COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Giovedì, 13 novembre 2014

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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Giovedì, 13 novembre 2014
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN
      PERSICETO
     Giovedì, 13 novembre 2014
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Giovedì, 13 novembre 2014
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO
                                                      Giovedì, 13 novembre 2014

Cronaca
 13/11/2014 Corriere di Bologna Pagina 4                                               Mauro Giordano
 Smerciava alcol in nero, sgominata banda                                                               1
Sport
 13/11/2014 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Pagina 25
 ERRIGO «HO SCONFITTO LA MIA TESTA»                                                                     2
 12/11/2014 corrieredellosport.it
 San Antonio torna a dettar legge                                                                       5
 12/11/2014 gazzetta.it
 Nba, Golden State­San Antonio 100­113, Belinelli ancora fuori per...                                   6
 13/11/2014 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 23                          GALLO ALESSANDRO
 Lacrime d' addio per coach Lunati                                                                      7
 13/11/2014 La Gazzetta dello Sport Pagina 28                                     RICCARDO PRATESI
 Nowitzki da leggenda                                                                                   8
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  In tutta Europa.

  Smerciava alcol in nero, sgominata banda
  È stata una intuizione della Guardia di Finanza
  Bologna e del personale dell' Ufficio doganale
  delle Due Torri a permettere di scoprire un
  mercato nero internazionale dell' alcol che ha
  portato a un' evasione di circa 82 milioni di
  euro per il fisco italiano.
  Gli accertamenti sulla Drink Service di San
  Giovanni in Persiceto, partiti nel 2012, hanno
  aperto la breccia su un giro di affari enorme: la
  piccola società fittizia era infatti solo uno delle
  decine di depositi fiscali usati da un'
  organizzazione criminale, con base in
  Inghilterra, per evadere l' accisa sugli alcolici e
  altre imposte. Nei guai sono finiti i due
  prestanome bolognesi, un 47enne di
  Bentivoglio e un 36enne di San Giovanni i n
  Persiceto, e n t r a m b i m e s s i a g l i a r r e s t i
  domiciliari: erano l' ultimo anello di una banda
  molto più ampia, guidata da un 50enne
  campano residente a Londra e articolata in
  diversi Paesi, dalla Germania al Belgio, fino
  alla Romania. Le Fiamme gialle hanno
  sequestrato ville, appartamenti, preziosi, conti
  correnti, quote societarie circa 10 milioni.
  La frode consisteva nel fare circolare gli
  alcolici in luoghi diversi rispetto a quelli
  dichiarati nei documenti (l' accisa viene infatti
  applicata nei depositi di destinazione): i
  camion che dalla Gran Bretagna dovevano
  consegnare birra e superalcolici in Italia erano virtuali, così era possibile eludere gli obblighi tributari e
  commercializzare le bevande illegalmente.
  Un «trucco» con il quale sono stati «nascosti» 142 milioni di litri di prodotti. Grazie alle indagini degli
  uomini del primo gruppo delle Fiamme Gialle bolognesi, coordinate dai pm Manuela Cavallo e Marco
  Forte, sono state emesse 23 ordinanze di custodia cautelare, con la collaborazione di Eurojust, l'
  agenzia europea che combatte la criminalità internazionale: le accuse vanno dall' associazione per
  delinquere a innumerevoli reati fiscali. Tra gli arrestati anche due modenesi.
  Per il procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso, è «un' operazione importante, perché è riuscita a
  scandagliare un settore molto complicato».
  Mauro Giordano.

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                                                                                                                   1
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Giovedì, 13 novembre 2014
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                                  Stadio (ed. Bologna)
                                                          Sport

  ERRIGO «HO SCONFITTO LA MIA TESTA»
  Parla la fiorettista azzurra che si sta trasformando in serial winner: «Ma non sarò mai
  come la Vezzali»

  ROMA ­ È tornata dalla Francia con un' altra
  vittoria, la quinta consecutiva in Coppa del
  Mondo, la seconda nell' edizione 2014­15. È
  tornata più forte di prima, Arianna Errigo,
  perché ha scoperto una cosa nuova di sé
  stessa.
  «Ho vinto la gara nonostante avessi sensazioni
  negative sin dal mattino. Qualcosa che due
  anni fa mi avrebbe portato alla sconfitta
  matematica. E invece...».
  Che sia oggi la più forte fiorettista al mondo ci
  sono pochi dubbi. A luglio ha conquistato il
  secondo oro mondiale consecutivo, è
  vicecampionessa olimpica in carica e la sua
  scherma tutta estro e fantasia la distingue
  dalle avversarie. Classe 1988, un fisico
  imponente per questo sport (è alta un metro e
  ottanta), Arianna ride di gusto quando la
  paragoni alla Vezzali. «Valentina è di un altro
  pianeta, è una che ha vinto tre ori olimpici di
  seguito e tuttora, a 40 anni, si allena più di
  tutte noi messe insieme e ha una continuità di
  risultati fuori dal normale».
  Già, l' oro olimpico. Ad Arianna è sfuggito a
  Londra quando a soffiarglielo è stata Elisa Di
  Francisca, amica e compagna di camera in
  giro per il mondo, in una finale pazzesca
  conclusa 12­11 alla stoccata di spareggio. A
  Rio 2016 ci sarà purtroppo solo la gara
  individuale di fioretto femminile e saranno in due le azzurre a staccare il pass.
  La caccia comincia ad aprile 2015: Coppa del Mondo, Europeo e Mondiale daranno i punti per centrare i
  Giochi.
  Arianna si sta preparando, l' obiettivo è alto, altissimo.
  Ma lei ora ha imparato a vincere. Anche nei giorni "no".
  Arianna, aveva chiuso la stagione da vincente, l' ha riaperta allo stesso modo.
  «Sì e c' è una cosa molto positiva».
  Ce la dica.
  «È che a Saint Maur, in Francia, non mi sentivo in forma, ero affaticata, le sensazioni erano negative e
  qualche tempo fa in quelle condizioni avrei buttato l' assalto, magari ai trentaduesimi o ai sedicesimi».
  E invece ha vinto.
  «Sì e questa gara è stata davvero importante per me, perché ho vinto di testa».
  Anche nella finale mondiale (contro la Batini) non stava al meglio, aveva un infortunio alla mano armata.

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                                     corrieredellosport.it
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  San Antonio torna a dettar legge
  Nuova vittoria dei campioni in carica, ma privi di Belinelli.

  (ANSA) ­ ROMA, 12 NOV ­ Seconda vittoria
  consecutiva per gli Spurs campioni di Nba,
  sempre privi di Marco Belinelli alle prese con
  un problema muscolare: 113­100 sul parquet
  di Golden State che a sua volta, dopo aver
  perso l' imbattibilità stagionale, è incappata nel
  secondo ko di fila. Ad Est, successo di Toronto
  su Orlando (104­100), con i Raptors che si
  confermano leader di Conference. Altri risultati
  di ieri: Dallas­Sacramento 106­98, Portland­
  Charlotte 102­100, Memphis­LA Lakers 107­
  102, Milwaukee­Oklahoma 85­78.

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  Nba, Golden State­San Antonio 100­113, Belinelli
  ancora fuori per infortunio
  Secondo successo consecutivo per gli Spurs, secondo stop per i Warriors che non
  hanno mai trovato il ritmo offensivo, traditi dalle 19 palle perse.

  12 novembre 2014 ­ Milano Tony Parker, 32
  anni, contro Harrison Barnes . Afp San Antonio
  batte in trasferta Golden State 113­100 .
  Seconda vittoria in fila per gli Spurs ­ ancora
  senza Belinelli per un problema muscolare ­,
  secondo stop per i Warriors. E' stata una
  vittoria "da Spurs", in cui il collettivo è andato
  ben al di là della somma degli individui. Dall'
  altra i Warriors non hanno mai trovato il ritmo
  offensivo, traditi dalle 19 palle perse. NBA Le
  classifiche di Eastern e Western Conference ?
  ESECUZIONE ­ Gli Spurs scappano via con
  un terzo quarto di rara solidità. Esecuzione,
  controllo del ritmo, difesa sincronizzata nello
  smantellare il gioco avversario. E così, appena
  il tiro da tre inizia a entrare, San Antonio scava
  un margine di sicurezza. Una plastica
  conclusione di Ginobili regala il +13 (77­64) a
  fine quarto, mentre dall' altra i Warriors
  ricorrono a un poco produttivo Curry contro
  tutti. Merito anche della difesa di Leonard, che
  oscura Klay Thompson per tutto il terzo quarto,
  portando il consueto contributo offensivo. Nell'
  ultimo quarto, Golden State tenta un
  riavvicinamento, arrivando un paio di volte a ­
  7. Ma la partita resta di fatto chiusa, grazie alle
  ultime pennellate di Parker. NBA Guarda tutti
  gli highlights e le giocate più belle ? FISICITA'
  ­ Già nel primo tempo gli Spurs erano in controllo, nonostante vantaggi esigui. San Antonio esegue
  bene e conquista extra­possessi a rimbalzo d' attacco (8­1 i rimbalzi offensivi). Ma è in difesa che gli
  Spurs lavorano bene, rendendo difficili le ricezioni a Curry e Thompson, e chiudendosi bene quando i
  due provano a isolarsi dal palleggio. Frenata dai problemi di falli di Iguodala, Golden State pecca di
  fisicità. Sono soprattutto i canestri da fuori di Harrison Barnes a tenerla in partita nel primo tempo, prima
  che l' equilibrio si rompa nella ripresa. Golden State: Thompson 29, Barnes 22, Curry 16. Rimbalzi:
  Barnes 8, Curry 6. Assist: Bogut e Curry 5. San Antonio: Parker 28, Leonard 19, Ginobili 17. Rimbalzi:
  Duncan 13. Assist: Parker 7.

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                                                          Sport

  Lacrime d' addio per coach Lunati
  Gli amici del basket e i familiari uniti in un unico grande abbraccio al 51enne.

  di ALESSANDRO GALLO UN
  COMMOVENTE e lungo abbraccio. Bologna si
  stringe attorno a mamma Carla, che piange il
  figlio, Alessandro Lunati, morto a 51 anni, in
  seguito a un incidente. Sono in tanti a provare
  a consolare mamma Carla e Catia, la
  compagna di Alessandro, perché il coach, per
  il suo lavoro informatore farmaceutico e la sua
  passione per i canestri si era fatto tanti amici.
  Talmente tanti che Santa Maria Madre della
  Chiesa non riesce a contenere l' affetto della
  gente. Anche il sagrato è pieno di gente, in
  testa la Bsl San Lazzaro, dove Alessandro
  ricopriva il ruolo di coach degli under 17. I
  giovani con il presidente Stefano Fabbri e
  Luigi Rossi hanno gli occhi gonfi di dolore.
  Hanno perso una guida importante. Con loro,
  tante società, c' è un pezzo di un Gira che non
  c' è più, Stefano Dall' Ara, Stefano Salieri,
  Federico Grandi, Giacomo Borsari, il
  presidente della Fip Emilia Romagna Stefano
  Tedeschi. E ancora i tecnici delle giovanili
  della Virtus Giordano Consolini e Marco
  Sanguettoli, Roberto Breveglieri della
  Fortitudo. Ci sono i giganti Augusto Binelli e Mario Martini. Ma l' elenco è lungo perché sembra che la
  città dei canestri si sia data appuntamento là, per tributare l' ultimo saluto all' amico in partenza per
  Alessandria, dove sarà sepolto.
  Ci sono Gabriele Fin, Luca Corbelli, Poi Marco Savini, Marco Tabaroni, Andrea Tattini, Ugo Bartolini,
  Marco Carretto, Bruno Canè, Walter Bussolari, Matteo Lolli, Gianfranco Lelli, Luca Ghedini, Alessandro
  Romboli, Davide Pulvirenti, Fabrizio Baffetti, Gabriele Giuliani, Gabriele Castriota. E ancora il mondo
  farmaceutico, Paolo Penazzi, e alcuni colleghi arrivati in aereo dalla Sardegna e dalla Puglia.
  CI SONO tutti i compagni della quinta G del liceo scientifico Sabin, con i quali, nel 1983, Alessandro
  condivise le emozioni per l' esame di maturità, Luigi, Luca, Sandra, Sabina, un altro Luca, Cristina,
  Michele, Federico, Paola, Daniela, un' altra Cristina, Sabrina, Marco. Tanti amici, il segno tangibile di
  quello che Lunati aveva seminato, in tanti anni di passione per i canestri. E per continuare a essere se
  stesso, Alessandro, ha compiuto un altro gesto nobile: la famiglia, prima dell' ultimo saluto, ha concesso
  l' autorizzazione per l' espianto degli organi.

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  Nowitzki da leggenda
  Il tedesco di Dallas è il miglior marcatore «straniero» della Nba «È speciale: spero di
  aver reso la Germania orgogliosa di me»

  Dirk Nowitzki, 36 anni, In Nba ha giocato solo
  coi Mavericks LAPRESSE RICCARDO
  PRATESI DALLAS (Stati Uniti) Un tiro come
  tanti, dei suoi. In sospensione, con quel
  rilascio elegante, altissimo, immarcabile. Ma è
  stato un tiro come pochi, speciale, perché con
  quello segnato ai Sacramento King nella notte
  di martedì Dirk Nowitzki è diventato il miglior
  marcatore non americano, internazionale, della
  storia dell' Nba. Ha superato Hakeem
  Olajuwon, il centro nigeriano degli Houston
  Rockets stratosferici degli Anni 90.
  Notte magica E' successo nella sua seconda
  casa. Dallas, dove ha giocato le sue 17
  stagioni Nba. Subito il boato immediato dell'
  American Airlines Center, che con 8'56" da
  giocare esplode neanche fossero le Finals
  vinte nel 2011 su Miami. Poi il maxischermo,
  che ricorda che con 26.947 punti (a fine serata
  diventeranno 26.953) Dirk è ora il 9° miglior
  marcatore di sempre.
  Poi i canti: «Mvp». Sempre più forte. La
  commozione generale, quando durante il time
  out scenico sul video passano le immagini
  celebrative. Un Nowitzki ragazzino con i
  capelli corti sigla i primi 1000 punti, un Dirk
  esperto con la barba fa il tagliando dei 25.000.
  Lui si alza dalla panchina, sorride candido,
  ringrazia chi lo ringrazia, agitando le mani
  verso il pubblico adorante. Una serata incredibile, che sembrava scontata e invece è diventata la trama
  di un film americano. Di quelli in cui il vostro eroe finisce nei guai, ma poi lotta, sgomita, si rialza. E
  vince.
  Come un film Dunque: Nowitzki era a ­16 punti da Olajuwon, in 6 uscite non ne aveva mai segnati meno
  di 17 finora. Di più: i suoi Mavs erano reduci da 20 vittorie interne di fila con Sacramento. Eppure per
  almeno un quarto è apparso tutto complicatissimo, coi Kings versione guastafeste.
  Hanno toccato addirittura il +24: 44­20. Poi Dirk ha cominciato a tirare e così la rimonta feroce ha
  portato i texani addirittura a un vantaggio consistente. Con Dirk, per la suspense, fermo a 15 punti. Ma
  Coach Carlisle lo sa del record, sì? Perché lo tiene in panchina? Poi quel tiro in sospensione. Momenti
  di gloria Le parole Si fa attendere nello spogliatoio Dirk, come il ruolo dell' attore protagonista richiede.
  Torna al suo armadietto post doccia per ultimo, pronto per affrontare i media come fosse una sessione
  di tiro. Il 12 volte All Star, l' Mvp della stagione 2006­07, quello delle Finali 2011 è solo un ragazzone
  biondo, alto, altissimo, con delle scarpe da turista tedesco a Rimini in roulotte dei primi Anni 90 vicino

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