Notizie dalla Chiesa Valdese! di piazza Cavour! Roma - chiesa valdese ...

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Notizie dalla Chiesa Valdese!
                                        di piazza Cavour!
                                              Roma
                                            …………………
                                           GIUGNO 2021
                                            …………………

«Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini» (Atti 5,29)
Il versetto del mese proposto da Un giorno una parola, si trova citato nelle
ultime righe della Istituzione della Religione Cristiana, dove Giovanni
Calvino tratta delle autorità civili, dell’obbedienza loro dovuta e dei suoi
limiti. Se infatti tale obbedienza è dovuta, essa non può essere invocata
come alibi quando il potere civile richieda una condotta contraria al motivo
per esistono, cioè garantire la civile convivenza e il bene comune. In tal caso,
anche a costo della propria sofferenza e del proprio pericolo, diventa lecita e
anzi doverosa la disobbedienza. Non per fare «ognuno come gli pare» come
nel libro dei Giudici o nella “casa” di un noto sketch comico, bensì per
obbedire ad una più alta autorità, la stessa di cui avrebbe dovuto essere
servitore quel potere civile riconosciuto invece infedele. I cristiani e le
cristiane non possono accampare come giustificazione della propria
condotta l’imposizione ricevuta dal potere civile. Quella             dei “santi
protestanti” – cioè di ogni membro di chiesa – è una libertà molto esigente,
che non cerca il proprio guadagno né è vissuta in maniera autoreferenziale,
ma è fatta al contrario di sacrificio e ancorata alla Parola di Dio, alla
vocazione che Dio rivolge attraverso di essa. Questo aspetto è centrale e lo è
anche in un’altra dimensione della nostra esistenza illuminata da questo
versetto - se prima abbiamo parlato del rapporto critico con il mondo, della
lotta con i suoi tiranni, non meno rilevante è la lotta contro i nostri tiranni
interiori e la voce del mondo che abbiamo interiorizzato. Anche qui
«bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini», tra i quali ci siamo anche noi
stessi. Il rischio è cioè di auto-rinchiuderci nelle prigioni fabbricate per noi
da altri o da noi stessi: senso di colpa, bisogno di apparire, di dimostrare di
valere, di riuscire… Solo l’ascolto della Parola di Dio, non confusa con le
nostre, è allora ciò che può salvarci, liberarci. Come dice l’inno: «con le lor
voci il mondo e il cuore insieme non copran mai la voce del tuo Re».
Marco Fornerone

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Domenica di Pentecoste
Nel giorno della Pentecoste, secondo il racconto degli Atti letto da Maria
Argentieri (che ancora ricordavo piccola piccola alla scuola domenicale), sui
discepoli, ancora incerti e spaesati, senza guida e timorosi, improvvisamente,
secondo la promessa fatta da Gesù prima di lasciarli (letta dal vangelo
secondo Giovanni da Adriano Grimaldi con voce sicura e tranquilla), scende
lo Spirito, il Consolatore: è una conversione totale ed il discorso di Pietro
(che sicuramente non riusciva a liberarsi dal peso del suo triplice
rinnegamento) ne è la conferma. Non ha più timore di parlare a tutti
(Elamiti, Cretesi, Italiani,...), non ha paura dello sfottò di alcuni (son pieni di
vin dolce), annuncia con gioia e con forza il messaggio della Resurrezione,
dell'amore di Dio. Penso che la comunità riunita domenica abbia percepito
chiaramente questo messaggio. Davanti a noi tutti, due persone giovani,
Maria e Adriano, hanno annunciato con convinzione e semplicità la loro
fede, la loro volontà di fare parte a tutti gli effetti della comunità dei credenti,
la loro certezza che l'aiuto di Dio non verrà mai meno, ed anche la loro
sommessa richiesta di non essere lasciati soli nel loro cammino di credenti.
Questo è quello che ho sentito e compreso quando hanno letto la loro lettera
alla comunità. E devo dire che mi ha commosso e turbato: mi è tornato in
mente (forse anche a tanti altri) il momento della mia confermazione (credo
nel 1953), ed in tanti anni la comunità non mi ha mai lasciato solo. Questo è
l'augurio che faccio a Maria e Adriano, e l'impegno che dobbiamo prendere
noi tutti. Adriano ha chiesto di essere battezzato. Anche questo per noi è un
messaggio importante: è raro (almeno nella nostra comunità) il battesimo dei
grandi, quasi sempre c'è un piccolo in fasce, che non comprende (o almeno
così pensiamo noi) il significato del gesto del pastore. La conferma e il suo
battesimo Adriano li ha fatti insieme: ha scelto lui ed ha espresso così la sua
fede. Adriano aveva cominciato il suo percorso di catechismo con il pastore
Adamo: è come passare il testimone da una mano all'altra, perché venga
portato fino al traguardo. Al canto della scuola domenicale “Fai sognar
l'anima mia, Signore, di te” abbiamo risposto tutti con forza. Questo ci deve
ricordare che la scuola domenicale (così spesso invisibile nel salone) è parte
integrante della comunità: un anno fa Hevi (8 anni, scuola domenicale) ce lo
ha ricordato con forza, chiedendo con grande decisione il suo battesimo. Ed
infine voglio ricordare il testo della predicazione, particolarmente intensa (e
non facile): mettere insieme Pentecoste e la torre di Babele è una sfida che
non mi era mai capitato di incontrare in tanti anni. Come se Pentecoste fosse
la Torre di Babele all'incontrario: tutti parlano lingue diverse ma
comprendono (o almeno sentono) lo stesso messaggio. E' stata una

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domenica di Pentecoste ricca e preziosa, per la quale rendiamo grazie al
Signore.
Silvestro Duprè

Assemblea di Chiesa
Come tutti ormai sappiamo, l’Assemblea di chiesa è il momento decisionale
delle nostre chiese. E’ l’organismo che elegge i deputati per la Conferenza
Distrettuale e per il Sinodo, i membri del concistoro e, quando è stata
annunciata una vacanza pastorale, il pastore. E’ anche l’organismo che
approva l’operato del concistoro, che discute l’orientamento della comunità e
che decide in merito alle attività da fare nell’anno ecclesiastico successivo.
La nostra assemblea si è svolta dopo il culto domenica 9 maggio: peccato che
a questo momento così importante della vita della chiesa fossero presenti
soltanto 33 membri di chiesa; una partecipazione più numerosa sarebbe
senz’altro importante. L’assemblea ha potuto comunque procedere
all’elezione dei deputati per la Conferenza Distrettuale, che si terrà in via
telematica in giugno, nelle persone di Gloria Bronzini e Francesca Vitale,
deputate, Rossella Luci e Gianna Urizio, supplenti. E della deputata al
Sinodo, che si terrà ugualmente in forma telematica in agosto, nella persona
di Mirella Olivari, supplente Maurizio Rolli. A chi si è preso l’impegno di
rappresentare la Comunità di Piazza Cavour a questi importanti
appuntamenti va il ringraziamento di tutti noi.
All’assemblea è stata presentata la relazione morale sulle attività svolte nel
corso di questo anno difficile, che ha visto momenti di distanziamento e
chiusura, ma anche innovazione, fantasia nel mantenere comunque i contatti
e dare corso alle diverse attività che hanno comunque avuto luogo,
utilizzando soprattutto i mezzi informatici. Un bilancio quindi non soltanto
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negativo ma per molti aspetti incoraggiante e positivo.
Da più di un intervento è emersa l’esigenza di una maggiore relazione dei
membri di chiesa tra di loro e la necessità di non dimenticare il contatto con
coloro che per vari motivi, spesso soprattutto di salute, non frequentano più
regolarmente al culto.
Sono state ricordate le persone scomparse durante quest’anno e le persone
che hanno invece chiesto di entrare a far parte della nostra comunità.
In relazione al tema, purtroppo ricorrente, del divario numerico che sussiste
tra i membri di chiesa e coloro che contribuiscono economicamente
all’andamento della vita della comunità, è stata sottolineata la necessità di
operare un richiamo diffuso ai compiti e agli impegni che l’appartenenza alla
chiesa comporta. A tal proposito è stata anche richiesta al concistoro una
riflessione attiva sulle azioni da porre in essere per ridurre tale divario,
ribadendo nel contempo l’importanza di implementare gli scambi
interpersonali e le relazioni tra fratelli e sorelle all’interno del tessuto
comunitario, anche attraverso nuove iniziative che alimentino il senso di
appartenenza.
E’ stato poi ricordato che a partire dall’autunno la stesura del notiziario
mensile si avvale di un gruppo redazionale che coordina la raccolta dei
contributi ed è stato rivolto un sentito ringraziamento, per il prezioso lavoro
svolto, alle persone che si sono rese disponibili attivamente.
Un applauso ha voluto ringraziare il concistoro per il lavoro svolto e una
preghiera perché il Signore continui a guidare le nostre scelte e il nostro
lavoro ha concluso l’assemblea.
Gloria Bronzini e Beata Ravasi

Studio biblico
Nel lavoro dell’incontro del mercoledì sera, divenuto settimanale da un anno
a questa parte, si è voluto fin dall’inizio comprendere la cura della vita
spirituale e la costruzione della comunità, l’obiettivo principale rimane però
l’approfondimento della conoscenza e della comprensione del testo biblico,
che alimentano a loro volta tutti gli altri aspetti. Con la Riforma, la chiesa
diventa infatti una scuola e allo studio e alla formazione affida la cura di ciò
che ha di più prezioso e da cui dipende la sua esistenza: l’Evangelo, al quale
abbiamo accesso soltanto attraverso le Scritture, a cui abbeverarsi senza
intermediari. Il compito di ogni generazione di credenti, di ogni singolo
credente, è tornare ogni volta di nuovo al testo biblico, per riscoprirlo, senza
accontentarsi delle sue interpretazioni date. Questo è ciò che cerchiamo di

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fare insieme: riscoprire la Bibbia in tutta la sua profondità, senza nascondere
gli aspetti problematici dei testi e delle loro interpretazioni.
In particolare, abbiamo cercato di non far scomparire l’umanità di questa
impresa: quella del testo, dei suoi autori e dei loro contesti, così come quella
di noi che leggiamo. Per togliere la Bibbia dalla teca, utilizziamo gli strumenti
dello studio storico e della teoria letteraria (si tratta infatti di un testo
letterario, prodotto della storia), mentre per far avvicinare ad essa lettori e
lettrici ricorriamo a tecniche di lavoro e discussione in gruppo, di lettura
collettiva e di animazione teologica.
Particolarmente interessanti in questo senso sono stati gli stimoli provenienti
dal libro “Dieu sans religion” di François Vouga, un percorso nel Nuovo
Testamento alla ricerca delle sue parole originarie, liberate dai tentativi
religiosi di addomesticarle, abbiamo così riscoperto le favole del poeta di
Nazareth, che raccontano del Regno di Dio come di una potenza di
liberazione in atto nella vota delle persone, al di là di qualsiasi mediazione.
Dopo qualche esperimento di preparazione collettiva della predicazione e la
lettura di alcuni testi profetici, ci siamo adesso concentrati sul libro degli Atti,
dove viene raccontata la nascita della chiesa, il cui orizzonte è grande come il
mondo, al quale discepoli e discepole sono debitori del loro servizio
(diaconia).
Marco Fornerone

Un momento di fraternità, sull’orlo di un conflitto
Il 7 di maggio u.s. è arrivato l’invito cordiale da parte dell’Istituto Tevere,
nella persona del suo direttore Mustafa Cenap Aydin, a partecipare a uno dei
tanti incontri di ‘rottura del digiuno’, o ‘Iftar’, che nel sacro mese del
Ramadan i musulmani usano condividere con amici e conoscenti. Siamo
invitati, ormai da anni, a piccoli gruppi, divisi per appartenenza religiosa, allo
scopo di poter, nel breve tempo, approfondire la reciproca conoscenza.
Quest’anno siamo riusciti a mettere insieme un gruppetto ben equilibrato e
rappresentativo sia della parte valdese, con il nostro pastore Marco, Magda,
la sottoscritta e da Torino la presidente della locale Amicizia ebraico-
cristiana, Maria Ludovica Chiambretto (l’invito era stato esteso anche a Ilaria
e a Roberto Pagano che non hanno potuto partecipare), sia della parte
metodista per la quale sono state presenti la pastora Joylin Galapon, la
presidente del Concistoro Laura Nitti, Aldo, Tatiana e mia figlia Loredana.
In collegamento da Reutlingen, poi, Katja Krummacher ha rappresentato la
parte luterana. In attesa dello scoccare dell’ora corrispondente al tramonto,
su richiesta dell’amico Cenap, i Pastori hanno presentato brevemente la
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posizione protestante riguardo al digiuno, all’astinenza, al pellegrinaggio. Ci
si è collegati poi via web con una moschea da cui il muezzin ha intonato la
preghiera cantata che segna la conclusione della giornata e del digiuno,
momento che viene segnato dal bere qualche sorso d’acqua e mangiare un
paio di datteri o olive. Quando ci si incontrava di persona, seguiva la cena
vera e propria. Abbiamo comunque scambiato qualche pensiero e Aldo ha
ricordato che la notte seguente sarebbe stata la ‘notte del destino’. La ‘Notte
del Destino’, o 27ma notte, è definita “migliore di mille mesi”. In essa
discendono gli angeli e lo Spirito, con il permesso del loro Signore, per
stabilire ogni decreto. E “A chi veglia nella ‘Notte del destino’ (laylatu l-qadr)
con fede e confidando in Dio, vengono perdonati i peccati passati.” Il
Ramadan si sarebbe concluso pochi giorni dopo. Riuniti fraternamente nulla
ci faceva pensare che altrove si stesse preparando un conflitto nel quale le
fedi sono impropriamente coinvolte, e ciò che mi sembra importante
evidenziare è la ricaduta che comunque avviene su chi appartiene a quelle
fedi, offese da fanatici e terroristi. Improvvisamente si avverte un disagio,
quando non cali proprio il gelo. Questi incontri, oltre che essere in se stessi
dei segni importanti di fraternità, hanno anche il valore di imprimere nel
nostro animo il sigillo dell’amicizia e della fiducia a cui attingere nei
momenti della prova.
Adelina Bartolomei

        Notizie dalla Libreria Claudiana
“La letteratura non è nata per dare risposte ma per fare domande, per
inquietare, per aprire l’intelligenza e la sensibilità a nuove prospettive del
reale.” Julio Cortazar
Ci avviciniamo all’estate e in libreria stanno arrivando quelle che si
definiscono “strenne estive”. Chi segue gli inserti culturali dei quotidiani
avrà notato l’ampia scelta dei titoli nei diversi generi e anche per noi diventa
difficile scegliere e presentare in poche righe delle proposte. Ci piacerebbe,
tra l’altro, un dialogo/confronto su quanto di volta in volta segnaliamo in
questo giornalino e auspichiamo che sarà possibile dopo la pausa estiva.
La nostra casa Editrice ha pubblicato un libro del prof. Hanz Gutierrez, La
riscoperta del “noi” - Cronache di una pandemia (pag. 118 euro12,00) in cui
l’autore, a partire dalla lettura di alcuni testi letterari classici, elabora
considerazioni culturali, socio-politiche ed etico-religiose sulla pandemia. Il
libro racconta la riscoperta del «Noi», ritrovato con urgenza, a sorpresa e
quasi controvoglia. Descrive la sensazione di vulnerabilità e paura di essere
stati travolti da una minaccia che abbatte certezze e punti di riferimento.

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Segnaliamo inoltre due titoli che ci permettono di proseguire la riflessione
avviata sul tema del possibile cambiamento di noi esseri umani ma anche
della natura che ci circonda:
Sue Stuart-Smith, Coltivare il giardino della mente. Il potere riparatore della natura
(Rizzoli, pag. 381, euro 18,00). L’autrice, psichiatra, psicoterapeuta e
giardiniera britannica, ha dedicato cinque anni alla redazione del libro che
non è l’ennesimo manuale di coltivazione e neppure un’esoterica
interpretazione di influssi lunari, bensì un libro intimo e tuttavia scientifico,
documentato e poetico. Il volume intreccia le esperienze dell’autrice e della
sua famiglia con le intuizioni più recenti delle neuroscienze, lo studio di
aspetti meno noti della psicoanalisi con la ricerca urbanistica di punta, le
esperienze di orto terapia con i primi casi di “natura” prescritta dai medici di
base in Inghilterra e in Canada. Mesi di viaggi e ricerca, tenace e fiduciosa,
su quello che ci lega alla natura al punto da renderla necessaria per la nostra
salute psichica.
Carla Benedetti, La letteratura ci salverà dall’estinzione (Einaudi, pag.136, euro
12,00). L’autrice, docente di letteratura italiana all’Università di Pisa,
partendo dall’ipotesi, non troppo remota, del rischio di sparizione
dell’umanità, ci invita a pensare ad un cambiamento attraverso la letteratura.
Farsi cioè “acrobati del tempo”, mettendosi nei panni di chi vivrà dopo di
noi. L’empatia scatta per i viventi di oggi, non per quelli che devono ancora
nascere. Occorre una metamorfosi. Le opere del presente e del passato, da
Omero a Amitav Ghosh, formano un campo di forze capace di liberare
energie che portano in un'altra direzione. Provare per credere.
Libreria Claudiana – telef. 06 3225493 – libreria.roma@claudiana.it. Orario:
da lunedì a venerdì: 10.00 – 14.00 e 15.30 – 19.30; sabato 10.00 – 14.00.
Michela e Rossella

Ricordando Giuliana
Il 3 giugno ci ha lasciato Giuliana Pons Ippolito e vogliamo ricordarla per la
sua lunga, riservata e accogliente presenza nella comunità
Giuliana era una delle colonne nella organizzazione dei mercatini, dei bazar e
delle agapi. Credo che tutti ricordiamo i suoi dolci, squisiti e curati, le sue
eteree uova di Pasqua, le         sue delicate composizioni floreali. Ci ha
accompagnato per tanti anni, silenziosa , garbata, sempre con un sorriso e un
saluto gentile. fino a quando la sua malattia non glielo ha impedito. La
ricordiamo con tanto affetto e riconoscenza per quello che riteniamo un
dono del Signore, e siamo vicini a Luciano, a Roberto e alla amatissima
nipotina Gaia.
Laura Ronchi
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CULTI DI GIUGNO
                              ogni domenica alle ore 10.45
   ……..…………………………………………………………………….…………………………….
      6 Culto con Santa Cena, Marco Fornerone
     13 Culto, Marco Fornerone
     20 Culto, Marco Fornerone
     27 Culto, Marco Fornerone
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         Il pastore è a disposizione di chiunque desideri una visita,
       che può essere richiesta contattandolo ai recapiti indicati sotto.
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          Fateci pervenire il vostro indirizzo e-mail; chi ne fosse
     sprovvisto riceverà il Notiziario con la posta tradizionale, qualora
          abbia trasmesso alla nostra segreteria l’indirizzo corretto.
   Informazioni sempre aggiornate su www.chiesavaldesepiazzacavour.it
               e settimanalmente sul foglio del culto domenicale
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Conto Corrente Bancario Codice IBAN: !
IT 48 M 02008 05017 000004755103
     Chi desidera ricevere informazioni sulle attività della Chiesa può
     visitare il sito o inviare una e-mail a:
     chiesavaldesepiazzacavour@chiesavaldese.org
Presidente del Concistoro Laura Ronchi De Michelis !
 cell. 3478729059; e-mail laura.ronchidemichelis@gmail.com
Pastore Marco Fornerone:Tel. 06.42918360 - cell. 370.3192800!
 email: mfornerone@chiesavaldese.org
Segreteria della Chiesa/Ufficio pastore: Tel. 06.320.48.68"
                Oltre ad essere sempre raggiungibile agli altri recapiti,"il pastore
                è disponibile in ufficio dalle 10.30 alle 12.30, dal mercoledì al
                venerdì, per chi cercasse una possibilità di ascolto, un
                colloquio o avesse semplicemente piacere di avere notizie della
                comunità e lasciare un saluto

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                                     numero chiuso il 6 giugno

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