LINEE GUIDA ANIMALI ESOTICI

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LINEE GUIDA ANIMALI ESOTICI
LINEE GUIDA
ANIMALI ESOTICI

  SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI
            SOCIETÀ FEDERATA     ANMVI

            Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona
          Tel. 0372 403500 - Fax 0372 457091
                info@sivae.it - www.sivae.it
LINEE GUIDA ANIMALI ESOTICI
INDICE

■   PRESENTAZIONE............................................................................................................. Pag. 3

■   INTRODUZIONE............................................................................................................... Pag. 4

■   IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA ............................................................................. Pag. 6

■   LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL FURETTO................................................... Pag. 7

■   LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEGLI PSITTACIFORMI
    (PAPPAGALLI) COME PETS BIRDS (PAPPAGALLI DA COMPAGNIA) ............................. Pag. 12

■   LINEE GUIDA PER LA DETENZIONE DEI RAPACI IN AMBIENTE CONTROLLATO ........... Pag. 17

■   LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI PASSERIFORMI
    (UCCELLI ORNAMENTALI DA GABBIA E DA VOLIERA) ................................................. Pag. 23

■   LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL CONIGLIO DA COMPAGNIA ..................... Pag. 27

■   LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI RETTILI .............................. Pag. 31

■   LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ DEI RODITORI ........................... Pag. 51

■   RINGRAZIAMENTI ........................................................................................................... Pag. 59

                                 © 2010, E.V. Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - Cremona

                                             Anno Pubblicazione Novembre 2010

                                                      Copia non in vendita

                                                                 2
PRESENTAZIONE

Q
           uesto piccolo grande manuale scaturisce dall’esigenza di
           fornire un approccio più scientifico al concetto di benes-
           sere animale degli animali esotici.
   L’incremento esponenziale degli esotici tenuti come animali da
compagnia, si scontra spesso con la cecità di coloro che vorrebbe-
ro un mondo irreale dove gli unici animali domestici accettati so-
no il cane e il gatto e negando di fatto, con norme restrittive a vol-
te veramente ai limiti del ridicolo e, soprattutto, senza nessun fon-
damento scientifico, il mantenimento di questi animali come pets.
Si arriva al paradosso di negare la possibilità ad un proprietario di
tenere una voliera con dei pappagallini ondulati (per limiti di spa-
zio) in un monolocale e di non utilizzare gli stessi parametri re-
strittivi per un alano in un appartamento della stessa cubatura.
   Nell’immaginario collettivo spesso l’animale esotico è considera-
to alla stregua di un animale selvatico, laddove la gabbia, il terra-
rio, l’acquario, ecc… vengono viste come camere di detenzione,
mentre in realtà lo scopo è quello di ricreare un microambiente
gradevole e non stressogeno per l’animale; spesso, inoltre, si di-
mentica che in realtà (tranne dolorose eccezioni), gli esotici ceduti
come pets provengono da allevamenti Nazionali o Continentali.
   È opinione comune dei Veterinari esperti in animali esotici, che
le norme troppo restrittive per la detenzione degli animali esotici,
finiscano per creare e alimentare il mercato illegale di questi ani-
mali, non garantendo agli stessi un adeguato supporto sanitario es-
sendo detenuti in regime di clandestinità.
   L’intento dei veterinari in animali esotici è invece quello di ga-
rantire a tutti gli animali la “libertà dal dolore e dalle malattie” se-
condo quanto sancito dal documento delle 5 libertà (Le 5 libertà -
Farm Animal Welfare Council UK 1993), e gran parte della visita
di un animale esotico da parte di veterinari esperti, è dedicato a in-
formazioni riguardanti l’etologia, il comportamento e la corretta
gestione di questi animali.
   Gran parte dei “maltrattamenti” inflitti agli animali esotici, è
frutto di ignoranza della specie e questo manuale si prefigge di col-
mare, in parte, queste lacune di conoscenza da parte di chi detiene,
anche temporaneamente, questi animali.

                                   3
INTRODUZIONE

                                                     • Enzimi e Metaboliti: GLU, CK, LDH,
“Il benessere di un individuo è il suo
                                                       ALT, AST
stato nei confronti dei suoi tentativi di
                                                     • Esame emocromocitometrico (non tutti
affrontare l’ambiente che lo circonda.”
                                                       e non per tutti gli animali. Per esempio
                                (Broom)
                                                       il livello di cortisolo in molti animali
“Il benessere di un singolo animale è                  può dare dei falsi positivi a causa dello
caratterizzato da uno stato di completa                stress del prelievo).
salute mentale e fisica che denota il suo
vivere in armonia con l’ambiente.”
                               (Hughes)              INDICATORI PATOLOGICI

• Il benessere non dipende dai fattori sfa-          Valutano la presenza in allevamento di pa-
  vorevoli che colpiscono un animale, ma             tologie acute o croniche, manifeste o latenti.
  da come l’animale risponde ad essi.
• Il benessere è a rischio quando un ani-
  male ha difficoltà ad adattarsi all’am-            INDICATORI PRODUTTIVI
  biente o è incapace di farlo.
                                                     Valutano gli indici di accrescimento e di
Il Veterinario ha un ruolo importantissi-            conversione alimentare, mortalità, fecon-
mo nella valutazione del benessere, in               dità, etc.
quanto al di là dei discorsi etici e delle im-
plicazioni emotive concernenti un animale
che pur provenendo da un allevamento e               INDICATORI COMPORTAMENTALI
nato in cattività, richiama nell’immagina-
rio comune tutt’altri ambienti di vita, esi-         • Richiesta buona conoscenza dell’eto-
stono dei paramentri scientifici, obiettivi e          gramma di ogni specie.
certi che, ancor meglio delle misure della           • Indicano il grado di adattamento e se-
gabbia, consentono ad un professionista                gnalano stati di disagio.
esperto, di valutare al di là di ogni dubbio,        • Valutano stereotipie, aggressività, alte-
se quell’animale sta bene oppure no.                   razioni comportamenti alimentari, so-
                                                       ciali e sessuali.

INDICATORI FISIOLOGICI                               Altre valutazioni
                                                     – Strutture e attrezzature: dimensioni
•   Frequenza cardiaca e respiratoria                  della gabbia, substrato, caratteristiche
•   Temperatura corporea                               di mangiatoia e beverini.
•   Catecolamine                                     – Rapporto del proprietario con l’animale.
•   Cortisolo                                        – Presenza di patologie all’arrivo in ne-
•   Altri ormoni: Prolattina, LH, FSH, te-              gozio o nei giorni immediati dopo
    stosterone, TSH                                     l’acquisto.

                                                 4
– Alimentazione: accertarsi se l’alimenta-          In base alle caratteristiche etologiche del-
  zione è corretta.                                 la specie, stabilire i suoi bisogni per limi-
– Igiene: accertarsi sulla corretta gestione        tare le situazioni stressanti.
  della gabbia-terrario-acquario-voliera.           Sensibilizzare gli allevatori, i rivenditori e
– Comportamento: fornire consigli su co-            i proprietari di animali esotici sull’impor-
  me maneggiare, accarezzare e gestire              tanza, anche economica, del benessere de-
  l’animale.                                        gli animali esotici.
– Parametri fisiologici (individuare i pa-
  rametri fisiologici controllabili dal la-
  boratorio, più opportuni per le diverse           PATENTINO
  specie esotiche.
                                                    È indispensabile che chi accudisce degli
Aspetti etici                                       animali non convenzionali (sia proprieta-
Il Veterinario è garante del rispetto delle         ri, sia commercianti) debba dimostrare,
leggi che mirano a salvaguardare il benes-          come minimo, di conoscerli.
sere animale ed educatore dei proprietari           È quindi opportuno che per tenere delle
degli animali. Si ritiene utile fornire sche-       specie esotiche, analogamente a quanto
de informative sintetiche che riportino, in         sta accadendo per i cani, si debba ottene-
sintesi, i parametri essenziali per garantire       re una specie di patentino.
il benessere dell’animale, tracciati in ma-         I corsi dovrebbero essere organizzati pres-
niera più esaustiva nel corpo del presente          so strutture abilitate (centri recupero, as-
lavoro sulle linee guida. Tali schede do-           sociazioni animaliste, cliniche veterinarie,
vranno obbligatoriamente essere esposte             ecc.) e comprendere alcune ore di lezione
nei negozi, nei terrari e nelle fiere, sia da       (circa 8-10), di nozioni importanti per i
chi vende che da chi cede. Le schede do-            futuri proprietari.
vranno essere a disposizione di tutti, scari-       È essenziale che fra i docenti ci sia alme-
cabili gratuitamente da un sito internet.           no un veterinario riconosciuto esperto del
Sulle SCHEDE dovrà essere presente al-              settore (tramite diplomi, dottorati o pub-
meno una foto dell’animale e deve essere            blicazioni) e che tutti i docenti, ancorché
descritto:                                          non veterinari (biologi, naturalisti, alleva-
– Nome comune e nome scientifico                    tori, ecc.) possano produrre analoghe cre-
– Origine geografica                                denziali.
– Caratteristiche ambientali necessarie             Sarebbe opportuno introdurre l’obbligo
– Documentazione CITES                              del “patentino di caccia con i rapaci” (an-
– Caratteristiche fisiologiche,                     ziché il conseguimento della licenza di
   dimensioni dell’animale adulto, note             caccia) per i cacciatori che intendano eser-
   sulla riproduzione                               citare la caccia esclusivamente con il fal-
– Alimentazione: quantità, qualità                  co, che è considerato, secondo la legisla-
   e frequenza                                      zione nazionale vigente (157/92) alla stre-
– Dimensioni minime e caratteristiche               gua di un fucile, un animale al quale deve
   del terrario consigliate                         essere riconosciuto il diritto ad accedere
– Varie                                             alle norme sul benessere degli animali.

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IMPOSTAZIONE DELLE LINEE GUIDA

Nella definizione delle esigenze in cattivi-        cali sono tra i primi fattori responsabili
tà di questi animali definiamo in partico-          della trasmissione di patogeni tra soggetti.
lar modo l’ambiente che mettiamo loro a             Ancora più importante è il rispetto di nor-
disposizione: gabbia, voliera, spazi, igie-         me di quarantena che evitino l’introduzio-
ne, enrichment con particolare attenzione           ne primaria dei patogeni nell’ambiente.
all’alimentazione.                                  L’alimentazione degli animali esotici è un
Quando parliamo di ambiente nell’ambi-              aspetto importantissimo in quanto spesso
to del benessere animale il primo parame-           carente. Alimentazione carente è sinoni-
tro che viene menzionato è generalmente             mo di immunodepressione e predisposi-
lo spazio a disposizione.                           zione alle malattie.
Tutti gli animali di natura selvatica man-          Spesso il mantenimento di animali in con-
tenuti in cattività hanno bisogno di utiliz-        dizioni non idonee è semplice conseguen-
zare le loro energie così come avviene in           za della mancata conoscenza da parte dei
natura. Ad esempio i pappagalli in natura           proprietari delle esigenze reali delle varie
passano circa 6 ore al giorno a cercare il          specie e quasi sempre non è legata alla vo-
cibo, passano il tempo ad asciugarsi le             lontà o all’inadempienza.
penne dopo la pioggia e si relazionano              Per migliorare realmente lo stato di be-
con i conspecifici attraverso dinamiche             nessere degli animali esotici in cattività
piuttosto complesse.                                sarebbe opportuno concentrare le nostre
Tutte queste esigenze possono essere facil-         energie nella divulgazione e nell’educazio-
mente soddisfatte anche nell’ambiente di            ne dei negozianti di animali, degli alleva-
cattività con delle semplici regole di arric-       tori e dei proprietari.
chimento ambientale.                                Come alternativa al proibizionismo, che
Nella definizione dell’ambiente è impor-            ha come unica conseguenza la perdita del
tantissimo il controllo dell’igiene. Nel-           controllo e il proliferare del contrabban-
l’ambito degli animali esotici (soprattutto         do, sarebbe a nostro avviso più costrutti-
rettili e uccelli, cioè i soggetti che più di       vo pretendere da parte dei proprietari, de-
frequente vengono allevati in ambiente              gli allevatori, dei negozianti, conoscenze
confinato) le patologie infettive contagio-         specifiche.
se sono di importanza quotidiana. Il so-
vraffollamento e le contaminazioni oro-fe-                                        (T. Collarile)

                                                6
LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO DEL FURETTO

Queste linee guida non contemplano il                Sono generalmente docili, ma esistono
mantenimento di animali da riproduzione.             sempre eccezioni alla regola.
                                                     L’aggressività può dipendere dalla scarsa
                                                     abitudine al contatto umano, nel caso ad
CLASSIFICAZIONE E ORIGINE                            esempio di animali che sono vissuti per
                                                     diversi mesi in gabbia in un negozio, pri-
Classe Mammiferi (Mammalia)                          ma di essere venduti.
Ordine Carnivori (Carnivora)                         Con tempo, pazienza e un po’ di stoici-
Superfamiglia Canidi (Canoidea)                      smo è possibile vincere la diffidenza del
Famiglia Mustelidi (Mustelidae)                      furetto, fargli perdere l’aggressività e ren-
Sottofamiglia Mustelini (Mustelinae)                 derlo docile e affettuoso.
Genere Mustela
Specie M. putorius
Sottospecie M. putorius furo                         CARATTERISTICHE ANATOMICHE
Il furetto è un animale domestico a tutti            E FISIOLOGICHE
gli effetti, frutto di una domesticazione
che risale ad almeno due millenni fa. Lo             Il maschio ha in media una taglia doppia
status di animale domestico del furetto è            rispetto alla femmina. Il peso medio del
reso ufficiale da una dichiarazione del-             maschio è di 1,5 kg (1-2 kg), la femmina
l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica          pesa in media 0,5-1 kg.
(INFS), che ha valore giuridico. Il furetto,         Il corpo è allungato e le zampe sono mol-
abituato da secoli a dipendere dall’uomo,            to corte; la colonna vertebrale è così fles-
difficilmente sopravvive in natura. Ab-              sibile da permettergli di girarsi di 180° al-
bandonare un furetto significa quasi cer-            l’interno di una galleria.
tamente condannarlo a morte sicura.                  La testa è allungata, le mascelle robuste;
                                                     la dentatura è tipicamente da carnivoro,
                                                     con denti canini atti ad afferrare la preda
COMPORTAMENTO E CARATTERE                            e denti premolari e molari foggiati per
                                                     masticare la carne e triturare le ossa delle
Il furetto è un predatore e manifesta que-           piccole prede. Gli occhi sono piccoli e la
sta sua caratteristica nella passione per            vista non è molto sviluppata.
l’esplorazione e la caccia, anche se ritua-          Il furetto possiede un paio di ghiandole,
lizzata nel gioco. I furetti dormono parec-          poste ai lati dell’ano, che producono un
chie ore; possiamo dire che questi anima-            secreto dall’odore intenso e pungente. I
li hanno due livelli di attività: o sono atti-       furetti svuotano il contenuto di queste
vamente impegnati nel gioco, o dormono               ghiandole quando sono molto agitati o
profondamente.                                       eccitati. L’apparato digerente è adattato
Sono animali molto affettuosi, amano far-            ad un regime alimentare strettamente car-
si coccolare dal proprietario e gli si affe-         nivoro: è relativamente corto (180 - 200
zionano come potrebbe fare un gatto.                 cm) e semplice.

                                                 7
Il furetto ha una pelle molto spessa, ricca         to carezzandogli la pancia dall’alto verso
di ghiandole sebacee, il cui secreto è re-          il basso.
sponsabile dell’odore intenso che hanno
naturalmente questi animali. L’attività             La gabbia
delle ghiandole sebacee dipende dall’azio-          Il furetto è un animale molto vivace, che
ne degli ormoni sessuali, per questo moti-          ha bisogno di poter giocare fuori della
vo l’odore del corpo si riduce notevol-             gabbia ed esplorare l’ambiente almeno
mente negli animali sterilizzati. Le ghian-         per qualche ora al giorno, sia per il suo
dole sudoripare sono scarsamente svilup-            benessere fisico che psicologico. Pertanto
pate, pertanto i furetti sopportano male il         NON DEVE ESSERE TENUTO CO-
caldo e sono soggetti al colpo di calore.           STANTEMENTE RINCHIUSO; tuttavia,
La durata della vita dei furetti è conside-         per metterlo al sicuro dai pericoli, è bene
rata mediamente di 5-8 anni.                        lasciarlo al sicuro nella gabbia il tempo
                                                    che trascorre dormendo o i momenti in
                                                    cui non si è presenti per sorvegliarlo (a
COME MANEGGIARE IL FURETTO                          meno di non poter predisporre per lui
                                                    un’intera stanza resa sicura, “a prova di
I furetti in genere sono docili e non pre-          furetto”, in modo impeccabile).
sentano problemi particolari nell’afferrar-         La gabbia deve ovviamente essere più
li e maneggiarli; è sufficiente passare una         spaziosa possibile; per aumentare la su-
mano sotto il torace avvolgendolo con le            perficie a disposizione si può scegliere una
dita e l’altra sotto gli arti posteriori, so-       gabbia a più piani uniti da rampe. Le mi-
stenendo tutto il corpo.                            sure minime per una coppia di furetti in-
Il furetto ha una dentatura affilata e può          dicativamente sono di 70-80 cm di lato
provocare morsi dolorosi; tende a morde-            per 50-60 cm di altezza, per una gabbia a
re quando è spaventato o si sente minac-            un piano. Ovviamente la gabbia deve es-
ciato. Occorre fare attenzione ai morsi             sere di materiale robusto e facilmente la-
dati per gioco: il furetto può scambiare            vabile. Occorre verificare la buona tenuta
un dito teso oppure il naso per un giocat-          delle porte, perché molti furetti sono par-
tolo e affondarci i denti; questo è un buon         ticolarmente abili a guadagnare l’uscita
motivo per non avvicinare mai il furetto            forzando la chiusura.
alla faccia. Quando il furetto lecca la ma-         Un accessorio indispensabile è costituito
no o un braccio bisogna fare attenzione,            da un abbeveratoio a goccia, da appende-
perché questo comportamento può prelu-              re ad un lato della gabbia.
dere ad un morso.                                   Il fondo della gabbia deve essere pieno e
Se si deve eseguire qualche semplice ope-           non grigliato.
razione, come tagliare le unghie o sommi-           I furetti domestici amano dormire in “ta-
nistrare una medicina, si può immobiliz-            ne” calde e buie dove possono sentirsi al
zare TEMPORANEAMENTE il furetto                     sicuro; queste tane possono essere rappre-
afferrandolo per la cute della nuca e sol-          sentate da stracci, asciugamani, vecchi
levandolo in modo che i quattro arti sia-           maglioni, scatole di cartone, tubi di pla-
no sospesi. In questo modo il furetto si ri-        stica. Occorre fare attenzione con i furet-
lassa per un riflesso (spesso sbadiglia an-         ti giovani, di meno di un anno, perché
che); il rilassamento può essere aumenta-           possono tendere a masticare la stoffa,

                                                8
esponendosi al pericolo di un blocco inte-          CONVIVENZA CON ALTRI FURETTI
stinale. Quasi tutti i furetti imparano ad
utilizzare una cassetta per i bisogni, anche        Il furetto può restare senza alcun proble-
se sono meno affidabili dei gatti. In com-          ma il solo animale di casa, se gli si può de-
mercio si trovano delle cassette specifiche         dicare abbastanza tempo (non sente la ne-
per furetti, a superficie triangolare per           cessità di altri della sua specie), in caso
adattarsi agli angoli, con un bordo basso           contrario è meglio dargli un compagno
per facilitare il furetto ad entrarvi e una         (ma anche un gatto può essere una buona
parte rialzata per impedire alle feci di ca-        compagnia).
dere fuori. Il materiale del fondo deve es-
sere preferibilmente non polveroso; il mi-            Due furetti allevati insieme da piccoli
gliore è costituito da pellet di carta rici-          vanno sicuramente d’accordo; in caso
clata, ma si possono utilizzare anche tru-            di furetti adulti occorre in genere pro-
cioli o carta a pezzetti.                             cedere per gradi per permettere ai due
                                                      animali di familiarizzare. Due furetti
Fuori della gabbia                                    possono legare quasi immediatamente
Poiché il furetto ha bisogno di trascorrere           o impiegare parecchi mesi a convivere
almeno alcune ore in libertà è necessario             pacificamente.
predisporre un ambiente (è sufficiente
una stanza, non serve tutta la casa) in mo-
do che sia sicuro. I pericoli maggiori sono         CONVIVENZA CON ALTRI ANIMALI
rappresentati da:
• oggetti che il furetto può ingoiare, fili         I furetti possono convivere tranquilla-
   elettrici, piccole aperture da cui può           mente con cani e gatti, con i quali amano
   scappare, sostanze tossiche (piante, far-        giocare e dormire insieme. Per conigli, ro-
   maci, prodotti per la pulizia della casa,        ditori, uccelli, rettili e persino pesci il fu-
   sigarette, alimenti inappropriati),              retto rappresenta un grandissimo perico-
• oggetti pesanti che può tirarsi addosso           lo, essendo un cacciatore di natura.
   inavvertitamente, ecc.
Quando si lascia libero il furetto è bene
sorvegliarlo a vista per osservarne il com-         ALIMENTAZIONE
portamento e verificare se nel rendere
l’ambiente “a prova di furetto” è stato             Il furetto è un carnivoro obbligato, Per
trascurato qualcosa.                                mantenersi sano questo animale necessita
                                                    dunque di ingerire esclusivamente alimen-
All’aperto                                          ti di origine animale: grassi animali, che
Se si porta il furetto all’aperto è bene far-       costituiscono la sua principale fonte ener-
lo in un luogo tranquillo e soprattutto as-         getica, e proteine animali di elevata quali-
sicurandosi che non scappi (specifici guin-         tà. L’alimento ideale del furetto è rappre-
zagli a pettorina per furetti.                      sentato da prede animali intere (topi e rat-
Per trasportare il furetto fuori di casa è          ti, ad esempio). L’alternativa pratica con-
indispensabile rinchiudere l’animale in un          siste nel somministrare una dieta commer-
trasportino sicuro, di plastica o metallo,          ciale secca (crocchette) di ottima qualità,
del tipo utilizzato per i gatti.                    composta da alimenti di origine animale.

                                                9
Per un furetto adulto in condizioni nor-            Fisiologia riproduttiva
mali la composizione ideale del cibo è:             Il ciclo riproduttivo del furetto è forte-
proteine 36-38% (e comunque non meno                mente influenzato dalle stagioni, e più
del 32%), grassi 22-24%. La fibra deve              specificatamente dal fotoperiodo (la du-
essere presente in percentuale minima,              rata delle ore di luce della giornata). I fu-
cioè 1,5%; se è presente in quantità supe-          retti, sia maschi che femmine, raggiungo-
riore, è meglio scartare quel prodotto.             no la maturità sessuale la primavera del-
Il furetto non assimila adeguatamente le            l’anno successivo alla loro nascita.
proteine del pesce (possono anche causa-            Nel maschio intero in primavera si osserva
re vomito), quindi questo ingrediente de-           un forte aumento del volume dei testicoli e
ve essere presente nella percentuale mino-          modificazioni comportamentali indotte
re possibile. Gli alimenti per cani, sono           dagli ormoni che riguardano l’accoppia-
sempre inappropriati per il furetto.                mento e un aumento dell’aggressività, ol-
I cibi umidi (scatolette, patè e simili) non        tre all’intensificarsi dell’odore corporeo.
sono indicati nell’alimentazione del furet-         La femmina in primavera va in calore, di-
to in quanto, predispongono a problemi              venta cioè fertile, mostrando un forte au-
dentali quali tartaro e gengivite.                  mento di volume della vulva. Nella furet-
Ovviamente non deve mai mancare l’ac-               ta il calore persiste finché non avviene
qua, che deve essere sempre fresca e puli-          l’accoppiamento, oppure finché non di-
ta. Il modo migliore per somministrarla è           minuisce il fotoperiodo al sopraggiungere
tramite un abbeveratoio a goccia.                   dell’autunno. Con il termine del calore si
I furetti amano mangiare poco e spesso;             osserva la contemporanea diminuzione di
inoltre non sopporta bene il digiuno, per-          volume della vulva.
tanto è opportuno lasciargli sempre a di-           La gravidanza ha una durata media di 42
sposizione le crocchette.                           giorni (con un range di 38-44). Dopo l’ac-
                                                    coppiamento la vulva inizia a diminuire
                                                    di volume entro un paio di giorni; può es-
STATO DI SALUTE & VISITE PERIODICHE                 sere presente uno scolo mucoso vaginale.
                                                    La femmina gravida aumenta il consumo
Per essere un buon animale da compagnia             di alimento, che deve essere lasciato sem-
il furetto deve necessariamente essere ste-         pre a disposizione (ovviamente di elevata
rilizzato. Il maschio intero ha un odore            qualità).
particolarmente intenso e tenace che lo             La furetta deve trascorrere in gabbia le ul-
rende poco adatto alla vita domestica (a            time due settimane di gravidanza per abi-
meno di voler rinunciare completamente              tuarsi a restare rinchiusa. In questo modo
ai contatti sociali) e manifesta spesso una         il parto avverrà sicuramente dentro la
certa aggressività (soprattutto verso altri         gabbia, evitando il rischio che i piccoli
maschi interi).                                     nascano in giro per casa, esposti ad innu-
La femmina intera se non viene accoppia-            merevoli pericoli. Ovviamente è necessa-
ta va incontro a gravi problemi di salute,          rio fornire alla furetta un ambiente tran-
in seguito al calore, per cui dovrebbe es-          quillo, collocando la gabbia in una zona
sere riprodotta tutti gli anni, indipenden-         adeguata. La madre deve stare nella gab-
temente dalla possibilità di dare via i pic-        bia da sola perché altri furetti adulti po-
coli quando sono svezzati.                          trebbero uccidere i piccoli.

                                               10
Nella gabbia va posto un nido che può es-           si deve iniziare a prendere in mano di fre-
sere costituito da una scatola imbottita di         quente i cuccioli in modo che si abituino
stracci. In prossimità del parto si nota            al contatto con l’uomo e diventino docili.
una spiccata perdita di pelo della madre e          I piccoli possono essere separati dalla ma-
un aumento di volume dei capezzoli. Il              dre dopo le sei settimane di età.
giorno prima del parto può essere norma-
le che la madre mostri disinteresse per il
cibo.                                               ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
Il numero di cuccioli è in media di otto (al
primo parto di dieci. I piccoli alla nascita        Necessità fisiologiche
pesano mediamente 8-10 grammi e sono                È ovviamente importante che il furetto,
immaturi: ciechi, sordi e privi di pelo. Di         animale attivo, curioso e giocherellone,
norma la furetta non ha alcun bisogno di            abbia la possibilità di avere a disposizio-
assistenza.                                         ne dei giochi adatti e che possa giocare
La crescita dei piccoli è molto rapida; già         col proprietario o con furetti, gatti e cani.
a tre settimane di età è opportuno mette-
re a loro disposizione del cibo tenero che          Giocattoli
iniziano a mangiare, anche se non si è an-          Si possono utilizzare invece palline dure,
cora verificata l’apertura degli occhi (che         come quelle da ping pong, sacchetti di
avviene a 3-4 settimane di età). Il primo           carta, tubi e scatole in cui infilarsi.
alimento può essere rappresentato da                Si può anche legare un oggetto ad uno
omogeneizzati di carne, cibo in scatola             spago e trascinarlo perché il furetto lo
per gattini o furetti di ottima marca, pel-         rincorra, simulando una preda in fuga.
let inumidito, il tutto mischiato a latte in        I furetti possono essere addestrati all’agi-
polvere per gattini. Dalle tre settimane di         lity, e questa attività è molto utile per sod-
età va curata con particolare attenzione            disfare le naturali esigenze di attività di
l’igiene del; sempre a partire da quest’età         questo animale.

                                               11
LINEE GUIDA PER IL MANTENIMENTO IN CATTIVITÀ
                  DEGLI PSITTACIFORMI (PAPPAGALLI)
             COME PET BIRDS (PAPPAGALLI DA COMPAGNIA)

Queste linee guida non contemplano il               AMBIENTAZIONE
mantenimento di animali da riproduzione.
                                                    È ovvio che un pappagallo non può vive-
                                                    re libero in casa quando non c’è il pro-
PATENTINO                                           prietario: ci sono troppi rischi. Ergo,
                                                    quando il pappagallo è solo a casa, deve
È indispensabile che chi accudisce degli            stare in un ambiente controllato. Questo
animali non convenzionali (sia proprieta-           ambiente deve essere di dimensioni ade-
ri, sia commercianti) debba dimostrare,             guate alla specie, se da un lato è accetta-
come minimo, di conoscerli.                         bile che stia in una gabbia di dimensioni
È quindi opportuno che per tenere dei               relativamente modeste per dormire, o per
pappagalli, analogamente a quanto sta               passare poco tempo della giornata, è an-
accadendo per i cani, si debba ottenere             che ovvio che se deve passarci alcune ore,
una specie di patentino.                            è indispensabile che l’ambiente offra al
I corsi dovrebbero essere organizzati pres-         suo ospite lo spazio per muoversi bene e
so strutture abilitate (centri recupero, as-        le giuste distrazioni.
sociazioni animaliste, cliniche veterinarie,
ecc.) e comprendere alcune ore di lezione           Gabbia
(circa 8-10), di nozioni importanti per i           La gabbia, intesa come un ambiente con-
futuri proprietari.                                 trollato di dimensioni ridotte (la cosiddet-
È essenziale che fra i docenti ci sia alme-         ta pappagalliera, di circa 50 × 50 × 50
no un veterinario riconosciuto esperto              cm), non è un ambiente adatto a un pap-
del settore (tramite diplomi, dottorati o           pagallo di dimensioni medie o grandi. In-
pubblicazioni) e che tutti i docenti, an-           vece, una buona gabbia costruita con il
corché non veterinari (biologi, naturali-           materiale adatto, assemblata con i fili/re-
sti, allevatori, ecc.) possano produrre             te di dimensioni adeguate e distanziati in
analoghe credenziali.                               maniera corretta, può andare bene per
                                                    Psittaciformi di piccole dimensioni come
                                                    ondulati, calopsitte o inseparabili.
INQUADRAMENTO TASSONOMICO                           Indicativamente, le dimensioni di una
                                                    gabbia adeguata per uno/due pappagalli-
I pappagalli sono un gruppo piuttosto               ni ondulati (Melopsittacus undulatus) o
omogeneo di circa 350 specie di uccelli             per uno/due inseparabili (Agapornis
(Classe Aves) e appartengono tutti all’or-          spp.), sono di 60 × 40 cm, per 40 di al-
dine Psittaciformi (Psittaciformes). Que-           tezza, mentre per le calopsitte (Nymphi-
st’ultimo è diviso in due famiglie: Cacatua         cus hollandicus), che sono un po’ più
(Cacatuidae) e Psittacidi (Psittacidae).            grandi ed hanno una struttura da volato-

                                               12
CLASSIFICAZIONE DEGLI PSITTACIFORMI
 Classe                          Aves                       Note                N° specie
 Ordine                     Psittaciformes                                         353
 Famiglia                     Cacatuidae                   Cacatua                 21
   Sottofamiglia            Proboscigerinae         Cacatua delle Palme             1
   Sottofamiglia           Calyptorhynchinae            Cacatua neri                5
   Sottofamiglia             Nymphicinae                  Calopsitta                1
   Sottofamiglia              Cacatuinae               Cacatua bianchi             14
 Famiglia                     Psittacidae             Pappagalli tipici            332
   Sottofamiglia               Loriinae                Lori e Lorichetti           53
   Sottofamiglia              Psittacinae              Pappagalli tipici
     Tribù                   Psittrichadini         Pappagallo di Pesquet           1
     Tribù                     Nestorini                 Kaka e Kea                 2
     Tribù                    Strigopini                   Kakapo                   1
     Tribù                   Micropsittini            Pappagalli pigmei             6
     Tribù                   Cyclopsittini          Parrocchetti dei fichi          6
     Tribù                    Platycercini            Roselle e similari           37
     Tribù                    Psittaculini            Pappagalli asiatici          66
     Tribù                     Psittacini            Pappagalli africani           12
     Tribù                       Arini              Pappagalli americani           148

re, è meglio una gabbia di 80 × 50 cm ×              stare in una casa, quindi è inutile propor-
50 di altezza.                                       re dimensioni esagerate, che nessuno sa-
Le gabbie migliori sono costruite in ma-             rebbe in grado di soddisfare, ma piuttosto
teriali non tossici, ma difficilmente aggre-         rifarsi agli standard internazionalmente
dibili dal becco dei nostri pappagalli; de-          accettati.
vono essere facili da pulire, meglio se con          Per i pappagalli fino a circa 3-400 gram-
un cassetto facilmente estraibile per la             mi di peso, una volieretta di circa 50 × 50
pulizia del fondo e la sostituzione della            cm, × 120 di altezza potrebbe andare be-
lettiera.                                            ne, mentre per i pappagalli più grandi è
Ottime le gabbie in cui una grossa por-              necessario passare ad almeno 70 × 70 cm,
zione di parete si apre orizzontalmente,             × 160 cm di altezza. Meglio se le voliere
creando una specie di balcone che include            hanno il soffitto apribile, che si trasforma
un comodo posatoio.                                  in un alloggio per un posatoio.

Voliere da interni                                   Materiale di costruzione
I pappagalli di taglia media e grande in-            Il materiale con cui è costruita la voliera
vece [dal caicco (Pionites spp.) in su],             deve essere robusto e non attaccabile dal
hanno bisogno di una voliera da interni.             pappagallo, quindi, niente legno né plasti-
Premesso che non esiste una voliera trop-            ca, meglio l’acciaio. Inoltre, è bene che le
po grande, è anche vero che questa deve              voliere siano esenti da zinco e piombo.

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Tipo di aperture - sistemi antifuga                     sono dannosi per i piedi, che appoggia-
È essenziale che le voliere da interni siano            no sempre nello stesso modo.
costruite in modo che i pappagalli non                • La forma deve essere varia, come lo so-
riescano ad aprire le porte e neppure a                 no i rami naturali, quindi irregolari, un
sbalzare beverini e mangiatoie per poi                  po’ curvi e di diametro variabile, in mo-
uscire in maniera autonoma, con i rischi                do che il piede si eserciti bene durante
che ne conseguono.                                      la giornata.
Come detto sopra, è sempre ben vista la               • La posizione all’interno della voliera
presenza di un’apertura che possa funge-                deve essere ben ponderata: i posatoi
re da porta trespolo permanente, quando                 non devono impedire le normali opera-
il pappagallo è libero, fuori dalla voliera:            zioni di pulizia della voliera, ma essere
in tal modo può identificare con facilità la            comodi e fruibili dal pappagallo. Non
zona di atterraggio e stazionamento per                 devono essere così in alto da far si che
rientrare in voliera.                                   l’uccello, appollaiato, tocchi il soffitto
                                                        con la testa.
Mangiatoie e abbeveratoi e accessibilità              • Il numero dei posatoi non deve essere
a questi                                                eccessivo: due o tre sono sufficienti.
È molto importante che le normali mano-                 Troppi posatoi intralciano le possibilità
vre di sostituzione e pulizie di mangiatoie e           di movimento e di volo, e limitano la
abbeveratoi posano avvenire senza distur-               creatività individuale del soggetto.
bare i pappagalli. Ovviamente, questi ulti-
mi sono abituati alle routinarie operazioni           Fondo, lettiera e igiene
di manutenzione, ma devono potere perce-              Il fondo della voliera deve essere pulibile,
pire la voliera come il loro spazio, che con-         e pulito. Può essere una griglia metallica,
trollano e in cui non vengono disturbati.             sempreché le maglie siano adeguate al ti-
                                                      po di ospite e il pappagallo non si senta
Posatoi e loro supporti                               scomodo a camminarci. In tal caso, me-
I posatoi devono essere adeguati sotto va-            glio un fondo liscio, con uno strato cospi-
ri profili: materiale, forma, posizione e             cuo di lettiera adeguata.
specialmente, numero.                                 La lettiera può essere in materiali diversi e
• Il materiale ideale è il legno, meglio se si        la sua scelta dipende molto dalla possibili-
   tratta di rami naturali, provenienti da            tà che il pappagallo abbia o meno accesso
   piante non tossiche, ben puliti ma con la          alla lettiera stessa. Se il fondo è in griglia,
   corteccia, in modo che gli uccelli si pos-         il tipo di lettiera non ha molta importan-
   sano divertire a morderli, scortecciarli,          za, basta che sia ben assorbente, tanto il
   al limite distruggerli. Vanno bene anche           pappagallo non ha modo di prenderla nel
   i posatoi artificiali in materiale abrasivo        becco. Se invece l’uccello può scendere di-
   (tipo Sandy-perch), che aiutano a man-             rettamente sulla lettiera, allora sono da
   tenere unghie e becco della giusta lun-            evitare tutte le voliere in materiale igro-
   ghezza. Questi posatoi non devono esse-            scopico non digeribile, perché se il pappa-
   re gli unici a disposizione del pappagal-          gallo le ingerisce possono causare un bloc-
   lo. Sono invece da evitare i posatoi cilin-        co intestinale. Vanno bene invece le lettie-
   drici in plastica: non offrono alcuno sti-         re assorbenti in tutolo di mais, oppure la
   molo comportamentale ai pappagalli e               sabbia di fiume, pulita, che non è igrosco-

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pica, è meno assorbente, ma se ingerita in             ga distanza. Ovviamente non è possibile
modeste quantità non è pericolosa.                     riprodurre fedelmente la dieta naturale di
                                                       più di 350 specie di Psittaciformi, ma vi-
Trasportino                                            sto che si tratta di uccelli dello stesso
I pappagalli possono anche viaggiare con il            gruppo e quindi con una fisiologia simile,
proprietario. Il trasporto deve avvenire con           si può supporre che, una volta mantenuti
il minore trauma possibile, sia psichico, sia          in condizioni simili, abbiano necessità nu-
soprattutto fisico, per l’uccello. In linea ge-        trizionali comparabili.
nerale è bene non trasportare i pappagalli             Tradizionalmente la dieta dei pappagalli
nelle gabbie/voliere in cui stanno abitual-            in cattività si è purtroppo basata sulla
mente. Gli animali sono esposti a troppi               somministrazione di una miscela di semi
stimoli esterni che non possono gestire be-            secchi; nei pappagalli medi e grandi, tali
ne dal punto di vista psicologico, ma so-              miscele prevedono inoltre una forte per-
prattutto, nel caso in cui la gabbia/voliera           centuale di semi di girasole. Con poche
cada o si ribalti, per esempio durante una             eccezioni (le poche specie spiccatamente
frenata brusca, esiste il serio rischio di un          granivore anche in natura), questo tipo di
trauma grave. Infatti è spesso accaduto che            dieta non è adeguato al mantenimento dei
durante questi piccoli incidenti, il pappa-            pappagalli in uno stato di buona salute
gallo abbia messo una zampa o un’ala fra               per lunghi periodi.
le sbarre, rompendosi l’arto.                          Sono invece da preferire diete che con-
I migliori trasportini sono quelli chiusi,             templino alimenti di vario tipo, fra cui ci-
come quelli in plastica per cani e gatti. Si           bo fresco (frutta, verdura, germogli e bac-
dovrà semplicemente applicare un posa-                 che), ma somministrati per poche ore al
toio all’interno, in modo che il pappagal-             giorno, per evitare che marciscano, alter-
lo stia comodo durante il viaggio. Il pap-             nati ad alimenti secchi, come semi (che
pagallo, nella relativa penombra che si                non devono essere più del 20-25% del to-
crea in quell’ambiente, starà più tranquil-            tale), ma soprattutto estrusi o pellettati
lo e se ci fosse un incidente, al massimo              specifici per pappagalli (che possono rap-
potrà rotolare con il trasportino, ma sen-             presentare fino al 70-80% del totale).
za farsi male seriamente. Alla griglia che
funge da porta, si potranno applicare un
abbeveratoio e una mangiatoia, anche se                ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
probabilmente il pappagallo non mange-
rà, né berrà nulla durante il viaggio.                 Necessità fisiologiche
                                                       È ovviamente importante che in cattività
                                                       vengano rispettate le caratteristiche fisio-
ALIMENTAZIONE                                          logiche dei pappagalli in natura.
                                                       Bisogna però fare molte attenzione a co-
Le necessità nutritive dei pappagalli da               noscere e capire bene la biologia delle di-
compagnia sono diverse da quelle dei                   verse specie, infatti, quando si parla per
pappagalli selvatici, non fosse altro che              esempio di rispetto del range termico otti-
perché i pappagalli in natura passano                  male, si corre il rischio di cadere nel tipi-
molto tempo e sprecano molta energia a                 co errore che molti fanno e purtroppo
ricercare l’alimento volando anche a lun-              continuano a fare: i pappagalli non han-

                                                  15
no bisogno necessariamente di stare a                l’opportunità di scegliere se interagire con
temperature elevate. Se vale per tutte le            l’altro (gli altri), oppure starsene da solo.
specie la regola che non vanno bene gli
sbalzi termici e che quindi un pappagallo            Arricchimento ambientale
che vive in casa a +/– 20 °C non dovreb-             L’ambiente gabbia, cioè il luogo dove il
be essere messo di colpo all’esterno d’in-           pappagallo passa buona parte del tempo
verno, è anche vero che molte specie vi-             non accudito direttamente dal proprieta-
vono abitualmente in zone con notevoli               rio, deve essere confortevole, ma anche
escursioni termiche stagionali. Ad esem-             offrire giochi e stimoli vari, che impedi-
pio, i cacatua che vivono nel sud dell’Au-           scono che l’uccello si annoi se sta da solo
stralia e in Tasmania, vedono spesso ca-             qualche ora. Esistono molti giochi in ven-
dere la neve, come pure i pappagalli che             dita per pappagalli, ma è pure possibile
vivono in alcune zone del Sud America,               fabbricare giochi in legno naturale o me-
spesso in natura si devono destreggiare              tallo non tossico, con cui i pappagallo
con temperature attorno agli 0 °C, o ad-             passa un po’ di tempo svagandosi: a volte
dirittura inferiori.                                 un semplice ramo fresco di salice o altro
Poche specie, soprattutto i piccoli lori e           legno succoso, a fibra lunga e non tossico,
alcune specie che originano da Papua -               è più interessante di giochi elaborati che
Nuova Guinea, e alcune specie centroa-               sono più belli per il proprietario che utili
mericane, possono avere necessità di sta-            per il destinatario. È importante seguire
re molto al caldo, ma si consiglia di veri-          alcune regole:
ficare con dei veri esperti la gestione ter-         non mettere troppi giochi a disposizione
mica delle voliere.                                  contemporaneamente;
                                                     se il pappagallo si stufa, avere un ricam-
Arricchimento sociale                                bio alternativo pronto;
I pappagalli sono animali altamente socia-           lasciare che il pappagallo scelga i suoi
li, cui non deve mai mancare, in quantità            svaghi liberamente.
adeguata, la giusta interazione con altri
soggetti, siano questi umani, altri animali,
pappagalli di altre specie, oppure cospeci-          STATO DI SALUTE & VISITE PERIODICHE
fici. È ovvio che anche questi stimoli devo-
no seguire delle regole. Innanzi tutto il            I pappagalli, come e di più degli animali
pappagallo deve avere la libera scelta di in-        domestici convenzionali, devono essere
teragire con altri soggetti, ovvero decidere         visitati periodicamente da un veterinario
di starsene per i fatti suoi: quindi, nel mo-        esperto. Una prima visita avverrà a pochi
mento in cui sta fuori dalla sua voliera, de-        giorni dall’arrivo del nuovo pet in casa,
ve poterci rientrare a suo piacimento.               ma è bene che ci siano visite annuali, cor-
Le interazioni con altri animali (cani, gat-         redate da esami di laboratorio, che accer-
ti, altri uccelli) possono essere molto sti-         tino il buono stato di salute dei pappagal-
molanti per entrambi i soggetti, ma pos-             li in cattività.
sono anche essere fonte di rischio, per cui          È anche indispensabile che almeno ogni
non devono mai avvenire con gli animali              2-3 anni, i soggetti tenuti come animali
non controllati dal proprietario. Anche in           da compagnia in casa, effettuino dei con-
questo caso, ogni soggetto deve avere                trolli per la Psittacosi.

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LINEE GUIDA PER LA DETENZIONE DEI RAPACI
                       IN AMBIENTE CONTROLLATO

PATENTINO                                            mite diplomi, dottorati o pubblicazioni) e
                                                     che tutti i docenti, ancorché non veterina-
È indispensabile che chi accudisce degli             ri (biologi, naturalisti, allevatori, ecc.)
animali non convenzionali (sia proprieta-            possano produrre analoghe credenziali.
ri, sia commercianti) debba dimostrare,
come minimo, di conoscerli.
È quindi opportuno che per tenere dei ra-            GENERALITÀ
paci, analogamente a quanto sta acca-
dendo per i cani, si debba ottenere una              Esistono diverse tipologie di rapaci tenute
specie di patentino necessario anche per             in ambiente controllato che differiscono
il volo di queste specie per le attività di          tra loro non solo per abitudini (notturni e
bird control, dimostrazioni di volo, atti-           diurni) ma anche per dimensioni e peso
vità didattica con i rapaci ed in particola-         (gheppio americano 100 g - condor 12
re per attività venatoria sostituendo l’at-          kg). Sono animali carnivori e come tali
tuale obbligo legislativo di avere una li-           necessitano di prede e di predare per il ri-
cenza di caccia con porto d’armi per fu-             spetto dei loro requisiti di benessere.
cile ad un colpo. Nell’attuale esame per             Possiamo dividere i rapaci in:
l’abilitazione all’esercizio venatorio infat-        Rapaci diurni dell’Ordine Falconiformes
ti, non è richiesta alcuna prova di abilità          • famiglia Falconidae: tra le specie più
nel gestire un falcone ne vengono propo-                comuni in ambiente controllato il Falco
sti quesiti sulla loro gestione e benessere             pellegrino (Falco peregrinus), Falco sa-
nonostante siano un mezzo di caccia con-                cro (F. cherrug), Gyrfalco (F. rustico-
sentito. È quindi auspicabile che chi in-               lus), Lodolaio (F. subbuteo), Falco la-
tenda esercitare la caccia con il falcone               nario (F. biarmicus), Gheppio (F. tin-
debba sostenere un esame specifico e di-                nunculus) e loro ibridi;
stinto dall’abilitazione all’esercizio vena-         • famiglia Accipitridae: tra le specie più
torio, ovvero l’abilitazione all’esercizio              comuni l’Aquila reale (Aquila chrysae-
venatorio con i rapaci in cui deve dimo-                tos), l’Aquila delle steppe (Aquila ra-
strare le proprie capacità e conoscenza                 pax) e loro ibridi, Poiana codarossa
della normativa.                                        (Buteo jamaicensis), Falco di Harris
I corsi dovrebbero essere organizzati pres-             (Parabuteo unicinctus), Astore (Accipi-
so strutture abilitate (centri recupero, as-            ter gentilis), Sparviere (Accipier nisus) e
sociazioni animaliste, cliniche veterinarie,            loro ibridi;
ecc.) e comprendere alcune ore di lezione            • famiglia Pandionidae: Falco pescatore
(almeno 8-10), di nozioni importanti per i              (Pandion haliaetus).
futuri proprietari e falconieri. È essenziale        Rapaci notturni dell’Ordine Strigiformes
che fra i docenti ci sia almeno un veteri-           • famiglia Strigidae: Allocco (Strix aluco),
nario riconosciuto esperto del settore (tra-            Assiolo (Otus scops), Civetta (Athene

                                                17
noctua), Gufo delle Nevi (Bubo scan-                 viene collegata ai geti per mezzo di una
  diacus), Gufo Reale (Bubo bubo), e al-               girella e che permette di assicurare il ra-
  tre specie minori;                                   pace impedendone la fuga. La lunga de-
• famiglia Tytonidae: Barbagianni (Tyto                ve essere sufficientemente resistente per
  alba).                                               impedire la fuga e di una lunghezza me-
                                                       dia di almeno 1,5 m per un rapace di
                                                       medie dimensioni.
GESTIONE DEI RAPACI DA FALCONERIA                    • Girella: è di materiale metallico, spesso
                                                       in acciaio inossidabile ed è uno stru-
I Rapaci da falconeria per loro attitudine             mento indispensabile per evitare che il
devono essere gestiti in modo particolare              rapace si attorcigli su geti e lunga nel
e differente da quanto avviene per i rapa-             caso in cui dibattesse o girasse su se
ci da riproduzione. Mentre per i secondi i             stesso una volta messo al blocco o te-
contatti con l’uomo devono essere inesi-               nuto sul pugno.
stenti o ridotti al minimo (eccezione fatta          • Cappuccio: costruito in pelle o cuoio
per la riproduzione mediante insemina-                 ha la scopo di tranquillizzare il rapace
zione artificiale degli individui imprinta-            durante il trasporto o nel caso i cui si
ti), per i primi il contatto con l’uomo è              verifichino situazioni in grado di deter-
fondamentale.                                          minare stressa nell’animale. È quindi di
Ogni rapace da falconeria deve essere “ar-             fondamentale importanza in molte spe-
mato” di geti, lunga, girella e cappuccio.             cie, in particolar modo nei rapaci del
• Geti: sono delle stringhe in cuoio o al-             genere falco. Non è indispensabile il
   tro materiale non abrasivo che vengono              suo utilizzo nei rapaci notturni, nel ge-
   applicate alla regione del tarso del ra-            nere Buteo, nel genere Parabuteo e nel-
   pace. Devono avere una dimensione                   le aquile.
   non alterabile per evitare che possano
   stringere il piede determinando necrosi
   ischemica e devono essere realizzati in           STABULAZIONE
   pelle molto malleabile per evitare abra-
   sioni. Esistono principalmente due tipi           Oltre alle voliere e falconiere, per la sta-
   di geti:                                          bulazione dei rapaci sono necessarie alcu-
– Geti tradizionali: in cui bracciale e geto         ne attrezzature:
   sono parte integrante l’uno dell’altro;           • Blocco: i blocchi sono delle strutture ci-
– Gesti Aylmeri: in cui bracciale e geto               lindriche con estremità superiore allar-
   sono fisicamente separati l’uno dall’al-            gata su cui può posarsi un rapace. Il
   tro e il gesto viene inserito nel braccia-          diametro dell’estremità superiore deve
   le attraverso un anello. Il geto viene ri-          essere tale da permettere al rapace di
   mosso una volta messo in volo il rapa-              posare con entrambi i piedi e di potersi
   ce per impedire che nel caso in cui il ra-          muovere, ruotando su di essa. Deve es-
   pace si posasse il geto possa impigliarsi           sere rivestita di erba sintetica o astro-
   e provocare gravi danni alle zampe del-             turf in mo do tale che il piede non pos-
   l’animale.                                          sa ferirsi e non possano determinarsi le-
• Lunga: la lunga è una corda resistente,              sioni da bumblefoot. Alla base il bloc-
   di materiale naturale o sintetico che               co presenta un anello per poter legare

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la lunga del falco. I blocchi possono es-         singolo animale. Per ospitare fino a 3 ani-
   sere da interno o da esterno. I primi             mali le dimensioni ideali sono di almeno
   hanno come base un ampio basamento                4 × 3 × 2 h m.
   in cui viene inserito il blocco, i secondi        La falconiera deve essere chiusa su 3 lati
   invece hanno un puntale per fissare il            ed un lato apribile completamente per
   blocco a terra. Il blocco viene usato so-         permettere l’aereazione durante il periodo
   litamente per i rapaci diurni del genere          estivo oppure, presentare 1 lato apribile
   falco.                                            ed una finestra o due finestre alle estremi-
• Pertica curva: usata specialmente per i            tà opposte per favorire il ricambio d’aria
   rapaci diurni del genere accipiter, bu-           del locale. Nel caso in cui i rapaci venga-
   teo, parabuteo, aquile e per i rapaci             no tenuti in falconiera deve essere garan-
   notturni. È una struttura curva di ma-            tita la presenza di un’area esterna sula
   teriale metallico, che può essere infissa         quale possano esser emessi a giardinare
   nel terreno per mezzo di puntali o ap-            con un blocco o una pertica curva ed un
   poggiata su una superficie liscia per             bagno per ogni singolo animale.
   mezzo di un basamento. Nella sua par-             Gli animali al suo interno possono essere
   te centrale presenta una imbottitura su           alloggiati in modi diversi:
   cui il rapace può poggiare con i piedi e          • tenuti al blocco o in pertica curva: i
   un anello distale su cui è possibile lega-           blocchi o le pertiche curve non devono
   re la lunga del falco.                               essere posti troppo vicini tra di loro per
• Pertica alta: ha un’altezza di circa 1,5m             impedire agli animali di aggredirsi, fe-
   ed è costruita in legno. È un asse, simi-            rirsi o uccidersi l’un l’altro. Le caratte-
   le ad un cavalletto, su cui vengono fis-             ristiche dei blocchi e l’aratura dei falchi
   sati i rapaci per mezzo di un anello in-             devono essere come precedentemente
   fisso nel legno. Tra l’asse e il terreno             descritto per evitare traumi o lesioni ac-
   viene posizionato del tessuto per per-               cidentali nel rispetto del benessere
   mettere al rapace, nel caso in cui esso              dell’animale;
   dovesse cadere, di aggrapparsi con le             • tenuti in pertica alta: gli animali devo-
   zampe e ritornare in posizione corretta.             no essere sufficientemente distanziati
Esistono diverse tipologie di strutture per             l’un l’altro per impedire aggressioni o
la detenzione di queste specie le cui di-               uccisioni accidentali e le caratteristiche
mensioni e caratteristiche variano sensi-               delle pertiche alte devono rispettare i
bilmente dalla specie ospitata, dall’attitu-            requisiti precedentemente descritti;
dine dell’animale e dalla tecnica di alleva-         • tenuti su posatoio a semiluna: il posato-
mento dello stesso. Le possibili strutture              io ha una forma a semiluna ed è fissato
per la stabulazione dei rapaci si possono               alla parete posteriore della falconiera.
dividere in:                                            Questo posatoio deve essere completa-
                                                        mente rivestito in erba sintetica (tipo
Falconiera                                              Astroturf) e di un raggio pari almeno al-
è una struttura costruita in muratura, le-              la lunghezza dei geti dell’animale per im-
gno o materiale metallico destinata ad                  pedire che il rapace possa ferirsi. Se la
ospitare i rapaci da falconeria nel periodo             falconiera è aperta su di un lato anche
di volo o di muta. Le sue dimensioni idea-              nel periodo invernale o non è previsto
li sono di almeno 1,5 × 2 × 2 h m per un                un sistema di riscaldamento interno il

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posatoio deve essere ad un’altezza di al-          materiali plastici con una luce tra le sbar-
  meno 1, 5 m da terra per evitare possi-            re tale da impedire la fuga degli animali.
  bili lesioni da congelamento delle dita            L’uso di tali finestre è facoltativo poiché
  della zampa e dell’estremità dell’ala nei          specie sensibili allo stress o soggetti parti-
  periodi in cui la temperatura scenderà al          colarmente nervosi possono ferirsi grave-
  di sotto dello 0°C. Nel caso in cui le per-        mente urtando contro di esse o possono
  tiche siano poste a 1,5m da terra è ne-            non riprodurre. Su una parete deve essere
  cessario prevedere un piano o una su-              praticato un foro tale da permettere l’in-
  perficie in cui il rapace potrà scendere           troduzione del cibo che dovrà cadere al-
  ad che dovrà essere posta ad una distan-           l’interno della voliera su di un posatoio
  za dal posatoio pari almeno a 1,5volte la          specifico. Il materiale di fondo può essere
  lunghezza della coda del rapace. Questo            il terreno o meglio se di ghiaia per per-
  piano dovrà avere una superficie in erba           mettere un migliore pulizia delle deiezioni.
  sintetica, sabbia fine, segatura o altro           All’interno della voliera dovranno essere
  materiale facilmente rimovibile per ga-            presenti:
  rantire una corretta pulizia dell’ambien-          • un nido di dimensioni idonee alla spe-
  te. Anche in questo caso gli animali do-              cie ospitata, il cui materiale di fondo
  vranno essere posti ad una distanza tale              può essere differente a seconda delle
  da impedire aggressioni accidentali.                  necessità riproduttive della specie;
                                                     • posatoi in numero da 1 a 3, completa-
Voliera per la riproduzione                             mente rivestiti di astroturf o altra erba
di soggetti non imprintati                              sintetica in modo da impedire al rapace
Possono avere dimensioni variabili a se-                di ferirsi le zampe;
conda delle specie ospitate per la riprodu-          • una grossa pietra messa a terra che pos-
zione. Le voliere non devono mai essere                 sa essere utilizzata sia come posatoio
troppo grandi per evitare che gli animali               naturale che come superficie su cui po-
possano spiccare il volo e urtare violente-             tersi limare becco ed unghie;
mente contro le pareti. Devono essere co-            • un bagno, in cui i rapaci possano abbe-
struite completamente in legno o materia-               verarsi e fare il bagno.
le coibentato e devono essere completa-              Le dimensioni ideali di queste voliere so-
mente chiuse sui 4 lati. Il lato superiore           no di almeno:
deve essere coperto per almeno ¼ della               • 4 l × 2 l × 2,5 h m per una coppia di ra-
lunghezza e la restante parte aperta deve               paci di dimensioni medie o piccole (es.
essere provvista di rete con maglie suffi-              gheppi, falchi pellegrini, Gyrfalchi, falchi
cientemente ampie da impedire all’anima-                sacri e loro ibridi, falchi di harris e poia-
le di impigliarsi con le zampe e rimanere               ne codarossa, rapaci notturni in genere);
appeso procurandosi gravi lesioni agli ar-           • 4 l × 3 l × 2,5 h m per una coppia di ra-
ti. Sulle pareti laterali può essere ricavato           paci di grandi dimensioni (gufo reale,
una finestra sufficientemente ampia per                 aquile).
permettere all’animale di osservare al di
fuori della voliera da riproduzione. Le fi-          Voliera per la riproduzione
nestre devono essere provviste di sbarre             di soggetti imprintati
verticali realizzate in legno, materiali pla-        Dimensioni, materiali e caratteristiche
stici, in metallo o in metallo rivestito di          interne sono le stesse delle voliere per

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soggetti non imprintati. L’unica differen-          ti e lunga connessi tra di loro e con il ca-
za è che oltre ad essere ospitati singolar-         vo in acciaio per mezzo di una girella tale
mente nella voliera, per questi soggetti            da impedire eventuali attorcigliamenti.
deve essere prevista una grande finestra            All’estremità del cavo di acciaio viene po-
in uno dei lati della voliera tale da per-          sto un posatoio in legno, roccia o altro
mettere all’animale di interagire con il            materiale su cui viene posto il cibo, nel-
keeper in qualsiasi momento. Il keeper              l’intento di stimolare il movimento del ra-
dovrà interagire quotidianamente con                pace permettendo il mantenimento del to-
l’animale entrando nella stessa almeno 1            no muscolare.
volta al giorno.

Aree per giardinare i falchi                        ALIMENTAZIONE
Devono essere sempre presenti per i rapa-
ci mantenuti in ambiente controllato per            I rapaci sono uccelli carnivori e predatori.
la falconeria, bird control o dimostrazio-          Molte specie sono generaliste, altre invece
ni di volo.                                         si nutrono di prede specifiche. Molte spe-
Sono grandi voliere completamente chiu-             cie si nutrono prevalentemente di altri uc-
se, le cui dimensioni minime variano a se-          celli, altre sia di mammiferi, sia di uccelli.
conda del numero di falchi ospitati al suo          Gli alimenti usati sono ovviamente di ori-
interno.                                            gine animale come: quaglie, piccione, pul-
Le caratteristiche di queste aree per giar-         cini di 1 giorno, tacchinotti, fagiani, star-
dinare i falchi devono essere tali da per-          ne, polli, conigli, ratti e topi di differenti
mettere ai rapaci di avere a disposizione           dimensioni ed età. Esistono ditte specia-
un blocco e un bagno posti ad una di-               lizzate nella vendita di alimenti per rapa-
stanza tale da impedire eventuali aggres-           ci, oppure l’alimento può essere autopro-
sioni dell’uno nei confronti dell’altro.            dotto dal proprietario.
Possono essere recintate e con o senza tet-         La dieta in ambiente controllato deve es-
to, che potrà essere aperto in parte o com-         sere la più varia possibile e la più simile a
pletamente chiuso da rete.                          quella che la determinata specie avrebbe
                                                    in natura. Le diete monotematiche, spe-
Casette esterne                                     cialmente esclusivamente a base di pulci-
Vengono usate per i rapaci da falconeria e          ni di 1 giorno determinano gravi carenze
sono costituite da un tetto a 2 falde ed            nutrizionali e gravi patologie carenziali
hanno forma triangolare, la cui base deve           nei rapaci e sono per tanto da evitare.
essere di almeno 1,5 volte l’apertura alare         Il cibo viene spesso congelato, per cui è
del rapace. Il materiale con cui vengono            necessario assicurare una corretta conser-
costruite è tipicamente il legno, ma è ap-          vazione e somministrazione dell’alimen-
prezzabile anche l’uso di materiali coiben-         to. L’alimento non deve essere scongelato
tanti. Al loro interno è presente un posa-          da troppo tempo prima della sommini-
toio a semiluna delle stessa caratteristiche        strazione per diminuire le proliferazioni
riportate precedentemente. A terra viene            batteriche nelle carni.
posizionato un cavo in acciaio molto resi-          L’alimento ideale è la preda viva ed intera
stente distante alcuni cm da terra e cui            (con ossa e piume), tale da permettere al-
viene assicurato il rapace per mezzo di ge-         l’animale di mettere in atto gli schemi

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