RADUNO SIDECAR BMW R75 e ZUNDAPP KS750 DI BRISIGHELLA
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RADUNO BMW E ZUNDAPP RADUNO SIDECAR BMW R75 e ZUNDAPP KS750 DI BRISIGHELLA Nelle giornate del 18-19-20 maggio si è svolto il raduno di sidecar BMW R75 e Zundapp KS750, con ritrovo, co- me al solito, presso il Centro Termale di Brisighella, sulle colline che sovrastano Faenza. Il nostro gruppo era composto da Diego Molteni, con Zundapp KS750, Giorgio Fanfani, con una BMW R75, da Giovanni Marelli con Zundapp KS750, ed infine da Ales- sandro Lietti, con una BMW R75. Il venerdì mattina, man mano, iniziano ad arrivare i parte- cipanti provenienti da tutta Europa, alcuni già presenti da qualche giorno. Dopo l’iscrizione e dopo aver preso possesso delle came- re, alle 14,30 ci si incolonna, e soprattutto ci si conta. E alla fine si contano ben 105 sidecar, che da vedere sono una bella colonna. Prima tappa presso una villa che durante la seconda guer- ra mondiale era stata confiscata dall’esercito tedesco, e dove era stato insediato un comando, e dove siamo stati ospitati dall’attuale proprietario, un Conte, il quale ci ha gentilmente offerto uno spuntino. Siamo poi ripartiti per il percorso previsto per il pomerig- gio, di circa 60 Km, con passaggi in guadi di 30 cm, non molto congeniali ai motori caldi delle moto, e di fuoristra- da, su strade bianche, che ben presto si sono trasformate in vere e proprie mulattiere, da affrontare in prima ridotta, e non senza difficoltà. Dopo tutto questo abbiamo percor- so finalmente strade asfaltate, fortunatamente prive di traffico, e siamo arrivati al ristorante per la cena. Il rientro è stato tutt’altro che facile, visto le condizioni delle moto in fatto di luci. Il sabato mattina, formazione e partenza della colonna alle 6,30, in direzione del Passo della Futa, per la visita al Cimitero Militare Tedesco, di seguito trasferimento al Passo del Giovo, da dove abbiamo imboccato una strada sterrata veramente bianca, senza alcun buco, che attraver- sa uno splendido bosco di faggi, per poi sbucare su un altro passo, e da li è tutta discesa sino a valle, dove ci sia- mo fermati per il pranzo presso un agriturismo ( erano già le tre del pomeriggio ), e quindi rientro a Brisighella. La domenica ci ha visti impegnati in un breve percorso su strade asfaltate, per poi rientrare a Brisighella, dove ab- biamo pranzato e dove si è concluso il raduno. In tre giorni abbiamo percorso circa 300 Km. Diego Molteni CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
FESTA DELLA REPUBBLICA E VISITA ALLA LINEA CADORNA Raduno 2/3 Giugno 2007 FESTA DELLA REPUB- BLICA e visita alla LINEA CADORNA Siamo a gennaio 2007 e l’amico Paggi comincia a Puntuali ci mettevamo incolonnati e via verso il centro ventilare la possibilità di replicare (visto il successo di Varese, scortati dalla Polizia Municipale, che svol- della scorsa edizione) il raduno e la sfilata per festa geva un impeccabile servizio. della Repubblica a Varese. Tappa davanti al Municipio, poi con la fanfara in testa Si inizia a prendere contatti con le autorità per le ne- a tempo di musica ci siamo portati in piazza della Re- cessarie autorizzazioni: Prefettura, Provincia e Comu- pubblica, accompagnati da due ali di folla che nel frat- nità Montana per estendere la manifestazione anche su tempo si era ammassata lungo il vialone e sotto i por- queste montagne dove, novant’anni fa, in seguito agli tici. eventi bellici della Prima Guerra Mondiale, veniva In piazza della Repubblica erano schierati i picchetti costruita una linea difensiva denominata Linea Cador- d’onore e le massime autorità civili e militari. na, dal nome del Generale che ne ordinò la costruzio- Alzabandiera e deposizione corona al monumento ai ne (da non confondersi con l’omonima stazione della Caduti, il tutto accompagnato dal suono della fanfara, metropolitana di Milano!). discorsi delle varie autorità e consegna delle onorifi- L’intraprendente amico Paggi parte in quinta, è come cenze ai neo eletti Cavalieri della Repubblica. un ciclone, non lo ferma più nessuno. Riunioni, so- Un piccolo rinfresco di commiato e via verso il risto- pralluoghi, pubbliche relazioni; nel frattempo è stato rante Mariuccia in località Schiranna, dove venivamo eletto Consigliere del Club. rifocillati dopo tanta fatica. Il mese di Aprile un piccolo gruppo di Soci viene invi- Finito il pranzo si ripartiva in direzione Valganna, tato dalle Autorità del Comune di Marzio sempre scortati dagli efficienti agenti della Polizia all’inaugurazione della nuova sede del Centro Infor- Municipale, a Ghirla si incomincia a salire ed una set- mazione Storico e Militare della Linea Cadorna. In tantina di veicoli non sono pochi, arriviamo a Marzio quella occasione facciamo la conoscenza di una perso- dove ad attenderci c’è il Sindaco, che ci offre un rin- na squisita, il Sig. Sandro, geologo, botanico, storio- fresco. Ha subito inizio la prima escursione alle posta- grafo, ed esperto conoscitore di tutta la zona interessa- zioni militari dalle quali si gode un bellissimo panora- ta dal nostro raduno, che si prodiga ma sul lago Ceresio e sul Canton Ticino. nell’accompagnarci nei luoghi più interessanti della Alle ore 20:00 appuntamento per la cena di gala al nostra manifestazione. Persona che riceve subito affet- ristorante Montemarzio, dove ci gratificano con la lo- to e stima dalle persone che hanno fatto conoscenza ro presenza il Sindaco e consorte, e la Presidente della con lui. Comunità Montana; a fine pranzo vengono distribuiti Poi caccia agli sponsor che credono nella nostra ini- gli omaggi ai partecipanti, tra i quali una simpatica ziativa e qualche buon frutto viene raccolto. coppia che arriva da Terni, un amico che arriva da Na- Siamo all’ultimo sabato di maggio e, per pubblicizza- poli e un ragazzino simpatizzante che arriva addirittu- re l’evento, i soci Fanfani, Lamperti, Broggi, coordi- ra da Londra. nati dal sempre dinamico Enrico si prodigano di e- Tutti a nanna. Domenica mattina, puntuali alle 9:00 si sporre dei veicoli e distribuire volantini pubblicitari ai parte per visitare i camminamenti e le fortificazioni cittadini incuriositi di Varese. che dopo novant’anni si sono conservati, da far invidia Aspettando il 2 Giugno imploriamo Giove Pluvio di a costruzioni molto più recenti. avere compassione di quanti hanno deciso di parteci- A mezzogiorno di nuovo a Marzio, dove gli Alpini e pare, dulcis in fundo, sabato mattina le nuvole impau- la Pro Loco, ai quali va la nostra gratitudine, ci hanno rite da tanto movimento, si danno alla fuga. preparato un’abbondante pranzo. Il solito Merlin si Alle 8:00 i primi equipaggi si presentavano prodiga nel far assaggiare i suoi liquori a base di erbe, all’appuntamento e via via il piazzale del ritrovo si che a detta di tutti sono veramente buoni. riempiva di automezzi. Al pomeriggio visita alle postazioni Belvedere deno- All’improvviso una telefonata ci metteva in subbu- minate in “barbetta” ed alle successive postazione pro- glio: i nostri amici Svizzeri venivano bloccati alla do- tette per cannoni. gana di Giaggiolo; qualcuno pensava ad una invasio- Conclusione della manifestazione, con saluti e ringra- ne, poi un giro di telefonate e tutto veniva chiarito. ziamento da parte di tutti. Tra i partecipanti avevamo ospiti una rappresentanza Un caloroso ringraziamento a Federica ed Enrico. della Polizia di Stato con Alfetta, ed una coppia di Ca- rabinieri, sempre con Alfetta. Cesare Spinardi CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
STORIA DELLA LINEA CADORNA In anni successivi parte di queste strutture saranno riutilizzate per le esercitazioni militari per poi essere Il sistema di fortificazioni denominato Linea Cadorna inserite negli anni trenta nel progetto del Vallo Alpi- venne costruito lungo il confine con la Svizzera nel no, una linea difensiva sulla falsa riga della linea Ma- momento in cui si ebbe paura che le truppe austro- ginot che avrebbe dovuto proteggere i confini ungariche potessero accerchiare il fronte raggiungen- dell’Italia. Durante la seconda guerra mondiale la Li- do Milano ed occupare i centri nevralgici industriali nea Cadorna non fu mai interessata dalle operazioni ed economici del paese. Anni di studi, progettazioni, belliche, con esclusione del Monte San Martino (VA) ricognizioni, indagini geomorfologiche, pianificazioni e dell’Ossola occupati entrambi da gruppi partigiani. strategiche, ricerche tecnologiche portarono alla rea- lizzazione di questo complesso. Dal 1911 furono co- I lavori furono diretti dal Genio Militare ed in parti- struiti i seguenti siti: lo sbarramento di Gravellona colare dall’Ufficio Tecnico di Varese e furono realiz- Toce (fortificazioni sul Monte Orfano a difesa degli zati da reparti del Genio di cui facevano parte anche accessi dalla Val d’Ossola e dal Lago Maggiore), gli truppe di fanteria a riposo, civili militarizzati e da im- appostamenti per artiglieria sui monti Piambello, Scer- prese private. Tra i requisiti per poter essere arruolati ré, Martica, Campo dei Fiori, Gino e Sighignola. In era necessario possedere la cittadinanza italiana, i do- contemporanea la Svizzera intensificò i lavori di forti- cumenti d’identità e i certificati sanitari, avere un’età ficazione verso l’Italia, realizzando opere di sbarra- tra i 17 anni ed i 60, essere muniti di indumenti ed og- mento a Gordola, Magadino, Monte Ceneri e sui mon- getti personali. Il contratto era diversificato a seconda ti di Medeglia. Lo scoppio della guerra, 23 luglio 191- dell’ente reclutante: l’amministrazione militare o le 4, e gli avvenimenti successivi tra cui l’invasione del imprese private. Il contratto militare garantiva Belgio neutrale e i cambi di alleanze tra le varie po- l’alloggiamento gratuito, il vitto uguale a quello tenze europee, accentuarono i dubbi sulla volontà del dell’esercito, l’assistenza sanitaria gratuita, Governo elvetico di far rispettare la neutralità del pro- l’assicurazione contro gli infortuni, un salario stabilito prio territorio. Con l’entrata in guerra dell’Italia con- in relazione alla durata del lavoro da compiere, alle tro l’Austria il 24 maggio 1915 e con la prospettata condizioni di pericolo e commisurato alla professiona- dichiarazione di belligeranza contro la Germania, il lità e al rendimento individuale. In conseguenza della generale Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore ridotta disponibilità di manodopera maschile, per i dell’Esercito dal luglio del 1914, ritenendo fondato il frequenti richiami alle armi, vennero assunti anche timore di una possibile invasione austro-ungarica, or- ragazzi di età inferiore ai 15 anni con mansioni di ma- dinò di avviare i lavori difensivi verso la frontiera novali, guardiani dei macchinari in dotazione nei can- svizzera, rendendo esecutivo il progetto di difesa già tieri, custodi ed addetti alle pulizie delle baracche. predisposto. Per un migliore coordinamento dei can- tieri venne istituito a Milano un Ufficio Tecnico stac- Il reclutamento di manodopera femminile, definito cato del Comando Supremo con succursale a Varese con apposito contratto, aveva carattere locale per per- presso Villa Albertina. Il sistema difensivo comprende mettere alle donne, mentre erano impegnate in un la- 70 km di trincee, 88 appostamenti per batterie, di cui voro salariato, di poter badare alla propria famiglia e 11 in caverna, mq 25000 di bunker, gallerie, fortini di occuparsi dei lavori agricoli. Le donne venivano etc, 300 Km. di strade militari e 400 Km. di mulattie- principalmente utilizzate come portatrici per il tra- re. La spesa complessiva sostenuta, tenuto conto dei sporto dei materiali, di qualsiasi genere, dai siti di rac- 20.000 tra muratori, portatori, scalpellini che in media colta ai luoghi di utilizzo, come cuciniere e come con- vi furono adibiti, può calcolarsi in circa 104 milioni di duttrici di carri. Una superiore scolarizzazione consen- lire che oggi potrebbero essere alcune centinaia di mi- tiva ad alcune di trovare impiego presso gli uffici am- lioni di euro. Dopo Caporetto, stabilito che ministrativi dei cantieri stessi. Tutto il personale ven- un’invasione dalla Svizzera non sarebbe avvenuta, le ne dotato per ragioni di sicurezza di un tesserino di divisioni che presidiavano la Linea vennero trasferite riconoscimento con fotografia e dati anagrafici sul Piave. Con la fine della guerra le fortificazioni ver- ranno abbandonate ed inizierà da un lato l’opera di saccheggio da parte degli abitanti dei paesi limitrofi che utilizzeranno le pietre lavorate per costruire le proprie abitazioni e dall’altro il deterioramento provo- cato dalla folta vegetazione delle montagne. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
FOKKER DR.1 Il Fokker Dr.1 di- venne famoso grazie alle prodezze dell’asso della 1° guerra mondiale Mandre von Richto- fen, abbattuto men- tre volava con il suo rosso aereo il 21 Aprile del 1918. Nessuno ha ancora risolto la diatriba su chi riuscì ad abbattere quella che è diventata una leggenda, poichè si contendono da sempre la vittoria, da un lato la contraerea inglese e strumentazione comprendeva la bussola, il conta giri, dall’altro il pilota canadese Arthur Roy Brown. Il re- l’indicatore del livello del carburante e del lubrificante litto dell’aereo, si narra, venne recuperato e tenuto in ed il conta colpi. Se ben pilotato poteva essere un ae- una collezione a Berlino per poi essere spostato nel reo terribile, Werner Voss volando con un prototipo, 1944 in Pomerania (Polonia) per evitare di essere di- strutto sotto i bombardamenti. Successivamente sem- bra che la parte della fusoliera e delle ali salvate dopo la caduta siano state esposte in una sala da ballo per poi essere incredibilmente distrutti come oggetti sen- za valore. Questa è la triste fine del Fokker Dr.1 n.425/17 con cui si sfracellò il Barone Rosso. Il Barone Rosso definì questo caccia in questi termi- ni:”sale come una scimmia e manovra come un diavo- lo” e così dicendo abbattè 80 aerei nemici (di cui 21 su questo aereo). Il Fokker Dr.1 (Dr. significa Dreidecker cioè 3 ali) è in 6 giorni riuscì ad abbattere 10 aerei inglesi. Furono stato uno dei più famosi aeroplani di tutti i tempi, un costruiti dall’inizio della produzione alla fine della po’ per le particolari caratteristiche costruttive ed un guerra 320 apparecchi e nessuno è sopravvissuto fino po’ perché è stato l’aereo del leggendario Barone Ros- ai giorni nostri. so. E’ stato disegnato da Reinhold Platz in risposta al La caratteristica migliore di questo aereo era la mano- triplano Sopwith che stava dando buoni risultati al vrabilità, ma anche la capacità di salire in quota e di fronte. Il caccia era molto piccolo e maneggevolissi- picchiare meglio di ogni altro apparecchio contempo- mo, ma era relativamente lento raggiungendo solo i raneo. Per contro era lento e l’instabilità durante il 185 Km/h. Il motore stellare da 85HP poteva portare i volo non permetteva di collimare facilmente il bersa- 405 Kg. di peso del velivolo a 14.000 piedi con glio con le due mitragliatrici che sparavano attraverso un’autonomia di volo di 1 ora e 30 minuti. La struttura l’elica. Nel corso dello sviluppo dell’aereo si cercò di era di legno, tubi di acciaio e tela ed i primi esemplari migliorare la motorizzazione portando il motore a 11- dovettero essere ritirati dal fronte perché il rivestimen- 0HP senza particolari miglioramenti sulle prestazioni to delle ali sotto la pioggia, unitamente alle vibrazioni velocistiche. e alle sollecitazioni delle battaglie, tendeva a strappar- si portando alla morte il pilota. L’elica aveva un dia- CARATTERISTICHE TECNICHE metro di 2,62 metri ed il timone e gli alettoni erano Lunghezza: 5,77mt. dotati di equilibratori compensati aerodinamicamente Larghezza: 7,20mt. che consentivano di manovrare l’aereo con un dito. La Peso a vuoto: 406 kg. cabina di pilotaggio pur consentendo una buona visi- Velocità : 185 Km/h bilità al pilota, era piccola e scomoda e gli otturatori Autonomia: 300Km. delle armi sporgevano notevolmente verso il pilota Altezza massima raggiungibile: 6.000 mt. mettendolo in serio pericolo in caso di atterraggio Velocità di salita: 5,7 mt/s. d’emergenza. I comandi erano essenziali ed oltre alla Armamento: 2 mitragliatrici Spandau LMG 08/15 con barra, alla pedaliera, alla manetta, all’interruttore di 500 proiettili ciascuna accensione ed al comando di sparo non c’era altro; la Motore: 9 cilindri Le Rhone CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
NOTEK APPARECCHIATURA PER LA MARCIA NOT- TURNA DEGLI AUTOVEICOLI (NOTEK) di Giulio Stua GENERALITA’ L’apparecchiatura per la marcia notturna dei veicoli è costituita dalle seguenti parti: Proiettore mimetico: viene installato a sinistra del vei- colo sul parafango oppure tra i parafanghi ed il cofano motore ed illumina la strada fino ad una distanza di circa 30-40 metri con una larghezza del fascio lumino- so di circa 25 metri. caso di marcia notturna di veicoli in colonna, Fanale di posizione posteriore: viene installato al po- l’indicazione della distanza del veicolo che precede, sto del fanalino di posizione e di frenata fino ad ora anche se non è possibile individuare sufficientemente utilizzato e trova applicazione specialmente la sagoma del veicolo. Una tenue luce gialla di frenata nell’ambito dei movimenti delle autocolonne quale indica, inoltre, un’eventuale frenata del veicolo che dispositivo di illuminazione di sicurezza per la distan- precede. L’apparecchiatura non è assolutamente indi- za tra i veicoli. viduabile dall’aria e da terra ad una distanza superiore Interruttore a tacche: comanda il proiettore mimetico ai 300 metri. ed il fanale di posizione posteriore e può modificare SEGUE A PAG. 24 l’intensità della luce del proiettore mimetico. UTILIZZO L’apparecchiatura per la marcia notturna degli auto- veicoli è il risultato di una ricerca effettuata dal repar- to ricerche della motorizzazione militare di Wursdorf in collaborazione con la ditta Nova-Technik. Lo scopo dell’apparecchiatura è quello di fornire ai singoli vei- coli durante la marcia notturna in colonna una suffi- ciente illuminazione, senza che sia possibile il rileva- mento aereo del veicolo come pure la sua individua- zione da parte di osservatori terrestri. Oltre a ciò, ri- sulta facilitato il movimento di una colonna di auto- mezzi grazie alla presenza del fanale di posizione po- steriore. A seguito dell’adozione dell’apparecchiatura per auto- veicoli per la marcia notturna, con la conseguente pro- tezione delle persone e dei materiali data l’invisibilità al nemico, si rende possibile il movimento notturno di reparti motorizzati con grande sicurezza, mentre la velocità oraria, al contrario di quanto fino ad ora era usuale, viene considerevolmente aumentata. Il proiettore mimetico assicura una sufficiente illumi- nazione della strada. Il fascio di luce uscente dal proiettore viene indirizzato uniformemente verso il basso davanti al veicolo ed impedisce l’avvistamento da parte dei velivoli nemici ad un’altezza di oltre 500 metri (posizione “1 “ dell’interruttore a tacche) di ol- tre 800 metri (posizione “2” dell’interruttore a tacche) e di oltre 1.500 metri (posizione “3” dell’interruttore a tacche); lo stesso avviene per gli avvistamenti terrestri con le medesime distanze. Il fanale di posizione posteriore fornisce all’autista, in CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
Questo fanale consiste in una combinazione del sistema delleluci di posizione posteriori, con l’illuminazione NOTEK della targa, con le luci di frenata e quelle normali di posizione. Per l’oscuramento dell’apparecchiatura si deve posizionare in chiusura la piastra mobile coprendo 1) proiettore mimetico le luci di frenata e deve essere chiusa la finestrina di il proiettore assicura una completa ed uniforme illumi- illuminazione della targa. Lo studio e lo sviluppo di nazione fino ad una distanza di 35-40 metri, con una questa apparecchiatura per la valutazione della distanza larghezza del fascio luminoso di circa 25 metri. dal veicolo che precede, si basa sulla proprietà L’intensità luminosa, in presenza del nemico, può esse- dell’occhio umano che riesce a distinguere varie luci re variata utilizzando le diverse posizioni vicine a secondo della distanza di avvistamento. Il pro- dell’interruttore a tacche: cedimento è il seguente: il fanale di posizione posterio- Posizione 0: proiettore mimetico e fanale posteriore di re produce un forte illuminamento nei riguardi del vei- posizione disinseriti; colo che segue fino ad una distanza di 300 metri quan- Posizione H: proiettore mimetico disinserito; solo il do è visibile come un unico punto di luce. Avvicinan- fanale di posizione posteriore inserito. Questa modalità dosi al veicolo che precede, l’autista riconosce a circa viene adottata quando a causa della vicinanza del nemi- 35 metri due distinti co, non è possibile utilizzare il proiettore mimetico op- punti luminosi mentre pure quando solo il veicolo di testa alla colonna deve ad una distanza di 25 muoversi utilizzando il proiettore mimetico; metri, alla fine, gli Posizione V1: Proiettore mimetico inserito ma con la appaiono tutti e quat- minima emissione luminosa, fanale di posizione poste- tro i punti luminosi riore inserito. Questa modalità viene adottata in caso di del fanale. Ogni auti- notte molto buia ed in presenza del nemico, per esem- sta della colonna può, pio in caso di movimento del veicolo all’interno di zo- quindi, valutare im- ne fortificate, in caso di operazioni di rifornimento in mediatamente la di- zone predisposte per azioni di attacco e dove è possibi- stanza dal veicolo che le l’avvistamento aereo e terrestre oltre i 500 metri. In precede e mantenere caso di notte un poco più chiara, è possibile senza alcun così una distanza otti- rischio portare il comando dell’interruttore a tacche male di 25-35 metri. dalla posizione V1 a quella V2, comunque in nessun Un foro nella piastra caso in immediata vicinanza del nemico. mobile quando è abbassata, permette di vedere una pic- Posizione V2: proiettore mimetico inserito a media e- cola luce gialla in caso di frenata del veicolo che prece- missione luminosa, fanale di posizione posteriore inse- de. rito. Questa modalità viene adottata in prossimità del SEGUE A PAG. 25 fronte o nelle immediate retrovie, in caso di movimento di veicoli verso il fronte con possibile avvistamento aereo e terrestre oltre gli 800 metri. Posizione V3: proiettore mimetico completamente inse- rito, fanale di posizione posteriore inserito. Questa mo- dalità viene adottata in caso di movimento di veicoli in tempo di pace per esercitazioni in strade aperte al traffi- co. Non è possibile l’avvistamento aereo e terrestre ol- tre i 1.500 metri. Nota importante Dato che il proiettore mimetico non permette la valuta- zione della larghezza del veicolo che precede, è indi- spensabile che le luci di posizione laterali dell’impianto di illuminazione base di tale veicolo siano accese. Si deve sempre viaggiare con le luci di posizione accese ma in nessun caso con luci abbaglianti o anabbaglianti. Esiste la possibilità che per l’orientamento degli autisti della colonna sia possibile comandare l’interruttore a tacche sulla posizione di illuminazione normale in quanto singole luci sulla strada non possono essere av- vistate da veicoli. 2) Fanale di posizione posteriore CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
NOTEK INSTALLAZIONE 1) Proiettore mimetico Il proiettore mimetico deve essere po- sizionato sulla parte anteriore sinistra del veicolo, utilizzando un’opportuna base che contiene anche il dispositivo del colle- gamento elettrico e che permette la regola- zione della posizione del proiettore mime- tico. L’altezza da terra del proiettore deve essere compresa tra 0,8 e 1,2 metri. La cappa anteriore del proiettore deve essere sempre perfettamente orizzontale. La re- golazione della posizione del proiettore deve essere effettuata di notte su strada possibilmente piana. La misurazione della luce deve essere effettuata ad una distanza di 10 metri dal proiettore con massima altezza del fascio di luce di 12 centimetri. Durante la marcia diurna del veicolo, il proiettore mime- tico può essere rimosso dalla sua base e custo- dito all’interno del veicolo. Il proiettore è di- sponibile con impianto elettrico alle tensioni di 6—12 e, a richiesta, anche di 24 volt. 2) Fanale di posizione posteriore Questo fanale viene installato al posto del fanale di indicazione della posizione e della frenata fino ad ora usato. Deve essere fissato in posizione perfetta- mente verticale sulla parte posteriore del veicolo. Il fanale è disponibile con la tensione di funziona- mento di 6-12-24 volt. Importante: nell’installazione del fanale bisogna fare in modo che la targa del veicolo sia completa- mente e uniformemente illuminata. Durante la marcia notturna, l’illuminazione della targa può essere eliminata. COLLEGAMENTO L’inserimento dell’apparecchiatura per la marcia notturna nella rete elettrica del veicolo avviene tramite la presa a cinque poli adottata nei veicoli a motore, secondo lo schema allegato. Autocarri e autovetture devono essere allestiti con: - proiettore mimetico - fanale di posizione posteriore - interruttore a tacche - presa multipla a 5 poli. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
3-4 MILITALIA - 42° Fiera del Collezionismo Mi- IN GIRO PER MERCATINI litare NOVEGRO (MI) Parco Esposizioni Orario visitatori 10 - 18 continuato - Tel.02.70200022 SETTEMBRE Email: militalia@parcoesposizioninovegro.it 8-9 Mostra mercato di Militaria - BOLOGNA www.parcoesposizioninovegro.it Museo Memoriale della Libertà - Tel.051.461100 www. museomemoriale.com 24-25 Mostra mercato di Militaria - BOLOGNA Museo Memoriale della Libertà - Tel.051.461100 www. 16 69.a Edizione del "Mercato dell'Antiquariato museomemoriale.com e del Collezionismo" con 700 banchi di esposi- zione che offrono articoli di ogni tipo DICEMBRE CHERASCO - Tel. 0172-427050 - www.cherasco2000. com 2 70.a Edizione del "Mercato dell'Antiquariato e del Collezionismo" con 700 banchi di esposizio- 22-23 "LINEA GOTICA" - Mostra mercato di Milita- ne che offrono articoli di ogni tipo ria CHERASCO - Tel. 0172-427050 - www.cherasco2000. MARINA DI MASSA (MS) - Viale della Repubblica, com 116 Loc. Ronchi - Tel: 0585.252911 - 328.5405547 Orario: sabato dalle 9 alle 19 - domenica dalle 9 alle 17 8-9 PIANA DELLE ORME - Latina- XXI MOSTRA Ingresso 5 Euro MERCATO SCAMBIO COLLEZIONISMO STORICO E MILITARIA - L'ingresso alla mostra mercato è gratuito, 29-30 PIACENZA MILITARIA - Mostra mercato orari: di Militaria in contemporanea con "Auto & Mo- Sabato dalle 10,30 alle 19,00 - Domenica dalle 9,00 alle to" Piacenza - Tel. 0523-602711/333-5856448 19,00 Orari per il pubblico: Sabato dalle 9,00 alle 18,00 - Do- Tel. 338.3891320 - 0773.258702 menica dalle 9,00 alle 17,00 www.piacenza-militaria.com 8-9 "TITANO IN GRIGIOVERDE" OTTOBRE Borsa scambio di Militaria - S. MARINO "Centro Commerciale Azzurro" 6-7 MARCHE MILITARIA - 5° Mercato di Scambio Tel. 339.3351164 - Email: titanoingrigioverde@libero.it MACERATA - Centro Fiere di Macerata - Villa Potenza Orario: sabato 6 dalle 8.30 alle 12 (espositori) e dalle 14 alle www.titanoingrigioverde.cjb.net 19.30 (pubblico) - domenica 7 dalle 8 (espositori) e dalle 9.30 alle 19.30 (pubblico) - Ingresso libero Cell.: 348.0157058 (Dr.Paolo Marzetti) 13-14 MILITARIA EXPO - Mostra mercato di Mi- litaria in concomitanza con "Softair in Fiera " - FERRARA Fiera Tel.: 051.557730 - Fax.: 051.5280939 www.softairinfiera.it 13-14 ALPE-ADRIA MILITARIA - Fiera di Milita- ria CAMPOFORMIDO (Udine ) - Parco del Volo ( ex Aereoporto militare di Campoformido ) Orario: dalle 10 alle 18 continuato Cel.: 348.5604994 - Fax.: 0432.612106 www. militaryhistoricalcenter.org 20-21 MILITARIA E DINTORNI - Rassegna inter- nazionale del collezionismo di oggettistica mili- tare - Orario: sabato - domenica 10,00/19,00 ROMA - Hotel Ergife - Tel. 3387460356 www.milidintornieuropa.com NOVEMBRE CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
EROI SUL FONDO mesi furono affondate 108 navi mercantili, e una pic- cola unità militare ausiliaria, per complessive 593.864 tonnellate di stazza lorda e danneggiate 4 navi mercan- I sommergibili italiani in Atlantico tili, una delle quali in modo irreparabile, per 32.205 (Giugno 1940 - Settembre 1943) tonnellate di stazza lorda. Nel 1942 e 1943 in Atlantico la media degli affondamenti per sommergibile fu la stessa tra mezzi italiani e tedeschi mentre i sommergi- bili tedeschi ebbero maggiori successi nel 1940 e 1941. A sessanta anni da quegli avvenimenti, la battaglia combattuta dai sommergibili italiani in oceano Atlanti- co, contro le più forti Marine del mondo, possiede an- cora una suggestione intrinseca che trova la sua moti- vazione nel lontano teatro d'azione e nell'alone leggen- dario del sacrificio dei molti che adempirono eroica- mente il loro dovere. La battaglia dell'Atlantico fu certamente la più dura e complessa tra tutte le battaglie della seconda guerra mondiale. Dal settembre 1939 al maggio 1945, aerei, navi e sommergibili tedeschi con l'appoggio, dal giu- gno del 1940 al settembre 1943, dei sommergibili ita- liani, cercarono incessantemente di interrompere con la massima efficacia ed energia le rotte di comunicazione avversarie utilizzate per i vitali rifornimenti di arma- menti e materie prime dei fronti europei. Sul fronte atlantico, i sommergibili italiani utilizzarono la base francese di Bordeaux, che fu denominata Betasom, co- me centro operativo e logistico sulla quale s'imperniò tutto lo sforzo bellico. Infatti, i primi sommergibili che operarono in Atlantico erano stati costretti a rientrare, per le necessarie manu- tenzioni, nei porti nazionali ma dal settembre 1940 quando divenne operativa la base francese, i battelli italiani non furono più obbligati ad attraversare lo stretto di Gibilterra, costretti a manovrare con estrema abilità in acque pericolose per la presenza di forti cor- renti sottomarine e per l'intensa vigilanza antisommer- gibile britannica. Dei 32 sommergibili operanti in Atlantico, 4 dei quali provenienti dall'Africa Orientale italiana, 16 andarono perduti, 5 dei quali senza lasciare alcuna traccia di sé. In Mediterraneo, mare ristretto e fortemente sorveglia- to e, per gran parte delle ostilità, scarsamente attraver- sato da traffico mercantile nemico, molta dell'attività fu assorbita da compiti ausiliari con scarsi successi e non certo rispondenti all'entità delle perdite e agli sfor- zi compiuti. Nel vasto oceano Atlantico, l'impegno fu invece interamente rivolto alla ricerca ed all'attacco con risultati che compensarono largamente i sacrifici delle estenuanti missioni e le perdite subite. Durante 24 CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
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2° RADUNO UNUCI VEICOLI MILITARI STORICI Dalle sponde del lago Maggiore alle prealpi bergama- dell’Area Feste. Nel primo pomeriggio i mezzi militari sche. sono stati quindi passati in rassegna dal gen. Pietro So- La seconda edizione del Raduno Unuci dei veicoli sto- laini (vice presidente nazionale Unuci), dal sindaco rici militari (Palazzago Bg, sabato 19 maggio 2007) ha Umberto Bosc e dall’assessore alla cultura Michele confermato l’interesse e il successo riscosso l’anno Jacobelli che si sono intrattenuti e complimentati con scorso tra gli appassionati del settore. Svoltasi a Luino ciascun conducente-proprietario, a cui è stato conse- (Varese) il 27 maggio 2006, la prima edizione del Ra- gnato l’attestato di partecipazione. Tra i vari discorsi, è duno Unuci aveva raccolto la partecipazione di 24 au- emersa la proposta di creare un apposito Registro na- tomezzi e relativi equipaggi, per un totale di 36 perso- zionale Unuci per identificare e salvaguardare il pre- ne, in concomitanza con la 20° edizione della Competi- zioso patrimonio storico e culturale rappresentato dai zione internazionale Unuci per pattuglie militari mezzi militari “in congedo”. “Lombardia”. Il programma della giornata è proseguito con il rag- Sempre in collaborazione con il CVMS (Club veicoli giungimento del poligono di tiro appositamente allesti- militari storici) e in concomitanza con la 21° edizione to da Unuci Lombardia per la gara di pattuglia, dove i della competizione per pattuglie militari partecipanti al raduno hanno potuto valutare la destrez- “Lombardia” (58 pattuglie da quattro persone ciascu- za nel tiro con i fucili d’assalto e le pistole delle pattu- na), il 2° Raduno ha preso il via alle ore 10 di sabato glie militari provenienti da tutta Europa. 19 maggio dal piazzale del posteggio gentilmente mes- Un imprevedibile incidente ha movimentato la fase di so a disposizione dall’Aero Club di Orio al Serio. Forte rientro. Per un improvviso guasto meccanico, una rara di 20 automezzi (36 persone d’equipaggio), la colonna jeep con i colori Us Navy non è riuscita a tenere la è stata preceduta da una staffetta di tre motociclisti strada in una curva stretta a causa di un guasto mecca- condotta dal ten. Paolo Moschini (Unuci Bergamo). nico e si è ribaltata su un fianco, causando per fortuna Nel piazzale della stazione ferroviaria di Bergamo la solo lievi danni al suo conducente (scapola e costole colonna si è riunita con altri automezzi storici militari, incrinate). Il tempestivo soccorso di un’ambulanza tra cui un grande camion GMC a tre assi che trasporta- dell’organizzazione della gara ha limitato ulteriormen- va sul piano di carico i rappresentanti di varie associa- te i danni. Allo sfortunato amico Danilo vanno ancora zioni d’arma con i relativi labari (tra cui quelle tutti i nostri più affettuosi auguri per un pronto ristabi- dell’Aeronautica, del Fante, dei Genieri, limento. La prevista esibizione del carro armato Sher- dell’Aviazione Leggera Esercito) guidati dal gen. Gior- man su un grande prato al centro di Palazzago è stato gio Taviani (presidente Assoarma di Bergamo), oltre al convenientemente sospeso e l’appuntamento con grande tir che trasportava un carro armato Sherman l’insolito spettacolo è stato rinviato al raduno dell’anno con la stella bianca Us Army (seconda guerra mondia- prossimo. le) perfettamente funzionante grazie all’impegno della Continua a pagina 31 famiglia Assolari. Attraversate le Porte della città, il convoglio si è fer- mato davanti al Palazzo del Comune dove, in rappre- sentanza del Sindaco Roberto Bruni, i partecipanti al raduno sono stati accolti, salutati e ringraziati pubbli- camente dall’assessore all’urbanistica Valter Grossi in fascia tricolore. Il caso ha voluto che l’assessore avesse appena finito di celebrare un matrimonio civile. Sposi e testimoni hanno colto al volo l’occasione e, nono- stante l’abbigliamento elegante, hanno voluto visitare i mezzi militari posteggiati nella piazza, con un inevita- bile occhio di riguardo per il carro Sherman, sul quale sono saliti e nel quale a turno si sono voluti calare. Dopo una sosta-esposizione di circa un’ora nella piaz- za del municipio attorniati da una folla di curiosi e en- tusiasti ammiratori, scortato da diversi motociclisti del- la Polizia Locale, il convoglio è ripartito alla volta di Palazzago (distante 22 km), dove è stato consumato il “rancio di coesione” nella tensostruttura comunale CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
2° RADUNO UNUCI VEICOLI MILITARI STORICI In coda alla manifestazione, domenica mattina Campagnola AR 76 (2) l’automezzo Fiat AR 59 del sottoscritto ha ricevuto Camion GMC (2) l’onore di portare la bandiera tricolore e il gonfalone Ford Gpw del Comune di Palazzago, aprendo la sfilata dei parte- Uaz 469 B cipanti e degli organizzatori alla gara in divisa militare Gaz 69 AM per le strade del centro bergamasco, a cui vanno tutti i Willys MB (5) nostri ringraziamenti per l’ospitalità e il senso civico Jeep M38 A1 dimostrato. Un ringraziamento particolare agli amici VW Kübelwagen del CVMS (www.cvms.it) che hanno partecipato nu- . merosi come sempre in queste occasioni. ten. (r) Rodolfo Guarnieri responsabile Gruppo veicoli storici militari Unuci Lombardia www.unucilombardia.org Elenco modelli automezzi partecipanti: Moto Guzzi Super Alce (2) Iveco VM 90 Munga Campagnola AR 59 (2) PORTFOLIO VARESE 2 GIUGNO 2007 CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
CERCO, COMPRO, SCAMBIO CERCO: Cerco antenna radio per apparecchio PRC 25/77 spalleggiabile michele.torriani@bluewin.ch oppure telefonare allo 004191 6471188 Cerco telo nuovo per AR 51—Angelo Bosio, per contatti: a-bosio@libero.it Compro carrello traino militare solo se con documentazione che ne consenta l’utilizzo in strada - Marcello Bersani Cell. 3462444486 : marcello64b@yahoo.it Cerco Jeep Willys dal 43 al 45 da restaurare anche in pessime condizioni. Cell 333 4795991, mail giuliododo@aliceposta.it, gradite foto. Ho appena recuperato un autocarro tedesco della 2^ guerra mondiale che ha ancora i docu- menti tedeschi del '43. Esiste un sito ove possa vederne qualche foto restaurato? Avete appassiona- ti ai quali possa interessare? Luca 328-3048014 . Cerco una Jeep Willys mb (vera occasione), gradirei eventuali foto, mail gigisalomone@alice.it cell.:338-8940152 ore pasti VENDO: Zundap K 800 Fabio Temeroli 3357334419 mail:temerolifabio@omniway.sm; Moto carrelli da montagna Fresia mod. F18, targati, 4 ruote sterzanti , 4 X 4 ( Cesare 031933663); Moto Guzzi 500 NF ex EI (Cesare 031933663); Vendo 4 pneumatici usati, misura 6.00-16 con disegno NATO tedesco (MUNGA), 8 pneumatici nuovi di zecca, misura 6.00-16 con disegno ARTIGLIO PIRELLI. Andrea Uberti Tel. 3382397394 Vendo carburatore AR 59, revisionato con modifica impianto gpl + dinamo anfibia come nuova. Per contatti 3498400083 Pino Beatrice Portataniche USA € 30,00; vetrofanie originali nuove per campagnola AR; Capotte in tela per jeep, copriparab- brezza e ricambi e accessori per jeep MB o FORD, o Dodge; Telefonare a Luca 3406130436 o scrivere e-mail nor- dland@tele2.it Vendo Carrello Militare Federico Ricciardi Tel. 3290727824, barlando@gmail.com Vendo Motore per SPA 38, nuovo, mai montato, per informazioni Alfredo Piacentini Tel. 0373419383. Vendo: M151A2 Mutt, restaurata, iscritta ASI, Diego Molteni 3400630710; Vendo: M43B1 Ambulanza, restaurata e omologata ASI, Diego Molteni 3400630710; Vendo: Parabrezza usato completo di vetri originali Autocarretta SPA CL 37. Giulio Stua 024075605 Vendo Coppia Fanali a petrolio ex Regio Esercito (uno dei fanali è privo di stoppino) per autocarro al prezzo di euro 300,00. Telefonare a Giulio Stua 3493721287 Vendo GMC ribaltabile airborne ( Scomponibile) da restaurare, GMC passo corto e GMC passo lungo ( telaio/ cabina) da restaurare con vari pezzi di ricambio. Paolo Baldissara 3486946603 - drenacom@libero.it Vendo Fiat Campagnola Torpedo del 1980, ex esercito, verde scuro, immatricolata autocarro civile nel 1986. Mo- tore 2000 cc benzina perfetto, revisionata, interni nuovi, panchette posteriori, luci di guerra, km 25000. Carrozzeria buona ma da rivedere. euro 2500,00 trattabili. Per info giacomogarancini@yahoo.it Vendo N°2 mozzi anteriori per Jeep nuovissimi , per info fabioelsa1@libero.it oppure 320 6733614. Vendo Autounion originale , non funzionante (pistoni bucati) 1000 cc, due tempi a miscela, tre cilindri, per pezzi di ricam- bio. Mario Battaglini, ore serali, Tel 0458400041, mariobattaglini@libero.it Vendo Super Miles 1940, restaurato e omologato ASI. Lorenzo Arrigoni : arrigoni.lorenzo@libero.it. Segnalateci i Vostri annunci e noi li pubblicheremo, ma fateci sapere quando cancellare gli annunci, permet- tendoci di aggiornare questa pagina e quella sul sito. Altri annunci alla pagina mercatino su www.cvms.it . NUMERI UTILI: CLUB VEICOLI MILITARI STORICI VIA RONCAIA 4 — 22070 OLTRONA DI SAN MAMETTE (CO) SEDE TEL. 031891687 / 031933663 — FAX 0313530453 Sito www.cvms.it - e-mail: segreteria@cvms.it—presidenza@cvms.it - cvmscomo@virgilio.it Presidente: Cosimo Prototipo: 3355925974 Vice Presidente: Walter Secco: 3355949582; Consiglieri: Cesare Spinardi : 031933663; Diego Molteni: 0362230071; Enrico Paggi : 3471590188 Federico Dell’Orto: 3472338975; Giorgio Fanfani: 3381949005—03626255380 Commissari Club per ASI: Auto: - Andrea Uberti: 3382397394; - Giorgio Cavenaghi (Fiat Campagnola): 029370241 Moto: - Diego Molteni: 3400630710 / 0362230071 Segreteria: Giorgio Fanfani: Tel. 3381949005 Fax 0313530453 Responsabile Svizzera: Michele Torriani: 0041916471188. CLUB VEICOLI MILITARI STORICI M.A.B.
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