Con Le fatiche di Super Woman - Coop - Consumatori
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con consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci NOVA Coop | n°6 luglio-agosto 2020 Le fatiche di Super Woman L'Italia conferma di non essere un paese per donne. Dopo il doppio lavoro durante il lockdown ora rischiano di perdere l'impiego e il reddito, molto più degli uomini NOVA COOP ASTI APPROVATO IL BILANCIO RIAPERTO 2019 IL SUPERMERCATO A PAGINA 4 A PAGINA 6
20 GIGA IN 4G MINUTI ILLIMITATI 1000 SMS Promozione valida dal 9 Luglio 8€ al mese al 9 Settembre 2020 per sempre L’offerta “TOP 20” è valida per chi attiva CoopVoce dal 9 Luglio al 9 Settembre 2020, e prevede ogni mese, in territorio nazionale e in territorio UE, 20 GIGA di traffico internet in 4G, minuti illimitati e 1000 SMS verso numeri fissi e mobili. I minuti sono tariffati sugli effettivi secondi di conversazione, senza scatto alla risposta e le connessioni internet a singolo kbyte. Al superamento dei minuti e SMS compresi nel mese si applicano le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione ha un costo di 8€ al mese e si rinnova automaticamente ogni mese. Se il credito residuo non è sufficiente, l’offerta è sospesa per 30 giorni. Per riattivarla è necessario ricaricare entro 30 giorni, altrimenti verrà disattivata. In caso di sospensione il traffico voce e SMS è tariffato secondo le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione nello stesso periodo è attivabile a 9€ anche dai già clienti, che verranno scalati dal credito residuo della SIM insieme al canone del primo mese. L’Uso del servizio è personale, secondo quanto previsto dall’art.4 delle CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO. Per maggiori dettagli sull’offerta, policy di corretto utilizzo e limitazioni, condizioni generali di contratto, visita il sito www.coopvoce.it.
sommario consumatori 6 | luglio-agosto 2020 Primo piano Consumare Vivere bene Rubriche Nova Coop informati 8 Senza aiuti 28 Mi rado, mi depilo 34 Buoni, saporiti 9 Donne o pellicani 4 Nova Coop, nè sostegno e mi prendo cura e freschi Simona Vinci approvato Silvia Fabbri il bilancio 2019 30 I notebook e lo 38 Vacanze anni '70 17 L'Europa Monica Di Martino 14 100 milioni per smart working per il post-Covid e la biodiversità aiutare il paese Claudio Strano Paola Minoliti Luca Mercalli 5 Online il bilancio Dario Guidi di condivisione 40 Le mostre: 21 Aperitivi 2019 16 Il piano verde Banksy e Newton e "apericene" per l'Europa Michele Sculati 6 Riaperto Claudio Strano 41 I libri del mese il supermercato 31 Mangiare insieme di Asti 22 Pasti e porzioni 43 Intervista Massimo Montanari Monica Di Martino da imparare a Ghemon 32 Coop, il prezzo Pierfrancesco 36 Lavorare da casa 44 ConcertON, e tanta qualità Pacoda tra inciampi e... musica per Chiara Faenza Massimo Cirri CoopAcademy Martina Marangon 33 Il lavoro è cambiato Nova Coop Alessandra Numero verde Farabegoli 800 238 380 16 6 Mensile della Direttore responsabile Progetto grafico Coop Editrice Consumatori Cooperazione Dario Guidi Kitchen di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16 Redazione Impaginazione e grafica Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 Viale Aldo Moro 16, Monica Di Martino, Ilde Ianigro C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna 40127 Bologna Silvia Fabbri, Alice n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative Tel. 051.6316911 Munerato, Andrea Responsabile della pubblicità a mutualità prevalente n. A108296 Fax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it Pertegato, Silvia Pizzorno, Paolo Ortolani Lina Sini, Claudio Strano Consiglio di amministrazione Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Stampa Presidente Andrea Mascherini Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Rotopress International srl Vice Presidente Silvio Ambrogio Copia singola euro 0,34 (Loreto- Bologna) Tiziana Cattani, Alessandro Medici, Marisa Pecere, Abbonamento annuo euro 3,10 Andrea Pertegato, Enrico Quarello Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questo prodotto è stampato su carta certificata Fsc® www.consumatori.e-coop.it
vita di piano primo nova articolo cooperativa coop Approvato il bilancio, utile in crescita — Monica Di Martino Nello scorso esercizio il fatturato consolidato è stato di 1,54 miliardi di euro. Oltre 30 mila soci hanno partecipato al voto enerdì 26 giugno sono stati mercato la nostra distintività, a vantaggio di Soci e V approvati dalla XXXI Assemblea consumatori, che ci hanno premiati ancora una vol- Il risultato è frutto generale di Nova Coop il bilancio ta con il loro gradimento, permettendo alle vendite dell’impostazione consuntivo e il bilancio consolidato complessive delle gestioni commerciali, rete super, 2019. iper e carburanti di superare di oltre 16 milioni di di gestione rigorosa La Cooperativa ha chiuso l’esercizio segnando un euro gli obiettivi fissati a inizio anno, e che hanno e orientata al lungo deciso incremento dell’utile netto, che passa da 9,3 potuto usufruire di vantaggi e sconti loro riservati milioni di euro nel 2018 a 13,7 milioni di euro, e una per più di 100 milioni di euro. La partecipazione di periodo. Il bilancio è conferma di crescita del fatturato, che si attesta a oltre 30mila Soci al dibattito sull’andamento della improntato ad una 1,063 miliardi di euro (+12 milioni sul 2018). In pre- Cooperativa, nonostante le limitazioni, conferma visione di un esercizio 2020 fortemente influenzato inoltre la consapevolezza dell’importanza del loro condotta prudente dall’emergenza covid-19, Nova Coop ha deliberato ruolo, il radicamento e la vitalità di Nova Coop all’in- con l’obiettivo di portare a 45 milioni di euro la dotazione del terno delle comunità locali». fondo rischi aziendale. Nel 2019 le vendite lorde sono state generate per di costruire Il presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive oltre 989 milioni di euro dalla rete di supermercati una Cooperativa commenta come: «L’ottimo risultato conseguito e ipermercati, per circa 81 milioni dalle stazioni a nell’esercizio 2019 sia frutto di un’impostazione ri- marchio Enercoop di Pinerolo, Biella, Cuneo e Ver- solida e capace gorosa e di lungo periodo, improntata ad un’attenta celli e per circa 2 milioni di euro dai canali di vendita di affrontare con gestione commerciale e finanziaria e a una condot- Drive ed e-commerce. Fiorfood, ha chiuso il quarto ta prudente ma sempre orientata allo sviluppo delle anno completo di attività con un fatturato di 5,4 sicurezza anche nostre attività caratteristiche, nell’ottica di costrui- milioni di euro. eventi inattesi, re una Cooperativa solida e capace di affrontare con Il processo di sviluppo e radicamento sul territo- sicurezza anche eventi fortuiti, come l’emergenza rio di Nova Coop è continuato con l’apertura del come l’emergenza sanitaria che sta caratterizzando questo periodo. nuovo superstore a Giaveno (To), l’avvio del sanitaria La costante positività dei risultati economici si deve servizio di consegna della spesa a domicilio sulla anche all’impegno costante di tutti i lavoratori città di Torino e su alcuni comuni limitrofi e manifestatasi nel di Nova Coop che nel 2019, e soprattutto nel corso l’inaugurazione di una seconda stazione di ritiro del corso del 2020 dell’emergenza sanitaria, hanno costituito un servizio Drive. Il bilancio consolidato di gruppo ha elemento di valore aggiunto in termini di capacità chiuso l’esercizio con un fatturato consolidato a di azione, professionalità e coerenza con i valori che 1,54 miliardi di euro e un utile consolidato allineato sono alla base e la ragione dell’agire della Coope- a quello della società capogruppo. Nel documento rativa. Abbiamo costruito questo bilancio mante- sono inclusi i risultati della società controllata Nova nendo politiche commerciali in grado di marcare sul Aeg spa che ha concluso l’esercizio in utile. 4 Consumatori luglio-agosto 2020
È ONLINE IL SITO PER CONSULTARLO Nuovo bilancio di condivisione, ovvero la sostenibilità di Nova Coop na rendicontazione da navigare tramite l’associazione Jeupo. Sono emersi tre U come un sito: per consultare il nuovo argomenti principali che stanno loro a cuore: bilancio di condivisione di Nova Coop sconfiggere la povertà, consumo e produzio- basta andare su www.novacoop. ne responsabile, città e comunità sostenibili. info. A spiegare di cosa si tratta è il Proprio su questi ci siamo concentrati maggior- direttore Politiche Sociali, Silvio Ambrogio. mente, analizzando l’impegno di Nova Coop a livello di impegno verso gli individui più fragili e Cos’è il bilancio di condivisione? sostenibilità. I ragazzi per noi non sono solo po- È il nostro bilancio di sostenibilità che viene tenziali clienti ma soprattutto persone in grado Silvio Ambrogio, direttore Politiche redatto per l’undicesimo anno. Un modo diverso di influenzare il nostro pensiero e le proposte di Sociali Nova Coop di raccontare i numeri del bilancio di esercizio e le impresa. attività della cooperativa, leggendole in un’otti- ca di valore condiviso con i portatori d’interesse, Come si compila un bilancio di sostenibi- i cosiddetti stakeholder: soci, dipendenti, clienti, lità? fornitori, istituzioni, tutti i nostri interlocutori. Pur non essendo un obbligo per la nostra orga- nizzazione, abbiamo scelto di conformarci agli Quali le novità di quest’anno? indici del Global Reporting Initiative - Gri. I dati Il bilancio di condivisione 2019 è solo online. raccolti sono pertanto confrontabili sulla base Anziché un lungo testo, abbiamo creato un sito di criteri riconosciuti a livello mondiale, un atto dedicato, con una struttura snella e un linguag- di trasparenza e serietà nei confronti dei nostri gio semplice, per offrire a chi legge informazioni portatori d’interesse. È stata la direzione Politi- di facile consultazione e collegamenti a conte- che Sociali a raccogliere ed elaborare i dati ma nuti sempre aggiornati. Si riduce anche l’impatto il documento è frutto di un lavoro corale che ha ambientale, perché non è necessaria la stampa. coinvolto tutti i dipendenti. Inoltre, un grande contributo all’analisi è venuto dalle nuove generazioni. L’iniziativa termina con la pubblicazione del sito? In che modo hanno partecipato i più gio- No, perché il bilancio di condivisione è lo stru- vani? mento più adatto per condividere con i soci e gli Abbiamo intervistato sugli Obiettivi per lo Svi- altri stakeholder i progetti di Nova Coop in ottica luppo Sostenibile dell’Agenda 2030 un gruppo di di sostenibilità. A settembre prenderà il via una studenti dell’Università del Piemonte Orientale, serie di incontri per farlo conoscere. Per conoscere il bilancio di condivisione 2019 di Nova Coop inquadra il Qr Code con il cellulare o il tablet Consumatori luglio-agosto 2020 5
vita di piano primo nova articolo cooperativa coop Funzionale e moderno riapre il super di Asti — Monica Di Martino a giovedì 2 luglio il punto vendita di offrire al cliente la qualità distintiva dei nostri D Nova Coop di Asti, situato in via prodotti a marchio, un assortimento composto Monti 2, finalmente può accogliere i da oltre 17mila referenze e una nuova filosofia di 3400 Soci e tutti i clienti che spesa “presto e bene” che è coerente anche con continueranno a scegliere la le esigenze di sicurezza e precauzione imposte qualità, la convenienza e la sicurezza di Coop. dall’attuale emergenza sanitaria. Nova Coop, «La Coop di Asti riparte dal luogo dov’è nata sempre attenta alla difesa dell’occupazione, -dichiara il vicepresidente di Nova Coop Giusep- ha raddoppiato il numero dei lavoratori in forza al pe Nicolo - ma con un progetto che presenta punto vendita ristrutturato, portandoli a 48 uni- una forte discontinuità rispetto alla situazione tà. Lavoratori che, compresi gli interinali, anche precedente perché abbiamo voluto caratterizzare durante il complesso periodo del covid-19, hanno la nostra “fase due” affrontando un percorso di ri- avuto l’opportunità di implementare le proprie qualificazione totale di un punto vendita non più competenze sia in attività di affiancamento in al- adeguato agli standard della rete per trasformar- tri negozi che in percorsi di formazione specifica lo in un negozio moderno, sostenibile e digitale in funzione anche dei nuovi servizi offerti ». con un forte impegno economico affrontato dalla Il supermercato Coop mantiene la sua intera Cooperativa per recuperare quest’area e offrirle superficie commerciale ma una grande e lumi- una nuova prospettiva, nell’interesse della città. nosa vetrata sostituisce il muro preesistente sul Il nuovo supermercato Coop è un luogo in grado lato del parcheggio ed ospita il nuovo ingresso 6 Consumatori luglio-agosto 2020
primo piano società LA FATICA DELLE DONNE DURANTE E DOPO IL CONTAGIO Senza aiuti, né sostegno — Silvia Fabbri Hanno cucinato, pulito e fatto i compiti con i figli. Ma il 74% non ha avuto alcun aiuto dal partner. E ora rischiano di perdere lavoro e reddito, molto più degli uomini. Ecco perché il nostro Paese non può permettersi il lusso di lasciare indietro la parte femminile della società Italia non è un paese per donne. L’emergenza Covid-19 lo ha sottolineato come un evidenziatore, facendo emergere L' elementi di difficoltà e di diseguaglianza già presenti nella società, ma ora tanto più esasperati. L’isolamento sociale ha chiuso le donne in casa, costringendole a barcamenarsi tra smart working, istruzione dei figli, cura della famiglia e lavori domestici: il 60% delle donne italiane – dice un’indagine Ipsos commissionata da WeWor- ld – ha fatto tutto da sola, senza aiuti. Una percentuale che si impenna fino al 93% al sud e nelle isole. E poi c’erano quelle – tante, più degli uomini – che hanno continuato a lavorare offline, in prima linea, nei settori essenziali tutti a prevalenza femminile come sanità e servizi sociali, ma anche commesse di supermercati e attività di pulizia (donne che poi una volta a casa, ovviamente, non erano esentate dal curarsi del mènage domestico). Così è successo che nella fascia d’età 20-50 le diagnosi di Covid tra le donne sono state di 10 punti superiori rispetto agli uomini, perché proprio in questa fascia d’età le donne sono state più esposte al rischio. Ma d’altro canto le donne sono anche le più presenti nei settori cosiddetti non essenziali che durante il coronavirus hanno subito la chiusura totale: ovvero turismo e ristorazione dove è femminile l’84% della forza lavoro. Ciò significa – e significherà - posto di lavoro a rischio, diminuzione drastica del reddito personale e per molte perdita dell’indipendenza economica. Una catastrofe non solo individuale ma anche dell’intera società perché l’indi- pendenza economica delle donne è la più importante garanzia di libertà e di 8 Consumatori luglio-agosto 2020
sviluppo sociale. E pensare che il 60% dei laureati peso della casa e della famiglia sulle donne ma nel nostro paese sono donne. Un patrimonio può essere anche un’opportunità per modificare In Italia umano che il nostro paese disperde di generazio- gli equilibri dominanti». ne in generazione. Ma ci vorrebbero misure rivoluzionarie, la cui La situazione pre-Covid del mercato del lavoro necessità è sempre più improrogabile, per far sì 74% femminile è già drammatica: in Italia lavora che questa sia più di una speranza. Scrivono le meno di una donna su due (49%). Peggio di due curatrici: «Ripensiamo orari e modelli domi- noi, in Europa, solo Montenegro, Turchia, Mace- nanti nel mondo del lavoro. Approfittiamo della donia e Grecia. Poi è arrivato l’effetto lockdown necessità di rivedere la vecchia organizzazione e con tantissimi posti di lavoro persi. In Italia ci mettiamone in campo una nuova più funzionale sono 484 mila persone in meno che cercano non solo alla produttività delle imprese ma anche lavoro (-23,9%) rispetto a marzo. E la maggio- alle famiglie. Rivediamo politiche pubbliche e Donne che non ranza di queste persone sfiduciate e convin- sociali offrendo servizi necessari in una economia riescono a condividere te di non poterla più trovare, un’occupazio- avanzata che attiva le donne e non scaricando su con il partner nessun ne, ovviamente è femminile: -30,6%, di queste tutto il peso della gestione familiare. lavoro domestico pari a -305 mila unità rispetto agli Servono più asili nido a prezzo sostenibile, più uomini (-17,4%, pari a -179 mila). Se e servizi per l’infanzia, congedi obbligatori e quando lavorano, comunque, le don- prolungati per i padri che contribuiscano a redi- ne, lavorano nei settori meno remu- stribuire gli oneri e a riequilibrare i costi del lavoro 11% nerati: tipo turismo, comunicazione, tra i generi». commercio, lavoro di cura sanitario. Il Family Act di recente varato dal governo La carenza di donne nei settori scien- parrebbe andare in questa direzione: tra le misure tifici e tecnologici, tra i più richiesti del principali a sostegno della famiglia, istituisce futuro e tra i meglio pagati è una vera l'assegno universale per figli. Tra gli altri punti emergenza, vista l’importanza dell’economia di- fondamentali il contributo per le rette di nidi e Madri che dichiarano gitale nel futuro. E i posti da dirigente? Le donne materne anche al 100%, il congedo per i neo papà di non aver mai ai livelli più alti della carriera sono pochissime, che sale a dieci giorni, congedi usati anche per lavorato per dedicarsi il 30%. Quindi bassi livelli dirigenziali, bassi andare a parlare con i professori, e un'indennità alla cura dei figli livelli di stipendio. integrativa per le mamme in rientro da congedo. contro il 3,7% In uno studio condotto da Tiziana Ferrario e Ma oltre al cambio delle leggi, occorre un cam- delle donne europee Paola Profeta per l’Istituto Toniolo (vedi anche bio di mentalità. Sempre secondo l’indagine Ipsos l’intervista in queste pagine) dal titolo: “Covid: commissionata da WeWorld a fronte di un 71% di un paese in bilico tra rischi e opportunità”, viene donne occupate che ha dichiarato di essersi sob- sottolineato che nelle famiglie italiane «le donne barcata tutto da sola (dalla cura di casa ai compiti + 10% si fanno carico della maggior parte del lavoro dei figli, dall’assistenza agli anziani al gioco domestico e di cura, visto che per il 74% di loro dei più piccoli), corrisponde un 47% di uomini non c’è nessuna condivisione con il partner. che ha dichiarato di essersi preso cura dei figli Il lockdown per il Covid rischia di aggravare il tanto quanto le compagne mentre, rispondendo continua a pagina 11 Coop prima per la tutela dei diritti delle donne Le diagnosi di Covid rispetto ai maschi Coop è prima, tra le aziende della nile. «Dei nostri 58mila dipendenti, controllo della sicurezza, dell'am- grande distribuzione organizzata, oltre il 69% sono donne delle biente e dell'eticità del lavoro. Ora per quanto riguarda la tutela dei quali il 32% occupa ruoli direttivi. vigileremo anche sui dati della diritti delle donne. Lo rileva il re- Combattiamo il gap di genere con disparità di genere e sulla valo- port pubblicato qualche mese fa da Oxfam "Diritti a scaffali". Ma anche nel World Cooperative Monitor del ogni strumento a disposizione e nell'ultimo anno abbiamo deciso di adottare i principi dell'Onu per rizzazione delle filiere femminili. L'emergenza sanitaria ha portato la grande distribuzione a mettere 49,5% 2019 Coop è prima tra le coopera- l'Empowermet femminile promuo- in campo, insieme alle azioni con- tive italiane nell'ambito dei diritti vendone l'adozione e anche da crete, anche un segno di empatia e in particolare quelli delle donne. parte dei nostri fornitori. Noi da sociale. Le filiere femminili possono Tasso Del resto l'arrivo della nuova ad decenni crediamo nel valore delle diventare volani per rilanciare il di occupazione Maura Latini ha acceso una luce in filiere come modello di produzione, dibattito più ampio sul ruolo delle femminile più su welfare e questione femmi- vigiliamo insieme ai partner per il donne». Consumatori luglio-agosto 2020 9
primo piano società L'INTERVISTA «Smart working sì, ma bilanciato» rofessoressa, la condizione presto, fare chilometri… è un vantaggio, e senza P femminile nel mercato del lo svantaggio di rimanere isolato, intrappolato lavoro e nella società era nelle faccende domestiche. Insomma, ci vuole una drammatica e lo è diventata situazione bilanciata perché il rischio di isolamen- ancora di più in questa fase. to è alto. Quali misure di welfare dovrebbe attuare lo Stato per limitare la disparità tra uomini Sulle misure adottate durante l’emergen- e donne? E come giudica il recente disegno za Covid – molto sfavorevoli alle donne – è di legge del governo per il sostegno e la forse pesato il fatto che i decisori sono PAOLA PROFETA valorizzazione della famiglia? quasi unicamente uomini? Giudico positivamente il Family Act, soprat- Difficile provare un rapporto diretto di causa DOCENTE DI SCIENZE tutto per la proposta di allungare il congedo di effetto. Ma certamente una leadership bilanciata DELLE FINANZE paternità, che va nella direzione di bilanciare il porta ad una visione più articolata che tiene con- ALL'UNIVERSITÀ BOCCONI carico di cura tra padre e madre e quindi promuo- to anche del punto di vista delle donne e anche vere il lavoro femminile. Si supera la logica della di alcuni temi che non vengono affrontati se ci conciliazione e delle misure per aiutare le madri sono solo gli uomini a decidere. Nel caso specifico a lavorare, parlando di genitorialità e quindi non avere donne in queste posizioni ha portato della cura dei figli come responsabilità uguale di a sottovalutare alcuni aspetti. È anche vero che entrambi i genitori. Giudico positivamente il su- con le scuole chiuse, molti luoghi di lavoro chiusi, peramento delle misure attuali, frammentate e e tutto quello che abbiamo vissuto, non era così poco efficaci, a sostegno dei figli, a favore dell'as- scontato che dovessero essere le donne a farsi ca- segno unico. Deve restare elevata l'attenzione rico di tutto, perché anche gli uomini erano a casa sullo smart working che va incentivato come e avrebbero potuto collaborare. Ma la mentalità strumento di flessibilizzazione del lavoro per del nostro paese ha fatto sì che questa situazione uomini e donne, e non come politica di genere. Il abbia gravato più sulle donne che sugli uomini, c’è 74% delle donne - è un dato che riportiamo nella poco altro da dire. E questo a causa della menta- nostra ricerca - dichiara di non aver nessuna for- lità comune, e non tanto e non solo dei decisori. ma di condivisione del lavoro domestico. È quindi Siamo tutti intrappolati in questi pregiudizi, in giusto porre il tema della condivisione attraverso questi stereotipi. congedi di paternità: anche i padri devono avere la possobilità di stare a casa e di occuparsi dei fi- Una delle cose più avvilenti è stato anche gli fino da quando sono piccoli, per rimuovere gli apprendere – da un’indagine Ipsos – che il stereotipi derivanti da una cultura arretrata, per 64% delle donne sa che le cose non miglio- cui è la donna che deve occuparsi della famiglia reranno affatto, finito il periodo Covid. e dei figli. In questa direzione vanno le forme di Cosa potremmo dire a queste donne stan- flessibilità del lavoro come quelle che stiamo spe- che e sfiduciate? rimentando, però in maniera mista, con giorni a In questi momenti di crisi, di cambiamenti epocali, distanza e giorni in presenza sia per uomini che ci sono da una parte molti rischi e dall’altra molte per donne, ovviamente. opportunità. Potrebbe essere questo il momento per prendere una strada migliore. Certo, le donne Nella ricerca da lei condotta, lo smart rispondono così perché si sentono abbandonate, working viene definito appunto come una non hanno visto nessuna collaborazione in forma di organizzazione del lavoro che famiglia, non hanno visto interventi da parte può migliorare il divario di genere. … delle politiche pubbliche. Ecco, dobbiamo cambia- Lo smart working nel vero senso del termine è re: il tema della disparità di genere deve diventare fatto in alternanza, ovvero lavoro a distanza solo importante, prioritario, solo così le donne potran- per un giorno alla settimana: in questo senso può no acquisire fiducia. Per il momento però hanno offrire flessibilità, l’opportunità di organizzare visto che i loro problemi si sono aggravati. E che meglio il proprio tempo, perché con un giorno non sono mai in cima alle preoccupazioni del a settimana in cui non bisogna uscire di casa paese. 10 Consumatori luglio-agosto 2020
"Un lavoro è continua da pagina 9 importante ma alla stessa domanda, solo il 22% delle donne ha retribuzioni si attesta al 16%, in molti contesti quello che le donne vogliono veramente percepito di aver avuto collaborazione da parte arriva al 35% e oltre. è una casa e dei figli" del partner. Sia la precarietà, che il divario salariale, che Anche la Società degli economisti ha lanciato il basso tasso di occupazione sono il risultato di un grido d’allarme. In una lettera spedita alla mi- quella che viene chiamata – nello studio di Ferra- In accordo con nistra Paola Pisano, il presidente Alberto Zazzaro rio e Soprano - la discriminazione statistica. l'affermazione ricorda che i ruoli diseguali nella distribuzione del Ovvero: proprio a causa dello sbilanciamento del (fonte Ipsos) lavoro di cura e domestico (i dati Ocse mostrano lavoro di cura, le imprese preferiscono l’assunzio- che le donne italiane lavorano 1 ora e mezzo al ne e la promozione degli uomini. Chi affiderebbe giorno in più degli uomini se si somma lavoro un ruolo importante, in azienda, a una donna che pagato e lavoro non pagato): «Ma è molto proba- si deve assentare per problemi in famiglia, che bile che le misure di contenimento del Covid 19 arriva al lavoro stanca, che scappa senza aspet- 71% 63% comportino un ulteriore aggravio del carico di tare che finisca la riunione perché c’è da prendere lavoro delle donne con potenziali conseguen- il bambino a scuola? Non è un caso che in Italia il ze negative di lungo periodo sull’occupazione gap tra uomini e donne in possesso di un conto femminile e sui divari salariali di genere». In altre corrente sia del 4,5% a favore degli uomini. In parole, gli effetti della crisi rischiano di provo- quasi tutti i paesi europei il gap è pressoché inesi- care un arretramento dell’indipendenza stente o addirittura a favore delle donne. Sottoli- economica delle italiane e un’accentuazione del nea lo studio che l’intera popolazione italiana ha divario domestico: del resto, se mancano i servizi, scarse conoscenze finanziarie; ma anche qui il di- se manca la scuola, se manca il welfare, chi starà vario di genere è molto significativo. Il 53,9% degli a casa a curarsi della prole o dei genitori anziani uomini contro il 63,4% delle donne non partecipa se è la donna quella con uno stipendio più basso mai a una discussione economica. o con un posto di lavoro precario? L’Onu del resto Ma a chi giova questa drammatica disparità di ha da poco pubblicato un report intitolato “L’im- genere? Agli uomini, verrebbe da rispondere, che patto del Covid 19 sulle donne”, dal quale emerge si trovano la cameriera in casa (gratis) e nessuna ITALIA che in tutto il mondo le donne hanno forme con- o scarsa competizione con le donne nella corsa ai trattuali più precarie. E dunque saranno le prime posti migliori e più retribuiti del mercato del lavo- a essere spazzate via dalla recessione. Secondo ro. Eppure non è così: senza le donne ci perde una ricerca McKinsey sarebbe a rischio, nella fase l’intera società. Anzi: per risollevare il Paese e post-Covid, il 26% dei dipendenti. A uscire peggio riprendere un percorso di crescita le donne sono da questo periodo nero saranno le persone senza laurea, dipendenti e professionisti con contratti una risorsa chiave su cui contare. «Secondo le sti- me del fondo monetario internazionale – si legge 11% 12% precari, meno tutele e bassi guadagni. E a livello nello studio – l’aumento dell’occupazione femmi- DANIMARCA globale, in effetti, il divario di genere nelle nile fino a raggiungere quella maschile comporte- continua a pagina 13 Violenza di genere: in aumento durante il lockdown È il capitolo più nero del vissuto femminile omicidi femminili da parte del partner. Chiamate al numero durante il lockdown, ovvero la violenza di Le chiamate motivate da una richiesta di aiu- genere e l’impossibilità di evitarla a causa del to per violenza subita ammontano a 1.543, ma di emergenza (rispetto allo stesso periodo del 2019) confinamento in casa, senza poter uscire né si chiama anche per avere informazioni sul chiedere aiuto. Sono state 5.031 le telefo- servizio 1522 (28,3%), o per manifestare altre nate valide al 1522, il numero di emergenza situazioni di disagio diverse dalla violenza +73% +59% per sostenere le vittime, il 73% in più sullo (17,1%). stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno Nel 60,6% dei casi le chiamate arrivano tra le chiesto aiuto sono 2.013 (+59%). 9 e le 17; quelle durante la notte e la mattina Ma a queste richieste di aiuto non hanno cor- presto, solitamente in numero minore, hanno risposto le denunce, che sono diminuite quasi raggiunto il 17,5% durante il lockdown. della metà rispetto allo stesso periodo dello Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria Telefonate Vittime scorso anno. Le denunce per maltrattamenti incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia di violenza in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% risultano in calo dell’83,3% le denunce per si riportano anche casi di violenza ai minori. Consumatori luglio-agosto 2020 11
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primo piano società Le parole per dirlo continua da pagina 11 photo Angelo Palombini rebbe per l’Italia un aumento del Pil dell’11%. Simona Vinci Infatti, il lavoro delle donne è motore di crescita eco- scrittrice nomica: le donne sono competenti, istruite, e hanno talenti pari a quelli degli uomini. Non solo: il lavoro delle donne potrebbe innescare un circolo virtuoso di crescita: aumenterebbe la domanda di servizi, au- Donne o pellicani menterebbe i consumi, già largamenti guidati dalle donne. Insomma – si conclude – investire sul lavoro femminile conviene all’economia soprattutto per un paese come il nostro che cresce poco». I Anche una Ong come Save the Children accende i riflettori su una situazione che rischia di diventare n questi ultimi tre mesi ho cucinato due pasti al giorno - tralasciando l’organizza- difficile per le donne e anche per i loro figli. «Con zione di una colazione e due merende, più svariati spuntini. Fate voi i conti, anzi no, l'avvio della fase 3, le più penalizzate rischiano di es- vi aiuto: togliendo quell’unica pizza d’asporto e quelle due volte che il compagno sere le madri lavoratrici, circa il 6% della popolazio- ha collaborato alla cena - già impostata, beninteso - buttando la pasta nell’acqua già ne italiana - dice Antonella Inverno, responsabile bollente e salata, ho preparato 180 pasti. 180 pasti fanno anche 180 servizi di appa- politiche per l'infanzia -. Con la mancata riapertura recchiatura, sparecchiatura e lavaggio piatti. Il punto non è soltanto l’esecuzione dei servizi per la primissima infanzia molte don- materiale, ma anche le energie mentali dedicate a scegliere. Non si possono mangiare ne, soprattutto quelle con retribuzioni più basse e scatolette di tonno e pasta al pesto per tre mesi come penserebbe il maschio medio e impiegate in settori dove è necessaria la presenza la cucina, pure la più spartana, richiede comunque un minimo di organizzazione. fisica, rischiano di dover decidere di non rientrare Mi viene in mente la lista degli indispensabili che Marguerite Duras teneva al lavoro, aggravando la già difficile situazione dei sempre nella sua casa e la sua descrizione del rapporto della donna con la casa e la livelli occupazionali femminili italiani. Per quelle dispensa. C’è un aspetto atavico in questa questione della cura attraverso il cibo che che invece potranno lavorare in smart working è comunque a un certo punto della vita si attiva in quasi tutte le donne. E se anche non forte il rischio di un carico eccessivo di lavoro e di si attiva, quando hai una famiglia e dei bambini a cui riempire la pancia sei costretta cura». Non è solo la chiusura dei servizi per la prima ad attivarla. Sono arrivata a pensare: che liberazione essere un pellicano, acchiap- infanzia a preoccupare le madri, ma anche la gestio- pare un pesce a filo d’acqua e buttarlo in bocca ai piccoli, nudo e crudo. Perché vi ne della didattica a distanza che, soprattutto per racconto questo? Perché questi mesi hanno segnato per tantissime donne un accu- le primarie, necessita di un continuo supporto da mulo di lavoro domestico e di accudimento che non ha precedenti e che ha generato parte di un adulto da casa e soprattuto la gestione molte riflessioni e molte paure per il futuro prossimo, come se potesse trattarsi di un del carico emotivo dei figli, ancora oggi dimenticati preludio spiacevole a un ritorno delle donne alla prigione domestica, con in più il dalla politica. «È dunque necessario - prosegue Save carico del lavoro esterno, ma fatto da casa. the Children - adottare un piano straordinario per Lo smart working – o anche il Lavoro Obbligato da Casa, come l’ha definito qual- l'infanzia e l'adolescenza che metta al centro dei cuno – è subdolo. E ben lo sa chi, come me, lo faceva già da prima. Se sei a casa vuol diritti i minorenni, perchè le famiglie non devono dire che sei disponibile 24 h su 24 anche se in teoria staresti lavorando, e dunque il essere lasciate sole ad affrontare le sfide educative e tuo lavoro si spalma sulla giornata mescolandosi alle esigenze quotidiane di tutta la sociali la crisi sanitaria ha imposto». famiglia. Non puoi far finta di non vedere la pila di panni sporchi che cresce o il bagno Che tutto ciò di cui abbiamo parlato sin qui sia sporco. Sei lì, ti tocca. Ha fatto discutere l’immagine scelta per la App Immuni dove, decisivo per il nostro Paese è chiaro anche alla task affacciati a due finestre della medesima casa, un uomo e una donna, durante il lock- force per l’emergenza guidata da Vittorio Colao. In down, sono ciascuno intento ad attendere i suoi obblighi: la donna culla un neonato, cima al testo delle “Iniziative per il rilancio – Italia l’uomo è davanti a un tablet e presumibilmente sta lavorando. 2020-2022" sono indicate la riduzione del divario Un’immagine anacronistica che a tanti non è piaciuta visto che in gran parte delle di genere e l’inclusione delle competenze femminili famiglie giovani i ruoli non sono più quelli di cinquant’anni fa, ma sono abbastanza come obiettivi trasversali. Il piano Colao sugge- fluidi. Vero è però, che molti studi sociologici hanno riscontrato come le ricadute del risce dunque di adottare sempre la valutazione lockdown siano state, e saranno, più pesanti per le donne (vedi gli articoli in queste d’impatto di genere, prima dell’approvazione di pagine). Sono aumentate le denunce ai centri antiviolenza. Perdita del lavoro. E gli ef- qualsiasi misura. fetti della pandemia potrebbero farsi sentire anche sulle loro carriere, visto che a pa- Nel piano, che contiene molte delle misure rità di mansioni le donne generalmente guadagnano meno e comunque, come segnala proproste dal ddl del Governo, si prospetta anche un l’Associazione delle donne giuriste in Italia “il 68% dei ruoli dirigenziali è occupato da contributo di libertà per le donne vittime di violen- uomini e solo il 32% da donne (dati Istat)”. Se per settembre non si riuscisse a trovare za, un reddito simile a quello di emergenza che la quadra per far tornare i bambini a scuola, il problema – che non è un problema solo «garantisca loro un supporto iniziale, da destinare a femminile - diventerà ancora più pesante. Purtroppo, per raggiungere dignità nel spese di sussistenza, alloggio, mobilio, salute, lavoro e pari opportunità e diritti ci sono voluti decenni, non può e non deve bastare educazione e socializzazione dei figli, corsi profes- qualche mese di emergenza per far passare l’idea che le femmine, in quanto magari sionali, vita autonoma». madri, possano essere di fatto sacrificabili nel Nome della Famiglia. Un libro dei sogni? Speriamo di no. Consumatori luglio-agosto 2020 13
primo piano uscire dall’emergenza SICUREZZA, SOLIDARIETÀ E INIZIATIVE PER LA CONVENIENZA Coop, 100 milioni Maura Latini, amministatore per aiutare il paese a ripartire delegato di Coop Italia — Dario Guidi Durante il lockdown Dopo le tante cose fatte nella prima fase, da inizio giugno Meno clienti è operativo un nuovo pacchetto di provvedimenti ma spesa più alta irca 100 milioni di euro. A tanto Tra marzo e maggio C ammonta l’investimento che Coop l’andamento delle vendite ha messo in campo da quando è Coop ha registrato un esplosa l’emergenza legata al andamento positivo (tra coronavirus. Dentro a questi 100 il 4 e il 5% in più), anche milioni ci sono tutte le misure di sicurezza se con situazioni contra- della prima fase (dispositivi di protezione e stanti. Infatti le vendite distanziamento, riorganizzazione dei negozi), sono cresciuta in maniera azioni di solidarietà (come le più di 100 mila fot0 Melissa Iannace consistente (+16%) nei ne- spese consegnate a casa attraverso Protezione gozi di medie dimensioni o civile e Comuni o i 4,4 milioni di mascherine più piccoli (supermercati, donate sempre alla Protezione Civile), ma negozi di vicinato), mentre soprattutto le misure di blocco dei prezzi e le c’è stato un calo di circa promozioni che dureranno sino a fine settem- il 10% negli ipermercati bre, per accompagnare famiglie e consumatori in l’economia del paese. C’è un ruolo che devono e nei grandi superstore. una nuova fase economica che si preannuncia svolgere anche le imprese più importanti, che Specie in marzo e aprile piena di pesanti incognite, col rischio della hanno una grande responsabilità nel difendere il numero di ingressi nei perdita di posti di lavoro e di una ulteriore le famiglie e le tante piccole e medie imprese a punti vendita ha subito un crescita delle diseguaglianze. loro collegate. Anche per questo Coop ha scelto di calo drastico (-40%) ma è «Le misure varate sin qui del governo e le non utilizzare uno strumento finanziato pub- aumentato notevolmente ingenti risorse che potranno venire dall’Unione blicamente come la cassa integrazione e di non il valore dello scontrino Europea sono importanti - spiega il presidente chiedere alcun contributo allo Stato, così come medio (passato da 26 a 46 di Coop Italia, Marco Pedroni – Noi auspichia- avrebbe potuto fare per la vendita delle masche- euro). A crescere in manie- mo che non ci siano interventi a pioggia, ma si rine acquistate prima che scattasse il prezzo ra molto marcata è stato individuino priorità e linee strategiche a partire imposto dal governo». soprattutto l’acquisto di dal sostegno alle fasce più deboli, con misure «Coop, proprio partendo da queste convinzioni prodotti a marchio Coop fiscali a favore dei consumi e della sostenibilità e per i valori che incarna – aggiunge Maura La- (+21%) proprio per la com- ambientale. Insomma investimenti mirati a ren- tini, amministratore delegato di Coop Italia – ha binazione di convenienza e dere migliore il Paese nel lungo periodo. D’altro deciso di assumersi un rischio e di non aspettare. qualità che rappresentano. canto non spetta solo al governo sostenere Anzi ha scelto di fare subito un passo avanti, va- 14 Consumatori luglio-agosto 2020
Sino al 30 settembre Blocco dei prezzi sconti sui freschissimi e 10 prodotti a 10 euro Le azioni promozionali Coop che dureranno sino al 30 settembre si concentrano su tre livelli. Da un lato con- tinuerà il blocco dei prezzi su 2.000 prodotti industriali confezionati a marchio Coop. Poi ci sarà “Convenienza forza 10”, cioè un pacchetto di 10 prodotti a marchio Coop (pasta, olio, biscotti, latte, birra, pomodori, carta igienica; si tratta di prodotti in gran parte della linea Origine Coop) al prezzo d’insieme di 10 euro. Si tratta di un’offerta mirata su prodotti basici e di uso quotidiano. La terza iniziativa Coop è quella denominata “Conve- nienza tripla”, con pacchetti settimanali di 5 prodotti freschissimi a marchio Coop proposti con uno sconto del 20%. Le offerte comprenderanno 2 prodotti di carne, 1 di pesce e 2 di ortofrutta, tutti provenienti da produttori italiani. rando un pacchetto di iniziative promozionali che nello slogan che Coop ha scelto per le sue ultime Sardegna, 35 negozi vale decine di milioni di euro. Vogliamo man- campagne di comunicazione: “Una buona spesa dare un messaggio alle famiglie e ai produt- può cambiare il mondo”. a insegna tori, dimostrare che agiamo sia a monte (verso In questa impostazione l’attenzione verso le i fornitori), che a valle (verso i consumatori) per famiglie viaggia sempre insieme alla collabo- Coop garantire la stabilità dei prezzi e delle remunera- razione con i produttori e ai protagonisti della zioni dei diversi attori della filiera». filiera agroalimentare. La traduzione di queste indicazioni (vedi il box «Per noi è fondamentale – conclude Latini – che in questa pagina) significa il blocco dei prezzi su alle persone arrivi la coerenza di chi le cose le Coop amplia la propria 2000 prodotti industriali e confezionati a mar- fa e la differenza con chi invece non le fa. In questi presenza in Sardegna chio Coop, un pacchetto di 10 prodotti a marchio anni stiamo lavorando molto per portare avanti grazie all’accordo di master Coop offerti al costo di 10 euro, pacchetti setti- scelte innovative assieme ai produttori e ai nostri franchising sottoscritto tra manali con sconti del 20% su 5 prodotti freschis- fornitori che sono per il 90% italiani. Penso a quel Coop Consorzio Nord Ovest simi (quelli più soggetti a variazioni e fenomeni che abbiamo fatto per ridurre o eliminare l’uso (che aggrega le cooperative speculativi). Un’offensiva, quella di Coop, che dei pesticidi e degli antibiotici negli allevamenti. di consumatori del Nord mira a tenere sempre insieme la convenienza Abbiamo cambiato i contratti col mondo dell’agri- Italia) e il gruppo Sardegna e la qualità: un connubio che ha nel prodotto a coltura con l’obiettivo di contrastare le logiche Più (che opera dal 2014 marchio l’espressione più compiuta. più speculative e di breve periodo. Per fare un sull’isola con una rete di «Se certo l’attenzione ai prezzi è oggi la priorità esempio concreto noi non facciamo le aste al dop- 140 punti vendita). – spiega Maura Latini – nelle nostre rilevazioni ciò pio ribasso che rischiano di strozzare i produttori. Già dal 12 giugno in 18 punti si accompagna, da parte dei consumatori, a una Siamo convinti che dalle difficoltà che ci sono la vendita della rete si sono richiesta di attenzione alla sicurezza degli ali- strade per uscire sia quella di scelte chiare fatte accese le insegne Coop; il menti quasi equivalente. C’è una consapevolezza con spirito di collaborazione». piano di sviluppo prevede nuova, per cui anche il rispetto dei lavoratori, «Quello di cui questo paese ha bisogno è di poi, proprio in questi giorni, l’attenzione all’italianità, la tutela dell’ambiente avere una visione comune - chiosa Marco l’attivazione di ulteriori 17 sono fattori che definiscono le aspettative verso Pedroni – Questo dovrebbe valere nella politica negozi, per arrivare così a Coop e orientano le scelte di acquisto». come nei rapporti tra i soggetti economici. Senza un totale di 35 punti vendi- Dunque, indicazioni e comportamenti che, questa visione e senza una volontà di dialogo ta coinvolti. anche in una fase di grande difficoltà economica, sarà molto più difficile uscire dalle difficoltà che la confermano la direzione di marcia che è riassunta pandemia ha prodotto». Consumatori luglio-agosto 2020 15
primo piano ambiente e alimentazione ECCO COSA PREVEDONO LE DUE STRATEGIE VARATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA Il piano verde che vuole cambiare l'Europa — Claudio Strano Sono ambiziose le strategie al centro del "Green deal": una sulla protezione e il recupero della biodiversità, l'altra che mette mano alla filiera alimentare dal produttore al consumatore. Tra i principali obiettivi da raggiungere entro il 2030, arrivare al 30% di aree protette, al 25% di coltivazioni biologiche e dimezzare l'impiego di antibiotici 95% e l'uso di pesticidi. Mentre sul cibo entro due anni potremmo avere un'etichetta nutrizionale armonizzata la percentuale di cibo che dipende dal suolo la parola più gettonata dell'era zione pubblica (e, visti i temi, è dunque bene che i (salubrità e sicurezza post-Covid ed è anche la chiave di consumatori siano informati), a cominciare dall'idea È volta delle nuove strategie della Commissione Ue. La parola è di una crescita che parta dal basso, da una diversa concenzione e cura degli ecosistemi. alimentare) "resilienza", che si accompagna a Complementari e interconnesse tra loro, le due "sostenibilità" e significa affrontare gli shock del strategie applicano i principi ecologici alla produ- cambiamento senza esserne travolti. zione di alimenti (agroecologia) e al recupero della 90% Attorno a questi concetti ruota il "Green deal eu- qualità degli habitat. Gli obiettivi da qui al 2030 ropeo", cioè il piano di crescita verde del continente sono ambiziosi e di ampia portata (vedi la scheda che si è posto l'obiettivo, entro il 2050, di diventare sulla destra che li riassume), in attesa, nei prossimi il primo al mondo a neutralità climatica, ovvero a anni, che diventino piani d'azione, a partire dalla impatto climatico zero. rimodulazione della Pac e della Pcp, le politiche Pilastri del "Green deal" sono le due nuove strate- comunitarie agricola e della pesca in base alle quali gie – adottate il 20 maggio scorso – che si occupano vengono allocati e ripartiti molti soldi tra i paesi l'una del recupero della biodiversità e l'altra della membri. gli organismi filiera del cibo, dal produttore al consumatore (in C'è bisogno – ammonisce l'Europa – di superare viventi inglese “From farm to fork”, cioè dai campi alla la pandemia e di prepararsi per le future crisi, «ora che si trovano tavola). Molte cose accomunano i due documenti, che è più chiaro di prima – come ha ricordato lo scrit- sul suolo che ora saranno sottoposti a un'ampia consulta- tore Michele Serra – che siamo in stretto rapporto (biodiversità) 16 Consumatori luglio-agosto 2020
Le due strategie in pillole FILIERA DEL CIBO "FROM FARM TO FORK" ● riduzione del 50% dell'uso dei pesticidi al 2030 ● riduzione del 50% delle perdite di nutrienti e di almeno il 20% dell'uso di fertilizzanti al 2030 ● riduzione del 50% delle vendite di antibiotici veterinari negli allevamenti e in acquacoltura al 2030 ● 25% almeno delle aree agricole destinate al biologico entro il 2030 ● internet veloce in tutte le aree rurali al 2025 ● produzione, trasporto, distribuzione, vendita e consu- mo a impatto zero, se non positivo sull’ambiente ● garantire gli approvvigionamenti e la sicurezza del cibo in tempi di crisi e incentivare le diete sostenibili ● garantire un costo del cibo accessibile a tutti, con la giusta remunerazione dei lavoratori ● entro il 2023 una proposta legislativa per meglio strutturare questi obiettivi con specifiche indicazioni normative e un piano europeo di risposta a possibili crisi di disponibilità di cibo ● nell’ambito della politica agricola comune specifiche raccomandazioni ai singoli stati membri ● per la trasformazione dei cibi arrivare a un'integrazio- ne con i principi dell’economia circolare ● dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030 PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ ● aumento ad almeno il 30% delle aree protette e con la biosfera, con le piante, gli animali, ecc.». ripristino degli ecosistemi entro il 2030 «La crisi del coronavirus ha evidenziato la nostra ● 4% l'incremento minimo previsto delle aree protet- vulnerabilità e quanto sia importante ripristinare te terrestri l'equilibrio tra attività umana e natura», dice Frans ● 19% l'incremento minimo previsto delle aree protet- Timmermans. vicepresidente della Commissione te marine, di cui un 10% con un regime di protezione e braccio destro di Ursula von der Leyen, che su stringente questa svolta green ci ha messo la faccia. ● per il ripristino della biodiversità nel 2021 è fissata la definizione di un target minimo legalmente vincolante Inversione di rotta sulla terra ● 10% almeno delle superfici agricole da destinare a Occorre dunque salvare l'uomo e l'ambiente in cui elementi di paesaggio con elevata biodiversità vive partendo dal suolo, da come lo si tratta e lo si ● degrado zero sempre al 2030 nei trend di conserva coltiva. Circa il 28% delle emissioni di gas serra zione di habitat e specie oggi viene dall'agricoltura e dalla zootecnia che sono dunque due settori di primaria importanza. ● 30% minimo di recupero per le specie attualmente in Ma in quale direzione conviene muoverci? In declino e inversione del declino degli impollinatori sostanza va invertita la rotta – ci dice la Ue –, cioè va arrestata la perdita di biodiversità nel vecchio ● piantumazione di 3 miliardi di alberi Continente che vuole diventare un faro per l'intero ● ripristino di aree alluvionali e zone umide lungo pianeta, interessato da aree ben peggiori di crisi, tra 25mila km di corsi d'acqua deforestazioni e perdita progressiva di ecosistemi. ● protezione dalle specie esotiche invasive per il 50% Assieme al recupero del paesaggio naturale, di quelle oggi inserite in "lista rossa" ecco allora spuntare dal cilindro – in attesa della ● piani del verde messi a punto nel 2021 nelle città prossima strategia climatica, che sarà il vero cuore con più di 20mila abitanti continua a pagina 18 Consumatori luglio-agosto 2020 17
primo piano ambiente e alimentazione A semaforo o a batteria? La spinosa questione delle etichette L'indicazione d'origine è estesa a tutti gli alimen- essere valutativi, cioè "a semaforo". Se è vero che i consumatori sull’importanza dell’attività ti e l'etichetta nutrizionale sarà obbligatoria possono effettivamente migliorare la qualità motoria correlata al consumo calorico sulla parte anteriore della confezione e dovrà salutistica della spesa, per contro promuovono relativo. Per quei prodotti destinati agli essere armonizzata, cioè seguire la stessa logica o bocciano con troppa facilità e banalizzano i adulti, ma consumati anche dai bambini, ha in tutti i paesi Ue. La Commissione la proporrà prodotti senza tener conto – come fanno invece i adottato un’icona di “consumo moderato per entro il 2022 per aiutare il consumatore a com- sistemi informativi – delle quantità complessive i bambini”. La sensibilizzazione viene inoltre piere, a colpo d'occhio, scelte alimentari sane e assunte. In questo senso i sistemi valutativi sono attuata attraverso siti tematici e app dedicate sostenibili, favorendo quei profili nutrizionali dunque non corretti e fuorvianti. all’alimentazione. che tendono a " limitare la promozione di ali- Se prescindiamo dalle posizioni ufficiali dei menti ricchi di sale, zucchero e/o grassi". Già, ma paesi (spaccati al loro interno, con gli agricoltori «Il semaforo che follia» come? C'è chi propende per il sistema a semaforo francesi e tedeschi sulle posizioni dell'Italia), Sulla diatriba delle etichette il professor Rober- (Nutri-score), un indicatore inventato dai france- troviamo che esperti, organizzazioni dei consu- to Della Casa si esprime senza mezzi termini: si con lettere dalla A alla E e colori diversi (ricor- matori, Ong sanitarie e alcuni settori industriali «Mettere il semaforo rosso sul Parmigiano è da molto l'etichettatura energetica) in uso anche sono a favore dei sistemi valutativi (sostenuti dal punto di vista clinico ed epidemiologico una in Spagna e nel Regno Unito. Alternativo è il dalle grandi multinazionali), mentre gli esperti follia. Né possiamo accettare di banalizzare modello proposto dall'Italia, preoccupata per le di altri stati membri e buona parte dell'industria un prodotto in base ai suoi contenuti di grassi ricadute negative su alcuni prodotti di punta del agroalimentare preferiscono i sistemi riduttivi e calorie. La cultura alimentare, piuttosto, va made in Italy, olio d'oliva e parmigiano in testa, che condizionano meno il consumatore fornen- rispettata e rafforzata con l'educazione del con- che hanno subito un calo di vendite superiore al dogli, tuttavia, gli strumenti per un acquisto sumatore. Che il sistema a semaforo sia fallace 10% (indagine Nomisma) là dove la Nutri-score consapevole. C – argomenta – è provato da tanti studi, come è stata adottata. Il modello italiano prevede quello che evidenzia il cosiddetto "paradosso l'etichettatura a batteria (NutrInform battery) il Coop si è mossa in anticipo francese": i nostri cugini di oltralpe consumano cui pregio è di mostrare graficamente i nutrienti Già dalla fine degli anni ’70, Coop si è mossa 24 chili formaggio a testa, la metà di inglesi e e la quantità di energia incamerata consumando con grande impegno sul tema della corretta americani, ma si ammalano un terzo di meno di un determinato prodotto come tassello di un più alimentazione, indicando sulle confezioni dei patologie cardiovascolari. Perché succede? Per- ampio regime dietetico equilibrato. Una terza prodotti a marchio le informazioni nutrizionali, ché mangiano formaggi artigianali da latte crudo proposta, il Key-score scandinavo, si limita al divenute obbligatorie poi solo a fine 2016. Nel con una componente microbica buona, ampia e bollino verde per i prodotti più salutistici. 2008 ha introdotto un’ulteriore indicazione, diversificata, invece di prodotti industriali che Sui sistemi di etichettatura si discute anima- ancora oggi volontaria, cioè la percentuale ne sono privi. Quando diciamo tout court che il tamente, essendo in gioco enormi interessi di copertura giornaliera, per porzione, dei cibo grasso fa male, diciamo una castroneria. economici. La fotografia della situazione vede nutrienti più critici. E ha successivamente Dipende dall'equilibrio fra i macronutrienti ma la maggior parte dei sistemi frontali oggi in uso inserito un’icona di movimento che sensibilizza anche dai micronutrienti che contiene». continua da pagina 17 pulsante del "Green Deal" – il progetto di trasfor- europeo sarà il primo sistema agroalimentare a mazione del nostro stesso sistema di produzione standard globale di sostenibilità», sottolinea Rena- agroalimentare, in un'ottica integrata e sistemica. ta Pascarelli, di Coop Italia (vedi altra intervista). Lo si vuole rendere più sostenibile e resiliente, Agricoltori, pescatori e acquacoltori avranno un garantendo gli approvvigionamenti di cibo "a ruolo cruciale per raddrizzare il pianeta, ma anche prezzi accessibili a tutti" e studiando un mecca- nismo di risposta alle crisi alimentari che coinvolga tutti gli stati membri. Quello dei prezzi è un tema i consumatori che sono chiamati a fare scelte ali- mentari sane e sostenibili e l'industria a proporle. Siamo tutti pronti a questa transizione verde? 50% scottante, un lato forse debole del progetto, a meno Le scadenze, come già per l'accordo di Parigi sul cli- che non si precisi che cosa si intende per "econo- ma, di cinque anni fa, ora ci sono. Mancano le tappe micamente accesibile a tutti".«Il che non può voler di avvicinamento e mappe più precise. dire a prezzi ancora più bassi – obietta un esperto, La riduzione di il professor Roberto Della Casa (vedi intervista) Obiettivi strategici pesticidi – perché ciò non sarebbe possibile almeno stando Ma veniamo agli obiettivi. I principali contenuti e antimicrobici alle condizioni attuali». della strategia sulla biodiversità riguardano negli allevamenti Ma la partita in gioco è grossissima e lo scoglio l'aumento delle aree protette e il ripristino degli entro il 2030 dei prezzi può essere aggirato con una diversa e più ecosistemi: da qui a dieci anni il 30% delle aree consapevole cultura del valore del cibo. «Quello dovranno essere protette, con almeno il 30% continua a pagina 21 18 Consumatori luglio-agosto 2020
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