COMUNE DI RUSSI Lunedì, 15 dicembre 2014
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COMUNE DI RUSSI Lunedì, 15 dicembre 2014 Prime Pagine 15/12/2014 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 1 15/12/2014 Prima Pagina La Voce di Romagna 2 pubblica amministrazione 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Province, la mappa degli «esuberi» 3 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Regioni, Asl e Comuni in ritardo sui 5 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Soltanto investire fa rima con ripartire 7 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 Gli uffici non mettono online i dati su appalti e consulenze 9 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10 FISCO Agevolazioni sulla casa 11 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35 Dal 2015 doppio fondo per crediti e perdite delle società... 28 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35 La proroga non cancella i problemi della cassa 30 15/12/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35 Sul predissesto caos crescente di norme e giurisprudenza 31 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 17 PAGINA A CURA DI ROBERTO LENZI Per l' industria verde 250 mln 33 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 23 Il governo pensa al contributo obbligatorio 35 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 23 PAGINA A CURA DI MARI PADA Polizze contro calamità al palo 36 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 44 News 39 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 51 Opportunità del microcredito 40 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 202 PAGINE A CURA DI MARIA CHIARA FURLÒ Giustizia civile, una riformina che non riformerà molto 42 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 203 Il cronoprogramma della riforma 45 15/12/2014 Italia Oggi Sette Pagina 208 MARZIA PAOLUCCI Formazione outdoor 46 sport 15/12/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Il Cotignola conquista il derby /dozzese 2 Russi 1/ San Patrizio1... 48 15/12/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Calcio Promozione Girone C 17ª giornata 50 15/12/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 35 SAN PANCRAZIO 2 51 15/12/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 Dozzese 2 Russi 1 52 15/12/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 23 San Pancrazio 2 53 15/12/2014 La Voce di Romagna Pagina 27 Miracolo Dozzese I gialloblù. non si arrendono, vincono e lasciano... 54 15/12/2014 La Voce di Romagna Pagina 29 San Pancrazio 55 15/12/2014 La Voce di Romagna Pagina 35 Under 14 | Master Olimpia, Massa e Porto Robur sono al comando 56 15/12/2014 La Voce di Romagna Pagina 37 I risultati dei gironi ravennati 58 14/12/2014 Ravenna24Ore.it Fipav Ravenna, il punto sul volley giovanile 59
15 dicembre 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
15 dicembre 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
15 dicembre 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Le eccedenze nella dotazione organica in base ai criteri elaborati dal Governo. Province, la mappa degli «esuberi» Ventimila i dipendenti da ricollocare A Cosenza l' impatto maggiore. La riforma delle Province arriva al passaggio chiave: i nuovi enti « d i a r e a v a s t a » d o v r a n n o e s s e r e a l l e g g e r i t i d i competenze, ma anche dei dipendenti che quelle funzioni svolgevano. Con i supertagli alle risorse, un miliardo nel 2015 per salire fino a tre nel 2017, e l' alleggerimento della dotazione organica ?si dovrà dimezzare la spesa nelle Province che rimangono tali e ridurla del 30% in quelle che si trasformeranno in Città metropolitane. Si prospettano quindi quasi 20mila dipendenti da ricollocare. A Cosenza e Roma l' impatto maggiore. Trovati pagina 6 La riforma delle Province arriva al passaggio chiave e comincia ad agitare davvero politici e personale:?il cuore del problema è rappresentato dal destino del personale, perché i nuovi enti «di area vasta» dovranno essere alleggeriti di competenze, ma anche dei dipendenti che quelle funzioni svolgevano. Doppia mossa La strategia del Governo per passare ai fatti si è articolata in due passaggi:?i supertagli alle risorse, un miliardo nel 2015 per salire fino a tre miliardi nel 2017, e l? alleggerimento della dotazione organica, che (come anticipato sul?Sole 24 Ore del 29 novembre)?dovrà dimezzare la spesa nelle Province che rimangono tali e ridurla del 30% in quelle che si trasformeranno in Città metropolitane. L?idea è semplice, e poggia sul fatto che enti con meno compiti devono avere meno spese e meno dipendenti, perché sarà la nuova geografia dei compiti distribuiti a Regioni e Comuni a indicare la destinazione del personale «in eccesso», ma la sua realizzazione altrettanto semplice non è. Per capirlo, basta guardare i numeri:?il taglio alla dotazione organica, come accennato, è basato sulla spesa, ma in base al costo medio dei dipendenti può far misurare con buona precisione il numero delle persone destinate a trasformarsi in «eccedenze», e quindi a essere coinvolte nelle misure di riorganizzazione. Misure tra le quali non rientra l?estensione fino al 2018 dei pensionamenti con le regole preFornero, che era stata ipotizzata ma poi è stata accantonata anche per evitare un altro strappo alla tela delle nuove regole previdenziali:?gli «esuberi», anche se la riforma non li chiama così, potranno sfruttare le vecchie finestre solo se raggiungono i requisiti preriforma entro la fine del 2016, secondo il calendario scritto nel decreto dell?anno scorso Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3
15 dicembre 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Metà delle amministrazioni non è in regola. Regioni, Asl e Comuni in ritardo sui piani contro la corruzione A un anno dalla scadenza del 31 gennaio scorso, solo la metà delle amministrazioni pubbliche (il 44%)si è dotata di un Piano di prevenzione della corruzione. Nel pieno del ciclone di Mafia Capitale, non sorprendono i dati sull' attuazione della legge anticorruzione del 2012. Un Comune su due non ha ancora il Piano che dovrebbe essere il primo strumento di analisi del rischio e prevenzione. Tempi lunghi anche per le misure di contrasto previste all' interno dei documenti: per far ruotare il personale, a Roma e Napoli, ad esempio, servono quasi due anni. Di fatto molti enti hanno visto questo passaggio come un adempimento formale e non sono pochi i casi di pianifotocopia, che l' Autorità di Cantone minaccia di sanzionare. Milano tra le best practice. Cherchi e Uva pagina 7 La lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione si ferma al primo gradino. A circa un anno dalla prima scadenza quasi la metà di Comuni, Regioni, Asl e ministeri ha rispettato l?obbligo di adottare il piano triennale anticorruzione. Va meglio per ministeri e Province, dove il tasso di adempimento è intorno al 7080%; più in affanno i Comuni, dove l?onere grava in egual misura su grandi e piccoli, senza sconti. Il primato dell?adempimento va al Nord Ovest (34%)? e indietro resta il Sud (18% di adempimenti). Nel dettaglio, quasi un Comune su due, secondo l?ultimo censimento del dipartimento Funzione pubblica, n o n è riuscito a mettere a punto il primo degli strumenti per arginare il rischio di tangenti previsto per le Pa dalla legge 190 del 2012 (la legge anticorruzione). Qualcuno in più potrebbe in realtà aver adempiuto, ?scordandosi? di segnalarlo per tempo alla banca dati ?PerlaPa?, ma il risultato è comunque deludente, soprattutto se si pensa alle cronache di questi giorni con l?inchiesta su ?Mafia capitale?, che ha dimostrato una volta di più come la Pa sia esposta in modo permanente al rischio di corruzione. Lo strumento Previsto dalla legge 190 insieme alla nomina in ogni ente di un Responsabile per la prevenzione della corruzione,?il piano triennale di prevenzione della corruzione (Ptpc) è nato come strumento di analisi e monitoraggio. Sulla scia del Piano nazionale varato dalla Civit (ora Autorità anti corruzione), ogni ente dovrebbe inserirvi una mappatura dei settori a rischio (la legge ne individua già quattro:?appalti, concorsi, concessioni e sussidi) e indicare quali misure di prevenzione, accorgimenti e formazione specifica intende adottare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5
15 dicembre 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione IN ITALIA E IN EUROPA. Soltanto investire fa rima con ripartire Un grande sistema economico che abbia subìto i danni di una lunga guerra e che abbia ritrovato occupazione e reddito rapidamente, senza aver fatto leva sugli investimenti, pubblici e privati, non si è mai visto. Il discorso può valere in generale per l' Europa, che al suo interno presenta casi diversi, diverse velocità di uscita dalla crisi e profondi divari innovativi, ma che comunque si ritrova nel complesso più che un passo indietro rispetto agli Stati Uniti. Di sicuro il problema investe l' Italia, che dentro di sé nel Mezzogiorno rintraccia i numeri di una catastrofe demografica e sociale e un orizzonte di abbandono non solo industriale. Senza investimenti può esistere un presente che compra un po' di tempo per la sopravvivenza giorno per giorno, ma non c' è futuro. Così la fiducia dei cittadini e delle imprese, entrambi contribuenti super tartassati, non corre e non si propaga. E se poi a tutto questo aggiungiamo (si veda l' inchiesta su Mafia Capitale) il carico delle evidenze che emergono in tema di corruzione e di pubblica amministrazione, nessuno può meravigliarsi se il Paese non dà segni visibili di ripresa. È probabilmente questo il quadro che ha fatto (e fa) da sfondo al tentativo del governo Renzi di alzare la domanda interna con i famosi 80 euro in busta paga (rinnovati anche per il 2015), il taglio del fisco sul lavoro e la riforma del mercato del lavoro prevista dal Jobs Act. Una scommessa difficile mentre procede, sempre sul filo del rasoio, il confronto con l' Europa e in un' Europa dove rispuntano gli incubi del caso Grecia, e mentre la carta del "piano Juncker" da oltre 300 miliardi di investimenti (ma solo sulla carta, come sappiamo) a tutto fa pensare meno che a un jolly vincente. Continua pagina 14 Guido Gentili Continua da pagina 1 Certo il nuovo, possibile corso della politica monetaria espansiva della Bce firmata da Mario Draghi può darci una mano. Ma sarebbe un errore molto grave pensare che la svolta di Francoforte possa sostituirsi a una politica riformista e innovativa. Dove gli investimenti sono a questo punto una componente decisiva e non incidentale. L?economista Jeffrey Sachs ha parlato di recente di «sciopero degli investimenti» (in particolare nel settore dell?energia sostenibile) negli Usa e in Europa e di come questa paralisi è stata interpretata dai neokeynesiani e dai sostenitori dell?offerta. I primi finiscono per promuovere ?espedienti? (tassi d? interesse zero e incentivi) invece di incoraggiare l?adozione di politiche ben definite e ?liberare? gli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
15 dicembre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Trasparenza. Molte lacune nell' applicazione del decreto 33 del 2013. Gli uffici non mettono online i dati su appalti e consulenze La trasparenza è l' altra faccia della medaglia per combattere il malaffare dentro la pubblica amministrazione: da una parte, le regole per evitare le tangenti; dall' altra, informazioni a portata della collettività, per mettere i cittadini in grado di rendersi conto di come funziona la burocrazia e, dunque, come vengono spesi i soldi. Il binomio, però, finora ha funzionato poco e male (si veda l' articolo sopra). Anche i criteri per rendere gli uffici pubblici più trasparenti discendono dalla medesima legge (la 190 del 2012), che ha imposto il giro di vite anti mazzette. La trasparenza ha poi trovato norme di dettaglio nel decreto legislativo 33 del 2013, che ha imposto a tutte le pubbliche amministrazioni (il ventaglio è stato di recente allargato e perfezionato dalla riforma della Pa, la legge 90/2014) di avere sul proprio sito istituzionale una finestra dedicata alla comunicazione di tutta una serie di informazioni: dai redditi dei politici ai bilanci degli enti, dalle consulenze ai concorsi, dagli appalti alle partecipazioni societarie. A un anno e mezzo di distanza, quegli obblighi sono stati rispettati solo in parte. Per esempio, i piani triennali per la trasparenza che fanno il paio con quelli anticorruzione in molti uffici ancora latitano. Per rimanere alle amministrazioni centrali: su 13 ministeri monitorati, cinque ancora se ne devono dotare, tra cui quelli dell' Economia e delle Infrastrutture. E ancora: l' Inail lo ha adottato, mentre altrettanto non si può dire dell' Inps. Non va meglio nelle università: su quasi cento atenei, 70 ancora non sanno cosa sia il piano della trasparenza. Eppure, secondo le intenzioni del Dlgs 33, quel documento, da aggiornare ogni anno e da redigere insieme alle associazioni dei consumatori, dovrebbe fare il punto sulle iniziative prese dalla singola amministrazione per assicurare un adeguato livello di trasparenza, nonché «la legalità e lo sviluppo della cultura dell' integrità». Le assenze dei piani, però, non sono che una delle defaillance degli obblighi sulla trasparenza. Molte amministrazioni ancora continuano a non pubblicare sui propri siti i dati o, nel migliore dei casi, quando lo fanno spesso la lettura delle informazioni è difficile se non impossibile. Per esempio, perché inseriscono file di difficile gestione da parte del cittadino. Eppure il decreto 33 prevede che i dati siano non solo immessi in rete in un formato aperto, ma soprattutto siano aggiornati, completi e di semplice consultazione. L' Autorità anticorruzione lo ha potuto constatare: nel corso di controlli effettuati dall' inizio dell' anno a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
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15 dicembre 2014 Pagina 10 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione FISCO Agevolazioni sulla casa FISCO Agevolazioni sulla casa [4116][351175] RIACQUISTO PRIMA CASA: CREDITO COMPENSABILE Ho un credito d' imposta, per riacquisto della prima casa, di 4.800 euro. Nel rogito è stato scritto che intendo utilizzarlo in diminuzione dell' Irpef dovuta in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell' acquisto. Ma dal 730/2013 risulta che non devo pagare l' Irpef; anzi, ho un rimborso. Posso compensare con i pagamenti Imu, Tasi eccetera, usando il codice 6602 nel modello F24?Oppure sono costretta a perdere il credito, dal momento che non pagherò l' Irpef neanche negli anni successivi, avendo varie detrazioni? A.M.TERNI È possibile estinguere i debiti per Tasi, Imu, Tari eccetera anche compensandoli, in via generale, con crediti tributari (e previdenziali) e, in particolare, con quello per il riacquisto dell' abitazione principale, attribuito ex articolo 7 della legge 448 del 1998. Dispone, infatti, il comma 2 dell' articolo 7 che il credito in questione «può... essere utilizzato in compensazione ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241». L' articolo 17 di tale decreto è quello che disciplina, in generale, la compensazione tra crediti e debiti tributari.Il credito d' imposta correttamente identificato con il codice tributo 6602 non si perde mai, per prescrizione, se è annualmente riportato in dichiarazione dei redditi, perché non utilizzato.La dichiarazione resa nel contratto d' acquisto (quella contenuta nel rogito) non è vincolante e non è d' ostacolo all' utilizzo del credito per estinguere debiti diversi dall' Irpef. A cura di Ezio Maria Pisapia [4117][350912] SPOSTAMENTO DELLA TETTOIA CON DIRITTO AL BENEFICIO Sono stato autorizzato dal Comune di mia residenza, mediante Scia (segnalazione certificata cdi inizio attività), allo spostamento sempre all' interno della mia proprietà di una tettoia in legno, struttura su cui sono installati pannelli fotovoltaici asseverati alla mia abitazione. Precisando che lo spostamento dell' impianto fotovoltaico dovuto a motivi tecnici è stato autorizzato anche dal Gse (gestore dei servizi energetici), volevo sapere se tutti i lavori effettuati per consentire il corretto spostamento e sostentamento della struttura (in particolare opere in cemento armato ove poggerà la struttura in legno) possono rientrare tra le spese detraibili per la ristrutturazione edilizia. Gian Luca BuonsignoreCAMPOBASSO La risposta è affermativa. Lo spostamento della tettoia all' interno della proprietà di un edificio residenziale è intervento di manutenzione straordinaria. Di conseguenza, tutte le spese sostenute e pagate con bonifico bancario sono detraibili ai fini del 50 per cento (articolo 16bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 139, della legge 147/2013) anche se si tratta di un' abitazione monofamiliare (in tal caso è esclusa la sola manutenzione ordinaria). [4118] [350422] L' ITER PER L' AGEVOLAZIONE A LAVORI DISPOSTI D' URGENZA Nel mio condominio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11
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15 dicembre 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Bilanci. La norma «dimenticata» Dal 2015 doppio fondo per crediti e perdite delle società partecipate Gli enti locali, nei bilanci 2015, non dovranno preoccuparsi solo del fondo crediti di dubbia esigibilità, ma dovranno anche fare i conti con l' accantonamento a fronte delle perdite delle società partecipate. Entra in vigore a gennaio, infatti, l' articolo 1, comma 550 della legge di stabilità 2014 (legge 147/2013), scritta per evitare che un ente possa trarre vantaggio dal lasciare le sue partecipate in perdita, e impone di accantonare in bilancio un importo proporzionale. Perdite di esercizio che sono imponenti: nel piano Cottarelli si parla addirittura di 1,2 miliardi nel 2012, ed è facile quindi immaginare un impatto, in fase di prima applicazione, tra i 100 ed i 200 milioni, che complicheranno gli equilibri di bilancio di Comuni, Province, Regioni e C a m e r e d i commercio. La norma prevede un periodo di applicazione parziale e graduale. Parziale, perché per i servizi pubblici locali a rete il riferimento è la differenza tra valore e costi della produzione, che conduce a un valore meno penalizzante. Graduale, perché, è prevista una fase transitoria che distingue tra chi peggiora e chi migliora i conti. Nel primo caso, ovvero quello delle aziende che dall' utile scendono nell' area della perdita o che hanno una perdita superiore a quella media del triennio 20112013, il meccanismo è semplice: nel preventivo 2015 si accantonerà il 25% della perdita di esercizio 2014 della società, il 50% nel 2016 e il 75% nel 2017, per arrivare a pieno regime solo nel 2018. Per chi invece ha una perdita media nel triennio citato superiore a quella del bilancio di esercizio 2014, l' accantonamento corrisponderà a «una somma pari alla differenza tra il risultato conseguito nell' esercizio precedente e il risultato medio 20112013 migliorato, rispettivamente, del 25 per cento per il 2014, del 50 per cento per il 2015 e del 75 per cento per il 2016». In sostanza se la perdita fosse di 160 nel bilancio di esercizio 2014 e di 200 nel triennio, si dovrà accantonare appena 10, ovvero 160 al netto della perdita del triennio ridotta del 25%, ovvero di 150. Invece, se la perdita è crescente, diciamo 260, l' accantonamento dovrà essere pari al 25% del totale, ovvero di 65. Tutto questo dovrà risultare già dal preventivo. Ove non si abbiano le informazioni disponibili (cosa chiaramente non ammissibile, per quanto riguarda le aziende controllate, nei comuni sopra i 15mila abitanti, che devono applicare i controlli previsti dall' articolo 147quater del Tuel, introdotto dal Dl 174/2012), si dovrà procedere a una variazione non appena disponibili i bilanci delle società Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28
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15 dicembre 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Terreni. Rischio bilanci per gli enti. La proroga non cancella i problemi della cassa La proroga in extremis del termine di pagamento dell' Imu per i terreni montani non più esenti non cancella i tanti problemi sia per i Comuni sia per i contribuenti. Sul versante dei Comuni, la proroga evita per ora gli effetti sulla competenza, grazie all' accertamento convenzionale del gettito Imu stimato dall' Economia (pari al taglio inferto al Fondo di solidarietà), anche se a molti amministratori le stime ministeriali appaiono eccessivamente abbondanti;?il problema di cassa appare però solo rinviato, perché il caos di queste settimane non pare destinato a risolversi in poco tempo. L' incasso effettivo delle somme scritte nell' allegato al decreto, quindi, sembra scontrarsi contro due ostacoli:?i numeri elaborati dal ministero faticheranno in molti casi a tradursi in realtà, ed è difficile che tutti i contribuenti chiamati alla cassa dalle nuove regole si presentino puntualmente all' appuntamento del 26 gennaio. Il problema è intricato ulteriormente dal fatto che lo stesso Governo ha mostrato di non apprezzare più di tanto il parametro delle tre fasce articolate sulla base della «altitudine al centro» dei Comuni, perché in molti casi questo dato ignora la geografia reale di territori comunali spesso ampi e collocati a diverse altitudini. Una debolezza, questa, che potrebbe anche alimentare una quota di contenzioso da parte di contribuenti che potrebbero contestare la "ragionevolezza" dei parametri con cui sono stati chiamati al versamento. Questo argomento, accanto al fatto che nemmeno la data del 26 gennaio rispetta il tempo minimo di 60 giorni che lo Statuto del contribuente chiede di concedere tra una richiesta di pagamento e la scadenza per effettuarlo, non faciliterà certo la riscossione. Il Governo, quindi, ha annunciato una revisione dei parametri, che comunque difficilmente potrà vedere la luce in tempo per la scadenza del 26 gennaio:?la partita, infatti, deve continuare a valere, almeno sulla carta, 350 milioni, e qualsiasi revisione imporrebbe anche di cambiare ex post la distribuzione di tagli e accertamenti fra i Comuni. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianni Trovati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30
15 dicembre 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Enti in crisi. Regole da riformare. Sul predissesto caos crescente di norme e giurisprudenza A due anni dal suo esordio occorre rendicontare gli esiti prodotti dal predissesto, nato come strumento/percorso per risanare gli squilibri strutturali dei bilanci degli enti locali. Tantissimi i Comuni che vi hanno fatto ricorso con miliardi di disavanzi di amministrazione da riequilibrare, per lo più in dieci anni. Poche i n v e c e l e Province c h e h a n n o a d e r i t o , lasciando in eredità alle nuove non pochi problemi. Su tutto incombe, comunque, il marasma, causato dall' abbondanza di norme sopravvenute ad integrazione dell' originario dettato e da provvedimenti legislativi che hanno indirettamente inciso (male) sulla sua applicazione. Si è lavorato, spesso, al contrario di quanto serviva e senza alcuna coordinazione. Il legislatore ha approvato provvedimenti (Dl 35/2013 e Dl 66/2014) concessivi di finanziamenti miliardari per saldare i vecchi debiti, a tutto il 2013, degli enti territoriali verso il sistema mercantile. Una novità che ha favorevolmente inciso sulla finanza locale e sui creditori, diversamente però da come programmato nei piani di risanamento. Anche la magistratura contabile ha disorientato il sistema delle autonomie con la formazione, a livello centrale, di una giurisprudenza in netta contrapposizione con le decisioni delle Sezioni regionali. Non solo. L' implementazione del Dlgs 118/2011, perfezionata con il Dlgs 126/2014 (si veda il Sole 24 Ore del 15 settembre 2014), con la previsione di facilitare il ripiano dei disavanzi di amministrazione causati dai saldi negativi della gestione dei residui a tutto il 2014, ha messo gli enti locali in predissesto in forte imbarazzo. L' opportunità prevista di poter smaltire "il buco" in un decennio (incrementato ad un trentennio dalla legge di stabilità in corso di approvazione) ha creato una giustificata amarezza negli amministratori già aderenti al predissesto (si veda anche Il Sole 24 Ore dell' 8 dicembre). Un tale stato di cose, per la confusione e le disparità che ha generato, richiede una rivisitazione della disciplina specifica. Ciò per rendere giustizia agli enti e ai cittadini, entrambi imbarazzati per avere, rispettivamente, imposto e sopportato i tributi al massimo e i servizi al minimo per conseguire il medesimo scopo raggiungibile in via ordinaria con il Dlgs 126/2014 (si veda Il Sole 24 Ore del 1° dicembre 2014). Il rimedio sta nella introduzione della revocabilità dello stato di predissesto, in presenza ovviamente di condizioni di maggior favore dei Comuni interessati, così da offrire la possibilità agli stessi di alleviare la pressione fiscale locale e di raggiungere il medesimo obiettivo di risanamento, favorito dall' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31
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15 dicembre 2014 Pagina 17 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione Lo stanziamento messo a disposizione dallo sviluppo economico sul Fondo per la crescita. Per l' industria verde 250 mln Sul piatto altri 150 mln per imprese più informatizzate. Ammonta a 400 milioni di euro, divisi su due nuovi bandi per progetti di ricerca e sviluppo, lo stanziamento messo a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico a valere sul Fondo per la crescita sostenibile. Le imprese interessate potranno presentare progetti nei settori delle tecnologie dell' informazione e della comunicazione elettroniche (Ict) e dell' industria sostenibile. I nuovi interventi sono identificati come «Ict Agenda digitale» e «Industria sostenibile». I d u e b a n d i s o n o s t a t i pubblicati rispettivamente il 4 e il 5 dicembre scorso in Gazzetta Ufficiale, dopo essere stati entrambi approvati con decreti ministeriali del 15 ottobre 2014. La dotazione finanziaria è divisa in 150 milioni di euro per «IctAgenda digitale» e 250 milioni di euro per «Industria sostenibile». Gli schemi delle istanze preliminari di accesso alle agevolazioni, le modalità di applicazione dei criteri di valutazione indicati nei bandi e i termini per la presentazione delle istanze saranno stabiliti con successivi provvedimenti del direttore generale per gli incentivi alle imprese. IctAgenda digitale. Il primo bando, pubblicato nella G.U. n. 282 del 4 dicembre 2014, ha lo scopo di sostenere progetti di ricerca e sviluppo coerenti con le finalità dell' Agenda digitale italiana in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell' economia del Paese, grazie a un mercato digitale unico basato su Internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili e sviluppando specifiche Tecnologie abilitanti, nell' ambito di quelle definite dal Programma quadro comunitario «Horizon 2020». I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione nel territorio italiano di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. Queste devono essere strettamente connesse tra di loro in relazione all' obiettivo previsto dal progetto e devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti o processi o servizi esistenti. Obiettivo della ricerca deve essere lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali che hanno adeguate e concrete ricadute sui settori applicativi. Industria sostenibile. Il secondo bando, pubblicato nella G.U. n. 283 del 5 dicembre 2014, riguarda progetti finalizzati a perseguire un obiettivo di crescita sostenibile, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33
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15 dicembre 2014 Pagina 23 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione Il governo pensa al contributo obbligatorio La prima proposta per cautelarsi da tali eventi ed evitare che fosse lo Stato a doversi farsi carico degli indennizzi era arrivata dal ministro dell' ambiente del governo Monti, Corrado Clini, che elaborò un Libro bianco con le «Linee strategiche per l' adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio», all' interno del quale, oltre a trattare il tema della prevenzione degli effetti negativi delle calamità naturali sui paesaggi italiani, si propose di rendere obbligatoria l' assicurazione per coprire i rischi connessi a eventi climatici estremi su beni e strutture pubbliche e private. A detta del ministro, sarebbe stato un modo per difendere le zone ad alto rischio e rifondere chi vive o lavora in tali zone in caso di danni, per ridurre i costi dei premi assicurativi e per non gravare sulle tasche di tutti gli italiani attraverso i risarcimenti con fondi pubblici. «Chiediamo al governo di porre in atto, urgentemente, tutte le misure in grado di alleviare la pesantissima situazione che stanno vivendo gli artigiani e le imprese delle regioni più colpite dalle alluvioni: Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte», è stato l' ultimo appello della Cna lo scorso mese alla politica. «Il sistema produttivo, in poche ore, ha subito danni calcolati dal Centro studi Cna in non meno di 400 milioni». E dalla politica è arrivata una prima risposta: «Sì allo sforamento del patto d i stabilità per consentire gli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio; la possibilità per i comuni di accedere a mutui a tasso zero per 3 miliardi; un piano nazionale con investimenti per 9 miliardi nei prossimi 7 anni; lo stanziamento nella legge di stabilità delle risorse per alimentare il fondo emergenze». Anche perché il conto dei danni degli stati d' emergenza già definiti, una ventina sui 25 ancora aperti e relativi a eventi del 2013 e di quest' anno si aggira sui 3 miliardi. Ai quali va aggiunto oltre un miliardo di danni provocati dalle ultime alluvioni. Soldi che non ci sono e che il governo deve trovare se vuole risarcire famiglie e imprese. L' ipotesi su cui si lavora è quella di inserire delle risorse ad hoc per le aree colpite, nella quale dovrebbero confluire anche quelle, circa 150 milioni, per alimentare il fondo emergenze, che è di fatto azzerato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35
15 dicembre 2014 Pagina 23 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione Italia fanalino di coda in Europa per le coperture assicurative contro terremoti o alluvioni. Polizze contro calamità al palo I costi troppo elevati frenano lo sviluppo del mercato. Grandine, terremoti, esondazioni, alluvioni. I fenomeni naturali, spesso concentrati nel periodo invernale, mettono a rischio uffici, case e fabbricati. Di solito chi sottoscrive una polizza tende a tutelarsi dalle cause più frequenti come il furto in abitazione o al più l' incendio. Bisogna invece prestare attenzione a garanzie e coperture anche per danni da altre cause, tanto è vero che gli eventi atmosferici che hanno colpito i territori italiani negli ultimi anni (terremoti, esondazioni, «bombe» d' acqua) stanno spingendo anche il governo a mettere sul tavolo proposte di assicurazioni obbligatorie in caso di calamità. Un mercato tutto da fare. L' Italia in Europa è tra i Paesi meno assicurati con un mercato danni, quindi depurato della componente di risparmio del ramo vita, di circa 34 miliardi, di cui più di 16 miliardi di euro rappresentati dalla sola responsabilità civile auto, che si sa è obbligatoria per legge e quindi percepita dai cittadini come una tassa e non come strumento di tutela dei singoli e della collettività. Risultato: il mercato è ancora tutto da fare. Un primo segnale di vita in questi anni è arrivato dalle imprese e dalla grande distribuzione, molto più avanti nella sottoscrizione di questo tipo di polizze. Le motivazioni sono da ricercare nel fatto che nel mondo business se il fabbricato subisce danni a seguito di un evento climatico non sarà negativo solo per il valore dell' immobile in sé, ma soprattutto per quello che contiene, ovvero merci, attrezzature da lavoro, beni strumentali e macchinari. Il mercato abitativo invece langue. Dove è maggiore la polizza anti calamità per gli immobili a uso abitativo o ufficio è proprio in quei luoghi in cui un evento o un disastro ambientale si è già abbattuto. L' offerta di coperture contro i danni sismici è ampia anche se non molto utilizzata. Esistono una decina di compagnie attive nel settore danni agli immobili. Sta di fatto che meno del 2% delle abitazioni è assicurato. Secondo dati Ance, Associazione nazionale costruttori edili, oltre il 60% del patrimonio edilizio italiano (circa 7 milioni di edifici) è stato costruito prima dell' entrata in vigore della normativa antisismica per nuove costruzioni (1974). Quindi andando a guardare l' ampia platea dei potenziali interessati il rischio per le compagnie sarebbe più che ripartito. Ma il premio non è composto soltanto dalla componente rischio, ma dai costi vivi che vanno sostenuti per tarare la polizza sul giusto valore. Uno dei motivi per cui le coperture contro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36
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15 dicembre 2014 Pagina 44 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione News Expertise, società di servizi tecnici e ingegneristici nel settore energetico, ricerca ingegneri da inserire in Italia come project risk e n g i n e e r a M i l a n o e planner, con buona conoscenza dell' inglese, dei software di pianificazione (Primavera P6 e Win Project 2007) e di Office per Varese, Sondrio, Pavia, Mantova, Lodi, Lecco, Cremona, Como, Brescia, Bergamo, Monza e Brianza, Milano. Candidarsi a http://expertise.hrweb.it/. Opportunità di occupazione per laureati presso il gruppo editoriale Maggioli, che seleziona 2 consulenti tecnici area finanziaria per Forlì, 1 consulente applicativo senior per S. Arcangelo di Romagna e 1 junior per Forlì, 1 sviluppatore Java area sanità per Forlì. L' azienda non smette mai di cercare talenti per tutti i ruoli e in ogni settore. Curriculum a www.maggioli.it, lavora con noi. Inmatica, attiva da vent' anni sul territorio nazionale principalmente nel settore dell' energia e della p.a. centrale e locale, con una completa gamma di soluzioni e servizi It che vanno dalla consulenza al system integration, ricerca sistemisti con conoscenze in ambiente server Microsoft e Linux\Unix, programmatori e analisti programmatori Java EE/J2EE e .Net per il Lazio. Curriculum a www.inmatica.com, lavora con noi. Un cuscinetto su cinque nel mondo è prodotto dal gruppo Skf, il principale fornitore mondiale di prodotti, soluzioni e servizi nel settore dei cuscinetti volventi, anelli di tenuta e prodotti correlati. Il gruppo, presente in Italia con 11 stabilimenti, oltre 3.500 dipendenti e una rete di circa 130 concessionari, ricerca due key account manager, uno per Milano e l' altro per Bologna. Curriculum a www.skf.com/it/, lavora con noi. Valtur, per la stagione invernale 2014 2015, è alla ricerca di accompagnatori sci, referenti di lingua russa, da inserire come animatori miniclub, addetti reception, guest relation e animatori sportivi, cuochi capi partita, pasticcieri barman e bartender. I candidati, tra i 18 e i 35 anni, devono conoscere almeno una lingua straniera ed essere disponibili per 23 mesi. Curriculum a www.valtur.it, lavora con noi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39
15 dicembre 2014 Pagina 51 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione Opportunità del microcredito Il commercialista della nostra cooperativa ci ha informati della possibilità di accedere al micro credito. Ora i soci, che sono stati informati della possibilità, chiedono maggiori delucidazioni anche se il nostro professionista ci ha detto che non c' è fretta e che, viste le numerose scadenze di dicembre, ora non gli è possibile convocarci in assemblea per spiegarci cosa è questo microcredito. Chiediamo qualche delucidazione in merito e gli eventuali riferimenti per ricuperare, anche via internet le norme relative. M.R. Quali sono le caratteristiche della finanza mutualistica e solidale? In questi periodi in cui le banche sono sempre restie nel concedere credito mi sono chiesto se è possibile accedere ad altre fonti di finanziamento, magari con caratteristiche nuove e non speculative, come suggerisce la dizione. G.P. Quali sono le imposte da pagare se non si vuole aderire alla cedolare secca per l' affitto di abitazioni abitative? F.G. Per gli interventi energetici realizzati tramite un contratto di leasing i pagamenti (acconto e saldo) devono essere effettuati tramite specifico bonifico? M.S. Per poter usufruire della detrazione Irpef per l' acquisto di mobili è necessario che si effettuino anche degli interventi di ristrutturazione dell' immobile. L' acquisto dei mobili può precedere la fatturazione degli interventi edili? Le porte sono considerate «mobili»? F.P. Ho letto che la compensazione dei crediti con la pubblica amministrazione possono essere compensati per le cartelle notificate entro il 31/03/14 e non più per quelle notificate solo entro il 31/12/13. Chiedo cortesemente di volermi indicare gli estremi del provvedimento che ha stabilito quanto sopra. G.D. Quali possono considerarsi «adattamenti» agevolati quelli da apportare alla carrozzeria di autovetture per soggetti disabili con ridotte o impedite capacità motorie? F.P. In cosa consiste esattamente l' inversione della presentazione delle lettere d' intento per gli esportatori abituali portata dalla legge sulle semplificazioni fiscali? R.E. Subito dopo essermi iscritto alla facoltà di giurisprudenza ho perso mio padre. Se decidessi di cambiare facoltà potrei perdere il diritto a ricevere la pensione di reversibilità? F.R.N. Se il figlio nasce dopo sette mesi dalla morte del padre al nascituro spetta la reversibilità? M.G.P. Sono un lavoratore extracomunitario e svolgo per una ditta tessile un lavoro parttime. Mia moglie è disoccupata. Abbiamo tre figli minori. Possiamo avere diritto all' assegno per il nucleo familiare? H.M.P. Sono un lavoratore extracomunitario e lavoro in Italia da cinque anni. Se decidessi di rimpatriare potrei avere indietro i contributi versati? P.M.L. Vorrei sapere cosa accade se una volta richiesto il riscatto della laurea emerge che per alcuni mesi è stata svolta attività lavorativa retribuita. M.D.P. Ho 33 anni e sono figlio unico. Ho perso da sei anni mia madre e nel 2012 mio padre. Dopo un anno dalla morte di mio padre ho ricevuto dall' Inps una richiesta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 40
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15 dicembre 2014 Pagina 202 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione Prime valutazioni degli avvocati sulla l. 162/2014: dubbi su negoziazioni e arbitrati. Giustizia civile, una riformina che non riformerà molto La riforma del processo civile è «mini» e non soddisfa a pieno gli avvocati. Piccoli interventi, quelli contenuti nel decreto legge n.132/2014, convertito nella legge 162/2014 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 novembre 2014), recante «misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell' arretrato in materia di processo civile». Interventi però, non del tutto nuovi e soprattutto non risolutivi. Pensato dal governo Renzi per cominciare a smaltire l' arretrato nel settore civile, il primo passo verso la riforma della giustizia servirà a velocizzare alcuni procedimenti, come quello del divorzio, ma risulta inefficace se messo a confronto con la mole di arretrato con cui hanno a che fare avvocati, magistrati e cittadini. Questa almeno l' opinione della maggior parte dei professionisti intervistati da Affari Legali. Che in alcuni casi rilevano che comunque non manchino anche degli aspetti positivi, soprattutto quelli che strizzano l' occhio alle imprese. Si riferisce proprio a queste norme Micael Montinari dello studio legale Portolano Cavallo che riguardo alle conseguenze della riforma commenta: «saranno di certo positive se guardiamo a misure che facilitano le procedure di recupero dei crediti, come la possibilità per gli ufficiali giudiziari di accedere all' anagrafe tributaria. Lo stesso dicasi per le novità che velocizzano e semplificano il processo. Qualche beneficio potrà venire anche dall' aumento degli interessi in caso di ritardo nei pagamenti. Tutto ciò, in definitiva, dovrebbe avere un effetto migliorativo sui bilanci delle imprese. Che infine ci sia un' enfasi ulteriore sulle soluzioni alternative alla giustizia dei nostri tribunali è senz' altro un bene». Il professionista si chiede però se le nuove procedure di negoziazione assistita e gli arbitrati forensi, funzioneranno e daranno i risultati sperati. «Il trasferimento in sede arbitrale dei procedimenti civili pendenti e la nuova procedura di negoziazione assistita da un avvocato sono opzioni che, nella sostanza, erano già a disposizione delle parti», spiega Montinari. «Ora abbiamo dei meccanismi che incoraggiano il loro utilizzo. Non c' è che dire: in teoria ne dobbiamo essere tutti contenti. C' è un però o, se vogliamo, un punto interrogativo di non poco conto. Svolgere il ruolo di arbitro richiede delle competenze specifiche e soprattutto un livello di esperienza che si maturano sul campo nel corso di anni. Inoltre, essere arbitro non vuol dire solo essere degli ottimi avvocati ma anche avere familiarità con le tecniche di gestione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 42
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15 dicembre 2014 Pagina 203 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione Il cronoprogramma della riforma 13 settembre 2014 a) Traslatio iudicii b) Negoziazione assistita volontaria su diritti disponibili (art. 2) 11 novembre 2014 a) Negoziazione assistita per separazione consensuale, divorzio e modifica delle condizioni di separazione o di divorzio con figli minori, maggiorenni incapaci, portatori di handicap o economicamente non autosufficienti (art. 6) b) esecuzione forzata (Queste disposizioni sono entrate in vigore l' 11 novembre 2014, in quanto non è indicata un differimento dell' entrata in vigore; alcune però sembrano, di fatto, subordinate all' entrata in vigore delle norme sull' accesso alle banche dati). 11 dicembre 2014 a) Separazione consensuale, divorzio e modifica delle condizioni di separazione o di divorzio effettuata direttamente dai coniugi con assistenza facoltativa di uno o più avvocati, innanzi al Sindaco del Comune competente (art. 12). b) Nuovo regime di compensazione delle spese (art. 13) c) Passaggio dal rito ordinario al rito sommario di cognizione» (art. 14). La nuova norma si applicherà ai giudizi introdotti a decorrere dal 11 dicembre 2014; d) Nuovo saggio degli interessi legali moratori (art. 17) che si applicherà ai procedimenti iniziati a decorrere dal 11 dicembre 2014. e) Nuove modalità di «Iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione» (art. 18 nuovo 492bis c.p.c.) e relativa sanzione: nuovo Art. 164ter. (Inefficacia del pignoramento per mancato deposito della nota di iscrizione a ruolo). f) Nuova competenza territoriale per l' esecuzione forzata su autoveicoli, motoveicoli (art. 19). Tranne il caso in cui è debitore una pubblica amministrazione, è fissata la regola secondo la quale «per l' espropriazione forzata di crediti è competente il giudice del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede»; g) «Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare» (art. 19) e per la nuova modalità di esecuzione del pignoramento dei veicoli, motoveicoli e rimorchi registrati. 1 gennaio 2015 Riduzione del termine per la sospensione feriale dei termini a 31 giorni, dal 1° agosto al 31 agosto 9 febbraio 2015 Negoziazione assistita obbligatoria: improcedibilità delle controversie in alcune materie (es. rc auto) in mancanza di esperimento della negoziazione assistita da uno o più avvocati (art 3). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45
15 dicembre 2014 Pagina 208 Italia Oggi Sette pubblica amministrazione La Corte d' appello di Ancona sperimenta anche teatro e cinema. Formazione outdoor I problemi? Si risolvono all' aria aperta. A guardare la foto dei dipendenti della Corte d' appello di Ancona, la loro sembra più una scampagnata fuori porta e invece è un esempio di formazione outdoor. Nata negli Stati Uniti intorno agli anni 60, arrivata da noi vent' anni dopo e diffusa prima nelle aziende, in particolare le multinazionali, estesa ai gruppi bancari e dal 2000 anche alla p.a. In questo contesto, dal 2005 a oggi anche il Ministero della giustizia attraverso il suo dipartimento dell' Organizzazione giudiziaria e ben cinque distretti di corti d' appello se ne sono avvalsi. Un modo nuovo, per apprendere e fare proprie quelle competenze trasversali come la capacità di leadership, la comunicazione, la capacità di integrarsi e condividere gli obiettivi ma senza più aula, banchi, sedie e quant' altro faccia pensare a una formazione di tipo tradizionale. A spiegarne i contenuti guida a ItaliaOggi, Roberto Alfieri, sociologo e formatore con vent' anni di esperienza nel settore: «Si parla di formazione esperienzale: cinema, teatro e anche outdoor training. Nei primi due casi, il cinema, il teatro ma anche l' improvvisazione teatrale possono aiutare a favorire una migliore comprensione delle dinamiche lavorative. È stato il caso della Corte d' appello di Ancona dove abbiamo sperimentato l' improvvisazione teatrale: dato un tema, la sfida è stata quella di svilupparlo a colpi di battute. Ci si allena ad ascoltarsi, replicando all' altro in modo creativo, senz' altro utile a chi fa attività di sportello, a contatto con il pubblico. E veniamo all' outdoor training distingue qui cambia l' ambiente: siamo all' aperto e attraverso vari esercizi, i partecipanti sperimentano anche la propria fisicità. Gli proponiamo dei problemi da risolvere che li mettano in contatto tra loro attraverso la dimensione del gioco, situazione che ci porta ad aprirci di più agli altri». Il metodo è quello di partire da un problema da risolvere entro un confine di tempo e di regole definite. La soluzione appare impossibile fino a quando il gruppo non condivide e utilizza tutte le risorse presenti al proprio interno finendo poi per far emergere il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze personali e professionali e soprattutto l' identificazione di dinamiche di comunicazione più utili per il raggiungimento del comune obiettivo. Visto che i problemi proposti debbono essere risolti nel tempo stabilito e secondo regole rigide, finiscono per emergere le abituali modalità di gestire le risorse e lo stress operativo che ne deriva. Di qui, in un ambiente estraneo a quello lavorativo in grado di riallacciare i contatti con la propria parte fisica ed emotiva, si riesce secondo Alfieri a migliorare la realtà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46
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15 dicembre 2014 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport Girone C. I gialloblù vincono in casa per la prima volta: fatale al Lavezzola l' autogol di Borini a pochi secondi dal riposo. Il Cotignola conquista il derby /dozzese 2 Russi 1/ San Patrizio1 Ateltico 1 Castenaso La Dozzese si impone sul Russi, pari con rammarico per il Bagnacavallo. Sfortunato invece il La vezzola che fa tutto da so lo e si fa superare dai cu gini in classifica. Partono forte i biancazzurri schiacciando i padroni di casa nella propria metà campo tuttavia senza es sere davvero pericolosi. Il primo tiro è dei ragazzi di Folli: Manaresi impegna Rossi ad un doppio inter vento con un tiro al volo all ' 8 ' . Due minuti dopo Dardi colpisce male il pal lone e manda sul fondo. Prima dell ' intervallo il Cotignola passa in van taggio: angolo di Nannini, Rossi esce male e la palla sbatte addosso all ' i ncol pevole Borini che devia nella propria porta. Nella ripresa il Cotigno la controlla e rischia po co. Al 65 ' Salzano, entrato da sette minuti, colpisce con un pugno Montanari e l ' arbitro lo espelle. Gli ospiti restano così in die ci. I gialloblu sfiorano il raddoppio prima con Leo nardi che impegna Rossi con un tiro al volo su sug gerimento di Paganelli, poi è Montanari con una girata al volo a lambire il palo. Solo nel recupero i biancazzurri provano a pareggiare con una puni zione di M. Foschini che però termina a lato.......................DOZZESE 2 RUSSI 1 DOZZESE: DOZZESE: Staniscia, Talotta, Rinaldi, Cesari, Ragionie ri, Semplice, Vallante, Sorrentino, Tomba (43 ' st Zanotti), Sabbioni, Cappiello (16 ' st Cobosneanu). All.: Niccolini. RUSSI: Casadio, Rusticali (15 ' st Giorgini), Magari (25 ' st Tazzari), Vasumini, Dirani, De Rose (42 ' st Gaddoni), Sow , Miserocchi, Focaccia, Pezzi, Coralli. All.: Ragazzini. ARBITRO: RUIU DI FERRARA. RETI: 32 ' pt Cappiello, 10 ' st Sow, 34 ' st Tomba. AMMONITI: Vallante, Tomba, Rinaldi, De Rose, Va s u m i n i . ESPULSO: 48 ' st Vallant...MONTE DEL RE. La Dozzese centra una vitto ria vitale contro il Russi e comincia a credere che in qualche modo la sal vezza possa anche arri vare. I gialloblu segnano per primi in un primo tempo nel quale i due portieri Staniscia e Casa dio sono in evidenza con belle parate: al 32 ' è Cap piello a fare centro fina lizzando una bella azione di Talotta con un cross deviato da colpo di tacco smarcante di Rinaldi per la conclusione a colpo si curo dell ' 11 gialloblu. Nella ripresa la Dozze se prova ancora a fare la partita ma il Russi riesce a pareggiare i conti gra zie a Sow la cui punizio ne deviata si infila alle spalle di Staniscia. Il pa ri non serve a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48
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15 dicembre 2014 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport Calcio Promozione Girone C 17ª giornata Borgo PanigaleComacchioLidi 12 Cotignola L a v e z z o l a 1 0 D o z z e s e Russi 2 1 GranamicaBagnacavallo 11 Medicina Porretta 00 S.MariaCodifiumeCasalecchio 0 3 SanPatrizioAtl.Castenaso 11 Savarna Sasso Marconi 02 Vadese Budrio 10 Giornata 18ª del 21/12/2014 BorgoPanigale Granamica [01] Casalecchio Budrio [10] Cotignola Bagnacavallo [10] Dozzese Atl.Castenaso [00] Medicina Russi [31] S.M.CodifiumeSassoMarconi [01] San Patrizio Lavezzola [11] Savarna Comacchio Lidi [10] Vadese Porretta 01 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50
15 dicembre 2014 Pagina 35 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport SAN PANCRAZIO 2 SAN LEONARDO 3 SAN PANCRAZIO: Furone, Lanzoni (16' st Facchini), R. Amadori, Allegretti (30' st Dell' Anno), F. Amadori, L. Galluccio, Babini, Moglie, Dal Re, Fanti, Ballardini (7' st M. Di Giorgio). All.: Fiorentini. SAN L E O N A R D O : A g o s t i n i , L a z z e r i n i , Giulianini (1' st Sorrentino), Fiore, Yoada, Samorì, Tedaldi, Silvani (1' st Andreini), Sierri, Cecchi, Ferraro (18' st Savorelli). All.: Vittozzi. SAN PANCRAZIO. Il San Leonardo ribalta la partita nell' ultimo quarto d' ora. I forlivesi rimontano due reti e portano a casa la vittoria da San Pancrazio. I padroni di casa gettano all' aria i tre punti dopo essere passati in vantaggio. Nel primo tempo sono i ragazzi di Fiorentini a manovrare il gioco e segnano prima dell' intervallo con R. A madori. Ad avvio ripresa dopo 9 minuti ci pensa M. Di Giorgio a mettere la firma sul raddoppio. Dopo il gol però il San Pancrazio si innervosisce e il San Leonardo costruisce la sua rimonta complici i cambi effettuati dal tecnico Vitozzi che danno vigore. Andreini e Sorrentino si rivelano decisivi. Al 77' Andreini dimezza le distanze, nove minuti dopo lo imita Sorrentino che trova la rete del pareggio. A tre minuti dal termine Moglie si fa espellere, mentre al 92' Tedaldi realizza il gol vittoria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51
15 dicembre 2014 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Dozzese 2 Russi 1 D o z z e s e 2 Russi 1 DOZZESE: Staniscia, Talotta, Rinaldi, Cesari, Ragionieri, Semplice, Vallante, Sorrentino, Tomba (44' st Zanotti), Sabbioni, Cappiello (14' st Cobosneanu). A disp.Rivola, Cillani, Castagnoli, Costa, Selvatici. All. Niccolini. RUSSI: Casadio, Rusticali (15' st Giorgini), Magari (15' st Tazzari), Vasumini, Dirani, De Rose (42' st Gaddoni), Sow, Miserocchi, Focaccia, Pezzi, Coralli. A disp. Ercolani, Mochi, Spazzoli, Gualandi. All. Ragazzini. Arbitro: Ruiu di Ferrara. Reti: 32' pt Cappiello (D), 10' st Sow (R), 34' st Tomba (D). Note: ammoniti Rinaldi (D), Tomba (D), Vasumini (R), De Rose (R). Espulsi: Vallante (D) al 48' st. [QN11EVIBLU]IL RUSSI[/QN11EVIBLU] si arrende alla Dozzese che, rivitalizzata dal nuovo mister Niccolini, centra così la prima vittoria del campionato. In vantaggio la Dozzese al 32': Talotta si invola sul filo del fuorigioco e serve Rinaldi che di tacco al volo vede Cappiello che non può sbagliare. Nella ripresa pari del Russi con Sow con una punizione deviata dalla barriera che beffa Staniscia. Ma al 34' il neo acquisto della Dozzese Tomba (una sorta di allenatore in campo), sempre su calcio di punizione regala i tre punti ai suoi. Fra i dozzesi buono l' esordio di Semplice, svincolato ed ex Granamica che si è fatto valere. Nel Russi, bene il solito Sow. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52
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