Bollettino parrocchiale della Collina d'Oro - St. Abbondio, Gentilino e Montagnola; S. Tommaso, Agra - Sant'Abbondio
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Bollettino parrocchiale della Collina d’Oro St. Abbondio, Gentilino e Montagnola; S. Tommaso, Agra 1-2021
www.stabbondio.ch Ss. Messe festive Sabato ore 17.30 chiesa di S. Tommaso (Agra) Domenica ore 8.00 / 10.00 chiesa di St. Abbondio (Gentilino) Feste, calendario settimanale, eccezioni, varia: agli albi parrocchiali, sul sito internet e su www.parrocchia-collinadoro.ch Confessioni ~ 30 minuti prima di ogni S. Messa. Negli altri momenti accordandosi con il parroco. Battesimi Sabato o domenica nelle chiese parrocchiali. Annunciarsi alcune settimane prima. Matrimoni Annunciarsi al parroco al più tardi 6 mesi prima. Malati e anziani Per ricevere l’Unzione degli infermi, la Comunione o una visita, annunciarsi (o segnalare) la prima volta al parroco. OFFERTE Consiglio parrocchiale di St. Abbondio Casella postale 339 6925 Gentilino ccp 69-9222-0 IBAN CH47 0900 0000 6900 9222 0 Consiglio parrocchiale di S. Tommaso 6927 Agra ccp 69-5941-4 IBAN CH05 0900 0000 6900 5941 4 Redazione parroco Confraternita del S. Rosario don Matteo Pontinelli in St. Abbondio Via St. Abbondio 75 6926 Montagnola 6925 Gentilino ccp 65-212849-9 Tel. 091 994 61 19 IBAN CH77 0900 0000 6521 2849 9 parroco@stabbondio.ch Colonia parrocchiale «la Madonnina» Gentilino (Altanca) ccp 69-9848-2 foto prima e ultima di copertina: IBAN CH44 0900 0000 6900 9848 2 Il cielo sopra la Collina d’Oro, www.lamadonnina.ch di Francesca Albertini info@lamadonnina.ch 2
Lettera del parroco Pregare contro? ne preghiere di Vedendo le espressioni sul volto di chi la m e nt a zio n e, prega, talvolta potrebbe sorgere qual- frequenti invece che dubbio. Le immagini nei media nell’Antico Te- sono impietose e sempre parziali, an- s t amento. O r- che solo per la prospettiva da cui sono mai, in Cristo ri- prese. Spesso sembra comunque di sorto, la doman- vedere delle persone tristi che fanno da della Chiesa uno sforzo, anche con la faccia, perchè è sostenuta dalla cessi qualcosa di brutto. Se poi si sta ri- speranza, quan- petendo una specie di cantilena, come t u n q u e s ia m o potrebbe sembrare il Rosario, con un ancora nell’atte- tono magari lamentoso, il dubbio é ri- sa e dobbiamo solto. Perchè mai allora sprecare così il convertirci ogni tempo, quando in fondo sappiamo tutti, giorno. Scaturi- ad esempio, che contro il virus possia- sce da ben altra profondità la domanda mo solo tentare di vaccinarci e/o avere cristiana, quella che san Paolo chiama pazienza? Oppure che se la meteo pre- il gemito: quello della creazione « nelle vede una settimana di temporali non ri- doglie del parto » (Rm 8,22); ma anche il usciremo certo noi a far tornare il sole? nostro, nell’attesa della « redenzione del Premesso, ovviamente, che nessuno ve- nostro corpo; poiché nella speranza noi de il proprio volto e il cuore lo conosce siamo stati salvati» (Rm 8,23-24); infine i solo Dio, dobbiamo tuttavia interrogarci. gemiti inesprimibili dello stesso Spirito Davvero tra una rassegnazione “scien- Santo, il quale «viene in aiuto alla nostra tifica” di fronte a una realtà ineluttabile debolezza, perché nemmeno sappiamo o, all’opposto, dei riti quasi superstiziosi che cosa sia conveniente domandare» che dovrebbero impietosire un dio di- (Rm 8,26)” (CCC 2630). Continuiamo stratto (magari anche lui é in tele a par- dunque – o ricominciamo... – a pregare, lare del coronavirus invece di fare il suo ma come figli e figlie che dal Padre san- lavoro...) non c’è possibile alternativa? no di aver già ricevuto tanto, molto più Il Catechisimo della Chiesa Cattolica, di ciò che al presente sembra loro man- nella parte dedicata alla preghiera, ha care. don Matteo un articolo intitolato “Il combattimento della pre- ghiera”. Dunque non dob- biamo vergognarci di alcu- ne espressioni sul nostro viso: nessuno, di solito, combatte sorridendo. Ma questo non è l’essenziale. Noi non preghiamo con- tro qualcosa, ma perchè si realizzi in pienezza ciò che é già iniziato. “Annuncia- mo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risur- rezione nell’attesa della tua venuta”. “Il Nuovo Testamento non contie- 3
Calendario NB: per gli orari di queste ricorrenze particolari consultare gli avvisi aggior- nati pubblicati agli albi parrocchiali e online: www.parrocchia-collinadoro.ch / www.stabbondio.ch LUGLIO DO 4 Pellegrinaggio alla Madonna d’Ongero, Carona SA 31 S. Nazaro, patrono dell’oratorio di Montagnola AGOSTO DO 1 Festa nazionale DO 15 Assunzione della B. V. Maria, patrona dell’oratorio di Bignogno-Agra DO 22 S. Bernardo, patrono dell’oratorio di Carabietta SETTEMBRE DO 5 St. Abbondio, patrono della parrocchia di Gentilino-Montagnola LU 6 Preghiera per l’inizio dell’anno scolastico GIO 23 S. Pio da Pietrelcina, patrono della cappella di Scairolo NOVEMBRE LU 1 Tutti i Santi; preghiera nei cimiteri della Collina MA 2 Ss. Messe per Tutti i Defunti DO 28 Prima di Avvento: inizio del nuovo Anno liturgico DICEMBRE ME 8 Immacolata Concezione della B. V. Maria 4
Sacramenti e celebrazioni nelle nostre chiese parrocchiali Hanno ricevuto il sacramento del Battesimo: Il Battesimo è il sacramento della fede. La fede però ha bisogno della comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele può credere. La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio, che deve svilupparsi. Al catecumeno o al suo padrino viene domandato: «Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio?». Ed egli risponde: «La fede!». (Catechismo della Chiesa Cattolica 1253) José Gullotto Nicolò Gullotto di Giacomo e Ilenia di Giacomo e Ilenia 7 marzo 2021 7 marzo 2021 (St. Abbondio) (St. Abbondio) Niccolò Crovetto Timoteo Saldarini di Enrico e Simona di Davide e Sandra 23 maggio 2021 30 maggio 2021 (St.Abbondio) (St.Abbondio) 5
Hanno ricevuto il sacramento della Cresima/Confermazione La Confermazione perfeziona la grazia battesimale; è il sacramento che dona lo Spirito Santo per radicarci più profondamente nella filiazione divina, incorpo- rarci più saldamente a Cristo, rendere più solido il nostro legame con la Chiesa, associarci maggiormente alla sua missione e aiutarci a testimoniare la fede cri- stiana con la parola accompagnata dalle opere. Se talvolta si parla della Con- fermazione come del «sacramento della maturità cristiana», non si deve tuttavia confondere l’età adulta della fede con l’età adulta della crescita naturale, e nep- pure dimenticare che la grazia del Battesimo è una grazia di elezione gratuita e immeritata, che non ha bisogno di una « ratifica » per diventare effettiva. (Cate- chismo della Chiesa Cattolica 1316.1308) Sabato 8 maggio 2021 Aurora Carpino, Ivan Casartelli, Giorgia Chollet, Samuele Di Blasi, Leonar- do Ferraro, Davide Flaccadori, Tommaso Gianinazzi, Lorenzo Gioiele, Carlotta Luciani, Nicoletta Luciani, Marta Marveggio, Nicki Milocchi Neidoni, Matilde Perale, Richard Polli, Giada Puglisi, Nina Regazzoni, Sofia Risi, Letizia Sommaru- ga, Ludovica Sommaruga, Luca Soresina, Martin Taddei, Allegra Talamo, Lucian Talamo, Michelle Untersee, Matteo Vanossi, Niccolò Vanossi. 6
Con l’aiuto delle catechiste Chiara Mar veggio e Maria Antonietta Hurle, del vescovo emerito celebrante mons. Pier Giacomo Grampa e malgrado le imposte restrizioni in chiesa (pochi famigliari e amici pote- vano presenziare) siamo co- munque arrivati a celebrare, una dopo l’altra, due intense celebrazioni che hanno infuso, tra l’altro, la virtù cristiana del- la Speranza. Preparazione alla Cresima 2022 I genitori dei ragazzi/e che fre- quentano almeno la prima media si annuncino con una mail a parroco@stabbondio.ch entro la fine di settembre Catechismo: mercoledì ore 14.15-15.00 oppure mercoledì ore 17.15-18.00 (a scelta se gruppi equlibrati) 7
Hanno ricevuto il sacramento dell’Eucarestia con la Prima Comunione L’Eucaristia è «fonte e culmine di tutta la vita cristiana». «Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucari- stia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua». Divenuto figlio di Dio, rivestito dell’abito nuziale, il neofita è ammesso «al banchetto delle nozze dell’Agnello» e riceve il nutrimento della vita nuova, il Corpo e il Sangue di Cristo. Le Chiese Orientali conservano una viva coscien- za dell’unità dell’iniziazione cristiana amministrando la santa Comunione a tutti i neo-battezzati e confermati, anche ai bambini piccoli, ricordando la parola del Signore: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite» (Mc 10,14). La Chiesa latina, che permette l’accesso alla santa Comunione solo a coloro che hanno raggiunto l’uso di ragione, mette in luce che il Battesimo introduce all’Eucaristia accostando all’altare il bambino neo-battezzato per la preghiera del «Padre nostro». (Catechismo della Chiesa Cattolica 144.1324.1244) Domenica 9 maggio 2021 Rafaela Andrade, Sofia Buzzoni, Federico Cacciabue, Alessandro Casamassima, Emma Castellino, Giulietta Cheloni, Alyssa Cocchi, Amerigo Corrente, Miro Desio, Eleonora Ferreri, Lorenzo Galli, Léonie Greco, Christian Innocente Imperiale, Ella Kamata, Emanuele Marveggio, Noemi Mazziotti, Tommaso Moro, Thierry Nicod, Federico Passera, Alberto Patuzzi, Leonardo Pittini, Mauro Puglisi, Maddalena Quirici, Virginia Rondi, Nina Rovelli, Timothée Schluchter, Olivia Segat, Marta Tra- mezzani, Giulia Vanossi, Thomas Waldburger, Sophie Zampetti 8
Preparata anche dalla Prima Confessione, qualche giorno prima, la Prima Comunione è stata celebrata in due gruppi distinti, con la presenza forzatamente limitata dei fami- gliari. Con un maggior raccoglimento in chiesa, forse, ma che non è la cosa essenziale. Proprio queste circostanze particolari dovrebbero invece ricordare a tutti, grandi e pic- coli, il grande privilegio di essere cristiani. Nessuna difficoltà esterna – eccetto la no- stra libera scelta – può ostacolare la “Unione-Con” Gesù risorto che ha vinto la morte. L’augurio è che ogni bambina e ogni bambino si senta, come ha scritto al parroco una famiglia ringraziando, “...accompagnato, ...incoraggiato... ad incamminarsi curioso...”. Aspettando allegramente Ringraziando Maria per il dono ricevuto “for the catechism”... Preparazione alla Prima Comunione 2022 I genitori dei bambini/e che fre- quentano almeno la quarta elementa- re si annuncino con una mail a: parroco@stabbondio.ch entro la fine di settembre Catechismo: martedì 16.15-17.00 oppure mercoledì 13.15-14.00 (a scelta se gruppi equilibrati) 9
Hanno celebrato il sacramento del matrimonio: L’alleanza matrimoniale, mediante la quale un uomo e una donna costituiscono fra loro un’intima comunione di vita e di amore, è stata fondata e dotata di sue proprie leggi dal Creatore. Per sua natura è ordinata al bene dei coniugi così come alla generazione e all’educazione della prole. Tra battezzati essa è stata elevata da Cristo Signore alla dignità di sacramento. (Catechismo della Chiesa Cattolica 1660) Riccardo Carrara e Eleonora Sibilia 26 giugno 2021 Abbiamo affidato al Signore al termine del loro cammino terreno: L’addio («a-Dio») al defunto è la sua «raccomandazione a Dio» da parte della Chiesa. È «l’ultimo saluto rivolto dalla comunità cristiana a un suo membro, prima che il corpo sia portato alla sepoltura». La tradizione bizantina lo esprime con il bacio di addio al defunto: Con questo saluto finale «si canta per la sua dipartita da questa vita e la sua separazione, ma anche perché esiste una comu- nione e una riunione. Infatti, morti, non siamo affatto separati gli uni dagli altri, poiché noi tutti percorriamo la medesima strada e ci ritroveremo nel medesimo luogo. Non saremo mai separati, perché vivremo per Cristo, e ora siamo uniti a Cristo, andando incontro a lui [...] saremo tutti insieme in Cristo». (Catechismo della Chiesa Cattolica 1690.347-348) Riccardo Bordoni Rosa Colombi (1939) 5 dicembre 2020 (1927) 22 febbraio 2021 Adele Gianini Pia Bernasconi (1931) 22 dicembre 2020 (1928) 19 marzo 2021 Odette Mombelli-Balmelli Carla Molteni (1927) 27 dicembre 2020 (1936) 4 aprile 2021 Magda Guglielmetti Marcello Bergossi (1919) 2 gennaio 2021 (1937) 20 aprile 2021 Franco Carnovali Marisa Chollet (1937) 11 gennaio 2021 (1928) 1 maggio 2021 Adele Giorgetti Alberto Cameroni (1927) 13 gennaio 2021 (1948) 13 maggio 2021 Vito Lorenzo Gennaro De Vivo (1936) 14 gennaio 2021 (1936) 25 maggio 2021 Nerina Berardi-Tagliabue Gianni Puricelli (1938) 18 gennaio 2021 (1938) 12 giugno 2021 Marie-Claude Roniger Hélène Bernasconi (1943) 18 gennaio 2021 (1926) 21 giugno 2021 10
La numerosa commossa partecipazione Maura Bentoglio, ai funerali di Alberto Cameroni, martedì l’impegno socia- mattina 18 maggio, insieme alla preghie- le, musicale e ra di suffragio è stata il segno visibile di politico. Americo riconoscenza di tutta la Collina d’Oro, e Bottani, presiden- non solo, a colui che per tutti era sem- te del Consiglio plicemente il “Tino”. Non gli farebbe parrocchiale, le certo piacere, a lui che spesso preferiva tante opere realiz- lavorare discretamente dietro le quinte, zate anche grazie fare qui anche solo un breve elenco di al suo prezioso quanto la parroc- lavoro di Segreta- chia gli sia ricono- rio del medesimo scente. Il Dr. Paolo Consiglio. Fino a Cornaro ha ricor- un paio di gior- dato il valore pro- ni prima all’albo fessionale e umano c’era ancora un di Alberto nella sua importante comu- lunga carriera pres- nicato con la sua firma... Commovente, so Cornèr Banca. nella sua umanità, anche il ricordo del La sindaca uscente figlio. Un ad-Dio e un sentito grazie per Sabrina Romelli e una vita donata alla comunità. Altri momenti di vita parrocchiale Avvento e Natale 2021 Il presepio nella chiesa parrocchiale di Agra Gli auguri di Capodanno Festa di San Tommaso ad Agra Domenica 17 gennaio 2021, come da tra- svolgere. La S. Messa solenne si è conclu- dizione la terza del mese, si è celebrata sa con la seguente preghiera (composta la Festa di San Tommaso apostolo, patro- da mons. E.Cipollone, Arcivescovo di Lan- no della parrocchia di Agra. La consueta ciano-Ortona, dove si trovano le reliquie processione eucaristica (il “Corpus Domi- del Santo apostolo) recitata in chiesa coral- ni” della Collina, anticipato) quest’anno a mente da tutti: causa delle norme sanitarie non si è potuta 11
Preghiera per intercessione di San Tommaso apostolo Grazie, Signore Gesù, per averci dato San Tommaso! Uno come noi. Uno che non si accontenta delle certezze degli altri e che non accetta – a scatola chiusa – le tranquillizzanti risposte altrui. Uno che non si ritiene soddisfatto per quello che hanno scoperto i suoi amici. Uno che non cade subito in ginocchio. Uno che resi- ste e che ha delle esitazioni. Uno che tarda ad arrendersi e che ha bisogno della tua infinita pazienza, ma che, proprio attraverso questo lungo e tormentato itinerario – illuminato e guidato dallo Spirito – scopre, l’atteggiamento più giusto e trova le parole più semplici e più belle per dire la cosa più grande: “Mio Signore e mio Dio!”. Grazie, Signore Gesù, per questo Santo che vuole vedere, toccare e verificare direttamente; che vuole compiere una sua esperienza personale, senza fermarsi ad una facile sicurezza, ma elaborando, nel cuore e nella mente, una sana inquietu- dine e un dubbio autentico che lo hanno messo in cammino e lo hanno condotto ad inginocchiarsi davanti a te. Grazie, Signore Gesù, per San Tommaso che ha speri- mentato su di sé la tua predilezione per gli ultimi: è giunto dopo tutti gli altri apo- stoli a riconoscerti ma, anche lui, è arrivato a contemplare i “segni dei chiodi”, cioè l’evidenza di un amore che arriva fino in fondo e che non viene mai meno. Grazie, Signore Gesù! La protezione e l’intercessione di San Tommaso guidino ognuno di noi alla contemplazione del tuo volto e alla gioia dell’incontro con te perché tutti, insieme con lui, possiamo dire: “Mio Signore e mio Dio!”. Amen 12
Assemblea 2021 ta, in santuario, del Santo Rosario, con della Confraternita del S. Rosario una comunque discreta partecipazione. NB: Quest’anno si è svolta “a distan- Pure la festa patronale di S. Abbondio za”, con tutti i documenti consultabili alla prima domenica di settembre ha “online”. potuto svolgersi solo parzialmente: con La tradizione vuole che ogni anno, nella la celebrazione della S. Messa presiedu- prima domenica di marzo, la nostra ta dal non dimenticato ex-parroco don Comunità di Sant’Abbondio si riuni- Aldo, ma senza la processione, anche sca attorno alla Madonna per ricor- a causa dell’assenza della filarmonica, dare quello che i nostri avi facevano e con un ricco rinfresco, grazie all’intra- prima di emigrare: veniva invocata la prendenza di alcune sempre disponibili Madonna come custode della casa e collaboratrici, ma solo con le necessa- della famiglia che molti erano costret- rie precauzioni. Affinché la tradizione ti a lasciare per cercare lavoro in altri di continuare a celebrare la festa prio- Paesi. L’invocazione della Madonna é rile della Madonna e la festa patronale stata provvidenziale anche per la festa di S. Abbondio non vada a esaurirsi, e tenutasi la prima domenica di marzo sarebbe un vero peccato, invitiamo, chi dello scorso 2020, l’ultima manifesta- non lo fosse ancora, a entrare a far parte zione prima delle restrizioni decretate della nostra Confraternita del S.Rosario, a seguito della pandemia Covid-19. che necessita di essere ringiovanita. Le Per noi la festa ha assunto una valenza nuove adesioni assicurano la sopravvi- particolare perché significava pure un venza della Confraternita che tutti gli felice ricordo di un nostro anniversario anni deve purtroppo registrare il deces- famigliare. Rispettando qualche dispo- so di qualche membro, come si é veri- sizione sanitaria già consigliata, la cer- ficato anche nel 2020 con le consorelle monia ha potuto svolgersi integralmen- Rosa Petrini, Giovanna Balmelli e Adele te, con la celebrazione della S.Messa Gianini [membro attivo, finchè le forze solenne presieduta da don Marcelo da glielo hanno permesso, anche della Silva Sampaio della Comunità “Mar a nostra Corale parrocchiale] che affidia- dentro”, coadiuvato dal nostro parro- mo al Signore con la nostra preghiera. co, e condecorata dalla nostra corale; Ci sentiamo in dovere di ringraziare tutti con lo svolgimento della processione coloro che hanno contribuito alla buona accompagnata da Collina d’Oro Musi- riuscita delle celebrazioni, con l’auspicio ca che ha pure rallegrato il successivo che l’Altissimo e la sua Santa Madre aiu- rinfresco. Poi, il famigerato “lockdown” tino tutti a superare questi periodi vera- ci ha costretti a evitare gli assembra- mente difficili. menti, con conseguente annullamento Relazione dei priori uscenti dell’annuale pellegrinaggio, destina- Corrado e Teodolinda Varisco. zione prevista Como, di inizio maggio. Così anche il pellegrinaggio votivo alla Con voto per corrispondenza sono Madonna d’Ongero, la prima dome- stati eletti Priori 2021 nica di luglio, é stato limitato alla reci- Paolo e Maura Bentoglio. 13
Mercoledì 3 febbraio “Per intercessione di San Biagio, vescovo e martire, il Signore ti liberi dal mal di gola e da ogni altro male...” Via Crucis nei venerdì di Quaresima Mercoledì delle Ceneri 17 febbraio “Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polve- re ritornerai.” 14
Madonna del Rosario a St. Abbondio domenica 7 marzo 2021 Nel pieno rispetto delle regole Covid-19, l’annuale Festa Priorile dedicata alla Madonna del Rosario, molto sentita nella nostra parrocchia, si è potuta svolgere regolarmente. Alla presenza dei Priori Paolo e Maura Bentoglio e dei Vice Priori Fausto e Giuseppina Volpatti, con una discreta presenza di fedeli parrocchiani, la Santa Messa è stata presieduta dal par- roco. Purtroppo a causa della pandemia e per poter rispettare le vigenti regole, la consue- ta processione con la Statua della Madonna e del Bambino Gesù sorretta dai nostri Con- fratelli, che normalmente si snoda lungo i nostri bellissimi viali, non si è potuta svolgere. Al termine della celebrazione i parrocchiani presenti hanno comunque potuto congratularsi e scambiare due parole con i Priori, guardando già con un occhio al futuro, con l’augurio che la seconda Festività parrocchiale, quella del patrono St.Abbondio che si terrà la prima domenica di settembre, precisamente il 5 settembre 2021, possa svolgersi regolarmente senza troppe restrizioni. 15
Colonia estiva La Madonnia – Altanca Il team dei monitori è da tempo al lavoro... Via Crucis Venerdì Santo 2 aprile 16
Pasqua 2021 La notte a St. Abbondio e il giorno splendente a S. Tommaso. 17
Consigli e Assemblee parrocchiali cattolica. Ora che i Comuni si organizza- no in modo nuovo non si capisce perchè questo aspetto (che riguarda, è bene riba- dirlo, l’amministrazione dei beni materiali delle parrocchie) non sia risolto automa- ticamente per decreto, come permette la “Legge sulla Chiesa cattolica”. [ Art. 51 L’Ordinario esercita la sorveglianza su tutto ciò che attiene alla vita della Chiesa Sono state due Assemblee parrocchiali cattolica nel Cantone Ticino, e in partico- “storiche” quelle di S.Tommaso (sabato lare vigila sugli enti e sui beni ecclesiasti- sera 15 maggio 2021) e di St.Abbondio ci. 2 Gli è riconosciuta la competenza ad (domenica mattina 16 maggio 2021). erigere, trasformare, unire e sopprimere le “Straordinarie” è la definizione precisa, Parrocchie. La decisione è presa sentite le perché all’ordine del giorno c’era l’ap- Assemblee parrocchiali interessate.”] provazione definitiva (lo studio era stato In effetti oltre al parere delle Assemblee, accettato il 17/18 ottobre dello scorso democratico, certo, ma che talvolta è l’e- anno) della “Aggregazione delle par- spressione di una vaga nostalgia del pas- rocchie di Sant’Abbondio e San Tomma- sato o di interessi particolari, c’è la vita so”. Presiedute dal delegato uscente del reale: il parroco che quasi sempre é lo Comune di Collina d’Oro, dott. Giorgio stesso per le diverse comunità; la gente Cattaneo, dopo alcuni interventi e pre- che si sposta da una chiesa all’altra; la cisazioni, entrambe le Assemblee hanno catechesi dei bambini e ragazzi che è approvato all’unanimità il progetto. C’è fatta raggruppandosi, così come molte voluto del tempo (il 3 novembre 2003 il altre attività. Sembra strano, ma in Ticino Gran Consiglio aveva decretato la nascita spesso si riesce a mettere quasi tutto in del nuovo Comune di Collina d’Oro) per c(C)omune eccetto – magari con la scusa renderci conto che anche i Santi Patroni di voler mantenere l’identità... cristiana - i (Tommaso apostolo e Abbondio vesco- borselli (portamonete) delle parrocchie. vo) avrebbero fatto meglio a collaborare. Non é certo più possibile decidere come Più precisamente: non perdono nessun ai tempi di Napoleone però, a duecento “diritto” (canonicamente, cioè secondo anni dalla sua morte, abbiamo ricordato la legge della Chiesa, tutto rimane come che certe cose se non le avesse fatte lui... prima) ma l’amministrazione dei beni Tornando comunque all’esito positi- (regolata dalle leggi dello Stato) sarà fatta vo della nostra vicenda collinare, dopo da un nuovo ente chiamato “Parrocchia indubbi travagli, siamo ora in attesa del di Collina d’Oro”. Ora è in corso la pro- decreto di Mons.Vescovo per poter poi cedura giuridica, che esige i suoi tempi convocare la nuova Assemblea Parroc- anche perché alcuni aspetti sono nuovi chiale ed eleggere il nuovo Consiglio par- per tutti. Senza vantarci troppo, potrem- rocchiale. mo forse diventare un esempio da segui- Le due sopra citate Assemblee par- re. Questa caratteristica svizzera, talvolta rocchiali si sono infine concluse con un chiamata “Comune parrocchiale”, è frut- applauso per i due rispettivi Presidenti, to di una storia spesso travagliata, nella giunti al temine del loro lungo mandato. quale le regole democratiche, anche L’Ing. Nardo Adamini, membro del Con- come conseguenza della Riforma prote- siglio Parrocchiale di Agra dal 1973, per stante, sono state applicate alla Chiesa ben 45 anni ne è stato il Presidente (per 18
l’occasione acclamato onorario). Il Sig. Oltre a quanto sopra, un augurio partico- Americo Bottani, membro dal 1986, è lare all’Ing. Nardo Adamini che lo scorso 7 Presidente del Consiglio parrocchiale di aprile ha festeggiato, nella storica dimora Gentilino-Montagnola dal 1999. Le nostre della sua famiglia presso l’omonima Corte chiese, le case parrocchiali (quella di St. a Bigogno, i 90 anni. La Vice-Presidente Abbondio completamente ristrutturata, Monica Sala e il parroco, a nome del Con- con l’archivio parrocchiale, su proposta siglio parrocchiale e della comunità di del Presidente, recentemente dedicato Agra gli hanno per l’occasione consegna- all’ing. Pasquale Lucchini, quale dovero- to la Benedizione del Santo Padre France- so ringraziamento all’omonima sco. Ad multos annos! Fondazione che da anni aiuta la parrocchia), gli oratori e tutto il patrimonio artistico-religioso di cui sono orgogliose non solo le due parrocchie, ma l’intera comu- nità civile, devono moltissimo al loro impegno, così come alle col- laboratrici e ai collaboratori che in questi anni si sono pazientemente avvicendati, senza dimenticare il costante e indispensabile soste- gno del Comune di Collina d’Oro. Ad entrambi un rinnovato grazie a nome di tutti! SPUNTI DI RIFLESSIONE L“Anno di San Giuseppe” Per ricordare il 150.mo anniversario fatto della sua vita un’oblazione di sé della dichiarazione di San Giuseppe nell’amore posto a servizio del Mes- quale Patrono della Chiesa universale sia”. In lui, “Gesù ha visto la tenerezza Papa Francesco ha indetto uno spe- di Dio”, quella che “ci fa accogliere la ciale “Anno di San Giuseppe” (fino nostra debolezza”, perché “è attraver- al 8.12.2021) con la Lettera apostolica so e nonostante la nostra debolezza” “Patris Corde” [“Con cuore di padre”]. che si realizza la maggior parte dei dise- Sullo sfondo c’è l’attuale pandemia che gni divini. “Solo la tenerezza ci salverà – scrive il Papa – ci ha fatto comprende- dall’opera” del Maligno, sottolinea il re l’importanza delle persone comuni, Pontefice, ed è incontrando la miseri- quelle che, lontane dalla ribalta, eserci- cordia di Dio soprattutto nel Sacramen- tano ogni giorno pazienza e infondono to della Riconciliazione che possiamo speranza, seminando corresponsabili- fare “un’esperienza di verità e tenerez- tà. Proprio come San Giuseppe, “l’uo- za”, perché “Dio non ci condanna, ma mo che passa inosservato, l’uomo della ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene e presenza quotidiana, discreta e nasco- ci perdona”. Giuseppe è padre anche sta”. Eppure, il suo è “un protagonismo nell’obbedienza a Dio: con il suo ‘fiat’ senza pari nella storia della salvezza”. salva Maria e Gesù ed insegna a suo San Giuseppe, infatti, ha espresso con- Figlio a “fare la volontà del Padre”. cretamente la sua paternità “nell’aver Chiamato da Dio a servire la missione di 19
fiori tra le rocce”. Non solo: Giuseppe “non cerca scorciatoie”, ma affronta la realtà “ad occhi aperti, assumendone in prima persona la responsabilità”. Per questo, la sua accoglienza “ci invita ad accogliere gli altri, senza esclusione, così come sono”, con “una predilezione per i deboli”. Onesto carpentiere che ha lavorato “per garantire il sostentamento della sua famiglia”, Giuseppe ci insegna anche “il valore, la dignità e la gioia” di “man- giare il pane frutto del proprio lavoro”. Chi lavora, collabora con Dio perché diventa “un po’ creatore del mondo che ci circonda”. Da qui, l’esortazione che il Pontefice fa a tutti per “riscoprire il valo- re, l’importanza e la necessità del lavo- ro”, così da “dare origine ad una nuova normalità in cui nessuno sia escluso”. Gesù, egli “coopera al grande mistero Guardando, in particolare, all’aggravarsi della Redenzione ed è veramente mini- della disoccupazione a causa della pan- stro di salvezza”. demia da Covid-19, il Papa richiama tutti Al tempo stesso, Giuseppe è “padre a “rivedere le nostre priorità” per impe- nell’accoglienza”, perché “accoglie gnarsi a dire:” Nessun giovane, nessuna Maria senza condizioni preventive”, un persona, nessuna famiglia senza lavo- gesto importante ancora oggi – affer- ro!”. ma Francesco – “in questo mondo nel Prendendo poi spunto dall’opera “L’om- quale la violenza psicologica, verbale bra del Padre” dello scrittore polacco e fisica sulla donna è evidente”. Ma lo Sposo di Maria è pure colui che, fidu- cioso nel Signore, accoglie nella sua vita anche gli avvenimenti che non comprende, lasciando da parte i ragio- namenti e riconciliandosi con la propria storia. La vita spirituale di Giuseppe “non è una via che spiega, ma una via che accoglie”, il che non vuol dire che egli sia “un uomo rassegnato passiva- mente”. Anzi: il suo protagonismo è “coraggioso e forte” perché con “la for- tezza dello Spirito Santo”, quella “piena di speranza”, egli sa “fare spazio anche alla parte contraddittoria, inaspettata, deludente dell’esistenza”. In pratica, attraverso San Giuseppe, è come se Dio ci ripetesse: “Non abbiate paura!”, perché “la fede dà significato ad ogni evento lieto o triste” e ci rende consa- pevoli che “Dio può far germogliare 20
Jan Dobraczyński, il Pontefice descrive Francesco, ma “un segno che rinvia alla la paternità di Giuseppe nei confronti paternità più alta”, al “Padre Celeste”. di Gesù come “l’ombra sulla terra del Conclusa da una preghiera a San Giu- Padre Celeste”. “Padri non si nasce, lo si seppe, “Patris corde” svela anche, in diventa”, afferma Francesco, perché “ci una nota, un’abitudine della vita del si prende cura di un figlio” assumendosi Papa: tutti i giorni, infatti, “da più di la responsabilità della sua vita. Purtrop- quarant’anni”, il Pontefice recita un’o- po, nella società di oggi, “spesso i figli razione allo Sposo di Maria “tratta da sembrano orfani di padri”, di padri in un libro francese di devozioni, dell’800, grado di “introdurre il figlio all’esperien- della Congregazione delle Religiose di za della vita”, senza trattenerlo o “pos- Gesù e Maria”. Si tratta di una preghiera sederlo”, bensì rendendolo “capace di che “esprime devozione e fiducia” a San scelte, di libertà, di partenze”. In que- Giuseppe, ma anche “una certa sfida”, sto senso, Giuseppe ha l’appellativo di spiega il Papa, perché si conclude con “castissimo” che è “il contrario del pos- le parole: “Che non si dica che ti abbia sesso”: egli, infatti, “ha saputo amare invocato invano, mostrami che la tua in maniera straordinariamente libera”, bontà è grande quanto il tuo potere”. “ha saputo decentrarsi” per mettere Nelle nostre chiese parrocchiali della al centro della sua vita non se stesso, Collina d’Oro la presenza di San Giu- bensì Gesù e Maria. La sua felicità è seppe è un po’ come quella nel Vange- “nel dono di sé”: mai frustrato e sem- lo: c’è, ma non si fa notare troppo. Ad pre fiducioso, Giuseppe resta in silenzio, esempio: dietro l’altare sulla parete ad senza lamentarsi, ma compiendo “gesti Agra e in sacrestia a Gentilino... concreti di fiducia”. Essere padri “non è fonte: (adattato) Isabella Piro, mai un esercizio di possesso”, sottolinea Vatican News, 9.12.2020 Covid: umiliazione e umiltà Lo scorso 9 marzo è morto a 59 anni all’Ospedale Niguarda di Milano dopo 45 giorni di strenua lotta contro il Covid, sempre in condizioni gravi, accompagnato ogni giorno dalla pre- ghiera incessante di migliaia di persone in tutta Italia, don Antonio Anastasio. Il parroco don Matteo, e alcuni altri preti della nostra diocesi, hanno avuto la gioia di conoscerlo durante gli anni di seminario vissuti insieme a Roma. Un prete umile e carismatico che così giungono dal fronte, dagli ospedali. scriveva ai suoi parrocchiani, lo scorso Siamo improvvisamente entrati in un anno, prima di essere a sua volta con- mondo nuovo? Siamo passati dal gior- tagiato. no alla notte? Cosa è successo? Perché Dal 23 febbraio siamo chiusi in casa. è successo? Certamente non abbiamo Progressivamente, sempre più chiusi tutte le risposte. Certamente il Mistero in casa. Continuiamo a lavorare con i ha ancora molto cose da dirci; ha molto mezzi della tecnologia. Noi preti vedia- a cui educarci, attraverso quello che mo le persone su Skype, facciamo gli ci sta facendo vivere. Ma più penso al incontri su Zoom e le notizie di tante mondo in cui abbiamo vissuto fino ad persone, ma anche di diversi amici, ci un mese fa, più penso ai ragazzi, alle 21
persone che seguo, ma anche a noi liazione. Ha detto un Padre della Chie- preti, soprattutto a me, più mi sembra sa: «Nel momento dell’umiliazione ti di intuire, di vedere un centro, in tutto vedrai davanti ad essa come un bam- ciò che accade nella parola “umiltà”. bino che non sa dove sbattere la testa. Sembrava di non avere bisogno di Tutto il tuo sapere sarà mutato in con- Dio. Sembrava che la nostra bravura, fusione, come quello di un bambino la nostra capacità bastasse. Sembrava piccolo. Il tuo spirito, che sembrava che una vita un po’ borghese potesse così saldamente radicato in Dio, la tua bastare a darci un po’ di pace. Sembra- conoscenza così precisa, il tuo pensiero va che la nostra pace fosse nei nostri così equilibrato, saranno immersi in un piani. Sembrava che ciò che ancora ci oceano di dubbi. Una sola cosa potrà mancava, per essere felici, l’avremmo aiutarti a vincerli: l’umiltà. Non appena realizzato con il nostro perfezionamen- tu te ne impossessi, tutto il loro potere to: crescere nel lavoro; fare più soldi; svanisce». Ecco allora come possiamo avere una pensione, senza pensieri. Per riguadagnare questa speranza che ci molti poi quest’individualismo signifi- sostiene; come possiamo rimettere la cava fare a gomitate, avere successo, nostra salvezza nelle mani di chi ci salva schiacciare gli altri; decidere cos’è utile davvero. A questo in fondo serve la pre- e cosa è inutile; decidere chi è inutile: ghiera del Rosario: ad entrare in questa gli anziani, gli handicappati, i malati scuola d’umiltà e d’amore che è la vita terminali… Si pensava e si pensa che umana di Gesù e di Maria. Oggi tutto l’utilità della vita sia un’utilità umana, ciò che è superfluo non conta già più. sociale. Mentre l’unica utilità della Conta cosa amiamo davvero; conta Ciò vita è il rapporto con Dio. Solo così le che ci ama e ci fa esistere per sempre. È nostre azioni e i nostri pensieri risuo- venuto il tempo di perdere l’orgoglio e nano nell’eternità: se sono collabora- guadagnare la carità. Ma non possiamo zione con Dio. Ecco dunque che, in farlo da soli, dobbiamo stare con Gesù, pochi giorni, tutta la nostra presunzio- guardare a Lui, guardare al crocifisso: ne, il nostro orgoglio, è stato palesa- questa è l’umiltà che ci apre all’amore. to, ma anche schiacciato dalla realtà, Come diceva bene don Giussani in una dagli avvenimenti. Ci siamo scoperti lettera da giovane prete: «Io, nella mia impotenti. Non volevamo riconoscerlo, prima messa, ho chiesto a lui per me almeno all’inizio. “Non è possibile – un’unica cosa: che mi tenga in croce abbiamo detto – è solo un’influenza!”. con lui. Perché l’amicizia è una tal cosa Non si crede in Dio, ma in tutto ciò che che lascia irrequieti al pensiero di esse- può salvare o giustificare il nostro vive- re diversi dall’amico. Bisogna essere il re borghese. Tutto è andato in pezzi. più possibile uguali, identici. Uniti ed Eppure molti ancora resistono. Come impastati insieme, aderenti l’uno all’al- l’ottimismo ingenuo di chi non appro- tro così come la luce aderisce ai contor- fondisce niente nella propria anima e ni delle cose: e se Lui è in Croce, tutto scrive sui balconi: “andrà tutto bene”. l’orgoglio mio deve consistere nel sen- Ma questa speranza non serve a quelli tirmi come lui». Ecco allora contemplia- che ora stanno morendo in ospedale. mo il suo amore per noi, la sua umiltà Se non serve a loro, nemmeno a noi. nell’umiliazione. Lasciamoci commuo- La speranza è nel rapporto col Signo- vere da tutta questa grazia, lasciamoci re del tempo e dell’eternità; è nel rap- rinascere nello sguardo a lui; lasciamo porto con lui oggi, in questa condi- rinascere nello sguardo a lui la speranza zione, come in ogni condizione. Non delle cose grandi per cui siamo fatti e eravamo, non siamo umili, per questo che oggi e sempre, unica, ci può soste- avvertiamo tutto il dramma dell’umi- nere. 22
Anche la Chiesa avrebbe tanto da imparare dalla modernità secolare Non solo materialismo, ma anche una crisi delle vocazioni, per non dire delle religiosità più consapevole. È questo il lacerazioni che la attraversano in mate- tratto dell’età in cui siamo immersi. E ria di aborto, famiglia, celibato sacer- da cui la Chiesa può trarre benefici se dotale, sacerdozio femminile, solo per non rinuncia a puntare sull’unica cosa citarne alcune. che conta davvero: la Croce di Gesù Per certi versi si tratta di una vecchia Cristo storia e, richiamandola, non intendo Nel cambio d’epoca che stiamo attra- certo dire che in giro ci sono oggi isti- versando spicca la perdita di peso della tuzioni o concorrenti culturali più credi- Chiesa cattolica. Sulla carta le condizio- bili di quanto sia la Chiesa (più potenti ni sembrerebbero favorevoli a una sua sì, ma non più credibili). Colpisce tut- presenza più incisiva, visto il bisogno di tavia che in questo momento di crisi ridare fiducia e speranza a un mondo generale la Chiesa appaia come ripie- martoriato dalla pandemia, minaccia- gata su se stessa (altro che “in uscita”, to dai mali di sempre e frastornato dai come la vorrebbe Francesco) e persino radicali cambiamenti geopolitici, eco- a rimorchio di tendenze culturali non nomici e culturali, specialmente tecno- facilmente assimilabili alla sua tradizio- logici. Si ha invece l’impressione che ne. Poco importa purtroppo che tale proprio oggi la Chiesa cattolica fatichi sudditanza dipenda più da come certi a venire a capo della realtà, a far presa messaggi vengono assorbiti e rilanciati su di essa. La secolarizzazione, almeno nel vortice dei media che dalla sostanza in occidente, sembra averla messa in un delle cose. So bene ad esempio che il angolo. Pressoché nulla è la sua influen- magistero ecologico di Francesco non za politica e culturale, traballante la sua è quello dei seguaci di Gea. “Non c’è autorità, a dir poco preoccupante la ecologia senza un’adeguata antropo- logia”, si legge nella Laudato si’, mar- cando in questo modo una differenza radicale rispetto al biocentrismo indif- ferenziato di molto pensiero ecologista contemporaneo. Purtroppo, però, rispetto a questa antropologia la stessa Chiesa sem- bra quasi in imbarazzo quando si trat- ta, poniamo, di affermare senza se e senza ma il valore non negoziabile della vita umana. Matteo Matzuzzi ha scritto pochi giorni fa su questo giornale del monito rivolto dalla Congregazione per la Dottrina della fede all’episcopato americano a non esagerare con l’abor- to. Lo stesso dicasi per la sollecitudine di Francesco per i poveri. Pur presen- tando qualche tratto pauperista e ter- zomondista, ostile al mercato capitali- stico, che non mi piace e piace molto invece sia ai grandi pianificatori che ai populisti, certamente tale sollecitudi- ne non è riducibile a questo, visto che 23
è una prerogativa fondamentale della zio e la modernità è il luogo dove il loro Chiesa fin dall’origine. Eppure, dentro e connubio dà vita a una molteplicità di fuori della Chiesa, oggi sono in molti a “costellazioni”, come le chiama Char- esaltare il magistero sociale di France- les Taylor, da quella “naturalistica”, a sco soprattutto per la sua avversione al quella “romantica”, a quella “tragica mercato capitalistico, magari in difesa e antiromantica”, ognuna delle quali della decrescita felice. curiosamente può assumere e assume Questione di gusti, dirà qualcuno. E sia sembianze religiose che sembianze sta bene. Ma, proprio perché in mate- irreligiose o addirittura antireligiose. ria sociale è assai difficile per chiunque È questo il tratto principale dell’età dire parole definitive, non sarebbe male secolare, dentro la quale siamo immer- che si spostasse il baricentro su qual- si ancora oggi. Altro che società post- cos’altro, anziché dare l’impressione moderna o post secolare. Se secola- che, anche nella Chiesa, si tratti sem- rizzazione, tra le altre cose, significa pre e soltanto di politica: da una parte differenziazione tra la sfera religiosa e quelli che stanno con Pietro, dall’al- tutte le altre sfere sociali, vien da pen- tra quelli che stanno con Paolo e via sare che stiamo camminando piuttosto discorrendo. Lo stesso Francesco all’i- verso una sempre più radicale secola- nizio del suo pontificato aveva invita- rizzazione, della quale, si spera, i diversi to i cattolici a prendere le distanze dai sistemi sociali (religione, politica, scien- “collezionisti di anticaglie o di novità”, za, arte e via discorrendo) sapranno diciamo pure, dal conservatorismo e sfruttare al meglio le enormi opportu- dal progressismo. Ma evidentemente nità. La caratteristica più importante la semplice presa di distanza non è suf- della modernità secolare non è quella ficiente se non è accompagnata da un di aver promosso il materialismo, l’atei- pensiero che sappia penetrare a fondo smo, il nichilismo o la ripresa del tema nella complessità del nostro tempo. A religioso, bensì di aver aperto uno spa- tal proposito la Chiesa si trova in una zio in cui le persone possono muover- situazione di vantaggio e di svantaggio si in tutte queste opzioni senza essere insieme. costrette da nessuno a prendere partito Come ho già detto, il mondo secola- per una di esse. Se ci pensiamo bene, è re l’ha spinta in un angolo, ma questa in questo modo che si sfugge alla guer- è soltanto una parte della storia. Den- ra tra credenza e non credenza. Ma pur- tro la nostra tarda modernità troviamo troppo non sempre ci rendiamo conto infatti l’ateismo, certo, ma anche una dell’importanza di questo lascito e del religiosità più consapevole; troviamo la vantaggio che esso potrebbe portare laicizzazione delle istituzioni pubbliche, a una Chiesa che, anziché imbarcarsi ma anche la consapevolezza di quanto in indagini socio-economiche (a volte la laicità possa rappresentare un van- frettolose) sulle cause della povertà e taggio per la stessa religione; trovia- dell’ingiustizia, decida di puntare tutto mo il nichilismo, ma anche le forze che sull’unica cosa che conta per davve- gli si oppongono. Non a caso i classici ro e della quale, oggi come sempre, il della sociologia, da Weber a Luhmann, mondo ha urgente bisogno: la croce di considerano il cristianesimo come la Gesù Cristo e il suo vangelo di salvezza. vera condizione che ha reso possibile Il resto, compresa magari una sorpren- la secolarizzazione occidentale, iniziata dente ripresa della sua rilevanza politi- ben prima della modernità. Non si trat- ca e culturale, potrebbe esserle dato in ta dunque di una ostilità di principio. sovrappiù. Fonte: Cristianesimo e secolarizzazione sono Sergio Belardinelli, piuttosto compagni di letto fin dall’ini- Il Foglio, 24.05.2021 24
Animalisti ed ecologisti odiano l’animalità dell’uomo L’uomo è un animale assolutamente lità dell’uomo che connota ampi stra- speciale. È l’unico animale che scrive ti del movimento ecologista e che ha poesie, disegna e dipinge (dal tempo recentemente conosciuto un picco dei graffiti sulle grotte di Lascaux), anche nel mondo Lgbt, in corrispon- scolpisce forme. L’unico che non si denza dell’intervento della biologa limita a emettere versi ma parla, e il Barbara Gallavotti che ha evidenziato suo linguaggio porta con sé un uni- la diffusione dei comportamenti omo- verso simbolico (Lacan). L’unico che ha sessuali nelle specie animali, dimostra coscienza del tutto della realtà, ovve- di essere quello che è: la riduzione ide- ro è lui stesso quel luogo della realtà ologica di un discorso che meriterebbe dove essa prende coscienza di se stes- ben altri approfondimenti e ben altre sa («l’uomo autocoscienza del cosmo», sfumature. La prima e la più importan- Luigi Giussani). L’unico dotato di una te delle quali è venuta dalla Gallavot- coscienza morale che gli fa distingue- ti stessa, che ha messo in guardia dal re il bene dal male, il giusto dall’in- semplicismo di chi volesse improntare i giusto, e gli ispira il senso di colpa. comportamenti umani a quelli rilevabili L’unico che ha coscienza dell’inelutta- in ambito zoologico. bilità della propria morte. L’unico che Qualunque comportamento umano si pone le domande sul significato ulti- vogliate promuovere o condannare, mo della realtà e della vita (Leopardi, prescrivere o proibire, tollerare o sco- Canto notturno di un pastore errante raggiare, dovete farlo sulla base di dell’Asia). L’unico che invoca la divini- argomentazioni culturali, e non zoo- tà: la adora, la teme, le si affida. logiche, perché il proprio dell’uomo è la cultura, e non l’animalità, che è Lo ha riconosciuto anche Gallavotti ciò che ha in comune con gli animali. Perciò tutto l’entusiasmo per l’anima- Ma per muoversi in questo solco (che 25
la Gallavotti stessa suggeriva) occorre amore per la verità, occorre un approc- cio intellettuale. Invece i militanti eco- logisti e Lgbt non sono degli intellet- tuali, ma sono, appunto, dei militanti, e ai militanti non interessa la verità, ma la promozione della causa di cui sono adepti con tutti i mezzi. Checché ne dicesse Gramsci, la verità non è sem- pre rivoluzionaria. L’appello ideologico Ma noi non siamo qui per irridere nuo- vamente la stupidaggine secondo cui la presenza di alcuni comportamenti sessuali nel mondo animale rappre- senta di per sé la giustificazione piena della loro presenza anche in ambito umano. Non siamo qui per ripetere che, se così fosse, anche stupri indi- viduali e di gruppo, femminicidi e maschicidi, soppressioni fisiche della prole, pedofilia e necrofilia, monopolio del sesso da parte di pochi, esclusio- E sono pure discorsi ipocriti, perché ne dal sesso per la maggioranza, ecc., nella realtà dei fatti una quota mag- comportamenti radicati e diffusi a livel- gioritaria del mondo ecologista e ani- lo zoologico, diventerebbero assur- malista mostra orrore per l’animalità damente normativi. Oggi occorre fare dell’uomo. un passo avanti: denunciare la natura ideologica dell’appello all’animalità Gli ecologisti odiano l’uomo animale dell’uomo intesa come la strada mae- Che cos’è l’esecrazione della pratica stra per il recupero dell’armonia fra della caccia se non una forma di orro- uomo e ambiente; quell’appello che in re per l’animalità dell’uomo, che per occasione della “Giornata della Terra” natura è anche cacciatore? Che cosa fa dire a Gianfelice Facchetti, non si sono il vegetarianismo e il veganismo sa perché eletto a guru del pensiero se non forme di orrore per l’animali- con tanto di rubrica nel Tg regionale tà dell’uomo, che per natura è anche della Lombardia, che l’uomo non è un un consumatore di carne? Guardate animale speciale, ma solo una specie i vostri denti allo specchio: per cosa più fortunata delle altre; che fa dire a credete che la natura vi abbia regala- Mario Tozzi, conduttore del program- to i quattro canini che nelle due arcate ma televisivo Sapiens – Un solo piane- dentali si trovano subito al fianco degli ta su Rai 3, che nel corso della storia incisivi? Da dove arrivano tutti i discor- gli esseri umani hanno sterminato i lupi si sui presunti diritti degli animali, se perché questi gli ricordavano l’anima- non da una antropomorfizzazione degli lità predatoria da cui pure noi discen- animali, cioè dalla negazione della diamo. loro stessa animalità e dell’animalità Questi sono discorsi pericolosissimi, dell’uomo? Diritti e doveri sono propri che ci spingono su una china che il XX dell’essere morale, che è solo l’essere secolo ha già rovinosamente percorso. umano. 26
Se gli animali fossero esseri morali, della “naturalità” dell’omosessualità) avrebbero non solo diritti, ma anche alla propaganda Lgbt che a sua volta doveri. E quali mai sono i doveri degli serve a riformare l’istituzione familiare animali? Non esistono, perché nel per aumentare i consumi in funzione mondo animale non esistono diritti e dei profitti dell’economia capitalista; doveri, ma solo istinti. L’animale che serve come armamentario polemico uccide altri animali non compie alcun contro le visioni religiose dell’uomo delitto, non vìola alcun diritto altrui inteso come creatura di Dio, essen- alla vita: sta soltanto esprimendo la do la visione religiosa un limite posto sua natura istintuale, che non prevede all’approccio strumentale e tecnocrati- i sensi di colpa. Conformemente alla co nei riguardi della vita umana. sua animalità, l’essere umano uccide anche lui altri animali; ma conforme- Esaltare l’animalità genera mostri mente alla sua natura morale deve Insomma, l’appello all’animalità avere degli scrupoli: deve giustificare dell’uomo non è per niente innocen- le uccisioni, deve evitare la crudeltà, te, e la sua intima contraddittorietà è deve poter prendere la libera decisio- foriera solo di catastrofi. Proprio per- ne di non uccidere. ché non è un animale come gli altri, l’uomo non potrà nemmeno volendo- Le contraddizioni degli animalisti lo retrocedere totalmente alla sfera La più grande negazione dell’animalità istintuale, ma interpreterà sempre in dell’uomo è rappresentata dalla tecno- termini filosofici e ultimamente politici logizzazione della sua vita, in particola- il richiamo all’animalità. Nel 1887 Frie- re quella che riguarda la procreazione. drich Nietzsche pubblicava “Genealo- La fecondazione extracorporea degli gia della morale”, dove si legge: «Alla ovuli femminili e lo sviluppo tecnologi- base di tutte queste razze aristocra- co che nei prossimi anni porterà all’u- tiche non si può non riconoscere l’a- tero artificiale e a una forma di pro- nimale da preda, la trionfante bestia creazione totalmente emancipata dal bionda che vaga alla ricerca della corpo della donna sono (non solo ma preda e della vittoria; questo fondo anche) la più grande negazione imma- occulto, di tanto in tanto ha bisogno ginabile dell’animalità dell’uomo. C’è di scaricarsi, l’animale deve uscire di un vero e proprio orrore dell’unione nuovo alla luce, tornare alla vita sel- sessuale come via ordinaria della pro- vaggia, – nobiltà romana, araba, ger- creazione alla base dell’artificializzazio- manica, giapponese, eroi omerici, ne integrale della riproduzione umana; vichinghi, scandinavi – si assomigliano unione sessuale procreativa che è tutti in questo bisogno». Quarantasei caratteristica di tutte le specie animali anni dopo, il nazismo saliva al pote- più evolute. re in Germania. Ma qualcuno non ha ancora imparato. Perché animalisti ed ecologisti non Fonte: vengono messi di fronte a tutte Rodolfo Casadei, queste contraddizioni? www.tempi.it, 11.05.2021 Ma perché la loro ideologia è utile a chi deve fare certi conti: serve a por- tare avanti il discorso sull’eutanasia e il suicidio assistito, in nome dell’ana- logia col comportamento dei branchi che ai predatori lasciano i loro esem- plari anziani e malati; serve (nel caso 27
Puoi anche leggere