LINEE GUIDA ANIMALI ESOTICI
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LINEE GUIDA ANIMALI ESOTICI SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona Tel. 0372 403500 - Fax 0372 457091 info@sivae.it - www.sivae.it
INDICE ■ PRESENTAZIONE............................................................................................................. Pag. 3 ■ INTRODUZIONE............................................................................................................... Pag. 4 ■ IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA ............................................................................. Pag. 6 ■ LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL FURETTO................................................... Pag. 7 ■ LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEGLI PSITTACIFORMI (PAPPAGALLI) COME PETS BIRDS (PAPPAGALLI DA COMPAGNIA) ............................. Pag. 12 ■ LINEE GUIDA PER LA DETENZIONE DEI RAPACI IN AMBIENTE CONTROLLATO ........... Pag. 17 ■ LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI PASSERIFORMI (UCCELLI ORNAMENTALI DA GABBIA E DA VOLIERA) ................................................. Pag. 23 ■ LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA ..................... Pag. 27 ■ LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI RETTILI .............................. Pag. 31 ■ LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI RODITORI ........................... Pag. 51 ■ RINGRAZIAMENTI ........................................................................................................... Pag. 59 © 2010, E.V. Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - Cremona Anno Pubblicazione Novembre 2010 Copia non in vendita 2
PRESENTAZIONE Q uesto piccolo grande manuale scaturisce dall’esigenza di fornire un approccio più scientifico al concetto di benes- sere animale degli animali esotici. L’incremento esponenziale degli esotici tenuti come animali da compagnia, si scontra spesso con la cecità di coloro che vorrebbe- ro un mondo irreale dove gli unici animali domestici accettati so- no il cane e il gatto e negando di fatto, con norme restrittive a vol- te veramente ai limiti del ridicolo e, soprattutto, senza nessun fon- damento scientifico, il mantenimento di questi animali come pets. Si arriva al paradosso di negare la possibilità ad un proprietario di tenere una voliera con dei pappagallini ondulati (per limiti di spa- zio) in un monolocale e di non utilizzare gli stessi parametri re- strittivi per un alano in un appartamento della stessa cubatura. Nell’immaginario collettivo spesso l’animale esotico è considera- to alla stregua di un animale selvatico, laddove la gabbia, il terra- rio, l’acquario, ecc… vengono viste come camere di detenzione, mentre in realtà lo scopo è quello di ricreare un microambiente gradevole e non stressogeno per l’animale; spesso, inoltre, si di- mentica che in realtà (tranne dolorose eccezioni), gli esotici ceduti come pets provengono da allevamenti Nazionali o Continentali. È opinione comune dei Veterinari esperti in animali esotici, che le norme troppo restrittive per la detenzione degli animali esotici, finiscano per creare e alimentare il mercato illegale di questi ani- mali, non garantendo agli stessi un adeguato supporto sanitario es- sendo detenuti in regime di clandestinità. L’intento dei veterinari in animali esotici è invece quello di ga- rantire a tutti gli animali la “libertà dal dolore e dalle malattie” se- condo quanto sancito dal documento delle 5 libertà (Le 5 libertà - Farm Animal Welfare Council UK 1993), e gran parte della visita di un animale esotico da parte di veterinari esperti, è dedicato a in- formazioni riguardanti l’etologia, il comportamento e la corretta gestione di questi animali. Gran parte dei “maltrattamenti” inflitti agli animali esotici, è frutto di ignoranza della specie e questo manuale si prefigge di col- mare, in parte, queste lacune di conoscenza da parte di chi detiene, anche temporaneamente, questi animali. 3
INTRODUZIONE • Enzimi e Metaboliti: GLU, CK, LDH, “Il benessere di un individuo è il suo ALT, AST stato nei confronti dei suoi tentativi di • Esame emocromocitometrico (non tutti affrontare l’ambiente che lo circonda.” e non per tutti gli animali. Per esempio (Broom) il livello di cortisolo in molti animali “Il benessere di un singolo animale è può dare dei falsi positivi a causa dello caratterizzato da uno stato di completa stress del prelievo). salute mentale e fisica che denota il suo vivere in armonia con l’ambiente.” (Hughes) INDICATORI PATOLOGICI • Il benessere non dipende dai fattori sfa- Valutano la presenza in allevamento di pa- vorevoli che colpiscono un animale, ma tologie acute o croniche, manifeste o latenti. da come l’animale risponde ad essi. • Il benessere è a rischio quando un ani- male ha difficoltà ad adattarsi all’am- INDICATORI PRODUTTIVI biente o è incapace di farlo. Valutano gli indici di accrescimento e di Il Veterinario ha un ruolo importantissi- conversione alimentare, mortalità, fecon- mo nella valutazione del benessere, in dità, etc. quanto al di là dei discorsi etici e delle im- plicazioni emotive concernenti un animale che pur provenendo da un allevamento e INDICATORI COMPORTAMENTALI nato in cattività, richiama nell’immagina- rio comune tutt’altri ambienti di vita, esi- • Richiesta buona conoscenza dell’eto- stono dei paramentri scientifici, obiettivi e gramma di ogni specie. certi che, ancor meglio delle misure della • Indicano il grado di adattamento e se- gabbia, consentono ad un professionista gnalano stati di disagio. esperto, di valutare al di là di ogni dubbio, • Valutano stereotipie, aggressività, alte- se quell’animale sta bene oppure no. razioni comportamenti alimentari, so- ciali e sessuali. INDICATORI FISIOLOGICI Altre valutazioni – Strutture e attrezzature: dimensioni • Frequenza cardiaca e respiratoria della gabbia, substrato, caratteristiche • Temperatura corporea di mangiatoia e beverini. • Catecolamine – Rapporto del proprietario con l’animale. • Cortisolo – Presenza di patologie all’arrivo in ne- • Altri ormoni: Prolattina, LH, FSH, te- gozio o nei giorni immediati dopo stosterone, TSH l’acquisto. 4
– Alimentazione: accertarsi se l’alimenta- In base alle caratteristiche etologiche del- zione è corretta. la specie, stabilire i suoi bisogni per limi- – Igiene: accertarsi sulla corretta gestione tare le situazioni stressanti. della gabbia-terrario-acquario-voliera. Sensibilizzare gli allevatori, i rivenditori e – Comportamento: fornire consigli su co- i proprietari di animali esotici sull’impor- me maneggiare, accarezzare e gestire tanza, anche economica, del benessere de- l’animale. gli animali esotici. – Parametri fisiologici (individuare i pa- rametri fisiologici controllabili dal la- boratorio, più opportuni per le diverse PATENTINO specie esotiche. È indispensabile che chi accudisce degli Aspetti etici animali non convenzionali (sia proprieta- Il Veterinario è garante del rispetto delle ri, sia commercianti) debba dimostrare, leggi che mirano a salvaguardare il benes- come minimo, di conoscerli. sere animale ed educatore dei proprietari È quindi opportuno che per tenere delle degli animali. Si ritiene utile fornire sche- specie esotiche, analogamente a quanto de informative sintetiche che riportino, in sta accadendo per i cani, si debba ottene- sintesi, i parametri essenziali per garantire re una specie di patentino. il benessere dell’animale, tracciati in ma- I corsi dovrebbero essere organizzati pres- niera più esaustiva nel corpo del presente so strutture abilitate (centri recupero, as- lavoro sulle linee guida. Tali schede do- sociazioni animaliste, cliniche veterinarie, vranno obbligatoriamente essere esposte ecc.) e comprendere alcune ore di lezione nei negozi, nei terrari e nelle fiere, sia da (circa 8-10), di nozioni importanti per i chi vende che da chi cede. Le schede do- futuri proprietari. vranno essere a disposizione di tutti, scari- È essenziale che fra i docenti ci sia alme- cabili gratuitamente da un sito internet. no un veterinario riconosciuto esperto del Sulle SCHEDE dovrà essere presente al- settore (tramite diplomi, dottorati o pub- meno una foto dell’animale e deve essere blicazioni) e che tutti i docenti, ancorché descritto: non veterinari (biologi, naturalisti, alleva- – Nome comune e nome scientifico tori, ecc.) possano produrre analoghe cre- – Origine geografica denziali. – Caratteristiche ambientali necessarie Sarebbe opportuno introdurre l’obbligo – Documentazione CITES del “patentino di caccia con i rapaci” (an- – Caratteristiche fisiologiche, ziché il conseguimento della licenza di dimensioni dell’animale adulto, note caccia) per i cacciatori che intendano eser- sulla riproduzione citare la caccia esclusivamente con il fal- – Alimentazione: quantità, qualità co, che è considerato, secondo la legisla- e frequenza zione nazionale vigente (157/92) alla stre- – Dimensioni minime e caratteristiche gua di un fucile, un animale al quale deve del terrario consigliate essere riconosciuto il diritto ad accedere – Varie alle norme sul benessere degli animali. 5
IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA Nella definizione delle esigenze in cattivi- cali sono tra i primi fattori responsabili tà di questi animali definiamo in partico- della trasmissione di patogeni tra soggetti. lar modo l’ambiente che mettiamo loro a Ancora più importante è il rispetto di nor- disposizione: gabbia, voliera, spazi, igie- me di quarantena che evitino l’introduzio- ne, enrichment con particolare attenzione ne primaria dei patogeni nell’ambiente. all’alimentazione. L’alimentazione degli animali esotici è un Quando parliamo di ambiente nell’ambi- aspetto importantissimo in quanto spesso to del benessere animale il primo parame- carente. Alimentazione carente è sinoni- tro che viene menzionato è generalmente mo di immunodepressione e predisposi- lo spazio a disposizione. zione alle malattie. Tutti gli animali di natura selvatica man- Spesso il mantenimento di animali in con- tenuti in cattività hanno bisogno di utiliz- dizioni non idonee è semplice conseguen- zare le loro energie così come avviene in za della mancata conoscenza da parte dei natura. Ad esempio i pappagalli in natura proprietari delle esigenze reali delle varie passano circa 6 ore al giorno a cercare il specie e quasi sempre non è legata alla vo- cibo, passano il tempo ad asciugarsi le lontà o all’inadempienza. penne dopo la pioggia e si relazionano Per migliorare realmente lo stato di be- con i conspecifici attraverso dinamiche nessere degli animali esotici in cattività piuttosto complesse. sarebbe opportuno concentrare le nostre Tutte queste esigenze possono essere facil- energie nella divulgazione e nell’educazio- mente soddisfatte anche nell’ambiente di ne dei negozianti di animali, degli alleva- cattività con delle semplici regole di arric- tori e dei proprietari. chimento ambientale. Come alternativa al proibizionismo, che Nella definizione dell’ambiente è impor- ha come unica conseguenza la perdita del tantissimo il controllo dell’igiene. Nel- controllo e il proliferare del contrabban- l’ambito degli animali esotici (soprattutto do, sarebbe a nostro avviso più costrutti- rettili e uccelli, cioè i soggetti che più di vo pretendere da parte dei proprietari, de- frequente vengono allevati in ambiente gli allevatori, dei negozianti, conoscenze confinato) le patologie infettive contagio- specifiche. se sono di importanza quotidiana. Il so- vraffollamento e le contaminazioni oro-fe- (T. Collarile) 6
LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL FURETTO Queste linee guida non contemplano il Sono generalmente docili, ma esistono mantenimento di animali da riproduzione. sempre eccezioni alla regola. L’aggressività può dipendere dalla scarsa abitudine al contatto umano, nel caso ad CLASSIFICAZIONE E ORIGINE esempio di animali che sono vissuti per diversi mesi in gabbia in un negozio, pri- Classe Mammiferi (Mammalia) ma di essere venduti. Ordine Carnivori (Carnivora) Con tempo, pazienza e un po’ di stoici- Superfamiglia Canidi (Canoidea) smo è possibile vincere la diffidenza del Famiglia Mustelidi (Mustelidae) furetto, fargli perdere l’aggressività e ren- Sottofamiglia Mustelini (Mustelinae) derlo docile e affettuoso. Genere Mustela Specie M. putorius Sottospecie M. putorius furo CARATTERISTICHE ANATOMICHE Il furetto è un animale domestico a tutti E FISIOLOGICHE gli effetti, frutto di una domesticazione che risale ad almeno due millenni fa. Lo Il maschio ha in media una taglia doppia status di animale domestico del furetto è rispetto alla femmina. Il peso medio del reso ufficiale da una dichiarazione del- maschio è di 1,5 kg (1-2 kg), la femmina l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica pesa in media 0,5-1 kg. (INFS), che ha valore giuridico. Il furetto, Il corpo è allungato e le zampe sono mol- abituato da secoli a dipendere dall’uomo, to corte; la colonna vertebrale è così fles- difficilmente sopravvive in natura. Ab- sibile da permettergli di girarsi di 180° al- bandonare un furetto significa quasi cer- l’interno di una galleria. tamente condannarlo a morte sicura. La testa è allungata, le mascelle robuste; la dentatura è tipicamente da carnivoro, con denti canini atti ad afferrare la preda COMPORTAMENTO E CARATTERE e denti premolari e molari foggiati per masticare la carne e triturare le ossa delle Il furetto è un predatore e manifesta que- piccole prede. Gli occhi sono piccoli e la sta sua caratteristica nella passione per vista non è molto sviluppata. l’esplorazione e la caccia, anche se ritua- Il furetto possiede un paio di ghiandole, lizzata nel gioco. I furetti dormono parec- poste ai lati dell’ano, che producono un chie ore; possiamo dire che questi anima- secreto dall’odore intenso e pungente. I li hanno due livelli di attività: o sono atti- furetti svuotano il contenuto di queste vamente impegnati nel gioco, o dormono ghiandole quando sono molto agitati o profondamente. eccitati. L’apparato digerente è adattato Sono animali molto affettuosi, amano far- ad un regime alimentare strettamente car- si coccolare dal proprietario e gli si affe- nivoro: è relativamente corto (180 - 200 zionano come potrebbe fare un gatto. cm) e semplice. 7
Il furetto ha una pelle molto spessa, ricca to carezzandogli la pancia dall’alto verso di ghiandole sebacee, il cui secreto è re- il basso. sponsabile dell’odore intenso che hanno naturalmente questi animali. L’attività La gabbia delle ghiandole sebacee dipende dall’azio- Il furetto è un animale molto vivace, che ne degli ormoni sessuali, per questo moti- ha bisogno di poter giocare fuori della vo l’odore del corpo si riduce notevol- gabbia ed esplorare l’ambiente almeno mente negli animali sterilizzati. Le ghian- per qualche ora al giorno, sia per il suo dole sudoripare sono scarsamente svilup- benessere fisico che psicologico. Pertanto pate, pertanto i furetti sopportano male il NON DEVE ESSERE TENUTO CO- caldo e sono soggetti al colpo di calore. STANTEMENTE RINCHIUSO; tuttavia, La durata della vita dei furetti è conside- per metterlo al sicuro dai pericoli, è bene rata mediamente di 5-8 anni. lasciarlo al sicuro nella gabbia il tempo che trascorre dormendo o i momenti in cui non si è presenti per sorvegliarlo (a COME MANEGGIARE IL FURETTO meno di non poter predisporre per lui un’intera stanza resa sicura, “a prova di I furetti in genere sono docili e non pre- furetto”, in modo impeccabile). sentano problemi particolari nell’afferrar- La gabbia deve ovviamente essere più li e maneggiarli; è sufficiente passare una spaziosa possibile; per aumentare la su- mano sotto il torace avvolgendolo con le perficie a disposizione si può scegliere una dita e l’altra sotto gli arti posteriori, so- gabbia a più piani uniti da rampe. Le mi- stenendo tutto il corpo. sure minime per una coppia di furetti in- Il furetto ha una dentatura affilata e può dicativamente sono di 70-80 cm di lato provocare morsi dolorosi; tende a morde- per 50-60 cm di altezza, per una gabbia a re quando è spaventato o si sente minac- un piano. Ovviamente la gabbia deve es- ciato. Occorre fare attenzione ai morsi sere di materiale robusto e facilmente la- dati per gioco: il furetto può scambiare vabile. Occorre verificare la buona tenuta un dito teso oppure il naso per un giocat- delle porte, perché molti furetti sono par- tolo e affondarci i denti; questo è un buon ticolarmente abili a guadagnare l’uscita motivo per non avvicinare mai il furetto forzando la chiusura. alla faccia. Quando il furetto lecca la ma- Un accessorio indispensabile è costituito no o un braccio bisogna fare attenzione, da un abbeveratoio a goccia, da appende- perché questo comportamento può prelu- re ad un lato della gabbia. dere ad un morso. Il fondo della gabbia deve essere pieno e Se si deve eseguire qualche semplice ope- non grigliato. razione, come tagliare le unghie o sommi- I furetti domestici amano dormire in “ta- nistrare una medicina, si può immobiliz- ne” calde e buie dove possono sentirsi al zare TEMPORANEAMENTE il furetto sicuro; queste tane possono essere rappre- afferrandolo per la cute della nuca e sol- sentate da stracci, asciugamani, vecchi levandolo in modo che i quattro arti sia- maglioni, scatole di cartone, tubi di pla- no sospesi. In questo modo il furetto si ri- stica. Occorre fare attenzione con i furet- lassa per un riflesso (spesso sbadiglia an- ti giovani, di meno di un anno, perché che); il rilassamento può essere aumenta- possono tendere a masticare la stoffa, 8
esponendosi al pericolo di un blocco inte- CONVIVENZA CON ALTRI FURETTI stinale. Quasi tutti i furetti imparano ad utilizzare una cassetta per i bisogni, anche Il furetto può restare senza alcun proble- se sono meno affidabili dei gatti. In com- ma il solo animale di casa, se gli si può de- mercio si trovano delle cassette specifiche dicare abbastanza tempo (non sente la ne- per furetti, a superficie triangolare per cessità di altri della sua specie), in caso adattarsi agli angoli, con un bordo basso contrario è meglio dargli un compagno per facilitare il furetto ad entrarvi e una (ma anche un gatto può essere una buona parte rialzata per impedire alle feci di ca- compagnia). dere fuori. Il materiale del fondo deve es- sere preferibilmente non polveroso; il mi- Due furetti allevati insieme da piccoli gliore è costituito da pellet di carta rici- vanno sicuramente d’accordo; in caso clata, ma si possono utilizzare anche tru- di furetti adulti occorre in genere pro- cioli o carta a pezzetti. cedere per gradi per permettere ai due animali di familiarizzare. Due furetti Fuori della gabbia possono legare quasi immediatamente Poiché il furetto ha bisogno di trascorrere o impiegare parecchi mesi a convivere almeno alcune ore in libertà è necessario pacificamente. predisporre un ambiente (è sufficiente una stanza, non serve tutta la casa) in mo- do che sia sicuro. I pericoli maggiori sono CONVIVENZA CON ALTRI ANIMALI rappresentati da: • oggetti che il furetto può ingoiare, fili I furetti possono convivere tranquilla- elettrici, piccole aperture da cui può mente con cani e gatti, con i quali amano scappare, sostanze tossiche (piante, far- giocare e dormire insieme. Per conigli, ro- maci, prodotti per la pulizia della casa, ditori, uccelli, rettili e persino pesci il fu- sigarette, alimenti inappropriati), retto rappresenta un grandissimo perico- • oggetti pesanti che può tirarsi addosso lo, essendo un cacciatore di natura. inavvertitamente, ecc. Quando si lascia libero il furetto è bene sorvegliarlo a vista per osservarne il com- ALIMENTAZIONE portamento e verificare se nel rendere l’ambiente “a prova di furetto” è stato Il furetto è un carnivoro obbligato, Per trascurato qualcosa. mantenersi sano questo animale necessita dunque di ingerire esclusivamente alimen- All’aperto ti di origine animale: grassi animali, che Se si porta il furetto all’aperto è bene far- costituiscono la sua principale fonte ener- lo in un luogo tranquillo e soprattutto as- getica, e proteine animali di elevata quali- sicurandosi che non scappi (specifici guin- tà. L’alimento ideale del furetto è rappre- zagli a pettorina per furetti. sentato da prede animali intere (topi e rat- Per trasportare il furetto fuori di casa è ti, ad esempio). L’alternativa pratica con- indispensabile rinchiudere l’animale in un siste nel somministrare una dieta commer- trasportino sicuro, di plastica o metallo, ciale secca (crocchette) di ottima qualità, del tipo utilizzato per i gatti. composta da alimenti di origine animale. 9
Per un furetto adulto in condizioni nor- Fisiologia riproduttiva mali la composizione ideale del cibo è: Il ciclo riproduttivo del furetto è forte- proteine 36-38% (e comunque non meno mente influenzato dalle stagioni, e più del 32%), grassi 22-24%. La fibra deve specificatamente dal fotoperiodo (la du- essere presente in percentuale minima, rata delle ore di luce della giornata). I fu- cioè 1,5%; se è presente in quantità supe- retti, sia maschi che femmine, raggiungo- riore, è meglio scartare quel prodotto. no la maturità sessuale la primavera del- Il furetto non assimila adeguatamente le l’anno successivo alla loro nascita. proteine del pesce (possono anche causa- Nel maschio intero in primavera si osserva re vomito), quindi questo ingrediente de- un forte aumento del volume dei testicoli e ve essere presente nella percentuale mino- modificazioni comportamentali indotte re possibile. Gli alimenti per cani, sono dagli ormoni che riguardano l’accoppia- sempre inappropriati per il furetto. mento e un aumento dell’aggressività, ol- I cibi umidi (scatolette, patè e simili) non tre all’intensificarsi dell’odore corporeo. sono indicati nell’alimentazione del furet- La femmina in primavera va in calore, di- to in quanto, predispongono a problemi venta cioè fertile, mostrando un forte au- dentali quali tartaro e gengivite. mento di volume della vulva. Nella furet- Ovviamente non deve mai mancare l’ac- ta il calore persiste finché non avviene qua, che deve essere sempre fresca e puli- l’accoppiamento, oppure finché non di- ta. Il modo migliore per somministrarla è minuisce il fotoperiodo al sopraggiungere tramite un abbeveratoio a goccia. dell’autunno. Con il termine del calore si I furetti amano mangiare poco e spesso; osserva la contemporanea diminuzione di inoltre non sopporta bene il digiuno, per- volume della vulva. tanto è opportuno lasciargli sempre a di- La gravidanza ha una durata media di 42 sposizione le crocchette. giorni (con un range di 38-44). Dopo l’ac- coppiamento la vulva inizia a diminuire di volume entro un paio di giorni; può es- STATO DI SALUTE & VISITE PERIODICHE sere presente uno scolo mucoso vaginale. La femmina gravida aumenta il consumo Per essere un buon animale da compagnia di alimento, che deve essere lasciato sem- il furetto deve necessariamente essere ste- pre a disposizione (ovviamente di elevata rilizzato. Il maschio intero ha un odore qualità). particolarmente intenso e tenace che lo La furetta deve trascorrere in gabbia le ul- rende poco adatto alla vita domestica (a time due settimane di gravidanza per abi- meno di voler rinunciare completamente tuarsi a restare rinchiusa. In questo modo ai contatti sociali) e manifesta spesso una il parto avverrà sicuramente dentro la certa aggressività (soprattutto verso altri gabbia, evitando il rischio che i piccoli maschi interi). nascano in giro per casa, esposti ad innu- La femmina intera se non viene accoppia- merevoli pericoli. Ovviamente è necessa- ta va incontro a gravi problemi di salute, rio fornire alla furetta un ambiente tran- in seguito al calore, per cui dovrebbe es- quillo, collocando la gabbia in una zona sere riprodotta tutti gli anni, indipenden- adeguata. La madre deve stare nella gab- temente dalla possibilità di dare via i pic- bia da sola perché altri furetti adulti po- coli quando sono svezzati. trebbero uccidere i piccoli. 10
Nella gabbia va posto un nido che può es- si deve iniziare a prendere in mano di fre- sere costituito da una scatola imbottita di quente i cuccioli in modo che si abituino stracci. In prossimità del parto si nota al contatto con l’uomo e diventino docili. una spiccata perdita di pelo della madre e I piccoli possono essere separati dalla ma- un aumento di volume dei capezzoli. Il dre dopo le sei settimane di età. giorno prima del parto può essere norma- le che la madre mostri disinteresse per il cibo. ARRICCHIMENTO AMBIENTALE Il numero di cuccioli è in media di otto (al primo parto di dieci. I piccoli alla nascita Necessità fisiologiche pesano mediamente 8-10 grammi e sono È ovviamente importante che il furetto, immaturi: ciechi, sordi e privi di pelo. Di animale attivo, curioso e giocherellone, norma la furetta non ha alcun bisogno di abbia la possibilità di avere a disposizio- assistenza. ne dei giochi adatti e che possa giocare La crescita dei piccoli è molto rapida; già col proprietario o con furetti, gatti e cani. a tre settimane di età è opportuno mette- re a loro disposizione del cibo tenero che Giocattoli iniziano a mangiare, anche se non si è an- Si possono utilizzare invece palline dure, cora verificata l’apertura degli occhi (che come quelle da ping pong, sacchetti di avviene a 3-4 settimane di età). Il primo carta, tubi e scatole in cui infilarsi. alimento può essere rappresentato da Si può anche legare un oggetto ad uno omogeneizzati di carne, cibo in scatola spago e trascinarlo perché il furetto lo per gattini o furetti di ottima marca, pel- rincorra, simulando una preda in fuga. let inumidito, il tutto mischiato a latte in I furetti possono essere addestrati all’agi- polvere per gattini. Dalle tre settimane di lity, e questa attività è molto utile per sod- età va curata con particolare attenzione disfare le naturali esigenze di attività di l’igiene del; sempre a partire da quest’età questo animale. 11
LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEGLI PSITTACIFORMI (PAPPAGALLI) COME PET BIRDS (PAPPAGALLI DA COMPAGNIA) Queste linee guida non contemplano il AMBIENTAZIONE mantenimento di animali da riproduzione. È ovvio che un pappagallo non può vive- re libero in casa quando non c’è il pro- PATENTINO prietario: ci sono troppi rischi. Ergo, quando il pappagallo è solo a casa, deve È indispensabile che chi accudisce degli stare in un ambiente controllato. Questo animali non convenzionali (sia proprieta- ambiente deve essere di dimensioni ade- ri, sia commercianti) debba dimostrare, guate alla specie, se da un lato è accetta- come minimo, di conoscerli. bile che stia in una gabbia di dimensioni È quindi opportuno che per tenere dei relativamente modeste per dormire, o per pappagalli, analogamente a quanto sta passare poco tempo della giornata, è an- accadendo per i cani, si debba ottenere che ovvio che se deve passarci alcune ore, una specie di patentino. è indispensabile che l’ambiente offra al I corsi dovrebbero essere organizzati pres- suo ospite lo spazio per muoversi bene e so strutture abilitate (centri recupero, as- le giuste distrazioni. sociazioni animaliste, cliniche veterinarie, ecc.) e comprendere alcune ore di lezione Gabbia (circa 8-10), di nozioni importanti per i La gabbia, intesa come un ambiente con- futuri proprietari. trollato di dimensioni ridotte (la cosiddet- È essenziale che fra i docenti ci sia alme- ta pappagalliera, di circa 50 × 50 × 50 no un veterinario riconosciuto esperto cm), non è un ambiente adatto a un pap- del settore (tramite diplomi, dottorati o pagallo di dimensioni medie o grandi. In- pubblicazioni) e che tutti i docenti, an- vece, una buona gabbia costruita con il corché non veterinari (biologi, naturali- materiale adatto, assemblata con i fili/re- sti, allevatori, ecc.) possano produrre te di dimensioni adeguate e distanziati in analoghe credenziali. maniera corretta, può andare bene per Psittaciformi di piccole dimensioni come ondulati, calopsitte o inseparabili. INQUADRAMENTO TASSONOMICO Indicativamente, le dimensioni di una gabbia adeguata per uno/due pappagalli- I pappagalli sono un gruppo piuttosto ni ondulati (Melopsittacus undulatus) o omogeneo di circa 350 specie di uccelli per uno/due inseparabili (Agapornis (Classe Aves) e appartengono tutti all’or- spp.), sono di 60 × 40 cm, per 40 di al- dine Psittaciformi (Psittaciformes). Que- tezza, mentre per le calopsitte (Nymphi- st’ultimo è diviso in due famiglie: Cacatua cus hollandicus), che sono un po’ più (Cacatuidae) e Psittacidi (Psittacidae). grandi ed hanno una struttura da volato- 12
CLASSIFICAZIONE DEGLI PSITTACIFORMI Classe Aves Note N° specie Ordine Psittaciformes 353 Famiglia Cacatuidae Cacatua 21 Sottofamiglia Proboscigerinae Cacatua delle Palme 1 Sottofamiglia Calyptorhynchinae Cacatua neri 5 Sottofamiglia Nymphicinae Calopsitta 1 Sottofamiglia Cacatuinae Cacatua bianchi 14 Famiglia Psittacidae Pappagalli tipici 332 Sottofamiglia Loriinae Lori e Lorichetti 53 Sottofamiglia Psittacinae Pappagalli tipici Tribù Psittrichadini Pappagallo di Pesquet 1 Tribù Nestorini Kaka e Kea 2 Tribù Strigopini Kakapo 1 Tribù Micropsittini Pappagalli pigmei 6 Tribù Cyclopsittini Parrocchetti dei fichi 6 Tribù Platycercini Roselle e similari 37 Tribù Psittaculini Pappagalli asiatici 66 Tribù Psittacini Pappagalli africani 12 Tribù Arini Pappagalli americani 148 re, è meglio una gabbia di 80 × 50 cm × stare in una casa, quindi è inutile propor- 50 di altezza. re dimensioni esagerate, che nessuno sa- Le gabbie migliori sono costruite in ma- rebbe in grado di soddisfare, ma piuttosto teriali non tossici, ma difficilmente aggre- rifarsi agli standard internazionalmente dibili dal becco dei nostri pappagalli; de- accettati. vono essere facili da pulire, meglio se con Per i pappagalli fino a circa 3-400 gram- un cassetto facilmente estraibile per la mi di peso, una volieretta di circa 50 × 50 pulizia del fondo e la sostituzione della cm, × 120 di altezza potrebbe andare be- lettiera. ne, mentre per i pappagalli più grandi è Ottime le gabbie in cui una grossa por- necessario passare ad almeno 70 × 70 cm, zione di parete si apre orizzontalmente, × 160 cm di altezza. Meglio se le voliere creando una specie di balcone che include hanno il soffitto apribile, che si trasforma un comodo posatoio. in un alloggio per un posatoio. Voliere da interni Materiale di costruzione I pappagalli di taglia media e grande in- Il materiale con cui è costruita la voliera vece [dal caicco (Pionites spp.) in su], deve essere robusto e non attaccabile dal hanno bisogno di una voliera da interni. pappagallo, quindi, niente legno né plasti- Premesso che non esiste una voliera trop- ca, meglio l’acciaio. Inoltre, è bene che le po grande, è anche vero che questa deve voliere siano esenti da zinco e piombo. 13
Tipo di aperture - sistemi antifuga sono dannosi per i piedi, che appoggia- È essenziale che le voliere da interni siano no sempre nello stesso modo. costruite in modo che i pappagalli non • La forma deve essere varia, come lo so- riescano ad aprire le porte e neppure a no i rami naturali, quindi irregolari, un sbalzare beverini e mangiatoie per poi po’ curvi e di diametro variabile, in mo- uscire in maniera autonoma, con i rischi do che il piede si eserciti bene durante che ne conseguono. la giornata. Come detto sopra, è sempre ben vista la • La posizione all’interno della voliera presenza di un’apertura che possa funge- deve essere ben ponderata: i posatoi re da porta trespolo permanente, quando non devono impedire le normali opera- il pappagallo è libero, fuori dalla voliera: zioni di pulizia della voliera, ma essere in tal modo può identificare con facilità la comodi e fruibili dal pappagallo. Non zona di atterraggio e stazionamento per devono essere così in alto da far si che rientrare in voliera. l’uccello, appollaiato, tocchi il soffitto con la testa. Mangiatoie e abbeveratoi e accessibilità • Il numero dei posatoi non deve essere a questi eccessivo: due o tre sono sufficienti. È molto importante che le normali mano- Troppi posatoi intralciano le possibilità vre di sostituzione e pulizie di mangiatoie e di movimento e di volo, e limitano la abbeveratoi posano avvenire senza distur- creatività individuale del soggetto. bare i pappagalli. Ovviamente, questi ulti- mi sono abituati alle routinarie operazioni Fondo, lettiera e igiene di manutenzione, ma devono potere perce- Il fondo della voliera deve essere pulibile, pire la voliera come il loro spazio, che con- e pulito. Può essere una griglia metallica, trollano e in cui non vengono disturbati. sempreché le maglie siano adeguate al ti- po di ospite e il pappagallo non si senta Posatoi e loro supporti scomodo a camminarci. In tal caso, me- I posatoi devono essere adeguati sotto va- glio un fondo liscio, con uno strato cospi- ri profili: materiale, forma, posizione e cuo di lettiera adeguata. specialmente, numero. La lettiera può essere in materiali diversi e • Il materiale ideale è il legno, meglio se si la sua scelta dipende molto dalla possibili- tratta di rami naturali, provenienti da tà che il pappagallo abbia o meno accesso piante non tossiche, ben puliti ma con la alla lettiera stessa. Se il fondo è in griglia, corteccia, in modo che gli uccelli si pos- il tipo di lettiera non ha molta importan- sano divertire a morderli, scortecciarli, za, basta che sia ben assorbente, tanto il al limite distruggerli. Vanno bene anche pappagallo non ha modo di prenderla nel i posatoi artificiali in materiale abrasivo becco. Se invece l’uccello può scendere di- (tipo Sandy-perch), che aiutano a man- rettamente sulla lettiera, allora sono da tenere unghie e becco della giusta lun- evitare tutte le voliere in materiale igro- ghezza. Questi posatoi non devono esse- scopico non digeribile, perché se il pappa- re gli unici a disposizione del pappagal- gallo le ingerisce possono causare un bloc- lo. Sono invece da evitare i posatoi cilin- co intestinale. Vanno bene invece le lettie- drici in plastica: non offrono alcuno sti- re assorbenti in tutolo di mais, oppure la molo comportamentale ai pappagalli e sabbia di fiume, pulita, che non è igrosco- 14
pica, è meno assorbente, ma se ingerita in ga distanza. Ovviamente non è possibile modeste quantità non è pericolosa. riprodurre fedelmente la dieta naturale di più di 350 specie di Psittaciformi, ma vi- Trasportino sto che si tratta di uccelli dello stesso I pappagalli possono anche viaggiare con il gruppo e quindi con una fisiologia simile, proprietario. Il trasporto deve avvenire con si può supporre che, una volta mantenuti il minore trauma possibile, sia psichico, sia in condizioni simili, abbiano necessità nu- soprattutto fisico, per l’uccello. In linea ge- trizionali comparabili. nerale è bene non trasportare i pappagalli Tradizionalmente la dieta dei pappagalli nelle gabbie/voliere in cui stanno abitual- in cattività si è purtroppo basata sulla mente. Gli animali sono esposti a troppi somministrazione di una miscela di semi stimoli esterni che non possono gestire be- secchi; nei pappagalli medi e grandi, tali ne dal punto di vista psicologico, ma so- miscele prevedono inoltre una forte per- prattutto, nel caso in cui la gabbia/voliera centuale di semi di girasole. Con poche cada o si ribalti, per esempio durante una eccezioni (le poche specie spiccatamente frenata brusca, esiste il serio rischio di un granivore anche in natura), questo tipo di trauma grave. Infatti è spesso accaduto che dieta non è adeguato al mantenimento dei durante questi piccoli incidenti, il pappa- pappagalli in uno stato di buona salute gallo abbia messo una zampa o un’ala fra per lunghi periodi. le sbarre, rompendosi l’arto. Sono invece da preferire diete che con- I migliori trasportini sono quelli chiusi, templino alimenti di vario tipo, fra cui ci- come quelli in plastica per cani e gatti. Si bo fresco (frutta, verdura, germogli e bac- dovrà semplicemente applicare un posa- che), ma somministrati per poche ore al toio all’interno, in modo che il pappagal- giorno, per evitare che marciscano, alter- lo stia comodo durante il viaggio. Il pap- nati ad alimenti secchi, come semi (che pagallo, nella relativa penombra che si non devono essere più del 20-25% del to- crea in quell’ambiente, starà più tranquil- tale), ma soprattutto estrusi o pellettati lo e se ci fosse un incidente, al massimo specifici per pappagalli (che possono rap- potrà rotolare con il trasportino, ma sen- presentare fino al 70-80% del totale). za farsi male seriamente. Alla griglia che funge da porta, si potranno applicare un abbeveratoio e una mangiatoia, anche se ARRICCHIMENTO AMBIENTALE probabilmente il pappagallo non mange- rà, né berrà nulla durante il viaggio. Necessità fisiologiche È ovviamente importante che in cattività vengano rispettate le caratteristiche fisio- ALIMENTAZIONE logiche dei pappagalli in natura. Bisogna però fare molte attenzione a co- Le necessità nutritive dei pappagalli da noscere e capire bene la biologia delle di- compagnia sono diverse da quelle dei verse specie, infatti, quando si parla per pappagalli selvatici, non fosse altro che esempio di rispetto del range termico otti- perché i pappagalli in natura passano male, si corre il rischio di cadere nel tipi- molto tempo e sprecano molta energia a co errore che molti fanno e purtroppo ricercare l’alimento volando anche a lun- continuano a fare: i pappagalli non han- 15
no bisogno necessariamente di stare a l’opportunità di scegliere se interagire con temperature elevate. Se vale per tutte le l’altro (gli altri), oppure starsene da solo. specie la regola che non vanno bene gli sbalzi termici e che quindi un pappagallo Arricchimento ambientale che vive in casa a +/– 20 °C non dovreb- L’ambiente gabbia, cioè il luogo dove il be essere messo di colpo all’esterno d’in- pappagallo passa buona parte del tempo verno, è anche vero che molte specie vi- non accudito direttamente dal proprieta- vono abitualmente in zone con notevoli rio, deve essere confortevole, ma anche escursioni termiche stagionali. Ad esem- offrire giochi e stimoli vari, che impedi- pio, i cacatua che vivono nel sud dell’Au- scono che l’uccello si annoi se sta da solo stralia e in Tasmania, vedono spesso ca- qualche ora. Esistono molti giochi in ven- dere la neve, come pure i pappagalli che dita per pappagalli, ma è pure possibile vivono in alcune zone del Sud America, fabbricare giochi in legno naturale o me- spesso in natura si devono destreggiare tallo non tossico, con cui i pappagallo con temperature attorno agli 0 °C, o ad- passa un po’ di tempo svagandosi: a volte dirittura inferiori. un semplice ramo fresco di salice o altro Poche specie, soprattutto i piccoli lori e legno succoso, a fibra lunga e non tossico, alcune specie che originano da Papua - è più interessante di giochi elaborati che Nuova Guinea, e alcune specie centroa- sono più belli per il proprietario che utili mericane, possono avere necessità di sta- per il destinatario. È importante seguire re molto al caldo, ma si consiglia di veri- alcune regole: ficare con dei veri esperti la gestione ter- non mettere troppi giochi a disposizione mica delle voliere. contemporaneamente; se il pappagallo si stufa, avere un ricam- Arricchimento sociale bio alternativo pronto; I pappagalli sono animali altamente socia- lasciare che il pappagallo scelga i suoi li, cui non deve mai mancare, in quantità svaghi liberamente. adeguata, la giusta interazione con altri soggetti, siano questi umani, altri animali, pappagalli di altre specie, oppure cospeci- STATO DI SALUTE & VISITE PERIODICHE fici. È ovvio che anche questi stimoli devo- no seguire delle regole. Innanzi tutto il I pappagalli, come e di più degli animali pappagallo deve avere la libera scelta di in- domestici convenzionali, devono essere teragire con altri soggetti, ovvero decidere visitati periodicamente da un veterinario di starsene per i fatti suoi: quindi, nel mo- esperto. Una prima visita avverrà a pochi mento in cui sta fuori dalla sua voliera, de- giorni dall’arrivo del nuovo pet in casa, ve poterci rientrare a suo piacimento. ma è bene che ci siano visite annuali, cor- Le interazioni con altri animali (cani, gat- redate da esami di laboratorio, che accer- ti, altri uccelli) possono essere molto sti- tino il buono stato di salute dei pappagal- molanti per entrambi i soggetti, ma pos- li in cattività. sono anche essere fonte di rischio, per cui È anche indispensabile che almeno ogni non devono mai avvenire con gli animali 2-3 anni, i soggetti tenuti come animali non controllati dal proprietario. Anche in da compagnia in casa, effettuino dei con- questo caso, ogni soggetto deve avere trolli per la Psittacosi. 16
LINEE GUIDA PER LA DETENZIONE DEI RAPACI IN AMBIENTE CONTROLLATO PATENTINO mite diplomi, dottorati o pubblicazioni) e che tutti i docenti, ancorché non veterina- È indispensabile che chi accudisce degli ri (biologi, naturalisti, allevatori, ecc.) animali non convenzionali (sia proprieta- possano produrre analoghe credenziali. ri, sia commercianti) debba dimostrare, come minimo, di conoscerli. È quindi opportuno che per tenere dei ra- GENERALITÀ paci, analogamente a quanto sta acca- dendo per i cani, si debba ottenere una Esistono diverse tipologie di rapaci tenute specie di patentino necessario anche per in ambiente controllato che differiscono il volo di queste specie per le attività di tra loro non solo per abitudini (notturni e bird control, dimostrazioni di volo, atti- diurni) ma anche per dimensioni e peso vità didattica con i rapaci ed in particola- (gheppio americano 100 g - condor 12 re per attività venatoria sostituendo l’at- kg). Sono animali carnivori e come tali tuale obbligo legislativo di avere una li- necessitano di prede e di predare per il ri- cenza di caccia con porto d’armi per fu- spetto dei loro requisiti di benessere. cile ad un colpo. Nell’attuale esame per Possiamo dividere i rapaci in: l’abilitazione all’esercizio venatorio infat- Rapaci diurni dell’Ordine Falconiformes ti, non è richiesta alcuna prova di abilità • famiglia Falconidae: tra le specie più nel gestire un falcone ne vengono propo- comuni in ambiente controllato il Falco sti quesiti sulla loro gestione e benessere pellegrino (Falco peregrinus), Falco sa- nonostante siano un mezzo di caccia con- cro (F. cherrug), Gyrfalco (F. rustico- sentito. È quindi auspicabile che chi in- lus), Lodolaio (F. subbuteo), Falco la- tenda esercitare la caccia con il falcone nario (F. biarmicus), Gheppio (F. tin- debba sostenere un esame specifico e di- nunculus) e loro ibridi; stinto dall’abilitazione all’esercizio vena- • famiglia Accipitridae: tra le specie più torio, ovvero l’abilitazione all’esercizio comuni l’Aquila reale (Aquila chrysae- venatorio con i rapaci in cui deve dimo- tos), l’Aquila delle steppe (Aquila ra- strare le proprie capacità e conoscenza pax) e loro ibridi, Poiana codarossa della normativa. (Buteo jamaicensis), Falco di Harris I corsi dovrebbero essere organizzati pres- (Parabuteo unicinctus), Astore (Accipi- so strutture abilitate (centri recupero, as- ter gentilis), Sparviere (Accipier nisus) e sociazioni animaliste, cliniche veterinarie, loro ibridi; ecc.) e comprendere alcune ore di lezione • famiglia Pandionidae: Falco pescatore (almeno 8-10), di nozioni importanti per i (Pandion haliaetus). futuri proprietari e falconieri. È essenziale Rapaci notturni dell’Ordine Strigiformes che fra i docenti ci sia almeno un veteri- • famiglia Strigidae: Allocco (Strix aluco), nario riconosciuto esperto del settore (tra- Assiolo (Otus scops), Civetta (Athene 17
noctua), Gufo delle Nevi (Bubo scan- viene collegata ai geti per mezzo di una diacus), Gufo Reale (Bubo bubo), e al- girella e che permette di assicurare il ra- tre specie minori; pace impedendone la fuga. La lunga de- • famiglia Tytonidae: Barbagianni (Tyto ve essere sufficientemente resistente per alba). impedire la fuga e di una lunghezza me- dia di almeno 1,5 m per un rapace di medie dimensioni. GESTIONE DEI RAPACI DA FALCONERIA • Girella: è di materiale metallico, spesso in acciaio inossidabile ed è uno stru- I Rapaci da falconeria per loro attitudine mento indispensabile per evitare che il devono essere gestiti in modo particolare rapace si attorcigli su geti e lunga nel e differente da quanto avviene per i rapa- caso in cui dibattesse o girasse su se ci da riproduzione. Mentre per i secondi i stesso una volta messo al blocco o te- contatti con l’uomo devono essere inesi- nuto sul pugno. stenti o ridotti al minimo (eccezione fatta • Cappuccio: costruito in pelle o cuoio per la riproduzione mediante insemina- ha la scopo di tranquillizzare il rapace zione artificiale degli individui imprinta- durante il trasporto o nel caso i cui si ti), per i primi il contatto con l’uomo è verifichino situazioni in grado di deter- fondamentale. minare stressa nell’animale. È quindi di Ogni rapace da falconeria deve essere “ar- fondamentale importanza in molte spe- mato” di geti, lunga, girella e cappuccio. cie, in particolar modo nei rapaci del • Geti: sono delle stringhe in cuoio o al- genere falco. Non è indispensabile il tro materiale non abrasivo che vengono suo utilizzo nei rapaci notturni, nel ge- applicate alla regione del tarso del ra- nere Buteo, nel genere Parabuteo e nel- pace. Devono avere una dimensione le aquile. non alterabile per evitare che possano stringere il piede determinando necrosi ischemica e devono essere realizzati in STABULAZIONE pelle molto malleabile per evitare abra- sioni. Esistono principalmente due tipi Oltre alle voliere e falconiere, per la sta- di geti: bulazione dei rapaci sono necessarie alcu- – Geti tradizionali: in cui bracciale e geto ne attrezzature: sono parte integrante l’uno dell’altro; • Blocco: i blocchi sono delle strutture ci- – Gesti Aylmeri: in cui bracciale e geto lindriche con estremità superiore allar- sono fisicamente separati l’uno dall’al- gata su cui può posarsi un rapace. Il tro e il gesto viene inserito nel braccia- diametro dell’estremità superiore deve le attraverso un anello. Il geto viene ri- essere tale da permettere al rapace di mosso una volta messo in volo il rapa- posare con entrambi i piedi e di potersi ce per impedire che nel caso in cui il ra- muovere, ruotando su di essa. Deve es- pace si posasse il geto possa impigliarsi sere rivestita di erba sintetica o astro- e provocare gravi danni alle zampe del- turf in mo do tale che il piede non pos- l’animale. sa ferirsi e non possano determinarsi le- • Lunga: la lunga è una corda resistente, sioni da bumblefoot. Alla base il bloc- di materiale naturale o sintetico che co presenta un anello per poter legare 18
la lunga del falco. I blocchi possono es- singolo animale. Per ospitare fino a 3 ani- sere da interno o da esterno. I primi mali le dimensioni ideali sono di almeno hanno come base un ampio basamento 4 × 3 × 2 h m. in cui viene inserito il blocco, i secondi La falconiera deve essere chiusa su 3 lati invece hanno un puntale per fissare il ed un lato apribile completamente per blocco a terra. Il blocco viene usato so- permettere l’aereazione durante il periodo litamente per i rapaci diurni del genere estivo oppure, presentare 1 lato apribile falco. ed una finestra o due finestre alle estremi- • Pertica curva: usata specialmente per i tà opposte per favorire il ricambio d’aria rapaci diurni del genere accipiter, bu- del locale. Nel caso in cui i rapaci venga- teo, parabuteo, aquile e per i rapaci no tenuti in falconiera deve essere garan- notturni. È una struttura curva di ma- tita la presenza di un’area esterna sula teriale metallico, che può essere infissa quale possano esser emessi a giardinare nel terreno per mezzo di puntali o ap- con un blocco o una pertica curva ed un poggiata su una superficie liscia per bagno per ogni singolo animale. mezzo di un basamento. Nella sua par- Gli animali al suo interno possono essere te centrale presenta una imbottitura su alloggiati in modi diversi: cui il rapace può poggiare con i piedi e • tenuti al blocco o in pertica curva: i un anello distale su cui è possibile lega- blocchi o le pertiche curve non devono re la lunga del falco. essere posti troppo vicini tra di loro per • Pertica alta: ha un’altezza di circa 1,5m impedire agli animali di aggredirsi, fe- ed è costruita in legno. È un asse, simi- rirsi o uccidersi l’un l’altro. Le caratte- le ad un cavalletto, su cui vengono fis- ristiche dei blocchi e l’aratura dei falchi sati i rapaci per mezzo di un anello in- devono essere come precedentemente fisso nel legno. Tra l’asse e il terreno descritto per evitare traumi o lesioni ac- viene posizionato del tessuto per per- cidentali nel rispetto del benessere mettere al rapace, nel caso in cui esso dell’animale; dovesse cadere, di aggrapparsi con le • tenuti in pertica alta: gli animali devo- zampe e ritornare in posizione corretta. no essere sufficientemente distanziati Esistono diverse tipologie di strutture per l’un l’altro per impedire aggressioni o la detenzione di queste specie le cui di- uccisioni accidentali e le caratteristiche mensioni e caratteristiche variano sensi- delle pertiche alte devono rispettare i bilmente dalla specie ospitata, dall’attitu- requisiti precedentemente descritti; dine dell’animale e dalla tecnica di alleva- • tenuti su posatoio a semiluna: il posato- mento dello stesso. Le possibili strutture io ha una forma a semiluna ed è fissato per la stabulazione dei rapaci si possono alla parete posteriore della falconiera. dividere in: Questo posatoio deve essere completa- mente rivestito in erba sintetica (tipo Falconiera Astroturf) e di un raggio pari almeno al- è una struttura costruita in muratura, le- la lunghezza dei geti dell’animale per im- gno o materiale metallico destinata ad pedire che il rapace possa ferirsi. Se la ospitare i rapaci da falconeria nel periodo falconiera è aperta su di un lato anche di volo o di muta. Le sue dimensioni idea- nel periodo invernale o non è previsto li sono di almeno 1,5 × 2 × 2 h m per un un sistema di riscaldamento interno il 19
posatoio deve essere ad un’altezza di al- materiali plastici con una luce tra le sbar- meno 1, 5 m da terra per evitare possi- re tale da impedire la fuga degli animali. bili lesioni da congelamento delle dita L’uso di tali finestre è facoltativo poiché della zampa e dell’estremità dell’ala nei specie sensibili allo stress o soggetti parti- periodi in cui la temperatura scenderà al colarmente nervosi possono ferirsi grave- di sotto dello 0°C. Nel caso in cui le per- mente urtando contro di esse o possono tiche siano poste a 1,5m da terra è ne- non riprodurre. Su una parete deve essere cessario prevedere un piano o una su- praticato un foro tale da permettere l’in- perficie in cui il rapace potrà scendere troduzione del cibo che dovrà cadere al- ad che dovrà essere posta ad una distan- l’interno della voliera su di un posatoio za dal posatoio pari almeno a 1,5volte la specifico. Il materiale di fondo può essere lunghezza della coda del rapace. Questo il terreno o meglio se di ghiaia per per- piano dovrà avere una superficie in erba mettere un migliore pulizia delle deiezioni. sintetica, sabbia fine, segatura o altro All’interno della voliera dovranno essere materiale facilmente rimovibile per ga- presenti: rantire una corretta pulizia dell’ambien- • un nido di dimensioni idonee alla spe- te. Anche in questo caso gli animali do- cie ospitata, il cui materiale di fondo vranno essere posti ad una distanza tale può essere differente a seconda delle da impedire aggressioni accidentali. necessità riproduttive della specie; • posatoi in numero da 1 a 3, completa- Voliera per la riproduzione mente rivestiti di astroturf o altra erba di soggetti non imprintati sintetica in modo da impedire al rapace Possono avere dimensioni variabili a se- di ferirsi le zampe; conda delle specie ospitate per la riprodu- • una grossa pietra messa a terra che pos- zione. Le voliere non devono mai essere sa essere utilizzata sia come posatoio troppo grandi per evitare che gli animali naturale che come superficie su cui po- possano spiccare il volo e urtare violente- tersi limare becco ed unghie; mente contro le pareti. Devono essere co- • un bagno, in cui i rapaci possano abbe- struite completamente in legno o materia- verarsi e fare il bagno. le coibentato e devono essere completa- Le dimensioni ideali di queste voliere so- mente chiuse sui 4 lati. Il lato superiore no di almeno: deve essere coperto per almeno ¼ della • 4 l × 2 l × 2,5 h m per una coppia di ra- lunghezza e la restante parte aperta deve paci di dimensioni medie o piccole (es. essere provvista di rete con maglie suffi- gheppi, falchi pellegrini, Gyrfalchi, falchi cientemente ampie da impedire all’anima- sacri e loro ibridi, falchi di harris e poia- le di impigliarsi con le zampe e rimanere ne codarossa, rapaci notturni in genere); appeso procurandosi gravi lesioni agli ar- • 4 l × 3 l × 2,5 h m per una coppia di ra- ti. Sulle pareti laterali può essere ricavato paci di grandi dimensioni (gufo reale, una finestra sufficientemente ampia per aquile). permettere all’animale di osservare al di fuori della voliera da riproduzione. Le fi- Voliera per la riproduzione nestre devono essere provviste di sbarre di soggetti imprintati verticali realizzate in legno, materiali pla- Dimensioni, materiali e caratteristiche stici, in metallo o in metallo rivestito di interne sono le stesse delle voliere per 20
soggetti non imprintati. L’unica differen- ti e lunga connessi tra di loro e con il ca- za è che oltre ad essere ospitati singolar- vo in acciaio per mezzo di una girella tale mente nella voliera, per questi soggetti da impedire eventuali attorcigliamenti. deve essere prevista una grande finestra All’estremità del cavo di acciaio viene po- in uno dei lati della voliera tale da per- sto un posatoio in legno, roccia o altro mettere all’animale di interagire con il materiale su cui viene posto il cibo, nel- keeper in qualsiasi momento. Il keeper l’intento di stimolare il movimento del ra- dovrà interagire quotidianamente con pace permettendo il mantenimento del to- l’animale entrando nella stessa almeno 1 no muscolare. volta al giorno. Aree per giardinare i falchi ALIMENTAZIONE Devono essere sempre presenti per i rapa- ci mantenuti in ambiente controllato per I rapaci sono uccelli carnivori e predatori. la falconeria, bird control o dimostrazio- Molte specie sono generaliste, altre invece ni di volo. si nutrono di prede specifiche. Molte spe- Sono grandi voliere completamente chiu- cie si nutrono prevalentemente di altri uc- se, le cui dimensioni minime variano a se- celli, altre sia di mammiferi, sia di uccelli. conda del numero di falchi ospitati al suo Gli alimenti usati sono ovviamente di ori- interno. gine animale come: quaglie, piccione, pul- Le caratteristiche di queste aree per giar- cini di 1 giorno, tacchinotti, fagiani, star- dinare i falchi devono essere tali da per- ne, polli, conigli, ratti e topi di differenti mettere ai rapaci di avere a disposizione dimensioni ed età. Esistono ditte specia- un blocco e un bagno posti ad una di- lizzate nella vendita di alimenti per rapa- stanza tale da impedire eventuali aggres- ci, oppure l’alimento può essere autopro- sioni dell’uno nei confronti dell’altro. dotto dal proprietario. Possono essere recintate e con o senza tet- La dieta in ambiente controllato deve es- to, che potrà essere aperto in parte o com- sere la più varia possibile e la più simile a pletamente chiuso da rete. quella che la determinata specie avrebbe in natura. Le diete monotematiche, spe- Casette esterne cialmente esclusivamente a base di pulci- Vengono usate per i rapaci da falconeria e ni di 1 giorno determinano gravi carenze sono costituite da un tetto a 2 falde ed nutrizionali e gravi patologie carenziali hanno forma triangolare, la cui base deve nei rapaci e sono per tanto da evitare. essere di almeno 1,5 volte l’apertura alare Il cibo viene spesso congelato, per cui è del rapace. Il materiale con cui vengono necessario assicurare una corretta conser- costruite è tipicamente il legno, ma è ap- vazione e somministrazione dell’alimen- prezzabile anche l’uso di materiali coiben- to. L’alimento non deve essere scongelato tanti. Al loro interno è presente un posa- da troppo tempo prima della sommini- toio a semiluna delle stessa caratteristiche strazione per diminuire le proliferazioni riportate precedentemente. A terra viene batteriche nelle carni. posizionato un cavo in acciaio molto resi- L’alimento ideale è la preda viva ed intera stente distante alcuni cm da terra e cui (con ossa e piume), tale da permettere al- viene assicurato il rapace per mezzo di ge- l’animale di mettere in atto gli schemi 21
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