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DRonEziNe La prima rivista italiana sui droni numero 1 - settembre ottobre 2013 Riprese video TUTTI I SEGRETI DEL GIMBAL BRUSHLESS Tecnica guerra lavoro Taranis, la radio open source Piaggio Hammerhead la NascitaDRonEziNe -1 di un’industria
Il cielo non è più un limite, ma un nuovo punto di vista. bramor-i Autonomous Unmanned Aerial Vehicle APPLICAZIONI TIPICHE: • SORVEGLIANZA E SICUREZZA; • ISPEZIONE DI IMPIANTI ENERGETICI; PROFESSIONALITÀ • AGRICOLTURA DI PRECISIONE; DESIGN • ORTOFOTOGRAFIA; • MAPPATURA 3D; ELEGANZA • TERMOGRAFIA DI EDIFICI; • PREVENZIONE DEGLI INCENDI; CONVENIENZA • LOTTA AL BRACCONAGGIO; • LOTTA ALL’ABUSIVISMO EDILIZIO; BELLEZZA • RIPRESE AEREE; • RILIEVI ARCHEOLOGICI; PERFORMANCE • VULCANOLOGIA/GEOLOGIA; • MONITORAGGIO DEL TRAFFICO; PER MAGGIORI INFORMAZIONI W W W . E U R O L I N K S Y S T E M S . C O M DRonEziNe - 2 Da 20 anni, la giusta soluzione per qualsiasi esigenza dal mondo dei droni.
sommario Rubriche 04 Editoriale 05 Associazioni 06 I droni dei lettori 07 Mappamondo 35 Clic 36 Contro editoriale Lavoro 08 Nascita di un’industria 08 Applicazioni 12 Giornalisti volanti 16 Il tuttala cartografo Recensione 19 DJI Phantom, il quadricottero per tutti 20 FrSKY Taranis, RC open source 26 Nilox Mini action cam 36 Tecnica 28 Gimbal brushless, la rivoluzione 32 Facciamo un quad: la lista della spesa Militari 36 Piaggio Hammerhead Terza Pagina 28 39 La guerra dei droni, un eBook gratuito DRonEziNe - 3
editoriale di Stefano Orsi Prima di volare accendiamo il cervello p ochi giorni fa, un drone da 8 e testata per poter essere usata in chili, attrezzato per le riprese condizioni pericolose come per aeree, è caduto in Spagna sopra esempio il volo sopra a persone o la folla ferendo diverse persone tra le centri abitati. quali anche bambini. Troppi operatori improvvisati, Il multirotore stava riprendendo un sull’onda dell’urgenza di inventarsi una evento presso la Sagrada Familia e professione in tempi di crisi, credono per motivi ancora ignoti ha perso di poter svolgere attività professionali improvvisamente quota cascando solo perché hanno comprato un drone, rovinosamente sul pubblico. lo hanno pagato diverse migliaia di Qualche mese addietro un euro e magari lo hanno visto rimanere avvenimento simile è accaduto negli immobile a mezz’aria controllato dal Stati Uniti durante un rodeo. Stessa gps. E invece, come in tutte le attività dinamica: un drone che fa una bella umane, non bisogna credere che la ripresa passando sopra agli spalti tecnologia sia infallibile. gremiti di gente e improvvisamente perde il controllo e precipita sul E soprattutto è necessaria una certa pubblico ignaro. Diversi feriti anche in dose di esperienza prima di potersi quella occasione. considerare novelli Quentin Tarantino o il prossimo vincitore del premio Non saremo certo noi a condannare Pulizer, e iniziare a produrre materiale l’utilizzo dei droni per riprese video televisivo o giornalistico. fotografiche o in ambito giornalistico, Noi crediamo che le applicazioni per ma bisogna considerare che un’elica i droni civili siano in continua rotta, un motore mal funzionante o e inarrestabile espansione e un guasto elettrico possono sempre creeranno nuovi posti di lavoro a succedere. Chi non ci pensa non ha tutti i livelli. ancora l’esperienza necessaria per portare in volo autonomo o semi Ma crediamo fermamente anche che, autonomo un drone. indipendentemente dalle decisioni dell’Enac attese per fine anno (con Cadono gli aerei civili con passeggeri a le relative qualificazioni per i piloti bordo, cadono gli ultraleggeri, cadono e certificazioni per i mezzi), sia le mongolfiere e cadono anche i nostri necessario per prima cosa rispettare droni. la fondamentale regola di sicurezza: Purtroppo l’attuale tecnologia non accendere il cervello prima di andare è ancora sufficientemente matura in volo con un drone. DRonEziNe - 4
associazioni uniti verso la regolamentazione I n In Italia la filiera dei droni è appena questo nascente settore industriale dalla nata e già ha una sua associazione: semiclandestinità in cui è adesso per Assorpas, l’associazione italiana dei mancanza di regole chiare e specifiche». light Rpas, Remotely Piloted Aircraft Systems, piccoli sistemi aeromobili a Regole che dovranno avere al primo Stefano Russo pilotaggio remoto. posto la sicurezza, giusto? «Certo, e noi abbiamo già una serie Vice presidente e tesoriere I piccoli droni tascabili sono diventati di prescrizioni sia di comportamento di Assorpas presto una realtà produttiva fatta sia tecniche, inoltre sono allo studio di riprese aeree, documentari, sistemi sempre più avanzati per rendere missioni in appoggio all’agricoltura di sicuro il volo e inoffensivo l’atterraggio. precisione, campagne scientifiche e di E non dimentichiamoci che i droni, monitoraggio del territorio. oltre a essere sicuri, hanno anche un Un mondo dinamico, pieno di bassissimo impatto sull’ambiente: entusiasmo che cresce nonostante la quando sono state realizzate le riprese crisi, ma anche in un vuoto per un documentario sul relitto della normativo preoccupante, che potrebbe Costa Concordia, inizialmente i mettere a serio rischio lo sviluppo stesso droni erano visti come marziani, poi del settore. tutti hanno apprezzato il fatto che la propulsione elettrica non inquina e che «È stata l’esigenza di avere una voce sono silenziosissimi: non solo costano unica nei confronti dell’Enac, l’ente infinitamente meno dell’intervento di nazionale di controllo delle attività un elicottero, ma possono avvicinarsi aeronautiche, a spingerci a creare al soggetto della ripresa, senza creare un’associazione che riunisse tutta la disturbo all’ambiente e alle attività filiera dei droni: piloti professionisti, umane». costruttori, progettisti, utenti» ci dice Stefano Russo, uno dei fondatori dell’associazione. «per avere una voce unica «L’Enac sta in questi giorni studiando un regolamento definitivo per l’uso nei confronti dell’Enac professionale di questi mezzi aerei, abbiamo creato ed era letteralmente bombardata dalle domande di tanti imprenditori e un’associazione che riunisce professionisti, soprattutto cameraman tutta la filiera dei droni» e fotografi. Di conseguenza si è arrivati ad avere un interlocutore unico, con cui discutere della normativa che farà uscire DRonEziNe - 5
i droni dei lettori Finito il volo, il quadricottero si ripiega e sta tutto nella cassettina che gli fa da frame Un inquietante insettoide di Alessandro Li Mandri Il concerto romano di Bruce Springsteen ripreso dal multicottero di Giuseppe Foderaro DRonEziNe - 6
Mappamondo La mappa delle startup innovative americane che sviluppano droni civili (fonte: Deloitte GovLab) Dove colpiscono i droni militari americani (fonte: Mantas Jasinevicius su dati di Dronestream) I Paesi che utilizzano droni militari: in giallo droni disarmati, in rosso droni armati (fonte: Congressional Budget Office, Government Accuntability Office, International Institute of Strategic Studies, Natural Earth) DRonEziNe - 7
primi passi DI UN’industria la Movo non fa eccezione: molto dimagrita nell’organico, da Tra artigianato e modellismo, tra qualche anno si è trasferita dalla sede storica in via princi- sperimentazione e tradizione, anche pessa Clotilde, in centro a Milano, alla periferia dalle parti di Linate: una bella sede moderna e luminosa ma un poco in Italia sta nascendo una filiera difficile da raggiungere per colpa dei continui cantieri sulla dedita alla produzione di droni civili strada Rivoltana. Qui incontriamo Carlo Cobianchi, aeromodellista di fama G razie ai droni Movo, il celebre negozio milanese di modellismo, torna agli antichi fasti: non solo vendita di modelli ma consulenze, expertise e integrazione di e attuale titolare dell’azienda. «Magari questo non scriviamolo, ma i droni sono quello che tiene in piedi oggi la Movo» dice. Ma noi lo scrivia- sistemi per creare droni professionali per usi civili ritaglia- mo eccome, oggi un’azienda che trova una nuova strada per te sulle esigenze di chi li deve usare per lavoro. Un’attività, rinnovarsi e fare innovazione ci sembra una gran bella noti- quella di costruire aeromobili, che è nel dna dell’azienda: zia, anche se comprendiamo il pudore (e la scaramanzia) di non tutti sanno che Movo ha fatto anche un aereo vero, parlare anche delle difficoltà, che in questi anni complicati l’FM1 Passero del 1947. La crisi colpisce duro un po’ tutti, e toccano un po’ tutti. E quelle no, non fanno notizia. Le mie creature Carlo Cobianchi posa tra i droni che assembla per i clienti della sua Movo DRonEziNe - 8
Lavoro Full Size Movo FM1 passero, un aereo (vero) del 1947 costruito da Movo e progettato nientemeno che da Stelio Frati Ci guardiamo intorno, e tra i tanti modelli non vediamo usato per le riprese aeree durante i primi comizi di Beppe nemmeno un piccolo quadricottero. Grillo agli inizi della sua avventura politica; in questo caso, «Ma dove sono?» Chiedo. «Negli scaffali non li vedo». la sfida era costruire un drone improntato alla massima si- «Vieni in laboratorio» fa lui. «Piccoli multi ora non ne ho». curezza». Lo seguo nel retro e spalanco gli occhi. Carlo previene la mia scontata domanda successiva: «Le Come un gigantesco ragno nero e minaccioso sul tavolo di riprese sono state fatte in piazza Duomo, e sì, l’operatore lavoro troneggia un esacottero da 82 centimetri di diametro, aveva chiesto al comune di Milano tutte le necessarie auto- una bestia che mette una certa soggezione. «Motori panca- rizzazioni». ke ultrapiatti, eliche di carbonio bilanciate a mano in fab- Alla fine alla Movo sei rimasto solo tu… Ce la fai a stare brica coppia per coppia, gimbal brushless» elenca e solleva dietro agli ordini, portando avanti anche il negozio? la capottina del mostro. «E un solo cavetto connesso alla «Grazie all’ ecommerce, tengo aperto al pubblico solo il sa- ricevente, tramite l’s-bus; a me piacciono i cablaggi puliti». bato, e poi il martedì e il venerdì pomeriggio. Il problema E chi ha comperato? E per farne che? vero è trovare collaboratori competenti: io sono nel settore «Un cliente privato. E lo usa per giocare» sorride Carlo. «Ma da molti anni, e costruisco droni esattamente calibrati sulle per lo più, i miei clienti sono professionisti e li usano per esigenze di chi li dovrà usare, cercando sul mercato le com- riprese aeree. Uno dei lavori più particolari che mi sono ponenti più adatte a ogni singolo progetto. Ogni drone è di- stati affidati è stato assemblare un drone per cercare i resti verso dagli altri, perché diversi sono i bisogni di chi lo ope- dell’aereo di Vittorio Missoni, una missione finanziata dalla ra. Preferisco farne pochi, ma su misura. Perché il mercato famiglia Missoni stessa. La sfida era integrare un drone di è pieno di operatori improvvisati, che cercano di piazzare grande autonomia che potesse operare in condizioni diffi- droni commerciali a utenti professionisti, e poi magari spa- cili, e abbastanza piccolo da poter stare una valigetta per es- riscono quando il cliente ha bisogno di consigli o assistenza. sere imbarcato su un’aereo di linea. Ho fatto anche il drone Io più che droni vendo consulenza, esperienza e know how. Il mercato adesso è come quello dei personal computer ne- gli anni ’80; c’è molto fermento, novità che si susse- guono ma anche tanta improvvisazione». Movo non è certo l’unico modellista evoluto che si è reinventato produttore di droni e multicot- teri. Damiano Dalla Longa lavora al progetto di un multicottero professionale: «Vorrei proporre il kit pronto al volo, collaudato. Dopo la vendita ov- viamente darei completa disposizione nei pezzi di ricambio, nell’assistenza software e breve tutorial nell’uso di questi droni». Pulizia Un progetto modulare, dunque? I cablaggi del drone «Sì,vorrei proporre il kit completo di elettronica e da 82 cm di Movo oppure il telaio con elettronica (motori, regolatori, centralina, eliche) personalizzabili nella configu- razione. Che caratteristiche ha il suo drone? «È un esacottero è composto completamente da DRonEziNe - 9
Lavoro parti in fibra di carbonio 3K, con due alternative di misure: di prendere in seria considerazione il settore, nella consape- da 820 mm oppure 1100 mm, in entrambi i casi con bracci volezza che le prospettive commerciali e gli utilizzi pratici da 25 mm». saranno alquanto interessanti. Il momento è maturo per Una macchina impegnativa, dunque. Quanto costerà? l’introduzione di una legislazione chiara e definita. Al mo- Prendendo in considerazione l’esacottero da 820 mm con mento le macchine in circolazione non possono garantire carrello pieghevole (per facilitare il trasporto) Il kit comple- i requisiti minimi di sicurezza che un ente pubblico deve to di tutto viene 3400 Euro. Per tutto intendo un telaio con richiedere per consentirne l’utilizzo in aree sensibili per tubi da 25 mm, centralina di controllo DJI WooKong-M con cui devono essere operati per forza in aree confinate nelle gps (IOS mark III per visualizzare la telemetria su display, quali un malfunzionamento non arrechi danni apprezza- Datalink con 50 Waypoint per il pilotaggio tramite google bili a persone fisiche ed a oggetti. E devono essere operati Maps dal Computer, Led con Bluetooth per il settaggio da personale sufficientemente formato e certificato. Senza della centralina tramite Iphone e Ipad), 6x regolatori 40 A, l’intervento dell’Enac, le regole le devono fare i singoli co- 6x motori T-motor MT2814 770kv, eliche in carbonio 14”, muni, e la loro attuale libertà di scelta sul rilasciare o meno sistema di smorzamento vibrazioni per gimbal ad O-ring, i permessi è molto ampia, con le immaginabili conseguenze Trasmittente Graupner MX20 HoTT 10 canali, 2x LiPo 4s del caso. 5000mAh 16.8 V, Video trasmettitore 5.8 Ghz 500mW per Quanto può valere il mercato dei droni? fpv e Gimbal Brushless per la stabilizzazione di una GoPro. Il fatturato a livello globale entro il 2020 si pensa possa ar- Il drone è personalizzabile, e può essere configurato per 4 rivare a 20 miliardi di dollari all’anno, oggi siamo intorno ai eliche (4 o 8 motori), 6 motori, oppure 8 motori. 2 miliardi. È chiaro che in questa cifra i microdroni hanno Oltre agli hobbisti che diventano artigiani, coi sono già le una fetta piccola in quanto il loro valore economico è mini- prime startup che affrontano in modo strutturato la produ- mo rispetto ad un Predator. Il nostro fatturato al momento zione di piccoli droni civili. Una di queste è Aslatech Dro- è attorno ai 100 mila euro e rimarrà abbastanza stabile su neForge dell’ingegner Andrea Sala, che ci racconta il suo questa cifra per i prossimi due o tre anni. Al momento tutto punto di vista sull’industria nascente dei droni. Sulla quale, il fatturato lo spendiamo in ricerca e sviluppo, in quanto il come sappiamo, pesa la spada di Damocle delle decisioni settore è molto dinamico e ciò che è nuovo oggi diventa vec- che prenderà l’Enac nella regolamentazione del settore. chio tra un anno. Riteniamo ci potranno essere cambiamenti Sala, è preoccupato? non appena le norme Enac entreranno in vigore, in quanto Per nulla. La lettera di accompagnamento della bozza di i permessi di volo richiedono una grossa mole di lavoro sia norma uscita ad inizio anno chiarisce l’intenzione di Enac a livello documentale della tracciabilità della progettazio- ne, che sulla costruzione e 3.400 euro in kit collaudo. Allora le nostre L’esacottero proposto scelte tecniche e proget- da Dalla Longa tuali in merito al calcolo dei telai, la progettazione dei gruppi motore e delle eliche, la progettazione e programmazione dei si- stemi di controllo diven- teranno un punto nodale per istruire le pratiche ed ottenere i permessi. Le regole servono so- prattutto per la sicurez- za. Quanto sono sicuri i droni di oggi? La sicurezza assoluta non si potrà mai ottenere, sono macchine più pe- santi dell’aria e come tali possono sempre cadere. Le attuali categorie aiuta- DRonEziNe - 10
Lavoro no in questa direzione: le macchine di peso inferiore ai 2 Su quale base e come progettate i droni o telai per i droni kg ad esempio sono molto meno pericolose di quelle che e relativi accessori? ne pesano 20... Un primo passo quindi è il corretto dimen- Si parte dalle specifiche di base, ovvero peso, payload, tem- sionamento della macchina in relazione al suo scopo. Altro po di volo, e si segue la normale prassi progettuale delle aspetto che porterà grandi benefici è l’incremento del nu- macchine automatiche e della robotica ovvero: mero e del tipo di sensori che misurino l’assetto e la posi- - Definizione dei carichi zione della macchina. Al momento la ridondanza è minima - Calcolo della motorizzazione e delle eliche e la misura della posizione assoluta non è sempre garantita. - Calcolo strutturale dell’airframe Questo è, a mio parere, uno degli ostacoli maggiori al rag- - Modellazione dei componenti commerciali giungimento di una soglia minima di sicurezza. Si sta lavo- come la macchina fotografica o il payload rando per superare tale limite e ci sono già risultati molto - Modellazione costruttiva confortanti. - Produzione dei particolari custom Perché nessuno ha mai pensato di equipaggiarli con un - Montaggio e collaudo paracadute? Sentite la concorrenza asiatica? L’uso del paracadute balistico è allo studio e ne esistono già Non ci mettiamo in concorrenza, quello che facciamo lo in commercio. Ma ci sono diversi limiti operativi, per esem- facciamo Perché non c’è sul mercato o, se c’è, non soddisfa pio il paracadute ha il limite intrinseco sull’altezza minima le specifiche richieste dal cliente. Se arriva sul mercato un operativa per cui a bassa quota non garantisce un tempo di prodotto di qualità siamo ben felici di utilizzarlo. Poi c’è la intervento sufficientemente rapido. Anche su questo aspet- messa a punto, il produttore asiatico non viene certo a Bo- to di sicurezza passiva la normativa dovrà dare risposte. logna a configurare un sistema! A proposito di limiti operativi, quali sono i limiti mag- Ritiene che il vostro prodotto sia più indicato per giori dei droni di oggi? l’operatore video professionista o che la vostra offerta sia Le batterie sono il punto debole al momento, il loro peso adatta anche al mondo hobbystico? nello sviluppo della macchina è cruciale. Ne esistono già Per forza di cose il nostro cliente è l’operatore professionista di vari tipi e peso, si prevede porteranno grossi vantaggi in quanto l’hobbista si spaventa di fronte al costo di un’ora nell’incremento del payload o nell’incremento del tempo di di progettazione o di messa a punto. In realtà quando an- volo o nella riduzione del peso complessivo della macchina. diamo dal gommista spendiamo ben di più ma non ce ne In merito alla navigazione autonoma noi puntiamo molto accorgiamo... sui sistemi basati sulla visione 3d nel visibile e nell’infraros- so, su cui stiamo sviluppando soluzioni in collaborazione con l’Università di Bologna. Questi dispositivi aumentano la precisione e la sicurezza dei mezzi. Anche i motori posso- no dare grossi vantaggi ma su questi il limite oggi è solo di tipo commerciale e non tarderà ad essere colmato. Chi sono i vostri clienti, e per cosa usano i droni? Principalmente tecnici ed Università. Gli uni per fotogram- metria aerea, gli altri per laboratori di robotica. I droni sono artigianato o industria? Dal nostro punto di vista è artigianato, ci sono realtà indu- striali ma anche esse sottostanno al momento ai nostri stessi limiti. In futuro si vedrà. DRonEziNe - 11
Giornalisti volanti DI MATTEO CAMPINI ciò è al tempo stesso interessante e terrificante». I reporter scoprono la potenza Già, anche terrificante. Perché non ci sono solo vantaggi dei droni per fare informazione. nella diffusione del drone nel giornalismo, ma anche rischi per la privacy e rischi legati alla sicurezza di chi sta a terra. Ma l’autorità aeronautica americana Come hanno scoperto a fine agosto i partecipanti al Virgi- ordina: tutti a terra, non si vola più nia Bull racing, la prima corsa di tori stile Pamplona tenu- tasi vicino a Richmond: i temerari aspiranti toreri avranno «P magari messo in conto l'eventualità di prendersi qualche erché un giornalista dovrebbe voler usare un cornata, ma non quella di prendersi un drone sulla testa, drone?» Si chiede Matt Waite, un vero pionie- come invece è successo a causa del crash sulla folla del re del giornalismo volante, fondatore del Dro- quadricottero di una emittente locale. Secondo lo sceriffo, ne Journalism Lab dell'University of Nebraska già nel lontano 2011. «Innanzitutto, Perché il drone gli da la possibilità di raccontare storie sotto una nuova angolazio- ne» dice. «Il reporter può sfruttare il drone per catturare ampie vedute aeree di una zona colpita da un disastro naturale, e trasmettere al pubbli- co l'impatto emotivo dell'evento. Una cosa che si può benissimo fare con un elicottero, certo, ma un drone costa infinitamente meno, è alla porta- ta di tutti. E dal punto di vista della democrazia, Drone Journalism Lab Matt Waite dell’Università del Nebraska. Sopra, una manifestazione di piazza a Mosca ripresa da uno street journalist DRonEziNe - 12
il drone reporter applicazioni La scuola brucia L’incendio di un college nel Lancastershire ripreso da un drone amatoriale quatto o cinque persone hanno dovuto farsi medicare al tonomia» scherza Waite. pronto soccorso. In America, come in Italia, usare i droni per fare giornali- Però di solito tutto fila liscio: chi ha realizzato le riprese smo è illegale, ma Waite fa buon viso a cattivo gioco: «Sono volanti dei primi comizi di Beppe Grillo in piazza Duomo fermamente convinto che il tempo che passa tra la nascita ha fatto le cose per bene, ha chiesto i dovuti permessi di di una tecnologia e la regolamentazione per usarla in modo sorvolo al comune di Milano, ha fatto attenzione alla si- legale sia un dono» dice. «Tempo prezioso che dovrebbe curezza e tutto si è svolto senza problemi, ci rivela Carlo essere usato per riflettere seriamente su come utilizzarla Cobianchi di Movo, il negozio milanese che ha realizzato il in modo eticamente corretto. Gli operatori del business drone usato per le riprese. dell'informazione più sensibili ai temi etici non vogliono Altre volte la leggerezza del giornalista ha creato guai, ma certo alienasi il consenso del pubblico facendo stupidaggi- solo al reporter stesso, come è successo al sudafricano che ni; prima che il drone journalism sia legale e ci sia la corsa ha cercato di rubare in volo immagini di Mandela in ospe- ai quadricotteri, abbiamo tutto il tempo per riflettere». dale ed è finito in questura. Altre volte la polizia è andata per le spicce e ha abbattuto il drone a fucilate, come è successo a un quadricottero usato da un attivista per riprendere dall’alto gli scontri di piazza Fucilato in Turchia; ma più spesso le forze dell'ordine si limitano a Il drone abbattuto dalla polizia turca mentre sequestrare mezzo e scheda di memoria, come è capitato al riprendeva le manifestazioni a Istanbul paparazzi che ha cercato di imbucarsi col quadricottero al matrimonio di Tina Turner sul lago di Zurigo. Un episodio, quest'ultimo, che peraltro dimostra quanto sia ancora im- matura la tecnologia dei droni hobbystici prestati al gior- nalismo: mentre l'intraprendente reporter volante veniva costretto dalla polizia elvetica all'atterraggio e multato, un più danaroso collega su un elicottero ha ripreso impune- mente la festa di Tina dall'alto, come si è sempre fatto nella storia recente del gossip. «È dura cercare di fare stalking su una diva, quando hai batterie che ti danno – se va bene – quindici minuti di au- DRonEziNe - 13
Mi dicono che sono molto invasivi Franco Abruzzo, ex presidente dell’ordine dei giornalisti della Lombardia. In basso, il matrimonio di Tina Turner, ripreso in maniera illegittima da un paparazzo armato di multicottero. giornalistica, che per sua natura si svolge quando succede un fatto imprevisto e imprevedibile. da noi che succede? «In Italia non si sono ancora verificati casi eclatanti», ci dice Franco Abruzzo, stimatissimo ex presidente – e at- tuale consigliere – dell’Ordine dei giornalisti della Lom- bardia. «Ma l’uso dei droni nel giornalismo porta proble- mi etici e morali di ampia portata, che dovranno essere approfonditi». Ma ci vede più problemi o più opportunità? «Io sono un entusiasta di Internet, figuriamoci se sono contrario ai droni. Io sono della classe 1939, sono un giornalista vecchio stampo. Ai miei tempi non c’erano nemmeno i telefonini cellulari, ma al Giorno – il glorioso Giorno di Enrico Mattei – avevamo un potente aiuto tec- nico: le auto di servizio, dove c’erano i radiotelefoni col- legati con la torre Eni di San Donato Milanese. Pertanto avevamo un vantaggio strategico enorme, soprattutto di sera o di notte, quando dovevamo pubblicare un fatto di cronaca appena successo e non c’era un telefono a gettoni o una famiglia che ci lasciava usare quello di casa. I dro- ni sono un mezzo potentissimo, ma a quanto leggo sono molto invasivi: registrano non solo immagini ma possono captare anche suoni, possono violare le proprietà private e i luoghi interdetti». E questo non è un vantaggio per la libertà di stampa? Tutti a terra «Dipende… ricordiamoci che i giornalisti che hanno usato Il tempo non mancherà a Waite, dal momento che a luglio un teleobiettivo per riprendere Berlusconi nella sua villa in la FAA, l'Ente americano di controllo del traffico aereo, ha compagnia di una signora sono stati condannati. Occorre esplicitamente messo a terra i due droni dell'Università del una regolamentazione, e l’unico organo in Italia che possa Nebraska. esprimersi sulla questione è il garante della privacy. Oc- Un duro colpo che fa riflettere seriamente anche le altre corre che ci sia un dibattito approfondito sull’uso di questi scuole di giornalismo che avevano cominciato ad acquista- strumenti nella nostra professione». re multicotteri, come la Ball State University dell'Indiana e la School of Journalism and Electronic Media di Circle Park, nel Missouri, che ha cominciato con un piccolo in- vestimento: circa mille dollari per un DJi Phantom e una telecamera GoPro. Tutte le università americane hanno ri- cevuto una minacciosa lettera dalla FAA, in cui gli si inti- mava di cease and desist, (cessare e smettere) qualsiasi atti- vità di volo senza una specifica autorizzazione, la DOA, che di fatto mette fuorilegge ogni esperimento di giornalismo dall'alto, visto che richiede un iter di due mesi e un piano di volo, due cose assolutamente non compatibili con l'attività DRonEziNe - 14
applicazioni Servono davvero nuove regole? Il codice di dronejournalism.org Nei paesi in cui il giornalismo aereo è più sviluppato, come Secondo l’organizzazione DroneJournalism, chi usa droni è abbiamo, visto il dibattito è partito da un pezzo. tenuto a rispettare le stesse regole etiche di chi fa giornalismo Il cuore della questione è se i droni pongono davvero nuovi tradizionale, con in più un set di responsabilità specifiche. In- problemi etici, o se bastano le consolidate regole di deonto- nanzitutto, sono tenuti a considerare il potenziale pericolo dei logia professionale che valgono, con diverse sfumature, più o loro droni, che per peso, velocità, eliche e batterie al litio pos- meno in tutto il mondo. sono diventare micidiali in caso di incidente, specialmente se C’è chi dice che il drone non è altro che un’estensione della si riprendono concerti, manifestazioni, comizi. Quindi i piloti telecamera, e c’è chi dice che il drone è un oggetto del tutto dei droni devono conoscere perfettamente la loro macchina, nuovo, che deve essere regolamentato con regole nuove. il suo inviluppo di volo, e non devono mai eccedere i limiti Negli Usa l’organizzazione Drone Journalism, che rac- durante la missione. Il codice etico è a piramide e gerarchico, coglie i giornalisti che usano droni, si è data un set di dove ogni gradino prevale su quello più in basso: regole specifiche, che si aggiungono, senza sostituir- le, a quelle che regolano la professione negli Stati Uniti. 1. Notiziabilità: (Newsworthiness): l’oggetto dell’inchiesta «Il codice dei drone journalist può essere visto come una stra- condotta col drone deve essere di pubblico interesse al punto tificazione di considerazioni etiche che stanno al di sopra del da giustificare l’utilizzo di un mezzo aereo potenzialmente pe- codice professionale dei giornalisti del 21esimo secolo» dico- ricoloso. Non devono essere usati droni se le stesse informa- no i giornalisti volanti americani. «In più, queste considerazio- zioni possono essere ottenute in maniera diversa e più sicura. ni non esauriscono gli obblighi morali dei drone journalist: è solo una raccolta di linee guida, non certo onnicomprensiva. 2. Sicurezza (Safety): l’operatore del drone deve essere adde- E il giornalista ha la piena responsabilità su come applicarle». strato in maniera adeguata, e il drone non deve volare se le Come diceva l’Uomo ragno, a un grande potere corrisponde condizioni atmosferiche ne possono compromettere la sicu- una grande responsabilità. Il drone nelle mani di un giorna- rezza. Infine, deve volare sempre in modo da garantire la si- lista è un’arma potentissima, ma proprio per questo va usata curezza del pubblico. con saggezza e senso della misura. 3. Rispetto della legge e dello spazio aereo (Sanctity of Law & Public Spaces): chi fa volare il drone deve conoscere le nor- me che regolano la navigazione aerea e le restrizioni presenti nell’area delle operazioni. Una regola che ammette un’impor- tante eccezione: non va applicata se al giornalista viene arbi- trariamente impedito di esercitare il suo diritto/dovere di cro- naca e raccogliere col drone informazioni critiche di interesse pubblico. 4. Privacy: Il drone deve operare in modo da non compro- mettere senza necessità la privacy di persone non pubbliche. Quindi dovrebbe raccogliere solo immagini di attività di pub- blico interesse e censurare le immagini di persone estranee all’inchiesta. 5. Deontologia (Traditional Ethics): Al di sopra di ogni considerazione, il giornalista col drone deve rispettare tutte le regole imposte dal codice di comportamento della sua professione. Insomma, un set di regole di buon senso che potrebbero diventare la base per una di- scussione seria sul giornalismo aereo anche da noi. Perché se le regole non nascono dal basso, vengono imposte dall’alto. E di solito sono dolori. DRonEziNe - 15
cARTOGRAFIA con il tuttala DI stefano orsi I droni sono preziosi per fare in fretta precisione di 5 cm e una risoluzione fotografica di 3 cm/ pixel ottenuta da un sensore fotografico da 16Mpx. Le carte geografiche dettagliate e precise. procedure di decollo e atterraggio non richiedono piloti Anche in un area colpita da un esperti, tanto è vero che per armare il motore basta scuo- tere il drone e lanciarlo con un lieve inclinazione verso disastro naturale, come Haiti l'alto. Il percorso dovrà essere stato pianificato precedente- I droni civili stanno dimostrando la loro utilità anche nel mente e l'atterraggio avverrà in maniera totalmente campionamento e mappatura del territorio. automatica,una volta completata la missione o in caso di Quando le dimensioni delle aree da mappare sono im- emergenza rilevata dal processore di bordo. portanti, i droni ad ala fissa battono elicotteri e multiro- Il controllo del drone, la pianificazione della missione, le tori grazie alla loro elevata autonomia di volo. Inoltre la aree da fotografare o più semplicemente il tipo di volo da loro maggior velocità consentono di scattare un maggior eseguire vie- ne programmato sul computer con un numero di fotografie e di conseguenza avere un risulta- software proprietario che si chiama eMotion. to più attendibile e preciso in fase di ricostruzione delle L a Ground Station, cioè il computer mappe. Tra i contro dell’ala fissa bisogna considerare i por- tatile sul quale gira tale applica- necessari spazi per decollo e atterraggio. tivo, invia le informazioni necessarie al drone L’ape europea tramite un radio Restando in un ambito europeo ci ha colpito link. Il dro- un prodotto elvetico costruito da senseFly ne a sua ora partecipata niente meno che da Parrot. Si tratta di eBee, un drone elettrico ad ala fissa e più precisa- mente un tuttala; completamente Scheda tecnica eBee Motore elettrico autonomo, in grado di volare per Apertura alare: 96cm, ali smontabili 45 minuti e di coprire una area Autonomia: 45m con una singola batteria sino a 10 Km quadrati con un Velocità di crociera: 36-57 Km/h, con vento fino a12 m/s Camera onboard: 16Mpx, peso: 700 gr.; decollo e atterraggio: automatico DRonEziNe - 16
applicazioni volta contestualmente risponderà alla ground sta- tion tramite telemetria, fornendo tutte le informa- zioni necessarie per lo svolgimento del volo pre programmato. Una volta eseguiti i voli per fotografare tutta l'area di interesse e per la quale si vuole ottenere una nuova cartografia, si scaricheranno le foto dalla memoria della fotocamera e si daranno in pasto al software, che si occuperà della ricostruzione del mosaico ge- nerato con le opportune sovrapposizioni. Emanuele Lubrano, direttore della produzione a senseFly, si occupa di tutti gli aspetti legati alla re- alizzazione dell'eBee e dello Swinglet Cam (pro- duzione, industrializzazione e qualità), ha matu- rato una importante esperienza sul campo in una missione umanitaria di supporto ad Haiti lo scorso Terremoto marzo/aprile 2013. Droni tuttala in missione umanitaria Pensa che i droni ad ala fissa quali l'eBee o lo Swinglet Cam ad Haiti colpita dal sisma. siano facilmente utilizzabili anche in aree colpiti da disa- stri come quello che ha devastato Haiti? lanciarlo e aspettare che la missione sia terminata». «Si, indubbiamente. Uno dei nostri compiti era ap- In fase di pianificazione del territorio da monitorare cosa punto quello di spiegare alle persone del posto come bisogna considerare prima di lanciare in aria un drone au- utilizzare gli eBee per fare delle missioni di mapping tonomo? in totale autonomia. Certo è necessaria una minima «La parte complicata secondo me è conoscere bene il padronanza dei computer, e aver letto il manuale d'u- territorio per evitare ostacoli che potrebbero trovarsi sul so del drone, ma in generale chiunque può utilizzarlo. cammino del drone (ad esempio un'antenna delle comu- Il software è molto facile da usare, su un interfaccia si- nicazioni). Altro aspetto importante è la scelta del luogo mile a google maps si sceglie la zona che si intende fo- d'atterraggio. Ad Haiti è stato problematico,ci trovavamo tografare. Il software automaticamente genera la traiet- in posti montagnosi e con molti alberi, o in zone densa- toria per fare le foto alla risoluzione voluta. Una volta mente popolate». che si è fatto l'upload della traiettoria sul drone, basta Italia l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile è pronta a normare e regolare il volo autonomo dei droni civili nell'ambito del territorio urbano e rurale, in svizzera sie- Swinglet Cam te soddisfatti delle regolamentazioni emesse dalla vostra pronto al volo autorità U.F.A.C.? nella valigetta «Il mio punto di vista personale, che quindi può essere diverso dal punto di vista di senseFly o Drone Adven- tures, è che l'unica limitazione che abbiamo in Svizzera consiste nel fatto che il drone dev'essere tenuto sempre a vista d'occhio dall'operatore o da qualcuno a lui vicino. Non sono contro questa regola, soprattutto se si pensa al numero crescente di droni DIY e al fatto che certi droni sono molto pesanti (parlo di droni che superano il chilo di peso). Mi sentirei però di "rilassare" questa regola per droni come quelli di senseFly, che sono estremamente leggeri (mezzo chilo) e che quindi risulterebbero inof- fensivi anche in caso di caduta». DRonEziNe - 17
applicazioni cartografia umanitaria Sull’area del disastro mostravano diffidenti. Il fatto che i bambini ridessero e si Se improvvisamente il territorio cambiasse a seguito di divertissero a vedere i droni atterrare e decollare disten- una terribile calamità naturale quale un terremoto, un deva di molto l'atmosfera tra gli adulti». uragano o uno tsunami, la nostra cartografia diverrebbe Nessun problema con i vostri droni? immediatamente obsoleta. «Abbiamo anche avuto anche un piccolo incidente. Dopo Anche coloro che per via aerea, veicolare o pedonale vo- un atterraggio, un contadino della zona ha distrutto un lessero prestare i primi soccorsi o proseguire nel suppor- eBee a colpi di machete. La sua scusa è stata che crede- to logistico delle popolazioni sofferenti, si troverebbero va che fosse una faraona (un tipo di uccello), ma poi ci a dover fare i conti con strade interrotte e punti di riferi- hanno spiegato che le persone del posto sono molto su- mento completamente cambiati o inesistenti. perstiziose, e probabilmente credeva che fosse una specie Ecco che i droni civili possono fornire un immediato e di maledizione venuta dal cielo. Comunque, con lo Swin- concreto aiuto e nella mappatura e nella creazione di una glet Cam non avevamo questo problema, visto che per nuova carta con le mutate situazioni territoriali. le sue forme squadrate la gente lo scambiava più per un Emanuele Lubrano e Adam Klaptocz, membri di Drone aquilone. Invece l'eBee, con le sue linee più arrotondate Adventures, hanno messo a disposizione nello scorso e con il blister sul naso che ricorda un becco giallo, viene aprile le loro capacità e il loro tempo utilizzando diver- scambiato più facilmente per un uccello. Anche dagli altri si droni per poter contribuire a ricostruire una cartina uccelli». aggiornata di alcune zone nello stato di Haiti. Questa Il supporto di Drone Adventures in collaborazione con splendida regione ha subito diverse catastrofi naturali de- partner quali IOM (Organizzazione Internazionale per le gli ultimi anni, tra cui un terribile terremoto all'inizio del Migrazioni) e Open Street Map, due realtà da tempo pre- 2010; una violenta epidemia di colera alla fine del 2010 senti e con grande esperienza sul campo ad Haiti, ha per- e per finire l’uragano Sandy alla fine del 2012. Oltre alla messo di avere una fotografia reale con mappe aggiornate incalcolabile perdita di vittime umane, ogni disastro ha a disposizione di tutti gratuitamente sul sito OpenStreet- provocato mutamenti sostanziali del paesaggio: strade, Map. Un altro importantissimo contributo è stato quello edifici, ponti sono andati distrutti. di insegnare ad altri membri di qualificate organizzazioni Il drone eBee ad ala fissa, dal peso di appena mezzo chilo, umanitarie e ai geografi locali, come utilizzare i droni al poteva volare per diversi minuti, fotografare e al tempo fine di incentivarne l'uso e favorirne l'utilizzo. stesso georeferenziare diverse aree colpite dal terremoto. «Siamo stati ad Haiti per una setti- mana, ed abbiamo mappato circa 40 km quadrati di territorio», ci ha det- to Emanuele Lubrano. «Devo am- mettere che è stato un tour de for- ce e siamo riusciti in quest'impresa Perché avevamo a disposizione tre droni che lanciavamo molto spes- so contemporaneamente. La fase di post-processing delle immagini ac- quisite ha preso un tempo variabile tra qualche ora e più giorni, a se- conda della grandezza del territorio considerato». Come reagiva la gente? «I bambini delle bidonville adorano i droni, per loro sono come dei gio- cattoli. Invece gli adulti all'inizio si DRonEziNe - 18
Dji Phantom ideale per cominciare a cura del laboratorio Facilissimo, pratico, economico: si mette in volo in dieci minuti minimo. Dopo aver collezionato le dovute esperienze, si po- tranno provare anche le funzioni di return to home e di failsafe, e sta piantato nel cielo come un chiodo con le quali il Phantom prima ritornerà verso il punto di par- I tenza e in seguito atterrerà autonomamente. l Phantom è forse il più diffuso quadricottero entry level al Nella dotazione standard Il Phantom può montare una video- mondo. I tempi per assemblare il Phantom sono di una de- camera GoPro senza alcun movimento o stabilizzazione, che cina di minuti circa, compresa la corretta installazione delle ci permette già di muovere i primi passi nel mondo delle video eliche, facilitata dal fatto che sui bracci dei motori ci sono ade- riprese. Per chi ha esigenze di ripresa superiori, come optional sivi che indicano il senso di rotazione, a prova di errore. Inte- troverà diversi gimbal, cioè i supporti mobili per le telecamere, ressante la soluzione dei mozzi elica con ogive filettate contro che permettono di stabilizzare automaticamente i movimenti rotanti per evitare che le eliche si possano allentare in volo, con della videocamera. conseguenze disastrose facilmente immaginabili. Visto che sta per arrivare il nuovo Phantom Vision, atteso per Una volta assemblato, il Phantom si deve collegare al pc con un il prossimo Natale, il prezzo è stato ribassato a 419 euro presso cavo Usb per la configurazione iniziale; volendo i piloti esperti i rivenditori autorizzati. Rispetto al Phantom attuale, il Vision possono anche evitare il collegamento al pc, ma ciò richiede avrà telemetria integrata e una telecamera full HD premontata; prove con i motori accesi, sconsigliabili a chi è alle prime armi. la buona notizia è che gli acquirenti del Phantom attuale po- Molto probabilmente con i parametri di default il Phantom tranno fare l’upgrade al Vision, a prezzi ancora da stabilire. Il sarà già pronto al volo. Tuttavia, prima di decollare consiglia- radiocomando fin troppo semplice è forse l'unico vero vizio di mo l’attenta lettura del manuale sul cd in dotazione. In ogni questo kit, in quanto esperienze di alcuni piloti lamentano una caso, è necessaria la calibrazione del magnetometro attraverso portata di poco superiore ai 2 /300 metri. una semplice procedura spiegata anche con i video tutorial sul Nel complesso possiamo affermare che il Phantom è un con- sito ufficiale di Dji. centrato di tecnologia e semplicità che permette anche a per- Come qualsiasi quadricottero, per volare ha bisogno di spazi sone con poca esperienza di pilotaggio di portare in aria un aperti lontani da cose e persone. Finita la procedura di arma- mento della scheda e dei motori, la procedura di decollo è sem- piccolo un drone con una videocamera. plicissima, essendo gestita e controllata dalla scheda. Il pilota deve semplicemente alzare un poco alla volta lo stick del gas. Appena arrivati alla quota desiderata, basta rilasciare dolce- mente lo stick e il fantasmino bianco si fermerà immediata- mente nel cielo. Grazie a barometro e gps, non solo la quota ma anche gli spostamenti laterali saranno veramente ridotti al Non è un fotomontaggio Ci è piaciuto: Grazie a barometro Praticità e facilità d’uso e gps, il Phantom Barometro e GPS integrato sta fermo alla quota Non ci è piaciuto: prestabilita senza Il radiocomando dalla scarsa portata bisogno di intervenire Voto: sul radiocomando. DRonEziNe - 19
frsky taranis, RC open source a cura del laboratorio È cinese, ma con un cervello italiano che se ne trovi una davvero paragonabile. Una radio cinese, ma con un cervello europeo. Anzi, italiano: e francese: debutta il rdiocomando più gran parte del lavoro di sviluppo del software open source è stato sviluppato da un gruppo di esperti internazionali, tra atteso degli ultimi dieci anni cui Romolo Manfredini, appassionato aeromodellista e genio P ensa a una radio a 16 canali, che possono diventare 32, dell’elettronica. completamente programmabile con un software open Che ha curato parte del software della radio, Opentx, e in par- source sviluppato dalla comunità degli aeromodellisti ticolare l’interfaccia col pc: il software Companion9x, l’applica- per gli aeromodellisti. zione che consente di programmare e testare un modello diret- Pensa a una telemetria che dice la quota del tuo drone, in italia- tamente sul computer. Così quando tutti i movimenti simulati no, con la precisione di 10 centimetri. dei servi, le fasi, le miscelazioni eccetera eccetera ci convincono Pensa a una ricevente s-bus che ti permette di usare un solo possiamo trasferirli alla radio. E possiamo fare anche l’inverso, cavetto per gestire pan, tilt e comandi della telecamera di bordo cioè fare il backup di un modello in memoria della Taranis sul connettendo un solo cavetto. computer di casa, così possiamo farci una libreria infinita di Pensa a un sistema di failsafe che in caso di perdita di segnale tutti i modelli possibili e immaginabili e caricare sulla radio riattiva automaticamente il retrurn to home. solo quelli che ci vogliamo portare al campo. Pensa di avere potenziometri cuscinettati di altissima qualità, Abbiamo incontrato Manfredini al Monte Cucco, dove racco- sviluppati dalla stessa azienda che produce per Futaba, ma con glieva sguardi di ammirazione e malcelata invidia dal fior fiore specifiche leggermente superiori a quelli dell’ammiraglia giap- degli aliantisti RC richiamati dall’annuale raduno Fiam, che ponese T14 MZ. ascoltavano stupiti e ammirati la sua radio che pronunciava in E adesso apri gli occhi, e guarda il prezzo: meno di 200 euro. perfetto italiano la quota del suo aliante, ogni volta che variava Un terzo di quello che costa una radio paragonabile. Sempre di dieci metri. E all’occorrenza, con un clic su uno switch, pas- sava ai classici toni acuti/gravi del variometro, che con preci- DRonEziNe - 20
recensione a cui tenevo tantissimo, un pulsoreattore che mi era costato un anno di lavoro. La Taranis è la mia vendetta». Quindi è per questo che costa poco? Perché il software è open source e a te non viene in tasca nulla? «Costa quel che costa Perché quello è il suo valore. Il costo in- dustriale di ogni Taranis è 90 dollari. I potenziometri, uno dei fiori all’occhiello che tutti le invidiano, sono fatti dalla stessa azienda che produce per Futaba. Solo che le specifiche di Ta- ranis sono leggermente superiori a quelle richieste per la T14 MZ, che qualche critica l’hanno ricevuta. Provali». Romolo mi passa la radio in mano. Io preferisco molle più dure, ma non ho dubbi che si possano regolare. Preferenze personali a parte, sono impressionanti, fluidi e morbidi che piano muoversi sul velluto. «Prova a dire quanto costano a FrSKY questi poten- ziometri» mi sfida. Balbetto qualcosa. «Cinque dollari» sorride lui togliendomi dall’impiccio di sparare cifre a caso. «Cinque Il team che ha sviluppato la Taranis dollari» ripete, tanto per essere sicuro che io abbia capito bene. Bertrand Songis (opentx) Ho capito benissimo. La Taranis non è molto sexy, ha un’e- Mike Bradford (hw guru) stetica anonima e molto datata. Ma in mano è leggera come Andre Bernet (hw test) una piuma, ha un display retroilluminato di ottima qualità, e Romolo Manfredini (companion9x e opentx, nella foto) i potenziometri sono una bomba. Un po’ di più si poteva fare per levette, slider, interruttori e soprattutto pulsanti e pod, che sono piuttosto cheap. Ma le innovazioni stanno dentro la sca- sione impressionante gli diceva se il modello saliva o scendeva tola, non certo fuori. a seconda dell’ondivagare di dinamiche e termiche. La radio di serie ha già questa magia di raccontarti a che quota viaggia il tuo modello, se sale o se scende eccetera? Romolo, sarai diventato ricco sviluppando il software di Romolo scuote la testa con aria di compatimento e toglie dalla una radio che sta diventando rapidamente un oscuro ogget- valigetta un coso grande più o meno come una chiavetta USB. to del desiderio. «Ci vuole il sensore. Questo FrSKY costa venti euro». «Vedi che non capisci?» sospira. «Il software è open source. Certo che vi siete fatti pregare, della Taranis si parla da un Vuol dire che è mosso dalla passione e dal volontariato». anno e solo ora stano cominciando ad arrivare nei negozi. Davvero i cinesi di FrSKY non ti hanno dato una lira? Col contagocce, oltretutto. «Dei perfetti sconosciuti mi hanno mandato sovvenzioni per Romolo sorride come quello che la sa lunga, e prende in mano un migliaio di euro su PayPal. Gente abituata a riconoscere il la ricevente. Una bella ricevente nera, compatta, con lunghe valore dell’open source e dello shareware. Ma da FrSKY non mi antenne a 2.4 GHz. «Questa è stata la causa del ritardo» dice. aspettavo, e non ho ricevuto, nulla». La ricevente? Scusa, ma chi te l’ha fatto fare? «No, le antenne. I prototipi avevano antennine corte. Molto «Da ragazzo ho avuto una sola radio blasonata, di una nota belle, ma impossibili da tirare fuori dalle fusoliere in carbonio. marca giapponese. Costava come due mesi di stipendio di mio Le abbiamo volute lunghe e abbiamo anche cambiato le speci- padre, che me l’ha regalata conoscendo la mia passione per il fiche dei connettori, per scongiurare l’eventualità di falsi con- modellismo. E per colpa di quella radio ho perso un modello tatti. Tra rifarle e certificarle, sono passati i mesi». «il software è open È stato difficile far nascere la Taranis? Qual è la cosa che ti ha fatto più disperare? source: significa «Alla fine la Taranis è un port del sistema operativo open source per radiocomandi opentx su un hardware differente che nasce dalla (infatti equipaggia anche la “piccolina” di casa Turningy, la 9x). La cosa più difficile è stata cercare di fare un insieme di fun- zioni coerenti e che avessero una logica di programmazione passione e dal comune. Ma lavorando insieme a persone del calibro di Frank Aguerre e cercando di ascoltare e filtrare i suggerimenti/la- volontariato» mentele di tutti i modellisti non è stato poi così difficile». DRonEziNe - 21
recensione Cos’è che ti piace di più della Taranis? caratteristiche principali «Beh, ogni scarraffone è bello a mammate soia… comunque 9 fasi di volo di opentx la cosa che mi piace di più è la programmazione a 64 mix liberi attivabili su fasi multiple mix liberi. A un primo approccio sembra complicare la vita differenziali esponenziali o curve applicabili ad ogni mix al modellista. Ma una volta entrati nella logica, è splendida. In ritardi e rallentamenti applicabili ad ogni mix. pendio ho aggiunto il controllo degli alettoni a mo’ di flap e 24 dual rate exponenziali e curve associabili a fasi multiple. diruttori in due secondi usando solo l’interfaccia della la ra- 32 switch logici dio, non il pc. Per quello che riguarda l’hardware, mi piacciono 32 funzioni programmabili tantissimo sia gli stick sia il display, sempre ben visibile anche Totalmente telemetrica sotto il sole del pendio e la sera al ristorante grazie ad un ottima Sintesi vocale e variometro incorporati nel software retroilluminazione». Log dei dati telemetrici. Ci sarà pure qualcosa che non ti piace,? 60 modelli in memoria, infiniti utilizzando la SD «Avrei voluto un rotary encoder e qualche trim in più. Ma non si può avere tutto». o gas + collettivo di un elicottero), mentre per la Taranis il mix Dovessi definire la taranis con una sola parola? è il cappello che comprende tutto quello che deve succedere «Semplicissimo! “La radio”». quando si agisce su uno stick, un pulsante, un interruttore o la nostra prova un potenziometro. Se dal punto di vista estetico la Taranis non ha nulla di specia- Se non c’è un mix che dice alla radio “quando alzo il gas, acce- le, assomiglia molto alla JR X9503, dal punto di vista softwa- lera i motori” la radio resterebbe muta come un pesce. re è un altro pianeta. Non solo per le eccezionali potenzialità Tutto ciò, paradossalmente, non deve spaventare; passato il dell’architettura (sintesi vocale, telemetria, scheda SD micro primo momento di disorientamento, tutto diventa molto più dove tenere non solo i modelli, ma anche le loro fotografie, le facile e persino più intuitivo che non smanettare tra menu e voci per gli allarmi personalizzati, musica e tanto altro) ma an- sub menu. La programmazione “computer style” fa sì che tut- che e soprattutto Perché la Taranis costringe l’utente a disimpa- to possa essere usato per controllare tutto: non solo pulsanti, rare tutto quello che sapeva sulle radio e affrontare un mondo levette e stick ma anche telemetria, per esempio per far sì che del tutto nuovo. il nostro drone scatti una foto quando il gps l’ha portato in Addio ai menu di funzioni precostituiti da personalizzare, la una zona ben precisa, o per scaricare automaticamente ca- Taranis si programma più come un computer che come un ramelle a una festicciola di bambini una volta raggiunta una radiocomando. Bisogna familiarizzarsi subito con concetti quota prefissata. come funzioni personalizzate, canali virtuali, variabili globali; La programmazione si può tranquillamente fare direttamente in teoria, se non fosse per i modelli precaricati che danno al sulla radio, come si è sempre fatto, ma è molto più pratico e modellista i canovacci precostruiti per gestire le configurazio- facile usando il software gratuito Companion, che permette ni più comuni del modellismo (tra cui il classico dei classici, non solo di programmare le funzioni, ma anche di provarle il modello quattro canali che è la base di tutti i multicotteri), grazie al simulatore della radio senza nemmeno avere sotto appena accesa la Taranis non farebbe nulla, non invierebbe alla mano il trasmettitore. Per dare un’idea della potenza straordi- ricevente nemmeno i quattro canali di base: bisogna dirgli di naria del software open source, basta una sola riga di codice farlo, utilizzando i mix. Il concetto di mix della taranis ha ben (CS1|d|>x Alt 1) per creare una funzione personalizzata che poco a che vedere con i mix delle altre radio; siamo abituati a faccia sì che la Taranis pronunci a voce la quota ogni volta che usare i mix per miscelare tra loro due canali diversi (per esem- il drone sale o scende di un metro, cosa che potrebbe essere pio i due canali che comandano gli alettoni di un aeromodello, utile per verificare se la funzione di mantenimento della quota «Tutto può essere usato per controllare tutto: stick, pulsanti e dati Altimetro Fvas-02H e ricevente telemetrica X8R. dellatelemetria» DRonEziNe - 22
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