N. 1 - GENNAIO 2019 - Santuario Loreto
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n. 1 - GENNAIO 2019 POSTE ITALIANE spa - Spedizio- ne in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/AN Ama e capirai Testimonianza
INDICAZIONI UTILI ORARI TELEFONI IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA Mensile del santuario di Loreto Basilica della Santa Casa Sagrestia Basilica ore 6.15-19.30 (orario legale) tel. e fax 071.9747.155 Delegazione Pontificia ore 6.15-19.00 (orario solare) Congregazione Universale della Santa Casa Parroco della Santa Casa P.zza della Madonna, 1 - 60025 Loreto (AN) La Santa Casa rimane chiusa tutti i tel. 071.977130 Registrazione Tribunale di Ancona giorni dalle 12.30 alle 14.30. Congregazione Santa Casa n. 7 del 12/08/1948 Sante Messe tel. 071.970104 - fax 071.9747.176 Iscritto nel ROC con il numero 2120 Sabato e giorni feriali ore 7, 8.30, 10 ,11 (7.30 in S. Casa) Segreteria arcivescovile Direttore responsabile ed editoriale ore 17 e 18.30 (orario legale) tel. 071.9747.173 - fax 071.9747.174 Padre Giuseppe Santarelli ore 16.30 e 18 (orario solare) Curia Prelatura Santa Casa Consiglio di redazione Rosario: ore 18 (17.30 orario solare) tel. 071.9747.173 Don Andrea Principini Domenica e giorni festivi Don Paolo Volpe ore 7, 8.30, 10, 11.30, 12 Rettore Basilica Dott. Vito Punzi ore 17, 18, 19 (orario legale) tel. e fax 071.9747.155 Suor Barbara Anselmi ore 16, 17, 18 (orario solare) Archivio-Biblioteca Santa Casa Revisione dei testi Confessioni servizio fotografico Giorni feriali tel. 071.9747.160 Roberto Stefanelli ore 7.30-11.30 Libreria Santa Casa ore 16.00-18.30 (orario legale) tel. 071.9747.178 Imprimi potest ore 15.30-18.30 (orario solare) + Mons. Fabio Dal Cin Giorni festivi Ufficio Comunicazioni Delegato Pontificio ore 7.00-12.00 cell. 335.1724631 Loreto, 28 Dicembre 2018 ore 16.00-19.00 (orario legale) Casa accoglienza ore 15.30-18.30 (orario solare) malati e pellegrini Adorazione eucaristica quotidiana tel. 071.9747.213 Questo periodico è associato all’USPI Lunedì - Venerdì: 9.30-18; Sabato: 9.30-12 Albergo Madonna di Loreto (Unione Stampa Periodica Italiana) tel. 071.970298 - fax 071.9747.218 La collaborazione alla rivista è gratuita Sagrestia Basilica Dalle ore 7 alle 12; dalle ore 16 alle 19. Museo Pontificio Santa Casa Stampa Prenotazioni Sante Messe, stesso orario. tel. 071.9747.198. Industria grafica Tecnostampa - Loreto tutti i giorni dalle 10,oo alle 13,oo; T +39 071 9747511 - F +39 071 7500092 Celebrazione Battesimo dalle 15,oo alle 18,oo www.piginigroup.com Prima domenica di ogni mese: Ingresso libero ore 17 (Basilica Santa Casa). “Il Messaggio” esce anche in inglese: Guide turistiche Celebrazione Cresima tel. 071.970104 THE SHRINE OF THE HOLY HOUSE Primo sabato di ogni mese: ore 18 (ore 18.30 orario legale) SITO INTERNET Presentarsi un’ora prima per la regi- santuarioloreto@delegazioneloreto.it strazione dei documenti. sacrestia@delegazioneloreto.it www.santuarioloreto.it Celebrazione Matrimonio Informazioni presso il Parroco della COME RAGGIUNGERCI… Santa Casa: ore 10-12. Autostrade alle stazioni di Loreto e Ancona *. Congregazione Santa Casa-Negozio Bologna-Ancona-Bari e Ancona, e Roma-Falco- Aeroporto “R. San- (a sinistra della facciata della basilica). Roma-Pescara-Ancona: nara-Ancona, con ser- zio” di Ancona-Falco- Ufficio accoglienza pellegrini e informa- uscita Loreto. vizio di autocorriere da nara, 30 km da Loreto. zioni, prenotazione guide turistiche, con Linee ferroviarie negozio ricordi e stampe del santuario, Milano-Bologna-An- * Servizio Autobus ANCONA PER LORETO abbonamento alla rivista e iscrizioni alle cona-Lecce con discesa Feriale: 5.45 - 6.45 - 7.45 - 8.45 - 9.45 - 10.15 - 11.15 - 12.10 Messe Perpetue. Ore 8.30-12.30; 14.30- 13.15 - 14.15 - 15.30 - 16.45 - 17.30 - 18.30 - 19.30 - 22.15 18.30 (15-19 giugno-settembre). Loreto Festivo: 8.00 - 10.20 - 12.40 - 15.00 - 17.45 - 20.15 Servizio Autobus LORETO PER ANCONA Ufficio Postale Loreto Feriale: 5.40 - 6.35 - 7.05 - 7.45 - 8.30 - 9.30 - 10.45 - 12.00 Orario: 8-13.30; sabato 8-12.30. 13.00 - 13.45 - 15.00 - 16.00 - 17.05 - 18.15 - 20.25 Festivo: 6.55 - 9.20 - 11.40 - 14.00 - 16.40 - 19.15 QUOTA ASSOCIATIVA A Servizio Autobus Loreto stazione per Loreto “IL MESSAGGIO della SANTA CASA” Feriale: 6.45 - 7.00 - 7.55 - 8.25 - 8.55 - 11.00 - 11.55 - 14.15 15.15 - 16.10 - 17.20 - 18.15 Ordinario ……………………… Euro 20,00 Festivo: 7.55 - 10.55 - 11.45 - 14.15 - 16.20 - 17.05 - 18.15 Sostenitore ………………… Euro 40,00 Servizio Autobus Loreto per Loreto stazione Feriale: 6.30 - 6.50 - 7.15 - 8.10 - 8.30 - 10.30 - 11.10 - 13.50 Benemerito ………………… Euro 50,00 14.30 - 15.35 - 16.28 - 17.55 Estero …………………………… Euro 25,00 Festivo: 7.35 - 10.35 - 11.10 - 13.50 - 15.35 - 16.30 - 17.55
S In copertina: Cesare Maccari, Invocazione delle Litanie Lauretane Santa Maria, Basilica di Loreto, OMMARIO Cupola (1890-1908). Ricorre quest’anno il centenario della morte di Cesare Maccari (Siena, 9 maggio 1840 - Roma, 7 agosto 1919). L’artista ha dipinto anche la Sala del Senato a Roma, ma il suo capolavoro 4 EDITORIALE P. Giuseppe Santarelli è considerato l’imponente La Santa Casa, santuario dei nonni decorazione della Cupola lauretana giudicata, per 5 SPIRITUALITÀ Mons. Giovanni Tonucci l’eccezionale estensione della superficie, la più grandiosa Le donne al Sepolcro di Gesù n. 1 - GENNAIO 2019 d’Europa di soggetto religioso, tra tutte quelle eseguite 7 SPIRITUALITÀ Don Valentino Salvoldi POSTE ITALIANE spa - Spedizio- ne in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, CN/AN Ama e capirai Testimonianza tra Otto e Novecento. Ama e capirai 10 SPIRITUALITÀ Sor. Francesca Entisciò “La felicità più profonda” 11 SPIRITUALITÀ Paolo Giovanni Monformoso La preghiera nella sofferenza: far battere il cuore al ritmo del Suo ANNO 139° 13 SPIRITUALITÀ don Decio Cipolloni N. 1 - GENNAIO 2019 Il Sinodo sui giovani e Loreto 15 ETICA DELLA PERSONA UMANA Prof. Fiorenzo Mignini Bioetica e psichiatria (VI) “Loreto, dopo Nazareth, è il luogo ideale per pregare 17 OGNI SANTITÀ PASSA A LORETO San Luigi Gonzaga P. Marcello Montanari meditando il mistero (1568-1591) dell’Incarnazione del Figlio di Dio”. 18 NOTIZIE In memoria di padre Augusto Silenzi Benedetto XVI 19 Speciale feste mariane Novena e festa della Beata Vergine di Loreto 10 14 23 SPIRITUALITÀ FAMILIARE Testimonianza 24 LETTERE A “IL MESSAGGIO” A Loreto un senso di pace e di devozione 25 ICONOGRAFIA LAURETANA P. Giuseppe Santarelli Una splendida Traslazione della Santa Casa 26 LORETO NEL MONDO Claudia Ghiraldello Un’inedita Madonna di Loreto ad Ameno 28 VITA DEL SANTUARIO 29 30 Presentato nel Museo Pontificio un prezioso volume della Treccani 29 VITA DEL SANTUARIO Il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani in visita al Santuario 30 VITA DEL SANTUARIO Mostra a Loreto dei dipinti di Oscar Marziali 36 NOTIZIE FLASH IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
EDITORIALE P. Giuseppe Santarelli Direttore La Santa Casa, santuario dei nonni L a Santa Casa di Nazareth, trafugata da Napoleone nel 1799 e rati con Maria fanciulla nella pala trasportata e venerata a Lo- finì poi nel Museo del Louvre. Vi si d’altare in un mosaico, derivato reto, secondo una fondata scorge la neonata in primo piano, da una tela di Angelica Kaufmann e ragionevole interpretazione, era in braccio a una donna, con Anna (1841-1897), e in tre dipinti, esegui- proprietà di Gioacchino e di Anna, sul letto del parto e con Gioacchi- ti nel 1935-1938 da Carlo Donati, i genitori di Maria. Oggi, in base no all’ingresso di una porta, sullo sulla scorta del protovangelo di a un’esegesi biblica attenta prin- sfondo. Pregevole è anche la scena Giacomo: il primo episodio rap- cipalmente ai testi dei Vangeli ca- della nascita di Maria dipinta nel presenta l’incontro di Gioacchino e nonici e non incline ad accogliere 1605-1610 dal Pomarancio nella Anna alla Porta Aurea del Tempio le amplificazioni improprie dei parete nord della Sala del Tesoro, di Gerusalemme, il secondo raffi- Vangeli apocrifi, si ritiene che Ma- raffigurante la lavanda della neo- gura i due sposi che danno il nome ria sia nata a Nazareth, nella casa nata con Gioacchino accanto che di Maria alla propria bambina e il dei suoi genitori. Nell’iconogra- protende la mano destra e con terzo mostra gli stessi che la con- fia lauretana, Gioacchino e Anna, Anna sul letto, attorniata da alcu- ducono al Tempio. proprio per l’intimo legame con la ne donne. Lo stesso Pomarancio, Questa ricchezza iconografica loro dimora nazaretana, sono raffi- nella scena successiva, ha dipinto sta a dimostrare la secolare atten- gurati più volte. La più antica testi- Anna che presenta Maria bambi- zione e devozione riservata nel monianza a riguardo è una splen- na al Tempio. La medesima scena Santuario della Santa Casa verso dida scultura della parete nord del della presentazione di Maria al i genitori di Maria. Gioacchino e Rivestimento marmoreo, dovuta a Tempio da parte di Gioacchino e Anna sono stati i nonni di Gesù Baccio Bandinelli (1519) e a Raf- di Anna si vede nella parete destra e sono diventati i protettori dei faele da Montelupo (1631-1633). della Cappella Tedesca, dipinta da nonni e delle nonne. Sappiamo Vi è raffigurata la nascita di Maria, Ludovico Seitz nel 1892-1902. L’e- oggi quanto sia preziosa l’opera con la mamma Anna sul letto del pisodio, presente nei vangeli apo- dei nonni nei riguardi dei loro ni- parto che riceve l’amorevole assi- crifi, sta ad indicare la premura dei poti. Poiché spesso i genitori, im- stenza e le congratulazioni di alcu- due santi genitori per la formazio- pegnati per gran parte del giorno ne donne, e con il papà Gioacchino ne spirituale della loro bambina nel lavoro fuori casa, non possono che osserva stupito la sua lavanda, che consacrano a Dio nel Tempio. attendere come si dovrebbe ai pro- effettuata da due donne. Un’altra Essi diventano, così, esempio e pri figli, i nonni si prendono cura bella rappresentazione della na- modello per tutti i genitori che de- di loro, diventando, a così dire, scita della Vergine si ammira in un vono preoccuparsi della formazio- papà e mamma una seconda volta. mosaico esposto in sagrestia, de- ne religiosa dei figli. Una cappella Proprio a riguardo di questa situa- sunto da una tela di Annibale Car- absidale della crociera meridionale zione, nel capitolo terzo della pri- racci (1560-1609) che la eseguì per della basilica è dedicata proprio ai ma parte del Documento finale del il santuario lauretano, da dove fu Santi Gioacchino e Anna, raffigu- Sinodo dei Vescovi sui giovani, si legge: “I nonni offrono spesso un contributo decisivo nell’affetto e nell’educazione religiosa; con la loro saggezza sono un anello de- cisivo nel rapporto tra le genera- zioni” (Cfr. L’Osservatore Romano, 22-23 ottobre 2018, p. 5). San Gioacchino e Sant’Anna, nonni di Gesù, diventino i loro modelli e i loro protettori! Baccio Bandinelli (1519) e Raffaele da Montelupo (1531-1533), Natività di Maria, Basilica di Loreto, Rivesti- mento marmoreo della Santa Casa. 4 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
Mons. Giovanni Tonucci SPIRITUALITÀ Arcivescovo emerito Le donne al Sepolcro di Gesù U na piccola processione si muove dal Cal- vario, per trasportare il corpo esanime del condannato verso il sepolcro, che Giusep- pe di Arimatea ha messo a sua disposizione. Le ore di sofferenza erano state atroci, per lui e per i pochi che avevano seguito da vicino la sua ago- nia. Poi, una volta che il colpo di lancia del sol- dato aveva assicurato che Gesù era ormai morto, lo stesso Giuseppe di Arimatea si era recato dal procuratore romano, Ponzio Pilato, per chiedere che il corpo potesse essere deposto dalla croce e sepolto. Al tramonto di venerdì sarebbe già co- minciato il sabato, e un sabato di speciale solen- nità. Sarebbe stato quindi offensivo della santità del giorno che un cadavere continuasse ad essere esposto pubblicamente. Ed ecco che quelle poche persone si recano verso la grotta di Giuseppe, che dista una cinquantina di metri dal luogo del sup- Giusto de’ Menabuoi (secolo XIV), Le Donne al sepolcro, Padova, Battisteri del Duomo. plizio. Con il padrone della tomba c’è Nicodemo, probabilmente anche l’apostolo Giovanni e poi solo alcune donne. Sempre quelle donne fedeli, va nel cuore, facendoli sentire capiti ed amati”; che accompagnano le spoglie del Maestro, per “Ero straziata nel mio corpo e nel mio spirito da testimoniare il breve rito della sepoltura. Qua- una presenza cattiva, che mi faceva del male e ne li erano, in quei momenti tristi, i loro pensieri? faceva agli altri, senza che io ne avessi coscienza I Vangeli, nella loro sobrietà, non ci danno nes- e senza alcuna mia colpa. Lui mi ha liberata, per- suna indicazione. Abbiamo solo la possibilità di ché era più forte di quello spirito cattivo”. Ma tutte provare a metterci al loro posto e immaginare i queste considerazioni sapevano soltanto guardare sentimenti che potevano sconvolgere i loro cuori. ad una realtà che era lontana. Nel cuore di ognuna Di una cosa possiamo essere certi: tutte loro di queste donne risuonava una parola breve, ma stavano pensando al passato, con rimpianto e ram- definitiva nel suo significato: ormai. Ormai non c’è marico, come a qualcosa che era stato bello, inte- più nulla da fare; ormai tutto è finito; ormai non ha ressante, persino esaltante, ma che ora era defini- senso restare insieme; ormai non possiamo fare al- tivamente terminato, chiuso per sempre, senza che tro che tornare a casa. E infine, a spiegare tutto ed a ci fosse qualche speranza di continuare o ricomin- chiudere per sempre il discorso: ormai Gesù è mor- ciare. “Ricordo in che modo mi ha guardato, quan- to. Una volta compiute le azioni che la pietà verso do ci siamo incontrati per la prima volta: ho capito i defunti suggeriva - lavare alla meglio il cadavere, subito che mi voleva bene, che non mi condannava avvolgerlo in lini puliti, deporlo sulla lastra di pie- per la mia vita sbagliata ma che mi offriva la pos- tra - tutti si sono ritirati fuori della grotta. Qualche sibilità di cambiare. Per lui, anch’io valevo molto e breve istante di contemplazione silenziosa, forse potevo cominciare da capo ed essere utile per tan- rotto da alcuni singhiozzi. E infine il rumore sor- ti”; “Quando ascoltavo le sue parole, mi sembrava do della grossa pietra che viene fatta rotolare sulla di sentire delle verità nuove e strane, mai pensate bocca del sepolcro, e mette la parola fine alla pa- prima, ma allo stesso tempo così belle, come se le rabola umana del Maestro, Gesù di Nazareth. Su avessi aspettate da una vita intera”; “Vedo ancora una cosa i Vangeli sono concordi: Maria, la Madre la sua mano che si tendeva per toccare i malati e di Gesù, non era con le altre donne ad assistere alla guarirli, e con quel gesto faceva loro sentire che, sepoltura. Neppure Giovanni, che ha parlato della prima ancora di ridare ad essi la salute, li guari- sua presenza ai piedi della croce, la ricorda. ILILMESSAGGIO MESSAGGIODELLA DELLASANTA SANTACASA CASA- -LORETO LORETO• •Gennaio Gennaio2019 2019 5
SPIRITUALITÀ Lei non c’era, e, anche per la sua assenza, non non aveva per lei l’importanza che gli altri sembra- abbiamo nessuna spiegazione. Possiamo solo im- vano dargli. C’era in lei un’attesa, una sensazione maginare, e lo facciamo con l’amore e il rispetto profonda - o forse una certezza? - che quello che si per colei che, poco tempo prima, ci è stata data stava compiendo non era un gesto finale, non era come Madre dal Figlio morente. Quel gesto di af- una conclusione ma forse soltanto un inizio. E per fetto e di rispetto verso il cadavere di suo Figlio quell’inizio Maria, la Madre, si stava preparando. X SIMPOSIO PER SACERDOTI E CONFESSORI 29-30 gennaio 2019 È organizzato dalla vescovo reggente della 9,45 - prof. p. Maurizio Delegazione Pontificia per Penitenzieria Apostolica: Faggioni, prelato ori DELEGAZIONE PONTIFICIA SANTUARIO il Santuario della Santa “Amoris Laetitia - consigliere della Casa, con il Patrocinio originalità e continuità”; Penitenzieria Apostolica: DELLA SANTA CASA DI LORETO Mons. Krzysztof NYKIEL Con il patrocinio della gente della Penitenzieria Apostolica della Penitenzieria 17,45 - prof. don Paolo “Questioni morali PENITENZIERIA APOSTOLICA . Paolo CARLOTTI X Simposio per Sacerdoti/Confessori ato Consigliere della Penitenzieria stolica Apostolica. Tema: Carlotti, prelato consigliere oggi emergenti: quale . Manlio SODI idente emerito della Pontificia AMORIS LAETITIA Amoris Laetitia - Dalla della Penitenzieria atteggiamento pastorale? ademia di Teologia DALLA PARTE DEI SACERDOTI DEI CONFESSORI parte dei sacerdoti, dei Apostolica: “Varietà di Quale educazione della . p. Maurizio FAGGIONI ato Consigliere della Penitenzieria E DEI DIRETTORI SPIRITUALI confessori e dei direttori situazioni personali: quale coscienza?; approccio sacramentale?”. 15,30 - Tavola rotonda con stolica spirituali. tecniche Luogo: Sala “Pasquale Discussione. i relatori e presentazione are i testi: Amori Laetitia e il rito della Macchi” a Loreto. Mercoledì 30 gennaio: del “Progetto di enza 9,00 - prof. don Manlio Spiritualità familiare”, nformazioni, iscrizioni e prenotazione Programma moderatore p. Franco mazione alberghiera rivolgersi all’Ufficio Sodi, presidente emerito Carollo, rettore del mazioni ed Accoglienza: 071 9747213 accoglienza@delegazioneloreto.it Martedì 29 gennaio: della Pontificia Accademia zioni entro il 20 gennaio 2019 15,30 - mons. Fabio di Teologia: “L’Ordo Santuario di Loreto. a d’iscrizione € 50,00 Dal Cin, arcivescovo di Paenitentiae, ‘manuale’ Portare i testi: Amoris Loreto: introduzione; per una costante vita Laetitia e il Rito della mons. Krzisztof Nykiel, riconciliata”; Penitenza. 29 - 30 gennaio 2019 Sala “Pasquale Macchi” Palazzo Apostolico - Loreto (AN) Per informazioni: tel. 071.9747213; casaaccoglienza@delegazioneloreto.it. Iscrizioni entro il 20 gennaio 2019. Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa Esercizi Spirituali a Loreto per Vescovi e Presbiteri dal 25 febbraio al 1° marzo 2019 predicati da p. Marko Ivan Rupnik Per informazioni e iscrizioni: e.mail: santuarioloreto@delegazioneloreto.it www.santuarioloreto.it tel. 071/970104 - fax 071/9747176 6 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
Don Valentino Salvoldi SPIRITUALITÀ Ama e capirai - «In precedenza, hai fatto un accenno agli amici che aiutano ad arrivare a Dio, con il quale si sconfigge il male. Finché si fa festa gli amici ci sono. Ma dove sono nel momento del dolore?» - È un’esperienza vissuta anche dai grandi nel passato. Finché si è al potere tutti ti osanna- no. Quando si cade in disgrazia, si cerca tra la folla qualcuno che ti sia amico e forse ne trovi uno o due… Pure Cristo è passato attraverso que- - sta prova: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora?» (Mt 26,40). Comune espe- rienza, oggi come ieri. Ma non è una tragedia. Se ne vanno gli amici di un tempo, se ne cercano di nuovi. E se ne rimane anche soltanto uno - special- mente se è lì in silenzio, accanto al letto del dolore -, quella piccola fiamma d’amore sta a significare che ce n’è un’altra, molto più grande, che l’ali- menta: è l’Amore fatto persona, lo Spirito Santo. Egli non si stanca di mandare messaggi al creden- te: «Non temere di soccombere nell’ora della pro- va. C’è un Dio cui stai a cuore. Egli ti assicura che non ci sarà mai il vuoto totale». E anche sul letto di morte, l’uomo di fede sente che c’è Gesù a tenerlo per mano. Lui che è disposto a ripetere a ciascuno di noi quanto disse al buon ladrone: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso (Lc 23,43)». Come a dire: «Io credo in te. Per te c’è un futuro. Staremo per sempre assieme. Sono io l’amico che non viene mai meno». «Citi spesso Sant’Agostino: “Ama e capirai”. In riferimento alla sofferenza di Cristo e nostra, l’amore che cosa ci aiuta a capire?» Nell’isola di Santa Maria, a poche miglia dal Ma- dagascar, la sera del giovedì santo compio il rito della lavanda dei piedi a dodici malgasci. Piedi Biagio Biagetti, Gesù nell’Orto degli ulivi, Basilica di Loreto, callosi, abituati a percorrere scalzi foreste e colli- Cappella del Crocifisso (1928-1932). ne, su rossi sentieri battuti da secoli dai loro padri, “Pure Gesù è passato attraverso questa prova: Così non alla ricerca di acqua e di quelle erbe che la povertà siete stati capaci di vegliare con me una sola ora”. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019 7
SPIRITUALITÀ aiuta ad apprezzare e strappare dalla terra. Erbe ti si riflettono nell’acqua sporca con la quale il Ma- che, aggiunte a un po’ di riso, illudono lo stomaco, estro lava il discepolo. Pietro non guarda il volto di giorno dopo giorno. Pensando alle innumerevoli Gesù, ma i suoi piedi, come se pensasse alla lunga - lavande dei piedi celebrate durante le cene ebrai- strada che deve ora percorrere sulle orme del Sal- che con tanti amici, mi emoziono. Mi batte forte il vatore che non gli chiede di capire, ma di lasciarsi cuore. E cerco, invano, di nascondere i miei senti- amare: «Quello che io faccio, tu ora non lo capi- menti non guardando in faccia al primo cui lavo sci; lo capirai dopo» (Gv 13,7). Non conta tanto il i piedi. Nell’acqua, ancora pulita, mi posso capire, quanto il lasciarsi amare, il permet- - specchiare per qualche attimo. Ma essa tere all’incontro di restare fisso nella subito diventa rossa, sempre più memoria, fino al giorno in cui tutti i rossa, man mano che il rito pro- tasselli del mosaico troveranno la cede. Rosso che mi rimanda al loro collocazione, completando sangue di Cristo, nell’Orto quell’opera d’arte che è la no- degli ulivi e sul Golgota. Il stra vita. Allora finalmente - più giovane rappresentante capiremo e cadremo in gi- dei dodici apostoli nota i nocchio, sospirando: «Mio miei occhi lucidi e, quando Signore e mio Dio!» (Gv gli bacio i piedi, mi restitu- 20,28). Insisto: nel campo isce il bacio sulla mia testa della sofferenza più che il china. capire conta l’amore. E l’a- Davanti a me quel ba- more, giorno dopo giorno, cino di acqua sporca mi ri- aiuta a capire e… a dare ra- manda al dipinto del prete gione a Dio. tedesco, il pittore Sieger Köder, che giunge all’api- ce della sua arte proprio nel quadro della lavanda Immagine della Madonna dei piedi. Gesù e Pietro delle Lacrime dell’omonimo sembrano amalgamati da santuario di Siracusa. “Perché piange? Le lacrime un profondo inchino. Non di Maria, a volte sono si vede il volto di Cristo, espressione di una soffusa coperto dai paludamenti gioia nel mettersi in contatto ebraici, ma i suoi lineamen- con i propri figli”. «Si dice che la Madonna appaia ad nostri occhi sono chiusi al disegno provvidenziale alcune persone e ogni tanto si mostri di suo Figlio, nostro fratello Gesù, e allora viene piangendo. Perché?» ad aprirci gli occhi e il cuore. Appare. Si manife- sta. Rivela un lembo di paradiso dentro di noi. E «Quando sarò morta - scrive Santa Teresa di Gesù ci indica la strada per non perderci sugli impervi Bambino - non starò in paradiso, perché voglio ri- sentieri della terra. manere con gli uomini». Quello che afferma que- Appare e parla. Non dice nulla di strano e di sta giovane, grande santa vale a maggior ragione rivoluzionario: ribadisce la necessità di pregare e per la Vergine Madre. Ella è viva. Viva in un corpo di ritornare sulla retta via indicata da Cristo nel glorificato, come sarà pure questo nostro corpo, Discorso della montagna. rivestito di luce, alla fine dei tempi. Viva ad in- Perché piange? Le lacrime di Maria, a volte tercedere per noi. Che cosa significa che Maria è sono espressione di una soffusa gioia nel metter- in paradiso? Dov’è il paradiso? È anche il nostro si in contatto con i propri figli. A volte esprimono cuore. Noi siamo il paradiso della nostra comune sofferenza e additano agli esseri umani che Lei, Madre. Lei ci vede in tante difficoltà. Vede che i più viva che mai, sta scrivendo una nuova storia 8 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
SPIRITUALITÀ che i nostri testi scolastici ignorano. Una storia pa- rallela e nascosta - ma non meno reale - marcata dai suoi interventi, miranti a richiamare l’umanità - su quanto c’è di essenziale: credere in Dio, ama- re noi stessi come condizione per amare il nostro prossimo e creare così la civiltà dell’amore. Una storia di apparizioni che hanno un aspetto carat- teristico e provvidenziale: non sono un privilegio - per la persona che vede la Madonna, bensì una messa in guardia contro imminenti pericoli e un invito a riparare il male che offusca l’umana esi- stenza. Un invito a credere che alla fine trionferà il bene sul male. Ed eterna sarà la nostra gioia. - Conclusione L’ultima parola è sempre: “Amore” Verdi colline dolcemente digradanti verso il mare. Un bambino corre di fiore in fiore, li accarezza, a volte li bacia. S’inginocchia davanti ai fiori di cico- ria, ormai maturi per la semina, sussurra alcune pa- role e soffia forte i semi verso il cielo. Con lo sguar- do li segue finché il vento li abbia dispersi. Attende un momento. Trattiene il respiro: scuote il capo e ricomincia con un altro fiore. Sono messaggi inviati ad un Fiore colto troppo presto e trapiantato nei campi del paradiso. Ma for- se lassù non è ancora primavera e la sorella Elisa non può mandare la risposta. Ella compare nei so- gni, durante la notte. Ha una ghirlanda in testa e chiede altri fiori per fare un vestito che renda anco- ra più bella la sua eterna giovinezza. …Con questa immagine sintetizzo uno dei so- gni più ricorrenti della mia vita. Anch’io sono fra- gile, come quei fiori di campo talmente leggeri, quasi impalpabili, che il più lieve soffio di vento fa Bambina con i fiori. dissolvere nell’aria. Ma pure mi sento forte in virtù di quella fede che mi fa leggere la realtà alla luce accolta con lo sguardo del Figlio di Dio, crea il ca- dell’intuizione: «Per il credente l’ultima parola non polavoro. Crea il santo. Crea “il Risorto del Terzo è mai la morte. L’ultima parola è sempre: Amore». Millennio”, colui che “compie nel suo corpo quello Il vivere, il nascere e il morire, con la vanità del che manca alla passione di Cristo”. tutto - o meglio, con la caterva di dolore che incom- …Come avvenne per Maria, corredentrice del be sull’umanità - mi spronano a contrapporre un genere umano. Lei già gode in Cielo ciò che realiz- atto di fede a chi è tentato di venerare il nulla: «Nul- zerà in pienezza la nostra esistenza: l’eternità beata. la ti turbi, nulla ti spaventi. Nulla manca a chi ha E la vita eterna non sarà il semplice prolungamen- Dio». Un Dio che non solo «discese dal cielo» per to di questi nostri giorni: sarà un “istante” che non entrare nel nostro nulla e trasformarlo nel Tutto, passa mai. Vivremo insieme tutto il bene, il bello e ma addirittura «discese agli inferi», bevve il calice il vero. Tutti insieme, perché la morte non elimina del dolore fino alla feccia con l’intento d’insegnarci le relazioni, ma le sublima, le rende più belle. Farà che la sofferenza, vissuta senza fede e non lenita dal cadere le incrostazioni, le scorie e i limiti. Resterà balsamo della preghiera fa impazzire. Affrontata e solo l’amore. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019 9
SPIRITUALITÀ Sor Francesca Entisciò FFB “La felicità più profonda” “L’ uomo è fatto per entrare in l’ha creato per la felicità; gli ha rivelato della storia, che sono molto più reali comunione con Dio e solo soprattutto come ha salvato questa feli- delle nostre fantasie. Molti mangia- in questa comunione può cità e come, mediante l’azione della sua no questa menzogna desiderando trovare la sua felicità più profonda. La grazia, ha promesso una gioia ben supe- una felicità altra, che ha determinate scoperta dell’amore deve essere in lui non riore a quella richiesta dalla natura uma- caratteristiche, condizioni ideali, un soltanto il risveglio all’amore per un’altra na per sé stessa. Con la sua luce, ha pure riscontro sensibile immediato, per- persona umana, ma all’amore di Dio. In distolto l’uomo da tutte le illusioni, da dendosi tutto un presente che, sebbe- particolare, è solo l’entrata in comunione tutte le false apparenze di felicità. Infatti, ne faticoso come lo è ogni cammino con Dio che può conferire alla gioia la sua alla fragilità e alle insufficienze della gio- autentico, però porta con sé una gioia qualità più alta. Naturalmente vi sono ia, come si impongono ad ogni esperienza pacifica e profonda, che non muta diversi gradi di felicità, ma quello più alto umana, egli ha risposto con il dono della con gli eventi esterni, ma che rimane sua gioia divina. Ha voluto che la propria radicata nel cuore. Segno di vera gio- si trova nell’avvicinamento dell’uomo a gioia diventasse quella dell’umanità. Dio ia e uno sguardo sulla vita impregna- Dio. A tutti gli uomini viene chiesto l’a- ha preso l’iniziativa, nella rivelazione, di to di speranza. La fede ci fa credere more totale per il Signore, perché solo con mostrare all’uomo il vero cammino della alle promesse di Dio, la speranza ce questo possono giungere alla felicità per gioia” (Jean Galot, Il cristiano e la gioia, le fa desiderare dipanando ogni dub- la quale sono stati creati. Il segreto della Città Nuova Editrice, Roma 1988). bio. La radice della gioia che ci dona gioia umana si trova nel segreto di Dio. Abbiamo tutti fatto esperienza di Dio non è nel soddisfacimento dei Dio ha fatto comprendere all’uomo che camminare nella fatica, almeno una nostri progetti ideali e perfetti, ma volta nella vita di sicuro. Nel cammi- nel compimento delle sue promesse. “Abbiamo tutti fatto nare è iscritta la fatica, il viaggio por- esperienza di camminare ta con sé ancora prima della gioia di 1. La comunione raggiungere la meta, il prezzo di una Smascherare le menzogne e dirsi in nella fatica, almeno una volta grande fatica. È vero, però, che nel verità che abbiamo molti ideali fuori nella nostra vita di sicuro”. cammino della vita cristiana, costel- dalla realtà, è il primo passo per guari- lato di tanti percorsi tortuosi, si è ac- re e incamminarsi seriamente nelle vie compagnati da una gioia profonda, di Dio e intraprendere un vero cammi- vera, una gioia inalterabile anche di no spirituale non fondato su illusioni, fronte a difficoltà ritenute impossibi- ma sulla comunione. Il vero termome- li da affrontare. Perché il primo e più tro per misurare la temperatura della vero cammino per l’uomo è proprio gioia spirituale e dell’autenticità del quello della gioia, la gioia di tornare cammino, è la comunione che si in- a casa, correre nelle braccia forti e si- staura con Dio. Il fine e il compimen- cure del Padre. to dell’esistenza dell’uomo è proprio questa comunione profonda con il suo 1. Le illusioni creatore, comunione non basata sul Uno dei pericoli più insidiosi nel sentimentalismo, anch’esso fuorvian- cammino spirituale sono le illusio- te, ma nella partecipazione alla stessa ni, dette con linguaggio più tecnico, gioia di Dio. Pertanto, per acquistarla, anche menzogne. Si presentano a noi dobbiamo mollare la presa, quella del- sotto varie tipologie, tra le quali una le razionalizzazioni inutili, dei calcoli ad esempio è quella dell’idealizzazio- frettolosi, delle pretese capricciose, ne del cammino, del progetto di Dio ma fare spazio alla nostalgia, a quella su di me, del mio ruolo nel mondo… mancanza dolce che tutti abbiamo nel l’illusione del come dovrebbe essere, cuore che ci ricorda da dove veniamo e purtroppo non sarà mai, e la real- e dove dobbiamo tornare. tà che vivo nel quotidiano che non Attraverso il cammino della vita, corrisponde. Quando avviene que- di tutta la vita, Dio ci dona di parte- sto tipo di meccanismo si utilizzano cipare del suo segreto di amore e di una quantità enorme di energie per gioia, segreto assolutamente lontano incastrare nella nostra visione della dalle nostre logiche, ma veramente vita le cose che non capiamo e che vicino al nostro cuore. Questo è il lin- vorremmo fossero in un certo modo, guaggio che tutti possiamo compren- vivendo nell’incapacità di stare nel dere ogni volta che, nella preghiera presente e di lasciare che Dio ci parli fatta col cuore, lo Spirito grida in noi: col suo Spirito attraverso gli eventi Abbà, Padre. Comunione con Dio. 10 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
Paolo Giovanni Monformoso SPIRITUALITÀ Il dolore è lo squarcio dove entra Dio La preghiera nella sofferenza: far battere il cuore al ritmo del Suo C iascuno soffre per motivi diversi da ogni Incomprensione tra coniugi. altro, ma vi sono temi che appartengono alla “sofferenza” del tempo; le sofferenze a causa Incomprensione tra coniugi. della famiglia (concetto infinitamente grande: quella di origine, quella scelta per il matrimonio, quella allargata, quella di seconda unione, ecc.) sono tematiche ricorrenti. Anna ha 37 anni e da 13 anni è coniugata con un farmacista coetaneo; è insegnante e madre di due bambini di 11 e 4 anni.. Nella famiglia d’origine, per tradizioni e costumi era privata a suo dire di ogni libertà: le era solo concesso di uscire con il futuro marito, conosciuto all’età di 16 anni, e ciò che da adolescente la faceva soffrire maggiormente era il non potersi divertire come avrebbe voluto con le amiche e gli altri compagni di scuola. Era (costretta a vivere) a dire di molti come la classica “adolescente casa e chiesa”, anche perché grazie all’andare a Messa e frequentando l’oratorio poteva vivere “almeno un po’ come gli altri” suoi compagni. Per il resto se usciva c’era il fratellino, e per recarsi a scuola e rientrare a casa c’era sempre il papà. Sposatasi subito dopo aver conseguito la Laurea, non ebbe inizialmente il tempo di rimpiangere i divertimenti mancati; poi, però, vennero i figli e le responsabilità cominciarono a spaventarla e a spingerla verso il desiderio di allontanarsene. La situazione è precipitata due anni fa quando, con l’aiuto di un collega docente, ha cominciato a cercare di farsi una vita propria attraverso il volontariato molto attivo; “che nobile gesto - dicevano anche i suoi genitori e suoceri -, tutta famiglia e carità…” (già da adolescente la deridevano dicendo che era come la Profetessa Anna… - Cfr. Lc 2, 26-38), ma poco alla volta il piacere dell’essere fuori casa (mentre i figli stavano tutti (ma non per lei), un anno fa ha chiesto al coi nonni), la spinse a cercare di conoscere un marito la separazione. Egli, p r i m a s e n z a alcun poco di quelle avventure adolescenziali che lei sospetto, non comprese ciò che stava accadendo non aveva mai conosciuto: andare al cinema, ma un po’ per l’amore per la moglie, un po’ a al ristorante, conoscere nuove persone e, causa del suo carattere debole ed indeciso, un perché no, anche il piacere adolescenziale di po’ per evitare dolore ai figli, glielo concesse.. sperimentare nuovi incontri… Il marito, tutto Ma come? Abitando in un piccolo centro in cui il il giorno in farmacia, non si accorse mai di nulla; ruolo del farmacista è ancora privilegiato, e per non ad un certo punto, tuttavia, a lei non bastarono far correre troppo le malelingue, decisero di vivere da più rapide avventure: voleva tutta la sua libertà “separati in casa”. La situazione divenne sempre più per poter uscire e “andare dove e quando le pareva per invivibile: il marito giunse a non tollerare più i suoi frequentare chi voleva” così, all’improvviso per rientri notturni, lei non accettava più i rimproveri IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019 11
SPIRITUALITÀ del marito e del figlio maggiore che la giudicava e la maturità come risultato dell’unione dei malamente, ma non voleva veder soffrire il fattori precedenti, per Anna è stato possibile figlio più piccolo e sapere che piangeva quando riconoscere la vera origine pulsionale e ribelle lei era fuori casa... però non voleva andarsene del suo desiderio di fuga, e il fatto che non avesse perché, “comunque, la famiglia non è da buttar via mai portato fino in fondo i suoi proponimenti e io ci credo”. Ha sentito il bisogno di ricevere (andarsene definitivamente da un marito da cui era un aiuto a causa di queste contraddizioni che già “legalmente separata”) era la dimostrazione che la facevano stare male, e durante i colloqui è la separazione dalla famiglia non corrispondeva a parso chiaro che Anna viveva un tipico caso di ciò che (forse) voleva veramente. Spinta da motivi crisi esistenziale, tardiva: la crisi, il dubbio, non del tutto chiari razionalmente, ma forti l’ansia a causa di una crisi di fronte ai valori. emotivamente, aveva sì deciso di cambiar La libertà personale contro i doveri familiari; vita, ma era ancora troppo attratta dai valori l’egoismo contro l’amore per gli altri (in tutto dell’amore e della famiglia per permettere questo tempo non ha mai smesso di “amare” che una decisione puramente intellettuale si anche il marito); l’autorealizzazione contro il tramutasse in atto. Questo il segno interessante: valore del bene familiare; l’ebbrezza dei legami non era in ansia per la paura di essere scoperta, e delle avventure tipiche dell’età giovanile ma perché sapeva di avere “scoperto”, cioè lasciato contro la forza, l’intensità e la responsabilità dei emergere, una parte di Anna in cui neppure lei stessa legami maturi. L’egoismo contro l’altruismo. si riconosceva. Poi venne fuori anche il tema della Su queste basi, e grazie ad incontri centrati sui preghiera: Anna in questa confusione chiedeva valori, la libertà, la responsabilità di fronte alle aiuto alla Vergine Maria con la preghiera amata, scelte fatte, il rispetto degli altri, la coerenza il Rosario. Ma sentiva che coi gesti tradiva la stessa Vergine, e spesso non riusciva a finire le decine… sapeva di sbagliare nel chiedere aiuto per “tradire” senza colpa. Le proposi di non abbandonare però la preghiera (già aveva iniziato a saltare per evitare il disagio) ma di modificarla: sostituire per un po’ il Rosario con la più semplice “Preghiera Incessante, o del Cuore, di Gesù” che fa tanto bene allo stato d’animo, o con semplici colloqui con il Signore, come faceva con me, visto che “Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore” (Sir 6, 14-16), e “Non vi chiamo più servi…, ma amici” (Gv 15, 15) Attraverso il dialogo e la riscoperta dei “suoi” valori la sua vita ora tornava sui binari che lei stessa sentiva di voler percorrere, mentre l’aver prima perso di vista i valori della dimensione spirituale aveva permesso che pulsioni somatiche e psichiche fossero l’unica causa delle sue azioni.. Paradossalmente, però, la loro gratificazione non le permetteva di sentirsi realizzata. Evidentemente il senso di realizzazione che sperimentiamo è legato ad una certa dimensione del vivere: non come frutto dell’avere, ma come frutto di un autentico “essere”. E per Anna era: avere libertà o essere sposa e mamma? Così ha superato la crisi che da sola aveva causato alla famiglia “riconoscendo” la significatività, anche cristiana, del suo matrimonio e della sua unione: riconoscersi moglie e mamma e non più nostalgica adolescente. Perché nella vita occorre saper cambiare: “Anna in questa confusione chiedeva aiuto alla Vergine “Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo Maria con la preghiera amata, il Rosario”. per ogni faccenda sotto il cielo”. (Ec 3,1) 12 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
Mons. Decio Cipolloni SPIRITUALITÀ Il Sinodo sui giovani e Loreto - tra testimonianza e profezia - È provvidenziale che il Sinodo dei Vescovi sui “Giovani, la fede e il discernimento vocazionale al numero umili ancora di più per le insa- nabili ferite che segnano così tan- to genitori e figli. La Santa Casa 42 parlando della famiglia afferma: luogo di suppliche, di lacrime, di “la famiglia continua a rappresentare speranza ritrovata, resta uno spi- il principale punto di riferimento per raglio ancora aperto sul fronte dei - i giovani. I figli apprezzano l’amore e giovani, perché in essa più forte la cura da parte dei genitori, hanno e più visibile si rivela l’esperien- a cuore i legami familiari e sperano za della sofferenza, che il Sinodo di riuscire a formare a loro volta una menziona quando dice: “il mondo famiglia” (n° 32). Quale migliore giovanile è profondamente segna- identikit di questo può rappre- to dall’esperienza della vulnerabi- sentare la famiglia di Nazareth? lità, della disabilità, della malattia Infatti, non troviamo altra imma- e del dolore”. Loreto in questo ne gine più sacra, ma neppure più è testimone con i pellegrinaggi eloquente di quella che la Santa dei malati, che dal 1936 sono il Casa ci rivela: il mistero della fa- richiamo più forte e provocatorio. miglia nella sua inviolabile sacra- Molte di queste situazioni sono il lità, come nella sua insostituibile prodotto della cultura dello scarto: i realtà, non soggetta alle mutazio- Raùl Berzosa, giovane pittore spa- giovani ne sono le prime vittime. ni né dei tempi, né ad alcuna ideo- gnolo, nato a Malaga nel 1979, la Tuttavia questa cultura può logia di sorta. A questo proposito Vergine in contemplazione. impregnare anche gli adulti, le ci viene incontro San Giovanni comunità cristiane e i loro re- Paolo II, che parlando della Santa possono causare nei giovani gran- sponsabili, contribuendo al de- Casa di Loreto, la definisce: “Icona di sofferenze e crisi di identità.” grado umano e sociale. Per la della famiglia”, che in essa trova Subito mi sovviene una testi- Chiesa si tratta di un appello l’amore sublime ed ineffabile di monianza, che ci apre alla spe- alla conversione, alla solidarietà Giuseppe e Maria, perché diventi ranza, pensando ai pellegrini che e ad una rinnovata azione edu- negli sposi esperienza di virtù, di salgono il colle lauretano. Alcuni cativa rendendosi presente in donazione, di rinnovato slancio. di loro sono una vera “icona” che modo particolare in questi con- “Icona” di quell’amore filiale che li contraddistingue, quella di un testi di difficoltà” (n° 44). Triste in Gesù è stato venerazione, ascol- bambino in braccio, che giovani questa costatazione, che non la- to, fiducia ed ubbidienza all’auto- genitori presentano in Santa Casa, scia indenni né pastori, né greg- revole ed edificante presenza di come Maria e Giuseppe presen- ge, ma a Loreto non si può dire Maria e Giuseppe, perché nessuna tarono Gesù al tempio per offrilo che manchi la possibilità sia alla sufficienza inneggiasse a presunti al Signore. Altri accompagnano Chiesa, sia alla città di rendersi diritti. Nel contesto di questa idil- i figli comunicati o cresimati per più che presenti in questi conte- liaca presentazione della famiglia, consegnarli alla volontà del Si- sti, perché sono stati fatti degni fa da riscontro una costatazione gnore, perché riveli loro il dise- di accogliere tra le proprie mura di fatto con l’elenco di mali che gno di amore che li attende. Ci questi speciali pellegrini dei quali inficiano questo sublime modello, sono anche pellegrini che vengo- il Sinodo stesso afferma: “ i gio- sottolineato dallo stesso Sinodo: no a supplicare la Vergine parchè vani che vivono queste situazio- “separazioni, divorzi, seconde salvi il loro matrimonio o perché ni hanno risorse da condividere unioni e famiglie monoparentali il loro fallimento familiare non li con la comunità e ci insegnano IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019 13
SPIRITUALITÀ a misurarci con il limite, aiutan- te Chiese locali, in primo luogo a cendo risuonare l’icona della Sacra doci a crescere in umanità”(n°44). quelle della regione Marche, la Famiglia, che risplende nella Santa Dunque, sono i giovani che pos- stessa opportunità. A Loreto è an- Casa, ha presentato nel giorno del- sono aiutare la nostra città, le cora viva la testimonianza di quei la Natività di Maria il Progetto di - nostre parrocchie a crescere in quattrocentomila giovani europei Spiritualità Familiare, confermato umanità. Come non far tesoro di cui nel raduno del 1995 Giovan- da papa Francesco all’Angelus del questa “preziosa vulnerabilità” ni Paolo II disse: “Ecco la vostra 9 settembre: “La Casa di Maria, la che passa a Loreto in modo così Casa, la Casa di Cristo e di Maria, Casa di ogni famiglia. Affidiamo - visibile e toccante? la Casa di Dio e dell’uomo”. A con- alla Vergine Santa le iniziative del Le comunità cristiane della ferma delle sue parole Benedetto santuario e quanti, a vario titolo, Prelatura, ben identificabili dal XVI nel 2007, incontrando ancora vi prenderanno parte”. Quale con- circoscritto numero di famiglie e i giovani nella stessa spianata in- ferma migliore di queste parole di giovani offrano la possibilità di dicò: “questa valle è divenuta ora- magisteriali dei pontefici, per ri- misurare il proprio limite, invitan- mai la vostra agorà, la vostra piaz- confermare che Loreto resta testi- doli a farsi compagni di viaggio za senza mura dove mille strade monianza e profezia per i giovani - di questi speciali pellegrini. Come convergono”. Così, a conferma di e risposta educativa delle loro fa- per la sua internazionalità il San- questi eventi e di questi impegni, miglie, che per essi hanno investi- tuario non può non offrire a tan- l’Arcivescovo Fabio Dal Cin fa- to tutta la loro vita. Giovanni Paolo II nell’anfiteatro naturale di Montorso (Loreto), il 10 settembre 1995, mentre saluta i quattrocentomila giovani d’Europa, ai quali disse, con riferimento alla Santa Casa: “Ecco la vostra Casa, la Casa di Cristo e di Maria, la Casa di Dio e dell’uomo” (Archivio Fotografico della Congregazione Universale). 14 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
Prof. Fiorenzo Mignini ETICA DELLA PERSONA UMANA BIOETICA E PSICHIATRIA(VI) Psicologia e Psicoanalisi Sigmund Freud (1856-1939). Anche la riflessio- Carl Gustav Jung (1875-1961). La «psicologia ne di Sigmund Freud, come quella di tutti gli alie- analitica» nasce nel 1912 con la pubblicazione di nisti della sua epoca, parte dalle considerazioni sul Trasformazioni e simboli della libido (poi apparsa «sintomo». Come egli stesso afferma chiaramente in edizione definitiva nel 1952 con il titolo Sim- (Introduzione alla psicoanalisi, p. 171), la psicoanalisi boli della trasformazione). Attraverso questa pub- inizia il suo lavoro «da ciò che è più estraneo all’Io, blicazione il divario teorico con Freud diviene il sintomo. Il sintomo deriva dal rimosso… Dal sin- manifesto. Il significato di “libido” va inteso nel tomo la nostra strada ci condusse all’inconscio, alla senso più ampio di energia vitale e non soltanto vita pulsionale, alla sessualità». In queste poche pa- role è abbozzata gran parte della dottrina e dei suoi maggiori referenti specifici: la malattia, l’inconscio, l’importanza fondamentale della rimozione, la forza pulsionale e la nuclearità della vita sessuale. L’approccio veramente rivoluzionario di Freud al «sintomo» consiste fondamentalmente nella tra- sformazione che egli opera rispetto alla sua referen- za. Il sintomo non viene più considerato come un segno che rimanda al soma, o alla temporalità fisica della clinica (come per esempio in Griesinger o in Kraepelin), ma assume come referente privilegiato il «tempo storico» della persona che lo manifesta. A partire da questi principi, elaborati ulteriormen- te attorno al paradigma del mito di Edipo, Freud fornisce un’interpretazione che si allontana sempre più dal campo della psichiatria e tende ad abbrac- ciare tutte le forme dell’attività umana. La coscien- za etica viene identificata con il Super-Io che guida, rimprovera, condanna e incarna la figura paterna introiettata nella coscienza e destinata a entrare in conflitto con l’Es o Inconscio. Per questo la perso- nalità umana non può essere altro che un dramma a livello dell’Io, una specie di campo di battaglia tra istinto e morale. In estrema sintesi, quello che rima- ne acquisito di Freud è, da una parte la scoperta del nuovo mondo, l’Inconscio; dall’altra l’elaborazione delle tecniche e metodiche terapeutiche associate con i nuovi concetti, quali i meccanismi di difesa (rimozione, sublimazione, transfert, ecc.) e alcune spiegazioni importanti sulla eziopatogenesi delle “In poche parole è abbozzata gran parte della nevrosi. Certe spiegazioni sull’origine della civiltà, dottrina e dei suoi maggiori referenti specifici della cultura, della religione e dell’arte provocano in Freud: la malattia, l’inconscio, l’importanza dissensi all’interno della Scuola psicoanalitica. Dia- fondamentale della rimozione, la forza pulsionale mo di seguito un breve richiamo ad altri indirizzi e la nuclearità della vita sessuale”. incentrati sui nomi di altri studiosi. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019 15
ETICA DELLA PERSONA legata alla sessualità. Inoltre, mentre Freud aveva cezione freudiana. Ma l’attività di questo Io pri- studiato l’inconscio individuale, Jung porta la sua mordiale è frammentaria e le sue funzioni, come attenzione sull’inconscio collettivo, rintracciabile il far fronte all’angoscia, le prime relazioni ogget- soprattutto nella mitologia, che a suo avviso pre- tuali e la tendenza all’integrazione dipendono dai cede e ingloba quello individuale. Evidenziando processi fantastici inconsci. Per Klein, la fantasia l’aspetto di possibilità e di rischio che caratterizza inconscia affonda le sue radici nella struttura so- l’uomo, l’Io è concepito come un processo in co- matica, emerge nello psichico come espressione stante divenire in cui la personalità sappia sempre degli istinti e, proiettandosi all’esterno, forma un ulteriormente differenziarsi e integrarsi (processo mondo primitivo assoggettato al loro dominio. Il d’individuazione). mondo interno è popolato di fantasie e di oggetti percepiti con una particolare concretezza (gli og- Melanie Klein (1882-1960). M. Klein inaugura getti interni), collocati dentro lo spazio corporeo, una linea di pensiero che verrà poi sviluppata da il rapporto tra soma e psiche si stringe a tratti fino alcuni autori della Scuola inglese. Al centro della a una totale conglutinazione, dove l’espressività concezione kleiniana della psicoanalisi può essere somatica diviene il registro attraverso cui si espri- posto il concetto di fantasia inconscia, per i com- mono i processi fantastici più profondi. plessi rapporti che essa intrattiene con il corpo e per il ruolo fondamentale svolto in ogni momento Sviluppi recenti della psicoanalisi. Poiché la della vita psichica, a partire dalle sue primissime psicoanalisi si è presentata, soprattutto con Freud, fasi, in cui è coinvolta nelle attività dell’Io primiti- come un’interpretazione globale dell’uomo, della vo e nella costruzione del mondo esterno e interno. cultura e della civiltà, l’interesse per questa ondata Attraverso l’interpretazione del gioco nei bambini di pensiero europeo ha prodotto scuole, indirizzi e l’osservazione diretta dei lattanti, infatti, M. Klein e una moltitudine di opere. Ci sembra necessario spinge l’indagine psicoanalitica fino a ricostruire il allo scopo che ci proponiamo, nell’ambito cioè di mondo infantile precoce su cui basa le premesse di un confronto tra dottrine psichiatriche ed etica, ogni sviluppo futuro: colloca nei primi anni della analizzare brevemente, con il prossimo contribu- vita extrauterina l’abbozzo di un Io primitivo, anti- to, le più recenti derivazioni di questo vasto movi- cipandone notevolmente i tempi rispetto alla con- mento di pensiero. “Attraverso l’interpretazione del gioco dei bambini e l’osservazione diretta dei lattanti M. Klein spinge l’indagine psicoanalitica fino a ricostruire il mondo infantile precoce...”. 16 IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019
P. Marcello Montanari OGNI SANTITÀ PASSA A LORETO San Luigi Gonzaga (1568-1591) S i sta celebrando il 450° anni- versario della nascita di San Luigi Gonzaga. Luigi nacque a giorni. San Luigi desiderava così soddisfare al voto della madre e alla sua devozione particola- Castiglione delle Stiviere, presso re verso quel luogo così santo. Mantova, dai marchesi Ferrante e Riferiamo quanto racconta il p. Marta Gonzaga. Sua madre, tro- Cèpari, suo biografo: “Da Bo- vandosi in grave pericolo di vita logna se ne andò dritto a Lore- nel darlo alla luce, fece voto di to, dove giunto, non si può dire andare in pellegrinaggio col bam- quanta consolazione Iddio e la bino al santuario di Loreto, se la Beatissima Vergine gli comuni- Vergine avesse salvato la vita di cassero. Udì la prima mattina ambedue. Il pericolo fu scongiu- nella Santa Cappella cinque o rato, ma la mamma, non potendo sei messe, l’una dopo l’altra, e poi adempiere il voto fatto, ne fu poi si comunicò con grandissima dispensata. All’età di sette anni devozione e, considerando il be- il piccolo Luigi sentì forte il de- neficio grande che in quel luogo siderio di dedicare la sua vita al Firenze, ove visitava ogni gior- aveva ricevuto il genere umano, Signore. Fu sempre pieno di zelo no la bellissima immagine della e quanta maestà e santità fosse per la gloria di Dio, raccogliendo- Vergine nel santuario dell’An- quivi nascosta, si risolveva tutto si spesso in preghiera e in medita- nunciazione. Proprio dinanzi a in lacrime e pareva che quindi zione, anche in mezzo alle distra- quell’immagine gli venne l’ispi- non si sapesse partire. E per stare zioni e ai divertimenti delle corti razione di consacrarsi alla Madre tutto il giorno in preghiera e in di Firenze, Ferrara, Parma, Torino di Dio e di fare voto di perpetua meditazione in quel santo luogo, e del re di Spagna, riuscendo a castità, con cuore pieno di gioia. appena mangiato tornò di nuo- mantenersi pio e virtuoso, pur Fin da giovinetto recitava ogni vo in Santa Casa. E poiché s’era partecipando alla vita allegra e giorno l’ufficio della Beata Ver- sparsa la voce su chi egli fosse, lussuosa dei suoi coetanei. A di- gine. Amava molto la recita del era da tutti mostrato a dito, re- ciassette anni rinunciò al titolo rosario: meditandone i misteri stando ognuno edificato nel ve- di marchese ed entrò nella Com- s’immedesimava sempre più nel dere che un giovane di quella no- pagnia di Gesù, per seguire Gesù segreto della vita di Gesù e di biltà e ricchezza avesse mostrato umile e povero. Contrariamente Maria. La devozione mariana di tanto desiderio di essere umile e all’immagine un po’ edulcorata s. Luigi è consistita soprattutto povero, quanto ne hanno gli altri offertaci dalla tradizione devo- nell’imitazione delle virtù della nell’acquistare ricchezza e digni- ta, Luigi ebbe un temperamento Madonna, e lei l’ha protetto nelle tà”. La mattina seguente prima deciso e una forte volontà nell’es- prove della vita e lo ha vegliato di partire volle di nuovo parteci- sere fedele ai suoi propositi. Tale con materna premura. pare alla messa e comunicarsi in forza l’ha attinta dall’amore a Santa Casa restandovi a lungo in Gesù e dalla sua tenera devozio- A Loreto per voto e devozione preghiera. Poi partì alla volta di ne alla Madonna. È stato procla- San Luigi, che conosceva la sto- Roma, dove si dedicò allo studio mato patrono della gioventù. ria della sua travagliata nascita della teologia e al servizio degli e del voto fatto dalla mamma, infermi più bisognosi, soprattut- Grande amore alla Madonna volle visitare la Santa Casa di to durante l’epidemia di peste Ha amato la Madonna con af- Loreto nel novembre 1585, quan- che colpì Roma nel 1590. Colpito fetto filiale e intensissimo. Que- do dovette recarsi a Roma per anche lui dal morbo, contratto sta devozione era cresciuta in entrare nel noviziato della Com- per servire gli appestati, morì nel lui durante il suo soggiorno a pagnia di Gesù. Vi si fermò tre 1591, all’età di ventitré anni. IL MESSAGGIO DELLA SANTA CASA - LORETO • Gennaio 2019 17
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