Sondaggio Emg per Agorà (RAI): il nuovo partito di Renzi dato al 12%
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Sondaggio Emg per Agorà (RAI): il nuovo partito di Renzi dato al 12% ROMA – Se Matteo Renzi l’ ex-premier ed ex-segretario nazionale del Partito Democratico decidesse di fondare un nuovo partito raccoglierebbe il 12% dei consensi e verrebbe votato dal 47% degli elettori del Partito Democratico. Il dato politicamente politicamente interessante proviene dal sondaggio Emg Acqua presentato il 22 novembre ad Agorà, su Raitre . Infatti in questi giorni molti collegano l’iniziativa dei circoli civici lanciata da Ivan Scalfarotto alle future ambizioni di Renzi che in un’intervista al quotidiano Il Foglio ha sostenuto che la ruota prima o poi girerà: “Torneremo“. Più fronti confermano da mesi di trattative in corso per le prossime elezioni Europee con gli spagnoli di Ciudadanos econ il partito di Emmanuel Macron . Lo scorso giugno l’ex segretario del Pd, attuale senatore eletto a Rignano sull’Arno, in provincia di Firenze, aveva commissionato delle ricerche ad hoc sull’ipotesi di avviare un suo possibile partito, i risultati trapelati sul Giornale erano però stati deludenti: Renzi avrebbe ottenuto appena il 4%. Nel frattempo il gradimento per una sua iniziativa autonoma è triplicato in pochi mesi, e tutto ciò spiega il suo ottimismo sulle sue sorti politiche. Nel frattempo Renzi resta nel Pd , che viaggia verso le primarie per eleggere il prossimo segretario. Al momento il candidato Nicola Zingaretti secondo i
sondaggi di Emg Acqua è in testa alle preferenze degli intenzionati a partecipare al voto con il 38%, delle preferenze, seguito da Marco Minniti con il 28% il più “vicino”dei tre candidati a Matteo Renzi, e dal segretario uscente Maurizio Martina con il 15%. Giù dal podio Matteo Richetti con l’8%, Cesare Damiano con il 5%, Francesco Boccia con il 4%, e il giovane Dario Corallo, appena al 2% Condanna bis per Marco Travaglio: dovrà risarcire Tiziano Renzi con altri 50mila euro ROMA – Seconda condanna nel giro di un mese per Marco Travaglio: il direttore del Fatto Quotidiano stavolta per un intervento televisivo in un’ospitata televisiva su Otto e mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, il cui contenuto è stato ritenuto diffamatorio e dovrà risarcire di 50mila euro Tiziano Renzi , padre dell’ex premier Matteo Renzi (attuale senatore del Partito Democratico), difeso dall’avvocato Luca Mirco. Tiziano Renzi è stato per due anni al centro delle indagini di una complessa vicenda giudiziaria. il “caso CONSIP”, e Marco Travaglio è stato tra i giornalisti principali sostenitori della sua colpevolezza. La vicenda si è conclusa alla fine del mese scorso con la richiesta di
archiviazione per Tiziano Renzi da parte della Procura di Roma. sentenza travaglio BIS “Bisogna sopportare le ingiustizie, falsità, diffamazioni – scrive Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook –perché prima o poi la verità arriva e il tempo è galantuomo. Ci sono dei giudici in Italia, bisogna solo saper aspettare E verrà presto il tempo in cui la serietà tornerà di moda”. “Ci hanno rovesciato un mare di fango addosso – prosegue Renzi – nessun risarcimento ci ridarà quello che abbiamo sofferto ma la verità è più forte delle menzogne. Adesso sono solo curioso di vedere come i tg daranno la notizia”. Decreto Genova: maggioranza battuta sul condono di Ischia (e casa Di Maio) ROMA – Il condono per Ischia naufraga sugli scogli di Montecitorio. La maggioranza è stata battuta sull’emendamento all’articolo 25 del decreto Genova che disciplina le pratiche di condono a Ischia, che la commissione Lavori pubblici e Ambiente al Senato sta votando. L’emendamento 25.12 chiede di sopprimere la parte per cui alle istanze di condono si applichino le norme della legge 28 febbraio 1985 n. 47. Ventitré voti favorevoli contro 22 e un’astensione pesante com’è quella della senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Nugnes. Mentre il pentastellato Gregorio De Falco ha votato sì all’emendamento.
la senatrice Urania Giulia Rosina Papatheu L’emendamento è stato presentato dalla senatrice di Forza Italia Urania Giulia Rosina Papatheu, catanese, classe 1965 . La conversione in legge del decreto legge scade il 28 novembre e con l’approvazione dell’emendamento il testo dovrebbe tornare all’esame della Camera. Al Senato invece gli emendamenti approvati in commissione vengono rivotati in aula. Ed il testo, come sostiene il capo dei “grillini” (la cui famiglia è esperta in sanatorie e condoni , passerà come è stato approvato alla Camera. Un’operazione che certamente farà insorgere l’opposizione parlamentare. Dall’aula chiusa della commissione per votare gli altri emendamenti esulta su Twitter Urania Giulia Rosina Papatheu: «Alla prova dei fatti questo governo si dimostra debole e senza maggioranza. #winteriscoming». La legge 47/1985 detta “Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia. Sanzioni amministrative e penali”. Nel capo IV gli articoli si occupano della sanatoria delle opere edilizie, mentre il capo V detta disposizioni finali. “25.12 Al comma 1, sopprimere il seguente periodo: «Per la definizione delle istanze di cui al presente
articolo, trovano esclusiva applicazione le disposizioni di cui ai Capi IV e V della legge 28 febbraio 1985, n. 47».” L’emendamento della senatrice catanese Papatheu Luigi Di Maio ha riunito a Palazzo Chigi i ministri e i capigruppo del Movimento 5 stelle dopo il voto in Senato degli “ortodossi” contro il condono a Ischia contenuto nel decreto Genova. Ma secondo i soliti “pifferai” del Movimento “è uno degli usuali incontri del martedì sera dei vertici M5s” . Solo che questa sera si svolge nella sede della presidenza del Consiglio perché i ministri si trovavano già qui per il Cdm. “Questo è periodo di restituzione di tagli di stipendio e mi auguro che tutti vogliano restituire i loro stipendi agli alluvionati perché questo è un periodo importante: stiamo per tagliare due milioni di euro degli stipendi dei parlamentari”, ha dichiarato Di Maio parlando, davanti Palazzo Chigi, dei senatori M5S che hanno votato in dissenso sul dl Genova mandando gambe all’ aria il Governo in commissione, sulla norma che riguarda il condono di Ischia. Il capogruppo grillino al Senato, Stefano Patuanelli, a margine dei lavori della commissione ha detto: “Quello che è successo in commissione Lavori Pubblici non riguarda né il governo né la maggioranza, che è e resta solida. Riguarda solo due persone che hanno tradito l’impegno preso con i cittadini: Gregorio De Falco e Paola Nugnes. I lavori in commissione vanno avanti e in Aula correggeremo questa spiacevole stortura”. Avete letto bene ! Per questa gentaglia sotto mentite spoglie di politicanti, dissentire, equivale a tradire. Alla faccia della democrazia, dell’ “uno vale uno” ! Subito si sono scatenati via Twitter i commenti dei senatori dell’opposizione. “Oggi in Commissione il Governo è stato battuto sul condono edilizio. Voglio dire pubblicamente grazie ai senatori Cinque Stelle che hanno avuto il coraggio di votare contro questa schifezza“, ha scritto su twitter l’ex presidente del Consiglio e senatore Pd, Matteo Renzi. “Governo in minoranza in commissione lavori pubblici al #Senato sul condono di #Ischia. Battaglia vinta dall’opposizione” ha twittato Riccardo Nencini, segretario del Partito socialista, eletto al Senato nel collegio di Arezzo-Siena per il centrosinistra. “Di Maio battuto! In Commissione al Senato è stato appena approvato un emendamento sul condono edilizio a Ischia per evitare almeno che si usassero le regole del 1985 (le più permissive). È un primo passo, ma non basta. Quella norma va cancellata dal Dl Genova“, ha twittato il vice presidente della Camera, Ettore Rosato (Pd). “Sul vergognoso
condono edilizio il Governo è andato sotto, almeno in commissione. Anche molti parlamentari di maggioranza hanno avuto la dignità di votare contro. Speriamo che succeda lo stesso in Aula“, ha commentato il deputato del Pd Francesco Bonifazi su Twitter . Di Maio e il condono a Ischia, vero o falso? Il "fact checking" del quotidiano La Stampa ROMA – Sandro Simoncini, ingegnere, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione ambientale all’Università La Sapienza di Roma e amministratore delegato della Sogeea, società specializzata in regolarizzazioni urbanistico catastali sostiene che sul decreto Genova il dibattito resta aperto: il governo sostiene che il condono non c’è, opposizione e mondo ambientalista sostengono il contrario. Lei cosa ne pensa? “Il condono c’è, e questo è abbastanza oggettivo“ L’art. 25 del Decreto Genova si intitola “Definizione delle procedure di condono” ed effettivamente mira a velocizzare le domande già pendenti. Per raggiungere l’obiettivo, però, il governo decide di applicare la disciplina del condono del 1985 anche alle domande presentate per i condoni del 1994 e 2003. Che cosa comporterà questo? Ve lo spiega l’approfondimento che potrete scoprire nel video realizzato dal quotidiano LA STAMPA (vedi QUI) .
Una casa danneggiata dal terremoto a Casamicciola, Ischia. L’Italia è flagellata dal maltempo e questi votano un condono nascondendolo dietro il dramma di Genova: squallore puro!“, è stato l’affondo dell’ex premier Matteo Renzi. “Il condono su Ischia è una grande truffa, lo dico ai cittadini di Ischia che pensano di aver avuto una attenzione da parte del governo. Vi stanno prendendo in giro” ha detto Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania nel corso del suo spazio settimanale su Lira Tv. Parlando delle norme del condono per Ischia, De Luca ha spiegato che “è una posizione talmente irresponsabile che non potranno fare niente, io andrò lì a spiegarlo ai cittadini quando avremo il testo finale. Il governo propone di sanare tutto senza nessuna distinzione, senza un collegamento con il rischio idrogeologico, quindi la gente può morire se ha la casa sopra una faglia sismica. È una truffa politica ai danni dei cittadini, un’ipotesi che non produrrà niente, perché quando si dovranno rilasciare i permessi a costruire, senza certezze idrogeologiche e sismiche nessuno li concederà. Per Ischia a quel punto non si farà il risanamento, la ricostruzione e neanche verrano versati contributi alloggiativi“. De Luca ha ricordato che alcuni mesi fa “la Regione Campania aveva approvato delle norme guida offerte ai Comuni per affrontare in maniera seria il problema dei 70-75.000 immobili abusivi in Regione. Differenziandoci dagli ideologismi sull’ambiente e ritenendo che sia pura illusione poterli demolire, abbiamo escluso i casi per cui non è possibile fare nessuna sanatoria, poi abbiamo offerto delle norme per fare una sanatoria in casi ragionevoli. Una posizione realistica – ha detto De Luca – che non ignorava situazioni di pericolo ma dava la possibilità di sanare decine di migliaia di situazioni. Quando abbiamo approvato le 5 Stelle votato contro, dicendo che volevamo favorire cementificazione e illegalità“. Caso Consip: procedura di archiviazione per Tiziano Renzi ROMA– Questa mattina il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone,
dall’aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi hanno chiuso le indagini per i tre filoni dell’inchiesta giudiziaria sul “caso Consip” , all’interno del quale Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio (all’epoca dei fatti) , che veniva accusato di traffico d’influenze in uno dei filoni dell’inchiesta . Rischiano invece di finire invece sotto processo l’ex ministro dello Sport Luca Lotti (favoreggiamento), l’ex comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette (rivelazione del segreto d’ufficio) e il generale dell’Arma Emanuele Saltalamacchia comandante della Legione Toscana dei Carabinieri,(favoreggiamento), l’imprenditore Carlo Russo (millantato credito), Filippo Vannoni (favoreggiamento). Il generale Del Sette viene accusato di “rivelazione del segreto istruttorio”. L’ex presidente Consip, Luigi Ferrara, è accusato di “false informazioni ai pm” per aver dichiarato il falso durante un’audizione reato per il quale però i pm hanno chiesto l’archiviazione. Ad incastrarli i due, secondo i magistrati della Procura romana , sarebbe stata la testimonianza di Luigi Marroni, ex ad della centrale acquisti della pubblica amministrazione il quale ha ammesso di aver fatto rimuovere le cimici dagli uffici della Consip “perché ho appreso in quattro differenti occasioni da Vannoni, dal generale Saltalamacchia, dal presidente di Consip Ferrara e da Lotti di essere intercettato“. Marroni fa i nomi e cognomi e mette in ordine date e circostanze: “A luglio 2016 durante un incontro Luca Lotti mi informò che si trattava di un’indagine che era nata sul mio predecessore Domenico Casalino (sul quale i pm hanno anche chiuso l’inchiesta) e che riguardava anche l’imprenditore campano Romeo. Delle intercettazioni ambientali nel mio ufficio l’ho saputo non ricordo se da Lotti o da un suo stretto collaboratore”. I magistrati hanno valutato credibili le parole di Marroni motivo per cui tutti i citati rischiano di finire a processo. Nell’ultimo capitolo chiuso dai magistrati romani figurano i Carabinieri ex Noe, Gianpaolo Scafarto e Alessandro Sessa. Altre persone per le quali la procura ha chiesto l’archiviazione sono l’ex parlamentare di An, Italo Bocchino e l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo accusati di “millantato credito” . Gian Paolo Scafarto l’ex maggiore del Noe, ed attualmente assessore alla Sicurezza di Castellammare di Stabia, risponde di “rivelazione del segreto” e di “falso” e “depistaggio” venendo accusato di aver “truccato e depistato l’inchiesta per incastrare Tiziano Renzi” papà dell’ex segretario del Pd, Matteo Renzi. All’ ex colonnello dell’Arma colonnello Sessa invece il solo “depistaggio“.
Secondo i magistrati della Procura di Roma il maggiore Scafarto avrebbe redatto un’informativa “alterata” con l’obbiettivo di “arrestare” Tiziano Renzi a cui fu attribuita una telefonata con Romeo nella quale, in realtà, parlava Bocchino. Ma non solo. Lo stesso maggiore avrebbe sostenuto e parlato di una presunta ma inesistente intromissione dei Servizi Segreti nell’indagine, rimasta senza riscontro e prova alcuna. Anche in questo caso il motivo era sempre lo stesso: provare il coinvolgimento nell’indagine della famiglia Renzi (all’epoca dei fatti Matteo Renzi era Presidente nel Consiglio n.d.r.) . Nella stessa inchiesta erano stati indagati con l’accusa di violazione del segreto istruttorio anche il pm napoletano Henry John Woodcock e la sua compagna, la giornalista Rai, Federica Sciarelli, le cui rispettive posizioni sono state stralciate ed archiviate. In attesa della decisione del gip, che dovrà decidere accogliere o respingere le richieste di archiviazioni della Procura di Roma, l’ex premier Matteo Renzi scrive su Facebook: “Sono mesi che ripeto: il tempo è galantuomo. Sui finti scandali, sulle vere diffamazioni, sui numeri dell’economia: il tempo è galantuomo. Oggi lo dico e lo ribadisco con ancora più forza: nessun risarcimento potrà compensare ciò che persone innocenti hanno dovuto subire. Ma il tempo è galantuomo, oggi più che mai”. Valutazioni condivise dal difensore di Tiziano Renzi, l’ avvocato Federico Bagattini:”Questi ultimi giorni hanno dimostrato che il tempo è galantuomo, prima il riconoscimento del risarcimento nel danno a titolo di diffamazione, ora la richiesta di archiviazione del procedimento così detto Consip. Alla soddisfazione professionale per l’esito, del resto ancora da confermare trattandosi solo di richiesta di archiviazione – aggiunge Bagattini -, si unisce quella personale da parte del dottor Tiziano Renzi, che risulta, tuttavia, menomata dalla considerazione che la campagna subita negli ultimi due anni abbia prodotto gravi e irreversibili danni sul piano personale, familiare ed economico”.
La verità fra la famiglia Renzi ed il Fatto Quotidiano: Marco Travaglio è stato condannato ROMA – Nei giorni scorsi molti organi di informazione, fra cui il nostro giornale, hanno pubblicato la notizia relativa alla condanna in primo grado del Tribunale civile di Firenze nei confronti dell’ Editoriale Il Fatto spa (editrice de il Fatto Quotidiano n.d.r.) del suo direttore responsabile Marco Travaglio, e della giornalista Gaia Paolo Scacciavillani, per aver diffamato con i loro articoli Tiziano Renzi, padre del sen. Matteo Renzi, ex premier e segretario nazionale del
Una sentenza di condanna che il giornale diretto da Marco Travaglio ha sintetizzato “Assoluzione per i quattro articoli di inchiesta, condanna per il titolo a uno di essi e per due commenti”, sostenendo che “il contenuto degli articoli è vero, corretto, di interesse pubblico e non diffamatorio” ma in realtà tale sintesi riguardava esclusivamente quanto pubblicato online per la quale si è “salvato” dalla condanna il collega Peter Gomez , in quanto la pubblicazione online secondo la
Cassazione non è riconducibile alle norme di Legge sulla Stampa (quindi un “cavillo” giuridico, e non un’ assoluzione sul merito) come dimostra e contiene la sentenza che il CORRIERE DEL GIORNO, unico giornale in Italia, è in grado di pubblicare integralmente, come nostro stile giornalistico. Sentenza che anche Travaglio avrebbe ben potuto pubblicare sul FATTO , ma che stranamente… se è guardato bene dal farlo ! Ogni giudizio etico sulla vicenda viene quindi demandato ai lettori, auspicando che abbiano conoscenze e competenze giuridiche per capire il contenuto della sentenza. Noi diamo notizie, non esprimiamo opinioni e sopratutto non ci schieriamo mai con nessuna delle parti in causa. Buona lettura. Ecco la sentenza integrale: sentenza fatto quotidiano Di tutto di più... Clamoroso: il vicepremier Luigi Di Maio denuncia su Facebook il complotto delle #manine “+++ È accaduto un fatto gravissimo! Il testo sulla pace fiscale che è
arrivato al Quirinale è stato manipolato. (…) Non so se una manina politica o una manina tecnica, in ogni caso domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica perché non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato! +++”. La nota del Quirinale non si fa attendere: “L’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica precisa che il testo del decreto legge in materia fiscale per la firma del Presidente della Repubblica NON È ANCORA PERVENUTO al Quirinale” La risposta dell’altro vicepremier Matteo Salvini è arrivata poco dopo “Domani quale Consiglio dei ministri? Io arrivo da Mosca… Quale manina? Per ogni cosa non possiamo incontrarci. Io vado avanti come sul tunnel del Brennero, è inutile fare buchi e poi fermarsi. Non ci sono regie occulte, invasioni degli alieni o scie chimiche. Inoltre domani sono in Trentino e domenica entro in clima derby, c’è Inter- Milan” (fonte: Il Giornale) Lorenzo Fontana “Il ministro per la Famiglia e le Disabilità è intervenuto a San Patrignano durante la seconda giornata del WeFree Days”, si legge sul sito Fanpage.it. “Oltre a ribadire la sua posizione e la sua lotta alle droghe, ha parlato della ricerca condotta dal dottor Serpelloni” Secondo Fontana la cannabis light non esiste: “Con 20/30 grammi si può fare una canna normale” – (una canna girata con questa metodologia, potrebbe costare dai 200 ai 400 euro) L’europarlamentare Alessandra Mussolini eletta con Forza Italia, ora diventata “salviniana”, annuncia su Twitter “+++ Avviso ai naviganti +++ legali a lavoro per verificare il “politically correct” di Facebook e altri social nei confronti di immagini e/o frasi offensive nei confronti di BENITO MUSSOLINI: monitoraggio e denuncia a Polizia Postale”
Ennesima gaffe della consigliera regionale veneta del Pd, Alessandra Moretti, stavolta durante Di Martedì su La7 Salvini cita la frase di Benito Mussolini “Chi si ferma è perduto“, la Moretti approva: “È una frase bellissima” (fonte: Il Giornale) Il doppio fail del nuovo presidente Rai, Marcello Foa su Twitter “Sono a Tel Aviv da tre giorni, viaggio molto interessante. Domani parteciperò a Gerusalemme alle celebrazioni per il 65esimo anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma“. (1°– I rastrellamenti non si “celebrano“; 2°– Il rastrellamento del ghetto di Roma avvenne il 16 ottobre 1943, 75 anni fa, non 65 come scritto da Foa) Il premier Giuseppe Conte alla Scuola di Formazione politica della Lega “Destra e sinistra sono categorie politiche superate. Io sono populista” (applausi scroscianti, ndr) Le grandi battaglie di Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia “In una scuola di Peschiera Borromeo viene eliminato il maiale per fare posto al cous-cous, alimento tipico nordafricano. Ora sono i figli degli italiani a doversi adeguare alle esigenze alimentari di chi dovrebbe integrarsi? Questa è follia“. Risponde la giornalista Selvaggia Lucarelli, allegando il menù della scuola in questione: “Il cous-cous c’è una volta al mese, questo è il menù. Un adeguamento davvero pazzesco, di questo passo sostituiranno l’ora di flauto con l’ora di bonghi. Fortuna che ci sei tu che vigili” (fonte: Twitter)
Il video pubblicato da Sonia Avolio assessora allo Sviluppo di Fratelli d’Italia a Cascina, Pisa (che dopo lo scoppio delle polemiche, si dimetterà) “Volevo mandare un messaggio a Cristina Parodi che dice che quelli che votano per Salvini sono degli ignoranti. Ignoranti vuol dire senza conoscenza, e lei che non sa più quante CORNA c’ha, ma glielo dico io: una per ogni lentiggine se riesce a contarsele. E che vada con la su’ sorella, insieme ai tegami!“ Il solenne annuncio del deputato dem Francesco Boccia, in un video Facebook girato al mercato di Bisceglie “Mi candido alla segreteria Pd, basta al partito dei selfie! Io non sarò un nuovo segretario, sarò al limite un segretario nuovo” (fonte: Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera) Una delle nuove vite del senatore Pd Matteo Renzi: ora si rilancia come conferenziere. L’ex premier si è affidato all’agenzia britannica Celebrity Speakers Associates, che lo promuove così “Trasformare i rischi in opportunità è proprio di un leader“, è lo slogan con cui si presenta Renzi nella sua pagina in cui riassume il suo curriculum di amministratore e premier, “il più giovane”, ricorda, della storia repubblicana. “Renzi è soprannominato il Rottamatore (lo Scrapper) per la sua ambizione di rinnovare l’establishment politico italiano“. Si legge poi nel sito: “Cosa ti offre. Matteo Renzi ha una vasta esperienza nel campo delle questioni politiche ed economiche, sia in patria che all’estero“. Ed ancora: “Come si presenta. Il pubblico apprezza il modo diretto di Matteo, il gentile senso dell’umorismo e il modo in cui esprime i suoi discorsi con chiarezza“. Nel curriculum caricato nel sito dell’agenzia si sottolinea che Renzi “ha guidato il paese nell’uscita dalla recessione economica accelerandone la fine con la riforma del mondo del lavoro e delle misure fiscali. Ha inoltre modernizzato l’Italia con una serie di riforme nel campo dei diritti civili attese da decenni”. Nel descrivere le sue capacità si evidenzia “la sua esperienza di amministratore locale e quella di leader nazionale che gli ha permesso
di partecipare da protagonista ai consessi più importanti (assemblea Onu, consiglio europeo, G7, G20). Ciò gli consente di avere sempre un doppio punto di vista: quello dei cittadini e quello dei leader mondiali“. Viene “considerato unanimemente un abile comunicatore che riesce sempre ad entrare in sintonia con il pubblico utilizzando il linguaggio più adatto al contesto“. Gli argomenti su cui può intervenire Renzi sono vari: “Il futuro dell’ Europa“, “Le sfide della globalizzazione“, “Come non perdere la sfida contro le fake news“, “Come gestire i conflitti all’interno di organizzazioni complesse“, “Ambiente e sviluppo“. Infine: “Come prenotare Matteo Renzi? Basta telefonare o inviarci un’e-mail“. Costo: 20 mila euro trattabili (fonti: Il Messaggero- Huffington Post) Le recensioni cinematografiche della senatrice Maria Elena Boschi (Pd ) “A Firenze serata piovosa… Appena uscita dal cinema dove ho visto “A star is born”: supera addirittura le aspettative! Una Lady Gaga favolosa e che dire di Bradley Cooper, bravissimo! Vi auguro una buonanotte ascoltando ‘Shallow‘” (fonte: Instagram) Il filosofo sovranista Diego Fusaro sta sempre due passi avanti “Una massa di creduloni che se le bevono tutte. Oggi vi abbiamo dato prova di chi sono i giornalisti e di come funziona la società dello spettacolo. La fantasia al potere”. Così il filosofo Diego Fusaro ha annunciato via Facebook che le rivelazioni sull’intimità di coppia fatte dalla sua fidanzata Aurora Pepa a La Zanzara, erano false. Ai microfoni della trasmissione di Radio24, la ragazza aveva infatti detto: “Lui studia dalla mattina alla sera. Io mi occupo dei lavori domestici. Non abbiamo mai fatto l’amore, sono vergine di fatto e di segno zodiacale” (fonte: ilFattoQuotidiano.it) “Io e Mario ci diamo dentro”: ospite dei Lunatici di Rai Radio2, Silvia Pardolesi ha svelato dei dettagli sulla sua vita coniugale con il marito Mario Adinolfi (@HuffPost)
“Non sono arrivata vergine al matrimonio con lui, ho conosciuto Mario che ero già un po’ più grandina, e lui era stato già sposato. Io e lui ci siamo conosciuti grazie a me. Ho dovuto corteggiarlo un sacco di tempo prima di convincerlo ad incontrarci. Se l’è tirata, ha fatto il prezioso. È bene precisare che in una coppia cattolica il sesso non è un tabù, pensarlo è una cosa sbagliata. Anzi, le coppie cattoliche sono quelle che fanno più figli”. Botte da orbi a tra il giornalista Alan Friedman e l’europarlamentare Alessandra Mussolini sul caso dei bambini stranieri esclusi dalla mensa di Lodi Friedman: “Certo che è d’accordo, lei è la nipote di un dittatore statalista…“. Mussolini: “Io non lo sento proprio, io non lo vedo proprio“, replica l’europarlamentare esibendo il dito medio. Friedman: “Mi faccia finire, cafona!“. Mussolini: “Povero stronzo… ma non rompere e tornatene in America!” (fonte: L’Aria che tira -La7) Il senatore del Movimento 5 Stelle Elio Lannutti (ex- Italia dei Valori) su Twitter “Giornali che marciscono in edicola ed i loro spocchiosi giornalisti nei talk-show a blaterare nel vuoto. I resti del vecchio regime barcollano preannunciando il tonfo finale. Se i gialloverdi terranno duro, l’Espresso sarà solo il primo SALUBRE CRACK di una lunga serie” Il vicepremier leghista Matteo Salvini è intervenuto all’Assemblea generale di Confindustria Russia, durante una visita a Mosca “Io in Russia mi sento a casa mia, in alcuni paesi europei no. Io qua mi sento sicuro come a casa mia“ Il tweet di Luca Morisi l’uomo che cura la comunicazione online di Salvini
“Capitano in Trentino, con polso fratturato ben in vista. Gli inviamo energie curative???“ Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a Un giorno da Pecora, in onda su Rai Radio1 “Se il Napoli conquista lo scudetto, allora potrei anche andare a cena col Ministro dell’Interno Salvini. La gioia della vittoria copre ogni cosa“ In un’intervista al sito TPI Daniela Cantamessa l’ex segretaria di Umberto Bossi ha raccontato di aver parlato con Salvini dei milioni di euro (in tutto 49) sottratti tra il 2008 e il 2010 “Salvini era vice segretario federale, con lui avevo un rapporto cameratesco, era uno di noi. Ed io pensando di rivolgermi ad uno che parlava la mia lingua, gli dissi, ‘senti, fai qualcosa perché qui stan sparendo tutti i soldi pian pianino. Hai tutte le motivazioni per chiedere chiarimenti…’. Quello che vedevo io, lo vedevano tutti. Lui mi ascoltò ma non si sbilanciò molto, disse ‘va bene’, una roba del genere...” Ecco cosa disse il ministro del Lavoro Luigi Di Maio a margine dell’esposizione internazionale delle calzature, a Milano, un mese fa “Il M5s non è disponibile a votare alcun condono, ma se si stratta di pace fiscale, siamo d’accordo”. Huffington Post, 15 ottobre: “Manovra, il condono fiscale c’è: si può sanare il nero fino a 100mila euro”. Sole 24 Ore: “Condono fiscale, 8 strade per sanare: dalle multe ai redditi non dichiarati” L’ennesima retromarcia infrastrutturale del Movimento 5 Stelle “Se loro vorranno fare il gasdotto in Puglia con l’esercito, noi ci
metteremo il nostro di esercito” sbraitava Beppe Grillo. “Con i 5 Stelle al governo la Tap la blocchiamo in due settimane”, gli faceva eco Alessandro Di Battista. “Non è un’opera strategica, l’obiettivo è fare soldi“, “siamo per il No“, rincarava Luigi Di Maio,. “Un’opera che non presenta alcuna ricaduta né occupazionale, né di sviluppo, né di prestigio”, diceva ancora Barbara Lezzi, ministro per il Sud. Le stessa che ieri si è dovuta presentare davanti a Palazzo Chigi per dire che invece “la Tap TOCCA FARLA“. – (fonte: Il Foglio) Il telefono della parlamentare Laura Ravetto (Forza Italia) ritrovato dai Carabinieri – fonte: Twitter “Stasera mi hanno rubato il telefono strappandomelo di mano e in mezz’ora i Carabinieri di Roma me lo hanno riportato (per i commentatori acidi preciso che non sapevano chi fossi). W i nostri Carabinieri“ Dopo l’esibizione in mitra e mimetica, dopo quella in tuta da elicotterista, dopo il viaggio a bordo del sommergibile Scirè con gli specialisti della Marina e al volante di un simulatore di volo dell’Aeronautica T346, ecco l’ultima impresa del sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo del Movimento 5 Stelle Stavolta Angelo Tofalo si è lanciato con il paracadute. Il sottosegretario alla Difesa ha eseguito un lancio in tandem con un istruttore saltando da una quota di oltre 4.500 metri. “Ho voluto dare un segnale forte di vicinanza a questi professionisti della sicurezza, i parà del Tuscania, mettendo la mia stessa vita in mano a chi ogni giorno difende gli interessi nazionali e rappresenta il Paese nel mondo” (fonte: La Repubblica) Luigi Di Maio: La povertà è stata diversamente abolita “La povertà è un concetto relativo, conosco tanti ricchi che sono poveri perché a parte i soldi non hanno altro” (fonte: Porta a Porta, Rai 1)
Grillo: “Ecco i 17 miliardi di coperture per il reddito di cittadinanza”, Ma adesso che M5s è al governo sono spariti ! ROMA – “Il Movimento 5 stelle ha trovato le coperture per il reddito di cittadinanza. Leggi qui!”. Erano decine i post sul blog di Beppe Grillo – quando ancora era l’organo ufficiale del M5s – che rimandano a un articolo di fine aprile 2015 in cui venivano elencate tutte le risorse che sarebbero state dirottate per finanziare la madre di tutte le proposte stellate. Peccato che ora che sono al Governo queste coperture finanziarie che M5s definiva dall’opposizione “certificate una ad una“, al contrario “dei numeri di aria fritta sulla crescita del Pil o della disoccupazione forniti a giorni alterni dal governo” (all’epoca a Palazzo Chigi sedeva Matteo Renzi) non si trovino più. E che quindi gran parte del reddito di cittadinanza dovrà essere finanziato in deficit. Parole incredibili da leggere oggi. Sia per le accuse che venivano rivolte al Governo in carica allora, sia per il braccio di ferro in essere all’interno dell’attuale Governo sulla necessità di finanziare le spese in deficit, fino a forzare il 2,4% di rapporto deficit/Pil che oggi è stato sostanzialmente bocciato dall’Europa. Quei 17 miliardi indicati nero su bianco quando il Movimento era all’opposizione, adesso che è al governo si sono dissolti come neve sotto il sole. Questo era il dettaglio delle spese a questo punto soltanto immaginate dal Movimento 5 stelle quando immaginarsi al governo non era altro che un gioco di ruolo. Secondo loro si trovano 5 miliardi di tagli di spese della Pubblica amministrazione, 2,5 miliardi di spese militari,
2,5 miliardi dall’aumento dei canoni per attività di ricerca sugli idrocarburi, 900 milioni dall’aumento di entrate a carico dei bilanci di banche e assicurazioni, 800 milioni dal taglio di auto blu delle aziende ospedaliere, 700 milioni dalle pensioni d’oro, 600 milioni dalla tassazione del gioco d’azzardo, 600 milioni dall’8 per mille dell’Irpef non assegnato, 400 milioni dalla soppressione di enti inutili, 300 milioni dal taglio delle consulenze della Pa, 299 milioni dall’abolizione dei fondi della social card, 140 milioni dall’aumento del canone per i concessionari autostradali, 100 milioni dal taglio delle auto blu, 100 milioni dalla riduzione degli affitti della Pa, 100 milioni dall’Imu alla Chiesa, 62 milioni dai tagli di dotazione degli organi costituzionali, 60 milioni dalla riduzione delle indennità parlamentari, 51 milioni dal taglio dei fondi per l’editoria, 45 milioni dal taglio del finanziamento ai partiti, 40 milioni dal divieto di cumulo delle pensioni, 5 milioni dall’eliminazione del contributo statale per le intercettazioni, 1 miliardo fra tagli delle spese militari, movimenti politici e Banca d’Italia. Una lista dei buoni propositi andati in fumo, una volta arrivati nella stanza dei bottoni del Governo. Quei soldi, la gran parte di essi almeno, verranno reperiti in deficit. Con rassegnazione da parte dei “certificatori”….. delle coperture. Martina: "Questa piazza è per l'Italia". Unico assente: Emiliano !
ROMA – “Questa piazza è per l’italia. Come sempre, la nostra gente ci sa stupire. Soffre e lotta, si mette in gioco e partecipa” . Queste le parole con cui il segretario Maurizio Martina ha salutato su twitter la folla del Pd, arrivata da tutta Italia a Roma per riempire piazza del Popolo e manifestare contro il governo M5S-Lega . Sono circa 50mila i militanti giunti da tutta Italia, che arrivati nella piazza hanno cominciato a intonare “Bella Ciao” e l’inno di Mameli. “Vogliono rovinare il nostro futuro. Stanno facendo l’ennesimo condono fiscale. Stanno promuovendo misure assistenzialiste che non produrranno un posto di lavoro in più“, ha avvertito il segretario del partito Maurizio Martina, che questa mattina ha accolto i primi treni in arrivo da tutto il Paese alla stazione Termini di Roma per “difendere l’Italia“. Come lui tutti gli esponenti di primo piano del Pd, da Nicola Zingaretti a Graziano Delrio, da Carlo Calenda, a Paolo Gentiloni, hanno rilanciato l’appuntamento, mettendo da parte per un giorno le divisioni. L’ex segretario Matteo
Renzi si è speso nel tentativo di riunire l’opposizione dem rilanciando l’appello sempre via social: “In viaggio verso Roma, verso Piazza del Popolo. È giusto stare in piazza contro questo Governo. Questi incompetenti mettono a rischio l’economia. Prendono in giro i loro elettori, perché non manterranno comunque le promesse. Offendono gli altri cittadini, insultando chi la pensa diversamente. Noi dobbiamo reagire, senza paura.E farlo senza divisioni interne, basta con le polemiche. Lottare colpo su colpo. E organizzare forme di resistenza civile contro la deriva venezuelana di Di Maio e Salvini. L’Italia è stata resa grande dal lavoro, dal sudore, dalla fatica e non dall’assistenzialismo. Non lasciamo il futuro a chi vuole vivere di condoni e sussidi. Senza paura, amici“. Una volta arrivato a Piazza del Popolo, Renzi ha concretizzato le sue parole con un abbraccio in favore di telecamere con Gentiloni, per provare a porre fine alle voci che parlano di un raffreddamento dei rapporti fra i due. Poco dopo è stato il turno del segretario Pd Maurizio Martina, che ha salutato chi lo ha preceduto al Nazareno e l’ex-premier Paolo Gentiloni. Un invito all’unità del Pd condiviso anche dal candidato alla segreteria Nicola Zingaretti: “Io credo che soprattutto oggi sia la giornata dell’unità e che deve spingerci tutti a provare l’ebbrezza del ‘noi‘ e a lasciare alle proprie spalle l’aridità dell”iò. Contribuirò a questo confronto, mettendo delle idee ‘per‘ e non delle critiche ‘contro‘. Penso che ce lo dica questa piazza e che sia anche in sintonia con il dibattito degli ultimi giorni“. Secondo gli organizzatori erano oltre 70.000 le persone presenti alla manifestazione del Pd in piazza del Popolo a Roma. E per confermare la presenza di questa folla diversi parlamentari e dirigenti Dem hanno postato su Twitter delle foto prese dalla salita verso il Pincio da cui si vede chiaramente la piazza piena. Anche via del Corso, nel primo tratto, era piena di manifestanti, mentre molti altri erano in piazzale Flaminio . Una piazza assiepata da persone normali, quella del Pd: molte coppie e anche molti giovani. Persone motivate e pronte a rispondere alle sollecitazioni che arrivavano dal palco. “Agli elettori che non ci hanno votato il 4 marzo – ha assicurato Martina – dico che abbiamo capito la lezione. Vedo i nostri limiti ma a loro chiedo `dateci una mano´, perché questo governo è troppo pericoloso. Perciò ora «serve un nuovo Pd per una nuova sinistra». Sì, perché noi siamo fondamentali, lo dico senza arroganza, ma senza di noi non ci sarà una sinistra in Italia“.
Una manifestazione di protesta e partecipazione politica, che il M5S ha definito come mossa poco intelligente: “andare contro la prima manovra che istituisce il reddito di cittadinanza, abbassa le tasse alle partite Iva e supera la Fornero. Non credo che sia una grande furbata. A meno che non ci si voglia estinguere si può procedere sicuramente in altro modo” attacca Luigi Di Maio. Ma Matteo Renzi, in piazza senza distinguo, ha chiamato alla “resistenza civile contro una manovra devastante che rischia di innescare un testacoda” sulla credibilità dell’Italia, offuscata anche dalla scelta di non dimettersi del ministro dell’Economia. “Lottare colpo su colpo. E organizzare forme di resistenza civile contro la deriva venezuelana di Di Maio e Salvini. L’Italia è stata resa grande dal lavoro, dal sudore, dalla fatica e non dall’assistenzialismo. Non lasciamo il futuro a chi vuole vivere di condoni e sussidi. Senza paura, amici” ha scritto su Facebook. “Mi sembra una buona ripartenza non solo per il Pd: in piazza ho visto tante persone che non sono del Pd ma che vogliono opporsi a questo governo populista“, ha detto Carlo Calenda. “Sono 25 anni che non vado
ad una manifestazione” ha rivelato l’ex ministro. “E’ importante – ha aggiunto – essere qui e far sentire la nostra voce contro il governo. Il primo compito di un governo è mantenere in ordine il Paese e non solo i conti, e il governo non lo sta facendo. I populismo quando sono basati sulle menzogne poi si sciolgono presto, per questo è importante far sentire la nostra voce“. Dalla manifestazione di piazza del Popolo è partita la campagna “PD in ascolto“, in vista dell’Assemblea programmatica prevista per l’ultima domenica di ottobre a Milano. I volontari hanno distribuito ai manifestanti che arrivano un questionario sull’Italia, che è stato consegnato ai militanti che sono venuti in pullman o con i treni speciali già durante il viaggio. In piazza i militati sono stati assistiti da 50 giovani operativi con IPad dedicato. Il materiale di lavoro rielaborato sarà parte fondamentale del prossimo forum nazionale previsto a Milano . Il segretario Maurizio Martina, con un discorso appassionato dal palco ha citato Corbyn e Bauman, spiegando che “Serve un nuovo Pd per una nuova sinistra. A qualcuno piacciono i balconi, a noi piace la piazza aperta e di tutti”, ha continuato Martina,nel suo intervento “Ma
ditemi se un paese come l’Italia può essere governato dal balcone di Palazzo Chigi con la claque dei 5 stelle sotto. Una scena tristissima da Repubblica delle banane” , mentre dalla piazza si levava più volte il coro: “U-ni-ta’, U-ni-ta’” con cui la base chiede la fine delle liti tra le varie correnti. “Non pronuncerò una parola sull’unità – ha detto il segretario del PD tra gli applausi -, perché quando sei dirigente ci sono cose che non devi dire agli altri ma devi praticarle. A noi serve una svolta, perché contro questa destra non basta quello che siamo stati finora“. Emblematico l’abbraccio tra Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, dopo la freddezza degli ultimi mesi e l’abbraccio tra il segretario Martina e Renzi e tra Martina e Gentiloni. Martina ha fatto anche un’onesta autocritica. “Da questa piazza io voglio dire a tanti elettori del centrosinistra che il 4 marzo non ci hanno votato: abbiamo capito. Adesso, però, ci date una mano perchè l’Italia non può andare a sbattere per colpa di questi che governano in modo folle. Abbiamo capito la lezione, voltiamo pagina, guardiamo avanti. L’antidoto a tutto questo siete voi. Questa è la piazza del risveglio democratico, è la piazza della speranza, del cambiamento, della fiducia, dell’orgoglio, del futuro”, ha aggiunto, felice per avere scongiurato il flop pronosticato da Salvini, che ieri sera a Latina aveva parlato di “una manifestazione di quattro gatti“. Così non è stato: la piazza era piena, appassionata, con gente accorsa da tutta Italia (più tardi Salvini ha commentato stizzito “il Pd non esiste“).
La scaletta della manifestazione prevedeva interventi di rappresentanti della società civile e, soltanto il segretario Maurizio Martina tra i politici a parlare dal palco in chiusura. Nel primo intervento, quello di Federico Romeo, il minisindaco di Val Polcevera a Genova, dove è caduto il Ponte Morandi, appena è stata pronunciata la parola “unità“, è partita dalla piazza quasi una invocazione: “unità, unità“. Un appello che si è ripetuto altre quattro volte e più forte quando Martina ha detto di non voler parlare di unità, ma di volerla piuttosto praticare, la risposta è stata un autentica ovazione della piazza. Anche il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, al momento unico candidato alla segreteria del Pd era in piazza del Popolo., dove ha detto: “Noi abbiamo perso, inutile girarci intorno, ma non perché abbiamo comunicato male, ma perché il paese ha percepito la distanza siderale dalla loro condizione di vita”. Questo “non vuol dire arrendersi e scioglierci, ma aprire un processo di ricostruzione della dignità della sinistra. E questo è l’obiettivo primario del congresso“, Matteo Renzi in un suo post su Facebook ha replicato a Matteo Salvini leader della Lega: “Salvini ha detto che in piazza c’erano solo #4Gatti . Che lui abbia problemi con la matematica, si è visto coi soldi rubati dalla Lega. Che lui tratti gli esseri umani come animali, si è visto sulla Nave Diciotti. Ma quello che Salvini non capisce è che i gatti hanno sette vite. L’opposizione c’è“. Dalla Puglia erano partiti per Roma 11 autobus con a bordo tutti: renziani, martiniani, orlandiani, persino gli “emilianiani”. Teresa Bellanova sui social ha commentato: “Resistenza civile per difendere la democrazia e il Paese dalle politiche del governo gialloverde che giorno dopo giorno costruisce il disastro”. Duro nei confronti di
Emiliano è stato Federico Massa, ex deputato orlandiano, anche lui presente a Roma: “Tutto il Pd è oggi qui, peggio per chi è rimasto a casa. Nessuno se ne è accorto“. I “fedelissimi” del governatore pugliese però c’erano. Uno di loro, De Santis ha commentato: “Nei momenti di più difficili vien fuori il meglio. Una straordinaria giornata. Ora non dobbiamo perdere l’occasione e non dobbiamo commettere gli errori del passato. Ho apprezzato le parole di Martina sulla lezione capita. “Oggi a Roma il Pd – dice l’ on. Pagano, altro fedelissimo di Emiliano – ha dimostrato di avere ancora un popolo di militanti che ci richiamano a essere migliori e uniti». Silenzio totale di Michele Emiliano, che si limita a rispondere su Twitter : “I gruppi organizzati di renziani estremisti mi perseguitano su Twitter da anni forse anche con account falsi“. Una dichiarazione questa su cui è meglio stendere un velo pietoso. Il video integrale della manifestazione a Piazza del Popolo
Di tutto di più… L’annuncio del ministro del Lavoro Luigi Di Maio ( M5Stelle), affidato a Bruno Vespa “Con la pensione di cittadinanza e il reddito di cittadinanza che introdurremo in questa legge di bilancio avremo ABOLITO la povertà” (fonte: Porta a Porta, Rai 1) Il deputato 5 Stelle,Massimo Baroni membro della Commissione Affari Sociali della Camera, assicura “Siccome non si fanno più figli in Italia dicono di compensare con gli immigrati. Metti il Reddito di Cittadinanza in Italia e vedi come iniziano a TROMBARE tutti come ricci!” (fonte: Twitter) Il portavoce del premier Conte Rocco Casalino sul suo stipendio da circa 170 mila euro annui che percepisce, molto più alto di quello dello stesso premier “Guadagno poco più di 6 mila euro netti al mese, è uno stipendio alto, non lo nego, ma è quello che è previsto per chi svolge il mio ruolo. Sono portavoce e capo ufficio stampa, dirigo una trentina di persone, sono reperibile giorno e notte, sette giorni su sette, lavoro 13-14 ore al giorno. Sempre. Ho responsabilità enormi, nelle mie mani c’è la comunicazione di Palazzo Chigi. Se parliamo di merito e lo confrontiamo con lo stipendio dei miei predecessori non ho nulla di cui vergognarmi… anzi” (fonte: Corriere della Sera) La “fake news” rilanciata dal profilo Instagram del vicepremier leghista Matteo Salvini “A Castel del Rio, Bologna, una insegnante di italiano delle medie avrebbe chiesto agli studenti: “Come facciamo a cacciare Salvini?”.
Accomunato a inquinamento, desertificazione, guerra e malattie… Non ci voglio credere, e infatti andrò fino in fondo per verificare se siamo di fronte a uno scherzo o a una triste realtà. Scriverò al ministro della Pubblica Istruzione. Un abbraccio a quei bimbi da parte di un papà che lavora per una scuola senza pregiudizi politici e in un Paese libero“. BUFALA: si trattava non di un tema assegnato dall’insegnante, ma – secondo quanto riportato al preside da una dirigente scolastica – di “un esercizio in cui ogni alunno esprime un desiderio e trascrive sul quaderno quello degli altri, per parlarne poi insieme al docente e conoscersi” (fonte: Ansa) Il premier Giuseppe Conte raffinato giurista, parlando all’Assemblea generale dell’Onu a New York “Quando qualcuno ci accusa di sovranismo e populismo amo sempre ricordare che sovranità e popolo sono richiamati dall’articolo 1 della Costituzione italiana“ Ecco parte dell’audio WhatsApp pubblicato da alcuni quotidiani, tra cui ‘la Repubblica’, che Rocco Casalino portavoce del presidente del Consiglio avrebbe inviato a un suo interlocutore, probabilmente un giornalista, per passargli un’informazione da far finire sui giornali “Comunque se domani vuoi uscire con una cosa che può essere simpatica, la metti come che nel Movimento 5 Stelle è pronta una MEGA VENDETTA, cioè c’è chi giura (lo metti come una fonte PARLAMENTARE però eh) che se poi non dovessero uscire all’ultimo i soldi per il reddito di cittadinanza, tutto il 2019 sarà dedicato a FAR FUORI una marea di gente del MEF. Non ce ne fregherà veramente niente, ci sarà una cosa AI COLTELLI proprio. (…) Noi crediamo che tutto andrà liscio ma se per caso alla fine dovesse venir fuori che i soldi non li abbiamo trovati, dopodiché nel 2019 ci dedicheremo soltanto, ci concentreremo a FAR FUORI TUTTI QUESTI PEZZI DI MERDA del MEF” (fonte: Adnkronos) Lo svarione social-freudiano del nuovo presidente Rai, Marcello Foa, fiero sovranista (immediati gli auguri di Giulietto Chiesa, Daniela Santanchè, Red Ronnie e Cicciolina)
Primo tweet: “Alle ore 13 inizierà la mia deposizione davanti alla Commissione di Vigilanza RAI“. Secondo tweet: “Naturalmente audizione e non deposizione, come ho scritto su Facebook. Scusate, non è una mattinata come le altre e un po’ di emozione ci sta” (fonte: Twitter) La rivelazione del senatore Pd Matteo Renzi nel salotto di “Porta a Porta” “Foa è il primo presidente di parte della Rai. Io se volete ve lo dico, spero di non mettere nessuno in imbarazzo, ma quando ero Presidente del Consiglio, parlando con le opposizioni, anche con Berlusconi, proposi Vespa come presidente Rai” (fonte: Rai ) Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, al termine dell’incontro all’ Ilva di Genova Cornigliano, si scaglia contro Renzi “Sia dannato il giorno in cui venne fatto il Jobs act. Chi lo ha fatto non deve essere chiamato statista ma ASSASSINO politico“ Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca alla Festa de l’Unità di Telese Terme “Scegliete meglio chi invitate, nel Pd ci sono IMBECILLI, nullità che rappresentano solo la propria ombra… Cerco di interpretare i sentimenti delle persone normali. Molti dirigenti del Pd sembrano dei marziani, qualcuno è anche imbecille. Come diceva Goethe, non c’è nulla di più terribile dell’ignoranza attiva. Pertanto un imbecille attivo è un problema serio” (fonte: La Stampa) Silvio is back. Le dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi dopo il vertice con Salvini-Meloni e dal palco di Fiuggi “Il centrodestra è unito, funziona, esiste e resiste. In un futuro non lontano finalmente tornerà al governo, per la fortuna dell’Italia e
degli italiani che usciranno abbastanza presto da questa situazione di ubriacatura nei confronti dei 5 stelle“, “Ancora una volta siamo noi a dover salvare il Paese che amiamo. Ancora una volta io sarò in campo con voi” Michaela Biancofiore dai racconti del deputato Pd Stefano Ceccanti, su Twitter “Pillole d’Aula: la deputata Biancofiore nel suo slancio bellico antiaustriaco, un po’ sproporzionato anche rispetto a gravi errori di quel Governo, parla di “DEFECAZIONI” e “PIPPAIOLI”. Poveri noi” (fonte: Twitter) Catia Polidori deputata di Forza Italia racconta la propria luna di miele “Eh già, siamo rientrati e oggi sono sei mesi che siamo sposati. In Australia ci sono ragni velenosi ovunque e il povero marito tutte le sere ha ‘smontato’ le camere per farmi stare tranquilla. E poi la cena a sorpresa soli nel deserto ai pedi dell’Uluru. Romantica” (fonte: il Giornale) L’edificante spettacolo, in onda e fuorionda di Vittorio Feltri, trasmesso da “Stasera Italia”, programma di Rete 4, e mostrato integralmente da “Striscia La Notizia“ “Fontana sbaglia, quella dei froci è una realtà. Io li chiamo così, posso chiamarli finocchi, busoni, ma io non li chiamo gay, perché io li chiamo in italiano e non in inglese. Io parlo il linguaggio della gente, quindi non rompetemi i coglioni. Zitta tu! Cosa me ne frega a me dei froci, basta che non mi rompano i coglioni…“. “Macron non può aver perso la testa perché non l’ha mai avuta. Io non l’ascolterei proprio. Io un individuo del genere che poi va a letto con la nonna da vent’anni (il riferimento è alla moglie Brigitte, ndr) non gli darei molto credito“. “Il Sud è un altro mondo, i cosiddetti terroni non ne hanno colpa della loro infelicità esistenziale. Sono condannati a passare dal bar a casa, facendosi mantenere dalla pensione di nonna, nonno, papà, mamma“. Durante un fuorionda la conduttrice Veronica
Gentili, parlando sottovoce con l’altro conduttore, osserva: “È talmente ubriaco che non riesce nemmeno a parlare. Dice cose tipo da libro sussidiario… con il delirio. Che spettacolo! Che spettacolo ragazzi! Ma quanto è ubriacato? Ma che s’è bevuto? Ma cosa cazzo s’è bevuto? Hai visto quant’è ubriaco? Guarda, guarda… ciocattello, tutto rosso che fuma la sigaretta. Che spettacolo ragazzi”. Nel frattempo Feltri parla con qualcun altro e borbotta: “Cazzo me ne frega a me degli africani… l’unico modo per non morire in mare è quello di rimanere sulla terraferma. Sta a casa tua e non muori in mare. ‘Sti cazzo di africani fino a vent’anni fa non venivano qui a rompere i coglioni. Allora sta a casa e non rompere i coglioni a me!“ Il senatore Elio Lannutti del Movimento 5 Stelle su Macron “Se ci fosse la ghigliottina, il bulletto in provetta, odiato dai francesi alla stessa stregua di Renzi dagli italiani, sarebbe giustiziato. (…)” (fonte: Twitter) Il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Instagram “‘Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico‘ (Molière). Buona serata Amici, grazie di tutto!” (foto di calice di vino nella notte). Il giorno dopo: “Aspirine, fluimucil, spremute, latte e miele… Mi soffio il naso da due giorni, che noia! “ L’allucinogena idea del ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli dal Salone Nautico di Genova, parlando di un viadotto autostradale sospeso a 45 metri dal suolo e che mette in connessione due gallerie “L’obiettivo non è solo quello di rifare bene e velocemente il ponte Morandi, ma di renderlo un luogo vivibile, un luogo di incontro in cui le persone si ritrovano, in cui le persone possono vivere, possono GIOCARE, possono MANGIARE…“
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