TU DOV'ERI? - Il debutto al Rossetti, sabato 11 settembre alle 14.46 - Il Discorso
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TU DOV’ERI? – Il debutto al Rossetti, sabato 11 settembre alle 14.46 In una suggestione di immagini e parole, al Rossetti, un momento per ascoltare il richiamo della Storia e delle nostre storie. TRIESTE- Ci sono istanti che cambiano la storia del mondo intero, in cui ogni singolo sa che ciò a cui sta assistendo è un pezzo di Storia che si sta compiendo davanti ai suoi occhi. È così oggi ed è stato così vent’anni fa, quando il mondo intero è rimasto con il fiato sospeso di fronte alle notizie che arrivavano da New York. Nasce da questa consapevolezza “Tu dov’eri?”, pronto al debutto proprio l’11 settembre alle 14.46 al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Un testo che debutta a vent’anni esatti dagli eventi di quel 11 settembre 2001 a cui è ispirato. Uno spettacolo scritto da Francesco Godina e Fabio Vagnarelli, prodotto da SUOMI Produzioni, per la regia di Marco M. Casazza e con il video design curato da Den Baruca. Erano le 14.46 del 11 settembre 2001, in Italia, quando un aereo si è schiantato sulla torre nord del Word Trade Center di New York in un giorno che tutti ricordano. “Tu dov’eri?”, non è un monologo convenzionale ma tre personaggi per un attore, Francesco Godina, tre diversi punti di vista su un evento che ha cambiato irreversibilmente il mondo intero. Un appassionato professore analizzerà dal punto di vista accademico il valore del passato, della memoria, del ricordo.
Dall’altro lato sarà uno stand-up comedian a porsi in modo cinico e distaccato di fronte alle conseguenze della tragedia e alle loro ripercussioni nella vita delle persone di tutto il mondo, non solo degli abitanti della Grande Mela. E poi c’è la storia di Jack, nato l’11 settembre, che nel 2001 ha compiuto vent’anni e che oggi abita ancora a New York. Un testo che parla della perdita sullo sfondo della tragedia avvenuta al World Trade Center. “Lavoriamo a uno spettacolo sul lutto come esperienza squisitamente privata e sul bisogno contrastante di condivisione con una comunità. Compito del teatro è parlare delle esperienze umane. La forza di questo progetto è universale: nominando l’11 settembre, tutti abbiamo una storia da raccontare su come quell’episodio si sia “incastrato” nella nostra vita. Per Jack questo assume una valenza molto personale” spiega Casazza. È come se un frammento di storia si fosse inserito nella memoria collettiva lasciando un segno importante che ognuno porta con sé, con un forte desiderio di condivisione. “Abbiamo iniziato questo lavoro chiedendo a molte persone dove fossero e la cosa sbalorditiva è che dopo vent’anni tutti hanno chiaro in mente quello che stavano facendo e ricordano una miriade di dettagli. Ecco da dove è nata la necessità di scrivere questo testo: da quel “Tu dov’eri?” che apre una carrellata di racconti legati a un’immagine che abbiamo ancora tutti davanti agli occhi”, spiega Godina. A vent’anni dalla tragedia sono due giovani autori e attori a pensare a uno spettacolo che indaga le esperienze e le emozioni legate a un ricordo che è diventato un compagno di vita per ognuno di noi. Ogni volta che rivediamo quelle immagini riviviamo quasi con la stessa intensità le sensazioni di quel giorno. Più che una commemorazione celebrativa, con la complicità di un regista in grado di bilanciare la componente narrativa con quella emozionale, “Tu dov’eri?” si presenta come uno sguardo in soggettiva sulla trasformazione del mondo a partire da quel giorno.
Lo spettacolo andrà in scena l’11 settembre alle 14.46 e alle 21.00 nella Sala Bartoli del Politeama Rossetti e domenica 12 settembre alle ore 17. I biglietti, del costo di 15 euro interi e 12 ridotti, in prevendita presso la biglietteria e sul sito del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia www.ilrossetti.it. Per informazioni tel. 040.3593511.[/dropcap] Si ricorda che dal 6 agosto 2021 l’accesso agli spettacoli aperti al pubblico è consentito in zona bianca esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 (Green Pass). La certificazione dovrà dunque essere esibita all’ingresso assieme a un documento di identità. E. L. A Siena la mostra COVER STORY: l’arte nelle copertine dei dischi DAL 10 AL 18 SETT. 39 copertine per dischi per raccontare i tanti linguaggi dell’arte: è un viaggio originale che attraversa oltre sessant’anni di bellezza e creatività, quello che a Siena propone la mostra “COVER STORY- L’arte nelle copertine dei dischi”. L’esposizione, che sarà inaugurata venerdì 10 settembre (ore 18.30) alla galleria Beaux Arts di via Cecco Angiolieri, 13 a Siena nasce da un’idea del giornalista Massimo Biliorsi, esperto di musica e collezionista di vinile che qui presenta
parte della sua collezione. Una selezione di vere e proprie opere d’arte che hanno segnato generazioni, attraverso intuizioni che hanno fatto la storia, non solo del mondo musicale. È il 1939 quando Alex Steinweiss, direttore artistico della Columbia Records, dà avvio ad una vera e propria rivoluzione in campo discografico proponendo all’etichetta l’introduzione delle ormai famosissime copertine illustrate che da allora diventano sempre più popolari e, alcune di esse, addirittura leggendarie. Appassionati e collezionisti, conoscono bene la carica emotiva racchiusa in questi piccoli capolavori della grafica, della pittura, della fotografia. La mostra invita il visitatore a riflettere e sognare, attraverso una serie di temi differenti. Dalle copertine dei momenti “rivoluzionari” della nostra storia, ai disegnatori di fama, come Guido Crepax e Andrea Pazienza, che hanno prestato la loro arte al mondo della musica, fino allo stile di fotografi di rango come Cesare Monti, il cui nome è legato alla etichetta discografica Numero 1, quella di Lucio Battisti. Immancabile la psichedelia inglese ed americana, così come i “casi” delle copertine
colpite dalla censura. Si scoprono poi musicisti che si sono cimentati nella pittura delle loro “cover” con uno sentito omaggio a Gordon Faggetter, batterista del gruppo rock dei Cyan ma soprattutto valido pittore, recentemente scomparso. In un epoca segnata dalla grande riscoperta del vinile, nella celebrazione della bellezza al servizio della musica, la mostra “COVER STORY” accompagna il lavoro editoriale che lo stesso Massimo Biliorsi sta portando avanti. Sono infatti in uscita i volumi della raccolta “Subway” (Edizioni Il Leccio), sette pubblicazioni curate da Biliorsi e dedicate alla storia della musica a Siena dal 1960 al 2012. Un viaggio divertente che oltre all’universo musicale racconta stili, costumi e moda di quegli anni. In occasione del vernissage di venerdì 10 settembre (ore 18.30) Matteo Tomei (chitarra e voce) farà rivivere alcuni brani tratti dai dischi in esposizione. COVER STORY resterà aperta fino a sabato 18 settembre. Ingresso libero. Orario: lunedì dalle ore 16 alle ore 19.30; dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle 16 alle 19.30; domenica chiuso; Info: tel 0577 280759; www.artsiena.com
LA GRANDE MUSICA DELL’ARTE anteprima nazionale:domenica 19 settembre a Lignano Sabbiadoro Remo Anzovino in concerto con l’Orchestra Sinfonica Naonis per il gran finale di Nottinarena 2021 FVG Music Live e Vigna PR in collaborazione con l’Accademia Musicale Naonis e la Fondazione Friuli nell’ambito di “Nottinarena 2021” presentano DA VINCENT VAN GOGH A FRIDA KAHLO, PASSANDO PER MONET, GAUGUIN, PICASSO E POMPEI LA GRANDE MUSICA DELL’ARTE “Anteprima Nazionale” REMO ANZOVINO IN CONCERTO CON L’ORCHESTRA SINFONICA ACCADEMIA MUSICALE NAONIS DIRETTA DA VALTER SIVILOTTI LE COLONNE SONORE DEI FILM DEDICATI ALL’ARTE CHE GLI SONO VALSE LA FAMA MONDIALE E IL NASTRO D’ARGENTO LE OPERE DI VAN GOGH, PICASSO, FRIDA KAHLO, MONET, GAUGUIN E QUELLE RITROVATE A POMPEI PRENDERANNO VITA
ANIMATE DALLA SUA STESSA MUSICA IN UNO STRAORDINARIO SHOW MULTIMEDIALE È L’ULTIMO GRANDE APPUNTAMENTO DI “NOTTINARENA 2021”, LA RASSEGNA CHE IN ESTATE HA PORTATO A LIGNANO SABBIADORO ALCUNI TRA I PIÙ IMPORTANTI NOMI ITALIANI E INTERNAZIONALI “ANTEPRIMA NAZIONALE” LIGNANO SABBIADORO, Arena Alpe Adria DOMENICA 19 SETTEMBRE 2021 INIZIO CONCERTO ore 19:30 BIGLIETTI IN VENDITA DALLE ORE 10:00 DI MARTEDÌ 7 SETTEMBRE ONLINE SU TICKETONE.IT E NEI PUNTI VENDITA AUTORIZZATI TICKETONE TUTTE LE INFO SU WWW.FVGMUSICLIVE.IT “La magia è riuscire a tradurre in suono l’Arte” Remo Anzovino
Da Vincent Van Gogh a Frida Kahlo, le opere di alcuni tra i più importanti pittori al mondo rivivranno sul palco di Nottinarena grazie alle note di Remo Anzovino, uno dei compositori e pianisti più innovativi in circolazione, che domenica 19 settembre al tramonto (inizio concerto ore 19:30) presenterà in anteprima nazionale all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro il suo nuovo ambizioso progetto live “La Grande Musica dell’Arte”. I biglietti saranno in vendita a partire dalle ore 10:00 di martedì 7 settembre online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati. Accompagnato dall’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti, voce solista Franca Drioli, Anzovino eseguirà dal vivo “La Grande Musica dell’Arte”, ovvero il percorso che lo ha portato ad affermarsi a livello mondiale componendo le colonne sonore originali dei film per “La Grande Arte al Cinema”, da Vincent Van Gogh a Frida Kahlo, passando per Monet, Picasso e Gauguin, che nel 2019 sono state premiate con il Nastro D’Argento – Menzione Speciale Musica dell’Arte e sono diventate anche uno speciale cofanetto discografico, Art Film Music, pubblicato in tutto il mondo da Sony Masterworks/Sony Classical. Verranno inoltre eseguite anche alcune delle musiche scritte per il film “Pompei. Tra Eros e Mito”, diretto da Pappi Corsicato, con Isabella Rossellini, in uscita in tutti i cinema italiani il 29 novembre. Il filo conduttore di questo straordinario progetto multimediale sarà come l’Arte diventa suono e come la Musica traduce l’Arte. Dopo aver unito con la sua musica la grandiosità del cinema, l’accessibilità a dettagli di opere inestimabili, aver dato vita a un quadro, ma anche allo schermo bidimensionale, ora Remo Anzovino porta dal vivo la sua Musica dell’Arte assieme ad una delle orchestre più rappresentative della regione Friuli Venezia Giulia. Il compositore svelerà al pubblico per la prima volta il legame tra suoni, arte e immagini, ovvero gli elementi fondamentali di questo speciale nuovo live: “La Grande Musica dell’Arte” è infatti un grande show arricchito da un sistema tecnologico di proiezione visual – ideato da Sacha Saffretti –che agisce in tempo reale seguendo la
dinamica della musica e da un elegante disegno luci – firmato da Music Team – che faranno vivere, in un viaggio multisensoriale unico, le opere immortali di questi grandi Artisti, le loro storie e le emozioni universali che suscitano in ogni angolo del globo. Un progetto imponente – prodotto da VignaPR – che conferma Anzovino come nuovo vero erede della grande tradizione italiana nella musica da film grazie ad uno stile musicale contemporaneo che incanta e ci collega con il mondo attuale, un compositore che è artista sia quando scrive per sé stesso sia quando mette la sua musica al servizio di altre discipline. NOTTINARENA A LIGNANO La Grande Musica dell’Arte, il concerto di Remo con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis, sarà l’ultimo grande show proposto da “Nottinarena 2021”, la rassegna – realizzata da Fvg Music Live e VignaPR in collaborazione con il Comune di Lignano e PromoTurismoFVG – che questa estate si è confermata come una delle principali dell’intero Nordest ospitando alcuni tra i principali nomi della scena italiana tradizionale e contemporanea e due grandi star internazionali: da Max Pezzali a Patti Smith, passando per i Subsonica, Frah Quintale, Margherita Vicario, Emma Marrone, Gaia, Franco126 e Manu Chao che si esibirà domenica 12 settembre (inizio concerto ore 20:30). L’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro è una location Covid free, dove si può assistere agli spettacoli in massima tranquillità, dove è garantito il rispetto di tutte le normative vigenti in termini di distanziamento, controllo della temperatura corporea, gestione dei flussi delle persone in entrata e in uscita, sanificazione delle aree, etc. SOCIAL NOTTINARENA: FB https://www.facebook.com/nottinarena IG https://www.instagram.com/nottinarena/
VignaPR Due concerti al Teatro Comunale di Monfalcone a ingresso gratuito grazie al Comune di Monfalcone Venerdì 10 settembre con il compositore e musicista Livio Gianola alla chitarra Domenica 12 settembre con il maestro Kostandin Tashko al pianoforte insieme all’Orchestra Filarmonica Città di Monfalcone, diretta da Cristina Semeraro Due concerti a ingresso gratuito al Teatro Comunale di Monfalcone: venerdì 10 settembre, alle ore 21.00, è in programma il concerto per chitarra con Livio Gianola; domenica 12 settembre, alle ore 20.30, quello dell’Orchestra Filarmonica Città di Monfalcone, diretta da Cristina Semeraro e con Kostantin Tashko al pianoforte. L’Assessorato alla cultura del Comune di Monfalcone, promotore dell’iniziativa, ricorda che le prenotazioni dei posti presso la biglietteria del Teatro saranno possibili da martedì 7 settembre, dalle 17.00 alle 19.00, e che l’accesso sarà consentito esclusivamente alle persone munite di certificazione verde “Green Pass”. Il concerto di Livio Gianola, organizzato nell’ambito del Festival Internazionale di Chitarra ospitato a Gemona del Friuli, venerdì 10 settembre, alle 21.00, propone una serie di brani composti dal musicista, unico chitarrista non spagnolo ad aver scritto musiche flamenco per il prestigioso Ballet
Nacional de España. Dotato di una potente tecnica chitarristica, Gianola affascina il pubblico internazionale con le sue opere originali, contraddistinte da raffinate armonie e da melodie accattivanti, suonate con una chitarra a otto corde, costruita appositamente secondo le sue istruzioni. I suoi concerti sono caratterizzati da brani di una creatività musicale unica, visto che nell’eseguire le sue composizioni aggiunge un tocco di italianità in un contesto di solito identificato come esclusivo dell’ambito spagnolo, tanto da rendere il compositore l’ideale ambasciatore e trait d’union fra le due culture. L’Orchestra Filarmonica Città di Monfalcone ritorna dal suo pubblico dopo la pausa estiva con un gran concerto al Teatro Comunale di Monfalcone che si terrà domenica 12 settembre alle ore 20.30. Il concerto aprirà con il quartetto “Crisantemi” di Giacomo Puccini, originale per quartetto ma qui presentato per orchestra d’archi, scritto nel 1890, in occasione della morte di Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, figlio dell’allora re d’Italia Vittorio Emanuele II, di cui Puccini utilizzò la musica nell’ultimo atto della prima opera di grande successo, Manon Lescaut (1892); a seguire la Serenade in mi minore per orchestra d’archi, op. 20 di Edward Elgar, composta nel 1892 e contraddistinta da un cordiale e affettuoso lirismo, rivelatore di uno stile creativo dai gusti raffinati e aristocratici, nel contesto di un discorso fluido scorrevole e secondo un tipo di scrittura formalmente chiara e sentimentalmente comunicativa; concludono la prima parte orchestrale le Danze popolari rumene di Béla Bartók, composte per pianoforte nel 1915 e trascritte poi per orchestra nel 1917, basate sugli antichi modi ecclesiastici o greci o anche su scale più primitive, piacevoli e musicalmente estroverse nei loro ritmi caratteristici. A chiudere la serata verrà eseguito il Concerto n. 1 in mi minore per pianoforte e orchestra, Op. 11 di Fryderyk Chopin,
interpretato da Konstandin Tashko, pianista albanese e studente al Conservatorio di Musica “G. Tartini” di Trieste, già vincitore di oltre 30 premi internazionali in tutta Europa e che vanta già un ampio curriculum di significative esibizioni. Ha vinto, fra gli altri, il Grand Prix “Premio Antonio Salieri 2017”, il 10th Young Pianist of the North (Newcastle), il Premio Stefano Marizza 2019 e si è aggiudicato la piazza d’onore al Premio Delle Arti 2018 organizzato dal MIUR. É stato solista con le orchestre della RTSO, dell’ARTEVE, e con i Virtuosi Italiani diretti dal Maestro Alberto Martini. Si è recentemente esibito al Teatro Lirico G. Verdi di Trieste nell’ambito della rassegna “Giovani Talenti”. L’Orchestra Filarmonica “Città di Monfalcone” è diretta dal M° Cristina Semeraro, diplomata in Violino presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, in Canto al Conservatorio “J. Tomadini” di Udine ed in Direzione d’Orchestra presso la “Regia Accademia Filarmonica” di Bologna. È docente e Direttore Artistico dell’Accademia di Musica e Canto Corale di Trieste nonché Maestro del Coro di Voci Bianche “I Piccoli Cantori della Città di Trieste”. Dal 2014 è direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica “Città di Monfalcone”, con cui ha eseguito il Requiem di Mozart, la Messa di Gloria di Puccini, i Concerti di Capodanno 2017 e 2018, la Quinta e la Settima Sinfonia, la Fantasia Corale op. 80 e il Concerto per pianoforte e orchestra n.5 “Imperatore” di Beethoven, il Budavàri Te Deum e le Danze di Galanta di Zoltán Kodály, l’opera Brundibar di Hans Krasa. Il concerto, che rientra nella Stagione Musicale 2020 dell’Orchestra monfalconese, è realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e in partnership con il Comune di Monfalcone.
TEATRO COMUNALE DI CORMONS ‘Dicono che farà caldo’ di Christian Gallucci Prova aperta al pubblico 11 sett. alle 20.30 Con il progetto Artefici. Residenze creative Fvg ArtistiAssociati mette in dialogo artisti e compagnie italiani delle arti performative con il territorio attraverso la pratica della residenza artistica e, successivamente, con la restituzione e lo scambio degli artisti con il pubblico. Ci ritroveremo nuovamente in presenza al Teatro Comunale di Cormons per assistere alla prova aperta del lavoro di Christian Gallucci ‘Dicono che farà caldo’, dopo le settimane di residenza artistica vissute proprio al teatro del centro collinare. L’appuntamento è fissato per sabato 11 settembre, alle 20.30. Per quanti interessati l’ingresso sarà gratuito, con prenotazione obbligatoria: sarà necessario compilare il format che troverete sul sito di ArtistiAssociati nella sezione Residenze (https://lsaaonln6dn.typeform.com/to/FgjrFsm5). Il lavoro di Gallucci, sul palco assieme a Irene Curto, Federica Di Cesare, e Valerio Pietrovita, ci proietta in una storia al limite del reale. Mentre l’ondata di caldo Stacy sta per abbattersi sulla terra, una coppia di anziani trascorre l’ultimo giorno all’interno di una solitaria routine. Lui sta perdendo la memoria, lei riempie i vuoti con storie del passato. Hanno un figlio che non vedono da anni. La loro
storia si intreccia a quella di un’annunciatrice che scandisce la giornata attraverso notizie che si fanno sempre più catastrofiche, e a quella di un uomo, chiamato “il commediante”, che attraverso una lunga confessione ci racconta di un mondo in cui ancora ci sono possibilità di sopravvivenza. Dicono che farà caldo nasce dall’opportunità di parlare della fine delle cose. La prospettiva di una fine collettiva, in particolare di una catastrofe climatica mondiale, si trasforma nell’opportunità di scegliere se lasciare le cose come stanno o se occuparsi seriamente, negli ultimi istanti, delle nostre relazioni, dei nostri sogni e desideri, della nostra umanità. E. L. Domenica 12 settembre alla Sala Luttazzi di Porto Vecchio È l’Icarus Ensemble, riconosciuta formazione strumentale di sedici musicisti, tra legni, ottoni, archi, percussioni e pianoforte, con la presenza straordinaria del cantante americano Nicholas Isherwood e la direzione di Adriano Nicholas Isherwoo
Martinolli D’Arcy, a chiudere la trentaquattresima edizione di “Trieste Prima – incontri internazionali con la musica contemporanea”, il festival organizzato dall’associazione Chromas che guarda alle nuove musiche, diretto artisticamente dal musicista e didatta, docente al Conservatorio Tartini di Trieste, Corrado Rojac. Domenica 12 settembre alle ore 18 presso la Sala Luttazzi di Porto Vecchio, l’ensemble italiano di fama internazionale, attivo con molte produzioni in Europa, Stati Uniti ed Oriente, presenterà un programma accattivante nell’investigare tra Novecento e l’età odierna “La musica nel tempo”, come vuole il titolo programmatico di questa edizione. Di Anton Webern verrà eseguita la “Passacaglia op. 1” nella versione di Pousseur, di Iannis Xenakis “Akanthos” per voce ed ensemble, del compositore triestino Giampaolo Coral, cui è dedicata la rassegna, “Raps VII” per tredici esecutori ed infine, in prima esecuzione assoluta, “Apoteosi di Sincretico – Quadro VII” di Rocco Abate su soggetto e libretto di Bruno Pedretti. Insieme all’Icarus Ensemble diretto da Martinolli D’Arcym, ci sarà la voce di Nicholas Isherwood, basso-baritono e performer vocal considerato dalla critica tra gli interpreti più importanti del panorama internazionale della musica contemporanea. Ha lavorato con nomi di spicco tra cui William Christie, Kent Nagano, Zubin Mehta e con compositori quali György Kurtág, Olivier Messiaen, Giacinto Scelsi, Karlheinz Stockhausen e Iannis Xenakis. Ha registrato 50 CD e recitato in tre film, già professore di canto all’Università di New York, all’École Normale de Musique di Parigi, al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, al Mozarteum di Salisburgo ed alla Musikhochschule di Colonia. Vanta un’intensa attività concertistica in tutto il mondo. Dirige Adriano Martinolli D’Arcy, direttore d’orchestra di fama internazionale, formatosi in composizione e direzione di coro presso i Conservatori di Trieste e di Milano, in direzione d’orchestra invece presso la Hochschule für Musik di
Vienna e alla guida di importanti compagini orchestrali europee. Molto attivo nel campo della musica contemporanea, ha diretto gruppi come il Cantus Ensemble di Zagabria, il Grupo de Musica Contemporanea de Lisboa e il Chromas Ensemble di cui è stato a lungo direttore stabile. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche per etichette di pregio come la CPO – Germania e la Gramola di Vienna. Ingresso libero. Per informazioni: www.chromas.it; info@chromas.it. sabato 11 settembre alle 20.30 con Verdid’Estate: Petr a Magoni (voce) e Andrea Dindo (pianoforte) con Canzoni in bianco e nero Penultimo appuntamento sabato 11 settembre alle 20.30 con Verdid’Estate: Petra Magoni (voce) e Andrea Dindo (pianoforte) con Canzoni in bianco e nero accompagneranno il pubblico alla scoperta di Kurt Weill, tedesco di nascita, americano di adozione, il compositore che più ha segnato la storia del teatro musicale con melodie e personaggi entrati nell’immaginario collettivo, che vivono in canzoni ancora oggi interpretate da artisti della scena classica, rock, jazz e pop. I due straordinari musicisti si sono riuniti per un progetto ambizioso e affascinante, che da Kurt Weill condurrà gli spettatori nel mondo del teatro in musica dalla Germania fino all’America di Cole Porter.
Il biglietto di ingresso costa 8 euro. È possibile prenotare i posti anticipatamente tramite il sito del Teatro (http://www1.comune.gorizia.it/teatro/). I tagliandi dovranno poi essere ritirati nei due giorni lavorativi precedenti la sera della rappresentazione, dalle 16 alle 19, in biglietteria (via Garibaldi, 0481-383601). La vendita diretta dei biglietti non prenotati avverrà il giorno stesso dello spettacolo, dalle 16 alle 20 in biglietteria. Per Canzoni in bianco e nero i biglietti prenotati potranno essere ritirati giovedì 9 e venerdì 10 settembre. Insieme al biglietto nominativo, tutti gli spettatori dovranno esibire all’ingresso del Teatro il Green Pass. “Dentro tutte le cose c’è amore” Il nuovo libro di Paolo Parrini Il nuovo libro di Paolo Parrini “Dentro tutte le cose c’è amore” (Puntoacapo Editrice, 2021) racchiude la materia della memoria, tanto cara all’autore, il continuo stato di provvisorietà e di tumulto interiore alimentato dal senso d’inafferrabile malinconia offuscata tra le righe e nell’ombra dei versi. I testi orientano e governano i luoghi e gli odori collegati ai ricordi, i correlativi oggettivi della natura, l’aspetto somatico dei sentimenti, ispirando l’universale miracolo dell’amore, la declinazione poetica di ogni più viva felicità lungo il cammino delle relazioni umane, nell’intimità degli incontri, nell’essenza delle invocazioni, nell’obbedienza nobile all’ascolto di parole coniugate alla saggezza. Il poeta difende il limite degli scenari spontanei, impressi nelle sue poesie, contempla la devozione alle
emozioni mediando l’arte elegiaca con la generosa comprensione degli accadimenti della realtà, decantando la fiducia in un sorriso, ritrovando gli accordi inespressi dell’immaginario sognato e desiderato. L’alchimia degli elementi esistenziali rende unica e indissolubile ogni corrispondenza altruista, trasforma il significato spirituale del tempo, intreccia il mantenimento benevolo nei legami, dilatando il confine di ogni spazio esiliato, la considerazione della coscienza, l’infinita osservazione della reciprocità. La poesia di Paolo Parrini, innamorata dell’attesa, realizza sapientemente la sostanza di ogni piccola, grande previsione empatica, districando la cifra del dolore nella premessa del sentire, modellando l’architettura intimista di ogni distacco nel risveglio della quotidianità, nella gioia di “un filo d’erba” nel paesaggio, rispettato come elemento di riflessione e di consolazione. La perseveranza e la fedeltà al proprio cuore scolpiscono la materia dell’autore, imprimono il suo punto di vista, ricavano l’umanissimo significato delle preghiere pagane rivolte alla vita, confermano l’alleanza con le dinamiche sensibili, mutando la desolazione di ogni sofferenza in risveglio caritatevole. Il poeta è testimone dell’influenza rigeneratrice della propria anima, preserva l’integrità delle espressioni nello stile evoluto in equilibrio con l’esigenza di un indirizzo purificatore, nella vocazione di una identificazione e di un confronto ricambiato con il lettore, dedicando alla purezza di ogni risorsa percettiva l’attraversamento di ogni avversità mediante l’amore. L’amore quindi come esortazione alla cura e all’evoluzione di sé, dono di attenzione profonda al proprio esistere, dialogo nelle azioni e dolcezza nei gesti, voce e silenzio. L’altruismo poetico di Paolo Parrini rafforza l’entusiasmo e la gratitudine, salvaguarda lo svolgersi coraggioso delle separazioni, ripara le offese, accresce la limpidezza della linfa vitale, genera l’identità delle proprie intuizioni. “Dentro tutte le cose c’è amore” è un benefico sortilegio d’amore, avvolge l’universo biografico in un’aura protettiva, disegna la prospettiva struggente della commozione, adattata
nella resilienza dei conflitti, adegua la dimensione intima di ogni piccola morte alla rinascita di ogni inclinazione nostalgica, superando il vuoto delle solitudini, nel vero significato della speranza, nelle parole di Pablo Neruda: ”Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno.” Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti” In\Visible Cities 2021 parte da Trieste e Gorizia! Da domani 6 sttembre In/Visible Cities 2021 prenderà il via lunedì 6 settembre (16.30-18-19.15) con un’importante anteprima del collettivo lunAzione: “SISSA Hosting”, parte del progetto “ARS. Arti Relazioni Scienze” promosso dal comune di Gradisca d’Isonzo. Una performance teatrale itinerante con cuffie wireless. Un’esperienza di esplorazione e scoperta degli spazi che ospitano la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e della complessa e variegata comunità che la anima, attraverso un lavoro di drammaturgia sonora che parte da una ricerca sul campo. Il pubblico potrà fruire di una narrazione in cuffia composta dalle voci reali dei docenti, degli studenti, dei ricercatori, dei dirigenti e di tutti coloro che ruotano attorno agli spazi SISSA. Un racconto al contempo documentaristico e poetico, frutto del confronto tra la comunità “ospitante”, gli artisti e gli spettatori “ospiti” (partenza dalla SISSA, in via Bonomea 265). La SISSA costituisce non solo un riferimento d’eccellenza per la formazione e la ricerca in ambito internazionale, ma anche un
punto d’incontro per il lavoro scientifico, la collaborazione, le energie intellettuali di molti. Nel centro studi si incrocia e circola uno stuolo di figure che creano e perseguono il progresso della conoscenza: una fucina avanzatissima nella fisica, nelle neuroscienze, nella matematica, un ambiente esemplificativo del progresso. La scuola si ispira nell’iconografia all’Ulisse navigatore, l’eroe che esplora il mondo e ambisce alla conoscenza attraverso la peregrinazione in mare: il paradigma che raccoglie in sé l’esperienza di plurimi incontri, di svariate occasioni di ospitalità, nonché di una curiosità sconfinata. La comunità internazionale che, affacciata su Trieste, anima l’immenso laboratorio di SISSA, può essere espressione di una significativa porzione della ricerca scientifica contemporanea. Le sue necessità, le sue caratteristiche, le sue applicazioni restano tutt’oggi sinonimo d’ignoto al di fuori del mondo intellettuale. Cosa serba il cuore di questi individui? Quali storie, quali motivazioni, quali slanci alimentano il loro impegno quotidiano? Grazie a “SISSA Hosting” sarà possibile rispondere a queste e altre domande e
imparare a conoscere una realtà che pare molto lontana, ma invece è a un passo da noi! A GORIZIA – A Gorizia invece, sempre il 6 settembre, In\Visible Cities comincerà la sua settima edizione raccontando diverse facce della resistenza e i suoi molteplici protagonisti. Lo farà attraverso due performance con cuffie wireless che porteranno al pubblico il medesimo tema, affrontandolo, però, in maniera differente. Si comincerà, alle 18.30 in piazza Vittoria, con “Giorno Zero // La Resistenza che verrà non è la prima” (in replica il 7 alle 18.30 e l’8 alle 21), un performance nata in seno al progetto “Narrare la Resistenza”, a cura dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di liberazione di Udine, che ha coinvolto le studentesse e gli studenti di una classe del Liceo Paschini-Linussio di Tolmezzo (Udine), che hanno partecipato scrivendo e interpretando parte della drammaturgia, e messo in campo, in dialogo con l’autore Riccardo Tabilio dei Kepler 452, e lo storico Alessandro Cattunar, le proprie domande e le proprie inquietudini a partire dalla storia della Resistenza. Attraverso audio- narrazione, sound design e gioco, porterà il pubblico a prendere posizione intorno ai temi degli ideali, della memoria e dell’impegno civile, dell’obbedienza e della ribellione, a esporsi e misurarsi con l’eredità della Resistenza italiana, osservata nel suo essere movimento frammentario, variegato, socialmente sperimentale, con un focus sulle sue componenti femminili e non combattenti. La serata nel capoluogo isontino proseguirà alle 21, sempre in piazza Vittoria, con “Sfiorire nemmeno un istante” (in replica il 7 alle 21), una produzione del Teatro della Sete, promossa da Quarantasettezeroquattro all’interno del progetto “Tracce. I linguaggi del contemporaneo raccontano il passato”. Sarà un’azione teatrale lungo le vie della città fatta di voci e suoni, attrici dal vivo, animazioni e video in un viaggio immersivo alla scoperta di frammenti delle storie di tre donne
del Fvg che presero parte alla lotta di liberazione con ruoli e in formazioni partigiane differenti. Un racconto tutto al femminile, in cui le artiste del Teatro della Sete indagano la luce che si risveglia dentro sé quando proteggiamo, quando siamo felici, quando sappiamo aspettare e quando abbiamo il coraggio di agire. BOTTEGHE DIGITALI – Inoltre, fra il 3 e l’8 settembre, proprio Gorizia ospiterà le residenze artistiche del progetto Botteghe digitali: nove giovani artisti provenienti da Italia, Slovenia, Francia e Olanda collaboreranno con realtà imprenditoriali del territorio per realizzare performance e installazioni partecipate e di comunità. L’8 settembre alle 11.30 e alle 19.30 in via Rastello, saranno presentati “memorie/parole”, un’esperienza sensoriale e sonora attraverso il gusto e le memorie della Locanda Nardini; e “BELLEZZA passata, presente, futura”, un incontro intimo con la via, i suoi negozi, i suoi beni per ri-scoprirli rappresentando la bellezza del passato e conducendo gli spettatori verso una nuova estetica. Il 9 a Gradisca verrà proposto “Lasciarsi sorprendere”, un gioco di arte performativa urbana attraverso i negozi della città, che farà pensare al futuro, a quanto può essere strano, e a quanto ci si può sorprendere dei propri desideri. LE ALTRE DATE – Il festival multidisciplinare resterà a Gorizia fino all’8 settembre, per proseguire il suo viaggio a Gradisca d’Isonzo dal 9 al 12 settembre dove con molti appuntamenti continuerà ad affrontare i due focus scelti per quest’edizione: “Geografie immaginate” e “Arti, relazioni, scienze”, grazie alla collaborazione con il progetto “ARS”, promosso proprio dal Comune di Gradisca. INFORMAZIONI UTILI – Tutti gli eventi saranno gratuiti, ma con prenotazione obbligatoria attraverso il sito invisiblecities.eu/invisible-cities. Come previsto dalla vigente normativa, potranno partecipare solo coloro che sono muniti di green pass. In caso di pioggia gli eventi si
svolgeranno al chiuso in una location che sarà comunicata sul sito e via mail agli iscritti. FESTIVAL URBANO MULTIMEDIALE – In\visibile Cities è organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro; co- finanziato da Regione Friuli – Venezia Giulia, Comuni di Gradisca e Gorizia, SCENA UNITA per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo, un fondo privato gestito da Fondazione Cesvi, Music Innovation Hub, La Musica che gira, Camera di Commercio della Venezia Giulia e Ambasciata Olandese in Italia. La rassegna è stata realizzata in parternariato con Comune di Gradisca, Css Teatro stabile di Innovazione del Fvg, Pergine Festival, PimOff, Damatrà Onlus, Media Art Friesland, Brida, Liberty, Agorà, Associazione Modo; e in collaborazione con Contaminazioni digitali, Piccolo Opera Festival, PuntoZero, Kaleidoscienza, Sissa, Zona K, Trieste Bora Museum, Teatro Vascello, Wild Routes, Collettivo lunAzione, Arci Skianto, Baricentro, Xcenter. Il Festival è inoltre in rete con Intersezioni e Bando Open Creazione Urbana contemporanea. E. L. La Terra degli Dei” di Sara Favarò il 6 e 7 sett. a Vicari e Misilmeri (PA) “La Terra degli Dei”, 70° libro della scrittrice Sara Favarò, sarà presentato lunedì 6 a Vicari e martedì 7 a Misilmeri,
entrambi comuni della Provincia di Palermo. L’incontro di Vicari di giorno 6, alle ore 17,30, è organizzato dal Comune e dalla locale Pro Loco. Dopo i saluti del Sindaco Antonio Miceli, ci sarà l’intervento dell’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà, autore della prefazione al libro, la presentazione del testo sarà a cura della giornalista Marianna La Barbera, in scaletta anche la partecipazione del chitarrista Ferdinando Moncada e la presenza di Sara Favarò. Sede dell’evento è l’antico Palazzo Pecoraro Maggi in Via Dante Alighieri, 18, dove sarà anche offerto un rinfresco a base di “passa volanti”, il dolce di mandorla tipico di Vicari. L’incontro di Misilmeri di giorno 7, alle ore 21,00, è organizzato dalla Biblioteca Comunale del paese. Dopo i saluti del Sindaco Rosario Rizzolo, ci sarà l’intervento del direttore della Biblioteca Enrico Venturini, la presentazione dei contenuti del testo sarà fatta dalla giornalista Marianna La Barbera. Seguirà la lettura di alcuni brani tratti dal testo della Favarò, a cura della professoressa Anna Rita Pinsino e dell’attore Gaetano Martorana. Interverranno, inoltre, il chitarrista Francesco Maria Martorana e l’Autrice. Il libro è pubblicato da Di Girolamo ed è inserito nella
collana editoriale “Promemoria” che vede la presenza di altri nove libri dell’autrice su temi che spaziano nell’ambito della tradizione popolare siciliana, dai proverbi, ai modi di dire, dalle preghiere popolari alle filastrocche, dalle favole alle minchiate, dalle conte ai “cunti”, la copertina è di Tiziana Crivello. “La Terra degli Dei”, il cui sottotitolo è “Miti e Divinità Siciliani”, oltre alla prefazione di Alberto Samonà, ha l’introduzione di Franco Favarò, studioso di storia dell’esoterismo occidentale C. L.
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