SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...

Pagina creata da Nicolò La Rocca
 
CONTINUA A LEGGERE
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
maggio - giugno 2014                                                                                                 NUMERO 15 ANNO XXIV

                                      FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA
                                        COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO

            Editoriale
         SI SPENSERO
            LE LUCI
              di Kristjan Knez

E
       ra una domenica d’inizio estate come
       tante altre, ma un gesto estremo
       cambiò il corso della storia. L’atten-
tato di Sarajevo del 28 giugno 1914, i cui
spari freddarono l’erede al trono d’Austria-
Ungheria, Francesco Ferdinando, e la con-
sorte Sophie Chotek, furono il pretesto per
un conflitto che sarebbe degenerato in una
carneficina senza precedenti. Quest’ultimo
avrebbe concluso l’Ottocento e accompa-
gnato celermente il tramonto di un’epoca
per schiuderne un’altra, contraddistinta da
innumerevoli sciagure di varia fatta, che
non risparmiarono alcuna latitudine. I col-
pi di rivoltella esplosi nella capitale della
provincia balcanica, che “gridavano vendet-
ta”, come scrissero alcuni giornali dell’Im-
pero, avrebbero offerto l’occasione irripeti-
bile per regolare i conti con la Serbia, da                                                                     Il tramonto a Salvore
tempo una spina nel fianco e considerata                                                               La guerra del 1914 fu il crepuscolo
un fattore destabilizzante in una zona geo-                                                                         del vecchio continente
grafica di per sé fortemente instabile e dagli                                                                        (Foto: Kristjan Knez)
equilibri delicati. Solo pochi mesi prima, il
sudest europeo era stato sconvolto da due
guerre (1912-13), con una Lega di stati re-        pg. 3-5     Le saline in primo piano
gionali (Serbia, Montenegro, Bulgaria e                        La tradizione di casa nostra presentata
Grecia) decisa a estromettere l’Impero otto-                   a Lubiana, ma quale futuro?
mano dal continente. Il Trattato di Londra                     Giorgina Rebol e Sandro Kravanja
(1913) palesò ancora una volta l’intricata
questione della Macedonia. Infatti, la Bul-        pg. 6-7     In volo con la Coccinella
garia non era intenzionata a riconoscere                       Celebrato il trentesimo anniversario
a Belgrado l’annessione di una sua ampia                       della Scuola dell’infanzia di Pirano
porzione. Impossibilitati a risolvere il di-                   Laura Slama Giachin
lemma della spartizione territoriale, si pas-
sò nuovamente all’uso delle armi. Questa           pg. 10-11 L’arte chiama il mare
volta gli ex alleati mossero contro i bulgari,                 Spettacolo culturale all’Auditorio di Portorose
che furono attaccati anche dal nemico di                       Daniela Sorgo
ieri, nonché dalla Romania. Il regno dei
Karađorđević ne uscì rafforzato, raddoppiò         pg. 16-19    SPECIALE Pirano 1914
la sua estensione e al tempo stesso crebbero                   La vita cittadina e le partenze al fronte
                             (continua a pag. 2)               Mario Bonifacio
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
le sue mire espansionistiche, per unifica-       to di alcune storiche immagini di un secolo         to, osservando dalla finestra del suo studio
    re tutti gli slavi meridionali in un’entità      fa, scattate dal fotografo Francesco Penco,         gli incaricati all’accensione delle lampade a
    sola. La Bosnia ed Erzegovina costituiva         che in questi giorni si possono visionare           gas, pronunciò: “Le luci si stanno spegnen-
    pertanto un’area di frizione. La Duplice         nelle piazze Unità d’Italia e della Borsa. La       do in tutta Europa, e finché vivremo non
    monarchia poteva difficilmente tollerare         diplomazia delle cancellerie non fu in gra-         le vedremo brillare mai più”. Fosco presa-
    quelle velleità. Bisognava colpirla, magari      do di risolvere la crisi di luglio, prevalsero le   gio della tragedia che stava per abbattersi.
    preventivamente, come aveva più volte cal-       posizioni oltranziste del militarismo. Il con-      Era la sera del 3 agosto 1914. Nel presente
    deggiato Conrad von Hötzendorf, capo di          flitto, scoppiato esattamente un mese dopo          numero de “il Trillo” abbiamo convenuto
    Stato maggiore dell’esercito di Francesco        l’attentato, con il tuono dell’artiglieria im-      di rammentare il centenario dallo scoppio
    Giuseppe. L’eliminazione dell’alto rappre-       periale sul Danubio, non rimase circoscrit-         della Grande Guerra, il cui riflesso portò,
    sentante degli Asburgo metteva a disposi-        to. Nel giro di pochi giorni l’Europa spro-         inesorabilmente, a un cambiamento, anche
    zione, dunque, la possibilità di saldare i       fondò nel pantano di una guerra lunga e             a Pirano. Con le partenze al fronte orienta-
    conti definitivamente. L’arrivo dei corpi        spossante. Ma non tutti caldeggiavano uno           le, con il razionamento dei viveri e, dopo
    senza vita a Trieste, accolti da una folla       scontro diretto, che avrebbe prodotto trop-         breve tempo, pure con la fame, accompa-
    ammutolita, stipata lungo le vie cittadine,      pe incognite. Uno di questi era il ministro         gnata dalla borsa nera. Anche nella città di
    depose un’idea di Europa, come si legge          degli Esteri britannico, Sir Edward Grey,           Tartini scese il tramonto e iniziava la fine
    accanto alle riproduzioni di grande forma-       che, proprio in quel frangente così delica-         di un’epoca.

                                                        LA NOTA
                                                                  di Luciano Monica

P
           arliamo per una volta        sione di democraticità tanto            sentare, che sia in grado o che      azioni concrete. Ci sarà poi
           di politica. Lontana         che i politici spesso lo temono,        voglia portare avanti iniziative     in autunno le amministrative
           – quella europea, più        dopo un mandato carico di               concrete a favore della parte        per eleggere i nuovi sindaci e i
    vicina – la statale, vicinissi-     promesse non mantenute spe-             più consistente della popola-        consiglieri comunali. Nel frat-
    ma – la locale, epidermica –        cialmente in un periodo di cri-         zione che è poi quella che ne        tempo ci sono state le elezioni
    quella del gruppo nazionale,        si quando il malcontento ver-           ha più bisogno, che non faccia       per i massimi dirigenti e per i
    tutte invasive e condizionan-       so la classe dirigente coinvolge        solamente gli affari suoi! E così    membri dell’Assemblea dell’U-
    ti il nostro vivere quotidiano,     gruppi sociali prima solamen-           oramai tantissimi la pensano         nione Italiana come pure per il
    la nostra realtà sociale, le        te sfiorati. La critica è lecita e      allo stesso modo alimentan-          presidente della nostra Comu-
    nostre conquiste economi-           dovuta, perché troppi sono i            do il disappunto dei politici        nità e i membri dell’assemblea
    che. Talvolta, infervorandoci       rappresentanti del popolo pre-          validi e onesti che vedono           della stessa. I nostri votanti,
    in inutili dispute criticando       si con le mani nel sacco. Sot-          scemare di elezione in elezio-       si sa, non sono mai tanti, né
    coloro che di contrasti e me-       to inchiesta o condannati in            ne il numero dei partecipanti.       come numero assoluto né in
    diazioni ci vivono: i politici,     qualche grado di giudizio sono          Abbiamo letto o sentito alla         percentuale, e questo è pure
    dimentichiamo di averli elet-       i nostrani ex primi ministri            radio o visto alla televisione       segno di un disinteresse, di
    ti noi. Il voto è questo. Esce      Janša e Janković, condannato            della bassissima partecipazio-       apatia, di indifferenza per le
    dalle urne. Contato assieme         a diversi anni di carcere è il          ne all’ultima tornata elettorale     sorti della nostra esile Co-
    a quello degli altri cittadini      nostro vicino ex capo del Go-           per il Parlamento europeo, al        munità che dovrebbe vivere
    esprime l’umore del popolo,         verno croato Sanader, condan-           flop sul referendum per l’aper-      con la partecipazione di tutti
    della comunità, le scelte fatte     nato ai lavori socialmente utili        tura degli archivi in Slovenia.      noi, con il contributo di tutti
    dai più; scelte fatte per co-       è l’ex capo del Governo italia-         Si discuteva se fosse o meno         nell’ambito delle possibilità
    noscenze dirette o indirette        no Silvio Berlusconi per parla-         conveniente chiamare i citta-        del singolo, della diversità e
    dei candidati, scelte fatte per     re di nomi della scena politica         dini a votare per il nuovo go-       della qualità del suo apporto.
    simpatia o per convinzione,         a noi noti. Rabbia, dissenso            verno del Paese a metà luglio        Ne trarrebbe utilità la scuola,
    scelte fatte per opportuni-         e sfiducia che si manifestano,          prefigurando un ulteriore calo       rinvigorirebbe l’attività cultu-
    smo o per convenienza, scelte       in buona misura, anche con il           dei votanti e di conseguenza         rale del sodalizio, andrebbe a
    fatte per fiducia o presunta        non voto. Uno dice: ma che ci           una confermata disaffezione          beneficio della vita societaria
    competenza, scelte fatte... Vi-     vado a fare al seggio elettorale        per una classe dirigente che         e delle sue iniziative di aggre-
    viamo in un paese democra-          se, fra i candidati, non ne tro-        non riesce a asprimere cose          gazione. Questi sono anche gli
    tico e il voto è un’alta espres-    vo uno che mi possa rappre-             accettabili trasformandole in        auspici per la nuova dirigenza.

2
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
Al Museo civico
              SALINERI A LUBIANA  In occasione della giornata della Repubblica italiana

I
    l 2 giugno si festeggia la giornata del-
    la Repubblica italiana. Per noi salineri,
    come rappresentanti della minoranza
italiana in Slovenia, è stato un giorno da
non dimenticare.
Siamo stati invitati dall’Ambasciata italia-
na di Lubiana a rappresentare un pezzo di
italianità in Slovenia. La nostra Comunità
ha accettato l’invito.
Nel Museo civico, dove si svolgeva il rice-
vimento che l’ambasciatrice Rossella Fran-
chini Sherifis aveva organizzato per i nu-
merosi invitati, abbiamo allestito la mostra
Vita e lavoro nelle saline.
Nella galleria, che sovrasta la grande sala
del ricevimento, abbiamo posto dei gran-
di pannelli con fotografie e didascalie che
presentano le nostre saline. La “Famea dei
salineri”, con i suoi tradizionali abiti da la-
voro, metteva in mostra gli arnesi originali,     Presentata la tradizione piranese
quegli stessi che per decenni avevano pre-        In alto: l’ex presidente della Repubblica, Danilo Türk, e la consorte Barbara Miklič assieme
parato i terreni e raccolto il sale.              a Francesco Rosso
Sono stati esposti anche i lavori del gruppo      In basso: “La Famea dei salineri” accanto ai pannelli espositivi (foto: archivio CI)
di ceramica della nostra Comunità.
Il sale, l’‘oro bianco’, faceva bella mostra
nell’albol. Dopo il saluto ufficiale dell’am-
basciatrice, è stata offerta una bicchierata,
è seguito l’incontro con gli invitati, oltre
trecento, tutte personalità della politica e
di alto grado.
Noi salineri abbiamo presentato le nostre
saline con molta dignità. Abbiamo eviden-
ziato la loro importanza per il nostro terri-
torio, sia nel passato, sia nel presente.
In questa occasione abbiamo avuto l’onore
di conoscere personalmente tante autorità.
La più importante per noi, oltre all’amba-
sciatrice, è stato l’incontro con l’ex presi-
dente della Repubblica Danilo Türk e il
nostro deputato Roberto Battelli.
Non ci aspettavamo tanto interesse. Il rac-
conto del motivo per cui il nostro sale è
così specifico, perché questo piccolo pezzo
di terra è così importante, ha suscitato nei      gio culturale di Pirano. A Lubiana abbia-        onore rappresentare la nostra etnia, in
presenti curiosità ed anche un interesse per      mo avuto l’occasione per ricordare questo        una cornice così importante come la festa
il futuro delle saline stesse. Già da anni si     progetto anche ai vari deputati presenti.        della Repubblica italiana.
pensa ad un’eventuale loro candidatura nel        Concludendo, per noi salineri, ma soprat-                      Per “La Famea dei salineri”
patrimonio dell’Unesco, incluso il paesag-        tutto per la nostra Comunità, è stato un                                  Giorgina Rebol

                                                                                                                                                 3
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
Molte le voci allarmistiche sulla vendita a un nuovo padrone
    DI CHI SONO (E SARANNO)
     LE SALINE DI SICCIOLE?
                                Ma sarà vero, e cosa cambierebbe per la nostra minoranza?

    V
             ediamo innanzi tut-                                                                             tela degli habitat naturali. Il Piano
             to di chiarire quali                                                                            di gestione del PNSS 2011-2021
             sono i rapporti di                                                                              prevede nel capitolo III. GESTIO-
    proprietà e come vengono                                                                                 NE, 3. Obiettivo: contributo alla
    amministrate le saline:                                                                                  realizzazione degli altri obiettivi
    1. Le saline, oggi qualificate                                                                           di pubblico interesse in settori di-
    come parco naturale protetto                                                                             versi, punto 3.1 il Contributo alla
    (Parco naturale delle saline di                                                                          conservazione, alla presentazione
    Sicciole), sono e rimarranno                                                                             e alla divulgazione del patrimonio
    di proprietà dello Stato.                                                                                culturale, ed inoltre nel 4. Obietti-
    2. L’amministrazione del par-                                                                            vo il sostegno al collegamento del-
    co e l’usufrutto delle saline                                                                            la popolazione locale con il Parco,
    sono affidate sino al 2023                                                                               con indicati i compiti concreti, i
    con un contratto di con-                                                                                 soggetti incaricati di realizzarli, la
    cessione alla società Soline                                                                             frequenza delle attività e, ove quan-
    d.o.o. (S.r.l.), di proprietà                                                                            tificabili, le spese. Gli interventi
    al 100% della Mobitel d.d.                                                                               previsti nel PNSS sono basati su
    (S.p.a.) di Lubiana, ed in parte vengo-         l’obbligo di amministrare l’area protetta.      due elaborati dell’Ente per la tutela del
    no gestite dal Museo del mare “Sergej           Gli altri atti giuridici che regolano l’ammi-   patrimonio culturale che, assieme a quello
    Mašera” di Pirano.                              nistrazione e gli interventi nel PNSS sono      per la tutela del patrimonio ambientale ed
    Nel dettaglio il Parco naturale delle sali-     la Convenzione di Ramsar, gli indirizzi per     all’Ispettorato per l’ambiente, sono anche
    ne di Sicciole (PNSS) è stato istituito nel-    la tutela dell’avifauna, quelli inerenti la     organi di vigilanza del rispetto del regime
    la sua forma odierna, ai sensi della Legge      tutela della biodiversità (habitat), la Con-    di tutela vigente nel PNSS.
    sulla conservazione della natura, dal Go-       venzione di Barcellona, mirata a diminu-        Inoltre la dirigenza del Parco ha avviato
    verno della RS con il Decreto governati-        ire l’inquinamento nel Mediterraneo, e la       l’iter per inserire le saline nel patrimonio
    vo sul PNSS (GU RS 29/01). In base al           Rete NATURA 2000, fondata sulla Di-             mondiale dell’UNESCO, che prevede in
    decreto citato il Governo ha approvato il       rettiva europea sulla conservazione degli       sintesi, oltre alla limitazione degli inter-
    Decreto governativo sul piano di gestio-        habitat naturali. Dal quadro giuridico si       venti sanciti dal citato Decreto governati-
    ne del PNSS 2011-2021, fornendo l’area          evince quindi che il PNSS è un’area forte-      vo sull’istituzione del PNSS, che l’elabo-
    in concessione sino al 2023 all’azienda         mente protetta, nella quale gli interventi      razione dell’esistente Piano di gestione del
    Soline pridelava soli d.o.o. (S.r.l.), che ha   sono subordinati principalmente alla tu-        Parco non sia necessaria solamente ai fini
                                                                                                    dell’iscrizione nella World Heritage List, ma
                                                                                                    costituisca una normativa da rispettare
                                                                                                    nell’ottica di garantire una protezione e tu-
                                                                            Il vallone              tela continua dei beni culturali e paesisti-
                                                                            di Sicciole             ci, e di elevare gli stessi standard di tutela
                                                                            In alto: le forme       alle indicazioni contenute nella dichiara-
                                                                            geometriche di          zione di Budapest. In sostanza il Piano di
                                                                            un ambiente             gestione ha funzioni programmatorie e di
                                                                            trasformato             coordinamento, stabilendo la pianificazio-
                                                                            dall’uomo               ne degli interventi a tutela del patrimonio
                                                                            In basso:               culturale e coordinando tutti gli interessi
                                                                            le saline riprese       afferenti al Parco. Si tratta, al contempo, di
                                                                            da Sezza                un Piano di settore, che integra la discipli-
                                                                            (foto: Eva Barbari)     na urbanistico-paesaggistica del territorio

4
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
e ne condiziona la fruizione, subordinan-          tarie delle saline, dei suoi prodotti e dei ser-   alla cultura del territorio ed alla loro sen-
dola al rispetto di regole dettate nell’inte-      vizi che vengono offerti al pubblico (come         sibilizzazione nei confronti delle peculia-
resse pubblico.                                    esempio di cattiva prassi, per non dire di slo-    rità della componente italiana autoctona,
Dunque, chiunque amministri le saline,             venizzazione e globalizzazione a buon merca-       per porli nella condizione di mediare al
come attualmente e sino al 2023 la Soline          to, basti pensare al nome “Lepa Vida” del          pubblico più ampio con la dovuta corret-
d.o.o., ed il Museo del mare di Pirano, sarà       centro “Thalasso Spa” delle saline). La no-        tezza storica i valori secolari che caratte-
comunque tenuto a rispettare la normativa          stra azione dovrebbe quindi essere mirata          rizzano le saline di Sicciole.
citata. In conseguenza, anche se lo Stato ha       in primis all’educazione di questi operatori                                 Sandro Kravanja
intenzione di vendere la Mobitel, e con essa
la Soline, l’eventuale nuovo proprietario si
ritroverà a dover amministrare il PNSS sino
al 2023 (ossia sino alla conclusione del con-
tratto di concessione) esattamente in base
alle stesse regole. Dopo questa data lo Stato,
che è e sarà il proprietario delle saline, deci-
derà, sempre tenendo conto delle regole di
cui sopra, se fornire in concessione la loro
amministrazione sempre allo stesso sogget-
to oppure ad altri.
Per quanto attiene l’ipotesi che il Comu-
ne acquisti la società Soline scorporandola
dalla Mobitel, oltre al fatto che il valore del
capitale della società è di circa 3,6 milioni
di €, e non si capisce bene dove si potrebbe-
ro trovare i soldi, il Comune si ritroverebbe
nell’esatta situazione in cui si trova oggi la
Mobitel, ossia unico proprietario di una so-
cietà da dover gestire.
Considerata la situazione attuale reputo
invece che l’interesse del nostro gruppo na-
zionale debba essere volto alla salvaguardia
e alla promozione del patrimonio culturale
di matrice istroveneta che ha caratterizzato
per secoli l’ambiente delle saline. È chiaro
che l’amministrazione del Parco la realizza-
no la società Soline ed il Museo del mare,
e che gli interventi sono controllati dai
servizi ispettivi citati. Gli amministratori
sono dunque persone, ossia gli oltre 50 di-
pendenti della Soline e i numerosi esperti
del Museo e dell’Ente per la tutela del pa-
trimonio culturale. Ebbene, per garantire
una migliore salvaguardia e promozione del
patrimonio culturale istroveneto, di cui ci
consideriamo i primi depositari, sarebbe ne-
cessario sensibilizzare ulteriormente queste
persone affinché nell’amministrare il Parco
la nostra matrice culturale trovi adeguata
collocazione.
Mi riferisco concretamente al bilinguismo,
alle denominazioni originali di attrezzi e
strumenti di lavoro, al contenuto delle pub-
blicazioni che poco o talvolta per nulla sot-
tolineano la storia secolare di quest’area e
i suoi connotati linguistici e culturali, sino     Zona umida con una ricca biodiversità
alle presentazioni delle visite guidate, ai        In alto: volatili in un bacino di evaporazione
dépliant informativi ed alle azioni pubblici-      In basso: imbarcazioni attraccate nel canale di S. Bortolo (foto: Eva Barbari)

                                                                                                                                                  5
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
All’Auditorio di Portorose
                   IN VOLO
              CON LA COCCINELLA                   Celebrato il trentesimo anniversario

G
              iovedì 12 giugno 2014, all’Au-         anni ’60 a Pirano e a Sicciole operavano            cambiò nome in Scuola dell’infanzia “La
              ditorio di Portorose, si è svolta      nell’ambito della Scuola elementare. Su-            Coccinella” Pirano. L’allora direttrice,
              la celebrazione del trentesimo         cessivamente, nel corso degli anni ’70 e            Eva Kravanja, si impegnò molto per orga-
    anniversario di fondazione della Scuola          ’80, sono state aperte ancora le sezioni            nizzare e seguire un attento programma di
    dell’infanzia “La Coccinella” di Pirano.         a S. Lucia e a Strugnano ed è iniziato              formazione per le insegnanti, garantendo
    Una serata intensa ed emozionante di             il processo di fondazione di una scuola             così la crescita professionale del quadro
    fronte ad un pubblico numeroso e con                                                                 docente. Quando, nel 1990, la direttrice
    la presenza di diversi ospiti illustri.                                                              Eva Kravanja, si congedò per la pensione,
    Vedere tutti quei bambini così seriamen-                                                             iniziò il mio periodo di dirigente. Il setto-
    te impegnati nei loro ruoli, desiderosi                                                              re prescolare stava attraversando momen-
    di fare e dire, mi ha commosso. Ha ri-                                                               ti di intensa vitalità, caratterizzati dalla ri-
    svegliato in me il ricordo dei bellissimi                                                            cerca di nuove strategie di lavoro, con un
    momenti trascorsi nell’ambito di questa                                                              radicato impegno nella sperimentazione e
    istituzione. Nel lontano 1972, giovane                                                               nella progettazione. La scuola si apriva a
    e senza esperienza nel campo della pe-                                                               nuove dimensioni di vita, al dialogo con
    dagogia infantile, iniziai a S. Lucia, con                                                           il territorio, alle tradizioni e alle famiglie.
    grande entusiasmo e fiducia, l’arduo                                                                 La celebrazione di giovedì e la bellissima
    cammino nel mondo dell’infanzia. Spa-                                                                mostra, allestita nella sala bianca dell’Au-
    zio a disposizione poco: 16 mq, arredato                                                             ditorio, testimoniano che la scuola conti-
    alla meglio con mobili recuperati nella                                                              nua con impegno e successo il percorso
    scuola, materiale didattico di recupero e                                                            intrapreso. Una scuola che opera e coltiva
    giocattoli ‘fai da te’. Con i bambini ci si                                                          un’atmosfera di cooperatività e di sponta-
    divertiva a conversare, ad inventare sto-                                                            nea immersione di bambini ed adulti, lin-
    rie, a fare lunghe passeggiate. Si sfrutta-                                                          gua, cultura, tradizioni ed ambiente, che
    va ciò che l’ambiente circostante offriva.                                                           si integrano ed arricchiscono il bagaglio
    Un periodo ricco di soddisfazioni, alle-                                                             di esperienze del bambino. Giocare per
    gria e creatività.                                                                                   crescere, soddisfare il bisogno di ‘fare da
    Da allora molte cose sono cambiate e la                                                              solo’ e raggiugere così l’autonomia perso-
    scuola dell’infanzia ha visto profonde                                                               nale. Presenti in sala diverse autorità, che
    trasformazioni, raggiungendo traguardi                                                               con i loro interventi hanno toccato alcuni
    invidiabili nelle strutture scolastiche,                                                             punti salienti. Maurizio Tremul, presiden-
    nelle attrezzature didattiche ma soprat-                                                             te della Giunta esecutiva dell’Unione Ita-
    tutto nella metodologia d’insegnamen-                                                                liana ha ricordato quanto la scuola sia tra
    to, grazie ad un corpo insegnanti quali-                                                             gli elementi principali della formazione
    ficato e responsabile. 30 anni... pochi...                                                           dell’individuo, specialmente quella mino-
    molti, dipende dai punti di vista, ma          Il rappresentante del Governo sloveno                 ritaria che svolge un ruolo essenziale per
    soprattutto anni di contenuto e di frut-       Il ministro dell’istruzione, Jernej Pikalo, durante   il mantenimento della lingua e cultura
    tuoso e ricco operato pedagogico profes-       l’indirizzo di saluto (foto: Tihomir Sumić)           italiana. Ha inoltre segnalato l’attenzione
    sionale, che si è legato indissolubilmente                                                           che l’Unione Italiana dimostra al settore
    alla “Coccinella”.                               dell’infanzia di lingua italiana autonoma.          della scuola sia nel campo della formazio-
    Va precisato che l’educazione e l’assi-          La delibera, approvata dall’Assemblea co-           ne degli insegnanti, sia in quello edilizio,
    stenza dei bambini prescolari in lingua          munale nel 1982, si concretizzò due anni            come pure nella fornitura di attrezzature.
    italiana a Pirano vanta in realtà una            dopo la costituzione dell’OEA-Organiz-              Il ministro dell’Istruzione sloveno, Jernej
    storia più lunga di questi trent’anni. Le        zazione di Educazione ed Assistenza con             Pikalo, ha elogiato il lavoro fatto dalle
    prime sezioni d’asilo organizzate negli          lingua italiana di Pirano che in seguito            istituzioni della minoranza che nel loro

6
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
operare incontrano sicuramente maggiori           deve rappresentare una ricchezza aggiuntiva     un suo auspicabile e fattibile rinascimen-
difficoltà della maggioranza. Nadia Zigan-        e non un incomodo fardello di cui bisogna       to. La scuola italiana di Pirano è stata ed
te, presidente della Comunità Autogesti-          liberarci. In questo specifico momento nel      è un’ottima scuola, che ha sfornato e con-
ta della Nazionalità Italiana di Pirano, ha       nostro vivere quotidiano, la nostra scuola      tinua a licenziare ragazzi che continuano
sottolineato il valore della collaborazione       viene a trovarsi di fronte a tantissimi pro-    con successo il loro processo educativo in
tra le due istituzioni che vantano una            blemi di vario ordine e grado, che la pena-     altre istanze. È la prima pietra sulla quale
lunga tradizione. L’attuale direttrice, Ni-       lizzano, alla soluzione dei quali è indispen-   si costruisce la personalità futura dei no-
ves Matijašić, nel suo intervento ha evi-         sabile pensarci quanto prima, se vogliamo       stri ragazzi ed è una delle conquiste più
denziato l’importanza di coltivare un rap-        che questa nostra minoranza italiana in         importanti e fondamentali della nostra
porto di apertura e collaborazione con il         Slovenia, continui ad essere tale, continui     comunità nazionale. La scuola è vita, la
territorio e l’impegno attivo che la scuola       ad esistere ed a proseguire sulla strada di     scuola è futuro [...]
svolge nell’educare al rispetto e alla tute-
la dell’ambiente nell’ambito del progetto
“Eco Scuola”. Il vicesindaco del Comune
di Pirano, Bruno Fonda, ha consegnato
alla direttrice Nives Matijašić la Targa co-
munale a riconoscimento degli obiettivi e
del ruolo dell’istituto.
Presenti tra il pubblico anche Maria Cri-
stina Antonelli, Console Generale d’Ita-
lia a Capodistria e Furio Radin, presiden-
te dell’Unione Italiana di Fiume.
Bello ed emozionante il finale che ha vi-
sto radunati sul palco bambini, insegnan-
ti e genitori per cantare l’inno del giardi-
no d’infanzia “La Coccinella”.
A conclusione ringrazio per il bellissimo
presente, eseguito dai bambini, con il
quale, l’attuale direttrice ha omaggiato
me e l’ex direttrice Eva Kravanja quando
ci ha invitate sul palco.
Desidero fare i complimenti con chi ha
curato la regia dello spettacolo, bello,
significativo e dosato. Brava la presenta-
trice Martina Gamboz. Bravissime tutte
le insegnanti per il loro paziente e pro-
fessionale impegno nel preparare i bam-
bini e cogratulazioni alla direttrice Nives
Matijašić per i successi conseguiti nell’am-
bito professionale.
Cara “Coccinella”, tanti auguri!
        L’ex direttrice Laura Slama Giachin

       Dal saluto del vicesindaco Bruno Fonda

[...] La scuola è un settore, se non il setto-
re più importante per la formazione futura
dell’individuo ed è tanto più importante
per una comunità minoritaria come la no-
stra, che proprio per il fatto di essere scuola
di minoranza è più vulnerabile, più attacca-
bile, se ad essa non offriamo la nostra mas-
sima attenzione e considerazione, valutan-        Momenti della cerimonia
done le peculiarità e specificità. Noi tutti      In alto: il vicesindaco piranese, Bruno Fonda, consegna il riconoscimento comunale
dobbiamo renderci conto ed avere coscien-         alla direttrice Nives Matijašić
za che la cultura di un gruppo nazionale          In basso: l’esibizione dei più piccoli (foto: Tihomir Sumić)

                                                                                                                                             7
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
Lavori esposti a Portorose
                     PITTURA DEDICATA
                          AL MARE
                                              In occasione dello spettacolo di fine maggio

I
        l mare, eterna fonte d’ispirazione per po-      dissimo tramonto su Pirano visto da Stru-           ha inquadrato dalla sua finestra l’irreale tra-
        eti ed artisti, oltre che fonte di vita e via   gnano e nell’altro lo spumeggiare del verde         monto che staglia in controluce gli alberi dei
        di comunicazione, è stato scelto dalla no-      mare sotto un cielo plumbeo mentre un fle-          velieri e la lanterna. Mario dimostra ancora
    stra CI quale tema da trattare pure nell’am-        bile raggio illumina i surfisti. Jana ha colto lo   una volta la sua maestria nel presentarci i
    bito dei gruppi artistici.                          slancio ed il fragore dell’onda che s’infrange      suoi pescherecci all’opera nel nostro golfo.
    I pittori del gruppo di pittura hanno accolto       sul molo con la lanterna rossa ed ha portato        Colpisce la meraviglia del primo piano del
    con entusiasmo l’invito e si sono impegnati         a compimento il tramonto rosa sulle saline          gabbiano di Daša che pare dirci dell’inquie-
    nell’esecuzione dei dipinti dal formato su-         che aveva ispirato Aurora. Giulio ha colto la       tudine del mare retrostante e la suggestione
    periore al solito, vista l’ampiezza della sala      poetica delle barche di Salvore sospese sul-        dell’onda multicolore. Dana, come Daša, ha
    bianca dell’Auditorio di Portorose che ospi-        le palafitte per proteggerle dalle mareggiate       scelto i gabbiani, questa volta intenti a pesca-
    terà la mostra.                                     e quella del passaggio del veliero sul mare         re nell’inquietudine dei flutti, scendendo poi
                                                                                                            a meravigliarsi dell’incontro coll’ondeggiare
                                                                                                            del cavalluccio e della medusa. Bruno B. ci
                                                                                                            regala un primissimo piano di Stella distesa
                                                                                                            sulla sabbia, dinanzi ad un mare scuro sovra-
                                                                                                            stato dal colore caldo del tramonto, ispirazio-
                                                                                                            ne portata dai suoi viaggi spagnoli. Irena che
                                                                                                            si prodiga da anni nell’ambito della Società
                                                                                                            “Anbot” e si è già cimentata nella ceramica,
                                                                                                            ha sentito il desiderio di esprimersi pure nel-
                                                                                                            la pittura, creando la suggestiva immagine di
                                                                                                            un tramonto su Pirano, con le lanterne quali
                                                                                                            sentinelle della storica cittadina. Trascinata
                                                                                                            dall’entusiasmo della mamma, si è aggregata
                                                                                                            al gruppo pure la giovane figlia Ksenija che,
                                                                                                            scegliendo come prima esperienza un motivo
                                                                                                            impegnativo, quale il particolare di un veliero
                                                                                                            che affronta il mare in burrasca, ha lavorato
                                                                                                            alacremente per lunghe ore scoprendo man
                                                                                                            mano i segreti dei materiali e delle tecniche
                                                                                                            con l’entusiasmo alimentato dalla soddisfa-
    Ispirazione artistica                                                                                   zione dei risultati. Milly, la maestra di musica
    Il tramonto proposto da Wilma Zacchigna (a sinistra) e l’imbarcazione di Milly Monica                   e pittrice ispirata, si è slanciata di getto nel-
    (foto: Eva Barbari)                                                                                     la suggestione di un’immagine drammatica
                                                                                                            sullo sfondo, contrastata dall’ignara quiete
    Il colore, nelle sue infinite sfumature, di         turchino dell’Istria meridionale. Josipa si è       dell’imbarcazione del primo piano. Ispirata
    tonalità e contrasto è quello che domina            dedicata con meticolosità nella rappresenta-        dalla musica, nella seconda immagine della
    e definisce le immagini che spaziano dalle          zione di uno squarcio nel cielo che illumina        Regata in Sol, ha realizzato un’opera stilizzata
    vedute riprendenti attimi di vita pulsan-           il veliero, quasi un quadro votivo, esploden-       e simbolica.
    te, scansioni di momenti quasi irreali fino         do poi nel secondo con un infuocato, quasi          Non poteva deludere le nostre aspettative il
    all’immersione nell’affascinante mistero del-       irreale, tramonto sulle saline. Francesco si è      nostro poliedrico collaboratore Dušan, arti-
    la vita subacquea.                                  impegnato nell’esecuzione del paesaggio di          sta che affronta giornalmente il suo mare per
    Si sono prodigati nella ricerca dei motivi e        Sezza che accoglie le imbarcazioni in legno         trarne sostentamento ed ispirazione. Sugge-
    nella loro interpretazione: Bruno S. che si         nell’insenatura protetta dai marosi, sotto          stiva la luce del suo tramonto sul mare dopo
    è dimostrato deciso nella scelta con il cal-        un cielo dove le nubi si rincorrono. Wilma          la scampata tempesta.          Liliana Stipanov

8
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
“Serenate”
I DIECI ANNI DEL GRUPPO
    MANDOLINISTICO
                                                           Note a Casa Tartini

A
         dire il vero, sarrebbero già undici
         gli anni da quando i nostri mando-
         linisti hanno iniziato la loro attività
come Trio (due mandolinisti, un chitarrista
e signora cantante). I loro nomi? eccoli: Ar-
cangelo e Aldo con il mandolino, Niko alla
chitarra e Darinka come cantante.
Già dopo le loro prime esibizioni come
Trio, si è notato l’interesse del pubblico,
e il sottoscritto ha indetto un breve corso
teorico e pratico per nuovi aspiranti man-
dolinisti. Al corso svolto nella nostra sede
si sono iscritte delle persone adulte, che
dopo un paio di mesi si sono esibite al loro
primo saggio in Comunità, assieme al già
costituito Trio “Serenate”. I nomi degli al-
lievi del corso di allora sono: Martina (che
purtroppo non c’è più), Silva, Milan, Darin-
ka, Valter e Sergio. Il neocostituito gruppo
mandolinistico “Serenate” è stato subito
invitato ad esibirsi a varie manifestazioni
locali sia a Pirano, sia nelle altre Comuni-
tà italiane dell’Istria e il loro repertorio si     All’ingresso della sede
è basato sin dall’inizio su melodie popolari        Il gruppo mandolinistico con i componenti più giovani (foto: archivio CI)
mediterranee, non tralasciando natural-
mente qualche pezzo classico. Sono iniziate         sono venuti a Pirano su invito della nostra       mandolinistico “Serenate” siamo già qua-
così le esibizioni più importanti in teatro         Comunità e nuovamente assieme al “Sere-           si tutti con i capelli grigi e con qualche
“Tartini” con Suonando e cantando in riva al        nate” hanno suonato al teatro “Tartini”. Le       primavera in più, ma non ci diamo per
mar assieme ad altri gruppi mandolinistici          uscite del nostro gruppo mandolinistico in        vinti e continuiamo imperterriti a strim-
italiani, sloveni, croati, svizzeri... e la prima   Italia hanno toccato Muggia, Venzone, San         pellare sui nostri cari e amati mandolini.
uscita all’estero, a Neuotting in Germania,         Daniele del Friuli, Codigoro (Ferrara) e Ser-     Naturalmente ci servirebbe un maggiore
su invito del sindaco, amico da lunga data          ravalle di Vittorio Veneto, dove si è tenuto      aiuto morale da parte dei nostri dirigenti
del sottoscritto. Da non dimenticare che i          un incontro europeo di mandolinisti. Qui          della Comunità, che spero avvenga.
nostri baldi mandolinisti sono stati invitati       si sono confrontati con gruppi mandolini-         Da parte mia penso che bisogna investire
un paio di volte a Litija e a Fara (Kočevje) a      stici italiani, olandesi, croati, tedeschi... e   il nostro tempo sui giovani, perciò da un
due incontri regionali di gruppi mandolini-         hanno fatto la loro bella figura. Nel fratem-     paio d’anni ho formato un gruppo di gio-
stici e tamburaši, dove sono stati ascoltati        po non si sono dimenticati di esibirsi a tutte    vani mandolinisti (il “Pop corn”) formato
e valutati da un’apposita giuria di esperti.        le manifestazioni popolari di Pirano e dei        da tre ragazzine, Hana, Laura, Denise e da
Non sono mancate le lodi, e naturalmente            paesi limitrofi.                                  due baldi ragazzi, Matteo e Alessio.
anche i consigli per migliorare. E nuova-           Se mi è permesso, ora parlo in prima per-         Sperando bene in un prossimo cambio
mente sono andati ad esibirsi un po’ più            sona... Al traguardo dei nostri dieci anni di     generazionale, invito sia i giovani, sia
lontano e precisamente a Bellinzona, capo-          attività, è bello ricordare tutti i nostri con-   gli adulti ad unirsi a noi per imparare a
luogo del Canton Ticino in Svizzera. Qui            certi, le lodi, le critiche benevole, le ore di   suonare il mandolino, strumento tipico e
si sono esibiti assieme ai “Mandolinisti del        prove in Comunità, e chi come Martina, ci         amato in tutta l’area mediterranea, e Pira-
Bellinzonese”, che dopo un paio di mesi             ha lasciati per sempre. Nel nostro gruppo         no è Mediterraneo!       Arcangelo Svettini

                                                                                                                                                    9
SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
All’Auditorio di Portorose
     L’ARTE CHIAMA IL MARE
       Manifestazione congiunta tra gli istituti scolastici della CNI del comune di Pirano e la CI

 È
         stato chiamato più volte per nome,       visti della CI “G. Tartini” che ha organiz-
         interpretato e decantato nelle sva-      zato lo spettacolo di fine anno scolastico.      E sono arrivati i primi pensieri alla deriva
         riate forme artistiche per una sera-     Per farci sognare e divertire, e allo stesso     sul palco, dai saluti della conduttrice Lara
 ta intera all’Auditorio di Portorose. Sul        tempo riflettere sulla sua condizione e con-     Pirjevec con Daniel Konestabo che hanno
 palco, il 22 maggio, si sono dati la mano        siderazione che si ha per il nostro mare, le     invitato a fare gli onori di casa a Bruno
 gli istituti scolastici della nazionalità ita-   prime note musicali sono state del coro del-     Fonda, vicesindaco del comune. Il rappre-
 liana del comune di Pirano con gli atti-         la SE “Vincenzo e Diego de Castro” diretto       sentante della CAN ha salutato i presenti
                                                                                                   ricordando l’importanza del rispetto del bi-
                                                                                                   linguismo, quale valore aggiunto sia per la
                                                                                                   conoscenza della lingua, sia per lo sviluppo
                                                                                                   dell’individuo, ma soprattutto si è rivolto
                                                                                                   ai bambini, agli alunni e agli allievi che si
                                                                                                   sono impegnati con successo nello studio.
                                                                                                   Grande soddisfazione e impegno anche
                                                                                                   per le direttrici e presidi dei tre istituti che
                                                                                                   sono state chiamate sul palco per i saluti
                                                                                                   e alcune considerazioni sul lavoro svolto e
                                                                                                   sull’impegno che tornerà puntuale a set-
                                                                                                   tembre. Al microfono si sono alternate ri-
                                                                                                   spettivamente: Nives Matijašić della Scuola
                                                                                                   dell’infanzia “La Coccinella”, Nadia Zigan-
                                                                                                   te della SE “Vincenzo e Diego de Castro”
                                                                                                   e Aleksandra Rogić del Ginnasio “Antonio
                                                                                                   Sema”.
                                                                                                   Lo spettacolo è continuato con la creatività
                                                                                                   dei piccoli, i bambini dell’asilo orgogliosi di
                                                                                                   mostrare ai genitori quanto hanno appreso
                                                                                                   in un lungo anno di giochi e divertimento
                                                                                                   e quelli del primo triennio che ci hanno di-
                                                        Programma ricco e variegato                mostrato la loro bravura con l’alfabeto del
                                                        In alto: i giovani mandolinisti            mare. Tra recite e canti che danno allegria,
                                                        guidati da Arcangelo Svettini              ancora musica e ballo, con i più grandi
                                                        (foto: Mojca Filipčič)                     della primaria, il secondo triennio ha pre-
                                                        In basso: la presentatrice                 sentato la canzone La battaglia dei grassi e
                                                        Lara Pirjevec assieme a Daniel             verdura con accompagnamento del balletto,
                                                        Konestabo nei panni di un vogatore         reduci della loro partecipazione nel mese di
                                                        (foto: Mojca Stancich)                     aprile in Val di Ledro (Trento) al concorso
                                                        dal maestro Silvio Quarantotto, che        Un testo per noi del Festival della Canzone
                                                        ha riscaldato le mani del numeroso         Europea dei Bambini. Con ritmo ed iro-
                                                        pubblico con la canzone ‘simbolo’ di       nia, la battaglia dei grassi e verdura mette
                                                        qualche generazione fa ma sempre at-       in guardia i bambini dai più comuni errori
                                                        tuale nel tempo, Gente di mare:            in fatto di dieta, con matematica e geome-
                                                                                                   tria e con un pizzico di fantasia, ecco i prin-
                                                        “... eppure abbiamo il sale nei capelli,   cipi della corretta alimentazione... bravi e
                                                        del mondo abbiamo la profondità,           complimenti!
                                                        e quando ci fermiamo sulla riva lo         Ad un certo punto, sono capitati i gabbiani
                                                        sguardo all’orizzonte se ne va portan-     e pure delle innoque e simpatiche medu-
                                                        doci i pensieri alla deriva per quell’i-   se all’attacco e le melodie dei mandolini.
                                                        dea di troppa libertà...”.                 I giovani mandolinisti “Pop corn”, guidati

10
Contenuti legati al mare
I ragazzi della “Vincenzo e Diego de Castro” durante alcune esibizioni (foto: Mojca Stancich)

da Arcangelo Svettini, hanno riempito la          ad altri eventi come questi.                    di pittura di Liliana Stipanov. La mostra,
sala di note solari in linea con la stagione e    La scenografia ha dato immagine alle rifles-    in visione per un mese, è stata l’occasione
con la loro bravura.                              sioni dei grandi pensatori dell’umanità in      per presentare al pubblico il catalogo rea-
Applausi anche per gli interpreti di alcuni       tema alla serata dedicata al mare. A pro-       lizzato da Eva Barbari che raccoglie le foto
momenti dedicati alla poesia e recitazione        porla sono stati gli allievi del Ginnasio che   delle ceramiche e dei dipinti di ispirazio-
in italiano, sloveno e inglese, per la sezione    tra una recita e l’altra hanno concluso lo      ne marina con l’introduzione di Amalia
dei minicantanti della nostra Comunità            spettacolo con un delicato brano musicale       Petronio sul progetto Raccontiamo il mare
che hanno allietato la serata con alcuni          di chitarre e voce.                             per viverlo meglio. Un progetto importante
brani, ‘cavalli di battaglia’ di Anna Klarica,    Ma non è finita qui, altra musica e tante       e molto apprezzato dal pubblico presente
Matej Koljesnikov e Lana Maria Bernetič.          voci all’atrio dell’Auditorio, hanno accom-     negli appuntamenti da calendario, e che
A strapparci altri sorrisi e risate ci hanno      pagnato il pubblico che prendeva posto alla     siamo ben certi, continuerà ad appassio-
pensato gli interpreti della scenetta La mo-      Sala Bianca. Diretto da Milada Monica, il       nare e coinvolgere nuovi appuntamenti
glie sofistica con Ela Cebroni e Noel Celar       Coro “G. Tartini” ha introdotto in tema         con ospiti e visitatori anche in futuro. In-
del gruppo filodrammatico diretto da Rug-         con le note del mare, l’apertura della mo-      somma, nuove idee per il futuro quando
gero Paghi.                                       stra dei lavori realizzati dal gruppo di ce-    l’arte tornerà a chiamare il mare.
Tra una battuta e l’altra anche dei presenta-     ramica di Apolonija Krejačič e dal gruppo                                   Daniela Sorgo
tori, la serata è proseguita con l’assegnazione
dei premi del concorso Il mare indetto dalla
redazione del periodico “il Trillo”. 27 dalla
prosa alla poesia, sono i temi giunti a desti-
nazione e valutati dalla giuria redazionale,
mentre i lavori in forma figurativa sono
stati valutati da Liliana Stipanov, Apolonija
Krejačič e Eva Barbari che hanno valutato
25 disegni del primo triennio, 21 del secon-
do e 18 i lavori del terzo triennio, e dall’a-
silo, 4 i disegni dei piccoli dal 1-2 anno, 3
disegni per i bambini di 3 anni, 12 quelli di
4 e 5, e 8 i disegni di 6 anni di età (l’elenco
dei premiati è riportato a p. 21).
Tutti sul palco, Ondina Lusa e la sottoscrit-
ta con la giuria figurativa al completo per
premiare bambini, ragazzi e giovani parte-
cipanti, con gli omaggi per il lavoro svolto e
tanti complimenti e auguri per continuare         Il gruppo filodrammatico della CI
a voler bene al mare nostro e partecipare         Ela Cebroni e Noel Celar… in barca (foto: Mojca Stancich)

                                                                                                                                             11
A Strugnano
        UN KAKI ECCEZIONALE                         Simbolo di pace e di rinascita

 I
     l 19 giugno scorso a Strugnanoè sta-          a Pirano o in un luogo da dove potesse par-        da tre anni con famiglia vive a Pirano e
     to piantato un kaki, nato da un seme          tire forte questo messaggio.                       qui ha fissato con impegno le sue radici,
     dell’unica pianta sopravvissuta alla          La piantina, dunque, è stata collocata a           ha fatto questa proposta singolare ed in-
 ‘bomba’ di Nagasaki. Un avvenimento               dimora sulla collina di S. Maria della Vi-         telligente a chi d’autorità presso l’ammini-
 non indifferente, considerato che per             sione di Strugnano, presso la scuola “El-          strazione del nostro Comune. Il messaggio
 essere scelti bisogna fare richiesta e su-        vira Vatovec”. L’artista giapponese Tatsuo         è passato, la simbologia è forte.
 perare l’‘esame’ di una commissione,              Miyajima, nel 1996, ebbe l’idea, grazie al         Presenti alla piantumazione, oltre alle au-
 adempiere a determinate condizioni: il            lavoro del botanico Masayuki Ebinuma il            torità locali, il sostituto ambasciatore giap-
 kaki non si pianta solo in un luogo adat-         vero salvatore del kaki di Nagasaki, di por-       ponese in Slovenia e i bambini di tutte
 to a lui, ma anche dove il territorio, la sua     tare questa piantina della ‘speranza’ alla         le scuole di Strugnano e di S. Lucia che,
 gente, hanno sofferto per guerre, disastri,       Biennale di Venezia. Da qui la diffusione          dopo un breve ma sentito programma cul-
 confronti, conflitti… diventando simbo-           nel mondo. Ogni anno si raccolgono le              turale da loro svolto e dal coro di Porto-
 lo di rinascita, di pace, così come il kaki       candidature e poi una commissione valuta           rose, hanno consegnato al nostro sindaco
 era stata l’unica pianta a sopravvivere al        e decide. Essere scelti è un grande onore, si      pensieri sulla pace e l’amicizia.
 disastro dei disastri della seconda guerra        entra nell’associazione mondiale dei “Sin-         Pirano e Strugnano sono così entrate nella
 mondiale. Due anni fa ne hanno pianta-            daci per la pace” sostenuta dal sindaco di         rete delle città portatrici di pace e speran-
 ta una nel parco di S. Giovanni a Trieste.        Hiroshima. Romana Kačič, architetto del            za e nel “Kaki tree project”. Ben vengano
 Da qui il suggerimento di piantarne uno           paesaggio per professione e passione, che          altri kaki!          Daniela Paliaga Janković

                                      PRUA A SIROCO…
                                                 Per Pirano, Isola, Rovigno e Cattaro

 P
       rua a siroco... pasere,        gia ha creato in quattro ap-          cazioni varie di Casa Tartini.        del mare per un’idea di mu-
       sardoni e menudaia...          puntamernti estivi, questo            Alla serata dell’11 giugno la         seo diffuso. Pirano, è tornata
       è la rassegna musicale,        ponte culturale, artistico e          nostra “Famea dei salineri”,          insieme agli ospiti di Isola e
 folcloristica e storica sulla        sociale invitando e partendo          il gruppo in costume tradi-           Rovigno nell’ultimo appun-
 marineria minore e sulla pe-         dalla CI “G. Tartini” di Pi-          zionale guidato da Giorgina           tamento della rassegna mu-
 sca dell’Adriatico orientale         rano, passando per Isola con          Rebol era presente con l’espo-        sicale. Sabato 28 giugno con
 che nel mese di giugno ha            la CI “Dante Alighieri”, e per        sizione storica Vita e lavoro nel-    i canti della tradizione mari-
 ospitato alcune delle comu-          Rovigno, fino a Cattaro nel           le saline di Pirano. ‘Ordo Salis’     nara, i mandolinisti di Casa
 nità marinare del “Golfo di          lontano e vicino Montenegro           produzione, commercio e contrab-      Tartini guidati da Arcangelo
 Venezia” con lo scopo prin-          e il suo Museo marittimo. Ac-         bando del sale all’epoca della Se-    Svettini si sono presentati al
 cipale di creare un ponte            colti e salutati tutti nella pri-     renissima Repubblica è il video       pubblico muggesano con “la
 culturale volto alla reciproca       ma giornata di Prua a siroco,         proposto dal Circolo cultu-           musica del sole”, scegliendo
 conoscenza, promozione e             dal sindaco di Muggia, Nerio          rale il Colle di San Daniele          le migliori note del loro vasto
 valorizzazione dell’arte e del-      Nesladek la giornata del 7 giu-       del Friuli, preceduto dal fil-        repertorio musicale e canoro.
 la cultura attraverso l’intrec-      gno è proseguita alla palazzi-        mato di Isola, della “Dante”:         Arrivederci al prossimo anno
 cio di nuovi rapporti umani.         na del Circolo della vela, con        Quando i contratti di pesca ve        per altri incontri come questi
 La manifestazione organizza-         la presentazione e promozione         nivano stipulati con una stretta      e grazie per l’accoglienza e di-
 ta dall’Associazione Folclori-       delle comunità marinare par-          di mano. A chiudere la serata         sponibilità agli organizzatori
 stica, Bandistica Muggesana          tecipanti e il giorno dopo, da        dell’11 giugno è stato Walter         e a tutti che hanno lavorato
 “Ongia” in collaborazione            parte nostra con l’esposizione        Macovaz dell’EcoMuseoBata-            per la vetrina della marineria
 con il Circolo della Vela di         di materiali promozionali,            na di Rovigno con la relazio-         minore adriatica.
 Muggia e il Comune di Mug-           culturali e artistici e pubbli-       ne finale dedicata alla cultura                         Daniela Sorgo

12
Dalla valle del Quieto a Cittanova
             L’Istria meno nota                Escursione per gli attivisti della CI

C
          on questo titolo è stata
          proposta l’escursione
          di quest’anno, organiz-
zata da Luciano Monica e so-
stenuta finanziariamente dalla
CAN per la Comunità degli
Italiani di Pirano.
Il 31 maggio 2014 siamo par-
titi in direzione della cittadina
che molti artisti hanno scelto
per propria dimora, Grisigna-
na. Dal suo Belvedere si gode
in lontananza, un lungo per-
corso panoramico, sulla valle
del Quieto fino alla foce nel
mare presso Cittanova.
Proseguendo con il pullman
in direzione di Pinguente ci si
apriva un paesaggio di un ver-       Natura e storia
de lussureggiante. Durante la        In alto: il paesaggio visto da Grisignana
visita della parte alta – la cit-    A lato: il campanile di Cittanova (foto: Marina Žigon)
tadina murata, situata in vetta
ad una rupe in mezzo alla valle      dato che contemporaneamente         Ancora oggi l’Acquedotto del        cripta risalente al XII seco-
superiore del fiume Quieto –,        venivano svolte le bonifiche        Risano di Capodistria usufrui-      lo ed il lapidario con reperti
abbiamo ammirato le due por-         delle paludi lungo la valle del     sce dell’acqua della sorgente di    archeologici dal I al XVIII
te della città vecchia del XVI       fiume. Durante la visita gui-       Gradole.                            secolo.
secolo, la cisterna maggiore         data dell’Acquedotto istria-        Alle terme di Santo Stefano         Il gruppo di escursionisti è
tardobarocca, con un bassori-        no (Istarski vodovod Buzet)         finisce il corso superiore del      stato ospitato della Comunità
lievo - il leone veneziano e una     ci sono state trasmesse delle       fiume ed inizia quello medio.       degli Italiani di Cittanova.
lapide, il Duomo settecentesco       informazioni precise sulla tra-     Nel pomeriggio abbiamo visita-      Strada facendo siamo stati in-
di S. Maria Assunta. Nel suo         sformazione dell’acqua del fiu-     to Castagna, un piccolo borgo       travisti e gentilmente invitati
interno ci sono sette altari e       me Quieto in acqua potabile.        menzionato già nel 1102, come       dall’artista Sergio Gobbo a
dei dipinti barocchi. Uno di         Abbiamo visitato il centro di       caposaldo del sistema difensi-      visitare il suo museo “Galle-
essi raffigura San Giorgio, il       captazione (opera di presa) del-    vo, che oggi gode dello status      rion”, dove sono esposte delle
protettore della città.              la sorgente carsica, gli impian-    di bene culturale. Proseguendo      collezioni nautiche dell’A-
Alla fine della nostra escursio-     ti di trattamento e filtrazione     lungo la valle del Quieto siamo     driatico. Sulla parete di un
ne abbiamo visitato il centro        dell’acqua, il serbatoio centrale   arrivati all’entrata dell’insena-   edificio, vicino alla sede del-
di captazione delle acque della      (costruito nel 2008) e l’impian-    tura Val di Torre, ad Antenal,      la Comunità degli Italiani,
sorgente carsica a San Giovan-       to di distribuzione e solleva-      la foce del fiume. Dopo una         abbiamo notato un murales,
ni di Pinguente. L’impianto          mento dell’acqua potabile.          breve sosta siamo ripartiti per     che rappresenta il saluto di
rappresenta il punto iniziale        Attualmente l’approvvigiona-        Cittanova. Nei tempi remoti la      San Pelagio. Un simpatico e
del sistema dell’Acquedotto          mento idrico dell’Istria (in Cro-   cittadina era un’isola, collega-    simbolico saluto dalla ridente
del Quieto, oggi Acquedotto          azia) include le sorgenti di San    to alla terraferma nel XVIII se-    cittadina istriana, ricchissima
istriano, costruito nel lonta-       Giovanni di Pinguente (1933),       colo. Passeggiando, la comitiva     di storia. Tutti i partecipanti
no 1933. In quel periodo la          Gradole (1972), Santo Stefano       ha ammirato le mura di cinta,       all’escursione abbiamo tra-
costruzione dell’impianto rap-       (Bulaž) (1994) ed il lago artifi-   la Porta Belvedere del XVII se-     scorso una bellissima giornata
presentava la realizzazione di       ciale di Bottonega, che è stato     colo, la loggia cittadina locata    alla scoperta di piccoli mondi
un progetto d’importanza vi-         realizzato nella valle sottostan-   accanto al mare, la Cattedrale      a noi cari ed interessanti.
tale per la popolazione locale,      te ad est di Montona (1998).        dedicata a S. Pelagio e la sua                      Marina Žigon

                                                                                                                                          13
Storia del territorio
                                  LA CHIESA
                                DI VILLANOVA
                                         RICORDATI I 250 ANNI DELLA SUA RIFONDAZIONE

 A
           lcuni mesi orsono è stato dato       Sandi 22 Gennajo 1756 Presentati dal sudetto    confraternita. Ma chi ricostruì la chiesa?
           alle stampe un opuscoletto in        D. Giorgio li 21 Novembre 1759. Zajaz era       Attualmente le fonti documentali non
           punto metallico composto da 22       il sacerdote di Villanova nel periodo della     offrono risposte ma si presume che tale
 pagine con illustrazioni dal titolo Cer-       ricostruzione della chiesa.                     Simon Vatouaz, proveniente dallo “statto
 kev Rožnovenske Matere Božje v Novi Vasi       A pagina 8 il Pucer espone la parte prin-       Arciducalle”, coniugatosi con una donna
 1763-2013. L’autore, il giovane villanove-     cipale della sua ricerca ovvero la rifor-       del posto, tale Maria Petručič, e defunto
 se Aljoša Pucer, cognome endemico del          mazione della chiesa, come ce lo ricorda        in quel di Villanova il giorno 4 agosto del
 luogo, con questo scritto ricorda il 250.      presentando in immagine l’architrave            1763, sia stato il benefattore che fornì i
 mo anniversario della ricostruzione del        dell’ingresso del luogo di culto che reca       denari per la riformazione considerato
 luogo di culto del proprio paese.                                                              che sulla soglia del presbiterio esiste l’in-
 Lo studio, lo affermiamo con sinceri-                                                          cisione incompleta 17_ 2 (probabilmente
 tà poiché abbiamo avuto modo sia di                                                            1762) ed il suo nome. Ma, appena rifatta,
 conoscere personalmente l’autore, sia                                                          la chiesa rischiò d’essere demolita come
 d’indicargli alcune importanti fonti do-                                                       riporta il parroco di allora (Umer) in una
 cumentali, si basa su materiale inedito                                                        missiva del 1771 sintetizzata a p. 9. A co-
 proveniente dall’archivio parrocchiale                                                         rollario della documentazione (pp. 10-13)
 di Carcauze (Krkavče) e da quello ve-                                                          è proposta un’elencazione di avvenimenti,
 scovile in Trieste. In apertura un breve                                                       posti in ordine cronologico, che coinvol-
 spunto sulla storia di Villanova tratto                                                        sero la comunità religiosa locale dal 1856
 dalla pubblicazione di Alberto Pucer dal                                                       al 2012. Nei risvolti successivi (pp. 14-15),
 titolo Popotovanje po Slovenski Istri (2005)                                                   va apprezzato il gesto dell’autore nel con-
 introduce il lettore alle pagine seguen-                                                       frontare le festività religiose a Villanova
 ti. Interessante la documentazione (pp.                                                        (“Nota delle sagre, delle chiese e Santi
 5-7) riguardo la prima chiesa, quella cioè                                                     nella pieve di Carcauze”) tra la fine del
 che precedentemente sorgeva ove oggi si                                                        XVII-inizio XVIII secolo con quelle at-
 trova l’esistente luogo di culto. La prima                                                     tuali. Si scopre così che anche nel nuovo
 menzione del fabbricato dedicato a Ma-                                                         millennio si festeggia, come nei secoli pas-
 ria è del 1470; altre testimonianze della                                                      sati, il primo giorno dell’anno con Maria
 borgata nel 1579 allorquando Villanova                                                         Madre della Chiesa, il 25 di marzo l’An-
 è definita come S. Mari(n)a(e) della Villa                                                     nunciazione della Vergine Maria, il primo
 Morta e nel 1660. Scrive il vescovo giu-                                                       maggio San Giuseppe (nei secoli passati
 stinopolitano Zeno nella sua visita pasto-                                                     Santi Filippo e Giacomo), il 15 agosto
 rale relativamente all’edificio di culto:                                                      Assunzione di Maria, il 16 agosto San
 “Nell’Altar del Rosario nella Chiesa di                                                        Rocco (protettore dal flagello della peste
 Villa Noua non si celebri niun modo se         La copertina                                    il cui culto a Villanova potrebbe essere
 non sarà cons[acra]to et prouisto delle        Della pubblicazione di Aljoša Pucer             riconducibile all’epidemia di peste seicen-
 cose necessarie”. L’autore estrapola al-                                                       tesca), l’8 settembre la Natività di Maria,
 tri appunti inerenti la chiesa attraverso      l’incisione 1763 F.R. ove F.R. sta per “Fat-    il 21 novembre la Madonna della Salute,
 le visite pastorali o le pubblicazioni dei     ta Riformazione”. La fonte documentale si       il giorno 8 dicembre l’Immacolata Conce-
 vescovi Tommasini, Naldini e Sandi e           riferisce alla cronaca della visita pastorale   zione. Le pagine finali (15-20) riportano i
 dall’archivio triestino ha modo di re-         (1757-1776) del vescovo Camucio. Si leg-        segni e le immagini presenti nella chiesa
 cuperare, ma ne propone solamente la           ge: “Villanova – Chiesa che e stata tutta       di Villanova affiancate da informazioni
 riproduzione fotografica della prima           apena riformata in forma magiore della          desunte dal sito svetniki.org: Madonna
 pagina, l’Istromenti de Beni Patrimoniali      primaria qui esistenza”. Camucio scri-          del Rosario, Statua della Madonna, San
 livellati di Don Giorgio Zajaz da Villanova.   ve anche che l’edifico era dotato di due        Giuseppe, San Matteo, San Rocco, Sacro
 Con Decreto di Mons SS.mo e R.mo Vescovo       altari di cui uno serviva anche la locale       Cuore di Gesù, Maria Salvatrice. Nel luo-

14
Puoi anche leggere