SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez - Editoriale - Comunita degli Italiani ...
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maggio - giugno 2014 NUMERO 15 ANNO XXIV FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO Editoriale SI SPENSERO LE LUCI di Kristjan Knez E ra una domenica d’inizio estate come tante altre, ma un gesto estremo cambiò il corso della storia. L’atten- tato di Sarajevo del 28 giugno 1914, i cui spari freddarono l’erede al trono d’Austria- Ungheria, Francesco Ferdinando, e la con- sorte Sophie Chotek, furono il pretesto per un conflitto che sarebbe degenerato in una carneficina senza precedenti. Quest’ultimo avrebbe concluso l’Ottocento e accompa- gnato celermente il tramonto di un’epoca per schiuderne un’altra, contraddistinta da innumerevoli sciagure di varia fatta, che non risparmiarono alcuna latitudine. I col- pi di rivoltella esplosi nella capitale della provincia balcanica, che “gridavano vendet- ta”, come scrissero alcuni giornali dell’Im- pero, avrebbero offerto l’occasione irripeti- bile per regolare i conti con la Serbia, da Il tramonto a Salvore tempo una spina nel fianco e considerata La guerra del 1914 fu il crepuscolo un fattore destabilizzante in una zona geo- del vecchio continente grafica di per sé fortemente instabile e dagli (Foto: Kristjan Knez) equilibri delicati. Solo pochi mesi prima, il sudest europeo era stato sconvolto da due guerre (1912-13), con una Lega di stati re- pg. 3-5 Le saline in primo piano gionali (Serbia, Montenegro, Bulgaria e La tradizione di casa nostra presentata Grecia) decisa a estromettere l’Impero otto- a Lubiana, ma quale futuro? mano dal continente. Il Trattato di Londra Giorgina Rebol e Sandro Kravanja (1913) palesò ancora una volta l’intricata questione della Macedonia. Infatti, la Bul- pg. 6-7 In volo con la Coccinella garia non era intenzionata a riconoscere Celebrato il trentesimo anniversario a Belgrado l’annessione di una sua ampia della Scuola dell’infanzia di Pirano porzione. Impossibilitati a risolvere il di- Laura Slama Giachin lemma della spartizione territoriale, si pas- sò nuovamente all’uso delle armi. Questa pg. 10-11 L’arte chiama il mare volta gli ex alleati mossero contro i bulgari, Spettacolo culturale all’Auditorio di Portorose che furono attaccati anche dal nemico di Daniela Sorgo ieri, nonché dalla Romania. Il regno dei Karađorđević ne uscì rafforzato, raddoppiò pg. 16-19 SPECIALE Pirano 1914 la sua estensione e al tempo stesso crebbero La vita cittadina e le partenze al fronte (continua a pag. 2) Mario Bonifacio
le sue mire espansionistiche, per unifica- to di alcune storiche immagini di un secolo to, osservando dalla finestra del suo studio re tutti gli slavi meridionali in un’entità fa, scattate dal fotografo Francesco Penco, gli incaricati all’accensione delle lampade a sola. La Bosnia ed Erzegovina costituiva che in questi giorni si possono visionare gas, pronunciò: “Le luci si stanno spegnen- pertanto un’area di frizione. La Duplice nelle piazze Unità d’Italia e della Borsa. La do in tutta Europa, e finché vivremo non monarchia poteva difficilmente tollerare diplomazia delle cancellerie non fu in gra- le vedremo brillare mai più”. Fosco presa- quelle velleità. Bisognava colpirla, magari do di risolvere la crisi di luglio, prevalsero le gio della tragedia che stava per abbattersi. preventivamente, come aveva più volte cal- posizioni oltranziste del militarismo. Il con- Era la sera del 3 agosto 1914. Nel presente deggiato Conrad von Hötzendorf, capo di flitto, scoppiato esattamente un mese dopo numero de “il Trillo” abbiamo convenuto Stato maggiore dell’esercito di Francesco l’attentato, con il tuono dell’artiglieria im- di rammentare il centenario dallo scoppio Giuseppe. L’eliminazione dell’alto rappre- periale sul Danubio, non rimase circoscrit- della Grande Guerra, il cui riflesso portò, sentante degli Asburgo metteva a disposi- to. Nel giro di pochi giorni l’Europa spro- inesorabilmente, a un cambiamento, anche zione, dunque, la possibilità di saldare i fondò nel pantano di una guerra lunga e a Pirano. Con le partenze al fronte orienta- conti definitivamente. L’arrivo dei corpi spossante. Ma non tutti caldeggiavano uno le, con il razionamento dei viveri e, dopo senza vita a Trieste, accolti da una folla scontro diretto, che avrebbe prodotto trop- breve tempo, pure con la fame, accompa- ammutolita, stipata lungo le vie cittadine, pe incognite. Uno di questi era il ministro gnata dalla borsa nera. Anche nella città di depose un’idea di Europa, come si legge degli Esteri britannico, Sir Edward Grey, Tartini scese il tramonto e iniziava la fine accanto alle riproduzioni di grande forma- che, proprio in quel frangente così delica- di un’epoca. LA NOTA di Luciano Monica P arliamo per una volta sione di democraticità tanto sentare, che sia in grado o che azioni concrete. Ci sarà poi di politica. Lontana che i politici spesso lo temono, voglia portare avanti iniziative in autunno le amministrative – quella europea, più dopo un mandato carico di concrete a favore della parte per eleggere i nuovi sindaci e i vicina – la statale, vicinissi- promesse non mantenute spe- più consistente della popola- consiglieri comunali. Nel frat- ma – la locale, epidermica – cialmente in un periodo di cri- zione che è poi quella che ne tempo ci sono state le elezioni quella del gruppo nazionale, si quando il malcontento ver- ha più bisogno, che non faccia per i massimi dirigenti e per i tutte invasive e condizionan- so la classe dirigente coinvolge solamente gli affari suoi! E così membri dell’Assemblea dell’U- ti il nostro vivere quotidiano, gruppi sociali prima solamen- oramai tantissimi la pensano nione Italiana come pure per il la nostra realtà sociale, le te sfiorati. La critica è lecita e allo stesso modo alimentan- presidente della nostra Comu- nostre conquiste economi- dovuta, perché troppi sono i do il disappunto dei politici nità e i membri dell’assemblea che. Talvolta, infervorandoci rappresentanti del popolo pre- validi e onesti che vedono della stessa. I nostri votanti, in inutili dispute criticando si con le mani nel sacco. Sot- scemare di elezione in elezio- si sa, non sono mai tanti, né coloro che di contrasti e me- to inchiesta o condannati in ne il numero dei partecipanti. come numero assoluto né in diazioni ci vivono: i politici, qualche grado di giudizio sono Abbiamo letto o sentito alla percentuale, e questo è pure dimentichiamo di averli elet- i nostrani ex primi ministri radio o visto alla televisione segno di un disinteresse, di ti noi. Il voto è questo. Esce Janša e Janković, condannato della bassissima partecipazio- apatia, di indifferenza per le dalle urne. Contato assieme a diversi anni di carcere è il ne all’ultima tornata elettorale sorti della nostra esile Co- a quello degli altri cittadini nostro vicino ex capo del Go- per il Parlamento europeo, al munità che dovrebbe vivere esprime l’umore del popolo, verno croato Sanader, condan- flop sul referendum per l’aper- con la partecipazione di tutti della comunità, le scelte fatte nato ai lavori socialmente utili tura degli archivi in Slovenia. noi, con il contributo di tutti dai più; scelte fatte per co- è l’ex capo del Governo italia- Si discuteva se fosse o meno nell’ambito delle possibilità noscenze dirette o indirette no Silvio Berlusconi per parla- conveniente chiamare i citta- del singolo, della diversità e dei candidati, scelte fatte per re di nomi della scena politica dini a votare per il nuovo go- della qualità del suo apporto. simpatia o per convinzione, a noi noti. Rabbia, dissenso verno del Paese a metà luglio Ne trarrebbe utilità la scuola, scelte fatte per opportuni- e sfiducia che si manifestano, prefigurando un ulteriore calo rinvigorirebbe l’attività cultu- smo o per convenienza, scelte in buona misura, anche con il dei votanti e di conseguenza rale del sodalizio, andrebbe a fatte per fiducia o presunta non voto. Uno dice: ma che ci una confermata disaffezione beneficio della vita societaria competenza, scelte fatte... Vi- vado a fare al seggio elettorale per una classe dirigente che e delle sue iniziative di aggre- viamo in un paese democra- se, fra i candidati, non ne tro- non riesce a asprimere cose gazione. Questi sono anche gli tico e il voto è un’alta espres- vo uno che mi possa rappre- accettabili trasformandole in auspici per la nuova dirigenza. 2
Al Museo civico SALINERI A LUBIANA In occasione della giornata della Repubblica italiana I l 2 giugno si festeggia la giornata del- la Repubblica italiana. Per noi salineri, come rappresentanti della minoranza italiana in Slovenia, è stato un giorno da non dimenticare. Siamo stati invitati dall’Ambasciata italia- na di Lubiana a rappresentare un pezzo di italianità in Slovenia. La nostra Comunità ha accettato l’invito. Nel Museo civico, dove si svolgeva il rice- vimento che l’ambasciatrice Rossella Fran- chini Sherifis aveva organizzato per i nu- merosi invitati, abbiamo allestito la mostra Vita e lavoro nelle saline. Nella galleria, che sovrasta la grande sala del ricevimento, abbiamo posto dei gran- di pannelli con fotografie e didascalie che presentano le nostre saline. La “Famea dei salineri”, con i suoi tradizionali abiti da la- voro, metteva in mostra gli arnesi originali, Presentata la tradizione piranese quegli stessi che per decenni avevano pre- In alto: l’ex presidente della Repubblica, Danilo Türk, e la consorte Barbara Miklič assieme parato i terreni e raccolto il sale. a Francesco Rosso Sono stati esposti anche i lavori del gruppo In basso: “La Famea dei salineri” accanto ai pannelli espositivi (foto: archivio CI) di ceramica della nostra Comunità. Il sale, l’‘oro bianco’, faceva bella mostra nell’albol. Dopo il saluto ufficiale dell’am- basciatrice, è stata offerta una bicchierata, è seguito l’incontro con gli invitati, oltre trecento, tutte personalità della politica e di alto grado. Noi salineri abbiamo presentato le nostre saline con molta dignità. Abbiamo eviden- ziato la loro importanza per il nostro terri- torio, sia nel passato, sia nel presente. In questa occasione abbiamo avuto l’onore di conoscere personalmente tante autorità. La più importante per noi, oltre all’amba- sciatrice, è stato l’incontro con l’ex presi- dente della Repubblica Danilo Türk e il nostro deputato Roberto Battelli. Non ci aspettavamo tanto interesse. Il rac- conto del motivo per cui il nostro sale è così specifico, perché questo piccolo pezzo di terra è così importante, ha suscitato nei gio culturale di Pirano. A Lubiana abbia- onore rappresentare la nostra etnia, in presenti curiosità ed anche un interesse per mo avuto l’occasione per ricordare questo una cornice così importante come la festa il futuro delle saline stesse. Già da anni si progetto anche ai vari deputati presenti. della Repubblica italiana. pensa ad un’eventuale loro candidatura nel Concludendo, per noi salineri, ma soprat- Per “La Famea dei salineri” patrimonio dell’Unesco, incluso il paesag- tutto per la nostra Comunità, è stato un Giorgina Rebol 3
Molte le voci allarmistiche sulla vendita a un nuovo padrone DI CHI SONO (E SARANNO) LE SALINE DI SICCIOLE? Ma sarà vero, e cosa cambierebbe per la nostra minoranza? V ediamo innanzi tut- tela degli habitat naturali. Il Piano to di chiarire quali di gestione del PNSS 2011-2021 sono i rapporti di prevede nel capitolo III. GESTIO- proprietà e come vengono NE, 3. Obiettivo: contributo alla amministrate le saline: realizzazione degli altri obiettivi 1. Le saline, oggi qualificate di pubblico interesse in settori di- come parco naturale protetto versi, punto 3.1 il Contributo alla (Parco naturale delle saline di conservazione, alla presentazione Sicciole), sono e rimarranno e alla divulgazione del patrimonio di proprietà dello Stato. culturale, ed inoltre nel 4. Obietti- 2. L’amministrazione del par- vo il sostegno al collegamento del- co e l’usufrutto delle saline la popolazione locale con il Parco, sono affidate sino al 2023 con indicati i compiti concreti, i con un contratto di con- soggetti incaricati di realizzarli, la cessione alla società Soline frequenza delle attività e, ove quan- d.o.o. (S.r.l.), di proprietà tificabili, le spese. Gli interventi al 100% della Mobitel d.d. previsti nel PNSS sono basati su (S.p.a.) di Lubiana, ed in parte vengo- l’obbligo di amministrare l’area protetta. due elaborati dell’Ente per la tutela del no gestite dal Museo del mare “Sergej Gli altri atti giuridici che regolano l’ammi- patrimonio culturale che, assieme a quello Mašera” di Pirano. nistrazione e gli interventi nel PNSS sono per la tutela del patrimonio ambientale ed Nel dettaglio il Parco naturale delle sali- la Convenzione di Ramsar, gli indirizzi per all’Ispettorato per l’ambiente, sono anche ne di Sicciole (PNSS) è stato istituito nel- la tutela dell’avifauna, quelli inerenti la organi di vigilanza del rispetto del regime la sua forma odierna, ai sensi della Legge tutela della biodiversità (habitat), la Con- di tutela vigente nel PNSS. sulla conservazione della natura, dal Go- venzione di Barcellona, mirata a diminu- Inoltre la dirigenza del Parco ha avviato verno della RS con il Decreto governati- ire l’inquinamento nel Mediterraneo, e la l’iter per inserire le saline nel patrimonio vo sul PNSS (GU RS 29/01). In base al Rete NATURA 2000, fondata sulla Di- mondiale dell’UNESCO, che prevede in decreto citato il Governo ha approvato il rettiva europea sulla conservazione degli sintesi, oltre alla limitazione degli inter- Decreto governativo sul piano di gestio- habitat naturali. Dal quadro giuridico si venti sanciti dal citato Decreto governati- ne del PNSS 2011-2021, fornendo l’area evince quindi che il PNSS è un’area forte- vo sull’istituzione del PNSS, che l’elabo- in concessione sino al 2023 all’azienda mente protetta, nella quale gli interventi razione dell’esistente Piano di gestione del Soline pridelava soli d.o.o. (S.r.l.), che ha sono subordinati principalmente alla tu- Parco non sia necessaria solamente ai fini dell’iscrizione nella World Heritage List, ma costituisca una normativa da rispettare nell’ottica di garantire una protezione e tu- Il vallone tela continua dei beni culturali e paesisti- di Sicciole ci, e di elevare gli stessi standard di tutela In alto: le forme alle indicazioni contenute nella dichiara- geometriche di zione di Budapest. In sostanza il Piano di un ambiente gestione ha funzioni programmatorie e di trasformato coordinamento, stabilendo la pianificazio- dall’uomo ne degli interventi a tutela del patrimonio In basso: culturale e coordinando tutti gli interessi le saline riprese afferenti al Parco. Si tratta, al contempo, di da Sezza un Piano di settore, che integra la discipli- (foto: Eva Barbari) na urbanistico-paesaggistica del territorio 4
e ne condiziona la fruizione, subordinan- tarie delle saline, dei suoi prodotti e dei ser- alla cultura del territorio ed alla loro sen- dola al rispetto di regole dettate nell’inte- vizi che vengono offerti al pubblico (come sibilizzazione nei confronti delle peculia- resse pubblico. esempio di cattiva prassi, per non dire di slo- rità della componente italiana autoctona, Dunque, chiunque amministri le saline, venizzazione e globalizzazione a buon merca- per porli nella condizione di mediare al come attualmente e sino al 2023 la Soline to, basti pensare al nome “Lepa Vida” del pubblico più ampio con la dovuta corret- d.o.o., ed il Museo del mare di Pirano, sarà centro “Thalasso Spa” delle saline). La no- tezza storica i valori secolari che caratte- comunque tenuto a rispettare la normativa stra azione dovrebbe quindi essere mirata rizzano le saline di Sicciole. citata. In conseguenza, anche se lo Stato ha in primis all’educazione di questi operatori Sandro Kravanja intenzione di vendere la Mobitel, e con essa la Soline, l’eventuale nuovo proprietario si ritroverà a dover amministrare il PNSS sino al 2023 (ossia sino alla conclusione del con- tratto di concessione) esattamente in base alle stesse regole. Dopo questa data lo Stato, che è e sarà il proprietario delle saline, deci- derà, sempre tenendo conto delle regole di cui sopra, se fornire in concessione la loro amministrazione sempre allo stesso sogget- to oppure ad altri. Per quanto attiene l’ipotesi che il Comu- ne acquisti la società Soline scorporandola dalla Mobitel, oltre al fatto che il valore del capitale della società è di circa 3,6 milioni di €, e non si capisce bene dove si potrebbe- ro trovare i soldi, il Comune si ritroverebbe nell’esatta situazione in cui si trova oggi la Mobitel, ossia unico proprietario di una so- cietà da dover gestire. Considerata la situazione attuale reputo invece che l’interesse del nostro gruppo na- zionale debba essere volto alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale di matrice istroveneta che ha caratterizzato per secoli l’ambiente delle saline. È chiaro che l’amministrazione del Parco la realizza- no la società Soline ed il Museo del mare, e che gli interventi sono controllati dai servizi ispettivi citati. Gli amministratori sono dunque persone, ossia gli oltre 50 di- pendenti della Soline e i numerosi esperti del Museo e dell’Ente per la tutela del pa- trimonio culturale. Ebbene, per garantire una migliore salvaguardia e promozione del patrimonio culturale istroveneto, di cui ci consideriamo i primi depositari, sarebbe ne- cessario sensibilizzare ulteriormente queste persone affinché nell’amministrare il Parco la nostra matrice culturale trovi adeguata collocazione. Mi riferisco concretamente al bilinguismo, alle denominazioni originali di attrezzi e strumenti di lavoro, al contenuto delle pub- blicazioni che poco o talvolta per nulla sot- tolineano la storia secolare di quest’area e i suoi connotati linguistici e culturali, sino Zona umida con una ricca biodiversità alle presentazioni delle visite guidate, ai In alto: volatili in un bacino di evaporazione dépliant informativi ed alle azioni pubblici- In basso: imbarcazioni attraccate nel canale di S. Bortolo (foto: Eva Barbari) 5
All’Auditorio di Portorose IN VOLO CON LA COCCINELLA Celebrato il trentesimo anniversario G iovedì 12 giugno 2014, all’Au- anni ’60 a Pirano e a Sicciole operavano cambiò nome in Scuola dell’infanzia “La ditorio di Portorose, si è svolta nell’ambito della Scuola elementare. Su- Coccinella” Pirano. L’allora direttrice, la celebrazione del trentesimo cessivamente, nel corso degli anni ’70 e Eva Kravanja, si impegnò molto per orga- anniversario di fondazione della Scuola ’80, sono state aperte ancora le sezioni nizzare e seguire un attento programma di dell’infanzia “La Coccinella” di Pirano. a S. Lucia e a Strugnano ed è iniziato formazione per le insegnanti, garantendo Una serata intensa ed emozionante di il processo di fondazione di una scuola così la crescita professionale del quadro fronte ad un pubblico numeroso e con docente. Quando, nel 1990, la direttrice la presenza di diversi ospiti illustri. Eva Kravanja, si congedò per la pensione, Vedere tutti quei bambini così seriamen- iniziò il mio periodo di dirigente. Il setto- te impegnati nei loro ruoli, desiderosi re prescolare stava attraversando momen- di fare e dire, mi ha commosso. Ha ri- ti di intensa vitalità, caratterizzati dalla ri- svegliato in me il ricordo dei bellissimi cerca di nuove strategie di lavoro, con un momenti trascorsi nell’ambito di questa radicato impegno nella sperimentazione e istituzione. Nel lontano 1972, giovane nella progettazione. La scuola si apriva a e senza esperienza nel campo della pe- nuove dimensioni di vita, al dialogo con dagogia infantile, iniziai a S. Lucia, con il territorio, alle tradizioni e alle famiglie. grande entusiasmo e fiducia, l’arduo La celebrazione di giovedì e la bellissima cammino nel mondo dell’infanzia. Spa- mostra, allestita nella sala bianca dell’Au- zio a disposizione poco: 16 mq, arredato ditorio, testimoniano che la scuola conti- alla meglio con mobili recuperati nella nua con impegno e successo il percorso scuola, materiale didattico di recupero e intrapreso. Una scuola che opera e coltiva giocattoli ‘fai da te’. Con i bambini ci si un’atmosfera di cooperatività e di sponta- divertiva a conversare, ad inventare sto- nea immersione di bambini ed adulti, lin- rie, a fare lunghe passeggiate. Si sfrutta- gua, cultura, tradizioni ed ambiente, che va ciò che l’ambiente circostante offriva. si integrano ed arricchiscono il bagaglio Un periodo ricco di soddisfazioni, alle- di esperienze del bambino. Giocare per gria e creatività. crescere, soddisfare il bisogno di ‘fare da Da allora molte cose sono cambiate e la solo’ e raggiugere così l’autonomia perso- scuola dell’infanzia ha visto profonde nale. Presenti in sala diverse autorità, che trasformazioni, raggiungendo traguardi con i loro interventi hanno toccato alcuni invidiabili nelle strutture scolastiche, punti salienti. Maurizio Tremul, presiden- nelle attrezzature didattiche ma soprat- te della Giunta esecutiva dell’Unione Ita- tutto nella metodologia d’insegnamen- liana ha ricordato quanto la scuola sia tra to, grazie ad un corpo insegnanti quali- gli elementi principali della formazione ficato e responsabile. 30 anni... pochi... dell’individuo, specialmente quella mino- molti, dipende dai punti di vista, ma Il rappresentante del Governo sloveno ritaria che svolge un ruolo essenziale per soprattutto anni di contenuto e di frut- Il ministro dell’istruzione, Jernej Pikalo, durante il mantenimento della lingua e cultura tuoso e ricco operato pedagogico profes- l’indirizzo di saluto (foto: Tihomir Sumić) italiana. Ha inoltre segnalato l’attenzione sionale, che si è legato indissolubilmente che l’Unione Italiana dimostra al settore alla “Coccinella”. dell’infanzia di lingua italiana autonoma. della scuola sia nel campo della formazio- Va precisato che l’educazione e l’assi- La delibera, approvata dall’Assemblea co- ne degli insegnanti, sia in quello edilizio, stenza dei bambini prescolari in lingua munale nel 1982, si concretizzò due anni come pure nella fornitura di attrezzature. italiana a Pirano vanta in realtà una dopo la costituzione dell’OEA-Organiz- Il ministro dell’Istruzione sloveno, Jernej storia più lunga di questi trent’anni. Le zazione di Educazione ed Assistenza con Pikalo, ha elogiato il lavoro fatto dalle prime sezioni d’asilo organizzate negli lingua italiana di Pirano che in seguito istituzioni della minoranza che nel loro 6
operare incontrano sicuramente maggiori deve rappresentare una ricchezza aggiuntiva un suo auspicabile e fattibile rinascimen- difficoltà della maggioranza. Nadia Zigan- e non un incomodo fardello di cui bisogna to. La scuola italiana di Pirano è stata ed te, presidente della Comunità Autogesti- liberarci. In questo specifico momento nel è un’ottima scuola, che ha sfornato e con- ta della Nazionalità Italiana di Pirano, ha nostro vivere quotidiano, la nostra scuola tinua a licenziare ragazzi che continuano sottolineato il valore della collaborazione viene a trovarsi di fronte a tantissimi pro- con successo il loro processo educativo in tra le due istituzioni che vantano una blemi di vario ordine e grado, che la pena- altre istanze. È la prima pietra sulla quale lunga tradizione. L’attuale direttrice, Ni- lizzano, alla soluzione dei quali è indispen- si costruisce la personalità futura dei no- ves Matijašić, nel suo intervento ha evi- sabile pensarci quanto prima, se vogliamo stri ragazzi ed è una delle conquiste più denziato l’importanza di coltivare un rap- che questa nostra minoranza italiana in importanti e fondamentali della nostra porto di apertura e collaborazione con il Slovenia, continui ad essere tale, continui comunità nazionale. La scuola è vita, la territorio e l’impegno attivo che la scuola ad esistere ed a proseguire sulla strada di scuola è futuro [...] svolge nell’educare al rispetto e alla tute- la dell’ambiente nell’ambito del progetto “Eco Scuola”. Il vicesindaco del Comune di Pirano, Bruno Fonda, ha consegnato alla direttrice Nives Matijašić la Targa co- munale a riconoscimento degli obiettivi e del ruolo dell’istituto. Presenti tra il pubblico anche Maria Cri- stina Antonelli, Console Generale d’Ita- lia a Capodistria e Furio Radin, presiden- te dell’Unione Italiana di Fiume. Bello ed emozionante il finale che ha vi- sto radunati sul palco bambini, insegnan- ti e genitori per cantare l’inno del giardi- no d’infanzia “La Coccinella”. A conclusione ringrazio per il bellissimo presente, eseguito dai bambini, con il quale, l’attuale direttrice ha omaggiato me e l’ex direttrice Eva Kravanja quando ci ha invitate sul palco. Desidero fare i complimenti con chi ha curato la regia dello spettacolo, bello, significativo e dosato. Brava la presenta- trice Martina Gamboz. Bravissime tutte le insegnanti per il loro paziente e pro- fessionale impegno nel preparare i bam- bini e cogratulazioni alla direttrice Nives Matijašić per i successi conseguiti nell’am- bito professionale. Cara “Coccinella”, tanti auguri! L’ex direttrice Laura Slama Giachin Dal saluto del vicesindaco Bruno Fonda [...] La scuola è un settore, se non il setto- re più importante per la formazione futura dell’individuo ed è tanto più importante per una comunità minoritaria come la no- stra, che proprio per il fatto di essere scuola di minoranza è più vulnerabile, più attacca- bile, se ad essa non offriamo la nostra mas- sima attenzione e considerazione, valutan- Momenti della cerimonia done le peculiarità e specificità. Noi tutti In alto: il vicesindaco piranese, Bruno Fonda, consegna il riconoscimento comunale dobbiamo renderci conto ed avere coscien- alla direttrice Nives Matijašić za che la cultura di un gruppo nazionale In basso: l’esibizione dei più piccoli (foto: Tihomir Sumić) 7
Lavori esposti a Portorose PITTURA DEDICATA AL MARE In occasione dello spettacolo di fine maggio I l mare, eterna fonte d’ispirazione per po- dissimo tramonto su Pirano visto da Stru- ha inquadrato dalla sua finestra l’irreale tra- eti ed artisti, oltre che fonte di vita e via gnano e nell’altro lo spumeggiare del verde monto che staglia in controluce gli alberi dei di comunicazione, è stato scelto dalla no- mare sotto un cielo plumbeo mentre un fle- velieri e la lanterna. Mario dimostra ancora stra CI quale tema da trattare pure nell’am- bile raggio illumina i surfisti. Jana ha colto lo una volta la sua maestria nel presentarci i bito dei gruppi artistici. slancio ed il fragore dell’onda che s’infrange suoi pescherecci all’opera nel nostro golfo. I pittori del gruppo di pittura hanno accolto sul molo con la lanterna rossa ed ha portato Colpisce la meraviglia del primo piano del con entusiasmo l’invito e si sono impegnati a compimento il tramonto rosa sulle saline gabbiano di Daša che pare dirci dell’inquie- nell’esecuzione dei dipinti dal formato su- che aveva ispirato Aurora. Giulio ha colto la tudine del mare retrostante e la suggestione periore al solito, vista l’ampiezza della sala poetica delle barche di Salvore sospese sul- dell’onda multicolore. Dana, come Daša, ha bianca dell’Auditorio di Portorose che ospi- le palafitte per proteggerle dalle mareggiate scelto i gabbiani, questa volta intenti a pesca- terà la mostra. e quella del passaggio del veliero sul mare re nell’inquietudine dei flutti, scendendo poi a meravigliarsi dell’incontro coll’ondeggiare del cavalluccio e della medusa. Bruno B. ci regala un primissimo piano di Stella distesa sulla sabbia, dinanzi ad un mare scuro sovra- stato dal colore caldo del tramonto, ispirazio- ne portata dai suoi viaggi spagnoli. Irena che si prodiga da anni nell’ambito della Società “Anbot” e si è già cimentata nella ceramica, ha sentito il desiderio di esprimersi pure nel- la pittura, creando la suggestiva immagine di un tramonto su Pirano, con le lanterne quali sentinelle della storica cittadina. Trascinata dall’entusiasmo della mamma, si è aggregata al gruppo pure la giovane figlia Ksenija che, scegliendo come prima esperienza un motivo impegnativo, quale il particolare di un veliero che affronta il mare in burrasca, ha lavorato alacremente per lunghe ore scoprendo man mano i segreti dei materiali e delle tecniche con l’entusiasmo alimentato dalla soddisfa- Ispirazione artistica zione dei risultati. Milly, la maestra di musica Il tramonto proposto da Wilma Zacchigna (a sinistra) e l’imbarcazione di Milly Monica e pittrice ispirata, si è slanciata di getto nel- (foto: Eva Barbari) la suggestione di un’immagine drammatica sullo sfondo, contrastata dall’ignara quiete Il colore, nelle sue infinite sfumature, di turchino dell’Istria meridionale. Josipa si è dell’imbarcazione del primo piano. Ispirata tonalità e contrasto è quello che domina dedicata con meticolosità nella rappresenta- dalla musica, nella seconda immagine della e definisce le immagini che spaziano dalle zione di uno squarcio nel cielo che illumina Regata in Sol, ha realizzato un’opera stilizzata vedute riprendenti attimi di vita pulsan- il veliero, quasi un quadro votivo, esploden- e simbolica. te, scansioni di momenti quasi irreali fino do poi nel secondo con un infuocato, quasi Non poteva deludere le nostre aspettative il all’immersione nell’affascinante mistero del- irreale, tramonto sulle saline. Francesco si è nostro poliedrico collaboratore Dušan, arti- la vita subacquea. impegnato nell’esecuzione del paesaggio di sta che affronta giornalmente il suo mare per Si sono prodigati nella ricerca dei motivi e Sezza che accoglie le imbarcazioni in legno trarne sostentamento ed ispirazione. Sugge- nella loro interpretazione: Bruno S. che si nell’insenatura protetta dai marosi, sotto stiva la luce del suo tramonto sul mare dopo è dimostrato deciso nella scelta con il cal- un cielo dove le nubi si rincorrono. Wilma la scampata tempesta. Liliana Stipanov 8
“Serenate” I DIECI ANNI DEL GRUPPO MANDOLINISTICO Note a Casa Tartini A dire il vero, sarrebbero già undici gli anni da quando i nostri mando- linisti hanno iniziato la loro attività come Trio (due mandolinisti, un chitarrista e signora cantante). I loro nomi? eccoli: Ar- cangelo e Aldo con il mandolino, Niko alla chitarra e Darinka come cantante. Già dopo le loro prime esibizioni come Trio, si è notato l’interesse del pubblico, e il sottoscritto ha indetto un breve corso teorico e pratico per nuovi aspiranti man- dolinisti. Al corso svolto nella nostra sede si sono iscritte delle persone adulte, che dopo un paio di mesi si sono esibite al loro primo saggio in Comunità, assieme al già costituito Trio “Serenate”. I nomi degli al- lievi del corso di allora sono: Martina (che purtroppo non c’è più), Silva, Milan, Darin- ka, Valter e Sergio. Il neocostituito gruppo mandolinistico “Serenate” è stato subito invitato ad esibirsi a varie manifestazioni locali sia a Pirano, sia nelle altre Comuni- tà italiane dell’Istria e il loro repertorio si All’ingresso della sede è basato sin dall’inizio su melodie popolari Il gruppo mandolinistico con i componenti più giovani (foto: archivio CI) mediterranee, non tralasciando natural- mente qualche pezzo classico. Sono iniziate sono venuti a Pirano su invito della nostra mandolinistico “Serenate” siamo già qua- così le esibizioni più importanti in teatro Comunità e nuovamente assieme al “Sere- si tutti con i capelli grigi e con qualche “Tartini” con Suonando e cantando in riva al nate” hanno suonato al teatro “Tartini”. Le primavera in più, ma non ci diamo per mar assieme ad altri gruppi mandolinistici uscite del nostro gruppo mandolinistico in vinti e continuiamo imperterriti a strim- italiani, sloveni, croati, svizzeri... e la prima Italia hanno toccato Muggia, Venzone, San pellare sui nostri cari e amati mandolini. uscita all’estero, a Neuotting in Germania, Daniele del Friuli, Codigoro (Ferrara) e Ser- Naturalmente ci servirebbe un maggiore su invito del sindaco, amico da lunga data ravalle di Vittorio Veneto, dove si è tenuto aiuto morale da parte dei nostri dirigenti del sottoscritto. Da non dimenticare che i un incontro europeo di mandolinisti. Qui della Comunità, che spero avvenga. nostri baldi mandolinisti sono stati invitati si sono confrontati con gruppi mandolini- Da parte mia penso che bisogna investire un paio di volte a Litija e a Fara (Kočevje) a stici italiani, olandesi, croati, tedeschi... e il nostro tempo sui giovani, perciò da un due incontri regionali di gruppi mandolini- hanno fatto la loro bella figura. Nel fratem- paio d’anni ho formato un gruppo di gio- stici e tamburaši, dove sono stati ascoltati po non si sono dimenticati di esibirsi a tutte vani mandolinisti (il “Pop corn”) formato e valutati da un’apposita giuria di esperti. le manifestazioni popolari di Pirano e dei da tre ragazzine, Hana, Laura, Denise e da Non sono mancate le lodi, e naturalmente paesi limitrofi. due baldi ragazzi, Matteo e Alessio. anche i consigli per migliorare. E nuova- Se mi è permesso, ora parlo in prima per- Sperando bene in un prossimo cambio mente sono andati ad esibirsi un po’ più sona... Al traguardo dei nostri dieci anni di generazionale, invito sia i giovani, sia lontano e precisamente a Bellinzona, capo- attività, è bello ricordare tutti i nostri con- gli adulti ad unirsi a noi per imparare a luogo del Canton Ticino in Svizzera. Qui certi, le lodi, le critiche benevole, le ore di suonare il mandolino, strumento tipico e si sono esibiti assieme ai “Mandolinisti del prove in Comunità, e chi come Martina, ci amato in tutta l’area mediterranea, e Pira- Bellinzonese”, che dopo un paio di mesi ha lasciati per sempre. Nel nostro gruppo no è Mediterraneo! Arcangelo Svettini 9
All’Auditorio di Portorose L’ARTE CHIAMA IL MARE Manifestazione congiunta tra gli istituti scolastici della CNI del comune di Pirano e la CI È stato chiamato più volte per nome, visti della CI “G. Tartini” che ha organiz- interpretato e decantato nelle sva- zato lo spettacolo di fine anno scolastico. E sono arrivati i primi pensieri alla deriva riate forme artistiche per una sera- Per farci sognare e divertire, e allo stesso sul palco, dai saluti della conduttrice Lara ta intera all’Auditorio di Portorose. Sul tempo riflettere sulla sua condizione e con- Pirjevec con Daniel Konestabo che hanno palco, il 22 maggio, si sono dati la mano siderazione che si ha per il nostro mare, le invitato a fare gli onori di casa a Bruno gli istituti scolastici della nazionalità ita- prime note musicali sono state del coro del- Fonda, vicesindaco del comune. Il rappre- liana del comune di Pirano con gli atti- la SE “Vincenzo e Diego de Castro” diretto sentante della CAN ha salutato i presenti ricordando l’importanza del rispetto del bi- linguismo, quale valore aggiunto sia per la conoscenza della lingua, sia per lo sviluppo dell’individuo, ma soprattutto si è rivolto ai bambini, agli alunni e agli allievi che si sono impegnati con successo nello studio. Grande soddisfazione e impegno anche per le direttrici e presidi dei tre istituti che sono state chiamate sul palco per i saluti e alcune considerazioni sul lavoro svolto e sull’impegno che tornerà puntuale a set- tembre. Al microfono si sono alternate ri- spettivamente: Nives Matijašić della Scuola dell’infanzia “La Coccinella”, Nadia Zigan- te della SE “Vincenzo e Diego de Castro” e Aleksandra Rogić del Ginnasio “Antonio Sema”. Lo spettacolo è continuato con la creatività dei piccoli, i bambini dell’asilo orgogliosi di mostrare ai genitori quanto hanno appreso in un lungo anno di giochi e divertimento e quelli del primo triennio che ci hanno di- Programma ricco e variegato mostrato la loro bravura con l’alfabeto del In alto: i giovani mandolinisti mare. Tra recite e canti che danno allegria, guidati da Arcangelo Svettini ancora musica e ballo, con i più grandi (foto: Mojca Filipčič) della primaria, il secondo triennio ha pre- In basso: la presentatrice sentato la canzone La battaglia dei grassi e Lara Pirjevec assieme a Daniel verdura con accompagnamento del balletto, Konestabo nei panni di un vogatore reduci della loro partecipazione nel mese di (foto: Mojca Stancich) aprile in Val di Ledro (Trento) al concorso dal maestro Silvio Quarantotto, che Un testo per noi del Festival della Canzone ha riscaldato le mani del numeroso Europea dei Bambini. Con ritmo ed iro- pubblico con la canzone ‘simbolo’ di nia, la battaglia dei grassi e verdura mette qualche generazione fa ma sempre at- in guardia i bambini dai più comuni errori tuale nel tempo, Gente di mare: in fatto di dieta, con matematica e geome- tria e con un pizzico di fantasia, ecco i prin- “... eppure abbiamo il sale nei capelli, cipi della corretta alimentazione... bravi e del mondo abbiamo la profondità, complimenti! e quando ci fermiamo sulla riva lo Ad un certo punto, sono capitati i gabbiani sguardo all’orizzonte se ne va portan- e pure delle innoque e simpatiche medu- doci i pensieri alla deriva per quell’i- se all’attacco e le melodie dei mandolini. dea di troppa libertà...”. I giovani mandolinisti “Pop corn”, guidati 10
Contenuti legati al mare I ragazzi della “Vincenzo e Diego de Castro” durante alcune esibizioni (foto: Mojca Stancich) da Arcangelo Svettini, hanno riempito la ad altri eventi come questi. di pittura di Liliana Stipanov. La mostra, sala di note solari in linea con la stagione e La scenografia ha dato immagine alle rifles- in visione per un mese, è stata l’occasione con la loro bravura. sioni dei grandi pensatori dell’umanità in per presentare al pubblico il catalogo rea- Applausi anche per gli interpreti di alcuni tema alla serata dedicata al mare. A pro- lizzato da Eva Barbari che raccoglie le foto momenti dedicati alla poesia e recitazione porla sono stati gli allievi del Ginnasio che delle ceramiche e dei dipinti di ispirazio- in italiano, sloveno e inglese, per la sezione tra una recita e l’altra hanno concluso lo ne marina con l’introduzione di Amalia dei minicantanti della nostra Comunità spettacolo con un delicato brano musicale Petronio sul progetto Raccontiamo il mare che hanno allietato la serata con alcuni di chitarre e voce. per viverlo meglio. Un progetto importante brani, ‘cavalli di battaglia’ di Anna Klarica, Ma non è finita qui, altra musica e tante e molto apprezzato dal pubblico presente Matej Koljesnikov e Lana Maria Bernetič. voci all’atrio dell’Auditorio, hanno accom- negli appuntamenti da calendario, e che A strapparci altri sorrisi e risate ci hanno pagnato il pubblico che prendeva posto alla siamo ben certi, continuerà ad appassio- pensato gli interpreti della scenetta La mo- Sala Bianca. Diretto da Milada Monica, il nare e coinvolgere nuovi appuntamenti glie sofistica con Ela Cebroni e Noel Celar Coro “G. Tartini” ha introdotto in tema con ospiti e visitatori anche in futuro. In- del gruppo filodrammatico diretto da Rug- con le note del mare, l’apertura della mo- somma, nuove idee per il futuro quando gero Paghi. stra dei lavori realizzati dal gruppo di ce- l’arte tornerà a chiamare il mare. Tra una battuta e l’altra anche dei presenta- ramica di Apolonija Krejačič e dal gruppo Daniela Sorgo tori, la serata è proseguita con l’assegnazione dei premi del concorso Il mare indetto dalla redazione del periodico “il Trillo”. 27 dalla prosa alla poesia, sono i temi giunti a desti- nazione e valutati dalla giuria redazionale, mentre i lavori in forma figurativa sono stati valutati da Liliana Stipanov, Apolonija Krejačič e Eva Barbari che hanno valutato 25 disegni del primo triennio, 21 del secon- do e 18 i lavori del terzo triennio, e dall’a- silo, 4 i disegni dei piccoli dal 1-2 anno, 3 disegni per i bambini di 3 anni, 12 quelli di 4 e 5, e 8 i disegni di 6 anni di età (l’elenco dei premiati è riportato a p. 21). Tutti sul palco, Ondina Lusa e la sottoscrit- ta con la giuria figurativa al completo per premiare bambini, ragazzi e giovani parte- cipanti, con gli omaggi per il lavoro svolto e tanti complimenti e auguri per continuare Il gruppo filodrammatico della CI a voler bene al mare nostro e partecipare Ela Cebroni e Noel Celar… in barca (foto: Mojca Stancich) 11
A Strugnano UN KAKI ECCEZIONALE Simbolo di pace e di rinascita I l 19 giugno scorso a Strugnanoè sta- a Pirano o in un luogo da dove potesse par- da tre anni con famiglia vive a Pirano e to piantato un kaki, nato da un seme tire forte questo messaggio. qui ha fissato con impegno le sue radici, dell’unica pianta sopravvissuta alla La piantina, dunque, è stata collocata a ha fatto questa proposta singolare ed in- ‘bomba’ di Nagasaki. Un avvenimento dimora sulla collina di S. Maria della Vi- telligente a chi d’autorità presso l’ammini- non indifferente, considerato che per sione di Strugnano, presso la scuola “El- strazione del nostro Comune. Il messaggio essere scelti bisogna fare richiesta e su- vira Vatovec”. L’artista giapponese Tatsuo è passato, la simbologia è forte. perare l’‘esame’ di una commissione, Miyajima, nel 1996, ebbe l’idea, grazie al Presenti alla piantumazione, oltre alle au- adempiere a determinate condizioni: il lavoro del botanico Masayuki Ebinuma il torità locali, il sostituto ambasciatore giap- kaki non si pianta solo in un luogo adat- vero salvatore del kaki di Nagasaki, di por- ponese in Slovenia e i bambini di tutte to a lui, ma anche dove il territorio, la sua tare questa piantina della ‘speranza’ alla le scuole di Strugnano e di S. Lucia che, gente, hanno sofferto per guerre, disastri, Biennale di Venezia. Da qui la diffusione dopo un breve ma sentito programma cul- confronti, conflitti… diventando simbo- nel mondo. Ogni anno si raccolgono le turale da loro svolto e dal coro di Porto- lo di rinascita, di pace, così come il kaki candidature e poi una commissione valuta rose, hanno consegnato al nostro sindaco era stata l’unica pianta a sopravvivere al e decide. Essere scelti è un grande onore, si pensieri sulla pace e l’amicizia. disastro dei disastri della seconda guerra entra nell’associazione mondiale dei “Sin- Pirano e Strugnano sono così entrate nella mondiale. Due anni fa ne hanno pianta- daci per la pace” sostenuta dal sindaco di rete delle città portatrici di pace e speran- ta una nel parco di S. Giovanni a Trieste. Hiroshima. Romana Kačič, architetto del za e nel “Kaki tree project”. Ben vengano Da qui il suggerimento di piantarne uno paesaggio per professione e passione, che altri kaki! Daniela Paliaga Janković PRUA A SIROCO… Per Pirano, Isola, Rovigno e Cattaro P rua a siroco... pasere, gia ha creato in quattro ap- cazioni varie di Casa Tartini. del mare per un’idea di mu- sardoni e menudaia... puntamernti estivi, questo Alla serata dell’11 giugno la seo diffuso. Pirano, è tornata è la rassegna musicale, ponte culturale, artistico e nostra “Famea dei salineri”, insieme agli ospiti di Isola e folcloristica e storica sulla sociale invitando e partendo il gruppo in costume tradi- Rovigno nell’ultimo appun- marineria minore e sulla pe- dalla CI “G. Tartini” di Pi- zionale guidato da Giorgina tamento della rassegna mu- sca dell’Adriatico orientale rano, passando per Isola con Rebol era presente con l’espo- sicale. Sabato 28 giugno con che nel mese di giugno ha la CI “Dante Alighieri”, e per sizione storica Vita e lavoro nel- i canti della tradizione mari- ospitato alcune delle comu- Rovigno, fino a Cattaro nel le saline di Pirano. ‘Ordo Salis’ nara, i mandolinisti di Casa nità marinare del “Golfo di lontano e vicino Montenegro produzione, commercio e contrab- Tartini guidati da Arcangelo Venezia” con lo scopo prin- e il suo Museo marittimo. Ac- bando del sale all’epoca della Se- Svettini si sono presentati al cipale di creare un ponte colti e salutati tutti nella pri- renissima Repubblica è il video pubblico muggesano con “la culturale volto alla reciproca ma giornata di Prua a siroco, proposto dal Circolo cultu- musica del sole”, scegliendo conoscenza, promozione e dal sindaco di Muggia, Nerio rale il Colle di San Daniele le migliori note del loro vasto valorizzazione dell’arte e del- Nesladek la giornata del 7 giu- del Friuli, preceduto dal fil- repertorio musicale e canoro. la cultura attraverso l’intrec- gno è proseguita alla palazzi- mato di Isola, della “Dante”: Arrivederci al prossimo anno cio di nuovi rapporti umani. na del Circolo della vela, con Quando i contratti di pesca ve per altri incontri come questi La manifestazione organizza- la presentazione e promozione nivano stipulati con una stretta e grazie per l’accoglienza e di- ta dall’Associazione Folclori- delle comunità marinare par- di mano. A chiudere la serata sponibilità agli organizzatori stica, Bandistica Muggesana tecipanti e il giorno dopo, da dell’11 giugno è stato Walter e a tutti che hanno lavorato “Ongia” in collaborazione parte nostra con l’esposizione Macovaz dell’EcoMuseoBata- per la vetrina della marineria con il Circolo della Vela di di materiali promozionali, na di Rovigno con la relazio- minore adriatica. Muggia e il Comune di Mug- culturali e artistici e pubbli- ne finale dedicata alla cultura Daniela Sorgo 12
Dalla valle del Quieto a Cittanova L’Istria meno nota Escursione per gli attivisti della CI C on questo titolo è stata proposta l’escursione di quest’anno, organiz- zata da Luciano Monica e so- stenuta finanziariamente dalla CAN per la Comunità degli Italiani di Pirano. Il 31 maggio 2014 siamo par- titi in direzione della cittadina che molti artisti hanno scelto per propria dimora, Grisigna- na. Dal suo Belvedere si gode in lontananza, un lungo per- corso panoramico, sulla valle del Quieto fino alla foce nel mare presso Cittanova. Proseguendo con il pullman in direzione di Pinguente ci si apriva un paesaggio di un ver- Natura e storia de lussureggiante. Durante la In alto: il paesaggio visto da Grisignana visita della parte alta – la cit- A lato: il campanile di Cittanova (foto: Marina Žigon) tadina murata, situata in vetta ad una rupe in mezzo alla valle dato che contemporaneamente Ancora oggi l’Acquedotto del cripta risalente al XII seco- superiore del fiume Quieto –, venivano svolte le bonifiche Risano di Capodistria usufrui- lo ed il lapidario con reperti abbiamo ammirato le due por- delle paludi lungo la valle del sce dell’acqua della sorgente di archeologici dal I al XVIII te della città vecchia del XVI fiume. Durante la visita gui- Gradole. secolo. secolo, la cisterna maggiore data dell’Acquedotto istria- Alle terme di Santo Stefano Il gruppo di escursionisti è tardobarocca, con un bassori- no (Istarski vodovod Buzet) finisce il corso superiore del stato ospitato della Comunità lievo - il leone veneziano e una ci sono state trasmesse delle fiume ed inizia quello medio. degli Italiani di Cittanova. lapide, il Duomo settecentesco informazioni precise sulla tra- Nel pomeriggio abbiamo visita- Strada facendo siamo stati in- di S. Maria Assunta. Nel suo sformazione dell’acqua del fiu- to Castagna, un piccolo borgo travisti e gentilmente invitati interno ci sono sette altari e me Quieto in acqua potabile. menzionato già nel 1102, come dall’artista Sergio Gobbo a dei dipinti barocchi. Uno di Abbiamo visitato il centro di caposaldo del sistema difensi- visitare il suo museo “Galle- essi raffigura San Giorgio, il captazione (opera di presa) del- vo, che oggi gode dello status rion”, dove sono esposte delle protettore della città. la sorgente carsica, gli impian- di bene culturale. Proseguendo collezioni nautiche dell’A- Alla fine della nostra escursio- ti di trattamento e filtrazione lungo la valle del Quieto siamo driatico. Sulla parete di un ne abbiamo visitato il centro dell’acqua, il serbatoio centrale arrivati all’entrata dell’insena- edificio, vicino alla sede del- di captazione delle acque della (costruito nel 2008) e l’impian- tura Val di Torre, ad Antenal, la Comunità degli Italiani, sorgente carsica a San Giovan- to di distribuzione e solleva- la foce del fiume. Dopo una abbiamo notato un murales, ni di Pinguente. L’impianto mento dell’acqua potabile. breve sosta siamo ripartiti per che rappresenta il saluto di rappresenta il punto iniziale Attualmente l’approvvigiona- Cittanova. Nei tempi remoti la San Pelagio. Un simpatico e del sistema dell’Acquedotto mento idrico dell’Istria (in Cro- cittadina era un’isola, collega- simbolico saluto dalla ridente del Quieto, oggi Acquedotto azia) include le sorgenti di San to alla terraferma nel XVIII se- cittadina istriana, ricchissima istriano, costruito nel lonta- Giovanni di Pinguente (1933), colo. Passeggiando, la comitiva di storia. Tutti i partecipanti no 1933. In quel periodo la Gradole (1972), Santo Stefano ha ammirato le mura di cinta, all’escursione abbiamo tra- costruzione dell’impianto rap- (Bulaž) (1994) ed il lago artifi- la Porta Belvedere del XVII se- scorso una bellissima giornata presentava la realizzazione di ciale di Bottonega, che è stato colo, la loggia cittadina locata alla scoperta di piccoli mondi un progetto d’importanza vi- realizzato nella valle sottostan- accanto al mare, la Cattedrale a noi cari ed interessanti. tale per la popolazione locale, te ad est di Montona (1998). dedicata a S. Pelagio e la sua Marina Žigon 13
Storia del territorio LA CHIESA DI VILLANOVA RICORDATI I 250 ANNI DELLA SUA RIFONDAZIONE A lcuni mesi orsono è stato dato Sandi 22 Gennajo 1756 Presentati dal sudetto confraternita. Ma chi ricostruì la chiesa? alle stampe un opuscoletto in D. Giorgio li 21 Novembre 1759. Zajaz era Attualmente le fonti documentali non punto metallico composto da 22 il sacerdote di Villanova nel periodo della offrono risposte ma si presume che tale pagine con illustrazioni dal titolo Cer- ricostruzione della chiesa. Simon Vatouaz, proveniente dallo “statto kev Rožnovenske Matere Božje v Novi Vasi A pagina 8 il Pucer espone la parte prin- Arciducalle”, coniugatosi con una donna 1763-2013. L’autore, il giovane villanove- cipale della sua ricerca ovvero la rifor- del posto, tale Maria Petručič, e defunto se Aljoša Pucer, cognome endemico del mazione della chiesa, come ce lo ricorda in quel di Villanova il giorno 4 agosto del luogo, con questo scritto ricorda il 250. presentando in immagine l’architrave 1763, sia stato il benefattore che fornì i mo anniversario della ricostruzione del dell’ingresso del luogo di culto che reca denari per la riformazione considerato luogo di culto del proprio paese. che sulla soglia del presbiterio esiste l’in- Lo studio, lo affermiamo con sinceri- cisione incompleta 17_ 2 (probabilmente tà poiché abbiamo avuto modo sia di 1762) ed il suo nome. Ma, appena rifatta, conoscere personalmente l’autore, sia la chiesa rischiò d’essere demolita come d’indicargli alcune importanti fonti do- riporta il parroco di allora (Umer) in una cumentali, si basa su materiale inedito missiva del 1771 sintetizzata a p. 9. A co- proveniente dall’archivio parrocchiale rollario della documentazione (pp. 10-13) di Carcauze (Krkavče) e da quello ve- è proposta un’elencazione di avvenimenti, scovile in Trieste. In apertura un breve posti in ordine cronologico, che coinvol- spunto sulla storia di Villanova tratto sero la comunità religiosa locale dal 1856 dalla pubblicazione di Alberto Pucer dal al 2012. Nei risvolti successivi (pp. 14-15), titolo Popotovanje po Slovenski Istri (2005) va apprezzato il gesto dell’autore nel con- introduce il lettore alle pagine seguen- frontare le festività religiose a Villanova ti. Interessante la documentazione (pp. (“Nota delle sagre, delle chiese e Santi 5-7) riguardo la prima chiesa, quella cioè nella pieve di Carcauze”) tra la fine del che precedentemente sorgeva ove oggi si XVII-inizio XVIII secolo con quelle at- trova l’esistente luogo di culto. La prima tuali. Si scopre così che anche nel nuovo menzione del fabbricato dedicato a Ma- millennio si festeggia, come nei secoli pas- ria è del 1470; altre testimonianze della sati, il primo giorno dell’anno con Maria borgata nel 1579 allorquando Villanova Madre della Chiesa, il 25 di marzo l’An- è definita come S. Mari(n)a(e) della Villa nunciazione della Vergine Maria, il primo Morta e nel 1660. Scrive il vescovo giu- maggio San Giuseppe (nei secoli passati stinopolitano Zeno nella sua visita pasto- Santi Filippo e Giacomo), il 15 agosto rale relativamente all’edificio di culto: Assunzione di Maria, il 16 agosto San “Nell’Altar del Rosario nella Chiesa di Rocco (protettore dal flagello della peste Villa Noua non si celebri niun modo se La copertina il cui culto a Villanova potrebbe essere non sarà cons[acra]to et prouisto delle Della pubblicazione di Aljoša Pucer riconducibile all’epidemia di peste seicen- cose necessarie”. L’autore estrapola al- tesca), l’8 settembre la Natività di Maria, tri appunti inerenti la chiesa attraverso l’incisione 1763 F.R. ove F.R. sta per “Fat- il 21 novembre la Madonna della Salute, le visite pastorali o le pubblicazioni dei ta Riformazione”. La fonte documentale si il giorno 8 dicembre l’Immacolata Conce- vescovi Tommasini, Naldini e Sandi e riferisce alla cronaca della visita pastorale zione. Le pagine finali (15-20) riportano i dall’archivio triestino ha modo di re- (1757-1776) del vescovo Camucio. Si leg- segni e le immagini presenti nella chiesa cuperare, ma ne propone solamente la ge: “Villanova – Chiesa che e stata tutta di Villanova affiancate da informazioni riproduzione fotografica della prima apena riformata in forma magiore della desunte dal sito svetniki.org: Madonna pagina, l’Istromenti de Beni Patrimoniali primaria qui esistenza”. Camucio scri- del Rosario, Statua della Madonna, San livellati di Don Giorgio Zajaz da Villanova. ve anche che l’edifico era dotato di due Giuseppe, San Matteo, San Rocco, Sacro Con Decreto di Mons SS.mo e R.mo Vescovo altari di cui uno serviva anche la locale Cuore di Gesù, Maria Salvatrice. Nel luo- 14
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