CAPPELLANI E BUDDHISTI - A servizio del mondo - Italian Buddhist Union
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Periodico Trimestrale N. 3-2021 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - AUT. LO-NO/1280/04.2021- STAMPE IN REGIME LIBERO Rivista dell’Unione Buddhista Italiana CAPPELLANI E BUDDHISTI TO BEE OR A servizio del mondo NOT TO BEE Impariamo dalle api Ecodharma La via dell’ecosattva
In redazione: Stefano Davide Bettera – Direttore responsabile Rev. Elena Seishin Viviani – Vicedirettore Giovanna Giorgetti Antonella Bassi Guido Gabrielli Segreteria di redazione: Clara De Giorgi Progetto grafico: Pulsa Srl Gio Colombi, Dora Ramondino Foto: Shutterstock Hanno scritto: Giovanna Giorgetti, Silvia Francescon, Ron Eichorn, Monica Colli, Stefano Davide Bettera, Anna Fasano, Gaela Bernini, Francesco Bicciato, Edoardo Croci, Ferruccio de Bortoli, Massimo Recalcati, David Loy, Richard Gere, Rev. Elena Seishin Viviani, Katherine Marshall, Dario Doshin Girolami, Ron Eichhorn. UNIONE BUDDHISTA ITALIANA L’Unione Buddhista Italiana (UBI) è un Ente Religioso i cui soci sono centri e associazioni buddhisti che operano nel territorio italiano. Gli scopi dell’UBI sono: riunire i vari gruppi buddhisti, senza alcuna ingerenza dottrinale o senza prediligere alcuna tradizione rispetto alle altre, siano esse Theravāda, Mahāyāna o Vajrayāna; diffondere il Dharma buddhista; sviluppare il dialogo tra i vari centri; favorire il dialogo interreligioso e con altre istituzioni italiane e rappresentare il Buddhismo italiano nell’Unione Buddhista Europea. Per informazioni: www.unionebuddhistaitaliana.it Testata registrata presso il Tribunale di Milano N186 del 15/12/2020 - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale AUT. LO-NO/1280/04.2021- STAMPE IN REGIME LIBERO Pubblicato e distribuito trimestralmente da UBI Stampato: ROTOLITO SpA - Pioltello - Milano
Costruiamo comunità EDITORIALE n questo difficile periodo di pandemia, l’Unione Buddhista Italiana non ha mai abdicato al suo impegno forse più importante: creare comunità. Il Sangha, non a caso, è uno dei Tre Gioielli: l’indicazione che ci arriva dal Buddha è quella di ricordarci che non ci salviamo da soli, non possiamo compiere il percorso nel mondo, attraverso la vita, da soli. Di fatto, non siamo soli e nella comunità troviamo il luogo in cui possiamo esprimerci, costruire relazioni, legami, curare e guarire. La comunità è il nostro primo luogo di cura, l’opportunità che ci è data per incontrare il volto dell’altro e, camminando insieme sui ponti che ci uniscono, abbracciare noi stessi e il mondo. Costruire comunità, proteggerla, far fiorire nelle relazioni gli elementi che più valorizzano la nostra umanità è l’essenza di ciò che significa pra- ticare una via spirituale. Praticarla nel mondo, a contatto con la fragilità, la sofferenza, il disagio, la solitudine è un impegno ingente che, più di ogni altro, spetta a chi ha scelto di portare i valori del Buddhismo nel mondo. Lo abbiamo fatto e continueremo convinti a farlo sostenendo iniziative e progetti umanitari e sociali. Siamo stati in prima linea per aiutare le organizzazioni del sociale e della cultura, messe in ginocchio da questi due anni complessi. Siamo nelle carceri, negli ospedali, ovun- que sia richiesto, grazie all’operato prezioso dei Ministri di Culto. Ci stiamo attrezzando per dare sempre maggiore concretezza ed efficacia al nostro intervento in alcune aree che riteniamo cruciali per il presente e il futuro: l’ambiente, l’educazione, il sociale, la cura, l’Università. Que- sto numero parla del nostro lavoro e di come abbiamo cercato, in que- sti mesi, di raccontarlo a tutti voi con gli appuntamenti resi possibili grazie ad ospiti e amici preziosi. Ve lo restituiamo come testimonianza di un viaggio. Il nostro viaggio, da compiere insieme, come buddhisti e come cittadini della nostra grande comunità umana. Stefano Bettera Direttore
N. 3-2021 6 12 SOMMARIO EDITORIALE 03 STEFANO BETTERA - DIRETTORE INCONTRI 16 06 INCONTRO CON SUA SANTITÀ DHARMA IN AZIONE 12 ECODHARMA 24 16 TO BEE OR NOT TO BEE 20 DHARMA ECONOMIX FRAGILITÀ E RISPOSTE 24 RIPARTIRE DALLA SAGGEZZA COLLETTIVA 28 GENDER ECONOMY 28 34
38 50 66 30 IL POTERE DELLE NOSTRE AZIONI 64 IL DHARMA IN PRIGIONE 34 LA STRADA DAVANTI A NOI 66 QUESTO È IL MOMENTO PROSPETTIVE 70 COMUNITÀ UNITE E SICURE 38 UNA NUOVA SOCIALITÀ 73 L'IMPORTANZA DELL'UMANITÀ 43 ISTITUZIONI IN MOVIMENTO PER APPROFONDIRE 47 ECODHARMA 74 LETTURE CONSIGLIATE 50 LA TERRA È IL MIO DHARMA 78 ELENCO CENTRI SERVIRE 56 VISIBILI VASTITÀ 60 CAPPELLANI E BUDDHISTI PER ABBONARTI VISITA IL SITO: WWW.UNIONEBUDDHISTA 70 ITALIANA.IT/MAGAZINE 60
Un momento storico nella storia dell’UBI di Giovanna Giorgetti Vice Presidente Unione Buddhista Italiana M ercoledì 7 aprile alle 5,30 della diverse. Così è stato in India dove si erano svilup- mattina, in diretta sui canali social pate diverse religioni, ma tutte sostenevano i con- dell’Unione Buddhista Italiana, ab- cetti di amore e non violenza, Ahiṃsā e Karuna. biamo avuto la grande occasione Il Buddhismo è sorto in India più di 2500 anni fa di ricevere direttamente da Sua Santità Tenzin e ha due grandi tradizioni: quella in lingua Pali e Gyatso, il XIV Dalai Lama, un insegnamento sul- quella in Sanscrito. Quest’ultima, con lo sviluppo le quattro Nobili Verità. Il Dalai Lama ha anche dell’università di Nalanda, fu seguita, praticata e risposto ad alcune domande da parte di Mae- studiata da tantissimi studiosi e praticanti e, a se- stri e praticanti dei centri di Dharma dell’Unione. guito degli insegnamenti di Grandi Maestri, ebbe Con Sua Santità erano collegati, oltre al diretti- una vasta diffusione in Oriente e ora anche in vo dell’UBI, cinquanta centri e il presidente del- Occidente cresce l’interesse nei suoi confronti. In l’Unione Buddhista Europea. Per tutti noi è sta- Tibet il Dharma fu portato dal grande abate Shan- to un momento di grande gioia e commozio- tarakshita, maestro di logica e seguace degli in- ne, come ha ricordato il presidente dell’Unione segnamenti della scuola Madhyamika. I suoi inse- Buddhista Italiana Filippo Scianna ringraziando gnamenti non sono basati solo sulle scritture ma Sua Santità di aver accolto il nostro invito, portan- anche sull’investigazione e la logica, in coerenza doci la Sua incredibile conoscenza degli insegna- con le parole dette da Buddha Sakyamuni: “Mo- menti di Dharma. naci e studiosi, non accettate quello che vi dico per fede, ma analizzate le mie parole come l’orafo Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato ricordandoci analizza l’oro”. che tutte le religioni del mondo parlano di amo- Fatta questa premessa, Sua Santità ha spiegato re e compassione, anche se sostengono filosofie che le quattro Nobili Verità sono il fondamento 7
CONSECTETUR ADIPISCI di tutto l’insegnamento del Buddha. Il Bagawam ragione, gli scienziati si stanno sempre più in- appena raggiunta l’illuminazione disse di avere teressando alla scienza della mente sviluppa- scoperto una realtà “profonda e pacifica, priva di ta dai filosofi buddhisti. Si sta comprendendo elaborazioni, non composta e di chiara luce”, ma l’importanza di generare la pace e la felicità era consapevole che in quel momento nessuno mentale, che avviene eliminando le emozioni poteva comprenderla e rimase in silenzio per 49 distruttive che disturbano la mente. La fisica giorni fino a che i cinque discepoli che lo avevano quantistica riconosce che i fenomeni non esi- seguito gli chiesero di insegnare e Lui, per la pri- stono come appaiono e sembra dire che siano ma volta, girò la Ruota del Dharma e il primo in- una mera apparenza della mente, ma non si oc- segnamento fu proprio sulle quattro Nobili Verità. cupana della natura della mente, del modo in Spiegò che dobbiamo comprendere la sofferen- cui esiste e appare e quindi questa visione non za, eliminarne la radice e ottenerne la cessazione ha la capacità di eliminare le emozioni negati- tramite il sentiero. Tutti gli esseri, persino i più pic- ve. Le emozioni distruttive sorgono sulla base coli insetti, non vogliono soffrire e dato che tutte della nostra visione che concepisce le cose le sofferenze sorgono dalle cause, si deve investi- come esistenti dalla loro parte e, su questa gare la loro origine, che sono le emozioni distrut- base, se qualcosa piace sorge attaccamento, se tive o afflizioni mentali e tra queste le principali dispiace avviene avversione. Tutti i fenomeni ci sono i tre veleni di attaccamento, odio e ignoran- appaiono veramente esistenti, ma se riflettiamo za. La visione della vacuità è l’antidoto e, tramite la scopriamo che non esistono nel modo in cui comprensione della visione della vacuità, si com- appaiono e così l’attaccamento e l’odio perdo- prende che non c’è sofferenza da conoscere, non no il posto a cui afferrarsi e diminuiscono. c’è origine da abbandonare, non c’è cessazione da ottenere e sentiero da praticare. Tutte le religioni aiutano gli esseri ad avere compassione e buon cuore: Sua Santità ci ha Nel mondo c’è stato un grandissimo progresso detto che nutre grande rispetto per tutte e ci scientifico e tecnologico che ha riguardato preva- ha ricordato che tra i suoi impegni c’è quello di lentemente la realtà del mondo esterno e mate- favorire l’armonia e il dialogo tra le religioni. In riale e meno quello interiore e, anche per questa Occidente c’è una tradizione prevalentemente 8
Lo studio della mente appare ma esiste solo come mera designazione e dello sviluppo delle del nome ad una base. Nulla esiste dalla propria qualità interiori deve parte, tutto è interdipendente. Ciò è l’antidoto di- retto dell’ignoranza, causa di tutte le sofferenze. essere materia di studio La fede quindi non deriva da una semplice fiducia nelle scritture, ma dalla comprensione basata su nelle scuole perché ragioni valide: questa è la fede che ci può dare reale beneficio! può portare un grande beneficio per tutti. Rispondendo ad alcune domande sul futuro del Buddhismo, Sua Santità ci ha ricordato che il futu- ro dipenderà, soprattutto, dal futuro del pianeta e giudaico-cristiana ed è giusto mantenere le tradi- se non si cercherà di arrestare il cambiamento cli- zioni del proprio paese di origine. I cristiani sono matico e il riscaldamento globale, allora la vita di- molto attivi nel prestare aiuto alle persone che venterà sempre più difficile. Nei testi buddhisti si soffrono, portando aiuto sia spirituale che ma- parla della distruzione degli universi a causa degli teriale e Sua Santità ha detto di ammirare molto elementi e questo, forse, si sta avverando, quin- questo loro impegno. La fede deriva da una scel- di il problema dell’ambiente è una questione che ta personale, uno deve scegliere sulla base delle ci riguarda direttamente. Sempre rispondendo a proprie attitudini e aspirazioni. due domande su come trasformare la sofferenza nel sentiero e sull'importanza di sviluppare l’umil- Tutte le religioni parlano delle negatività e del- tà, Sua Santità ha ricordato che il pensare che le le emozioni distruttive, e nel Buddhismo lo stu- sofferenze vengono dalla maturazione delle pro- dio della mente, di come agiscono le emozioni prie azioni, e dalle emozioni distruttive, è utile per distruttive è molto profondo e dettagliato. Le purificare e rendere la mente più tranquilla nell’af- emozioni distruttive possono essere completa- frontare le sofferenze. Pensare che tutti gli esseri mente eliminate solo comprendendo che tutto, senzienti soffrono nello stesso modo e dedicare compreso noi stessi, non esiste nel modo in cui la nostra sofferenza per liberare tutti gli esseri 9
senzienti è una pratica che ha una grande ef- laici, ma l’insegnamento di Buddha e in partico- ficacia per la mente e inoltre ha aggiunto che lare quelli della scienza della mente, del calmo dobbiamo vedere tutti gli aspetti negativi dell’e- dimorare, dello sviluppo della saggezza sono goismo e tutti gli aspetti postivi dell’altruismo, in argomenti di apprendimento, di studio. Per cui modo da diminuire il più possibile l’egoismo e non c’è bisogno di essere buddhisti, possono aumentare il più possibile l’altruismo. Questa è la essere di utilità per tutti; non è necessario essere pratica fondamentale. Dal momento in cui utiliz- credenti per essere delle brave persone e esse- ziamo questo pensiero con saggezza diciamo di re di beneficio alla società e gli altri. Lo studio essere umili, inferiori agli altri; ma non è un caso della mente e dello sviluppo delle nostre qua- di scoraggiamento, bensì di coraggio. L’umiltà lità interiori deve essere materia di studio nelle non è un’attitudine autocommiserante. scuole perché può portare un grande beneficio per tutti. Infine all’ultima domanda sulle letture Infine Sua Santità ha invitato i centri buddhisti consigliate per comprendere la realtà dei feno- a prestare attenzione allo studio dei testi del- meni, Sua Santità ha consigliato il testo “Fonda- la scienza della mente e della logica, perché da mento della Saggezza“ di Nagarjuna, e i trattati sole la preghiera e la meditazione non cambiano di Madhyamika di Nagarjuna e Chamdrakirti, ma la nostra mente. La liberazione dalle afflizioni è ha anche ricordato, rispondendo alle doman- una realtà che si può realizzare, non perché l’ha de sullo sviluppo del Buddhismo in Occidente, detto il Buddha, ma perché la si può compren- che bisogna sempre analizzare con la ragione, dere attraverso una investigazione. Per essere perché ci sono spiegazioni in alcuni testi come buddhisti non è indispensabile diventare monaci, quelli sulla cosmologia, e passaggi dell’Abidhar- certo Buddha stesso e i suoi primi cinque disce- ma, che non possono essere sempre accettati, poli diventarono monaci e per i monaci è impor- perché sono in contraddizione con le evidenze tante mantenere i voti, e ci sono anche voti per i delle scoperte scientifiche. 10
IL DHAMMAPADA CHIAMAMI CON I MIEI VERI NOMI Le poesie THICH SULLE TRACCE DEL BUDDHA NHAT HANH 11
O A A RM E N A H ZI D IN ECODHARMA Coltivare una risposta buddhista alla crisi ecologica di Silvia Francescon e Ron Eichorn - Presidente Unione Buddhista Europea (Intervento in occasione del Vesak - maggio 2021) 12
L Distinguere l’essenziale dall’inessenziale è un’esortazione a sfida che definirà la nostra generazio- che riceviamo dal Dhammapada ne, l’emergenza climatica, è solo la punta (1.11. e 1.12): “Confondendo l'essenziale dell’iceberg. La risposta alla crisi ecologi- e quello che non lo è, ti allontani dalla ca necessita di un cambiamento radica- tua vera natura e coltivi desideri futili. le del nostro pensiero, che parta dalla presa di Riconoscendo l'essenziale come tale coscienza che viviamo in una società fondata su e l'inessenziale come tale, individui modelli di sviluppo che non hanno tenuto con- la tua vera natura e giungi to della necessità di preservare la Natura, basati all'essenza” su logiche dominanti del profitto, dell’eccessivo individualismo, dell’iper-consumismo e di una cultura dello spreco. Come ricorda il Segretario generale dell’ONU, António Guterres, nel suo discorso “Lo stato del Pianeta”, abbiamo con- impresa che guardino al presente come l’eredità sumato un terzo della Terra, tra foreste, suolo e delle generazioni future, partendo dal presup- biodiversità. Continuiamo ad affidarci ad un si- posto del riconoscimento dell’interdipendenza stema estrattivista, basato sui combustibili fossili, di ogni forma di vita. La pratica quotidiana, unita mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità al prendersi cura di tutti gli esseri, sono espres- ricorda che ogni anno milioni di persone muo- sione delle due grandi virtù complementari del iono per inquinamento atmosferico. Non siamo buddhismo: la saggezza e la compassione. riusciti a colmare le diseguaglianze, che sono La saggezza ci permette di comprendere che la all’origine di ogni povertà nel mondo, alimentati Terra e gli animali non sono “altro” rispetto a noi. dal desiderio di possedere sempre di più, pren- “Fare pace con la natura” significa guarire la fe- dendo a debito dalle generazioni future, e illu- rita della separazione, che ci induce a conside- dendoci, così, di realizzare la felicità individuale rare la Terra di nostra proprietà e le risorse natu- senza includere gli altri. rali come passibili di sfruttamento. La saggezza ci riconduce ad una relazione di reciprocità con ECOLOGIA INTEGRALE la Natura. Quando realizziamo che la causa di Come comunità Buddhista siamo mossi dalla dukkha è l’illusione di un sé separato dal resto convinzione che mai come oggi sia necessario del mondo, comprendiamo quanto sia importan- passare da una visione antropocentrica ad un te impegnarci nel mondo e per il mondo. nuovo eco-centrismo, un’ecologia integrale pro- fonda, che si costruisce su un nuovo modello di ATTIVISMO ECOLOGICO economia al servizio delle persone e del Pianeta. L’insegnamento del Buddha è un metodo per Ne scaturisce un impegno per divulgare una nuo- l’azione. La via non è evitare questi tempi difficili, va cultura ambientale che si esprima in termini di fuggendo dal mondo. Il sentiero del bodhisattva Diritti della Terra, di tutela del regno animale e è saper rispondere in maniera appropriata a di nuovi modelli di intervento etico, sociale e di qualunque situazione si presenti. 13
”COLUI CHE SI PRENDE CURA DI SE STESSO SI PRENDE CURA DEGLI ALTRI, E COLUI CHE SI PRENDE CURA DEGLI ALTRI SI PRENDE CURA DI SE STESSO”, SEDAKA (SAMYUTTA NIKAYA, 47.19) Il nostro è un impegno concreto ad agi- re dove occorre, quando occorre e come occorre. Dinanzi alla crisi ecologica, alle moltissime informazioni che riceviamo, im- magini talvolta terrificanti che ci arrivano, incluse quelle della sofferenza degli animali, potrebbe essere facile cadere nella trappola della frustrazione, della rabbia, della reazio- ne, del puntare il dito, anziché della relazio- ne con l’esperienza e della risposta. Se non si è radicati in una pratica profonda, quoti- diana, è facile esaurire le energie. Ma gra- zie al perseverante lavoro della pratica spi- rituale, stati mentali autodistruttivi possono essere trasformati in saggezza, generosità, compassione. Ecco, dunque, che la prati- ca contemplativa, la meditazione, il respiro 14
COSA SONO I DIRITTI DELLA TERRA Gli “ecosattva” si prendono cura di tutti gli esse- ri senzienti. Le crisi ecologiche derivano da una visione antropocentrica secondo la quale gli animali e le risorse naturali sono proprietà degli esseri umani, e quindi sfruttabili e degradabili consapevole alleggeriscono le emozioni auto in- al di là di ogni relazione di reciprocità. Avidità, quinanti della frustrazione e della rabbia. È con iper-individualismo, consumismo sono le forze questo lavoro di trasformazione personale che che sostengono l’idea specista che vede l’uomo piantiamo i semi per il fiorire dell’armonia con la al centro di ogni relazione, inclusa quella con Natura. Madre Natura. Inoltre, a livello sociale, ogni spinta reattiva rischia di esacerbare distruzione ecologica ed esclusio- I Diritti della Natura riconoscono i diritti degli ne sociale, in quanto divisiva e polarizzante e, in ecosistemi e traggono fondamento dal ricono- ultima analisi, poco efficace. scimento dell’interdipendenza del mondo na- turale con l’essere umano, la cui sopravvivenza PRATICA, PRATICA dipende dagli ecosistemi. Cura e compassione non possono rimanere mere intenzioni: è l’agire che dà concretezza ai valori Il concetto filosofico di garantire status giuridi- cui si ispira la saggezza millenaria del Buddha. La co alla Terra, e quindi diritti intrinseci, offre un pratica della trasformazione personale e la pra- cambio di prospettiva: da una Natura vista come tica dell’attivismo hanno dunque bisogno l’una oggetto di proprietà o risorsa per l’uomo, ad dell’altra ed è proprio il Sangha il centro della una Natura percepita come preziosa alleata per compassione in azione. la vita. 15
O A A RM E N A H ZI D IN Domande e proposte per affrontare la sfida del presente e del futuro di scuole e famiglie INIZIAMO DAL GIOCO DI PAROLE CHE di Monica Colli - Scrittrice e formatrice, Responsabile Agenda ABBIAMO SCELTO PER IL TITOLO: Educazione UBI L’INGLESE CI PERMETTE INFATTI DI GIOSTRARCI NELL’ASSONANZA TRA IL TERMINE “APE” (BEE) E IL VERBO “ESSERE” (TO BE) PER PORRE L’ATTENZIONE SULLA NECESSITÀ DI ARMONIZZARE E INTEGRARE TRE ASPETTI CENTRALI DELL’ESSERE UMANO MAGISTRALMENTE INTERPRETATI DALLE API: IL SAPER ESSERE, IL SAPER FARE E IL SAPER VIVERE E CONVIVERE. MA ANCHE SULLA CAPACITÀ DELLE SCUOLE E DELLE FAMIGLIE DI DIALOGARE TRA LORO, NEL RISPETTO DEI RECIPROCI RUOLI, IN MODO APERTO E FECONDO, COSÌ DA FARSI DAVVERO COMUNITÀ. LE API ANCHE IN QUESTO SONO VERE E PROPRIE MAESTRE E POSSIAMO IMMAGINARE UN FUTURO DIVERSO PER LE SCUOLE E LE FAMIGLIE PROPRIO PARTENDO DA QUESTO ESEMPIO. 16
OPPORTUNITÀ CREATIVE L’uso dei sostantivi ‘scuole’ e ‘famiglie’, al plurale, in- da cui difenderci o come qualcosa da conoscere in tende dare voce alla molteplicità di esperienze e di profondità, attraverso esperienze, almeno nei pri- forme variegate di scuola e famiglia, dalle famiglie missimi anni di vita, il più possibile naturali? Deside- small monoparentali a quelle extralarge: l’intento è riamo che bambini e ragazzi si muovano liberi per sostenere questa biodiversità in quanto ricchezza giardini, parchi e boschi o li vogliamo chiusi in una da conoscere, esplorare e, in moltissimi casi, anche stanza con tutte le problematiche legate ai disturbi da valorizzare. Così che possano fungere da esem- dell’attenzione, all’iperattività, alla scarsa autostima pi positivi e “avamposti” per altre situazioni di crisi e e al basso senso di autoefficacia emersi ferocemen- faticosamente alla ricerca di una direzione. Purtrop- te durante la Didattica a Distanza? po, una diffusa cultura efficientista ci ha abituato a liste infinite da spuntare e a richieste inesauribili. Ma LE CONSEGUENZE DELLA DAD chiediamoci: potrebbe una pianta crescere al me- Questa domanda non è affatto scontata. Lo dimo- glio se continuassimo a rimestare il terreno, a pizzi- stra un episodio, accaduto in piena pandemia, in care le foglie, ad inondarla di acqua? una scuola privata del nord: una psicologa e forma- trice è stata chiamata dal Preside per affrontare l’in- PONIAMOCI DELLE DOMANDE gerenza irrefrenabile di alcuni genitori nelle lezioni. La prima è: Cosa desideriamo davvero per i bambi- Molte mamme si erano “incollate” ai computer per ni e i ragazzi, proprio tutti i bambini e ragazzi, in Ita- sostenere i figli finendo invece per sollecitarli a ri- lia e nel mondo? La pandemia ha fatto emergere in spondere prontamente e prima degli altri, spinte modo più evidente la correlazione, l’interdipenden- dal proprio spirito competitivo che metteva in se- za tra gli esseri umani e tra noi e l’ecosistema. Sareb- condo piano la possibilità di valorizzare davvero il be perciò importante mantenere e, anzi, aumentare lavoro dei ragazzi. il varco apertosi nella consapevolezza personale e Una maestra di seconda elementare di una scuola collettiva. Poi, chiediamoci: Come sperimentiamo il pubblica, questa volta del centro Italia, dopo aver mondo? Come lo percepiamo? Come un pericolo chiesto e ottenuto il permesso di tenere le lezioni 17
• Inoltre, introdurre nelle scuole e in tutte le attivi- tà l’errore come risorsa e come opportunità, non come qualcosa da punire ma come qualcosa da capire, da esplorare, da utilizzare come punto di partenza non soltanto per lo “Sbagliando si impa- all’aperto, nel rispetto scrupoloso del protocollo ra”, ma anche per lo “Sbagliando si… inventa!”. sanitario, è stata criticata da parte di molti colleghi • Sarebbe prezioso anche organizzare scambi e convinti che la sua scelta didattica potesse in qual- dialoghi tra scuole e famiglie per far incontrare bi- che modo nuocere alla salute degli altri bambini. sogni e sogni cercando insieme la direzione per La scelta della maestra non ha messo in pericolo quei bambini, quei ragazzi, quel contesto… la salute dei bambini, ma ha creato solo disagio al • Infine, perché non imparare dalle api che pas- personale docente perché anche gli altri alunni vo- sano da un ruolo all’altro (da nutrice, ceraiola, ma- levano uscire all’aperto a fare lezione. gazziniera ad esploratrice, bottinatrice, guardiana), diventando “esperte” in ciascun compito e non di- PROSPETTIVE sdegnando di ritornare all’incarico precedente se Da qui ai prossimi 10 anni auspico che i docenti si- necessario? ano sempre più portati a vedersi e a viversi come veri e propri professionisti dell’educare. Di conse- In un alveare nessuno direbbe mai “questo non mi guenza alimentino, a livello individuale e di grup- spetta, non è compito mio”. Ogni ape lavora nella po, processi di autoeducazione e di formazione, comunità e per la comunità. Rimane aperta e fles- per imparare a dare priorità a ciò che è davvero sibile davanti alle richieste. Come adulti, anche noi essenziale. Ma cosa è davvero essenziale? possiamo accogliere le responsabilità che il Pianeta ci pone di fronte e affrontarle insieme con un pizzi- • Prima di tutto apprendere con gioia. Le neuro- co di levità e spirito giocoso. scienze non a caso ci dicono che tutto ciò che è ap- Noi lo stiamo facendo con un progetto ambizioso preso con gioia e con piacere rimane in memoria “To bee or not to bee? Costruire Comunità dall’io al 200 volte di più rispetto a ciò che viene insegnato noi”, pensato per la scuola primaria e con una serie in un contesto in cui vige la paura. di STRUMENTI, tra i quali l’albo illustrato che avete • Poi, ricorrere alla didattica laboratoriale e a me- trovato allegato, capaci di potenziare l’attenzione e todologie basate sulla scoperta, dando rilevanza ai la concentrazione, alimentando il senso estetico e processi che permettono di “imparare ad impara- l’immaginazione di bambini e ragazzi. re” e non puntare quasi esclusivamente sull’acqui- sizione dei contenuti. 18
L’ALBO ILLUSTRATO IN ALLEGATO Pensato per bambini e ragazzi tra i 5 e gli 11 anni, “What is it? Sarà questo o sarà quello?” scaturisce dall’imparare facendo, l’esperienza del progetto pilota sulle api, avviata nella primavera 2021 in due classi quinte della scuola primaria Mazzini di Terni. Dallo stimolo visivo fornito alle maestre (una piccola porzione del favo al buio) sono infatti scaturite le ipotesi dei bambini (parte di un tetto, un tipo di tessuto, un’ala di un uccello, mattoni di OGNI APE LAVORA un castello, squame di coccodrillo, serpente, casa senza luce con tetto spiovente, squame di pesce), NELLA COMUNITÀ E PER ipotesi poi riprese all’interno della prima parte della filastrocca. “What is it? Sarà questo o sarà LA COMUNITÀ. POSSIAMO FARLO quello?” rende visibile la linea pedagogica che l’Agenda Educazione intende perseguire a livello ANCHE NOI. metodologico, in quanto: - si avvale sia della metodologia della scoperta esposto a Parigi. Un famoso quadro inglese apparentemente Un dipinto dal soggetto SAR misterio so eppure decifrab ile proprio come O SA À QUES RÀ Q TO (permettendo al bambino di costruire i propri (che cos'è?) il suo titolo What is it? UELL Chi si avvicinerà alla soluzion e? O? i bambini possono Un albo illustrato in cui concetti perché l’oggetto/albo illustrato pone un fantasia, allenando mettere in gioco la loro ne, in un continuo osservazione e attenzio che cambia pagina bricolage interpretativo interrogativo reale: What is it?), sia del learning by dopo... pagina! doing (facendo esperienze vi è apprendimento, si lascia una traccia che sarà poi ampliata, rielaborata, messa in relazione con altre ogni qualvolta la situazione/problema si ripresenterà); - dà valore ad un contesto - nutre la fantasia dei bambini e ne promuove culturale, il MUSEO che, la creatività (che significa saper riconoscere come il TEATRO, è stato un problema e realizzare i modi per trovare messo a dura prova dalla la soluzione del problema stesso), attraverso pandemia; l’osservazione e l’immaginazione; - si presta ad essere - allena l’attenzione e la pazienza (e in questo utilizzato sia in un contesto anno di “abbuffate digitali” non è cosa da poco! In di educazione formale (a sostanza funge da “DIGITAL DETOX”); scuola e/o in famiglia), sia in - crea una forte connessione tra NATURA e un contesto di educazione CULTURA (la geometria perfetta del favo si ritrova informale (nei camp estivi) in molte texture del regno animale e in molti dando vita ad un lab visivo, “oggetti” creati dall’uomo); tattile ed artistico! Buona lettura a tutti/e! 19
O A A RM E N A H ZI D IN DHARMA ECONOMIX Una prospettiva spirituale per ricostruire la comunità e curare la società? di Stefano Bettera - Vice Presidente EBU 20
TRE RAGIONI PER UNA X che ci intreccia, ci unisce, ci rende uno e ci cura. Se vogliamo dare il via al processo di costruzio- X è la rete, la comunità, l’insieme di io e tu, il noi. ne di una nuova società, di una nuova “polis della Infine la X è il segno distintivo di un valore non an- cura” il punto di partenza è pensare a una vera cora definito ma potenzialmente infinito, inesauri- e propria Dharma EconomiX. La X è una scelta, bile e rappresenta il merito del nostro impegno, perché i contorni di questo percorso non sono l’apporto individuale che portiamo in un proces- ancora del tutto definiti. Non possono e non de- so di trasformazione che richiede a tutti di essere vono esserlo. Si tratta, infatti, di una scommessa, protagonisti ma non da soli, bensì come fratelli. di un cantiere, di una proposta, di una visione e anche di un’intuizione dove i valori Buddhisti UNA FRAGILITÀ NON PIÙ SOSTENIBILE costituiscono le fondamenta di un processo che La fragilità è il tema che caratterizza la condizione non è banalmente confessionale ma si propo- individuale e sociale del presente, una fragilità che ne di offrire le lenti per guardare alla società da ha radici antiche. L’emergenza sociale, così come un’altra prospettiva, in grado di unire, di guarire. quella ecologica sono, infatti, il risultato della crisi La X rappresenta dunque tre dimensioni di que- di un modello di sistema non più sostenibile. La sto percorso: prima di tutto è un punto indefinito pandemia da Coronavirus e i cambiamenti clima- che possiamo iniziare a disegnare su una mappa tici sono la conferma più evidente di questa con- più vasta in cui incontriamo diversi luoghi, diver- dizione di non ritorno che è una nostra responsa- si ostacoli e molti ponti per guadare fiumi, molte bilità. Così come lo è la necessità di ricostruire che imbarcazioni per attraversare i fiumi e giungere diventa un imperativo urgente, inderogabile. Al- sull’altra riva. In secondo luogo, la X rappresenta trettanto inderogabile è mettere in moto un cam- anche questi ponti, questi incroci che si formano bio di paradigma. Diviene fondamentale investire tra esperienze e incontri, tra connessioni inaspet- su una nuova idea di comunità di relazioni uomo- tate: gli intrecci, le interdipendenze che a volte territorio che superi il modello antropocentrico neppure sappiamo di avere. X, infatti, sta per ciò e punti, invece, su prospettive, prassi, linguaggi 21
e immaginari capaci di curare la ferita. Se c’è la sociale, intesa come modello fondato sulla rela- possibilità di immaginare e realizzare questa nuo- zione affettiva, sulla riscoperta dell’amicizia, sul va società da una prospettiva “spirituale”, umana, bene comune. Queste sono le porte di accesso senza che questa diventi moralisticamente puni- per operare nella società, immaginata come luo- tiva, dogmatica o semplicemente pietistica, oc- go di ascolto, di apprendimento, di educazione corre superare lo schema dell’intervento solidale a una compassione partecipata. Una rinnovata della sussidiarietà e puntare, invece, sul riscatto e centralità creativa, quasi artistica, restituita al va- sul merito. Sia come occasione di rivalorizzazio- lore e al merito li presenta come riconoscimento ne sia dell’individuo che della comunità stessa, in di un diritto al riscatto, alla libertà dalla fragilità un’unica e contemporanea azione riparatrice. operabile dentro la relazione, dentro la comunità che se ne prende carico. UNA X SULLA MAPPA Con una X tracciamo dunque un segno e andia- ARARE IL CAMPO mo oltre la fragilità, lo smarrimento, l’isolamento Dharma EconomiX, quindi, prima di essere una per ritrovare sulla mappa il luogo dove possiamo disciplina è un campo di indagine sull'esperien- tornare per guardarci di nuovo, per abbracciare za umana e come ogni campo va arato e tenuto questa fragilità, prendercene cura, ricostruire di- con cura, attenzione, esperienza, consapevolezza. gnità e speranza, e guarire insieme. La ricostru- E con altrettanta disponibilità ad accogliere ogni zione, la guarigione è proprio una presa in carico, frutto che nasce dalla terra, ogni seme portato dal in cura integrale, dell’intero sistema che parte da vento, ogni ape che impollina i fiori, ogni braccio e sottende una visione interdipendente dove non che aiuta a coltivare il terreno. Ognuno porta la esiste più un agente (l’essere umano) e un agito propria fatica, il proprio sudore ma anche l'intelli- (la comunità, la società, l’ecosistema, il pianeta). genza e la soddisfazione quando arrivano i risulta- Il nuovo modello di mente ecologica che ispira ti. Ogni contadino sa che ha bisogno della sua ter- questo intervento di ricostruzione e su cui si fon- ra, è uno con questa e con gli animali, le piante, le da la comunità di relazioni affettive, si esprime at- stelle e la pioggia. Nei campi nessuno è straniero. traverso alcuni punti cardine: in primo luogo nella Nella Dharma EconomiX c'è spazio per l'aiuto e dimensione di profonda interconnessione, che la solidarietà ma anche di più: c'è un riconoscersi si traduce nella disponibilità al riconoscimento e negli sguardi, nei gesti. C'è la compartecipazione, alla testimonianza di una condizione di isolamen- il testimoniare un destino comune, uno scambio to, frustrazione, alienazione cui risponde la rete di gioie e dolori. C'è l'essere una famiglia. 22
LA FORZA DELLA RETE diventi prassi di azione umana e sociale prima e Dalla prospettiva del “io sono te” si passa al “noi politica poi e che si ponga dunque l’obiettivo di siamo”, dove questo “noi” è la possibilità di por- costruire, in primo luogo, una società eticamente tare il sacro nel concreto della quotidianità non matura. Una società intimamente sacra. come eccezione ma come qualità irrinunciabile di ogni vita. Proprio il riconoscimento della po- UNA SOCIETÀ SACRA tenzialità insita nella condizione di impermanen- Dharma EconomiX è tutto questo. È la visione za che caratterizza la stessa dimensione di fragi- umana e sostenibile dell’economia e della socie- lità, fa sì che questa non sia più uno status, uno tà, della cultura e della politica, dell’individuo e stigma, una condanna. Ma la rende superabile, del collettivo, della comunità. Dharma Economix curabile, guaribile e uno stimolo per il cambia- “è” la polis della cura, il fondamento di una nuo- mento: la cura, la disponibilità individuale alla va cittadinanza. È la mappa e l’immaginario di un presa in carico del problema, sorretta da reali viaggio che iniziamo a compiere immaginandolo e occasioni di sviluppo, agisce come motore di generandolo in ogni ambito in cui operiamo. Ogni trasformazione individuale e sociale. Perché que- volta che ci si mette in viaggio si abbandona qual- sto processo si realizzi, serve allora un modello cosa di noi e ci si dirige verso l’ignoto. Con ogni di interazione che veda collaborare insieme ogni passo si rende sacro il percorso e lo si trasforma in energia, ogni risorsa sul territorio disponibile un’opera d’arte. E come ogni arte anche la Dharma a mettersi in gioco per entrare nella corrente e EconomiX vive di immaginazione, sogno, ardire e andare contro corrente, come i salmoni, in di- disegna le forme del suo dispiegarsi con la mate- rezione ostinata e contraria. Gli attori di questo ria stessa. Perciò è necessaria una X, perché questa processo sono semplici individui con le proprie strada che possiamo percorrere insieme non sia scelte, aziende, con la capacità di produrre svi- confinata nelle stanze astratte della teoretica, ma luppo e comunità, istituzioni, enti e organizzazio- sia portata nella vita, per sua natura inaspettata, ni con la loro naturale propensione alla rete e alla mutevole, impermanente. La costante trasforma- gestione. Un insieme di intelligenze, di visioni, di zione e la stessa sua condizione di incompiuta fra- culture capace di produrre occasioni di sviluppo gilità la rendono una scommessa preziosa, sacra. In concreto e trasformazione nel micro e nel macro. questa sacralità ognuno può riconoscersi e muo- Serve anche una rinnovata forma di riscatto che versi e iniziare a guarire sé stesso e il mondo. 23
À SP LIT E ST RI GI O A FR E Ripartire dalla saggezza collettiva di Anna Fasano - Presidente di Banca Etica (Intervento al Convegno Ricostruire - marzo 2021) 24
U no degli elementi fondamentali per affrontare uno scenario di fragilità so- ciale è la saggezza collettiva, il sapere In un governo delle pari opportunità collettivo in connessione e senza egoi- probabilmente riusciremo smo, a servizio di quella che può essere una rige- a liberare tutte le energie non solo nerazione. per raggiungere quei 7 punti di La finanza etica ha delle complessità dal punto di PIL che dicono non essere liberato vista socio-sanitario, ma riporta anche quelli che perché le donne non hanno una reale sono gli elementi che riguardano più il lato eco- occupazione, ma per raggiungere il nomico e il lato finanziario. La parte di crisi finan- benessere. ziaria è ancora ovattata, è ancora in una bolla data da tutta una serie di strumenti che anche il go- verno ha messo a disposizione. Quindi tutto quel- lo che avete sentito dire in termini di moratoria la ripartenza) ma non sempre riusciamo a gestire e di garanzia fa sì che ancora l'effetto realmente anche tutto il tessuto economico-sociale dei vari economico-finanziario di questa crisi non sia di- territori con le loro specificità. Quindi un primo sponibile, non solo come informazione ma anche alert è evidenziare quante imprese chiuderanno, come consapevolezza di ciò che sta avvenendo. quante sono in difficoltà, quante persone stanno perdendo il posto di lavoro ecc. Ecco, qual è il Però in una complessità è necessario ridurre gli meccanismo sottostante perché la ripartenza av- elementi da affrontare, non in maniera semplici- venga sugli elementi che creano effettivamente stica, ma per ricostruire, passo dopo passo, dagli un impatto sociale e ambientale positivo. elementi fondamentali scegliendo ciò che porta benessere all'ambiente e alle comunità. Un altro tassello che voglio porre alla vostra at- tenzione è tutto il tessuto del mondo dell’ille- Mi piace riportarvi due spaccati che trovo mol- galità. Nell'ultimo anno abbiamo riscontrato il ri- to interessanti: il primo spaccato è sicuramente corso al tema del compro oro, del pegno: è stato quello del grande accesso di persone, famiglie, tre volte superiore rispetto al ricorso alla micro- piccole imprese e anche grandi imprese allo stru- finanza. Quindi le piccole necessità (non stiamo mento proprio di sospensione di tutto il tema dei parlando dei grandi sistemi economici ma le pic- finanziamenti. È un elemento che va tenuto sotto cole necessità di famiglie e imprenditori) hanno osservazione perché può essere la variabile da avuto percorsi legali che sono quelli del com- cui parte una crisi che seguirà quella sanitaria. In pro oro e del pegno, ma non hanno sfruttato lo parte la stiamo governando con alcuni elemen- strumento invece educativo e di supporto della ti macro (c’è tutto il tema del Recovery Fund per microfinanza. Vuol dire già provare a spostare 25
alcuni assi che stavano in un processo di rigene- lo strumento dell’illegalità e del facile guadagno razione e di alcuni spazi di educazione, anche fi- rispetto agli strumenti un po' più faticosi. nanziaria. Questo apre un po' a lato uno spazio C'è una responsabilità quindi rispetto a tutte le per l'economia illegale e per una gestione legale istituzioni, anche agli strumenti di finanza etica delle azioni che finora appartenevano all'econo- come i nostri, di riuscire a raggiungere la citta- mia reale, a quella che conosciamo, a quella dei dinanza in senso diffuso; noi dobbiamo evitare nostri quartieri, a quella dei nostri paesi… Ecco è che esistano spazi di Paese che non conoscono un alert che a mio avviso viene sottovalutato per gli strumenti che hanno a disposizione per riu- la potenza con cui potrà trovare spazio, strumenti scire a governare le difficoltà e uscire dalla crisi: e terreno fertile nella fragilità e a volte anche nel- su questo si sta lavorando troppo poco. la disperazione delle persone e soprattutto dei piccoli imprenditori. Ci preoccupiamo dei luoghi azienda, del luogo istituzione, del luogo organizzazione, non consa- La microfinanza non ha saputo porsi o non ha sa- pevoli che ci troveremo di fronte ad uno scena- puto dare risposte sufficienti o adeguate o, ap- rio che non avrà come unico sbocco i luoghi già punto, le persone non sanno che ci sono possibi- esistenti. Ci saranno strade nuove da percorrere, lità alternative. e se non avremo dotato le persone di strumenti Come sempre la causa non può essere mai unica. adeguati rischiamo che lo scenario, ciò che ab- Io individuo uno dei percorsi su cui si è lavorato biamo di fronte, non sia veramente l'opportunità troppo poco, che è quello dell'educazione finan- che si legge sulle bocche di molti. Invece po- ziaria. Il tema dell'inclusione finanziaria passa at- trebbe essere una serie di settori a rischio che traverso l'educazione finanziaria che è l'elemento ben conoscete… Noi, dal nostro osservatorio, in principale per un reale empowerment e lo pos- questa fase possiamo dire che non abbiamo evi- siamo rilevare anche solo dai dati. denza di crolli di settore, ma ripeto esiste questo Noi come Italia siamo all'ultimo posto per l'edu- spazio ancora ovattato delle moratorie anche se cazione finanziaria in un recente studio; tra l'altro, per quelle che sono riprese per noi il 30% ha già le donne italiane sono all'ultimo posto insieme ricominciato ad agire. Quindi una parte positiva, alle colombiane; questo vuol dire che c'è un che però devo dire viene da uno spaccato tessuto dove si può inserire più facilmente della finanza etica che si occupa di terzo 26
C'è un grande accesso di persone, famiglie, piccole e anche grandi imprese allo strumento proprio di sospensione di tutto il tema che hanno le banche in questo momento questo dei finanziamenti. non è un problema. Il secondo tassello sono le aree fragili da cui ri- partire; è il ruolo portante di giovani e donne, settore, di imprese che valutano impatto sociale cioè quelle fasce che anche prima della pande- e ambientale. Le imprese che comunque opera- mia erano in situazione di inoccupazione oltre no sia nel cosa producono, sia nel come lo fan- che di disoccupazione. In un governo delle pari no, valutando l'impatto sociale-ambientale sia in opportunità probabilmente riusciremo a liberare termini di finanziamenti che investimenti, hanno tutte le energie non solo per raggiungere quei 7 avuto una resilienza maggiore in questo anno ri- punti di PIL che dicono non essere liberato per- spetto a coloro che operano non solo in settori ché le donne non hanno una reale occupazione, controversi ma che non hanno avuto la capacità ma per raggiungere il benessere. Ecco questo è negli ultimi anni di rivolgersi con attenzione a co- un altro invito a non misurarci solo sul PIL perché munità e ambiente. Questo è un primo elemento consumare non è l'unico motivo per cui siamo sicuramente utile anche nel pensare a passaggi stati creati. ulteriori; quindi uno spaccato complesso, pro- Occorre provare a ragionare, a creare comunità blematico, che va analizzato e da cui vanno colti e reti interconnesse, alleanze. E allora sì che avre- gli elementi centrali che a mio avviso sono sicura- mo un potere trasformativo che parte proprio mente quello delle microeconomie, esperienze dalle Comunità che credo sia il luogo a cui deve a cui va data voce, a cui va data finanza e liquidi- dedicare risorse anche la finanza etica e a cui noi tà. Che non manca, perché utilizzando le risorse tutti dobbiamo rivolgerci. 27
À SP LIT E ST RI GI O A FR E GENDER ECONOMY L’inestimabile valore della variabile femminile nel mondo del lavoro di Gaela Bernini - Fondazione Bracco S (intervento al Convegno Ricostruire - marzo 2021) e vogliamo parlare di “ricostruzione”, la il mondo, anche in termini di cura. Ogni gior- linea di pensiero e azione della Fonda- no è cresciuto di un'ora e venti il carico delle zione Bracco è un modello nel quale le donne, delle mamme, per seguire i bambini in donne abbiano un ruolo più centrale. questa epoca di Covid. Quindi, da dove partire Questa pandemia ha gravato molto sulle spalle per ricostruire? La nostra idea, oltre a quella di delle donne per la riduzione di entrate ma anche Fondazione Bracco, è di partire dalle compe- per la perdita di lavoro, perché le donne spesso tenze. lavorano in quei settori che sono stati più colpiti dalla crisi come il settore culturale, della ristora- LAVORARE SULLA PROFESSIONALITÀ zione, del turismo ecc. Dare visibilità alle competenze delle donne, Questo non è solo un fenomeno italiano, perché anche grazie ai media, che giocano un ruolo partecipando al G20 abbiamo verificato che il fondamentale, e investire sulla formazione - Covid è gravato sulle spalle delle donne in tutto per le più giovani - nei settori che sono mag- 28
per competenze identitarie femminili che sono quelle dell'ascolto, della relazione, della me- diazione, tutte rilevanti in un momento di crisi. giormente in crescita (quelli STEM cioè scienza, I NOSTRI PROGETTI tecnologia, ingegneria, matematica). Ecco, oc- Come Fondazione Bracco ci proviamo, con corre puntare su queste competenze che servo- progetti concreti. Cerchiamo di aumentare, ac- no a tutti i settori: dal settore della PA al No Pro- crescere la visibilità delle competenze femmi- fit al settore privato. Questi sono i settori su cui nili attraverso un progetto che si chiama “100 puntare, dove purtroppo vediamo che c'è anco- donne contro gli stereotipi” dove abbiamo cre- ra una sotto rappresentazione femminile, sia nel ato un database pubblico, un sito che si chiama campo del lavoro che negli studi. Ad esempio, “100esperte.it”, nel quale abbiamo catalogato - l’UNESCO ci dice che solo il 3% delle studentes- per dare visibilità - quelle che sono le maggiori se delle scuole superiori, rispetto al 28% dei ra- esperte nazionali italiane nel settore STEM, in gazzi, sceglie dei percorsi legati alla tecnologia Economia e Finanza, e in Politica internaziona- e all'informazione. le: quei settori nei quali la sotto rappresenta- zione femminile è purtroppo forte e però sono POLITICHE ADEGUATE così importanti per il progresso della nostra Poi, purtroppo, c’è la questione della partecipa- società. zione delle donne al mondo del lavoro: in Italia è al 48% ed è in discesa. Il governo deve agire, tenendo anche presente il fattore moltiplicatore, cioè che per ogni lavoro creato per una donna POWER TO THE WOMEN se ne creano molti di più sul mercato. Le donne hanno pagato lo scotto più pesante di Quando parliamo di competenze femminili non questa crisi, sia in termini di responsabilità per- possiamo non trattare il tema del disequilibrio sonale come caregiver - delle persone anziane, che persiste nelle posizioni decisionali. Questo delle famiglie, dei bambini, dei figli a casa con va cambiato assolutamente perché la diversità la DAD - sia dal punto di vista dell'occupazione nella leadership è fondamentale. Voglio dare perché, i dati li abbiamo visti tutti, sono soprat- solo un esempio del settore privato, che è un tutto le donne ad aver perso il lavoro. Quindi è dato che conosco: i manager internazionali don- lì che bisogna investire. ne sono il 38%, ancora veramente troppo pochi. Più donne partecipano al mondo del lavoro e Allora il settore privato deve intervenire, e maggiore è l'effetto positivo nella società per dotarsi di piani, obiettivi e politiche misurabili l'occupazione che creano. Per ogni 100 posti nel tempo per cambiare; le aziende più inclusi- di lavoro di donne ne sono creati dieci in più: ve, infatti, performano meglio in termini di profit- questo è un dato fornito dall'Università di Bo- tabilità, e questo è misurato, ma anche di rischio logna, ricavato da un economista che si occu- perché la diversità di nuovo pensiero nell'orga- pa di gender economy. Questi sono i temi che nizzazione produce innovazione e riduce il ri- vanno utilizzati, anche per chi fa politiche pub- schio. Aggiungo anche che la leadership fem- bliche, e questa secondo me è l'occasione che minile è diversa da quella maschile, si distingue deve essere portata avanti. 29
À SP LIT E ST RI GI O A FR Potere delle E Il Nostre azioni Finanza sostenibile, politiche ambientali, modelli di sviluppo: stato attuale e motivi per cui ben sperare di Francesco Bicciato Segretario Generale del Forum Finanza Sostenibile (Intervento in occasione del Vesak - maggio 2021) O ggi il tema che appare più urgen- LO STATO ATTUALE te è quello della disuguaglianza. Il Covid ci ha posto di fronte a un bivio impor- Fortunatamente nel 2015 viene tante dove sostanzialmente chi stava peggio menzionata tra i 17 Sdgs (Sustai- sta ancora peggio di prima e quindi questo è il nable Development Goals, obiettivi di sviluppo punto fondamentale. Vi cito solamente il “Unsu- sostenibile) delle Nazioni Unite, come uno degli stainable Development Outlook” del 2020 delle obiettivi più importanti, e in questo momento Nazioni Unite, che calcola che fino a 100 milioni è proprio sulle pratiche di disuguaglianza, sul- di persone potrebbero cadere in povertà, sup- le pratiche non discriminatorie che occorre in ponendo che la distribuzione del reddito non qualche modo fare una riflessione. cambi e che la situazione rimanga la stessa. 30
La fame aumenterà con il numero di persone che diventati ancora più ricchi; il virus ha aumen- affronta un’insicurezza alimentare che raddop- tato il patrimonio negli Usa, che è cresciuto di pierà: circa 265 milioni entro la fine del 2021. 845 miliardi di dollari passando da 2950 miliar- di a 3800, cioè quasi 5 miliardi di dollari in più Per quanto riguarda la crisi del lavoro, incremen- al giorno. Jeff Bezos, capo di Amazon che tutti tano le disuguaglianze sul mercato del lavoro a conoscono, è passato da possedere 73 miliardi livello globale. In particolare tra i lavoratori più di patrimonio ad averne 186 (questa non è una poveri, che dipendono ovviamente da una retri- cosa personale contro di lui, però ci deve far ri- buzione giornaliera, quindi ai lavoratori che già flettere su come un dramma abbia provocato un erano precari prima delle crisi, e anche qui au- incremento della ricchezza). menta l'insicurezza. Ne conseguono insicurezza Ne consegue che la redistribuzione o dei mec- e vulnerabilità. Le Nazioni Unite, l'Organizzazio- canismi di ammortizzatore di questo super pro- ne del Lavoro, stima che siano stati bruciati 240 fitto vanno forse pesati. milioni di posti di lavoro. Gli impatti sociali della pandemia hanno riguar- Lo sviluppo delle piattaforme, la tecnologia dato soprattutto le donne e le ragazze, a tutte high-tech ci ha aiutato in questo periodo, però le latitudini. Si stima che nel 2021, per gli effetti attenzione perché c'è una cosa che si chiama Di- del Covid, 47 milioni di donne in più al mondo gital Divide e che è lo scarso accesso alla tecno- vivranno in condizioni di povertà. La maggior logia e a internet. Facciamo l'esempio indiano, parte di disoccupate per il Covid sono state pro- poiché ci teniamo molto oggi a sostenere que- prio le donne, che peraltro stanno soffrendo le sto Paese. Circa il 50% delle persone, cioè 600 condizioni di una precarietà lavorativa molto su- milioni di individui, non ha accesso a internet (in periore a quella degli uomini avendo tra l'altro molti Paesi africani è ancora peggio). Questo tra molte altre incombenze (che hanno a che vede- l'altro aumenta anche in un Paese ricco come gli Stati Uniti, quando si parla di razza, reddito e localizzazione periferica di popolazioni che non la fame hanno accesso alle tecnologie… In una parola aumenterà, la digitalizzazione è importante, è uno dei temi con il numero di persone fondamentali del Next Generation Eu, però at- che affronta un’insicurezza tenzione che lo sviluppo tecnologico senza l'in- alimentare che raddoppierà: 265 clusione sociale fa cadere un pezzo importante di sostenibilità. Ci sono altri due temi importantissimi: uno è la milioni distribuzione della ricchezza, l'altro è relativo alla differenza di genere. Per essere sintetico, basti pensare che con la entro la fine pandemia i super ricchi negli Stati Uniti sono del 2021 31
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