CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union

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CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
Periodico Trimestrale
                        N. 3-2021   Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - AUT. LO-NO/1280/04.2021- STAMPE IN REGIME LIBERO

                        Rivista dell’Unione Buddhista Italiana

                        CAPPELLANI
                        E BUDDHISTI                                                                                                           TO BEE OR
                        A servizio
                        del mondo                                                                                                            NOT TO BEE
                                                                                                                                 Impariamo dalle api

                                         Ecodharma                                                    La via dell’ecosattva
CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
In redazione:
                  Stefano Davide Bettera – Direttore responsabile
                      Rev. Elena Seishin Viviani – Vicedirettore
                                Giovanna Giorgetti
                                  Antonella Bassi
                                  Guido Gabrielli

                               Segreteria di redazione:
                                      Clara De Giorgi

                                    Progetto grafico:
                                      Pulsa Srl
                            Gio Colombi, Dora Ramondino

                                             Foto:
                                        Shutterstock

                                      Hanno scritto:
                              Giovanna Giorgetti,
                 Silvia Francescon, Ron Eichorn, Monica Colli,
    Stefano Davide Bettera, Anna Fasano, Gaela Bernini, Francesco Bicciato,
       Edoardo Croci, Ferruccio de Bortoli, Massimo Recalcati, David Loy,
          Richard Gere, Rev. Elena Seishin Viviani, Katherine Marshall,
                     Dario Doshin Girolami, Ron Eichhorn.

                        UNIONE BUDDHISTA ITALIANA
                L’Unione Buddhista Italiana (UBI) è un Ente Religioso
i cui soci sono centri e associazioni buddhisti che operano nel territorio italiano.
  Gli scopi dell’UBI sono: riunire i vari gruppi buddhisti, senza alcuna ingerenza
    dottrinale o senza prediligere alcuna tradizione rispetto alle altre, siano esse
 Theravāda, Mahāyāna o Vajrayāna; diffondere il Dharma buddhista; sviluppare
  il dialogo tra i vari centri; favorire il dialogo interreligioso e con altre istituzioni
  italiane e rappresentare il Buddhismo italiano nell’Unione Buddhista Europea.

                                    Per informazioni:
                            www.unionebuddhistaitaliana.it

              Testata registrata presso il Tribunale di Milano N186 del 15/12/2020 -
                      Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale
                     AUT. LO-NO/1280/04.2021- STAMPE IN REGIME LIBERO
                          Pubblicato e distribuito trimestralmente da UBI
                           Stampato: ROTOLITO SpA - Pioltello - Milano
CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
Costruiamo comunità

                                                                                 EDITORIALE
  n questo difficile periodo di pandemia, l’Unione Buddhista Italiana
 non ha mai abdicato al suo impegno forse più importante: creare
 comunità. Il Sangha, non a caso, è uno dei Tre Gioielli: l’indicazione
 che ci arriva dal Buddha è quella di ricordarci che non ci salviamo
 da soli, non possiamo compiere il percorso nel mondo, attraverso
la vita, da soli. Di fatto, non siamo soli e nella comunità troviamo il luogo
in cui possiamo esprimerci, costruire relazioni, legami, curare e guarire.
La comunità è il nostro primo luogo di cura, l’opportunità che ci è data
per incontrare il volto dell’altro e, camminando insieme sui ponti che
ci uniscono, abbracciare noi stessi e il mondo.
Costruire comunità, proteggerla, far fiorire nelle relazioni gli elementi
che più valorizzano la nostra umanità è l’essenza di ciò che significa pra-
ticare una via spirituale. Praticarla nel mondo, a contatto con la fragilità,
la sofferenza, il disagio, la solitudine è un impegno ingente che, più
di ogni altro, spetta a chi ha scelto di portare i valori del Buddhismo
nel mondo. Lo abbiamo fatto e continueremo convinti a farlo sostenendo
iniziative e progetti umanitari e sociali. Siamo stati in prima linea per
aiutare le organizzazioni del sociale e della cultura, messe in ginocchio
da questi due anni complessi. Siamo nelle carceri, negli ospedali, ovun-
que sia richiesto, grazie all’operato prezioso dei Ministri di Culto.
Ci stiamo attrezzando per dare sempre maggiore concretezza ed efficacia
al nostro intervento in alcune aree che riteniamo cruciali per il presente
e il futuro: l’ambiente, l’educazione, il sociale, la cura, l’Università. Que-
sto numero parla del nostro lavoro e di come abbiamo cercato, in que-
sti mesi, di raccontarlo a tutti voi con gli appuntamenti resi possibili
grazie ad ospiti e amici preziosi. Ve lo restituiamo come testimonianza
di un viaggio. Il nostro viaggio, da compiere insieme, come buddhisti
e come cittadini della nostra grande comunità umana.

                                      Stefano Bettera
                                                                    Direttore
CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
N. 3-2021

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SOMMARIO

                     EDITORIALE
                     03 STEFANO BETTERA - DIRETTORE

                     INCONTRI

                16
                     06 INCONTRO CON SUA SANTITÀ

                     DHARMA IN AZIONE
                     12 ECODHARMA

               24
                     16 TO BEE OR NOT TO BEE

                     20 DHARMA ECONOMIX

                     FRAGILITÀ E RISPOSTE
                     24 RIPARTIRE DALLA SAGGEZZA
                        COLLETTIVA

                     28 GENDER ECONOMY

              28                               34
CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
38                     50                           66
30 IL POTERE DELLE NOSTRE AZIONI   64 IL DHARMA IN PRIGIONE

34 LA STRADA DAVANTI A NOI         66 QUESTO È IL MOMENTO

PROSPETTIVE                        70 COMUNITÀ UNITE E SICURE
38 UNA NUOVA SOCIALITÀ
                                   73 L'IMPORTANZA DELL'UMANITÀ
43 ISTITUZIONI IN MOVIMENTO
                                   PER APPROFONDIRE
47 ECODHARMA                       74 LETTURE CONSIGLIATE

50 LA TERRA È IL MIO DHARMA        78 ELENCO CENTRI

SERVIRE
56 VISIBILI VASTITÀ

60 CAPPELLANI E BUDDHISTI

                                        PER ABBONARTI VISITA IL SITO:
                                          WWW.UNIONEBUDDHISTA

            70
                                            ITALIANA.IT/MAGAZINE

                                   60
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I
     TR
  N
 O
 C
IN

             Incontro
          con Sua Santità
      6
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Un momento storico nella storia dell’UBI
di Giovanna Giorgetti
Vice Presidente Unione Buddhista Italiana

M
              ercoledì 7 aprile alle 5,30 della         diverse. Così è stato in India dove si erano svilup-
              mattina, in diretta sui canali social     pate diverse religioni, ma tutte sostenevano i con-
              dell’Unione Buddhista Italiana, ab-       cetti di amore e non violenza, Ahiṃsā e Karuna.
              biamo avuto la grande occasione           Il Buddhismo è sorto in India più di 2500 anni fa
di ricevere direttamente da Sua Santità Tenzin          e ha due grandi tradizioni: quella in lingua Pali e
Gyatso, il XIV Dalai Lama, un insegnamento sul-         quella in Sanscrito. Quest’ultima, con lo sviluppo
le quattro Nobili Verità. Il Dalai Lama ha anche        dell’università di Nalanda, fu seguita, praticata e
risposto ad alcune domande da parte di Mae-             studiata da tantissimi studiosi e praticanti e, a se-
stri e praticanti dei centri di Dharma dell’Unione.     guito degli insegnamenti di Grandi Maestri, ebbe
Con Sua Santità erano collegati, oltre al diretti-      una vasta diffusione in Oriente e ora anche in
vo dell’UBI, cinquanta centri e il presidente del-      Occidente cresce l’interesse nei suoi confronti. In
l’Unione Buddhista Europea. Per tutti noi è sta-        Tibet il Dharma fu portato dal grande abate Shan-
to un momento di grande gioia e commozio-               tarakshita, maestro di logica e seguace degli in-
ne, come ha ricordato il presidente dell’Unione         segnamenti della scuola Madhyamika. I suoi inse-
Buddhista Italiana Filippo Scianna ringraziando         gnamenti non sono basati solo sulle scritture ma
Sua Santità di aver accolto il nostro invito, portan-   anche sull’investigazione e la logica, in coerenza
doci la Sua incredibile conoscenza degli insegna-       con le parole dette da Buddha Sakyamuni: “Mo-
menti di Dharma.                                        naci e studiosi, non accettate quello che vi dico
                                                        per fede, ma analizzate le mie parole come l’orafo
Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato ricordandoci      analizza l’oro”.
che tutte le religioni del mondo parlano di amo-        Fatta questa premessa, Sua Santità ha spiegato
re e compassione, anche se sostengono filosofie         che le quattro Nobili Verità sono il fondamento

                                                                                                           7
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CONSECTETUR ADIPISCI

di tutto l’insegnamento del Buddha. Il Bagawam              ragione, gli scienziati si stanno sempre più in-
appena raggiunta l’illuminazione disse di avere             teressando alla scienza della mente sviluppa-
scoperto una realtà “profonda e pacifica, priva di          ta dai filosofi buddhisti. Si sta comprendendo
elaborazioni, non composta e di chiara luce”, ma            l’importanza di generare la pace e la felicità
era consapevole che in quel momento nessuno                 mentale, che avviene eliminando le emozioni
poteva comprenderla e rimase in silenzio per 49             distruttive che disturbano la mente. La fisica
giorni fino a che i cinque discepoli che lo avevano         quantistica riconosce che i fenomeni non esi-
seguito gli chiesero di insegnare e Lui, per la pri-        stono come appaiono e sembra dire che siano
ma volta, girò la Ruota del Dharma e il primo in-           una mera apparenza della mente, ma non si oc-
segnamento fu proprio sulle quattro Nobili Verità.          cupana della natura della mente, del modo in
Spiegò che dobbiamo comprendere la sofferen-                cui esiste e appare e quindi questa visione non
za, eliminarne la radice e ottenerne la cessazione          ha la capacità di eliminare le emozioni negati-
tramite il sentiero. Tutti gli esseri, persino i più pic-   ve. Le emozioni distruttive sorgono sulla base
coli insetti, non vogliono soffrire e dato che tutte        della nostra visione che concepisce le cose
le sofferenze sorgono dalle cause, si deve investi-         come esistenti dalla loro parte e, su questa
gare la loro origine, che sono le emozioni distrut-         base, se qualcosa piace sorge attaccamento, se
tive o afflizioni mentali e tra queste le principali        dispiace avviene avversione. Tutti i fenomeni ci
sono i tre veleni di attaccamento, odio e ignoran-          appaiono veramente esistenti, ma se riflettiamo
za. La visione della vacuità è l’antidoto e, tramite la     scopriamo che non esistono nel modo in cui
comprensione della visione della vacuità, si com-           appaiono e così l’attaccamento e l’odio perdo-
prende che non c’è sofferenza da conoscere, non             no il posto a cui afferrarsi e diminuiscono.
c’è origine da abbandonare, non c’è cessazione
da ottenere e sentiero da praticare.                        Tutte le religioni aiutano gli esseri ad avere
                                                            compassione e buon cuore: Sua Santità ci ha
Nel mondo c’è stato un grandissimo progresso                detto che nutre grande rispetto per tutte e ci
scientifico e tecnologico che ha riguardato preva-          ha ricordato che tra i suoi impegni c’è quello di
lentemente la realtà del mondo esterno e mate-              favorire l’armonia e il dialogo tra le religioni. In
riale e meno quello interiore e, anche per questa           Occidente c’è una tradizione prevalentemente

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CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
Lo studio della mente
                                                       appare ma esiste solo come mera designazione
    e dello sviluppo delle                             del nome ad una base. Nulla esiste dalla propria

     qualità interiori deve                            parte, tutto è interdipendente. Ciò è l’antidoto di-
                                                       retto dell’ignoranza, causa di tutte le sofferenze.

   essere materia di studio                            La fede quindi non deriva da una semplice fiducia
                                                       nelle scritture, ma dalla comprensione basata su
      nelle scuole perché                              ragioni valide: questa è la fede che ci può dare
                                                       reale beneficio!
    può portare un grande
       beneficio per tutti.                            Rispondendo ad alcune domande sul futuro del
                                                       Buddhismo, Sua Santità ci ha ricordato che il futu-
                                                       ro dipenderà, soprattutto, dal futuro del pianeta e
giudaico-cristiana ed è giusto mantenere le tradi-     se non si cercherà di arrestare il cambiamento cli-
zioni del proprio paese di origine. I cristiani sono   matico e il riscaldamento globale, allora la vita di-
molto attivi nel prestare aiuto alle persone che       venterà sempre più difficile. Nei testi buddhisti si
soffrono, portando aiuto sia spirituale che ma-        parla della distruzione degli universi a causa degli
teriale e Sua Santità ha detto di ammirare molto       elementi e questo, forse, si sta avverando, quin-
questo loro impegno. La fede deriva da una scel-       di il problema dell’ambiente è una questione che
ta personale, uno deve scegliere sulla base delle      ci riguarda direttamente. Sempre rispondendo a
proprie attitudini e aspirazioni.                      due domande su come trasformare la sofferenza
                                                       nel sentiero e sull'importanza di sviluppare l’umil-
Tutte le religioni parlano delle negatività e del-     tà, Sua Santità ha ricordato che il pensare che le
le emozioni distruttive, e nel Buddhismo lo stu-       sofferenze vengono dalla maturazione delle pro-
dio della mente, di come agiscono le emozioni          prie azioni, e dalle emozioni distruttive, è utile per
distruttive è molto profondo e dettagliato. Le         purificare e rendere la mente più tranquilla nell’af-
emozioni distruttive possono essere completa-          frontare le sofferenze. Pensare che tutti gli esseri
mente eliminate solo comprendendo che tutto,           senzienti soffrono nello stesso modo e dedicare
compreso noi stessi, non esiste nel modo in cui        la nostra sofferenza per liberare tutti gli esseri

                                                                                                           9
CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
senzienti è una pratica che ha una grande ef-           laici, ma l’insegnamento di Buddha e in partico-
ficacia per la mente e inoltre ha aggiunto che          lare quelli della scienza della mente, del calmo
dobbiamo vedere tutti gli aspetti negativi dell’e-      dimorare, dello sviluppo della saggezza sono
goismo e tutti gli aspetti postivi dell’altruismo, in   argomenti di apprendimento, di studio. Per cui
modo da diminuire il più possibile l’egoismo e          non c’è bisogno di essere buddhisti, possono
aumentare il più possibile l’altruismo. Questa è la     essere di utilità per tutti; non è necessario essere
pratica fondamentale. Dal momento in cui utiliz-        credenti per essere delle brave persone e esse-
ziamo questo pensiero con saggezza diciamo di           re di beneficio alla società e gli altri. Lo studio
essere umili, inferiori agli altri; ma non è un caso    della mente e dello sviluppo delle nostre qua-
di scoraggiamento, bensì di coraggio. L’umiltà          lità interiori deve essere materia di studio nelle
non è un’attitudine autocommiserante.                   scuole perché può portare un grande beneficio
                                                        per tutti. Infine all’ultima domanda sulle letture
Infine Sua Santità ha invitato i centri buddhisti       consigliate per comprendere la realtà dei feno-
a prestare attenzione allo studio dei testi del-        meni, Sua Santità ha consigliato il testo “Fonda-
la scienza della mente e della logica, perché da        mento della Saggezza“ di Nagarjuna, e i trattati
sole la preghiera e la meditazione non cambiano         di Madhyamika di Nagarjuna e Chamdrakirti, ma
la nostra mente. La liberazione dalle afflizioni è      ha anche ricordato, rispondendo alle doman-
una realtà che si può realizzare, non perché l’ha       de sullo sviluppo del Buddhismo in Occidente,
detto il Buddha, ma perché la si può compren-           che bisogna sempre analizzare con la ragione,
dere attraverso una investigazione. Per essere          perché ci sono spiegazioni in alcuni testi come
buddhisti non è indispensabile diventare monaci,        quelli sulla cosmologia, e passaggi dell’Abidhar-
certo Buddha stesso e i suoi primi cinque disce-        ma, che non possono essere sempre accettati,
poli diventarono monaci e per i monaci è impor-         perché sono in contraddizione con le evidenze
tante mantenere i voti, e ci sono anche voti per i      delle scoperte scientifiche.

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IL DHAMMAPADA                       CHIAMAMI CON I MIEI
                                    VERI NOMI

                                    Le poesie                 THICH
          SULLE TRACCE DEL BUDDHA                         NHAT HANH

                                                                11
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           ECODHARMA

                 Coltivare una risposta
                  buddhista alla crisi
                       ecologica
                     di Silvia Francescon
                  e Ron Eichorn - Presidente
                  Unione Buddhista Europea

                  (Intervento in occasione
                  del Vesak - maggio 2021)
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                                                                      Distinguere l’essenziale
                                                               dall’inessenziale è un’esortazione
       a sfida che definirà la nostra generazio-                che riceviamo dal Dhammapada
       ne, l’emergenza climatica, è solo la punta          (1.11. e 1.12): “Confondendo l'essenziale
       dell’iceberg. La risposta alla crisi ecologi-         e quello che non lo è, ti allontani dalla
       ca necessita di un cambiamento radica-               tua vera natura e coltivi desideri futili.
le del nostro pensiero, che parta dalla presa di              Riconoscendo l'essenziale come tale
coscienza che viviamo in una società fondata su               e l'inessenziale come tale, individui
modelli di sviluppo che non hanno tenuto con-                       la tua vera natura e giungi
to della necessità di preservare la Natura, basati                          all'essenza”
su logiche dominanti del profitto, dell’eccessivo
individualismo, dell’iper-consumismo e di una
cultura dello spreco. Come ricorda il Segretario
generale dell’ONU, António Guterres, nel suo
discorso “Lo stato del Pianeta”, abbiamo con-           impresa che guardino al presente come l’eredità
sumato un terzo della Terra, tra foreste, suolo e       delle generazioni future, partendo dal presup-
biodiversità. Continuiamo ad affidarci ad un si-        posto del riconoscimento dell’interdipendenza
stema estrattivista, basato sui combustibili fossili,   di ogni forma di vita. La pratica quotidiana, unita
mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità           al prendersi cura di tutti gli esseri, sono espres-
ricorda che ogni anno milioni di persone muo-           sione delle due grandi virtù complementari del
iono per inquinamento atmosferico. Non siamo            buddhismo: la saggezza e la compassione.
riusciti a colmare le diseguaglianze, che sono          La saggezza ci permette di comprendere che la
all’origine di ogni povertà nel mondo, alimentati       Terra e gli animali non sono “altro” rispetto a noi.
dal desiderio di possedere sempre di più, pren-         “Fare pace con la natura” significa guarire la fe-
dendo a debito dalle generazioni future, e illu-        rita della separazione, che ci induce a conside-
dendoci, così, di realizzare la felicità individuale    rare la Terra di nostra proprietà e le risorse natu-
senza includere gli altri.                              rali come passibili di sfruttamento. La saggezza
                                                        ci riconduce ad una relazione di reciprocità con
ECOLOGIA INTEGRALE                                      la Natura. Quando realizziamo che la causa di
Come comunità Buddhista siamo mossi dalla               dukkha è l’illusione di un sé separato dal resto
convinzione che mai come oggi sia necessario            del mondo, comprendiamo quanto sia importan-
passare da una visione antropocentrica ad un            te impegnarci nel mondo e per il mondo.
nuovo eco-centrismo, un’ecologia integrale pro-
fonda, che si costruisce su un nuovo modello di         ATTIVISMO ECOLOGICO
economia al servizio delle persone e del Pianeta.       L’insegnamento del Buddha è un metodo per
Ne scaturisce un impegno per divulgare una nuo-         l’azione. La via non è evitare questi tempi difficili,
va cultura ambientale che si esprima in termini di      fuggendo dal mondo. Il sentiero del bodhisattva
Diritti della Terra, di tutela del regno animale e      è saper rispondere in maniera appropriata a
di nuovi modelli di intervento etico, sociale e di      qualunque situazione si presenti.

                                                                                                          13
”COLUI CHE SI PRENDE CURA DI SE
STESSO SI PRENDE CURA DEGLI ALTRI,
  E COLUI CHE SI PRENDE CURA DEGLI
ALTRI SI PRENDE CURA DI SE STESSO”,
       SEDAKA (SAMYUTTA NIKAYA, 47.19)

Il nostro è un impegno concreto ad agi-
re dove occorre, quando occorre e come
occorre. Dinanzi alla crisi ecologica, alle
moltissime informazioni che riceviamo, im-
magini talvolta terrificanti che ci arrivano,
incluse quelle della sofferenza degli animali,
potrebbe essere facile cadere nella trappola
della frustrazione, della rabbia, della reazio-
ne, del puntare il dito, anziché della relazio-
ne con l’esperienza e della risposta. Se non
si è radicati in una pratica profonda, quoti-
diana, è facile esaurire le energie. Ma gra-
zie al perseverante lavoro della pratica spi-
rituale, stati mentali autodistruttivi possono
essere trasformati in saggezza, generosità,
compassione. Ecco, dunque, che la prati-
ca contemplativa, la meditazione, il respiro

14
COSA
           SONO I DIRITTI
            DELLA TERRA
Gli “ecosattva” si prendono cura di tutti gli esse-
ri senzienti. Le crisi ecologiche derivano da una
visione antropocentrica secondo la quale gli
animali e le risorse naturali sono proprietà degli
esseri umani, e quindi sfruttabili e degradabili       consapevole alleggeriscono le emozioni auto in-

al di là di ogni relazione di reciprocità. Avidità,    quinanti della frustrazione e della rabbia. È con

iper-individualismo, consumismo sono le forze          questo lavoro di trasformazione personale che

che sostengono l’idea specista che vede l’uomo         piantiamo i semi per il fiorire dell’armonia con la

al centro di ogni relazione, inclusa quella con        Natura.

Madre Natura.                                          Inoltre, a livello sociale, ogni spinta reattiva rischia
                                                       di esacerbare distruzione ecologica ed esclusio-

I Diritti della Natura riconoscono i diritti degli     ne sociale, in quanto divisiva e polarizzante e, in

ecosistemi e traggono fondamento dal ricono-           ultima analisi, poco efficace.

scimento dell’interdipendenza del mondo na-
turale con l’essere umano, la cui sopravvivenza        PRATICA, PRATICA
dipende dagli ecosistemi.                              Cura e compassione non possono rimanere mere
                                                       intenzioni: è l’agire che dà concretezza ai valori

Il concetto filosofico di garantire status giuridi-    cui si ispira la saggezza millenaria del Buddha. La

co alla Terra, e quindi diritti intrinseci, offre un   pratica della trasformazione personale e la pra-

cambio di prospettiva: da una Natura vista come        tica dell’attivismo hanno dunque bisogno l’una

oggetto di proprietà o risorsa per l’uomo, ad          dell’altra ed è proprio il Sangha il centro della

una Natura percepita come preziosa alleata per         compassione in azione.

la vita.
                                                                                                            15
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                                                                    per affrontare la sfida
                                                                        del presente
                                                                    e del futuro di scuole
                                                                          e famiglie

           INIZIAMO DAL GIOCO DI PAROLE CHE                         di Monica Colli - Scrittrice
                                                                          e formatrice,
                                                                     Responsabile Agenda
           ABBIAMO SCELTO PER IL TITOLO:                                 Educazione UBI

           L’INGLESE CI PERMETTE INFATTI DI GIOSTRARCI NELL’ASSONANZA
           TRA IL TERMINE “APE” (BEE) E IL VERBO “ESSERE”
           (TO BE) PER PORRE L’ATTENZIONE SULLA NECESSITÀ DI ARMONIZZARE
           E INTEGRARE TRE ASPETTI CENTRALI DELL’ESSERE UMANO
           MAGISTRALMENTE INTERPRETATI DALLE API:    IL SAPER ESSERE,

           IL SAPER FARE   E IL SAPER VIVERE E CONVIVERE. MA ANCHE SULLA
           CAPACITÀ DELLE SCUOLE E DELLE FAMIGLIE DI DIALOGARE TRA LORO,
           NEL RISPETTO DEI RECIPROCI RUOLI, IN MODO APERTO E FECONDO, COSÌ
           DA FARSI DAVVERO COMUNITÀ. LE API ANCHE IN QUESTO SONO VERE
           E PROPRIE MAESTRE E POSSIAMO IMMAGINARE UN FUTURO DIVERSO
           PER LE SCUOLE E LE FAMIGLIE PROPRIO PARTENDO DA QUESTO ESEMPIO.
      16
OPPORTUNITÀ CREATIVE
L’uso dei sostantivi ‘scuole’ e ‘famiglie’, al plurale, in-   da cui difenderci o come qualcosa da conoscere in
tende dare voce alla molteplicità di esperienze e di          profondità, attraverso esperienze, almeno nei pri-
forme variegate di scuola e famiglia, dalle famiglie          missimi anni di vita, il più possibile naturali? Deside-
small monoparentali a quelle extralarge: l’intento è          riamo che bambini e ragazzi si muovano liberi per
sostenere questa biodiversità in quanto ricchezza             giardini, parchi e boschi o li vogliamo chiusi in una
da conoscere, esplorare e, in moltissimi casi, anche          stanza con tutte le problematiche legate ai disturbi
da valorizzare. Così che possano fungere da esem-             dell’attenzione, all’iperattività, alla scarsa autostima
pi positivi e “avamposti” per altre situazioni di crisi e     e al basso senso di autoefficacia emersi ferocemen-
faticosamente alla ricerca di una direzione. Purtrop-         te durante la Didattica a Distanza?
po, una diffusa cultura efficientista ci ha abituato a
liste infinite da spuntare e a richieste inesauribili. Ma     LE CONSEGUENZE DELLA DAD
chiediamoci: potrebbe una pianta crescere al me-              Questa domanda non è affatto scontata. Lo dimo-
glio se continuassimo a rimestare il terreno, a pizzi-        stra un episodio, accaduto in piena pandemia, in
care le foglie, ad inondarla di acqua?                        una scuola privata del nord: una psicologa e forma-
                                                              trice è stata chiamata dal Preside per affrontare l’in-
PONIAMOCI DELLE DOMANDE                                       gerenza irrefrenabile di alcuni genitori nelle lezioni.
La prima è: Cosa desideriamo davvero per i bambi-             Molte mamme si erano “incollate” ai computer per
ni e i ragazzi, proprio tutti i bambini e ragazzi, in Ita-    sostenere i figli finendo invece per sollecitarli a ri-
lia e nel mondo? La pandemia ha fatto emergere in             spondere prontamente e prima degli altri, spinte
modo più evidente la correlazione, l’interdipenden-           dal proprio spirito competitivo che metteva in se-
za tra gli esseri umani e tra noi e l’ecosistema. Sareb-      condo piano la possibilità di valorizzare davvero il
be perciò importante mantenere e, anzi, aumentare             lavoro dei ragazzi.
il varco apertosi nella consapevolezza personale e            Una maestra di seconda elementare di una scuola
collettiva. Poi, chiediamoci: Come sperimentiamo il           pubblica, questa volta del centro Italia, dopo aver
mondo? Come lo percepiamo? Come un pericolo                   chiesto e ottenuto il permesso di tenere le lezioni

                                                                                                                  17
• Inoltre, introdurre nelle scuole e in tutte le attivi-
                                                          tà l’errore come risorsa e come opportunità, non
                                                          come qualcosa da punire ma come qualcosa da
                                                          capire, da esplorare, da utilizzare come punto di
                                                          partenza non soltanto per lo “Sbagliando si impa-
all’aperto, nel rispetto scrupoloso del protocollo        ra”, ma anche per lo “Sbagliando si… inventa!”.
sanitario, è stata criticata da parte di molti colleghi   • Sarebbe prezioso anche organizzare scambi e
convinti che la sua scelta didattica potesse in qual-     dialoghi tra scuole e famiglie per far incontrare bi-
che modo nuocere alla salute degli altri bambini.         sogni e sogni cercando insieme la direzione per
La scelta della maestra non ha messo in pericolo          quei bambini, quei ragazzi, quel contesto…
la salute dei bambini, ma ha creato solo disagio al       • Infine, perché non imparare dalle api che pas-
personale docente perché anche gli altri alunni vo-       sano da un ruolo all’altro (da nutrice, ceraiola, ma-
levano uscire all’aperto a fare lezione.                  gazziniera ad esploratrice, bottinatrice, guardiana),
                                                          diventando “esperte” in ciascun compito e non di-
PROSPETTIVE                                               sdegnando di ritornare all’incarico precedente se
Da qui ai prossimi 10 anni auspico che i docenti si-      necessario?
ano sempre più portati a vedersi e a viversi come
veri e propri professionisti dell’educare. Di conse-      In un alveare nessuno direbbe mai “questo non mi
guenza alimentino, a livello individuale e di grup-       spetta, non è compito mio”. Ogni ape lavora nella
po, processi di autoeducazione e di formazione,           comunità e per la comunità. Rimane aperta e fles-
per imparare a dare priorità a ciò che è davvero          sibile davanti alle richieste. Come adulti, anche noi
essenziale. Ma cosa è davvero essenziale?                 possiamo accogliere le responsabilità che il Pianeta
                                                          ci pone di fronte e affrontarle insieme con un pizzi-
• Prima di tutto apprendere con gioia. Le neuro-          co di levità e spirito giocoso.
scienze non a caso ci dicono che tutto ciò che è ap-      Noi lo stiamo facendo con un progetto ambizioso
preso con gioia e con piacere rimane in memoria           “To bee or not to bee? Costruire Comunità dall’io al
200 volte di più rispetto a ciò che viene insegnato       noi”, pensato per la scuola primaria e con una serie
in un contesto in cui vige la paura.                      di STRUMENTI, tra i quali l’albo illustrato che avete
• Poi, ricorrere alla didattica laboratoriale e a me-     trovato allegato, capaci di potenziare l’attenzione e
todologie basate sulla scoperta, dando rilevanza ai       la concentrazione, alimentando il senso estetico e
processi che permettono di “imparare ad impara-           l’immaginazione di bambini e ragazzi.
re” e non puntare quasi esclusivamente sull’acqui-
sizione dei contenuti.

18
L’ALBO ILLUSTRATO IN ALLEGATO
Pensato per bambini e ragazzi tra i 5 e gli 11 anni,
“What is it? Sarà questo o sarà quello?” scaturisce
dall’imparare facendo, l’esperienza del progetto
pilota sulle api, avviata nella primavera 2021 in due
classi quinte della scuola primaria Mazzini di Terni.
Dallo stimolo visivo fornito alle maestre (una
piccola porzione del favo al buio) sono infatti
scaturite le ipotesi dei bambini (parte di un tetto,
un tipo di tessuto, un’ala di un uccello, mattoni di                                               OGNI APE LAVORA
un castello, squame di coccodrillo, serpente, casa
senza luce con tetto spiovente, squame di pesce),                                               NELLA COMUNITÀ E PER
ipotesi poi riprese all’interno della prima parte
della filastrocca. “What is it? Sarà questo o sarà                                          LA COMUNITÀ. POSSIAMO FARLO
quello?” rende visibile la linea pedagogica che
l’Agenda Educazione intende perseguire a livello
                                                                                                          ANCHE NOI.
metodologico, in quanto:
- si avvale sia della metodologia della scoperta
                                                               esposto a Parigi.
                                  Un famoso quadro inglese
                                                            apparentemente
                                  Un dipinto dal soggetto                            SAR
                                  misterio  so eppure decifrab ile proprio come
                                                                                   O SA À QUES
                                                                                       RÀ Q   TO
(permettendo al bambino di costruire i propri
                                                            (che cos'è?)
                                  il suo titolo What is it?                                UELL
                                  Chi si avvicinerà alla soluzion
                                                                    e?                         O?
                                                            i bambini possono
                                  Un albo illustrato in cui

concetti perché l’oggetto/albo illustrato pone un
                                                             fantasia, allenando
                                  mettere in gioco la loro
                                                              ne, in un continuo
                                  osservazione e attenzio
                                                              che cambia pagina
                                   bricolage interpretativo

interrogativo reale: What is it?), sia del learning by
                                    dopo... pagina!

doing (facendo esperienze vi è apprendimento, si
lascia una traccia che sarà poi ampliata, rielaborata,
messa in relazione con altre ogni qualvolta la
situazione/problema si ripresenterà);
                                                                                                    - dà valore ad un contesto
- nutre la fantasia dei bambini e ne promuove
                                                                                                    culturale, il MUSEO che,
la creatività (che significa saper riconoscere
                                                                                                    come il TEATRO, è stato
un problema e realizzare i modi per trovare
                                                                                                    messo a dura prova dalla
la soluzione del problema stesso), attraverso
                                                                                                    pandemia;
l’osservazione e l’immaginazione;
                                                                                                    - si presta ad essere
- allena l’attenzione e la pazienza (e in questo
                                                                                                    utilizzato sia in un contesto
anno di “abbuffate digitali” non è cosa da poco! In
                                                                                                    di educazione formale (a
sostanza funge da “DIGITAL DETOX”);
                                                                                                    scuola e/o in famiglia), sia in
- crea una forte connessione tra NATURA e
                                                                                                    un contesto di educazione
CULTURA (la geometria perfetta del favo si ritrova
                                                                                                    informale (nei camp estivi)
in molte texture del regno animale e in molti
                                                                                                    dando vita ad un lab visivo,
“oggetti” creati dall’uomo);
                                                                                                    tattile ed artistico!
                                                                                                    Buona lettura a tutti/e!
                                                                                                                                      19
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            DHARMA
           ECONOMIX

            Una prospettiva spirituale per ricostruire
               la comunità e curare la società?

               di Stefano Bettera - Vice Presidente EBU
      20
TRE RAGIONI PER UNA X                                  che ci intreccia, ci unisce, ci rende uno e ci cura.
Se vogliamo dare il via al processo di costruzio-      X è la rete, la comunità, l’insieme di io e tu, il noi.
ne di una nuova società, di una nuova “polis della     Infine la X è il segno distintivo di un valore non an-
cura” il punto di partenza è pensare a una vera        cora definito ma potenzialmente infinito, inesauri-
e propria Dharma EconomiX. La X è una scelta,          bile e rappresenta il merito del nostro impegno,
perché i contorni di questo percorso non sono          l’apporto individuale che portiamo in un proces-
ancora del tutto definiti. Non possono e non de-       so di trasformazione che richiede a tutti di essere
vono esserlo. Si tratta, infatti, di una scommessa,    protagonisti ma non da soli, bensì come fratelli.
di un cantiere, di una proposta, di una visione
e anche di un’intuizione dove i valori Buddhisti       UNA FRAGILITÀ NON PIÙ SOSTENIBILE
costituiscono le fondamenta di un processo che         La fragilità è il tema che caratterizza la condizione
non è banalmente confessionale ma si propo-            individuale e sociale del presente, una fragilità che
ne di offrire le lenti per guardare alla società da    ha radici antiche. L’emergenza sociale, così come
un’altra prospettiva, in grado di unire, di guarire.   quella ecologica sono, infatti, il risultato della crisi
La X rappresenta dunque tre dimensioni di que-         di un modello di sistema non più sostenibile. La
sto percorso: prima di tutto è un punto indefinito     pandemia da Coronavirus e i cambiamenti clima-
che possiamo iniziare a disegnare su una mappa         tici sono la conferma più evidente di questa con-
più vasta in cui incontriamo diversi luoghi, diver-    dizione di non ritorno che è una nostra responsa-
si ostacoli e molti ponti per guadare fiumi, molte     bilità. Così come lo è la necessità di ricostruire che
imbarcazioni per attraversare i fiumi e giungere       diventa un imperativo urgente, inderogabile. Al-
sull’altra riva. In secondo luogo, la X rappresenta    trettanto inderogabile è mettere in moto un cam-
anche questi ponti, questi incroci che si formano      bio di paradigma. Diviene fondamentale investire
tra esperienze e incontri, tra connessioni inaspet-    su una nuova idea di comunità di relazioni uomo-
tate: gli intrecci, le interdipendenze che a volte     territorio che superi il modello antropocentrico
neppure sappiamo di avere. X, infatti, sta per ciò     e punti, invece, su prospettive, prassi, linguaggi

                                                                                                           21
e immaginari capaci di curare la ferita. Se c’è la      sociale, intesa come modello fondato sulla rela-
possibilità di immaginare e realizzare questa nuo-      zione affettiva, sulla riscoperta dell’amicizia, sul
va società da una prospettiva “spirituale”, umana,      bene comune. Queste sono le porte di accesso
senza che questa diventi moralisticamente puni-         per operare nella società, immaginata come luo-
tiva, dogmatica o semplicemente pietistica, oc-         go di ascolto, di apprendimento, di educazione
corre superare lo schema dell’intervento solidale       a una compassione partecipata. Una rinnovata
della sussidiarietà e puntare, invece, sul riscatto e   centralità creativa, quasi artistica, restituita al va-
sul merito. Sia come occasione di rivalorizzazio-       lore e al merito li presenta come riconoscimento
ne sia dell’individuo che della comunità stessa, in     di un diritto al riscatto, alla libertà dalla fragilità
un’unica e contemporanea azione riparatrice.            operabile dentro la relazione, dentro la comunità
                                                        che se ne prende carico.
UNA X SULLA MAPPA
Con una X tracciamo dunque un segno e andia-            ARARE IL CAMPO
mo oltre la fragilità, lo smarrimento, l’isolamento     Dharma EconomiX, quindi, prima di essere una
per ritrovare sulla mappa il luogo dove possiamo        disciplina è un campo di indagine sull'esperien-
tornare per guardarci di nuovo, per abbracciare         za umana e come ogni campo va arato e tenuto
questa fragilità, prendercene cura, ricostruire di-     con cura, attenzione, esperienza, consapevolezza.
gnità e speranza, e guarire insieme. La ricostru-       E con altrettanta disponibilità ad accogliere ogni
zione, la guarigione è proprio una presa in carico,     frutto che nasce dalla terra, ogni seme portato dal
in cura integrale, dell’intero sistema che parte da     vento, ogni ape che impollina i fiori, ogni braccio
e sottende una visione interdipendente dove non         che aiuta a coltivare il terreno. Ognuno porta la
esiste più un agente (l’essere umano) e un agito        propria fatica, il proprio sudore ma anche l'intelli-
(la comunità, la società, l’ecosistema, il pianeta).    genza e la soddisfazione quando arrivano i risulta-
Il nuovo modello di mente ecologica che ispira          ti. Ogni contadino sa che ha bisogno della sua ter-
questo intervento di ricostruzione e su cui si fon-     ra, è uno con questa e con gli animali, le piante, le
da la comunità di relazioni affettive, si esprime at-   stelle e la pioggia. Nei campi nessuno è straniero.
traverso alcuni punti cardine: in primo luogo nella     Nella Dharma EconomiX c'è spazio per l'aiuto e
dimensione di profonda interconnessione, che            la solidarietà ma anche di più: c'è un riconoscersi
si traduce nella disponibilità al riconoscimento e      negli sguardi, nei gesti. C'è la compartecipazione,
alla testimonianza di una condizione di isolamen-       il testimoniare un destino comune, uno scambio
to, frustrazione, alienazione cui risponde la rete      di gioie e dolori. C'è l'essere una famiglia.

22
LA FORZA DELLA RETE                                    diventi prassi di azione umana e sociale prima e
Dalla prospettiva del “io sono te” si passa al “noi    politica poi e che si ponga dunque l’obiettivo di
siamo”, dove questo “noi” è la possibilità di por-     costruire, in primo luogo, una società eticamente
tare il sacro nel concreto della quotidianità non      matura. Una società intimamente sacra.
come eccezione ma come qualità irrinunciabile
di ogni vita. Proprio il riconoscimento della po-      UNA SOCIETÀ SACRA
tenzialità insita nella condizione di impermanen-      Dharma EconomiX è tutto questo. È la visione
za che caratterizza la stessa dimensione di fragi-     umana e sostenibile dell’economia e della socie-
lità, fa sì che questa non sia più uno status, uno     tà, della cultura e della politica, dell’individuo e
stigma, una condanna. Ma la rende superabile,          del collettivo, della comunità. Dharma Economix
curabile, guaribile e uno stimolo per il cambia-       “è” la polis della cura, il fondamento di una nuo-
mento: la cura, la disponibilità individuale alla      va cittadinanza. È la mappa e l’immaginario di un
presa in carico del problema, sorretta da reali        viaggio che iniziamo a compiere immaginandolo e
occasioni di sviluppo, agisce come motore di           generandolo in ogni ambito in cui operiamo. Ogni
trasformazione individuale e sociale. Perché que-      volta che ci si mette in viaggio si abbandona qual-
sto processo si realizzi, serve allora un modello      cosa di noi e ci si dirige verso l’ignoto. Con ogni
di interazione che veda collaborare insieme ogni       passo si rende sacro il percorso e lo si trasforma in
energia, ogni risorsa sul territorio disponibile       un’opera d’arte. E come ogni arte anche la Dharma
a mettersi in gioco per entrare nella corrente e       EconomiX vive di immaginazione, sogno, ardire e
andare contro corrente, come i salmoni, in di-         disegna le forme del suo dispiegarsi con la mate-
rezione ostinata e contraria. Gli attori di questo     ria stessa. Perciò è necessaria una X, perché questa
processo sono semplici individui con le proprie        strada che possiamo percorrere insieme non sia
scelte, aziende, con la capacità di produrre svi-      confinata nelle stanze astratte della teoretica, ma
luppo e comunità, istituzioni, enti e organizzazio-    sia portata nella vita, per sua natura inaspettata,
ni con la loro naturale propensione alla rete e alla   mutevole, impermanente. La costante trasforma-
gestione. Un insieme di intelligenze, di visioni, di   zione e la stessa sua condizione di incompiuta fra-
culture capace di produrre occasioni di sviluppo       gilità la rendono una scommessa preziosa, sacra. In
concreto e trasformazione nel micro e nel macro.       questa sacralità ognuno può riconoscersi e muo-
Serve anche una rinnovata forma di riscatto che        versi e iniziare a guarire sé stesso e il mondo.

                                                                                                          23
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  SP LIT

          E
       ST
RI GI
     O
     A
  FR
  E

                 Ripartire
                dalla saggezza
                  collettiva

                            di Anna Fasano - Presidente di Banca Etica

                      (Intervento al Convegno Ricostruire - marzo 2021)

       24
U
             no degli elementi fondamentali per
             affrontare uno scenario di fragilità so-
             ciale è la saggezza collettiva, il sapere     In un governo delle pari opportunità
             collettivo in connessione e senza egoi-             probabilmente riusciremo
smo, a servizio di quella che può essere una rige-          a liberare tutte le energie non solo
nerazione.                                                    per raggiungere quei 7 punti di
La finanza etica ha delle complessità dal punto di          PIL che dicono non essere liberato
vista socio-sanitario, ma riporta anche quelli che         perché le donne non hanno una reale
sono gli elementi che riguardano più il lato eco-           occupazione, ma per raggiungere il
nomico e il lato finanziario. La parte di crisi finan-                   benessere.
ziaria è ancora ovattata, è ancora in una bolla data
da tutta una serie di strumenti che anche il go-
verno ha messo a disposizione. Quindi tutto quel-
lo che avete sentito dire in termini di moratoria        la ripartenza) ma non sempre riusciamo a gestire
e di garanzia fa sì che ancora l'effetto realmente       anche tutto il tessuto economico-sociale dei vari
economico-finanziario di questa crisi non sia di-        territori con le loro specificità. Quindi un primo
sponibile, non solo come informazione ma anche           alert è evidenziare quante imprese chiuderanno,
come consapevolezza di ciò che sta avvenendo.            quante sono in difficoltà, quante persone stanno
                                                         perdendo il posto di lavoro ecc. Ecco, qual è il
Però in una complessità è necessario ridurre gli         meccanismo sottostante perché la ripartenza av-
elementi da affrontare, non in maniera semplici-         venga sugli elementi che creano effettivamente
stica, ma per ricostruire, passo dopo passo, dagli       un impatto sociale e ambientale positivo.
elementi fondamentali scegliendo ciò che porta
benessere all'ambiente e alle comunità.                  Un altro tassello che voglio porre alla vostra at-
                                                         tenzione è tutto il tessuto del mondo dell’ille-
Mi piace riportarvi due spaccati che trovo mol-          galità. Nell'ultimo anno abbiamo riscontrato il ri-
to interessanti: il primo spaccato è sicuramente         corso al tema del compro oro, del pegno: è stato
quello del grande accesso di persone, famiglie,          tre volte superiore rispetto al ricorso alla micro-
piccole imprese e anche grandi imprese allo stru-        finanza. Quindi le piccole necessità (non stiamo
mento proprio di sospensione di tutto il tema dei        parlando dei grandi sistemi economici ma le pic-
finanziamenti. È un elemento che va tenuto sotto         cole necessità di famiglie e imprenditori) hanno
osservazione perché può essere la variabile da           avuto percorsi legali che sono quelli del com-
cui parte una crisi che seguirà quella sanitaria. In     pro oro e del pegno, ma non hanno sfruttato lo
parte la stiamo governando con alcuni elemen-            strumento invece educativo e di supporto della
ti macro (c’è tutto il tema del Recovery Fund per        microfinanza. Vuol dire già provare a spostare

                                                                                                         25
alcuni assi che stavano in un processo di rigene-        lo strumento dell’illegalità e del facile guadagno
razione e di alcuni spazi di educazione, anche fi-       rispetto agli strumenti un po' più faticosi.
nanziaria. Questo apre un po' a lato uno spazio          C'è una responsabilità quindi rispetto a tutte le
per l'economia illegale e per una gestione legale        istituzioni, anche agli strumenti di finanza etica
delle azioni che finora appartenevano all'econo-         come i nostri, di riuscire a raggiungere la citta-
mia reale, a quella che conosciamo, a quella dei         dinanza in senso diffuso; noi dobbiamo evitare
nostri quartieri, a quella dei nostri paesi… Ecco è      che esistano spazi di Paese che non conoscono
un alert che a mio avviso viene sottovalutato per        gli strumenti che hanno a disposizione per riu-
la potenza con cui potrà trovare spazio, strumenti       scire a governare le difficoltà e uscire dalla crisi:
e terreno fertile nella fragilità e a volte anche nel-   su questo si sta lavorando troppo poco.
la disperazione delle persone e soprattutto dei
piccoli imprenditori.                                    Ci preoccupiamo dei luoghi azienda, del luogo
                                                         istituzione, del luogo organizzazione, non consa-
La microfinanza non ha saputo porsi o non ha sa-         pevoli che ci troveremo di fronte ad uno scena-
puto dare risposte sufficienti o adeguate o, ap-         rio che non avrà come unico sbocco i luoghi già
punto, le persone non sanno che ci sono possibi-         esistenti. Ci saranno strade nuove da percorrere,
lità alternative.                                        e se non avremo dotato le persone di strumenti
Come sempre la causa non può essere mai unica.           adeguati rischiamo che lo scenario, ciò che ab-
Io individuo uno dei percorsi su cui si è lavorato       biamo di fronte, non sia veramente l'opportunità
troppo poco, che è quello dell'educazione finan-         che si legge sulle bocche di molti. Invece po-
ziaria. Il tema dell'inclusione finanziaria passa at-    trebbe essere una serie di settori a rischio che
traverso l'educazione finanziaria che è l'elemento       ben conoscete… Noi, dal nostro osservatorio, in
principale per un reale empowerment e lo pos-            questa fase possiamo dire che non abbiamo evi-
siamo rilevare anche solo dai dati.                      denza di crolli di settore, ma ripeto esiste questo
Noi come Italia siamo all'ultimo posto per l'edu-        spazio ancora ovattato delle moratorie anche se
cazione finanziaria in un recente studio; tra l'altro,   per quelle che sono riprese per noi il 30% ha già
le donne italiane sono all'ultimo posto insieme          ricominciato ad agire. Quindi una parte positiva,
alle colombiane; questo vuol dire che c'è un                che però devo dire viene da uno spaccato
tessuto dove si può inserire più facilmente                    della finanza etica che si occupa di terzo

26
C'è un grande accesso di persone,
     famiglie, piccole e anche grandi
     imprese allo strumento proprio
      di sospensione di tutto il tema                  che hanno le banche in questo momento questo
            dei finanziamenti.                         non è un problema.
                                                       Il secondo tassello sono le aree fragili da cui ri-
                                                       partire; è il ruolo portante di giovani e donne,
settore, di imprese che valutano impatto sociale       cioè quelle fasce che anche prima della pande-
e ambientale. Le imprese che comunque opera-           mia erano in situazione di inoccupazione oltre
no sia nel cosa producono, sia nel come lo fan-        che di disoccupazione. In un governo delle pari
no, valutando l'impatto sociale-ambientale sia in      opportunità probabilmente riusciremo a liberare
termini di finanziamenti che investimenti, hanno       tutte le energie non solo per raggiungere quei 7
avuto una resilienza maggiore in questo anno ri-       punti di PIL che dicono non essere liberato per-
spetto a coloro che operano non solo in settori        ché le donne non hanno una reale occupazione,
controversi ma che non hanno avuto la capacità         ma per raggiungere il benessere. Ecco questo è
negli ultimi anni di rivolgersi con attenzione a co-   un altro invito a non misurarci solo sul PIL perché
munità e ambiente. Questo è un primo elemento          consumare non è l'unico motivo per cui siamo
sicuramente utile anche nel pensare a passaggi         stati creati.
ulteriori; quindi uno spaccato complesso, pro-         Occorre provare a ragionare, a creare comunità
blematico, che va analizzato e da cui vanno colti      e reti interconnesse, alleanze. E allora sì che avre-
gli elementi centrali che a mio avviso sono sicura-    mo un potere trasformativo che parte proprio
mente quello delle microeconomie, esperienze           dalle Comunità che credo sia il luogo a cui deve
a cui va data voce, a cui va data finanza e liquidi-   dedicare risorse anche la finanza etica e a cui noi
tà. Che non manca, perché utilizzando le risorse       tutti dobbiamo rivolgerci.

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                           ECONOMY
                                                      L’inestimabile valore della variabile
                                                          femminile nel mondo del lavoro

                                                               di Gaela Bernini - Fondazione Bracco

      S
                                              (intervento al Convegno Ricostruire - marzo 2021)

                e vogliamo parlare di “ricostruzione”, la          il mondo, anche in termini di cura. Ogni gior-
                linea di pensiero e azione della Fonda-            no è cresciuto di un'ora e venti il carico delle
                zione Bracco è un modello nel quale le             donne, delle mamme, per seguire i bambini in
                donne abbiano un ruolo più centrale.               questa epoca di Covid. Quindi, da dove partire
       Questa pandemia ha gravato molto sulle spalle               per ricostruire? La nostra idea, oltre a quella di
       delle donne per la riduzione di entrate ma anche            Fondazione Bracco, è di partire dalle compe-
       per la perdita di lavoro, perché le donne spesso            tenze.
       lavorano in quei settori che sono stati più colpiti
       dalla crisi come il settore culturale, della ristora-       LAVORARE SULLA PROFESSIONALITÀ
       zione, del turismo ecc.                                     Dare visibilità alle competenze delle donne,
       Questo non è solo un fenomeno italiano, perché              anche grazie ai media, che giocano un ruolo
       partecipando al G20 abbiamo verificato che il               fondamentale, e investire sulla formazione -
       Covid è gravato sulle spalle delle donne in tutto           per le più giovani - nei settori che sono mag-

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per competenze identitarie femminili che sono
                                                        quelle dell'ascolto, della relazione, della me-
                                                        diazione, tutte rilevanti in un momento di crisi.

giormente in crescita (quelli STEM cioè scienza,        I NOSTRI PROGETTI
tecnologia, ingegneria, matematica). Ecco, oc-          Come Fondazione Bracco ci proviamo, con
corre puntare su queste competenze che servo-           progetti concreti. Cerchiamo di aumentare, ac-
no a tutti i settori: dal settore della PA al No Pro-   crescere la visibilità delle competenze femmi-
fit al settore privato. Questi sono i settori su cui    nili attraverso un progetto che si chiama “100
puntare, dove purtroppo vediamo che c'è anco-           donne contro gli stereotipi” dove abbiamo cre-
ra una sotto rappresentazione femminile, sia nel        ato un database pubblico, un sito che si chiama
campo del lavoro che negli studi. Ad esempio,           “100esperte.it”, nel quale abbiamo catalogato -
l’UNESCO ci dice che solo il 3% delle studentes-        per dare visibilità - quelle che sono le maggiori
se delle scuole superiori, rispetto al 28% dei ra-      esperte nazionali italiane nel settore STEM, in
gazzi, sceglie dei percorsi legati alla tecnologia      Economia e Finanza, e in Politica internaziona-
e all'informazione.                                     le: quei settori nei quali la sotto rappresenta-
                                                        zione femminile è purtroppo forte e però sono
POLITICHE ADEGUATE                                      così importanti per il progresso della nostra
Poi, purtroppo, c’è la questione della partecipa-       società.
zione delle donne al mondo del lavoro: in Italia
è al 48% ed è in discesa. Il governo deve agire,
tenendo anche presente il fattore moltiplicatore,
cioè che per ogni lavoro creato per una donna           POWER TO THE WOMEN
se ne creano molti di più sul mercato.                  Le donne hanno pagato lo scotto più pesante di
Quando parliamo di competenze femminili non             questa crisi, sia in termini di responsabilità per-
possiamo non trattare il tema del disequilibrio         sonale come caregiver - delle persone anziane,
che persiste nelle posizioni decisionali. Questo        delle famiglie, dei bambini, dei figli a casa con
va cambiato assolutamente perché la diversità           la DAD - sia dal punto di vista dell'occupazione
nella leadership è fondamentale. Voglio dare            perché, i dati li abbiamo visti tutti, sono soprat-
solo un esempio del settore privato, che è un           tutto le donne ad aver perso il lavoro. Quindi è
dato che conosco: i manager internazionali don-         lì che bisogna investire.
ne sono il 38%, ancora veramente troppo pochi.          Più donne partecipano al mondo del lavoro e
Allora il settore privato deve intervenire, e           maggiore è l'effetto positivo nella società per
dotarsi di piani, obiettivi e politiche misurabili      l'occupazione che creano. Per ogni 100 posti
nel tempo per cambiare; le aziende più inclusi-         di lavoro di donne ne sono creati dieci in più:
ve, infatti, performano meglio in termini di profit-    questo è un dato fornito dall'Università di Bo-
tabilità, e questo è misurato, ma anche di rischio      logna, ricavato da un economista che si occu-
perché la diversità di nuovo pensiero nell'orga-        pa di gender economy. Questi sono i temi che
nizzazione produce innovazione e riduce il ri-          vanno utilizzati, anche per chi fa politiche pub-
schio. Aggiungo anche che la leadership fem-            bliche, e questa secondo me è l'occasione che
minile è diversa da quella maschile, si distingue       deve essere portata avanti.

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        Potere delle
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       Nostre azioni

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                                                                              politiche ambientali,
                                                                               modelli di sviluppo:
                                                                              stato attuale e motivi
                                                                               per cui ben sperare

                                                                               di Francesco Bicciato
                                                                           Segretario Generale del Forum
                                                                                Finanza Sostenibile

                                                                              (Intervento in occasione
                                                                              del Vesak - maggio 2021)

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                     ggi il tema che appare più urgen-     LO STATO ATTUALE
                     te è quello della disuguaglianza.     Il Covid ci ha posto di fronte a un bivio impor-
                     Fortunatamente nel 2015 viene         tante dove sostanzialmente chi stava peggio
                     menzionata tra i 17 Sdgs (Sustai-     sta ancora peggio di prima e quindi questo è il
        nable Development Goals, obiettivi di sviluppo     punto fondamentale. Vi cito solamente il “Unsu-
        sostenibile) delle Nazioni Unite, come uno degli   stainable Development Outlook” del 2020 delle
        obiettivi più importanti, e in questo momento      Nazioni Unite, che calcola che fino a 100 milioni
        è proprio sulle pratiche di disuguaglianza, sul-   di persone potrebbero cadere in povertà, sup-
        le pratiche non discriminatorie che occorre in     ponendo che la distribuzione del reddito non
        qualche modo fare una riflessione.                 cambi e che la situazione rimanga la stessa.

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La fame aumenterà con il numero di persone che         diventati ancora più ricchi; il virus ha aumen-
affronta un’insicurezza alimentare che raddop-         tato il patrimonio negli Usa, che è cresciuto di
pierà: circa 265 milioni entro la fine del 2021.       845 miliardi di dollari passando da 2950 miliar-
                                                       di a 3800, cioè quasi 5 miliardi di dollari in più
Per quanto riguarda la crisi del lavoro, incremen-     al giorno. Jeff Bezos, capo di Amazon che tutti
tano le disuguaglianze sul mercato del lavoro a        conoscono, è passato da possedere 73 miliardi
livello globale. In particolare tra i lavoratori più   di patrimonio ad averne 186 (questa non è una
poveri, che dipendono ovviamente da una retri-         cosa personale contro di lui, però ci deve far ri-
buzione giornaliera, quindi ai lavoratori che già      flettere su come un dramma abbia provocato un
erano precari prima delle crisi, e anche qui au-       incremento della ricchezza).
menta l'insicurezza. Ne conseguono insicurezza         Ne consegue che la redistribuzione o dei mec-
e vulnerabilità. Le Nazioni Unite, l'Organizzazio-     canismi di ammortizzatore di questo super pro-
ne del Lavoro, stima che siano stati bruciati 240      fitto vanno forse pesati.
milioni di posti di lavoro.
                                                       Gli impatti sociali della pandemia hanno riguar-
Lo sviluppo delle piattaforme, la tecnologia           dato soprattutto le donne e le ragazze, a tutte
high-tech ci ha aiutato in questo periodo, però        le latitudini. Si stima che nel 2021, per gli effetti
attenzione perché c'è una cosa che si chiama Di-       del Covid, 47 milioni di donne in più al mondo
gital Divide e che è lo scarso accesso alla tecno-     vivranno in condizioni di povertà. La maggior
logia e a internet. Facciamo l'esempio indiano,        parte di disoccupate per il Covid sono state pro-
poiché ci teniamo molto oggi a sostenere que-          prio le donne, che peraltro stanno soffrendo le
sto Paese. Circa il 50% delle persone, cioè 600        condizioni di una precarietà lavorativa molto su-
milioni di individui, non ha accesso a internet (in    periore a quella degli uomini avendo tra l'altro
molti Paesi africani è ancora peggio). Questo tra      molte altre incombenze (che hanno a che vede-
l'altro aumenta anche in un Paese ricco come
gli Stati Uniti, quando si parla di razza, reddito e
localizzazione periferica di popolazioni che non                       la fame
hanno accesso alle tecnologie… In una parola                         aumenterà,
la digitalizzazione è importante, è uno dei temi
                                                             con il numero di persone
fondamentali del Next Generation Eu, però at-
                                                            che affronta un’insicurezza
tenzione che lo sviluppo tecnologico senza l'in-
                                                           alimentare che raddoppierà:

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clusione sociale fa cadere un pezzo importante
di sostenibilità.
Ci sono altri due temi importantissimi: uno è la

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distribuzione della ricchezza, l'altro è relativo
alla differenza di genere.
Per essere sintetico, basti pensare che con la                         entro la fine
pandemia i super ricchi negli Stati Uniti sono                          del 2021

                                                                                                        31
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