La croce di gerusalemme - L'Ordine accoglie il nuovo Gran Maestro - OESSG
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la croce 2019-2020 di gerusalemme annales ordinis equestris sancti sepulcHri hierosolymitani L’Ordine accoglie il nuovo Gran Maestro Priorità all’educazione e alla formazione delle giovani generazioni in Terra Santa
Gran Maestro dell’Ordine Equestre Governatore Generale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme del Santo Sepolcro di Gerusalemme Cardinale Fernando Filoni Leonardo Visconti di Modrone la croce 2019-2020 di gerusalemme annales ordinis equestris sancti sepulcHri hierosolymitani 00120 Città del Vaticano Direttore Alfredo Bastianelli Co-direttore e Caporedattore François Vayne Redattrice e Coordinatrice delle edizioni Elena Dini Con la collaborazione degli autori citati in ciascun articolo, del Patriarcato Latino di Gerusalemme, dei Luogotenenti o dei loro delegati delle Luogotenenze corrispondenti Traduttrici Claire Barraut, Chelo Feral, Christine Keinath, Emer McCarthy Cabrera, Vanessa Santoni Layout fortunato.romani@fastwebnet.it Documentazione fotografica Archivio del Gran Magistero, Archivio de L’Osservatore Romano, Archivio del Patriarcato Latino di Gerusalemme, Archivi delle Luogotenenze indicate, Philippe Cabidoche, Cristian Gennari, Claudio Maina, Daniel Ibáñez (EWTN News), e altri collaboratori indicati nelle didascalie In copertina Il cardinale Fernando Filoni mentre celebra l’eucarestia nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma, il 1° febbraio 2020 in occasione della prima messa che ha presieduto in veste di Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro. (Foto Cristian Gennari) Edito da Gran Magistero dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 00120 Città del Vaticano Tel. +39 06 69892901 Fax +39 06 69892930 E-mail: gmag@oessh.va Copyright © OESSH @granmagistero.oessh @GM_oessh
EDITORIALE «Se non volete morire, bevete la carità» DANIEL IBÁÑEZ un’espressione desunta da È Sant’Agostino, vescovo, il quale spiegava ai suoi fedeli come sopravvivere quando si è di fronte ad una vita priva di senso. Egli diceva testualmente: “Siamo messi alla prova dagli affanni terreni e riceviamo esperienza dalle tentazioni della vita presente. Ma se non vogliamo morire assetati in questo deserto, beviamo la carità” (dal Trattato sulla 1.a Lettera di S. Giovanni). Come membri dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme non dovremmo mai dimenticare la saggezza Il cardinale Filoni in di queste parole. In effetti, nessuno è esente da affanni terreni e tutti facciamo compagnia di Papa l’esperienza delle tentazioni della vita presente. Se ci facessimo sopraffare da affanni Francesco l’8 e tentazioni, la vita non avrebbe più senso e effettivamente rischieremmo di morire dicembre 2019, assetati. giorno della sua nomina in qualità di «Bere la carità», cioè farla divenire un bisogno indispensabile nella vita di una nuovo Gran Maestro Dama e di un Cavaliere, è virtù qualificante. Il nostro sostegno in Terra Santa nei dell’Ordine del Santo campi dell’educazione primaria, secondaria e universitaria, l’impegno verso i Sepolcro. rifugiati e i migranti, il supporto alle famiglie in necessità rappresentano l’unguento prezioso che le pie donne portavano al sepolcro di Gesù per completare l’opera compassionevole verso il Maestro morto, ed al quale, tre giorni prima, non avevano potuto provvedere. Ma non ce ne fu bisogno. Cristo era risorto. Ora egli continua la sua presenza tra i poveri in spirito e quanti si trovano nell’indigenza materiale; continua ad essere vivo nel nostro mondo, ma ancora soffre ed ha bisogno della medesima unzione, cioè di quella carità inizialmente pensata per il suo Corpo. La carità è un’opera di bene che risponde a tale esigenza e non va mai in prescrizione. Una Dama e un Cavaliere, con il proprio contributo caritativo, infatti, si mettono nella scia storica ed esistenziale di donne e di uomini che hanno nel cuore un amore unico per la Terra Santa; quella Terra per la quale, in un moto di profonda commozione, Gesù pianse (cfr. Lc 19,42-44). Senza la carità la fede è come spenta, al contrario, “tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). La carità, nella generosità, nella semplicità e nel nascondimento è un gesto di amore a Cristo stesso. Questi riferimenti continuati alle parole di Gesù e all’insegnamento apostolico ci ricordano che una Dama e un Cavaliere del Santo Sepolcro di Gerusalemme devono sempre ritrovare nei gesti che compiono la dimensione cristologica del proprio agire, la quale, oltre a qualificarne la vita, dà ad essa un senso genuino di alta appartenenza. Fernando Cardinale Filoni LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 1
SOMMARIO 39 Ricordando il Cardinale Montezemolo, Assessore d’Onore dell’Ordine L’ORDINE E LA TERRA SANTA L’ORDINE ALL’UNISONO DELLA CHIESA UNIVERSALE 41 La nuova Commissione per la Terra Santa 42 Un sostegno a 360° in Terra Santa 4 «I membri dell’Ordine sono come degli ambasciatori della Terra Santa» Intervista con il cardinale Parolin 45 Insegnare la religione dell’altro in Terra Santa 7 La voce profetica delle Chiese del Le collezioni artistiche Mediterraneo 49 del Patriarcato Latino 11 Il cardinale Ayuso e il primo anniversario del LA VITA NELLE LUOGOTENENZE Documento sulla Fratellanza Umana 15 L’Ordine partner della Congregazione per 53 La Luogotenenza per Western Australia l’Educazione Cattolica e le occasioni di incontro con i suoi membri malesiani GLI ATTI DEL GRAN MAGISTERO 54 Giovani volontari al servizio della speranza Dossier : Il Cardinale Fernando Filoni, in Terra Santa 19 nono Gran Maestro dell’Ordine 57 Un’Investitura nazionale ha riunito i Cavalieri e Dame di tutto il Canada 33 Un anno fruttuoso Leonardo Visconti di Modrone Governatore Generale dell’Ordine 58 Per Cavalieri e Dame, l’Ordine rappresenta una famiglia e la Terra Santa una seconda L’Ordine rafforza la sua presenza patria 34 in America Latina 60 I luoghi della teofania 38 Mons. Tommaso Caputo, nuovo Assessore 63 Nuovo slancio in Messico dell’Ordine Il messaggio del Cancelliere l centro di questo numero de La Croce di Gerusalemme, rivista annuale dell’Ordine del Santo Sepolcro A tradotta normalmente in cinque lingue, riserviamo varie pagine speciali all’accoglienza del nostro nuovo Gran Maestro, il cardinale Fernando Filoni. Le altre grandi sezioni riguardano innanzitutto la vita della Chiesa Universale, alla quale i Cavalieri e le Dame partecipano con tutto il loro cuore, poi le notizie dal Gran Magistero, quelle riguardo alle azioni che portiamo avanti in Terra Santa in coordinamento con il Patriarcato Latino e, infine, le testimonianze delle esperienze vissute dalle Luogotenenze presenti nel mondo intero. Quest’anno la rivista è pubblicata anche in portoghese, grazie all’aiuto della Luogotenenza per il Portogallo, per raggiungere più facilmente il mondo lusofono dove l’Ordine è molto presente, in particolare in Brasile. Ringrazio il nostro Ufficio Comunicazione per il lavoro svolto, augurandomi che La Croce di Gerusalemme sia letta con attenzione e utilizzata generosamente da tutti i membri per far conoscere meglio la missione essenziale dell’Ordine del Santo Sepolcro a servizio della Chiesa Madre che è in Terra Santa. Alfredo Bastianelli, Cancelliere 2 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
COPYRIGHT GENNARI Ritratto ufficiale del Gran Maestro dell'Ordine, Sua Eminenza il cardinale Fernando Filoni LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 3
L’ O RDINE ALL’UNISONO DELLA C HIESA UNIVERSALE «I membri dell’Ordine sono come degli ambasciatori della Terra Santa» minenza, la Terra Santa sta vivendo da alcuni anni E Intervista esclusiva con il un eccezionale aumento dei pellegrinaggi. Qual è la cardinale Pietro Parolin, sua analisi di tale fenomeno che riguarda la Chiesa Segretario di Stato della Madre di Gerusalemme? Santa Sede. «I membri I pellegrinaggi sono un modo importante per sostenere la presenza cristiana in Terra Santa. È anche attraverso questi dell’Ordine sono come viaggi della fede che i cristiani possono aiutare i fratelli che là degli ambasciatori della vivono. Ciò permette ai cristiani di Terra Santa di lavorare e so- Terra Santa», afferma stenere le loro famiglie. Senza questo apporto di solidarietà, la Terra Santa sarebbe più povera non solo dal punto di vista eco- rivolgendosi direttamente nomico, ma soprattutto dal punto di vista umano. I pellegri- ai lettori de La Croce di naggi, infatti, permettono uno scambio di culture, lingue, tradi- zioni, ecc. che aprono alla conoscenza e al rispetto reciproco, Gerusalemme. promuovendo una società fondata su valori di giustizia e frater- nità universali. I pellegrini, poi, se da un lato trasmettono risor- 4 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
L’ORDINE ALL’UNISONO CON LA CHIESA UNIVERSALE se agli abitanti di quelle ter- «L’Ordine Equestre dell’unico ordine cavalleresco intrinsecamente del Santo Sepolcro re, dall’altro ricevono mol- legato alla Santa Sede? è, insieme al to più di quanto possono Sovrano Militare Fin dagli albori del Cristianesimo, la Terra dove offrire. Infatti, il pellegrino Ordine di Malta, nacque, visse, morì e risuscitò Nostro Signore ha compie un’esperienza di fe- uno dei due Ordini avuto un posto particolare nel cuore dei credenti e cavallereschi de nei luoghi della storia riconosciuti dalla delle varie comunità ecclesiali che andavano diffon- della salvezza che hanno vi- Santa Sede. Nel dendosi al di fuori del mondo ebraico. Molti fedeli sto il passaggio di Gesù su primo il Gran scelsero di vivere il Vangelo sia in forma solitaria, questa terra. Un viaggio Maestro è nominato come eremiti, sia riunendosi insieme, proprio nei dal Papa, mentre nella memoria e, allo stesso nel secondo è da lui luoghi che avevano visto la presenza terrena di Cri- tempo, una riscoperta del confermato», spiega sto, in particolare quelli legati alle tappe della sua Vangelo che si incarna in il Segretario di Stato vita pubblica, a cominciare dal Santo Sepolcro. Si ogni tempo e a ogni latitu- della Santa Sede in sentì inoltre il bisogno di visitarli. Ebbero così ini- questa prima dine. intervista che ha zio i pellegrinaggi, una forma di viaggio devoziona- I pellegrinaggi in Terra accordato a La le ed esistenziale che ebbe un forte incremento nel Santa sono stati per me un Croce di corso del Medioevo. Risale a quel periodo la nasci- Gerusalemme. modo privilegiato per co- ta dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, con noscere, amare e seguire di esplicito riferimento alla tomba che custodì il cor- più il Signore Gesù. Talvolta con un fremito di ti- po di Gesù Cristo privo di vita e da dove egli risu- more nella consapevolezza di calpestare la stessa scitò. Si avvertì la necessità di difenderne l’integrità terra che egli ha calpestato. Ma sempre con un’im- e quella di quanti si recavano a visitarlo. mensa gratitudine, sapendo che tutto quello che lui Tra quanti si impegnarono in questa nobile im- ha fatto l’ha fatto per me e per tutti i miei fratelli e presa annoveriamo i Cavalieri del Santo Sepolcro. I sorelle in umanità, l’ha fatto per nostro amore e per primi documenti che li riguardano risalgono al la nostra salvezza. Mi auguro che ciascuno che pel- 1336. Dal secolo XIV in poi i Papi hanno cercato legrina in Terra Santa possa vivere gli stessi senti- di regolamentarli anche giuridicamente ed essi a menti e tornare rafforzato nella fede e nella testi- poco a poco hanno ampliato i loro compiti per de- monianza cristiana. dicarsi alla preservazione della fede in Terra Santa, al sostegno delle opere caritative e sociali della Cosa rappresenta per lei l’Ordine del Santo Se- Chiesa, in particolare di quelle promosse dal Pa- polcro e qual è il suo posto nella Chiesa univer- triarcato Latino di Gerusalemme. sale? Dato che il Gran Maestro viene nominato L’Ordine ha sempre beneficiato della protezione dal Papa, si potrebbe affermare che si tratta dei Sommi Pontefici. Per ricordare solo alcuni pas- LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 5
saggi, nel 1496 Alessandro «Il compito più lieri e Dame, molto attivi all’interno delle Chie- VI decise che ne sarebbe pressante è quello di se locali e fortemente uniti ai vescovi del terri- creare le condizioni stato lui il Moderatore su- politiche e socio- torio, che spesso agiscono da Gran Priori delle premo, delegando ai Fran- economiche che Luogotenenze dell’Ordine. Lei affermerebbe cescani – ai quali era stata favoriscano la che la missione dei membri dell’Ordine consi- permanenza dei affidata la cura del Santo cristiani in Terra ste nell’essere ambasciatori della Terra Santa Sepolcro da Clemente VI Santa, perché è nelle loro rispettive diocesi? nel 1342 – il potere di con- interesse di tutta la Si potrebbe dire in tutta verità che i membri ferire il cavalierato ai nobili Chiesa che la Terra dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, sia i Ca- di Gesù continui ad e ai gentiluomini in pellegri- essere una Chiesa valieri che le Dame, sono come degli “ambasciato- naggio in Terra Santa. La costruita con “pietre ri” della Terra Santa. Infatti, oltre a vivere la pro- conferma di questo privile- vive” (1Pt 2,5)», pria fede cristiana e manifestare l’adesione alla gio ai Francescani fu rinno- sottolinea il Chiesa cattolica negli ambienti in cui vivono e lavo- Cardinale Pietro vata da Leone X nel 1516, Parolin. rano – in questo senso tutti i battezzati sono chia- poi da Benedetto XIV nel mati ad essere “ambasciatori di Cristo” (cfr. 2Cor 1746, e infine, nel 1847, da 5,20) – con la loro presenza, nelle parrocchie e nel- Pio IX, che ricostituì l’Ordine. Nel 1888, Leone le diocesi di appartenenza, promuovono iniziative a XIII dette la possibilità di nominare anche le Da- favore dei Luoghi santi e sensibilizzano i fedeli per me. Nel 1907 Pio X decise che il titolo di Gran sovvenire alle necessità dei cristiani che là vivono, Maestro dell’Ordine sarebbe appartenuto al Papa spesso in condizioni difficili, se non drammatiche. stesso. Nel 1932 Pio XI approvò i nuovi statuti e Oggi, il compito più pressante è quello di creare le concesse ai Cavalieri e alle Dame di ricevere l’Inve- condizioni politiche e socio-economiche che favori- stitura non più solo a Gerusalemme. Nel 1940 Pio scano la permanenza dei cristiani in Terra Santa, XII nominò un Cardinale Protettore dell’Ordine. perché è interesse di tutta la Chiesa che la Terra di Dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, San Paolo Gesù non diventi un museo di reperti archeologici VI nel 1977 procedette ad approvare i nuovi statu- e pietre preziose, ma continui ad essere una Chiesa ti. San Giovanni Paolo II concesse all’Ordine la costruita con “pietre vive” (1Pt 2,5), cristiani che personalità giuridica vaticana. da duemila anni continuano l’ininterrotta tradizio- L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro è, insie- ne della presenza dei discepoli di Cristo. Ai mem- me al Sovrano Militare Ordine di Malta, uno dei bri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro è chie- due Ordini cavallereschi riconosciuti dalla Santa sto, quindi, non solo di promuovere la raccolta di Sede. Nel primo il Gran Maestro è nominato dal fondi per le realtà ecclesiali presenti in Terra Santa, Papa, mentre nel secondo è da lui confermato. ma di pregare e di operare affinché la pace prevalga sulle divisioni e sulle violenze. Nel mondo intero, sono presenti 30.000 Cava- Intervista a cura di François Vayne 6 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
La voce profetica L’ORDINE ALL’UNISONO CON LA CHIESA UNIVERSALE delle Chiese del Mediterraneo Sul tema “Mediterraneo, frontiera di pace”, dal 19 al 23 febbraio 2020, si è svolto a Bari il primo incontro dei vescovi del bacino mediterraneo. Pochi giorni prima dell’inizio dell’incontro di Bari, il cardinale Bassetti – presidente della Conferen- za Episcopale Italiana e Priore dell’Ordine del Santo Sepolcro – che ha organizzato queste giornate, faceva arrivare un messaggio ai mem- bri dell’Ordine. Alla domanda su come possano i Cavalieri e le Dame sostenere il processo inizia- to a Bari, rispondeva: «Continuando a essere annuncio del Vangelo non può di- convinti e sinceri ambasciatori di pace! Questa «L’ sgiungersi dall’impegno per il bene comune e ci spinge ad agire come in- stancabili operatori di pace», ha dichiarato Papa non è soltanto assenza di guerra ma impegno a promuovere la dignità della persona umana». L’intervista integrale al cardinale Bassetti è di- sponibile sul nostro sito www.oessh.va Francesco nella basilica di San Nicola di Bari, do- menica 23 febbraio 2020, a conclusione dello stori- co incontro che ha riunito 58 vescovi provenienti Gerusalemme, nel nord della Palestina, in flagrante da 20 paesi situati nel bacino mediterraneo. violazione della proprietà privata. Malgrado tali no- «Oggi l’area del Mediterraneo è insidiata da tizie sui continui conflitti in Terra Santa, sulla guer- tanti focolai di instabilità e di guerra, sia nel Medio ra in Siria e sulla crisi in Libia, il Papa – desideroso Oriente, sia in vari Stati del Nord Africa, come pu- di vedere ben presto elaborata una “teologia del- re tra diverse etnie o gruppi religiosi e confessiona- l’accoglienza e del dialogo” – ha incoraggiato i rap- li; né possiamo dimenticare il conflitto ancora irri- presentanti della Chiesa Cattolica dell’area medi- solto tra israeliani e palestinesi, con il pericolo di terranea a «ricostruire i legami che sono stati inter- soluzioni non eque e, quindi, foriere di nuove cri- rotti, rialzare le città distrutte dalla violenza, far fio- si», ha aggiunto il Santo Padre. rire un giardino laddove oggi ci sono terreni riarsi, Due giorni prima, il 21 febbraio, migliaia di co- infondere speranza a chi l’ha perduta ed esortare loni israeliani si erano radunati senza autorizzazio- chi è chiuso in sé stesso a non temere il fratello». ne sul suolo appartenente al Patriarcato Latino di Citando Giorgio La Pira, ex sindaco di Firenze LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 7
qualità dell’ascolto reciproco che ha regnato fra questi vescovi del Medio Oriente, del Nord Africa e dell’Europa meridionale, nonché la fecondità delle esperienze condi- vise e la speranza suscitata dalle nuove pro- poste derivanti da tali scambi. «Le nostre Chiese desiderano diventare un’unica voce profetica di verità e di liber- tà», ha affermato Mons. Pizzaballa, segna- lando la volontà unanime di continuare il percorso di solidarietà intrapreso, attraverso gemellaggi di diocesi e parrocchie, come an- che forme di volontariato da ideare in vista di un mutuo sostegno. Durante la giornata conclusiva, Mons. Paul Desfarges – arcivescovo di Algeri e presidente delle conferenze episcopali del originario della Sicilia, Il castello normanno- Nord Africa, parlando a nome dei confratelli – ha ispiratore dell’incontro e svevo dell’imperatore ringraziato il Santo Padre per la sua testimonianza Federico II a Bari – precursore del dialogo nel antica fortezza piena di umanità, che aiuta i vescovi ad affrontare Mediterraneo – questo risalente al tempo tre grandi sfide, ossia l’accoglienza dei migranti, il mare del meticciato che delle Crociate – si è dialogo interreligioso e l’ecologia, operando essi egli paragonava a un trasformato in un non soltanto da servitori delle loro comunità, ma vero e proprio “grande lago di Tiberiade” “cenacolo anche di tutti gli abitanti dell’area mediterranea. – il Santo Padre ha sugge- dell’incontro”, dove i Insieme, hanno in un certo qual modo realizzato rito un’analogia fra il tem- vescovi del il sogno di Giorgio La Pira, laico cattolico italiano, po di Cristo e il nostro. Mediterraneo hanno impegnato in politica dopo la seconda guerra mon- pregato e meditato. «Come Gesù operò in un «L’idea era diale, che ha molto lavorato a favore del dialogo contesto eterogeneo di semplicemente quella sulle sponde del Mediterraneo, il Mare nostrum, culture e credenze, così di parlarsi, con culla della nostra storia, erede di Atene, Gerusa- metodo sinodale, noi ci collochiamo in un segnando l’avvio di lemme, Cartagine, Roma e Alessandria. quadro poliedrico e multi- un processo», aveva Apostolo della pace fra i popoli, La Pira voleva forme, lacerato da divisio- dichiarato il cardinale favorire uno spazio mediterraneo in armonia, basa- ni e diseguaglianze, che ne Gualtiero Bassetti, to sul dialogo interreligioso, affinché le religioni presidente della aumentano l’instabilità. In Conferenza abramitiche rappresentassero cammini di fratellan- questo epicentro di pro- episcopale italiana, za e non muri di separazione. Le sue virtù eroiche fonde linee di rottura e di Priore dell’Ordine per sono state riconosciute nel luglio 2018 e presto po- conflitti economici, reli- l’Umbria e fautore trebbe essere beatificato. Uno dei figli spirituali che dell’iniziativa. giosi, confessionali e politi- l’ha conosciuto a Firenze, il cardinale Gualtiero ci, siamo chiamati a offrire Bassetti, presidente della Conferenza episcopale la nostra testimonianza di unità e di pace». italiana e Priore dell’Ordine per l’Umbria, è fautore In una prospettiva di pace e riconciliazione, i dell’iniziativa che ha riunito a Bari – nel castello partecipanti al “G20” cattolico e mediterraneo normanno-svevo dell’imperatore Federico II, antica hanno interagito e si sono reciprocamente comple- fortezza risalente al tempo delle Crociate – un vero tati per cinque giorni, come ha riassunto – in quali- e proprio cenacolo dell’incontro. «L’idea era sem- tà di portavoce dell’assemblea – Mons. Pierbattista plicemente quella di parlarsi, con metodo sinodale, Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriar- senza aspettarsi risultati strepitosi o spettacolari, cato Latino e Pro-Gran Priore dell’Ordine del San- ma segnando l’avvio di un processo», aveva ammo- to Sepolcro: egli ha sottolineato dinanzi al Papa la nito il cardinale Bassetti, certo che non può esservi 8 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
pace duratura in Europa se non regna la pace nel tarie ma pur sempre vive e calorose. Il cardinale L’ORDINE ALL’UNISONO CON LA CHIESA UNIVERSALE Mediterraneo. Juan José Omella – arcivescovo di Barcellona – lo Bari, una città-ponte che collega Oriente e Oc- ha evidenziato, auspicando una collaborazione si- cidente, si è rivelata indicatissima per ospitare que- stematica fra diocesi per aiutare alcune parrocchie ste giornate. Ha donato al mondo un grande segno europee – minacciate da tale “tiepidezza” – a ritro- di unità, nello spirito di San Nicola di Mira – il ve- vare uno slancio comunitario gioioso e contagioso. scovo della povera gente venerato sia dai cattolici Inoltre, i vescovi hanno constatato l’importanza che dagli ortodossi, di cui dell’istruzione o delle opere di servizio alle persone essa custodisce le reliquie Trattandosi delle per frenare l’avanzata dei fondamentalismi e vince- – e sotto lo sguardo del- persone che arrivano re i fanatismi, specie nei paesi a maggioranza mu- l’icona della Vergine Odi- in Europa per fuggire sulmana, come sottolineato da Sua Beatitudine da guerra e miseria – gitria, che risale ai tempi di cui 20.000 sono Ibrahim Isaac Sidrak, patriarca della Chiesa cattoli- della Chiesa indivisa e che morte annegate fra il ca copta egiziana. I cristiani devono partecipare alla conduce e mostra la dire- 2013 e il 2019 – promozione di un Islam moderato, conformemente zione, vicino alla quale, in Mons. Charles alle intuizioni espresse nella dichiarazione di Abu Scicluna, arcivescovo cattedrale, i vescovi del di Malta e Gran Priore Dhabi sottoscritta dal Papa e dal Grande Imam di Mediterraneo si sono rac- dell’Ordine per la al-Azhar, come ha fatto osservare il cardinale Louis colti e hanno pregato fer- Luogotenenza Raphaël Sako, patriarca della Chiesa cattolica cal- vidamente. maltese, si è augurato dea di Baghdad. che le Chiese Nel corso di questi concorrano nel Oltre a ciò, i vescovi del Mediterraneo si sono scambi sul Mediterraneo «disarmare i cuori e appellati ai responsabili politici e alle autorità civili plurale in un mondo glo- guarire dalla paura». per combattere le cause dell’immigrazione, ovvero- I vescovi hanno balizzato, è emerso che le sia disparità economiche e guerre alimentate dal d’altronde precisato Chiese d’Europa – alle che, fra questi commercio di armi. «La Chiesa deve farsi voce pro- prese con secolarismo, di- migranti e rifugiati, fetica per diventare la coscienza dell’Europa», ha sincanto e indifferenza – numerosi sono i dichiarato a tale proposito il cardinale Jean-Claude cristiani che appaiono rivitalizzate dalle riempiono le chiese Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presiden- Chiese del Medio Oriente vuote del Vecchio te della Commissione delle Conferenze episcopali o del Nord Africa, minori- Continente. della Comunità europea. Trattandosi di persone che arrivano in Euro- COPYRIGHT FRANÇOIS VAYNE pa per fuggire da guerra e miseria – di cui 20.000 sono morte annegate fra il 2013 e il 2019 – Mons. Charles Scicluna, arcivescovo di Malta e Gran Prio- re dell’Ordine per la Luogotenenza maltese, si è au- gurato che le Chiese concorrano nel «disarmare i cuori e guarire dalla paura», affinché si passi «dalla xenofobia alla xenofilia». I vescovi hanno d’altron- de precisato che fra questi migranti e rifugiati, nu- merosi sono i cristiani che riempiono le chiese vuo- te del Vecchio Continente. Allo scopo di preparare i futuri responsabili che lavoreranno per la pace nel Mediterraneo, la riu- nione di Bari ha elaborato il progetto concreto di mandare annualmente dodici giovani dai Balcani, dalla Turchia, dal Medio Oriente e dal Nord Africa a seguire un percorso di formazione presso la ‘Cit- tadella della Pace’, situata in località Rondine (https://www.rondine.org/chi-siamo/), vicino Arez- zo, affinché possano scoprire – attraverso un impe- LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 9
gnativo lavoro di convivenza quotidiana – che die- noi le parole che disse a Pietro nel Getsemani: ‘Ri- tro un eventuale nemico si cela innanzitutto una metti la tua spada nel fodero’ (Giovanni 18,11). Nei persona. Getsemani di oggi, nel nostro mondo indifferente e Le comunità contemplative del bacino mediter- ingiusto, dove sembra di assistere all’agonia della raneo hanno portato nelle loro preghiere l’incon- speranza, il cristiano non può fare come quei disce- tro, conclusosi con una messa nel cuore di Bari, du- poli, che prima impugnarono la spada e poi fuggi- rante la quale Papa Francesco ha perorato la causa rono. No, la soluzione non è sfoderare la spada «dell’estremismo dell’amore» davanti a 40.000 fe- contro qualcuno e nemmeno fuggire dai tempi che deli insistendo sulla novità cristiana rappresentata viviamo. La soluzione è la via di Gesù: l’amore atti- dall’amore verso i nemici. «Amare e perdonare è vo, l’amore umile, l’amore ‘sino alla fine’ (Giovan- vivere da vincitori. Perderemo se difenderemo la ni 13,1)». fede con la forza. Il Signore ripeterebbe anche a François Vayne, inviato a Bari Visita ai rotoli di Exultet di Bari iovedì 20 febbraio i delegati dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” hanno visitato la città di G Bari, nei suoi luoghi più rappresentativi: la Basilica Cattedrale di Santa Maria, la Basilica di San Ni- cola e il Museo diocesano con i rotoli di Exultet. I codici baresi dell’XI-XII secolo rappresentano una soglia tra le due anime della città: latina ed orien- tale. Pergamene che si snodano attraverso un cilindro per annunziare il canto di lode nell’offerta del Ce- ro pasquale. Il cantore dall’ambone eseguiva il canto e le immagini interposte nel rotolo, in senso contrario al te- sto, rendevano presente ai fedeli il contenuto dell’inno. Gli angeli con il Cristo, la Madre Terra, la Chiesa radunata in preghiera costituiscono l’esordio. Il susseguirsi del Cristo che risale dagli inferi, del Cristo Kosmocreatore, della raccolta della cera delle api, del vescovo e dell’imperatore sono il testo dell’Exul- tet nella tradizione meri- dionale. Cosa rende così suggestivi questi codici, Don Michele da entusiasmare chiun- Bellino, Priore dell’Ordine a Bari, que possa conoscerli? La ha fatto visitare ai ricchezza dei contenuti è vescovi il museo espressa con la linearità diocesano, dove si di immagini, parole, melo- trova un die in un rito. Per esem- documento storico pio, la nota di una comu- risalente a 1000 nità sempre capace di rin- anni fa ed utilizzato novarsi mediante la pre- liturgicamente per senza del Signore Risorto celebrare la è trasposta nel poemetto vittoria pasquale delle api ispirato da Virgi- di Cristo. lio. Il testo sottolinea che le api passano da fiore a fiore, per fecondarli nel lo- ro atto d’amore, simbolo di una Chiesa che è ma- dre rimanendo vergine. I vescovi hanno avuto mo- do di riconoscere in que- sti libri il richiamo al loro servizio pastorale. 10 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
«Docili alla verità che testimoniamo e in cammino con le altre persone di buona volontà» Il cardinale Ayuso e il primo anniversario del Documento sulla Fratellanza Umana COPYRIGHT ELENA DINI l 4 febbraio 2019 Pa- I pa Francesco e il Grande Imam di Al- Azhar Ahmed al-Tayyeb hanno firmato il Docu- mento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mon- diale e la Convivenza Co- mune. Ad un anno di di- stanza riflettiamo sull’im- portanza del dialogo, in particolare in Terra San- ta, sui temi chiave trattati nel documento e sul ruo- lo dell’Ordine in questo ambito insieme al Cardi- nale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Eminenza, quali strade apre il documento sulla cordare quanto diceva in merito il nostro caro car- Fratellanza Umana siglato da Papa Francesco e dinale Tauran: “Il Medio Oriente è un laboratorio” dal Grande Imam di Al-Azhar al-Tayyeb un an- perché nella popolazione locale si respira un pro- no fa? fondo rispetto per l’altro, un alto livello di respon- Bisogna innanzitutto ricordare che la dichiara- sabilità civica e di solidarietà, nonostante le diffi- zione di Abu Dhabi si è costruita progressivamen- coltà socio-politiche. La maggior parte del peso te. Il Papa ha iniziato un rapporto di amicizia con il dell’accoglienza verso i rifugiati la troviamo, ad Grande Imam. La necessità di fare qualcosa insie- esempio, in paesi come il Libano e la Giordania. me per il bene dell’umanità e, al contempo, la coin- Al di là della versione pessimista, ogni cittadino cidenza che gli Emirati avessero proclamato l’anno e credente è chiamato a lavorare per il bene comu- della tolleranza e aperto un ministero della tolle- ne. Il documento di Abu Dhabi ha tracciato una ranza per promuovere la convivenza hanno creato Road Map in questa direzione. Fratellanza, pace e il contesto favorevole. convivenza sono i tre elementi essenziali attraverso Il documento che è stato siglato ad Abu Dhabi i quali percorrere una via di integrazione per risa- ha carattere universale e si adatta perfettamente per nare le ferite del mondo. L’unico balsamo che può la realtà che si vive in Medio Oriente. Mi piace ri- guarire dal populismo passa attraverso la fratellan- LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 11
Il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha partecipato all’inizio di febbraio 2020 al primo anniversario della firma del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune ad Abu Dhabi. za umana che ci unisce. Le problematiche che crea- senza il dialogo interreligioso. La specificità di que- no disagio e ostacolano il clima di comunione han- sta terra è il DNA della realtà che qui si vive. no un carattere più politico ed ideologico. Il documento di Abu Dhabi va proposto e ri- La questione della cittadinanza svolge un ruolo proposto continuamente. Non dobbiamo dimenti- importante nel permettere al dialogo di fiori- care che il Santo Padre ha voluto firmarlo di perso- re… na: non è dunque esclusivamente la dichiarazione L’embrione di questa discussione da parte della di una conferenza. Bisogna partire dal presentarlo e Chiesa Cattolica viene dall’appello del Sinodo del farlo conoscere in particolare attraverso le istituzio- Medio Oriente in cui si chiedeva che i cristiani non ni educative e le scuole. venissero considerati cittadini di seconda classe bensì cittadini a pieno titolo. Da lì si è poi sviluppa- Qual è la specificità del dialogo in Terra Santa? to un dialogo su questo tema e io mi sono personal- Il cuore della Terra Santa è la città di Gerusa- mente implicato in questa direzione per affermare lemme e Papa Francesco nel suo viaggio in Maroc- che come cristiani non vogliamo essere protetti, di- co nel marzo del 2019 ha voluto siglare insieme al fesi, tollerati. Noi vogliamo essere pieni cittadini e re Mohammed VI un documento per la protezione lavorare insieme agli altri per il bene comune. Que- e difesa della città di Gerusalemme come Città San- sto è quanto anche il cardinale Tauran nella sua ul- ta, centro delle tre religioni monoteiste, affermando tima visita in Arabia Saudita (aprile 2018) aveva che «Noi riteniamo importante preservare la Città avuto modo di condividere. santa di Gerusalemme / Al Qods Acharif come pa- Sono stati fatti molti passi in avanti e non vanno trimonio comune dell’umanità e soprattutto per i dimenticate le parole dell’imam di Al-Azhar in oc- fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di casione della firma del documento di Abu Dhabi, incontro e simbolo di coesistenza pacifica, in cui si quando ha ricordato che, nonostante le differenti coltivano il rispetto reciproco e il dialogo». comunità di appartenenza, siamo fratelli, non stra- Se il cuore di questa terra, Gerusalemme, vive nieri né protetti. una situazione di dialogo, intesa e comunione fra La piena cittadinanza è un elemento fondamen- ebrei, cristiani e musulmani, può irradiare luce in tale per preservare l’identità. È necessario dunque tutta questa regione che ha visto queste comunità lavorare con rispetto e amicizia per il bene comune, interagire in modi diversi. come desidera Papa Francesco, al di là delle diffe- Sappiamo che non si può capire il Medio Orien- renze religiose e delle questioni di maggioranza e te senza i cristiani ma non è possibile farlo neanche minoranza. Questo è un campo in cui non conta 12 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
quanti siamo in una comunità o nell’altra: ogni per- non siamo noi ad essere in possesso della verità, è L’ORDINE ALL’UNISONO CON LA CHIESA UNIVERSALE sona deve essere rispettata nella sua individualità, essa a possederci. anche chiaramente coloro che non appartengono a Noi ci rendiamo docili a questa verità che testi- nessuna tradizione religiosa. moniamo e ci mettiamo in cammino con le altre persone di buona volontà. Da qui la condanna di Quali vede come le sfide più grandi e quali gli ogni tipo di proselitismo che va contro i principi elementi di speranza? fondamentali della Chiesa e delle altre tradizioni. Conosciamo bene le difficoltà e gli aspetti nega- Dobbiamo avere una solida formazione della nostra tivi ma vorrei parlare di quanto c’è di positivo invi- tradizione religiosa e una buona informazione ri- tando all’ottimismo. Ricordo il nostro caro e com- guardo a quella degli altri. pianto cardinale Tauran che di fronte a tante diffi- Abbiamo sicuramente la responsabilità di avere coltà di carattere sociale, politico ed economico, si ricevuto un mandato da Dio ma la nostra vita deve rifaceva sempre alla legge internazionale. Molti dei essere un annuncio conti- nostri conflitti potrebbero essere risolti semplice- Mons. Yohannis Lahzi nuo. Dobbiamo chiederci mente applicando la legge. Gaïd, segretario come siamo testimoni del- Più che parlare delle problematiche, parlerei particolare di Papa la verità: se lo siamo au- Francesco, è membro delle ricchezze e del patrimonio culturale, storico, del Comitato Superiore tenticamente lì c’è Dio. È liturgico e di convivenza che questa regione vanta. istituito per vero che a volte alcuni vo- In Medio Oriente, è importante riprendere co- raggiungere gli gliono imporre la sola nota obiettivi del scienza del fatto che siamo cittadini e credenti e, in Documento sulla che essi suonano ma non quanto tali, dobbiamo costruire la società arric- Fratellanza Umana, dobbiamo dimenticare che chendola con i valori delle nostre rispettive tradi- sottoscritto ad Abu se vogliamo fare un con- zioni religiose, passando dalla diversità rispettosa Dhabi dal Papa e dal certo la sfida è quella di Grande Imam di alla comunione dei valori condivisi a partire dai al-Azhar, Ahmed mettere insieme le diffe- quali possiamo ricreare quella convivenza che non al-Tayyeb, il 4 febbraio renti note per creare una è tolleranza ma la capacità di vivere nella diversità. 2019. sinfonia. È comune sentire parlare delle difficoltà e proble- matiche ma la mia esperienza di missionario mi ha insegnato che la gente comune, invece, vive spesso uno spirito di vicinanza e convivenza. La parola “dialogo” è spesso usata in tanti con- testi e modi diversi. Come la descriverebbe? Sul sito del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, abbiamo scelto di mettere una frase che rappresenta bene il dialogo: “Il dialogo richie- de parlare e ascoltare, dare e ricevere, crescita e ar- ricchimento reciproco. Si fonda sulla testimonianza della propria fede come anche sull’apertura alla re- ligione dell’altro. Il dialogo non è un tradimento della missione della Chiesa né un nuovo metodo di conversione al Cristianesimo”. Il dialogo è un atteggiamento esistenziale che ci apre alla realtà dell’altro. Ricordo il messaggio che Papa Francesco ci inviò in occasione del 50° anni- versario del nostro Dicastero nel quale, fra le altre cose, ci ricordava che dobbiamo farci compagni di viaggio di ogni essere umano nel nostro cammino verso la verità. Come diceva Papa Benedetto XVI, LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 13
L’incontro ad Abu Dhabi – un anno dopo la firma del Documento sulla Fratellanza Umana – ha illustrato questa importante frase messa in evidenza sul sito del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso: «Il dialogo richiede parlare e ascoltare, dare e ricevere, crescita e arricchimento reciproco. Si fonda sulla testimonianza della propria fede come anche sull’apertura alla religione dell’altro. Il dialogo non è un tradimento della missione della Chiesa né un nuovo metodo di conversione al Cristianesimo». de testimonianza. È come una lampada sopra il mog- gio che fa luce dappertutto, riprendendo l’immagine evangelica. Come fa Geru- salemme, la città santa. Ci auguriamo che questa luce possa arrivare ai cuori di tutti gli esseri umani perché si superino gli ostacoli che dividono e poterci invece sentire fratelli e sorelle nel- l’unica umanità che Dio ci ha dato e che noi dobbiamo rispettosamente accompa- gnare, proteggere, difende- re, rispettando il disegno di Dio verso ognuno di noi. Come possiamo lavorare più nel concreto per mettere in pratica nelle nostre realtà quotidiane L’Ordine del Santo Sepolcro conta circa 30.000 un atteggiamento improntato al dialogo? membri nel mondo intero. Quale consiglio vuo- Partendo dai punti che abbiamo in comune. le far loro arrivare? L’invito è quello ad impegnarci insieme per costrui- Apprezzo moltissimo il lavoro svolto e l’azione re una piattaforma umana che va sostenuta a parti- dei vostri 30.000 membri che sostengono e aiutano re dai nostri valori religiosi per un compromesso le comunità locali in Terra Santa. Nella mia espe- comune che ci porti a fare del bene. E questa deve rienza di missione mi sono accorto che ho dato tut- essere un’attività costante, giorno dopo giorno, non ta la mia vita e la mia gioventù al servizio della solo legata ad eventi ma ricordandoci che siamo re- Chiesa e ora mi rendo conto che quello che ho rice- sponsabili di una nuova generazione che siamo vuto è molto di più rispetto a quanto ho potuto da- chiamati ad educare alla pace e alla convivenza. Il re. Voglio allora ricordare a questi 30.000 benefat- processo è lento. Noi dobbiamo seminare in silen- tori che è molto generoso quello che fanno e li invi- zio, mettere in pratica, non fare fuochi d’artificio. to a scoprire sempre di più quanto ricevono dalla Siamo chiamati ad essere rispettosi nella diversi- testimonianza di coloro che sostengono con i loro tà, fare discernimento, essere onesti nei rapporti ed aiuti perché sempre chi dà, riceve. essere credibili in ciò che facciamo e chi fa così ren- Intervista a cura di Elena Dini 14 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
L’Ordine partner della Congregazione L’ORDINE ALL’UNISONO CON LA CHIESA UNIVERSALE per l’Educazione Cattolica Verso il Global Compact on Education voluto da Papa Francesco apa Francesco ha invi- globale ci spinge a dialogare P tato tutti coloro che hanno a cuore il tema dell’educazione ad un incon- di più con le nostre presenze in tutti i territori, in modo particolare lì dove ci sono sfi- tro che si terrà in Vaticano de nel dialogo fra ebrei, cri- ad ottobre 2020 per sotto- stiani e musulmani nel cro- scrivere un patto educativo giuolo di culture, identità e globale. L’Ordine del Santo comunità. Sepolcro di Gerusalemme, che da anni ha identificato Può farci qualche esempio l’educazione come uno dei concreto riguardo al contri- pilastri del proprio impegno buto importante dell’educa- in Terra Santa – attraverso il zione vissuta insieme alle al- sostegno a realtà come la re- tre componenti della società te delle scuole del Patriarca- in queste zone? to Latino di Gerusalemme e In Libano qualche anno l’Università di Betlemme – fa ho partecipato insieme al sarà una delle istituzioni Patriarca ad un incontro con coinvolte nel villaggio globa- le scuole cattoliche. Era stata le che verrà realizzato per organizzata una serata dove l’occasione. Mons. Vincenzo c’erano drusi, musulmani e Zani, segretario della Congregazione per l’Educa- cristiani di diverse confessioni. Vedevo il Patriarca zione Cattolica, alla quale è stata affidata l’organiz- intrattenere rapporti familiari e di amicizia con tut- zazione di questa grande iniziativa, risponde alle ti. Alla fine della serata gli ho fatto i miei compli- nostre domande. menti per la maniera con la quale portava avanti queste relazioni. Egli mi ha risposto: «Siamo stati Le istituzioni educative cattoliche rappresenta- tutti compagni di scuola, siamo cresciuti insieme e no una grande rete mondiale. Di quali cifre par- questo rapporto lo abbiamo creato e coltivato da liamo? allora». In una risposta del genere si coglie cosa si- Nel mondo abbiamo 220.000 scuole e 1860 uni- gnifica l’educazione e la scuola. Nell’educazione le versità cattoliche. In media, il 35-40% degli stu- differenze convivono e si cresce nel rispetto delle denti nelle nostre istituzioni sono non cattolici. In differenze e nell’aiuto reciproco. Medio Oriente, queste percentuali possono essere Nelle scuole del sud del Libano si arriva anche ben superiori, arrivando fino al 98% di non cattoli- al 98% di studenti musulmani. Mi raccontavano ci. Se l’educazione in quanto tale è uno strumento dell’accordo che si fa con le famiglie dei bambini di evangelizzazione e umanizzazione, l’educazione musulmani quando iscrivono il loro figlio o figlia cattolica dovrebbe esserlo ancora di più. Per noi, ad una scuola cattolica a proposito del rispetto del infatti, queste istituzioni sono strumenti che arriva- progetto educativo cristiano. A volte, mi riportava- no ai confini e oltre: sono dentro la Chiesa ma allo no, i musulmani sono più attenti a rispettarlo per- stesso tempo sono strumenti di dialogo a 360°. ché in esso vedono una bella opportunità di cresci- L’invito del Papa a lanciare un patto educativo ta. LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 15
va nel suo messaggio, ispirandosi ad un prover- bio africano, che «per educare un bambino ser- ve un intero villaggio». Quali sono i passi im- portanti da compiere per costruire questo vil- laggio globale che possa fornire uno spazio ap- propriato alla crescita dei giovani? Il messaggio del Santo Padre (in vista dell’even- to centrato sul tema «Ricostruire il patto educativo globale» che si svolgerà a Roma ad ottobre 2020) dà piste concrete da percorrere. Partendo da que- sto proverbio africano, Papa Francesco ricorda che questo villaggio va costruito. L’orizzonte presente in tutto il messaggio è di totale apertura ed è la sin- A volte nelle nostre scuole c’è anche un’alta per- tesi di quanto il Pontefice ha detto in questi anni ri- centuale di insegnanti non cattolici, semplicemente guardo all’educazione, parlando di educazione in- perché non ci sono sufficienti insegnanti cattolici clusiva, cultura del dialogo, di abbattere muri, co- disponibili, e solo il direttore o direttrice è cristia- struire ponti, superare le differenze. Sono idee no. I vescovi ci raccontano che questi insegnanti chiave del suo pensiero che ci indicano la direzione sono molto fedeli all’impegno preso e all’indirizzo per costruire il patto educativo attraverso una col- del progetto educativo. Questa diversità interna al- laborazione fra culture e appartenenze religiose ed le nostre scuole porta frutti a largo raggio perché etniche per superare differenze e difficoltà. sia gli insegnanti che gli studenti non cristiani ri- Il Santo Padre dà tre indicazioni che abbiamo portano poi a casa l’effetto di questa loro esperien- considerato anche nell’individuazione delle tema- za nell’ambito educativo cattolico. tiche particolari che verranno trattate nel villag- gio. Innanzitutto, parte dalla centralità della per- Come legge l’impegno dell’Ordine in Terra Santa e in particolare nell’ambito dell’educazio- ne? «Nell’educazione le differenze convivono e si cresce nel L’Ordine del Santo Sepolcro che opera in modo rispetto delle differenze e nell’aiuto reciproco», constata Mons. Vincenzo Zani, segretario della particolare in Terra Santa è da noi visto come un Congregazione per l’Educazione Cattolica, nell’ampia supporto. È necessario un costante dialogo fra le intervista accordataci. nostre istituzioni e la realtà dell’Ordine. In vari casi la Chiesa in Terra Santa è sotto pressione e, in prospettiva, dobbiamo rafforzare mag- giormente la nostra collabo- razione. Vedo nell’Ordine uno strumento eccezionale in questo senso. La vostra è un’istituzione pontificia con una lunga storia che oggi si può rilanciare in maniera in- novativa, continuando a por- tare avanti la sua missione ri- spondendo alle sfide con- temporanee. Papa Francesco ricorda- 16 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
te delle istituzioni. L’ORDINE ALL’UNISONO CON LA CHIESA UNIVERSALE Secondo, il Papa sottolinea la necessi- tà di avere «il corag- gio di investire le mi- gliori energie con creatività e responsa- bilità» attraverso progettualità con tempi brevi, medi e lunghi. Viviamo in un cambio epocale in cui tutto cambia rapidamente ma non dimentichiamo che l’educazione ha altri tempi, necessita di una più ampia fascia temporale per porta- re i suoi frutti. sona. Questo implica a volte cambiare il nostro Infine, Papa Francesco parla dell’educazione al approccio educativo sfidando i modelli troppo for- servizio. Dobbiamo formare persone responsabili e mali e invitando a considerare i linguaggi educati- disponibili a servire il bene comune. «Il servizio vi informali come la musica e lo sport. Quando è un pilastro della cultura dell’incontro», dice il si mette al centro la persona si ascoltano le sue Santo Padre nel suo messaggio. Nel campo del- esigenze e ciò richiede una certa flessibilità da par- l’educazione questo si può tradurre con il “service «Il servizio è un pilastro della cultura dell’incontro», ha detto il Santo Padre nel suo messaggio in vista dell’evento sul tema ‘Ricostruire il patto educativo globale’, che si svolgerà a Roma nell’ottobre del 2020. Si tratta di formare persone responsabili e disponibili a mettersi a servizio del bene comune. LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 17
learning”, un metodo edu- Il Gran Magistero via della Conciliazione dall’11 al 18 ottobre 2020 e cativo che invita gli studen- dell’Ordine intende che si concentrerà su quattro poli principali: i dirit- ti a sviluppare conoscenze invitare alcuni giovani ti, l’ecologia integrale, la pace e la solidarietà. Ci sa- di Terra Santa (qui, e competenze attraverso studenti ranno quattro location: ad ognuna sarà assegnata un servizio solidale alla co- dell’Università di una di queste tematiche e nel corso della settimana munità. Spostandoci nel Betlemme) a saranno ospitati eventi e tavole rotonde. Ci saranno mondo dell’università non partecipare all’evento internazionale sul poi spazi dove proiettare video, testimonianze e dobbiamo dimenticare di patto educativo condividere buone pratiche. considerare la terza missio- globale organizzato Chi visiterà il villaggio troverà una linea pedago- ne di queste istituzioni do- in Vaticano, durante il gica, delle proposte e delle strade. Si tratterà di un quale uno dei punti di po l’apprendimento e la ri- incontro sarà il laboratorio pieno di stimoli che non mira a dare cerca e cioè il confronto Palazzo della Rovere, delle ricette bensì degli spunti da concretizzare in con la finalità perseguita sede dell’Ordine del contesti diversi. Tratteremo questioni grandi e im- che dovrebbe essere quella Santo Sepolcro a portanti, come il cyber bullismo e l’intelligenza arti- Roma. del bene comune. ficiale affinché gli insegnanti, i ministeri e coloro che scrivono le leggi riflettano su quali prospettive Ci stiamo avvicinando alla data scelta da Papa si possono promuovere a maggiore vantaggio dei Francesco per incontrare in Vaticano i vari in- giovani. terlocutori che desiderano lavorare ad un co- Il Papa incontrerà prima in forma più ristretta i mune patto educativo. La Congregazione per rappresentanti delle religioni mentre ci sarà dopo l’Educazione Cattolica di cui lei è il Segretario un incontro allargato in Aula Paolo VI. Si sta lavo- è stata incaricata dell’organizzazione di questa rando anche all’ipotesi di un incontro per autorità iniziativa. Come si svolgerà? civili impegnate nel settore dell’educazione. Stiamo lavorando alla realizzazione di un villag- gio per l’educazione che verrà ospitato nell’area di Intervista a cura di François Vayne ed Elena Dini 18 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
GLI A TTI DEL G RAN M AGISTERO Il Cardinale Fernando Filoni, nono Gran Maestro dell’Ordine Il sostegno totale e fraterno del cardinale O’Brien al suo successore er decisione del Santo Padre Francesco, Sua P Eminenza il cardinale Fernando Filoni è sta- to nominato Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro a partire dall’8 dicembre 2019, So- lennità dell’Immacolata Concezione. Pubblichiamo di seguito il comunicato ufficiale di Sua Eminenza il cardinale Edwin O’Brien, Gran Maestro dell’Or- dine a partire dal 2012, che ha terminato il suo mandato pochi mesi dopo aver compiuto 80 anni. «È con piena accettazione ed assoluto apprezza- mento che accolgo la decisione di Papa Francesco di avvicendarmi come Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e so- no particolarmente felice che Sua Santità abbia no- minato Sua Eminenza il Cardinale Fernando Filoni quale mio successore. Sono stato privilegiato ben oltre il tempo della mia lettera di dimissioni che ho presentato cinque anni fa. Nel corso degli oltre otto anni come Gran Mae- stro, ho rafforzato la mia personale fede e l’amore per la nostra Chiesa constatando l’impegno nel per- seguire i fini dell’Ordine da parte dei nostri mem- bri, che si sono espressi in differenti culture e lin- quotidiano lavoro dei nostri uffici va ampiamente gue ma tutti come ferventi cattolici. riconosciuto il merito della crescita dell’Ordine. Il Sono molto grato ai due Governatori Generali loro impegno nei confronti delle Luogotenenze e che mi hanno affiancato, le Loro Eccellenze il Pro- della missione del Patriarcato Latino è stato inces- fessore Agostino Borromeo e l’Ambasciatore Leo- sante. nardo Visconti di Modrone. Ai nostri collaboratori Infine desidero dare il benvenuto a Sua Emi- nel Gran Magistero ed allo staff impegnato nel nenza il Cardinale Filoni come nostro Gran Mae- LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020 19
stro. La sua lunga ed ampia esperienza pastorale ed terno appoggio mentre prego per la continua inter- amministrativa nel servizio della nostra Chiesa Uni- cessione della Beata Vergine Maria, Regina della versale saranno preziosi nel guidare l’Ordine nel Palestina». suo futuro cammino. A lui offro il mio pieno e fra- Edwin Cardinale O’Brien Biografia del cardinale Fernando Filoni l Cardinale Fernando Filoni è nato il 15 aprile dove la Santa Sede aveva aperto una Missione I 1946 a Manduria (Taranto, Italia). Ben presto la famiglia si trasferì a Galatone (Lecce), di dove di Studio per seguire da vicino la situazione della Chiesa in Cina. era originaria. Nel seminario minore di Nardò ha Il 17 gennaio 2001 fu eletto alla sede titolare frequentato le medie, successivamente ha com- di Volturno, con dignità di Arcivescovo, e nomina- piuto gli studi liceali a Molfetta presso il Semina- to Nunzio Apostolico in Giordania e in Iraq. Ha ri- rio Regionale Pugliese Pio XI e quelli di teologia cevuto l’ordinazione episcopale dal Papa Giovan- a Viterbo presso il Seminario Santa Maria della ni Paolo II nella Basilica Vaticana il 19 marzo Quercia. 2001. È stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1970 a A Baghdad (2001-2006) è stato Nunzio du- Galatone da monsignor Anto- rante gli ultimi due anni del re- nio Rosario Mennonna, Ve- gime di Saddam Hussein, poi scovo di Nardò. A Roma ha durante la guerra e nei tre an- frequentato la Pontificia Uni- ni successivi, fino al 25 feb- versità Lateranense, conse- braio 2006, quando Benedetto guendo la laurea in diritto ca- XVI lo designò Rappresentan- nonico, e l’università statale te Pontificio nelle Filippine La Sapienza, dove si è lau- (2006-2007). reato in filosofia; presso la Il 9 giugno 2007 è stato no- Pro Deo (oggi Libera Univer- minato Sostituto per gli Affari sità Internazionale degli Studi Generali della Segreteria di Sociali – LUISS) ha ottenuto Stato. il diploma in Scienze e Tecni- Il 10 maggio 2011 Papa che dell’Opinione Pubblica, Benedetto XVI lo ha nominato specializzandosi in giornali- Prefetto della Congregazione smo. Durante il periodo roma- per l’Evangelizzazione dei Po- no è stato vice-parroco, occu- poli, creandolo Cardinale il 18 pandosi in particolare del- febbraio 2012, della Diaconia l’educazione dei giovani e in- di Nostra Signora di Coromoto segnando presso i licei clas- in San Giovanni di Dio. Il 26 sici Vivona e Socrate. giugno 2018 il Santo Padre Al termine degli studi, il Francesco lo ha cooptato nel- Cardinale Vicario di Roma, Ugo Poletti, gli propo- l’Ordine dei Vescovi. se di entrare nella Pontificia Accademia Ecclesia- L’8 dicembre 2019 Papa Francesco lo ha no- stica. Il 3 aprile 1981 ebbe la sua prima destina- minato Gran Maestro dell’Ordine Equestre del S. zione diplomatica in Sri Lanka. Dopo tre anni fu Sepolcro di Gerusalemme ed emerito della Con- destinato in Iran (1983-1985). Successivamente gregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. fu chiamato in Segreteria di Stato, per occuparsi È autore di vari scritti, tra cui il volume “La delle Organizzazioni internazionali. Nel 1989 è Chiesa in Iraq”, tradotto in varie lingue. stato inviato in Brasile fino al 1992, quando fu ac- È Membro di varie Congregazioni fra cui la creditato formalmente nelle Filippine quale Con- Congregazione per le Cause dei Santi qalla quale sigliere culturale, con residenza in Hong Kong, Papa Francesco l’ha nominato il 1° febbraio 2020. 20 LA CROCE DI GERUSALEMME 2019-2020
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