Annunciati i tre finalisti del Premio LUX 2019 del Parlamento Europeo
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Annunciati i tre finalisti del Premio LUX 2019 del Parlamento Europeo David Maria Sassoli ROMA – “Il Premio Lux del Parlamento Europeo vuole essere un riconoscimento al cinema di qualità ma soprattutto il riconoscimento del ruolo fondamentale della cultura nella formazione della nostra identità europea. Il Premio – ha sottolineato il Presidente David Maria Sassoli – vuole però essere anche un incoraggiamento a tanti giovani che si avvicinano al mondo del cinema, ad andare avanti, a non mollare, a resistere perché l’Europa li sostiene, perché alle loro spalle c’è una storia e davanti a loro c’è un futuro: quello di un’Europa sempre più unita, libera, solidale”. I film in competizione e gli argomenti trattati hanno mostrato ancora una volta la varietà creativa del cinema europeo. In questa selezione è presente un’ampia gamma di stili cinematografici: un documentario (è la terza volta nella storia del Premio LUX che un documentario viene selezionato tra i finalisti), un dramma sociale con accenni di commedia, e un thriller politico. Viene presentato ancora una volta il lavoro di una donna, alla regia di un film che apre al dibattito – indispensabile e attuale – sulla presenza femminile negli ambiti sociale, politico e religioso.
I finalisti dell’edizione 2019, scelti tra i 10 film della Selezione Ufficiale, sono “Cold Case Hammarskjöld” di Mads Brügger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio), un’investigazione provocatoria sulla morte avvenuta nel 1961 del Segretario generale delle Nazioni Unite, lo svedese Dag Hammarskjöld. Una pellicola che ci ricorda come fare cinema possa sollecitare la presa di coscienza pur restando, come bonus, anche esilarante, avvincente e profondamente umanista. “God Exists, Her Name Is Petrunya” di Teona Strugar Mitevska (Macedonia del Nord/Belgio/Slovenia/Croazia/Francia) è un’opera cinematografica potente, che ì racconta la storia di una donna che viene a trovarsi in una posizione accessibile solo agli uomini nel corso di una cerimonia religiosa, dando un contributo significativo alla battaglia per i diritti delle donne: la più scottante questione sociale dei nostri tempi, che deve ancora guadagnare slancio nei Balcani. “The Realm” di Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia) è un thriller potente e adrenalinico, che affronta il tema della corruzione vista attraverso la caduta rovinosa di un uomo politico di successo e del suo feudo, che sembravano destinati a durare per sempre. I tre film sono stati già protagonisti in festival cinematografici internazionali. Proiettato in prima mondiale al “Sundance“, Cold Case Hammarskjöld ha ricevuto il premio per la miglior regia come film documentario; God Exists, Her Name Is Petrunya, anch’esso in prima mondiale, in competizione alla “Berlinale” ha ricevuto il Premio ecumenico della giuria; The Realm, in prima mondiale a San Sebastian, ha poi vinto sette premi Goya, il più alto riconoscimento al cinema spagnolo. I LUX Film Days e la cerimonia di premiazione Per l’ottavo anno, questi tre film saranno il cuore principale dei LUX Film Days in autunno. Con questa iniziativa, e con l’obiettivo di sostenere l’industria cinematografica europea e aiutare queste importanti (co)produzioni europee a circolare oltre il loro mercato nazionale, il LUX FILM PRIZE sottotitola i tre film in competizione nelle 24 lingue ufficiali dell’Unione europea e li proietta in più di 50 città e festival in tutti i 28 paesi dell’UE. Così facendo, il Parlamento europeo sostiene la diversità culturale in quanto avvicina i film selezionati al pubblico in tutta Europa e incoraggia il dibattito sui temi al centro delle tre produzioni. Anche quest’anno i LUX Film Days trarranno vantaggio dalla collaborazione tra gli uffici di collegamento del Parlamento europeo nei 28 Stati membri e gli uffici MEDIA di Europa creativa in modo da rafforzare la visibilità ed aumentare l’accessibilità delle opere. Grazie a questa collaborazione verranno realizzate tre proiezioni in
streaming dei film con dibattiti dal vivo con i registi. 28 Volte Cinema Quest’anno il progetto 28 Volte Cinema, altro risultato della fruttuosa collaborazione tra il LUX FILM PRIZE del Parlamento europeo e le Giornate degli Autori, celebrerà l’edizione del decimo anniversario con uno sguardo, come sempre, focalizzato sui giovani. Attraverso la collaborazione con Europa Cinemas e Cineuropa, 28 giovani cinefili dai 18 ai 25 anni avranno la possibilità di essere la giuria del GdA Director’s Award. Inoltre, il gruppo sarà totalmente immerso nell’esperienza LUX FILM PRIZE, partecipando a workshop e dibattiti sui tre film in concorso ufficiale. Questo evento speciale è una fantastica opportunità per prepararli al loro ruolo di Ambasciatori del Premio LUX quando presenteranno i LUX Film nei loro rispettivi paesi. I dieci film nella Selezione Ufficiale 2019 I tre film del Concorso Ufficiale fanno parte della Selezione Ufficiale LUX FILM PRIZE, svelata al Festival Internazionale del Cinema di Karlovy Vary il 30 giugno scorso. Ecco le dieci opere selezionate: Clergy – Wojciech Smarzowski (Polonia) Cold Case Hammarskjöld – Mads Brügger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio) God Exists, Her Name Is Petrunya – Teona Strugar Mitevska (Macedonia del Nord/Belgio/Slovenia/Croazia/Francia) Her Job – Nikos Labôt (Grecia/Francia/Serbia) Honeyland – Tamara Kotevska, Ljubomir Stefanov (Macedonia del Nord) Invisibles – Louis-Julien Petit (Francia) Ray & Liz – Richard Billingham (Regno Unito) System Crasher – Nora Fingscheidt (Germania) The Man Who Surprised Everyone – Natasha Merkulova, Aleksey Chupov(Russia/Estonia/Francia) The Realm – Rodrigo Sorogoyen (Spagna/Francia)
In autunno, i neoeletti membri del Parlamento europeo saranno invitati a votare per uno dei tre film in concorso. Il vincitore sarà annunciato il 27 novembre nella seduta solenne del Parlamento europeo a Strasburgo, alla presenza dei registi. L’opera premiata verrà adattato per la proiezione alle persone con disabilità visive e uditive e riceverà anche un supporto promozionale durante per la sua uscita internazionale. Alla 5a edizione il Formia Film Festival diventa Ulysses Film Festival di Giovanna Rei E’ nata una “stella” nel basso Lazio , un giovane festival internazionale di cinema , destinato a brillare sempre di più. Nelle precedenti 4 edizioni annuali passate si chiamava “Formia Film Festival” e da quest’ anno e’ stato ribattezzato sotto il nome di “Ulysses Film Festival” da un’idea di Daniele Urciolo, in collaborazione con Andrea Fico e Fabiola Della Chiara, organizzato dall’ Associazione Alfiere Productions .
La denominazione è’ cambiata per un innovativo proposito comprensoriale potendo contare sul consenso di 8 patronati, i propositi sono gli stessi quelli di valorizzazione del cinema e di promozione del territorio del basso Lazio, attivare il cine -turismo e contemporaneamente valorizzare e divulgare cultura, sapori , turismo e commercio eno-gastronomico del territorio: la Riviera d’ Ulisse, il golfo di Gaeta i Monti Aurunci e l’ entroterra del Sud Pontino fino al confine con la provincia di Frosinone e la provincia di Gaeta .
Un festival ideato e realizzato da tutti giovani locali che desiderano far rivivere la propria terra ed anche eliminare quelle barriere frutto di un vecchio retaggio che vedeva il territorio moralmente suddiviso ,ed abbattere interamente le barriere .Tanti ospiti , premiati e premianti . Una madrina di gran classe , bellezza e professionalità, l’ attrice Elena Cucci. Una giuria di qualità presieduta da Adelmo Togliani , Elda Alvigini ,Giovanna Rei, Olimpio di Mambro , Giuseppe Alessio Nuzzo , Cristina Puccinelli . Presidente della giuria giovani : Liliana Fiorelli . I premi sono andati a Yary Gugliucci , Giuliana De Sio e Ron Moss quest’ ultimo noto per la nota soap internazionale “Beautiful“. Il premio al miglior corto nazionale e’ andato alla “Gita“. Spettacoli e risate con la straordinaria Barbara Foria, l’esilarante Pasquale Palma . Un grande successo per un Festival che ha sorpreso ed entusiasmato i pontini e tutti gli ospiti , sostenuto dalla Confcommercio Lazio e Basso Sud presieduta da Giovanni Acampora . L’ Ulysses Film Festival è destinato a crescere e ci si augura che i Comuni coinvolti oltre al patrocinio, in futuro vorranno sostenerlo anche con contributi economici per la cultura . Venezia75: da Isoardi alla
Santanchè (scambiata per Alena Seredova). Uno spasso di red carpet ! di Federica Gagliardi La 75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ha ufficialmente preso il via. Il più storico e prestigiosodei Festival cinematografici ha tagliato il proprio nastri di partenza. A dare il via alla kermesse cinematografica , che per una decina di giorni ci farà sognare con film, star, tappeti rossi e party esclusivi, è stato il film di apertura “First Man“. A fare da padrino alla cerimonia di apertura, l’attore pugliese Michele Riondino in un look a dir poco imbarazzante, e ben diverso da quello noto a tutti i tarantini, mostrato in occasione dei concerti del 1 maggio. Ma a catturare l’attenzione dei flash dei fotografi italiani, è stata la presenza della quasi First Lady Elisa Isoardi, compagna di Matteo Salvini, la quale ha rischiato l’incidente “hot “per colpa ( o grazie ?) ad uno spacco dell’abito che indossava, davvero vertiginoso.
Il leader della Lega e ministro dell’Interno l’ha accompagnata al Lido, e alla cena inaugurale all’Hotel Excelsior i due hanno dimostrato di essere sempre uniti, cancellando i precedenti attriti dell’estate 2017 che avevano buttato la Isoardi fra le braccia ed i baci di un altro uomo. Come potrete vedere dalla galleria fotografica, però Matteo Salvini in materia di “look” da passerella ha ancora molto da imparare…. A incantare sul tappeto rosso ci ha pensato la splendida giurata Naomi Watts, in rosa Armani , a cui è stato affodato l’onore e l’onere di mantenere alto il livello di “glamour” dei red carpet veneziani che si susseguiranno freneticamente, supportata da Ryan Gosling che è già stato definito come il più bello di questa Mostra, indossando Per uno smoking bianco senza cravatta: un’ eleganza estremamente “chic”, che pochi possono permettersi . A far esplodere i flash dei fotografi, la bellissima Georgina Rodríguez compagna di Cristiano Ronaldo, che ha scelto l’inaugurazione della Mostra del cinema per presentarsi come la vera “First lady” del calcio italiano. 24 anni, Georgina senza il compagno accanto, ma con l’anello al dito. ha saputo ben celare l’emozione del suo primo red carpet a Venezia, indossando un abito nero elegantissimo, pieno di trasparenze e spacchi. Siamo solo al primo red carpet del festival. Ma c’è da scommetterci
che da qui all’8 settembre se ne vedranno delle belle. La75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia Vanessa Redgrave e Franco Nero Georgina Rodriguez Vanessa Cicogna Elisa Isoardi Matteo Salvini
E' morto Carlo Vanzina, il regista che raccontò in commedia la vera Italia di Federica Gagliardi Addio a Carlo Vanzina. Il regista, che, insieme al fratello Enrico , ha raccontato in oltre 60 film un’Italia spensierata e da commedia, si è spento a Roma. A dare la notizia sono stati la moglie Lisa Melidoni ed il fratello Enrico con un comunicato: “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese“.
Carlo Vanzina e suo fratello Enrico Vanzina Regista, sceneggiatore e produttore, insieme al fratello Enrico che si è dedicato più alla scrittura, era nato a Roma il 13 marzo del 1951, Carlo Vanzina è vissuto nel mondo del cinema fin dall’infanzia (già a un anno era il piccolo Filippo in “Totò e le donne” diretto dal padre). Ma del fatto di essere stato favorito, per le sue origini, nella carriera nel mondo del cinema non si vergognava affatto. Anzi ad ogni occasione ricordava, riconoscente, la figura del padre Steno (nome d’arte per Stefano Vanzina) e che era stato assistente di Monicelli e il fatto che nella sua casa fossero passati tutti: personaggi come Totò, Ugo Tognazzi, Mario Monicelli, Ennio Flaiano, Mario Camerini e Dino Risi. Vanzina ha raccontato le vacanze degli italiani e con quelle commedie di successo, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi talvolta ingenui, talvolta cinici, che hanno fatto la
fortuna di molti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Calà. I funerali saranno celebrati martedì 10 luglio alle 11 a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza della Repubblica. Diplomatosi alla scuola francese Chateaubriand di Roma, Carlo Vanzina ha iniziato la sua carriera nel cinema nei primi anni ’70 come aiuto regista di Mario Monicelli nei film ‘Brancaleone alle crociate‘ (1970) e poi ne ‘La mortadella‘ (1971). Dopo aver collaborato con il padre (‘Anastasia mio fratello‘, 1973) e con Alberto Sordi (‘Polvere di stelle‘, 1973), nel 1976 ha diretto il suo primo film, ‘Luna di miele in tre‘, scritto dal fratello Enrico e con protagonista Renato Pozzetto. Da allora ha realizzato, nel corso di circa quarant’anni di carriera una sessantina di film. Si va dalla scoperta nel 1982 di Diego Abatantuono con ‘Eccezzziunale… veramente’ e “Viuuulentemente mia”, a quel ‘Sapore di mare‘ uscito in sala l’anno dopo che è sempre stato il suo film più amato. Un anno fortunato il 1983 per i prolifici fratelli della commedia all’italiana, mai troppo amati dai critici con cui ebbero sempre a discutere tra mille polemiche. Esce infatti, sempre nel 1983, quel“Vacanze di Natale” considerato il padre di tutti i ‘cinepanettoni’. “Carlo Vanzina è stato il signore della commedia all’italiana“. Così ministro della cultura Alberto Bonisoli ha ricordato con un post su Facebook il regista scomparso. “La notizia della scomparsa mi addolora – scrive il ministro – il cinema italiano perde un grande regista, che
ha saputo cogliere con abilità e intelligenza gli aspetti tipici della commedia all’italiana. E’ stato il Signore della commedia all’italiana, le sue pellicole hanno lasciato il segno e caratterizzato un’epoca. Porgo le mie più sincere condoglianze a tutti i suoi familiari e amici“. Da Ischia alla Festa di Roma i festival italiani si preparano a rendergli omaggio. “Carlo Vanzina ha saputo raccontare con intelligenza e spesso con grande preveggenza le debolezze e le mode della società italiana contemporanea. Colto e raffinato, ha scelto di parlare al grande pubblico: sarò onorato di ricordarlo e omaggiarlo alla Festa del cinema“. Lo annuncia Antonio Monda, direttore artistico della Festa del cinema di Roma. A Carlo Vanzina, “maestro della commedia“, sarà invece assegnato il ‘Legend Award’ dell’Ischia Global Film & Music festival, che ospiterà una rassegna dei suoi successi con proiezioni gratuite nelle piazze di Casamicciola e Lacco Ameno dal 15 al 22 luglio. A ritirare il premio potrebbero essere la moglie Lisa o il fratello Enrico, spiega il fondatore e produttore del festival, Pascal Vicedomini, che nei giorni scorsi aveva annunciato il tributo a Vanzina, “deciso all’unanimità dal board di Ischia Global nel quale siedono Marina Cicogna, Enrico Lucherini, Dante Ferretti, Francesca lo Schiavo, Franco Nero, Tony Renis“. Cinema. La Fondazione Apulia Film Commission nomina Stefania Rocca direttore artistico
ROMA– L’attrice Stefania Rocca è il nuovo direttore artistico dell’ OFFF – Otranto Film Fund Festival . Lo ha reso noto la Fondazione Apulia Film Commission. La manifestazione cinematografica fa parte di “Apulia Cinefestival Network”, una rete dei festival, che comprende 9 festival, manifestazioni e premi cinematografici sparsi su tutto il territorio pugliese. “È un onore collaborare alla costruzione di una storia che – sottolinea Stefania Rocca – spero possa divertire ma anche emozionare come succede a me quando vivo il vostro territorio a cui sono profondamente legata“.” La scelta di Stefania Rocca tra le più importanti e rappresentative attrici italiane, è un deciso segnale della volontà di rilanciare il festival, non è un caso infatti che la Fondazione abbia scelto un attrice di acclarata e multiforme professionalità, in grado di affrontare indifferentemente il linguaggio cinematografico, teatrale e
televisivo. “Ringrazio la Regione Puglia, Apulia Film Commission e il Comune di Otranto per aver pensato a me come direttore artistico dell’OFFF (Otranto Film Fund Festival) – commenta Stefania Rocca – Curiosa di scoprire e collaborare con le tante persone di qualità che affollano questa terra ricca di cultura. Cercherò, insieme a loro, di stupirvi senza effetti speciali, ma con il cuore, l’impegno ed un pizzico di fantasia“. L’OFFF di Otranto, riconosciuto dall’“AFIC” – Associazione Festival Italiani di Cinema- tra i festival più importanti d’Italia, si è proposto come un momento di approfondimento sulle prospettive di mercato delle produzioni audiovisive internazionali, nonché sul ruolo che i Fund e le Film Commission possono svolgere per il finanziamento e la promozione delle opere a livello internazionale, attraverso un osservatorio dedicato alla produzione cinematografica all’interno della Macroregione Adriatico- Ionica . Festival del cinema di Venezia. Il ministro Franceschini: 3 milioni di euro all’anno per i cinema negli ospedali ROMA – Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, è intervenuto alla presentazione del cortometraggio “L’eroe” di Andrea De Sica con Christian De Sica, Valeria Solarino, Vincenzo Crea e Blu Yoshimi prodotto da Rai Cinema nel contesto del progetto MediCinema. “Questa è una grandissima edizione della Mostra del Cinema, come la stampa sta riconoscendo ancor prima dell’inizio – ha detto Franceschini – un’attenzione internazionale enorme, una presenza di molte star, una partecipazione importante del cinema italiano anche in concorso. Questo corrisponde ad un momento importante non solo per Venezia ma per tutto il Paese. Questa edizione della mostra si svolge dopo che finalmente è stata approvata una legge sul cinema attesa da decenni che ha modernizzato, rivoluzionato il sistema, messo più risorse, promosso le produzioni internazionali, sostenuto il cinema italiano, aiutato gli esercenti e le sale, incrementerà il rapporto con le scuole: è un bel momento per il cinema italiano”
“Abbiamo appena approvato la legge cinema – ha dichiarato il Ministro – che prevede un fondo annuo di 30 milioni di euro destinato al recupero delle sale cinematografiche. Ho appena firmato il decreto attuativo del provvedimento, ma farò immediatamente una modifica affinché fino al 10 per cento di tali risorse vada ogni anno alla costruzione di sale cinematografiche all’interno degli ospedali”. 74a Mostra del Cinema di Venezia, Gabriele Salvatores racconta per Save the Children il dramma dei bambini siriani VENEZIA – Il dramma dei bambini siriani, a sei anni e mezzo dall’inizio del conflitto, raccontato attraverso la voce e il volto del regista Gabriele Salvatores in un video diffuso oggi da Save the Children in occasione della 74 a Mostra del Cinema di Venezia, dove
l’organizzazione è presente con una forte iniziativa di sensibilizzazione sulle conseguenze devastanti di violenza e deprivazioni sui milioni di minori nel paese. “Il cuore batte così forte da farmi male. Ho paura”: il video si apre con la testimonianza di un bambino siriano di 5 anni, al quale Gabriele Salvatores dà voce per tenere alta l’attenzione sui quasi 6 milioni di bambini che ancora oggi in Siria sono esposti alle terribili conseguenze della guerra, dei bombardamenti e delle violenze. Le parole del regista accompagnano le immagini di distruzione e devastazione realizzate da un drone in volo su una città siriana sventrata dalle bombe. Lo stesso paesaggio sul quale si apre la porta rossa installata da Save the Children a Venezia, un varco che catapulta chi lo osserva in uno scenario terribile divenuto quotidianità per i moltissimi minori in Siria. Immagini che testimoniano le infanzie perdute, spesso non vissute, di tanti bambini siriani. Ma “questo non è un film, sta accadendo adesso, in questo momento”, sottolinea Gabriele Salvatores nel video con il quale il regista unisce la sua voce a quella di Save the Children – l’organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro – per puntare i riflettori del Festival del Cinema di Venezia sulle infanzie perdute dei bambini siriani. “Lui è solo uno dei tanti bambini che non conosce la pace, che non riesce a dormire per gli incubi, perché ha paura di non svegliarsi più – dice il regista riferendosi alla storia del bimbo siriano – [Bambini] che hanno perso la casa, le persone che amavano, che non
possono più andare a scuola. […] Molti sognano di morire per poter andare in Paradiso e avere così un posto dove mangiare e stare al caldo. Sperano di essere colpiti dai cecchini per essere portati poi in un ospedale e magari scappare da una delle tante città che sono ancora sotto assedio”. La dura realtà delle immagini narrate da Gabriele Salvatores è la stessa che scorre di fronte agli occhi del pubblico e delle celebrities che aprono la porta rossa a Venezia, scoprendo che oggi in Siria 5,8 milioni di bambini sono ancora esposti alle terribili conseguenze della guerra e dei bombardamenti e circa 3,7 milioni di bambini siriani sono nati durante il conflitto e nella loro vita finora non hanno conosciuto altro che violenze e distruzione. Due bambini su tre hanno perso uno dei loro cari, la loro abitazione è stata bombardata o sono rimasti feriti, mentre 1 su 4 rischia conseguenze gravissime sulla propria salute mentale, anche a causa degli incubi terribili che li svegliano durante la notte o delle paure ricorrenti delle bombe e del rumore degli aerei. Da quando il conflitto ha sferzato il Paese, più di 4.000 scuole sono state attaccate, quasi due al giorno, più di 1 su 2 è stata danneggiata, 1 su 10 è stata completamente distrutta e più di 2 su 5 non sono più utilizzabili , con un impatto devastante sul diritto all’educazione di almeno 1,7 milioni di bambini che sono stati costretti ad abbandonare la scuola. L’iniziativa di Save the Children ha avuto come madrina l’attrice Giulia Bevilacqua, presente alla 74a Mostra del Cinema di Venezia con il film “Il contagio“. La porta rossa è ospitata all’interno della rassegna “Isola Edipo”, nel luogo dove è ormeggiata la storica barca di Pier Paolo Pasolini “Edipo Re” (Lido di Venezia, Riva di Corinto 1). L’azione di sensibilizzazione, nell’ambito della quale sono stati coinvolti protagonisti del mondo del cinema e dello spettacolo presenti alla kermesse di Venezia, è realizzata anche grazie alla collaborazione con la mostra fotografica “Fino alla fine del mare” di Jacopo Di Cera, che sarà in esposizione sulla barca “Edipo Re” di Pasolini dal 31 agosto al 9 settembre.
Sulla croisette del Festival del Cinema di Cannes la superstar è Monica Bellucci CANNES – Il sorriso smagliante, occhiali da sole scuri, Monica Bellucci è arrivata completamente vestita di nero Stella Mc Cartney, madrina del festival, dicendo ancora un volta di “sì” alla Croisette “per la seconda volta perché il mio percorso cinematografico – da ‘Irreversible‘ a ‘Le Meraviglie‘ – non sarebbe stato lo stesso senza il festival” . Si è aperto oggi, con Les Fantômes d’Ismaël di Arnaud Desplechin, il Festival di Cannes 2017, giunto all’edizione numero 70, che si svolgerà sulla Croisette da oggi fino a domenica 28 maggio. In libreria, uscito in contemporanea in Francia e in Italia, “Incontri clandestini” (Rizzoli) un libro sulla Bellucci scritto da Guillaume Sbalchiero: non vi aspettate una raccolta di fotografie né la classica biografia. E’ quasi un libro filosofico, con una lunga riflessione sulla vita e il cinema, che ha porta il giovane giornalista a proporre alla top model e attrice un’intervista in cui raccontare gli aspetti più privati della sua esistenza. Divertita dall’idea, Monica Bellucci ha accettato. E’ nato così questo agile ma denso dialogo in cui la diva, spronata dalle domande di Guillaume, racconta dell’arte e del cinema, del suo essere madre e del rapporto
con l’universo maschile. Dall’alba della sua carriera alla salda maturità di oggi. Le citazioni su Freud, Kant e Ungaretti non le impediscono di essere ancor’oggi un simbolo di glamour, e infatti è stata lei la maîtresse de cérémonie del 70esimo Festival di Cannes durante il quale verrà presentato l’attesissimo nuovo Twin Peaks di David Lynch. E del cast fa parte Monica .
Una sessantina di film in quasi trent’anni di cinema, è la popolarità, sono i riconoscimenti (la Legion d’onore che il presidente Hollande le ha appuntato su un impeccabile abito nero nel novembre scorso all’Eliseo), sono le copertine, i contratti pubblicitari, e soprattutto una forma di devozione e simpatia che poche donne riescono a conquistarsi nel mondo dello spettacolo.
Questa primavera al cinema ma anche altrove, ci sarà per tutti una specie di “Bellucci festival” diffuso praticamente ovunque. Nelle sale cinematografiche dallo scorso 11 maggio è arrivato On the Milky Road – Sulla Via Lattea di Emir Kusturica, presentato alla Mostra del Cinema 2016 di Venezia. In televisione arriva invece la terza stagione della serie Mozart in the Jungle dove per la prima volta, entra in scena, il personaggio della cantante lirica italiana Alessandra, interpretato dalla nostra Monica Belluci. “C’è un uomo nella mia vita. A 52 anni sono un’altra donna. “
L’ha confessato lei stessa alla rivista Paris Match, che ha intervistato “la più francese delle italiane” in vista del Festival del Cinema di Cannes, dove l’attrice di origini umbre sarà per la seconda volta madrina, dopo l’esperienza nel 2003. L’attrice parla dei luoghi in cui vive o ha vissuto, e che ama: “vengo da un Paese, l’Italia, in cui la sensualità si respira nell’aria, in cui i corpi parlano senza parole. La Francia mi ha fatto scoprire un’altra maniera di essere femminile, più sottile. Ho capito che l’amore e la sensualità erano legati all’energia, non all’età“. Monica Bellucci ha un compagno e sta vivendo con felicità la sua nuova storia d’amore. “A 52 anni sono un’altra donna. C’è un uomo nella mia vita, Ma non vi dirò niente di più“, dichiara sottolineando di aver “bisogno di tenere un po’ di cose private per me”. “Sono già stata amata – spiega la Bellucci alla rivista parigina – ma non ero sempre pronta a ricevere quell’amore. Per molto tempo, ho trovato i rapporti di forza interessanti. Oggi, cerco altre cose. Entro in una nuova fase della mia vita, sono un’altra donna“. Ma non ha reso noto di chi si tratti, nè da quanto tempo vada avanti la relazione, ma un’informazione è stata chiara: “La prima volta
percepivo l’ansia di dover piacere“, racconta alla giornalista, “In questo caso voglio divertirmi e godermi a pieno il momento. Devo così tanto a Cannes! Senza questo festival il mio percorso non sarebbe stato lo stesso. Amo il cinema, penso che alcuni film possano cambiare il nostro destino“. “Quando ero più giovane – continua – ero molto sensibile al fisico. Uscivo sempre con uomini della mia età, preferibilmente belli. Oggi, trovo che un uomo con le rughe sia più interessante, i segni del tempo sul suo viso e sul suo corpo mi piacciono. Perché quello che lo rende sexy è il suo vissuto. Attraverso le pieghe del corpo si vede meglio l’anima”. Anche in questa occasione, come nelle passate interviste la Bellucci non si è tirata indietro quando le sono state poste domande sulla fine del suo matrimonio con Vincent Cassel: “In quel periodo ero completamente persa. Tutto ciò che avevo è andato in pezzi durante la notte. Ho dovuto ricostruire la mia vita“. “Quando ho divorziato, nel 2013 – spiega Monica – il padre delle mie figlie è rimasto in Brasile. Io ho scelto di vivere a Parigi. Ho acquistato l’anno scorso una casa a Lisbona e mi piacerebbe molto andarci ad abitare. In quella città c’è un lato internazionale e al tempo stesso provinciale che mi piace. Sarebbe straordinario per le mie figlie, perché vi si vive una vita più dolce”. “Nelle mie storie d’amore non ho mai avuto paura di correre rischi“, continua, “Non so se sono una donna ragionevole, ma in ogni caso non sono una donna pericolosa. Tutti nascondiamo qualcosa per sopravvivere. Io dico sempre che nulla accade per caso. È possibile evolversi davvero solo attraverso delle crisi personali“ Nessuna parola di biasimo o rancore per l’ex marito, che ormai appartiene al passato dell’attrice umbra. Quel che è certo è che il
divorzio è stato superato e si tratta ormai di un periodo lasciato alle spalle, che l’ha aiutata a crescere ulteriormente. Selfie vip “pubblicita ingannevole” sui social, esposto all’ Antitrust Stop ai personaggi dello spettacolo che fanno pubblicità ingannevole sui loro blog o sui social network attraverso la pubblicazione di foto e video. L’Unione Nazionale Consumatori ha presentato un esposto all’Autorità Antitrust, chiedendo di accertare “la legittimità di questa sorta di product placement camuffato sui social network“. A finire nel mirino dell’associazione – spiega una nota – numerosissimi personaggi famosi, tra i quali Belen, Fedez, Anna Tatangelo, Melissa Satta, colpevoli di aver pubblicato, con evidenti finalità promozionali, foto e video su popolari piattaforme dei socialnetwork (Facebook, Instagram, Twitter), promuovendo di fatto marchi e prodotti commerciali noti, senza però dare indicazioni esplicite circa la natura pubblicitaria di questo endorsement e quindi omettendo ogni dicitura idonea a spiegare che si trattava di contenuti sponsorizzati. Un’abitudine ormai molto diffusa in Italia tra i personaggi più amati dello sport, della moda e dello spettacolo. L’obiettivo dell’associazione di consumatori è quello di ottenere maggiore
trasparenza e rispetto delle normative di Legge. Ecco il programma del Bif&st 2017 a Bari Saranno ben nove le Lezioni di Cinema in programma tutti i giorni dal 22 al 29 aprile prossimo in occasione del Bif&st-Bari International Film Festival, presieduto da Margarethe von Trotta e diretto da Felice Laudadio. Si comincerà il 22 aprile alle 11 al Teatro Petruzzelli con la Master Class di Andrej Konchalovskij dopo la proiezione del suo film più recente, Paradise. Il giorno successivo sarà la volta di Alessandro Gassmann che parlerà, in particolare, di suo padre Vittorio in occasione della grande retrospettiva a lui dedicata. Il 24 interverrà l’attrice Greta Scacchi dopo la proiezione di un film da lei interpretato. Pupi Avati terrà la sua lezione il 25 aprile mentre il 26 toccherà a Carlo e Enrico Vanzina ricordare il loro padre, Steno, presentando il suo libro “Sotto le stelle del ’44″ appena pubblicato dal Centro Sperimentale di Cinematografia in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande regista. Dario Argento terrà la sua Master Class il 27 aprile. Fanny Ardant e Margarethe von Trotta saranno impegnate il 28 in una conversazione a due voci al termine della proiezione di Paura e amore della von Trotta. Il grande attore e produttore francese Jacques Perrin, cui il Bif&st dedica la sezione “Cinema e scienza”, interverrà il 29 dopo Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini da lui prodotto e interpretato accanto a Vittorio Gassman e Philippe Noiret. E infine il premio Oscar Volker Schlöndorff concluderà le Lezioni di Cinema,
questa volta nel pomeriggio del 29 aprile, dopo la proiezione del suo film Return to Montauk, in anteprima assoluta italiana. Le Master Classes al Petruzzelli sono seguite mediamente, ogni giorno, da oltre mille spettatori, soprattutto giovani. Eccovi di seguito il programma completo del Bif&st 2017. PROGRAMMA DEL BIF&ST 2017 Anteprime internazionali. Il Teatro Petruzzelli ospiterà nove film in anteprima italiana assoluta o mondiale: 22 aprile: “LA TENEREZZA” di Gianni Amelio con Renato Carpentieri, Elio Germano, Micaela Ramazzotti, Giovanna Mezzogiorno, Maria Nazionale, Greta Scacchi – Italia 2017, anteprima mondiale Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una
giovane coppia che sembra serena. E i bambini che vedono e non possono ribellarsi. La storia di due famiglie in una Napoli inedita, lontana dalle periferie, una città borghese dove il benessere può mutarsi in tragedia, anche se la speranza è a portata di mano. Rai Cinema-01 Distribution 23 aprile: “MISS SLOANE (Miss Sloane – Giochi di potere)“ di John Madden con Jessica Chastain, Gugu Mbatha Raw, Mark Strong, USA-Francia 2016 Una veterana lobbista di nome Elizabeth Sloane, insieme a una piccola squadra di politici, cerca di far passare un importante atto legislativo all’interno della legge federale scontrandosi con i membri senza scrupolo e meglio finanziati della lobby delle armi da fuoco. La nuova proposta di legge, che richiede controlli più rigorosi sul possesso delle armi, sta guadagnando terreno al Congresso e Sloane comincia a credere che le cose possano andare finalmente a buon fine. Ma per farlo dovrà compromettere il rapporto con le persone a lei care. 01 Distribution 23 aprile: “UNLOCKED (Codice Unlocked)” di Michael Apted con Noomi Rapace, Orlando Bloom, Michael Douglas, John Malkovich – Regno Unito 2017, 98’, anteprima mondiale Alice, agente della CIA, riesce ad ottenere da un giovane prigioniero membro di una cellula terroristica delle informazioni vitali su un
prossimo attacco contro un obiettivo americano a Londra. La donna riferisce tutto a Frank Sutter, uno dei responsabili dell’operazione, ma presto scopre di essere stata raggirata favorendo involontariamente l’attentato, perché Sutter non è chi lei pensa. Notorious Pictures 25 aprile: “GOING IN STYLE (Insospettabili sospetti)” di Zach Braff con Morgan Freeman, Michael Caine, Alan Arkin, USA 2017 I premi Oscar® Morgan Freeman, Michael Caine e Alan Arkin vestono i panni di tre amici di vecchia data – Willie, Joe ed Al – che decidono di dare una scossa alle proprie vite da pensionati e deviare dalla retta via quando la banca utilizza il loro fondo pensione per coprire un’assicurazione aziendale. Disperati e pressati dal bisogno di pagare le bollette e sbarcare il lunario, i tre se la rischiano tutta, decidendo di rapinare proprio la banca che li ha defraudati. Warner Bros. Entertainment Italia 26 aprile: “20th CENTURY WOMEN” di Mike Mills, con Annette Bening, Ellen Fanning, Greta Gerwig, USA 2016 Nella Santa Barbara degli anni settanta, in un periodo di forti cambiamenti, la madre single Dorothea Fields cerca di crescere nel migliore dei modi il figlio adolescente Jamie, educandolo all’amore e alla libertà. La donna chiede l’aiuto di due giovani donne, l’artista Abbie e la vicina ribelle Julie. Warner Bros. Entertainment Italia per Sony Pictures Releasing International
27 aprile: “GET OUT (Scappa)” di Jordan Peele con Bradley Whitford, Allison Williams, Betty Gabriel, Catherine Keener, USA 2017 Ora che Chris (Daniel Kaluuya) e la sua ragazza, Rose (Allison Williams), sono arrivati al fatidico incontro con i suoceri, lei lo invita a trascorrere un fine settimana al nord con Missy (Catherine Keener) e Dean (Bradley Whitford). In un primo momento, Chris interpreta il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia, ma con il passare del tempo, fa una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo portano ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare. Universal Pictures International Italy 28 aprile: “LE DIVAN DE STALINE” di Fanny Ardant con Gérard Depardieu, Emmanuelle Seigner, Francia-Portogallo 2016 Stalin va a riposarsi per tre giorni in un castello nel mezzo di una foresta. È accompagnato dalla sua amante, Lidia. Nell’ufficio in cui dorme c’è un divano che rimanda a quello utilizzato da Sigmund Freud. Stalin propone a Lidia di giocare, di notte, a fare psicoanalisi. In una dépendance del castello soggiorna anche un giovane pittore, Danilov, in attesa d’essere ricevuto da Stalin per presentargli l’opera che ha realizzato per celebrarlo. Fra i tre si crea un rapporto tormentato, pericoloso e perverso. La sfida è sopravvivere alla paura e al tradimento. 29 aprile: “RETURN TO MONTAUK” di Volker Schlöndorff con Stellan Skarsgård, Bronagh Gallagher, Nina Hoss, Niels Arestrup, Germania- Francia-Irlanda 2017 Lo scrittore tedesco Max Zorn è a New York per una settimana con la compagna Clara. Lo attende una serie di presentazioni del suo nuovo romanzo, accompagnato dall’efficiente addetta stampa Lindsey. Più che lasciarsi andare ai ricordi personali o dare sempre le stesse risposte ai giornalisti, gli preme ritrovare Rebecca, un’avvocatessa tedesca con la quale aveva avuto una storia quasi vent’anni prima e che vive negli Stati Uniti. La donna resiste a incontrarlo, poi accetta di
tornare a Montauk, la spiaggia dove erano stati al tempo del loro amore. 29 aprile: “GIFTED (Gifted – Il dono del talento)” di Marc Webb con Chris Evans, Mckenna Grace, Jenny Slate, Lindsay Duncan, Octavia Spencer, USA 2017 –anteprima internazionale Frank sta crescendo da solo la nipote di sette anni Mary, figlia della defunta sorella, che si rivela essere un genio della matematica. L’uomo ha promesso alla sorella di crescere Mary dandole una vita il più normale possibile. Quando la nonna viene a conoscenza delle capacità della nipotina vorrebbe mandarla nelle più facoltose scuole, anche se questo rischia di allontanarla da quella normalità. Twentieth Century Fox Italy Incontri In collaborazione con la libreria La Feltrinelli e il suo direttore Giovanni Bello si svolgeranno alle ore 17 dal 22 al 29 aprile sei incontri dedicati alla figura e al lavoro di Vittorio Gassman e Dino Risi ai quali sono dedicate le già annunciate vastissime retrospettive incrociate, organizzate con la collaborazione determinante di: CSC–Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, RAI Teche – che hanno messo a disposizione una imponente massa di materiali audiovisivi – e Luce Cinecittà che ha curato 20 “pillole” ricavate dai suoi preziosi Archivi. Gli incontri saranno coordinati dal critico francese Jean Gili. È prevista la partecipazione di Paola Gassman e di Claudio Risi, nonché di Antonio Catania, Rita Cirio, Paolo D’Agostini, Caterina D’Amico, Steve Della Casa, Fabrizio Deriu, Maurizio Giammusso, Maurizio Micheli, Andrea Occhipinti, Giancarlo Scarchilli, Pamela Villoresi. Il critico e storico del cinema Paolo Mereghetti, introdotto da Franco Montini, presenterà il 22 aprile a La Feltrinelli Il Mereghetti – Dizionario dei film 2017. A cinquant’anni dalla morte del principe De Curtis, Totò, il Bif&st ricorda il 25 aprile il più grande attore comico del cinema e del teatro italiani con la presentazione di Totalmente Totò di Alberto Anile e di Vita di Totò di Ennio Bispuri, introdotti da Jean Gili. Musica negli occhi – In ricordo di Nino Rota – Nell’anno del Bif&st verrà ricordata l’opera di uno dei massimi compositori italiani, autore delle musiche di quasi tutti i film di Federico Fellini, e storico direttore del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari: Nino Rota. In programma – curato dal Maestro Rino Marrone – diversi estratti di musiche di Rota eseguite da vari musicisti in apertura di serata al Teatro Petruzzelli
Convegni La Film commission organizza il 26 aprile, alle 15.00 al Circolo Barion, un incontro sulle sue attività e sui fondi a favore del cinema e dell’audiovisivo in Puglia. “Il sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa e il settore dell’animazione”, con la parteci-pazione di Enrico Bufalini, Chiara Fortuna, Maurizio Sciarra e Andrea Coluccia (28 aprile, Palazzo Ex Poste, Sala 1, ore 15).3. Presentazione della ACMF-Associazione Compositori Musiche da Film (Barion, 28.04, h.15.30).La storia, la memoria – Festival Vittorio Gassman – Dino Risi, retrospettiva incrociataBif&st e CSC–Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale – con RAI Teche e Istituto Luce Cinecittà – hanno realizzato un vastissimo Tributo dedicato a Vittorio Gassman e Dino Risi che si svolgerà a Bari nell’ambito del Bif&st 8½ dal 22 al 29 aprile 2017, a cura di Felice Laudadio con la collaborazione di Orsetta Gregoretti. Verranno presentati 34 film interpretati da Gassman, 12 dei quali diretti da Risi, oltre ad innumerevoli materiali audiovisivi per diecine di ore provenienti dall’immenso giacimento di RAI Teche e Luce e da altri documentaristi. Verrà inoltre allestita tutt’intorno al Teatro Petruzzelli una vasta mostra fotografica su Vittorio Gassman, composta da 100 fotografie in grandissimo formato, predisposta dalla Cineteca Nazionale del CSC–Centro Sperimentale di Cinematografia. Last but not least – La tortura in Italia e nel mondo DIAZ – DON’T CLEAN UP THIS BLOOD – 25 aprile 2017 Il 24 marzo 2012 il Bif&st presentò, nella serata inaugurale e in anteprima mondiale, il film Diaz di Daniele Vicari prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci. Fu accolto con molti applausi e molto sgomento. E parecchie polemiche. Contro il film (e anche contro il festival). Il film – come si ricorderà – narrava le violenze di cui furono vittime i manifestanti contro il G8 arrestati nella notte del 21 luglio 2001 nella scuola Diaz di Genova e trattenuti nella caserma della polizia di Bolzaneto dove molti di loro furono torturati. Il 6 aprile 2017 la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha obbligato lo Stato italiano a risarcire alcune delle vittime di violenza e tortura. Il 25 aprile il Bif&st ripresenta il film di Vicari e Procacci per rimarcare l’assenza di una norma dello Stato che preveda e punisca il reato di tortura, secondo la Convenzione delle
Nazioni Unite di 28 anni fa. IL CASO REGENI Il 26 aprile, alle ore 19.45 nella Sala 1 del Multicinema Galleria (con replica il giorno successivo, stessa sala, stessa ora) verrà presentato il documentario: NOVE GIORNI AL CAIRO. TORTURA E OMICIDIO DI GIULIO REGENI Un racconto di Carlo Bonini e Giuliano Foschini. Scritto da Diana Ligorio. Immagini e montaggio di Alain Zika e Alessandro D’Elia. Produttore esecutivo esecutivo Laura Guglielmetti. Prodotto da La Repubblica e 42° Parallelo Tokusatsu: Oltre i Power Rangers di Paolo Campanelli Come tanti vecchi show, i Power Rangers stanno tornando alla ribalta, arrivando a riceve un grosso film hollywoodiano, ma dall’avvento di internet, molti si sono trovati confusi: in Giappone i Power Rangers non sono gli stessi che in occidente, e ci sono altre serie con simili concetti. La motivazione è molto semplice, e “un poco complessa” allo stesso tempo. Di base, i PR sono un adattamento di una serie, o meglio, di multiple stagioni solo parzialmente interconnesse che fanno parte di una grande serie, chiamata Super Sentai (super squadroni), da cui sono prese le scene di battaglia, principalmente quelle riguardanti i robbottoni,
mentre la produzione americana, alcuni mesi dopo, riceve i costumi in precedenza utilizzati, gira le scene con gli attori, doppia i filmati già esistenti, e crea una nuova serie, meno “giapponeseggiante” ma comunque a base di “potere dell’amicizia, collaborazione e arti marziali contro le forze del male”; la prima serie a essere adattata in Mighty Morphing Power Ranger è stata Zyuranger, il sedicesimo gruppo Sentai, e ha assorbito le seguenti stagioni Dairanger e Kakuranger al suo interno, con sempre più nuovo materiale filmato, nuovi tagli, nuovi effetti speciali creati con i giocatoli in modo da sopperire alla mancanza di cooperazione tra i vecchi robbottoni e quelli nuovi. Dalla quarta stagione PR Zeo/Ohranger, complice l’impossibilità di continuare alla stessa maniera, Power Ranger comincia ad effettuare il cambio stagionale di tute ed attori, ma manterrà una storia continua fino alla fine della quarta stagione, PR In Space. Dalla quinta stagione, PR Lost Galaxy, in poi, i collegamenti tra le stagioni si faranno sempre più labili, arrivando ad ammontare a singoli episodi dove team precedenti fanno la loro comparsa. A volte, la serie è pressoché la stessa, come nel caso di Timeranger/PR Time Force, altre volte vengono aggiunti concetti totalmente nuovi, come la saga del Titanium Ranger in PR Lightspeed rescue (mentre in GoGo V i protagonisti erano, appunto, in cinque per tutta la durata) o può essere totalmente differente, come succede in Go-Onger, una serie leggera e colorata, dove macchine senzienti da un’alta dimensione collaborano con gli umani contro cattivi dediti all’inquinamento, e la sua controparte Power Ranger RPM, che si apre in un mondo in cui il cattivo ha già vinto, conquistando quasi tutta la terra, schiavizzando, uccidendo e sperimentando su migliaia, se non milioni di persone e avvelenando il pianeta con gas di scarico e radiazioni, e l’ultima colonia di umani liberi è l’unica a opporsi. I Super Sentai fanno parte di un genere chiamato Tokusatsu (letteralmente, riprese [con effetti] speciali), incentrato sugli effetti speciali, e che copre un grande numero di serie e sotto- generi; alcuni fanno risalirne l’origine al film originale di Godzilla (o Gojira, com’era chiamato in Giappone), principalmente perché è il primo caso in cui il film originale viene editato per l’occidente, e attori americani inseriscono altre scene in una seconda release internazionale; Altri invece decidono di ripiegare sul primo serial del ‘66, Ultraman, che vedeva il protagonista in grado di diventare un gigante per combattere i mostri.
Oltre ai film di mostri giganti (Kaiju), e a quelli di mostri di taglia umana (Kaijin), le serie più famose sono divise in Mecha(robot), che segue le avventure di robot giganti, Metal Heroes, con supereroi spaziali in armature robotiche scintillanti ed effetti di luci ,Kamen Rider, che si concentra su personaggi singoli o comunque piccoli gruppi di persone che si trasformano, con frequente uso di motociclette, e una pletora di cartoni animati che seguono simili concetti come Mazinga, Voltron, e persino Transformers (la cui paternità è condivisa tra America e Giappone). Super Sentai è cominciato nel 1975, con il primo team, Himitsu Sentai Gorenger (Squadra Segreta Gorenger), ma è solo dalla terza serie, Battle Fever J, che i nemici, dopo essere stati sconfitti divenivano giganti da affrontare con un robbottone; questa caratteristica è presa dalla versione giapponese di Spiderman, nata da una collaborazione tra Toei Tv e Marvel. Data la particolare collaborazione tra le televisioni italiane e giapponesi dell’epoca, molte serie e film Tokusatsu sono stati tradotte e trasmesse su tv regionali, talvolta anche da gruppi di doppiatori poco più che amatoriali e in modo non ufficiale, e questo ne ha reso difficile sapere con sicurezza quali siano state viste, ma di sicuro molti sentai (Denziman, Goggle-V, Sun Vulcan e Battle Fever J), i Kamen rider della “Shōwa era”(quelli i cui costumi ricordano principalmente cavallette), un’enorme numero di cartoni animati, e alcuni film, principalmente quelli di robot. L’amore per le tutine colorate, robbottoni di cartone e mostri di gomma non sembra accennare a diminuire ne in Giappone ne nel resto del mondo, con internet che valorizza serie che altrimenti non sarebbero mai giunte fino a noi, Super Sentai e KamenRider che continuano ad andare in scena regolarmente nonostante gli ormai quasi 50 anni sul groppone, Ultraman e i Metal Heroes che stanno vedendo un ritorno, e film classici che continuano a essere ripresi dalle grandi produzioni in nuove chiavi, ma innegabilmente figlie del Tokusatsu.
Cinema2day, la lettera di Franceschini per prorogare la promozione del mercoledì a 2€ Questo il testo integrale della lettera che il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini ha inviato ai presidenti di Anica, Anec e Anem per chiedere la proroga di sei mesi di Cinema2day, la promozione che prevede l’ingresso al cinema a 2€ ogni secondo mercoledì del mese. “Gentili tutti, sono passati quasi sei mesi da quando, lo scorso 14 settembre, abbiamo iniziato insieme l’avventura di Cinema2day. Un progetto condiviso di grande impatto, che per la prima volta ha offerto ai cittadini la possibilità di vivere una volta al mese l’imperdibile esperienza dei film in sala a soli due euro, per tutti e in tutta Italia. Nei nostri incontri, effettuati per mettere a punto i dettagli dell’iniziativa, erano emersi, accanto all’entusiasmo, anche legittimi dubbi e perplessità. Alla fine però – ora possiamo dirlo – i risultati sono stati straordinari: una media di un milione di spettatori, le file fuori dai Cinema, il tam tam sui social. “Finalmente un’iniziativa popolare che riavvicina la politica al paese reale”. Così un gruppo di ragazzi e ragazze del Municipio VII di Roma ha definito Cinema2day in una lettera che mi hanno inviato e che è stata poi trasformata in una petizione online che ha raccolto in pochi giorni moltissime adesioni. “noi speriamo e vogliamo credere” continuano i ragazzi “che una misura di welfare così popolare e così accolta dagli italiani possa vincere contro ogni impedimento”. “Come sapete, infatti quella dell’8 febbraio è, sulla carta, l’ultima
data di Cinema2day, – continua la lettera aperta del Ministro Franceschini -e molti cittadini, di ogni età e regione d’Italia, ormai affezionati a un appuntamento diventato familiare con la magia della sala, stanno manifestando da giorni il loro rammarico. Oltre alla petizione online, ci sono inoltre migliaia di email, tutte con la medesima richiesta di far proseguire la promozione. Questa forte mobilitazione dimostra che siamo sulla strada giusta verso l’obiettivo ambizioso che ci eravamo posti: quello di riportare il Cinema tra le buone abitudini dei cittadini. È vero che gli effetti più duraturi e profondi nei comportamenti del pubblico potranno essere apprezzati solo nel lungo periodo, ma è anche vero che i numeri parlano già chiaro in questo senso, collocando le giornate della promozione tra quelle con le maggiori presenze e i migliori incassi di tutto l’anno, con performance superiori, in almeno tre occasioni, persino al giorno di Natale” . ” Voglio quindi ringraziare ciascuno di voi – conclude la lettera – per aver contribuito a questo successo, ma voglio anche chiedervi uno sforzo ulteriore: proseguiamo questa iniziativa per altri sei mesi, per potere poi, dopo 1 anno, fare un bilancio sul suo impatto sul pubblico e sulle vostre imprese, in particolare anche nel periodo estivo in cui le sale, in Italia, sono sempre vuote. Il Ministero è pronto a continuare ad offrire il suo supporto di promozione. Gli Italiani stanno davvero riscoprendo la magia delle sale, non spezziamo questo incantesimo. Ringraziandovi ancora per l’impegno e la dedizione, Porgo a tutti voi i miei più cordiali saluti. Dario Franceschini“. Torna domani in Puglia “Cinema2day” la magia del grande schermo a 2 € Torna domani mercoledì 11 gennaio il quinto appuntamento di Cinema2day, l’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo in collaborazione con Anec, Anem e Anica, che consente l’ingresso nelle sale italiane al prezzo di due euro, ogni secondo mercoledì del mese. Dopo Paola Cortellesi, Francesco Pannofino, Riccardo Scamarcio e Giancarlo Giannini, è la volta di Alba Rohrwacher che per il mese di gennaio ha prestato la voce allo spot promozionale dell’iniziativa.
Anche in questi giorni si conferma la corsa al cinema per domani, grazie anche al tam tam sui social, dai gruppi Facebook agli spot che rimbalzano in rete, e al boom di prevendite che i cinema italiani stanno registrando in queste ultime ore. Grande attesa anche per l’appuntamento con il grande schermo per gli spettacoli previsti la mattina. L’elenco completo delle oltre 3mila sale che hanno aderito all’iniziativa su www.cinema2day.it Cinema, con Cinema2day domani si torna in sala a 2 €uro Torna domani il quarto appuntamento di Cinema2day, l’iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo insieme ad Anec, Anem e Anica, che consente l’ingresso nelle sale italiane al prezzo di due euro, ogni secondo mercoledì del mese. Anche in questi giorni è partita la corsa al cinema per domani 14 dicembre grazie al tam tam sui social, dai gruppi Facebook agli spot che rimbalzano in rete, e al boom di prevendite che i cinema italiani stanno registrando in queste ultime ore. Inoltre per il quarto appuntamento di Cinema2day, che nelle scorse edizioni ha raggiunto il record di presenze al cinema superando il milione di biglietti staccati, la campagna di comunicazione promossa dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha realizzato sei spot, grazie ai backstage dei video girati nel corso
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