Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015

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Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015

    Via Palmieri, 47 Milano - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art.2 comma 20/b legge 662/96 - Fil .di Milano
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
ADERENTE ALLA FEDERAZIONE MONDIALE
DELLE ASSOCIAZIONI VIGILI DEL FUOCO
VOLONTARI (F.W.V.F.A.)
                                                                                                                                                                         4
                                                                                                                L UGLIO /D ICEMBRE 2015

                                                                                                          RIVISTA UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE
                                                                                                        NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI

Direttore Responsabile
Antonio Ascanio MANGANO
Segreteria Editoriale
Fabio MARANGONI

Comitato di Direzione
PRESIDENTE NAZIONALE: Roberto MUGAVERO
PRESIDENTE D’ONORE: Gino GRONCHI
VICE PRESIDENTI NAZIONALI: Luca BONELLO,
Rolando FAGIOLI e Giuseppe PARRINELLO
CONSIGLIERI NAZIONALI:
Lorenzo AROSIO, Sergio AURELI,
Claudio BALLESIO, Paolo BARBIN,
                                                                                                       w w w. a n v v f v. i t
Alberto BIDDOCCU, Diego CORIASCO,
Paolo CORBETTA, Giancarlo GIACHINO                                                                    In copertina: veicolo polisoccorso dei VVF volontari di Madonna di Campiglio
e Damiano LANDI.                                                                                                              (ora anche CNVVF pare aprire a mezzi meno pesanti).

Impaginazione e Grafica
TIPOGRAFIA CUNARDESE - CUNARDO (VA)
                                                                                                                                                      EDITORIALE             2

Editore incaricato, ufficio abbonamenti                                                DOPO 70 ANNI TORNANO I VVF VOLONTARI A SAN FEDELE D’INTELVI                           4
Sede cent r al e
Sicurezza Aziendale s.r.l.                                                                                               LONDRA: FIRE INVESTIGATION DOGS                     6
Via Palmieri, 47 - 20141 Milano
tel. 02/89.500.256 - fax 02/89.500261                                                                   EMILIA E VENETO IN SOSTEGNO DEI VVF VOLONTARI                        8
Agenzie per l’Italia
SICUREZZA OGGI tel. 02 47712999                                                                                             RECENSIONI - DU SEAU AU JANUS                   13
DIFFUSIONE S.M. tel. 055 2590284
Stampa:                                                                                                            DEDICATO ALLE VITTIME DI VIA PALESTRO                    14
LITOGRAFIA STEPHAN – GERMIGNAGA (VA)
                                                                                                      BZ: PRIMO COMANDANTE DONNA DEI VVF VOLONTARI                          17
Abbonamenti:
Gratuita a Comandi e
Distaccamenti dei VV.F.
                                                                                                         VALLE D’AOSTA: I VVF TORNANO SOTTO LA PROCIV                       18
Sostenitori      € 70,00
                                                                                                   PARTE DA BRESCIA IL GRIDO D’ALLARME: FORMAZIONE!                         20
Benemerito da    € 70,00 in su
Una copia        €      8,00
                                                                                                                                           INCIDENTI NEI SILOS              23
Arretrati        € 10,50
L’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari è estra-
nea alla gestione economica della rivista. Gli articoli firmati
                                                                                                                BIMBI BIELORUSSI IN CASERMA A INVERUNO                      27
corrispondono al pensiero dell’articolista e non impegnano
né la Rivista né l’Associazione. La Redazione si riserva il dirit-                                                              BENEMETRENZE ASSOCIATIVE                    28
to di rifacimenti e correzioni di quegli articoli che a sua discre-
zione riterrà opportuno modificare. È vietata la riproduzione                                   VCO: SOSTEGNO ALLA COMPONENTE VOLONTARIA DEI VVF                            36
anche parziale di articoli, fotografie, disegni qui pubblicati, Il
personale addetto alla raccolta di abbonamenti, non appar-
tiene al Corpo Nazionale VV.F.                                                                             TUNNEL DEL GOTTARDO: SUL POSTO IN 2 MINUTI                       42
Garanzia di riservatezza per gli abbonati                                                              IL QUARTIER GENERALE DEI GHOSTBUSTER DI LEGO                         51
L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti
dagli abbonati e la possibilita di richiederne gratuitamente la
rettifica o la cancellazione, scrivendo a: Sicurezza Aziendale
                                                                                                            CNVVF APRE A VEICOLI DI PICCOLE DIMENSIONI                      53
srl - Via Palmieri, 47 -20141 Milano.
Le informazioni costudite nell’archivio elettronico dell’Editore
saranno utilizzate al solo scopo di inviare la rivista o comuni-
                                                                                                                                   Seguici sui social network, e contribuisci alla
cazioni concernenti l’abbonamento (Legge 675/96 sulla tute-
                                                                                                                                   redazione del nostro periodico inviando materia-
la dei dati personali).
                                                                                                                                   le a: direttorevfv@me.com
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Aut. Trib. Milano n. 855/89                                                                                                                           facebook - pompierivfv
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                                                                      Via Palmieri, 47 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Fil. di Milano
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
EDITORIAL
             Il giorno sabato 28 Novembre 2015 è stata con-
             vocata presso il Distaccamento dei Vigili del
             Fuoco Volontari di Lovere (BG), ai sensi dell’art.
             9 dello Statuto e viste le procedure deliberate
             dal Consiglio Nazionale nella seduta tenutasi il
             13 settembre 2015 a Carate Brianza (MB),
EDITORIALE

             l’Assemblea        Generale        dei      Soci
             dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco
             Volontari.L’Assemblea ha avuto i seguenti argo-
             menti all'ordine del giorno:
             -Relazione del Comitato di Presidenza sull’atti-
             vità svolta nel triennio - Presentazione dei
             Bilanci economici anni 2012 – 2013 e
             Rendiconto 2014 all’Assemblea con relativa
             approvazione;
             -Elezione dei componenti del Consiglio
             Nazionale, del Collegio dei Revisori dei Conti e
EDITORIALE

             del Collegio dei Probiviri ai sensi degli articoli
             14, 18 e 18 bis dello Statuto.
                                                                     Presidente Nazionale
                                                                     Roberto MUGAVERO
             Alla chiusura del seggio elettorale, aperto per
             quattro ore, sono iniziate le operazioni di spo-
             glio che hanno consentito la proclamazione del         COLLEGIO DEI PROBIVIRI
             Consiglio Nazionale, del Collegio dei Revisori         Fabrizio Carelli, Federico Girgenti, Cosimo Leo.
             dei Conti e del Collegio dei Probiviri per il trien-   Probiviro supplente Nunzio Putrino
             nio 2015-2018.
                                                                    Nell’esprimere le più vive congratulazioni e i
             CONSIGLIO NAZIONALE                                    miei migliori auguri di buon lavoro a Consiglieri,
             Claudio Di Maio, Damiano Landi, Gianandrea             Revisori e Probiviri eletti sono certo che, da
EDITORIALE

             Autelli, Rolando Fagioli, Lorenzo Arosio, Fabio        parte di tutti, vi sarà la piena consapevolezza
             Marangoni, Luca Bonello, Sergio Aureli,                dell’importanza sia del ruolo assunto sia delle
             Giuseppe Parrinello, Gianluca Colossi, Mirko           attività che andranno a svolgere nell’adempi-
             De Caroli, Roberto Mugavero, Michele Errico,           mento del proprio mandato.
             Gianluca Saggioro, Francesco Mantineo.                 Il triennio appena concluso è stato un periodo
                                                                    nel quale vi è stata la massima concentrazione,
             COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI                        sul piano interno, nell’analisi e riorganizzazione
             Gianpietro Cattaneo, Alessandro Benetti,               della struttura così da poter rinnovare e dare
             Giuseppe Montagno Castagnolo.                          nuovo slancio alle attività associative. Ciò
             Revisore dei Conti supplente Francesco                 anche allo scopo di poter rispondere ai mutati
             Cravero                                                scenari e alle nuove sfide poste dalla perduran-
EDITORIALE

                                                                    te crisi economica e da un mondo sempre più
                                                                    caratterizzato da competizione e globalizzazio-

                                                                                              w w w. a n v v f v. i t

2                                       VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
EDITORIAL
                                                      sapendo cogliere, al contempo, tutte le occa-
                                                      sioni per dare voce alle tante anime del volon-
                                                      tariato VVF che caratterizzano il nostro territo-
                                                      rio. Auguro a tutti un’esperienza che possa
                                                      essere al contempo impegno e crescita,
                                                      soprattutto ai tanti giovani che, avvicinandosi

                                                                                                                               EDITORIALE
                                                      per la prima volta ad un incarico di livello nazio-
                                                      nale, hanno dato tangibile prova di entusiasmo
                                                      e responsabilità.

                                                                                        Il Presidente Nazionale
                                                                                             Roberto Mugavero

                                                           Nel mese di novembre il nostro
                                                           direttore ha aderito alla campa-
                                                           gna #movember lasciandosi
                                                           crescere i baffi per tutto il

                                                                                                                               EDITORIALE
                                                           mese. Ormai da 10 anni a que-
  Direttore Responsabile                                   sta parte gli uomini ricordano
  Antonio Ascanio MANGANO                                  ad altri uomini d’eseguire uno
                                                           screening urologico per scon-
                                                           giurare il cancro della prostata
                                                           e dei testicoli. Quindi maschieti over 40, una visitina
ne. Sul piano esterno le attività del triennio             fatevela!
sono state invece caratterizzate da un tenace,                                    #MOVEMBER
costante e proficuo lavoro volto al rafforzamen-
to dei rapporti e del confronto con tutti i diversi    Il nome Movember viene dalla fusione delle parole “november” e
interlocutori politici ed istituzionali. Questo non    “moustache” (novembre e baffi). Coloro che aderiscono alle varie
                                                       campagne all’interno del movimento si chiamano “Mo bro”, “fratelli di
solo per produrre concreta testimonianza delle         baffo”.
istanze legate alla nostra componente ma,

                                                                                                                               EDITORIALE
soprattutto, per sollecitare un dialogo e dibatti-
to sul futuro globale del volontariato dei Vigili
del Fuoco all’interno del Corpo Nazionale.                                         A questo link potrete trovare
Alla luce di tutto ciò sono certo che gli eletti                         una raccolta delle nostre pubblicazioni:
sapranno egregiamente proseguire e consoli-                http://issuu.com/antonioascaniomangano/stacks
dare l’impulso di crescita e sviluppo già avviato

  News e commenti su attività pompieristiche
  e di soccorso in genere. Promuoviamo il
  volontariato VVF di prossimità su modello
  mitteleuropeo.
                                                                                                                               EDITORIALE

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                                                                                       questo numero: Michele Blasi, Franco
                                                                                               Luconi Bisti, Ueli Hug, Mauro
                                                                                        Colombini, Damiano Landi, Massimo
                                                                                      Bozzano, Andrea Mantoan, Clara Rüsi,
                                                                                                Simone Giorgio Di Stefano e
                                                                                                            Andrea Ronconi.

                                           VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                               3
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
PROVINCIA                    DI     COMO

DOPO 70 ANNI TORNANO
I VVF VOLONTARI A SAN
FEDELE D’INTELVI
CHIUSO NEL 1945 E RI-DECRETATO NEL 2008, DOPO UNA
PRIMA APERTURA A SINGHIOZZO NEL 2010, L’ABBANDONO
DELLA SEDE, LE ERBACCE E LE BANDIERE IN BRANDELLI
NEL 2012. RIAPRE (SPERIAMO UNA VOLTA PER TUTTE) IL
DISTACCAMENTO VOLONTARIO DI SAN FEDELE D’INTELVI.
DETERMINANTE L’INTERVENTO E L’INSISTENZA DELLA
COMUNITÀ MONTANA LARIO-INTELVESE E
L’INTERESSAMENTO DEL NUOVO COMANDANTE ABATE.

Nel 2008 – in occasione di Santa Barbara - fu Marina       ratività del presidio di San Fedele mancava solamente il
Cesario, allora comandante provinciale dei vigili del      decreto d’istituzione dal Ministero e che i lavori di ristrut-
fuoco di Como, a dare la notizia del ritorno dei pompie-   turazione dello stabile - adiacente all’edificio della
ri a San Fedele. La sirena che radunava i pompieri del     Chiesa Valdese, precedentemente adibito a foresteria -
25° Corpo VVF Volontari smise di suonare nel 1945 gra-     da destinare a caserma erano già stati completati. Il
zie al “riordino” previsto dall’istituzione del Corpo      distaccamento volontario fu poi, infine, inaugurato in
Nazionale. Nel 2008 la Cesario annunciò che per l’ope-     pompa magna soltanto a luglio del 2010 ma, due anni

                                        VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
Nel 2014 il quotidiano “La Provincia”
                                                                                          denunciava: Erbacce, la bandiera italia-
                                                                                          na e quella dell’unione europea ridotte a
                                                                                          brandelli. Ma non è incuria nè degrado:
                                                                                          è molto peggio. Un segno palese che
                                                                                          quella casa è stata abbandonata, in
                                                                                          maniera definitiva. Ma non è una casa
                                                                                          qualunque. È la caserma dei vigili del
                                                                                          fuoco della Valle d’Intelvi. Il distacca-
                                                                                          mento dei volontari fortemente voluto
                                                                                          dal compianto assessore della
                                                                                          Comunità Montana Lario Intelvese
                                                                                          Alberto Berini . Un immobile privo di
                                                                                          qualsiasi funzione operativa del quale
                                                                                          ora sono rimasti solo i muri perimetrali.
 Dario Abate Comandante Prov.le VVF Como                                                  Dopo le dimissioni del responsabile del
                                                                                          presidio Marco Stefanetti , il manipolo di
                                                                                          volontari che, per qualche anno, ha
                                                                                          tenuto in piedi la struttura si è trasferito
più tardi, i 7 vigili in forza alla caserma (pochini) gettaro-         a Dongo. Altri hanno rinunciato all’incarico. Una colpa –
no la spugna. Non c’erano abbastanza volontari e, pare,                ahinoi - da distribuire tra Comando VVF e “volontari”:
il Comando provinciale non riuscisse più a sostenere                   quest’ultimi interessati più ai richiami in servizio tempora-
l'attività del presidio, realizzato con un investimento                neo presso le sedi permanenti. Il Comando Provinciale di
importante da parte della Comunità montana Lario-                      Como negli anni, diciamo, non ha poi aiutato; tempi bibli-
Intelvese.                                                             ci per l’iscrizione negli elenchi, organizzazione corsi d’in-
«Senza volontari non è possibile garantire l'apertura del              gresso e patenti di guida.
Distaccamento», fece sapere il comandante provinciale                  Senza contare che un Nissan Navara, acquistato con
dei vigili del fuoco. «Eravamo all'oscuro di tutto, ma ci              fondi locali (ca. 80.000€) e attrezzato di tutto punto, sia
attiveremo per capire dove sta il problema. Abbiamo                    restato tutti questi anni a far ruggine in un magazzino. È
fatto tanto per avere questo Distaccamento. Non lasce-                 stato recentemente Dario Abate – nuovo comandate pro-
remo che la sede resti vuota», affermò il vicesindaco di               vinciale a Como – a provvedere, su stimolo della
San Fedele, Alessandro Toretti.                                        Comunità Montana (Dott. Rigola), alla riapertura della
                                                                       caserma. Funzionerà, almeno inizialmente, nelle ore not-
                                                                       turne e festive con personale volontario che presidierà la
                                                                       sede. Il comandante auspica, tuttavia, l’iscrizione di
                                                                       nuovo personale volontario residente, al fine d’estendere
                                                                       (forse) l’operatività anche alle ore diurne.

 la casermetta di San Fedele d’Intelvi nel periodo del-
 l’abbandono e, a fianco, nuovamente operativa.

                                                          VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
FIRE
INVESTIGATION
DOGS
                                                 herlock e Murphy somigliano a qualsiasi altro
DA QUALCHE TEMPO LA                              cane che passeggia per strada ma hanno un
LONDON FIRE BRIGADE HA                           talento speciale: come il “pensionato” Roscoe,
                                         sono dei cani investigatori delle cause d’incendio.
ARRUOLATO ALCUNI AMICI                   Specificamente addestrati ad identificare diverse
A QUATTRO ZAMPE CHE                      sostanze acceleranti, i quattro cani assistono gli investi-
ANNUSANO LE CAUSE                        gatori a determinare quando un incendio è stato provo-
D’INCENDIO.                              cato con dolo. Utilizzando il proprio olfatto, che è molto
                                         più preciso della tecnologia specifica per rivelare
A cura della redazione.
Fonte: london-fire.gov.uk
                                         sostanze infiammabili, i quattro “fire dogs” hanno aiuta-
                                         to, in più d’una occasione, il “Fire Investigation Team” a

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Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
determinare la cause d’incendi dolosi. La velocità con la
quale sono capaci di riconoscere, semplicemente annu-
sando, le sostanze acceleranti ha ridotto di molto il
tempo richiesto per investigare la scena del sinistro. Se
i quattrozampe non rilevano, da subito, sostanze inte-
ressanti, il team d’investigazione può focalizzare la
ricerca d’altre cause d’innesco. I cani vengono selezio-
nati già a partire dalla giovane età, approfittando dell’e-

                                                                 Ogni qualvolta il cane rileva una probabile sostanza
                                                                 d’innesco, si ferma e attende istruzioni dal proprio con-
                                                                 duttore. Sul luogo degli incendi i cani indossano speciali
                                                                 scarpe per proteggersi da schegge di vetro e altri
                                                                 oggetti taglienti. Tuttavia gli animali non accedono ai
                                                                 locali incendiati prima del completo raffreddamento
                                                                 delle braci e non si registrano infortuni ai cani, nell’inte-
                                                                 ro territorio servito, durante il lavoro.
                                                                 La carriera di ciascun cane è fissata in dieci anni e, ogni
                                                                 dodici mesi, ricevono un “retraining” specifico per veri-
levata attitudine al gioco. Nell’addestramento vengono           ficare che non abbiano disimparato quanto appreso.
utilizzate delle tecniche di “rinforzo positivo”: ogni volta     I “fire dogs” della London Fire Brigade vengono tra-
che una sostanza d’innesco viene riconosciuta, il cane           sportati in appositi confortevoli “kennels” (gabbie) sul
viene premiato con una pallina da tennis. Durante il             luogo dei sinistri, viene loro somministrata una specifi-
periodo formativo i cani vengono testati in discipline           ca dieta, vengono protetti da dolori, disagio o sofferen-
dalla differente difficoltà, come la ricerca in stanza sin-      za e ci si assicura che abbiano un normale comporta-
gola, più stanze e multipiano. Poi la ricerca in siti più dif-   mento. Tutto ciò nel rispetto della legislazione vigente in
ficoltosi come cassette postali e sottoscala.                    materia in UK (“Animal Welfare Act” 2006).

                                             VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                     7
Anno XXIX - no 4 Luglio/Dicembre2015
EMILIA ROMAGNA                                 E    VENETO

GOVERNI
REGIONALI
IN SOSTEGNO
VVF VOLONTARI
Dopo il Piemonte si sono mobilitati anche i governi
regionali di Emilia Romagna e Veneto. I membri
della prima giunta sosterranno – anche presso il
Parlamento – i 25 distaccamenti regionali retti da
solo personale volontario. Ha promesso di fare
altrettanto anche il Consiglio Regionale del Veneto
che ha ben 38 caserme di vigili del fuoco volontari
– alcune con tradizioni secolari - attive sul proprio
territorio e che rischiano di scomparire.

P
       revedere un sistema regionale di riconoscimento
       del ruolo svolto dai Vigili del Fuoco Volontari,
       questa la richiesta che la delegazione
dell’Associazione nazionale Vigili del Fuoco Volontari
(ANVVFV) ha rivolto al Presidente del Consiglio regiona-
le, Roberto Ciambetti, nel corso dell’incontro tenutosi
martedì 15 settembre 2015 a Palazzo Ferro Fini
(Venezia), al quale sono intervenuti anche gli Assessori
Gianpaolo Bottacin ed Elena Donazzan, i vicepresiden-
ti Massimo Giorgetti e Bruno Pigozzo ed i consiglieri
Sergio Berlato, Andrea Bassi, Patrizia Bartelle, Manuel
Brusco, Alessandro Montagnoli ,Orietta Salemi, Claudio
Sinigaglia ,Stefano Valdegamberi e Francesca Zottis. In
sostanza la delegazione dell’Associazione naz. Vigili del    Coordinatore Regionale ANVVFV per il Veneto Corrado Scapin

8                                        VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Vigili del Fuoco, compresi quelli volontari, dopo che con
                                                                decreto del presidente della Repubblica è stato previsto
                                                                il taglio di alcune prefetture tra cui, in Veneto, quelle di
                                                                Belluno e Rovigo.

                                                                “Se alcuni ruoli oggi in capo al prefetto - afferma l’as-
                                                                sessore Bottacin - possono essere facilmente rimodel-
                                                                lati su strutture anche ultra territoriali, altre posizioni che
                                                                sono fondamentali per la difesa del territorio non pos-
                                                                sono e non devono essere a caduta sacrificati. In que-
                                                                sto contesto, il lavoro e la professionalità dei Vigili del
                                                                Fuoco Volontari a salvaguardia del territorio non posso-
                                                                no essere messi in secondo piano dal governo”.

                                                                “In Consiglio regionale ci impegneremo – aggiunge -
                                                                affinché le loro giuste pretese, tra cui il riconoscimento
Vicepresidente Nazionale ANVVFV: Rolando Fagioli                del ruolo svolto dai Vigili del Fuoco Volontari all’interno
                                                                di un sistema regionale, vengano portate a compimen-
                                                                to, e lo faremo chiedendo al governo nazionale l’impe-
Fuoco Volontari , composta dal Vicepresidente naziona-          gno a dar seguito alle richieste di questo importantissi-
le Cav. Rolando Fagioli, dal Presidente provinciale della       mo corpo”.
sezione di Vicenza Alessandro Benetti, dal Presidente
provinciale della sezione di Verona Gianluca Saggioro,          “Non è possibile – conclude Bottacin – che la tanto
dall'Assessore di Protezione Civile di Bovolone                 sbandierata riforma Del Rio produca solo tagli o salassi
Costantino Turrini, e dal Coordinatore regionale C.             al territorio; alle province in generale e paradossalmen-
Scapin , con una bozza di proposta di legge regionale           te ancora di più a quella bellunese, a cui a parole era
predisposta dalla sezione di Verona , chiede l’impegno          stata pure promessa la specificità”.
della Regione per destinare delle risorse finalizzate a
garantire la copertura del fabbisogno dei corsi di forma-       «Serve una riduzione dei costi delle visite mediche per
zione obbligatori, ad attivare apposite convenzioni con         gli aspiranti volontari Vigili del fuoco. Dobbiamo motiva-
tutte le Asl della Regione Veneto prevedendo la gratuità        re e non ostacolare chi vuole fare volontariato» Questo
delle visite mediche richieste per poter svolgere il servi-     il commento della consigliera regionale modenese del
zio di volontariato nei Vigili del Fuoco , a costituire un      Pd Luciana Serri, presidente della Commissione politi-
fondo utile per l’acquisto di mezzi e attrezzature da           che economiche, dopo l’approvazione in Assemblea di
destinare ai distaccamenti volontari presenti su tutto il       una specifica risoluzione che impegna la Giunta a solle-
territorio regionale . In Italia i volontari del Corpo nazio-   citare l’intervento di Governo e Parlamento.
nale dei Vigili del fuoco sono circa 6.000 , solo in Veneto
operano oltre mille Vigili del fuoco volontari dislocati nei    L’Assemblea legislativa regionale ha approvato all’u-
38 distaccamenti volontari dei vari comandi provinciali         nanimità una risoluzione che chiede alla Giunta di sen-
.Accogliendo le richieste dell’Associazione nazionale           sibilizzare il Parlamento e il Governo perché venga
Vigili del Fuoco Volontari è stato proposto dai consiglie-      disposta la riduzione dei costi delle visite mediche a
ri un esame della questione in Commissione, anche per           carico degli aspiranti volontari Vigili del fuoco e a veri-
analizzare quale modello di riferimento adottare per            ficare, con le strutture sanitarie regionali, la possibilità
quanto riguarda l’organizzazione del Corpo dei Vigili del       di percorsi per agevolare e favorire la gratuità delle
Fuoco volontari. Inoltre l’Assessore alla Protezione            stesse. “L’attuale regolamentazione – spiega Luciana
Civile Gianpaolo Bottacin ed i consiglieri presenti si          Serri, presidente della Commissione politiche econo-
sono impegnati a produrre un documento da votare in             miche – deve essere rivista per superare gli ostacoli in
Aula all’unanimità per invitare il Governo centrale a dar       materia di reclutamento dei Vigili del fuoco volontari,
seguito alle richieste dei Vigili del Fuoco volontari .         eliminando gli oneri a carico degli aspiranti volontari e
(AVN) – Venezia, 16 settembre 2015                              dando forza allo svolgimento di corsi presso i
                                                                Comandi provinciali. È evidente che per mantenere
É forte la preoccupazione dell’assessore regionale alla         aperte le sedi volontarie, che svolgono un servizio di
protezione civile Gianpaolo Bottacin per la sorte dei           soccorso e supporto indispensabile per la nostra

                                                   VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                9
EMILIA ROMAGNA                                                 E   VENETO
                                                                     minazione dei rimborsi spettanti ai volontari dei vigili del
                                                                     fuoco che operano durante il proprio orario di lavoro”.
                                                                     “Ancora una volta gli enti locali devono rimediare ai
                                                                     danni prodotti dallo Stato centrale. Il governo centrale
                                                                     decide e legifera senza conoscere e sapere ciò che
                                                                     accade sui territori. Ancora una volta la Lega si confer-
                                                                     ma motore propulsivo dell’iniziativa in Regione”, dice il
                                                                     capogruppo leghista Alan Fabbri. “I vigili del fuoco
                                                                     volontari sono una risorsa preziosissima: assicurano il
                                                                     servizio 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno – aggiunge il
                                                                     consigliere regionale Marco Pettazzoni – : solo un gover-
                                                                     no folle può pensare di accanirsi su di loro, imponendo
                                                                     loro anche le spese. Viene da pensare che il governo
                                                                     voglia smantellare questa risorsa preziosa, ma noi non ci
                                                                     stiamo e in Regione oggi abbiamo dimostrato, ancora
                                                                     una volta, che la Lega è capace di fare la differenza”.
                                                                     Nella risoluzione il Carroccio invoca inoltre un impegno
                                                                     giunta di viale Aldo Moro a “sensibilizzare il parlamen-
Il Dr. Carlo Alberto Cocchi già vicepresidente ANVVFV nonché
CSV a San Giovanni in Persiceto (BO).
                                                                     to e il governo perché dispongano la riduzione dei costi
                                                                     delle visite mediche a carico degli aspiranti volontari” e
                                                                     chiede alla giunta di viale Aldo Moro di “farsi portavo-
                                                                     ce di una revisione della normativa e della regolamen-
comunità, dobbiamo rimuovere gli ostacoli che incon-                 tazione attuali superando gli ostacoli in materia di
tra chi decide di impegnarsi. Come Regione – prose-                  reclutamento”.
gue la consigliera regionale modenese del Pd Luciana
Serri – siamo consapevoli dell’importanza di questo
servizio, per questo c’è un impegno costante. In
Emilia-Romagna sono attivi 25 distaccamenti dei Vigili
del fuoco volontari per i quali la Regione assicura                    Il commento:
risorse. Dal 2000 al 2008 sono stati stanziati 8 milioni
e 500 mila euro per l’implementazione delle strutture                  L’approvazione all’unanimità della risoluzione Lega
dei presidi territoriali; dal 2003 al 2014 ancora 1 milio-             Nord e dell’emendamento Pd per la tutela dei vigili
ne e 800mila euro per manutenzione e gestione delle                    del fuoco volontari «è un segnale molto positivo della
sedi. Infine i fondi erogati nel 2001 (4milioni di euro)               politica che in Emilia Romagna ha dimostrato di
per mezzi, materiali e attrezzature”.                                  sapersi unire quando il tema è indiscutibilmente nel-
                                                                       l’interesse del territorio. Un segnale che è accolto dai
La Regione accoglie l’iniziativa leghista per tutelare i               vigili del fuoco volontari come un riconoscimento
vigili del fuoco volontari dei distaccamenti dell’Emilia
                                                                       unanime per il loro impegno».
Romagna.
                                                                       Così si è espresso Carlo Alberto Cocchi, a nome
Maggioranza e minoranza unite in consiglio regionale,
nel tentativo di continuare a garantire agli operatori                 del Coordinamentopompieri volontari dell’Emilia
le coperture dei costi delle visite mediche e i rimborsi               Romagna, presenti inregione con circa 600 operativi
delle spese di trasporto e degli costi sostenuti durante               in 25 distaccamentivigili del fuoco volontari: “Ci
il servizio. L’allarme era scattato dopo una nota del                  auguriamo ora che altre Regioni prendano esempio
capo dipartimento dei vigili del fuoco, Francesco                      dall’Emilia Romagna e che dai territori parta un
Antonio Musolino, che parla di “gratuità” della presta-                segnale forte, rivolto al livello centrale, affinché ci si
zione resa dai volontari del Corpo.                                    faccia carico dei problemi esistenti da tempo e da
In aula il Pd – in accordo con la Lega Nord – ha emen-                 più parti segnalati e che potrebbero essere ulterior-
dato la risoluzione dei consiglieri del Carroccio: dal con-            mente aggravati da una bozza di riforma che - non
tributo bipartisan è nato un testo che impegna la giunta               tenendo conto delle peculiarità del vigile del fuoco
regionale a “verificare la possibilità” di rendere gratuite
                                                                       volontario - rischia di soffocare l'operatività delle
le visite mediche sostenute dai vigili del fuoco volontari
                                                                       sedi».
e “ad attivarsi per bloccare l’eventuale proposta di eli-

10                                                    VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO ʹ RISOLUZIONE

Oggetto n. 1012 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a sensibilizzare
il Parlamento ed il Governo al fine di ridurre i costi delle visite mediche a carico degli aspiranti
volontari Vigili del Fuoco, rivedere la normativa per favorire il reclutamento e bloccare
ů͛ĞůŝŵŝŶĂnjŝŽŶĞĚĞŝƌŝŵďŽƌƐŝƐƉĞƚƚĂŶƚŝĂŝǀŽůŽŶƚĂƌŝĐŚĞŽƉĞƌĂŶŽĚƵƌĂŶƚĞŝůƉƌŽƉƌŝŽŽƌĂƌŝŽĚŝůĂǀŽƌŽ͘
A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni,
Liverani, Pompignoli (Prot. DOC/2015/0000560 del 23 ottobre 2015)

                                                 RISOLUZIONE

                         >͛ƐƐĞŵďůĞĂůĞgislativa della Regione Emilia-Romagna

                                                 Premesso che

il personale volontario dei Vigili del Fuoco è composto da vigili volontari chiamati a svolgere i propri
compiti ogni qualvolta se ne manifesti il bisogno, assicurando il servizio 24 ore su 24 e tutti i giorni
ĚĞůů͛ĂŶŶŽ͖

nella nostra regione, peraltro duramente colpita dagli eventi sismici del 2012, il volontariato
ŶĞůů͛ĂŵďŝƚŽ ĚĞů ŽƌƉŽ ĚĞŝ sŝŐŝůŝ ĚĞů &ƵŽĐŽ Ɛŝ ĐĂƌĂƚƚĞƌŝnjnjĂ ƉĞƌ ů͛ĂůƚŽ ŐƌĂĚŽ Ěŝ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůŝƚă Ğ
ĐŽƐƚŝƚƵŝƐĐĞ ƵŶ ĞůĞŵĞŶƚŽ ĞƐƐĞŶnjŝĂůĞ ƉĞƌ ŐĂƌĂŶƚŝƌĞ ů͛ĞƐƉůĞƚĂŵĞŶƚŽ Ěŝ ƵŶ ƐĞƌǀŝnjŝŽ Ěŝ ƐŽĐĐŽƌƐŽ Ğ
supporto indisƉĞŶƐĂďŝůĞƉĞƌů͛ŝŶƚĞƌĂĐŽŵƵŶŝƚă͖

in particolare, in Emilia-Romagna sono attualmente attivi 25 distaccamenti di Vigili del Fuoco
volontari, per i quali la Regione Emilia-Romagna, per mezzo dell'Agenzia Regionale di Protezione
Civile, assicura fin dall'anno 2000, in base ad una specifica Convenzione sottoscritta in forza della L.
296/2006 e della L.R. n. 1/2015 con il Ministero dell'Interno - Dipartimento Vigili del Fuoco -
Direzione Regionale Emilia-Romagna, significative risorse finanziarie volte al potenziamento ed
all'implementazione delle capacità operative e delle prestazioni in emergenza, sia in merito
all'istituzionale soccorso tecnico urgente, che in merito ai reciproci rapporti di collaborazione in
materie di protezione civile. La Regione nel periodo 2000-ϮϬϬϴŚĂĐŽŶĐĞƐƐŽΦϴ͘ϱϬϬ͘ϬϬϬĂǀĂůĞƌĞ sul
Fondo Regionale per l'implementazione delle strutture dei presidi territoriali (Centri
^ŽǀƌĂĐŽŵƵŶĂůŝͿ͕ĂĐƵŝƐŝĚĞǀŽŶŽĂŐŐŝƵŶŐĞƌĞĨƌĂϮϬϬϯĞϮϬϭϰĐŝƌĐĂΦϭ͘ϴϬϬ͘ϬϬϬƉĞƌůĂ copertura delle
spese di manutenzione ordinaria, straordinaria e di gestione delle sedi dei distaccamenti volontari.
Si ricordano inoltre i fondi regionali erogati nel 2001, pari a Φ 4.000.000, per l'acquisto e la successiva

                          Viale Aldo Moro, 50 - 40127 Bologna - Tel. 051 527.5714 ʹ 527.5270
                        email segraula@regione.emilia-romagna.it WEB www.assemblea.emr.it

                                    VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                      11
EMILIA ROMAGNA                                E      VENETO

     concessione in comodato d'uso gratuito ai vari presidi territoriali dei Vigili del Fuoco, di mezzi,
     materiali ed attrezzature inerenti il rischio idraulico e il rischio incendi boschivi.

                                                  Considerato che

     la componente volontaria dei Vigili del Fuoco è afflitta da diverse problematiche che riguardano in
     particolaƌĞů͛ĂƚƚƵĂůĞŶŽƌŵĂƚŝǀĂŶĂnjŝŽŶĂůĞ͖

     alcuni provvedimenti contenuti nella Legge di stabilità 2012 presentano delle modalità penalizzanti
     per quanti desiderano entrare a far parte della componente volontaria dei Vigili del Fuoco, come il
     pagamento a carico dei volontari delle visite mediche (430 euro per un anno), il numero chiuso per
     le iscrizioni ai Comandi provinciali (basato su previsioni numeriche falsate dalla mancata
     cancellazione del personale non più frequentante) e la mancata indizione dei corsi da parte del
     Ministero degli Interni;

     queste problematiche hanno perciò fatto diminuire sia il numero dei corsi effettuati presso i
     Comandi provinciali sia il numero degli aspiranti volontari Vigili del Fuoco;

     a ƚĂůŝ ĞůĞŵĞŶƚŝ Ɛŝ ĂŐŐŝƵŶŐĞ ů͛ŝƉŽƚĞƐŝ ƌĞĐĞŶƚĞŵĞŶƚĞ ĂǀĂŶnjĂƚĂ Ěŝ ƉƌŽĐĞĚĞƌĞ Ăůů͛ĂnjnjĞƌĂŵĞŶƚŽ ĚĞŝ
     rimborsi spettanti ai volontari Vigili del Fuoco che effettuano interventi durante il proprio orario di
     lavoro.

                                                    Rilevato che

     la demotivazione e gli ostacoli economici e burocratici rischiano di portare alla chiusura di diverse
     sedi volontarie dei Vigili del Fuoco, con possibili gravi ripercussioni sulla sicurezza dei nostri cittadini.

                                   Impegna il Presidente e la Giunta regionale

     a sensibilizzare il Parlamento e il Governo perché dispongano la riduzione dei costi delle visite
     mediche a carico degli aspiranti volontari Vigili del Fuoco, a verificare inoltre, con le strutture del
     Sistema Sanitario Regionale, la possibilità di percorsi per agevolare e favorire la gratuità delle stesse;

     a farsi portavoce di una revisione della normativa e della regolamentazione attuali superando gli
     ostacoli in materia di reclutamento dei Vigili del Fuoco, eliminando gli oneri a carico degli aspiranti
     volontari e dando nuovo impulso allo svolgimento dei corsi presso i Comandi provinciali;

     ĂĚĂƚƚŝǀĂƌƐŝƉĞƌďůŽĐĐĂƌĞů͛ĞǀĞŶƚƵĂůĞƉƌŽƉŽƐƚĂĚŝĞůŝŵŝŶĂnjŝŽŶĞĚĞůƌŝŵďŽƌƐŽƐƉĞƚƚĂŶƚĞĂŝǀŽůŽŶƚĂƌŝ
     Vigili del Fuoco che operano durante il proprio orario di lavoro.

     Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 21 ottobre 2015

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RECENSIONI

   DU
 SEAU
   AU
JANUS
  sapeurs-pompiers
  en Vallée d’Aoste

A dieci anni dalla pubblicazione c’è
capitato per le mani questo testo sulla
storia dei pompieri in Valle d’Aosta. Il
libro – nato in realtà come catalogo illu-
strato – fu edito per la mostra tenutasi
presso la “Maison de Mosse” ad Avise
(comune valdostano di 333 anime) e
dedicato alla storia, attrezzature, mate-
riali e uniformi in uso al corpo dei pom-
pieri in diverse epoche in Valle d’Aosta.

“du seauau janus” ovvero dal secchio
all’ultramoderno automezzo (gianico /
bifronte) in dotazione al Tunnel del
Monte Bianco. Questo il titolo della
mostra realizzata grazie all’ampia e cer-
tosina ricerca dell’AVAS (Association
Valdotaine Archives Sonores) con la col-
laborazione della Direzione Regionale
Regionale dei Servizi Antincendi e di           Du seau au janus, sapeurs-pompiers en Vallée d’Aoste
Soccorso del Comando Regionale dei
VVF della Valle d’Aosta. Instancabile                                  Autori: Mauro Dujany, Stefano Peirano
ricercatore il capo squadra Mauro                                                   Lingue: Francese, italiano
                                                                                                   Data: 2005
Dujany coadiuvato da tutti quei vigili che                       Stampa: Arti Grafiche Duc - Saint-Christophe
raccolsero, per l’occasione, e misero in                      A catalogo nel Sistema Bibliotecario Valdostano
luce parecchio materiale sparso per le
caserme dei VVF volontari della Regione                                          Per informazioni sul testo:
Autonoma.                                                     AVAS (Association Valdotaine Archives Sonores)
                                                                                           Maison de Mosse
                                                                               Frazione Runaz - 11010 Avise
La mostra, ed il libro/catalogo, vollero                                                 Valle d’Aosta (Italia)
essere anche un omaggio a tutti coloro
che, nei secoli, si sono impegnati per la                                                Tel. +39 0165 91251
salvaguardia della popolazione e del ter-                                                    Posta elettronica
                                                                                     info@avasvalleedaoste.it
ritorio.

                                         VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                         13
COMMEMORAZIONI

GIARDINETTI E
CASERMA VVF DEDICATI
ALLE VITTIME DI VIA
PALESTRO
le fotografie della cerimonia sono del VV Michele Blasi

Martedì 29 settembre s’è svolta la cerimonia di intito-                Strage che ha visto la tragica morte di tre vigili del
lazione dei giardini pubblici di via Morgagni e del                    fuoco: Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano
distaccamento di via Benedetto Marcello, per non                       Picerno, oltre all’agente di Polizia locale Alessandro
dimenticare le vittime della strage di via Palestro avve-              Ferrari e l’immigrato marocchino Moussafir Driss.
nuta il 27 luglio 1993.                                                Dopo ventidue anni, la città di Milano è tornata a testa

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COMMEMORAZIONI
                                                           alta per ribadire l’orgoglio di una città libera che lotta
                                                           contro la mafia e che vuole onorare ogni giorno le
                                                           vittime di questa strage.
                                                           Così il Comune di Milano ha deciso di intitolare alle
                                                           cinque vittime i giardinetti di via Morgagni, alla pre-
                                                           senza di tutte le più alte cariche istituzionali regiona-
                                                           li, provinciali, comunali, civili e militari. A seguire, alla
                                                           presenza del Capo Dipartimento Francesco Antonio
                                                           Musolino e del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili
                                                           del Fuoco Gioacchino Giomi, si è svolta invece l’inti-
                                                           tolazione ufficiale del distaccamento di via
                                                           Benedetto Marcello, dedicata ai tre vigili del fuoco
                                                           Carlo La Catena, Giorgio Pasotto e Stefano Picerno.
                                                           Presenti per l’occasione anche il direttore regionale
                                                           della Lombardia del Corpo nazionale dei Vigili del
                                                           Fuoco, Ing. Dante Pellicano, i comandanti dei
                                                           comandi provinciali dei Vigili del Fuoco della
                                                           Lombardia, e il comandante provinciale milanese
                                                           Silvano Barberi, che ha sottolineato l’importanza di
                                                           “portare avanti il lavoro dei tre giovani vigili del fuoco
                                                           Carlo, Sergio e Stefano, ricordandoli sempre vivi
                                                           nelle nostre caserme”.
                                                           Durante l’intitolazione del distaccamento di via
                                                           Benetto Marcello, che ora porta impresso i nomi dei
                                                           tre vigili del fuoco vittime della strage di stampo
                                                           mafioso, l’Associazione vigile del fuoco Carlo La
                                                           Catena ha conferito premi a vigili del fuoco per
                                                           essersi distinti in alcune difficili e delicate operazioni
                                                           di soccorso. Premiati Maurizio Saponaro, vigile del
                                                           fuoco volontario del Comando di Brindisi, Antonello
                                                           Torquati e Marco Bregarini, vigili qualificati del
                                                           Comando di Ascoli Piceno, Rosario Martusciello
                                                           capo squadra esperto del Comando di Napoli.
                                                           Il ricordo e la polemica, da il Corriere della Sera:
                                                           Ci sono voluti ventidue anni e accadrà oggi. Prima
                                                           alle 15, con la cerimonia d’intitolazione dei giardinet-
                                                           ti di via Morgagni alle cinque vittime della strage di
                                                           via Palestro del 27 luglio 1993; e pochi minuti dopo
                                                           nella vicina caserma dei vigili del fuoco di via
                                                           Benedetto Marcello, che assumerà il nome dei tre
                                                           pompieri caduti quella sera in servizio: Carlo La
                                                           Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno. Le altre
                                                           due vittime furono l’agente della polizia municipale
                                                           Alessandro Ferrari e Moussafir Driss, un immigrato di
                                                           nazionalità marocchina che era fermo su una panchi-
                                                           na nelle immediate vicinanze del Padiglione di arte
                                                           contemporanea, obiettivo dell’attentato mafioso.
                                                           Ventidue anni. Un ritardo immenso, colmato - è la
                                                           cronaca che lo conferma - grazie alla giunta di
                                                           Giuliano Pisapia. Era stato proprio il sindaco, nell’an-
la scopertura della targa d’intitolazione                  niversario di luglio, ad annunciare il provvedimento,
dei giardini pubblici di via Morgani                       spiegando che la memoria è un atto obbligato e
                                                           necessario. E non è un caso che sia stato scelto que-

                                            VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                15
COMMEMORAZIONI

                                                                            oppure ha richiesto una massa infinita di documenta-
                                                                            zione da fornire per avere diritto ai sacrosanti risarci-
                                                                            menti. E altrettanto era caduta nel limbo una vigilessa
Il comandante provinciale dei VVF di Milano Silvano Barbéri                 presente in via Palestro e dopo l’attentato traumatizza-
durante il suo intervento
                                                                            ta con devastanti conseguenze psicologiche che ne
                                                                            hanno condizionato l’esistenza. Ma torniamo a quella
                                                                            sera. Un suono: tre segnali brevi, uno lungo, tre brevi.
sto bellissimo angolo di Milano, i giardini di via                          Nelle caserme dei vigili del fuoco la 3-1-3 è una sirena
Morgagni, che hanno una «popolazione» composita,                            diffusissima, segnala l’allerta per un fatto appena acca-
dagli anziani che giocano a bocce e carte alle neomam-                      duto che può avere molteplici origini. E infatti inizial-
me, dai bambini a chi passeggia o corre, da residenti                       mente i pompieri vennero allertati per un intervento su
che spesso si conoscono di persona e si mettono a par-                      una «vettura». Una pattuglia dei vigili aveva appena
lare uno dal davanzale e l’altro giù in strada agli storici                 visto in via Palestro del fumo uscire da una Fiat Uno.
commercianti che resistono nella città che cambia.                          Vennero informati e incaricati del controllo i vigili del
                                                                            fuoco del non lontano distaccamento di via Benedetto
                                               Dunque         tutto     a   Marcello. Era il turno C. Sull’autopompa erano in sette.
                                               posto? No, perché ad         Arrivarono sul posto. E tutto saltò in aria.
                                               esempio altri tre vigili     Lo stesso ministero dell’Interno ha invitato per oggi i
                                               del fuoco - e qui è          pompieri a partecipare, con la consapevolezza dell’im-
                                               colpa del ministero          portanza dell’iniziativa. Fu una pagina drammatica per
                                               dell’Interno - a ieri        Milano, per gli «effetti» immediati, i morti, la devasta-
                                               ancora non sapevano          zione delle strutture, e per la potenza nel «messaggio»
                                               dell’iniziativa: nessu-      in uno dei luoghi centrali e più simbolici della città.
                                               no, nell’elenco affol-       Aveva già raccontato al Corriere Massimo Salsano, uno
                                               lato di funzionari e         dei vigili del fuoco sopravvissuti: «Molti parlano di via
                                               dirigenti dalle sedi         Palestro come di una strage dimenticata, di un’opera-
                                               centrali alle sedi mila-     zione di oblio all’interno dello stesso nostro Corpo... Io
                                               nesi e lombarde,             questo soltanto posso dire: ne ho passate tante, a
                                               aveva pensato bene           cominciare dalle testimonianze nei processi con i
                                               di informare anche i         mafiosi che ci deridevano dalle gabbie mentre si cura-
                                               pompieri scampati            vano le unghie».
                                               alla violenza eppure                                                        Andrea Galli
                                               rimasti feriti e dal
                                               1993 in poi a lungo
                                               imprigionati         nella   inquadra il qr code con il tuo smartphone.
                                                                            Leggerete lo speciale “Via Palestro” che
                                               classica        nostrana
   L’ingresso del distaccamento cittadino                                   pubblicammo a vent’anni dalla strage
                   di via Benedetto Marcello   ottusa      burocrazia,      http://issuu.com/antonioascaniomangano/docs/
       intitolata a Carlo, Sergio e Stefano.   che non ha ricono-           vfv_5-2013_set-ott/c/scnnw1w
                                               sciuto        indennizzi

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A LT O A D I G E

PRIMO
COMANDANTE
DONNA DEI VVF
VOLONTARI

BURGUSIO. A Burgusio, frazione di Malles Venosta,
l’assemblea annuale dei vigili del fuoco volontari ha
eletto comandante una donna, Evi Thöni. Ed è la prima
donna a ricoprire un tale ruolo in Alto Adige.
Il comandante in carica Josef Moriggl, per motivi fami-
liari, non intendeva più presentarsi. È così stata propo-
sta la candidatura di Evi Thöni, sposata in Fabi, socia
con una militanza nel sodalizio di oltre 15 anni e già
madrina del direttivo, conosciuta e molto apprezzata in
paese per la sua attività. Ed è stata eletta, all’unanimità
e tra scroscianti applausi.
Evi Thöni ha 50 anni, è madre di tre figli e di professio-
ne fa la contadina. Da segnalare che anche il marito
Florian Fabi e i tre figli maschi sono da anni soci attivi
della sezione vigili del fuoco di Burgusio.
Dopo la sua elezione a comandante, la signora Evi, tra
le lacrime, ha salutato il suo predecessore e le autorità
(erano presenti il sindaco di Malles Ulrich Veith e il pre-
sidente della circoscrizione dei vigili del fuoco volontari
dell’Alta Venosta Manfred Thöni) e ha ricevuto l’abbrac-
cio commosso del marito e dei tre figli presenti in sala
tutti con la divisa da vigili del fuoco, sottolineando lo
spirito di solidarietà che si respira nella sua casa e all’in-
terno della sezione: “Un vero team ove ognuno ha un
proprio ruolo”.
Il Corpo di Burgusio dei vigili del fuoco volontari conta
31 vigili del fuoco volontari e ha in dotazione 4 auto-
mezzi. Vice della Thöni è Stefan Strobl, sono stati eletti
nel direttivo Andreas Patscheider, Achim Felderer e
Daniel Weisenhorn.
Evi Thöni ha spiegato che non avrà timori a calarsi nel
ruolo di presidente, “perché quando si crede in qualco-
sa e ci si mette a disposizione del prossimo non ci sono
ostacoli”.

                                             VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015              17
VA L L E             D ’ A O S TA

Un unico
Dipartimento
per protezione
civile e vigili
del fuoco
a cura della Redazione

Per il presidente Rollandin il nuovo ordinamento sarà
di slancio per la professionalità e autonomia del
Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco nelle due com-
ponenti, professionista e volontaria, non ultima per
importanza e capillarmente presente sul territorio. Il
nuovo comandante dei VVF sarà Porretta mentre l’ex
- Coriale col quale i volontari avevano avuto qualche
                                                               zazione, che vede la "Protezione civile" ed i Vigili del
screzio negli anni scorsi - passa a fare il vice, un
importante traguardo raggiunto durante il mandato              fuoco collaborare in un medesimo ambito di azione –
del Presidente dei VVF volontari Cappelletti.                  spiega Augusto Rollandin, presidente della Regione –
Nell’Italia a statuto ordinario, invece, ProCiv e              sarà anche l’occasione per un nuovo slancio e per un
Soccorso Tecnico Urgente restano, per il momento,              consolidamento della professionalità e dell'autonomia
due funzioni distinte…                                         del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco. Il Corpo man-
                                                               tiene infatti così le sue specificità: in particolare, il

S
        ilvano Meroi, 60 anni, direttore della "Protezione     comandante è "datore di lavoro" e, in sua assenza, è
        civile" della Valle d'Aosta dal novembre del 2003      sostituito soltanto dal vice comandante o da un respon-
        al maggio del 2008 è tornato alla guida del dipar-     sabile individuato nella catena interna al comando. In
timento che, da martedì 15 settembre, comprende                questo nuovo quadro, le sinergie saranno garantite sia
anche la gestione dei Vigili del fuoco professionisti, che     per quanto attiene il raccordo strategico sui temi della
verranno comandati da Pio Porretta, ufficiale specializ-       gestione dell'emergenza, che spetta principalmente al
zato in attività antincendio. Meroi e Porretta si avvicen-     capo della "Protezione civile", sia attraverso una forte e
dano nuovamente alla Direzione della "Protezione civile"       diretta partecipazione dei Vigili del fuoco alla predisposi-
valdostana, dopo che il primo era stato sostituito dal         zione delle diverse pianificazioni di "Protezione civile" e,
secondo nel novembre 2008. Meroi, dopo l'esperienza            non ultimo, dal fatto che il capo della "Protezione civile"
valdostana era andato a dirigere l'ufficio "Rischi idro-       potrà continuare ad essere sostituito anche dal coman-
geologi ed antropici" della "Protezione civile" nazionale,     dante dei Vigili del fuoco.
dopo essersi occupato del recupero della nave "Costa           La soluzione adottata dal Governo regionale vede salva-
Concordia" e dell'emergenza "Nord Africa" nel 2012,            guardate e valorizzate le attitudini e le professionalità di
definendo la rimozione e la demolizione delle imbarca-         ciascuno, nell'interesse generale del buon funzionamen-
zioni con le quali i migranti arrivavano all'isola di          to dell'Amministrazione e della Valle d'Aosta. Infatti, con
Lampedusa. Tra i suoi numerosi incarichi per la                la nuova proposta organizzativa, rivolta alle strutture con
"Protezione civile" nazionale, ha anche operato nell'e-        compiti di coordinamento e di intervento nelle emergen-
mergenza provocata dal terremoto in Abruzzo, occupan-          ze, si mira a confermare e rafforzare l'originalità del siste-
dosi, tra l'altro, dell'installazione dei "Moduli abitativi    ma di "Protezione civile" valdostano, il quale riassume
provvisori" e di quelli per diversi servizi. Con la nomina     direttamente, a differenza di quanto avviene nel resto del
di Pio Porretta alla guida dei Vigili del Fuoco, l'attuale     Paese, anche le competenze prefettizie, poste in capo al
comandante, Salvatore Coriale, passa vice comandante,          Presidente della Regione, e la risorsa dei Vigili del fuoco,
mentre si conclude l'esperienza da dirigente per il suo        inquadrata nell'Amministrazione regionale e caratterizza-
vice, Fabio Giovinazzo. Gli incarichi, tutti fiduciari, sono   ta dalle sue due componenti, professionista e volontaria
stati definiti venerdì 11 settembre della Giunta regionale,    e, non ultimo per importanza, capillarmente presente sul
sulla base dell'articolo 11 della legge regionale numero       territorio». Alla presidenza del Consiglio del personale
22 del 2010. Nel nuovo Dipartimento "Protezione civile e       volontario del Corpo Valdostano dei VVF s’è recente-
Vigili del fuoco" è stato anche inglobato il "Centro fun-      mente insediato Gian Marco Grange che succede a
zionale regionale": «sono convinto che la nuova organiz-       Cappelletti.

18                                         VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
VA L L E       D ’ A O S TA

Pio Porretta nuovo comandante del Corpo Valdostano VVF in abiti civili premia un VF volontario

                                                                                                           IN BREVE
                                                                                       È un’idea dell’Unione Corpi Vigili del fuoco
                                                                                       volontari di Mezzolombardo (TN) quella
                                                                                       della distribuzione d’un etilometro monou-
                                                                                       so alle feste e sagre di paese dei municipi
                                                                                       del Distretto. Sulla confezione, oltre al logo
                                                                                       distrettuale, il claim d’effetto “NON FARCI
                                                                                       CORRERE A SOCCORRERTI” che ricor-
                                                                                       da lo slogan d’una campagna ancor più
                                                                                       “cattiva” promossa da Kofler, allestitore
                                                                                       altoatesino d’automezzi antincendio:
                                                                                       “SORPASSATE PURE…
                                                                                       NOI VI TIRIAMO FUORI”.

                                                VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                     19
REAS – SALONE                              D E L L’ E M E R G E N Z A

PARTE DA BRESCIA
IL GRIDO D’ALLARME:
FORMAZIONE!
A cura di Franco Luconi Bisti*

Una fiera che, in termini d’antincendio, ha ancora ben poco da offrire rispetto a
quelle internazionali genere Intershutz. In un mercato – quello dei mezzi e attrez-
zature per vigili del fuoco – dove la Germania fa ancora da padrona, vuoi anche
perché lì è prevista la sostituzione dei mezzi pesanti (anche delle autoscale)
dopo dieci anni di servizio. Ma il problema italiano non riguarda soltanto il parco
automezzi: ci siamo concentrati sul soccorso specialistico dimenticando che il
pompiere deve vedere nel fuoco il suo nemico principale.

Che il REAS sia sempre meno attrattivo per i vigili del   hanno per possibili acquirenti solo pochi corpi, soprat-
fuoco è cosa risaputa, causa la gravissima stagnazione    tutto volontari, e le nascenti e molteplici associazioni di
del mercato e l’esposizione di mezzi e materiali che      volontariato alle quali è possibile effettuare acquisti

20                                     VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
Tornando a situazioni a noi più consone non si può non evi-
                                                      denziare quanto il mercato offra in maniera tecnologica-
                                                      mente avanzata agli addetti ai lavori. Se in cima alla scala
                                                      europea delle fiere il maestoso teutonico Interschutz si
                                                      pone in cima alla classifica, le nostre Italiche esposizioni
                                                      ben poco hanno da offrire in termini eclatanti. L'eccellenza
                                                      delle piccole medie imprese e degli "artigiani" sono
                                                      comunque un patrimonio anche per le piccole fiere di casa
                                                      nostra, pur mancando comunque le griffe, i grandi nomi.
                                                      Un altro segnale che ci dice quanto sia dimenticato il set-
                                                      tore antincendio dall'amministrazione statale: se in
                                                      Germania addirittura un punto di PIL lo copre la spesa per
                                                      i Vigili del fuoco e il sistema soccorso - che ricordo essere
                                                      coperto da più del 90% da volontari - da noi i decimali si
                                                      sprecano e la spesa agonizza con le ripercussioni che ben
                                                      conosciamo. Ma non può essere comprensibile che un
                                                      paese come il nostro che ha una produzione industriale e
                                                      manifatturiera ancora di buon livello non abbia possibilità
                                                      di crescita anche in questo settore. Restano pochissime
                                                      ditte capaci di fronteggiare il mercato mentre all'estero, in
                                                      merito a produzione di autoscale e mezzi, la Germania fa
                                                      da padrona con grandi marchi e produzioni. In seconda
                                                      posizione Austria e Francia che hanno a loro volta un mer-
                                                      cato interno interessante.
                                                      La pianificazione della sostituzione dei mezzi in
anche di attrezzature decisamente superiore alla      Germania arriva a dieci anni, come vita massima anche di
loro capacità operativa.                              un autoscala, da noi i quarantenni non sono solo i pompie-
Evidente la grande offerta di veicoli e mezzi sani-   ri ma anche mezzi la cui vetusta età non porta con se nulla
tari strettamente correlati alle emergenze mediche    di buono.
che dà comunque un segnale positivo a un setto-
re che fa del volontariato una punta di diamante      Se il problema automezzi è pesante e grave, un problema
del sistema di soccorso sanitario in Italia.          ancor più difficile è quello dell'istruzione che, se mancante,
                                                      rende ancor più difficile affrontare anche la carenza di
                                                      attrezzatura idonea per un moderno sistema antincendio.
                                                      Lo si capisce in molti modi dalla denuncia del personale e
                                                      dalle ennesime lungaggini che attanagliano qualsiasi
                                                      volontà migliorativa. Lo si è capito molto bene in un picco-
                                                      lo confronto tenutosi al REAS dove tra definizioni tecniche
                                                      e ammissioni di ignoranza ne è scaturito il grido di aiuto per
                                                      una formazione migliore, anzi per una formazione al passo
                                                      con i tempi e con altre realtà europee.
                                                      L'evoluzione dei materiali di costruzione di arredo e di iso-
                                                      lamento hanno segnato cambiamenti ai quali abbiamo
                                                      assistito tutti, questa evoluzione ha segnato la scarsissima
                                                      capacità e forse volontà, di adeguare le tecniche di inter-
                                                      vento con preparazione e conoscenza tecnica per il perso-
                                                      nale. Si possono vedere ancora poche realtà adeguata-
                                                      mente capaci di applicare le tecniche 3D, conoscere il cor-
                                                      retto uso dell'H2O, la ventilazione, i bagnati. Mentre la stra-
                                                      grande maggioranza dei VVF concepisce ancora l'attacco
                                                      incendio con l'uso smodato di lance 45 e addirittura 70 o
                                                      magari con un comodo insufficiente naspo. Al REAS tra i
                                                      pochi articoli per l'antincendio le lance hanno ancora spa-
                                                      zio ma sarebbe grande cosa oltre a indicare portate e pres-
                                                      sioni aggiungere un bel corso omaggio in caso di acquisto.

                                        VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                  21
REAS – SALONE                                   D E L L’ E M E R G E N Z A

Istruzione su tutto ma un‘istruzione adatta ai tempi di
risposta che devono essere sempre più brevi.
Una nota merita la conoscenza del calore secco e
umido, dei limiti dei nostri DPI, delle nostre reazioni al
calore fondamentali per conoscere il nemico e per
affrontarlo il più possibile in sicurezza. Abbiamo infatti
notato grandi miglioramenti nelle tecniche SAF, nella
guida delle moto d’acqua, ma non dimentichiamoci che
il pompiere ha nel fuoco il suo nemico e che termini
come Flashover e Backdraft devono essere più di moda
che i simpatici nomi con la quale chiamiamo nodi,
discensori e dissipatori. Il “mangiafumo” a mio parere è
ancora il più "figo" tra gli specialisti del STU e lo resterà
per sempre.

                                                                  Ben conscio che queste tecniche non solo cambiano il
                                                                  modo di spegnere l'incendio ma corrispondono a un
                                                                  vero e proprio cambio di filosofia, sento già le voci di chi
                                                                  dice la laconica solita frase: abbiamo sempre fatto cosi
                                                                  perché dovremo cambiare.
                                                                  Chiediamolo a gran voce e se serve urlando ma la for-
                                                                  mazione, la conoscenza non possono annegare nell'i-
                                                                  nefficienza statale; tra non molto forse dovremo rispon-
                                                                  dere dei danni che la nostra acqua ha fatto più del
                                                                  fuoco e sarà semplice per un qualsiasi tecnico prepara-
                                                                  to dimostrare che quella tecnica di spegnimento era
                                                                  sbagliata. Per ultimo lasciatemi sottolineare quanto sia
                                                                  ingiusto differenziare l'istruzione tra permanenti e volon-
                                                                  tari: il fuoco è uguale per tutti e la sua profonda cono-
                                                                  scenza è il miglior mezzo possibile per fronteggiarlo!

Se le nuove tecniche richiedono un nuovo ABC
dello spegnimento non abbiate paura a eserci-
tarvi a bagnarvi la divisa o a distendere mani-
chette o a tornare in aula per capire per miglio-
rare e crescere. A noi tocca rispettare sempre il
motto "dove gli altri arretrano io avanzo":
Spegnere un incendio appartamento con una
lancia da fuori che spara acqua dentro a una
finestra è medioevale e pericoloso, impariamo
a morsicare il fuoco impariamo a leggerlo impa-
riamo a conoscere gli affascinanti colori del
fumo e a capire che non è un cattivo risultato
della combustione ma un combustibile latente.

   (*) Franco Luconi Bisti è comandante del Corpo VVF Volontari
   di Madonna di Campiglio (TN) nonché istruttore della Scuola
   Provinciale Antincendi. Coordinò lo spettacolare e difficile
   incendio dell’Hotel Des Alpes il 31 dicembre del 2007.

22                                          VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015
PRONTO INTERVENTO

Gli incidenti nei silos
Articolo redatto in collaborazione con 118 Swissfire - Rivista Ufficiale della Federazione Svizzera Pompieri.

  RARI,
                                                                                                                All’inizio del mese di
                                                                                                                maggio, due uomini
                                                                                                                hanno potuto essere
                                                                                                                estratti da un silo a
                                                                                                                Mellikon quando per
                                                                                                                loro era ormai troppo

  MA NON
                                                                                                                tardi. Nel corso dello
                                                                                                                stesso mese, un
                                                                                                                incidente simile si è
                                                                                                                verificato a Berthoud,
                                                                                                                durante il quale le forze
                                                                                                                d’intervento sono
                                                                                                                dovute entrare

  ESCLUSI
                                                                                                                all’interno del
                                                                                                                silo per salvare un uomo
                                                                                                                rimasto prigioniero. Nel
                                                                                                                corso di questi ingaggi,
                                                                                                                anche le forze
                                                                                                                d’intervento devono
                                                                                                                rispettare alcune regole
                                                                                                                poiché la sicurezza
  A cura di Ueli Hug, membro del gruppo specializzato «In intervento» di “118 Swissfire”                        personale resta la
  rivista svizzera dei pompieri.
  Foto: Corpo pompieri di Köniz, Dominic Sutter, Polizia cantonale SG, Corpo pompieri Judendorf Strassengel     priorità.

                                                           VFV LUGLIO/DICEMBRE 2015                                                 23
PRONTO INTERVENTO

I
    silo vengono utilizzati per lo stoccaggio di merci                  mato dai materiali di riempimento in rapporto al piano
    molto diverse: nel settore agricolo per il foraggio, nel            orizzontale si chiama «angolo di scarico». Nel caso con-
    settore della costruzione per il cemento e i vari aggre-            trario, quando si fa un buco nel materiale stoccato in un
gati, nel settore dei servizi stradali per il sale. Tutte que-          silo, si forma un imbuto il cui angolo di inclinazione, in
ste installazioni sono delle costruzioni verticali, di forma            rapporto al piano orizzontale, corrisponde all’angolo di
cilindrica, nelle quali i materiali sono stoccati sfusi e, in           scarico. I materiali si scaricano formando quindi degli
caso di bisogno, vengono estratti tramite diversi dispo-                angoli diversi:
sitivi di trasporto e di riempimento. Spesso, gli inciden-              carbone, 35 gradi;
ti si producono per via di installazioni di riempimento                 farina, 25 gradi;
ostruite.                                                               sabbia, ghiaia umida, 30 gradi;
Degli incidenti simili, con materiali sfusi, possono inoltre            zucchero, 35 gradi;
verificarsi su siti di stoccaggio all’aria aperta sui quali             polvere di carbone, 25 gradi;
capita purtroppo che dei bambini che vi giocano, resta-                 cereali, 30 gradi;
no sepolti. I bambini non sono in grado di riconoscere il               cemento, 40 gradi;
pericolo di sprofondamento e vengono letteralmente                      sale 32 gradi.
«ingoiati» dai materiali ammucchiati.                                   Durante il prelevamento del materiale insilato, questo
Nel settore agricolo, è importante anche menzionare il                  fuoriesce in modo regolare alla base del cono del silo.
pericolo delle fosse settiche nelle quali possono verifi-               Il livello diminuisce poi, lasciando una superficie quasi
carsi incidenti simili con la differenza tuttavia che le per-           piana.
sone, in questo caso, non vengono immediatamente
sepolte dal materiale.                                                  Cause degli incidenti
                                                                        nei silos
                                                                        Se il materiale di riempimento di un silo si consolida per
                                                                        un qualsiasi motivo (per esempio umidità, chicchi di
                                                                        taglia irregolare o altre cause simili), il materiale insilato
                                                                        non fuoriesce in modo uniforme. Si forma un cono di
                                                                        scarico invertito più o meno marcato. Lo stesso proble-
                                                                        ma si verifica durante i lavori di pulizia o di riparazione.

                                                                        Procedura tecnica
                                                                        da seguire
                                                                        in caso di incidente nei silos
                                                                        Se delle persone sono sepolte in un silo, il salvataggio
                                                                        può generalmente essere effettuato unicamente dall’al-
                                                                        to, manovra che richiede spesso la costruzione di una
                                                                        cassaforma, operazione esigente visto lo spazio limitato
                                                                        che si ha a disposizione. Non si deve in nessun caso
                                                                        cercare di liberare la persona prigioniera svuotando il
                                                                        silo dall’apposita apertura di svuotamento del materiale.
La persona che entra nel silo deve sempre essere assicurata.            Quando l’altezza del materiale stoccato non è molto
Esercizio di sicurezza anticaduta senza protezione della respirazione
solo se il silo è vuoto e ben aerato
                                                                        importante, un riparo provvisorio realizzato con assi,
                                                                        travi o pannelli di casseratura, può proteggere le perso-
                                                                        ne prigioniere dai materiali che continuano a defluire. Se
Comportamento dei                                                       non si può escludere una messa in pericolo supplemen-
materiali                                                               tare della persona prigioniera o se esiste un pericolo per
stoccati durante lo scarico                                             la squadra di salvataggio, la realizzazione della cas-
                                                                        saforma deve essere interrotta. L’accesso rapido al silo
Durante lo scarico dei materiali granulosi o dei chicchi                è possibile con le scale in dotazione dei pompieri. Esiste
da stoccare si crea una formazione conica. Questo                       comunque sempre il rischio che la scala sprofondi e che
cono viene chiamato «cono di scarico», e l’angolo for-                  il personale d’intervento si trovi quindi in pericolo. Per
                                                                        questo motivo è importantissimo securizzare la scala.

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