La sociolinguista Vera Gheno di - al

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La sociolinguista Vera Gheno di - al
La sociolinguista Vera Gheno
ospite   al    festival   di
antropologia     Pistoia   –
Dialoghi sull’uomo (24-26
settembre)
Domenica 26 settembre doppio appuntamento, alle 15.15 e alle
17.30, al teatro Bolognini, con la sociolinguista Vera Gheno.
Nell’incontro Nuovi orizzonti linguistici per superare i
confini, in occasione della XII edizione del festival di
antropologia       Pistoia     –    Dialoghi      sull’uomo

Attraverso l’analisi linguistica proposta dalla relatrice, si
indagherà sulla complessità con cui si sta evolvendo la
società nell’ultimo decennio: la globalizzazione e Internet
hanno accorciato le distanze e, di conseguenza, l’incontro con
le differenze – esperienza prima eccezionale e saltuaria – è
diventato parte della quotidianità di ciascuno di noi. Ma
l’essere umano non è programmato per accettare tutto ciò con
serenità, perché istintivamente vive la novità e l’alterità
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come possibili rischi per la propria propria esistenza. Oggi
più che mai si avverte la necessità di passare da una visione
“normocentrica” della società, in cui la diversità viene
vissuta come una minaccia, a una più pacifica di “convivenza
delle differenze”. Parte di questo processo avviene a livello
linguistico, tramite un uso più attento delle parole,
rispettoso delle diversità, cercando di andare oltre le
proprie abitudini.

E. L.

Circe, nell’antro della maga

                                        (NA)
Si svolgerà Giovedì 23 Settembre all’interno della rassegna
“Do Maggiore”, patrocinata dal Comune di Napoli lo spettacolo
“Circe, nell’antro della maga”, a cura de “La chiave di
Artemysia”.

Un viaggio che costringe Ulisse ad un percorso di presa di
coscienza di sé stesso, introspezione personale e cambiamento:
quando per la prima volta la sua volontà di tornare a casa
viene messa a dura prova non dalla guerra, né dagli eventi, ma
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da una donna, anzi da una maga. Circe.

Una donna seducente, figlia di Dei, esperta nell’uso dei
“farmaka” e per nulla spaventata dall’idea di usarli per
raggiungere i suoi obiettivi. L’amore per Ulisse diviene,
quasi subito, il suo principale obiettivo.

Circe trasforma i compagni di Odisseo in porci. L’eroe, per
restituire loro sembianze umane è costretto a fermarsi un anno
da lei.

Grazie ai suoi consigli Odisseo decide di intraprendere un
viaggio che gli farà attraversare tutta la costa e gran parte
della Campania stessa mettendolo faccia a faccia con il suo
inconscio.

Inizia una catabasi nel regno dei morti scendendo nel lago
d’averno.

Lì riesce a entrare in contatto con le figure dei compagni
perduti durante la guerra di Troia, con la madre e con
l’indovino Tiresia.
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Infine quando sarà costretto ad
                             andare via, consapevole del suo
                             destino, e a lasciare questo
                             amore che lo ha nutrito, sarà
                             pronto ad affrontare pericoli di
                             ben   altra    portata,     come
                             l’insidioso canto delle sirene.

Questo si propone di mettere in scena “La chiave di Artemysia”

Un’iniziativa atta a dare vita ad una rivalutazione del
territorio che prende le sue fondamenta dalla storia dei
luoghi.

Essi vanno celebrati e non dimenticati.

Il testo prende forti spunti dal lavoro di Madeline Miller,
“Circe”.

Testo pregevole che sta riscontrando successo di pubblico a
livello mondiale.

È il Chiostro di San Domenico Maggiore che si fa ospite della
performance diventando, per l’occasione, la dimora della Maga
Circe.

Il pubblico, insieme ad Ulisse, percorrendo le stanze,
cortile, i corridoi, assiste alla sua storia vivendone paure,
bellezze emozioni. Incontrandone, man mano i personaggi
principali: Circe, Tiresia, le Sirene, ed attraversando gli
Inferi.

Questo perché quando la storia si mescola alla leggenda, e la
leggenda alla storia, non ha bisogno che nulla venga
inventato, ma contiene in sè già tutto ciò che è necessario
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raccontare.

in scena:

CIRCE: Roberta Misticone

ULISSE: Errico Liguori

TIRESIA: Rodolfo Medina

PENELOPE: Orentia Marano

SIRENA: Livia Bertè

ENSEMBLE: Luisa Leone

ENSEMBLE: Diana Bevilacqua

Regia di Livia Bertè

Movimenti coreografici a cura di: Luisa Leone

Info:               ore 21:00

BIGLIETTO 12 euro   BIGLIETTO RIDOTTO 10 euro (fino a 10 anni)

P.za S. Domenico Maggiore,

80134 Napoli NA

***Protocollo Coronavirus***

Per garantire la sicurezza di tutti è OBBLIGATORIA LA
PRENOTAZIONE.

Modalità di prenotazione

messaggio whatsapp 3404657949 – 24h su 24
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Galleria Beaux Arts a Siena
mostra Ai naviganti 18 sett.
Sabato 18 settembre 2021 alle 17,30, presso la Galleria Beaux
Arts in via Cecco Angiolieri, 13 a Siena, si inaugura “Ai
naviganti”, mostra personale di Armando Orfeo.

In esposizione l’ultimo ciclo di 17 dipinti ad olio ed
acrilico su tela che il pittore ha voluto dedicare al tema del
mare e della navigazione come metafora dell’esistenza,
attraverso la sua visione ironica e surrealista del mondo e
dell’arte. ⁰⁰

“Tutti noi siamo naviganti – scrive l’autore – ed in questo
ultimo periodo abbiamo visto purtroppo come possono cambiate
repentinamente le nostre rotte ed i nostri piani di
navigazione. Siamo passati dal perseguire rotte ben ragionate
e strutturate ad una navigazione a vista ed in piena tempesta.
Abbiamo dovuto improvvisare facendo ricorso a risorse profonde
che forse non pensavamo neanche di avere, ma le abbiamo
trovate!

Questa mostra vuole essere un sincero augurio a tutti noi di
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buona navigazione, che sia pensata o improvvisata non importa,
ed allo stesso tempo uno stimolo alla creatività ed alla
leggerezza che sono, a mio avviso, carburante basilare
dell’esistere.”

Armando Orfeo nasce a Marina di Grosseto nel 1964. Pittore
autodidatta ha al suo attivo un nutrito curriculum espositivo
con numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Ha
partecipato a fiere di settore esponendo a Bologna, Roma,
Bari, Brescia, Milano, Strasburgo, Den Haag, Gent.

Come autore di fumetti negli anni ’80 collabora con le riviste
“Tempi supplementari’ e ‘Frigidaire’, pubblicando una serie di
storie con personaggi di sua invenzione.

Come illustratore pubblicitario lavora, a partire dal 2000,
con Artemidatre di Milano, per la quale ha creato progetti di
immagine e comunicazione commissionati da importanti aziende
italiane e straniere, tra cui: FIAT Engineering, Finanza &
Futuro, LifeScan, Perfetti, Sanofy-Aventis, Sperlari, Sun
Microsystems, Tre Marie, Astrazeneca.

Gallerie di riferimento: Artemidatre Milano, Mancini Arte
Roma, Beaux Art Siena, Mercurio Arte Viareggio.

Ingresso libero.

Orario: lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.30; dal martedì al
sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30;
domenica chiuso.

Info: tel 0577 280759;   www.artsiena.com
Dune di Denis Villeneuve: la
recensione

Il giovane Paul Atreides (Timothée Chalamet) è l’ultimo
rampollo della sua casata, chiamata a governare il pianeta
Arrakis, uno sconfinato deserto dalle cui sabbie si estrae la
Spezia, sostanza che allunga la vita, dona poteri metafisici
e, soprattutto, permette i viaggi spaziali. In altre parole, è
un’inesauribile fonte di potere e ricchezza.

Il problema è che gli Harkonnen, a cui il potere imperiale ha
imposto di abbandonare il prezioso pianeta per lasciare spazio
agli Atreides, vogliono vendetta e riprendersi la loro gallina
dalle uova d’oro.

Il Duca Leto (Oscar Isaac), capo della casata degli Atreides,
fa l’impossibile per preparare Paul, il suo giovane figlio, ad
affrontare la responsabilità del comando, ma gli eventi
precipitano rapidamente.

Il potere imperiale sta infatti tramando contro la sua casata,
e aiuta i biechi Harkonnen ad aggredire il pianeta Arrakis
subito dopo l’insediamento degli Atreides, fornendo in
appoggio il fior fiore delle sue truppe d’assalto.

In realtà le cose sono ancora più complesse, perché un potere
millenario, tutto al femminile, muove le sue pedine
nell’oscurità. Jessica Atreides (Rebecca Ferguson), madre di
Paul e compagna del Duca Leto, fa parte di questa fazione, i
cui obiettivi non sono per niente chiari.

Comunque la coraggiosa ma disperata resistenza degli Atreides
non regge l‘urto delle soverchianti forze degli Harkonnen, che
godono dell’appoggio imperiale e fanno uso del tradimento per
ottenere i loro vili scopi.

Paul e sua madre riescono comunque a mettersi in salvo e a
raggiungere i nativi del pianeta Arrakis, i Fremen, una
comunità che vive in rifugi sotterranei, essendosi
perfettamente adattata alle inospitali condizioni di vita del
loro pianeta, tanto da riuscire a controllare anche i
giganteschi e mortali vermi che popolano gli sterminati
deserti dai quali si estrae la Spezia.

Dune di Denis Villeneuve: un perfetto viaggio
dell’eroe
Nonostante nel film abbondino i personaggi, nella sostanza
tutta la storia ruota intorno a Paul, che impersona il
classico stereotipo del giovane eroe, ancora dubbioso delle
sue capacità, ma dotato di poteri straordinari che aspettano
di essere risvegliati. E bisognoso di vivere esperienze capaci
di fargli prendere coscienza del suo valore.

Un   eroe   che   deve   emanciparsi   dalle   ingombranti   figure
genitoriali, e trovare la sua strada. In effetti le vicende di
questo film seguono le classiche prime fasi del viaggio
dell’eroe, come descritte da Christofer Vogler. Prima ci viene
fornito il contesto dove Paul si muove, poi il giovane
protagonista viene chiamato all’azione. Ma è riluttante,
dubbioso.

Numerosi mentori cercano di indirizzarlo sulla sua strada: il
padre, la madre, il suo maestro d’armi. Alla fine si getta
nella mischia, accettando il suo ruolo e mettendosi in gioco,
sperimentando il mondo dei Fremen, che egli ha scelto come
suoi alleati per la futura riscossa.

E qui gli eventi si arrestano, stoppati dai titoli di coda.
Quindi in questo film avviene solo la prima metà del viaggio
dell’eroe, come sottolineato dallo stesso Paul che, nella
scena finale, afferma che “questo è solo l’inizio”.

E Paul trova anche la sua donna lungo il percorso, ma questa
parte verrà evidentemente sviluppata nell’inevitabile sequel
del film.

Dune di Denis Villeneuve: un riferimento alle
vicende afgane
Il pianeta Arrakis di Villeneuve ha palesi riferimenti al
colonialismo in generale e alle vicende afgane in particolare.
Gli Atreides, quando sbarcano marciando impettiti dalle loro
navi spaziali, vengono preceduti dalle cornamuse, mentre le
donne native che si sbracciano per salutarli indossano
qualcosa di molto simile al hijab.

Analogamente all’Afghanistan, Arrakis è una terra inospitale e
deserta, divisa tra sconfinati deserti sabbiosi e
inaccessibili formazioni rocciose, nelle quali si annidano i
Fremen, divisi in piccole ma agguerrite comunità, per lo più
nascoste nel sottosuolo.

I Fremen sono dei guerrieri formidabili, che nessuno ha mai
veramente sconfitto, anche se le loro terre vengono sempre
saccheggiato dal potente di turno.

Paul ha capito questa realtà, e a differenza dei suoi
predecessori vuole allearsi con i nativi, tenendo conto della
loro cultura e delle loro aspettative. Un atteggiamento del
tutto opposto a quello del Barone Vladimir Hakonnen, capo
degli invasori, che ordina il totale sterminio dei nativi,
senza peraltro neanche conoscerne il numero e la forza.

Vedremo nel sequel come andranno a finire le cose.

Dune di Denis Villeneuve: un ottimo remake
Dune è un classico della fantascienza di Frank Herbert, che ha
sedotto il mondo del cinema da decenni. Il primo che ha
cercato di metterlo in scena è stato Jodorowsky, che però ha
fallito nell’impresa, quando tutto sembrava pronto per
realizzare quello che sarebbe stato uno dei colossal più
visionari della storia del cinema, negli anni settanta.

Poi è venuto il Dune di David Linch, del 1984. Un film molto
controverso. La versione di Villeneuve è molto meglio
riuscita, resistendo alla tentazione di buttarsi sugli effetti
speciali per travolgere lo spettatore e scaraventarlo in un
videogame.

Perché il suo Dune è un film lento, affascinante, che indugia
sui campi lunghi e lunghissimi di Arrakis, sul dramma
interiore dei vari personaggi – in particolare di Paul –
immergendoci nel complesso mondo immaginato da Herbert, di
fatto una società medievale di dimensione galattica, nella
quale si muovono    molteplici   interessi   e   numerosissimi
personaggi.

Non è facile trovare un equilibrio tra tutti questi elementi,
senza perdere d’occhio il viaggio dell’eroe percorso dal
protagonista, che comunque rimane la struttura portante delle
vicende mostrate. Ma Villeneuve c’è riuscito.
Non mancano le scene d’azione e i violenti combattimenti corpo
a corpo, ma sono sapientemente distribuiti come elementi
coreografici di una storia ben strutturata, che accelera
gradualmente dopo avere ambientato lo spettatore
nell’inospitale Arrakis e spiegatogli le complesse vicende che
mettono in moto il meccanismo narrativo.

Bravo Villeneuve, che con Dune dimostra come sia possibile
mantenere una dimensione autoriale anche quando si vuole
realizare un blockbuster. Un film da vedere, specie per gli
amanti della fantascienza. Aspettando il sequel…

Torna il Giro di Sicilia:
l’isola riabbraccia la sua
corsa
    Quattro tappe per un totale di 712 chilometri – dal 28
settembre al 1 ottobre – caratterizzeranno il Giro di Sicilia
Eolo che si annuncia spettacolare sia per i percorsi proposti,
    sia per i paesaggi attraversati che per la qualità dei
partecipanti. Annunciati alla partenza anche Vincenzo Nibali,
    Christopher Froome e Alejandro Valverde. Saranno 20 le
          formazioni al via di 7 corridori ciascuna.
Palermo, 16 settembre 2021 – Il Giro di Sicilia Eolo riparte
ancora una volta grazie all’intesa tra la Regione Siciliana e
RCS Sport con una edizione che si preannuncia spettacolare,
sia per i percorsi scelti sia per il periodo dell’anno in cui
si svolge, l’apertura della stagione autunnale.
Martedì 28 settembre da Avola prenderà il via la prossima
edizione de Il Giro di Sicilia. Tornato a casa nel 2019, dopo
42 anni di assenza, prima che la pandemia lo fermasse di nuovo
nel 2020.
La manifestazione sportiva dal grande fascino, riportata sotto
i riflettori del ciclismo che conta e nel calendario
internazionale, è tra le più antiche e gloriose corse a tappe
italiane. Prima edizione nel 1907, prima anche della nascita
del Giro d’Italia. Il Giro di Sicilia ha animato a più riprese
il panorama ciclistico italiano con picchi di celebrità quali
il 1974 (successo di Roger De Vlaeminck) e il 1977 (Giuseppe
Saronni), prima della vittoria a stelle e strisce
dell’americano        Brandon      McNulty      nel     2019.
DICHIARAZIONI
Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, ha
dichiarato: «Con il Giro di Sicilia – competizione più antica
del Giro d’Italia – affidiamo al ciclismo di qualità un
efficace messaggio di promozione della nostra di Isola.
Puntiamo, oltre che al turismo “tradizionale”, ad attrarre
turismo di settore ed i flussi legati al segmento sportivo
d’eccellenza. Per questo – lo annunciamo oggi – siamo pronti
ad accogliere, l’anno prossimo, il ritorno del Giro d’Italia.
La volontà del governo regionale è quella di lanciare, anche
attraverso    eventi così rilevanti, un forte segnale di
rivincita e di speranza alle migliaia di persone appassionate
di questo antico e popolare sport».

«La pandemia ci ha imposto un anno di sosta, nel 2020, ma il
Giro di Sicilia torna più ricco che mai, con grandi campioni e
atleti pronti a dare vita a una corsa entusiasmante. Il
governo Musumeci – afferma l’assessore allo Sport e al
Turismo, Manlio Messina – crede con convinzione negli eventi
di livello internazionale come questo, realizzato assieme a un
partner prestigioso come Rcs Sport. È il modo migliore per
incentivare la pratica dello sport, per promuovere l’immagine
migliore della Sicilia in Italia e nel mondo e scommettere sul
turismo sportivo, segmento di mercato su cui intendiamo
puntare con decisione».

Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di
RCS Sport ha detto: «Questo Giro di Sicilia ha una
collocazione molto particolare e secondo noi perfetta nel
calendario internazionale. Grazie al lavoro di squadra con la
Regione Siciliana stiamo riportando questa corsa agli antichi
splendori. Quest’anno avremo al via Campioni del calibro di
Vincenzo Nibali, Chris Froome e Alejandro Valverde che vantano
palmares unici al Mondo. La Sicilia è una terra straordinaria,
come il suo popolo, ricca di tradizione, storia e cultura. La
Sicilia è il luogo ideale, in tutte le stagioni, per andare in
bicicletta. Questo flusso crea sviluppo al turismo e diventa
un volano per l’economia del Paese che le ospita che, grazie
alle immagini prodotte dalla Rai, verrà trasmesso nei 5
continenti».

LE TAPPE
 A
1 Tappa: AVOLA – LICATA 179 KM
 A
2 Tappa: SELINUNTE (CASTELVETRANO) – MONDELLO (PALERMO)   173
KM

3A Tappa: TERMINI IMERESE   – CARONIA   180 KM

4A Tappa: SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI 180 KM

DESCRIZIONE DEI PERCORSI
Tappa n. 1 – AVOLA – LICATA
Percorso
Tappa ondulata per tre quarti con finale pianeggiante.
Partenza dalla costa per un attraversamento dell’entroterra
che presenta la scalata dell’unico GPM di giornata a Ragusa
con il passaggio a Ibla. Segue una lunga parte a scendere su
stradoni prevalentemente rettilinei fino a raggiungere il mare
a Gela e proseguire verso l’arrivo.

Ultimi km
Gli ultimi 10 km percorrono seguono la costa con lievi
ondulazioni fino alle porte di Licata dove si svolta a
sinistra per poi attraversare l’abitato con alcune curve ad
angolo retto fino all’ultima che immette nel rettilineo di
arrivo in leggera salita.

Tappa n.2 – SELINUNTE – MONDELLO
Percorso
Tappa caratterizzata da una serie di ondulazioni “facili”
nella prima parte. Si scala poi Portella della Ginestra con
una serie di salite e discese di un certo impegno fino a
raggiungere la costa dopo Partinico. Iniziano quindi gli
ultimi 30 km dove si affronta il breve, ma intenso GPM di
Carini e le successive parti di avvicinamento a Palermo lungo
strade impegnative, in parte in discesa marcata, costellate di
rotatorie.

Ultimi km
Finale di tappa con poche semicurve su fondo asfaltato senza
ostacoli particolari da segnalare. Rettilineo finale largo 8 m
in piano su asfalto.

Tappa n. 3 – TERMINI IMERESE – CARONIA
Percorso
Tappa che si snoda nell’interno della Sicilia con finale in
salita. É una tappa mossa altimetricamente e caratterizzata da
un ininterrotto susseguirsi di curve. Si percorrono strade con
carreggiata di larghezza variabile e con fondo a volte
usurato. Gli attraversamenti cittadini possono presentare
tratti in pavé di varia foggia. Dopo Cerda si scala
l’interminabile salita della Forcella di Barfuco attraverso
“le Petralie” fino nei pressi di Geraci Siculo. Segue una
lunghissima discesa che precede il GPM di Pollina (11 km al 6%
circa) e poi il breve tratto costiero che porta alla salita
finale.

Ultimi km
Ultimi 3 km in salita attorno al 6% con punte superiori lungo
una strada che si snoda a tornanti verso il borgo Rettilineo
finale di 300 m, largo 6 m in piano su asfalto.

Tappa n. 4 – SANT’AGATA DI MILITELLO – MASCALI
Percorso
Tappa di alta montagna con arrivo vicino al mare. Si inizia
con un tratto costiero per poi scalare il Portella Mandrazzi
che porta alle pendici dell’Etna. Si percorre un breve tratto
pianeggiante fino a Linguaglossa e Piedimonte Etneo per
scendere fino al mare a Riposto. Si passa una prima volta
sulla linea di arrivo per scalare la salita di Sciarra di
Scorciavacca (uno dei molti versanti dell’Etna) dalla quale si
ritrova la discesa precedente a Piedimonte Etneo. Veloce
picchiata a Fiumefreddo di Sicilia e arrivo a Mascali.

Ultimi km
Ultimi km praticamente orizzontali all’interno dell’abitato di
Mascali con una ampia svolta a U su due curve distanti fra
loro che porta al rettilineo finale in leggera ascesa.

LE SQUADRE AL VIA
Il Giro di Sicilia Eolo, 28 settembre – 1 ottobre (20
formazioni di 7 corridori ciascuna: 5 UCI WorldTeams, 8 UCI
ProTeams e 7 UCI Continental Teams )

     ISRAEL START – UP NATION
     MOVISTAR TEAM
     TEAM DSM
     TREK – SEGAFREDO
     UAE TEAM EMIRATES
     ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC
     BARDIANI CSF FAIZANE’
     CAJA RURAL-SEGUROS RGA
     EOLO-KOMETA CYCLING TEAM
     EUSKALTEL – EUSKADI
     GAZPROM-RUSVELO
     RALLY CYCLING
     VINI ZABU’
     AMORE E VITA
     D’AMICO UM TOOLS
     GIOTTI VICTORIA SAVINI DUE
     MG.K VIS VPM
     TEAM COLPACK BALLAN
     WORK SERVICE – MARCHIOL – DYNATEK
     ZALF EUROMOBIL FIOR

                   Photo Credit: LaPresse

                                            Press Ciclismo RCS Sport

NOTE DI SPEZIE-Posticipato
Amadeus Adriatic Orchestra
all’Uccellis,                   mercoledì                22
settembre
 Il concerto al Chiostro dell’Educandato dell’Uccellis della
  Amadeus Adriatic Orchestra inserito nella rassegna Note di
 spezie e previsto per domani, viene posticipato a mercoledì
     22 settembre 2021, con inizio sempre alle ore 18:00.

                        TERZA EDIZIONE
                    DELLA STAGIONE MUSICALE
        “NOTE DI SPEZIE. TUTTI I SAPORI DELLA MUSICA”

    Mercoledì 22 settembre 2021, alle ore 18
   Al Chiostro dell’Educandato Uccellis (UD)
           AMADEUS ADRIATIC ORCHESTRA in concerto

       In occasione dell’apertura dell’anno scolastico
                   dell’Educandato Uccellis

                Quinto concerto della rassegna
Ingresso libero con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA e GREEN PASS al
                            link:

https://www.eventbrite.com/e/biglietti-stagione-note-di--
spezie-amadeus-adriatic-orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt

Note di Spezie prosegue e questa volta si sposta a
Udine, mercoledì 22 settembre, alle 18, presso il Chiostro
dell’Educandato Uccellis, con l’Amadeus Adriatic Orchestra
diretta dal Maestro Stefano Sacher e con le letture di alcuni
studenti dell’Uccellis. Prosegue quindi la terza stagione
concertistica   dell’International Community Music Academy
(ICMA) del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico,
intitolata “Note di spezie. Tutti i Sapori della Musica” con
la direzione artistica di Chiara Vidoni e finanziata dalla
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e in questa occasione
visita un repertorio classico.

L’ingresso al concerto è libero con prenotazione obbligatoria
e green pass al link: https://www.eventbrite.com/e/-
biglietti-stagione-note-di-spezie-amadeus-adriatic--
orchestra-166643225373?aff=erelexpmlt.

Fondata nel 2015 dal Maestro Sacher, la Amadeus Adriatic
Orchestra è un’ orchestra giovanl, composta da musicisti di
età compresa tra i 13 e i 28 anni: l’ambizioso progetto è
stato fortemente voluto dall’Associazione Mozart Italia, sede
di Trieste. Lo scopo è quello di offrire un’opportunità anche
professionale a giovani studenti e diplomati/diplomandi,
unnendo il piacere di fare musica insieme alla costruzione di
un’esperienza orchestrale forte e continuativa. L’Amadeus
Adriatic Orchestra ha eseguito concerti in Italia, Austria e
Slovenia. Nei loro programmi sono sempre presenti lavori di
autori contemporanei che vengono inseriti tra i compositori di
musica orchestrale o sinfonico-corale.

Per “Note di Spezie” ha pensato a un programma che comprende
F.J. Haydn con il suo Allegro di molto dalla Sinfonia n. 49 in
Fa minore “La Passione”, W.A. Mozart con Andante dal
Divertimento in RE maggiore KV 136 ancora Mozart con l’Allegro
dalla Sinfonia n.21 in La maggiore e l’Adagio dal Concerto per
clarinetto in La maggiore KV 622 nonchè l’Allegro (finale)
dalla Sinfonia n.21 in La maggiore. Ancora Mozart, ma questa
volta Leopold, padre di Amadeus, per l’Allegro moderato e
Andante dalla Sinfonia Burlesca in Sol maggiore prima di
chiudere con F.J. Haydn e Presto dalla Sinfonia n. 49 in Fa
minore.

La serata verrà arricchita dalle letture di alcuni passi della
Divina Commedia da parte di alcuni degli studenti
dell’Uccellis, che accosteranno quindi l’opera di Dante
Alighieri a quella di grandi compositori, in un dialogo
immaginario tra musica e parola.
“Il partenariato tra ICMA- Collegio del Mondo Unito e una
istituzione educativa importante come l’Uccellis vuole creare
un canale di continuità artistica e culturale tra
professionisti e giovani talenti, in una continuità e
formazione continua in campo culturale”- dice il Direttore
artistico Chiara Vidoni. “Grazie alla lungimiranza
della Dirigente dell’Educandato prof.ssa Anna Maria Zilli, gli
studenti potranno avere uno spazio importante per esibirsi,
non solo in questa occasione, ma anche in un appuntamento che
chiuderà la stagione nel mese di novembre in cui saranno
coinvolti i giovani ballerini del Liceo coreutico annesso
all’Educandato, unitamente a studenti del Collegio del Mondo
Unito e del Liceo Preseren di Trieste”

Proposta dalla International Community Music Academy (ICMA),
scuola di musica inserita nel contesto del Collegio del Mondo
Unito dell’Adriatico, la 3a edizione della stagione artistico-
musicale “Note di Spezie. Tutti i Sapori della Musica”,
continuerà fino a novembre 2021 con una serie di appuntamenti
nella regione Friuli Venezia Giulia. Sotto la direzione
artistica di Chiara Vidoni, “Note di Spezie” prosegue la sua
esplorazione del mondo musicale con l’intento di celebrare le
differenze attraverso la condivisione tra culture. Il prossimo
appuntamento è fissato per venerdì 24 settembre presso la
Polveriera Garzoni di Palmanova con il duo “Santin/Zanetti”.

Sapori, colori, intensità sono caratteristiche comuni sia alla
musica che alle spezie. “Note di Spezie” offre quindi degli
appuntamenti musicali in cui generi, origini e linguaggi
diversi si fondono tra loro, dando così origine a delle
performance con degli abbinamenti inusuali, e sempre in grado
di sbalordire.

La stagione gode del contributo della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia e realizzata in partnership con Mondo 2000 ODV,
Comune di Bertiolo, FAI – Fondo Ambiente Italiano (Presidenza
regionale Fvg), Lions Club Duino, Gruppo Folkloristico
Passons, Circolo San Clemente Povoletto, ESYO – Scuola per
giovani musicisti europei, Educandato Statale Collegio
Uccellis di Udine, Liceo Scientifico Statale “France
Prešeren”.

Come previsto dal decreto legge n.105 del 23.07.2021, dallo
scorso 6 agosto l’accesso agli eventi avverrà previa
esibizione del Green Pass. Verrà quindi richiesto al pubblico
di esibire il QR code digitale o cartaceo apposto sulla
certificazione verde, accompagnato da un documento d’identità.
Sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai 12
anni.

Festival   della   Danza   a
Monfalcone_INAUGURAZIONE
VENERDì 17 SETTEMBRE, ORE
18.00, in piazza Repubblica,
A  SEGUIRE   SPETTACOLO   DI
STREET DANCE E DI FLAMENCO
Il Festival della Danza si apre a Monfalcone venerdì 17
settembre, alle ore 18.00, in piazza della Repubblica, con uno
spettacolo carico di emozioni, riflessioni e suggestioni,
grazie alla musica dal vivo. Dopo i saluti istituzionali a
cura dell’Assessore alla Cultura Luca Fasan e dell’Assessore
alla Sport Francesco Volante per l’inaugurazione, è in
programma l’esibizione di Street Dance “The Orion” a cura
della Ilydance Studio. L’evento inaugurale si conclude con la
danza di Flamenco “Mujeres que Luchan” dei danzatori di Viento
Flamenco con l’accompagnamento dal vivo di chitarra,
percussioni e voce.

La settima edizione del Festival della Danza, ricordando Carla
Fracci, in programma fino a domenica 19 settembre nelle piazze
e nei luoghi più suggestivi della città, appositamente scelti
dall’Amministrazione comunale per coinvolgere le attività
commerciali che operano sul territorio, è un evento molto
atteso da famiglie, bambini e, naturalmente, dagli
appassionati per le esibizioni di grande prestigio e rilevanza
nazionale: ospiti speciali quest’anno i ballerini Marcello
Sacchetta, Martina Miliddi, Vincenzo Durevole e Giovanna
D’Anna.

Unico in regione per la sua capacità di mettere a sistema
tante realtà, il Festival della Danza è organizzato
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone,
insieme alla Consulta Cultura, alle trenta Scuole di Danza del
territorio regionale, alle Associazioni di categoria Ascom,
Viva Centro, Confartigianato, CNA e ai Rioni. Una
manifestazione capace di trasformare l’atmosfera della città
grazie anche alle vetrine a tema dei negozi e ai menù dedicati
all’evento dalle attività di ristorazione e somministrazione.

Le esibizioni si tengono nelle location più esclusive e
coinvolgenti di Monfalcone. Tra le novità di quest’anno la
Galleria di Borgo Rosta, sita tra via 9 Giugno e via Roma,
scelta dall’Amministrazione comunale per proporre la
performance di danza “Twenty/TwentyOne” a cura del Club
Diamante (sabato 18 settembre, alle ore 11.00), che darà
lancio allo spettacolo che si terrà domenica sera presso la
tensostruttura in piazza Repubblica.

Come da tradizione, nelle tre giornate saranno organizzate le
Masterclass, al Palazzetto dello Sport e nella Sala
Polifunzionale don Foschian in Largo Isonzo, la cui
partecipazione è riservata agli allievi delle scuole
partecipanti al Festival, e aperta anche a ballerini esterni
fino a esaurimento posti (prenotazione obbligatoria alla
mail info@ele-dance.com).

Sabato 18 settembre, alle ore 12.00 in piazza Unità d’Italia,
in programma “Human dance technique” con Giorgio Rivari e
dalle 15.45 le esibizioni delle Scuole di danza in piazza
Falcone Borsellino, in piazza Unità d’Italia e piazza della
Repubblica (in caso di maltempo si terranno solo in piazza
della Repubblica nelle due tensostrutture). Nel tardo
pomeriggio, durante l’esibizione della scuola ADS Ballet Club
di Ronchi dei Legionari, live dell’Orchestra d’archi
dell’Associazione Culturale e Musicale di Farra d’Isonzo: una
ventina di musicisti, diretti da Annalisa Clemente,
eseguiranno musiche di Antonio Vivaldi e Leroy Anderson. In
particolare Simone Valente e Barbara Masseni al violino e
Francesco Milanese al violoncello suoneranno l’opera 3 n. 11
di Antonio Vivaldi.

Alle 18, in parrocchia del S.S. Redentore esibizione di
Coppelia Danza di Monfalcone, mentre sulla Rocca, due
spettacoli dal vivo: “The Indian Garden” a cura di ASCD
Salammbò, dedicato alle danze indiane, e “Ethnika” eseguito da
Moonflower Tribal Dance, con la direzione artistica di
Patrizia Pin. Sarà attivo il servizio Rocca bus gratuito.

La serata si conclude alle 20 in piazza della Repubblica con
il Gala di Danza, che prevede l’esibizione di Axis Danza di
Udine e Gradisca d’Isonzo, le premiazioni dei giovani talenti
e l’esibizione del famoso ballerino e coreografo Marcello
Sacchetta, membro dei Professionisti del talent show Amici,
noto anche per la sua partecipazione al talent musicale X
Factor e per le sue esibizioni in diversi tour internazionali
degli artisti del calibro di Elisa, Justin Bieber, Marco
Mengoni, Mika, Renato Zero.

Domenica 19 settembre, proseguono nel pomeriggio le esibizioni
delle Scuole di Danza (in caso di maltempo si terranno solo in
piazza della Repubblica nelle due tensostrutture) e alle
19.30, in piazza della Repubblica, la conclusione del Festival
con spettacoli dal vivo: latino “One Hundred Years” a cura del
Club Diamante, esibizioni di Vincenzo Durevole e Giovanna
D’Anna, di Martina Miliddi e di The Lab Collettivo
Contemporaneo con “Grapes”.

Per accedere a tutti gli eventi è necessario il Green Pass.
La farmacia Al Redentore in Via IX Giugno, 36, a Monfalcone,
dal 17 settembre, offre la possibilità di tamponi per coloro i
quali parteciperanno al Festival della Danza, sia come
pubblico sia come danzatori. I tamponi avranno il costo di e
15,00 per gli adulti, ed € 8,00 per i minorenni. Non serve la
prenotazione. Anche la Farmacia comunale n. 2 di Monfalcone,
in via della Crociera, 14, tel: 0481-494950, offre questa
possibilità, con lo stesso importo. In questo caso bisogna
prenotare

Eventuali modifiche al programma a causa di maltempo saranno
segnalate dai canali social del Comune di Monfalcone, in
particolare sulla pagina Facebook Monfalcone Eventi.

PRESENTATA    LA    STAGIONE
2021-2022 DEL TEATRO STABILE
DEL FVG
“È stata presentata la Stagione 2021-2022 del Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia: 51 spettacoli per
“Pensare, Sognare, Ridere, Vivere”.

In sintesi la linea della Stagione 2021-2022 del Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia, una stagione molto ricca,
realizzata tenendo conto delle esigenze di sicurezza e
contingentamento, e con il fermo proposito di incoraggiare il
pubblico nel suo evidente desiderio di spettacolo “dal vivo”
assicurandogli la possibilità di frequentare il Teatro in
serenità e godendo di una proposta artistica elevata, nuova e
in linea con la tradizione del Rossetti.

Presentata in conferenza stampa il 16 settembre alle ore 11
dal Presidente Francesco Granbassi e dal Direttore Paolo
Valerio, dopo il saluto delle autorità presenti, la Stagione
2021-2022 fa seguito – quasi senza soluzione di continuità – a
un’attività “in presenza” molto intensa che il Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia ha ripreso non appena è stato
concesso nel maggio scorso alla Sala Assicurazioni Generali e
alla Sala Bartoli ed esteso all’intera estate, confermandosi
nel proprio ruolo culturale, artistico, sociale.

Sono da leggere dunque in questo senso la programmazione molto
completa che si declina negli itinerari della Prosa e della
Scena Contemporanea, a cui si aggiungono la novità del Teatro
Brillante, un’interessante carnet di Musical e alcune proposte
di Danza e altri Eventi, come pure la scelta di inaugurare il
nuovo corso di spettacoli – il prossimo 12 ottobre – con “La

Michele Placido

Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni, con Michele Placido, un
notevole cast – vi figurano Luca Altavilla, Emanuele
Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Vito Lopriore,
Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos
– e la regia di Paolo Valerio, in un allestimento prezioso.
«Di questo testo meraviglioso – anticipa il regista – è
protagonista un microcosmo di persone che gravitano in un
campiello veneziano. Don Marzio – il nobile napoletano che
osserva seduto al caffé questo piccolo mondo e con malizia ne
intriga i destini – nella nostra edizione è interpretato dal
bravissimo e carismatico Michele Placido. Lo attorniano figure
tutte importanti, ognuna ambigua e interessante: una coralità
in cui la pièce trova il fulcro del suo impeccabile
meccanismo, che imprime ritmi vorticosi alle interazioni fra i
personaggi».

seguiranno il “Tartufo” di Moliére con Giuseppe Cederna
diretto da Roberto Valerio e “Baccanti” di Euripide per la
regia di Laura Sicignano – assicura significativa attenzione
alla drammaturgia contemporanea e alle voci del Novecento,
nell’interpretazione di assoluti maestri della scena. Si va
dalla leggerezza dell’atteso “Arsenico e vecchi merletti” di
Kesserling con Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini
all’antesignano Thomas Bernhard di “Piazza degli eroi”
(coproduzione dello Stabile regionale e con Teatro di Napoli e
Fondazione Teatro della Toscana) con Renato Carpentieri e Imma
Villa diretti da Roberto Andò. Frutto di una coproduzione del
Teatro Stabile con La Pirandelliana è anche “Enrico IV” di
Pirandello per la regia di Luca De Fusco con l’impeccabile
Eros Pagni nel ruolo del titolo. Evoca il capolavoro di Brecht
“Peachum. Un’opera da tre soldi” scritto e diretto da Fausto
Paravidino con Rocco Papaleo, mentre in “Morte di un commesso
viaggiatore” Arthur Miller evidenzia il lato crudele del sogno
americano: il lancinante ruolo di Loman va ad Alessandro Haber
diretto da Leo Muscato.

Con “Il delirio del particolare” del contemporaneo Vitaliano
Trevisan inizia un’intersecazione fra il mondo dell’arte ed il
teatro che corre lungo l’intera stagione: qui, Maria Paiato e
Carlo Valli si addentrano nella poetica di Carlo Scarpa,
caposaldo dell’architettura novecentesca.

Eccellenti autori contemporanei europei indagano i nodi del
presente: Ferzan Ozpetek in “Mine Vaganti” con Francesco
Pannofino affronta i temi della libertà personale e
dell’oppressione delle convenzioni sociali e familiari, la
britannica Johnna Adams ne “Il Nodo” con Ambra Angiolini
tratta di bullismo, Nathalie Serraute in “Pour un oui ou pour
un non” scava nelle ambiguità di senso: terreno perfetto per
due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e
Umberto Orsini. Fra le più quotate drammaturghe italiane,
Lucia Calamaro, tratteggia in “Storia di un uomo” con Stefano
Accorsi, uno squarcio della storia recente, mentre “Manola” di
Margaret Mazzantini con Nancy Brilli e Chiara Noschese crea un
ponte fra narrativa e teatro.

La proposta della Scena Contemporanea che si apre a diverse
prospettive dell’espressione teatrale, fra nuova drammaturgia
e stimolanti contaminazioni sul piano dei linguaggi o delle
tecnologie.

Si inizia da “Svevo” di e con Mauro Covacich e a cura di
Franco Però, un’inedita produzione dello Stabile: in una
scenografia che evoca un’aula e coinvolge gli spettatori, lo
scrittore triestino di origine ma dalla eccellente carriera
nazionale, racconta in modo colto e sensibile questa figura
monumentale. Lo spettacolo sarà in scena a Trieste il 13
ottobre in prima nazionale

“Caravaggio” è invece una lezione prestigiosa sulla la vita e
l’arte del pittore lombardo, con la guida magistrale di
Vittorio Sgarbi, l’apporto di un elegante commento musicale e
la videoproiezione dei suoi dipinti.
Mauro Covacich

Il teatro s’intersecherà con la pittura anche in “Art” –
esilarante pièce di Yasmina Reza che prende le mosse dalla
discussione su una discutibile monocromia – ed in “Viva la
vida” in cui Pamela Villoresi ripercorre la parabola di Frida
Kahlo, dividendo la scena con una cantante e una body painter.
Poi sarà la volta del “cortocircuito” che i danzatori di
Arearea scatenano fra spazi museali, opere esposte e
linguaggio coreografico (“Museo in Danza” al Museo Revoltella
di Trieste).

Il linguaggio del corpo è invece al centro della performance
diretta da Eugenio Barba “Una giornata particolare del
danzatore Gregorio Samsa” con Lorenzo Gleijeses che trova
ispirazione nella scrittura di Kafka. È trasversale anche la
linea scelta dallo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo per
commentare e rileggere la Divina Commedia assieme a Piero Pelù
in “A riveder le stelle”, ultimo omaggio nell’anno di Dante.

Nasce dalla sinergia fra soggetti operanti nell’ambito della
formazione, della ricerca e della psichiatria sociale e indaga
nel disagio giovanile e delle periferie “La classe” di
Vincenzo Manna con Claudio Casadio, attore che ritroveremo ne
“L’Oreste” di Francesco Niccolini dove teatro e graphic novel
si fondono per raccontare una storia di malattia mentale e
amore negato.

Creazioni video e musica dal vivo accompagnano la perfetta
interpretazione di Massimo Popolizio in “Furore” dal romanzo
di John Steinbeck. La drammaturgia fotografa rapporti
familiari e crisi contemporanee nella produzione “Arcipelaghi”
di Monica Codena, nata in forma di studio con gli attori del
Teatro Stabile nell’ambito di Mittelfest 2020, in “Estate in
dicembre” di Carolina Africa Martìn Pajares nella regia di
Andrea Collavino, e ne “La vespa” di Morgan Lloyd Malcolm con
Guenda Goria e Miriam Galanti. Dopo l’esordio dell’11
settembre, ritorna in cartellone infine “Tu dov’eri?”
coprodotto con Suomi produzioni: Francesco Godina (anche
interprete) e Fabio Vagnarelli vi tracciano una riflessione di
ampio respiro a partire dagli eventi delle Torri Gemelle. La
regia è di Marco M. Casazza, il video design è di Den Baruca.

Una bella novità per la stagione 2021-2022 è la proposta di
Teatro Brillante

L’apertura è in chiave musicale con il travolgente “Oblivion
Rhapsody” che celebra i 10 anni di tournée del gruppo
proponendo la loro opera omnia in una versione acustica
inedita e sorprendente.

Poi sarà la volta di Claudio Bisio diretto da Giorgio Gallione
in “La mia vita raccontata male” dove ripercorre i propri
ricordi con il suo irraggiungibile istrionismo.

Ale & Franz divertiranno sfidando la vertigine del paradosso e
del non senso, in “Comincium”.

C’è grande aspettativa per Virginia Raffaele: completa,
eclettica, originale, sarà diretta in “Samusà” da Federico
Tiezzi.

Sergio Rubini dirige, interpreta ed è coautore de “Il
parrucchiere”, una commedia che evidenzia il profilo
paradossale del nostro tempo.
Infine un evergreen della comicità che Iaia Fiastri trae da
Ray Cooney: “Se devi dire una bugia dilla grossa” fa omaggio
al triestino Pietro Garinei che ne diresse la prima edizione
italiana.

La stagione del musical inizierà con un amato classico della
letteratura tradotto in musical: “Piccole Donne. Il musical di
Broadway” che musicato da Jason Howland ha esordito a New York
nel 2005 con ottimo esito. La produzione italiana porta la
firma di Fabrizio Angelini alla guida di un cast versatile e
molto preparato.

Lo stesso regista dirige “Nunsense” un musical divertente,
opera di Dan Goggin con protagoniste un gruppo scatenato di
suore: nella storia di Off-Broadway è stato il secondo
spettacolo più visto. Per “Hair – The Tribe Love-Rock Musical”
il regista Simone Nardini ha coinvolto 20 interpreti ed
un’energica band dal vivo, che restituisce l’energia hippie
del capolavoro di James Rado e Gerom Ragni. Infine un cult che
al Politeama Rossetti non era mai approdato: “La piccola
bottega degli orrori”

                                 La piccola    bottega   degli
                                 orrori

con le irresistibili musiche di Alan Menken e la storia
thriller di una pianta magica e assetata di sangue. Il cast
non lascia spazio a incertezze: Giampiero Ingrassia ritorna
nel ruolo in cui 30 anni fa ha debuttato nel musical, e divide
la scena con Fabio Canino e Belia Martin (già applaudita in
“Sister Act”).

Impreziosisce il cartellone il concerto di Daniel Koek e Kerry
Ellis, “West End Session”. Abitualmente protagonisti nel West
End (lui memorabile in “Les Misèrables”, lei in molti titoli
importanti e celebre per le performances al fianco di Brian
May, il chitarrista dei Queen) eseguiranno splendide arie del
repertorio anglosassone. Con “It Takes Two” ritorna al
Rossetti dopo il trionfo del giugno scorso Thomas Borchert –
stella assoluta del musical tedesco – questa volta
accompagnato da Navina Heyne: voci impeccabili nei più bei
duetti della storia del musical.

Come da tradizione il Politeama sarà cornice del “Galà
dell’Operetta e del Musical” organizzato dall’Associazione
Internazionale dell’Operetta con la FVG Orchestra diretta da
Romolo Gessi e ospiterà “Machine de Cirque” energico
spettacolo della compagnia canadese di Vincent Dubé .

Se, come si auspica, la situazione legata alla pandemia lo
permetterà, il Teatro Stabile regionale metterà in vendita –
con modalità che saranno comunicate successivamente – i
biglietti per alcuni spettacoli che potranno andare in scena
esclusivamente nella condizione della capienza piena: si
tratta di “Notre Dame de Paris” (prevendita in corso), “Ghost
Il musical”, “We Will Rock You”, una nuova grande produzione
di “The Sound of Music”, il ritorno di “The Choir of Man”.

Una progressiva riapertura ai titoli internazionali è già in
atto nel contesto della Danza dove è possibile programmare
“Open” coreografato da Daniel Ezralow, il ritorno al Rossetti
della Parsons Dance,“Lo Schiaccianoci” del Russian Classical
Ballet. Sensibilizza alla tutela dell’ambiente la RBR Dance
Company in “Boomerang, Gli illusionisti della danza” mentre
per gli appassionati di tango sarà in scena la compagnia di
Guillermo Berzins in “Tango Fatal” ed è previsto – dopo il
successo nell’ambito di Trieste Estate – il ritorno di “Corpi
in Fuga” a cura di Federico Zeno Bassanese.

Avranno seguito le iniziative collaterali al cartellone
ufficiale: si inizia dal 20 settembre, con “Rossetti Open” una
“visita” molto singolare negli spazi e nella storia del
Rossetti, condotta dagli attori – e dai personaggi teatrali –
che lo abitano e ne conoscono i segreti. Andrea Germani ne
sarà il primo protagonista.

In sinergia con il Comune di Trieste il Teatro Stabile
promuoverà fra ottobre e dicembre una serie di iniziative
dedicate a Giorgio Strehler di cui ricorre il centenario della
nascita. Il programma sarà presentato a breve.

Nel 2022 lo Stabile dedicherà momenti artistici e di
riflessione alla Shoah, a gennaio, e il 10 febbraio al Giorno
del Ricordo, facendo seguito agli apprezzati video che Paolo
Valerio ha creato nel 2021 con gli attori del Teatro.

Per rilanciare l’attività dei Piccoli di Podrecca nel 2022
partirà un corso di formazione professionale finanziato dalla
Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Enaip:
ringraziamo per l’Assessore regionale al lavoro, formazione,
istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen.
Questa e altre iniziative collegate saranno presentate presto
nella loro completezza.

Si ricorda che tutte le informazioni su spettacoli, prezzi,
modalità di registrazione e abbonamento sono disponibili sul
sito www.ilrossetti.it, da cui si accede direttamente
all’acquisto e alla prenotazione.

Per motivi legati all’emergenza COVID-19 sarà necessario
garantire il distanziamento nelle sale che avranno capienza
ridotta.

La campagna abbonamenti sarà aperta da giovedì 16 settembre,
giorno in cui ci si potrà rivolgere per informazioni, acquisti
e prenotazioni in tutti i punti vendita dello Stabile
regionale.La scadenza per la conferma degli abbonamenti a
turno fisso è l’1 ottobre.

Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ringrazia la
Fondazione CRTrieste e Assicurazioni Generali.

E.L.

“Labirinto Bosè” è il nuovo
libro di Giovanni Verini
Supplizi, disponibile anche
online
Esistono dei personaggi straordinari nella Storia del Novecento che c’hanno traghettato nel nuovo secolo con classe ed eleganza, attraversando diversi linguaggi artistici. È
                                      il caso di Miguel Bosé, figlio della bellissima attrice Lucia e del torero Luis Miguel Dominguín.
 Dall’esordio cinematografico nel 1973 Giovanni Verini Supplizi ci accompagna lungo la carriera di Miguel Bosé, raccontandoci quarantacinque anni di musica, cinema, teatro e
                          tv attraverso un’analisi dettagliata dell’attività del poliedrico artista spagnolo che tanto successo ha avuto in Italia.

                                                                 Link di acquisto online:
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 Il libro è corredato da schede dettagliate della discografia di Bosè e dei film ai quali ha partecipato, arricchito da dichiarazioni dell’artista e di suoi colleghi e amici
   tratte da riviste, trasmissioni TV, comunicati stampa, interviste, ma soprattutto con interviste originali realizzate appositamente per il libro a: Luigi Faccini, Red
  Canzian, Janis Ian, Lindsay Kemp, Danilo Vaona, Mauro Sabbione, Oscar Gómez, Russ Ballard, Graham Preskett, Maurizio Fabrizio, Steve Kipner, Peter Hammill, Guido Harari,
Sergio Cossu, Paolo Gianolio, Daniele Tedeschi, Carlo Massarini, Luisa Corna, Gary Clark, Martin Ansell, Alan Childs, Arturo Soriano, Larry Mitchell, Carlo Marrale, Graziano
Accinni, Luca Vittori, Simon Toulson-Clarke, Emilio Farina, Giovanni Boscariol, Paolo Costa, Maurizio Sgaramella, Pedro Andrea, Noa, Spankox, Nicolás Sorin, Davide Rampello.

Giovanni Verini Supplizi, titolare di Wanted Record, negozio di dischi a Bari alle cui bizzarre vicende ha dedicato il suo primo libro, “Bassa Fedeltà” (edito da SGEdizioni).
                                           Ha collaborato con alcune radio locali e ora è critico musicale sul Quotidiano di Bari.
                                                    Prefazione di Enzo Gentile, giornalista, scrittore e critico musicale.
                                                   L’immagine di copertina è firmata da Andrea Fumagalli (@andy_bluvertigo)
                                                                            Edito da Crac Edizioni
                                                                          Distribuito da Messaggerie
                                                                  https://www.facebook.com/giovanni.supplizi
                                             https://www.facebook.com/search/top/?q=giovanni%20verini%20supplizi%20-%20scrittore

DEREK HAN! 90° STAGIONE DELLA
SOCIETÀ DEI CONCERTI TRIESTE
TRIESTE, 15 settembre 2021 – Grazie Derek Han! È
questo il motto che la Società dei Concerti Trieste
propone per la sua 90^ Stagione Concertistica –
realizzata dalla SdC anche grazie al contributo
della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di
privati – che propone a partire da lunedì 8 novembre
ben 14 concerti con una proposta artistica di
assoluta eccellenza, costellata di artisti di grande
fama. Fabio Biondi e il complesso Europa Galante, a
cui spettano l’apertura della 90^ stagione l’8
novembre al Teatro Verdi di Trieste, Angela Hewitt,
Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado, Dorothee
Oberlinger, Hsin-Yun Hyang, Ramin Bahrami e Massimo
Mercelli, il premio “Tchaikovsky” 2019 Zlatomir
Fung, Pavel Kaspar e il Quartetto Prazak, il Wiener
Klaviertrio, il Quartetto Esmè, l’EsTrio, Filippo
Gamba, Jan Lisiecki e molti altri, sono tutti
chiamati a celebrare un importante Anniversario,
corollato da eventi speciali e rassegne musicali.
La Società dei Concerti Trieste con la Stagione
2021/2022 guarda con coraggio e determinazione al
futuro, ancorchè il COVID19 continui a condizionare
pesantemente l’organizzazione delle attività
artistiche, con un forte sentimento di riconoscenza
e gratitudine al suo compianto Direttore artistico,
M° Derek Han, vittima anch’egli della devastante
pandemia, che prima della sua improvvisa scomparsa
aveva già delineato le linee guida della Stagione,
ricchissima di grandi protagonisti ospiti tutti i
lunedì alle 20.30 al Teatro Verdi di Trieste, con un
appuntamento anche al Teatro Rossetti.

«Grazie Derek Han!» – Così il Presidente della
Società dei Concerti, avv. Piero Lugnani, esordisce
ricordando con commozione il Direttore Artistico che
per 20 mesi ha legato il suo nome e dedicato il suo
instancabile operato alla Società dei Concerti ed
alla Città di Trieste, realtà che conosceva
benissimo e amava profondamente, nella prospettiva
di   una   loro   sempre    maggiore    visibilità
internazionale. – «Grazie per aver affrontato
assieme con entusiasmo e vera passione, percorsi e
nuove strade che ci hanno consentito di ricevere il
plauso del pubblico. Grazie per i percorsi
chiaramente indicati o anche solo vagamente
tracciati, per le infinite relazioni personali
allacciate in questi 20 mesi di ininterrotto lavoro
che ci consentono ora di guardare con ottimismo al
futuro della nostra Società. Grazie ancora a nome di
tutti gli appassionati della Buona Musica per averci
consentito e consentirci in futuro di coltivare ai
massimi livelli il suo ascolto in itinerari
affascinanti. Il cammino intrapreso insieme non si è
interrotto e continua. Le sue strade, i suoi
percorsi, i suoi itinerari le sue indicazioni
trovano simbolica rappresentazione nella grafica del
cartellone della 90° Stagione ricca di linee
musicali, raffigurate in pentagrammi che convergono
al centro a ricondurre la nostra attenzione
all’importante Anniversario che siamo prossimi a
celebrare con passione, rosso fuoco, per la Musica».
«La 90° Stagione – prosegue il Presidente della
Società dei Concerti Trieste – si apre dopo la
proposta di 3 spettacoli in “streaming”, dei quali
uno, “FantaC”, realizzato in prima mondiale tra New
York, Lugano e Trieste nell’ambito della rassegna
nazionale “Silenzio in sala a tempo di musica” del
Comitato Amur, del quale la Società dei Concerti è
cofondatrice, che hanno avuto complessivamente 3.500
visualizzazioni e di 14 concerti realizzati dal vivo
ed in presenza di pubblico dal 27 maggio ad oggi con
l’accelerata ripresa della 89° Stagione che
proseguirà sino al 25 ottobre e di eventi
collaterali che hanno visto la partecipazione “sul
posto” di oltre 1.900 spettatori. Concerti
organizzati – oltreché per onorare l’impegno della
Società dei Concerti nei confronti dei propri soci –
a sostegno della macchina lavorativa dello
spettacolo (125 artisti -140 tra presenze di
tecnici, addetti e indotto) pesantemente colpita
dalla pandemia.
Tre gli appuntamenti della ripresa della 89°
Stagione già realizzati presso la consueta sede del
Teatro Lirico Giuseppe Verdi, quattro a Portopiccolo
Sistiana con la rassegna “Falesie in Musica” con
artisti di fama internazionale tra i quali Salvatore
Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana, i
finalisti del Premio Pianistico Internazionale
Antonio Mormone, il jazzista Kevin Hays e il Duo
Martin Pantaleev e Nikolas Milo), due in
coorganizzazione con il Comune di Trieste
nell’ambito di TriesteEstate, il concerto sinfonico
della FIL – Orchestra Filarmonica di Milano diretta
dal M° Marco Seco e l’Itinerario Dantesco con il
mezzo-soprano Manuela Custer, il pianista Raffaele
Cortesi e il quartetto Dafne), uno in collaborazione
con il Comune di Duino Aurisina, due per il Comitato
Amur nell’ambito della rassegna “Musica con Vista”
al Castello di Buttrio (UD) e a Palazzo Lantieri
(GO), oltre che i due “Concerti al Chiaro di Luna”
in collaborazione con il Museo storico e il Parco
del Castello di Miramare (con una prima esecuzione
in tempi moderni delle canzoni da battello dedicate
a Massimiliano d’Asburgo conservate nella Biblioteca
del Castello). Un gran risultato considerando anche
la limitazione dei posti imposti dalle norme anti-
Covid. Senza contare che il sito della Società dei
Concerti ha avuto in questi mesi quasi 31.000
visualizzazioni, effettuate da 20.000 persone,
rendendolo il mezzo d’informazione per eccellenza
della SdC. Risultato significativo per una realtà
che compie 90 anni ma che si è adeguata ai tempi e
agli strumenti di oggi. E se siamo una delle realtà
più longeve questo è anche merito dei nostri soci
che anche quest’anno, più che mai, ci hanno
dimostrato grande affetto e fiducia, e ci
sostengono: già in molti infatti si sono tesserati e
a loro va il mio grazie più sentito e sincero».
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