Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
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Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015 Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano
ADERENTE ALLA FEDERAZIONE MONDIALE DELLE ASSOCIAZIONI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (F.W.V.F.A.) 4 L UGLIO /D ICEMBRE 2015 RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI Direttore Responsabile Antonio Ascanio MANGANO Segreteria Editoriale Fabio MARANGONI Comitato di Direzione PRESIDENTE NAZIONALE: Roberto MUGAVERO PRESIDENTE D’ONORE: Gino GRONCHI VICE PRESIDENTI NAZIONALI: Luca BONELLO, Rolando FAGIOLI e Giuseppe PARRINELLO CONSIGLIERI NAZIONALI: Lorenzo AROSIO, Sergio AURELI, Claudio BALLESIO, Paolo BARBIN, w w w. a n v v f v. i t Alberto BIDDOCCU, Diego CORIASCO, Paolo CORBETTA, Giancarlo GIACHINO In copertina: veicolo polisoccorso dei VVF volontari di Madonna di Campiglio e Damiano LANDI. (ora anche CNVVF pare aprire a mezzi meno pesanti). Impaginazione e Grafica TIPOGRAFIA CUNARDESE - CUNARDO (VA) EDITORIALE 2 Editore incaricato, ufficio abbonamenti DOPO 70 ANNI TORNANO I VVF VOLONTARI A SAN FEDELE D’INTELVI 4 Sede cent r al e Sicurezza Aziendale s.r.l. LONDRA: FIRE INVESTIGATION DOGS 6 Via Palmieri, 47 - 20141 Milano tel. 02/89.500.256 - fax 02/89.500261 EMILIA E VENETO IN SOSTEGNO DEI VVF VOLONTARI 8 Agenzie per l’Italia SICUREZZA OGGI tel. 02 47712999 RECENSIONI - DU SEAU AU JANUS 13 DIFFUSIONE S.M. tel. 055 2590284 Stampa: DEDICATO ALLE VITTIME DI VIA PALESTRO 14 LITOGRAFIA STEPHAN – GERMIGNAGA (VA) BZ: PRIMO COMANDANTE DONNA DEI VVF VOLONTARI 17 Abbonamenti: Gratuita a Comandi e Distaccamenti dei VV.F. VALLE D’AOSTA: I VVF TORNANO SOTTO LA PROCIV 18 Sostenitori € 70,00 PARTE DA BRESCIA IL GRIDO D’ALLARME: FORMAZIONE! 20 Benemerito da € 70,00 in su Una copia € 8,00 INCIDENTI NEI SILOS 23 Arretrati € 10,50 L’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari è estra- nea alla gestione economica della rivista. Gli articoli firmati BIMBI BIELORUSSI IN CASERMA A INVERUNO 27 corrispondono al pensiero dell’articolista e non impegnano né la Rivista né l’Associazione. La Redazione si riserva il dirit- BENEMETRENZE ASSOCIATIVE 28 to di rifacimenti e correzioni di quegli articoli che a sua discre- zione riterrà opportuno modificare. È vietata la riproduzione VCO: SOSTEGNO ALLA COMPONENTE VOLONTARIA DEI VVF 36 anche parziale di articoli, fotografie, disegni qui pubblicati, Il personale addetto alla raccolta di abbonamenti, non appar- tiene al Corpo Nazionale VV.F. TUNNEL DEL GOTTARDO: SUL POSTO IN 2 MINUTI 42 Garanzia di riservatezza per gli abbonati IL QUARTIER GENERALE DEI GHOSTBUSTER DI LEGO 51 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilita di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo a: Sicurezza Aziendale CNVVF APRE A VEICOLI DI PICCOLE DIMENSIONI 53 srl - Via Palmieri, 47 -20141 Milano. Le informazioni costudite nell’archivio elettronico dell’Editore saranno utilizzate al solo scopo di inviare la rivista o comuni- Seguici sui social network, e contribuisci alla cazioni concernenti l’abbonamento (Legge 675/96 sulla tute- redazione del nostro periodico inviando materia- la dei dati personali). le a: direttorevfv@me.com Pubblicità Inferiore al 70% Aut. Trib. Milano n. 855/89 facebook - pompierivfv twitter@pompieri Via Palmieri, 47 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Fil. di Milano
EDITORIAL Il giorno sabato 28 Novembre 2015 è stata con- vocata presso il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Lovere (BG), ai sensi dell’art. 9 dello Statuto e viste le procedure deliberate dal Consiglio Nazionale nella seduta tenutasi il 13 settembre 2015 a Carate Brianza (MB), EDITORIALE l’Assemblea Generale dei Soci dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari.L’Assemblea ha avuto i seguenti argo- menti all'ordine del giorno: -Relazione del Comitato di Presidenza sull’atti- vità svolta nel triennio - Presentazione dei Bilanci economici anni 2012 – 2013 e Rendiconto 2014 all’Assemblea con relativa approvazione; -Elezione dei componenti del Consiglio Nazionale, del Collegio dei Revisori dei Conti e EDITORIALE del Collegio dei Probiviri ai sensi degli articoli 14, 18 e 18 bis dello Statuto. Presidente Nazionale Roberto MUGAVERO Alla chiusura del seggio elettorale, aperto per quattro ore, sono iniziate le operazioni di spo- glio che hanno consentito la proclamazione del COLLEGIO DEI PROBIVIRI Consiglio Nazionale, del Collegio dei Revisori Fabrizio Carelli, Federico Girgenti, Cosimo Leo. dei Conti e del Collegio dei Probiviri per il trien- Probiviro supplente Nunzio Putrino nio 2015-2018. Nell’esprimere le più vive congratulazioni e i CONSIGLIO NAZIONALE miei migliori auguri di buon lavoro a Consiglieri, Claudio Di Maio, Damiano Landi, Gianandrea Revisori e Probiviri eletti sono certo che, da EDITORIALE Autelli, Rolando Fagioli, Lorenzo Arosio, Fabio parte di tutti, vi sarà la piena consapevolezza Marangoni, Luca Bonello, Sergio Aureli, dell’importanza sia del ruolo assunto sia delle Giuseppe Parrinello, Gianluca Colossi, Mirko attività che andranno a svolgere nell’adempi- De Caroli, Roberto Mugavero, Michele Errico, mento del proprio mandato. Gianluca Saggioro, Francesco Mantineo. Il triennio appena concluso è stato un periodo nel quale vi è stata la massima concentrazione, COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI sul piano interno, nell’analisi e riorganizzazione Gianpietro Cattaneo, Alessandro Benetti, della struttura così da poter rinnovare e dare Giuseppe Montagno Castagnolo. nuovo slancio alle attività associative. Ciò Revisore dei Conti supplente Francesco anche allo scopo di poter rispondere ai mutati Cravero scenari e alle nuove sfide poste dalla perduran- EDITORIALE te crisi economica e da un mondo sempre più caratterizzato da competizione e globalizzazio- w w w. a n v v f v. i t 2 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
EDITORIAL sapendo cogliere, al contempo, tutte le occa- sioni per dare voce alle tante anime del volon- tariato VVF che caratterizzano il nostro territo- rio. Auguro a tutti un’esperienza che possa essere al contempo impegno e crescita, soprattutto ai tanti giovani che, avvicinandosi EDITORIALE per la prima volta ad un incarico di livello nazio- nale, hanno dato tangibile prova di entusiasmo e responsabilità. Il Presidente Nazionale Roberto Mugavero Nel mese di novembre il nostro direttore ha aderito alla campa- gna #movember lasciandosi crescere i baffi per tutto il EDITORIALE mese. Ormai da 10 anni a que- Direttore Responsabile sta parte gli uomini ricordano Antonio Ascanio MANGANO ad altri uomini d’eseguire uno screening urologico per scon- giurare il cancro della prostata e dei testicoli. Quindi maschieti over 40, una visitina ne. Sul piano esterno le attività del triennio fatevela! sono state invece caratterizzate da un tenace, #MOVEMBER costante e proficuo lavoro volto al rafforzamen- to dei rapporti e del confronto con tutti i diversi Il nome Movember viene dalla fusione delle parole “november” e interlocutori politici ed istituzionali. Questo non “moustache” (novembre e baffi). Coloro che aderiscono alle varie campagne all’interno del movimento si chiamano “Mo bro”, “fratelli di solo per produrre concreta testimonianza delle baffo”. istanze legate alla nostra componente ma, EDITORIALE soprattutto, per sollecitare un dialogo e dibatti- to sul futuro globale del volontariato dei Vigili del Fuoco all’interno del Corpo Nazionale. A questo link potrete trovare Alla luce di tutto ciò sono certo che gli eletti una raccolta delle nostre pubblicazioni: sapranno egregiamente proseguire e consoli- http://issuu.com/antonioascaniomangano/stacks dare l’impulso di crescita e sviluppo già avviato News e commenti su attività pompieristiche e di soccorso in genere. Promuoviamo il volontariato VVF di prossimità su modello mitteleuropeo. EDITORIALE Seguici sui social network, e contribuisci alla redazione del nostro periodico inviando materiale a: direttorevfv@me.com facebook - pompierivfv twitter@pompieri Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Michele Blasi, Franco Luconi Bisti, Ueli Hug, Mauro Colombini, Damiano Landi, Massimo Bozzano, Andrea Mantoan, Clara Rüsi, Simone Giorgio Di Stefano e Andrea Ronconi. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 3
PROVINCIA DI COMO DOPO 70 ANNI TORNANO I VVF VOLONTARI A SAN FEDELE D’INTELVI CHIUSO NEL 1945 E RI-DECRETATO NEL 2008, DOPO UNA PRIMA APERTURA A SINGHIOZZO NEL 2010, L’ABBANDONO DELLA SEDE, LE ERBACCE E LE BANDIERE IN BRANDELLI NEL 2012. RIAPRE (SPERIAMO UNA VOLTA PER TUTTE) IL DISTACCAMENTO VOLONTARIO DI SAN FEDELE D’INTELVI. DETERMINANTE L’INTERVENTO E L’INSISTENZA DELLA COMUNITÀ MONTANA LARIO-INTELVESE E L’INTERESSAMENTO DEL NUOVO COMANDANTE ABATE. Nel 2008 – in occasione di Santa Barbara - fu Marina ratività del presidio di San Fedele mancava solamente il Cesario, allora comandante provinciale dei vigili del decreto d’istituzione dal Ministero e che i lavori di ristrut- fuoco di Como, a dare la notizia del ritorno dei pompie- turazione dello stabile - adiacente all’edificio della ri a San Fedele. La sirena che radunava i pompieri del Chiesa Valdese, precedentemente adibito a foresteria - 25° Corpo VVF Volontari smise di suonare nel 1945 gra- da destinare a caserma erano già stati completati. Il zie al “riordino” previsto dall’istituzione del Corpo distaccamento volontario fu poi, infine, inaugurato in Nazionale. Nel 2008 la Cesario annunciò che per l’ope- pompa magna soltanto a luglio del 2010 ma, due anni VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Nel 2014 il quotidiano “La Provincia” denunciava: Erbacce, la bandiera italia- na e quella dell’unione europea ridotte a brandelli. Ma non è incuria nè degrado: è molto peggio. Un segno palese che quella casa è stata abbandonata, in maniera definitiva. Ma non è una casa qualunque. È la caserma dei vigili del fuoco della Valle d’Intelvi. Il distacca- mento dei volontari fortemente voluto dal compianto assessore della Comunità Montana Lario Intelvese Alberto Berini . Un immobile privo di qualsiasi funzione operativa del quale ora sono rimasti solo i muri perimetrali. Dario Abate Comandante Prov.le VVF Como Dopo le dimissioni del responsabile del presidio Marco Stefanetti , il manipolo di volontari che, per qualche anno, ha tenuto in piedi la struttura si è trasferito più tardi, i 7 vigili in forza alla caserma (pochini) gettaro- a Dongo. Altri hanno rinunciato all’incarico. Una colpa – no la spugna. Non c’erano abbastanza volontari e, pare, ahinoi - da distribuire tra Comando VVF e “volontari”: il Comando provinciale non riuscisse più a sostenere quest’ultimi interessati più ai richiami in servizio tempora- l'attività del presidio, realizzato con un investimento neo presso le sedi permanenti. Il Comando Provinciale di importante da parte della Comunità montana Lario- Como negli anni, diciamo, non ha poi aiutato; tempi bibli- Intelvese. ci per l’iscrizione negli elenchi, organizzazione corsi d’in- «Senza volontari non è possibile garantire l'apertura del gresso e patenti di guida. Distaccamento», fece sapere il comandante provinciale Senza contare che un Nissan Navara, acquistato con dei vigili del fuoco. «Eravamo all'oscuro di tutto, ma ci fondi locali (ca. 80.000€) e attrezzato di tutto punto, sia attiveremo per capire dove sta il problema. Abbiamo restato tutti questi anni a far ruggine in un magazzino. È fatto tanto per avere questo Distaccamento. Non lasce- stato recentemente Dario Abate – nuovo comandate pro- remo che la sede resti vuota», affermò il vicesindaco di vinciale a Como – a provvedere, su stimolo della San Fedele, Alessandro Toretti. Comunità Montana (Dott. Rigola), alla riapertura della caserma. Funzionerà, almeno inizialmente, nelle ore not- turne e festive con personale volontario che presidierà la sede. Il comandante auspica, tuttavia, l’iscrizione di nuovo personale volontario residente, al fine d’estendere (forse) l’operatività anche alle ore diurne. la casermetta di San Fedele d’Intelvi nel periodo del- l’abbandono e, a fianco, nuovamente operativa. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
FIRE INVESTIGATION DOGS herlock e Murphy somigliano a qualsiasi altro DA QUALCHE TEMPO LA cane che passeggia per strada ma hanno un LONDON FIRE BRIGADE HA talento speciale: come il “pensionato” Roscoe, sono dei cani investigatori delle cause d’incendio. ARRUOLATO ALCUNI AMICI Specificamente addestrati ad identificare diverse A QUATTRO ZAMPE CHE sostanze acceleranti, i quattro cani assistono gli investi- ANNUSANO LE CAUSE gatori a determinare quando un incendio è stato provo- D’INCENDIO. cato con dolo. Utilizzando il proprio olfatto, che è molto più preciso della tecnologia specifica per rivelare A cura della redazione. Fonte: london-fire.gov.uk sostanze infiammabili, i quattro “fire dogs” hanno aiuta- to, in più d’una occasione, il “Fire Investigation Team” a 6 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
determinare la cause d’incendi dolosi. La velocità con la quale sono capaci di riconoscere, semplicemente annu- sando, le sostanze acceleranti ha ridotto di molto il tempo richiesto per investigare la scena del sinistro. Se i quattrozampe non rilevano, da subito, sostanze inte- ressanti, il team d’investigazione può focalizzare la ricerca d’altre cause d’innesco. I cani vengono selezio- nati già a partire dalla giovane età, approfittando dell’e- Ogni qualvolta il cane rileva una probabile sostanza d’innesco, si ferma e attende istruzioni dal proprio con- duttore. Sul luogo degli incendi i cani indossano speciali scarpe per proteggersi da schegge di vetro e altri oggetti taglienti. Tuttavia gli animali non accedono ai locali incendiati prima del completo raffreddamento delle braci e non si registrano infortuni ai cani, nell’inte- ro territorio servito, durante il lavoro. La carriera di ciascun cane è fissata in dieci anni e, ogni dodici mesi, ricevono un “retraining” specifico per veri- levata attitudine al gioco. Nell’addestramento vengono ficare che non abbiano disimparato quanto appreso. utilizzate delle tecniche di “rinforzo positivo”: ogni volta I “fire dogs” della London Fire Brigade vengono tra- che una sostanza d’innesco viene riconosciuta, il cane sportati in appositi confortevoli “kennels” (gabbie) sul viene premiato con una pallina da tennis. Durante il luogo dei sinistri, viene loro somministrata una specifi- periodo formativo i cani vengono testati in discipline ca dieta, vengono protetti da dolori, disagio o sofferen- dalla differente difficoltà, come la ricerca in stanza sin- za e ci si assicura che abbiano un normale comporta- gola, più stanze e multipiano. Poi la ricerca in siti più dif- mento. Tutto ciò nel rispetto della legislazione vigente in ficoltosi come cassette postali e sottoscala. materia in UK (“Animal Welfare Act” 2006). VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 7
EMILIA ROMAGNA E VENETO GOVERNI REGIONALI IN SOSTEGNO VVF VOLONTARI Dopo il Piemonte si sono mobilitati anche i governi regionali di Emilia Romagna e Veneto. I membri della prima giunta sosterranno – anche presso il Parlamento – i 25 distaccamenti regionali retti da solo personale volontario. Ha promesso di fare altrettanto anche il Consiglio Regionale del Veneto che ha ben 38 caserme di vigili del fuoco volontari – alcune con tradizioni secolari - attive sul proprio territorio e che rischiano di scomparire. P revedere un sistema regionale di riconoscimento del ruolo svolto dai Vigili del Fuoco Volontari, questa la richiesta che la delegazione dell’Associazione nazionale Vigili del Fuoco Volontari (ANVVFV) ha rivolto al Presidente del Consiglio regiona- le, Roberto Ciambetti, nel corso dell’incontro tenutosi martedì 15 settembre 2015 a Palazzo Ferro Fini (Venezia), al quale sono intervenuti anche gli Assessori Gianpaolo Bottacin ed Elena Donazzan, i vicepresiden- ti Massimo Giorgetti e Bruno Pigozzo ed i consiglieri Sergio Berlato, Andrea Bassi, Patrizia Bartelle, Manuel Brusco, Alessandro Montagnoli ,Orietta Salemi, Claudio Sinigaglia ,Stefano Valdegamberi e Francesca Zottis. In sostanza la delegazione dell’Associazione naz. Vigili del Coordinatore Regionale ANVVFV per il Veneto Corrado Scapin 8 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Vigili del Fuoco, compresi quelli volontari, dopo che con decreto del presidente della Repubblica è stato previsto il taglio di alcune prefetture tra cui, in Veneto, quelle di Belluno e Rovigo. “Se alcuni ruoli oggi in capo al prefetto - afferma l’as- sessore Bottacin - possono essere facilmente rimodel- lati su strutture anche ultra territoriali, altre posizioni che sono fondamentali per la difesa del territorio non pos- sono e non devono essere a caduta sacrificati. In que- sto contesto, il lavoro e la professionalità dei Vigili del Fuoco Volontari a salvaguardia del territorio non posso- no essere messi in secondo piano dal governo”. “In Consiglio regionale ci impegneremo – aggiunge - affinché le loro giuste pretese, tra cui il riconoscimento Vicepresidente Nazionale ANVVFV: Rolando Fagioli del ruolo svolto dai Vigili del Fuoco Volontari all’interno di un sistema regionale, vengano portate a compimen- to, e lo faremo chiedendo al governo nazionale l’impe- Fuoco Volontari , composta dal Vicepresidente naziona- gno a dar seguito alle richieste di questo importantissi- le Cav. Rolando Fagioli, dal Presidente provinciale della mo corpo”. sezione di Vicenza Alessandro Benetti, dal Presidente provinciale della sezione di Verona Gianluca Saggioro, “Non è possibile – conclude Bottacin – che la tanto dall'Assessore di Protezione Civile di Bovolone sbandierata riforma Del Rio produca solo tagli o salassi Costantino Turrini, e dal Coordinatore regionale C. al territorio; alle province in generale e paradossalmen- Scapin , con una bozza di proposta di legge regionale te ancora di più a quella bellunese, a cui a parole era predisposta dalla sezione di Verona , chiede l’impegno stata pure promessa la specificità”. della Regione per destinare delle risorse finalizzate a garantire la copertura del fabbisogno dei corsi di forma- «Serve una riduzione dei costi delle visite mediche per zione obbligatori, ad attivare apposite convenzioni con gli aspiranti volontari Vigili del fuoco. Dobbiamo motiva- tutte le Asl della Regione Veneto prevedendo la gratuità re e non ostacolare chi vuole fare volontariato» Questo delle visite mediche richieste per poter svolgere il servi- il commento della consigliera regionale modenese del zio di volontariato nei Vigili del Fuoco , a costituire un Pd Luciana Serri, presidente della Commissione politi- fondo utile per l’acquisto di mezzi e attrezzature da che economiche, dopo l’approvazione in Assemblea di destinare ai distaccamenti volontari presenti su tutto il una specifica risoluzione che impegna la Giunta a solle- territorio regionale . In Italia i volontari del Corpo nazio- citare l’intervento di Governo e Parlamento. nale dei Vigili del fuoco sono circa 6.000 , solo in Veneto operano oltre mille Vigili del fuoco volontari dislocati nei L’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’u- 38 distaccamenti volontari dei vari comandi provinciali nanimità una risoluzione che chiede alla Giunta di sen- .Accogliendo le richieste dell’Associazione nazionale sibilizzare il Parlamento e il Governo perché venga Vigili del Fuoco Volontari è stato proposto dai consiglie- disposta la riduzione dei costi delle visite mediche a ri un esame della questione in Commissione, anche per carico degli aspiranti volontari Vigili del fuoco e a veri- analizzare quale modello di riferimento adottare per ficare, con le strutture sanitarie regionali, la possibilità quanto riguarda l’organizzazione del Corpo dei Vigili del di percorsi per agevolare e favorire la gratuità delle Fuoco volontari. Inoltre l’Assessore alla Protezione stesse. “L’attuale regolamentazione – spiega Luciana Civile Gianpaolo Bottacin ed i consiglieri presenti si Serri, presidente della Commissione politiche econo- sono impegnati a produrre un documento da votare in miche – deve essere rivista per superare gli ostacoli in Aula all’unanimità per invitare il Governo centrale a dar materia di reclutamento dei Vigili del fuoco volontari, seguito alle richieste dei Vigili del Fuoco volontari . eliminando gli oneri a carico degli aspiranti volontari e (AVN) – Venezia, 16 settembre 2015 dando forza allo svolgimento di corsi presso i Comandi provinciali. È evidente che per mantenere É forte la preoccupazione dell’assessore regionale alla aperte le sedi volontarie, che svolgono un servizio di protezione civile Gianpaolo Bottacin per la sorte dei soccorso e supporto indispensabile per la nostra VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 9
EMILIA ROMAGNA E VENETO minazione dei rimborsi spettanti ai volontari dei vigili del fuoco che operano durante il proprio orario di lavoro”. “Ancora una volta gli enti locali devono rimediare ai danni prodotti dallo Stato centrale. Il governo centrale decide e legifera senza conoscere e sapere ciò che accade sui territori. Ancora una volta la Lega si confer- ma motore propulsivo dell’iniziativa in Regione”, dice il capogruppo leghista Alan Fabbri. “I vigili del fuoco volontari sono una risorsa preziosissima: assicurano il servizio 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno – aggiunge il consigliere regionale Marco Pettazzoni – : solo un gover- no folle può pensare di accanirsi su di loro, imponendo loro anche le spese. Viene da pensare che il governo voglia smantellare questa risorsa preziosa, ma noi non ci stiamo e in Regione oggi abbiamo dimostrato, ancora una volta, che la Lega è capace di fare la differenza”. Nella risoluzione il Carroccio invoca inoltre un impegno giunta di viale Aldo Moro a “sensibilizzare il parlamen- Il Dr. Carlo Alberto Cocchi già vicepresidente ANVVFV nonché CSV a San Giovanni in Persiceto (BO). to e il governo perché dispongano la riduzione dei costi delle visite mediche a carico degli aspiranti volontari” e chiede alla giunta di viale Aldo Moro di “farsi portavo- ce di una revisione della normativa e della regolamen- comunità, dobbiamo rimuovere gli ostacoli che incon- tazione attuali superando gli ostacoli in materia di tra chi decide di impegnarsi. Come Regione – prose- reclutamento”. gue la consigliera regionale modenese del Pd Luciana Serri – siamo consapevoli dell’importanza di questo servizio, per questo c’è un impegno costante. In Emilia-Romagna sono attivi 25 distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari per i quali la Regione assicura Il commento: risorse. Dal 2000 al 2008 sono stati stanziati 8 milioni e 500 mila euro per l’implementazione delle strutture L’approvazione all’unanimità della risoluzione Lega dei presidi territoriali; dal 2003 al 2014 ancora 1 milio- Nord e dell’emendamento Pd per la tutela dei vigili ne e 800mila euro per manutenzione e gestione delle del fuoco volontari «è un segnale molto positivo della sedi. Infine i fondi erogati nel 2001 (4milioni di euro) politica che in Emilia Romagna ha dimostrato di per mezzi, materiali e attrezzature”. sapersi unire quando il tema è indiscutibilmente nel- l’interesse del territorio. Un segnale che è accolto dai La Regione accoglie l’iniziativa leghista per tutelare i vigili del fuoco volontari come un riconoscimento vigili del fuoco volontari dei distaccamenti dell’Emilia unanime per il loro impegno». Romagna. Così si è espresso Carlo Alberto Cocchi, a nome Maggioranza e minoranza unite in consiglio regionale, nel tentativo di continuare a garantire agli operatori del Coordinamentopompieri volontari dell’Emilia le coperture dei costi delle visite mediche e i rimborsi Romagna, presenti inregione con circa 600 operativi delle spese di trasporto e degli costi sostenuti durante in 25 distaccamentivigili del fuoco volontari: “Ci il servizio. L’allarme era scattato dopo una nota del auguriamo ora che altre Regioni prendano esempio capo dipartimento dei vigili del fuoco, Francesco dall’Emilia Romagna e che dai territori parta un Antonio Musolino, che parla di “gratuità” della presta- segnale forte, rivolto al livello centrale, affinché ci si zione resa dai volontari del Corpo. faccia carico dei problemi esistenti da tempo e da In aula il Pd – in accordo con la Lega Nord – ha emen- più parti segnalati e che potrebbero essere ulterior- dato la risoluzione dei consiglieri del Carroccio: dal con- mente aggravati da una bozza di riforma che - non tributo bipartisan è nato un testo che impegna la giunta tenendo conto delle peculiarità del vigile del fuoco regionale a “verificare la possibilità” di rendere gratuite volontario - rischia di soffocare l'operatività delle le visite mediche sostenute dai vigili del fuoco volontari sedi». e “ad attivarsi per bloccare l’eventuale proposta di eli- 10 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA ATTO DI INDIRIZZO ʹ RISOLUZIONE Oggetto n. 1012 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a sensibilizzare il Parlamento ed il Governo al fine di ridurre i costi delle visite mediche a carico degli aspiranti volontari Vigili del Fuoco, rivedere la normativa per favorire il reclutamento e bloccare ů͛ĞůŝŵŝŶĂnjŝŽŶĞĚĞŝƌŝŵďŽƌƐŝƐƉĞƚƚĂŶƚŝĂŝǀŽůŽŶƚĂƌŝĐŚĞŽƉĞƌĂŶŽĚƵƌĂŶƚĞŝůƉƌŽƉƌŝŽŽƌĂƌŝŽĚŝůĂǀŽƌŽ͘ A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli (Prot. DOC/2015/0000560 del 23 ottobre 2015) RISOLUZIONE >͛ƐƐĞŵďůĞĂůĞgislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che il personale volontario dei Vigili del Fuoco è composto da vigili volontari chiamati a svolgere i propri compiti ogni qualvolta se ne manifesti il bisogno, assicurando il servizio 24 ore su 24 e tutti i giorni ĚĞůů͛ĂŶŶŽ͖ nella nostra regione, peraltro duramente colpita dagli eventi sismici del 2012, il volontariato ŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽ ĚĞů ŽƌƉŽ ĚĞŝ sŝŐŝůŝ ĚĞů &ƵŽĐŽ Ɛŝ ĐĂƌĂƚƚĞƌŝnjnjĂ ƉĞƌ ů͛ĂůƚŽ ŐƌĂĚŽ Ěŝ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůŝƚă Ğ ĐŽƐƚŝƚƵŝƐĐĞ ƵŶ ĞůĞŵĞŶƚŽ ĞƐƐĞŶnjŝĂůĞ ƉĞƌ ŐĂƌĂŶƚŝƌĞ ů͛ĞƐƉůĞƚĂŵĞŶƚŽ Ěŝ ƵŶ ƐĞƌǀŝnjŝŽ Ěŝ ƐŽĐĐŽƌƐŽ Ğ supporto indisƉĞŶƐĂďŝůĞƉĞƌů͛ŝŶƚĞƌĂĐŽŵƵŶŝƚă͖ in particolare, in Emilia-Romagna sono attualmente attivi 25 distaccamenti di Vigili del Fuoco volontari, per i quali la Regione Emilia-Romagna, per mezzo dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile, assicura fin dall'anno 2000, in base ad una specifica Convenzione sottoscritta in forza della L. 296/2006 e della L.R. n. 1/2015 con il Ministero dell'Interno - Dipartimento Vigili del Fuoco - Direzione Regionale Emilia-Romagna, significative risorse finanziarie volte al potenziamento ed all'implementazione delle capacità operative e delle prestazioni in emergenza, sia in merito all'istituzionale soccorso tecnico urgente, che in merito ai reciproci rapporti di collaborazione in materie di protezione civile. La Regione nel periodo 2000-ϮϬϬϴŚĂĐŽŶĐĞƐƐŽΦϴ͘ϱϬϬ͘ϬϬϬĂǀĂůĞƌĞ sul Fondo Regionale per l'implementazione delle strutture dei presidi territoriali (Centri ^ŽǀƌĂĐŽŵƵŶĂůŝͿ͕ĂĐƵŝƐŝĚĞǀŽŶŽĂŐŐŝƵŶŐĞƌĞĨƌĂϮϬϬϯĞϮϬϭϰĐŝƌĐĂΦϭ͘ϴϬϬ͘ϬϬϬƉĞƌůĂ copertura delle spese di manutenzione ordinaria, straordinaria e di gestione delle sedi dei distaccamenti volontari. Si ricordano inoltre i fondi regionali erogati nel 2001, pari a Φ 4.000.000, per l'acquisto e la successiva Viale Aldo Moro, 50 - 40127 Bologna - Tel. 051 527.5714 ʹ 527.5270 email segraula@regione.emilia-romagna.it WEB www.assemblea.emr.it VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 11
EMILIA ROMAGNA E VENETO concessione in comodato d'uso gratuito ai vari presidi territoriali dei Vigili del Fuoco, di mezzi, materiali ed attrezzature inerenti il rischio idraulico e il rischio incendi boschivi. Considerato che la componente volontaria dei Vigili del Fuoco è afflitta da diverse problematiche che riguardano in particolaƌĞů͛ĂƚƚƵĂůĞŶŽƌŵĂƚŝǀĂŶĂnjŝŽŶĂůĞ͖ alcuni provvedimenti contenuti nella Legge di stabilità 2012 presentano delle modalità penalizzanti per quanti desiderano entrare a far parte della componente volontaria dei Vigili del Fuoco, come il pagamento a carico dei volontari delle visite mediche (430 euro per un anno), il numero chiuso per le iscrizioni ai Comandi provinciali (basato su previsioni numeriche falsate dalla mancata cancellazione del personale non più frequentante) e la mancata indizione dei corsi da parte del Ministero degli Interni; queste problematiche hanno perciò fatto diminuire sia il numero dei corsi effettuati presso i Comandi provinciali sia il numero degli aspiranti volontari Vigili del Fuoco; a ƚĂůŝ ĞůĞŵĞŶƚŝ Ɛŝ ĂŐŐŝƵŶŐĞ ů͛ŝƉŽƚĞƐŝ ƌĞĐĞŶƚĞŵĞŶƚĞ ĂǀĂŶnjĂƚĂ Ěŝ ƉƌŽĐĞĚĞƌĞ Ăůů͛ĂnjnjĞƌĂŵĞŶƚŽ ĚĞŝ rimborsi spettanti ai volontari Vigili del Fuoco che effettuano interventi durante il proprio orario di lavoro. Rilevato che la demotivazione e gli ostacoli economici e burocratici rischiano di portare alla chiusura di diverse sedi volontarie dei Vigili del Fuoco, con possibili gravi ripercussioni sulla sicurezza dei nostri cittadini. Impegna il Presidente e la Giunta regionale a sensibilizzare il Parlamento e il Governo perché dispongano la riduzione dei costi delle visite mediche a carico degli aspiranti volontari Vigili del Fuoco, a verificare inoltre, con le strutture del Sistema Sanitario Regionale, la possibilità di percorsi per agevolare e favorire la gratuità delle stesse; a farsi portavoce di una revisione della normativa e della regolamentazione attuali superando gli ostacoli in materia di reclutamento dei Vigili del Fuoco, eliminando gli oneri a carico degli aspiranti volontari e dando nuovo impulso allo svolgimento dei corsi presso i Comandi provinciali; ĂĚĂƚƚŝǀĂƌƐŝƉĞƌďůŽĐĐĂƌĞů͛ĞǀĞŶƚƵĂůĞƉƌŽƉŽƐƚĂĚŝĞůŝŵŝŶĂnjŝŽŶĞĚĞůƌŝŵďŽƌƐŽƐƉĞƚƚĂŶƚĞĂŝǀŽůŽŶƚĂƌŝ Vigili del Fuoco che operano durante il proprio orario di lavoro. Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 21 ottobre 2015 12 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
RECENSIONI DU SEAU AU JANUS sapeurs-pompiers en Vallée d’Aoste A dieci anni dalla pubblicazione c’è capitato per le mani questo testo sulla storia dei pompieri in Valle d’Aosta. Il libro – nato in realtà come catalogo illu- strato – fu edito per la mostra tenutasi presso la “Maison de Mosse” ad Avise (comune valdostano di 333 anime) e dedicato alla storia, attrezzature, mate- riali e uniformi in uso al corpo dei pom- pieri in diverse epoche in Valle d’Aosta. “du seauau janus” ovvero dal secchio all’ultramoderno automezzo (gianico / bifronte) in dotazione al Tunnel del Monte Bianco. Questo il titolo della mostra realizzata grazie all’ampia e cer- tosina ricerca dell’AVAS (Association Valdotaine Archives Sonores) con la col- laborazione della Direzione Regionale Regionale dei Servizi Antincendi e di Du seau au janus, sapeurs-pompiers en Vallée d’Aoste Soccorso del Comando Regionale dei VVF della Valle d’Aosta. Instancabile Autori: Mauro Dujany, Stefano Peirano ricercatore il capo squadra Mauro Lingue: Francese, italiano Data: 2005 Dujany coadiuvato da tutti quei vigili che Stampa: Arti Grafiche Duc - Saint-Christophe raccolsero, per l’occasione, e misero in A catalogo nel Sistema Bibliotecario Valdostano luce parecchio materiale sparso per le caserme dei VVF volontari della Regione Per informazioni sul testo: Autonoma. AVAS (Association Valdotaine Archives Sonores) Maison de Mosse Frazione Runaz - 11010 Avise La mostra, ed il libro/catalogo, vollero Valle d’Aosta (Italia) essere anche un omaggio a tutti coloro che, nei secoli, si sono impegnati per la Tel. +39 0165 91251 salvaguardia della popolazione e del ter- Posta elettronica info@avasvalleedaoste.it ritorio. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 13
COMMEMORAZIONI GIARDINETTI E CASERMA VVF DEDICATI ALLE VITTIME DI VIA PALESTRO le fotografie della cerimonia sono del VV Michele Blasi Martedì 29 settembre s’è svolta la cerimonia di intito- Strage che ha visto la tragica morte di tre vigili del lazione dei giardini pubblici di via Morgagni e del fuoco: Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano distaccamento di via Benedetto Marcello, per non Picerno, oltre all’agente di Polizia locale Alessandro dimenticare le vittime della strage di via Palestro avve- Ferrari e l’immigrato marocchino Moussafir Driss. nuta il 27 luglio 1993. Dopo ventidue anni, la città di Milano è tornata a testa 14 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
COMMEMORAZIONI alta per ribadire l’orgoglio di una città libera che lotta contro la mafia e che vuole onorare ogni giorno le vittime di questa strage. Così il Comune di Milano ha deciso di intitolare alle cinque vittime i giardinetti di via Morgagni, alla pre- senza di tutte le più alte cariche istituzionali regiona- li, provinciali, comunali, civili e militari. A seguire, alla presenza del Capo Dipartimento Francesco Antonio Musolino e del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi, si è svolta invece l’inti- tolazione ufficiale del distaccamento di via Benedetto Marcello, dedicata ai tre vigili del fuoco Carlo La Catena, Giorgio Pasotto e Stefano Picerno. Presenti per l’occasione anche il direttore regionale della Lombardia del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Ing. Dante Pellicano, i comandanti dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco della Lombardia, e il comandante provinciale milanese Silvano Barberi, che ha sottolineato l’importanza di “portare avanti il lavoro dei tre giovani vigili del fuoco Carlo, Sergio e Stefano, ricordandoli sempre vivi nelle nostre caserme”. Durante l’intitolazione del distaccamento di via Benetto Marcello, che ora porta impresso i nomi dei tre vigili del fuoco vittime della strage di stampo mafioso, l’Associazione vigile del fuoco Carlo La Catena ha conferito premi a vigili del fuoco per essersi distinti in alcune difficili e delicate operazioni di soccorso. Premiati Maurizio Saponaro, vigile del fuoco volontario del Comando di Brindisi, Antonello Torquati e Marco Bregarini, vigili qualificati del Comando di Ascoli Piceno, Rosario Martusciello capo squadra esperto del Comando di Napoli. Il ricordo e la polemica, da il Corriere della Sera: Ci sono voluti ventidue anni e accadrà oggi. Prima alle 15, con la cerimonia d’intitolazione dei giardinet- ti di via Morgagni alle cinque vittime della strage di via Palestro del 27 luglio 1993; e pochi minuti dopo nella vicina caserma dei vigili del fuoco di via Benedetto Marcello, che assumerà il nome dei tre pompieri caduti quella sera in servizio: Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno. Le altre due vittime furono l’agente della polizia municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, un immigrato di nazionalità marocchina che era fermo su una panchi- na nelle immediate vicinanze del Padiglione di arte contemporanea, obiettivo dell’attentato mafioso. Ventidue anni. Un ritardo immenso, colmato - è la cronaca che lo conferma - grazie alla giunta di Giuliano Pisapia. Era stato proprio il sindaco, nell’an- la scopertura della targa d’intitolazione niversario di luglio, ad annunciare il provvedimento, dei giardini pubblici di via Morgani spiegando che la memoria è un atto obbligato e necessario. E non è un caso che sia stato scelto que- VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 15
COMMEMORAZIONI oppure ha richiesto una massa infinita di documenta- zione da fornire per avere diritto ai sacrosanti risarci- menti. E altrettanto era caduta nel limbo una vigilessa Il comandante provinciale dei VVF di Milano Silvano Barbéri presente in via Palestro e dopo l’attentato traumatizza- durante il suo intervento ta con devastanti conseguenze psicologiche che ne hanno condizionato l’esistenza. Ma torniamo a quella sera. Un suono: tre segnali brevi, uno lungo, tre brevi. sto bellissimo angolo di Milano, i giardini di via Nelle caserme dei vigili del fuoco la 3-1-3 è una sirena Morgagni, che hanno una «popolazione» composita, diffusissima, segnala l’allerta per un fatto appena acca- dagli anziani che giocano a bocce e carte alle neomam- duto che può avere molteplici origini. E infatti inizial- me, dai bambini a chi passeggia o corre, da residenti mente i pompieri vennero allertati per un intervento su che spesso si conoscono di persona e si mettono a par- una «vettura». Una pattuglia dei vigili aveva appena lare uno dal davanzale e l’altro giù in strada agli storici visto in via Palestro del fumo uscire da una Fiat Uno. commercianti che resistono nella città che cambia. Vennero informati e incaricati del controllo i vigili del fuoco del non lontano distaccamento di via Benedetto Dunque tutto a Marcello. Era il turno C. Sull’autopompa erano in sette. posto? No, perché ad Arrivarono sul posto. E tutto saltò in aria. esempio altri tre vigili Lo stesso ministero dell’Interno ha invitato per oggi i del fuoco - e qui è pompieri a partecipare, con la consapevolezza dell’im- colpa del ministero portanza dell’iniziativa. Fu una pagina drammatica per dell’Interno - a ieri Milano, per gli «effetti» immediati, i morti, la devasta- ancora non sapevano zione delle strutture, e per la potenza nel «messaggio» dell’iniziativa: nessu- in uno dei luoghi centrali e più simbolici della città. no, nell’elenco affol- Aveva già raccontato al Corriere Massimo Salsano, uno lato di funzionari e dei vigili del fuoco sopravvissuti: «Molti parlano di via dirigenti dalle sedi Palestro come di una strage dimenticata, di un’opera- centrali alle sedi mila- zione di oblio all’interno dello stesso nostro Corpo... Io nesi e lombarde, questo soltanto posso dire: ne ho passate tante, a aveva pensato bene cominciare dalle testimonianze nei processi con i di informare anche i mafiosi che ci deridevano dalle gabbie mentre si cura- pompieri scampati vano le unghie». alla violenza eppure Andrea Galli rimasti feriti e dal 1993 in poi a lungo imprigionati nella inquadra il qr code con il tuo smartphone. Leggerete lo speciale “Via Palestro” che classica nostrana L’ingresso del distaccamento cittadino pubblicammo a vent’anni dalla strage di via Benedetto Marcello ottusa burocrazia, http://issuu.com/antonioascaniomangano/docs/ intitolata a Carlo, Sergio e Stefano. che non ha ricono- vfv_5-2013_set-ott/c/scnnw1w sciuto indennizzi 16 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
A LT O A D I G E PRIMO COMANDANTE DONNA DEI VVF VOLONTARI BURGUSIO. A Burgusio, frazione di Malles Venosta, l’assemblea annuale dei vigili del fuoco volontari ha eletto comandante una donna, Evi Thöni. Ed è la prima donna a ricoprire un tale ruolo in Alto Adige. Il comandante in carica Josef Moriggl, per motivi fami- liari, non intendeva più presentarsi. È così stata propo- sta la candidatura di Evi Thöni, sposata in Fabi, socia con una militanza nel sodalizio di oltre 15 anni e già madrina del direttivo, conosciuta e molto apprezzata in paese per la sua attività. Ed è stata eletta, all’unanimità e tra scroscianti applausi. Evi Thöni ha 50 anni, è madre di tre figli e di professio- ne fa la contadina. Da segnalare che anche il marito Florian Fabi e i tre figli maschi sono da anni soci attivi della sezione vigili del fuoco di Burgusio. Dopo la sua elezione a comandante, la signora Evi, tra le lacrime, ha salutato il suo predecessore e le autorità (erano presenti il sindaco di Malles Ulrich Veith e il pre- sidente della circoscrizione dei vigili del fuoco volontari dell’Alta Venosta Manfred Thöni) e ha ricevuto l’abbrac- cio commosso del marito e dei tre figli presenti in sala tutti con la divisa da vigili del fuoco, sottolineando lo spirito di solidarietà che si respira nella sua casa e all’in- terno della sezione: “Un vero team ove ognuno ha un proprio ruolo”. Il Corpo di Burgusio dei vigili del fuoco volontari conta 31 vigili del fuoco volontari e ha in dotazione 4 auto- mezzi. Vice della Thöni è Stefan Strobl, sono stati eletti nel direttivo Andreas Patscheider, Achim Felderer e Daniel Weisenhorn. Evi Thöni ha spiegato che non avrà timori a calarsi nel ruolo di presidente, “perché quando si crede in qualco- sa e ci si mette a disposizione del prossimo non ci sono ostacoli”. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 17
VA L L E D ’ A O S TA Un unico Dipartimento per protezione civile e vigili del fuoco a cura della Redazione Per il presidente Rollandin il nuovo ordinamento sarà di slancio per la professionalità e autonomia del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco nelle due com- ponenti, professionista e volontaria, non ultima per importanza e capillarmente presente sul territorio. Il nuovo comandante dei VVF sarà Porretta mentre l’ex - Coriale col quale i volontari avevano avuto qualche zazione, che vede la "Protezione civile" ed i Vigili del screzio negli anni scorsi - passa a fare il vice, un importante traguardo raggiunto durante il mandato fuoco collaborare in un medesimo ambito di azione – del Presidente dei VVF volontari Cappelletti. spiega Augusto Rollandin, presidente della Regione – Nell’Italia a statuto ordinario, invece, ProCiv e sarà anche l’occasione per un nuovo slancio e per un Soccorso Tecnico Urgente restano, per il momento, consolidamento della professionalità e dell'autonomia due funzioni distinte… del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco. Il Corpo man- tiene infatti così le sue specificità: in particolare, il S ilvano Meroi, 60 anni, direttore della "Protezione comandante è "datore di lavoro" e, in sua assenza, è civile" della Valle d'Aosta dal novembre del 2003 sostituito soltanto dal vice comandante o da un respon- al maggio del 2008 è tornato alla guida del dipar- sabile individuato nella catena interna al comando. In timento che, da martedì 15 settembre, comprende questo nuovo quadro, le sinergie saranno garantite sia anche la gestione dei Vigili del fuoco professionisti, che per quanto attiene il raccordo strategico sui temi della verranno comandati da Pio Porretta, ufficiale specializ- gestione dell'emergenza, che spetta principalmente al zato in attività antincendio. Meroi e Porretta si avvicen- capo della "Protezione civile", sia attraverso una forte e dano nuovamente alla Direzione della "Protezione civile" diretta partecipazione dei Vigili del fuoco alla predisposi- valdostana, dopo che il primo era stato sostituito dal zione delle diverse pianificazioni di "Protezione civile" e, secondo nel novembre 2008. Meroi, dopo l'esperienza non ultimo, dal fatto che il capo della "Protezione civile" valdostana era andato a dirigere l'ufficio "Rischi idro- potrà continuare ad essere sostituito anche dal coman- geologi ed antropici" della "Protezione civile" nazionale, dante dei Vigili del fuoco. dopo essersi occupato del recupero della nave "Costa La soluzione adottata dal Governo regionale vede salva- Concordia" e dell'emergenza "Nord Africa" nel 2012, guardate e valorizzate le attitudini e le professionalità di definendo la rimozione e la demolizione delle imbarca- ciascuno, nell'interesse generale del buon funzionamen- zioni con le quali i migranti arrivavano all'isola di to dell'Amministrazione e della Valle d'Aosta. Infatti, con Lampedusa. Tra i suoi numerosi incarichi per la la nuova proposta organizzativa, rivolta alle strutture con "Protezione civile" nazionale, ha anche operato nell'e- compiti di coordinamento e di intervento nelle emergen- mergenza provocata dal terremoto in Abruzzo, occupan- ze, si mira a confermare e rafforzare l'originalità del siste- dosi, tra l'altro, dell'installazione dei "Moduli abitativi ma di "Protezione civile" valdostano, il quale riassume provvisori" e di quelli per diversi servizi. Con la nomina direttamente, a differenza di quanto avviene nel resto del di Pio Porretta alla guida dei Vigili del Fuoco, l'attuale Paese, anche le competenze prefettizie, poste in capo al comandante, Salvatore Coriale, passa vice comandante, Presidente della Regione, e la risorsa dei Vigili del fuoco, mentre si conclude l'esperienza da dirigente per il suo inquadrata nell'Amministrazione regionale e caratterizza- vice, Fabio Giovinazzo. Gli incarichi, tutti fiduciari, sono ta dalle sue due componenti, professionista e volontaria stati definiti venerdì 11 settembre della Giunta regionale, e, non ultimo per importanza, capillarmente presente sul sulla base dell'articolo 11 della legge regionale numero territorio». Alla presidenza del Consiglio del personale 22 del 2010. Nel nuovo Dipartimento "Protezione civile e volontario del Corpo Valdostano dei VVF s’è recente- Vigili del fuoco" è stato anche inglobato il "Centro fun- mente insediato Gian Marco Grange che succede a zionale regionale": «sono convinto che la nuova organiz- Cappelletti. 18 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
VA L L E D ’ A O S TA Pio Porretta nuovo comandante del Corpo Valdostano VVF in abiti civili premia un VF volontario IN BREVE È un’idea dell’Unione Corpi Vigili del fuoco volontari di Mezzolombardo (TN) quella della distribuzione d’un etilometro monou- so alle feste e sagre di paese dei municipi del Distretto. Sulla confezione, oltre al logo distrettuale, il claim d’effetto “NON FARCI CORRERE A SOCCORRERTI” che ricor- da lo slogan d’una campagna ancor più “cattiva” promossa da Kofler, allestitore altoatesino d’automezzi antincendio: “SORPASSATE PURE… NOI VI TIRIAMO FUORI”. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 19
REAS – SALONE D E L L’ E M E R G E N Z A PARTE DA BRESCIA IL GRIDO D’ALLARME: FORMAZIONE! A cura di Franco Luconi Bisti* Una fiera che, in termini d’antincendio, ha ancora ben poco da offrire rispetto a quelle internazionali genere Intershutz. In un mercato – quello dei mezzi e attrez- zature per vigili del fuoco – dove la Germania fa ancora da padrona, vuoi anche perché lì è prevista la sostituzione dei mezzi pesanti (anche delle autoscale) dopo dieci anni di servizio. Ma il problema italiano non riguarda soltanto il parco automezzi: ci siamo concentrati sul soccorso specialistico dimenticando che il pompiere deve vedere nel fuoco il suo nemico principale. Che il REAS sia sempre meno attrattivo per i vigili del hanno per possibili acquirenti solo pochi corpi, soprat- fuoco è cosa risaputa, causa la gravissima stagnazione tutto volontari, e le nascenti e molteplici associazioni di del mercato e l’esposizione di mezzi e materiali che volontariato alle quali è possibile effettuare acquisti 20 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Tornando a situazioni a noi più consone non si può non evi- denziare quanto il mercato offra in maniera tecnologica- mente avanzata agli addetti ai lavori. Se in cima alla scala europea delle fiere il maestoso teutonico Interschutz si pone in cima alla classifica, le nostre Italiche esposizioni ben poco hanno da offrire in termini eclatanti. L'eccellenza delle piccole medie imprese e degli "artigiani" sono comunque un patrimonio anche per le piccole fiere di casa nostra, pur mancando comunque le griffe, i grandi nomi. Un altro segnale che ci dice quanto sia dimenticato il set- tore antincendio dall'amministrazione statale: se in Germania addirittura un punto di PIL lo copre la spesa per i Vigili del fuoco e il sistema soccorso - che ricordo essere coperto da più del 90% da volontari - da noi i decimali si sprecano e la spesa agonizza con le ripercussioni che ben conosciamo. Ma non può essere comprensibile che un paese come il nostro che ha una produzione industriale e manifatturiera ancora di buon livello non abbia possibilità di crescita anche in questo settore. Restano pochissime ditte capaci di fronteggiare il mercato mentre all'estero, in merito a produzione di autoscale e mezzi, la Germania fa da padrona con grandi marchi e produzioni. In seconda posizione Austria e Francia che hanno a loro volta un mer- cato interno interessante. La pianificazione della sostituzione dei mezzi in anche di attrezzature decisamente superiore alla Germania arriva a dieci anni, come vita massima anche di loro capacità operativa. un autoscala, da noi i quarantenni non sono solo i pompie- Evidente la grande offerta di veicoli e mezzi sani- ri ma anche mezzi la cui vetusta età non porta con se nulla tari strettamente correlati alle emergenze mediche di buono. che dà comunque un segnale positivo a un setto- re che fa del volontariato una punta di diamante Se il problema automezzi è pesante e grave, un problema del sistema di soccorso sanitario in Italia. ancor più difficile è quello dell'istruzione che, se mancante, rende ancor più difficile affrontare anche la carenza di attrezzatura idonea per un moderno sistema antincendio. Lo si capisce in molti modi dalla denuncia del personale e dalle ennesime lungaggini che attanagliano qualsiasi volontà migliorativa. Lo si è capito molto bene in un picco- lo confronto tenutosi al REAS dove tra definizioni tecniche e ammissioni di ignoranza ne è scaturito il grido di aiuto per una formazione migliore, anzi per una formazione al passo con i tempi e con altre realtà europee. L'evoluzione dei materiali di costruzione di arredo e di iso- lamento hanno segnato cambiamenti ai quali abbiamo assistito tutti, questa evoluzione ha segnato la scarsissima capacità e forse volontà, di adeguare le tecniche di inter- vento con preparazione e conoscenza tecnica per il perso- nale. Si possono vedere ancora poche realtà adeguata- mente capaci di applicare le tecniche 3D, conoscere il cor- retto uso dell'H2O, la ventilazione, i bagnati. Mentre la stra- grande maggioranza dei VVF concepisce ancora l'attacco incendio con l'uso smodato di lance 45 e addirittura 70 o magari con un comodo insufficiente naspo. Al REAS tra i pochi articoli per l'antincendio le lance hanno ancora spa- zio ma sarebbe grande cosa oltre a indicare portate e pres- sioni aggiungere un bel corso omaggio in caso di acquisto. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 21
REAS – SALONE D E L L’ E M E R G E N Z A Istruzione su tutto ma un‘istruzione adatta ai tempi di risposta che devono essere sempre più brevi. Una nota merita la conoscenza del calore secco e umido, dei limiti dei nostri DPI, delle nostre reazioni al calore fondamentali per conoscere il nemico e per affrontarlo il più possibile in sicurezza. Abbiamo infatti notato grandi miglioramenti nelle tecniche SAF, nella guida delle moto d’acqua, ma non dimentichiamoci che il pompiere ha nel fuoco il suo nemico e che termini come Flashover e Backdraft devono essere più di moda che i simpatici nomi con la quale chiamiamo nodi, discensori e dissipatori. Il “mangiafumo” a mio parere è ancora il più "figo" tra gli specialisti del STU e lo resterà per sempre. Ben conscio che queste tecniche non solo cambiano il modo di spegnere l'incendio ma corrispondono a un vero e proprio cambio di filosofia, sento già le voci di chi dice la laconica solita frase: abbiamo sempre fatto cosi perché dovremo cambiare. Chiediamolo a gran voce e se serve urlando ma la for- mazione, la conoscenza non possono annegare nell'i- nefficienza statale; tra non molto forse dovremo rispon- dere dei danni che la nostra acqua ha fatto più del fuoco e sarà semplice per un qualsiasi tecnico prepara- to dimostrare che quella tecnica di spegnimento era sbagliata. Per ultimo lasciatemi sottolineare quanto sia ingiusto differenziare l'istruzione tra permanenti e volon- tari: il fuoco è uguale per tutti e la sua profonda cono- scenza è il miglior mezzo possibile per fronteggiarlo! Se le nuove tecniche richiedono un nuovo ABC dello spegnimento non abbiate paura a eserci- tarvi a bagnarvi la divisa o a distendere mani- chette o a tornare in aula per capire per miglio- rare e crescere. A noi tocca rispettare sempre il motto "dove gli altri arretrano io avanzo": Spegnere un incendio appartamento con una lancia da fuori che spara acqua dentro a una finestra è medioevale e pericoloso, impariamo a morsicare il fuoco impariamo a leggerlo impa- riamo a conoscere gli affascinanti colori del fumo e a capire che non è un cattivo risultato della combustione ma un combustibile latente. (*) Franco Luconi Bisti è comandante del Corpo VVF Volontari di Madonna di Campiglio (TN) nonché istruttore della Scuola Provinciale Antincendi. Coordinò lo spettacolare e difficile incendio dell’Hotel Des Alpes il 31 dicembre del 2007. 22 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
PRONTO INTERVENTO Gli incidenti nei silos Articolo redatto in collaborazione con 118 Swissfire - Rivista Ufficiale della Federazione Svizzera Pompieri. RARI, All’inizio del mese di maggio, due uomini hanno potuto essere estratti da un silo a Mellikon quando per loro era ormai troppo MA NON tardi. Nel corso dello stesso mese, un incidente simile si è verificato a Berthoud, durante il quale le forze d’intervento sono dovute entrare ESCLUSI all’interno del silo per salvare un uomo rimasto prigioniero. Nel corso di questi ingaggi, anche le forze d’intervento devono rispettare alcune regole poiché la sicurezza A cura di Ueli Hug, membro del gruppo specializzato «In intervento» di “118 Swissfire” personale resta la rivista svizzera dei pompieri. Foto: Corpo pompieri di Köniz, Dominic Sutter, Polizia cantonale SG, Corpo pompieri Judendorf Strassengel priorità. VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015 23
PRONTO INTERVENTO I silo vengono utilizzati per lo stoccaggio di merci mato dai materiali di riempimento in rapporto al piano molto diverse: nel settore agricolo per il foraggio, nel orizzontale si chiama «angolo di scarico». Nel caso con- settore della costruzione per il cemento e i vari aggre- trario, quando si fa un buco nel materiale stoccato in un gati, nel settore dei servizi stradali per il sale. Tutte que- silo, si forma un imbuto il cui angolo di inclinazione, in ste installazioni sono delle costruzioni verticali, di forma rapporto al piano orizzontale, corrisponde all’angolo di cilindrica, nelle quali i materiali sono stoccati sfusi e, in scarico. I materiali si scaricano formando quindi degli caso di bisogno, vengono estratti tramite diversi dispo- angoli diversi: sitivi di trasporto e di riempimento. Spesso, gli inciden- carbone, 35 gradi; ti si producono per via di installazioni di riempimento farina, 25 gradi; ostruite. sabbia, ghiaia umida, 30 gradi; Degli incidenti simili, con materiali sfusi, possono inoltre zucchero, 35 gradi; verificarsi su siti di stoccaggio all’aria aperta sui quali polvere di carbone, 25 gradi; capita purtroppo che dei bambini che vi giocano, resta- cereali, 30 gradi; no sepolti. I bambini non sono in grado di riconoscere il cemento, 40 gradi; pericolo di sprofondamento e vengono letteralmente sale 32 gradi. «ingoiati» dai materiali ammucchiati. Durante il prelevamento del materiale insilato, questo Nel settore agricolo, è importante anche menzionare il fuoriesce in modo regolare alla base del cono del silo. pericolo delle fosse settiche nelle quali possono verifi- Il livello diminuisce poi, lasciando una superficie quasi carsi incidenti simili con la differenza tuttavia che le per- piana. sone, in questo caso, non vengono immediatamente sepolte dal materiale. Cause degli incidenti nei silos Se il materiale di riempimento di un silo si consolida per un qualsiasi motivo (per esempio umidità, chicchi di taglia irregolare o altre cause simili), il materiale insilato non fuoriesce in modo uniforme. Si forma un cono di scarico invertito più o meno marcato. Lo stesso proble- ma si verifica durante i lavori di pulizia o di riparazione. Procedura tecnica da seguire in caso di incidente nei silos Se delle persone sono sepolte in un silo, il salvataggio può generalmente essere effettuato unicamente dall’al- to, manovra che richiede spesso la costruzione di una cassaforma, operazione esigente visto lo spazio limitato che si ha a disposizione. Non si deve in nessun caso cercare di liberare la persona prigioniera svuotando il silo dall’apposita apertura di svuotamento del materiale. La persona che entra nel silo deve sempre essere assicurata. Quando l’altezza del materiale stoccato non è molto Esercizio di sicurezza anticaduta senza protezione della respirazione solo se il silo è vuoto e ben aerato importante, un riparo provvisorio realizzato con assi, travi o pannelli di casseratura, può proteggere le perso- ne prigioniere dai materiali che continuano a defluire. Se Comportamento dei non si può escludere una messa in pericolo supplemen- materiali tare della persona prigioniera o se esiste un pericolo per stoccati durante lo scarico la squadra di salvataggio, la realizzazione della cas- saforma deve essere interrotta. L’accesso rapido al silo Durante lo scarico dei materiali granulosi o dei chicchi è possibile con le scale in dotazione dei pompieri. Esiste da stoccare si crea una formazione conica. Questo comunque sempre il rischio che la scala sprofondi e che cono viene chiamato «cono di scarico», e l’angolo for- il personale d’intervento si trovi quindi in pericolo. Per questo motivo è importantissimo securizzare la scala. 24 VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
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