COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 09 ottobre 2015
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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 09 ottobre 2015 Cronaca 09/10/2015 larepubblica.it (Bologna) Gli appuntamenti di venerdì 9: Robot festival 1 09/10/2015 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 18 Eventi 4 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 Bar distrutto dalle fiamme, l' ombra del dolo 5 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 MATTEO RADOGNA Scontro mortale a Lovoleto Lunedì i funerali di Gabriella e Marco 6 Cultura e turismo 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 28 Inaugura il festival della creatività 7 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 29 CESARE SUGHI Garuti e la Bassa «Io, narratore della pianura» 8 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 29 Il libro cuore di Persiceto, una 'galleria ' di persone Se ne parla... 10 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 29 MAURIZIO GARUTI Le radici e l' ispirazione 11 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 28 Arte sacra e ricami contadini 12 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 28 Luci dallo spazio' al Planetario 13 Economia e lavoro 09/10/2015 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 1 La guida dell' Espresso incorona il Mirasole 14 09/10/2015 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 13 La meglio trattoria è a San Giovanni parola dell' Espresso 15 09/10/2015 Corriere di Bologna Pagina 13 Bottura il numero uno in Italia tra passato, presente e futuro 17 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 13 LUCIA ANTONELLI, MAURO BASSINI Gli chef bolognesi fanno il pieno 19 Politica locale 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 28 Tutti i segreti della caccia 20 Sport 09/10/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 5 MARCELLO GIORDANO Bonazzi, Luccarini e Balboni: un tris d' assi alla Bolognese Centrale 21 08/10/2015 Bologna Today "Giro dell' Emilia", i vincitori saranno premiati sulla collina di San Luca 22 Pubblica Amministrazione 09/10/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 10 ROBERTO TURNO Ospedali, risparmi fino a 1 miliardo 23 09/10/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 11 Si lavora all' unione di Imu e 25 09/10/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 15 «Infrastrutture e città, acceleriamo» 27 09/10/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 31 Infrastrutture, reti, energia: torna allo Stato il timone dello sviluppo 29 09/10/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 50 Pa nell'«antiriciclaggio» 31 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 2 SERGIO LUCIANO Le aziende degli enti locali producono... 33 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 26 CHRISTINA FERIOZZI Caccia a chi foraggia terroristi 35 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 27 Appalti sempre più trasparenti 37 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 32 Revisori legali, ruolo centrale 39 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 34 FRANCESCO CERISANO Superwelfare lombardo 42 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 34 Zanetti: prime case senza Imu 44 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 35 LUIGI OLIVERI Mobilità, due pesi e due misure 45
09/10/2015 Italia Oggi Pagina 35 Solo dal 30 ottobre le p.a. comunicheranno... 47 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 36 Contributi alla mobilità 49 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 36 Piano periferie, arrivano i soldi 50 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 36 Volontariato, ecco i fondi 52 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 37 Codice appalti, una rivoluzione 53 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 37 Concessioni, regole per le amministrazioni 55 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 37 Conta la solidità finanziaria 57 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 38 GIANFRANCO DI RAGO Lo Scaffale degli Enti Locali 58 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 38 Sedute insindacabili 59 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 39 Borghi confermato alla guida di Ancrel 61 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 39 eventi 62 09/10/2015 Italia Oggi Pagina 39 Un faro per i revisori locali 63
9 ottobre 2015 larepubblica.it (Bologna) Cronaca Gli appuntamenti di venerdì 9: Robot festival In questo fine settimana il roBOt potrà dimostrare di essere diventato, anche numericamente, il più grande festival di arti elettroniche d' Italia e uno dei riferimenti a livello europeo. Se il tutto esaurito in prevendita di Palazzo Re Enzo è ormai la norma, e oggi e domani non fanno eccezione, è con la parte notturna in Fiera che quest' ottava edizione punta al record di presenze. Nei 38mila mq destinati a roBOt Bologna Fiere dalle 23 ospiterà alcuni grossi nomi dell' elettronica internazionale. Protagonista di oggi (ingresso 35 euro) sarà Nina Kraviz, dj russa nota nel mondo acid house che chiuderà il Main Stage alle 4,30. Prima di lei, meritano attenzione i Jets in unica data italiana (ore 00,30) e a seguire Squarepusher, veterano drum' n'bass. Sul Red Bull Stage (il più grande allestito dall' azienda in Italia) Evian Christ farà uno show sui generis, al buio, alle 2. Il palco all' esterno, nell' Area 43, sarà invece per l' elettronica sperimentale. I nomi più attesi arrivano in Fiera domani (biglietti 45 euro), quando ad aprire la notte sarà, alle 22, la bolognese Suz. Tra i big, spicca la prima volta in Italia del dj Tiga in versione live, sul Main Stage alle 3,30. Peccato per la sovrapposizione col duo house The Martinez Brothers sul Red Bull Stage. Subito dopo, alle 4,30, sul palco centrale il danese Trentemoller in una rara apparizione in djset. Esclusive del roBOt anche Daphni e la prima del nuovo show audiovideo di Holly Herndon (Main Stage, ore 1,15 e 23). Durante le notti a Bologna Fiere, settemila litri d' acqua saranno distribuiti gratis al pubblico. Potenziato poi il bus 35, ogni 15 minuti andata e ritorno stazionepiazza della Costituzione. A Palazzo Re Enzo, invece, si inizia alle 17 fino a mezzanotte. Tra musica dal vivo e djset, screenings e documentari, da segnalare stasera il bolognese Godblesscomputers (ore 21,30), o la prima italiana del russo Philipp Gorbachev (ore 20,30); domani alle 22 c' è l' inusuale elettronica sudafricana di Nozinja. Lo scrittore Paolo Nori è un maestro particolare: s' inventa scuole per "descolarizzare" gli alunni. E dopo aver ideato ormai parecchi anni fa la scuola elementare di scrittura emiliana, quest' anno alla libreria Modo Infoshop (dove ci si può già iscrivere) apre una "scuola elementare di letteratura russa e scrittura emiliana (con esercizi pratici)" e una "scuola elementare di scrittura gialla, nera, del terrore e del brivido, con esercizi pratici". La prima comincia il 12 ottobre (dieci incontri di due ore e mezzo) ed è aperta a tutti, la seconda il 27 ottobre (otto incontri), ma solo per chi ha già frequentato altri corsi di Nori. "Ogni lezione è divisa in due parti: un momento teorico e uno di lettura dei compiti svolti dagli alunni», dice lo scrittore parmigiano, che se partono questi nuovi corsi lo deve a suoi ex studenti. «Mi hanno chiesto loro di lavorare sugli autori russi, che conosco bene, e in fondo sono perfetti per insegnare a far letteratura con una lingua che esce dalla pancia, da bar: il russo infatti non è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1
9 ottobre 2015 Pagina 18 La Repubblica (ed. Bologna) Cronaca Eventi JACKIE A TEATRO E AL POTERE First lady e maestra di stile: così Jacqueline Kennedy ha cambiato il modo di mostrare e gestire il potere. Sulla sua figura e sulla grande trasformazione mediatica della politica dialogheranno Roberto Grandi e Raffaella Baritono, venerdì 9 ottobre, alle 22.30 a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485,info 051566330), al termine dello spettacolo di Andrea Adriatico "Jackie e le altre" (ore 21). FESTIVAL GENERAZIONI Alle 10 al teatro Manzoni (de' Monari 1/ 2), inaugurazione del Festival delle Generazioni a cura dei pensionati Cisl. Alle 15,30 in Salaborsa (p.za Nettuno 3), "Job Act: come cambia il lavoro?" con Francesco Basenghi, Giuliano Cazzola, Claudio Domenicali, Anna Maria Furlan, Giuliano Poletti; alle 19 "Generazione Non è la Rai, lo Stile Marzullo e il Musical". Alle 17,30 in piazza Maggiore "(Pre)visioni per il futuro", Andrea Cangini intervista Romano Prodi. Alle 21 al teatro Manzoni, concerto "Generazioni in musica" con Omar Pedrini, Eugenio Bennato, Beppe Carletti, Andrea Mingardi. LENNON AL CINEMA Alla Sala Cervi della Cineteca, in via Riva Reno 72, al termine della proiezione delle 20.30 e prima di quella delle 22.30 del film "La vita è facile a occhi chiusi" di David Trueba (storia di un professore che insegna l' inglese con le canzoni dei Beatles e decide di conoscere John Lennon), incontro con Antonio Taormina, studioso di John Lennon. LIBRI FUORI PORTA Alle 21 alla biblioteca di Anzola, Guido Scorza presenta "Meglio se taci", per la rassegna Dialoghi a Chiare Lettere organizzata dall' ANPI. Alle 18 alla Casa della Conoscenza di Casalecchio, per l' anniversario dell' Eccidio del Cavalcavia, presentazione del libro "9.813 chilometri di memoria" di G. Casarini. FESTE E SAGRE Da oggi a domenica a San Matteo della Decima, 37° edizione del "Festone", spettacoli, mostre, bancarelle. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
9 ottobre 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Bar distrutto dalle fiamme, l' ombra del dolo Persiceto A fuoco l' Hacca di via Stefani. La titolare: «Presi di mira e minacciati» di PIERLUIGI TROMBETTA SAN GIOVANNI I N PERSICETO È STATO distrutto da un incendio, presumibilmente doloso, il bar Hacca di San Giovanni in Persiceto di via Rocco Stefani, a ridosso del viale di circonvallazione. Il rogo è stato appiccato l' altra mattina intorno alle tre e mezzo e ha svegliato alcuni residenti che hanno dato l' allarme. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito o intossicato. In particolare secondo la testimonianza di un cittadino, che abita di fronte al bar, si sarebbero avvertiti anche alcuni scoppi. Sul posto sono prontamente intervenuti i mezzi del distaccamento dei vigili del fuoco di Persiceto e alcune gazzelle del radiomobile dei carabinieri. I POMPIERI hanno dovuto operare per circa tre ore per spegnere l' incendio che aveva intaccato la struttura in legno del locale, materiale molto infiammabile. Solamente intorno alle sei e mezzo la zona è stata messa sicurezza e la via è stata parzialmente chiusa al traffico. «Non è la prima volta racconta la proprietaria del bar Hacca, Manuela Murgia che il mio locale viene preso di mira. Già l' anno scorso dei vandali procurarono seri danni. E adesso l' incendio che non ci voleva proprio perché ha distrutto il mio posto di lavoro. Non di rado riceviamo minacce da clienti, anche occasionali, che hanno alzato un po' troppo il gomito. Ma non credevo proprio che qualcuno potesse arrivare a compiere gesti così gravi. Comunque mi affido alle indagini delle forze dell' ordine». Di buon mattino sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Persiceto assieme ai colleghi del nucleo delle investigazioni scientifiche e alla polizia municipale di Terre d' Acqua. I militari dell' Arma stanno ora ricostruendo i fatti per accertare le cause dell' incendio ed identificare eventuali responsabili nel caso fosse confermata l' ipotesi del dolo. «IL MIO bar aggiunge Murgia era un punto di ritrovo per molte persone, per tanti ragazzi e dispiace molto che sia stato ridotto così. Ringrazio davvero chi mi ha manifestato solidarietà e mi ha dato disponibilità nell' aiutarmi a pulire i detriti. Quello che resta del mio bar». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
9 ottobre 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca BARICELLA Scontro mortale a Lovoleto Lunedì i funerali di Gabriella e Marco BARICELLA IL FUNERALE di Maria Gabriella Russo, 58 anni, e Marco Zennaro, 59 anni, verrà celebrato lunedì, alle 15,30, alla chiesa parrocchiale in piazza Carducci a Baricella. Dopo le esequie, le salme verranno tumulate nel cimitero di Zenerigolo di Persiceto. La coppia è deceduta a seguito di un tragico incidente domenica scorsa sulla Porrettana nella semicurva dopo la chiesa di Lovoleto a Granarolo nello scontro tra la Fiat Panda e la Honda guidata da un 42enne. L' uomo si era messo al volante con un valore di alcol nel sangue cinque volte superiore al limite consentito. Il 42enne che ha alle spalle una condanna per guida in stato di ebbrezza nel 2005, si trova ora indagato per omicidio colposo. La Russo era molto conosciuta: è stata per anni nell' immaginario collettivo la «Signora Bau Bau», la paladina degli animali e organizzatrice di tante manifestazioni legate a questo mondo. La donna sulle reti locali e anche su quelle nazionali, ha sempre portato la sua passione per gli amici a quattro zampe e non solo, consigliando come occuparsene e tutti gli accorgimenti per crescerli. In questa sua passione e in mille altre avventure, come la danza, che ha insegnato per anni, l' ha sempre seguita da vicino il compagno Marco Zennaro, fotoreporter e cameraman, conosciuto durante una manifestazione. L' uomo si è occupato per anni di riprendere la famosa trasmissione sportiva bolognese «Il pallone gonfiato» in onda sulle rete locali. La Russom, molto religiosa e conosciuta a Baricella, era fra l' altro una formidabile organizzatrice di manifestazioni cinofile e non solo. Al funerale di lunedì prossimo, probabilmente, saranno presenti molti personaggi delle televisione e giornalisti che negli anni avevano fatto la conoscenza della coppia. Matteo Radogna. MATTEO RADOGNA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
9 ottobre 2015 Pagina 28 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cultura e turismo Inaugura il festival della creatività DOMANI dalle 14 alle 19 e dalle 20 alle 22 (e domenica 1012.30 e 13.3020), nella sala consigliare del municipio di Persiceto, si terrà Collego la mente'. È il primo Festival della creatività con esposizione di opere e diorami di mattoncini, dimostrazione di robot su mission table Fll, esposizione di opere di riciclo artistico, laboratori per bambini da 0 a 99 anni, spazio espositivo gratuito per appassionati di mattoncini. Ingresso libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7
9 ottobre 2015 Pagina 29 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cultura e turismo Garuti e la Bassa «Io, narratore della pianura» Lo scrittore di San Giovanni SAN GIOVANNI IN PERSICETO QUANDO gli chiedi se non ha mai pensato di venire a vivere a Bologna, ti risponde subito, con il suo tono affabile e misurato: «No, ho le mie radici in pianura, ho sempre bisogno degli argini, dei canali, dei segni della centuriazione romana, del mio ambiente. Questo paesaggio mi parla come un interno domestico, come fosse la mia casa». Maurizio Garuti, 67 anni, di professione scrittore, è nato a Gherghenzano, una frazione di San Giorgio di Piano. E quando a 4 anni si trasferisce con la famiglia («i miei erano mezzadri») a San Giovanni in Persiceto, compie un tragitto di 20 chilometri e qualche metro. Come dire niente. Sempre pianura. La Bassa. Il fascino dei suoi silenzi, dei suoi spazi, delle sue acque, che Garuti ha raccontato e racconta. Com' è nata la passione per la scrittura? «Da bimbo piccolo parlavo solo il dialetto è la risposta . Come usava in campagna. Poi, di colpo, verso i 7 anni, ho cominciato ad appassionarmi alla parola scritta, a imitare nei componimenti quello che leggevo. Fu una rivelazione che scoccò leggendo un romanzo di Stevenson, non ricordo quale. Capitava spesso che il maestro mi rimproverasse perché quello che mettevo sul foglio non era farina del mio sacco». Com' erano quei paesi di allora? «Si sa che negli anni '30 i contadini potevano andare solo nelle osterie, il Caffè Nazionale di San Giovanni era riservato ai ricchi borghesi e ai gerarchi fascisti. Nella mia famiglia vi era un grande rispetto della cultura. Dopo la prigionia in Germania mio padre, Arduino, fu eletto sindaco per due mandati, dal 1960 al '70. Era un illetterato, e allora mia madre ritirò fuori i libri delle elementari e si mise a istruirlo». E lei che istruzione ha? «Il liceo al Minghetti, la laurea in lettere e filosofia con il professor Liano Marini e l' incontro con Ezio Raimondi, che era uno dei membri della giuria del premio teatrale Riccione quando lo vinsi nel 1982 con 'La casa dei ferrovieri'. Mi consigliò molte letture, Céline, Canetti, e altri ancora. Conoscerlo fu una svolta, per me». Per citare Celati, lei è un narratore delle pianure. Ma anche un osservatore. Com' è cambiata la Bassa?» «Provo spesso uno spaesamento. Non ci sono più le cavedagne, ora la campagna è fatta per i trattori, le vecchie case dei contadini sono lì, diroccate, sono spariti i passeri e al loro posto sono arrivate le gazze. Io credo, però, che dal mondo piccolo si possa vedere quello grande anche meglio di chi vive nelle metropoli». Che futuro vede? «La partita non è persa. Avverto segnali incoraggianti, i giovani che vengono alle presentazioni dei miei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8
9 ottobre 2015 Pagina 29 Il Resto del Carlino (ed.
9 ottobre 2015 Pagina 29 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cultura e turismo L' ULTIMO LAVORO Il libro cuore di Persiceto, una 'galleria ' di persone Se ne parla domenica SAN GIOVANNI IN PERSICETO 'IL LIBRO Cuore di Persiceto' (Minerva Edizioni) è il titolo del lavoro appena pubblicato da Maurizio Garuti: una galleria di maestre, maestri, ragazzi e famiglie attraverso la quale si traguarda, con molti spunti di comicità, tutto il '900. Del volume, che sarà presentato il 28 ottobre alla libreria Ambasciatori di Bologna, si parlerà domenica alle 17 al centro culturale Atelier, una ex stalla ristrutturata nei dintorni di San Giovanni, in via Tassinara. Sul palco, accanto all' autore, due maestre leggeranno brani del libro. Nato il 19 gennaio del 1948, Maurizio Garuti ha all' attivo una vasta produzione, fra teatro, narrativa e indagine sociale da 'Due giorni e una notte nella grande guerra' a 'Via Barberia 4', da 'Italiani! La storia che ride' a 'Fantasmi di pianura' e a 'Donne e amori della prateria bolognese'. Dopo la laurea, ha lavorato in Provincia, dedicandosi principalmente all' attività delle biblioteche del territorio raccolte nel leggendario Consorzio di Pubblica Lettura, creato nel 1959 da Carlo Maria Badini e diretto da Giuseppe Guglielmi. «Sono convinto, afferma Garuti a proposito della varietà di generi tra cui gli piace svariare, «che la scrittura sia come uno strumento musicale, in grado di cimentarsi con diversi spartiti. Purché non vi sia mai un' impostazione provinciale nell' esecuzione». c. su. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10
9 ottobre 2015 Pagina 29 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cultura e turismo Le radici e l' ispirazione Maurizio Garuti, 67 anni, è nato a Gherghenzano, una frazione di San Giorgio di Piano. A 4 anni si è trasferito con la famiglia a San Giovanni in Persiceto. «La mia passione per la scrittura è nata leggendo un romanzo di Stevenson» MAURIZIO GARUTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
9 ottobre 2015 Pagina 28 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cultura e turismo Arte sacra e ricami contadini DOMENICA inaugura nel museo d' arte sacra in piazza del Popolo a Persiceto la mostra dal titolo ' Ricami e rammendi nella civiltà contadina e nei paramenti sacri'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
9 ottobre 2015 Pagina 28 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cultura e turismo Luci dallo spazio' al Planetario OGGI, alle 21, al Planetario di San Giovanni in Persiceto, v i c o l o B a c i a d o n n e , s i t e r r à l'iniziativa dal titolo Luci dallo spazio' in occasione dell'anno della luce 2015. La serata è cura di Serena Bedeschi ed è nell'ambito del ciclo di incontri I venerdì del planetario'. L'appuntamento è inserito nelle attività dedicate al pubblico promosso da Museo del Cielo e della Terra, AgenTer, Comune di Persiceto. Ingresso: Interi 4,50 euro, ridotti 3 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
9 ottobre 2015 Pagina 1 La Repubblica (ed. Bologna) Economia e lavoro IN EDICOLA/ LA TRATTORIA DI SAN GIOVANNI La guida dell' Espresso incorona il Mirasole PAOLO TREVISANI OGGI è un giorno speciale per gli appassionati della buona cucina, quello dell' uscita in edicola della nuova Guida dei Ristoranti Italiani de l' Espresso. La Guida, condotta come sempre da Enzo Vizzari, presenta alcune succulente novità che riguardano in particolare il nostro territorio. Iniziamo dall' Osteria Francescana di Modena e dal suo celebrato Re Massimo Bottura. SEGUE A PAGINA XIII La copertina della guida de l' Espresso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
9 ottobre 2015 Pagina 13 La Repubblica (ed. Bologna) Economia e lavoro >NON SOLO GOLA La meglio trattoria è a San Giovanni parola dell' Espresso PAOLO TREVISANI DALLA PRIMA DI CRONACA VIRTUALMENTE innalzato a ruolo d' Imperatore degli chef italici, il ristorante di Bottura è il primo nei 38 anni di storia della Guida a raggiungere la perfezione, cioè 20/20. Insuperabile, nel senso letterale del termine. Qualcuno al massimo potrà pensare di eguagliarlo. Tra gli altri ristoranti che veleggiano nei dintorni dell' eccellenza in Regione, va segnalata la crescita del Povero Diavolo di Torriana dello chef Parini che, con 18,5/20, rientra nella top ten nazionale. Nella nostra provincia i migliori sono il Ristorante Marconi di Sasso Marconi con 16,5/20 dei fratelli Mazzucchelli e il centralissimo Ristorante i Portici di Bologna 15,5/20 dello chef Iacobucci. Altra novità a passo coi tempi è data dal piccolo inserto sulle pizzerie di qualità che segnala alcuni indirizzi interessanti per chi cerca il classico disco lievitato e condito con cura, una dignitosa alternativa ai più costosi pranzi nei locali di grido. Tra questi ci piace ricordare Berberè di Castel Maggiore e Piccola Piedigrotta di Reggio Emilia, già recensiti nella nostra rubrica settimanale. Desideriamo rimarcare l' istituzione del nuovo premio assegnato alla miglior Trattoria dell' anno, dato "alla Trattoria che più si è distinta per il rispetto della cucina locale di tradizione" riconosciuto all' Osteria del Mirasole di Franco Cimini e Anna Caretti di San Giovanni i n Persiceto, a testimonianza dell' eccezionale lavoro svolto in questi anni. Un premio meritatissimo. Anche nella nostra rubrica abbiamo segnalato più volte questa tavola verace che fa delle materie prime selezionate, dei piatti e delle tecniche di cottura desueti il suo punto di forza: non è solo nell' innovazione che si trova soddisfazione per il palato e per la mente. E, permetteteci l' azzardo, se la cucina perfetta di Bottura esiste, lo deve anche all' ispirazione che può trovare nelle rare trattorie come il Mirasole (una delle mete preferite di Bottura e della sua equipe); la cucina di Franco Cimini è colta nella sua rigorosa aderenza alla tradizione, alla ricerca di quello che fu dei gusti e delle abitudini di un tempo, ai piatti come i tortellini con la panna d' affioramento, come usavano i casari, la trippa grigia in umido, la fracosta di maiale, la faraona o l' agnello cotti nella campana di ghisa, antisegnana della cottura a bassa temperatura. Chi ha desiderio di visitare i migliori ristoranti italiani può avvalersi con fiducia di questa nuova edizione della guida de l' Espresso, ma consigliamo un percorso progressivo, un avanzamento per gradi, perché per capire le più grandi rappresentazioni della nostra cucina bisogna conoscerne le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
9 ottobre 2015 Pagina 13 La Repubblica (ed.
9 ottobre 2015 Pagina 13 Corriere di Bologna Economia e lavoro Bottura il numero uno in Italia tra passato, presente e futuro È la prima volta nella sua lunga storia che la guida assegna il massimo dei voti Lo fa con lo chef della Francescana di Modena. In regione svettano i piatti di Parini L a «gara» a chi presenta per primo la guida dei ristoranti per l' anno che verrà, si è da tempo stabilizzata con l' Espresso in testa, che nel corso del tempo ha infatti sempre più anticipato il giorno di conferenza stampa per annunciare per prima i nomi degli chef dell' oggi e dell' immediato futuro. Le sorprese, di quelle eclatanti intendo, come ogni anno, anche per questo 2016 in arrivo, non ci sono. La guida diretta da Enzo Vizzari, presentata ieri alla Leopolda di Firenze, ha alzato di 0,25 il voto a Massimo Bottura, che così passa da quel surreale 19,75/20 dell' anno scorso (surreale perché abbiamo tutti pensato, ma dategli 20/20, che stiamo fare i conti con i bilancini...) al 20 pieno della nuova edizione. È la prima volta che nella storia della guida un ristorante viene sottolineato nel comunicato stampa ottiene il massimo punteggio. Ancora una volta Bottura e la sua Francescana di Modena sono dunque ai vertici della ristorazione italiana. In un mix di passato, memoria, nostalgia, proiettate nel futuro, ma con i piedi ben saldi nel presente. Dove concetti come materia prima , stagionalità e territorio non sono solo parole buttate lì così solo perché suonano bene, ma cose che si sentono pulsare in bocca. Magari reinventate, dopo essere state metabolizzate nel tempo, alla luce di soluzioni mai legate a un virtuosismo vuoto e fine a se stesso, ma votate tutte e unicamente al piacere e alla cultura del cibo. Senza spostarci troppo da Modena, segnaliamo un nuovo premio (sempre nazionale), la Trattoria dell' anno , che è stato ritirato da Franco Cimini dell' Osteria del Mirasole di San Giovanni in Persiceto, del quale abbiamo scritto più volte (con entusiasmo) su queste stesse pagine. E qualche anno fa, quando pubblicammo una doppia pagina dal titolo «Chef consiglia chef», Bottura segnalò come sua preferita proprio l' Osteria del Mirasole. Altro locale ai vertici della ristorazione in Italia è l' Osteria del Povero Diavolo di Torriana (Rn), con il suo chef (un' impressionante bravura tra idee e tecnica) Pier Giorgio Parini (18,5/20). Zoomando più su Bologna e dintorni, ci piace citare Aurora Mazzucchelli del Marconi di Sasso Marconi (16,5/20) e i suoi piatti meravigliosamente estremi, diversi da quelli di chiunque altro. Secondo la Guida di Vizzari il San Domenico di Imola vale però di più (17,5/20). Ci sono, va detto, sempre un' infinità di variabili che vanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17
9 ottobre 2015 Pagina 13 Corriere di Bologna
9 ottobre 2015 Pagina 13 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Economia e lavoro Gli chef bolognesi fanno il pieno TANTE conferme, qualche bella novità e una prestigiosa medaglia: il premio 'Trattoria italiana dell' anno' al Mirasole di San Giovanni in Persiceto. La guida dei 'Ristoranti d' Italia 2016' dell' Espresso, presentata ieri a Firenze, è la prima delle più celebri bibbie gastronomiche ad arrivare in libreria. Bologna e provincia ne escono con onore. Nessuno chef nostrano insidia il primato di Massimo Bottura e della sua Francescana di Modena, premiati con un inedito 20 ventesimi, ovvero la perfezione insuperabile. Ma il San Domenico di Imola raccoglie mezzo punto in più dell' anno scorso (17,5) e si conferma al top davanti al Marconi della bravissima Aurora Mazzucchelli (stabile a 16,5) e a un altro chef stellato, Agostino Iacobucci dei Portici, saldamente primo in città. Sotto l' arco di Villa Aretusi guadagna un punto, passando da 14 a 15, grazie alla creatività e alla passione del giovane Alessandro Panichi. V O T I p i ù a l t i a n c h e a l l ' Acqua p a z z a d i Francesco Carboni, virtuoso della cucina di mare (14,5) e all' Antica trattoria del Reno del vulcanico Vincenzo Vottero Vintrella (14). Entrano in guida anche il babychef Pietro Montanari e la sua nuova Cesoia, la sontuosa bolognesitá dei fratelli Bertozzi e quel giovane tempio della pizza e della birra che si chiama Ranzani 13. Ricompare Marco Fadiga col suo neonato Noir di piazza dei Tribunali (voto: 14,5, come il suo precedente locale). Non c' è traccia di un altro pezzo da novanta, Max Poggi del Cambio, ma solo per una riorganizzazione di sedi che sta per essere avviata. Magnifiche conferme anche fuori città: stabile Buriani a Pieve di Cento (14) e Dario Picchiotti (15) che nell' Antica trattoria di Sacerno propone raffinati piatti di pesce. I nuovi indirizzi segnalati in provincia sono l' Anice stellato di Zola Predosa e la Grassa gallina di Persiceto. Un po' pochini rispetto a quanti lo meriterebbero: fuori Bologna è più difficile farsi notare, anche quando si è una regina del tortellino come Lucia Antonelli. [M.BASS.] Mauro Bassini. LUCIA ANTONELLI, MAURO BASSINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19
9 ottobre 2015 Pagina 28 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Tutti i segreti della caccia SAN GIOVANNI I N PERSICETO STASERA, alle 20.30, nella Casa della Natura', nell'area di riequilibrio ecologico La Bora via Marzocchi a Persiceto, si terrà l'incontro dal titolo Bang...bang... e la chiamano gestione faunistica. Quello che i cacciatori non dicono sulla caccia'. La serata sarà condotta da Andrea Morisi (foto), ex assessore alle Politiche Ambientali, attivista, tecnico dell'ambiente e cofondatore del rifugio di Amola e da Stefano Cimelli, coordinatore guardie zoofile Oipa di Parma. Al termine della serata ricco buffet vegano offerto dal Nuovo Rifugio di Amola. Info: 340 8418353, vanillak7@gmail.com ck ingresso libero. L'incontro è promosso dal Nuovo Rifugio di Amola con il patrocinio del Comune di Persiceto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20
9 ottobre 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport Pianeta Bocce La prova regionale vede il dominio di Trem Osteria Grande e Sanpierina. In evidenza Bianchi, Onza, Magli e Franceschi Bonazzi, Luccarini e Balboni: un tris d' assi alla Bolognese Centrale Bologna CON L' ARRIVO dell' autunno inizia a riprendere pieno ritmo il circuito boccistico. E il movimento bolognese si conferma in prima fila su tutti i fronti. In campo nazionale, prima soddisfazione per la Baldini Stm, che vince la prima scommessa. Dopo aver strappato Daniele Droghetti a Reggio Emilia presenta il giocatore in coppia con Nicola Franceschi al trofeo Tazio Nuvolari di Mantova e ottiene la medaglia di bronzo a parimerito con i varesini D' Alterio e Signorini. Sempre in ambito nazionale, ma nelle competizioni giovanili, fa parlare di sè Simone Lorenzini della Benassi, che sale sul terzo gradino del podio insieme con Guarnaschelli di Pavia, al trofeo Città di Persiceto, categoria Ragazzi. Bologna fa poi il pieno di medaglie in ambito regionale. A partire dal trofeo Soci Bolognese centrale, riservato a 44 individualisti di categoria A, dove monopolizza il podio. E' d' oro Luca Bonazzi della Trem Osteria Grande, seguito da Marco Luccarini della Sanpierina. A chiudere l' en plein, è Paolo Balboni della Baldini, terzo a parimerito con il reggiano Marzocchi. Ma non è finita perché nella stessa manifestazione, categorie B e C a coppie, conquistano l' argento Manuel Bianchi e Luigi Onza della Sanpierina, mentre Giordano Magli e Loredano Franceschi della Parmeggiani si dividono il terzo gradino del podio con Andrea Bigi e Andrea Casini di Castenaso. A COMPLETARE il fine settimana da incorniciare per la Baldini, ci pensa poi Paolo Balboni, che conquista l' oro al memorial Soci di Reggio Emilia, manifestazione che vedeva al via 190 individualisti di categoria A, B, C e D in cui Enrico Dall' Olmo si mette al collo il bronzo. A livello il pieno di medaglie, ci sono poi le competizioni provinciali: Fabrizio Poggi conquista il terzo posto al Gran Premio Città di Cento, lasciandosi alle spalle 145 giocatori dalla categoria A alla D. Fabrizio Poggi porta a casa il primo posto al Gran Premio Volontari Parco, davanti a Mario De Nicco della Benassi, mentre si dividono il terzo gradino del podio gli imolesi Adriano Rochi e Ivo Ferri. Marcello Giordano. MARCELLO GIORDANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21
8 ottobre 2015 Bologna Today Sport "Giro dell' Emilia", i vincitori saranno premiati sulla collina di San Luca Ritorna, sabato 10 ottobre, la manifestazione ciclistica "Giro dell' Emilia Granarolo" promossa da GS Emilia, Coni, Uci, Fci, Lega Ciclismo e Aocc e patrocinata da Regione Emilia Romagna e Città Metropolitana di Bologna e dai comuni di Bologna e San Giovanni in Persiceto. Ad ospitare la partenza di una delle gare più important i del calendario ciclistico italiano ed internazionale sarà Bologna mentre i vincitori saranno premiati sulla collina del Santuario di San Luca. Persiceto accoglierà invece una delle tappe del Gir o: verso le ore 12.20 di sabato 10 ottobre i corridori passeranno per la centrale piazza del Popolo dove, grazie alla collaborazione con le associazioni sportive dilettantistiche "Società Ciclistica Bonzagni" e "Podistica Persicetana" e la locale Protezione civile, sarà allestito il traguardo volante "2° Trofeo Città di San Giovanni i n Persiceto". Dalle ore 7 alle ore 15 per consentire l' allestimento del traguardo del "Giro dell' Emilia", del passaggio e del disallestimento, è stata emanata un' ordinanza che prevede il divieto di sosta e transito di veicoli privati in Corso Italia e divieto di accesso e di uscita dalle vie laterali (via Bruno fino a via Fossato, via Cavour, via Roma fino a via Gornia, via D' Azeglio, via Don Minzoni, via Farini, via Gramsci, via Marconi fino a via Gornia, via Mazzini, via Pellegrini, via S. Apollinare). La gara sarà trasmessa dalla Rai sulla rete Tre/Sport. Annuncio promozionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22
9 ottobre 2015 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Ospedali, risparmi fino a 1 miliardo Si stringe sulla «manovra sanitaria» Le Regioni: tagli insostenibili, a rischio i servizi ROMA Tra 800 milioni e 1 miliardo di risparmi con acquisti di beni e servizi dalle lavanderie ai pasti in ospedale fino alle manutenzioni, ma non solo tassativamente accentrati a livello regionale. Piani di rientro di 3 anni sotto la regia delle regioni per asl e ospedali in rosso, pena la rimozione dei manager con lo stop all' ingresso di personale e un freno agli acquisti. Spesa farmaceutica con 2 tetti, ma col rebus tuttora irrisolto dei medicinali innovativi e l' avvio di nuove procedure (con sconto sul passato?) per i ripiani da 1,2 mld per le industrie sui disavanzi 20142014. Alleggerimento della vecchia manovra di Monti a carico dei privati accreditati, lasciando la p o s s i b i l i t à a l l e regioni d i s p a l m a r e diversamente i risparmi attesi. Costi standard avanti pianissimo, ma con un "fondino" a parte per i governatori con spesa e prestazioni sanitarie "virtuose". Inversione dell' onere della prova a carico dei cittadini e giro di volta pro medici nella responsabilità professionale. Il Governo accelera la messa a punto della "manovra sanitaria" in vista della legge di Stabilità 2016. Anche se la partita delle partite, quella della dotazione finanziaria, resta ancora in sospeso. I 111 mld per il 2016 (rispetto ai 113,3 previsti anche dal Def) al Ssn annunciati da Matteo Renzi, insufficienti anche per la ministra Beatrice Lorenzin, sono sempre lì sul piatto. Ma cresce il pressing su palazzo Chigi di governatori e sindacati, e non è detto che la quota non possa ancora salire. Di 1 mld? Le scommesse sono aperte. A tenere alta la tensione sul Governo ci hanno pensato del resto ancora ieri i governatori. Che al termine del loro parlamentino hanno stilato un documento stizzito. «Non sono possibili ulteriori tagli al comparto regionale senza una riduzione dei servizi», è il commento conclusivo generale. Che al capitolo sanità, nel ricordare la marcia indietro del Governo sulle risorse, fa presente le spese in più in arrivo per contratti e convenzioni, la crescita da prevedere per la farmaceutica con l' arrivo di nuovi prodotti, il rischiocontenzioso per le prestazioni dei privati convenzionati. Insomma: i conti, con un nuovo taglio, non tornerebbero e la compressione dei servizi sarebbe inevitabile. Piuttosto, per migliorare efficienza e qualità si potrebbero introdurre «parametri semplici che valorizzano il costo effettivo dei servizi, garantendo adeguato livello di qualità dei Lea». In soldoni, scrivono a chiare lettere: va creato un «piccolo Fondo da ripartire tra le regioni per il miglioramento dell' efficienza organizzativa». Il fondino dei "virtuosi" appunto. In attesa dell' incontro decisivo di martedì col Governo, le regioni ieri non sono rimaste silenti. Soprattutto quelle a trazione leghistaforzista. Per il centrosinistra (e naturalmente per tutte le regioni), Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23
9 ottobre 2015 Pagina 10 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2015 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Enti locali. L' audizione del sottosegretario Zanetti Si lavora all' unione di Imu e Tasi sulle seconde case GIANNI TROVATI MILANO Si fa strada anche nel Governo l' idea di fondere Imu e Tasi su seconde case e altri immobili, chiudendo definitivamente la sfortunata esperienza del tributo sui «servizi indivisibili». A certificare che l' ipotesi è sul tavolo è il sottosegretario all' Economia Enrico Zanetti, che intervenendo ieri alla bicamerale sul federalismo fiscale ha fatto il punto anche sull' andamento della voluntary disclosure (1,9 miliardi di gettito da oltre 63mila istanze già presentate; si veda il servizio a pagina 47). Il matrimonio fra Imu e Tasi semplificherebbe la vita dei proprietari, che oggi sono costretti a pagare con doppi moduli e doppi calcoli quella che nei fatti è la stessa imposta con due nomi diversi. Sulla strada della fusione, però, c' è un ostacolo, più di "immagine" che di sostanza: oggi l' Imu ha un' aliquota massima del 10,6 per mille, a cui i Comuni, secondo il meccanismo cervellotico della doppia imposta, possono aggiungere uno 0,8 per mille di Tasi a patto di riservare qualche detrazione alle abitazioni principali. L' unione di Imu e Tasi sotto un cappello unico potrebbe allora portare l' aliquota massima all' 11,4 per mille. Si tratta dello stesso livello effettivo raggiunto dall' accoppiata nei Comuni che hanno spinto al massimo le aliquote, e quindi non porterebbe aumenti generalizzati a carico dei contribuenti. Su un terreno minato come quello del Fisco sul mattone, però, ritoccare un parametro può dare argomenti a una polemica (infondata) sullo scambio fra tagli fiscali alla prima casa e aumenti sugli altri immobili, rischio che Renzi vuole ovviamente evitare soprattutto intorno a una delle mosse chiave per l' immagine della «manovra che taglia le tasse». Sarebbe da evitare, inoltre, la possibilità di arrivare all' 11,4 per mille nei Comuni che non hanno introdotto la superTasi, e che quindi finora non hanno chiesto più del 10,6 per mille ai contribuenti. L' alternativa passerebbe dalla ricerca di una copertura in più anche per l' addio alla Tasi fuori dall' abitazione principale, che però costa più di 1,2 miliardi. Si tratta di un obiettivo improbo, tanto più che fra abitazione principale, imbullonati e terreni l' operazione ImuTasi vale 5 miliardi. Una parte della copertura potrebbe arrivare dall' Imu (3,8 miliardi) pagata allo Stato da capannoni, alberghi e centri commerciali, con un meccanismo che superi i problemi di distribuzione fra Comuni ricchi di questi immobili e Comuni che invece non ne hanno. Anche questa cifra è stata fornita ieri da Zanetti alla commissione, e comprende la quota destinata a superare il problema «imbullonati». Da questo punto di vista, spiega Zanetti, l' obiettivo è quello di scrivere nella manovra che nei capannoni la «stima diretta» con cui si calcola la rendita catastale deve escludere «macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti funzionali allo specifico processo produttivo». Se tradotta in legge, questa definizione potrebbe avere un ventaglio di applicazione piuttosto ampio, che per evitare paradossi dovrà ovviamente essere riferito anche alle stime già effettuate che hanno creato il problema. Il terzo capitolo è quello dei terreni agricoli: Zanetti dà per certa l' abolizione del pasticcio costruito l' anno scorso intorno ai Comuni «montani, parzialmente montani e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25
9 ottobre 2015 Pagina 11 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2015 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione «Infrastrutture e città, acceleriamo» «La riforma appalti è buona ma credo ci sia spazio per alcune correzioni. Bisognerebbe dare alle amministrazioni lo strumento del "preliminare di progetto" per spiegare le proprie necessità e tradurle in vere priorità da realizzare con risorse certe e in tempi certi. Alle imprese si dovrebbe dare la possibilità di fare il progetto esecutivo, sfruttando le possibilità tecnologiche e organizzative date dal Bim. Al tempo stesso penso sia necessaria una rivoluzione culturale su opere pubbliche, spazi pubblici, risparmio energetico e rigenerazione urbana: solo così creiamo le condizioni per ripartire davvero». Claudio De Albertis, presidente dell' Ance (costruttori), parla della riforma degli appalti e delle misure per sostituire il vecchio patrimonio edilizio con edifici meno costosi sul piano energetico. «I dati dice confermano che i crediti di imposta 50% e 65% hanno funzionato ma ora è venuto il momento di superare i microinterventi di sostituzione degli infissi e passare a investimenti di maggiori dimensioni con obiettivi più ambiziosi di efficienza energetica». Presidente De Albertis, da dove ripartono le opere pubbliche? Nel processo inefficiente e inefficace di realizzazione dei lavori pubblici pesa la mancanza di pianificazione, che appare troppo legata a logiche di tipo politico, e di programmazione, che sembra limitarsi agli effettiannuncio. L' elenco delle necessità teoriche contenute nei programmi deve diventare un elenco di priorità effettivamente realizzabili con risorse certe in tempi certi. Per ricreare una committenza consapevole serve un preliminare di progetto che contenga un' analisi costibenefici, chiarisca a quali esigenze dei cittadini e del territorio risponde l' opera, quali siano le sue ricadute economiche e sociali, di quali risorse abbia bisogno e in quali tempi si realizzi. Questo è anche l' unico modo per tornare a fare ciò di cui il Paese ha realmente bisogno: una check list di opere giuste a prescindere dal fatto che siano grandi o piccole. Nella realtà, però, i piani rincorrono l' emergenza, dalle scuole al dissesto idrogeologico. La logica di tirare fuori dai cassetti elenchi di opere cantierabili è sbagliata: in quegli elenchi c' è qualunque cosa, non quel che serve. Per altro con una qualità progettuale molto bassa mentre noi abbiamo bisogno di incrementarla. Qual è la sua proposta? Dobbiamo applicare le norme già esistenti sulla responsabilità oggettiva dei progettisti e dei certificatori dei progetti per gli errori progettuali. Ma oggi noi dobbiamo anche cogliere la grande occasione che ci viene data dal Bim (Building Information Modeling, ndr) che non è solo digitalizzazione ma anche riorganizzazione radicale del processo edilizio, favorendo l' interoperabilità fra tutti i soggetti. In questo ambito tenere progettazione e costruzione separate, come fa la riforma degli appalti, è sbagliato. Ripropone il vecchio appalto integrato di progettazione e costruzione affidati all' impresa? No. Lo sviluppo della progettazione da parte delle imprese con un progetto preliminare in gara ha effettivamente dato adito a un meccanismo poco trasparente. Oggi non lo vogliono neanche le imprese perché presenta per loro costi eccessivi. Penso invece che si possa proporre una gara che abbia a base un progetto definitivo sviluppato dall' amministrazione e imponga alle imprese di presentare un' offerta con un progetto esecutivo. L' amministrazione potrà scegliere così anche sulla base della qualità dei progetti. D' altra parte, quando lavoriamo per un soggetto privato, una banca o una società di ingegneria, ci viene chiesto l' analogo sforzo di presentare una proposta. Quali sono le altre norme della legge appalti che correggerebbe? Più che altro ci sono aspetti da chiarire. Anzitutto sulla qualificazione. Concordiamo che i requisiti Soa siano ormai insufficienti per avere un mercato di maggiore qualità. Vorremmo evitare, però, che, dopo anni di mercato molto ristretto, si chiedesse ora alle imprese improvvisamente requisiti molto alti. Questo, secondo noi, deve essere un processo graduale. Dei lavori in house dei concessionari al 20% che pensa? È una soluzione equilibrata a condizione che abbiano risposta alcune domande. Se i concessionari non rispettano il 20% come sono sanzionati? E in quali tempi si devono allineare al 20%? Perché per l' 80% dei lavori da mettere in gara si fa riferimento a procedure semplificate e non a quelle ordinarie? Che pensa dei poteri Anac? Vedo che l' Autorità avrà una funzione di regolazione del mercato molto ampia e non svolgerà più solto competenze Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27
9 ottobre 2015 Pagina 15 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2015 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Come cambia il Titolo V. Ma le Regioni «virtuose» potranno chiedere più competenze Infrastrutture, reti, energia: torna allo Stato il timone dello sviluppo EMILIA PATTA La riforma del Titolo V approvata ieri d a l S e n a t o m e t t e f i n e a 1 5 a n n i d i federalismo pasticciato, ossia quello approvato in fretta e furia dal centrosinistra nel 2001 per contrastare la Lega alleata di Silvio Berlusconi sul suo stesso terreno. Com' è noto quella riforma, sia pure confermata da referendum popolare a differenza di quanto accaduto qualche anno dopo alla "devolution" di Umberto Bossi, non aiutò Francesco Rutelli e la coalizione di centrosinistra che lo sosteneva a vincere le elezioni. In compenso, grazie all' introduzione nell' articolo 117 della Costituzione di un elenco di «materie di competenza concorrente», ha trasformato i conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni nel maggior numero di cause che la Corte costituzionale ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Il primo merito della riforma costituzionale targata Boschi in materia di federalismo è proprio quello di eliminare del tutto le «materie concorrenti». E già questo, di per sé, contribuirà ad alleggerire enormemente la «fatica» della Consulta. Ma dal momento che i conflitti ci saranno comunque, perché nessun elenco per quanto preciso potrà mai eliminarli, con l' istituzione di un Senato delle Regioni che avrà prevalentemente funzioni di coordinamento e di controllo tra i diversi livelli di legislazione (statale, regionale e anche europea) la riforma stessa ha iniettato gli anticorpi: il nuovo Senato, libero dai vincoli di fiducia con il governo, sarà il luogo politico dove dirimere preventivamente le possibili controversie. Oltre ad essere un luogo politico ben più autorevole della Conferenza delle Regioni nel quale i governatori potranno far valere le proprie ragioni, quando saranno vere ragioni. Il secondo e forse ancora più importante merito del nuovo Titolo V approvato ieri dall' Aula di Palazzo Madama è il ritorno in capo allo Stato, come competenza esclusiva, di una ventina di materie strategiche per l' economia e per lo sviluppo territoriale del Paese: dalle «infrastrutture strategiche e grandi reti di trasporto e di navigazione di interesse nazionale e relative norme di sicurezza» alla «produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell' energia» fino all' ordinamento delle professioni e della comunicazione, all' ambiente, al commercio estero, alla tutela e valorizzazione dei beni culturali... Una risistemazione da cui potrà trarre vantaggio tutta l' economia, dal momento che sono state riportate alla competenza statale anche temi trasversali: ad esempio «le politiche attive del lavoro», la cui declinazione federalista in questi anni ha costretto spesso le imprese più grandi, presenti in più Regioni, a districarsi fra decine di regole territoriali diverse per i contratti di formazione, gli apprendistati e le altre forme di inserimento professionale. Un altro colpo al federalismo prima maniera viene poi dall' introduzione, sempre nell' articolo 117, della cosiddetta clausola di supremazia dello Stato: «Su proposta del governo la legge dello Stato può intervenire in materie o funzioni non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richiede la tutela dell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29
9 ottobre 2015 Pagina 31 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2015 Pagina 50 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Controlli. Definiti gli indici di anomalia Pa nell'«antiriciclaggio» RANIERI RAZZANTE Enti pubblici contro il riciclaggio. Il ministero dell' Interno, con decreto del 25 settembre, pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» 233 del 7 ottobre, ha fissato gli indicatori di anomalia per l' individuazione di operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione. Va così a regime un obbligo previsto per gli uffici sin dal 2007 (articolo 10, comma 2, lettera g) del Dlgs 231/2007). Tutte le amministrazioni dello Stato, comprese scuole, u n i v e r s i t à , a z i e n d e e amministrazioni autonome, enti locali, aziende ed enti del servizio sanitario nazionale avranno ora maggiori possibilità di segnalare comportamenti e/o operazioni sospette compiute da persone fisiche o giuridiche nei cui confronti essi svolgono un' attività a contenuto economico connessa con movimentazioni di mezzi di pagamento o con obiettivi di natura finanziaria o patrimoniale. I soggetti sottoposti a segnalazione potranno essere anche quelli assoggettati a controlli di competenza della pubblica amministrazione. Si chiede ora, concentrandoci sugli indici più significativi, di segnalare soggetti che hanno frequenti modifiche nell' assetto proprietario o manageriale (compresi i direttori tecnici); imprese amministrate o controllate da soggetti che appaiono meri prestanome; acquisti di beni o servizi dalla Pa non coerenti con l' attività del soggetto che li richiede; frequente utilizzo di deleghe o procure ad operare con la Pa a soggetti diversi e localizzabili in zone sempre diverse rispetto al domicilio dell' impresa. Ma gli spunti maggiori derivano dagli indicatori in materia di appalti, dove si chiede di attenzionare soggetti che presentino non tutti i requisiti, tranne che robuste strutture patrimoniali o con forti disponibilità finanziarie; al contrario, sono da attenzionare partecipazione ad appalti in assenza di convenienza economica all' esecuzione del contratto; partecipazione ad appalti d a p a r t e d i raggruppamenti temporanei di imprese, con un numero di partecipanti però sproporzionato in relazione al valore economico del contratto; partecipazione a gare da parte di società che non sembrano avere il loro core business nel settore; società che durante la gara o in fase di esecuzione realizzano operazioni straordinarie d' azienda prive di apparente giustificazione. Un elenco di indicatori è dedicato al settore dei finanziamenti pubblici, con una casistica che sostanzialmente si incentra sull' esame dei profili economicopatrimoniali, nonché societari, dei soggetti che vi fanno ricorso. Indicatori specifici vengono previsti anche per il settore dei controlli fiscali. Andranno segnalate, tra le altre, operazioni contabili con palese intento dissimulatorio, o pagamenti di fatture per operazioni che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31
9 ottobre 2015 Pagina 50 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2015 Pagina 2 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il punto Le aziende degli enti locali producono perdite e poltrone Un' azienda municipale di servizi idrici arriva sull' orlo del fallimento, si riduce a gestire un' attività tra magagne e contestazioni ma poi, quando riceve un' offerta di aggregazione da un colosso del settore (l' Acea) la respinge e anzi rinnova i propri vertici attraverso nomine politiche, tentando di andare avanti come se nulla fosse. È il caso di Talete, come si chiama (con riferimento colto al filosofo greco che vedeva nell' acqua l' arché, cioè l' origine dell' universo) l' azienda idrica della provincia di Viterbo. Ha appena rinnovato il consiglio d ' amministrazione, dove comandano il comune del capoluogo laziale che è primo azionista con il 22% e alcuni altri enti locali e v u o l restare autonoma, pur avendo perso 4,3 milioni di euro nel 2014, avendo grane e critiche per asseriti rischi di infiltrazioni di arsenico nei condotti, e avendo solo 800 mila clienti e quindi poche chance di arrivare al pareggio. Ma fermiamoci qua, perché non in questione il caso specifico, dove magari i viterbesi avranno le migliori ragioni per difendere la loro autonomia, ma la filosofia di fondo che lo ispira come ispira altri 9 mila casi in Italia: il localismo e il particolarismo esasperati, la pretesa di far da sé anche mancandone i presupposti di competenza e/o di scala economica. È la malattia comune dell' enorme categorie delle aziende controllate dagli enti locali, circa 9 mila, di cui 3 mila in sostanziale letargo (costano magari poco ma non fanno nulla), altrettante agiscono (purtroppo) e perdono a bocca di barile e solo un terzo è in grado di galleggiare, se non di guadagnare. È a questo giacimento di sprechi sanabili che adesso Renzi guarda per tagliare costi e recuperare potere dalla periferia al centro. In uno dei prossimi consigli dei ministri calerà il primo colpo di scure: «L' assemblea può disporre che la società a controllo pubblico sia amministrata da un consiglio d ' amministrazione composto da tre o cinque membri», recita la bozza del testo del decreto. Significa imporre un «plafond» al poltronificio in cui i due terzi di queste società si risolvono. Puro poltronificio a vantaggio dei partiti locali. Il «rottamatore», che per i localismi (dalle popolari alle camere di commercio) ha dimostrato di non avere simpatia, vuol fare piazza pulita. Meno consiglieri, aggregazioni, chiusure, privatizzazioni. E ha fondamentalmente ragione nel volerlo. Però Renzi deve fare molta attenzione, se vuol trarre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33
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