LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE - Una guida per la donna

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                   LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE
                             Una guida per la donna
LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE - Una guida per la donna
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                                    Francesco De Seta
                                     Eva Weingartler

                LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE
                            Una guida per la donna
                                    In collaborazione con
                             Gabriella Grlica, Viviana Luksa
                                  Francesca Panerari,
                              Monica Piccoli, Pina Verardi
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        Autori
        Francesco De Seta, Eva Weingartler
        In collaborazione con:
        Gabriella Grlica, Viviana Luksa,
        Francesca Panerari, Monica Piccoli,
        Pina Verardi
        U.C.O. di Ginecologia e Ostetricia
        Istituto di Ricovero e Cura
        a Carattere Scientifico “Burlo Garofolo”
        Via dell’Istria, 65/1
        34137 Trieste

        © 2004 Il Pensiero Scientifico Editore
        via Bradano 3/c – 00199 Roma
        www.pensiero.it – www.vapensiero.info
        info@pensiero.it
        Tutti i diritti riservati
        Progetto grafico: Doppiosegno, Roma
        Fotografie: Ablestock, ad eccezione delle immagini
        alle pagine 11, 23, 24, 25, 26, 34, 51, 59 di SPL/Grazia Neri
        Stampato in Italia da Conti Tipocolor, Firenze
        ISBN 88.490.0119.3
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     INDICE

     UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO                                                           7
      CAMBIAMENTI FISIOLOGICI NELL’ORGANISMO MATERNO                                     8
     ● Utero ● Cervice ● Vagina ● Mammella ● Peso corporeo
     ● Sangue e sistema cardiovascolare ● Sistema respiratorio

     ● Funzionalità renale ● Apparato digerente

     ● Modificazioni dermatologiche ● Sistema nervoso

      DISTURBI COMUNI IN GRAVIDANZA                                                      16
     ● Nausea ● Bruciore di stomaco ● Stitichezza ● Eccessivo aumento di peso
     ● Voglie ● Modificazioni del seno ● Svenimenti ● Stanchezza

     ● Secrezioni vaginali ● Varici ed emorroidi ● Crampi muscolari

     ● Mal di schiena ● Disturbi vescicali

     UN PERCORSO DI VIGILANZA                                                             23
      LA GRAVIDANZA DI SETTIMANA IN SETTIMANA                                            23
     ● 4-5 settimane ● 6-7 settimane ● 8-9 settimane ● 10-14 settimane
     ● 15-22 settimane ● 23-30 settimane ● 31-36 settimane ● 37-40 settimane

      CONTROLLI PERIODICI IN GRAVIDANZA                                                  27
     ● Visite ostetriche ● Esami ● Osservare lo sviluppo dell’embrione
     e del feto ● Cos’è l’ecografia? ● Cos’è la “translucenza nucale”?
     ● Cos’è la flussimetria?

      DIAGNOSI PRENATALE                                                                 36
     ●   Triplo-test ● Villocentesi ● Amniocentesi

      L’ALIMENTAZIONE                                                                    38
     ●   Principi generali ● Proteine ● Zuccheri e amidi ● Grassi ● Vitamine e minerali
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     6                                                                             INDICE

      SALUTE E IGIENE IN GRAVIDANZA                                                  41
     ●   Attività sessuale in gravidanza ● Attività fisica
     ●   Viaggi durante la gravidanza

      PRECAUZIONI IN GRAVIDANZA                                                      44
     ●   Radiografie ● Sostanze voluttuarie ● Farmaci ● Vaccinazioni

     UN PERCORSO DI GIOIA                                                             51
      IL PERIODO CONCLUSIVO DELLA GRAVIDANZA                                         51
     ● La gravidanza oltre il termine ● La presentazione podalica
     ● La madre lavoratrice

      CORSI DI PREPARAZIONE AL PARTO                                                 57
     ● Psicoprofilassi ● Lo yoga ● Training autogeno - respiratorio (Rat)
     ● Tecniche di rilassamento e di respirazione ● Lo stretching e il massaggio

     ● Ginnastica in acqua

      IL PARTO                                                                       67
     ● La borsa per l’ospedale ● Il travaglio ● L’evoluzione del parto
     ● Analgesia in travaglio ● Riabilitazione perineale
     ● Contraccezione in puerperio ● Informazioni per la dichiarazione

     di nascita ● Normativa sull’attribuzione dei nomi

     BIBLIOGRAFIA                                                                     78
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         UN ITINERARIO
         DI CAMBIAMENTO

         a gravidanza è un fenomeno fisiologico che interessa la
     L   donna sia dal punto fisico sia psichico, determinando
     innumerevoli cambiamenti strutturali e funzionali che rap-
     presentano delle risposte d’adattamento alla nuova con-
     dizione. Tali mutazioni iniziano dal concepimento e perdu-
     rano per tutto lo sviluppo dell’embrione e del feto fino alla
     nascita del neonato. La donna può avvertire sensazioni ed
     alterazioni soggettive, che le fanno sospettare l’inizio del-
     la gravidanza, prima ancora che compaiano i segni obiet-
     tivi o che esami specifici ne confermino la presenza.
     Nella specie umana (presumendo una durata media del ci-
     clo mestruale di 28 giorni), la durata normale della gravi-
     danza, calcolata dal giorno d'inizio dell'ultima mestrua-
     zione, è di 40 settimane, pari a 280 giorni.

     Il parto è definito:

     ■ pretermine se avviene prima del compimento della 37a
       settimana di età gestazionale
                          a
     ■ a termine tra la 37 settimana compiuta e la fine della

       42a settimana;
     ∑ postermine se avviene oltre la 42a settimana.
     ■

     Si definisce invece aborto l'interruzione della gravidanza
     entro il 180o giorno completo (ossia 25 settimane e 5 gior-
     ni) di amenorrea (assenza di flusso mestruale).
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     8                                                         UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

                                             CAMBIAMENTI FISIOLOGICI NELL’ORGANISMO
                                              MATERNO
                                       Le modificazioni che si verificano nell’organismo materno
                                       in gravidanza sono dovute agli effetti di specifici ormoni.
                                       Queste variazioni permettono alla madre di nutrire il bam-
                                       bino, di preparare il proprio corpo per il travaglio, di svi-
                                       luppare le mammelle e di accumulare riserve di tessuto
                                       adiposo per fornire le calorie necessarie alla produzione
                                       del latte durante il puerperio. Anche lo stato psicologico è
                                       influenzato dagli ormoni che, interagendo con altri fattori
                                       esterni, influenzano il periodo di transizione verso la ma-
                                       ternità. La gravidanza comporta una serie di modificazio-
                                       ni a carico dell’organismo materno.

     COME MOLTI PSICOLOGI
     E PSICOANALISTI HANNO
     SOTTOLINEATO, LA GRAVIDANZA
     RAPPRESENTA UNA PROFONDA
     CRISI MATURATIVA DELLA
     DONNA, UN MOMENTO DI SVOLTA
     IRREVERSIBILE NEL CICLO VITALE
     FEMMINILE E DELLA COPPIA.
     CON LA GRAVIDANZA,
     INFATTI, SI VERIFICA UNA
     TRASFORMAZIONE DELL’IDENTITÀ
     FEMMINILE ATTRAVERSO
     L’ACQUISIZIONE E
     L’INTEGRAZIONE DELLE FUNZIONI
     MATERNE, COMPLETANDO
     UN PROCESSO GIÀ AVVIATO
     AL TERMINE DELL’ADOLESCENZA.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                 9

     Utero
     Dopo il concepimento, l’utero si modifica per assicurare
     l’ambiente adatto in cui il bambino possa svilupparsi e
     crescere.
     Durante la gravidanza, l’endometrio (tessuto che ricopre
     la parete interna dell'utero) è definito decidua. Il proge-
     sterone e gli estrogeni (ormoni sessuali femminili prodot-
     ti inizialmente dall'ovaio) fanno in modo che la decidua
     s’ispessisca e che si formi la placenta, quella struttura che
     costituisce un “trait d'union" e di scambio tra madre e
     feto. Una volta formata, la placenta è in grado di produr-
     re autonomamente estrogeni e progesterone.
     L’utero, inizialmente lungo 6-7 cm, a termine di gravidan-
     za misura circa 30 cm; anche il peso si modifica in propor-
     zione, passando dai 50-60 g prima della gravidanza a
     1000-1500 g a termine (ha una capacità di 500-1000 volte
     maggiore). Il bambino, durante la sua crescita fisiologica,
     ha bisogno di uno spazio adeguato. Dopo il concepimen-
     to, la forma uterina diventa globulare e l’organo inizia ad
     aumentare di volume.

     ■   12 settimane di gravidanza. L’utero non è più rivolto verso l’avanti (antiverso) e
         antiflesso (significa che l'asse del collo forma un angolo di circa 120° verso l'avanti
         e in basso, con l'asse del corpo adagiato sulla vescica), è uscito dalla pelvi verti-
         calizzandosi, spesso s’inclina e ruota verso destra. L’embrione cresce fino a coin-
         volgere il polo inferiore dell’utero che assume una forma sempre più globosa. Per
         via addominale il fondo dell’utero può essere palpato sopra la sinfisi pubica.
     ■   20 settimane. A questo punto l’utero ha la forma di una pera e raggiunge il li-
         vello dell’ombelico. A mano a mano che l’utero si sviluppa nell’addome, le tube
         diventano progressivamente più verticali.
     ■   30 settimane. Dall’istmo uterino (parte intermedia fra corpo e collo uterino) si
         sviluppa progressivamente il cosiddetto segmento uterino inferiore. Il segmen-
         to uterino inferiore è l’area uterina soprastante l’orifizio interno del collo del-
         l’utero, estendendosi fino al corpo dell’utero. Il segmento uterino superiore, in-
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     10                                                   UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

          vece, è la porzione che si estende dal segmento uterino inferiore al fondo del-
          l’utero ed è la parte attiva dell’utero perché da qui inizia la forza muscolare del-
          la contrazione.
     ■    36-38 settimane. L’utero raggiunge il livello dello sterno. Il rilassamento del
          pavimento pelvico associato ad un buon tono uterino ed alla formazione del
          segmento uterino inferiore spinge il feto nel polo inferiore dell’utero. Questo fe-
          nomeno favorisce la discesa graduale del feto nella pelvi e l’impegno della te-
          sta fetale.

                                 Cervice
                                 La cervice (o collo uterino) è la parte inferiore dell’utero;
                                 sporge nel canale vaginale e può essere osservata appli-
                                 cando uno speculum in vagina. Il collo uterino è attraver-
                                 sato dal canale cervicale, è delimitato in alto dall’orifizio
                                 uterino interno ed in basso dall’orifizio uterino esterno. La
                                 cervice rappresenta un’efficace barriera contro le infezioni
                                 e preserva il prodotto del concepimento. A gravidanza
                                 avanzata, in risposta alle aumentate contrazioni prepara-
                                 torie indolori (contrazioni di Braxton Hicks), la cervice va
                                 incontro ad un processo di “maturazione”, diventa più
                                 molle e di consistenza pastosa.

                                 Vagina
                                 Modificazioni strutturali dei tessuti costituenti la vagina
                                 permettono una maggiore elasticità vaginale. Questi feno-
                                 meni consentono alla vagina di dilatarsi durante il trava-
                                 glio accogliendo la testa fetale. La vagina è più vascolariz-
                                 zata e il suo colore è rosso porpora.
                                 La secrezione vaginale aumenta notevolmente, assumendo
                                 l’aspetto di un fluido vischioso e biancastro (leucorrea).
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                      11

     Mammella
     La mammella è molto sensibile alle modificazioni ormona-
     li. In gravidanza può aumentare di volume già nel corso
     delle prime settimane. L’accrescimento del volume e del
     peso della ghiandola è il risultato di una crescita tissutale
     aumentata, della maggior irrorazione e della deposizione
                                                                      È IMPORTANTE SEGUIRE
     di tessuto adiposo. L’areola si presenta iperpigmentata e        L’AUMENTO DEL PROPRIO PESO,
     attorno ad essa la cute diventa più scura. I capezzoli di-       UTILIZZANDO SE POSSIBILE
                                                                      SEMPRE LA STESSA BILANCIA.
     ventano più turgidi e possono essere dolenti. L'ormone
     prolattina stimola la produzione di colostro già dalle pri-
     me settimane di gestazione; la sua secrezione permane
     fino al 3°-4° giorno dopo il parto.

     Peso corporeo
     L’aspetto generale della donna si modifica essenzialmente
     per la ritenzione d’acqua in tutti i tessuti. In gravidanza un
     aumento costante del peso viene considerato un indicatore
     favorevole dell’adattamento materno e della crescita fetale.
     L’aumento ponderale è determinato da
     molteplici fattori come: il peso della
     donna prima del concepimento (pre-
     concezionale), il grado di edema ma-
     terno, il metabolismo materno, la
     dieta, il vomito o la diarrea, la
     quantità di liquido amniotico e                                  DOVE VANNO A FINIRE I CHILI
                                                                      IN PIÙ?
     la grandezza del bambino.                                        Muscoli e grasso 2,20 kg
                                                                      Sangue e liquidi 2,50 kg
                                                                      Mammelle 0,90 kg
     AUMENTO IDEALE DEL PESO IN GRAVIDANZA                            Utero 0,90 kg
     2 kg nelle prime 20 settimane                                    Placenta 0,60 kg

     0,4 kg per settimana fino a termine                              Peso del feto 3,0 kg
                                                                      Liquido amniotico 0,90 kg
     9-11 kg circa in totale
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     12                                                UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

                             Sangue e sistema cardiovascolare
                             La massa sanguigna aumenta sensibilmente durante la
                             gravidanza. La massa cellulare aumenta per fornire la
                             maggior quantità di ossigeno richiesta dai tessuti materni
                             e placentari.
                             Il volume della parte liquida del sangue in cui è sospesa la
                             componente corpuscolata (plasma) aumenta dalla 10a set-
                             timana di gravidanza, per raggiungere il massimo livello
                             (da 2500 ml a 4000 ml) verso la 32-34a settimana e mante-
                             nersi a questi livelli fino al termine. Poiché la crescita del
                             volume plasmatico è maggiore dell’aumento delle cellule
                              ematiche, si verifica un quadro di emodiluizione, caratte-
                                rizzato da una diminuzione dei livelli della parte corpu-
                                scolata del sangue (ematocrito) dal valore normale di
                                40% a valori di 33% e di emoglobina (dai valori pregravi-
                                 dici normali di circa 12 g a un minimo di 10,5 g a fine
                                       gravidanza).
                                         I globuli bianchi aumentano leggermente, rag-
                                          giungendo valori di 10-15.000 unità/mm3; la va-
                                          riazione più significativa riguarda i neutrofili, cel-
                                         lule del sangue appartenenti al gruppo dei globu-
                                        li bianchi. I fattori della coagulazione aumentano,
                                        determinando una riduzione del tempo di coagula-
                                      zione, con effetto protettivo nei riguardi delle emor-
                                   ragie, ma con un lieve aumento del rischio trombotico.
                                    Il cuore aumenta di grandezza, a causa del maggior
                                   carico di lavoro, si sposta verso l’alto e a sinistra, ruo-
                                   tando verso in avanti. Il cuore lavora di più (in altre
                                  parole, aumenta la gittata cardiaca), perché deve
                                  pompare una quantità maggiore di sangue per soddi-
                                   sfare anche i bisogni del feto. Si osserva una diminu-
                                   zione della pressione sanguigna, soprattutto nel se-
                                  condo trimestre, che può causare senso di svenimento.
                                 Nell’ultima parte della gravidanza è consigliabile evita-
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                   13

     re la posizione supina, poiché l’utero, comprimendo la
     vena cava, può provocare una severa ipotensione.

     Sistema respiratorio
     A gravidanza inoltrata, si ha una modificazione della gab-
     bia toracica; in tal modo viene compensata la compressio-
     ne del diaframma esercitata da un utero di dimensioni or-
     mai notevolmente aumentate. La frequenza respiratoria
     non viene alterata, ma la quantità di aria respirata in un
     minuto aumenta da sette a undici litri.

     Funzionalità renale
     Dopo la ventesima settimana di gestazione, si verifica una
     dilatazione degli ureteri (con una certa prevalenza per l’u-
     retere destro) dovuta inizialmente all’azione del progeste-
     rone e mantenuta successivamente dalla compressione
     meccanica esercitata dall’utero gravido.
     Aumenta inoltre il flusso plasmatico renale e la quantità di   IIL SENSO DI SETE AUMENTA.
                                                                    PER SODDISFARLO, SARÀ
     sangue filtrato a livello del rene (filtrato glomerulare).     CONSIGLIABILE BERE ACQUA
                                                                    OLIGOMINERALE, TISANE, SUCCHI
                                                                    DI FRUTTA.

     Apparato digerente
     La gravidanza può comportare sensibili variazioni nel-
     l’appetito, nel senso di sete o nel desiderio di alcuni cibi
     particolari. In molte donne, si manifesta un aumento
     dell’appetito, più o meno duraturo, già dal primo tri-
     mestre. Generalmente, il senso di sete aumenta.
     È molto comune l’insorgere di una forte predilezione o
     avversione per alcuni cibi, bevande o particolari odori,
     fenomeno che poi si attenua e scompare dopo il parto.
     Le gengive talora si presentano edematose, con facile ten-
     denza alle emorragie.
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     14                                                    UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

                                   La salivazione è normale; ciononostante, viene riferita da
                                   molte donne gravide la sensazione soggettiva di ipersaliva-
                                   zione, causata non tanto da una maggiore secrezione delle
                                   ghiandole salivari quanto da una difficoltà a deglutire.
                                   Il progesterone, ormone secreto in maggior quantità in
                                   gravidanza, rilascia la muscolatura liscia e ciò ha un effet-
                                   to importante sull’intestino. Lo svuotamento gastrico e i
                                   movimenti di contrazione e rilasciamento del tubo intesti-
                                   nale (peristalsi) sono rallentati al fine di massimizzare
                                   l’assorbimento di sostanze nutritive. A causa del lento
                                   svuotamento dello stomaco e della ridotta attività gastri-
     ALCUNE MODIFICAZIONI          ca ed intestinale, si possono verificare bruciore di stoma-
     DERMATOLOGICHE SONO
     CONSEGUENZA DELLO             co e stitichezza.
     STIRAMENTO DELLA PELLE.
     COME VEDREMO PIÙ AVANTI,
     PER LIMITARE IL FENOMENO
     DELLE “SMAGLIATURE”
     È CONSIGLIABILE CONTERNERE
                                   Modificazioni dermatologiche
     L’AUMENTO DI PESO.            Un’aumentata attività dell’ormone stimolante la melanina
                                   può causare una maggiore pigmentazione. Le donne si ab-
                                   bronzano più facilmente. Alcune sviluppano macchie più
                                   profonde, a chiazze, il cosiddetto cloasma. Molte donne
                                   notano una linea pigmentata (linea nigra) che dal pube va
                                   all’ombelico. Anche l’areola del capezzolo è coinvolta: in
                                   preparazione all’allattamento la deposizione di melanina
                                   la irrobustisce.
                                   Man mano che le dimensioni dell’utero aumentano si veri-
                                   fica lo stiramento dello strato di collagene della cute a li-
                                   vello mammario ed addominale. In alcune donne le aree di
                                   massimo stiramento si assottigliano ed appaiono delle li-
                                   nee rosse, le “smagliature” (diventano di colore bianco ar-
                                   genteo circa sei mesi dopo il parto).
                                   Spesso durante la gravidanza le donne sentono più caldo;
                                   ciò può essere dovuto all’effetto del progesterone che au-
                                   menta la temperatura corporea di circa 0.5°c e alla mag-
                                   giore vasodilatazione.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                      15

     Sistema nervoso
     In occasione della gravidanza e del parto, sentimenti come
     l’amore e la paura vengono sollecitati costantemente an-
     che se in misura variabile, secondo le circostanze esterne e
     la personalità della donna.
     È molto importante l’atteggiamento del marito: la manife-
     stazione di uno stato ansioso in occasione della gravidan-
     za può determinare ripercussioni sfavorevoli anche sulla
     donna.
     Per ciò che riguarda quest’ultima, i primi tre mesi di ge-
     stazione sono caratterizzati da una considerevole labilità
     emozionale, alla quale, quasi sempre, si associa l’ansia.
     Non di rado coesistono sentimenti contrastanti, di amore e
     allo stesso tempo di rifiuto, nei riguardi del bambino.
     Il secondo trimestre è caratterizzato da una stabilizzazione
     emozionale: la donna dimostra fiducia in se stessa e note-
     vole attivismo, di solito orientato verso i preparativi per
     il nascituro.
     Nel terzo trimestre compare spesso un certo grado di
     apatia, svogliatezza, affaticamento; la donna
     tende nuovamente a fare maggior affidamento
     sul marito o sui familiari nello svolgimento
     delle varie incombenze domestiche e nel
     prendere decisioni. Nelle ultime settimane,
     talvolta, ricompare l’ansia soprattutto nei
     confronti del parto.
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                                             DISTURBI COMUNI IN GRAVIDANZA

                                       Nausea
                                       La nausea si manifesta in quasi il 50% delle donne gravide,
                                       in genere nel primo trimestre di gravidanza. Qualche volta
                                       si accompagna al vomito, che è più frequente al mattino e
                                       a volte è causato da una forte intolleranza nei confronti di
                                       odori e sapori particolari, che non si sopportano.
                                          Un primo approccio a questo antipatico disturbo può
                                           essere di tipo dietetico. Una soluzione può venire dal
                                           consumare pasti piccoli e frequenti, evitando cibi gras-
                                          si, pesanti o fritti. Per esempio: due crackers integrali,
                                           dopo 2-3 ore mezza mela, dopo 2-3 ore grissini o l’altra
                                            metà della mela, e così via.
                                             La dieta dev’essere essenzialmente a base di cereali,
                                             crackers, grissini, patate lesse o al forno senza grassi
                                            aggiunti, carne magra, pesce, uova sode, burro in
                                       quantità limitatissime, biscotti secchi, gelato o budini,
                                       zucchero, marmellate o miele. Inizialmente, le bevande
                                       devono essere escluse durante i pasti.
                                       Può accadere che la persistenza e l’aggravamento di que-
     L’APPROCCIO DIETETICO
     È IL PIÙ INDICATO PER LIMITARE    sti sintomi (nausea e vomito) sia causa di dimagrimento e
     IL PROBLEMA DELLA NAUSEA,         di malessere generale, come disidratazione ed astenia ge-
     CHE PUÒ RIPERCUOTERSI ANCHE
     SUL PESO DELLA DONNA.             nerale, fino ad imporre un breve ricovero. Questo stato ca-
                                       ratterizzato da vomito esageratamente insistente, ormai
                                       divenuto patologico, si chiama iperemesi. In ospedale
                                       vengono effettuati degli esami di laboratorio per verifica-
                                       re il benessere materno, viene controllato il peso corporeo
                                       tenendo conto delle eventuali modificazioni ponderali.
                                       Inoltre vengono somministrate delle terapie endovenose
                                       (fleboclisi di soluzioni glucosate associate a farmaci che
                                       prevengono o alleviano la nausea ed il vomito – antieme-
                                       tici) e nutrizionali (consigli dietetici).
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                                         17

     Bruciore di stomaco                                                                   ! CONSIGLI
     È un disturbo presente a lungo in gravidanza poiché è lega-                           ●   frazionare i pasti
     to alla nuova situazione ormonale. Il progesterone – ormo-                            ●   masticare lentamente
     ne presente in grandi quantità nel sangue delle gestanti –                            ●   non coricarsi subito
                                                                                               dopo mangiato
     ha un effetto antispastico e determina un rilasciamento del-
                                                                                           ●   usare antiacidi prescritti
     la muscolatura gastrointestinale: ciò favorisce un reflusso                               dal medico di famiglia
     del contenuto acido dello stomaco nell’esofago, causando                              ●   mangiare verdure ricche
     dolore. A questo meccanismo si aggiunge, verso il termine                                 di fibre
     della gravidanza, la compressione esercitata dall’utero gra-                          ●   evitare caffè e bevande
                                                                                               alcoliche
     vido sullo stomaco che ne induce l’orizzontalizzazione.
                                                                                           ●   non mangiare frutta con
                                                                                               la buccia e non matura,
                                                                                               né sughi speziati, salumi
     Stitichezza                                                                               ed insaccati
     La causa di questa predisposizione in gravidanza è la pre-                            ●   rimedi naturali:
                                                                                               varie tisane, l’acqua
     senza di grandi quantità di ormoni (progesterone) che de-                                 di melissa
     terminano una diminuzione del tono della muscolatura in-
     testinale, rallentando così l’attività muscolare che provve-
     de a trasportare e poi ad espellere le feci (peristalsi).

     ! PREVENZIONE
     ■   masticare a lungo gli alimenti (15-20 volte ogni boccone)
     ■   bere almeno due litri d’acqua al giorno, meglio se a temperatura ambiente
     ■   assumere cibi integrali e cereali (riso integrale, orzo, avena, mais, granoturco, pane nero, crusca, ecc.)
     ■   introdurre fibre (ananas, albicocche, lattuga, zucca, radici)
     ■   non lasciare la tavola con la sensazione di sazietà
     ■   bere un cucchiaio di olio d’oliva prima dei pasti
     ■   alimentarsi soprattutto la mattina e a mezzogiorno, e consumare una cena leggera
     ■   mangiare la frutta (prugne o mele cotte) tra un pasto e l’altro, piuttosto che alla fine dei pasti
     ■   fare uso di verdure cotte
     ■   evitare di mangiare in piedi
     ■   evitare i cibi salati
     ■   limitare il latte e i latticini perché, fermentando, producono gas e vanno ad alterare la motilità intestinale
     ■   avvertendo lo stimolo alla defecazione, non ritardare l’evacuazione
     ■   dedicare del tempo ad un’attività fisica moderata ma costante
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     18                                                          UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

     ! SEMPLICI REGOLE DA               Eccessivo aumento di peso
       SEGUIRE
                                        Un eccessivo aumento di peso comporta un affaticamento
     ●    mangiare tre volte al
          giorno senza mai saltare      per la madre e può predisporre al diabete ed alla gestosi
          i pasti                       (condizione tossica nella quale compaiono una serie di al-
     ●    sostituire il primo piatto    terazioni quali aumento della pressione arteriosa, compar-
          con un piatto di verdure
          fresche                       sa di notevoli quantità di proteine nelle urine e di edemi).
     ●    non mangiare fuori            Inoltre può essere favorita la comparsa di altre condizioni
          pasto                         spiacevoli, quali smagliature cutanee, varici agli arti infe-
     ●    praticare una modesta         riori, parto più laborioso, obesità del nascituro.
          attività fisica               Se si ingrassa eccessivamente significa che si eccede nel
                                        nutrirsi: si mangia ad ogni ora del giorno, magari ciocco-
                                        lata, insaccati, o si bevono bevande dolci e gassate!

                                        Voglie
                                        Tra gli alimenti oggetti di voglie, i più comuni sono il ge-
                                        lato, le fragole, il cioccolato, i dolci in genere, i succhi di
                                        frutta e le spremute d’agrumi. Tra le avversioni più fre-
                                        quenti vi sono quelle per il caffè e per la carne (circa il 10%
                                        delle donne gravide). Attenzione, però, perché voglie ed
                                        avversioni possono in qualche modo alterare l’apporto nu-
                                        trizionale della futura mamma.

                                        Modificazioni del seno
                                        Gli ormoni che vengono prodotti in gravidanza sono causa
                                        di significativi mutamenti del seno, che aumenta di volu-
                                        me, è indolenzito, rimane più sodo e turgido fino al parto.
                                        È frequente una maggiore evidenza delle venule sottocuta-
                                        nee e la comparsa di smagliature, per rottura delle fibre
                                        elastiche della cute. È necessario che il seno sia sostenuto
                                        da un comodo reggiseno di cotone; è consigliato l’uso di
                                        oli e creme vegetali (crema all’olio di mandorle), utili per
                                        mantenere più morbida ed elastica la pelle.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                   19

     Svenimenti                                                       ! CONSIGLI
     È frequente, durante la gestazione, che si verifichino dei       ●   non stancarsi troppo
     cali della pressione arteriosa (episodi lipotimici). L’ipoten-   ●   non stare troppo in piedi
     sione all’origine di questi eventi può essere aggravata da       ●   alzarsi lentamente
                                                                          dalle posizioni di seduta
     movimenti bruschi, da cambiamenti di posizione, o a cau-             e sdraiata
     sa del calo di zucchero nel sangue (ipoglicemia) possibile       ●   assicurarsi di introdurre
     soprattutto negli intervalli lunghi tra i pasti.                     adeguatamente liquidi,
                                                                          vitamine e sali minerali
                                                                      ●   avvertendo la sensazione
                                                                          di svenimento, è
     Stanchezza                                                           opportuno coricarsi
     In gravidanza è normale avvertire una sensazione di spos-            immediatamente
                                                                          sul fianco sinistro
     satezza e aumenta il bisogno di dormire. Buone regole
     sono riposare più a lungo, non affaticarsi durante la gior-
     nata, evitare ambienti invasi dal fumo, con aria viziata e
     fonte di stress.

     Secrezioni vaginali
     Le secrezioni vaginali aumentano in gravidanza per effet-
     to degli estrogeni prodotti. Le mucose sono edematose, le
     secrezioni ghiandolari e il trasudato vaginale aumentano.
     La gravidanza predispone, però, alle vaginiti che si mani-
     festano con la comparsa di secrezioni biancastre o gialla-
     stre, di bruciori e di prurito.
     Per cercare di prevenire le infezioni può essere utile usare
     biancheria di cotone, comoda e ampia; lavarsi spesso con
     acqua pura e saponi neutri, evitando di trasportare mec-
                                                                      È IMPORTANTE LAVARSI SPESSO
     canicamente germi dalla zona perianale a quella vulvare.         CON ACQUA PURA E SAPONI
                                                                      NEUTRI.

     Varici ed emorroidi
     Le varici sono delle vene dilatate e tortuose che possono
     presentarsi con maggior frequenza, nelle gravide, agli arti
     inferiori o in regione vulvare. Sono determinate da un di-
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     20                                                       UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

     ! PREVENZIONE                   minuito ritorno del sangue venoso dalla periferia verso il
     ■   prolungato riposo con       cuore. In gravidanza si può avere uno sviluppo o un’ac-
         gambe innalzate             centuazione di tale evento, a causa di un’alterazione del-
     ■   evitare di stare a lungo    l’equilibrio ormonale, alla pressione del grosso utero gra-
         in piedi
                                     vidico sui vasi addominali e all’aumento della quantità del
     ■   passeggiare
                                     sangue circolante. La comparsa di varici è influenzata dal-
     ■   camminare in acqua,
         portare scarpe comode       l’ereditarietà, ma alcune abitudini peggiorano i disturbi:
         con tacco basso
         e pianta larga              ■   sedere con le gambe accavallate
     ■   indossare calze             ■   rimanere a lungo ferme in piedi
         elastiche ed evitare
         le fonti di calore          ■   sostare presso fonti di calore
                                     ■   fare bagni troppo caldi e prolungati.

                                     I primi segnali di varici alle gambe sono la comparsa di pe-
                                     santezza, di formicolio ai polpacci e di piedi gonfi (edemi
                                     alle caviglie ed ai piedi). In seguito si evidenziano le vari-
                                     cosità e si delinea un reticolo venoso.
                                     Le emorroidi sono dilatazioni patologiche di vene situate
                                     nel canale anale (emorroidi interne) o attorno all’ano
                                     (emorroidi esterne). Fattori ereditari e stitichezza predi-
                                     spongono alla loro insorgenza. Determinano fastidio, dolo-
                                     re, prurito e perdita di sangue con le feci. Le emorroidi ten-
                                     dono a peggiorare durante il parto, dopo il quale possono
                                     diventare un vero tormento, per fortuna breve, che può es-
                                          sere alleviato mediante l’uso di pomate specifiche an-
                                          che a base di sostanze naturali (propoli, estratti di ha-
                                     mamelis e di rusco). Il problema fondamentale è quello di
                                     evitare la stitichezza; possono essere d’aiuto:

                                     ■   una dieta ricca di scorie
                                     ■   verdura verde, crusca, cibi integrali
                                     ■   bere molto ed evitare alimenti irritanti come le spezie e
                                         le bevande alcoliche
                                     ■   una scrupolosa igiene personale.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                       21

     Crampi muscolari
     Nel secondo trimestre di gravidanza, possono comparire
     fastidiosi e dolorosi crampi ai polpacci, notturni. La causa
     può essere dovuta a carenze di calcio o di potassio (squili-
     bri elettrolitici) o a cattiva circolazione venosa.
     Un dolore pubico può essere legato al rilassamento dei le-
     gamenti caratteristico della gravidanza.
     Esistono molti esercizi di ginnastica capaci di attenuare
     questi disturbi.

     Mal di schiena
     Il mal di schiena è la conseguenza della nuova posizione
     che le gravide tendono ad assumere a partire dalla 22-24a
     settimana di gestazione a causa dell’aumento di volume
     dell’utero. Si determina una postura con le spalle all’indie-
     tro (lordosi della colonna vertebrale).
     Tutto il carico sulla colonna si modifica e le articolazioni e
     i legamenti si schiacciano. A volte il mal di schiena può es-
     sere accompagnato anche da dolore da compressione del
     nervo sciatico che si irradia ai glutei ed alle gambe (scia-
     talgia).

     ! PREVENZIONE
     ■   Riposare su un letto con fondo sufficientemente rigido
     ■   evitare di incavare la schiena quando si sta in piedi
     ■   astenersi dal sollevare pesi eccessivi
     ■   usare scarpe a pianta larga e tacco basso
     ■   dovendo stare sedute, non incurvare mai la schiena ma appoggiarla
         bene allo schienale
     ■   dovendo flettersi per raccogliere qualcosa, piegare le ginocchia e non la
         schiena.
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     22                                                          UN PERCORSO DI CAMBIAMENTO

     IL MODO MIGLIORE DI PREVENIRE
     IL MAL DI SCHIENA È QUELLO DI
     AGIRE SUL PROPRIO STILE DI VITA,
     METTENDO IN PRATICA,
     SIA AL LAVORO SIA IN CASA,
     OPPORTUNE REGOLE
     COMPORTAMENTALI FINALIZZATE
     ALLA TUTELA DELLA PROPRIA
     SALUTE.
     È FONDAMENTALE IMPARARE
     A RICONOSCERE TUTTI QUEI           No                                  Sì
     MOVIMENTI E QUELLE POSIZIONI
     POTENZIALMENTE DANNOSE,
     VIGILANDO SULLA RELAZIONE
     TRA SFORZO FISICO E AUMENTO
     DEI SINTOMI RELATIVI
     ALL’INSORGENZA DEL MAL
     DI SCHIENA.

                                                            No                                 Sì

                                        No                                  Sì

                                         Disturbi vescicali
                                         L’utero, crescendo, comprime la vescica. Fin dall’inizio
                                         della gravidanza, di conseguenza, molte donne avvertono
                                         più frequentemente il bisogno di urinare. Bisogna, quindi,
                                         accettare con serenità questo piccolo inconveniente. È im-
                                         portante, però, riconoscere i sintomi di un’eventuale infe-
                                         zione urinaria (per esempio, sensazione di bruciore) e in tal
                                         caso contattare subito il proprio ginecologo.
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       UN PERCORSO
       DI VIGILANZA

         LA GRAVIDANZA DI SETTIMANA IN SETTIMANA

     Più o meno a metà fra una mestruazione e l’altra, ma non
     sempre, avviene l’ovulazione. L’ovulo maturo, rilasciato
     dall’ovaio, discende verso la tuba, dove avviene il conce-
     pimento se questi incontra uno spermatozoo. L’uovo può
     vivere 24 ore dopo essere stato rilasciato, mentre gli sper-
     matozoi, che sono centinaia di milioni, possono vivere per
     qualche giorno all’interno delle vie genitali femminili. La
     probabilità di rimanere incinta è maggiore se il rapporto
     sessuale avviene il giorno prima dell’ovulazione. Il prodot-
     to del concepimento scende dalla tuba verso la cavità ute-
     rina, dove avviene l’impianto.

                                                                    ECCO UNO SPERMATOZOO
                                                                    CHE FECONDA UN UOVO.
                                                                    LO SPERMATOZOO È UNA
                                                                    CELLULA MOLTO ALLUNGATA,
                                                                    CHE MISURA CIRCA
                                                                    65 MICROMILLIMETRI
                                                                    DI LUNGHEZZA.
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     24                                                         UN PERCORSO DI VIGILANZA

                                   4-5 settimane
                                   È possibile eseguire un test di gravidanza su urine già il
                                   primo giorno dopo la mancata mestruazione, utilizzando
                                   preferibilmente le prime urine del mattino. Se positivo, ra-
                                   ramente si tratta di un errore. Se negativo, il risultato è
                                   meno affidabile e l’esame deve essere ripetuto dopo qual-
                                   che giorno.
                                   L’embrione si fissa alla parete dell’utero (annidamento)
                                   con piccole “radici” che lo collegano alla circolazione san-
                                   guigna materna. Alla fine del primo mese non è più lungo
                                   di 5 mm, ma il cuore batte già, il cervello inizia a formarsi
                                   e il sesso è determinato, anche se ovviamente non si può
                                   ancora vedere con l’ecografia.

     UN EMBRIONE DI OTTO           6-7 settimane
     SETTIMANE CIRCONDATO
     DALLA MEMBRANA AMNIOTICA.     Il battito del cuore può essere visto con l’ecografia. Il cer-
     L’EMBRIONE MISURA 20 MM;      vello dell’embrione inizia a svilupparsi. Alla fine di questo
     È VISIBILE L’OCCHIO E,
     SULLA SINISTRA, IL CORDONE    periodo, l’embrione è lungo circa 10 mm.
     OMBELICALE.

                                                       8-9 settimane
                                                       Se ancora non è stato fatto, conviene
                                                       prendere l’appuntamento per il primo
                                                       controllo in gravidanza; è consigliabi-
                                                       le non andare oltre questo periodo.
                                                       Procede la formazione di occhi, bocca,
                                                       orecchie, mani e piedi, cuore, polmoni,
                                                       reni, fegato ed intestino. L’embrione
                                                       cresce fino a 22 mm.

                                                       10-14 settimane
                                                       Alla 12a settimana il feto è completa-
                                                       mente formato e d’ora in avanti dovrà
                                                       crescere e maturare. Il feto si muove,
                                                       ma i suoi movimenti non possono an-
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                    25

     cora essere avvertiti dalla mamma. Con gli ultrasuoni si
     può auscultare il battito cardiaco: la sua frequenza è circa
     il doppio di quella di un adulto (120-160 battiti/minuto). Il
     feto cresce fino a circa 85 mm e pesa 25 g. I sintomi fasti-
     diosi della gravidanza (nausea, stanchezza, ecc.) possono
     migliorare. Il rischio di aborto inizia a diminuire.            UN FETO DI 20 SETTIMANE,
                                                                     VALE A DIRE 5 MESI, APPARE
                                                                     ASSAI VICINO ALLE SEMBIANZE
     15-22 settimane                                                 DEL NEONATO. SONO ORMAI
                                                                     QUASI COMPLETAMENTE
     Il feto cresce rapidamente. I primi movimenti fetali ven-       FORMATE LE LABBRA, LE CIGLIA,
     gono avvertiti dalla mamma all’inizio di questo periodo         L’ORECCHIO ESTERNO, LE DITA.

     se si tratta di una seconda gravidanza, o
     alla fine se si tratta della prima. I primi
     movimenti vengono percepiti come un
     guizzo di pesce o un frullio d’ali. È bene
     iniziare un corso di preparazione al par-
     to o almeno fare esercizi fisici idonei con
     regolarità. Durante l’ecografia è possi-
     bile identificare il sesso del nascituro. A
     22 settimane il feto pesa circa 350 g.

     23-30 settimane
     Il feto risponde agli stimoli sonori e tatti-
     li. Deglutisce piccole quantità di liquido
     amniotico ed urina nel sacco amniotico.
     Può avere il singhiozzo e si succhia spes-
     so il pollice. Il suo battito cardiaco può
     essere percepito dal papà, se questi ap-
     poggia l’orecchio nel punto giusto del-
     l’addome materno. La pelle del feto è ricoperta da una so-
     stanza grassa impermeabile che si chiama vernice caseosa,
     la cui funzione è proteggere la cute dal lungo periodo “in
     immersione”. Il feto sente i rumori attorno a sé anche se at-
     tutiti dal liquido amniotico. Ascolta anche le voci e le può
     riconoscere. Gradisce la musica.
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     26                                                         UN PERCORSO DI VIGILANZA

                                   Attenzione all’aumento dell’appetito: è importante non
                                   esagerare con l’alimentazione, soprattutto a partire da
                                   questa epoca. È consigliabile anche un po’ di riposo, con le
                                   gambe sollevate (questa posizione aiuta a ridurre gli ede-
                                   mi declivi). Dopo la 24a settimana il feto è “vitale”, cioè ha
                                   probabilità di sopravvivenza in caso di parto prematuro.
                                   Alla 30a settimana la lunghezza dalla testa al podice è di
                                   circa 24 cm. Il peso è circa 1.400 g. Per chi lavora occorre
                                   redigere il certificato d’astensione obbligatoria dal lavoro.

                                   31-36 settimane
                                   Il feto può già mettersi in posizione, a testa in giù. Tutta-
                                   via, se podalico, può sempre girarsi spontaneamente an-
                                   che nelle ultime settimane. È importante controllare che il
                                   feto si muova (minimo 10 movimenti dalla mattina alla
                                   sera, ma solitamente sono molti di più), che le contrazioni
     L’ECOGRAFIA MOSTRA UN FETO
     DI 9 MESI, CON GLI OCCHI      non diventino frequenti o dolorose, né che vi siano perdi-
     CHIUSI BEN RICONOSCIBILI      te di liquido amniotico dalla vagina.
     ED UNA FRONTE AMPIA.

                                                                     37-40 settimane
                                                                     All’inizio del nono mese il
                                                                     feto compie i primi movi-
                                                                     menti respiratori anche se
                                                                     nei suoi polmoni non c’è
                                                                     aria. Se la testa del bam-
                                                                     bino scende nella pelvi (di
                                                                     solito dopo la 38a settima-
                                                                     na), anche la pancia della
                                                                     mamma si “abbassa”. Alla
                                                                     40a settimana il bambino
                                                                     è lungo circa 50 cm e pesa,
                                                                     mediamente, 3500 g.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                                  27

          CONTROLLI PERIODICI IN GRAVIDANZA

     Visite ostetriche
     La prima visita in gravidanza è di solito la più lunga e sa-
     rebbe auspicabile la presenza anche del futuro papà. La
     maggior parte del colloquio consiste in uno scambio di
     informazioni, in forma amichevole e disponibile. È consi-
     gliabile eseguire la prima visita ostetrica appena diagno-
     sticata la gravidanza, entro il primo trimestre. Conviene
     prepararsi una lista scritta delle domande che si desidera
     sottoporre al ginecologo.
     Le visite successive avranno cadenza mensile. È preferibile
     eseguire gli esami prescritti di volta in volta circa a metà
     fra un controllo e l’altro, in modo che non siano troppo
     “vecchi” o al contrario non si faccia in tempo a ritirarne il
     risultato.

     In occasione della visita vengono rilevati:

     ■   dati anamnestici: notizie sui familiari, sulle malattie di
         cui ha sofferto la donna in passato, eventuali interven-
         ti chirurgici, allergie, trasfusioni di sangue, dati nel
         contesto ostetrico e ginecologico                            NEL CORSO DELLA VISITA
     ■   pressione arteriosa (valori limite 140/90)                   GINECOLOGICA È USUALE
                                                                      IL CONTROLLO DELLA PRESSIONE
     ■   altezza e peso corporeo                                      ARTERIOSA.
     ■   condizioni dello sviluppo uterino e del suo stato (esame
         addominale)
     ■   condizioni del collo dell’utero (esplorazione vaginale
         e/o visita con lo speculum)
     ■   esame clinico del seno
     ■   battito cardiaco fetale nel secondo trimestre
     ■   presentazione del feto (ultimi due mesi)
     ■   ogni altro segno o sintomo (edemi, varici, perdite, con-
         trazioni, ecc.)
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     28                                                       UN PERCORSO DI VIGILANZA

                                 Durante la prima visita ostetrica si esegue un Pap test (esa-
                                 me citologico cervico-vaginale), se la donna non vi si è
                                 sottoposta nei 36 mesi precedenti.
                                 Si compila una scheda (diario della gravidanza) e si pre-
                                 scrivono esami e terapie quando necessarie. La scheda del-
                                 la gravidanza aggiornata va sempre portata con sé.
                                 La scadenza della visita è mensile, tranne che nei casi di
                                 soggetti a rischio o in presenza di patologie che possono
                                 compromettere il fisiologico decorso della gravidanza.

                                 Esami
                                 La maggior parte degli esami previsti e gratuiti in gravi-
                                 danza è di tipo sierologico ed è effettuata attraverso un
                                 prelievo venoso.

          ALL’INIZIO DELLA GRAVIDANZA, POSSIBILMENTE ENTRO LA 13a SETTIMANA
     ■    Gruppo sanguigno e fattore Rh: valuta il rischio di isoimmunizzazione per una
          successiva gravidanza se per la donna è Rh negativo e per il bambino Rh positivo.
     ■    Test di Coombs indiretto: permette di scoprire l’eventuale presenza di anticor-
          pi anti-eritrociti, nel sangue materno. In caso di donne Rh negativo a rischio di
          immunizzazione, il test deve essere ripetuto ogni mese.
     ■    Emocromo completo con conteggio piastrine: emoglobina (importante per ve-
          rificare un’eventuale condizione di anemia), globuli rossi, globuli bianchi (un
          tasso elevato è indice di infezione).
     ■    Glicemia: quantità di glucosio (zucchero) nel sangue. Valore limite 95mg/ml. Ha
          come scopo il riconoscimento di un’eventuale alterazione del metabolismo glu-
          cidico.
     ■    TPHA: test sierologico per la ricerca di anticorpi diretti verso il Treponema palli-
          dum, microrganismo responsabile della sifilide, malattia sessualmente trasmes-
          sa. Se il test è negativo vuol dire che nel sangue non ci sono gli anticorpi anti-
          treponema e quindi il soggetto non è mai venuto a contatto con il microrgani-
          smo. Gli anticorpi sono sostanze normalmente prodotte dal nostro corpo per di-
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                             29

         fenderci da virus, germi e batteri. Gli anticorpi che si formano dopo un contatto
         con l’agente patogeno si chiamano immunoglobuline; se ne distinguono due tipi
         speciali, le immunoglobuline G (IgG) e le M (IgM). Le IgG sono presenti in con-
         centrazioni elevate durante la malattia e permangono poi stabilmente in circo-
         lo, a concentrazioni un po’ più basse, anche per tutta la vita. Le IgM, invece, ele-
         vate nel corso della malattia, tendono a scomparire abbastanza rapidamente
         dopo la guarigione.
         In linea di principio, la ricerca degli anticorpi nei confronti di una malattia in-
         fettiva può dare questi risultati:
         • anticorpi IgG e IgM assenti: è un segno di negatività sierologica e significa che
            la donna non è mai venuta in contatto con l’agente patogeno
         • tassi di IgG e di IgM elevati: è in corso un processo infettivo e bisogna prende-
            re le opportune misure precauzionali
         • il tasso di IgG è elevato, mentre quello di IgM è nullo: c’è stata, in passato,
            un’infezione per cui ora la donna è immune nei confronti della malattia.
     ■   Toxo test: è un esame per accertare la presenza nell’organismo di anticorpi an-
         titoxoplasmosi. La toxoplasmosi è una malattia infettiva in genere trasmessa al-
         l’uomo da animali (gatti, canarini, conigli, ecc.). È pericolosa nel corso della
         gravidanza perché può essere trasmessa al prodotto del concepimento, danneg-
         giandolo. Spesso asintomatica, può manifestarsi con febbre e leggero ingrossa-
         mento delle ghiandole del collo, stanchezza, mancanza di appetito. Nel caso in
         cui ci sia una sierologia negativa, sia per IgG sia per IgM, la donna deve presta-
         re maggior attenzione ad alcune norme igieniche quotidiane. Inoltre il toxo-test
         verrà ripetuto ogni 30-40 giorni fino al parto.

         Profilassi della toxoplasmosi
         • evitare di mangiare carni crude o poco
           cotte, cuocerle ad una temperatura mag-
           giore di 66°C
         • non mangiare insaccati né creme
         • lavare con cura le mani dopo manipolazio-
           ne di carne non cotta e prima dei pasti
         • evitare contatti con animali, specie i gatti,
           anche se domestici; lavare con cura le mani
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     30                                                        UN PERCORSO DI VIGILANZA

             dopo essere stati a contatto con animali; evitare i contatti con la lettiera dei
             gatti e con i loro escrementi
          • lavare accuratamente frutta e verdura; preferire la verdura cotta
          • usare i guanti se si deve lavorare a contatto con la terra, in giardino, e dopo la-
             varsi con cura le mani
          • bere solo latte pastorizzato.
     ■    Rubeo test: è un esame per verificare la presenza di anticorpi antirosolia nel san-
          gue. La rosolia è una malattia infettiva sostenuta da un virus, tipica dell’infan-
          zia; se contratta in gravidanza, nelle prime 17 settimane, può provocare gravi
          malformazioni ed anomalie nel bambino. Se la madre ha già avuto la rosolia (IgG
          positive e IgM negative) non c’è alcun rischio, perché i casi di reinfezione sono
          estremamente rari. Nel caso di un titolo anticorpale dell’IgG basso o negativo, è
          consigliabile ripetere il test ogni 30 giorni fino alla 20a settimana. Inoltre la don-
          na dovrà assolutamente evitare i contatti con individui ammalati di rosolia (bim-
          bi in età scolare ma anche adulti non vaccinati), soprattutto nei primi quattro
          mesi di gravidanza. La vaccinazione anti-rosolia va fatta almeno tre mesi prima
          di andare incontro ad una gravidanza.
     ■    Test HIV: ricerca di anticorpi antivirus immunodeficienza acquisita. L’HIV è l’a-
          gente eziologico dell’AIDS. Questo test può essere eseguito solo con il consenso
          firmato della paziente.
     ■    Esame urine: esame chimico, fisico e microscopico delle urine (per valutare l’e-
          ventuale presenza di proteine, glucosio, sedimento, ecc.). Questo esame serve
          per diagnosticare precocemente un’eventuale infezione urinaria, che in alcuni
          casi può portare all’aborto o al parto pretermine.
     ■    Urinocoltura: un esame colturale delle urine per la ricerca di germi che provo-
          cano infezioni urinarie.
     ■    Ecografia ostetrica (10-13a settimana)
     ■    CMV test: ricerca di anticorpi anti-citomegalovirus. L’infezione è quasi sempre
          asintomatica nell’adulto sano: qualche volta può comparire una febbricola as-
          sociata ad un ingrossamento delle linfoghiandole. In Europa, quasi l’80% delle
          donne adulte è positivo per anticorpi anti-citomegalovirus (IgG +). Le donne
          gravide sieropositive possono, raramente, presentare reinfezioni o riattivazioni,
          con episodi di viremia ricorrenti. Questo è possibile perché il citomegalovirus,
          dopo l’infezione primaria, rimane latente nell’ospite e può riattivarsi periodica-
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                                               31

         mente. La via di infezione fetale può essere transplacentare, da viremia materna,
         o ascendente, a partire da una vaginite o da una cervicite. Il citomegalovirus
         causa danni fetali, ossia malformazioni cardiache, cerebrali o gastroenteriche.
         Anche in questo caso si ha la formazione di anticorpi di tipo IgG e IgM, i primi
         destinati a restare tutta la vita, i secondi destinati a scomparire dopo un perio-
         do che varia da quattro settimane a un anno. Le infezioni da citomegalovirus
         “primarie” rappresentano un rischio grave per il feto e, una volta accertate, rap-
         presentano un’indicazione per l’interruzione della gravidanza. Non è così per le
         infezioni secondarie, che sono raramente pericolose.
         Si consiglia comunque alle donne non immuni (assenza sia di IgG che di IgM) di
         sottoporsi ad analisi sierologiche mensili e di adottare alcune norme igieniche
         semplici (evitare luoghi affollati; lavare frequentemente le mani; evitare baci
         sulle labbra e stretti contatti con bimbi e personale sanitario, perché il virus è fa-
         cilmente presente nei reparti neonatali). Se invece esistono segni sierologici di
         pregressa infezione (presenza di anticorpi IgG) può essere utile ripetere mensil-
         mente i test sul sangue per verificare la comparsa di una reinfezione.
         Questo test viene eseguito fino alla 24a settimana di gestazione.

         TRA LA 14a E LA 18a SETTIMANA
     ■   Esame urine
     ■   Toxotest, se negativo
     ■   Rubeo test, se negativo
     ■   Coombs indiretto, se la donna è Rh negativo.

         TRA LA 19a E LA 23a SETTIMANA
     ■   Esame urine
     ■   Ecografia ostetrica lunga o morfologica (20-21 settimane)

         TRA LA 24a E LA 27a SETTIMANA
     ■   Esame urine
     ■   Glicemia. A 24 settimane si consiglia di eseguire la curva glicemica breve, che
         consiste in:
         • Prelievo di base (con valutazione della glicemia a digiuno)
         • Assunzione di 50 g di glucosio diluiti in acqua
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     32                                                       UN PERCORSO DI VIGILANZA

          • Prelievo a distanza di un’ora (con valutazione della glicemia).
          La curva breve è alterata quando i valori sono superiori a 95-140 mg/dl. Questo
          test serve per diagnosticare precocemente uno stato di intolleranza agli zucche-
          ri o il diabete gestazionale.

          TRA LA 28a E LA 32a SETTIMANA
     ■    Emocromo
     ■    Esame urine
     ■    Ecografia ostetrica (30a-32a settimana)

          TRA LA 33a E LA 37a SETTIMANA
     ■    Emocromo
     ■    HbsAg: ricerca dell’antigene del virus epatite B
     ■    Anti HCV: ricerca di anticorpi virus epatite C
          Inoltre si può consigliare un’altra ecografia ostetrica intorno alla 34a-36a setti-
          mana a discrezione del proprio ginecologo.
     ■    Ricerca per Streptococco gruppo B (GBS): tampone vaginale e rettale tra la 35a
          e la 37a settimana per ricerca dello Streptococco ß-emolitico di gruppo B (GBS).
          L’eventuale positività va trattata mediante una profilassi antibiotica al momen-
          to del travaglio di parto, per prevenire le infezioni neonatali da GBS. L’infezione
          da Streptococco ß-emolitico di gruppo B rappresenta un’importante causa di
          morbosità e mortalità neonatale. Dal 10 al 30% delle donne in gravidanza risulta
          colonizzato da GBS a livello vaginale o intestinale in maniera asintomatica. La
          trasmissione verticale avviene prevalentemente al momento del travaglio e del
          parto.

        TRA LA 38a E LA 40a SETTIMANA
     ∑■ Esame urine

        TRA LA 40a E LA 41a SETTIMANA
      ■ Ecografia ostetrica

     ∑■ Cardiotocografia (NST): test per monitorare il battito cardiaco del bambino e
        l’attività contrattile della muscolatura uterina. NST a giorni alterni fino a 42 set-
        timane.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                          33

     Se la donna non partorisce entro le 42 settimane di gesta-
     zione, prenderà appuntamento per un ricovero ordinario
     per un’eventuale induzione. In alcuni centri viene tuttora
     attuata una politica di attesa vigile (controlli clinici e stru-
     mentali periodici) e perciò non s’induce il travaglio.

     Osservare lo sviluppo dell’embrione e del feto
     ■  Cos’è l’ecografia?
     L’utilizzo dell’ecografia in ostetricia è ormai da tempo dif-
     fuso, tanto che in Italia si effettuano tre o più esami eco-
     grafici alla quasi totalità delle donne gravide. L’ecografia
     è una tecnica che consente di vedere gli organi del nostro
     corpo con l’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza (ul-
     trasuoni non udibili dall’orecchio umano) che attraversa-
     no i tessuti. Con l’ecografia è possibile osservare in modo
     dettagliato il feto all’interno dell’utero.
     L’uso diagnostico dell’ecografia è ritenuto esente da rischi.

         Le finalità dell’ecografia nel primo trimestre sono:
     ■   la datazione della gravidanza
     ■   la dimostrazione dell’impianto in sede normale della
         camera gestazionale e della vitalità dell’embrione, se
         presente.

         Le finalità nel secondo trimestre sono:
     ■   lo screening delle malformazioni e lo studio della bio-
         metria fetale.

         Le finalità nel terzo trimestre sono:
     ■   l’individuazione dei ritardi di crescita e la diagnosi del-
         le malformazioni non rilevabili nel secondo trimestre.
         Inoltre, si può vedere la posizione del feto.
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                                      Nei primi 2-3 mesi di gravidanza, con la misurazione della
                                      lunghezza del feto è possibile valutare se lo sviluppo del
                                      bambino corrisponde all’epoca di gravidanza valutata in
                                      base alla data dell’ultima mestruazione. Talvolta questa
                                      data non è ricordata esattamente oppure le mestruazioni
                                      non sono regolari: un’ecografia eseguita nei primi tre mesi
                                      di gestazione consente di datare con precisione l’epoca
                                      della gravidanza.
                                      Dalla fine del secondo mese si visualizzano l’attività pulsa-
                                      tile del cuore ed i movimenti fetali.
                                      Il sesso del bimbo è evidenziabile dal quarto mese: da que-
                                      sto momento la possibilità di definirlo dipende dalla posi-
                                      zione del feto dentro l’utero.
                                      In questo periodo, è fondamentale la valutazione di strut-
                                      ture fetali quali la vescica, i reni, lo stomaco, il cuore, la
                                      colonna vertebrale e le strutture intracraniche oltre che le
                                      estremità, il diametro addominale e quello cefalico (misu-
                                      rate routinariamente).

     QUESTA È UN’ECOGRAFIA
     A COLORI DI DUE GEMELLI,
     EFFETTUATA CIRCA ALLA 20a
     SETTIMANA. I GEMELLI DIZIGOTI
     SI SVILUPPANO QUANDO
     VENGONO FECONDATE DUE
     DIVERSE UOVA RILASCIATE DALLE
     OVAIE. I GEMELLI IDENTICI
     (MONOZIGOTI) SI SVILUPPANO
     DA DUE CELLULE FORMATE
     DALLA DIVISIONE DI UN SINGOLO
     UOVO FECONDATO.
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     LA GRAVIDANZA CONSAPEVOLE                                          35

     ■  Cos’è la “translucenza nucale”?
     La translucenza nucale è l’immagine ecografica della plica
     cutanea nucale che è fisiologicamente presente in tutti i
     feti nel primo trimestre di gravidanza nella regione poste-
     riore del collo.
     Può essere misurata, secondo una tecnica standardizzata,
     tra l’11a e la 13a settimana di gestazione. Uno spessore au-
     mentato della plica nucale può associarsi ad una maggio-
     re frequenza di anomalie cromosomiche (in particolare la
     sindrome di Down) o ad altri difetti strutturali del feto. La
     misurazione della translucenza nucale è stata pertanto
     proposta come test di screening delle malformazioni fetali
     nel primo trimestre, da sola o in associazione con i test bio-
     chimici (tri-test).

     ■  Cos’è la flussimetria?
     Gli ultrasuoni utilizzati con la tecnica del Doppler offrono
     la possibilità di valutare il flusso di sangue nei vasi fetali e
     uterini. Questa metodica prende il nome di flussimetria
     Doppler e consente, a partire dalla 20a settimana di gravi-
     danza, di calcolare la velocità del flusso sanguigno che va
     dal feto alla placenta e viceversa e il flusso di sangue ma-
     terno verso l’utero. Le alterazioni di questi flussi (aumen-
     tate resistenze vascolari, che causano minor quantità di
     sangue alla placenta) portano ad una sofferenza fetale
     cronica la cui conseguenza è spesso la ritardata crescita in-
     trauterina del prodotto del concepimento.
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                                   DIAGNOSI PRENATALE

                             Con il progredire dell’età della donna aumenta il rischio di
                             generare un figlio con trisomia del cromosoma 21 (sindro-
                             me di Down). Intorno al 35o anno d’età della donna, il ri-
                             schio di un figlio con sindrome di Down è circa corrispon-
                             dente a quello medio della popolazione generale (rischio
                             1:378). Pertanto solo quando l’età della donna è al di sopra
                             del 35o anno viene riconosciuto un rischio “aumentato” ri-
                             spetto a quello della popolazione generale. La maggior
                             parte delle analisi cromosomiche prenatali è rivolta a ge-
                             stanti d’età superiore ai 35 anni. Ciò non significa che al di
                             sotto di quest’età il rischio sia “nullo o trascurabile”. Tut-
                             tavia, poiché il rischio legato all’età materna è ridotto nel-
                             le gestanti d’età inferiore ai 35 anni, molti medici sconsi-
                             gliano di ricorrere routinariamente alla diagnosi prenatale
                             su cellule fetali (amniocentesi o villocentesi) al di sotto di
                             questa fascia d’età. È opportuno, invece, ricorrervi nei casi
                             particolari in cui esista una familiarità per patologie cro-
                             mosomiche.

                             Triplo-test
                             Per uno screening di massa sono stati ricercati dei parame-
                             tri atti ad individuare, a prescindere dall’età, le gravidan-
                             ze a maggior rischio per la sindrome di Down col dosaggio
                             combinato di alcune sostanze presenti nel sangue materno
                             (alfa-fetoproteina, estriolo non coniugato, gonadotropina
                             corionica). Con tale metodica è possibile riconoscere oltre
                             il 60% delle gravidanze con sindrome di Down. Deve esse-
                             re chiaro che tale percentuale dimostra in realtà una bassa
                             efficacia del test. Per eseguire lo screening è sufficiente un
                             prelievo di 5 ml di sangue periferico tra la 15a e la 18a setti-
                             mana di gestazione ecografica.
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