TESORI DI PERSIA IRAN - IL TUO VIAGGIO "Image:Lo gotipo"
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
IL TUO VIAGGIO TESORI DI PERSIA IRAN Attraverso i secoli, in Iran, l’antica Persia, si sono succedute e fuse tra loro le civiltà più diverse, lasciando testimonianze di inestimabile valore: dalle ceramiche preistoriche alle tombe dei re a Persepoli, dai bassorilievi achemenidi ai dipinti dell’epoca Qajar; dai monumenti sasanidi alle ardite architetture islamiche. L’austera tomba di Ciro, le torri di ventilazione, Shiraz, Yazd, Nain, e il turchese delle maioliche a Isfahan. Come una grandiosa, alta piattaforma, l’Iran unisce l’Oriente e l’Occidente nel cuore profondo dell’Asia; è la sorgente di tutto quanto ci riguarda, dei nostri popoli, della nostra cultura, religione e filosofia della nostra civiltà. Fino alla Mesopotamia, fino all’Iraq e a Babilonia, pur nella distanza, ancora ci si ritrova: ancora si avverte forte il legame che connette il Medio Oriente al Mediterraneo e all’Occidente. Ma più oltre, in Iran, tutto cambia: il paesaggio, le genti, l’orizzonte. L’Iran ha una funzione ambigua nella storia dei rapporti fra Oriente e Occidente; culla di ogni inizio, in certe epoche connette i due mondi, in certe altre li tiene tenacemente separati. L’Iran è, essenzialmente, simbolicamente, una terra di incrocio, un’immensa frontiera che apre, o chiude, due mondi. A Persepoli quest’idea trova la sua forma architettonica nelle mirabili porte della reggia, così descritta da Byron: “Le porte vantano un guizzo di autentica invenzione. Le loro proporzioni sono strette e tozze per invitare a un eterno andare e venire, mentre le nostre porte chiedono di sostare e di lasciarsi incorniciare. Come gli archi di Stonehenge, sono fatte di pietre intere, due per i lati e una per l’architrave. Ma le modanature e gli angoli sono precisi e delicati come se fossero stati tagliati da una macchina.” Nell’epoca che va dall’ellenismo e dall’impero di Roma all’Islam, il viaggiatore in Persia ha il piacere di scoprire la tradizione artistica sasanide e poi selgiuchide. Le rovine sasanidi raramente sono belle, eppure, dotate di una forza propria notevolissima, documentano un periodo di congiunzione tra il mondo antico e il mondo moderno. E’ un’arte dura, tirannica, rozza, senza il cui tramite non si spiegano le continuità e le differenze tra basilica e moschea: invenzioni islamiche fondamentali, come la cupola e le arcate vuote, risalgono a questo periodo. Una sorpresa sarà l’incontro con la raffinatezza dell’arte costruttiva selgiuchide che possiede l’audacia e la sfida dell’invenzione autentica, dove la decorazione è, come nella grande architettura, espressamente sacrificata al progetto e, nota Byron: “Il risultato, nonostante le possibili imperfezioni, rappresenta il trionfo dell’idea sulle limitazioni tecniche… Viene in mente Brunelleschi.” Nell’assenza dell’ornamento e di ogni dettaglio superfluo, resta la proporzione. Una perfezione geometrica, raffinatezza unita a vigore, che svela all’europeo un nuovo mondo architettonico ispirato agli stessi principi della plastica classica, ma che quei principi reinventa in nuove forme: barlumi che permettono di percepire l’esistenza di un linguaggio estraneo al nostro, eppure così sbalorditivamente consonante rispetto alle nostre origini. TESORI DI PERSIA | 2
In Persia è possibile, ancora oggi come in passato, stare accanto ai monumenti senza disturbare la solitudine delle colonne e degli animali alati dei rilievi, nell’assoluto silenzio e immobilità della pianura. E’ possibile ripercorrere, per vivide tracce, le memorie di Ciro, di Dario, di Serse. Vedere l’Asia come la videro i Greci che al seguito di Alessandro arrivarono fin qui; abituati agli stretti orizzonti della piccola Grecia e Macedonia, non avevano occhi abbastanza grandi per contenere questi spazi e per ammirare i tesori conquistati. E’ possibile, ancora, sentire il respiro dell’Occidente che si distende fino ai confini del mondo, fino all’Indo. “L’inizio di un viaggio in Persia assomiglia a un’equazione algebrica: non si sa mai se riuscirà”: così scriveva Robert Byron nel libro che Bruce Chatwin portò con sé nella sua avventura di scrittore-viaggiatore in Oriente e che ci è servito da traccia per questa nostra breve introduzione al Paese. Qualche anno di distanza e la collaudata esperienza nell’organizzazione ottimale degli itinerari assicurano con buon margine di sicurezza un risultato positivo a questa equazione. Ma, proprio come nei viaggi di Byron e di Chatwin, resta la meraviglia della scoperta di un Paese superbo, unico, magico. Un Paese dalle forti contraddizioni, ancorato al passato, ma proteso verso il futuro, giovane nell’età degli abitanti, ma antico nella cultura, che i media ci presentano come un mondo chiuso in se stesso, ma che si rivelerà di un’apertura straordinaria verso l’ospite che si spoglia di ogni pregiudizio e che desidera varcarne la soglia. La nostra proposta di viaggio in Iran si caratterizza per l’itinerario accurato che percorriamo in compagnia dell'Esperto Kel 12 in bus privato, tutto via terra, senza bisogno di utilizzare nessun volo interno. Viaggiamo attraverso una vasta regione da sud a nord percorrendo circa 1.500 chilometri e attraversando migliaia di anni di storia, da Shiraz sino alla capitale Teheran. Iniziamo il nostro viaggio da Shiraz per seguire un ordine cronologico storico- culturale, partendo idealmente dall'architettura achemenide (Persepoli) fino al culmine dell'architettura islamica (Isfahan) e alla contemporaneità di Teheran. Da Shiraz, città di poeti e giardini, visitiamo l'antica Persepoli, il sito archeologico più bello dell'intera Persia, per poi proseguire verso Yazd, culla del culto di Zoroastro con la tipica architettura delle cittadelle del deserto. Raggiungiamo quindi Isfahan, la più bella città islamica, dove pernottiamo 3 notti per effettuare le visite nei tempi che riteniamo opportuni, senza fretta, e per godercela appieno. Sempre via terra risaliamo infine verso Teheran, dove visitiamo i musei più importanti prima di rientrare in Italia. TESORI DI PERSIA | 3
Io sono Serse, il grande re, il Re dei re, il re del paese dai molti popoli, il re di questa grande terra, per quanto è lunga e larga. 4 | IL TUO VIAGGIO
1° giorno Partenza con volo da Milano/Roma per Shiraz 2° giorno Shiraz, città di poeti e giardini 3° giorno Persepoli, lo splendore del grande impero achemenide. Naqsh-e Rostam, le tombe dei re e i bassorilievi sasanidi 4° giorno Pasargade, la solitaria tomba di Ciro il Grande, la fortezza granaio di Saryazd e arrivo a Yazd 5° giorno Yazd, dove ancora parla Zarathustra. Partenza per Isfahan 6° e 7° giorno Isfahan, la "Metà del Mondo", la "città sogno" dell'Islam 8° giorno Kashan, città di rose e mercanti e Qom, la città santa. Arrivo a Teheran 9° giorno Il Palazzo Golestan e i musei di Teheran 10° giorno Volo di rientro a Milano/Roma TESORI DI PERSIA | 5
1° giorno Partenza con volo da Milano/Roma per Shiraz (1.585 m slm) Partenza da Milano/Roma per Shiraz. Arrivo in nottata, disbrigo delle formalità di ottenimento del visto, accoglienza da parte della guida locale, trasferimento e sistemazione in hotel 5* (Hotel Zandieh / Hotel Grand Shiraz). Pernottamento. Pernottamento (Zandieh Hotel ) Hotel 5* di lusso inaugurato nel 2015. Design elegante e moderno e rifiniture di pregio regalano un’atmosfera davvero piacevole. Offre 75 camere dotate di TV, aria condizionata, scrivania, minibar, Wi Fi gratuita, bagno privato, asciugacapelli, set di cortesia. È in posizione centrale tra il fiume e il bazar, vicino ad altri luoghi di forte interesse che possono essere raggiunti a piedi. Zand Ave, Hejrat Ave., Shiraz Tel. +98 71 32234234 Fax +98 71 32236805 www.zandiyehhotel.com 2° giorno Shiraz, città di poeti e giardini Dopo un buon riposo, in tarda mattinata iniziamo a conoscere Shiraz, nota come la città dei poeti, delle rose e del vino, culla della cultura persiana. È considerata una città aristocratica, perché per tanti secoli gli iraniani ne hanno apprezzato il suo essere luogo di cultura. Città di poeti, ha sempre goduto di grande rispetto nel mondo islamico sino a confrontarsi per importanza con Bagdad nell’XII secolo ed essere anche capitale della Persia nel XVIII. Tra il XIII e XIV secolo vive fasi di enorme sviluppo culturale e artistico, specie ad opera di poeti come Hafez e Hsa’di e una vasta presenza di rappresentanti di varie arti. Il suo declino inizia dopo i pochi decenni che la videro per la prima volta capitale del Paese e termina nella seconda metà del XVIII secolo, con l’arrivo di Karim Khan che ristabilisce qui la capitale. Oggi, nonostante i problemi propri delle grandi città, vi vivono circa un milione e mezzo di persone, continua a presentarsi con aspetti dell’antica grazia arricchita anche dal ricordo e opera di poeti di cui vanta le tombe. Indichiamo i luoghi più rappresentativi di 6 | IL TUO VIAGGIO
Shiraz che visiteremo durante il nostro soggiorno, sottolineando che l’ordine delle visite che si effettueranno sarà definito in loco. Osserveremo da fuori la poderosa mole della Cittadella di Karim Khan, sovrastata e delimitata da quattro torri circolari. La Tomba di Hafez, Aramgah-e Hafez, è un luogo molto caro agli iraniani. Il poeta, del XIII secolo, è ancor oggi un riferimento culturale per moltissimi. È spesso citato e a lui si ricorre per avere conforto nelle scelte importanti da compiere. Hafez nasce qui, e la sua tomba ornata da un mausoleo risalente al secolo scorso, si trova in un bel giardino. La Moschea Nasir ol Molk, notevole per eleganza, decori, giochi di luce, richiama l’attenzione dei visitatori. Il Mausoleo del Re della Luce, Aramgah-e Shah-e Cheragh, che conserva i resti del fratello dell’Imam Reza, morto nel IX secolo, è un edificio la cui realizzazione si è protratta nel corso di molti secoli. Il luogo di culto sciita, a volte aperto senza interruzione di continuità giorno e notte, a volte con accesso interdetto ai non musulmani (verificheremo in loco se sarà possibile accedervi), colpisce per l’utilizzo di una miriade di specchietti utilizzati al suo interno a fini decorativi. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel. Pernottamento (Zandieh Hotel ) 3° giorno Persepoli, lo splendore del grande impero achemenide. Naqsh-e Rostam, le tombe dei re e i bassorilievi sasanidi (100 km (andata e ritorno)) Dopo la colazione partenza per Naqhsh-e-Rostam, il luogo dove si trovano le tombe dei re achemenidi ormai vuote, scavate nella roccia. Quattro sarebbero le tombe di re achemenidi. Sono tutte scavate a notevole altezza dal suolo. Le tombe sono conosciute come le "quattro croci persiane", per la forma della loro facciata. L'ingresso di ogni tomba è al centro di una croce, che si apre su di una piccola camera, dove il re giaceva in un sarcofago. Una delle tombe è stata identificata da un'iscrizione che l’accompagna e si tratterebbe della tomba di Dario I (522-486 a.C.). Le altre tre tombe si ritiene siano quelle di Serse I (486-465 a.C.), Artaserse I (465-424 a.C.), e Dario II (423-404 a.C.). Vi è una quinta tomba incompiuta. Le tombe furono saccheggiate in seguito alla conquista dell'impero achemenide da parte di Alessandro Magno. La località è altresì celebre per i rilievi sulla roccia di grandi dimensioni che raffigurano alcuni re sasanidi. Il più noto testimonia la vittoria del re sasanide Shapur su due imperatori romani, Filippo l'Arabo, che implora la pace, e Valeriano, che viene catturato ed è raffigurato in ginocchio. A breve distanza, raggiungiamo una delle tappe più attese del nostro ricco itinerario: Persepoli. Qui, dove anche il solo nome evoca forti sensazioni, gli achemenidi ebbero modo di condensare tutta la loro grandezza architettonica. Patrimonio UNESCO, rimasto nell’anonimato sino alla metà del secolo scorso, conserva tracce notevoli di un complesso urbanistico, realizzato durante oltre centocinquant’anni di interventi a partire dall’inizio del V secolo a.C. ad opera di Dario il Grande. I resti maestosi della reggia, i preziosi bassorilievi, la sfilata interminabile dei popoli che portano doni al Re dei Re, i tori androcefali, i grifoni, le tombe scolpite nella TESORI DI PERSIA | 7
roccia sulle pareti della montagna, fanno di questa giornata uno dei momenti più emozionanti del viaggio. E’ a Persepoli che possiamo ammirare ciò che resta del periodo di massimo splendore dell’architettura achemenide. Dario I vi trasferì la capitale nel 518 a.C., ma, se Dario aveva tracciato lo schema generale degli edifici, la Persepoli che conosciamo oggi è opera di suo figlio Serse. Mentre i primi anni del suo regno furono dedicati alla guerra e all’amministrazione, già nel 485 a.C. l’interesse del sovrano fu dedicato all’edificazione della nuova capitale. La Grande Scalinata in genere è la porta che accoglie i visitatori, salvo che lavori in corso, a volte, non deviino l’itinerario di visita. I due tori guardiani indicano poi la Porta delle Nazioni o Porta di Serse. Fra gli edifici della terrazza reale di Persepoli, il più imponente è la grande Apadana di Dario che poteva contenere fino a 10.000 persone. La terrazza sulla quale si ergeva l’edificio è ricavata dalla viva roccia. L’accesso si effettua da due ampie scalinate, ornate dai famosi bassorilievi che testimoniano l’omaggio dei popoli dell’impero al sovrano, godibili per la capacità di mostrare, con dovizia di particolari, scene di vita a corte, eventi storici, abbigliamenti, animali, e riferimenti ai vari popoli di quel periodo. Alcuni palazzi privati, tra cui il Tachara e l’Hadish, offrono anch’essi bassorilievi e iscrizioni degni di attenzione, oltre a scale e colonnati monumentali. Il Palazzo delle Cento Colonne una volta era un edificio di notevolissime dimensioni e oggi si presenta come uno spazio punteggiato da molti tronconi di colonne. Nel primo pomeriggio, dopo il pranzo in ristorante locale vicino a Persepoli, rientro a Shiraz e continuazione delle visite. La Qavam House, conosciuta anche come Narenjestan House, è una bella casa storica tradizionale di fine Ottocento, circondata da un bel giardino (qualora per motivi di lavori o restrizioni di orari d’apertura non fosse possibile visitarla, ci recheremo in un altro bell’esempio di giardino tradizionale persiano). Il Bazar Vakil, dove potremo avere un po’ di tempo a disposizione, oltre agli innumerevoli commerci che contiene, è interessante anche per la bella architettura e la moschea Vakil costruita durante il period Zand che si trova proprio accanto all’ingresso. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel. Pernottamento (Zandieh Hotel ) 4° giorno Pasargade, la solitaria tomba di Ciro il Grande, la fortezza granaio di Saryazd e arrivo a Yazd (450 km, 6/7 ore circa - 1.200 m slm) Prima colazione e partenza per Pasargade, l’antica capitale di Ciro il Grande, situata nella piana di Morghab, a poco meno di 150 chilometri da Shiraz. I resti di Pasargade, piuttosto scarsi, rappresentano lo stadio più antico nell’evoluzione dell’architettura achemenide. Il monumento senz’altro più interessante che attira la nostra attenzione è la solitaria Tomba di Ciro il Grande, Patrimonio UNESCO. L’edificio è una semplice struttura a sei gradoni in pietra, sovrastati da una cella col tetto a spioventi, dove fonti riportano che fosse custodita la bara d’oro del grande re. Benché non ci siano prove certe che 8 | IL TUO VIAGGIO
identifichino la tomba con quella di Ciro, gli antichi storici greci riportarono che questa fosse la convinzione di Alessandro Magno, il quale rese omaggio al mausoleo dopo il saccheggio e la distruzione di Persepoli. Lasciamo Pasargade per continuare in direzione di Yazd, con sosta per il pranzo in un semplice ristorante locale. Prima di raggiungere Yazd effettuiamo una deviazione verso sud. Saryazd, che significa “testa di Yazd”, era un granaio fortificato. Era una specie di grande magazzino in cui nei periodi normali si custodivano beni alimentari e materiali degli abitanti del villaggio, ma che in caso di bisogno serviva come luogo dove trovare rifugio. Questa fortezza sasanide, secondo molti, è una delle più antiche se non la più antica di tutto l’Iran, ed è stata più volte restaurata. Mura, torri e fossato proteggevano il complesso che si trova in un luogo un tempo tappa di rotte commerciali provenienti dall’Oriente. Costruita in mattoni di fango, le sue mura interne ed esterne a volte lasciano intravvedere i mattoni o sono ricoperte da intonaco anch’esso di fango. Torri, cortili ombrosi, passaggi in cui non entra luce, scale, stanze, aperture nei muri, grandi orci, archi, soffitti da cui spuntano travi in legno, piccoli oggetti d’arredo, accolgono i rari visitatori. Arrivo a Yazd in serata. Se l’orario di arrivo ce lo consentirà, potremo visitare, fuori città, le Torri del Silenzio che, benché non siano più utilizzate da circa 50 anni, sono state per molti secoli il luogo di sepoltura per le comunità zoroastriane (in caso fosse troppo tardi questa visita si effettuerà il giorno seguente). I seguaci di questa religione nella zona sono circa un quinto dei 20.000 presenti in Iran, mentre nel mondo superano i 150.000. Zoroastro, o Zarathustra, di cui poco si sa, è l’artefice della diffusione di questo credo in una regione assai vasta, dall’odierno Iran all’India. Si basa sul presupposto di un dio onnipotente supremo e invisibile. In lui, ma anche in tutti gli esseri viventi, si pensa siano contemporaneamente presenti un'entità malefica e una benefica. Da qui nasceva una visione duale della realtà, vista come eterna lotta tra bene e male. Per rispettare la purezza della terra e non causare nessuna forma d'inquinamento, gli zoroastriani hanno sempre evitato di seppellire i morti a terra per non contaminarla. Sceglievano di depositare i corpi dei defunti nelle Torri del Silenzio lasciando che fossero gli avvoltoi a mangiarne e disperdere i resti. Normalmente le torri non avevano tetto e presentavano due aperture. Il corteo funebre entrava da quella orientale e usciva da quella occidentale che rappresentava il punto del tramonto e della fine della vita. Cena e pernottamento in hotel 4* (Hotel Arg e Jadid / Hotel Moshir al-Mamalek Garden). Pernottamento (Arg e Jadid Hotel ) L’hotel, dal tipico design tradizionale, si trova a venti minuti dall’aeroporto ed a soli quindici minuti dal centro della città. Dispone di 64 camere doppie, 4 suite, 2 camere dedicate agli sposi con aria condizionata e wi-fi. Dispone inoltre di 2 ristoranti. TESORI DI PERSIA | 9
Monajat Blv, Hotel Arg e Jadid road, Yazd Tel +98 (35)36229400/7 https://yazdarghotel.com 5° giorno Yazd, dove ancora parla Zarathustra. Partenza per Isfahan (350 km, 4/5 ore circa - 1.600 m slm) Prima colazione. Dedichiamo la mattinata alla visita di Yazd, di cui Marco Polo ne descrisse le bellezze. Yazd sta tra due deserti e secondo l’UNESCO è tra le città più antiche al mondo ad essere state continuativamente abitate. Il quartiere storico di Fahadan conserva vicoli, giardini, case in mattoni, torri del vento (i famosi badgir), cortili, porte, cisterne d’acqua che consentono una visita panoramica di edifici che hanno anche migliaia di anni. La Moschea del Venerdì del XV secolo con due minareti alti quasi 50 metri e la particolare facciata del complesso di Amir Chakhmaq, sono nel nostro itinerario. Visitiamo il Tempio del Fuoco, dove da oltre un millennio e mezzo, pare arda una fiamma sacra portata qui da altri templi. Avremo qui modo di incontrare un sacerdote zoroastriano, che ci spiegherà la storia, i rituali e la filosofia che sta alla base di questa religione (naturalmente l’incontro non può essere garantito nel caso di impegni inderogabili del responsabile del Tempio). Per i seguaci dello zoroastrismo, il dio supremo non è rappresentabile con particolari immagini. I fedeli, sin dalle origini di questo credo, sanno che per pregarlo devono rivolgersi verso una luce. Così, per rendere perenne omaggio al dio, erano soliti edificare Templi del Fuoco dove potevano mantenere sempre accese fiamme sacre cui rivolgere le proprie preghiere. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio lasciamo Yazd in direzione di Isfahan, distante poco più di 300 km, dove arriviamo in serata. Sulla strada per Isfahan, sosta a Nain per visitare la bella Moschea del Venerdì. Cena e pernottamento all’Hotel Abbasi o Kowsar 5* (qualora nessuno dei due hotel confermasse le nostre prenotazioni provvederemo a sostituirlo con un hotel 4*, con riduzione). Pernottamento (Hotel Abbasi 5* ) 10 | IL TUO VIAGGIO
L’Abbasi Hotel è uno storico hotel di lusso situato a Isfahan e ricavato da un antico caravanserraglio. Ristrutturato negli anni ’50, offre 250 camere e un ampio giardino con vista sulla cupola di una moschea. Gli spazi comuni sono riccamente decorati e presentano mosaici di specchi, legno e grandi lampadari. L’hotel Abbasi gode di una buona posizione centrale, tra il fiume e i luoghi di maggior interesse turistico. L’Abbasi è forse l’hotel più iconico del Paese, ma l’offerta delle camere è molto diversificata e non sempre rispecchia le aspettative. Di seguito forniamo la descrizione di ogni tipologia: STANDARD (lato città) 197 Affacciate sul lato della città, sono le più modeste, con arredi semplici e servizi base CHESHM ANDAZ (vista 19 Non differiscono dalle Standard per quando giardino) riguarda i comfort offerti ma, a differenza delle prime, offrono vista sul giardino PARDIS ROOM (superior 22 Considerate di livello Superior, offrono vista con vista giardino) sul giardino, arredamenti di design moderno e la possibilità di aggiungere un terzo letto PARDIS SUITE (suite con 9 Sono molto ampie con un arredamento vista giardino) tradizionale e decorazioni tipicamente iraniane, con vista giardino QAJAR SUITE (suite con 6 Arredate in stile architettonico Qajar, nato vista giardino in stile qajaro) dall’omonima dinastia persiana, sono caratterizzate da pareti colorate, riccamente dipinte e sono dotate di tutti i comfort necessari Indirizzo: Esfahan St. Amadegah, international hotel Abbasi Telefono: +98 31 32226010 www.abbasihotel.ir 6° e 7° giorno Isfahan, la "Metà del Mondo", la "città sogno" dell'Islam TESORI DI PERSIA | 11
Isfahan, l’antica capitale dello scià Abbas è la città-sogno dell'Islam, meta nei secoli di intellettuali e viaggiatori. Pernottandovi per ben tre notti, abbiamo a nostra disposizione due intere giornate per visitarne i monumenti e gli angoli più suggestivi e assorbirne le atmosfere. Elenchiamo di seguito i luoghi e principali edifici che avremo modo di visitare durante il nostro soggiorno, sottolineando che l’ordine delle visite è puramente indicativo e potrà essere variato in loco dalla guida e dall’accompagnatore al fine di ottimizzare le giornate, tenendo anche conto di orari d’apertura o eventuali chiusure. Non si sa di certo quando fu fondata quella che viene considerata da sempre la città più bella dell’Iran, ma si sa che già nel V secolo a.C. era una città importante perché i monarchi l’avevano scelta come residenza estiva. L’attuale aspetto della città è opera del re safavide scià Abbas (1587-1629) che durante il XVI secolo ordinò la costruzione di palazzi, ponti, moschee, giardini, che trasformarono la città in una delle più belle d’Oriente. Gli storici raccontano che era la città più prospera e moderna del mondo (aveva quasi un milione di abitanti). Dopo il regno di scià Abbas I altri artisti, monarchi, architetti, pensatori e intellettuali lasciarono la loro impronta e contribuirono ad accrescerne la bellezza. Tutto lo splendore dell’architettura e della decorazione islamiche si concretizza qui nella Moschea del Venerdì, nella Moschea dello Scià, nel Palazzo Ali Qapu, nella residenza delle Quaranta Colonne… ma l'incanto della città che un vecchio detto definisce “la Metà del Mondo” sta anche nel passeggiare sui vecchi ponti o perdersi nei meandri del bazar. Il cuore della città è la spettacolare Meidun-e Naghsh-e Jahan, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questo enorme spazio aperto è una delle piazze più grandi del mondo e rappresenta un interessante esempio di urbanistica. Realizzata nel 1612, intorno a essa si concentrano molti tra i più rinomati monumenti di Isfahan. Tra questi visitiamo il Palazzo di Ali Qapu dal cui balcone che si affaccia sulla piazza i re safavidi assistevano alle partite di polo. All'ultimo piano dell’edificio è possibile ammirare la splendida “sala della musica”, con i particolari soffitti traforati intagliati con le forme degli strumenti musicali. Di fronte al Palazzo di Ali Qapu visitiamo la Moschea di Cheikh Lotfollah costruita dallo scià Abbas I nel 1602. In passato questa moschea era conosciuta come “quella delle donne”, perché in origine un cunicolo la collegava col palazzo di Ali Qapu e permetteva alle donne della corte di assistere agli uffici religiosi senza essere osservate. Portale, cupola, santuario e corridoi offrono tonalità aggraziate che cambiano a seconda della luce. Sul lato sud della piazza sorge la Moschea dello Scià (o dell’Imam), che costituisce una delle più imponenti e favolose opere architettoniche dell’Iran. I muri dell’edificio, sia quelli esterni che quelli interni sono interamente rivestiti dalle piastrelle di maiolica azzurra che sono diventate uno dei simboli di Isfahan. Commissionata dallo scià Abbas il Grande, la costruzione della moschea richiese 26 anni e fu ultimata nel 1638. Il colore delle piastrelle assume tonalità diverse a seconda delle condizioni di luce in modo che ad ogni ora del giorno questo capolavoro dell'arte islamica ci appare con un aspetto diverso. La facciata è considerata una delle più belle del mondo mediorientale. Per completare il perimetro della piazza, manca il lato breve a nord, sul quale si apre l'ingresso del bazar di Isfahan. Il bazar si estende su di una superficie molto vasta: come la maggior parte dei bazar iraniani, anche questo è 12 | IL TUO VIAGGIO
suddiviso in varie strade collegate tra loro, in ognuna delle quali si svolge una determinata attività o si vende un certo prodotto. La Masjed-e Jameh, Moschea del Venerdì, Patrimonio UNESCO, è la rappresentazione più esauriente della capacità di evoluzione architettonica islamica nel corso di circa un millennio. I primi segni di luogo adibito a culto pare risalgano a Zoroastro, e la più antica testimonianza di moschea data XI secolo. Nel XII subisce incendi e ricostruzioni, dal XV si riscontrano successive elaborazioni, aggiunte e abbellimenti. Un lavorio che determina, nonostante invasioni esterne ed eventi che ne hanno messa a repentaglio l’esistenza, il suo essere la moschea più significativa dal punto di vista dell’elaborazione artistica dell’Iran. Di particolare interesse è il mihrab di Uljaitu, edificato nel 1310. Si tratta di una complessa composizione in stucco costituita da iscrizioni tridimensionali che si fondono con intagli floreali e geometrici. Ne possiede 20 ma il Kakh-e Chehel Sotun è definito Palazzo delle Quaranta Colonne. Un poco decentrato rispetto alla piazza, in prossimità della Chahar Bagh, il complesso ha una storia travagliata di cui ciò che ancor oggi si nota risale soprattutto all’inizio del XVIII secolo. Periodo achemenide e safavide si armonizzano in questo complesso che originariamente era stato concepito come luogo di svago. Vi sono giardini, terrazza, affreschi, salone e fontane che rispecchiando le 20 colonne ne fanno apparire 40. I ponti sullo Zayandè Rud (11 in totale, 5 sono antichi), costituiscono un aspetto piacevole della città, anche se l’acqua sotto quei ponti non è sempre assicurata. I più frequentati sono Pol-e Si-o-Seh, con 33 arcate e il Pol-e Khaju. Il Ponte delle 33 Arcate è lungo circa 300 metri e la sua costruzione avviene tra gli ultimi anni del XVI e l’inizio del successivo. Era ponte e diga e, diversamente dagli altri, sino a poco tempo fa conservava in una delle estremità un ambiente adibito a sala da tè. Il secondo ponte, Pol-e Khjau, pur essendo lungo meno della metà del precedente, è esteticamente molto gradevole. La sua costruzione, alla metà del XVII secolo, si deve non al solito Abbas, ma al suo successore (sceglieremo in loco quale visitare o se sarà possibile visitarli entrambi). Non manchiamo infine di inoltrarci nel quartiere armeno di Nuova Julfa e di visitare la Cattedrale di Vank. Nel 1606 fu eretto un monastero all’interno del quale sorgeva una piccola chiesa chiamata Amna Perkich, che in seguito venne ampliata e trasformata nell’attuale cattedrale. Successivamente furono costruiti un campanile, una biblioteca, una tipografia e un museo aperto nel 1905. L’architettura della Cattedrale di Vank è una commistione tra l’arte safavide del XVII secolo e quella delle chiese cristiane. Un grande portale in legno conduce i visitatori nel cortile della struttura. Il campanile domina il cortile e conduce alla navata centrale della cattedrale. Gli interni sono riccamente elaborati e completamente affrescati a olio. Pensione completa e pernottamento in hotel. Pernottamento (Hotel Abbasi 5* ) 8° giorno Kashan, città di rose e mercanti e Qom, la città santa. Arrivo a Teheran (450 km, 4,5 ore circa - 1.190 m slm) Prima colazione e partenza in direzione nord verso Teheran. La prima sosta la facciamo a Kashan, dopo aver percorso circa 210 chilometri. Kashan è conosciuta per i suoi tappeti, la seta, il rame e l’acqua di rose, ma soprattutto per le TESORI DI PERSIA | 13
piastrelle di ceramica smaltata (kashi) diffuse a partire dal XII secolo. Qui, oltre a fermarci per il pranzo, visitiamo uno storico giardino persiano racchiuso da mura, Bagh-i Fin. Si trova a pochi chilometri dal centro cittadino e, assieme ad altri di località diverse, ben rappresenta la tipologia di giardini persiani inserita tra i Patrimoni Umanità UNESCO. Entreremo poi in una delle vecchie case tradizionali ristrutturate, nascoste alla vista dei passanti dietro muri di anonimi mattoni. In genere si sviluppano attorno a cortili interni e sono abbellite da stucchi, vetrate, fontane, che caratterizzano il complesso degli ambienti domestici. Un tempo dimora di mercanti di ceramiche e tappeti, rendono bene l’idea della prosperità dei commerci dell’epoca. Dopo altri 110 chilometri arriviamo a Qom, città santa seconda solo a Mashhad e cuore della Rivoluzione Islamica del 1979. Tuttora può essere considerata, non a torto, come uno dei luoghi più conservatori del Paese. Vi sorge lo splendido santuario di Hazrat-e Masumeh, mausoleo di Fatemeh, sorella dell'ottavo imam sciita, l'Imam Reza. Lo volle lo scià Abbas I, per dare agli sciiti iraniani un luogo di culto degno di Karbala, ora in terra irachena, allora in mano agli ottomani. E gli scià qajari vollero arricchire ulteriormente il mausoleo di Qom, coprendo la grande cupola di migliaia di piastrelle dorate. Normalmente è possibile accedere al cortile della moschea accompagnati da un imam, tuttavia l’accesso potrebbe essere negato in occasione di festività particolari. Le donne si devono coprire con un chador che viene consegnato all’ingresso. Proseguiamo infine verso Teheran, che si raggiunge in serata dopo aver percorso gli ultimi 150 chilometri. Cena e pernottamento in hotel 5* (Hotel Espinas o similare). Pernottamento (Hotel Espinas Persian Gulf Hotel 5* ) L’Espinas è un hotel di lusso dall’architettura moderna situato nella zona centrale della città. Dispone di 224 camere con aria condizionata, radio e televisore a schermo piatto, scrivania, telefono, connessione Wi-Fi gratuita, cassetta di sicurezza e minibar. Tra i servizi disponibili anche un centro benessere con sala pesi e aree per riunioni. Indirizzo: No. 126, Keshavarz Blvd., Teheran Telefono: +98 21 83844 www.espinashotels.com 14 | IL TUO VIAGGIO
9° giorno Il Palazzo Golestan e i musei di Teheran Prima colazione. La città di Teheran si estende su una vasta superficie a partire dal limite meridionale delle montagne dell'Elburz. Teheran conta attualmente oltre 15 milioni di abitanti ed è una vera e propria megalopoli. Divenuta capitale alla fine del XVIII secolo, ha conosciuto a partire dagli anni 50, con la crescente prosperità dovuta in gran parte allo sfruttamento del petrolio, uno sviluppo senza precedenti, marcato dalla costruzione di autostrade e di edifici di diversi piani, nonché dal flusso inarrestabile di persone provenienti dalle parti rurali del Paese. Poche sono le tracce visibili che testimoniano i due secoli di vita della città come capitale. In effetti, da due secoli a questa parte, è cresciuta all'insegna della più totale assenza di un piano architettonico: sovraffollamento costante, traffico caotico ed evidente mancanza di progetti urbanistici adeguati non possono fare a meno di colpire spiacevolmente il visitatore. Tra la zona nord e quella sud della città si nota un profondo divario sociale. Nella prima il livello economico è elevato, vi si trovano quartieri residenziali eleganti, buoni ristoranti e negozi di qualità, mentre nella seconda si denota un certo grado di povertà e di caos, anche se è proprio questa la zona dove sono collocati i principali musei che costituiscono il motivo d’interesse principale della nostra breve sosta. Il Museo Archeologico dell'Iran si trova in Kheyabun-e Shahid Yarjani. Si tratta senza dubbio del più bel museo del Paese, data la quantità e la qualità delle testimonianze esposte provenienti da ogni parte dell'Iran. La visita al museo costituisce un ottimo compendio alla storia della Persia e ai tesori che abbiamo avuto modo di ammirare nei giorni precedenti. Un altro museo degno di attenzione è il Museo Nazionale dei Gioielli, dove possiamo osservare una delle collezioni di gioielli più importanti al mondo, accumulata attraverso i secoli da tutte le dinastie persiane. Tra i tanti oggetti esposti, si possono ammirare il più grande diamante tagliato del pianeta, il Mare di Luce, il Trono del Pavone, il Mappamondo di Gioielli, e decine di migliaia di altre pietre preziose. Il museo è ospitato nel caveau della Banca Centrale, che apre solo per due ore nei giorni di sabato, domenica, lunedì e martedì. Più a sud si trova il Palazzo Golestan che può essere fatto risalire alla metà del XIX secolo con interventi iniziali del ’700. L’edificio, cinto da mura, è il monumento più antico della città ed è inserito tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Questa memoria della dinastia qagiara, situata nel cuore della vecchia Teheran, si sviluppa intorno a un giardino che contribuisce ancora oggi a giustificare l’antica denominazione data al complesso di Palazzo dei Fiori. I diversi edifici del complesso sono riccamente decorati da marmi, specchi, alabastri… Spiccano in particolare il “Takht-e Marmar”, ovvero la sala del trono di marmo e il “Talar-e Aineh” o sala degli specchi, dove molti scià vennero incoronati. Tempo a disposizione permettendo, daremo un’occhiata anche al bazar, posto ancora un poco più a sud del Palazzo Golestan. Nei negozi allineati nei vicoli, che si stendono per oltre 10 chilometri, ognuno dei quali conserva ancora una propria specializzazione nelle merci proposte, si trova, come sempre, di tutto. Pranzo e cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. TESORI DI PERSIA | 15
Pernottamento (Hotel Espinas Persian Gulf Hotel 5* ) 10° giorno Volo di rientro a Milano/Roma Trasferimento in aeroporto e volo internazionale di rientro a Milano/Roma. 16 | IL TUO VIAGGIO
1. Tombe achemenidi, Naqhsh-e-Rostam 2. Panoramica di Yazd 3. Moschea di Cheikh Lotfollah, Isfahan TESORI DI PERSIA | 17
PRIMA DELLA PARTENZA BENE A SAPERSI IMPORTANTE – LEGGERE CON ATTENZIONE È doveroso rilevare che l’Iran sta attraversando un momento storico in cui l’apertura verso l’Occidente degli ultimi anni si alterna a scontri diplomatici sempre più frequenti in un contesto geopolitico polarizzato e caratterizzato da tensioni regionali. La situazione all’interno del Paese, nonostante il perdurare della crisi economica dovuta alle sanzioni internazionali, è tranquilla e consente di affrontare il viaggio in assoluta serenità. Qualunque mutamento dello scenario viene da noi costantemente monitorato con il Ministero degli Affari esteri e con il nostro corrispondente in loco Segnaliamo che la richiesta di servizi turistici è cresciuta rapidamente negli anni passati, ma l’offerta è rimasta limitata e impreparata a farvi fronte, anche per la mancanza di congrui investimenti, specie con riferimento a quelli di più elevata qualità. Pur prenotandoli con anticipo, gli hotel non danno una conferma immediata, ma specie in alta stagione, in particolare in primavera e in autunno, possono confermare le prenotazioni dai 30 ai 20 giorni prima della partenza. Per questo indichiamo per ogni località gli hotel che siamo soliti usare “o similari” in quanto è possibile che vengano proposti hotel diversi da quelli da noi richiesti in fase di programmazione e segnalati nel programma. In tale caso, ovviamente, Kel 12 s’impegna a offrire la migliore soluzione alternativa disponibile più rispondente a quanto previsto Relativamente alle visite, segnaliamo che alcune di queste, pur indicate, potrebbero non potersi effettuare a causa del divieto di accesso ai non musulmani o perché potrebbero essere stati introdotti, anche senza congruo preavviso, nuovi orari di aperture non compatibili con lo svolgimento del programma. Ci scusiamo in anticipo di tali eventualità, anche se ciò non dipende dalla nostra volontà. Riteniamo, però, che la bellezza del Paese e l’importanza delle testimonianze storiche che offre, siano il motivo principale che inducano a visitarlo, e possano compensare anche qualche eventuale disagio. Inoltre, la cortesia e disponibilità dei locali suppliscono generalmente alla minore capacità organizzative e puntualità a volte riscontrabili nella generale fornitura dei servizi. Gli hotel selezionati che siamo soliti utilizzare sono tutti di buon livello, in assoluto tra i migliori disponibili nelle varie località. Tuttavia, anche in presenza del numero massimo di “stelle”, gli hotel potranno apparire al di sotto delle nostre aspettative, perché il servizio e la qualità offerta generalmente non sono paragonabili con gli standard cui siamo abituati in Occidente. In generale, fruiamo di hotel di più elevata qualità laddove la scelta è più ampia e dei migliori disponibili in località con minore offerta. 18 | IL TUO VIAGGIO
Segnaliamo che, per le partenze in cui è previsto l’Hotel Abbasi a Isfahan, l’unica tipologia di camera che è possibile riservare è la Standard lato città. Pur trattandosi di un hotel di categoria 5* storico e fortemente caratterizzante, questa tipologia di camera è semplice e modesta e sicuramente non congrua al livello dell’hotel e agli spazi comuni. Per questa ragione segnaliamo nel programma di viaggio le diverse tipologie di camere con i relativi supplementi che è possibile richiedere in sede di conferma del tour. Ogni richiesta di upgrade è soggetta a disponibilità e potrebbe essere soggetta a ulteriori supplementi decisi dall’hotel in base alla stagionalità e al riempimento. Effettuiamo questo viaggio con voli Turkish Airlines (con scalo a Istanbul) in partenza da Milano e/o Roma. Per partenze da altri aeroporti italiani è richiesto un supplemento soggetto a riconferma all’atto della prenotazione. Abbiamo scelto questa compagnia perché ci consente di iniziare il viaggio da Shiraz e di terminarlo a Teheran senza necessità di utilizzare alcun volo interno. Qualora ci fossero dei cambiamenti operativi non dipendenti dalla nostra volontà o qualora ci fossero delle soluzioni migliori disponibili, potremmo valutare di usare Qatar Airways o un’altra compagnia IATA L’Iran è un Paese di rigida osservanza sciita per cui è necessario conformarsi alle leggi islamiche. In particolare, le signore devono coprire sempre il capo e il collo con un foulard, e indossare capi ampi che coprano le forme e i fianchi, non attillati. Si consigliano i pantaloni lunghi. Gli abiti possono essere colorati e vivaci, non è d’obbligo il nero. Tali regole dovranno essere osservate nei locali comuni degli alberghi (reception, sala ristorante, ecc.) e in strada. Gli uomini possono indossare camicie o T-shirt, evitare sempre canottiera e pantaloni corti L’ottenimento del visto d’ingresso è soggetto a un'autorizzazione del Ministero degli Affari Esteri Iraniano che si ottiene acquistando i servizi presso la nostra agenzia. Il passaporto deve avere validità minima di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e due pagine completamente libere. Non devono esserci visti o timbri di Israele con data di rilascio inferiore a 12 mesi dalla data di ingresso in Iran che potrebbero comportare la negazione del rilascio del visto. Il visto si ottiene all’arrivo in Iran e di norma viene rilasciato per 15 giorni di validità dalla data d’ingresso. Segnaliamo che il rilascio del visto in aeroporto all’arrivo richiede tempo perché le formalità sono piuttosto lunghe e burocratiche e spesso il personale preposto non è sufficiente, pertanto è bene dotarsi di pazienza e sapere che ci possono volere anche 1 o 2 ore per espletare le formalità e uscire dall’aeroporto. Per velocizzare le procedure di ingresso provvediamo a prepagare il visto per tutto il gruppo. Segnaliamo che il visto non viene direttamente applicato sul passaporto Per le mance si suggerisce un importo di circa 60 Euro a persona (per un gruppo di almeno 10 persone) da dare all’accompagnatore Kel 12 che provvederà a distribuirle a guida, autisti e personale di servizio TESORI DI PERSIA | 19
L’IMPEGNO PER UN TURISMO SOSTENIBILE Promuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre. Da molto prima che la parola sostenibilità diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma, sfiora e valorizza ciò che incontra. Visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime del proprio passaggio sono tra i primi punti della nostra “Carta Etica del Viaggio e del Viaggiatore”, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti i viaggiatori prima della partenza, in cui si assumono principi, buone regole e attenzioni che possono contribuire a salvaguardare il pianeta e i popoli che lo abitano. Ad esempio, i comportamenti da adottare con la plastica: la battaglia del momento, una lotta che ci è particolarmente cara, come dimostra anche il kit da viaggio sostenibile che regaliamo alla partenza per sensibilizzare, e che comprende: - una borraccia da portare con sé, per scoraggiare l’uso delle bottigliette d’acqua di plastica - buste portadocumenti realizzate in carta Ecophilosopy, senza utilizzo di colla, stampate con inchiostri ad acqua. Interamente riciclabili - “Perpetua”, una matita innovativa, ecologica, di design e al 100% Made in Italy, la prima ecosostenibile in grafite riciclata all’80% Importante Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente l’itinerario potrebbe subire variazioni, pur mantenendo le località da visitare e gli hotel potrebbero essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità. 20 | IL TUO VIAGGIO
Quota Individuale di partecipazione da Milano Minimo 10 partecipanti € 2,550.00 Con Esperto Kel 12 e guida locale parlante italiano. Massimo 16 partecipanti Supplementi per persona Supplemento camera Cheshm Andaz € 78.00 Supplemento Pardis Suite € 150.00 Supplemento Pardis Superior € 120.00 Supplemento Qajar Suite € 240.00 Supplemento singola € 580.00 Supplemento Singola Cheshm Andaz € 150.00 Supplemento Singola Pardis Suite € 300.00 Supplemento Singola Pardis Superior € 240.00 Supplemento singola Qajar Suite € 480.00 Tasse aeroportuali/fuel surcharge € 230.00 01/04/2020 - 30/04/2020 Alta stagione voli € 150.00 01/08/2020 - 31/08/2020 Suppl. partenza da altre città (su richiesta € 150.00 e soggetto a disponibilità) Visto Iran € 80.00 Quota di gestione pratica € 80.00 Organizzazione tecnica Kel 12 Tour operator s.r.l. Kel 12 è socio e aderisce al Scheda Tecnica A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di viaggio riporta altresì la validità dello stesso. B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del Codice del Turismo. TESORI DI PERSIA | 21
C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi aggiuntivi. D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito: - 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza; - 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza; - 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza; - 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza; - 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza; - 100% dopo tali termini. Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio. Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto. Assicurazione Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio. Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. Perché stipulare anche la POLIZZA INTEGRATIVA EUROP ASSISTANCE TOP Per aumentare i massimali delle spese mediche fino a 300.000 euro e per aumentare l’indennizzo del tuo bagaglio, ma soprattutto per poter annullare la tua prenotazione per qualsiasi causa documentabile. Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il suo media partner «La Repubblica Affari&Finanza», con il sigillo di qualità N.1 “Campioni del Servizio 2020” nel settore polizze viaggio. Affidati a Europ Assistance per i tuoi viaggi parti sereno. 22 | IL TUO VIAGGIO
LA QUOTA BASE COMPRENDE: Voli di linea internazionale di andata e ritorno da Milano/Roma in classe turistica con Turkish Airlines o altra compagnia IATA (per partenze da altri aeroporti italiani è richiesto un supplemento soggetto a riconferma all’atto della prenotazione) Trasferimenti privati da/per gli aeroporti in Iran Trasporti interni con minibus o bus con aria condizionata a seconda del numero di partecipanti Sistemazione in camera doppia in hotel 4/5* Trattamento di pensione completa Caffè, tè, acqua a disposizione in pullman Visite, escursioni e ingressi come da programma di viaggio dettagliato Incontro con un sacerdote zoroastriano a Yazd Guida locale parlante italiano (se disponibile) / inglese Assistenza per l’ottenimento del numero di autorizzazione per il rilascio del visto d’ingresso all’arrivo in Iran Esperto accompagnatore Kel 12 al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto (per alcune partenze l’accompagnatore potrebbe incontrare il gruppo direttamente all’aeroporto di arrivo o fermarsi in loco dopo il tour) LA QUOTA BASE NON COMPRENDE: Visto d’ d’ingresso in Iran (il visto d’ingresso si ottiene in aeroporto all’arrivo in Iran previo ottenimento del numero di autorizzazione ministeriale che vi sarà inviato con i documenti di viaggio. Il visto costa circa 80 Euro. Questo è un aspetto che può variare anche senza preavviso, ci scusiamo se ciò dovesse accadere) Eventuali tasse d’imbarco estere in uscita dal Paese Tasse aeroportuali e fuel surcharge Spese extra personali in genere e tutto quanto non espressamente indicato nel programma e al paragrafo “La quota comprende” Mance (vedere il paragrafo “Bene a sapersi”) Partenza Rientro Stagionalità Note 04/04/2020 (sabato) 13/04/2020 (lunedì) Alta Stagione Voli 10/04/2020 (venerdì) 19/04/2020 (domenica) Alta Stagione Voli 03/05/2020 24/04/2020 (venerdì) (domenica) Alta Stagione Voli 24/05/2020 15/05/2020 (venerdì) (domenica) TESORI DI PERSIA | 23
Partenza Rientro Stagionalità Note 24/05/2020 02/06/2020 (martedì) (domenica) 28/06/2020 19/06/2020 (venerdì) (domenica) 07/08/2020 (venerdì) 16/08/2020 (domenica) Alta Stagione Voli 20/09/2020 11/09/2020 (venerdì) (domenica) 23/10/2020 (venerdì) 01/11/2020 (domenica) 13/11/2020 (venerdì) 22/11/2020 (domenica) 24 | IL TUO VIAGGIO
Informazioni pratiche Iran FORMALITA’ Per recarsi in Iran è necessario l’ottenimento del visto soggetto a un'autorizzazione del Ministero degli Affari Esteri Iraniano che si ottiene acquistando i servizi presso la nostra agenzia. Il passaporto deve avere validità minima di almeno 6 mesi dalla data di rientro in Italia e due pagine completamente libere. Non devono esserci visti/timbri di Israele che potrebbero comportare la negazione del rilascio del visto. Se il viaggio è confermato, al momento della prenotazione occorre inviarci un modulo con i dati richiesti per il rilascio dell’autorizzazione ministeriale, una scansione a colori delle pagine del passaporto che contengono foto e dati, oltre a quella con l’eventuale rinnovo e la scansione di una fototessera a colori, di misura 3x4 cm, con sfondo bianco, in cui si devono vedere bene il viso, il collo e le spalle; non è necessario che le donne abbiano il capo coperto. Il visto d’ingresso vi sarà rilasciato all’arrivo in Iran dietro pagamento dei diritti dovuti. Il costo del visto può essere soggetto a variazioni da parte delle autorità competenti anche senza preavviso. Non è necessario inviarci il passaporto in originale. Esiste la possibilità, per chi volesse, di ottenere il visto d’ingresso autonomamente in Italia. Per l’ottenimento del visto turistico è necessario recarsi personalmente e rilasciare le proprie impronte digitali presso le Autorità Diplomatiche Iraniane in Italia (Ambasciata – Sezione consolare, Via Nomentana 363, Roma tel: 06-86328485-6, fax: 06-86215287; Milano: Consolato P.zza Diaz 6, tel: 02 896 58800, fax: 02-72001189) previo appuntamento. Questa operazione dovrà essere espletata per proprio conto a partire da 15 giorni prima della partenza, quando si è in possesso dell’autorizzazione del Ministero degli Affari Esteri da noi fornita. Oltre al passaporto è necessario presentarsi all’appuntamento in Consolato muniti di 2 fototessere recenti su sfondo bianco (senza occhiali). In ogni caso è bene verificare personalmente con il Consolato/Ambasciata la documentazione richiesta per l’ottenimento del visto e le tempistiche di rilascio in quanto la procedura potrebbe cambiare. Si fa presente che la nostra organizzazione non si assume alcuna responsabilità nel caso di impossibilità a partire o ad entrare nel Paese di destinazione a causa di documenti non corretti oppure di rifiuto al rilascio del visto da parte delle autorità governative anche all’ultimo momento. Si informa che le autorità degli Stati Uniti, a partire dal 21 gennaio 2016, hanno deciso di modificare le modalità di richiesta per il visto di ingresso negli USA, a coloro che si siano recati in alcuni stati, tra cui l’Iran, a partire dal 1 marzo 2011 in poi. DISPOSIZIONI SANITARIE Non è richiesta alcuna vaccinazione per recarsi nel Paese, ma è bene consultare l'ASL e il proprio medico, attenendosi a quanto da questi suggerito. Indispensabile, inoltre, è seguire le normali regole del buon viaggiatore. Bere sempre bevande da contenitori TESORI DI PERSIA | 25
acquistati sigillati, evitare verdura cruda, sbucciare la frutta, ecc. Si consiglia inoltre di essere autosufficienti riguardo i medicinali d'uso personale. CLIMA L’Iran è un immenso altopiano, grande oltre 5 volte l’Italia, con un’altezza media di circa 1.200 metri, e gode di un clima secco e continentale. La presenza di catene montuose consente una splendida primavera, quando lo scioglimento delle nevi alimenta corsi d'acqua e oasi. Le piogge sono concentrate nei mesi invernali, anche se di frequenza ridotta. All'interno non superano i 250 mm annui, sui versanti esterni delle grandi catene montuose possono toccare i 1.300 mm (Elburz). Le temperature sono determinate dalla continentalità e dall'altitudine media elevata del Paese. Si hanno così inverni freddi con temperature poco superiori allo zero nella zona di Teheran e più miti nel centro-sud del Paese, ed estati che possono essere torride (30-35 °C), in particolare lungo il litorale che si affaccia sul Golfo Persico e il Golfo dell’Oman, con notevole escursione termica diurna. Primavera e autunno, con temperature più miti, sono ottime stagioni per visitare l’Iran. ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO L’Iran è un Paese di rigida osservanza sciita ed è necessario conformarsi alle leggi islamiche. In particolare le signore devono coprire sempre il capo e il collo con un foulard, e indossare capi ampi che coprano le forme e le braccia, non attillati. Suggeriamo caldamente di indossare pantaloni lunghi. Gli abiti possono essere colorati e vivaci, non è d’obbligo il nero. Tali regole dovranno essere osservate in tutti i luoghi pubblici e nelle aree comuni degli alberghi (reception, sala ristorante, ecc.). Gli uomini possono indossare camicie o T-shirt. Evitare sempre canottiera e pantaloni corti. Si raccomanda di avere sempre con sé un paio di calzini da indossare quando si entra nei luoghi di culto. Si consigliano comunque abiti pratici e scarpe molto comode. Prevedere abiti leggeri, ma anche qualche capo caldo per la sera e un K-way in caso di pioggia. Da non dimenticare: occhiali da sole, salviette igieniche umide, creme solari di protezione, crema idratante, burro cacao per labbra. FUSO ORARIO In Iran ci sono 2h30’ in più rispetto all’ora italiana. VALUTA In Iran ha corso il Rial. Le carte di credito non sono normalmente riconosciute come mezzo di pagamento, ma in alcuni negozi sono accettate per acquisti importanti, pertanto consigliamo di portarle con voi se pensate di acquistare un tappeto o altri oggetti di valore. Le valute straniere più comunemente accettate per il cambio in Rial sono il dollaro USA, di taglio da 100$ e, preferibilmente, l'Euro. Si ricorda che in Iran non è possibile effettuare prelievi presso sportelli Bancomat. Si raccomanda pertanto di portare con sé denaro sufficiente a far 26 | IL TUO VIAGGIO
Puoi anche leggere