dei pratici esempi di come compilare le relazioni tecniche
                                                                           esimenti.
Efficientamento energetico e sismico
edilizia residenziale privata e pubblica                                   Redazione CTI
Gli obiettivi generali del settore M2C3 “Efficientamento energeti-
co e sismico edilizia residenziale privata e pubblica” riguardano:
- L’investimento 2.1 “Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per               300MILA NUOVI ALBERI IN VAL DI CECINA
  l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici” prevede l’e-       DALLA TOSCANA UN CONTRIBUTO AL GREEN DEAL
  stensione della misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023              Nei prossimi 10 anni, in Val di Cecina, verranno piantati circa
  (al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a           300mila nuovi alberi, per la maggior parte olivi, per compensare
  condizione almeno il 60% dei lavori siano stati effettuati alla          le tonnellate di CO2 prodotte dagli impianti di smaltimento da un
  fine del 2022; al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati         lato e dall’altro per dare una spinta all’agricoltura locale.
  dai condomini, a condizione che almeno il 60% dei lavori sia             Il progetto “Scapigliato Alberi” interesserà una superficie di quasi
  stato effettuato entro il 30 giugno precedente).                         75mila ettari nel territori di ben 13 Comuni delle province di Pisa
                                                                           e Livorno e contribuirà così al Green Deal, il piano d’azione volto
Sistemi di teleriscaldamento                                               a promuovere l'uso efficiente delle risorse passando a un'eco-
Gli obiettivi generali del settore M2C3 “Sistemi di teleriscalda-          nomia pulita e circolare e a ripristinare la biodiversità e ridurre
mento” riguardano:                                                         l'inquinamento. Per raggiungere la neutralità climatica nel 2050,
- L’investimento 3.1 “Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento” ove        l’UE ha proposto un Regolamento che istituisce il quadro per il
  saranno impiegate risorse per finanziare progetti relativi alla          conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regola-
  realizzazione di nuove reti o all’estensione di reti di teleriscal-      mento (UE) 2018/1999 (Legge europea sul clima).
  damento esistenti, in termini di clienti riforniti, ivi compresi gli     ll bando aprirà entro la fine di maggio e consentirà ai coltivatori
  impianti per la loro alimentazione. A tal riguardo viene data            diretti e agli imprenditori agricoli di fare richiesta, con un vincolo
  priorità allo sviluppo del teleriscaldamento efficiente, basato          di 50 anni per la loro permanenza.
  sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da
  calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento.            Redazione CTI

Giovanni Murano – Funzionario Tecnico CTI

SISTEMI DI CONTABILIZZAZIONE E
TERMOREGOLAZIONE - IL CORSO CTI SULLA
VALUTAZIONE TECNICO-ECONOMICA
Sono aperte le iscrizioni per il corso di Formazione CTI (modalità
on-line) dal titolo "Linee guida per la valutazione tecnico-
economica per l'installazione dei sistemi di contabilizzazione e
termoregolazione" che si terrà l'8 (Modulo A) e il 9 luglio (Modulo
B).
Il Modulo A intende fornire indicazioni dettagliate sui sistemi
diretti e indiretti di contabilizzazione del calore, con particolare
riferimento agli aspetti di misura, installazione, conduzione, fun-
zionamento e manutenzione. Verrà inoltre approfondito il tema
inerente la verifica dell’affidabilità dei sistemi di contabilizzazio-
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ENERGIA DINTORNI - Energia e Dintorni
Energia & Dintorni
            10           Dossier CTI                                                                                                  MAGGIO 2021

Le norme per l’esercizio delle attrezzature a
pressione - Verso la gestione del Life Cycle Management

Sono passati oltre dieci anni dalla pubblicazione della prima spe-           vapore, che, in base a quanto previsto dalla PED, potevano essere
cifica tecnica della serie UNI/TS 11325, la prima rappresentante di          condotti con o senza l’assistenza continua del conduttore patentato.
quella che è diventata negli anni una vera e propria area di sviluppo        Altre urgenze riguardavano l’annoso dibattito intorno alle riparazioni
normativo: non esisteva infatti fino ad allora un corpo organico di          e modifiche in base all’art. 14 del decreto così come la necessità di
specifiche tecniche e norme indirizzate a disciplinare un settore,           definire i criteri e i metodi operativi utilizzabili allo scopo di richie-
quello dell’esercizio attrezzature a pressione, assai variegato in ter-      dere la deroga, prevista dall’art. 10, c. 5, rispetto alle periodicità di
mini di settori industriali e dimensioni aziendali, e che coinvolge una      ispezione fissate dallo stesso D.M. n. 329/2004 negli allegati A e B.
moltitudine di soggetti: fabbricanti, progettisti, installatori, aziende     Il piano di lavoro si è conseguentemente allineato a queste e ad altre
utilizzatrici, manutentori, organismi di certificazione ed enti di con-      priorità, e i progetti di norma hanno iniziato ad essere elaborati e
trollo. Questo pacchetto di norme e specifiche tecniche, che include         discussi, conoscendo ciascuno percorsi più o meno accidentati, come
la citata serie UNI/TS 11325 (vedi tabella 1) ma anche altre norme           spesso succede a lavori che sono pesantemente intrecciati con varie
identificate con numeri diversi si è sviluppato secondo una logica non       prescrizioni di legge di non sempre facile interpretazione. Ciò ha
sempre coerente, in quanto è stato seguito inizialmente un criterio di       portato, in questi 15 anni, a costruire un corposo catalogo di norme e
urgenza, che mal si concilia con le necessità di un processo organico        specifiche tecniche, efficacemente utilizzate dagli operatori, ma per il
e pianificato.                                                               quale è arrivato il momento di procedere a un tagliando di manuten-
Giova ricordare infatti su quali basi si è dato l’impulso ad avviare         zione, che dovrebbe operare in due direzioni: una prima azione di
questo settore di sviluppo normativo: dopo l’entrata in vigore della         razionalizzazione e orientamento che miri a renderlo più organico,
PED, nel 2000, gli operatori si sono dovuti confrontare soprattutto          attraverso un intervento di inquadramento delle singole norme in una
con due disposizioni di legge: il Decreto del Ministero delle Attività       struttura logica coerente che risulti più leggibile per gli utilizzatori;
produttive n. 329 del 2004, che regola la messa in servizio e l’utiliz-      una seconda azione, in parallelo, che vada a colmare alcune aree
zazione delle attrezzature a pressione e degli insiemi, e il D.Lgs. 81       residue di vuoto normativo.
del 2008 (Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di         Un importante contributo nella direzione sopra indicata sarà fornito
lavoro), integrato dal Decreto 11 aprile 2011 del Ministero del Lavoro       da un progetto di particolare interesse legato alla verifica di integrità
e delle Politiche Sociali, che disciplina le modalità di effettuazione       delle attrezzature secondo un’ottica di “Life Cycle Management”. L’i-
delle verifiche periodiche e i criteri di abilitazione dei soggetti che      dea alla base di questo nuovo lavoro è quella di raccordare le diver-
le eseguono. In questo contesto il mondo della normazione tecnica            se norme del pacchetto al fine di perseguire questi obiettivi:
nazionale si è mosso per adeguarsi al nuovo quadro legislativo, spes-        - fornire un quadro di unione delle diverse norme, secondo la logica
so riprendendo e aggiornando contenuti tecnici che in precedenza                del ciclo di vita dell’attrezzatura, dalla messa in servizio alla dismis-
erano definiti in disposizioni di legge o in altri documenti tecnici ri-        sione;
conosciuti (es. circolari ANCC/Ispesl). In particolare il CTI, nell’ambito   - introdurre il concetto del piano dei controlli per la vita dell’appa-
di un incarico conferito all’UNI dal Ministero delle attività produttive        recchio, predisposto dall’utilizzatore all’atto della messa in servizio
al fine di supportare le disposizioni del citato D.M. n. 329/2004, ha           sulla base del progetto e di un’analisi iniziale;
avviato nel 2006 l’elaborazione di una serie di specifiche tecniche e        - fornire una guida per analizzare i meccanismi di danneggiamento
norme finalizzate a supportare i requisiti del DM 329/2004 in mate-             prevedibili sull’attrezzatura e individuare i controlli e i metodi di in-
ria di esercizio delle attrezzature a pressione.                                dagine più idonei da inserire nel piano dei controlli;
E i primi lavori messi in cantiere hanno ovviamente riguardato le            - garantire il riferimento alle prescrizioni di legge applicabili alle
aree che per prime necessitavano di un intervento: per esempio quel-            verifiche e controlli di integrità, che si sostanziano nei decreti: D.M.
lo per definire una procedura di valutazione dello stato di conser-             329/2004 (art. 13, c. 1), Decreto 11 aprile 2011 (Allegato II, punto
vazione ed efficienza di recipienti e tubazioni, rientranti nell’obbligo        4.3.2.1), D.Lgs 81/08 (art 71, c. 8).
di riqualificazione periodica, mai assoggettate ad omologazioni o            I contributi presentati in queste pagine da parte dei coordinatori dei
controlli di legge (per le quali esisteva anche un termine temporale         gruppi di lavoro CTI coinvolti vanno a illustrare i principali progetti
di quattro anni dall’entrata in vigore del D.M. 329/2004). Poi ancora        in corso che intendono operare nella direzione descritta. Questi
l’esigenza di chiarire i requisiti per la sorveglianza dei generatori di     nuovi progetti saranno accompagnati da un ripensamento dell’intero
Energia & Dintorni
MAGGIO 2021                                                                                         Dossier CTI                   11

 Serie UNI/TS 11325 - Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a               Pubblicazione
 pressione
 Parte 1: Valutazione dello stato di conservazione ed efficienza delle tubazioni in esercizio ai fini della riqualificazione                2009
 periodica d’integrità                                                                                                                  *In revisione
 Parte 2: Procedura di valutazione dell’idoneità all’ulteriore esercizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione soggetti a          2013
 scorrimento viscoso
 Parte 3: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata                                                                     2018
                                                                                                                                        *In revisione
 Parte 4: Metodi operativi per la valutazione di integrità di attrezzature a pressione operanti in regime di scorrimento                    2013
 viscoso applicabili nell’ambito della procedura di valutazione di cui alla UNI/TS 11325-2                                             *In revisione
 Parte 5: Interventi temporanei sulle attrezzature a pressione                                                                              2012
 Parte 6: Messa in servizio delle attrezzature e degli insiemi a pressione                                                                  2014
 Parte 8: Pianificazione delle manutenzioni su attrezzature a pressione attraverso metodologie basate sulla valutazione del                 2013
 rischio (RBI)                                                                                                                          *In revisione
 Parte 9: Idoneità al servizio (Fitness for Service)                                                                                        2013
                                                                                                                                        *In revisione
 Parte 10: Sorveglianza dei generatori di vapore e/o acqua surriscaldata esclusi dal campo di applicazione della UNI/TS                     2018
 11325-3                                                                                                                                *In revisione
 Parte 11: Procedura di valutazione dell’idoneità al servizio di attrezzature a pressione soggette a fatica                                 2015
 Parte 12: Verifiche periodiche delle attrezzature e degli insiemi a pressione                                                              2018

TABELLA 1
                                                                   Nuovi progetti
 UNI 11325-x: Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte X: La
 gestione del ciclo di vita
 UNI/TS xxxxx: Impiego della saldatura nella costruzione, modifica e riparazione degli apparecchi a pressione non disciplinati dalle
 direttive europee di prodotto
 UNI 11325-x Attrezzature a pressione - Messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione - Parte X:
 Valutazione dello stato di conservazione delle tubazioni in esercizio ai fini della verifica periodica di integrità [Da armonizzare con la
 revisione della UNI/TS 11325-1]
 UNI/TS xxxxx: Monitoraggio dei parametri di esercizio di attrezzature a pressione
 UNI xxxxx: Valutazione dello stato di conservazione dei recipienti in esercizio ai fini della verifica periodica di integrità * Progetto non
 ancora avviato
 UNI xxxxx: Valutazione dello stato di conservazione dei generatori di vapore in esercizio * Progetto non ancora avviato

TABELLA 2

pacchetto di norme con l’obiettivo di fornire un migliore servizio agli      preliminare o di baseline dell'apparecchiatura, per poi proseguire nel
operatori e un contributo di semplificazione per le tutte le attività in-    tempo secondo delle scadenze programmate.
dustriali interessate.                                                       Il piano controlli può essere redatto secondo una procedura che
                                                                             prenda in esame le seguenti fasi principali (figura 1):
Giuseppe Pinna – Funzionario Tecnico CTI                                     - analisi e considerazioni preliminari;
                                                                             - esecuzione di un controllo baseline;
                                                                             - identificazione del meccanismo di danno;
APPROCCIO GLOBALE ALLA GESTIONE DELLA                                        - determinazione di tecniche NDT specifiche;
VITA DELLE ATTREZZATURE A PRESSIONE                                          - definizione dell'Efficacia dei controlli;
I controlli eseguiti durante le verifiche d’integrità di attrezzature a      - identificazione del tempo tra i controlli.
pressione, alle scadenze di legge, possono risultare insufficienti per
rilevare eventuali difetti originatisi durante l’esercizio. Pertanto, è      Il piano controlli
necessario che l'utente definisca un piano generale di controlli, da         Le analisi e le valutazioni preliminari includono un’analisi dei dati di
eseguirsi sotto la propria responsabilità, a partire da un controllo         progetto dei componenti e se disponibili i criteri di verifica della stabi-
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             12          Dossier CTI                                                                                                     MAGGIO 2021

                                                                                Efficacia         Descrizione
                                                                                Sufficiente       In grado di rilevare il danno nel 60% dei casi
                                                                                Media             In grado di rilevare i danni nel 70% dei casi
                                                                                Alta              In grado di rilevare i danni nell'80% dei casi
                                                                                Molto alta        In grado di rilevare il danno nel 90% dei casi

                                                                               TABELLA 3 – Efficacia del controllo

                                                                               un determinato meccanismo di danno è influenzata da molti fattori,
                                                                               tra cui materiali, fluidi di processo, parametri operativi, ambiente, ecc.
                                                                               L'uso dei controlli non distruttivi NDT è fondamentale per rilevare
                                                                               cricche o pori sulla superficie o all'interno del volume del componente.
                                                                               C'è una relazione tra ciò che stiamo cercando (cricche, pori, cavità,
                                                                               ecc.) e la migliore tecnica NDT per rilevare con la massima probabilità
                                                                               quel danno specifico. La relazione è ben nota e si trova nelle norme e
                                                                               in letteratura.
                                                                               Un'altra variabile fondamentale da tenere in considerazione in un pia-
                                                                               no di controllo globale è il grado di efficacia che si vuole ottenere con
                                                                               il controllo, che dipende dall’estensione dello stesso e dalla "probabili-
                                                                               tà di rilevamento" associata alla specifica tecnica NDT (Tabella 3).
                                                                               Il tempo che intercorre tra i controlli è una variabile estremamente im-
                                                                               portante che deve essere programmata secondo una logica di rischio
                                                                               basata su due variabili: la categoria di rischio dell'attrezzatura e l'effi-
                                                                               cacia dei controlli. Infatti, all'aumentare del rischio dell'attrezzatura, il
                                                                               tempo tra i controlli deve diminuire, mentre un aumento dell'efficacia
                                                                               del controllo corrisponde alla possibilità di un intervallo di ricontrollo
                                                                               più lungo.

                                                                               La programmazione dei controlli
FIGURA 1 – Le principali fasi di un piano controlli                            È attualmente in fase di studio nella CT 222 “Integrità strutturale degli
                                                                               impianti a pressione” del CTI una nuova norma sulla gestione del ciclo
lità adottati a livello di progettazione. Oltre i precedenti, sono richiesti   di vita (appartenente alla serie UNI 11325) contenente una procedura
i disegni delle apparecchiature e dei componenti che riportino tutte le        che permetterà di programmare l'esecuzione dei controlli strutturali
informazioni necessarie per le valutazioni da effettuare. Tra le caratte-      delle attrezzature a pressione durante la vita delle stesse. La proce-
ristiche tecniche di esercizio è necessario riportare i valori di pressione    dura è un tentativo di affrontare in modo sistematico, partendo da
e temperatura corrispondenti alle condizioni nominali di funziona-             un'analisi preliminare e da un controllo di baseline quale “punto zero”
mento. Devono essere tenuti in considerazione i risultati di eventuali         della situazione strutturale del componente. Applicando questa proce-
prove specifiche effettuate durante la costruzione e dei precedenti            dura è possibile ridurre la probabilità di accadimento, agendo su due
controlli effettuati dall'utente.                                              parametri complementari come l'intervallo di ri-controllo e l'efficacia
Se nessun controllo di baseline è stato condotto dal fabbricante, po-          del controllo.
trebbe essere utile indagare in dettaglio l'integrità del componente
in esame non appena possibile dopo la messa in servizio dell'appa-             Corrado Delle Site – Coordinatore della CT 222
recchiatura, al fine di stabilire la situazione reale dei materiali e della    “Integrità strutturale degli impianti a pressione”
geometria per un confronto futuro. In questa fase, è possibile verificare
il reale spessore dei componenti, come tubi e piastre, perché a volte
questo valore differisce dalle specifiche di progetto e dai disegni ori-       IMPIEGO DELLA SALDATURA NELLA COSTRUZIONE,
ginali.                                                                        MODIFICA E RIPARAZIONE DEGLI APPARECCHI A
Dalle due fasi precedentemente descritte è possibile rilevare quale            PRESSIONE: UN NUOVO PROGETTO DI NORMA
meccanismo di danno sta agendo sul componente. I più comuni so-
no la corrosione, la fatica, il creep, il surriscaldamento e il degrado        Le attività del CT 221 “Progettazione e costruzione di attrezzature a
metallurgico. A seconda delle caratteristiche del materiale e dell'am-         pressione e di forni industriali” nel corso del 2020 si sono incentrate
biente, due o più di questi meccanismi di danno possono agire anche            sulla redazione di una specifica tecnica avente per oggetto l’impiego
contemporaneamente. La suscettibilità dell'attrezzatura a pressione a          della saldatura nella costruzione, modifica e riparazione degli appa-
Energia & Dintorni
MAGGIO 2021                                                                                         Dossier CTI                   13

recchi a pressione non disciplinati dalle direttive europee di prodotto.       D.M. 19 marzo 1980 e al D.M. 1 dicembre 1980 e s.m.i.
La legislazione italiana in materia, a partire dal D.M. 21 novembre
1972 che stabiliva le prescrizioni per la costruzione degli apparecchi       La struttura di questa nuova norma sulla saldatura sarà completa-
a pressione soggetti alle norme di cui al Regio Decreto 12 maggio            mente autoportante per quanto riguarda i requisiti tecnici per chi
1927, n. 824 e i diversi recepimenti, l’ultimo con D.M. 15 gennaio           costruisce attrezzature nuove escluse dalla PED (PS
Energia & Dintorni
             14           Dossier CTI                                                                                                       MAGGIO 2021

Nello sviluppo della norma saranno definite, in estrema sintesi, le se-           MONITORAGGIO DELLE INSTALLAZIONI
guenti fasi che, nel complesso, concretizzano tecnicamente la verifica.           A PRESSIONE: IL NUOVO PROGETTO
Dette fasi sono costituite da:                                                    DI SPECIFICA TECNICA
• una “verifica documentale”, funzionale alle successive attività, con-
dotta sulla base della documentazione prevista per la messa in servi-             Tra i lavori condotti dal CTI, è nella fase di draft la specifica tecnica
zio e sui documenti da rendere disponibili al valutatore quali:                   “monitoraggio dei parametri di esercizio di attrezzature a pressione”.
- i disegni costruttivi e/o altri documenti che consentono di ricavare            Tale progetto normativo è inserito nell’ambito dei lavori della CT 223
   le caratteristiche della tubazione e necessarie alla valutazione (per          “Esercizio e dispositivi di protezione delle installazioni a pressione” ed
   esempio: spessori di fabbricazione, eventuali sovraspessori di corro-          è sviluppato dal gruppo di lavoro GL 4 “Monitoraggio delle installazio-
   sione, materiali, ecc.),                                                       ni a pressione”.
- uno schema e/o P&ID dell’impianto,                                              In tale contesto, per monitoraggio delle attrezzature a pressione inten-
- la dichiarazione di conformità CE/UE e le istruzioni d’uso per le tu-           diamo la rilevazione, attraverso misure strumentali eseguite in continuo
   bazioni fabbricate in conformità alla PED o la documentazione pre-             o a intervalli, dei fenomeni che caratterizzano l’esercizio di attrezza-
   sentata all’atto della denuncia ai sensi dell’art. 16 del D.M. 329/04          ture a pressione al fine di determinarne l’evoluzione. La specifica si
   e verbale di intervento di riqualificazione periodica da parte del             rivolge prevalentemente agli utilizzatori di impianti a pressione, ma
   soggetto preposto,                                                             rappresenta anche un concreto strumento di riferimento per tecnici,
- la documentazione attestante gli eventuali precedenti controlli effet-          progettisti, manutentori ed enti e organismi di controllo e verifica.
   tuati dall’utilizzatore,                                                       Fornisce indicazioni e raccomandazioni sull’impiego e la gestione del
- i verbali delle verifiche periodiche e di riqualificazione periodica            processo di monitoraggio in forma non sostitutiva o complementare
   eventualmente già eseguite,                                                    alle eventuali prescrizioni per i controlli e le verifiche previsti dalle di-
- i verbali degli eventuali interventi di riparazione eseguiti;                   sposizioni legislative.
• una “valutazione dello stato di conservazione”, atta a determinare              La specifica tecnica ha la finalità di linea guida per la gestione del pro-
l’idoneità al funzionamento ed il tempo massimo fino alla successiva              cesso di monitoraggio. Propone dunque, suggerimenti per la scelta dei
verifica di integrità, che prevede:                                               sensori, indica criteri sulle incertezze di misura, considerazioni su pre-
- un’analisi preliminare dei meccanismi di danno noti e prevedibili,              cauzioni ed accortezze, criteri per l’archiviazione e l’analisi dei dati. In
   finalizzata all’individuazione dei processi di natura meccanica,               particolare, la scelta dei sensori terrà conto della tipologia di fenome-
   termica e chimica che possono produrre o aver prodotto danneggia-              no fisico-chimico a cui è sottoposta l’attrezzatura a pressione, nei casi
   mento strutturale della tubazione o di suoi componenti tipici,                 in cui lo stesso fenomeno può determinare condizioni di degrado che
- la redazione di un piano dei controlli in cui sono indicati i tratti di         potrebbero influenzare la conduzione in sicurezza. La tecnologia oggi
   tubazione e/o le zone e/o i componenti da sottoporre al controllo              fornisce molteplici proposte di soluzioni innovative che permettono
   di screening e/o di dettaglio, i metodi e le tecniche e l’estensione dei       l’attuazione di un approfondito e specifico processo di monitoraggio. I
   controllo PND ed i criteri di accettabilità;                                   processi di monitoraggio possono essere condotti in forma continua o
• una “verifica tecnica di conservazione” finalizzata ad esprimere                discontinua, con l'ausilio di apposita apparecchiatura elettronica per la
un giudizio dello stato di conservazione della tubazione in funzione              gestione del segnale, in locale o in remoto, anche in forma wireless. In
dell’esercizio previsto per un tempo definito fino alla successiva verifi-        linea generale le indicazioni fornite sono da riferirsi all’impiego di siste-
ca di integrità e contenente un giudizio sui danneggiamenti riscontrati           mi di acquisizione, i quali si interfacciano con sistemi di trasmissione e
e la loro eventuale origine, sulle dimensioni dei danneggiamenti e                analisi dei dati.
delle discontinuità rilevati e sulla eventuale evoluzione nel tempo,              L'elaborazione dei dati permette di esaminare andamenti e velocità
sull’accettabilità dei difetti ed i limiti ammessi ed una valutazione             dei fenomeni e pertanto formulare valutazioni a breve, medio e lungo
sull’evoluzione dei danneggiamenti e delle discontinuità per il tempo             periodo.
definito fino alla successiva verifica di integrità;                              In particolare vengono presi in esame i parametri di tipo fisico-chimico
• la redazione di un “rapporto della valutazione e verifica” da parte             da monitorare, come per esempio i seguenti: temperatura, pressione,
del verificatore in cui saranno riportati i dati identificativi e le caratte-     vibrazioni, pH e conducibilità. In appendice alla specifica sono inoltre
ristiche della tubazione, l’elenco e gli esiti dell’esame della documenta-        forniti suggerimenti per la progettazione di un sistema di monitorag-
zione esaminata preliminarmente, le eventuali prescrizioni contenute              gio, indicando gli aspetti da approfondire come ad esempio: i para-
nei verbali e nei rapporti di controllo precedenti, i risultati dell’analisi      metri da misurare, la selezione e scelta dei trasduttori, la scelta delle
preliminare, le eventuali prove effettuate, la descrizione dei danneg-            posizioni e delle modalità di posa dei trasduttori, i criteri per la trasmis-
giamenti e delle discontinuità rilevati a seguito dell’esecuzione del pia-        sione dei dati, la strumentazione per il condizionamento dei segnali,
no dei controlli, i risultati della verifica tecnica, le eventuali prescrizioni   l’interfaccia per l’elaborazione e l’archiviazione dei dati.
di esercizio da osservare entro la successiva verifica di integrità e la          Riassumendo, la specifica tecnica fornisce indicazioni in merito alle
data della successiva verifica di integrità.                                      caratteristiche del sistema di monitoraggio dei parametri fisico-chimici
                                                                                  correlati ed influenti nell’esercizio delle attrezzature a pressione. In par-
Giuseppe Sferruzza – Coordinatore del CT 223/GL 03                                ticolare indica, in riferimento ai meccanismi di danno potenzialmente
“Esercizio e verifiche attrezzature/insiemi a pressione”                          attivi sulle attrezzature: i possibili parametri oggetto di monitoraggio,
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