Analisi dell'offerta nel settore del cicloturismo in Ticino - Confronto tramite analisi benchmark Rubens Bertogliati Economia aziendale
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Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino Confronto tramite analisi benchmark Studente/essa Rubens Bertogliati Corso di laurea Economia aziendale Tipo di documento Tesi di Bachelor Luogo e data di consegna Manno, 16.9.2021
Titolo: Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino Confronto tramite analisi benchmark Autore: Rubens Bertogliati Relatore: Prof. Stefano Scagnolari Tesi di Bachelor in Economia aziendale Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale Manno, 16.9.2021 “L’autore è l’unico responsabile di quanto contenuto nel lavoro” Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Un grazie speciale ad Alessia, la persona che più di tutte è stata capace di capirmi e di sostenermi nei momenti decisivi di questo percorso di studi. Se ho avuto il coraggio di sperimentare nuove idee, di mettermi in gioco e di capire che, in fondo, gli ostacoli esistono per essere superati, il merito è soprattutto suo. Grazie ai miei genitori per avermi sempre supportato, per i loro saggi consigli e la loro capacità di ascoltarmi, per essere sempre stati al mio fianco. Senza di loro non avrei potuto raggiungere questo traguardo. Ringrazio il mio relatore Prof. Stefano Scagnolari, per le idee, le preziose indicazioni e il sostegno nell’elaborazione di questa Tesi. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Abstract Il Ticino ha un territorio variegato, composto da laghi, montagne, valli e colline che è sempre stato adatto alla pratica della bicicletta, principalmente su strada, dall’epoca degli esordi di questo mezzo di locomozione fino agli anni 1990, quando si è affiancata la pratica della mountain bike. Oggi con l’avvento delle nuove mountain bike sempre più tecnologiche e performanti e delle biciclette elettriche il territorio ticinese è diventato nuovamente una destinazione privilegiata tra gli amanti della bicicletta. Le vendite di biciclette in Svizzera ed Europa durante il 2020 hanno visto un aumento importante e le statistiche confermano che l’utilizzo principale di questo mezzo di trasporto è ancora durante il tempo libero e il turismo. Il Ticino ha visto aumentare gli arrivi dei turisti legati al mondo delle due ruote. Questa Tesi vuole investigare in che misura il cicloturismo e la bicicletta contribuiscono all’offerta turistica ticinese. Per poter giungere ad una risposta ragionata si sono analizzate le statistiche presenti nella letteratura e i dati raccolti tramite interviste ai responsabili nel settore del turismo ticinese. Si sono confrontati, tramite analisi benchmark, questi dati con i dati di due regioni definite di eccellenza dagli stessi responsabili del turismo ticinese (Garda Trentino e Arosa Lenzerheide). In seguito, gli esiti delle interviste sono stati sintetizzati in un’analisi SWOT (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce) del settore cicloturistico in Ticino. Infine, si è proceduto alla discussione dei risultati ottenuti e la formulazione di obiettivi futuri e punti da migliorare. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
Indice 1. Introduzione 1 2. Domanda di ricerca e obiettivi 2 3. Focalizzazione del tema ed analisi della letteratura 3 3.1. Sintesi letteratura sul turismo in bicicletta 3 3.2. Le statistiche del settore bicicletta in Svizzera ed Europa 5 3.3. Definizione del settore cicloturismo in Ticino 9 4. Metodologia e raccolta dati 15 4.1. Descrizione metodologia e analisi benchmark 15 4.2. Raccolta dati in altre regioni turistiche ed in Ticino. 19 4.3 Analisi benchmark cicloturismo 21 Plan 21 Do 22 Check 24 Act 39 5. Analisi e discussione dei dati 41 5.1. Analisi SWOT relativa alle interviste effettuate 41 5.2. Discussione dell’analisi 42 6. Discussione dei risultati 44 6.1. Discussione sul tema turismo in bicicletta in Ticino 44 6.2. Analisi critica e possibili obiettivi futuri 46 7. Conclusioni 48 Bibliografia 51 8. Allegati 55 Allegato 1 statistiche complete di vendita biciclette in Svizzera 2020 (Velosuisse, 2020) 55 Allegato 2 visite pagina web Ticino Turismo escursioni su due ruote 56 Allegato 3 criteri per ricevere la certificazione Bike Hotel (Hotellerie Suisse, 2021) 57 Allegato 4 domande per responsabili degli enti turistici 62 Indice delle figure 63 Indice delle tabelle 64 Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
1 1. Introduzione Nell’aprile 1815 il vulcano Tambora eruttò in Indonesia portando immediata devastazione nelle zone circostanti sollevando un’enorme quantità di ceneri e polveri nell’aria che causarono un minore irraggiamento solare in tutto il pianeta. L’anno seguente, il 1816, è denominato da molti l’anno senza estate (Brönnimann & Krämer, 2016), forse l’ultima grande crisi di sopravvivenza del mondo occidentale. Questa crisi internazionale ha causato la morte di molte persone e molto bestiame che non si riuscì a nutrire a causa della mancanza di raccolti sufficienti. Tra le vittime principali tra il bestiame troviamo il mezzo di locomozione per eccellenza dell’epoca, il cavallo. Questo fatto tragico ha contribuito all’invenzione, e relativo successo, della prima bicicletta rudimentale, la Draisina. Le innovazioni presenti su questa bicicletta erano soprattutto lo sterzo mobile e i mozzi delle ruote che permettevano una velocità superiore a quella percorribile a piedi (Penn, 2010). Oggi ci troviamo di fronte ad una situazione molto vicina a quella del 1816. La bicicletta sta godendo di una nuova vita, grazie a innovazioni tecniche e ad una segmentazione molto accentuata del settore che va a soddisfare ogni tipo di utilizzatore finale. La recente pandemia, le emergenze ambientali e la presa di coscienza dei cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno stimolato la vendita e il relativo utilizzo di ogni tipo di bicicletta (Ramdani, 2020). Il mercato delle biciclette e delle offerte per l’utilizzatore di questo mezzo di trasporto deve adattarsi a questo andamento positivo ancora in atto. In Svizzera nel 2020 sono state vendute 501’828 biciclette con un aumento rispetto all’anno precedente del 38% (Velosuisse, 2020). L’offerta per il cicloturista in Europa è aumentata già negli anni precedenti la recente pandemia, e potrebbe diventare cruciale per le regioni turistiche offrire all’utilizzatore finale un ventaglio di proposte ampio e ben concepito che possa attirare il più possibile gli appassionati di questo mezzo di locomozione. In questa Tesi di bachelor si intende analizzare l’offerta cicloturistica in Ticino, in particolare si vogliono raccogliere dati tangibili qualitativi e quantitativi in modo da poter confrontare il Ticino con altre regioni turistiche di eccellenza in Europa. Uno dei motti principali dell’ente cantonale Ticino Turismo è sempre stato “Ticino-Terra di Ciclismo” (Ticino Turismo, 2021). Il Ticino ha una forte passione radicata per lo sport delle due ruote. La Svizzera e la vicina Italia hanno trasmesso al Ticino questa propensione per la pratica del ciclismo a tutti i livelli. Nel periodo dopo i mondiali di ciclismo di Lugano nel 1996 (Pro Velo Ticino, 2021) si è cercato di colmare il divario a livello di percorsi ciclabili che vedeva il Ticino, vista la sua morfologia e le sue caratteristiche di urbanizzazione, meno dotato rispetto ad altri Cantoni ed aree europee. Da sempre la bicicletta è tra i mezzi di trasporto e di svago preferiti per i ticinesi. L’avvento delle biciclette elettriche sempre più avanzate che hanno a disposizione motori più performanti e batterie di maggiore durata permettono di avvicinare alla pratica del ciclismo una moltitudine di persone che possono godere delle uscite in bicicletta anche senza avere una grande condizione fisica. Questa nuova forma di pratica del ciclismo ha allargato gli orizzonti delle offerte dedicate al mondo della bici ma ha altresì creato tutta una nuova serie di problematiche relative alla sicurezza e incolumità degli utilizzatori finali sui percorsi condivisi, siano essi ciclisti o escursionisti (Pro Velo Ticino, 2021). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
2 Oggi il Ticino è confrontato con molte sfide a livello di pianificazione territoriale, pianificazione alberghiera e di struttura in modo da rendere appetibile l’offerta ad un mercato in costante ascesa come quello del cicloturismo. La filosofia molto importante della sostenibilità delle proprie azioni è molto compatibile con l’utilizzo della bicicletta per le proprie vacanze e per il tempo libero. Il turismo in generale sta godendo di una crescita esponenziale grazie a tutta una serie di nuovi paesi che oggi si possono permettere le vacanze (Pop, 2014). Per il Ticino questi aspetti rappresentano una sfida per il futuro e bisognerà riuscire a rendere il nostro territorio appetibile sul mercato dell’offerta cicloturistica europea. Da un lato ci sono i percorsi ciclabili, sia su strada che fuori strada che devono essere adatti a tutti gli usi e non solo per i ciclisti provetti. Dall’altro devono essere presenti le strutture con tutta una serie di servizi adatti alla pratica sportiva e ludica del ciclismo e che possano andare a risolvere le problematiche che un ciclista incontra quando si trova a pernottare in un albergo. In ultima battuta non si possono dimenticare anche tutte le altre strutture turistiche che devono essere adatte alla pratica del ciclismo. Un esempio su tutte sono gli impianti di risalita che oggi sono molto richiesti da chi visita le montagne su due ruote. Il Ticino ha molto da offrire quando si parla di percorsi in montagna e alta montagna, dove la storia della nostra terra si avvicina alla pratica sportiva. 2. Domanda di ricerca e obiettivi Questa Tesi di Bachelor vorrebbe poter rispondere alla domanda di ricerca seguente: in che misura la bicicletta contribuisce all’offerta turistica in Ticino. Per poter rispondere coerentemente a questo quesito si andrà ad analizzare dapprima come viene stimolata la domanda nel settore del cicloturismo in Ticino. Si andrà poi ad analizzare l’aggregazione dell’offerta in base ai prodotti/servizi presenti sul territorio cantonale destinati ai turisti in bicicletta. L’offerta, in base ai dati disponibili, può essere suddivisa nei seguenti punti: 1. I percorsi a disposizione, sia su strada che fuori strada. Si analizzeranno la lunghezza e la quantità dei percorsi a disposizione. 2. Le strutture di alloggio destinate ai ciclisti. Si analizzerà l’offerta in base al numero di strutture presenti rapportati al totale delle strutture. 3. Le altre strutture destinate alle varie attività a misura di bicicletta, quali e quanti impianti di risalita, capanne attrezzate, strutture di bike sharing e altre strutture dedicate alla pratica della bicicletta sia in forma sportiva che in forma ludica. Per poter rispondere in maniera esaustiva alla domanda di ricerca scelta sono fissati i seguenti obiettivi da raggiungere in maniera progressiva: 1. Riuscire a dare una descrizione completa del fenomeno crescente del cicloturismo e dell’utilizzo della bicicletta quale mezzo di locomozione centrale per il tempo libero e per le vacanze in generale. In particolare, l’obiettivo è definire perché il fenomeno del cicloturismo sta crescendo in maniera esponenziale e come le strutture presenti sul territorio si sono progressivamente adattate a questo nuovo tipo di turismo. 2. Procedere all’analisi delle statistiche e dei rapporti degli enti turistici regionali del cantone Ticino. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
3 3. Individuare delle regioni europee che possono essere definite come simili al Ticino, raccoglierne i dati e statistiche chiave per poter poi procedere ad un’analisi benchmark. Si descriveranno i procedimenti utilizzati per stilare un’analisi benchmark valida tenuto conto del tema di base. 4. Scegliere una o più regioni target, definite in base ai dati come virtuose, e si procederà all’analisi benchmark del Ticino in base ai dati ottenuti dalle statistiche ufficiali degli enti turistici, dalle interviste ai responsabili di tali enti e delle strutture chiave per il turismo in bicicletta. 5. Una volta considerati tutti gli aspetti e proceduto all’individuazione delle differenze tra le due regioni si procederà alla discussione dei dati ottenuti con l’obiettivo di mettere in risalto i punti forti ed eventuali criticità. 3. Focalizzazione del tema ed analisi della letteratura 3.1. Sintesi letteratura sul turismo in bicicletta Il settore del turismo in generale è in costante crescita soprattutto grazie a quei paesi che hanno avuto e stanno avendo un forte sviluppo negli ultimi anni e che oggi forniscono alla massa di turisti già presenti un’ulteriore mole di persone disposte a concedersi delle vacanze in linea con quelle sempre richieste dalle popolazioni europee e dei paesi occidentali (Pop, 2014). Pensiamo soprattutto ai paesi denominati BRICS (cioè i paesi in forte crescita economica quali Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Possiamo dunque affermare che la domanda nel settore turistico è in forte ascesa come dimostrano le statistiche e previsioni di sviluppo del settore (Adamo, 2014). Bisogna considerare che con la pandemia sono mutati un po’ i parametri e il turismo interno è cresciuto notevolmente nel 2020 e 2021. Il Ticino, in particolare come meta turistica di prossimità, ne ha beneficiato. In futuro si potrà eventualmente beneficiare della fidelizzazione della clientela svizzera ed europea che ha riscoperto il Ticino. Figura 1. Trend di sviluppo della domanda turistica globale Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
4 Le previsioni della domanda turistica globale saranno in costante ascesa nei prossimi anni, soprattutto quando la situazione sanitaria globale ritornerà alla auspicata normalità. I dati forniti dall’organizzazione mondiale del turismo UNWTO parlano chiaro: nel 1980 sono stati registrati a livello globale 278 milioni di arrivi internazionali nel settore del turismo. Nel 2013 gli arrivi registrati si attestavano ai 1’087 milioni in tutto il mondo. Questi dati fanno ben capire la mole di viaggiatori che annualmente calcano le vie turistiche del pianeta (prima della pandemia Covid-19). Si stima che nel 2030 i turisti provenienti solo dai paesi emergenti sarà oltre il miliardo e che già oggi 1 persona su 11 lavora nel settore del turismo a livello mondiale (Adamo, 2014). Sempre l’UNWTO nel 2013 era già preoccupata dei possibili impatti ambientali di questa probabile evoluzione del settore del turismo e si chiedeva come mitigare gli effetti di un’evoluzione troppo rapida del settore con gravi conseguenze sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (Hall, 2019). I grandi movimenti di persone infatti hanno un impatto importante sul consumo delle materie prime del nostro pianeta e sulla conseguente produzione di residui fossili che contribuiscono ad alimentare i cambiamenti climatici repentini che si vogliono contrastare secondo il modello proposto dalle Nazioni Unite e dall’ UNWTO. Le 4 maggiori strategie di mitigazione indicate dall’UNWTO e dalla comunità internazionale delle Nazioni Unite per il settore turistico sono (Adamo, 2014): 1. Ridurre l’utilizzo di energia: obiettivo che può essere raggiunto, per esempio, inducendo dei cambiamenti nelle abitudini di viaggio del turista (shift modale verso il treno o pullman, dall’uso dell’auto e l’aereo ad esempio); 2. Migliorare l’efficienza: riferito all’impiego di nuove tecnologie che permettono di risparmiare energia riducendone la domanda complessiva; 3. Aumentare l’utilizzo delle energie rinnovabili e delle biomasse: in sostituzione al carbon fossile. 4. Sequestro di CO2 tramite carbon sinks: incoraggiare ripopolazione di foreste o togliere carbonio dall’atmosfera. Il cicloturismo e lo shift modale verso l’utilizzo di mezzi di locomozione sostenibili fa parte del primo obiettivo, forse il più semplice da raggiungere, rispetto agli altri obiettivi, ma che richiede la costanza e l’impegno di tutti per poter migliorare e fare passi importanti in questa direzione. Le innovazioni tecniche fatte nel mondo delle biciclette elettriche stanno rendendo appetibile questo mezzo di locomozione a una vasta fascia di persone (Philipp Schlemmer, 2019). L’uso della bicicletta ha sempre fatto affidamento sulla capacità dell’individuo di sopportare la fatica indotta dall’attività fisica e, soprattutto in paesi con percorsi con molto dislivello altimetrico, l’uso di questo mezzo di locomozione non è sempre stato accessibile a tutti. L’avvento delle biciclette elettriche nelle varie forme messe a disposizione dal mercato ha permesso che si avvicinassero a questa disciplina e attività anche persone non atletiche o avvezze all’attività fisica in generale. Il motore delle bici elettriche, infatti, assiste nella pedalata e aiuta a superare percorsi anche difficili con uno sforzo minore. Il piacere di una gita in bicicletta oggi non è solo ad appannaggio di chi predilige percorsi pianeggianti o di chi è in forma smagliante. Oggi possono ambire a gite panoramiche anche persone alle prime uscite su due ruote. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
5 Nel settore alpino vi è un aumento esponenziale del turismo in mountain bike (Pröbstl-Haider, Lund-Durlacher, Antonschmidt, & Hödl, 2018). La mountain bike ha raggiunto e superato la bicicletta tradizionale nelle vendite (Velosuisse, 2020) e con l’avvento delle mountain bike elettriche molto performanti anche nel settore delle bici da montagna abbiamo un incremento importante di persone che accedono per la prima volta a gite in montagna in bicicletta. Questo crea diverse sfide dal punto di vista dell’offerta turistica. Il paesaggio montano fino a poco tempo fa era appannaggio di amanti della montagna a piedi, oggi la figura del turista in bicicletta in montagna deve poter convivere con il tradizionale turismo pedestre. Molti paesi dell’arco alpino hanno introdotto dei percorsi separati per queste due discipline così da dividere bene gli spazi a disposizione ed evitare discussioni. Il ciclista quando è in montagna ha bisogno di un terreno ideale per la pratica della mountain bike, sia in salita che in discesa. In alcune regioni europee il turismo in montagna in bicicletta ha superato il turismo usuale di montagna. I vari uffici turistici hanno dovuto adattarsi a questa nuova tipologia di turista adeguando le offerte da parte delle strutture presenti sul territorio. In particolare nell’offerta di base per il cicloturista nel settore alpino troviamo noleggi di biciclette adatte, negozi e strutture in grado di offrire riparazioni e pezzi di ricambio, località attrattive, hotel e strutture di alloggio “bike friendly”, accessori per la pulizia dei mezzi meccanici, un’offerta di nutrizione adeguata al ciclista e alla sua attività, mezzi di trasporto, funicolari e funivie attrezzate per la risalita con le biciclette, bike schools che offrano corsi per principianti a intermedi, percorsi segnalati con punti da dove si può godere di scenari particolari (Pröbstl-Haider, Lund-Durlacher, Antonschmidt, & Hödl, 2018). I bike hotel, o tutte le strutture adibite a pernottamento dei ciclisti devono poter offrire un servizio di base molto importante, la sistemazione deve essere adeguata alle esigenze della persona, offrire l’adeguato recupero fisico per poter affrontare la giornata seguente. I pasti devono essere equilibrati, il ciclista richiede che la propria nutrizione sia controllata ed equilibrata. Le strutture devono offrire anche un magazzino dove poter chiudere le biciclette durante la notte e uno spazio dover poter eseguire il lavaggio e la piccola manutenzione. Gli impianti di risalita e la rete di mezzi di trasporto devono offrire la possibilità di trasportare la bicicletta. I percorsi devono essere segnalati, introdotti in mappe specifiche che ne distinguano la complessità sia dal punto di vista fisico che tecnico (discese particolari, tratti impegnativi, eccetera). 3.2. Le statistiche del settore bicicletta in Svizzera ed Europa L’utilizzo della bicicletta sta progressivamente aumentando in tutta Europa come dimostrano le statistiche di vendite europee (European Cyclists' Federation, 2021), le statistiche di vendita svizzere (Velosuisse, 2020) e italiane (ANCMA , 2021). Da una parte c’è il crescente utilizzo giornaliero della bicicletta per scopi lavorativi e dall’altra c’è l’utilizzo della bicicletta per svago, tempo libero e turismo. Le previsioni per i prossimi anni sono positive come confermano le statistiche delle principali associazioni di categoria europee (European Cyclists' Federation, 2021). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
6 Figura 2. Previsioni di vendita di biciclette in Europa Questi dati sono confortanti per il settore del turismo in bicicletta e la crescita del settore è assai probabile e sta già prendendo forma in questi ultimi anni. La pandemia che sta attanagliando il mondo intero da un anno e mezzo ha amplificato e indirettamente promosso l’uso della bicicletta e tutti i mezzi sostenibili di trasporto (Axhausen, 2021). Le restrizioni dei trasporti pubblici, le leggi di distanziamento sociale e il confinamento al proprio domicilio hanno alimentato la voglia della popolazione delle attività all’aria aperta. Il ciclismo, sia praticato per piacere o per competizione, si adatta bene a tutte le nuove restrizioni, è uno sport che può essere fatto tranquillamente in maniera individuale e avvicina le persone ad uno stile di vita sano ed equilibrato. Le statistiche confermano che l’utilizzo della bici come mezzo di trasporto è aumentato e si può parlare di un vero e proprio boom (Axhausen, 2021). Anche l’utilizzo dei vari sistemi di bike sharing e l’avvento di nuovi motori e ampliamento di offerta di e-bike (biciclette elettriche) ha permesso un ulteriore sviluppo dell’utilizzo della bicicletta a tutti i livelli (Marincek & Rérat, 2020). Le e-bike hanno riavvicinato tutta una serie di utilizzatori che avevano deciso di non più uscire in bicicletta a causa dell’elevato sforzo profuso. Figura 3. Percorso del ciclista sul mercato (Marincek & Rérat, 2020) Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
7 Come possiamo vedere dalla figura soprastante l’attività ciclistica è promossa da nuovi acquisti di e-bike anche per persone che avevano accantonato la bicicletta come mezzo prediletto. Le statistiche degli ultimi anni confermano questa tendenza con un aumento molto importante delle vendite di biciclette elettriche in rapporto al numero totale di biciclette vendute in Svizzera. % e-bike sul Anno Biciclette E-bikes Totale tot. 2005 275208 1792 277000 1% 2006 296105 3181 299286 1% 2007 308336 5825 314161 2% 2008 313363 12600 325963 4% 2009 326017 23886 349903 7% 2010 311756 39247 351003 11% 2011 302193 49615 351808 14% 2012 295702 52941 348643 15% 2013 268773 49362 318135 16% 2014 268295 57613 325908 18% 2015 256726 66332 323059 21% 2016 248916 75665 324581 23% 2017 250242 87987 338229 26% 2018 233652 111661 345313 32% 2019 230464 133033 363497 37% 2020 330696 171132 501828 34% Tabella 1 Evoluzione delle vendite di biciclette in Svizzera (Velosuisse, 2020) Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
8 Vendite di biciclette in Svizzera 600000 500000 400000 300000 200000 100000 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Biciclette E-bikes Totale Figura 4 Grafico evoluzione vendite di biciclette in Svizzera (Velosuisse, 2020) Le statistiche generali riguardanti l’anno 2020 (Velosuisse, 2020) nell’allegato 1, ci mostrano come il mercato sia molto segmentato con tutta una serie di nuovi segmenti di modelli di biciclette e biciclette elettriche che fino a pochi anni fa non esistevano. Un esempio su tutti potrebbe essere la bici Gravel e la sua derivazione elettrica. La bici Gravel è una bici che ha la forma di una bicicletta da corsa ma dispone di copertoni più larghi (che si avvicinano a quelli di una mountain bike) per poter affrontare agevolmente dei percorsi stradali ma anche dei sentieri sterrati e da un profilo tecnico esigenti e non praticabili con una bici da strada. Si evince inoltre che le vendite delle biciclette per bambini (mountain bike e stradali non elettriche) sono andate aumentando negli ultimi anni in maniera regolare (Velosuisse, 2020) a significare un aumento delle attività in famiglia con l’uso della bicicletta. Il corretto utilizzo del mezzo meccanico è sempre di più tema discussione quando si parla di attività con i bambini. Andare in bicicletta è una delle attività primarie da imparare nei primi anni di scuola. Molti comuni promuovono l’utilizzo (a partire da una certa età) della bicicletta per questi piccoli spostamenti e sono sempre di più i percorsi dedicati al percorso casa scuola in bicicletta. Dalle statistiche (Velosuisse, 2020) vediamo che la maggioranza di biciclette vendute sono quelle da turismo, o comunque bici che verranno prevalentemente usate per il turismo e tempo libero. Infatti, vediamo un aumento esponenziale delle vendite di mountain bike (elettriche e non), di Gravel, di biciclette da strada e da cross. Tutti questi mezzi vengono utilizzati per la maggior parte per attività ludiche e tempo libero. Il turismo in bicicletta è la prima motivazione dietro l’acquisto di una di queste tipologie di biciclette. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
9 3.3. Definizione del settore cicloturismo in Ticino In Ticino un residente su tre utilizza la bici (Lamprecht, Bürgi, & Stamm, 2021) e in Svizzera in generale le cose vanno anche meglio. In media chi utilizza la bicicletta in Ticino lo fa soprattutto per svago e per turismo (Lupi, Baldi, & Croci, 2021). Negli ultimi anni in Ticino si è osservato un continuo aumento dell’uso della bicicletta, sia a scopo utilitario che di svago. Dal 2013-2014 le postazioni di conteggio sulle piste ciclabili hanno registrato forti aumenti dei transiti (fino al +75%). La tendenza osservata è sostenuta anche dagli investimenti infrastrutturali (già realizzati e previsti), che hanno portato la rete di percorsi ciclabili regionali segnalati e certificati da Svizzera Mobile ad una lunghezza complessiva di 365 km (+85 km rispetto al 2012). La raccolta dei dati sugli spostamenti in bicicletta permette di osservare questa evoluzione e pone le basi necessarie per una pianificazione coerente sia dell’infrastruttura che di misure gestionali e promozionali necessarie al fine di mantenere questo andamento positivo. Il Ticino è terra di ciclismo, questo è uno degli slogan di Ticino Turismo, e sul sito si può trovare la sezione dedicata agli spostamenti su due ruote (Ticino Turismo, 2021). In Ticino si possono contare 37 strutture Bike Hotel, 925 km di percorsi per mountain bike, 140 km di single trail (sentiero stretto adibito per percorso in mountain bike) e 12 impianti di risalita. Per la bici da strada il Ticino vanta oltre 3’000 km di strade, 1’215 km di percorsi segnalati. I dati sono stati consolidati e tengono conto dei percorsi Svizzera Mobile (Svizzera Mobile, 2021), dei percorsi regionali e dei percorsi locali indicati sui vari siti degli enti turistici regionali. Sul sito si segnala inoltre che in Ticino le ore annuali di sole sono 2’170 in media. Le condizioni generali sono propizie alla pratica dello sport: si ha una meteo favorevole, un territorio che è molto eterogeneo, ci sono laghi, fiumi, pianura montagne e colline. L’ufficio della mobilità lenta ha predisposto in Ticino 22 contatori sulle piste e percorsi ciclabili più battute così da potere tenere traccia delle preferenze di spostamento degli utenti in bicicletta. L’iniziativa è stata promossa in un primo tempo da Svizzera Mobile Ticino, fondazione che promuove la mobilità lenta e sostenibile. Le misurazioni, una volta installati un numero sufficiente di contatori, hanno fornito risultati interessanti. In Ticino l’utilizzo della bici, misurato tramite i vari passaggi nei punti chiave designati, è molto grande nel periodo estivo. I dati raccolti affermano che gli spostamenti per svago sono il 76% e gli spostamenti per il lavoro invece sono solo il 13% (Lupi, Baldi, & Croci, 2021). Questo ci fa capire come il turismo in bicicletta sia il motivo principale dello spostamento delle persone con questo mezzo di locomozione. Un obiettivo futuro è la promozione ancora maggiore della mobilità casa-lavoro tramite mezzi di trasposto sostenibili e uno shift modale verso l’utilizzo della bicicletta, tendenza in atto in tutto il mondo. Il turismo in bicicletta e il suo utilizzo per svago sono importantissimi per il Ticino, per questo la promozione delle attività, delle strutture e degli eventi dedicati ai ciclisti viene incentivata dall’Ufficio del turismo cantonale (Ticino Turismo, 2021) . Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
10 In Ticino, come in altre regioni europee simili al Ticino possiamo individuare i benefici della crescita del settore che sono state definite come segue dall’Osservatorio del Turismo dell’Università della Svizzera Italiana (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019): 1. Profilo economico: investimenti nel settore del cicloturismo producono un effetto moltiplicatore per quanto riguarda l’indotto nell’economia locale. I cicloturisti hanno una disponibilità a spendere maggiore rispetto al visitatore di massa (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). I cicloturisti, in generale, preferiscono viaggiare in gruppo e questo crea ancora più ritorno economico. Gli investimenti nel settore possono esser effettuati mantenendo aggiornate le infrastrutture ma soprattutto riutilizzando materiali che erano in disuso così da permettere un perfetto utilizzo degli investimenti in attivo fisso. 2. Profilo salute e benessere: muoversi in bicicletta genera ovvi benefici a livello fisico nonché relativa riduzione di inquinamento acustico e da carbone fossile. 3. Profilo sociale: l’attività turistica in bicicletta crea nuove sinergie che possono creare posti di lavoro nuovi poiché stimola nuove attività produttive complementari e stimola la crescita di opportunità di svago. 4. Profilo dei trasporti: si creano più opportunità di trasporto valide anche per i più giovani a basso costo e accessibili a un’ampia parte di popolazione. In questo modo si può ottenere una riduzione della produzione di carbone fossile in fase di trasporto di persone e salvaguardare così l’ambiente. 5. Profilo valorizzazione aree rurali: il turismo lento favorisce la riscoperta delle zone di campagna e di montagna, soprattutto quelle difficilmente raggiungibili dai mezzi usuali. Il cicloturismo rappresenta uno strumento importante per lanciare nuove possibilità di sviluppo economico e sociale alle zone rurali ignorate dalla domanda turistica classica poiché poco accessibili o lontane dai principali punti di interesse e dalle attrazioni per i visitatori. È dunque basilare per gli attori preposti riuscire a creare una rete di percorsi cicloturistici che permetta di collegare le aree che incontrano maggiori difficoltà a sfruttare i benefici economici e sociali portati dal turismo. Il profilo del cicloturista (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019): Nel rapporto “Il cicloturismo in Ticino: un indagine esplorativa” gli autori hanno eseguito un’analisi qualitativa e non rappresentativa dell’intero fenomeno cicloturistico ticinese e si sono basati su una raccolta dati che coinvolge 25 strutture (su un totale delle 64 interpellate) dislocate su tutto il territorio del Ticino (il 38% nella regione di Lugano, 33% Belinzona e alto Ticino, 25% Lago Maggiore e Valli e 3% Mendrisiotto e Basso Ceresio). Relativamente alla tipologia di alloggio, l’84% appartiene al comparto alberghiero mentre il restante 16% è composto da campeggi, B&B e capanne. Per quanto riguarda il settore alberghiero, il 54% è composto da hotel a tre stelle, il 17% da hotel a 4 stelle mentre le strutture comprese fra 0-2 stelle sono circa il 9%. Infine, tra le strutture intervistate circa il 59% beneficia del marchio Bike Hotel fornito da Hotelleriesuisse. Dai dati gli autori forniscono una visione generale del segmento dei cicloturisti, definendo il profilo del cicloturista in base alle proprie caratteristiche e aspettative. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
11 Le analisi dei dati sui pernottamenti (Figura 5) ci dicono che il 44% dei rispondenti (alloggi e hotel) dichiara che la quota dei cicloturisti presenti è tra il 1 e il 5% dei pernottamenti totali. Mentre il 36% dice che i pernottamenti sono più del 15 %. Figura 5 Quota (%) di pernottamenti di cicloturisti sul totale dei pernottamenti secondo le strutture di accoglienza (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). L’analisi si è poi concentrata sui differenti segmenti dei cicloturisti in Ticino (Figura 6). In media il 27% sono coppie tra i 26 e i 50 anni che viaggiano senza figli. 23% sono gruppi di amici mentre il 17% sono best-agers (individui di oltre 60 anni). Figura 6 Segmentazione dei cicloturisti in Ticino (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). In Ticino l’analisi ha riscontrato una maggiore preferenza per la bici fuori strada (76%) rispetto alla bici da strada (24%) con una ripartizione durante il corso dell’anno soprattutto durante il periodo primaverile-estivo (Figura 7). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
12 Figura 7 Ripartizione media (%) dei pernottamenti durante l'anno (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). In dettaglio il 68% dichiara che la durata media del soggiorno dei cicloturisti è di una notte (due giorni di uscite in bici in Ticino). Per il 28% si attesterebbe intorno alle 3 o 4 notti (weekend lungo). Il 4% invece dichiara che i cicloturisti soggiornano più di 4 notti. Nella stagione estiva il 64% delle strutture dichiara che la durata media del soggiorno è attorno alle 3 o 4 notti. Figura 8 Età dei cicloturisti (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). Le caratteristiche demografiche nell’analisi sono definite come segue. Nella Figura 8 i cicloturisti vengono divisi per età e nella Figura 9 vengono divisi in base alla spesa media giornaliera a persona. In media secondo le strutture il 30% dei cicloturisti sono dei first-timers, cioè turisti che arrivano in Ticino per la prima volta per una vacanza con la bicicletta. Per un altro 30% sono dei repeaters, cioè turisti che ritornano in Ticino dopo un’esperienza passata. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
13 Figura 9 Spesa media giornaliera a persona, comprensiva di alloggio ed extra (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). Inoltre, l’analisi ha determinato che solo il 13% dei cicloturisti arriva in Ticino con la bicicletta. Il resto giunge in Ticino con l’auto o con un altro mezzo (bus, treno). I servizi offerti al cicloturista (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019): L’analisi si è poi concentrata sui servizi offerti dalle strutture ai cicloturisti. Ricordiamo che i servizi sono molto importanti per poter attrarre un numero importante di cicloturisti. Nella Tabella 1 si trovano la percentuale dei servizi erogati nelle strutture intervistate nell’indagine. Tabella 2: servizi erogati ai cicloturisti (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019) Importante da sottolineare è l’aspetto che molte strutture si sono dette disponibili ad offrire i servizi anche al di fuori degli orari usuali in modo da avvicinarsi alla pratica oraria del ciclista. Anche dal punto di vista gastronomico il 52% delle strutture si è detta disponibile ad offrire cibi adatti alla pratica sportiva e fisica del ciclismo. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
14 Definizione di tipologia di cicloturista in Ticino (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019): I cicloturisti pernottanti: tra questi turisti troviamo coppie, famiglie, gruppi di amici che sono in vacanza durante la quale praticano ciclismo (anche tutti i giorni). Sono alla ricerca di percorsi poco trafficati e immersi nella natura. Normalmente questa tipologia di turisti preferisce organizzare da sé il viaggio e la vacanza anche se sono sempre più considerati i tour organizzati con servizi inclusi. I cicloturisti shortbreak: sono turisti alla ricerca dell’esperienza turistica in bicicletta legata al tempo libero. Sono anche residenti che usano la bicicletta per visitare le zone limitrofe e magari andare a partecipare ad eventi nel panorama ciclistico cantonale. Sono anche interessati al noleggio di una specifica bicicletta (esempio più classico una e-bike). Cicloturisti giornalieri: turisti ancora più interessati al noleggio o all’utilizzo giornaliero di una bicicletta (bike sharing) per poter visitare luoghi nelle vicinanze e interessati a percorsi non troppo impegnativi. Il settore del cicloturismo può essere definito come un settore in ascesa, ricco di sfide e opportunità ma non privo di rischi. Gli investimenti pianificati sono importanti e le prospettive sono ottime, soprattutto alla luce di un turismo interno rossocrociato che ha ricominciato a riscoprire il Ticino quale meta preferita per le vacanze estive e le attività outdoor in generale. Le varie tipologie di cicloturisti si adattano perfettamente al territorio ticinese e con un’offerta turistica adeguata i numeri possono diventare veramente importanti nel prossimo futuro. Già oggi molte strutture hanno volto lo sguardo al settore e hanno cominciato ad avvicinarsi ad un mondo che fino a pochi anni fa era loro totalmente sconosciuto. La pratica della bicicletta vuole dire prima di tutto attività fisica e benessere e l’aumento dell’offerta cicloturistica in Ticino può giovare non solo al settore del cicloturismo ma anche a quello delle attività outdoor in generale. Le persone attive sono propense a diversificare le proprie attività e dunque il cicloturista è tra i fruitori più assidui di tutta una serie di attività outdoor anche se non collegate direttamente alla pratica del ciclismo (Y.Wanga, C.K.Chaub, W.Y.Ngb, & T.M.Leungb, 2016). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
15 4. Metodologia e raccolta dati 4.1. Descrizione metodologia e analisi benchmark Il termine benchmarking indica una particolare tecnica di management che ha come obiettivo la ricerca delle migliori prassi aziendali che portano ad una prestazione superiore. L'etimologia della parola viene ricondotta al termine anglofono bench-mark ossia “un segno di un topografo” di una posizione precedentemente determinata, “usato come punto di riferimento, uno standard per misurare o valutare qualcosa” (Camp, Learning from the Best Leads to Superior Performance, 1992). Secondo la letteratura economica il benchmarking nasce negli anni '80. Il processo è stato delineato da Robert Camp, direttore delle operazioni logistiche della “Xerox Corporation”, azienda statunitense che si occupa della produzione di stampanti e di fotocopiatrici. Azienda che è sempre stata molto avanguardista sia sui prodotti che sulle metodologie strategiche dell’azienda stessa. Camp eseguì un confronto di prodotti e di processi operativi delle aziende più importanti appartenenti alla stessa area di mercato. Fu proprio Camp a formulare una delle prime definizioni date sul benchmarking: “Il benchmarking rappresenta il processo continuo di misurazione dei prodotti, servizi, e processi aziendali mediante il confronto con i migliori concorrenti o con le aziende riconosciute come leader nei vari settori di mercato” (Camp, The search for industry best practices that lead to superior performance., 1989). A seguito delle ingenti perdite, seppur forte di innovazioni tecnologiche importanti, negli anni ‘70 la Xerox si trova di fronte a concorrenti più abili e forti. Da qui il bisogno di avvalersi di un metodo diverso per analizzare la concorrenza. Negli anni '80, dopo il successo ottenuto dalla Xerox il processo iniziò ad essere adottato da molte altre aziende interessate al miglioramento delle proprie prestazioni e al controllo della qualità. La Xerox ha dunque per prima reso istituzionale il benchmarking come strumento di management ritenuto oggi fondamentale per mettere a confronto più funzioni di una realtà economico-aziendale con le analoghe funzioni di altre imprese o soggetti che si dimostrano “i migliori” in un determinato settore oppure nello svolgimento di una determinata prassi aziendale o processo. Il confronto continuo con le aziende leader permette di migliorare le proprie performance adattando le pratiche osservate alla propria struttura. Lo studioso Robert C. Camp, a cui è attribuita lo sviluppo della pratica del banchmarking, definisce questa metodologia come segue: 1. Identificazione di problemi o di opportunità 2. Confronto delle proprie performance con quelle delle aziende migliori 3. Ricerca delle Best Practice che consentono prestazioni di livello superiore 4. Pianificazione e realizzazione di miglioramenti e trasformazioni organizzative nella propria azienda. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
16 Il benchmarking non è solo un’analisi della concorrenza o un’indagine delle funzioni aziendali esterne ma è un processo che serve ad individuare quali processi e attività garantiscono efficacia e superiorità rispetto ai concorrenti e quali invece hanno bisogno di misure correttive. (Scozzese, 2005). Il benchmarking individua gli elementi che devono essere rispettati affiché l’analisi di benchmarking sia valida. Il primo elemento è il confronto con le aziende o realtà, appartenenti allo stesso settore o ramo di attività, che riescono ad ottenere risultati eccellenti in specifici aspetti della gestione aziendale. L’indagine non è limitata alla concorrenza diretta ma coinvolge soggetti economici ritenuti “migliori” o “i migliori” nel loro specifico ramo, indipendentemente dal settore in cui operano (Scozzese, 2005). Il campo di applicazione è molto vasto, il benchmarking può essere applicato ai prodotti, all’intero settore come risultato di vari processi, a prassi operative, procedure di supporto e processi che consentono di avvicinare e rendere soddisfatto il cliente. Il benchmarking, inteso come confronto costruttivo, necessita che le best-practice vengano capite e comprese, e adattate alla realtà operativa di riferimento. Non comporta una sostituzione o una copia delle migliori best-practice ma prevede una progressiva assimilazione nelle proprie operazioni di pratiche già sperimentate con successo in altre realtà. L’applicazione della metodologia deve essere chiara e strutturata, ma anche lasciare spazio all’elasticità e alla flessibilità perché l’apprendimento progressivo porta necessariamente ad un cambiamento culturale all’interno dell’azienda. Tutto ciò conduce a una revisione critica delle prestazioni e consente di non ripetere gli errori commessi nel passato, ma rivederli, abbandonarli oppure migliorare quelle determinate attività utilizzate finora. Il cambiamento viene visto come leva competitiva ma richiede anche il coinvolgimento di tutte le risorse umane e una formazione continua del personale. Il benchmarking aiuta a definire obiettivi quantitativi/qualitativi realmente raggiungibili. Grazie al miglioramento di prassi aziendali. Il benchmarking ha costituito un importante cambiamento nel’analisi competitiva perché propone un modello dove la collaborazione sta al centro dell’analisi e fissa nuovi schemi di cooperazione tra le parti (Scozzese, 2005). Per questa analisi utilizzeremo il modello di benchmarking funzionale e dei processi che implica il confronto con i concorrenti diretti, in questo caso altre regioni turistiche simili dal punto di vista territoriale al Ticino, in precise attività aziendali all’interno di determinate aree funzionali (marketing, customer satisfaction, generazione offerta, gestione risorse umane, ricerca e sviluppo nuove offerte,…). La finalità del benchmarking funzionale è quella di individuare i processi operativi o fasi di processi che dimostrano omogeneità e conformità anche se riferiti ad aziende che non operano direttamente nel settore di riferimanto ma che però hanno raggiunto uno stato di eccellenza nello specifico oggetto di analisi benchmark. Esistono molti modelli operativi di benchmarking che possono essere usati. In generale presentano gli stessi elementi e le stesse fasi di attuazione. Queste fasi sono sovente fornite in un modello. Si noti che anche se il processo è molto strutturato, non dovrebbe aggiungere complessità a un’idea semplice. Si illustra di seguito i vari step del ciclo PDCA (Plan-Do- Check-Act cioè Progettazione-Esecuzione-Controllo-Azione) cosi come descritti da Watson, (1995). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
17 Figura 10. Mia esposizione grafica del modello PDCA (Watson,1995) 1. Plan La costruzione del piano di benchmarking è decisiva per l’intero progetto. Questa fase comporta l’identificazione dei processi o prassi sottoposte a benchmarking. Un suggerimento potrebbe arrivare dalla missione della realtà aziendale che raccoglie gli intenti più importanti. La selezione di tali processi deve essere eseguita, identificando i prodotti servizi dell’azienda e paragonarli con i processi esistenti nell’azienda sotto analisi. Vitale è tener in considerazione le aspettative del cliente che devono essere identificate per definire i fattori critici di successo per poter eseguire correttamente il benchmark. 2. Do Per procedere al benchmarking dobbiamo collezionare i dati e informazioni sulle best- practice delle realtà definite come virtuose e valutarne le performance. La raccolta dei dati e informazioni prevede due tipi di ricerca: La ricerca di dati secondari, condotta su fonti indirette (studi di settore, pubblicazioni su riviste di settore ed economiche, ricerche e statistiche di associazioni di categoria, enti di ricerca). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
18 La ricerca di dati primari si avvale invece di strumenti diretti come l’intervista, l’inchiesta tramite formulario, incontri diretti volti a raccogliere informazioni sul campo. Precedentemente dobbiamo identificare i processi, prassi prodotti e servizi chiave da confrontare. Questo passo è importante per capire quali sono i miglioramenti possibili. Sono importanti visite sul posto e interviste per poter raccogliere informazioni precise e dettagliate e toccare con mano la realtà aziendale. 3. Check L’analisi dei dati per ricercare le differenze tra la propria realtà e le realtà definite virtuose per i processi, prassi scelte per il confronto. Questa fase ci permette l’identificazione dei divari di performance e le loro possibili cause. 4. Act Una volta raccolte e analizzate le informazioni bisogna passare all’azione, cioè determinare quali sono i passi da eseguire per arrivare ad eseguire la best practice messa in atto dagli altri. Non solo determinare i passi da eseguire, ma bisogna riuscire ad iniziare e avviare il percorso di miglioramento implementando le modifiche decise dopo il processo di benchmark. Figura 11. Il processo di benchmark (Bateman, 1989). Molte aziende hanno propri metodi di benchmarking. In ogni caso i principali passi da seguire sono i seguenti: in prima istanza bisogna misurare le performance di aziende leader e best in class in variabili critiche di performance quali costi, produttività o qualità. Secondariamente bisogna determinare come i livelli di top performance sono raggiunti e terzo usare le informazioni per sviluppare un piano per il miglioramento aziendale (Bateman, 1989). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
19 4.2. Raccolta dati in altre regioni turistiche ed in Ticino. Per eseguire una corretta analisi benchmark è ora indispensabile individuare quali prassi, quali processi sono chiave nel settore turistico legato al cicloturismo. Una volta individuate tali prassi è importantissimo poter definire quali sono le regioni turistiche virtuose nell’offerta cicloturistica in Europa in base alle best practice di tali passi/processi. Si è deciso, per concentrare l’analisi su dati affidabili e concreti, di confrontare il Ticino e la propria offerta cicloturistica con una sola regione in Europa dalla morfologia e dalle peculiarità simili al Ticino, in particolare un territorio montuoso con fondivalle pianeggianti, città di dimensioni adeguate e prossimità con attrazioni turistiche simili quali laghi e montagne. In seguito, si è deciso di confrontare il Ticino anche con un’altra regione in Svizzera così da disporre di dati di confronto anche dall’interno del territorio nazionale. In Europa una regione definita come virtuosa nell’offerta cicloturistica e molto simile al Ticino come conformazione territoriale è identificata nell’alto Garda Trentino. Secondo il recente comunicato di Legambiente Italia (Legambiente, 2020) il Trentino è la regione in Italia più ricettiva nel campo del cicloturismo (30% del totale dei pernottamenti). Sempre secondo Legambiente il Trentino da solo vanta 16 milioni di pernottamenti totali (con 73 euro di spesa giornaliera pro-capite) che sono pari al 15% del totale nazionale dei pernottamenti riconducibili al cicloturismo. Tutto ciò si traduce in 1,1 miliardi di euro di spesa cicloturistica complessiva annua. Considerato che la Regione vanta 3’256 km di percorsi cicloturistici, l’impatto economico generato dal cicloturismo è di circa 338 mila euro per km di ciclabile. Il Trentino Alto Garda, porzione del Trentino che confina con il lago di Garda, è una delle regioni italiane di eccellenza nel settore del turismo in generale. Il territorio è posizionato in maniera strategica sull’asse nord-sud ed è centrale rispetto all’Europa che lo rende facilmente raggiungibile da diversi paesi europei. L’attrattività dei turisti è confermata anche da diversi indicatori (Drago & Gesuele, 2013) che confermano il fatto che tutta la regione è all’avanguardia in ogni settore del turismo. In particolare, sono da nominare quali eccellenze assolute l’accoglienza nelle strutture alberghiere e l’attrattività di un territorio molto variegato che spazia dalle stazioni sciistiche alle rive del più grande lago d’Italia. Il Trentino è una regione incastonata nelle Dolomiti e una lingua del suo territorio confina con il grande lago di Garda che nella sua estensione nord assomiglia molto ai laghi Ticinesi. Un grande fiume, l’Adige, attraversa l’intera regione creando valli a V a nord e valli più aperte (definite ad U) a sud. Questa conformazione è vicinissima a quello che troviamo nella regione di Bellinzona e Tre Valli. Per eseguire il confronto in modo ancora più adeguato si è deciso di esplorare e identificare un’altra regione in Svizzera dove il cicloturismo è già oggi ben radicato e implementato, sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista dei numeri di presenze e pernottamenti in loco. Questa regione virtuosa in Svizzera è il Cantone Grigioni (nel suo comparto di Arosa- Lenzerheide), anch’esso molto simile al Ticino, ancorché con una connotazione ancor più alpina e dunque più marcatamente proiettata verso tutti i tipi di attività outdoor sia invernali che estive. Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
20 Nella regione Arosa-Lenzerheide è stato creato il Bike Kingdom Park. Un parco dedicato alla pratica della bicicletta e della mountain bike in particolare. I numeri di questo parco sono importanti: unisce sei regioni alpine con i relativi percorsi e servizi. In totale nella regione si trovano più di 30 percorsi dedicati alla bicicletta adatti a tutti i livelli per un totale di più di 1’000 km. Ci sono ben 11 impianti di risalita idonei al trasporto della bicicletta e che portano direttamente nei punti nevralgici del parco da dove si possono scegliere i percorsi migliori adatti ad ogni tipo di esigenza. Nella regione sono elencate in totale 18 strutture alberghiere definite come bike hotel che spaziano dalla categoria base alla categoria 5 stelle. Sul posto vengono organizzati 16 eventi annuali dedicati alla bicicletta su scala regionale, nazionale ed internazionale come la prova di coppa del mondo di mountain bike di Lenzerheide, divenuta una classica del mondo MTB che attira campioni da tutto il globo. La raccolta di dati in Ticino è avvenuta analizzando le fonti secondarie presenti ed eseguendo interviste ai responsabili degli enti turistici regionali e cantonali, a responsabili di altri attori interessati nel settore (bike hotel, sentieri). Alcune organizzazioni turistiche regionali hanno demandato le risposte a Ticino Turismo che si occupa della raccolta dati e statistiche per tutte le quattro organizzazioni turistiche regionali. Quali fonti secondarie sono stati presi in considerazione i dati presenti sui siti web e comunicazioni ufficiali delle regionali turistiche, è stata analizzata la letteratura presente sui canali ufficiali, in particolare il rapporto sulla mobilità ciclabile del cantone Ticino (Lupi, Baldi, & Croci, 2021) e il rapporto molto completo ed esaustivo sul cicloturismo dell’Osservatorio del Turismo dell’Università della Svizzera Italiana (Pellegrini, Curtale, Scagnolari, & Sarman, 2019). I dati sono relativi rispettivamente agli anni 2020 e 2019, dunque abbastanza recenti anche se non tengono in conto delle variazioni dovute alla recente pandemia. Nei dati secondari bisogna tenere presente che essi sono in continua evoluzione visto il grande interesse verso tutto il settore della mobilità ciclistica. Le fonti primarie sono stati gli enti turistici regionale di Bellinzona e Valli, Locarnese e Valli e l’ente turistico cantonale Ticino Turismo. Gli enti turistici di Lugano e Mendrisio hanno rimandato alle risposte fornite dall’ente cantonale. Per l’ente turistico di Bellinzona e Valli è stato intervistato il vicedirettore Fabrizio Barudoni, per l’ente turistico di Locarno e Valli è stato intervistato Mariano Berri, project manager outdoor. Inoltre, è stato intervistato il direttore di uno dei primi bike hotel in Ticino, Federico Haas direttore dell’hotel Delfino a Lugano. Nel processo di raccolta di dati sono stati intervistati anche gruppi di ciclisti amatoriali che hanno percorso la Svizzera in sella alla propria bicicletta da strada. Si sono raccolti dati anche da gruppi di ciclisti in mountain bike. Tutti gli intervistati hanno dimostrato la propria disponibilità a rispondere e dare le proprie opinioni su un settore unanimemente definito come interessante ad attrattivo in prospettiva presente e futura. Per poter comprendere meglio le prassi in fase di creazione, manutenzione e salvaguardia dei percorsi dedicatati alla mountain bike è stata eseguita un’intervista a Mauro Regusci, responsabile del centro di competenza mountain bike di Ticino Sentieri. L’intervista ha seguito un percorso differente rispetto alle altre poiché sono stati affrontati soprattutto temi riguardanti l’iter burocratico per istituire un percorso MTB e le varie problematiche relative alla sicurezza e alla convivenza sui sentieri di montagna dei vari utilizzatori (Sentieri, 2020). Analisi dell’offerta nel settore del cicloturismo in Ticino
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