Firenze - Comune di Firenze

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Firenze - Comune di Firenze
Comune di Firenze
                   Assessorato alla Pubblica Istruzione
                   Servizio Asili nido e Servizi complementari
                   alla prima infanzia

 Firenze                                             per le bambine e per i bambini
  DICEMBRE 2008

Supplemento n. 1 al numero 11 di “bambini” dicembre 2008 / Anno XXIV
/ Mensile / Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in abbonamento postale /
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) / art. 1, comma 1, DCB
Bergamo / Edizioni Junior, Azzano S. Paolo (BG) / ISSN 0393-4209 /
                                                                           Ba M bini
Registrazione del Tribunale di Bergamo n. 26 del 17 ottobre 1984.             edizioni junior
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                 Assessorato alla Pubblica Istruzione
                 Servizio Asili nido e Servizi complementari
                 alla prima infanzia

                                                               • Pinocchio

                                                           • Fantaghirò        • L. il Magnifico

                                                                • Madama Dorè

                                                       Q5                • C.I. La Nave

                                             • Arca di Noè
                                                      • Nuvola Maga
                                                                    • Piccolo Naviglio
                                                                                                    Q2
                                                                          • Aquilone Rosso
                      • Chicco di Grano         • Colombo               • Giallo Pulcino           • Il Melograno
                            • C.G. La Giostra
                                                                          • C.G. Primi Passi                                            • Gelsomino
                                                                                                        • Rapapatata
                                                     • C.G. Bianconiglio
                             • Tassobarbasso
                                                             • Brucaliffo
                                                                                                                   • C.G. S. Cristiani
               • Grillo Parlante                                          • Cielo Stellato
                                       Q4                                                              • C.G. Cometa
                  • C.G. Ugnano
                       • Il Nido del Merlo
                                                     • Coccinella                            Q1                        • Dragoncello e Strigonella
                                                                                                                           • Erbastella
                                            • Stregatto     • Pesciolino           • Innocenti           • Il Pinolo         • M. Fasolo
                           • Gallo Cristallo                   Rosso
                                    • Scoiattolo                             • C.G.   Palazzuolo                                • Girasole
                                                     • Koala          • Pollicino
                                                       • Aquilone               • G. Incantato                            • Palloncino
                                                   • Farfalla         • Leone   di  Oz
                                                                                  • Baloo                     • Staccia Buratta

                                                                                             • C.G. Fortini
   Assessore alla Pubblica Istruzione
   Daniela Lastri
                                                                      • Cucù                                   • Catia Franci
   Dirigente del Servizio
   Mariangela Molinari
                                                                                    Q3
   P.O. Attività Amministrativa                            • Palla Pillotta
   Angela Carlisi

   P.O. Coordinamento Pedagogico
   Patrizia Butelli

   U.O.C. Attività Contabile
   Patrizia Perfetto

Supplemento n. 1 al numero 11 di “bambini” dicem-      Hanno collaborato a questo numero                      Informativa per gli abbonati
bre 2008 / Anno XXII / Mensile                         Angela Balli, Valeria Cherubini, Cristina              I dati personali sono trattati elettronicamente e
Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in abbonamento
postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.
                                                       Coragli, Alba Cortecci, Giovanna Malavolti,            utilizzati esclusivamente da Edizioni Junior S.r.l.
46) / art. 1, comma 1, DCB / Filiale di Bergamo /      Mariella Manetti, Gabriella Mazzoni,                   per l’invio di informazioni sulle proprie iniziative.
Edizioni Junior, Azzano S. Paolo (BG) / ISSN           Alessandra Zocchi                                      Ai sensi dell’art. 7, D.L. 196/03 sarà possibile
0393-4209 / Registrazione del Tribunale di Berga-                                                             esercitare i relativi diritti, fra cui consultare,
mo n. 26 del 17 ottobre 1984.                          Progetto grafico                                       modificare e far cancellare i dati personali.
Un fascicolo € 1,00.
                                                       Matteo Bianchini, Anna Tomaselli

Direttore responsabile                                 Impaginazione e copertina
Ferruccio Cremaschi                                    Maria Grazia Brumana

Coordinamento redazionale                              Stampa
Anna Tomaselli                                         Sograte S.r.l., Città di Castello (PG)                 © edizioni junior srl
                                                       Finito di stampare nel mese di                         viale dell’Industria
Redazione                                              dicembre 2008                                          24052 Azzano S. Paolo (BG)
Patrizia Butelli, Liliana Dainelli,                                                                           Tel. 035 534123
Elena Pacini, Maria Galassini,                         Tutte le immagini appartengono                         Fax 035 534143
Laura Minunno, Mariangela Molinari,                    all’archivio dei Servizi Educativi del                 e-mail: bambini@edizionijunior.it
Anna Tomaselli                                         Comune di Firenze                                      www.edizionijunior.com/bambini.htm
Firenze - Comune di Firenze
Sommario                                                                           Editoriale
EDITORIALE
Un cibo di qualità (Daniela Lastri)               1

ESPERIENZE A CONFRONTO
Il pranzo: un progetto educativo
                                                             Un cibo di qualità
- Professionalità a confronto
  (Alessandra Berti)                              2
- Verso l’autonomia (Elena Pacini)                3   I Servizi alla prima infanzia rappresentano un luogo privilegiato per
                                                      rispondere ai bisogni di crescita dei bambini e delle bambine. Offrono
Il coinvolgimento delle famiglie                      opportunità di socialità, gioco, apprendimento, ma anche attenzione alla cura
- L’ospite eccezionale (Elena Durin)              5   per garantire il benessere di ciascun/a bambino/a dal punto di vista fisico
- Aggiungi un posto al tavolo (Valentina Papi)    6   psicologico e relazionale.
                                                      L’attenzione all’infanzia è stata al centro delle scelte dell’Amministrazione
La natura a tavola                                    Comunale in questi anni: dagli aspetti normativi alla pianificazione territoriale,
- Dal fiore alla tisana                               dalla progettazione all’organizzazione dell’intero sistema dei Servizi.
  (Gruppo di lavoro Centro gioco UGNANO)          8   Tanti i risultati raggiunti sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo.
- Dal seme al minestrone (Gruppo di lavoro            Abbiamo raddoppiato le strutture, arricchito le tipologie di Servizi per
  Asilo nido GRILLO PARLANTE)                     9   rispondere in maniera più mirata e flessibile alle esigenze di bambini/e e
                                                      genitori.
I bambini protagonisti                                Abbiamo creato rete con tutte le realtà educative della città.
- Senza naso... non c’è gusto                         Abbiamo esplicitato attraverso le Linee guida i principi pedagogici, che
  (Gruppo di lavoro Asilo nido POLLICINO)       10    rappresentano la cornice di riferimento per tutti i Servizi alla prima infanzia,
- Un pranzo multiculturale (Letizia La Carbona) 12    pubblici e privati, presenti nel territorio cittadino.
- Allergie alimentari, ma pranzo sereno               Abbiamo elaborato strumenti di garanzia della qualità dell’intero sistema dei
  (Paola Ricci)                                 14    Servizi, attraverso il Regolamento per l’autorizzazione e l’accreditamento.
                                                      Abbiamo fatto sì che il diritto all’educazione dei bambini e delle bambine,
DOSSIER                                               che ha rappresentato l’obiettivo delle politiche per l’infanzia della nostra città,
                                                      diventasse concreto.
Il pranzo educativo                                   Servizi di qualità quindi!
- Mangiare al nido (Enzo Catarsi)                15   Questo numero della Rivista Firenze per le bambine e per i bambini centra la
- Sono andata in brodo di giuggiole                   sua attenzione su una delle routine più delicate: il momento del pranzo.
  (Cristina Pratesi)                             17   Sono proprio le routine come il cambio, il pranzo, il sonno, i momenti
- Gli odori del paese tra nostalgia, rifiuto          strutturati che costituiscono il quotidiano dei Servizi e scandiscono il tempo
  e curiosità (Pia Maria Koller                       della cura.
  e Maria Cristina Manca)                        18   Un Servizio all’infanzia come il nido ha il compito di garantire ai propri piccoli
- La cultura del cibo al nido                         cittadini una risposta di qualità anche per quanto riguarda l’aspetto
                                                      nutrizionale della proposta educativa.
  (Antonella Ortolani)                           20
                                                      Ma cosa significa cibo di qualità?
Un menu per tutti                                     Significa che l’80% degli alimenti che vengono utilizzati al nido sono
Risponde Carlotta Benvenuti                      22   biologici, stagionali e provengono da fornitori controllati. Le cucine sono tutte
                                                      interne ai Servizi e viene realizzata una costante manutenzione ordinaria e
INNOVAZIONE FORMAZIONE E PROGETTI                     straordinaria. Sono scrupolosamente organizzate secondo le normative in
                                                      vigore per offrire un cibo qualitativamente sano e assicurare il monitoraggio
L’argomento                                           dell’igienicità della struttura, degli ambienti, degli arredi e delle attrezzature.
- Formare su obiettivi specifici                      Anche laddove i pasti sono prodotti da ditte esterne vengono richieste le
  (Tatiana Lucarelli)                            24   medesime garanzie di qualità.
                                                      Attraverso il cibo passa anche un’educazione multiculturale; da qui
L’esperienza                                          l’attenzione ai continui cambiamenti – anche alimentari – che coinvolgono il
- Un esempio: il corso di formazione                  nostro Paese, legati al fenomeno dell’immigrazione. Sono state introdotte
  per gli operatori cucinieri e i terzetti            diete vegetariane e proposti piatti etnici, per rispondere a nuove esigenze e
  (Caterina Borrello, Simona Guerrini,                richieste. Massima attenzione viene data al/alla bambino/a che presenta
  Elena Martini)                                 25   particolari esigenze alimentari, a causa di allergie e/o intolleranze.
- Un progetto di miglioramento (Sara Grandi,          L’alimentazione e la riflessione intorno a questo tema sono al centro di tanti
  Elena Poloni, Erica Venturini)                 27   progetti educativi e sono oggetto di formazione specifica, di incontri e mostre
- Le buone pratiche (Gruppo di lavoro                 che vedono la partecipazione attiva delle famiglie, dell’équipe di lavoro,
  Asilo nido GALLO CRISTALLO)                    28   composta dalle diverse figure professionali – operatore cuciniere, educatore,
                                                      esecutore – e di esperti, quali dietisti e medici pediatri.
                                                      Dei tanti progetti realizzati nei nostri Servizi alcuni sono rappresentati in
L’ANGOLOMULTIMEDIALE
                                                      questo numero.
(a cura di Laura Minunno e Elena Pacini)         29   Da tutti emerge il grande impegno del personale, il coinvolgimento delle
                                                      famiglie e i percorsi di crescita dei bambini e delle bambine verso
APPUNTI APPUNTAMENTI                                  l’autonomia.
(a cura di Anna Tomaselli e Alba Cortecci)       31   Un sincero ringraziamento a tutti

LETTERA ALLA REDAZIONE                                                                                             Daniela Lastri
Un pranzo laboratorio (Penny Ritscher)           32                      Assesore alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze

                                                                                                                                            1
Firenze - Comune di Firenze
Il pranzo: un pro
    PROFESSIONALITÀ A CONFRONTO

    Alessandra Berti

    L’esigenza di elaborare una                Siamo partiti dall’individuazione dei
    progettazione educativa sul momento        punti di forza e di debolezza della
    del pranzo nasce all’interno di un         nostra organizzazione per valutare
    percorso articolato compiuto dal           cosa mantenere e cosa modificare.
    nostro gruppo di lavoro.                   Le diverse competenze hanno
    L’indagine sulla qualità erogata,          evidenziato gli elementi portanti di
    condotta dal Coordinamento                 ciascuna professionalità: il cuoco,
    pedagogico nel 2005, aveva rilevato        oltre a preparare i cibi, conosce la
    nel nostro nido stili educativi            disponibilità delle stoviglie e dei
    diversificati fra le varie sezioni che     materiali; gli esecutori collaborano
    finivano per investire aspetti             con il cuoco e con l’educatore al
    sostanziali del nostro lavoro sui quali    momento del pranzo, le educatrici
    era importante riflettere.                 devono pensare a un’adeguata regia
    In collaborazione con Alessandra           educativa per offrire al bambino
    Zocchi, coordinatrice del nido,            opportunità di esperienze in un
    abbiamo deciso di elaborare un             ambiente che, come sottolineato dalle
    progetto educativo che, partendo           Linee guida, favorisca e promuova il
    dalle Linee guida del Servizio, fosse in   suo benessere fisico, psicologico e
    grado di individuare principi, modalità    relazionale, secondo i bisogni di ogni
    e strategie condivise. Una serie di        fascia di età.
    incontri di programmazione hanno           Il passo successivo è stato quello
    permesso di affrontare e superare          della sperimentazione: ogni
    differenze e criticità.                    gruppo/sezione ha messo in atto nella
    Una parte importante del progetto è        quotidianità le modalità condivise nel
    stata dedicata a quegli aspetti legati     progetto: potenziare gli aspetti positivi
    alla quotidianità del bambino al nido,     e correggere le criticità.
    comunemente chiamati di routine: il        Parti integranti del percorso la verifica
    pranzo, il cambio, il sonno,               e la documentazione.                         rispondere alle diverse necessità: una
    l’accoglienza e il ricongiungimento.       Questi gli aspetti sui quali l’accordo è     lista in cucina evidenzia le esigenze di
    Questi momenti, legati alla cura e alla    stato unanime:                               ogni sezione.
    relazione adulto/bambino, avevano          – il momento del pranzo deve essere          Le posate e i bicchieri devono essere
    bisogno di essere ripensati per                vissuto con tranquillità, nel rispetto   adeguati all’età dei bambini: i
    promuovere l’autonomia e la                    dei tempi individuali e collettivi,      cucchiai, quelli comunemente usati
    socializzazione tra i bambini.                 merito di un’attenta regia;              dagli adulti per il dolce, i bicchieri, di
    Riflettere sul momento del pranzo,         – l’organizzazione dello spazio              piccola dimensione, in plastica
    partendo dai bisogni/diritti del               all’interno di ogni sezione deve         trasparente per i piccoli in
    bambino ha evidenziato l’importanza            favorire un clima di familiarità,        ambientamento, in vetro per le sezioni
    di un’efficace collaborazione e                facilitare le relazioni e rassicurare    dei medi e dei grandi. La trasparenza
    integrazione fra le diverse figure             ogni bambino, garantendogli un           è importante perché permette ai
    professionali: il cuoco, gli esecutori,        proprio spazio di riferimento.           bambini di vedere l’acqua all’interno
    gli educatori del Comune e il              Organizzare lo spazio significa anche        del bicchiere.
    personale della Cooperativa sociale,       individuare punti di appoggio e avere        Anche i bavagli devono essere
    che nel nostro servizio gestisce parte     tutto l’occorrente a disposizione per        pensati in relazione all’età: per i medi
    del pomeriggio, per dare coerenza          evitare che l’adulto si alzi da tavola       e i grandi devono essere con
    educativa anche al momento della           troppo spesso.                               l’elastico, perché i bambini possano
    merenda.                                   La preparazione del carrello deve            indossarli e toglierli da soli.

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Firenze - Comune di Firenze
ogetto educativo
                                                                                   bavaglio, cantare insieme una
                                                                                   canzone o ascoltare la lettura di storie
                                                                                   associate al momento del pranzo.
                                                                                   Quando arriva il carrello, l’esecutore
                                                                                   predispone tutto il necessario per la
                                                                                   sporzionatura sul piano d’appoggio
                                                                                   accanto al tavolo (bottiglie, bicchieri,
                                                                                   piatti, contenitore con le posate,
                                                                                   formaggiera, zuppiere, scottex ecc.).
                                                                                   Il mangiare insieme con tranquillità
                                                                                   rafforza la convivialità del momento e
                                                                                   permette di valorizzare i contenuti
                                                                                   educativi del pranzo.
                                                                                   Il bambino, anche di pochi mesi, deve
                                                                                   essere protagonista del proprio pasto.
                                                                                   Il ruolo dell’adulto è quello di
                                                                                   sostenere i bambini, senza sostituirsi
                                                                                   a loro o anticipare le loro richieste
                                                                                   e di intervenire per aiutarli
                                                                                   incoraggiandoli nelle loro piccole e
                                                                                   grandi autonomie.

                                                                                   Alessandra Berti, educatrice Asilo nido PINOLO

                                                                                   Asilo nido PINOLO
                                                                                   Comune di Firenze - Anno educativo 2007-2008
                                                                                   L’esperienza è stata realizzata da Tiziana Berlincioni,
                                                                                   Alessandra Berti, Serena Bruno, Maria Cantori,
                                                                                   Alessandra Cennini, Elisabetta Coco, Francesca
                                                                                   Focardi, Rosy Lo Bocchiaro, Fiorenza Santoni, Lorella
 Verso le 11 e un quarto ogni              seconda del grado di autonomia          Balzani, Elena Papini, Rita Donati, Debora Santini,
                                                                                   Giovanni Aloi, Loretta Bini, Isabella Lucignano,
 educatore accompagna in bagno i           raggiunta e si consolidano durante      Francesca Sotgia, Paolo Viliani.
 bambini, in piccoli gruppi, per lavarsi   l’anno in specifiche abitudini che      Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
                                                                                   Alessandra Zocchi
 le mani. Le ritualità precedenti il       precedono l’arrivo del carrello, come   Coordinatrice pedagogica Cooperativa Arca: Silvina
 momento del pranzo variano a              mettere la tovaglia, mettersi il        Mateo

 VERSO L’AUTONOMIA                                                                 nelle sue esperieze favorendo
                                                                                   gradualmente l’esplorazione e la
                                                                                   possibilità di essere protagonista.
 Elena Pacini                                                                      Ha preso vita il progetto Si cresce
                                                                                   anche a tavola, con lo scopo di
 Nell’Asilo nido GIRASOLE l’indagine       La riflessione ha evidenziato che       promuovere l’autonomia nel momento
 di rilevazione della qualità erogata ha   l’autonomia nasce all’interno della     del pranzo.
 identificato come ambito di intervento    relazione con una figura di             I principali obiettivi del progetto sono
 quello relativo all’autonomia del         accudimento che svolge la funzione di   stati:
 bambino e della bambina. È iniziato       base sicura, ovvvero che                • organizzare in maniera più
 un confronto su questo tema.              accompagna il bambino e lo sostiene        funzionale il momento del pranzo,

                                               Esperienze a confronto Il pranzo: un progetto educativo                                       3
Firenze - Comune di Firenze
anche per quanto riguarda l’uso di        introdotto l’uso di due cucchiai per       da noi, nella quale i genitori sono stati
       spazi e strumenti;                        ogni bambino, uno lasciato a               invitati a mangiare al nido.
    • creare un contesto nel quale il            disposizione, l’altro usato dall’adulto    L’intero progetto è stato documentato
       bambino possa essere protagonista         per imboccare chi ne ha bisogno.           in più modi per renderlo fruibile al
       attivo, nel rispetto dei suoi tempi,      Le educatrici della sezione medi           gruppo di lavoro, alle famiglie e agli
       delle sue competenze e volontà;           hanno lavorato sul tema assaggiare         stessi bambini; per questi ultimi, ad
    • costruire un contesto relazionale di       un po’ di autonomia. A partire dalle       esempio, sono stati creati degli appositi
       convivialità;                             competenze dei bambini di questa           pannelli fotografici in prossimità dei
    • coinvolgere le famiglie;                   età, ne hanno favorito la                  tavoli, posti alla loro altezza.
    • realizzare una documentazione              partecipazione attiva: ai bambini è
       rivolta al gruppo di lavoro, alle         stata data la possibilità di fare delle
       famiglie e ai bambini.                    scelte su cosa mangiare, ad esempio
    Il percorso ha coinvolto tutte le figure     lasciando a loro disposizione sul
    professionali, sia del Comune, dove è        tavolo sia il contenitore del formaggio
    stata fondamentale la collaborazione         grattugiato che il cestino del pane.
    degli operatori e nello specifico            I bambini vengono anche incoraggiati
    dell’operatore cuciniere, sia della          a pulirsi le mani e la bocca con il        Elena Pacini, educatrice Asilo nido GIRASOLE
    Cooperativa Arca. La riflessione che         bavaglio e a riporlo sul carrello.
                                                                                            Asilo nido GIRASOLE
    ne è seguita ha portato all’attuazione       La Sezione Grandi, riflettendo sul         Comune di Firenze - Anni educativi 2006-2007 e
    di alcuni cambiamenti sostanziali al         tema piccole mani... grandi abilità ha     2007-2008
    pranzo e alla merenda pomeridiana in         promosso la partecipazione attiva dei      L’esperienza è stata realizzata da Pina Auletta,
                                                                                            Stefania Bartolini, Irene Benedetti, Tiziana Berlincioni,
    relazione agli obiettivi                     bambini al momento                         Katia Berti, Cinzia Castrogiovanni, Laura Chiarantini,
    precedentemente individuati.                 dell’apparecchiatura e della               Evelin Credi, Paola Fabbri, Jenny Franchini, Simona
                                                                                            Frassineti, Daniela Galluzzo, Laura Giovannoni, Anna
    Ogni sezione ha avviato una                  sparecchiatura, oltre a dare loro la       Goli, Antonella Larosa, Giulia Liotta, Elena Pacini,
    riorganizzazione, a partire dai piccoli      possibilità di sporzionare i cibi e di     Serena Parri, Giuseppina Pesacane, Sandra
    dettagli.                                    agire autonomamente nelle azioni           Pieraccioni, Sabina Pusceddu, Carmela Raffa,
                                                                                            Fiorenza Ragazzini, Arianna Rogai, Elisa Rustici, Paola
    Nella sezione piccoli l’attenzione si è      come quella di versarsi l’acqua da soli.   Signorini, Silvia Spadaro, Cristina Taddeini
    focalizzata sul tema dalle mani al           Le famiglie sono state coinvolte nel       Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
                                                                                            Alessandra Zocchi
    cucchiaio. Si è riflettuto sul significato   progetto sia durante le riunioni di        Coordinatrice pedagogica Cooperativa Arca: Silvina
    della manipolazione del cibo e si è          sezione, sia con l’iniziativa a pranzo     Mateo

4
Firenze - Comune di Firenze
L’ospite eccezionale
Elena Durin

Uffa! devo andare a lavorare,
vorrei tanto fermarmi con voi a giocare
ed ecco che una nuvola un po’ fatata
che aspetta lì ogni giornata,
ha sentito il forte desiderio di un genitore
e ha voluto fare una magica pozione:
giochi, storie, cibo, canzoni e tanto ancora di speciale
ecco a voi l’ospite eccezionale!

L’idea dell’ospite eccezionale nasce        nella maggior
da esplicite richieste da parte dei         parte dei casi, a
genitori di vedere, provare e               diventare sempre
condividere le esperienze fatte al nido     più autonomi, a
da e con i bambini. Tante volte noi         stare seduti a
educatrici ci siamo sentite dire dai        tavola con i loro
genitori: mi piacerebbe essere una          amici, a mangiare
mosca per vedere cosa fa il mio             da soli con
bambino. Frase spesso detta con i           cucchiaio e
lucciconi agli occhi! Abbiamo così          forchetta, a
pensato di organizzare dei momenti in       servirsi il cibo.
cui è prevista la presenza al nido di un    Non sempre la
genitore per volta, nella sezione medi      stessa cosa accade nel contesto            sul significato di cura e sul
e grandi, per permettere loro di            familiare. È proprio in questo             raggiungimento dell’autonomia dei
trascorrere insieme al proprio figlio un    particolare momento di routine che il      loro bambini.
pezzetto di vita al nido. L’esperienza,     bambino esige maggiore attenzione          Dopo pranzo il genitore porta a casa
denominata l’ospite eccezionale,            dal proprio genitore: può chiedere di      con sé il bambino e, se vuole, ci
permette al genitore di vivere le           essere imboccato, cercare di alzarsi       lascia in dono un suo commento
routine e le attività proposte.             continuamente da tavola o di poter         sull’esperienza appena vissuta.
Queste esperienze vengono vissute           stare in braccio. Può non riuscire a       Noi educatrici viviamo questi momenti
dai genitori come momenti unici e           trovare una sintesi tra le esperienze      forse con un po’ di tensione, ma alla
irripetibili. Quando arrivano al mattino    del contesto familiare e quelle del        fine prevale l’eccezionalità...
con i loro bambini sono emozionati e        nido, soprattutto se sono molto            dell’ospite!
increduli di poter vivere alcune ore        diverse tra di loro. Il bambino come       Questa esperienza ci aiuta a
all’interno di un mondo che                 spesso avviene a casa mette in atto        osservare con più attenzione i
normalmente appartiene solo                 comportamenti che attirano                 bambini, a riflettere sul rapporto
ai loro figli.                              l’attenzione del genitore e che            genitori-figli, ad arricchire la nostra
Per renderli partecipi della vita al nido   possono mostrarsi come una parziale,       professionalità.
si richiede loro di preparare una           momentanea regressione. Questa
storia, un gioco, una filastrocca, o        esperienza fa capire come sia              Elena Durin, educatrice Asilo nido NUVOLA MAGA
qualsiasi cosa possa suggerire la loro      fondante la relazione genitore-figlio
                                                                                       Asilo nido NUVOLAMAGA
creatività. L’emozione di raccontarsi ai    durante le routine e quanto i              Comune di Firenze – Anni educativi dal 2004-2005 al
loro figli è davvero grande!                comportamenti interiorizzati dal           2007-2008
                                                                                       L’esperienza è stata realizzata da Nadia Bartolomei,
Il momento del pranzo è da                  bambino nel contesto familiare             Simona Bellandi, Serena Buci, Sacha Cocchi,
considerare particolarmente delicato,       tendano a prevalere su quelli acquisiti    Barbara Collini, Palmira Corsano, Elena Durin,
perché con la presenza del genitore il      al nido. Per questo crediamo sia           Carmelina Fappietro, Loriana Fattoi, Silvana
                                                                                       Guidalotti, Serena Latini, Mariella Manetti, Francesca
bambino difficilmente si comporta           fondamentale condividere con i             Marliani, Pasquale Palleggiante, Donata Panuccio,
come quando è da solo.                      genitori il progetto educativo del         Anna Picone, Patrizia Picone, Cristina Poli, Arianna
                                                                                       Rossi, Katerina Tondini, Luisa Tucci, Enrica Venturini.
I bambini di questa età che mangiano        servizio e offrire loro l’opportunità di   Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
quotidianamente al nido tendono,            riflettere sull’educazione alimentare,     Gabriella Mazzoni

                                                  Esperienze a confronto Il coinvolgimento delle famiglie                                        5
Firenze - Comune di Firenze
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    Il primo pranzo
    con i genitori dei piccoli
    Valentina Papi

    La presenza del genitore in sezione           genitore per farlo mangiare e la        Alcune osservazioni
    durante i primi giorni è un’occasione         relazione tra i due.                    Maria* 12 mesi
    di conoscenza e confronto reciproco        Questa esperienza si inserisce in un       All’arrivo della mamma sorride e le
    tra il contesto educativo e quello         progetto più ampio, avviato già negli      porge le braccia, va volentieri sul
    familiare. Ambientare non significa        anni precedenti, volto a dare alle         seggiolone e si fa mettere il bavaglio.
    solo abituare il bambino a situazioni e    famiglie risposte rassicuranti a partire   Mangia tranquillamente, qualche volta
    persone nuove, è anche un’occasione        dalla presenza della cuoca durante la      guarda incuriosita gli altri bambini, la
    per aiutare la famiglia ad avere fiducia   prima riunione con i genitori del          sua mamma la chiama, ella si gira e
    nel personale che opera nel servizio.      gruppo piccoli e i primi colloqui          fa una smorfia di disappunto, allora la
    L’iniziativa aggiungi un posto al tavolo   individuali. Nel corso dell’anno           mamma le dà un cucchiaio con cui
    si pone l’obiettivo di coinvolgere i       scolastico, i genitori sono invitati a     giocare e lei lo butta ripetutamente a
    genitori durante il primo pranzo al        una cena per degustare un menu a           terra. Mamma e bambina hanno dato
    nido: l’alimentazione costituisce per le   misura di bambino.                         l’impressione di riproporre il momento
    famiglie una delle principali fonti di                                                del pasto così come avviene a casa,
    preoccupazione in quanto significa         Come è stata proposta l’esperienza         con tutta calma, immerse in una
    condividere un importante momento          Il primo pranzo si è svolto, come da       relazione fatta di sguardi, versini e
    di cura e di relazione con persone         calendario, nella seconda settimana di     sorrisi.
    estranee. Non avere più il totale          ambientamento. Le mamme ci hanno
    controllo di ciò che mangia il figlio,     raggiunto in sezione alle 11 e 30. Era     Elisa* 8 mesi
    soprattutto quando è molto piccolo,        stato preventivamente spiegato loro        Ha iniziato da poco lo svezzamento
    porta la madre a sviluppare una            come si sarebbe svolto il pranzo, cosa     ed ha ancora difficoltà con l’ingestione
    notevole ansia. Nello specifico sono       avrebbero dovuto fare una volta entrate    di cibi più consistenti, li rifiuta e, a
    tre le motivazioni del progetto, tante     in stanza, nonché il significato della     volte, rigurgita ciò che ha appena
    quanti i soggetti direttamente             loro partecipazione. Ai genitori è stato   mangiato; al riguardo la mamma ha
    coinvolti:                                 chiesto di riproporre le stesse            espresso la propria preoccupazione
    – il bambino, grazie alla mediazione       modalità usate nel contesto familiare,     all’educatrice anche durante il
       della figura familiare, ha un           quindi sono stati invitati ad              colloquio.
       approccio più soft al momento del       accomodare il proprio bambino nel          Piange quando la mamma la mette
       pranzo nel nuovo contesto;              seggiolone, a mettergli il bavaglio e a    nel seggiolone ma, una volta
    – il genitore entra nella vita della       sedersi di fronte. L’operatrice col        tranquillizzatasi, mangia tutta la
       sezione, vede con i propri occhi        carrello del pranzo ha chiesto alle        pappa. Sul finale, trovando qualcosa
       cosa succede, attenua l’ansia e fa      mamme come preparare il piatto,            di più consistente, rigurgita tutto ciò
       un passo avanti nella costruzione       mentre l’educatrice di riferimento del     che ha mangiato.
       del rapporto di stima con le            gruppo si è seduta vicino al tavolo e,     L’entusiasmo della mamma
       educatrici;                             in silenzio, ha osservato e fotografato    viene meno, riemerge la
    – l’educatrice ha un’ottima                l’esperienza. Finito il pranzo è stato     preoccupazione, nonché la necessità
       opportunità per osservare le            proposto alle mamme di lavare il           di trovare nell’educatrice una
       modalità messe in atto dal              bambino ed eventualmente cambiarlo         motivazione plausibile che la possa
       bambino, le strategie adottate dal      prima di uscire.                           rassicurare.

6
Firenze - Comune di Firenze
sto al tavolo
  Marta* 11 mesi
  La mamma prova a metterla sul
  seggiolone.
  Con un po’ di fatica e tra i pianti
  la bambina si siede anche se è molto
  agitata, tende le mani alla mamma
  aggrappandosi alla sua maglia, non
  vuole il bavaglio.
  Non vuole assaggiare la pappa, la
  mamma la prende in braccio, piano
  piano si rilassa, le dà un pezzetto di
  pane che gradisce.
  La mamma ritenta con la pappa, ma
  Marta continua a voltare la testa dalla
  parte opposta.
  Il primo pranzo al nido termina
  così. La mamma, visibilmente
  dispiaciuta, attribuisce il
  comportamento al fatto che la
  bambina, oltre a non essere abituata
  a seggiolone e bavaglio, ha
  un’alimentazione diversa da quella
  proposta al nido.

  Le riflessioni del gruppo di lavoro
  L’esperienza è stata accolta dalle
  mamme con entusiasmo e più volte
  abbiamo pensato di inserirla nel
  progetto ambientamento,                   Riportiamo di seguito alcune               ciò ero sicura che col tempo avrebbe
  ma non mancano le perplessità             testimonianze:                             mangiato… e il tempo mi ha dato
  derivanti dall’inadeguatezza degli                                                   ragione! Al nido mangia volentieri e
  spazi all’interno della sezione.          Appena mi ha visto non ha voluto fare      finalmente anche a casa!
  Lo spazio pranzo, già troppo piccolo      altro che stare in braccio. Quindi, è
  rispetto all’attuale concezione di        stato un piccolo assaggio che però è       È stato un bel momento, Marco* ha
  pranzo educativo, con la presenza dei     sempre emozionante.                        mangiato e anche allegramente.
  genitori può diventare troppo angusto                                                Sono rimasta soddisfatta anche
  e arrecare disturbo al gruppo già         Mi è piaciuta tanto l’atmosfera: tutti i   perché tutto viene cucinato all’interno
  ambientato.                               genitori che davano da mangiare alle       con molta cura e igiene. Quando l’ho
  Per migliorare l’esperienza potrebbe      loro creature, e i piccolini avevano gli   messo sul seggiolone si è messo a
  essere ampliato lo spazio-pranzo e        occhi grandi, perché non capivano          piangere e mi sono preoccupata, ma
  diviso il gruppo                          come mai eravamo così in tanti.            poi ha smesso e ha mangiato tutto.
  genitori-bambini in ambientamento in
                                                                                       Valentina Papi, educatrice Asilo nido CHICCO DI
  modo da farli restare al primo pranzo     Emozionata e avendo paura che si           GRANO
  in due giorni diversi.                    comportasse chissà come!
                                                                                       Asilo nido CHICCO DI GRANO
                                            (Dialogando però con le altre mamme        Comune di Firenze anni educativi 2005-2006, 2006-
  Le riflessioni dei genitori               mi sono resa conto che le ansie sono       2007 e 2007-2008
  Per monitorare il progetto abbiamo        comuni!).                                  L’esperienza è stata realizzata da Serena Ciavattone,
                                                                                       Valentina Papi, Fabiola Spinelli, Orsola D’Aleo
  chiesto ai genitori di rispondere alla                                               Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
  seguente domanda: come ho vissuto         Mio figlio non ha voluto mangiare          Mariella Manetti
  l’esperienza del primo pranzo al nido     niente… Mi ha stretto le braccia al        * I nomi propri dei bambini non corrispondono a quelli
  insieme al mio bambino?                   collo e non mi lasciava… Nonostante        reali.

                                                   Esperienze a confronto Il coinvolgimento delle famiglie                                      7
Firenze - Comune di Firenze
La natura a tavola
    DAL FIORE ALLA TISANA                                                                  rappresentano le diverse fasi del
                                                                                           percorso: la raccolta, l’essiccazione,
    Gruppo di lavoro Centro gioco UGNANO                                                   la preparazione della tisana. Sul
                                                                                           pannello sono stati inseriti anche gli
                                                                                           strumenti utilizzati in modo da
    L’esperienza dal fiore alla tisana         raccolti con fiori acquistati provenienti   permettere ai bambini di rivivere le
    nasce all’interno di un progetto più       da agricoltura biologica.                   tappe dell’esperienza, rievocare il
    ampio che prevede la conoscenza            I bambini hanno messo i fiori di            ricordo e imprimerlo nella memoria.
    delle varie fasi di trasformazione di      camomilla in una ciotola di vetro           I genitori hanno potuto conoscere
    prodotti naturali come la camomilla, il    trasparente in cui abbiamo versato          l’esperienza attraverso la
    mais e la farina di grano. Il progetto è   una brocca di acqua tiepida e un po’        documentazione pannellistica, un
    rivolto a bambini di età compresa fra i    di miele. Sotto i loro occhi sbalorditi     filmato e i racconti dei loro figli,
    16 e i 36 mesi che frequentano il          l’acqua ha cambiato colore.                 contenti di portare a casa i fiori di
    Centro gioco di Ugnano. Partendo           L’eccitazione e lo stupore erano            camomilla. Il nostro percorso ha avuto
    dalle loro competenze, abbiamo fatto       evidenti e non ci restava che               una positiva ricaduta anche nel
    leva sulla curiosità e sulla loro voglia   assaggiare la tisana appena                 contesto familiare dove i genitori
    di sperimentare.                           preparata.                                  hanno riproposto analoghi processi di
    Il percorso dal fiore alla tisana          Le reazioni dei bambini sono state          trasformazione come la preparazione
    prevede tutte le tappe che conducono       diverse: alcuni hanno vissuto questo        dei biscotti, del tè, della macedonia o
    alla preparazione - per dirla con le       momento con ilarità, altri hanno            del minestrone.
    loro parole - dell’acqua colorata.         partecipato con curiosità e attenzione,     Centro Gioco UGNANO
    L’esperienza è stata proposta a            altri ancora hanno vissuto una sorta di     Servizio in convenzione con il Comune di Firenze –
    piccoli gruppi, omogenei o eterogenei      ritorno alla calma, come quando la          Anno educativio 2007-2008
                                                                                           L’esperienza è stata realizzata da Silvia Buttacavoli,
    per età, in modo da facilitare             sera bevono la camomilla nel contesto       Valentina Cicali, Marianna Mauro
    l’interazione tra i bambini e              familiare.                                  Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
                                                                                           Liliana Dainelli
    l’osservazione e l’ascolto da parte di     Abbiamo realizzato un pannello di           Coordinatrice pedagogica Cooperativa Arca: Anna
    noi educatori. Questa modalità             documentazione con foto che                 Maggi
    organizzativa ci ha permesso di
    apportare di volta in volta piccole
    modifiche alla proposta, per
    adeguarla alle diverse capacità dei
    singoli bambini. Il percorso ci è stato
    suggerito sia dal comportamento dei
    bambini che hanno dedicato molto
    tempo alla raccolta dei fiori nati
    spontaneamente nel giardino che dai
    racconti dei genitori sulla
    preparazione della camomilla serale
    prima della nanna.
    Ogni bambino ha raccolto i fiori con le
    mani o con le forbici e i coltellini di
    plastica. I fiori sono stati posti in
    cestini e i bambini ne hanno osservato
    la trasformazione, conseguente al
    processo di essiccazione,
    sperimentando la metamorfosi con il
    tatto e l’olfatto. A essiccazione
    avvenuta abbiamo allestito uno spazio
    per preparare la tisana con i bambini.
    Per realizzare l’esperienza,
    naturalmente abbiamo sostituito i fiori

8
DAL SEME AL MINESTRONE                                                                previsto nel menu. I bambini hanno
                                                                                      particolarmente gradito il minestrone
Gruppo di lavoro Asilo nido GRILLO PARLANTE                                           che hanno preparato loro.
                                                                                      I grandi hanno preparato anche la
                                                                                      macedonia e la spremuta di arancia,
La terra ha musica                        della quale è stato ricavato lo spazio      realizzato la pittura a stampo con
per coloro che ascoltano.                 per un orticello e una zona riservata       patate, sedano, carote, cipolle e
W. Shakespeare                            alle erbe aromatiche: lavanda,              zucchine, manipolato la pasta di sale
                                          rosmarino e salvia.                         aromatizzata al rosmarino e alla
                                          Le educatrici hanno preparato il            menta.
Il momento del pranzo ha una forte        terreno, delimitato i confini e costruito   I medi hanno manipolato la pasta di
valenza educativa. Quando alcuni          uno spaventapasseri artigianale,            sale aromatizzata, realizzato pitture a
bambini ci hanno chiesto: Cosa sono       realizzato con le carte luccicanti delle    stampo con patate e cipolle, piantato
questi? indicando i piselli che avevano   uova di Pasqua.                             il crescione in vasi di terracotta che
nel piatto, ci siamo poste una serie di   Un genitore che lavora presso una           hanno portato a casa alla fine
domande. Ma è proprio così scontato       cooperativa agricola ha portato alcuni      dell’anno.
che bambini di tre anni siano a           semi. I bambini hanno partecipato           I piccoli hanno dipinto utilizzando i
conoscenza della provenienza della        alla semina di rucola, bietola,             colori naturali: rape rosse, spinaci,
frutta e della verdura? Le risposte dei   insalata, porri e pomodori.                 orzo, hanno manipolato sacchettini
piccoli ci dicono di no: nel loro         Hanno annaffiato giornalmente le            con granaglie e legumi secchi, hanno
immaginario arrivano nel piatto           piantine e ne hanno osservato la            annusato bustine di stoffa piene di
direttamente dal banco del                crescita. Dopo circa un mese la             erbe aromatiche e profumate.
supermercato!                             rucola era già pronta per la tavola!        In tutte le sezioni sono state lette le
Così è nato questo progetto i cui         I bambini l’hanno raccolta, lavata e        storie di Spotty nell’orto e L’orto di
obiettivi sono:                           mangiata durante il gioco simbolico,        Peter Coniglio.
• stimolare curiosità per il mondo        non potendola degustare realmente a         La programmazione educativa è stata
   vegetale attraverso l’osservazione     causa delle normative vigenti.              condivisa con le famiglie che hanno
   diretta;                               L’esperienza ha coinvolto tutte le          particolarmente apprezzato l’iniziativa.
• far conoscere il mondo vegetale         sezioni sia nella coltivazione dell’orto
   attraverso esperienze concrete che     che in alcune attività sensoriali.
   coinvolgono i cinque sensi;            Quando nel menu era previsto il
• far capire che la verdura nasce da      minestrone, i bambini della sezione
                                                                                      Asilo nido GRILLO PARLANTE
   un piccolo seme piantato nella terra   grandi hanno raccolto le verdure            Comune di Firenze - Anno educativo 2007-2008
   e curato con attenzione;               dell’orto… le hanno lavate e tagliate,      L’esperienza è stata realizzata da Alessia Ciaramelli,
• sviluppare un senso di                  comprese zucchine, carote e patate…         Gianna Conti, Natalia Draghici, Moira Galardi, Martina
                                                                                      Giubbilini, Sara Larghi, Francesca Masserelli,
   responsabilità attraverso la cura      poi hanno portato in cucina una             Giovanna Micalizzi, Maria Grazia Nuti, Samantha Nuti,
   continuativa di piccole piante.        ciotola di minestrone pronto per            Rossana Orbetelli, Ilaria Papucci, Rossella Palazzoni,
                                                                                      Monica Romoli
Il giardino dell’Asilo comprende          essere cotto… e la cuoca Natalia ha         Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
un’area piuttosto ampia all’interno       provveduto a sostituirlo con quello         Liliana Dainelli

                                                                  Esperienze a confronto La natura a tavola                                    9
Senza naso...
     Gruppo di lavoro Asilo nido POLLICINO

                                    Il suono è il cibo dell’orecchio         • educare alla curiosità e al piacere
                                    Il tocco è il cibo della pelle             della scoperta;
                                    La forma è il cibo dell’occhio           • stimolare capacità creative e
                                    L’odore è il cibo del naso                 costruttive;
                                    Il gusto è il cibo della bocca           • aiutare i bambini ad apprezzare
                                    Say Baba                                   e quindi mangiare frutta e
                                                                               verdura;
                                                                             • favorire l’autonomia, la
                                    Il progetto educativo realizzato           socializzazione e la collaborazione;
                                    dal gruppo di lavoro dell’Asilo nido     • accrescere nei genitori la
                                    POLLICINO in questi ultimi anni            conoscenza delle esperienze
                                    ha avuto come obiettivo principale         sull’alimentazione vissute dai
                                    quello di accompagnare i bambini           bambini al nido;
                                    ad avere un rapporto positivo            • coinvolgere le famiglie nel progetto
                                    con il cibo stimolando la                  educativo sul cibo.
                                    curiosità, le potenzialità e la
                                    partecipazione.                          Attraverso giochi di manipolazione ed
                                                                             esperimenti i bambini sono stati
                                    Gli obiettivi del progetto sono stati:   invitati a toccare il cibo, a scoprirne i
                                    • conoscere il cibo con i cinque         sapori, ad annusarne i profumi, a
                                      sensi;                                 contemplarne i colori. Sulla base di
                                                                             questa esperienza sono nate alcune
                                                                             storie: ecco che improvvisamente
                                                                             zucchero, sale, pomodori, carote,
                                                                             banane sono diventati personaggi
                                                                             reali dando spazio e forma ad
                                                                             avventure senza tempo dove la
                                                                             meraviglia e lo stupore hanno
                                                                             dominato la scena.
                                                                             Il progetto è coinvolgente anche
                                                                             per i genitori che per la festa di fine
                                                                             anno si sono trasformati in attori
                                                                             protagonisti del recital A Marco non
                                                                             piace la verdura.
                                                                             All’interno di una colorata scenografia
                                                                             mamma Carota e babbo Pomodoro
                                                                             hanno rappresentato la divertente
                                                                             storia attraverso il mimo dei sapori.
                                                                             I genitori hanno avuto l’occasione
                                                                             di conoscersi meglio e i bambini
                                                                             hanno vissuto il magico momento
                                                                             della recita partecipando attivamente
                                                                             alla colonna sonora, realizzata
                                                                             con alcune canzoni che cantiamo
                                                                             con loro al nido.
                                                                             Nei giorni successivi tutti hanno avuto

10
non c’è gusto
LE ESPERIENZE REALIZZATE
CON I BAMBINI
L’OLFATTO
Annusare caffè, buccia di limone, aglio,
cipolla, pesce, aceto per ri-conoscere
odori diversi
Giochi realizzati: mi piace- non mi
piace e senza naso… non c’è gusto
IL GUSTO
Assaggiare zucchero, miele e
marmellata per ri-conoscere sapori dolci
Assaggiare caffè e orzo per
riconoscere i sapori amari
Assaggiare il limone per riconoscere li
sapore aspro
Assaggiare il sale per riconoscere il
sapore salato
Giochi realizzati: riconoscere cibi a
occhi bendati e “quadri da assaggiare”
IL TATTO E IL GUSTO
Toccare e assaggiare lo stesso cibo
caldo e freddo: latte, tè.
Toccare e assaggiare lo stesso cibo
cotto e crudo: carota, finocchio.
Toccare e assaggiare lo stesso cibo
asciutto e bagnato: pane, biscotto.
Giochi realizzati: oggi cucino io. Sono
state offerte ai bambini diverse
opportunità per sperimentare le diverse
consistenze degli alimenti e alcune
trasformazioni come schiacciare, tritare
e preparare salse.
L’UDITO
Ascoltare, con orecchie attente, il          l’opportunità di ripercorrere            alimentari e potenziare atteggiamenti
rumore prodotto dal masticare il pane        l’esperienza attraverso la visione       positivi verso una corretta
tostato, il finocchio e la carota cruda e    delle foto che rievocavano il racconto   alimentazione.
dall’acqua mentre si versa nel bicchiere.    del vissuto.
Giochi realizzati: far ascoltare ai          Il gruppo di lavoro si è sentito
bambini le registrazioni di suoni prodotti                                            Asilo nido POLLICINO
                                             gratificato dalla partecipazione dei     Comune di Firenze - Anni educativi 2004-2005 e
da alcuni cibi durante la masticazione,
invitandoli a riconoscerli e a riprodurli.
                                             genitori, commossi di essere stati       2005-2006
                                                                                      L’esperienza è stata realizzata da Caterina Artoni,
                                             coinvolti nell’iniziativa e felici di    Alessandra Cappelli, Ornella Carboni, Laura Carpi,
LA VISTA                                     condividere la gioia e le emozioni di    Pia Cesarini, Luisella De Gregorio, Sonia Fissi,
Far vedere e assaggiare alimenti di          quella giornata con i loro bambini.      Antonietta Lenti, Giovanna Malavolti, Licia Mazzini,
colori, forme e dimensioni diverse                                                    Marzia Mazzuoli, Livia Merenda, Anna Parrulli, Vilma
                                             Riteniamo che l’intera esperienza        Petrarchi,Sandra Petzeu, Monica Romagnoli, Cristina
Giochi realizzati: mi piace- non mi
piace, riconoscere sagome di diversi         vissuta dai bambini sia stata molto      Tarchiani,Concetta Monica Trappa, Maria Weiss,
                                                                                      Donatella Zacchini, Patrizia Zagni
alimenti.                                    importante e permetterà alle famiglie    Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
                                             di riflettere sulle proprie abitudini    Giovanna Malavolti

                                                                Esperienze a confronto I bambini protagonisti                                11
Un pranzo multi
     Letizia La Carbona

     L’alimentazione è un momento centrale e ineludibile della vita degli uomini, è in       Le sperimentazioni sono state tante.
     se stessa un fatto di cultura, un’espressione diretta di ciò che gli uomini fanno,      Abbiamo cercato di privilegiare in un
     sanno, pensano… di ciò che in sostanza sono.                                            primo momento un menu con uso
     Il cibo è comunicazione sociale e individuale: una forma di linguaggio, non             limitato di carne di maiale e che
     scritta e non verbale… che tutti capiscono. Il cibo parla e ha un carattere             proponesse in ugual misura sia il riso
     strutturalmente “culturale”.                                                            che la pasta. In un secondo momento
     Montanari Massimo*                                                                      abbiamo aggiunto alcuni piatti unici
                                                                                             mescolando diversi alimenti, come il
                                                                                             cous-cous, il manzo in agro dolce
     Comunicare attraverso il cibo è un         Il pranzo a LA GIOSTRA è un                  ecc. Tutto ciò in stretta collaborazione
     fattore di notevole importanza.            momento importante, anche per                con la dietista e nel rispetto del
     Il Centro multiculturale educativo LA      l’aspetto interculturale ad esso             benessere e del fabbisogno
     GIOSTRA è un luogo di incontro per i       connesso.                                    nutrizionale giornaliero del bambino.
     bambini e le famiglie di culture           Alla nostra tavola si siedono bambini        Ma al di là del menu è importante
     diverse, organizzato nel rispetto dei      di tanti Paesi in gran parte di origine      lavorare soprattutto sul valore
     bisogni e delle differenze. Sotto          cinese, ma anche albanese,                   conoscitivo e affettivo del cibo. Cibo
     questa ottica è stata posta l’attenzione   peruviana, araba, filippina...               come scoperta di colori, sapori,
     verso il cibo e i momenti ad esso          Anche nell’alimentazione è necessario        odori… come gioco e curiosità, in
     collegati, come quello del pranzo e        il rispetto delle loro diversità culturali   modo da aiutare i bambini a superare
     delle feste.                               e religiose.                                 quel concetto di cibo inteso come
                                                                                             timore di un sapore nuovo o di un
                                                                                             piatto presentato in maniera diversa,
                                                                                             in sintesi come paura di ciò che non si
                                                                                             conosce.
                                                                                             Il mediatore linguistico culturale gioca
                                                                                             un ruolo fondamentale, in particolare
                                                                                             come tramite con le famiglie. Il suo
                                                                                             compito è quello di presentare il
                                                                                             menu, di rassicurare i genitori se i loro
                                                                                             bambini in un primo momento non
                                                                                             mangiano molto. Tutti i bambini che
                                                                                             iniziano a mangiare al nido
                                                                                             necessitano di un periodo di
                                                                                             ambientamento, in particolare quelli
                                                                                             che si devono abituare a un cibo fatto
                                                                                             di colori, sapori, odori diversi dai
                                                                                             propri. La presenza del mediatore,
                                                                                             che presenta il cibo in lingua madre, è
                                                                                             rassicurante anche per i bambini.
                                                                                             Ricordiamo ancora con affetto un
                                                                                             episodio emblematico per sottolineare
                                                                                             la valenza comunicativa del cibo e
                                                                                             l’importanza del pranzo all’interno di
                                                                                             un percorso interculturale.
                                                                                             Qualche anno fa è arrivato da noi un
                                                                                             bambino di origine cinese che per un

12
culturale
 periodo di tempo ha mangiato solo
 mele e durante il pranzo pronunciava
 spesso la parola pinguo, mela in
 cinese. Dopo qualche tempo tutti i
 bimbi per chiedere una mela dicevano
 pinguo sia al nido che a casa.

 Un altro momento importante per il
 nostro percorso sono le feste, intese
 come momenti eccezionali da
 condividere coi bambini e in alcuni
 casi anche con i genitori.
 Condividere una festa significa
 stimolare la socialità e la
 partecipazione, rendere i genitori
 protagonisti della vita dei loro bambini
 all’Asilo… e in tutte le feste il cibo
 rappresenta il simbolo del nostro
 stare insieme. A LA GIOSTRA, oltre
 alle ricorrenze tipiche della nostra
 cultura festeggiamo anche altri eventi
 appartenenti ad altre culture come il
 Capodanno cinese, la Festa delle
 Lanterne e la Festa della Luna (Cina),      Festa del capodanno cinese                   all’interno di un’ottica e di una
 il Capodanno Iraniano ecc.                  febbraio                                     pedagogia interculturale. È infatti
                                             Nell’occasione è stata presentata ai         evidente il nesso tra cibo, abitudini
 Festa di fine anno                          bambini la Leggenda dei dodici               alimentari, sapori familiari e identità,
 La festa di fine anno ha avuto come         animali del Calendario Cinese sotto          attaccamento ai luoghi, alle
 filo conduttore un viaggio tra i Paesi      forma di rappresentazione narrata con        sensazioni, ai ricordi che formano
 che i bambini hanno compiuto a              le sagome dei personaggi. Nella              l’insieme del proprio retroscena
 bordo di un treno di stoffa costruito       stanza predisposta all’accoglienza           culturale.
 da loro, alla scoperta di sapori, odori,    degli adulti abbiamo preparato un
 musiche e suoni di mondi lontani: i         piccolo buffet con cibi tipici del           Letizia La Carbona, educatrice Centro gioco
 bambini attraverso un viaggio               Capodanno cinese; tutti insieme              multiculturale LA GIOSTRA
 fantastico, che dal Messico attraverso      abbiamo guardato la storia, ammirato
                                                                                          Centro gioco multiculturale LA GIOSTRA
 l’Iran arrivava alla Cina, hanno fatto      le maschere, gustato il cibo e con           Servizio in convenzione con il Comune di Firenze -
 nuove significative scoperte                l’aiuto del mediatore abbiamo                Anni educativi dal 2002-2003 al 2007-2008
                                                                                          L’esperienza è stata realizzata da Letizia La Carbona,
 sensoriali. È stato importante              conosciuto aspetti caratteristici della      Maria Luisa Cutore, Beatrice Falcini, Magda Duarte,
 assaggiare i dolci della Cina, le           cultura e cucina cinese. Come il Nian        Barbara Innocenti, Elisa Ranfagni, Maria Derci Dos
 tortillas messicane, i pistacchi            gao, torta tradizionale di riso tipica del   Santos
                                                                                          Coordinatrice pedagogica cooperativa sociale
 dell’Iran. Questi prodotti per i genitori   Capodanno, il cui nome significa un          Tangram: Beatrice Falcini
 provenienti da quei Paesi sono              anno più prosperoso del precedente.          Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
                                                                                          Mariella Manetti
 simbolo di orgoglio, segno di identità
 e appartenenza e per i genitori             In base alle nostre esperienze               Mediatore linguistico: Lin Yexiang
 autoctoni un mondo, tante storie da         possiamo rilevare l’importanza del           * Montanari Massimo, Alimentazione e cultura,
 scoprire.                                   pranzo e degli eventi straordinari           edizioni La Terza, 1992

                                                                 Esperienze a confronto I bambini protagonisti                                     13
Allergie alimentari,
     ma pranzo sereno
     Paola Ricci

     Quest’anno nella sezione primavera          giornata, la collocazione e la
     dell’Asilo nido BAGHEERA abbiamo            modalità di
     accolto un bambino con gravi                somministrazione dei
     problemi di allergia alimentare.            medicinali salvavita. I
     Durante l’incontro iniziale con le          genitori del bambino hanno
     famiglie nuove utenti la mamma ci ha        spiegato che può essere un
     informato del tipo di allergia              rischio il solo entrare in
     alimentare del figlio, allergia al latte,   contatto con residui di
     all’uovo, alla mela e ai derivati. Se       alimenti preparati per gli altri
     ingeriti tali alimenti provocano choc       bambini, così abbiamo
     anafilattico e l’unico rimedio consiste     pensato di organizzare un carrello tutto     una pianificazione strutturata che da
     nella somministrazione di medicinali        per lui con il suo pranzo e le sue           una parte garantisse la salvaguardia
     salva vita. La peculiarità della            stoviglie, di colore diverso da quelle       del bambino e dall’altra tutelasse la
     situazione nella fase                       degli altri bambini, per consentirne il      responsabilità di tutto il personale,
     pre-ambientamento ha motivato la            facile riconoscimento sia da parte           educatrici, esecutori e cuoca.
     presenza durante gli incontri con la        degli adulti che del bambino. Sono           Con questi semplici accorgimenti il
     famiglia, oltre all’educatrice di           state individuate una serie di attenzioni    nostro piccolo, malgrado la
     riferimento, della coordinatrice            che se da una parte riducono al              complessità della situazione, vive
     pedagogica e della cuoca. Il primo          massimo la possibilità di rischio            l’esperienza nido in maniera serena e
     colloquio ha evidenziato                    dall’altra non incidono negativamente        diventa un gioco per tutti riconoscere
     l’organizzazione dei genitori a casa,       sulla capacità relazionale del bambino:      i colori delle stoviglie!
     esperienza da condividere per               la sua diversità non solo viene accolta      L’Amministrazione comunale per
     individuare comportamenti e strategie       ma partecipata. Per esempio per              tutelare i bambini con difficoltà
     in grado di ridurre il rischio.             evitare ogni possibile contaminazione        alimentari in caso di ingestione di
     Preoccupati dalle possibili                 abbiamo stabilito di farlo sedere a          alimenti allergizzanti ha previsto una
     conseguenze abbiamo chiesto tempo;          tavola con gli altri bambini, ma             specifica modalità di intervento:
     l’ambientamento comunque ha                 accanto all’adulto. Alla fine del            – chiamare immediatamente il pronto
     rispettato i ritmi programmati. Il gruppo   pranzo, mentre il bambino si reca in            soccorso, 118 con medico a bordo;
     di lavoro del Comune di Firenze e           un altro spazio con l’educatrice e i         – informare la famiglia;
     della Cooperativa sociale ha                piccoli amici, la zona pranzo viene          – somministrare i farmaci salvavita,
     individuato con le coordinatrici            accuratamente igienizzata da eventuali          previsti dalla prescrizione medica,
     pedagogiche le modalità organizzative       residui di cibo.                                esclusivamente per via orale.
     del pranzo e della merenda in modo          I cuochi si sono adoperati per cercare       Se da una parte la procedura è in
     da garantire la salute del bambino, ma      ricette appropriate per il menu              grado di rassicurare la famiglia per
     anche un atteggiamento sereno di tutti      quotidiano in modo da preparare cibi il      quanto riguarda eventuali emergenze,
     gli operatori del nido e della famiglia.    più possibile non differenziati,             dall’altra fondamentale è attivarsi nel
     Il problema coinvolge tutto il              soprattutto da un punto di vista             servizio per evitare che ciò accada.
     personale, ne sono informate                estetico. Per festeggiare i compleanni       Paola Ricci, educatrice Asilo nido BAGHEERA
     dettagliatamente anche le supplenti: i      abbiamo deciso, poi, di non far              Asilo nido BAGHEERA
     criteri a cui attenersi sono                portare i dolci ai genitori, ma di farli     Comune di Firenze - Anno educativo 2007-2008
                                                                                              L’esperienza è stata realizzata da Daniela Alba,
     costantemente messi in atto e               preparare all’interno del servizio onde      Veronica Bevilacqua, Anna Brandi, Patrizia Ciuffenni,
     verificati scrupolosamente.                 garantire l’uso di alimenti non a rischio.   Annalisa Franzoso, Ilaria Incatasciato, Adriana Molina,
     Nella bacheca degli adulti sono             Non è stato facile all’interno del gruppo    Franco Noferi, Serena Parri, Annalisa Pontiroli, Paola
                                                                                              Ricci, Cristina Sarti, Paolo Serni, Ernesto Serrani,
     presenti tutte le informazioni del caso:    di lavoro raggiungere decisioni              Paola Tani, Gianluca Ugolini
     il nome del bambino, le tipologie di        condivise e in un primo momento non          Coordinatrice pedagogica del Comune di Firenze:
                                                                                              Cristina Coragli
     allergia alimentare, il complesso di        sono mancate le tensioni.                    Coordinatrice pedagogica Cooperativa ARCA: Maria
     regole da seguire nel corso della           Il clima si è rasserenato solo dopo          Armentano

14
Il pranzo educativo
                     IL RAPPORTO CON IL CIBO RAPPRESENTA UN ASPETTO FONDAMENTALE DELLA CRESCITA
                     DEL BAMBINO E DELLA BAMBINA ED È FONDANTE PER LA VITA DI OGNI INDIVIDUO.
                     GLI INTERVENTI RIPORTANO IL PUNTO DI VISTA DI ESPERTI DEL SETTORE E CI OFFRONO
                     SPUNTI DI RIFLESSIONE SULL’EDUCAZIONE ALIMENTARE.

MANGIARE AL NIDO                              ritualizzare la propria esperienza e       che implica non solo il
                                              dunque di promuovere la definizione        soddisfacimento di un bisogno
                                              della propria identità nel tempo e nello   primario, ma relazioni dirette con la
Enzo Catarsi                                  spazio.                                    sfera emotiva e affettiva.
                                              Le routine sono un elemento
Nello sviluppo pur assai qualificato          essenziale della quotidianità del          Relazioni sociali e pranzo
della pedagogia del nido avvenuto             bambino e devono essere acquisite          al nido
nell’ultimo trentennio, le attività di cura   nella progettualità educativa del          Il comportamento alimentare del
hanno goduto di scarsa attenzione,            gruppo di lavoro, in quanto                bambino ha un’evidente dimensione
essendo ritenute retaggio di un’altra         costituiscono esperienze dal carattere     sociale, che riguarda sia il suo
stagione, quella assistenziale, in cui        decisamente pedagogico. Esse sono          rapporto con gli adulti sia quello con i
nelle istituzioni per i più piccoli si        importanti, poiché il bambino, in          coetanei. In particolare assumono
guardava solo alle esigenze igieniche         particolare nei primi anni di vita,        specifico rilievo sia il rapporto con la
e sanitarie.                                  costruisce la propria identità mediante    madre che quello con le educatrici. Al
                                              le esperienze che vive nel contesto e      contempo pare giusto rilevare come
Ritualità e sviluppo                          le relazioni che caratterizzano il suo     l’occasione del mangiare costituisca
Oggi, dopo che il carattere educativo         spazio comunicativo. In questa             un’esperienza che motiva fortemente
del nido è pienamente riconosciuto,           prospettiva risulta evidente               all’autonomia personale. Anche il
occorre avere più coraggio nel                l’importanza pedagogica e                  lattante mostra condotte tendenti
rivendicare l’educatività diffusa di          psicologica del momento del pranzo         all’autonomia che vanno dal guardare
questa istituzione, senza limitarsi a
scorciatoie concettuali fuorvianti, quali
quelle che – nell’ambito dell’impegno
progettuale dei collettivi – portavano a
insistere solo sulle attività strutturate
per legittimare la prospettiva
educativa del Servizio. Ritengo che
oggi queste posizioni – frutto di un
atteggiamento difensivo – siano
superate e che proprio i professionisti
che lavorano nel mondo dei nidi, a
cominciare dalle educatrici, debbano
rivendicare con forza l’importanza e il
significato educativo di tutte le
esperienze che i bambini vivono nei
Servizi per l’infanzia, comprese – e
non certo per ultime – quelle relative
alla cura quotidiana.
Le cosiddette routine non solo non
sono da sottovalutare, al contrario
debbono essere valorizzate in tutta la
loro importanza, in primo luogo
perché consentono al bambino di

                                                                                          Dossier Il pranzo educativo               15
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