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La sociolinguista Vera Gheno ospite al festival di antropologia Pistoia – Dialoghi sull’uomo (24-26 settembre) Domenica 26 settembre doppio appuntamento, alle 15.15 e alle 17.30, al teatro Bolognini, con la sociolinguista Vera Gheno. Nell’incontro Nuovi orizzonti linguistici per superare i confini, in occasione della XII edizione del festival di antropologia Pistoia – Dialoghi sull’uomo Attraverso l’analisi linguistica proposta dalla relatrice, si indagherà sulla complessità con cui si sta evolvendo la società nell’ultimo decennio: la globalizzazione e Internet hanno accorciato le distanze e, di conseguenza, l’incontro con le differenze – esperienza prima eccezionale e saltuaria – è diventato parte della quotidianità di ciascuno di noi. Ma l’essere umano non è programmato per accettare tutto ciò con serenità, perché istintivamente vive la novità e l’alterità
come possibili rischi per la propria propria esistenza. Oggi più che mai si avverte la necessità di passare da una visione “normocentrica” della società, in cui la diversità viene vissuta come una minaccia, a una più pacifica di “convivenza delle differenze”. Parte di questo processo avviene a livello linguistico, tramite un uso più attento delle parole, rispettoso delle diversità, cercando di andare oltre le proprie abitudini. E. L. Circe, nell’antro della maga (NA) Si svolgerà Giovedì 23 Settembre all’interno della rassegna “Do Maggiore”, patrocinata dal Comune di Napoli lo spettacolo “Circe, nell’antro della maga”, a cura de “La chiave di Artemysia”. Un viaggio che costringe Ulisse ad un percorso di presa di coscienza di sé stesso, introspezione personale e cambiamento: quando per la prima volta la sua volontà di tornare a casa viene messa a dura prova non dalla guerra, né dagli eventi, ma
da una donna, anzi da una maga. Circe. Una donna seducente, figlia di Dei, esperta nell’uso dei “farmaka” e per nulla spaventata dall’idea di usarli per raggiungere i suoi obiettivi. L’amore per Ulisse diviene, quasi subito, il suo principale obiettivo. Circe trasforma i compagni di Odisseo in porci. L’eroe, per restituire loro sembianze umane è costretto a fermarsi un anno da lei. Grazie ai suoi consigli Odisseo decide di intraprendere un viaggio che gli farà attraversare tutta la costa e gran parte della Campania stessa mettendolo faccia a faccia con il suo inconscio. Inizia una catabasi nel regno dei morti scendendo nel lago d’averno. Lì riesce a entrare in contatto con le figure dei compagni perduti durante la guerra di Troia, con la madre e con l’indovino Tiresia.
Infine quando sarà costretto ad andare via, consapevole del suo destino, e a lasciare questo amore che lo ha nutrito, sarà pronto ad affrontare pericoli di ben altra portata, come l’insidioso canto delle sirene. Questo si propone di mettere in scena “La chiave di Artemysia” Un’iniziativa atta a dare vita ad una rivalutazione del territorio che prende le sue fondamenta dalla storia dei luoghi. Essi vanno celebrati e non dimenticati. Il testo prende forti spunti dal lavoro di Madeline Miller, “Circe”. Testo pregevole che sta riscontrando successo di pubblico a livello mondiale. È il Chiostro di San Domenico Maggiore che si fa ospite della performance diventando, per l’occasione, la dimora della Maga Circe. Il pubblico, insieme ad Ulisse, percorrendo le stanze, cortile, i corridoi, assiste alla sua storia vivendone paure, bellezze emozioni. Incontrandone, man mano i personaggi principali: Circe, Tiresia, le Sirene, ed attraversando gli Inferi. Questo perché quando la storia si mescola alla leggenda, e la leggenda alla storia, non ha bisogno che nulla venga inventato, ma contiene in sè già tutto ciò che è necessario
raccontare. in scena: CIRCE: Roberta Misticone ULISSE: Errico Liguori TIRESIA: Rodolfo Medina PENELOPE: Orentia Marano SIRENA: Livia Bertè ENSEMBLE: Luisa Leone ENSEMBLE: Diana Bevilacqua Regia di Livia Bertè Movimenti coreografici a cura di: Luisa Leone Info: ore 21:00 BIGLIETTO 12 euro BIGLIETTO RIDOTTO 10 euro (fino a 10 anni) P.za S. Domenico Maggiore, 80134 Napoli NA ***Protocollo Coronavirus*** Per garantire la sicurezza di tutti è OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE. Modalità di prenotazione messaggio whatsapp 3404657949 – 24h su 24
Galleria Beaux Arts a Siena mostra Ai naviganti 18 sett. Sabato 18 settembre 2021 alle 17,30, presso la Galleria Beaux Arts in via Cecco Angiolieri, 13 a Siena, si inaugura “Ai naviganti”, mostra personale di Armando Orfeo. In esposizione l’ultimo ciclo di 17 dipinti ad olio ed acrilico su tela che il pittore ha voluto dedicare al tema del mare e della navigazione come metafora dell’esistenza, attraverso la sua visione ironica e surrealista del mondo e dell’arte. ⁰⁰ “Tutti noi siamo naviganti – scrive l’autore – ed in questo ultimo periodo abbiamo visto purtroppo come possono cambiate repentinamente le nostre rotte ed i nostri piani di navigazione. Siamo passati dal perseguire rotte ben ragionate e strutturate ad una navigazione a vista ed in piena tempesta. Abbiamo dovuto improvvisare facendo ricorso a risorse profonde che forse non pensavamo neanche di avere, ma le abbiamo trovate! Questa mostra vuole essere un sincero augurio a tutti noi di
buona navigazione, che sia pensata o improvvisata non importa, ed allo stesso tempo uno stimolo alla creatività ed alla leggerezza che sono, a mio avviso, carburante basilare dell’esistere.” Armando Orfeo nasce a Marina di Grosseto nel 1964. Pittore autodidatta ha al suo attivo un nutrito curriculum espositivo con numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Ha partecipato a fiere di settore esponendo a Bologna, Roma, Bari, Brescia, Milano, Strasburgo, Den Haag, Gent. Come autore di fumetti negli anni ’80 collabora con le riviste “Tempi supplementari’ e ‘Frigidaire’, pubblicando una serie di storie con personaggi di sua invenzione. Come illustratore pubblicitario lavora, a partire dal 2000, con Artemidatre di Milano, per la quale ha creato progetti di immagine e comunicazione commissionati da importanti aziende italiane e straniere, tra cui: FIAT Engineering, Finanza & Futuro, LifeScan, Perfetti, Sanofy-Aventis, Sperlari, Sun Microsystems, Tre Marie, Astrazeneca. Gallerie di riferimento: Artemidatre Milano, Mancini Arte Roma, Beaux Art Siena, Mercurio Arte Viareggio. Ingresso libero. Orario: lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.30; dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30; domenica chiuso. Info: tel 0577 280759; www.artsiena.com
Dune di Denis Villeneuve: la recensione Il giovane Paul Atreides (Timothée Chalamet) è l’ultimo rampollo della sua casata, chiamata a governare il pianeta Arrakis, uno sconfinato deserto dalle cui sabbie si estrae la Spezia, sostanza che allunga la vita, dona poteri metafisici e, soprattutto, permette i viaggi spaziali. In altre parole, è un’inesauribile fonte di potere e ricchezza. Il problema è che gli Harkonnen, a cui il potere imperiale ha imposto di abbandonare il prezioso pianeta per lasciare spazio agli Atreides, vogliono vendetta e riprendersi la loro gallina dalle uova d’oro. Il Duca Leto (Oscar Isaac), capo della casata degli Atreides,
fa l’impossibile per preparare Paul, il suo giovane figlio, ad affrontare la responsabilità del comando, ma gli eventi precipitano rapidamente. Il potere imperiale sta infatti tramando contro la sua casata, e aiuta i biechi Harkonnen ad aggredire il pianeta Arrakis subito dopo l’insediamento degli Atreides, fornendo in appoggio il fior fiore delle sue truppe d’assalto. In realtà le cose sono ancora più complesse, perché un potere millenario, tutto al femminile, muove le sue pedine nell’oscurità. Jessica Atreides (Rebecca Ferguson), madre di Paul e compagna del Duca Leto, fa parte di questa fazione, i cui obiettivi non sono per niente chiari. Comunque la coraggiosa ma disperata resistenza degli Atreides non regge l‘urto delle soverchianti forze degli Harkonnen, che godono dell’appoggio imperiale e fanno uso del tradimento per ottenere i loro vili scopi. Paul e sua madre riescono comunque a mettersi in salvo e a raggiungere i nativi del pianeta Arrakis, i Fremen, una comunità che vive in rifugi sotterranei, essendosi perfettamente adattata alle inospitali condizioni di vita del loro pianeta, tanto da riuscire a controllare anche i giganteschi e mortali vermi che popolano gli sterminati deserti dai quali si estrae la Spezia. Dune di Denis Villeneuve: un perfetto viaggio dell’eroe Nonostante nel film abbondino i personaggi, nella sostanza tutta la storia ruota intorno a Paul, che impersona il classico stereotipo del giovane eroe, ancora dubbioso delle sue capacità, ma dotato di poteri straordinari che aspettano di essere risvegliati. E bisognoso di vivere esperienze capaci di fargli prendere coscienza del suo valore. Un eroe che deve emanciparsi dalle ingombranti figure
genitoriali, e trovare la sua strada. In effetti le vicende di questo film seguono le classiche prime fasi del viaggio dell’eroe, come descritte da Christofer Vogler. Prima ci viene fornito il contesto dove Paul si muove, poi il giovane protagonista viene chiamato all’azione. Ma è riluttante, dubbioso. Numerosi mentori cercano di indirizzarlo sulla sua strada: il padre, la madre, il suo maestro d’armi. Alla fine si getta nella mischia, accettando il suo ruolo e mettendosi in gioco, sperimentando il mondo dei Fremen, che egli ha scelto come suoi alleati per la futura riscossa. E qui gli eventi si arrestano, stoppati dai titoli di coda. Quindi in questo film avviene solo la prima metà del viaggio dell’eroe, come sottolineato dallo stesso Paul che, nella scena finale, afferma che “questo è solo l’inizio”. E Paul trova anche la sua donna lungo il percorso, ma questa parte verrà evidentemente sviluppata nell’inevitabile sequel del film. Dune di Denis Villeneuve: un riferimento alle vicende afgane Il pianeta Arrakis di Villeneuve ha palesi riferimenti al colonialismo in generale e alle vicende afgane in particolare. Gli Atreides, quando sbarcano marciando impettiti dalle loro navi spaziali, vengono preceduti dalle cornamuse, mentre le donne native che si sbracciano per salutarli indossano qualcosa di molto simile al hijab. Analogamente all’Afghanistan, Arrakis è una terra inospitale e deserta, divisa tra sconfinati deserti sabbiosi e inaccessibili formazioni rocciose, nelle quali si annidano i Fremen, divisi in piccole ma agguerrite comunità, per lo più nascoste nel sottosuolo. I Fremen sono dei guerrieri formidabili, che nessuno ha mai
veramente sconfitto, anche se le loro terre vengono sempre saccheggiato dal potente di turno. Paul ha capito questa realtà, e a differenza dei suoi predecessori vuole allearsi con i nativi, tenendo conto della loro cultura e delle loro aspettative. Un atteggiamento del tutto opposto a quello del Barone Vladimir Hakonnen, capo degli invasori, che ordina il totale sterminio dei nativi, senza peraltro neanche conoscerne il numero e la forza. Vedremo nel sequel come andranno a finire le cose. Dune di Denis Villeneuve: un ottimo remake Dune è un classico della fantascienza di Frank Herbert, che ha sedotto il mondo del cinema da decenni. Il primo che ha cercato di metterlo in scena è stato Jodorowsky, che però ha fallito nell’impresa, quando tutto sembrava pronto per realizzare quello che sarebbe stato uno dei colossal più visionari della storia del cinema, negli anni settanta. Poi è venuto il Dune di David Linch, del 1984. Un film molto controverso. La versione di Villeneuve è molto meglio riuscita, resistendo alla tentazione di buttarsi sugli effetti speciali per travolgere lo spettatore e scaraventarlo in un videogame. Perché il suo Dune è un film lento, affascinante, che indugia sui campi lunghi e lunghissimi di Arrakis, sul dramma interiore dei vari personaggi – in particolare di Paul – immergendoci nel complesso mondo immaginato da Herbert, di fatto una società medievale di dimensione galattica, nella quale si muovono molteplici interessi e numerosissimi personaggi. Non è facile trovare un equilibrio tra tutti questi elementi, senza perdere d’occhio il viaggio dell’eroe percorso dal protagonista, che comunque rimane la struttura portante delle vicende mostrate. Ma Villeneuve c’è riuscito.
Non mancano le scene d’azione e i violenti combattimenti corpo a corpo, ma sono sapientemente distribuiti come elementi coreografici di una storia ben strutturata, che accelera gradualmente dopo avere ambientato lo spettatore nell’inospitale Arrakis e spiegatogli le complesse vicende che mettono in moto il meccanismo narrativo. Bravo Villeneuve, che con Dune dimostra come sia possibile mantenere una dimensione autoriale anche quando si vuole realizare un blockbuster. Un film da vedere, specie per gli amanti della fantascienza. Aspettando il sequel… Torna il Giro di Sicilia: l’isola riabbraccia la sua corsa Quattro tappe per un totale di 712 chilometri – dal 28 settembre al 1 ottobre – caratterizzeranno il Giro di Sicilia Eolo che si annuncia spettacolare sia per i percorsi proposti, sia per i paesaggi attraversati che per la qualità dei partecipanti. Annunciati alla partenza anche Vincenzo Nibali, Christopher Froome e Alejandro Valverde. Saranno 20 le formazioni al via di 7 corridori ciascuna.
Palermo, 16 settembre 2021 – Il Giro di Sicilia Eolo riparte ancora una volta grazie all’intesa tra la Regione Siciliana e RCS Sport con una edizione che si preannuncia spettacolare, sia per i percorsi scelti sia per il periodo dell’anno in cui si svolge, l’apertura della stagione autunnale. Martedì 28 settembre da Avola prenderà il via la prossima edizione de Il Giro di Sicilia. Tornato a casa nel 2019, dopo 42 anni di assenza, prima che la pandemia lo fermasse di nuovo nel 2020. La manifestazione sportiva dal grande fascino, riportata sotto i riflettori del ciclismo che conta e nel calendario internazionale, è tra le più antiche e gloriose corse a tappe italiane. Prima edizione nel 1907, prima anche della nascita del Giro d’Italia. Il Giro di Sicilia ha animato a più riprese il panorama ciclistico italiano con picchi di celebrità quali il 1974 (successo di Roger De Vlaeminck) e il 1977 (Giuseppe Saronni), prima della vittoria a stelle e strisce dell’americano Brandon McNulty nel 2019.
DICHIARAZIONI Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, ha dichiarato: «Con il Giro di Sicilia – competizione più antica del Giro d’Italia – affidiamo al ciclismo di qualità un efficace messaggio di promozione della nostra di Isola. Puntiamo, oltre che al turismo “tradizionale”, ad attrarre turismo di settore ed i flussi legati al segmento sportivo d’eccellenza. Per questo – lo annunciamo oggi – siamo pronti ad accogliere, l’anno prossimo, il ritorno del Giro d’Italia. La volontà del governo regionale è quella di lanciare, anche attraverso eventi così rilevanti, un forte segnale di rivincita e di speranza alle migliaia di persone appassionate di questo antico e popolare sport». «La pandemia ci ha imposto un anno di sosta, nel 2020, ma il Giro di Sicilia torna più ricco che mai, con grandi campioni e atleti pronti a dare vita a una corsa entusiasmante. Il governo Musumeci – afferma l’assessore allo Sport e al Turismo, Manlio Messina – crede con convinzione negli eventi di livello internazionale come questo, realizzato assieme a un partner prestigioso come Rcs Sport. È il modo migliore per incentivare la pratica dello sport, per promuovere l’immagine
migliore della Sicilia in Italia e nel mondo e scommettere sul turismo sportivo, segmento di mercato su cui intendiamo puntare con decisione». Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport ha detto: «Questo Giro di Sicilia ha una collocazione molto particolare e secondo noi perfetta nel calendario internazionale. Grazie al lavoro di squadra con la Regione Siciliana stiamo riportando questa corsa agli antichi splendori. Quest’anno avremo al via Campioni del calibro di Vincenzo Nibali, Chris Froome e Alejandro Valverde che vantano palmares unici al Mondo. La Sicilia è una terra straordinaria, come il suo popolo, ricca di tradizione, storia e cultura. La Sicilia è il luogo ideale, in tutte le stagioni, per andare in bicicletta. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa un volano per l’economia del Paese che le ospita che, grazie alle immagini prodotte dalla Rai, verrà trasmesso nei 5 continenti». LE TAPPE A 1 Tappa: AVOLA – LICATA 179 KM A 2 Tappa: SELINUNTE (CASTELVETRANO) – MONDELLO (PALERMO) 173 KM 3A Tappa: TERMINI IMERESE – CARONIA 180 KM 4A Tappa: SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI 180 KM DESCRIZIONE DEI PERCORSI Tappa n. 1 – AVOLA – LICATA Percorso Tappa ondulata per tre quarti con finale pianeggiante. Partenza dalla costa per un attraversamento dell’entroterra che presenta la scalata dell’unico GPM di giornata a Ragusa con il passaggio a Ibla. Segue una lunga parte a scendere su stradoni prevalentemente rettilinei fino a raggiungere il mare a Gela e proseguire verso l’arrivo. Ultimi km
Gli ultimi 10 km percorrono seguono la costa con lievi ondulazioni fino alle porte di Licata dove si svolta a sinistra per poi attraversare l’abitato con alcune curve ad angolo retto fino all’ultima che immette nel rettilineo di arrivo in leggera salita. Tappa n.2 – SELINUNTE – MONDELLO Percorso Tappa caratterizzata da una serie di ondulazioni “facili” nella prima parte. Si scala poi Portella della Ginestra con una serie di salite e discese di un certo impegno fino a raggiungere la costa dopo Partinico. Iniziano quindi gli ultimi 30 km dove si affronta il breve, ma intenso GPM di Carini e le successive parti di avvicinamento a Palermo lungo strade impegnative, in parte in discesa marcata, costellate di rotatorie. Ultimi km Finale di tappa con poche semicurve su fondo asfaltato senza ostacoli particolari da segnalare. Rettilineo finale largo 8 m in piano su asfalto. Tappa n. 3 – TERMINI IMERESE – CARONIA Percorso Tappa che si snoda nell’interno della Sicilia con finale in salita. É una tappa mossa altimetricamente e caratterizzata da un ininterrotto susseguirsi di curve. Si percorrono strade con carreggiata di larghezza variabile e con fondo a volte usurato. Gli attraversamenti cittadini possono presentare tratti in pavé di varia foggia. Dopo Cerda si scala l’interminabile salita della Forcella di Barfuco attraverso “le Petralie” fino nei pressi di Geraci Siculo. Segue una lunghissima discesa che precede il GPM di Pollina (11 km al 6% circa) e poi il breve tratto costiero che porta alla salita finale. Ultimi km Ultimi 3 km in salita attorno al 6% con punte superiori lungo
una strada che si snoda a tornanti verso il borgo Rettilineo finale di 300 m, largo 6 m in piano su asfalto. Tappa n. 4 – SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI Percorso Tappa di alta montagna con arrivo vicino al mare. Si inizia con un tratto costiero per poi scalare il Portella Mandrazzi che porta alle pendici dell’Etna. Si percorre un breve tratto pianeggiante fino a Linguaglossa e Piedimonte Etneo per scendere fino al mare a Riposto. Si passa una prima volta sulla linea di arrivo per scalare la salita di Sciarra di Scorciavacca (uno dei molti versanti dell’Etna) dalla quale si ritrova la discesa precedente a Piedimonte Etneo. Veloce picchiata a Fiumefreddo di Sicilia e arrivo a Mascali. Ultimi km Ultimi km praticamente orizzontali all’interno dell’abitato di Mascali con una ampia svolta a U su due curve distanti fra loro che porta al rettilineo finale in leggera ascesa. LE SQUADRE AL VIA Il Giro di Sicilia Eolo, 28 settembre – 1 ottobre (20
formazioni di 7 corridori ciascuna: 5 UCI WorldTeams, 8 UCI ProTeams e 7 UCI Continental Teams ) ISRAEL START – UP NATION MOVISTAR TEAM TEAM DSM TREK – SEGAFREDO UAE TEAM EMIRATES ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC BARDIANI CSF FAIZANE’ CAJA RURAL-SEGUROS RGA EOLO-KOMETA CYCLING TEAM EUSKALTEL – EUSKADI GAZPROM-RUSVELO RALLY CYCLING VINI ZABU’ AMORE E VITA D’AMICO UM TOOLS GIOTTI VICTORIA SAVINI DUE MG.K VIS VPM TEAM COLPACK BALLAN WORK SERVICE – MARCHIOL – DYNATEK ZALF EUROMOBIL FIOR Photo Credit: LaPresse Press Ciclismo RCS Sport NOTE DI SPEZIE-Posticipato Amadeus Adriatic Orchestra
all’Uccellis, mercoledì 22 settembre Il concerto al Chiostro dell’Educandato dell’Uccellis della Amadeus Adriatic Orchestra inserito nella rassegna Note di spezie e previsto per domani, viene posticipato a mercoledì 22 settembre 2021, con inizio sempre alle ore 18:00. TERZA EDIZIONE DELLA STAGIONE MUSICALE “NOTE DI SPEZIE. TUTTI I SAPORI DELLA MUSICA” Mercoledì 22 settembre 2021, alle ore 18 Al Chiostro dell’Educandato Uccellis (UD) AMADEUS ADRIATIC ORCHESTRA in concerto In occasione dell’apertura dell’anno scolastico dell’Educandato Uccellis Quinto concerto della rassegna Ingresso libero con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA e GREEN PASS al link: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-stagione-note-di-- spezie-amadeus-adriatic-orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt Note di Spezie prosegue e questa volta si sposta a Udine, mercoledì 22 settembre, alle 18, presso il Chiostro dell’Educandato Uccellis, con l’Amadeus Adriatic Orchestra diretta dal Maestro Stefano Sacher e con le letture di alcuni studenti dell’Uccellis. Prosegue quindi la terza stagione concertistica dell’International Community Music Academy (ICMA) del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, intitolata “Note di spezie. Tutti i Sapori della Musica” con la direzione artistica di Chiara Vidoni e finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e in questa occasione
visita un repertorio classico. L’ingresso al concerto è libero con prenotazione obbligatoria e green pass al link: https://www.eventbrite.com/e/- biglietti-stagione-note-di-spezie-amadeus-adriatic-- orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt. Fondata nel 2015 dal Maestro Sacher, la Amadeus Adriatic Orchestra è un’ orchestra giovanl, composta da musicisti di età compresa tra i 13 e i 28 anni: l’ambizioso progetto è stato fortemente voluto dall’Associazione Mozart Italia, sede di Trieste. Lo scopo è quello di offrire un’opportunità anche professionale a giovani studenti e diplomati/diplomandi, unnendo il piacere di fare musica insieme alla costruzione di un’esperienza orchestrale forte e continuativa. L’Amadeus Adriatic Orchestra ha eseguito concerti in Italia, Austria e Slovenia. Nei loro programmi sono sempre presenti lavori di autori contemporanei che vengono inseriti tra i compositori di musica orchestrale o sinfonico-corale. Per “Note di Spezie” ha pensato a un programma che comprende F.J. Haydn con il suo Allegro di molto dalla Sinfonia n. 49 in Fa minore “La Passione”, W.A. Mozart con Andante dal Divertimento in RE maggiore KV 136 ancora Mozart con l’Allegro dalla Sinfonia n.21 in La maggiore e l’Adagio dal Concerto per clarinetto in La maggiore KV 622 nonchè l’Allegro (finale) dalla Sinfonia n.21 in La maggiore. Ancora Mozart, ma questa volta Leopold, padre di Amadeus, per l’Allegro moderato e Andante dalla Sinfonia Burlesca in Sol maggiore prima di chiudere con F.J. Haydn e Presto dalla Sinfonia n. 49 in Fa minore. La serata verrà arricchita dalle letture di alcuni passi della Divina Commedia da parte di alcuni degli studenti dell’Uccellis, che accosteranno quindi l’opera di Dante Alighieri a quella di grandi compositori, in un dialogo immaginario tra musica e parola.
“Il partenariato tra ICMA- Collegio del Mondo Unito e una istituzione educativa importante come l’Uccellis vuole creare un canale di continuità artistica e culturale tra professionisti e giovani talenti, in una continuità e formazione continua in campo culturale”- dice il Direttore artistico Chiara Vidoni. “Grazie alla lungimiranza della Dirigente dell’Educandato prof.ssa Anna Maria Zilli, gli studenti potranno avere uno spazio importante per esibirsi, non solo in questa occasione, ma anche in un appuntamento che chiuderà la stagione nel mese di novembre in cui saranno coinvolti i giovani ballerini del Liceo coreutico annesso all’Educandato, unitamente a studenti del Collegio del Mondo Unito e del Liceo Preseren di Trieste” Proposta dalla International Community Music Academy (ICMA), scuola di musica inserita nel contesto del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, la 3a edizione della stagione artistico- musicale “Note di Spezie. Tutti i Sapori della Musica”, continuerà fino a novembre 2021 con una serie di appuntamenti nella regione Friuli Venezia Giulia. Sotto la direzione artistica di Chiara Vidoni, “Note di Spezie” prosegue la sua esplorazione del mondo musicale con l’intento di celebrare le differenze attraverso la condivisione tra culture. Il prossimo appuntamento è fissato per venerdì 24 settembre presso la Polveriera Garzoni di Palmanova con il duo “Santin/Zanetti”. Sapori, colori, intensità sono caratteristiche comuni sia alla musica che alle spezie. “Note di Spezie” offre quindi degli appuntamenti musicali in cui generi, origini e linguaggi diversi si fondono tra loro, dando così origine a delle performance con degli abbinamenti inusuali, e sempre in grado di sbalordire. La stagione gode del contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e realizzata in partnership con Mondo 2000 ODV, Comune di Bertiolo, FAI – Fondo Ambiente Italiano (Presidenza regionale Fvg), Lions Club Duino, Gruppo Folkloristico Passons, Circolo San Clemente Povoletto, ESYO – Scuola per
giovani musicisti europei, Educandato Statale Collegio Uccellis di Udine, Liceo Scientifico Statale “France Prešeren”. Come previsto dal decreto legge n.105 del 23.07.2021, dallo scorso 6 agosto l’accesso agli eventi avverrà previa esibizione del Green Pass. Verrà quindi richiesto al pubblico di esibire il QR code digitale o cartaceo apposto sulla certificazione verde, accompagnato da un documento d’identità. Sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 12 anni. Festival della Danza a Monfalcone_INAUGURAZIONE VENERDì 17 SETTEMBRE, ORE 18.00, in piazza Repubblica, A SEGUIRE SPETTACOLO DI STREET DANCE E DI FLAMENCO Il Festival della Danza si apre a Monfalcone venerdì 17 settembre, alle ore 18.00, in piazza della Repubblica, con uno spettacolo carico di emozioni, riflessioni e suggestioni, grazie alla musica dal vivo. Dopo i saluti istituzionali a cura dell’Assessore alla Cultura Luca Fasan e dell’Assessore alla Sport Francesco Volante per l’inaugurazione, è in programma l’esibizione di Street Dance “The Orion” a cura della Ilydance Studio. L’evento inaugurale si conclude con la danza di Flamenco “Mujeres que Luchan” dei danzatori di Viento Flamenco con l’accompagnamento dal vivo di chitarra,
percussioni e voce. La settima edizione del Festival della Danza, ricordando Carla Fracci, in programma fino a domenica 19 settembre nelle piazze e nei luoghi più suggestivi della città, appositamente scelti dall’Amministrazione comunale per coinvolgere le attività commerciali che operano sul territorio, è un evento molto atteso da famiglie, bambini e, naturalmente, dagli appassionati per le esibizioni di grande prestigio e rilevanza nazionale: ospiti speciali quest’anno i ballerini Marcello Sacchetta, Martina Miliddi, Vincenzo Durevole e Giovanna D’Anna. Unico in regione per la sua capacità di mettere a sistema tante realtà, il Festival della Danza è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone, insieme alla Consulta Cultura, alle trenta Scuole di Danza del territorio regionale, alle Associazioni di categoria Ascom, Viva Centro, Confartigianato, CNA e ai Rioni. Una manifestazione capace di trasformare l’atmosfera della città grazie anche alle vetrine a tema dei negozi e ai menù dedicati all’evento dalle attività di ristorazione e somministrazione. Le esibizioni si tengono nelle location più esclusive e coinvolgenti di Monfalcone. Tra le novità di quest’anno la Galleria di Borgo Rosta, sita tra via 9 Giugno e via Roma, scelta dall’Amministrazione comunale per proporre la performance di danza “Twenty/TwentyOne” a cura del Club Diamante (sabato 18 settembre, alle ore 11.00), che darà lancio allo spettacolo che si terrà domenica sera presso la tensostruttura in piazza Repubblica. Come da tradizione, nelle tre giornate saranno organizzate le Masterclass, al Palazzetto dello Sport e nella Sala Polifunzionale don Foschian in Largo Isonzo, la cui partecipazione è riservata agli allievi delle scuole partecipanti al Festival, e aperta anche a ballerini esterni fino a esaurimento posti (prenotazione obbligatoria alla
mail info@ele-dance.com). Sabato 18 settembre, alle ore 12.00 in piazza Unità d’Italia, in programma “Human dance technique” con Giorgio Rivari e dalle 15.45 le esibizioni delle Scuole di danza in piazza Falcone Borsellino, in piazza Unità d’Italia e piazza della Repubblica (in caso di maltempo si terranno solo in piazza della Repubblica nelle due tensostrutture). Nel tardo pomeriggio, durante l’esibizione della scuola ADS Ballet Club di Ronchi dei Legionari, live dell’Orchestra d’archi dell’Associazione Culturale e Musicale di Farra d’Isonzo: una ventina di musicisti, diretti da Annalisa Clemente, eseguiranno musiche di Antonio Vivaldi e Leroy Anderson. In particolare Simone Valente e Barbara Masseni al violino e Francesco Milanese al violoncello suoneranno l’opera 3 n. 11 di Antonio Vivaldi. Alle 18, in parrocchia del S.S. Redentore esibizione di Coppelia Danza di Monfalcone, mentre sulla Rocca, due spettacoli dal vivo: “The Indian Garden” a cura di ASCD Salammbò, dedicato alle danze indiane, e “Ethnika” eseguito da Moonflower Tribal Dance, con la direzione artistica di Patrizia Pin. Sarà attivo il servizio Rocca bus gratuito. La serata si conclude alle 20 in piazza della Repubblica con il Gala di Danza, che prevede l’esibizione di Axis Danza di Udine e Gradisca d’Isonzo, le premiazioni dei giovani talenti e l’esibizione del famoso ballerino e coreografo Marcello Sacchetta, membro dei Professionisti del talent show Amici, noto anche per la sua partecipazione al talent musicale X Factor e per le sue esibizioni in diversi tour internazionali degli artisti del calibro di Elisa, Justin Bieber, Marco Mengoni, Mika, Renato Zero. Domenica 19 settembre, proseguono nel pomeriggio le esibizioni delle Scuole di Danza (in caso di maltempo si terranno solo in piazza della Repubblica nelle due tensostrutture) e alle 19.30, in piazza della Repubblica, la conclusione del Festival
con spettacoli dal vivo: latino “One Hundred Years” a cura del Club Diamante, esibizioni di Vincenzo Durevole e Giovanna D’Anna, di Martina Miliddi e di The Lab Collettivo Contemporaneo con “Grapes”. Per accedere a tutti gli eventi è necessario il Green Pass. La farmacia Al Redentore in Via IX Giugno, 36, a Monfalcone, dal 17 settembre, offre la possibilità di tamponi per coloro i quali parteciperanno al Festival della Danza, sia come pubblico sia come danzatori. I tamponi avranno il costo di e 15,00 per gli adulti, ed € 8,00 per i minorenni. Non serve la prenotazione. Anche la Farmacia comunale n. 2 di Monfalcone, in via della Crociera, 14, tel: 0481-494950, offre questa possibilità, con lo stesso importo. In questo caso bisogna prenotare Eventuali modifiche al programma a causa di maltempo saranno segnalate dai canali social del Comune di Monfalcone, in particolare sulla pagina Facebook Monfalcone Eventi. PRESENTATA LA STAGIONE 2021-2022 DEL TEATRO STABILE DEL FVG “È stata presentata la Stagione 2021-2022 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: 51 spettacoli per “Pensare, Sognare, Ridere, Vivere”. In sintesi la linea della Stagione 2021-2022 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, una stagione molto ricca, realizzata tenendo conto delle esigenze di sicurezza e
contingentamento, e con il fermo proposito di incoraggiare il pubblico nel suo evidente desiderio di spettacolo “dal vivo” assicurandogli la possibilità di frequentare il Teatro in serenità e godendo di una proposta artistica elevata, nuova e in linea con la tradizione del Rossetti. Presentata in conferenza stampa il 16 settembre alle ore 11 dal Presidente Francesco Granbassi e dal Direttore Paolo Valerio, dopo il saluto delle autorità presenti, la Stagione 2021-2022 fa seguito – quasi senza soluzione di continuità – a un’attività “in presenza” molto intensa che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha ripreso non appena è stato concesso nel maggio scorso alla Sala Assicurazioni Generali e alla Sala Bartoli ed esteso all’intera estate, confermandosi nel proprio ruolo culturale, artistico, sociale. Sono da leggere dunque in questo senso la programmazione molto completa che si declina negli itinerari della Prosa e della Scena Contemporanea, a cui si aggiungono la novità del Teatro Brillante, un’interessante carnet di Musical e alcune proposte di Danza e altri Eventi, come pure la scelta di inaugurare il nuovo corso di spettacoli – il prossimo 12 ottobre – con “La Michele Placido Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni, con Michele Placido, un
notevole cast – vi figurano Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos – e la regia di Paolo Valerio, in un allestimento prezioso. «Di questo testo meraviglioso – anticipa il regista – è protagonista un microcosmo di persone che gravitano in un campiello veneziano. Don Marzio – il nobile napoletano che osserva seduto al caffé questo piccolo mondo e con malizia ne intriga i destini – nella nostra edizione è interpretato dal bravissimo e carismatico Michele Placido. Lo attorniano figure tutte importanti, ognuna ambigua e interessante: una coralità in cui la pièce trova il fulcro del suo impeccabile meccanismo, che imprime ritmi vorticosi alle interazioni fra i personaggi». seguiranno il “Tartufo” di Moliére con Giuseppe Cederna diretto da Roberto Valerio e “Baccanti” di Euripide per la regia di Laura Sicignano – assicura significativa attenzione alla drammaturgia contemporanea e alle voci del Novecento, nell’interpretazione di assoluti maestri della scena. Si va dalla leggerezza dell’atteso “Arsenico e vecchi merletti” di Kesserling con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini all’antesignano Thomas Bernhard di “Piazza degli eroi” (coproduzione dello Stabile regionale e con Teatro di Napoli e Fondazione Teatro della Toscana) con Renato Carpentieri e Imma Villa diretti da Roberto Andò. Frutto di una coproduzione del Teatro Stabile con La Pirandelliana è anche “Enrico IV” di Pirandello per la regia di Luca De Fusco con l’impeccabile Eros Pagni nel ruolo del titolo. Evoca il capolavoro di Brecht “Peachum. Un’opera da tre soldi” scritto e diretto da Fausto Paravidino con Rocco Papaleo, mentre in “Morte di un commesso viaggiatore” Arthur Miller evidenzia il lato crudele del sogno americano: il lancinante ruolo di Loman va ad Alessandro Haber diretto da Leo Muscato. Con “Il delirio del particolare” del contemporaneo Vitaliano Trevisan inizia un’intersecazione fra il mondo dell’arte ed il
teatro che corre lungo l’intera stagione: qui, Maria Paiato e Carlo Valli si addentrano nella poetica di Carlo Scarpa, caposaldo dell’architettura novecentesca. Eccellenti autori contemporanei europei indagano i nodi del presente: Ferzan Ozpetek in “Mine Vaganti” con Francesco Pannofino affronta i temi della libertà personale e dell’oppressione delle convenzioni sociali e familiari, la britannica Johnna Adams ne “Il Nodo” con Ambra Angiolini tratta di bullismo, Nathalie Serraute in “Pour un oui ou pour un non” scava nelle ambiguità di senso: terreno perfetto per due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e Umberto Orsini. Fra le più quotate drammaturghe italiane, Lucia Calamaro, tratteggia in “Storia di un uomo” con Stefano Accorsi, uno squarcio della storia recente, mentre “Manola” di Margaret Mazzantini con Nancy Brilli e Chiara Noschese crea un ponte fra narrativa e teatro. La proposta della Scena Contemporanea che si apre a diverse prospettive dell’espressione teatrale, fra nuova drammaturgia e stimolanti contaminazioni sul piano dei linguaggi o delle tecnologie. Si inizia da “Svevo” di e con Mauro Covacich e a cura di Franco Però, un’inedita produzione dello Stabile: in una scenografia che evoca un’aula e coinvolge gli spettatori, lo scrittore triestino di origine ma dalla eccellente carriera nazionale, racconta in modo colto e sensibile questa figura monumentale. Lo spettacolo sarà in scena a Trieste il 13 ottobre in prima nazionale “Caravaggio” è invece una lezione prestigiosa sulla la vita e l’arte del pittore lombardo, con la guida magistrale di Vittorio Sgarbi, l’apporto di un elegante commento musicale e la videoproiezione dei suoi dipinti.
Mauro Covacich Il teatro s’intersecherà con la pittura anche in “Art” – esilarante pièce di Yasmina Reza che prende le mosse dalla discussione su una discutibile monocromia – ed in “Viva la vida” in cui Pamela Villoresi ripercorre la parabola di Frida Kahlo, dividendo la scena con una cantante e una body painter. Poi sarà la volta del “cortocircuito” che i danzatori di Arearea scatenano fra spazi museali, opere esposte e linguaggio coreografico (“Museo in Danza” al Museo Revoltella di Trieste). Il linguaggio del corpo è invece al centro della performance diretta da Eugenio Barba “Una giornata particolare del danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses che trova ispirazione nella scrittura di Kafka. È trasversale anche la linea scelta dallo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo per commentare e rileggere la Divina Commedia assieme a Piero Pelù in “A riveder le stelle”, ultimo omaggio nell’anno di Dante. Nasce dalla sinergia fra soggetti operanti nell’ambito della formazione, della ricerca e della psichiatria sociale e indaga nel disagio giovanile e delle periferie “La classe” di Vincenzo Manna con Claudio Casadio, attore che ritroveremo ne “L’Oreste” di Francesco Niccolini dove teatro e graphic novel si fondono per raccontare una storia di malattia mentale e
amore negato. Creazioni video e musica dal vivo accompagnano la perfetta interpretazione di Massimo Popolizio in “Furore” dal romanzo di John Steinbeck. La drammaturgia fotografa rapporti familiari e crisi contemporanee nella produzione “Arcipelaghi” di Monica Codena, nata in forma di studio con gli attori del Teatro Stabile nell’ambito di Mittelfest 2020, in “Estate in dicembre” di Carolina Africa Martìn Pajares nella regia di Andrea Collavino, e ne “La vespa” di Morgan Lloyd Malcolm con Guenda Goria e Miriam Galanti. Dopo l’esordio dell’11 settembre, ritorna in cartellone infine “Tu dov’eri?” coprodotto con Suomi produzioni: Francesco Godina (anche interprete) e Fabio Vagnarelli vi tracciano una riflessione di ampio respiro a partire dagli eventi delle Torri Gemelle. La regia è di Marco M. Casazza, il video design è di Den Baruca. Una bella novità per la stagione 2021-2022 è la proposta di Teatro Brillante L’apertura è in chiave musicale con il travolgente “Oblivion Rhapsody” che celebra i 10 anni di tournée del gruppo proponendo la loro opera omnia in una versione acustica inedita e sorprendente. Poi sarà la volta di Claudio Bisio diretto da Giorgio Gallione in “La mia vita raccontata male” dove ripercorre i propri ricordi con il suo irraggiungibile istrionismo. Ale & Franz divertiranno sfidando la vertigine del paradosso e del non senso, in “Comincium”. C’è grande aspettativa per Virginia Raffaele: completa, eclettica, originale, sarà diretta in “Samusà” da Federico Tiezzi. Sergio Rubini dirige, interpreta ed è coautore de “Il parrucchiere”, una commedia che evidenzia il profilo paradossale del nostro tempo.
Infine un evergreen della comicità che Iaia Fiastri trae da Ray Cooney: “Se devi dire una bugia dilla grossa” fa omaggio al triestino Pietro Garinei che ne diresse la prima edizione italiana. La stagione del musical inizierà con un amato classico della letteratura tradotto in musical: “Piccole Donne. Il musical di Broadway” che musicato da Jason Howland ha esordito a New York nel 2005 con ottimo esito. La produzione italiana porta la firma di Fabrizio Angelini alla guida di un cast versatile e molto preparato. Lo stesso regista dirige “Nunsense” un musical divertente, opera di Dan Goggin con protagoniste un gruppo scatenato di suore: nella storia di Off-Broadway è stato il secondo spettacolo più visto. Per “Hair – The Tribe Love-Rock Musical” il regista Simone Nardini ha coinvolto 20 interpreti ed un’energica band dal vivo, che restituisce l’energia hippie del capolavoro di James Rado e Gerom Ragni. Infine un cult che al Politeama Rossetti non era mai approdato: “La piccola bottega degli orrori” La piccola bottega degli orrori con le irresistibili musiche di Alan Menken e la storia thriller di una pianta magica e assetata di sangue. Il cast non lascia spazio a incertezze: Giampiero Ingrassia ritorna nel ruolo in cui 30 anni fa ha debuttato nel musical, e divide
la scena con Fabio Canino e Belia Martin (già applaudita in “Sister Act”). Impreziosisce il cartellone il concerto di Daniel Koek e Kerry Ellis, “West End Session”. Abitualmente protagonisti nel West End (lui memorabile in “Les Misèrables”, lei in molti titoli importanti e celebre per le performances al fianco di Brian May, il chitarrista dei Queen) eseguiranno splendide arie del repertorio anglosassone. Con “It Takes Two” ritorna al Rossetti dopo il trionfo del giugno scorso Thomas Borchert – stella assoluta del musical tedesco – questa volta accompagnato da Navina Heyne: voci impeccabili nei più bei duetti della storia del musical. Come da tradizione il Politeama sarà cornice del “Galà dell’Operetta e del Musical” organizzato dall’Associazione Internazionale dell’Operetta con la FVG Orchestra diretta da Romolo Gessi e ospiterà “Machine de Cirque” energico spettacolo della compagnia canadese di Vincent Dubé . Se, come si auspica, la situazione legata alla pandemia lo permetterà, il Teatro Stabile regionale metterà in vendita – con modalità che saranno comunicate successivamente – i biglietti per alcuni spettacoli che potranno andare in scena esclusivamente nella condizione della capienza piena: si tratta di “Notre Dame de Paris” (prevendita in corso), “Ghost Il musical”, “We Will Rock You”, una nuova grande produzione di “The Sound of Music”, il ritorno di “The Choir of Man”. Una progressiva riapertura ai titoli internazionali è già in atto nel contesto della Danza dove è possibile programmare “Open” coreografato da Daniel Ezralow, il ritorno al Rossetti della Parsons Dance,“Lo Schiaccianoci” del Russian Classical Ballet. Sensibilizza alla tutela dell’ambiente la RBR Dance Company in “Boomerang, Gli illusionisti della danza” mentre per gli appassionati di tango sarà in scena la compagnia di Guillermo Berzins in “Tango Fatal” ed è previsto – dopo il successo nell’ambito di Trieste Estate – il ritorno di “Corpi
in Fuga” a cura di Federico Zeno Bassanese. Avranno seguito le iniziative collaterali al cartellone ufficiale: si inizia dal 20 settembre, con “Rossetti Open” una “visita” molto singolare negli spazi e nella storia del Rossetti, condotta dagli attori – e dai personaggi teatrali – che lo abitano e ne conoscono i segreti. Andrea Germani ne sarà il primo protagonista. In sinergia con il Comune di Trieste il Teatro Stabile promuoverà fra ottobre e dicembre una serie di iniziative dedicate a Giorgio Strehler di cui ricorre il centenario della nascita. Il programma sarà presentato a breve. Nel 2022 lo Stabile dedicherà momenti artistici e di riflessione alla Shoah, a gennaio, e il 10 febbraio al Giorno del Ricordo, facendo seguito agli apprezzati video che Paolo Valerio ha creato nel 2021 con gli attori del Teatro. Per rilanciare l’attività dei Piccoli di Podrecca nel 2022 partirà un corso di formazione professionale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Enaip: ringraziamo per l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen. Questa e altre iniziative collegate saranno presentate presto nella loro completezza. Si ricorda che tutte le informazioni su spettacoli, prezzi, modalità di registrazione e abbonamento sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it, da cui si accede direttamente all’acquisto e alla prenotazione. Per motivi legati all’emergenza COVID-19 sarà necessario garantire il distanziamento nelle sale che avranno capienza ridotta. La campagna abbonamenti sarà aperta da giovedì 16 settembre, giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile
regionale.La scadenza per la conferma degli abbonamenti a turno fisso è l’1 ottobre. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511. Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ringrazia la Fondazione CRTrieste e Assicurazioni Generali. E.L. “Labirinto Bosè” è il nuovo libro di Giovanni Verini Supplizi, disponibile anche online
Esistono dei personaggi straordinari nella Storia del Novecento che c’hanno traghettato nel nuovo secolo con classe ed eleganza, attraversando diversi linguaggi artistici. È il caso di Miguel Bosé, figlio della bellissima attrice Lucia e del torero Luis Miguel Dominguín. Dall’esordio cinematografico nel 1973 Giovanni Verini Supplizi ci accompagna lungo la carriera di Miguel Bosé, raccontandoci quarantacinque anni di musica, cinema, teatro e tv attraverso un’analisi dettagliata dell’attività del poliedrico artista spagnolo che tanto successo ha avuto in Italia. Link di acquisto online: https://www.amazon.it/Labirinto-Bosé-Secondo-secondo-loro/dp/8897389635/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=labirinto+bose&qid=1631686615&sr=8-1 Il libro è corredato da schede dettagliate della discografia di Bosè e dei film ai quali ha partecipato, arricchito da dichiarazioni dell’artista e di suoi colleghi e amici tratte da riviste, trasmissioni TV, comunicati stampa, interviste, ma soprattutto con interviste originali realizzate appositamente per il libro a: Luigi Faccini, Red Canzian, Janis Ian, Lindsay Kemp, Danilo Vaona, Mauro Sabbione, Oscar Gómez, Russ Ballard, Graham Preskett, Maurizio Fabrizio, Steve Kipner, Peter Hammill, Guido Harari, Sergio Cossu, Paolo Gianolio, Daniele Tedeschi, Carlo Massarini, Luisa Corna, Gary Clark, Martin Ansell, Alan Childs, Arturo Soriano, Larry Mitchell, Carlo Marrale, Graziano Accinni, Luca Vittori, Simon Toulson-Clarke, Emilio Farina, Giovanni Boscariol, Paolo Costa, Maurizio Sgaramella, Pedro Andrea, Noa, Spankox, Nicolás Sorin, Davide Rampello. Giovanni Verini Supplizi, titolare di Wanted Record, negozio di dischi a Bari alle cui bizzarre vicende ha dedicato il suo primo libro, “Bassa Fedeltà” (edito da SGEdizioni). Ha collaborato con alcune radio locali e ora è critico musicale sul Quotidiano di Bari. Prefazione di Enzo Gentile, giornalista, scrittore e critico musicale. L’immagine di copertina è firmata da Andrea Fumagalli (@andy_bluvertigo) Edito da Crac Edizioni Distribuito da Messaggerie https://www.facebook.com/giovanni.supplizi https://www.facebook.com/search/top/?q=giovanni%20verini%20supplizi%20-%20scrittore DEREK HAN! 90° STAGIONE DELLA SOCIETÀ DEI CONCERTI TRIESTE TRIESTE, 15 settembre 2021 – Grazie Derek Han! È questo il motto che la Società dei Concerti Trieste
propone per la sua 90^ Stagione Concertistica – realizzata dalla SdC anche grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di privati – che propone a partire da lunedì 8 novembre ben 14 concerti con una proposta artistica di assoluta eccellenza, costellata di artisti di grande fama. Fabio Biondi e il complesso Europa Galante, a cui spettano l’apertura della 90^ stagione l’8 novembre al Teatro Verdi di Trieste, Angela Hewitt, Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado, Dorothee Oberlinger, Hsin-Yun Hyang, Ramin Bahrami e Massimo Mercelli, il premio “Tchaikovsky” 2019 Zlatomir Fung, Pavel Kaspar e il Quartetto Prazak, il Wiener Klaviertrio, il Quartetto Esmè, l’EsTrio, Filippo Gamba, Jan Lisiecki e molti altri, sono tutti chiamati a celebrare un importante Anniversario, corollato da eventi speciali e rassegne musicali. La Società dei Concerti Trieste con la Stagione 2021/2022 guarda con coraggio e determinazione al futuro, ancorchè il COVID19 continui a condizionare pesantemente l’organizzazione delle attività artistiche, con un forte sentimento di riconoscenza e gratitudine al suo compianto Direttore artistico, M° Derek Han, vittima anch’egli della devastante pandemia, che prima della sua improvvisa scomparsa aveva già delineato le linee guida della Stagione, ricchissima di grandi protagonisti ospiti tutti i lunedì alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste, con un appuntamento anche al Teatro Rossetti. «Grazie Derek Han!» – Così il Presidente della Società dei Concerti, avv. Piero Lugnani, esordisce ricordando con commozione il Direttore Artistico che per 20 mesi ha legato il suo nome e dedicato il suo instancabile operato alla Società dei Concerti ed alla Città di Trieste, realtà che conosceva
benissimo e amava profondamente, nella prospettiva di una loro sempre maggiore visibilità internazionale. – «Grazie per aver affrontato assieme con entusiasmo e vera passione, percorsi e nuove strade che ci hanno consentito di ricevere il plauso del pubblico. Grazie per i percorsi chiaramente indicati o anche solo vagamente tracciati, per le infinite relazioni personali allacciate in questi 20 mesi di ininterrotto lavoro che ci consentono ora di guardare con ottimismo al futuro della nostra Società. Grazie ancora a nome di tutti gli appassionati della Buona Musica per averci consentito e consentirci in futuro di coltivare ai massimi livelli il suo ascolto in itinerari affascinanti. Il cammino intrapreso insieme non si è interrotto e continua. Le sue strade, i suoi percorsi, i suoi itinerari le sue indicazioni trovano simbolica rappresentazione nella grafica del cartellone della 90° Stagione ricca di linee musicali, raffigurate in pentagrammi che convergono al centro a ricondurre la nostra attenzione all’importante Anniversario che siamo prossimi a celebrare con passione, rosso fuoco, per la Musica».
«La 90° Stagione – prosegue il Presidente della Società dei Concerti Trieste – si apre dopo la proposta di 3 spettacoli in “streaming”, dei quali uno, “FantaC”, realizzato in prima mondiale tra New York, Lugano e Trieste nell’ambito della rassegna nazionale “Silenzio in sala a tempo di musica” del Comitato Amur, del quale la Società dei Concerti è cofondatrice, che hanno avuto complessivamente 3.500 visualizzazioni e di 14 concerti realizzati dal vivo ed in presenza di pubblico dal 27 maggio ad oggi con l’accelerata ripresa della 89° Stagione che proseguirà sino al 25 ottobre e di eventi collaterali che hanno visto la partecipazione “sul posto” di oltre 1.900 spettatori. Concerti organizzati – oltreché per onorare l’impegno della Società dei Concerti nei confronti dei propri soci – a sostegno della macchina lavorativa dello spettacolo (125 artisti -140 tra presenze di tecnici, addetti e indotto) pesantemente colpita dalla pandemia.
Tre gli appuntamenti della ripresa della 89° Stagione già realizzati presso la consueta sede del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, quattro a Portopiccolo Sistiana con la rassegna “Falesie in Musica” con artisti di fama internazionale tra i quali Salvatore Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana, i finalisti del Premio Pianistico Internazionale Antonio Mormone, il jazzista Kevin Hays e il Duo Martin Pantaleev e Nikolas Milo), due in coorganizzazione con il Comune di Trieste nell’ambito di TriesteEstate, il concerto sinfonico della FIL – Orchestra Filarmonica di Milano diretta dal M° Marco Seco e l’Itinerario Dantesco con il mezzo-soprano Manuela Custer, il pianista Raffaele Cortesi e il quartetto Dafne), uno in collaborazione con il Comune di Duino Aurisina, due per il Comitato Amur nell’ambito della rassegna “Musica con Vista” al Castello di Buttrio (UD) e a Palazzo Lantieri (GO), oltre che i due “Concerti al Chiaro di Luna” in collaborazione con il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare (con una prima esecuzione in tempi moderni delle canzoni da battello dedicate a Massimiliano d’Asburgo conservate nella Biblioteca del Castello). Un gran risultato considerando anche la limitazione dei posti imposti dalle norme anti- Covid. Senza contare che il sito della Società dei Concerti ha avuto in questi mesi quasi 31.000 visualizzazioni, effettuate da 20.000 persone, rendendolo il mezzo d’informazione per eccellenza della SdC. Risultato significativo per una realtà che compie 90 anni ma che si è adeguata ai tempi e agli strumenti di oggi. E se siamo una delle realtà più longeve questo è anche merito dei nostri soci che anche quest’anno, più che mai, ci hanno dimostrato grande affetto e fiducia, e ci sostengono: già in molti infatti si sono tesserati e a loro va il mio grazie più sentito e sincero».
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